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Aforismi Adesso - parte 10
Frasi trovate
:
2.824
Tu non dai speranza alla gente, tu gliela togli e io
adesso
la tolgo a te.
[Rivolto a Spider-Man, riferendosi a Gwen]
Harry Osborn
Dal film:
The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro
Scheda film e trama
Frasi del film
Blanche
: Ti ho detto tutto quello che so.
Pilota
: Hai sulla coscienza il padre di un ragazzino. Per poco non morivamo anche noi. E
adesso
mi stai mentendo. Facciamo così: da questo momento tutto quello che esce dalla tua bocca deve essere vero, altrimenti sono guai. Mi hai capito?
Dal film:
Drive
Scheda film e trama
Frasi del film
Ethan Hunt
: Questa è la trappola!
[...]
Ci sono due nuclei di plutonio ancora introvabili.
Alan Hunley
: Perché lei li ha persi! La cosa è già abbastanza difficile così! Non ho più modo di proteggerti! Come te lo posso spiegare?
Adesso
hai chiuso per sempre con la questione del plutonio!
Ethan
: Signore, non può crederci. E' impossibile.
Hunley
: Mi hanno messo di fronte a una scelta: proteggere te o l'IMF. Ecco perché ti riporterò indietro.
Ethan
: E se mi riufiutassi?
Hunley
: Cosa credi che ci sia a fare lui?
[Walker]
Una specie di osservatore?! E' un assassino! Il primo idraulico di Erica Sloane! Tu rinnega e lui è autorizzato a darti la caccia... e ucciderti.
August Walker
: E' lavoro... Senza rancore.
Dal film:
Mission Impossible Fallout
Scheda film e trama
Frasi del film
Ethan Hunt
: Dove Benji?
Benji Dunn
: Ok, va dritto. Dritto... dritto... dritto...
adesso
a destra!
Ethan
:
Adesso
?!
Benji Dunn
: Sì, a destra.
Ethan
: Sicuro?
Benji
: Sì, sì... No! A sinistra! Sinistra! Avevo lo schermo bloccato.
[Luther scuote la testa]
Che stai aspettando?!
Ethan
: Sto per saltare da una finestra!
Benji
: Oh, scusa. Auguri!
Dal film:
Mission Impossible Fallout
Scheda film e trama
Frasi del film
Richard Sharp
: Ho girato il mondo per trovarti...
Tami Oldham
: E
adesso
non puoi lasciarmi andare.
Dal film:
Resta con me
Scheda film e trama
Frasi del film
Evelyn
[ubriaca]
: A differenza di mio fratello, signore, io so quando dire di no!
[beve dalla bottiglia]
Rick
: Ah-ah. E a differenza di suo fratello, signorina, lei io non la capisco per niente.
Evelyn
: Lo so... Si domanda... "che cosa ci fa un posto come me, in una ragazza come questa?"
Rick
: Una cosa del genere... sì...
Evelyn
: Vede, l'Egitto mi scorre nelle vene. Sa, mio padre era un grande esploratore, molto famoso, e amava l'Egitto a tal punto da sposare mia madre, che era un'egiziana e una sorta di avventuriera anche lei.
Rick
: Be',
adesso
ho capito suo padre e ho capito sua madre. E ho capito lui. Ma... lei che cosa ci fa qui?
Evelyn
: Oh, senta io... magari non sarò un'esploratrice p... o un'avventuriera o... o una cercatrice di tesori o una campionessa con le armi, signor O'Connell! Però io sono molto fiera di essere me stessa...
Rick
: Ah, perché, Evelyn?
Evelyn
: Eh... perché sono una bibliotecaria! E tra poco la bacerò signor O'Connell.
Rick
: Chiamami Rick.
Evelyn
: Oh, Rick.
[si avvicina, ma poi sviene ubriaca su Rick]
Dal film:
La mummia
Scheda film e trama
Frasi del film
Io voglio nuotare il più a lungo possibile. I buoni esempi li ho. Fabio Scozzoli, con il suo argento
adesso
a 30 anni, Magnini. E tanti altri.
Simona Quadarella
Cit. da
liberoquotidiano.it, intervista, 14 agosto 2018
Frasi di Simona Quadarella
Bob
: Amico, questa carriola non può andare più veloce di così?
Tucker
: Bob, credo d'avere un problemino!
Bob
: Ehi,
adesso
non esagerare, però!
Tucker
: Cristo!
Good Ole Boys
: Aaah!
Tucker
: Non ti azzardare a dire mezza parola!
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Ray
: Scusatemi, ma seguiamo delle regole molto rigide riguardo al far provare i nostri strumenti. Un impiegato della nostra ditta dev'essere sempre presente. Allora, che vi serve?
Jake
: Ray, sono io, Joliet Jake. Ti ricordi? Una volta ho noleggiato degli altoparlanti da te per la mia banda, i Blues Brothers.
Murph
: Ehi, Ray, sono Murph. Murph e i Magic Tunes. Io comprai tre amplificatori Fender.
Ray
: Noi ne vendiamo tanti, di amplificatori.
Murph
: Non come quelli. Erano bellissimi. Erano foderati di damasco rosso pesante.
Ray
: Ah, ho capito, ho capito,
adesso
mi ricordo. Anzi, li ricomprerei per 350 dollari l'uno.
Murph
: 350? Li ho pagati 800 l'uno non più di sei mesi fa.
Ray
: Eh, sì, lo so, ma c'è la svalutazione, amico.
Jake
: Eh, Ray, ci serve del materiale. Ci servono pianoforti, amplificatori, microfoni, eccetera eccetera.
Ray
: Avanti, pussa via! Mi piange il cuore vederli già ladri così piccoli.
Murph
: Che mi dici di questa tastiera, Ray?
Ray
: Ah, tu hai gli occhi buoni, amico mio. Questo strumento è il migliore di tutta Chicago.
Jake
: Quanto vuoi?
Ray
: Duemila verdoni ed è vostro. Ve lo portate a casa e vi do pure i tasti neri gratis.
Jake
: Duemila dollari per questo mucchio di merda? Andiamo, Ray!
Murph
: No, sul serio, Ray, è usata. Senti, non ha più grinta.
Ray
: Ah, ah, ah! Eh, eh, eh, eh! Scusate ma... io credo che non ci sia niente che non va in questa tastiera. Well I heard about the fella you've been dancing with / All over the neighbourhood / So why didn't you ask me baba / Or didn't you think I could / Well I know that the Boogiloo is out of sight / but the shingaling she's paying tonight / but if that were you and me hotta baba / I would have shown you how to do right / Do it right (ah ha), do it right / Do it right (do it right, do it right) / Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh! / Twisting, shake-it shake-it shake-it shake-it baba / Heaven go loop-dee-loop / Shake it up baba / Heaven go loop-dee-li / Bend over and let me see you shake your tail feather / Bend over and let me see you shake your tail feather / Come on and let me see you shake your tail feather / Come on and let me see you shake your tail feather / Ahhhhhhhhhhhhhh! / Come on, come on baby / Come on, yeah, come on babe, alright / Do the twist / Do the fly / Ow, do the swim / And do the bird / Ahh, do the jerk / Ahh, do the monkey / H-hey, Watusi / And, uh, what about the frug / Do the mashed potato / What about the bugaloo / Oww, the Bony Maronie / Come on, let's do the twist / Aaah / Twistin', shake it shake it shake it shake it baby / Twistin', shake it shake it shake it shake it baby / Twistin', shake it shake it shake it shake it baby.
Jake
: Okay, amico, allora li prendiamo tutti.
Ray
: Eh, già, e io devo accettare un cambialone, al solito.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Mrs. Murphy
: Desiderate, ragazzi?
Elwood
: Avete del pane bianco?
Mrs. Murphy
: Sì.
Elwood
: Io prendo del pane bianco tostato, per favore.
Mrs. Murphy
: Ci vuoi burro e marmellata sul toast, tesoro?
Elwood
: No, signora. Liscio.
Jake
: Avete del pollo fritto?
Mrs. Murphy
: Il pollo fritto più buono dell'Illinois.
Jake
: Mi porti quattro polli fritti e una Coca.
Mrs. Murphy
: Petti di pollo o cosce di pollo?
Jake
: Quattro polli fritti e una Coca.
Elwood
: E del pane bianco tostato, liscio.
Mrs. Murphy
: Ci vuole qualcosa da bere, col pane?
Elwood
: No, signora.
Jake
: Una Coca.
Mrs. Murphy
: Arriva subito. Ah, Matt, di là ci sono due tizi, vestiti da impresari delle pompe funebri.
Matt "Guitar" Murphy
: Da che cosa?
Mrs. Murphy
: Devono essere sbirri della CIA, o roba del genere.
Matt
: Che cosa hanno ordinato?
Mrs. Murphy
: Quello alto vuole pane bianco tostato liscio, con niente sopra.
Matt
: Elwood!
Mrs. Murphy
: E quell'altro ha ordinato la bellezza di quattro polli fritti, figurati, e una Coca.
Matt
: E Jake! Cristo, i Blues Brothers! Ciao, Jake!
Jake
: Matt! Come va?
Matt
: Ciao Elwood!
Elwood
: Ciao.
Matt
: Allora, come si stava in galera?
Jake
: Ah, un cesso. Facevano un'anatra all'arancia schifosa.
Matt
: Non poteva essere peggio della Chateaubriand che fanno al carcere di Terrahut.
Elwood
: O della bechamel del penitenziario della Contea di Cook
Matt
: Le cucine federali sono in ribasso.
Jake
: Matt, io ed Elwood vogliamo rimettere insieme la banda. Ci servi tu e Blue Lou.
Matt
: Oh, amico, non dire certe cose qua dentro. La mia vecchia mi fa secco.
Elwood
: Signora, deve capire che questo è un affare più importante di qualunque problema familiare che possiate avere.
Mrs. Murphy
: Matt, di che diavolo state parlando?
Matt
: Ehm... non t'arrabbiare, tesoro.
Mrs. Murphy
: Non cominciare col "tesoro", che t'ho capito. Io ti dico che in giro per il mondo non ci vai più, e non suonerai più in quei localacci da quattro soldi. Tu vivi con me
adesso
. E non ricomincerai a fare il vagabondo con quei pezzenti dei tuoi amici bianchi.
Matt
: Ma pupa, questi sono Jake ed Elwood, i Blues Brothers!
Mrs. Murphy
: I Blues Brothers? Ah, che stronzo! Ma se ti devono ancora un mucchio di soldi!
Jake
: Signora, la conforterebbe in qualche modo sapere che quello che stiamo chiedendo a Matt di fare è una cosa sacra?
Elwood
: Vede, siamo in missione per conto di Dio.
Mrs. Murphy
: Non voglio bestemmie qui dentro, eh? Non si bestemmia qui dentro! Questo è il mio uomo, questo è il mio ristorante, e voi ora ve ne uscite dritti dritti da dove siete entrati, senza il tuo toast di pane bianco liscio, senza i tuoi quattro fottuti polli fritti, e senza il mio Matt "Guitar" Murphy.
Matt
:
Adesso
senti me! Io ti amo, ma io sono l'uomo e tu la donna, capito? E le decisioni sulla mia vita le prendo io.
Mrs. Murphy
: È meglio che ci pensi bene a quello che dici! E che pensi bene alle conseguenze delle tue azioni!
Matt
: Oh, chiudi il becco, per favore!
Mrs. Murphy
: You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Let's go back, let's go back, let's go way on back when / I didn't even know you, you came to me and too much you wouldn't take / I ain't no psychiatrist, I ain't no doctor with a degree / It don't take too much high IQ's to see what you're doing to me / You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, oh freedom / Hey, think about it / You, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, to keep doing things I don't / Hey! Think about what you're trying to do to me / Baby, think, let your mind go, let yourself be free / People walking around everyday, playing games that they can score / Trying to make other people lose their minds, be careful you don't lose yours / Yeah think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, yeah, yeah, yeah (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it right now / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, freedom / Hey, you, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, if you keep doing things I don't / Yeah (think) think about what you're trying to do to me / Baby, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it baby / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / You had better stop and think before you think / Think!
Matt
: Andiamo.
Mrs. Murphy
: Beh, vai anche tu, che aspetti? Stronzi...
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Folla
: Ficcatevi la svastica nel culo!
Capo Nazista
: Uomini bianchi, donne bianche: la svastica attende tutti voi.
Folla
: Maledetti!
Capo Nazista
: Il sacro e antico simbolo della vostra razza dall'inizio dei tempi.
Folla
: Provocatori!
Capo Nazista
: L'ebreo sta usando il negro come muscolo contro di voi.
Folla
: Non vi vogliamo sentire!
Polizia
: Fermi, state indietro! Fermi!
Capo Nazista
: E per voi non ci sarà nessuno scampo.
Folla
: Andateci voi nei campi di concentramento, porci!
Capo Nazista
: Allora, cosa hai intenzione di fare, uomo bianco?
Folla
: Fatevi massacrare come avete ammazzato quella gente!
Capo Nazista
: Startene con le mani in mano?
Folla
: Andatevene!
Capo Nazista
: Rifletti bene.
Folla
: Assassini! Nelle camere a gas! Figli di puttana! Siete dei bastardi!
Capo Nazista
: Devi unirti a noi, i membri del partito socialista americano dei bianchi. Un organizzazione di uomini dalla pelle bianca...
Folla
: Maledetti!
Capo Nazista
: ... rispettosa della legge...
Folla
: Assassini!
Capo Nazista
: ... esattamente come voi.
Folla
: Criminali! Siete dei bastardi!
Capo Nazista
: Giuro fedeltà ad Adolf Hitler!
Nazisti
: Giuro fedeltà ad Adolf Hitler!
Capo Nazista
: Il Fuhrer immortale della nostra razza.
Nazisti
: Il Fuhrer immortale della nostra razza.
Capo Nazista
: All'ordine che egli rappresenta.
Nazisti
: All'ordine che egli rappresenta.
Capo Nazista
: Una sola grande causa.
Nazisti
: Una sola grande causa.
Capo Nazista
: Sacra ed invincibile.
Nazisti
: Sacra ed invincibile.
Jake
: Ehi, che sta succedendo?
Nazisti
: La speranza e il futuro della razza ariana.
Agente
: Quei figli di puttana hanno vinto il processo e fanno una dimostrazione.
Nazisti
: Heil Hitler!
Jake
: Quali figli di puttana?
Agente
: Quegli stronzi del partito nazista.
Elwood
: I nazisti dell'Illinois.
Jake
: Io li odio, i nazisti dell'Illinois.
Capo Nazista
: Heil Hitler!
Nazisti
: Heil Hitler!
Folla
: Avete rotto i coglioni! Via! Via!
Adesso
basta!
Polizia
: Indietro! State indietro!
Nazisti
: Via! Via!
Capo Nazista
: Gruppenfuehrer!
Gruppenfuehrer
: Sì signore!
Capo Nazista
: Gruppenfuehrer...
Gruppenfuehrer
: Sì signore!
Capo Nazista
: Prendi il numero di targa di quella macchina.
Gruppenfuehrer
: Sì signore!
Capo Nazista
: Dobbiamo eliminarlo, quel figlio di puttana.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Murph
: Si vuoi dirmi di sì / Divi dillo perché / No ha senso per me / La mia via senza te / Dime quando tu verai / Dime quando quando quando / E baciando tu verai / Non se le creremo mai, mai, mai, quando... Grazie. Siete meravigliosi. Siete meravigliosi, grazie. Io sono Murph, e questi sono i miei ragazzi: Steve "Colonnello" Cropper, Donald "Duck" Dunn, Willie e Tom "Bones" Malone. Torneremo a voi fra poco con i vostri ballabili preferiti fra pochi minuti, dopo un piccolo intervallo, e quindi non vi strappate i capelli.
Willie "Too Big" Hall
: E così, Jake, ora sei fuori. Sei libero. Sei riabilitato. E
adesso
che progetti hai? Che hai intenzione di fare? Hai da pagare gli arretrati, brutto figlio di puttana.
Elwood
: Sentite, mettiamo subito in chiaro una cosa. La ragione per cui è andato al fresco, tanto per cominciare, è stata la rapina alla stazione di servizio, per coprire voialtri.
Donald "Duck" Dunn
: Stai scherzando!
Elwood
: Ha fatto quel colpo per pagare il conto della cena dopo la festa a Coal City, che vi eravate "dimenticati" di saldare.
Steve "The Colonel" Cropper
: È vero?
Jake
: È vero sì. Perciò di arretrati non voglio più sentir parlare, chiaro?
Elwood
: Noi vogliamo rimettere insieme la vecchia banda.
Jake
: Ora... Chi a questa tavola può dire onestamente di aver suonato meglio quando era con noi o di essere stato più felice quando era con i Blues Brothers? Voi eravate la spina dorsale. Il sistema nervoso di una grande rhythm'n'blues band. E
adesso
la potete far vivere, respirare e vibrare di nuovo. "Murph e i Magic Tunes"... ma guardatevi! Sembrate tante scimmiette ammaestrate. Ero più elegante io col pigiama a strisce.
Willie
: Sì, ma
adesso
noi ci siamo comprati i vestiti nuovi. Tu stai portando lo stesso schifo che portavi tre anni fa.
Donald
: Jake in fondo ha ragione. Ai tempi della banda noi facevamo scintille pure senza l'accendino.
Tom "Bones" Malone
: Ma non lo ricreeremo più quel sound così pieno se non mettiamo insieme gli ottoni. Ormai non abbiamo più Fabulous.
Jake
: Dov'è?
Murph
: Niente da fare. Purtroppo Fabulous è capo maitre d'hotel da Chez Paul. Si becca sei bigliettoni a settimana.
Steve
: Sì, e Matt Murphy nel frattempo si è sposato.
Elwood
: Dov'è Matt "Guitar" Murphy?
Tom
: Ha aperto un ristorante tavola calda con la moglie a Maxwell Street, e Blue Lou è andato con lui.
Willie
: No, non convincerete mai Matt e Fabulous a mollare delle paghe sicure e tornare con noi.
Jake
: Ah no? Beh, noi e il buon Dio abbiamo fatto un patto.
Elwood
: Siamo in missione per conto del Signore.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Jake
: Rimettiamo insieme la vecchia banda. Facciamo qualche serata, facciamo un po' di grana, bang! Cinquemila bigliettoni.
Elwood
: Sì, ma rimettere insieme la banda... Insomma, non è mica tanto facile, Jake.
Jake
: Ma che stai dicendo?
Elwood
: Si sono sciolti. Ora fanno tutti lavori rispettabili.
Jake
: Ah, sì? Comunque tu lo sai dove stanno. Avevi detto che ti tenevi in contatto con loro.
