Commenti alla frase di Marco Porcio Catone
[Quod tibi deerit, a te ipso mutuare.]
Locuzione latina. Questa frase ci è pervenuta tramite una citazione di Seneca nel "De beneficiis" con esplicita attribuzione a Catone. Viene considerato da Henri Jordan come il frammento 13 dei "Libri ad Marcum filium". Seneca riprende il calco del passo catoniano anche nell'epistola 119.
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Non ho debiti con nessuno e non voglio indebitarmi neanche con me stesso quindi ogni volta prima di chiedere un prestito a me stesso ne approfitto per salire fino al duomo di quel promontorio dove sta quel particolare quadro con la madonna e ci pensa lei a compensarmi facendo in modo di non farmi ritrovare chissà come a che fare con un presunto usuraio anche se mi sembra strano perché non sarebbe da me stesso ma gli scherzi della vita sono infiniti al punto che a volte non ci si può fidare neanche di se stessi perché il nostro cervello è sotto il controllo degli extraterrestri.
Da: GianniData: martedì 6 dicembre 2022 alle ore 20:36 -
"Deus intus est"... sempre citando Seneca... ovvero: "Un dio abita in noi".
Questo a sprone dell'iniziativa unica e personale di ognuno di noi.Da: GiusyData: martedì 6 dicembre 2022 alle ore 12:21 -
Leggendo questo suo pensiero mi sovviene quel detto popolare secondo il quale chi fa da se da per tre ed è vero che, prima di muovere anche un solo dito in alcuna direzione, bisogna innanzitutto cercare la soluzione in se stessi ed avremo già in gran parte trovato una risposta al nostro bisogno, se non altro avremo un' altra attitudine verso ciò che prima ci affliggeva.
Da: Gladys BozanicData: martedì 6 dicembre 2022 alle ore 11:55