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Il leone affamato
C'era una volta un leone affamato. Aveva lo stomaco che brontolava e non mangiava ormai da un po' di tempo. Questo leone sapeva che dove viveva non c'erano abbastanza prede.
Sapeva di dover essere paziente e anche cauto durante la sua caccia: se si fosse presentata l'occasione di catturare una preda e l'avesse perduta sapeva che non ne avrebbe trovata facilmente un'altra.
Il leone rimase tranquillo dietro un cespuglio, concentrato e paziente.
Trascorsero alcune ore e non si presentò alcuna preda.
Quando aveva ormai perso le speranze, comparve nelle vicinanze una lepre.
C'era un pascolo e la lepre uscì per mangiare dell'erba, senza prestare attenzione.
Il leone conosceva bene la velocità delle lepri: sapeva che avrebbe dovuto sferrare un attacco improvviso e deciso. Sapeva che avrebbe dovuto rimanere concentrato e preciso nella sua azione, altrimenti la lepre sarebbe sfuggita.
Con i muscoli tesi, pronto a scattare, proprio quando stava per balzare addosso alla lepre, il leone all'improvviso vide un bellissimo cervo avvicinarsi camminando a qualche metro di distanza.
Al leone venne l'acquolina in bocca.
In una frazione di secondo cambiò idea e diresse il suo attacco verso il cervo. Tuttavia il cervo, rispetto alla lepre, ebbe il tempo di vedere il leone: si spaventò e iniziò a correre sfuggendo al leone. Anche la lepre accortasi della scena scappò.
Il leone rimase a bocca asciutta.
Morale: è meglio non lasciar andare ciò che rappresenta una certezza, in cambio di qualcosa che ci seduce all'improvviso.
Sapeva di dover essere paziente e anche cauto durante la sua caccia: se si fosse presentata l'occasione di catturare una preda e l'avesse perduta sapeva che non ne avrebbe trovata facilmente un'altra.
Il leone rimase tranquillo dietro un cespuglio, concentrato e paziente.
Trascorsero alcune ore e non si presentò alcuna preda.
Quando aveva ormai perso le speranze, comparve nelle vicinanze una lepre.
C'era un pascolo e la lepre uscì per mangiare dell'erba, senza prestare attenzione.
Il leone conosceva bene la velocità delle lepri: sapeva che avrebbe dovuto sferrare un attacco improvviso e deciso. Sapeva che avrebbe dovuto rimanere concentrato e preciso nella sua azione, altrimenti la lepre sarebbe sfuggita.
Con i muscoli tesi, pronto a scattare, proprio quando stava per balzare addosso alla lepre, il leone all'improvviso vide un bellissimo cervo avvicinarsi camminando a qualche metro di distanza.
Al leone venne l'acquolina in bocca.
In una frazione di secondo cambiò idea e diresse il suo attacco verso il cervo. Tuttavia il cervo, rispetto alla lepre, ebbe il tempo di vedere il leone: si spaventò e iniziò a correre sfuggendo al leone. Anche la lepre accortasi della scena scappò.
Il leone rimase a bocca asciutta.
Morale: è meglio non lasciar andare ciò che rappresenta una certezza, in cambio di qualcosa che ci seduce all'improvviso.