Elwood
: Beh, un paio di contatti ce l'ho... qualche numero di telefono... Ma poi, scusa, quanti ti hanno scritto o ti sono venuti a trovare in galera, eh?
Jake
: Ma dai! Non è gente che scrive lettere, quella. Tu stavi fuori di galera, io stavo dentro, Elwood! Dovevi tenerti tu in contatto con la banda. Non facevi che dirmi che quando uscivo ci saremmo riuniti.
Elwood
: Che... che avrei dovuto fare? Toglierti la speranza, e poi? Come avresti fatto? Come avresti fatto a tenere duro là dentro? Mi sono preso la libertà di imbrogliarti, okay.
Jake
: Mi hai mentito.
Elwood
: Sì, sì, erano balle, ma a fin di bene. Cristo!
Jake
: Che c'è?
Elwood
: Piedipiatti.
Jake
: No.
Elwood
: Sì.
Jake
: Cristo!
Elwood
: Scusi, che cosa ho fatto?
Agente Daniel
: È passato all'incrocio con il rosso.
Elwood
: La luce era gialla, signore.
Daniel
: Mi fa vedere la patente, per favore?
Jake
: Porca puttana!
Elwood
: Ma dico io, sono sei mesi che non mi fermano. Scommetto che quelli ci hanno il CEPICS.
Jake
: CEPICS?
Elwood
: Controllo Elettronico Patenti e Infrazioni Codice Stradale.
CEPICS
: Patente attualmente sospesa. Mandato in corso. Arrestare il guidatore. Confiscare vettura.
Daniel
: Hm... Elwood, la sua patente è attualmente sospesa. Scenda dall'auto, per favore.
Jake
: Prima scambi la nostra Cadillac con un microfono, poi mi dici un sacco di bugie sulla banda, e
adesso
mi fai ritornare dritto dritto in galera.
Elwood
: No, non ci prenderanno. Siamo in missione per conto di Dio.
Jake
: Elwood...
Agente Mount
: Stiamo inseguendo auto diretta a nord su Portland Avenue. Dodge bianca e nera '974 targata Illinois. Chiediamo assistenza.
Elwood
: Una volta arrivati sulla superstrada siamo a cavallo.
Jake
: Tu non stai andando verso la superstrada, per me.
Elwood
: Non mi sgridare sempre.
Jake
: E che cosa dovrei fare? Darti la medaglia al valore?
Elwood
: Almeno cerca di non essere così negativo. Perché non mi incoraggi... con una critica costruttiva?
Jake
: Sei tu che ti sei venuto a ficcare in questo parcheggio. Beh,
adesso
tiraci fuori.
Elwood
: Vuoi uscire da questo parcheggio? Okay.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Jake
: Che ci facciamo qui?
Elwood
: Hai promesso di venire dalla pinguina il giorno che uscivi.
Jake
: Sì? Beh, le ho detto una bugia.
Elwood
: Non si dicono le bugie alle monache. Dobbiamo salire su a trovare la Pinguina.
Jake
: No. Manco scannato.
Sorella Mary "Pinguina" Stigmata
: Chi è?
Elwood
: Jake ed Elwood.
Pinguina
: Entrate. Salve, figlioli. Sono contenta di rivedervi. Prego, accomodatevi. No, no, no, figlioli. Mettetevi qui davanti a me, andiamo. Vi voglio vedere bene in faccia. L-la Contea il mese scorso ha fatto un accertamento fiscale su questa proprietà. Vogliono la bellezza di cinquemila dollari.
Elwood
: Ma non li dovrebbe pagare il Vescovado?
Pinguina
: Sì, dovrebbe, se fosse interessato a tenersi la proprietà. Ma non gli interessa. L'Arcivescovo vuol vendere quest'edificio al Ministero della pubblica istruzione.
Elwood
: E lei che fine farà?
Pinguina
: Diventerò una missionaria: Africa, America Latina... Verrò mandata alle Missioni.
Jake
: Ma scherziamo? Cinquemila dollari, non c'è problema. Glieli portiamo domattina. Andiamo, Elwood.
Pinguina
: No! No! Io non li accetterò mai i vostri sporchi soldi rubati.
Jake
: Va bene. E allora sono cavoli tuoi, sorella. Argh!
Pinguina
: Scusa, figliolo, che cosa hai detto?
Jake
: Le ho offerto il mio aiuto. Lei ha rifiutato di accettare i nostri soldi...
Pinguina
: Hm.
Jake
: ... e io ho detto: "E allora sono cavoli tuoi, sorella". Aaah!
Elwood
: E Cristo, sta' attento a come parli! Aaah!
Pinguina
: Elwood!
Jake
: Ma santo Dio... Aaah!
Elwood
: Aaah!
Jake
: Ma putt... Aaah!
Elwood
: Caz... Aaah!
Jake
: Vaff... Aaah!
Elwood
: Bast... Aaah!
Jake
: Stro... Aaah!
Elwood
: Ma vaffanculo! Aaah! Via! Via! Via!
Jake
: Ahi! Oooh! Oooh! Aaah! Argh! Ahi! Eeeh! Aaah!
Pinguina
: Siete proprio una coppia incorreggibile. Ho pregato tanto per voi. Mi si stringe il cuore vedere che due giovani che avevo cresciuto nell'obbedienza dei dieci comandamenti mi tornano come due ladri. Due sporcaccioni! Che conoscono solo le parolacce.
Adesso
uscite! E non tornate mai più, almeno fino a che non sarete contriti, pentiti e redenti.
Curtis
: Ragazzi! Quando imparerete a non dire le parolacce alle suore? Jake! Elwood!
Blues Brothers
: Curtis!
Curtis
: Ehi, amici!
Elwood
: Ti trovo bene, bello!
Jake
: È un piacere vederti, Curtis.
Curtis
: Ehi, vi offro qualcosa da bere. Ragazzi, le cose vanno male. Venderanno tutto al Ministero della pubblica istruzione, e io finisco in mezzo a una strada. Quei soldi devono arrivare nell'ufficio dell'Assessore entro undici giorni.
Jake
: E cacceranno via anche te?
Curtis
: Certo. Che gliene frega di un vecchio negro a quelli del Ministero?
Elwood
: Curtis, tu e la Pinguina siete tutta la nostra famiglia. Tu sei l'unico che sia stato buono con noi. Per noi cantavi le canzoni di Elmore James, e suonavi l'arpa in cantina.
Curtis
: Eh, sorella Mary aveva ragione. Non vi farebbe male un po' di catechismo. Andate giù a Triple Rock, e cercate del reverendo Cleophus. Ascoltate le sue prediche e mi ringrazierete.
Jake
: Curtis... non mi va di stare a sentire un predicatore del cavolo che mi parla dell'inferno e del paradiso.
Curtis
: Jake, tu devi ravvederti. Va' al catechismo!
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono i momenti quelli persi a dare un senso forse | mi chiedi perché sono fragile | sono diverso forse | ero un bambino e stavo in cortile, respiravo piano, | ho sempre rinchiuso vita e sogno nel palmo della mano, | sono presente ancora oggi al ballo delle incertezze | dove ti siedi e più sei poco e più ti senti grande, | incontro me stesso e poi gli chiedo se vuole ballare, | ferma la musica che il silenzio
adesso
sa parlare.
Niccolò Moriconi
Cit. da
Il ballo delle incertezze
Frasi di Niccolò Moriconi
Quando ascoltavo la gente parlare | mentre dava lezioni, | non ho saputo imparare | ed ora disegno le delusioni, le conclusioni. | È facile avere ambizioni, un po' meno concretizzarle. | Ero un bambino diverso: | odiavo chi amava e aspettavo l'inverno. | Sempre collocato | nel gruppo dei perdenti, | in questo percorso a chi c'ho intorno | ho dato un sorriso e mille incidenti, | ma mando avanti la ruota, lascio che giri da sé, | riesci a capirmi solo se hai sempre voluto qualcosa che non c'è. | E
adesso
tirando le somme | non sto vivendo come volevo | ma posso essere fiero di portare avanti quello che credo | da quando ero bambino, solo un obiettivo: | dalla parte degli ultimi per sentirmi primo.
Niccolò Moriconi
Cit. da
Sogni appesi
Frasi di Niccolò Moriconi
Ho dovuto aspettare fino ai 14, 15 anni per avere il cellulare. I miei me lo avevano dato solo per potermi controllare meglio. Allora leggevo molto e cantavo nei cori. Tutt'altre esperienze rispetto a quello che
adesso
vivono i più piccoli.
Baby K
Cit. da
optimaitalia.com, 15 luglio 2016
Frasi di Baby K
A 67 anni ho ritrovato la mia autostima. Credo fermamente in me. Ho accantonato la mia maschera tragica. Prima mi guardavo allo specchio e mi facevo schifo.
Adesso
mi gridano strafiga e io ne sono felice perché mi sento tale. Sono di nuovo una star che accende passioni e desideri. Se volessi potrei rimorchiare dopo ogni serata.
Loredana Bertè
Cit. da
corriere.it, intervista, 1 agosto 2018
Frasi di Loredana Berté
Ho sentito che dovevo raccontare le cose io,
adesso
che sono ancora viva. Non volevo che qualcuno pensasse di poter parlare della mia vita con me morta, e quindi per forza zitta. Era da tanto che ci pensavo a questo libro, lo immaginavo così, con dentro tutto: dalla mia infanzia alla tragedia di Mimì. E poi la commedia di quello che è stato, perché bisogna dire che mi sono successe anche cose buffe e strane. Insomma ho raccontato ogni cosa: forse sono stata un po' cruda, sboccata, ma è la mia voce quella, non mi piacciono le infiocchettature.
Loredana Bertè
Cit. da
vanityfair.it, 21 novembre 2015
Frasi di Loredana Berté
Nelle canzoni che sto scrivendo
adesso
ci sono cose che si allontanano dal linguaggio confidenziale e dal tema amoroso. Piano piano sto provando a cambiare da quel punto di vista, devo capire quale corda toccare.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
iodonna.it, intervista, 25 maggio 2018
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
[Diventare celebre]
Non era proprio il mio sogno. In realtà io volevo fare l'autore, però
adesso
non ho più voglia e preferisco fare le mie cose. Solo non capisco tutta questa curiosità su di me, non vivo bene la popolarità.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 10 giugno 2018
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
Non credo di poter far meglio di quello che ho fatto su quel tipo di canzone intima. Ho bisogno di instaurare con la musica un rapporto diverso da quello dell'ultimo periodo. La mia persona ‐ non l'artista ‐ ha bisogno di altro per quello ha fatto bene all'artista ma non alla persona, devo allontanarmi un po'. Vorrei divertirmi, godere. C'è un tempo per costruirti la casa e un tempo per abitarla, sennò è l'ennesimo impegno senza la possibilità di godersela. Quello che ho raggiunto da cantautore mi basta.
Adesso
non voglio pensare a niente.
Niccolò Fabi
Cit. da
wired.it, intervista, 24 novembre 2017
Frasi di Niccolò Fabi
Cassidy
: Alla luce del rapporto che ho sotto gli occhi e del resoconto che ho poc'anzi sentito, la mia relazione conclusiva appare incompleta, se si tiene conto dei fatti nuovi che mi è stato chiesto di acquisire. Agente Scully, sebbene ora questa Commissione disponga di prove dirette del coinvolgimento di un agente federale nell'attentato, gli altri eventi da lei qui riferiti sono troppo poco credibili di per sé stessi, e poco plausibilmente connessi tra loro.
Scully
: Cosa c'è di poco credibile?
Cassidy
: Mi dica lei da dove cominciare. Sono molti i fatti da lei descritti che superano ogni immaginazione. L'Antartide è molto lontana da Dallas, agente Scully. Non... non può pretendere che io presenti al Ministro una relazione in cui si adombrano le connivenze da lei ipotizzate. Api e campi di granturco non fanno parte del campionario tipico del terrorismo di casa nostra.
Scully
: Senza alcun dubbio.
Cassidy
: In ciò che ho letto manca soprattutto la rappresentazione coerente di un'organizzazione cui si possano attribuire precise finalità. Mi rendo conto che le dure esperienze di questi giorni l'hanno seriamente provata, tuttavia la lacunosità della sua testimonianza non lascia a questa Commissione altra scelta che di stralciare tali riferimenti dalla relazione conclusiva, fintanto che non saranno acquisite prove materiali tali da indurre la Commissione stessa ad aprire un'inchiesta.
Scully
: Tendo a escludere che sulla base delle prove che ha in mano, l'FBI al momento disponga di un nucleo investigativo in grado di condurre un'inchiesta.
Mulder
: C'è un interessante esempio di realtà romanzesca a pagina 24. Stranamente i nostri nomi sono stati omessi. Tra poco tutto sarà insabbiato. Non faranno che scavare l'ennesima buca e ricoprirla.
Scully
: Ho detto alla Commissione tutto quello che so. Ciò che ho vissuto in prima persona. Il virus, la sua diffusione tramite le api e il granturco transgenico...
Mulder
: Perdi il tuo tempo, Scully, non ti crederanno mai. A meno che la tua storia non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata.
Scully
: Ci rivolgeremo più in alto, allora.
Mulder
: No. No. Quante volte ci siamo trovati a questo punto, Scully? Così vicini? Tanto vicini alla verità da sfiorarla? E per l'ennesima volta, nonostante quello che sappiamo, ci ritroviamo al punto di partenza.
Scully
: È diverso, stavolta.
Mulder
: È tutto uguale. Avevi ragione a voler mollare. Dovresti tenerti alla larga da me più che puoi. Vattene! Non voglio vederti morire, Scully, in nome di una folle causa che è soltanto mia. Torna a fare il medico. Finché sei in tempo, approfittane.
Scully
: Non riesco. Non voglio. Tornerò a fare il medico, ma il mio posto
adesso
è accanto a te. Io non ti lascio. Per il virus che mi ha infettata, di qualunque natura esso sia, c'è una cura efficace. Mulder, l'hai avuto tra le mani, il vaccino. Immagina quante vite si possono salvare. Se io mollo
adesso
, gliela do vinta.
Strughold
: Il caldo l'ha messa a dura prova. Perché ha affrontato un viaggio così faticoso?
Smoking Man
: Per parlare di una certa questione.
Strughold
: Ci sono anche i canali ordinari, volendo.
Smoking Man
: Si tratta dell'agente Mulder.
Strughold
: Dio, ancora Mulder. È un'ossessione.
Smoking Man
: Ha visto più di quanto doveva.
Strughold
: Cos'ha visto in realtà? Poche tessere di un immenso mosaico.
Smoking Man
: Ha ripreso a indagare. E con che ostinazione.
Strughold
: È pur sempre isolato. E un uomo solo non può sfidare il futuro.
Smoking Man
: Ieri, ho ricevuto questo.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Skinner
: È arrivata.
Cassidy
: Agente speciale Scully...
Scully
: Domando scusa per il ritardo. Ho acquisito nuove prove.
Cassidy
: Nuove prove di cosa?
Scully
: Questi sono frammenti ossei fossilizzati, che ho avuto modo di analizzare, e che sono stati rinvenuti sul luogo dell'esplosione a Dallas.
Cassidy
: Si è recata di nuovo a Dallas?
Scully
: Infatti.
Kurtzweil
: Trovato qualcosa?
Mulder
: Sì. È un centro di ricerca, in apparenza. Una sostanza che hanno estratto dal sottosuolo è stata portata là con delle cisterne.
Kurtzweil
: Che sostanza?
Mulder
: Non potrei giurarlo, ma è un virus. Ne sono convinto.
Scully
: ... inoltre ho fondati motivi per ritenere che... che fosse coinvolto in una certa misura l'agente speciale in capo Darius Michaud.
Cassidy
: Queste sono affermazioni di particolare gravità, agente Scully.
Scully
: Ne sono cosciente.
Kurtzweil
: Siete riusciti a entrare?
Mulder
: Qualche istante, finché non siamo stati scoperti.
Kurtzweil
: Ma qualcosa avrete visto!
Mulder
: Api, soprattutto. E campi di granturco.
Cassidy
: E ha prove esaurienti di quanto afferma? Tali da porre in relazione con l'attentato i fatti descritti?
Scully
: No... non completamente esaurienti, almeno per ora. Però siamo... siamo vicini e... siamo entrambi impegnati nell'acquisizione di queste prove.
Cassidy
: Entrambi?
Scully
: Io e l'agente Mulder.
Mulder
: Che ruolo hanno?
Kurtzweil
: La sua opinione qual è?
Mulder
: Le api sono il veicolo. E il granturco è geneticamente manipolato in modo che in quel polline si annidi il virus.
Kurtzweil
: È un'ipotesi che regge.
Mulder
: Ipotesi? Come sarebbe a dire, ipotesi? Ehi! Lei non era quello che sa tutto?
Kurtzweil
: Sì, cioè... quasi tutto.
Mulder
: Non conosceva mio padre!
Kurtzweil
: Come le ho detto, eravamo grandissimi amici.
Mulder
: Lei mi sta usando e basta!
Kurtzweil
: Ma come usando?
Mulder
: Mi sta usando per ottenere informazioni per i suoi libri del cazzo!
Kurtzweil
: Abbassi la voce, la prego!
Mulder
: Kurtzweil? Si fermi!
Kurtzweil
: Lei sarebbe nella merda fino al collo se non fosse per me! Se ha visto quello che ha visto è me che deve ringraziare! Io qui sto rischiando il culo, se lo vuol proprio sapere!
Mulder
: Il culo di chi? Sono io quello che stanotte veniva braccato da due elicotteri!
Kurtzweil
: Non si chiede perché nonostante tutto è qui a raccontarmelo? Non commette mai errori, quella gente.
Mulder
: Che cos'hai?
Scully
: Salt Lake City, Utah. Trasferita con effetto immediato. Ho già dato a Skinner la mia lettera di dimissioni.
Mulder
: Non puoi mollare proprio
adesso
, Scully.
Scully
: Sì che posso mollare. Sono stata un po' incerta se dirtelo o no personalmente...
Mulder
: Scully, siamo a un passo dalla verità! Li abbiamo in pugno!
Scully
: No, tu sei a un passo dalla verità. Ti prego, è già così difficile...
Mulder
: Dopo quello che hai visto stanotte? Dopo tutte le cose che hai scoperto, prendi e te ne vai?
Scully
: L'ho già fatto. E indietro non si torna.
Mulder
: Scully, ragiona, ho bisogno di te.
Scully
: Di me non hai alcun bisogno. Anzi, semmai è il contrario. Sono stata una palla al piede. Ciao.
Mulder
: Se vuoi raccontartela così per andar via con la coscienza pulita, padronissima, però ti sbagli.
Scully
: Per quale altro scopo anni fa mi avrebbero assegnato a te? Se non per invalidare il tuo lavoro, per metterti un freno, per imbrigliarti?
