PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sul Natale
Frasi sui regali
Frasi sui doni
Frasi sulle sorprese
Frasi sul perbenismo
Frasi sulla gentilezza
Frasi sull'appartenenza
Frasi sulla nascita
Frasi sulle stelle
Frasi sulla neve
Indice dei temi
Tutti i temi (1334)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le immagini più viste
I temi più visitati
Le frasi più lette ieri
Gli autori più letti
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I film più visti
Le frasi dei film più lette
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
La laurea della figlia e l'auto d'epoca
L'asino, la tigre e il colore dell'erba
Il destino e la Morte (Leggenda di Samarcanda)
Il cavaliere pentito
Perché quando si è arrabbiati si alza la voce
Correre attraverso la pioggia
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Tutte le storie
Poesie
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi
Aforismi
Personaggi famosi
Personaggi famosi
R
R
Gianni Rodari
Gianni Rodari
Frasi di Gianni Rodari - pagina 2
Gianni Rodari
Scrittore italiano
23 ottobre 1920 - 14 aprile 1980
Scarica tutte le frasi di Gianni Rodari in PDF
Download PDF
Mi hanno detto, cara Befana,
|
che tu riempi la calza di lana,
|
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
|
da te ricevono ricchi doni.
|
Io buono sono sempre stato
|
ma un dono mai me l'hai portato.
|
Anche quest'anno nel calendario
|
tu passi proprio in perfetto orario,
|
ma ho paura, poveretto,
|
che tu viaggi in treno diretto:
|
un treno che salta tante stazioni
|
dove ci sono bimbi buoni.
|
Io questa lettera ti ho mandato
|
per farti prendere l'accelerato!
|
O cara Befana, prendi un trenino
|
che fermi a casa d'ogni bambino,
|
che fermi alle case dei poveretti
|
con tanti doni e tanti confetti.
Un abete speciale
|
Quest'anno mi voglio fare
|
un albero di Natale
|
di tipo speciale,
|
ma bello veramente.
|
Non lo farò in tinello,
|
lo farò nella mente,
|
con centomila rami
|
e un miliardo di lampadine,
|
e tutti i doni
|
che non stanno nelle vetrine.
|
Un raggio di sole
|
per il passero che trema,
|
un ciuffo di viole
|
per il prato gelato,
|
un aumento di pensione
|
per il vecchio pensionato.
|
E poi giochi,
|
giocattoli, balocchi
|
quanti ne puoi contare
|
a spalancare gli occhi:
|
un milione, cento milioni
|
di bellissimi doni
|
per quei bambini
|
che non ebbero mai
|
un regalo di Natale,
|
e per loro ogni giorno
|
all'altro è uguale,
|
e non è mai festa.
|
Perché se un bimbo
|
resta senza niente,
|
anche uno solo, piccolo,
|
che piangere non si sente,
|
Natale è tutto sbagliato.
S'io fossi il mago di Natale
|
farei spuntare un albero di Natale
|
in ogni casa, in ogni appartamento
|
dalle piastrelle del pavimento,
|
ma non l'alberello finto,
|
di plastica, dipinto
|
che vendono adesso all'Upim:
|
un vero abete, un pino di montagna,
|
con un po' di vento vero
|
impigliato tra i rami,
|
che mandi profumo di resina
|
in tutte le camere,
|
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
|
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
|
a fare magie
|
per tutte le vie.
|
|
In via Nazionale
|
farei crescere un albero di Natale
|
carico di bambole
|
d'ogni qualità,
|
che chiudono gli occhi
|
e chiamano papà,
|
camminano da sole,
|
ballano il rock an'roll
|
e fanno le capriole.
|
Chi le vuole, le prende:
|
gratis, s'intende.
|
|
In piazza San Cosimato
|
faccio crescere l'albero
|
del cioccolato;
|
in via del Tritone
|
l'albero del panettone
|
in viale Buozzi
|
l'albero dei maritozzi,
|
e in largo di Santa Susanna
|
quello dei maritozzi con la panna.
|
|
Continuiamo la passeggiata?
|
La magia è appena cominciata:
|
dobbiamo scegliere il posto
|
all'albero dei trenini:
|
va bene piazza Mazzini?
|
Quello degli aeroplani
|
lo faccio in via dei Campani.
|
Ogni strada avrà un albero speciale
|
e il giorno di Natale
|
i bimbi faranno
|
il giro di Roma
|
a prendersi quel che vorranno.
|
|
Per ogni giocattolo
|
colto dal suo ramo
|
ne spunterà un altro
|
dello stesso modello
|
o anche più bello.
|
|
Per i grandi invece ci sarà
|
magari in via Condotti
|
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
|
Tutto questo farei se fossi un mago.
|
|
Però non lo sono
|
che posso fare?
|
Non ho che auguri da regalare:
|
di auguri ne ho tanti,
|
scegliete quelli che volete,
|
prendeteli tutti quanti.
Chi vuol la pace, prepara la guerra!
Filastrocca di Capodanno:
fammi gli auguri per tutto l'anno.
Voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore di pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
Se comandasse lo zampognaro
|
Che scende per il viale,
|
sai che cosa direbbe
|
il giorno di Natale?
|
"Voglio che in ogni casa
|
spunti dal pavimento
|
un albero fiorito
|
di stelle d'oro e d'argento".
|
Se comandasse il passero
|
Che sulla neve zampetta,
|
sai che cosa direbbe
|
con la voce che cinguetta?
|
"Voglio che i bimbi trovino,
|
quando il lume sarà acceso
|
tutti i doni sognati
|
più uno, per buon peso".
|
Se comandasse il pastore
|
Del presepe di cartone
|
Sai che legge farebbe
|
Firmandola col lungo bastone?
|
"Voglio che oggi non pianga
|
nel mondo un solo bambino,
|
che abbiano lo stesso sorriso
|
il bianco, il moro, il giallino".
|
Sapete che cosa vi dico
|
Io che non comando niente?
|
Tutte queste belle cose
|
Accadranno facilmente;
|
se ci diamo la mano
|
i miracoli si faranno
|
e il giorno di Natale
|
durerà tutto l'anno.
Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente.
Carnevale in filastrocca,
|
con la maschera sulla bocca,
|
con la maschera sugli occhi,
|
con le toppe sui ginocchi:
|
sono le toppe d'Arlecchino,
|
vestito di carta, poverino.
|
Pulcinella è grosso e bianco,
|
e Pierrot fa il saltimbanco.
|
Pantalon dei Bisognosi
|
"Colombina," dice, "mi sposi?"
|
Gianduia lecca un cioccolatino
|
e non ne da niente a Meneghino,
|
mentre Gioppino col suo randello
|
mena botte a Stenterello.
|
Per fortuna il dottor Balanzone
|
gli fa una bella medicazione,
|
poi lo consola: "E' Carnevale,
|
e ogni scherzo per oggi vale."
"Tutti gli usi della parola a tutti": mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo.
Ci insegnano maestri, professori
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali,
le stelle.
Ci sono lezioni facili,
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così.
Ci si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino ad arrabbiarsi...
1
2
3
4
Altri autori di aforismi
Rockefeller, Nelson
Roddenberry, Gene
Ti è stata utile questa pagina?
Scrivi un commento. La tua opinione è importante per noi e per tutti!
Ricevi LE FRASI PIÙ BELLE via e-mail
E-mail
OK