Mulder
: Sei stata la mia salvezza. Per quanto odioso e frustrante mi apparisse talvolta, i tuoi insopportabile razionalismo mi ha evitato di prendere migliaia di cantonate. L'onestà l'ho imparata da te. Mi hai fatto diventare adulto. Io ti devo tutto quello che sono. Invece tu a me non devi niente. Non so se me la sento di andare avanti da solo. Non so neanche se ci riuscirei. E se mollo
adesso
, gliela do vinta.
Scully
: Ahi! Gesù!
Mulder
: Perdonami.
Scully
: No, mi ha punto qualcosa.
Mulder
: Si era nascosta sotto il colletto.
Scully
: Mulder... sto male, mi sento strana.
Mulder
: Cos'hai?
Scully
: Mi è venuto un dolore lancinante in mezzo...
Mulder
: Cosa?
Scully
: ... al torace.
Mulder
: Scully!
Scully
: Ho le funzioni motorie alterate.
Mulder
: Scully! Appoggiati a me.
Scully
: E... il polso filiforme. E sento... sento uno strano sapore in fondo alla gola.
Mulder
: Stai andando in shock anafilattico.
Scully
: No, escluso, non ho allergie.
Mulder
: Torno sùbito!
Polizia
: Polizia, dica pure.
Mulder
: Sono l'agente speciale Mulder, ho un'emergenza! Una collega in condizioni gravissime!
Paramedico
: Mi sente? Può dirmi come si chiama? Contrazione di gola e laringe. O2 partito. Vie aeree libere, sbrighiamoci a portarla giù, forza. Fammi posto, attenzione!
Mulder
: Diceva di sentire uno strano sapore in gola. Non ha mai manifestato allergie alle api, ma quella che l'ha punta potrebbe essere portatrice di un virus.
Paramedico
: Un virus?
Mulder
: Ditelo al medico che la visiterà.
Paramedico
: Dai, avverti via radio che abbiamo una reazione allergenica.
Mulder
: Ditegli che potrebbe averla infettata un virus.
Paramedico
: Fatti dare istruzioni per la terapia d'urgenza.
Mulder
: A proposito, in che ospedale la portate? Dove la portate? Mi dite in che ospedale la state portando?
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Bimba
: Corri! Corri! Corri!
Matthew
: Non mi prendi! Non mi prendi!
Madre
: Bravissima! Corri così, che lo prendi! Corri così, che lo prendi!
Matthew
: Sono molto più veloce di te!
Madre
: Brava!
Bimba
: E
adesso
ti prendo io!
Madre
: Va bene,
adesso
basta. Basta, tutti in casa, forza, che è ora di fare merenda!
Bimbi
: Sì!
Madre
: Bambini, ubbidite!
Domestico
: Il signore è desiderato al telefono.
Bimbi
: Non vogliamo rientrare a casa! Dai, corri, corri!
Uomo Dalle Mani Curate
: Sì?
Smoking Man
: Siamo in allerta. Il gruppo si riunisce.
Uomo Dalle Mani Curate
: È in atto un'emergenza?
Smoking Man
: Sì. L'appuntamento è per stasera, a Londra. Si studierà una strategia.
Uomo Dalle Mani Curate
: Chi ha convocato la riunione?
Smoking Man
: Strughold. Era a Tunisi, è partito poco fa.
Matthew
: Ahi! Mamma!
Madre
: Matthew! Matthew! Cos'è successo, amore mio? James! James, venga ad aiutarmi!
Matthew
: Mamma, mi fa male la gamba!
Madre
: Forza, tesoro,
adesso
chiamiamo sùbito il dottore.
Matthew
: Mi fa male, mamma!
Uomo Dalle Mani Curate
: È arrivato Strughold?
Uomo
: Sì, signore. L'attendono in biblioteca.
Conrad Strughold
: Eravamo in apprensione. Alcuni di noi hanno fatto un lungo viaggio, eppure lei arriva per ultimo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Domando scusa. Mio nipote è caduto e si è rotto una gamba.
Strughold
: Per ingannare la noia dell'attesa, abbiamo guardato dei video che ci preoccupano ulteriormente.
Uomo Dalle Mani Curate
: Ulteriormente rispetto a cosa?
Strughold
: Siamo costretti a rivedere la nostra posizione, il nostro piano, per alcuni eventi biologici che si impongono all'attenzione.
I Anziano
: Il virus ha subìto una mutazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: Dando luogo a cosa?
Strughold
: A una nuova entità biologica extraterrestre.
Uomo Dalle Mani Curate
: Misericordia... divina.
Strughold
: La configurazione dell'infezione di massa deve indurci a riconsiderare la filosofia stessa del nostro apporto alla loro operazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: Qui non si tratta più di colonizzazione! Stiamo parlando di ripopolamento incontrollato! Tutto il lavoro di questi decenni... Se fosse vero, vorrebbe dire che ci hanno strumentalizzati, che siamo vittime di un inganno!
I Anziano
: Potrebbe sempre essere un caso isolato.
Smoking Man
: E chi ce lo assicura?
Strughold
: Comunicheremo loro cosa abbiamo scoperto, e le nostre conclusioni, mettendo a disposizione uno dei corpi infettati dall'organismo in incubazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: E con quali speranze? Per sentirci dire che è vero? Che non siamo altro che materia digeribile finalizzata alla nascita di nuovi stirpi aliene? Collaborando non faremo che elemosinare il nostro annientamento.
Strughold
: Collaborare è la nostra ultima e unica possibilità di salvezza.
Smoking Man
: Hanno bisogno di noi per ultimare i preparativi.
Strughold
: Continueremo ad usarli come loro stanno usando noi. Guadagneremo il tempo necessario per mettere a punto... il nostro vaccino.
Uomo Dalle Mani Curate
: A quanto vedo il mio ritardo ha sortito gli effetti di un'assenza: è già stata elaborata una strategia.
Smoking Man
: C'è un'altra complicazione. Mulder ha visto il cadavere di una delle presunte vittime dell'attentato, e ora è tornato a Dallas. Qualcuno gli ha dato un'imbeccata.
Uomo Dalle Mani Curate
: Di chi si tratta?
Smoking Man
: Di Kurtzweil, pensiamo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Nessuno è disposto a credere a Kurztweil, o ai suoi libercoli. È un eccentrico farneticante.
I Anziano
: Mulder però gli crede.
Smoking Man
: Allora Kurtzweil va eliminato.
Strughold
: La stessa cosa vale per Mulder.
Uomo Dalle Mani Curate
: Uccidete Mulder, e le ossessioni di un singolo si trasformeranno come per incanto in una crociata.
Strughold
: E allora non ci rimane che privarlo di quanto ha di più caro, qualcosa che ami più della sua stessa vita.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Militare
: Documenti e nome del paziente.
Mulder
: Andiamo giù all'obitorio.
Militare
: È zona interdetta, al momento, salvo che per i sanitari autorizzati.
Mulder
: Su ordine di chi?
Militare
: Del generale McAddie.
Mulder
: Ha richiesto lui la nostra presenza. Siamo stati svegliati alle tre. Ci è stato detto di venire sùbito qui.
Militare
: A me non risulta niente.
Mulder
: Beh, chiama il generale.
Militare
: Ma non ho il numero.
Mulder
: Chiama il centralino e fattelo passare. Gesù, non sai neanche il numero del centralino?
Militare
: Cerco l'ufficiale di servizio.
Mulder
: Giovanotto, non abbiamo il tempo di cazzeggiare mentre tu fai sfoggio della tua ignoranza in materia di gerarchia. È un ordine del generale McAddie. Chiamalo. Mentre ti fai confermare l'autorizzazione, noi ci mettiamo al lavoro.
Militare
: Va bene, magari cominciate a scendere, io intanto chiedo conferma al generale.
Mulder
: Grazie. Da quando in qua i generali interdicono l'accesso agli obitori?
Scully
: Questo è uno dei pompieri che sono morti a Dallas?
Mulder
: Stando alla targhetta.
Scully
: E tu cosa vorresti scoprire?
Mulder
: Causa del decesso.
Scully
: Te lo posso dire io, senza neanche guardarlo. Lesioni multiple degli organi interni imputabili a deflagrazione a distanza ravvicinata. Mulder, gliel'hanno già fatta l'autopsia. Si vede benissimo da com'è stato impacchettato.
Mulder
: Corrisponde alla descrizione che hai letto?
Scully
: Oh, mio dio. Questo poveraccio ha i tessuti ridotti...
Mulder
: ... a gelatina.
Scully
: Si direbbe una disgregazione cellulare. Oh, ma è completamente edematoso. Qui non è stata eseguita nessun'autopsia. Non c'è incisione a Y, è chiaro che non l'hanno aperto.
Mulder
: In altre parole, quello che dice il referto è falso? Non è morto per una deflagrazione a distanza ravvicinata.
Scully
: Io non ti so dire che cosa ha ucciso quest'uomo, ma penso che nessuno te lo saprebbe dire. Mulder, tu sapevi già da prima che non è morto sul luogo dell'attentato.
Mulder
: Così mi è stato detto.
Scully
: Quindi secondo te è una copertura? Ma di che cosa?
Mulder
: Non ne ho idea. Ma ho il sospetto che quello che scoprirai si presti poco a essere catalogato o facilmente codificato.
Scully
: Mulder, aspetta. Un'autopsia richiede tempo, e prima o poi qualcuno si accorgerà che qui dentro non ci dovremmo stare, in teoria.
Mulder
: Ci accusano della morte di quest'uomo. Io gradirei sapere di cosa è morto. A te non interessa?
Radio
: Fermata alla Quindici in tre minuti.
Mulder
: Dovrebbe essere lì.
Radio
: 157 Capitol Avenue. 157 Capitol Avenue.
Detective
: Controlla bene. Puoi scommettere che quel porco tiene nascosto la sua riserva speciale in qualche doppio fondo. Smontate armadi, cassettiere, librerie. Non tralasciate niente. Scusi, lei. Desidera?
Mulder
: Abita qui il dottor Kurtzweil?
Detective
: Se vuole saperlo, ci sarà un motivo.
Mulder
: Sì, lo sto cercando.
Detective
: Se lo cerca, ci sarà un motivo.
Agente
: Anche qui è pieno di cassette.
Detective
: Lo stanno cercando anche i Federali. Bel commercio ha messo su, eh?
Mulder
: Cioè?
Detective
: Vendeva porno foto di bambini via internet. Lo cerca per qualche altra ragione?
Mulder
: Sì. Sì, avevo appuntamento per un'ecografia dell'utero. Hm.
Detective
: Ah, ah, ah, ah! Le faccio un colpo se prendiamo Kurtzweil?
Mulder
: No, non si disturbi.
Kurtzweil
: Ha visto che commedia? Qualcuno sa che ho parlato con lei.
Mulder
: No, almeno a sentire la polizia.
Kurtzweil
: Cos'è stavolta? Ancora pedofilia? Molestie sessuali a una paziente?
Mulder
: La vogliono screditare, perché?
Kurtzweil
: Perché sono pericoloso. Perché io conosco troppo bene la verità.
Mulder
: Ah, sì, quella spazzatura millenaristica che si diverte a scrivere.
Kurtzweil
: Conosce i miei saggi? Su Dallas avevo ragione, però.
Mulder
: Come faceva a saperlo?
Kurtzweil
: Sa dell'esistenza di un virus chiamato Hanta?
Mulder
: Sì, è un virus mortale diffuso parecchi anni fa dai topi selvatici negli Stati Uniti sudoccidentali.
Kurtzweil
: Secondo i giornali, il còmpito di impedire il diffondersi di un'epidemia venne affidato al NFGE, Nucleo Federale Gestione Emergenze. Lei ha idea di quali sono i suoi effettivi poteri? In caso di emergenza nazionale, l'NFGE autorizza la Casa Bianca a sospendere le garanzie costituzionali. Rifletta. Perché un organismo dotato di un potere pressoché assoluto si mobilita per combattere una modesta epidemia nelle campagne texane?
Mulder
: L'epidemia in realtà non era così modesta?
Kurtzweil
: No. Non si trattava di un'epidemia di virus Hanta.
Mulder
: Di che si trattava? Di che si trattava?
Kurtzweil
: In gioventù, quando eravamo ancora militari, io e suo padre venimmo reclutati per un progetto, finalizzato alla guerra biologica, ci dissero. Un virus.
Mulder
: Che cosa ha ucciso quegli uomini?
Kurtzweil
: Qualcosa a cui non crederebbero neanche i miei lettori. Qualcosa che sfugge a ogni umana comprensione. Qualcosa che quando si scatenerà avrà conseguenze oggi inimmaginabili.
Mulder
: Una pestilenza.
Kurtzweil
: La pestilenza che porrà fine a tutte le pestilenze. L'arma silenziosa di una guerra silenziosa. La sistematica inoculazione di un organismo incontrollabile, che non lascia scampo agli uomini che ne sono i portatori. Ci hanno lavorato sopra per cinquant'anni! Mentre il resto del mondo combatteva asiatici e comunisti, quella gente ha negoziato in tutta segretezza un'apocalisse preordinata!
Mulder
: E con chi l'avrebbe negoziata?
Kurtzweil
: Ci può arrivare anche da solo, no? La data è già stabilita. Un giorno festivo. La popolazione sarà lontana dalle proprie case. Il Presidente dichiarerà lo stato di emergenza, da quel momento tutti i ministeri e gli enti governativi passeranno sotto il controllo del Nucleo Federale Gestione Emergenze. Si insedierà il governo ombra.
Mulder
: E poi danno a me del paranoico.
Kurtzweil
: Torni sùbito a Dallas, agente Mulder, e indaghi. O scopriremo la verità insieme al resto degli Americani, quando sarà tardi.
Mulder
: Scully, sono io.
Scully
: Sì.
Mulder
: Perché bisbigli?
Scully
: Mulder,
adesso
non posso parlare.
Mulder
: Cos'hai trovato?
Scully
: Tracce evidenti di una massiccia infezione.
Mulder
: Che tipo di infezione?
Scully
: Non lo so.
Mulder
: Okay, sta' a sentire: ora vado a casa e prenoto un posto per Dallas. Prendo un biglietto anche per te.
Scully
: Mulder...
Mulder
: Ti prego. Ho bisogno di te, mi serve la tua consulenza.
Scully
: Domattina ho un'altra udienza a Washington.
Mulder
: Ti ci porterò in tempo, sta' tranquilla, e forse con delle prove che faranno scalpore.
Scully
: Non posso, non insistere! Mi sono già spinta molto al di là del ragionevole.
Mulder
: In questa storia di ragionevole c'è ben poco. Scully? Sei ancora lì? Scully! Scully!
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Jana Cassidy
: In seguito ai fatti di Waco e Ruby Ridge, e alle polemiche sull'uso della forza nella repressione delle organizzazioni eversive, al Ministero della Giustizia si avverte la necessità di individuare al più presto i responsabili dei catastrofici danni arrecati alla cosa pubblica con attentati terroristici, nonché del pesante tributo di sangue che ne è conseguito. Restano ancora da chiarire molti dettagli, tuttavia il Ministro in persona ci sollecita a un'esauriente relazione sull'accaduto in modo da poter rilasciare una dichiarazione ufficiale. Risulta che cinque persone hanno perso la vita nell'esplosione. L'agente specia... L'agente speciale in capo Darius Michaud che stava tentando il disinnesco della bomba, tre vigili del fuoco di Dallas e un bambino. Vorrei dare inizio all'udienza della...
Mulder
: Domando scusa. I vigili del fuoco e il bambino si trovavano nell'edificio?
Cassidy
: Agente Mulder, visto il ritardo con cui si presenta all'udienza, la pregherei di aspettare fuori, così l'agente Scully ci potrà esporre la sua versione dei fatti senza che le venga inflitta la stessa mancanza di riguardo.
Mulder
: Il palazzo era sgombro, a quanto ne so.
Cassidy
: Aspetti il suo turno, agente Mulder. È pregato di uscire.
Walter S. Skinner
: Si sieda, stanno ancora interrogando l'agente Scully.
Mulder
: Riguardo a cosa?
Skinner
: Alla sua presenza in un edificio diverso dal presunto obiettivo.
Mulder
: Scully era con me.
Skinner
: Lei non si rende conto di cosa c'è in ballo. Danni materiali per quarantacinque milioni di dollari, cinque vittime e neanche un'ipotesi sui colpevoli. La versione che sta prendendo forma
è che si poteva evitare.
Mulder
: Vogliono dare la colpa a noi?
Skinner
: Agente Mulder, sappiamo entrambi che se si mette male, si mette male per l'FBI. Un capro espiatorio bisogna trovarlo.
Mulder
: Se è questo che vogliono, diano pure la colpa a me. Scully non c'entra.
Skinner
: In questo istante sta dicendo la stessa cosa di lei.
Mulder
: No, ho violato io il protocollo. Ho lasciato l'agente in capo a disinnescare da solo la bomba, ignorando una fondamentale regola tattica.
Skinner
: L'agente Scully sostiene d'averla costretta ad uscire...
Mulder
: No.
Skinner
: ... contro la sua volontà.
Mulder
: No.
Scully
: Vogliono lei, signore.
Skinner
: Grazie.
Mulder
: Non so cosa hai detto, ma non sei tenuta a proteggermi.
Scully
: Non ho detto altro che la verità.
Mulder
: Vogliono dividerci. Guai se glielo consentiamo.
Scully
: Purtroppo ci hanno già divisi. Le nostre vite si separano.
Mulder
: Cosa? Come sarebbe a dire?
Scully
: Dopodomani ho un altro incontro con la Commissione per l'assegnazione a un nuovo incarico.
Mulder
: Ma se ci hanno messi insieme loro!
Scully
: Semplicemente perché volevano che io invalidassi le tue indagini sul paranormale, però... credo che stavolta la posta in gioco sia più grossa.
Mulder
: Non è con te che ce l'hanno. Vogliono colpire me.
Scully
: Loro non c'entrano. Mulder, io ho rinunciato a una carriera in medicina perché ero intimamente convinta di poter dare il meglio di me stessa nel FBI, ma le cose hanno preso un'altra piega. E
adesso
, se... se per caso avessero intenzione di trasferirmi a Omaha, o a Cleveland, o in qualche altra sede periferica, è chiaro che il mio interesse per l'FBI non potrebbe più essere lo stesso. Non dopo le cose che ho visto e fatto.
Mulder
: Ti dimetti.
Scully
: Forse faresti bene a chiederti se anche in te qualcosa è cambiato.
Skinner
: Agente Mulder, tocca a lei.
Scully
: Ti chiedo perdòno. Mulder. In bocca al lupo.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Sì, d'accordo, restate lì. L'edificio è stato evacuato e ispezionato da cima a fondo, signore. Non c'è traccia di ordigni esplosivi, né di altri oggetti sospetti.
Darius Michaud
: Nell'ispezione avete impiegato i cani?
Agente
: Sì, signore.
Michaud
: Mandateceli di nuovo.
Agente
: Forza e coraggio! Si ricomincia!
Dana Katherine Scully
: Pronto, Mulder, sono io.
Fox William Mulder
: Dove sei?
Scully
: Sul tetto del palazzo.
Mulder
: Trovato qualcosa?
Scully
: No, macché, niente.
Mulder
: Che cos'hai?
Scully
: Non lo so, mi sono fatta dodici piani a piedi, sono accaldata, sto crepando di sete, e in tutta sincerità mi domando cosa ci faccio quassù.
Mulder
: Stai cercando una bomba.
Scully
: Ah, grazie, questo lo so, ma la telefonata parlava degli uffici federali all'altro lato della strada.
Mulder
: Sono già coperti.
Scully
: Mulder, quando viene annunciata per telefono una bomba terrorista, lo scopo razionale che si prefigge l'anonimo informatore è metterci in condizione di trovare la bomba. La ragion d'essere del terrorismo è appunto quella di propagare il terrore. Se studiassi le statistiche, individueresti un modello comportamentale standard applicabile a tutti i casi in cui alla minaccia è seguito l'attentato. E se non si opera tenendo conto di questa costante, se ci si ostina a ignorarla, come facciamo noi, abbiamo buone probabilità, nel caso la bomba ci sia, di non trovarla, col rischio che muoia della gente. Mulder? Pronto?
Mulder
: Boom.
Scully
: Accidenti, Mulder!
Mulder
: Non è più di moda rompere gli schemi? Il fattore sorpresa... l'agire a casaccio dell'inopinabilità... Se non impariamo ad anticipare l'imprevedibile, o ad aspettarci l'inaspettato in un universo di infinite possibilità, ci ritroveremo alla mercé di qualsiasi persona o cosa che non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata. Che cosa ci facciamo quassù, Scully? Fa un caldo infernale.
Scully
: So benissimo che questo incarico ti annoia, ma in un momento simile pensare a ruota libera può solo costarti caro.
Mulder
: Perché mi annoierei?
Scully
: Devi smettere di cercare quello che non c'è. Hanno chiuso gli X-Files. D'ora in poi si seguono le procedure, il protocollo.
Mulder
: Forse dovremmo annunciare una bomba a Houston. Stasera c'è una finalissima allo stadio.
Scully
: E
adesso
?
Mulder
: È chiusa?
Scully
: Altro che anticipare l'imprevedibile. C'eri cascato.
Mulder
: Ma figurati!
Scully
: Altroché. C'eri cascato eccome!
Mulder
: Ma fammi il favore! Ho visto che fingevi di tirarla.
Agente
: E mi raccomando, senza spingere.
Insegnante
: Forza, nell'ascensore. Entrate due alla volta.
Scully
: Te lo si leggeva in faccia. Hai avuto un momento di panico totale.
Mulder
: Tu non mi hai mai visto nel panico. Quando sono nel panico la mia faccia è questa.
Scully
: Infatti era questa.
Mulder
: Non era questa.
Scully
: Era la faccia che hai fatto, invece. Da bere offri tu.
Mulder
: Cosa vuoi? Coca, Pepsi, una flebo di salina?
Scully
: Qualcosa di dolce. Pronto?
Mulder
: Scully, ho trovato la bomba.
Impiegato
: Per l'economato.
Scully
: Molto spiritoso. Dove sei, Mulder?
Mulder
: Nel locale ristoro.
Scully
: Sei tu che batti?
Mulder
: Sì, trova qualcuno che venga ad aprirmi.
Scully
: Dovrei cascarci?
Mulder
: Hai meno di quattordici minuti per evacuare l'edificio.
Scully
: E piantala, Mulder ...
Mulder
: Tredici e cinquantasei. Tredici e cinquantaquattro. Tredici e cinquantadue. Tredici e cinquanta. Statisticamente, che ti suggerisce?
Scully
: Sta' tranquillo, Mulder, ti faccio uscire di lì. Fate evacuare sùbito il palazzo! Lo voglio sgombro entro dieci minuti! Chiami i vigili del fuoco e faccia bloccare il centro città per un raggio di almeno un chilometro intorno a questa strada!
I Vigilante
: In dieci minuti?
Scully
: Non deve pensare! Deve alzare il telefono e fare in modo che succeda!
I Vigilante
: È la vigilanza.
II Vigilante
: Attuare procedura di allarme incendio.
Scully
: Qui agente speciale Scully, è urgente. Voglio l'agente speciale in capo Michaud. È andato nel palazzo sbagliato!
Michaud
: Dov'è?
Scully
: L'ha trovato in un distributore automatico, e lui è bloccato nel locale.
Mulder
: Scully, hai presente la faccia che ti ho fatto vedere? Beh,
adesso
ce l'ho.
Scully
: Allontànati dalla porta, veniamo a prenderti.
Agente
: Attenzione!
Mulder
: Ditemi che c'è dell'innocua gazzosa in quelle taniche.
Michaud
: È di costruzione artigianale, ma devastante. Trenta litri di astrolite. Okay, tutti fuori. Sgombrare la zona.
Agente
: Forza! Muoversi!
Mulder
: Sarà il caso che qualcuno resti con lei.
Michaud
: Vi ho dato un ordine, levatevi di torno, evacuate l'edificio.
Scully
: È in grado di disinnescarlo?
Michaud
: Dovrei riuscirci.
Mulder
: Restano meno di quattro minuti per scoprire se è vero.
Michaud
: Ha sentito cosa ho detto? Fuori.
Scully
: Andiamo, Mulder.
Pompiere
: Tenetevi pronti, e aspettate istruzioni per radio.
I Agente
: Forza! Mandali tutti di qua!
II Agente
: Presto! Salite in macchina!
Scully
: Mulder! Cosa fai?
Mulder
: C'è qualcosa che non quadra!
Scully
: Mulder!
Mulder
: Non mi tornano i conti.
Scully
: Sali in macchina! Non c'è più tempo!
II Agente
: Avanti, sbrigatevi! Forza, forza!
Mulder
: Un'altra volta offri tu.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
E non vide innanzi a sé altro che il solo suo terribile padre.
«Ebbene, che abbiamo da fare
adesso
?» disse Taras guardandolo fisso negli occhi. «Di' figliuolo, ti hanno aiutato i Ljachi?»
Andrea non rispose.
«Tradire così! tradire la Fede? tradire i tuoi? Fermati qui, scendi da cavallo!»
Tutto umile, come un bambino, si lasciò andare giù da cavallo e si fermò, né vivo né morto, innanzi a Taras.
«Sta lì e non ti muovere! Io ti misi al mondo, io ti ucciderò» disse Taras, e, fatto un passo indietro si tolse di spalla il fucile.
Bianco come un cencio di tela fine, era lì Andrea; si vedeva che egli muoveva pian piano le labbra e pronunziava un nome; ma non era il nome della patria, o della madre o del fratello: era il nome della bellissima polacca. Taras sparò.
Come una spiga di grano recisa dalla falce, come un tenero agnello che ha sentito sotto il cuore il ferro mortale, egli chinò la testa e rotolò nell'erba senza dire una parola.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Taras Bul'ba
Frasi di Nikolaj Gogol
Davanti a me il Vesuvio.
Adesso
butta fiamme e fuma. Uno spettacolo straordinario! Figuratevi un enorme fuoco d'artificio che non s'arresta per un solo minuto.
[Da una lettera alla madre da Napoli, 1838]
Nikolaj Gogol
Frasi di Nikolaj Gogol
Io sono il capo del clan,
adesso
. Ci saranno nuove leggi. Legge uno: non più uccisioni. Dovrà regnare la pace!
il Portalettere
Dal film:
L'uomo del giorno dopo
Scheda film e trama
Frasi del film
Non uno, ma un milione. Non di corda, ma d'acciaio. Un millione di cavi d'acciaio che mi trattenevano ad una cosa: al centro esatto dell'universo, che
adesso
mi era chiaro. Non avevo mai colto la simmetria dell'universo. Ora non era più la gravità ad imbrigliarmi, era la bambina fra le braccia della vampira bionda: Renesmee.
Jacob Black
Dal film:
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Sulu
: Ammiraglio in Plancia!
Kirk
: Posti di combattimento! Tattico.
Spock
: Può ancora raggiungerci e annientarci. Però c'è la Mutara Nebula 1 5 3 virgola 4.
Kirk
: Scotty, possiamo entrarci?
Scott
: L'energizzatore è in pessime condizioni. Non datemi troppi scossoni.
Kirk
: Non lo prometto. Proceda!
Saavik
: La difficoltà nella Nebula è che le scariche e i gas annebbieranno il nostro apparato tattico. Il visuale non funzionerà, e gli schermi non saranno sufficienti.
Spock
: O bere o affogare, Signor Saavik. Non c'è alternativa.
Equipaggio
: Più svelti! Più svelti! Forza! Forza! Di là! Di là! Via! Via!
Khan
: Eccola là! Eccola là! Ah... Non è così malridotta come ci hanno fatto credere, tanto meglio!
Spock
: Stima ingresso Nebula: esattamente due minuti virgola due. Reliant in avvicinamento.
Joachim
: Se entrano li perdiamo.
Khan
: Cerchi di dissuaderli!
Saavik
: Un colpo di avvertimento.
Kirk
: Non vogliono che entriamo nella Nebula.
Spock
: Un minuto al contatto con la Nebula.
Khan
: Perché rallentiamo?
Joachim
: Nella Nebula non possiamo seguirli, Signore.
Khan
: Ma...
Joachim
: I nostri schermi non reggerebbero.
Spock
: Stanno riducendo la velocità.
Kirk
: Uhura, mi faccia parlare.
Uhura
: Signorsì! Parli pure, Ammiraglio.
Kirk
: Qui l'Ammiraglio Kirk. Le abbiamo già dato una lezione, Khan! Vuole proprio la rivincita? Khan! Dov'è finito il suo intelletto superiore?
Khan
: A tutta potenza di impulso, presto!
Joachim
: No, Signore! Lei ha il Genesi, può avere tutto quello che...
Khan
: A tutta potenza! Maledetto!
Kirk
: Non demorde... devo dargliene atto.
Spock
: Stiamo entrando
adesso
nella Mutara Nebula.
Kirk
: Luci d'emergenza.
Khan
: Tattico!
Joachim
: Inefficiente.
Khan
: Sollevare gli schermi!
Joachim
: Come temevo, Signore, non funzionano! Riduco la velocità, Signore!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Khan
: Ma dov'è finita?
Saavik
: Posso farle una domanda, Signore?
Kirk
: Di che si tratta, Tenente?
Saavik
: Della Kobayashi Maru, Ammiraglio.
Kirk
: Mi sta chiedendo se stiamo seguendo lo stesso schema?
Saavik
: In quel test, Signore, vuole dirmi cosa ha fatto lei? Vorrei saperlo veramente.
McCoy
: Tenente... Lei ha di fronte l'unico allievo della Flotta Stellare che sia mai riuscito a vincere uno schema perdente.
Saavik
: E come?
Kirk
: Ho riprogrammato la simulazione, era l'unico modo per salvare la nave.
Saavik
: Cosa?
David
: Ha imbrogliato!
Kirk
: Ho cambiato le condizioni del test. Ho avuto un encomio per originalità tattica. Detesto perdere!
Saavik
: Quindi quella situazione non l'ha mai affrontata. Intendo la morte.
Kirk
: Non credo negli schemi non vincenti! Kirk a Spock, sono le 2, è pronto?
Spock
: Perfettamente in orario, Ammiraglio. Ci dia le sue coordinate e la riceveremo a bordo.
Kirk
: D'accordo. Detesto perdere!
Saavik
: Ma quel rapporto avaria... Spock disse che occorrevano due giorni...
Kirk
: Andiamo, Tenente, eppure lei lo cita sempre il Regolamento. Spock! Conosce il dottor Marcus?
Spock
: Certamente!
Carol
: Salve, Signor Spock.
McCoy
: Io porto quest'uomo in infermeria.
Saavik
: Il Regolamento, Ammiraglio?
Kirk
: Esattamente. Paragrafo 46: "se durante la battaglia le trasmissioni vengono monitorizzate...
Saavik
: ... soltanto messaggi in lingua codice su un canale aperto". Lei ha mentito!
Spock
: Ho solo esagerato.
Kirk
: Ha detto giorni invece di ore.
Adesso
abbiamo minuti invece di ore.
Spock
: È tutto fuori uso sotto il ponte C.
Kirk
: Funziona qualcosa?
Spock
: Sì, Ammiraglio. Solo una parte di energia principale. Non siamo riusciti a fare di più in due ore.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Saavik
: Ammiraglio!
McCoy
: Questo è Genesi, immagino.
Jedda
: Giù i fasatori!
David
: Brutto figlio...
Kirk
: Dov'è il dottor Marcus?
David
: Sono io il dottor Marcus!
Carol
: Jim!
Kirk
: Quello è David?
Carol
: Tu...
David
: Mamma! Ha ucciso tutti quelli che abbiamo lasciato qui!
Carol
: No, non è stato lui. Non rendere tutto ancora più difficile.
Terrell
: Temo che sia anche più difficile di quello che pensa, Dottore. Prego! Non muovetevi!
Kirk
: Chekov!
Chekov
: Sono... spiacente, Ammiraglio!
Terrell
: Eccellenza, sta ascoltando?
Khan
: Sì, sto ascoltando, Comandante. Complimenti, Comandante.
David
: Te l'ho detto, sono dei figli di puttana!
Terrell
: Non muovetevi! Fermi dove siete!
Khan
: Comandante! Stiamo aspettando! Perché questo ritardo?
Terrell
: Tutto regolare, Signore. Lei ha le coordinate per il transfer di Genesi.
Khan
: Prima di ogni altra cosa, Comandante... uccida l'Ammiraglio Kirk!
Terrell
: Signore... è difficile... io... io vorrei obbedire, ma...
Khan
: Lo uccida, Terrell!
Terrell
: Io... Aaargh!
Khan
: Lo uccida, Terrel! Sùbito!
Terrell
: Aaargh!
Chekov
: Oooh... Aaargh!
McCoy
: Oh, santo cielo... Che cos'è?
Kirk
: Vecchio bastardo! Ora dovrai farlo da solo il tuo sporco lavoro! Hai capito? Hai capito?
Khan
: Kirk... Kirk, sei ancora vivo, vecchio amico mio...
Kirk
: Sì, ancora vivo! Purtroppo per te, Khan! Sei riuscito a uccidere tutti quanti gli altri! Ma nonostante i tuoi sforzi il tuo bersaglio principale continua a sfuggirti!
Khan
: Ormai ho ottenuto ciò che volevo ottenere.
David
: No! Ferma! Fermatelo!
Kirk
: Khan! Khan,
adesso
hai il Genesi, ma non hai ancora me! Tu volevi uccidermi, Khan! Dovrai venire qui a farlo!
Khan
: Ho fatto molto peggio che ucciderti. Ti ho ferito... e ho intenzione di continuare a ferirti! Ti lascerò come tu lasciasti me... e mia moglie... abbandonato per l'eternità al centro di un pianeta morto. Sepolto vivo! Sepolto vivo!
Kirk
: Khaaan! Khaaan!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Preston
: Ammiraglio, ha dato l'ordine?
Kirk
: Sì, Preston. Velocità Warp.
Preston
: Sì Signore...
Scott
: È restato al suo posto... Mentre gli allievi sono fuggiti!
Spock
: Ammiraglio, sono Spock.
Kirk
: Sì, Spock.
Spock
: La sala macchine riferisce che l'energia ausiliaria è stata ripristinata. Possiamo procedere con potenza d'impulso.
Kirk
: A tutta forza a Regula 1. Chiudo!
McCoy
: Mi dispiace molto, Scotty.
Sulu
: Ci avviciniamo a Regula e al Laboratorio Spaziale Regula 1.
Uhura
: Stazione Spaziale Regula 1, qui nave stellare Enterprise, rispondete! Stazione Spaziale Regula 1, mi sentite? Stazione Spaziale Regula 1, qui Enterprise, rispondete, prego! Qui Enterprise, mi sentite? Stazione Spaziale Regula 1, mi sentite? Prego, rispondete! Non c'è risposta, Signore.
Kirk
: I sensori, Comandante?
Spock
: Analizzatori e sensori tutt'ora inattivi. Non è possibile accertare cosa c'è all'interno della Stazione.
Kirk
: Non posiamo sapere se la Reliant è ancora in zona.
Spock
: Precisamente.
Kirk
: Cosa mi può dire di quel planetoide?
Spock
: Regula è classificata "D". Consiste di vari minerali irrilevanti. Praticamente è una grossa pietra nello spazio.
Kirk
: La Reliant può essersi nascosta là dietro.
Spock
: Sì. Esiste una possibilità.
Kirk
: Sala macchine?
Scott
: Signorsì!
Kirk
: Signor Scott, ha potenza per i nostri trasportatori?
Scott
: Pochissima, Signore.
Kirk
: Scendiamo su Regula.
McCoy
: Ci potrebbe essere Khan!
Kirk
: C'è già stato! E non ha trovato ciò che voleva. Può fare a meno di qualcuno? Possono esserci feriti.
McCoy
: Sì, posso fare a meno di me.
Saavik
: Chiedo scusa, Ammiraglio, le cito il Paragrafo 15: nessun Ammiraglio in comando può raggiungere una zona pericolosa senza una scorta armata.
Kirk
: Non esiste questo paragrafo! D'accordo, venga anche lei! Signor Spock, la nave è sua.
Spock
: Jim! Mi raccomando.
McCoy
: Stia tranquillo, Spock.
Saavik
: Segni di vita indeterminati.
Kirk
: Fasatori pronti. Dividiamoci!
McCoy
: Ah! Jim! Non c'è ancora rigor mortis. Non dev'essere successo da molto, Jim.
Kirk
: Carol...
Uhura
: Nave Enterprise chiama laboratorio Spaziale Regula 1, rispondete, prego!
Saavik
: Ammiraglio, venga, presto!
Uhura
: Dottor Marcus, risponda, la prego!
Kirk
: Oh, mio Dio...
Uhura
: Rispondete alla chiamata, prego!
Saavik
: Capitano Uhura, è il Tenente Saavik. Qui tutto bene, restate in attesa, chiudo.
Chekov
: Oh, Signore... è stato Khan! Lo abbiamo trovato su Ceti Alpha 5...
Kirk
: Calma, Pavel.
Chekov
: Ha... ha messo degli animali nei nostri corpi, per dominare le nostre menti.
McCoy
: È al sicuro
adesso
, stia calmo.
Chekov
: Voleva farci parlare, rivelare segreti. Ma l'abbiamo sconfitto. Credeva di averci dominato, ma... non c'è riuscito. Il Comandante è stato molto forte.
Kirk
: Comandante, dov'è il dottor Marcus? Dove sono i materiali del Genesi?
Terrell
: Non li ha trovati. Anche le banche dei dati erano vuote.
Kirk
: Cancellate?
Terrell
: Ha torturato quella gente. Ma nessuno di loro gli ha detto niente. Lui... infuriato, ha tagliato a tutti la gola. Voleva distruggere tutto quanto il laboratorio. Ma aveva fretta di tornare sulla Reliant in tempo per affrontare e distruggere lei.
Saavik
: Dov'è l'equipaggio della Reliant? Tutti morti?
Terrell
: Abbandonati su Ceti Alpha 5. È completamente fuori di sé. Accusa lei della morte della moglie, Ammiraglio.
Kirk
: Lo so di cosa mi accusa. I mezzi di salvataggio sono al loro posto. Dov'è la sala trasportatori? È arrivato fin qui!
Chekov
: Ho l'impressione di no. La maggior parte del tempo l'ha passata chiedendo informazioni all'equipaggio.
Saavik
: Ci sono novità?
Kirk
: L'unità è rimasta accesa... Il che significa che nessuno si è ricordato di spegnerla.
McCoy
: Quella gente è riuscita a salvare il Progetto Genesi... a prezzo della vita?
Saavik
: No, non può essere così. Queste sono le coordinate di un punto all'interno di Regula, un planetoide che noi sappiamo essere senza vita.
Kirk
: Se è arrivato allo stadio 2 dev'essere avvenuto nel sottosuolo. Doveva avvenire nel sottosuolo, così ha detto.
Saavik
: Lo stadio 2 di che cosa?
Kirk
: Kirk a Enterprise!
Spock
: Qui Spock!
Kirk
: Comandante Spock, rapporto avarie!
Spock
: Ammiraglio, se vogliamo attenerci al Regolamento, come è solito fare il Tenente Saavik, le ore potrebbero sembrarle giorni...
Kirk
: La ascolto, Comandante, parli pure!
Spock
: La situazione è molto grave. Per sei giorni non avremo energia principale. Quella ausiliaria è temporaneamente fuori uso. Per ripristinarla saranno necessari due giorni... nella migliore delle ipotesi.
Kirk
: Quindi non potete scortarci?
Spock
: Per
adesso
no.
Kirk
: Comandante Spock! Se non ha nostre notizie entro un'ora, recuperi tutta l'energia possibile, e porti l'Enterprise alla Base Stellare più vicina. E avverta il Comando appena fuori dalla portata d'interferenza.
Uhura
: Signore, non la lasceremo lì!
Kirk
: Uhura, se non avrà nostre notizie, nessuno avrà colpa di quello che succederà! Kirk, chiudo. Allora, Signori: potete restare qui, oppure...
Terrell
: Se lei ce lo permette, Ammiraglio, vorremo dividere il rischio con lei.
Kirk
: Bene! Andiamo! Saavik...
McCoy
: Andiamo? E dove andiamo, Kirk?
Kirk
: Dove sono andati loro.
McCoy
: E se non fossero andati da nessuna parte?
Kirk
: Sarebbe la nostra grande occasione di toglierci di mezzo.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Uhura
: Stazione Spaziale Regula 1, prego, rispondete! Dottor Marcus, la prego, risponda! Qui Enterprise che chiama! È inutile, non risponde nessuno da Regula 1.
Spock
: Ma la linea non è bloccata...
Uhura
: No, Signore, è regolare.
Spock
: Ci sono due possibilità: o non sono in grado di rispondere, o non hanno intenzione di rispondere...
Kirk
: Quanto distano?
Spock
: 12 ore e 43 minuti, velocità attuale.
Kirk
: Cedere il Genesi, ha detto. Che significa, in nome di Dio, cederlo a chi?
Spock
: Al di là del riferimento biblico, Ammiraglio, potrebbe agevolare la mia analisi sapere che cos'è Genesi.
Kirk
: Uhura, dica al dottor McCoy di raggiungerci nel mio alloggio.
Uhura
: Signorsì!
Kirk
: Signor Saavik: a lei il Comando.
McCoy
: L'infermeria è in stato di allarme. Qualcuno vuol dirmi cosa sta succedendo?
Kirk
: Computer! Richiesta procedura di sicurezza e accesso al resoconto Progetto Genesi.
Computer
: Identificarsi per retina scan.
Kirk
: Kirk. Ammiraglio James T.
Computer
: Identificazione positiva.
Kirk
: La relazione, prego.
Carol
: Progetto Genesi: questa è una proposta della Federazione.
Spock
: Carol Marcus.
Kirk
: Sì.
Carol
: Cos'è esattamente il Genesi? Beh, per semplificare, Progetto Genesi è la vita dall'assenza di vita. È un processo in cui la struttura molecolare è riorganizzata a livello sub-atomico nella materia che genera vita di uguale massa. Lo stadio 1 dei nostri esperimenti è stato condotto in laboratorio. Lo stadio 2 sarà sperimentato su una coltura in assenza di vita. Lo stadio 3 vedrà il processo tentato su scala planetaria. È nostra intenzione introdurre il dispositivo Genesi in una zona preselezionata di un corpo spaziale privo di vita, una luna o un altro pianeta inanimato. Il dispositivo viene azionato, provocando istantaneamente ciò che noi chiamiamo Effetto Genesi. La materia viene riorganizzata, e il risultato è una rigenerazione vitale. Invece di una luna morta, avremo un pianeta vivente che respira, capace di mantenere qualsiasi forma di vita decidessimo di depositarvi.
Spock
: Affascinante.
Carol
: La luna riorganizzata, simulata qui, rappresenta una frazione minima del potenziale Genesi, e un punto di partenza nel caso la Federazione volesse condurre questi esperimenti su vasta scala. Se consideriamo i problemi cosmici di popolazioni e rifornimento di cibo, l'utilità di questo processo diventa palese. Ciò conclude la nostra proposta. Grazie per la vostra attenzione.
Spock
: È letteralmente la Genesi, Ammiraglio.
Kirk
: La forza della creazione.
Spock
: Hanno portato avanti i loro esperimenti?
Kirk
: Il nastro è stato fatto circa un anno fa. Suppongo abbiano raggiunto lo stadio 2.
McCoy
: Ma non pensate... al pericolo che implica tutto questo? Supponga... supponga che venisse usato dove già esiste la vita...
Spock
: È ovvio che la distruggerebbe, Dottore. A favore della sua nuova Matrice.
McCoy
: La sua nuova Matrice? Lei ha idea di cosa sta dicendo?
Spock
: Non era mia intenzione valutare le sue implicazioni morali, Dottore. Quando si è trattato di storia cosmica, è stato sempre più facile distruggere, che creare.
McCoy
: Ora non più! Ora possiamo fare le due cose contemporaneamente! Secondo il mito, la terra fu creata in sei giorni.E
adesso
che cosa succede?
Adesso
arriva Genesi! Ora ve la faremo in sei minuti!
Spock
: Andiamo, Dottor McCoy. Deve imparare a dominare le sue passioni. Saranno la sua rovina. La logica consiglia...
McCoy
: La logica? Mio Dio, quest'uomo parla di logica! Noi stiamo parlando di un'apocalisse cosmica! Lei ha sangue Vulcan! Non umano!
Saavik
: Plancia all'Ammiraglio Kirk. I sensori rilevano una nave in avvicinamento rapido nella nostra zona.
Kirk
: È identificata?
Saavik
: Una delle nostre, Ammiraglio. La Reliant.
Spock
: La Reliant?
Kirk
: Provi i canali di emergenza. Visuale, Signor Saavik.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Pavel Chekov
: Giornale di bordo, data stellare 81 3 virgola 4, redatto dal Primo Ufficiale Pavel Chekov. Nave Stellare Reliant in avvicinamento orbitale a Ceti Alpha 6 nell'àmbito del progetto Genesi. Stiamo continuando la ricerca di un pianeta senza vita per soddisfare il reperimento di un luogo dove condurre l'esperimento Genesi. Finora nessun successo.
Clark Terrell
: Orbita standard, prego. Signor Beach, nuovi elementi sull'analizzatore?
"Stoney" Beach
: No, Signore. Atmosfera limitata dominata da gas craylon, sabbia, venti ad alta velocità. Non idoneo ad accogliere forme di vita.
Chekov
: Non credo sia completamente senza vita.
Terrell
: Non mi dica che ha trovato qualcosa...
Chekov
: Abbiamo localizzato un flusso di energia minima sullo scanner dinamico.
Terrell
: Ma è sicuro? Forse lo scanner non è tarato bene.
Chekov
: Comandante Terrell, io penso si tratti di una particella di materia preanimata trattenuta dalla Matrice.
Terrell
: D'accordo. Apra il circuito monitor del dottor Marcus.
John Kyle
: Sì, Signore.
Terrell
: Forse è qualcosa che possiamo trapiantare, mh?
Chekov
: Lo sa molto bene che cosa dirà.
Carol Marcus
: Mi faccia capire, Chekov. Qualcosa che si può trapiantare...
Chekov
: Sì, Dottore.
Carol
: Qualcosa che si possa trapiantare... Non lo so.
Terrell
: Potrebbe essere una particella di materia preanimata.
Carol
: Sì, certo, ma potrebbe anche non esserlo. Amici, dovete essere molto chiari su questo. Nel caso si trattasse soltanto di un microbo sarebbe inutile darsi da fare. Va bene, scendete a vedere, ma se è qualcosa che può essere trasportato io voglio...
Terrell
: Va bene, Dottore, le riferiremo.
David Marcus
: Non essere nervosa, il Genesi funzionerà. Sarai ricordata nella storia della scienza come Newton, Einstein, Surak...
Carol
: E smettila... Un po' di rispetto dal sangue del mio sangue.
David
: Non lamentarti, mamma. Vuoi fare il turno con me in plancia dopo cena?
Carol
: Può darsi. Che cos'hai?
David
: Quando abbiamo a che fare con la Flotta Stellare divento nervoso. Ci troviamo di fronte a qualcosa che... potrebbe essere... Potrebbe essere trasformato in un'arma terribile. Ricordi quella specie di boy-scout del quale eri innamorata? È esattamente il tipo d'uomo che potrebbe...
Carol
: Senti, figliolo, Jim Kirk sarà stato tante cose, ma non era davvero un boy-scout.
Beach
: Comandante Terrell, pronti all'atterraggio.
Terrell
: Chekov, è sicuro che queste siano le corrette coordinate?
Chekov
: Sì, Comandante. Siamo nel garden spot di Ceti Alpha 6.
Terrell
: Non riesco a vedere quasi niente.
Chekov
: Non c'è niente qui. Il tricorder dev'essere guasto.
Terrell
: Chekov! Venga, presto! Sembrano container di navi stellari. Ehi! Mi dia una mano! Ma che sarà successo? Se sono precipitati,dov'è il resto della nave? Che diavolo è questo?
Chekov
: Il Botany Bay... Botany Bay! Oh, no! Dobbiamo uscire sùbito di qui! Siamo in pericolo, presto!
Terrell
: Ma che le prende? Stia calmo, Chekov!
Chekov
: Non c'è tempo! Svelto! Svelto!
Terrell
: Chekov! Che cosa le prende? Chekov!
Chekov
: Su! Venga, presto!
Terrell
: Ma...
Kyle
: Nave Stellare Reliant a Capitano Terrell: qui il Comandante Kyle. La prego di rispondere, Capitano. Capitano Terrell... Risponda, la prego.
Beach
: Diamogli ancora un po' di tempo.
Chekov
: Khan!
Khan Noonien Singh
: No, non la conosco. Ma lei sì. Non dimentico mai una faccia. Signor... Chekov! Non è vero? Non credevo che l'avrei rivista.
Terrell
: Chekov, chi è quest'uomo?
Chekov
: Un criminale, Comandante. Un prodotto dell'ingegneria genetica del XX Secolo.
Terrell
: Cosa vuole da noi? Signore, io esigo...
Khan
: Lei non è in condizioni di esigere niente, Signore. Io, d'altro canto, non sono in condizione di garantire niente. Niente. Ciò che vede è tutto quello che rimane dell'equipaggio del Botany Bay, abbandonato qui quindici anni fa dal comandante James T. Kirk.
Terrell
: Stia a sentire! Voi non... Voi non potete...
Khan
: Comandante... Comandante... Eh, eh, eh... Risparmi le forze, Comandante. Questa gente ha giurato di vivere e morire a mio comando duecento anni prima che lei fosse nato. Vuol dire che non le ha mai raccontato niente? Per divertire il suo Comandante? No? Non le ha mai raccontato come l'Enterprise catturò il Botany Bay che si era perso nello spazio nell'anno 1996, e mi abbandonò insieme all'equipaggio nel gelo subpolare?
Terrell
: Non ho mai conosciuto l'Ammiraglio Kirk.
Khan
: Ammiraglio? Ammiraglio... Ammiraglio... Non le ha mai raccontato che l'Ammiraglio Kirk mandò settanta di noi in esilio su questa brulla distesa di sabbia, con le sole provviste di questi container come sostentamento?
Chekov
: Sta mentendo! Su Ceti Alpha 5 c'era vita! Sta mentendo! Non siete stati abbandonati!
Khan
: Questo è Ceti Alpha 5! Ceti Alpha 6 esplose sei mesi dopo che fummo abbandonati qui. L'esplosione deviò l'orbita di questo pianeta, e tutto ciò che vi si trovava andò distrutto. L'Ammiraglio Kirk non si è mai interessato di conoscere la nostra fine. È stato solo il fatto che il mio intelletto derivava da un sistema di origine genetica che ci consentì di sopravvivere. Sulla Terra... ah... Duecento anni fa... io ero un principe, che comandava su milioni...
Chekov
: Il Comandante Kirk era il suo anfitrione. Lei ripagò la sua ospitalità cercando di rubargli la nave e di ucciderlo!
Khan
: Non vi aspettavate di trovarmi qui. Pensavate che questa fosse Ceti Alpha 6... Ah... Perché siete qui? Perché?
Adesso
permettetemi di presentarvi l'unica forma di vita indigena superstite di Ceti Alpha 5. Che ne pensate? Hanno ucciso venti dei miei uomini. Compresa la mia adorata moglie! Ah, non tutti in una volta, certo! E non istantaneamente, certo! Vedete, il loro piccolo entra nelle orecchie, e si incunea dentro la corteccia cerebrale. Questo ha l'effetto di rendere la vittima estremamente arrendevole... ai suggerimenti. In sèguito, crescendo, porta la follia... e la morte.
Chekov
: Khan! Non lo faccia!
Khan
: Questi sono i piccoli, naturalmente. Non del tutto... addomesticati.
Chekov
: Khan... il Comandante Kirk faceva solo il suo dovere.
Terrell
: No! No! No! Aaargh!
Chekov
: Aaargh!
Khan
: Così va meglio. Ora ditemi... perché siete qui, e ditemi dove posso trovare... James Kirk!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Kirk
: Ma non era morto?
Spock
: Mh?
Kirk
: Immagino che lei sia qui per sapere che voto di efficienza assegnerò ai suoi allievi, Spock.
Spock
: Sono comprensibilmente curioso, Ammiraglio.
Kirk
: Hanno distrutto la sala del simulatore, e anche lei del resto.
Spock
: Il test sulla Kobayashi Maru provoca spesso danni agli studenti e alle attrezzature. A quanto ricordo lei lo ha fatto tre volte questo test. La sua soluzione finale è stata diciamo... unica.
Kirk
: Infatti non era mai stata tentata. Oh, a proposito, grazie per il pensiero.
Spock
: Conosco la sua passione per le cose antiche.
Kirk
: Vicino nei giorni migliori,vicino nei giorni peggiori. È un allusione, Spock?
Spock
: Non a livello cosciente, Ammiraglio. Solo una, naturalmente: buon compleanno, e quindi, per i giorni migliori.
Intercom
: Comandante Spock! Comandante Spock! La navetta parte fra quindici minuti!
Kirk
: Dove andrà
adesso
?
Spock
: L'Enterprise. Devo esserci prima della sua ispezione. E lei?
Kirk
: A casa. Oh, Dottore, qual buon vento la porta in questo angolo di universo?
McCoy
: Guardati dai Romulani che portano doni. Tanti auguri, Jim.
Kirk
: Grazie. Birra Romulana... Ehi, Bones, lo sa che è illegale?
McCoy
: La usi esclusivamente con intenti terapeutici. Càpito spesso su una nave che ne ha una ricca riserva in Zona Neutrale. Non sia troppo zelante.
Kirk
: 22 83.
McCoy
: Beh, è roba che ha bisogno di tempo per fermentare.
Kirk
: Mh mh...
McCoy
: Qui, dia a me... Lei, apra questo.
Kirk
: Mi posso fidare? Cos'è, un afrodisiaco Klingoniano?
McCoy
: No...
Kirk
: Ah, Bones... Sono... incantevoli.
McCoy
: Per i pazienti della sua età di solito prescrivo Retinax 5.
Kirk
: Sono allergico al Retinax.
McCoy
: Lo so. Salute!
Kirk
: Cin cin!
McCoy
: Buon compleanno.
Kirk
: Io... non so cosa dire.
McCoy
: Beh, potrebbe dire grazie.
Kirk
: Grazie.
McCoy
: Insomma, Jim... Che diavolo le succede? Non è solo il compiere gli anni, qui sembra di stare al suo funerale.
Kirk
: Non tollero prediche, Bones.
McCoy
: Allora che diavolo vuole? Qui non è questione di età. La realtà è che lei è costretto a stare davanti a una console di computer, mentre vorrebbe essere fuori a galoppare tra le galassie.
Kirk
: Mi risparmi i suoi voli poetici, la prego, ognuno di noi ha il suo còmpito.
McCoy
: Balle! Lei si sta nascondendo... Si nasconde dietro le norme e i regolamenti.
Kirk
: Da chi mi nascondo?
McCoy
: Da sé stesso, Ammiraglio.
Kirk
: Non usi mezzi termini, Bones. Che cosa pensa veramente?
McCoy
: Jim... Io sono il suo Dottore... e sono suo amico. Riprenda il comando. Lo riprenda, prima di diventare parte di questa collezione. Prima di invecchiare veramente.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
E
adesso
che l'incredibile è fatto... passiamo all'impossibile!
Adèle Blanc-Sec
Dal film:
Adele e l'enigma del faraone
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono tanti auguri che uno può avere voglia di fare, specialmente quando è in un momento di buona, come io
adesso
... però se li dovessi sintetizzare in uno solo, e mi sembra un augurio che posso farvi di cuore, è quello per ognuno di voi di essere come il centro del ritornello di questa canzone.
Luciano Ligabue
Cit. da
Introduzione a "Leggero", Milano, stadio San Siro, 1997
Frasi di Luciano Ligabue
Ciao ragazzi. Allora fate vedere le facce intanto... Non sto parlando di
adesso
, sto parlando in generale, fate vedere le vostre facce al mondo perché la vostra faccia la stanno tenendo nascosta dentro una faccia sola che è quella dei sondaggi d'opinione. I giovani qui... i giovani là... i giovani un bel paio di marroni! Dovete farli morire, dovete scappare da questa direzione che vi stanno dando. Dovete essere fra quelli che... vagano, vagano, gironzano, gironzano, gironzalon, vagano, vagano, vaganoooo...
Luciano Ligabue
Cit. da
Introduzione a "I ragazzi sono in giro", concerto del 1996
Frasi di Luciano Ligabue
I randagi, i questuanti,
adesso
erano emigranti... Sono sporchi, portano malattie. Non possiamo lasciarli entrare nelle scuole. Sono stranieri. Ti piacerebbe vedere uscire tua sorella con uno di quelli? Gli indigeni si suggestionarono fino a crearsi una corazza di crudeltà.
John Steinbeck
Cit. da
Furore
Commenti:
1
Frasi di John Steinbeck
Ancora deve iniziare il programma e già se ne parla male? Dobbiamo vivere di più la giornata e far bene quello che stiamo facendo
adesso
. Se il commento arriva da qualcuno che ha fatto più di me, ben venga, guardo e imparo. Se ha fatto meno di me, è solo invidia, neanche lo guardo.
Massimiliano Ossini
Cit. da
tvblog.it, intervista, 31 maggio 2018
Frasi di Massimiliano Ossini
Basterebbe mantenere la spesa pubblica costante.
Adesso
c'è un po' di crescita economica, non tantissima però le entrate più o meno crescono dell'1,5% l'anno. Se manteniamo costante la spesa in termini di potere di acquisto, ovvero in termini reali al netto dell'inflazione, le entrate aumentano più della spesa e nel giro di 3 o 4 anni si raggiunge il pareggio di bilancio senza aver tagliato niente.
Carlo Cottarelli
Cit. da
tiscali.it, intervista, 24 maggio 2018
Frasi di Carlo Cottarelli
Enfys Nest
: Dovevi aspettartelo di rivedermi.
Tobias Beckett
: Anzi, ci contavo. Solo non pensavo così presto. Certo
adesso
hai un problema...
Han Solo
: Un grosso problema!
[Avanza due passi, rivolto a Enfys Nest]
Hai fatto caso a quel mercantile?
[indicando il Millennium Falcon]
Sai chi c'è sopra? Circa trenta uomini armati! Non devo fare altro che dare il segnale e siete circondati.
[il Millennium Falcon si alza in volo e se ne va]
Han Solo
:
[torna al suo posto facendo due passi indietro poi si rivolge a Beckett]
Scusa. Dai, continua pure.
Dal film:
Solo - A Star Wars Story
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi sono innamorato di te fin dal primo momento. Eri la più bella ragazza che avessi mai visto, e ancora mi domando perché mai tu abbia scelto me, ma il mio amore di allora non è niente paragonato a quello che sento
adesso
.
Adesso
ti amo con tutto me stesso ed è giusto che tu vada. Ti amo così tanto che voglio solamente la tua felicità, anche a costo che la tua vita non includa più me.
Ira Levinson
Dal film:
La risposta è nelle stelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando il sole tramontò parve che provasse un nuovo affanno; le sue lagrime scorrevano così abbondanti che una delle converse si mosse a pietà e le asciugò il viso, ché la poveretta l'aveva tutto bagnato e non ci vedeva più. Poi agitò le labbra come se chiamasse; io mi chinai su di lei; fece uno sforzo per accostare il suo viso al mio, e mi sussurrò all'orecchio quel suo ultimo desiderio con uno stento affannoso che spezzava il cuore... Il rantolo la soffocava. Indovinai più che non mi dicesse. Corsi a prendere l'involto che mi avea designato, e allorché me lo vide fra le mani sorrise come sorridono gli angeli del paradiso... Quando il rantolo non la soffocava, diceva sempre: «Per lui! per lui!». Sarà stato delirio. Volle che le facessi veder tutto: i fogli, i capelli, il crocifisso, le foglie secche; le baciò, le baciò tanto, che una di quelle foglie l'ho tolta dalle sue labbra dopo morta.
Poi volse appena il capo dall'altra parte e sospirò lievemente... Parve che si addormentasse... e si addormentò per sempre.
Povera suor Maria!
Però ella
adesso
è fra i beati e prega il Signore per noi miseri peccatori che abbiamo la debolezza di piangere la sua morte. Devo anche aggiungere, a lode della madre abbadessa e di tutta la comunità, e a conforto di tutti coloro che l'amarono in vita, che le sue esequie furono commoventissime. Più di trenta messe furono celebrate a tutti gli altari della chiesa e al De-profundis ardevano più di cento candele. Mi raccomandi al Signore nelle sue orazioni, e mi creda con stima:
Sua devotissima serva
Suor Filomena
[Explicit]
Giovanni Verga
Cit. da
Storia di una capinera
Frasi di Giovanni Verga
Monte Ilice, 3 Settembre 1854
Mia cara Marianna.
Avevo promesso di scriverti ed ecco come tengo la mia promessa! In venti giorni che son qui, a correr pei campi, sola! tutta sola! intendi? dallo spuntar del sole insino a sera, a sedermi sull'erba sotto questi immensi castagni, ad ascoltare il canto degli uccelletti che sono allegri, saltellano come me e ringraziano il buon Dio, non ho trovato un minuto, un piccolo minuto, per dirti che ti voglio bene cento volte dippiù
adesso
che son lontana da te e che non ti ho più accanto ad ogni ora del giorno come laggiù, al convento.
Giovanni Verga
Cit. da
Storia di una capinera
Frasi di Giovanni Verga
Così, nel crocchio, narrava le noie che gli aveva date quel cristiano ‐ uno che faceva della notte giorno, e non si sapeva come pigliarlo, e non era contento mai. ‐ Pazienza servire quelli che realmente son nati meglio di noi... Basta, dei morti non si parla.
‐ Si vede com'era nato... ‐ osservò gravemente il cocchiere maggiore. ‐ Guardate che mani!
‐ Già, son le mani che hanno fatto la pappa!... Vedete cos'è nascer fortunati... Intanto vi muore nella battista come un principe!...
‐ Allora, ‐ disse il portinaio, ‐ devo andare a chiudere il portone?
‐ Sicuro, eh! È roba di famiglia.
Adesso
bisogna avvertire la cameriera della signora duchessa.
[Explicit]
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
E anche lui,
adesso
che la roba passava per le sue mani, comprendeva finalmente i dispiaceri che aveva dato alla povera donna; se ne pentiva, cercava di farseli perdonare, colla pazienza, colle cure amorevoli standole sempre intorno, sorvegliando l'inferma e la gente che veniva a farle visita, impallidendo ogni volta che la mamma tentava di snodare lo scilinguagnolo dinanzi agli estranei. Sentiva una gran tenerezza al pensare che la povera paralitica non poteva muoversi né parlare per togliergli la roba siccome aveva minacciato.
‐ No, no, non lo farà! Son cose che si dicono in un momento di collera... Vorrei vederla!... Sono infine il sangue suo... Morirebbe d'accidente lei per la prima, se dovesse lasciare la sua roba a questo e a quello...
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Voglio che tu sii meglio di una regina, se andiamo d'accordo come dico io!... Tutto il paese sotto i piedi voglio metterti!... Tutte quelle bestie che ridono
adesso
e si divertono alle nostre spalle!... Vedrai! vedrai!... Ha buon stomaco, mastro-don Gesualdo!... da tenersi in serbo per anni ed anni tutto quello che vuole... e buone gambe pure... per arrivare dove vuole... Tu sei buona e bella!... roba fine!... roba fine sei!...
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
‐
[...]
Oggi non si ha più riguardo a nessuno. Dicono che chi ha più denari, quello ha ragione...
Allora si rivolse verso don Diego, con grande enfasi, pigliandosela coi tempi nuovi:
‐
Adesso
non c'è altro Dio! Un galantuomo alle volte... oppure una ragazza ch'è nata di buona famiglia... Ebbene non hanno fortuna! Invece uno venuto dal nulla... uno come mastro-don Gesualdo, per esempio!...
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
‐ Eh? Cos'è stato? Lo sapete voi?
Adesso
si chiamano nervi... malattia di moda... Vi mandano a chiamare per un nulla quasi potessero pagare le visite del medico! ‐ rispose Tavuso burbero.
Quindi, piantando anche lui gli occhiali in faccia a donna Sarina:
‐ Volete che ve la dica? Le ragazze a certa età bisogna maritarle!
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Ancora
adesso
, scrollo la testa. Quel passante, che forse Dino Zoff avrebbe deviato in angolo, Adriano
[Panatta]
arrivò a giocarlo, e a metterlo dove andava messo, fuori portata.
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Se devo vivere senza di te, che sia duro e cruento,
|
la minestra fredda, le scarpe rotte, o che a metà dell'opulenza
|
si alzi il secco ramo della tosse, che latra
|
il tuo nome deformato, le vocali di spuma, e nelle dita
|
mi si incollino le lenzuola, e niente mi dia pace.
|
Non imparerò per questo a meglio amarti,
|
però sloggiato dalla felicità
|
saprò quanta me ne davi a volte soltanto standomi nei pressi.
|
Questo voglio capirlo, ma mi inganno:
|
sarà necessaria la brina dell'architrave
|
perché colui che si ripari sotto il portale comprenda
|
la luce della sala da pranzo, le tovaglie di latte, e l'aroma
|
dl pane che passa la sua mano bruna per la fessura.
|
Tanto lontano ormai da te
|
come un occhio dall'altro,
|
da questa avversità che assumo nascerà
adesso
|
lo sguardo che alla fine ti meriti.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Se devo vivere
Frasi di Julio Cortázar
Walter Hewel
: Non avrei mai dovuto lasciare il bunker. Avrei dovuto spararmi subito... ma non ho potuto.
Schenck
:
Adesso
mangi qualcosa. Per morire c'è sempre tempo.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Weidling
: Mein Führer, come soldato consiglierei di cercare di uscire dalla sacca di Berlino. Consideri che nella battaglia per difendere la città abbiamo già perso dai quindici ai ventimila dei migliori effettivi di cui disponevamo.
Hitler
: Ma possono ancora rimpiazzarli con i ragazzi.
Goebbels
: Quello che lei propone è pura fantasia, un piano assolutamente folle.
Weidling
: Pensi alle migliaia di feriti per cui noi non possiamo fare più niente! Mein Führer, ho già preparato le disposizioni, le do la mia parola d'onore di ufficiale.
Goebbels
: Il Führer non può lasciare la scena della storia mondiale come un qualsiasi fuggiasco!
Hitler
: Anche se riuscissi a lasciare la sacca in cui mi trovo
adesso
l'unica cosa che otterrei sarebbe quella di passare da una sacca a un altra. Mi troverei ad aspettare la fine stando all'agghiaccio o nascosto in casa di un contadino, la cosa sarebbe inaccettabile. Wenck si sta avvicinando con la 12ª Armata, potrebbe congiungersi con la 9ª Armata di Busse e assestare ai russi un colpo così micidiale e definitivo da risolvere tutto. Wenck è un uomo estremamente capace.
[si rivolge a Krebs]
Telegrafi a Keitel e mi porti subito la risposta che avrà. Primo: dove sono le avanguardie di Wenck. Secondo: tra quanto tempo attaccherà. Terzo: dove si trova la 9ª Armata. Quarto: in quale quadrante sfonderà la 9ª Armata.
[si alza dal suo posto e si dirige nella sua stanza]
Come presto vedrete, signori, avevo previsto giusto. Wenck sarà qui tra poco. Wenck sta arrivando.
[si chiude nella sua stanza]
Weidling
: Voglio sapere subito se esiste realmente la possibilità che Wenck sia in grado di attaccare!
Krebs
: Secondo me è inverosimile che con le sue poche forze possa attaccare i russi.
Goebbels
: Come può ritenere inverosimile un attacco di Wenck?!
Krebs
: Wenck non è in grado di affrontare l'armata russa!
Weidling
: Se è cosi allora perché non lo dice al Führer?! Siete tutti impazziti qui?
Burgdorf
: Non crederà che il Führer non lo sappia già?! Non è disposto a capitolare! E se vuole saperlo nemmeno noi e io ci sono già passato una volta, mi è bastato!
Weidling
[a Mohnke]
: Venga, andiamo via.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Hitler
: Io avevo dei grandissimi progetti per il popolo tedesco e per il mondo. Nessuno ha voluto capirmi. Nemmeno i più vecchi compagni di lotta. Che grande occasione abbiamo avuto. Il totale dominio del mondo era alla nostra portata. Troppo tardi. L'unica cosa che sia andata a buon fine è l'attacco a viso scoperto che ho condotto contro il giudaismo, attacco che ha liberato lo spazio vitale tedesco dagli influssi del veleno ebraico.
Adesso
resta la parte più facile. C'è ancora quell'estremo istante...
[ride sommessamente]
poi avrò la pace eterna.
Speer
: Ma voglia risparmiare il popolo, Mein Führer.
Hitler
: Se il popolo tedesco soccombesse affrontando questa prova non potrei versare nemmeno una lacrima. Non avrebbe meritato altro. Sarebbe solo andato incontro al destino che lui stesso si è preparato.
Speer
: Da alcuni mesi devo togliermi questo peso... Da mesi non eseguo i suoi ordini di distruggere tutto. Ci sono prove documentali che non solo ho ignorato i suoi ordini, ma anche... che li ho coscientemente trasgrediti. Dovevo farglielo sapere.
[Hitler spezza una matita e la getta per terra]
Però la mia assoluta lealtà nei suoi confronti non è mai venuta meno.
[Speer si alza dalla poltrona]
Hitler
: Si metta in viaggio. Allora, arrivederci.
Speer
[porge la mano per salutare il Führer, ma quest'ultimo non lo fa]
: Le auguro ogni bene.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Burgdorf
: E
adesso
?
Fegelein
: Siamo giunti alla fine dello spettacolo.
Keitel
: Ma che sta dicendo?! Non vorrà che ci arrendiamo, è inconcepibile! Il Führer ha detto che non capitoleremo mai, non ci sarà un altro novembre 1918, mai più!
Fegelein
: Lo ha sentito, ha detto che non vuole più guidarci. "Fate quello che volete", sue esatte parole.
Burgdorf
: Nessuno potrà prendere il suo posto, il Führer è il Führer!
Krebs
: Il Führer ha perso il controllo, ma lo ritroverà.
Fegelein
: E quando lo avrà ritrovato che cosa si farà?
Krebs
: Resisteremo, non possiamo arrenderci. Il Führer non ha mai parlato di resa e noi abbiamo il dovere di obbedirgli!
Fegelein
: Basta con queste parole inutili! Dobbiamo trattare, o non ne avremo più la possibilità!
Burgdorf
: Pensa solo a salvarsi il collo!
Fegelein
: Non tollero certi toni!
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Hitler
[Osservando il plastico della Nuova Berlino]
: Caro Speer, i bombardamenti sulle nostre città hanno un lato positivo, è molto più facile sgomberare le macerie che dover abbattere gli edifici. Una volta vinta la guerra potremo ricostruire le città molto più in fretta. Quante ore abbiamo trascorso insieme a studiare i piani della Nuova Berlino, lei è un uomo di genio Speer. Davvero, solo io e lei siamo arrivati a capire che non sarebbe certo immaginabile un Terzo Reich di negozi e impianti industriali, solo grandi alberghi e grattacieli. Questo Terzo Reich diverrà uno scrigno per l'arte e per la cultura e dovrà restarlo per millenni, abbiamo davanti agli occhi le città antiche, le acropoli, vediamo le città del medioevo con i loro duomi e sappiamo che gli uomini hanno bisogno di un punto di riferimento. Eh già Speer, questa era la mia grande visione e lo è ancora
adesso
.
Fegelein
: Mein Führer, per poter realizzare i suoi progetti dovrà lasciare Berlino. Eva, diglielo anche tu.
Eva Braun
: È il Führer, sa cos'è giusto fare...
Traudl Junge
: Lei deve lasciare Berlino, lo dicono tutti, i russi stanno per tagliarci fuori.
Hitler
: Non posso farlo, bambina, mi vedrei come un monaco tibetano che dopo la preghiera se ne va con la ciotola delle offerte vuota, no, resterò a Berlino. Rovescerò la situazione o soccomberò. Speer, che cosa pensa lei?
Speer
: Che dovrà restare in scena finché non calerà il sipario.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Quel parassita! Totalmente incapace! Quel parvenu! Quel fannullone! Come osa dichiararmi impossibilitato ad agire?! Forse domani dichiarerà che sono pazzo!
[...]
Che ne ha fatto della nostra aviazione?! Per quello che ha fatto dell'aviazione andrebbe messo al muro! È stato quel morfinomane a portare la corruzione in questo paese e a farla dilagare! E
adesso
questo tradimento verso la mia persona! Verso la mia persona! Voglio che Göring sia destituito subito. Gli si tolga ogni carica. E se non dovessi sopravvivere a questa guerra, che quell'uomo sia giustiziato all'istante.
Adolf Hitler
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Non mi ha ammazzato la guerra e
adesso
mi ammazzi tu?
Nino Torrenuova
Dal film:
Baarìa
Scheda film e trama
Frasi del film
La vecchiaia (è questo il nome che gli altri le danno)
|
può essere il tempo della nostra felicità.
|
L'animale è morto o è quasi morto.
|
Rimangono l'uomo e la sua anima.
|
Vivo tra forme luminose e vaghe
|
che non sono ancora le tenebre.
|
Buenos Aires,
|
che prima si lacerava in suburbi
|
verso la pianura incessante,
|
è diventata di nuovo la Recoleta, il Retiro,
|
le sfocate case dell'Once
|
e le precarie e vecchie case
|
che chiamiamo ancora il Sur.
|
Nella mia vita sono sempre state troppe le cose;
|
Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare;
|
il tempo è stato il mio Democrito.
|
Questa penombra è lenta e non fa male;
|
scorre per un mite pendio
|
e assomiglia all'eternità.
|
I miei amici non hanno volto,
|
le donne sono quel che erano molti anni fa,
|
gli incroci delle strade potrebbero essere altri,
|
non ci sono lettere sulle pagine dei libri.
|
Tutto questo dovrebbe intimorirmi,
|
ma è una dolcezza, un ritorno.
|
Delle generazioni di testi che ci sono sulla terra
|
ne avrò letti solo alcuni,
|
quelli che continuo a leggere nella memoria,
|
a leggere e a trasformare.
|
Dal Sud, dall'Est, dall'Ovest, dal Nord,
|
convergono i cammini che mi hanno portato
|
nel mio segreto centro.
|
Quei cammini furono echi e passi,
|
donne, uomini, agonie, resurrezioni,
|
giorni e notti,
|
dormiveglia e sogni,
|
ogni infimo istante dello ieri
|
e di tutti gli ieri del mondo,
|
la ferma spada del danese e la luna del persiano,
|
gli atti dei morti, il condiviso amore, le parole,
|
Emerson e la neve e tante cose.
|
Adesso
posso dimenticarle. Arrivo al mio centro,
|
alla mia algebra, alla mia chiave,
|
al mio specchio.
|
Presto saprò chi sono.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Elogio all'ombra
Frasi di Jorge Luis Borges
Non esiste esercizio intellettuale che non risulti alla fine inutile. Una dottrina filosofica è all'inizio una descrizione verosimile dell'universo; con il volgere degli anni diventa un semplice capitolo ‐ se non un paragrafo o un nome ‐ della storia della filosofia. In letteratura questa caducità finale è ancora più evidente. «Il Don Chisciotte» mi disse Menard «fu prima di tutto un libro ameno;
adesso
è occasione di brindisi patriottici, di arroganza grammaticale, di oscene edizioni di lusso. La gloria è una forma di incomprensione, forse la peggiore».
Jorge Luis Borges
Cit. da
Pierre Menard, autore del Don Chisciotte
Frasi di Jorge Luis Borges
Come quando ti avvicini a un arazzo, lo osservi da dietro e ti accorgi di come i puntini colorati che formano il disegno risultino da fili dello stesso colore che compaiono, scompaiono e ricompaiono ancora, dopo un cammino sotterraneo, in qualche punto lontano.
Adesso
provi qualcosa di simile. Ti sembra d'un tratto che le migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di frammenti di vita che hai disseminato nei tuoi quarantotto anni, gli svariati punti di vista degli altri su di te, i te stessi moltiplicati nella visione di tutti gli altri, non siano altro che i puntini di un arazzo che emergono inattesi da fili nascosti, fili che hanno fatto lunghi e nascosti percorsi.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Il bordo vertiginoso delle cose
Frasi di Gianrico Carofiglio
Pedro
: Pezzo di merda! Figlio di puttana! Parla!
Direttore
: Lasci fare a me
adesso
. Guardami, Molina. Allora, che cos'hai? Eh? Hai paura che il suo gruppo ti uccida? È così, no?
Molina
: No, io voglio collaborare.
Direttore
: Dunque, cosa ha detto?
Molina
: Niente. Non sarebbe peggio se io le dicessi qualcosa che non è vero?
Direttore
: Dovremo trasferirti in un'altra cella.
Molina
: No, la prego di non farlo. Finché sono con lui c'è ancora la probabilità che parli.
Pedro
: Frocio! Sei un sacco di merda! Ti sei innamorato di quel bastardo!
Direttore
: Bene, Molina. Puoi andare. Prepara le tue cose. Esci oggi stesso. Ecco, il Ministero ha approvato la condizionale.
Molina
: Grazie, signor direttore. Grazie.
Direttore
: E niente convegni con ragazzini.
Molina
: Oh no, certo, signore.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Guarda tutte le belle cose che mamma mi ha portato. Questo è un regalo speciale! Cioccolatini assortiti. Che cos'hai
adesso
? Non ti piacciono i dolci?
Valentin
: Per... per stamattina... ah... per i miei scatti, mi dispiace molto.
Molina
: Oh, sciocchezze.
Valentin
: Non è neanche con te che ce l'avevo. Penso che con te io mi... comporto come un pazzo.
Molina
: Perché?
Valentin
: Perché sei tanto gentile. Non... non voglio sentirmi obbligato a trattarti nello stesso modo.
Molina
: Incapace di ricevere, incapace di dare. Hm-hm-hm-hm-hm!
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Gabriel
: Beh, questa è la vita, Molina.
Molina
: No, è un vero peccato. Con il tuo aspetto, il tuo fascino, dovresti lavorare in un ristorante chic, in un grande albergo di lusso, e guadagnare tre volte quanto guadagni ora in quel posto fetente.
Gabriel
: Hm, non è tanto facile.
Molina
: Conosco qualcuno che lavora in un grande albergo sul mare. Potrebbe parlarne al direttore, e subito cambieresti vita.
Gabriel
: Per diventare che cosa? Un fattorino in un locale snob? E guadagnerei meno di
adesso
.
Molina
: Potrei aiutarti, con un prestito. Con il tuo stile faresti il cameriere entro sei mesi.
Gabriel
: Hm. Non so.
Molina
: Ce la faresti, lo so. Entro un anno diventeresti maitre in smoking. Potresti anche rimborsarmi.
Gabriel
: Mah, comunque apprezzo sinceramente la tua offerta, e ci penserò sopra. Io
adesso
devo prendere l'autobus, se no farò tardi. Ma ci vediamo domani.
Molina
: Sì.
Gabriel
: Bye bye, Molina.
Molina
: Buonanotte, Gabriel. Bacia i bambini per me. E poi finisce. Di nuovo. I miei sogni spariscono... nel buio, e mi sveglio solo.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Georgette
: Chiudete quella porta!
Suzanne
: Che cos'ha? Ti tiene il muso?
Georgette
: Trova che sorrido troppo,
adesso
.
Suzanne
: Ah, ti preferisce imbronciata.
Georgette
: Beh, con gli uomini, sì.
Suzanne
: Ah!
Narratore
: Nino è in ritardo. Per Amélie ci sono due spiegazioni possibili. La prima: non ha trovato la foto. La seconda: non ha ancora avuto il tempo di ricomporla, perché tre banditi, multirecidivi, che assaltavano una banca, l'hanno preso in ostaggio. Seguiti da tutti i poliziotti della zona, sono riusciti a seminarli, ma lui ha provocato un incidente. Quando ha ripreso conoscenza, non ricordava nulla. Un camionista ex detenuto l'ha raccolto, e credendolo in fuga l'ha messo in un container in partenza per Istambul. Là, è finito tra avventurieri afgani, che gli hanno proposto di andare a rubare testate missilistiche sovietiche. Ma il camion è saltato su una mina alla frontiera col Tagikistan. unico superstite, è stato accolto in un villaggio di montagna, ed è diventato militante mujahiddin. Perciò, Amélie non vede perché deve stare in quello stato per uno scemo che mangia la minestra di cavolo per tutta la vita con uno stupido portavasi in testa.
Nino
: Buongiorno.
Gina
: Buongiorno. Che cosa le porto?
Nino
: Un caffè, per piacere.
Gina
: Sì. Un caffè. Ecco il suo caffè...
Nino
: Grazie.
Amelie
: Ormai ha capito. Poserà il cucchiaino. Poi raccoglierà con il dito i granelli di zucchero dal tavolo. Dopodichè si girerà, e a quel punto mi parlerà.
Nino
: Mi scusi. È lei? Sì, è lei, questa.
Amelie
: Eh, no! Gina, mi devi fare un favore. Non portare quel caffè. Gli devi dare questo biglietto.
Gina
: Le tolgo la tazzina sporca. Ecco. Le porto un altro caffè?
Nino
: Ah, no, grazie. Va bene così.
Gina
: Come vuole.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Nino
: Eva?
Eva
: Si?
Nino
: Scusami, potresti sostituirmi alla cassa alle 4, per favore?
Eva
:
Adesso
esageri.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucien
: Buonasera, signor Dufayel. C'è della posta per lei.
Raymond
: Ah. Hm.
Lucien
: Signor Dufayel, sa che è successo stamattina alla portiera?
Raymond
: Una lettera.
Lucien
: Di suo marito. Con trent'anni di ritardo.
Raymond
: Hm.
Lucien
: È molto tempo, signor Dufayel. È perché non mi piacciono le nature morte, signor Dufayel.
Raymond
: Mah, intanto faresti meglio a fissare lo strato. Strato spesso su sottile. Sempre. Oh! Hm...
Lucien
: Signor Dufayel...
Raymond
: Sì.
Lucien
: Sul giornale c'era scritto che presto avremo una nuova stella.
Raymond
: Così
adesso
ti interessi alle stelle?
Lucien
: Ho visto una trasmissione in televisione da mia madre. Per questo. Ma non so se è vero. Sono gli americani: prenderanno le ceneri dei ricchi che si faranno cremare, capisce? Poi le metteranno in un satellite e poi lo invieranno nello spazio. Brillerà per sempre, il satellite. E Lady D.? Faranno la stessa cosa per Lady D.?
Raymond
: Lady D.! Lady D.! Ma guarda che mi hai scocciato, eh? Non riesco neanche a concentrarmi! Eh! Lady D.! Lady D.! Renoir!
Tv
: Run, Charlie, run! Run, Charlie, run!
[Sono nato sfortunato. Sono nato un venerdì 13. Giorno sfortunato.]
Amelie
: Rodrigue! Dai! Dai, vieni! Rodrigue! Bravo.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucien
: Come sta, signora Wallace?
Madeleine
: Quando uno non si aspetta più niente dalla vita, sai...
Lucien
: Oh, non dica così. è bella la vita.
Madeleine
: Sì, sì. Ridi, ridi.
Lucien
: Buongiorno, signor Dufayel.
Raymond
: Ah, buongiorno, Lucien.
Lucien
: C'è tutto quello che mi ha chiesto, signor Dufayel.
Raymond
: Mi sembra strano. Io odio i carciofi.
Lucien
: Lei ha torto. Le faccio vedere. Lo prenda. Ta-da!
Raymond
: Ah! Io preferisco questo.
Lucien
: Ancora, ancora! Ta-ta!
Raymond
: Lucien, sei il re dei maghi!
Lucien
: E tutto... tutto a spese del signor Collignon.
Raymond
: Del? "Signor" Collignon? Lucien!
Lucien
: Non l'ho fatto apposta, signor Dufayel, mi sono distratto.
Raymond
: Esercitati, mio piccolo Lucien. Esercitati!
Lucien
: Allora...
Raymond
: Esercitati! Ripeti con me. Collignon, il volgaron.
Lucien
: Co... Collignon, il volgaron.
Raymond
: Esatto. A te,
adesso
, vai, vai. Collignon...
Lucien
: Co... Co...
Raymond
: Avanti!
Lucien
: Collignon, gran buffon.
Raymond
: Ah, bravo. Ecco, vedi? Quando vuoi, tu... tu...
Lucien
: Sì.
Raymond
: Avanti. Collignon...
Lucien
: Coll... Collignon da schiaffon.
Raymond
: Ah, da schiaffon. Benissimo! Da schiaffon! Collignon...
Lucien
: Collignon... Collignon, gran buffon.
Raymond
: Così! Così!
Lucien
: Collignon da schiaffon.
Raymond
: Ah!
Lucien
: Collignon, gran buffon! Collignon da schiaffon! Collignon, gran schiaffon! No, no, no, no, no! Collignon...
Raymond
: Benissimo!
Lucien
: Collignon...
Raymond
: Basta.
Lucien
: Collignon, sei un buffon e un volgaron. Collignon!
Raymond
: Oh! E basta! No! Lucien, basta così. Abbiamo finito per oggi. Va benissimo. Benissimo. Ah!
Lucien
: Signor Dufayel...
Raymond
: Sì.
Lucien
: L'ho trovato sotto lo zerbino. Collignon da schiaffon.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Signor Collignon
: Bredoteau.
Amelie
: Come, prego?
Signor Collignon
: È il nome che sta cercando. Ma se sono io che glielo dico non conta, perché sono rimbambito, eh!
Signora Collignon
: Non gli dia retta, è rimbambito.
Signor Collignon
: Ah!
Signora Collignon
: Lo vede anche lei come ha ridotto i miei lauri!
Signor Collignon
: E con questo?
Signora Collignon
: È un guaio.
Signor Collignon
: Ah! Ma cosa fai?
Signora Collignon
: E non è colpa mia!
Signor Collignon
: Non puoi stare un po' più attenta, no?
Signora Collignon
: Sempre con questa tazza in mezzo! Prima della drogheria era bigliettaio della Metropolitana.
Signor Collignon
: Non è una vergogna.
Signora Collignon
: E
adesso
, da tre mesi si alza tutte le notti con la sua macchinetta per obliterare i miei lauri.
Signor Collignon
: Io avrei preferito dei lillà. La vita è fatta male, ma ognuno... si calma i nervi come può.
Amelie
: Io faccio rimbalzare i sassi.
Signor Collignon
: Rimbalzare i sassi? Eh, eh!
Signora Collignon
: Troverò quello che cerca, stia tranquilla. Sono organizzatissima.
Signor Collignon
: Sì, sì.
Signora Collignon
: Io segno tutto. Ah!
Signor Collignon
: Cosa segni tu?
Signora Collignon
: Certo, certo. Quando penso che tuo figlio ha 50 anni suonati...
Signor Collignon
: Ora ricomincia.
Signora Collignon
: ... e io sono ancora costretta a tenergli la contabilità, ah, ah...
Signor Collignon
: Ricòrdati che a 15 anni gli mettevi ancora il dentifricio sullo spazzolino. Tutto si paga.
Signora Collignon
: Sì, sì, sì, ecco... Camus... Camus... secondo piano...
Signor Collignon
: E i Camus ora che c'entrano?
Signora Collignon
: Poi i Brossard. No, no, no, alla scala B c'erano i Brossard. Ecco! Trovato! Bredoteau, quinto piano a destra! Venivano dalla provincia.
Signor Collignon
: Bredoteau...
Signora Collignon
: Eh, sissignore.
Signor Collignon
: E non aggiungo altro.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: Ed eccoci alla notte del 30 agosto 1997, quando si verifica l'avvenimento che sconvolgerà la vita di Amélie.
Telecronista
: Signore e signori, buongiorno. La principessa del Galles, Lady D., è morta questa notte in un incidente automobilistico. Era in compagnia del suo fidanzato, il noto miliardario Dodi Al Fayed, anch'egli deceduto. Anche l'autista della macchina ha perso la vita. La guardia del corpo di Lady D. ha riportato gravissime ferite. Lady D. e Dodi Al Fayed erano arrivati ieri a Parigi. Usciti dal Ritz, albergo di proprietà del padre di Al Fayed, i due, su una Mercedes nera, sono stati inseguiti da un gruppo di paparazzi. L'incidente ha avuto luogo nel sottopasso dell'Alma. Ancora ignote le cause dell'incidente. Le uniche notizie finora filtrate attraverso il riserbo degli inquirenti sono che Al Fayed è deceduto sul colpo, mentre la Principessa quattro ore più tardi all'Ospedale della Pitie. Per ulteriori dettagli sulla tragedia ci colleghiamo
adesso
con Pascal Du Rupé.
Pascal Du Rupe
: Siamo qui nelle vicinanze del sottopasso dell'Alma, dove poche ore fa è accaduta la tragedia. Il posto è pieno di poliziotti, e autorità, che non permettono a nessuno...
Narratore
: Solo il primo uomo penetrato all'interno della tomba di Tutankhamon potrebbe capire l'emozione di Amélie mentre apre la scatola di tesori che un bambino ha assicurato di nascondere una quarantina di anni fa. Il 31 agosto, alle 4 del mattino, a un tratto Amélie ha un'idea luminosa: Ritroverà dovunque sia il proprietario della scatola dei ricordi e gli restituirà il suo tesoro. Se la cosa lo colpisce, lei ha deciso: comincerà ad occuparsi della vita degli altri. Altrimenti, tanto peggio.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Mendicante
: Ah, no, grazie, signorina. Non lavoro mai di domenica.
Narratore
: Spesso, nei fine settimana, Amélie prende il treno per andare a trovare suo padre.
Amelie
: Ma perché non approfitti che sei in pensione?
Raphael Poulain
: Per fare cosa?
Amelie
: Per viaggiare. Non ti sei mai allontanato da qui.
Raphael
: Bah... da giovani, io e tua madre... sì che avremmo viaggiato. Ma non potevamo. A causa del tuo cuore.
Amelie
: Sì, lo so.
Raphael
: A questo punto,
adesso
...
Narratore
: A volte, il venerdì sera, Amélie va al cinema.
Amelie
: Mi piace molto voltarmi nel buio e osservare le facce degli altri spettatori.
Film
: Al primo che arriverà in fondo alla passerella.
Amelie
: E poi mi piace cogliere quei particolari che nessuno noterà mai. Invece non mi piace, nei vecchi film americani, quando il guidatore non guarda la strada.
Film
: You know, you are a very beautiful woman... A very, very, beautiful woman.
Narratore
: Non ci sono uomini nella vita di Amélie. Ci ha provato un paio di volte, ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative. In compenso, coltiva un gusto particolare per i piccoli piaceri: tuffare la mano in un sacco di legumi; rompere la crosta della crème brulée con la punta del cucchiaino; e far rimbalzare i sassi sul canale Saint-Martin. Lui è l'uomo di vetro. Per una malattia congenita, le ossa gli si rompono come fossero di cristallo. I suoi mobili sono ricoperti da imbottiture. Una semplice maniglia rischia di fratturargli i metacarpi. Sono vent'anni che evita di uscire di casa. Col tempo non è cambiato nulla. Amélie continua a rifugiarsi nella solitudine. Si diverte a porsi domande cretine sul mondo o sulla città che si stende davanti ai suoi occhi. Per esempio, quante coppie in questo preciso istante stanno per avere un orgasmo?
Amelie
: Quindici.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: Il 3 settembre 1973, alle 18, 28 minuti e 32 secondi, una mosca della famiglia dei Calliphoridi, capace di 14.670 battiti d'ali al minuto, plana su rue Saint-Vincent, a Montmartre.
Nello stesso momento, in un ristorante all'aperto a due passi dal Moulin de la Galette, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga.
In quell'istante, al quinto piano del 28 dell'Avenue Trudaine, IX Arrondissement, Eugène Koler, di ritorno dal funerale del suo migliore amico, Emile Maginot, ne cancella il nome dalla sua rubrica.
Sempre nello stesso momento, uno spermatozoo con il cromosoma X del signor Raphaël Poulain, si stacca dal plotone per raggiungere un ovulo della signora Poulain, nata Amandine Fouet. Nove mesi più tardi, nasce Amélie Poulain. Il padre di Amélie, ex-medico militare, lavora presso la Stazione termale di Enghien-les-Bains. A Raphaël Poulain non piace
: fare pipì accanto a qualcuno; sorprendere uno sguardo di disprezzo sui suoi sandali; uscire dall'acqua e sentirsi il costume appiccicato addosso. A Raphaël Poulain piace: strappare enormi pezzi di carta da parati; mettere in fila le sue scarpe e lucidarle con cura; svuotare la scatola degli attrezzi, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine. La madre di Amélie, Amandine Fouet, maestra originaria di Gueugnon, è sempre stata una persona instabile e nervosa. Ad Amandine Poulain non piace: avere le dita lessate quando fa il bagno; essere - da qualcuno che non le va - sfiorata con la mano; avere il segno del cuscino stampato sulla guancia la mattina. Ad Amandine Poulain piace: il costume dei pattinatori artistici in tv; far brillare il parquet con le pattine; svuotare la borsetta, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine.
Amélie ha 6 anni. Come tutte le bambine, vorrebbe che suo padre l'abbracciasse ogni tanto, ma... lui ha un contatto fisico con lei solo durante il controllo medico mensile. La piccola, sconvolta da tanta intimità eccezionale, non riesce a contenere il batticuore, perciò, il padre la crede affetta da un'anomalia cardiaca. A causa di questa malattia fittizia la piccina non va a scuola. È sua madre che le fa da maestra.
Amandine Poulain
: Le... galline... covano... sovente... in... convento.
Amelie Poulain
: Le galline... covano...
Amandine
: Bravissima.
Amelie:... sov-in-conv.
Amandine
: No!
Narratore
: Senza contatto con gli altri bambini, sballottata tra lo stato febbrile di sua madre e la glacialità di suo padre, Amélie si rifugia in un mondo da lei inventato. In questo mondo i dischi di vinile sono preparati come delle crêpes, e la moglie del vicino, in coma da mesi, in realtà ha scelto di esaurire in una volta tutte le sue ore di sonno.
Donna In Coma
: Così potrò rimanere sveglia giorno e notte per il resto della mia vita.
Narratore
: Il solo amico di Amélie si chiama "il Capodoglio". Ma l'ambiente familiare ha reso il pesciolino nevrastenico e incline al suicidio.
Amelie
: Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Narratore
: I tentativi suicidi di Capodoglio non fanno che aumentare lo stress materno. Si impone una decisione.
Amandine
: Oddio!
Narratore
: Per consolare Amélie, la madre le regala una Kodak Instamatic di occasione.
Vicino
: Bambina! Ma che cos'hai combinato! Lo vedi che cosa è successo? È colpa tua! Del tuo apparecchio!
Narratore
: Un vicino approfitta dell'ingenuità di Amélie per farle credere che il suo apparecchio è difettoso: provoca incidenti. Avendo scattato foto tutto il pomeriggio, la sera l'assale un atroce dubbio. Sprofonda davanti alla TV, sopraffatta dalla responsabilità di un gigantesco incendio, due deragliamenti e un disastro aereo. Qualche giorno dopo, capisce che il vicino l'ha presa in giro, e decide di vendicarsi.
Telecronista
: ... la palla va a finire a Fontebet
[?]
, che si trova proprio di fronte alla porta difesa da Jean Paul Bertrand-Demanes. Susic, Zaremba...
Vicino
: Ma che succede?
Telecronista
: ... e gol!
Vicino
: Porca puttana! Oh! Oh, oh!
Telecronista
: ... fantastico di Susic! Un tiro fulminante, azione splendida! Al quarto minuto di gioco!
Vicino
: Non fare scherzi!
Telecronista
: La squadra avversaria si trova sùbito in difficoltà. Susic oggi è in gran forma, sembra imprendibile...
Vicino
: Sì!
Telecronista
: ... ha ritrovato lo spa...
Vicino
: No! Proprio
adesso
! Guarda che se continui così io ti sfascio!
Telecronista
: ... di gol così se ne vedono pochi...
Vicino
: No, miseriaccia, no!
Telecronista
: ... una partita così non si vedeva da anni!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Reg
: Allora, quarto punto all'ordine del giorno: conseguimento della supremazia mondiale entro cinque anni. Ah, Francis, tu hai fatto delle ricerche, no?
Francis
: Sì. Grazie, Reg. Francamente, fratelli e sorelle, trovo che cinque anni siano utopistici, a meno che non spappoliamo l'Impero Romano entro i prossimi dodici mesi.
Reg
: Dodici mesi?
Francis
: Dodici mesi. E parliamoci chiaro, in quanto a imperi, questo è il più grosso. Quindi dobbiamo alzare sùbito le
chiappe, e smetterla di fare discorsi e basta!
Commandos
: Bravo! Bravo! Ben detto!
Loretta
: Sono d'accordo. È l'azione che conta, non le parole. E dobbiamo agire
adesso
!
Commandos
: Bravo! Ben detto!
Reg
: Hai ragione. Possiamo anche starcene qui tutto il giorno a parlare, votare mozioni, fare bei discorsi. Il che non sposterà un solo soldato Romano! Punto!
Francis
: Quindi facciamola finita con le chiacchiere! Sono assolutamente inutili e non ci porteranno da nessuna parte!
Commandos
: Bravo! Ben detto!
Loretta
: Sono d'accordo! È solo una totale perdita di tempo!
Reg
: Bravo!
Judith
: Hanno arrestato Brian!
Reg
: Che cosa?
Judith
: Lo hanno trascinato via! Lo vogliono crocifiggere!
Reg
: Bene! Questo richiede una discussione immediata!
I Commando
: Sì.
Judith
: Che cosa?
II Commando
: Immediata.
I Commando
: Giusto.
Loretta
: Nuova mozione?
Reg
: Completamente nuova. Ah, ecco... ah... sì, per decidere... eh... un'azione immediata...
Francis
: Ah, una volta che avremo votato, io direi che...
Reg
: Ma mi sembra ovvio, non si può passare all'azione senza prima aver approvato la mozione.
Judith
: Reg, per l'amor del cielo, dobbiamo andare, ti prego!
Reg
: Certo, certo.
Francis
: Okay, sorella.
Reg
: Alla luce delle notizie fresche riferite da sorella Judith...
Francis
: ... sorella Judith...
Loretta
: Corri troppo, Reg.
Judith
: Reg, per l'amor di Dio! Non complicate quello che è semplice! Tutto quello che dovete fare è uscire da quella porta,
adesso
, e cercare di impedire ai Romani di inchiodarlo alla croce! Sta già accadendo! Non capisci che sta già accadendo, Reg? Non ti ci entra in testa? Ohhh!
Reg
: Hm. Hm.
Francis
: Non ti ci entra in testa?
Reg
: I soliti isterismi delle femministe.
Loretta
: Cosa?
Reg
: Oh, Scusa, Loretta.
Francis
: Scusa, sorella.
Reg
: Vuoi rileggere, per favore, sì?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Gallo
: Chicchirichì!
Seguaci
: È lui! Guardatelo, è lui! L'Eletto si è svegliato!
Brian
: Uuuh!
Mandy
: Brian!
Brian
: Uuuh! Mamma. Uuh...
Mandy
: Brian!
Brian
: Sì, eccomi, mamma! Sh-shhh. Ciao, mamma.
Mandy
: Accidenti a te! Altro che "ciao mamma"! Che ci fa tutta quella gente? Che vuole da te?
Brian
: Beh, è... ecco...
Mandy
: Avanti! Che cosa hai combinato stavolta?
Brian
: Sai, hanno fatto... Hanno fatto un salto da queste parti, mamma.
Mandy
: E lo chiami "salto"? Quella è una migrazione! È più pieno del Colosseo, là fuori!
Brian
: Hanno cominciato a seguirmi da ieri.
Mandy
: Beh,
adesso
li faccio smettere io, e di corsa. La dovete piantare di seguire mio figlio! Ma dico, non vi vergognate? Basta!
Seguaci
: Il messia! Il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Il che cosa?
Seguaci
: Il messia!
Mandy
: Non c'è nessun messia qui. C'è un mezzo scemo, ma nessun messia. Forza, andatevene!
Seguaci
: Brian! Brian!
Mandy
: Insomma, Brian, che cavolo hai combinato?
Brian
: Niente, mamma. Io...
Mandy
: Andiamo, sputa l'osso!
Brian
: Quelli credono che sia il messia, mamma...
Mandy
: Si può sapere cosa gli hai raccontato?
Brian
: Niente, mamma! Io....
Mandy
: Guarda che così peggiori le cose.
Brian
: Ti posso spiegare...
Judith
: Lasci spiegare a me, signora Cohen! Suo figlio ha la stoffa del capo. Quella gente là fuori lo segue perché crede in lui, signora Cohen. Loro sanno che egli può offrire loro una nuova vita, un nuovo mondo, un futuro migliore!
Mandy
: Ma questa chi è?
Brian
: Oh! È... Judith, mamma. Judith, la mamma. Hmm...
Seguaci
: Facci vedere il messia! Facci vedere il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Statemi bene a sentire! Lui non è nessun messia. È solo un bambino viziato e cattivo. E
adesso
andatevene!
Seguaci
: Ma tu chi sei?
Mandy
: Sono sua madre, se non vi dispiace.
Seguaci
: Benedetta sia sua madre! Benedetta sia sua madre! Ave a te, o madre di Brian! Ave a te, che tu sia benedetta! Osanna! Noi intoniamo le tue lodi ora e per sempre!
Mandy
: Sì, sì, ho capito, tanto non mi incantate! Lui non esce fuori, su questo non ci piove. Quindi, sciò!
Seguaci
: No!
Mandy
: Avete sentito quello che ho detto?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ah, capisco. La mettete così?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ahh. Be', va bene, allora, lo potete vedere per un minuto, ma non un secondo di più. Sono stata chiara?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Promesso?
Seguaci
: Va bene, diciamo di sì!
Mandy
: D'accordo, d'accordo, eccolo qui, allora. Forza, Brian.
Brian
: Mamma...
Mandy
: Vieni fuori a parlarci.
Brian
: Judith....
Mandy
: Ma lascia perdere quella sciacquetta!
Brian
: Ma io ci tengo molto, mamma.
Mandy
: Zitto!
Seguaci
: Brian! Brian! Brian!...
Brian
: Buongiorno.
Seguaci
: Benedizione! Benedizione! Benedizione!
Brian
: No. No, no, vi prego. Vi prego, vi prego. Ascoltate. Avrei una o due cose da dire, ascoltate.
Seguaci
: Diccele! Diccele tutte e due!
Brian
: Sentite, voi avete capito male. Non è necessario che seguiate me. Non è necessario che seguiate nessuno al mondo, non serve. Dovete pensare con la vostra testa. Siete tutti degli individui!
Seguaci
: Sì, siamo tutti degli individui!
Brian
: E ognuno di voi è diverso.
Seguaci
: Sì, ognuno di noi è diverso!
Dennis
: Io no.
Arthur
: Shhhh!
Brian
: Dovete tutti imparare a cavarvela da soli.
Seguaci
: Sì! Dobbiamo imparare a cavarcela da soli!
Brian
: Esatto!
Seguaci
: Dicci di più!
Brian
: No! Ecco il punto: non fatevi dire mai da nessuno che cosa fare, altrimenti...
Mandy
: Basta così, Brian!
Brian
: No, mammina! Così mi strappi l'orecchio!
Seguaci
: Oooh! Ma non era ancora passato un minuto!
Mandy
: Altro che, e abbondante!
Seguaci
: No, non è vero affatto!
Mandy
: Avete stufato, andate via!
Giovane
: Mi scusi.
Mandy
: Sì?
Giovane
: Lei è vergine?
Mandy
: Oh, brutto sfacciato!
Giovane
: Ah, beh, non c'è niente di personale, mi creda. No, dico, lei è vergine?
Mandy
: Se non c'è niente di personale in questo, allora mi dici "personale" che significa? Ma vai a impiccarti!
Giovane
: È vergine.
Seguaci
: Certo. È vergine. Già. Visto che reazione...
Folla
: Ooh. Oh! Oooh... Come sono contento di incontrarti! Fai qualcosa per me! Vieni! Sì solo tu puoi risolvere il mio problema! Posa le tue mani sulla mia testa!
Gregory
: Suo cognato è l'ex sindaco di Gath, mi spiego?
Folla
: Le ginocchia!
Reg
: E non sbattete in faccia il bambino al Salvatore. Lo toccherà più tardi.
Francis
: Indietro, indietro!
Reg
: Aspettare, purtroppo.
Gregory
: Verrò presto, per favore. Ci aspettano a colazione.
Folla
: Devi fare qualcosa!
Reg
: Ah, Brian, ti posso presentare il signore? È quello che ci presta la montagna domenica! E cercate di non fare tanto rumore! Quelli posseduti dal demonio cerchino di tenerlo sotto controllo, per favore, okay? Incurabili, temo che dovrete aspettare ancora qualche istante. Le donne che hanno peccato, in fila, contro quella parete, così stanno più sicure.
Judith
: Brian? Brian, sei stato fantastico!
Brian
: Anche tu non te la cavi male.
Judith
: Ma no, quello che hai detto poco fa. È la fine del mondo!
Brian
: Cosa? Ah, quello...
Judith
: Non ci servono capi. Hai proprio ragione. Reg ci ha dominato fin troppo a lungo.
Brian
: Ah, sì, ma...
Judith
: Andava detto, e tu l'hai detto, Brian.
Brian
: Lo sai che mi piaci molto?
Judith
: È la nostra rivoluzione. Tutti insieme possiamo farcela!
Brian
: Io credo... cioè...
Judith
: Siamo tutti con te, Brian! La rivoluzione dipende da te!
Brian
: Cosa? No, non era affatto questo che intendevo!
Centurione
: Stavolta ti sei fottuto, topastro di fogna. Guardia! Ma che vuo'?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Brian
: Ehi! C'è... c'è un'altra strada? C'è un'altra strada per arrivare al fiume?
Simon Il Sant'uomo
: Mmmmmmm.
Brian
: Ti prego, fratello, aiutami! Devo arrivare...
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Simon
: Ooh, il mio piede! Oooh!
Brian
: Shhh!
Simon
: Accidenti, accidenti, accidenti!
Brian
: Mi dispiace. Shhh!
Simon
: Oh, maledizione, accidenti e maledizione!
Brian
: Scusami. Shhh!
Simon
: Mi zittisci pure? Diciotto anni di silenzio assoluto, e tu mi zittisci pure?
Brian
: Come?
Simon
: Ho rispettato il mio voto per diciotto anni. Non un solo suono articolato, riconoscibile, è uscito dalle mie labbra!
Brian
: Non potresti stare zitto altri cinque minuti?
Simon
: Oh, ormai non vale più. Tanto vale che mi diverta un po'. Tante volte, in questi diciotto anni ho avuto la voglia di gridare, cantare, urlare forte il mio nome!
Brian
: Shhh.
Simon
: Oh, sono vivo!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Su, piantala! Sta' zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Ah! Uccelli, guardate! Alberi, ascolta...
Seguaci
: Aaah! Maestro! Maestro! Il tuo segno! Maestro!
Dennis
: La mia zucca!
Seguace Della Scarpa
: La tua scarpa!
Ragazza
: La zucca! La zucca, Maestro! Sì, la zucca è il tuo segno!
Arthur
: Dicci, maestro! Dicci qualcosa!
Brian
: Andatevene via!
Seguaci
: Ci ha benedetto! Ci ha benedetto!
Arthur
: E come dobbiamo andare via, Maestro?
Brian
: Ma che ne so? Basta che ve ne andiate, che ne so?
Seguace Della Scarpa
: Dacci un segno!
Arthur
: Ma ce l'ha già dato il segno: ci ha portati in questo posto!
Brian
: Non vi ci ho portati io! Siete voi che mi siete venuti dietro!
Seguace Della Scarpa
: Oh, è sempre un buon segno, comunque lo guardi!
Arthur
: Maestro! Il tuo popolo ha camminato mote miglia per stare con te. Sono stanchi e non hanno mangiato!
Brian
: Non è certo colpa mia se non hanno mangiato.
Arthur
: Non c'è cibo in questa montagna desolata!
Brian
: Beh, ci sono dei cespugli di ginepro, laggiù.
Seguaci
: Ohhh! Miracolo! Miracolo! Miracolo! Miracolo!
Seguace Della Scarpa
: Avete visto? Ha riempito di frutti quei cespugli soltanto con la sua parola!
Giovane
: Hanno generato bacche di ginepro, avete visto?
Brian
: Certo che hanno generato bacche di ginepro! Sono cespugli di ginepro! Che vi aspettavate?
Elsie
: Fai un altro miracolo!
Arthur
: Non lo tentate, scervellati! Non vi basta dunque il miracolo dei cespugli di ginepro?
Simon
: Ma quelli sono i miei cespugli di ginepro!
Arthur
: Essi sono un dono di Dio!
Simon
: Essi sono tutto quello che ho da mangiare! Accidenti a voi! Ehi! Ho detto via da quei cespugli! Forza, andatevene!
Harry
: Oddio! Ho commesso un errore e sto perdendo tutti i capelli. Pietà!
Cieco
: Sono guarito! Il Maestro mi ha guarito, fratelli!
Brian
: Io non l'ho toccato!
Cieco
: Ero cieco, e ora ci vedo! Aargh!
Seguaci
: Miracolo! Miracolo!
Simon
: Digli un po' di smetterla. Erano diciott'anni che non aprivo bocca, finché non è arrivato lui!
Seguaci
: Miracolo! È lui il messia!
Simon
: Mi ha anche pestato un piede!
Seguaci
: Pestaci un piede, Signore! Pestacelo!
Arthur
: Ave, o messia!
Brian
: Non sono il messia!
Arthur
: Tu sei il messia, e io me ne intendo. Ne ho seguiti parecchi.
Seguaci
: Ave, o messia!
Brian
: Io non sono il messia, volete stare a sentire? Non sono il messia, mi avete capito? Lo giuro su dio!
Ragazza
: Soltanto il vero messia nega la sua divinità!
Brian
: Che cosa? Ma così state cercando di incastrarmi! E va bene! Allora sono il messia!
Seguaci
: È lui! È lui il messia!
Brian
: E
adesso
, andate a fanculo!
Arthur
: Quale via ci consigli, o signore?
Brian
: Oh, come vi pare! Lasciatemi in pace!
Simon
: Tu hai detto a questa gente di mangiare le mie bacche. Mi hai quasi spezzato un piede. Hai rotto il mio voto del silenzio, e
adesso
cerchi anche di fregarti le mie bacche di ginepro? Aaah!
Brian
: Fermo, fermo!
Arthur
: Quest è il Messia, è il Prescelto!
Simon
: Ma quale messia?
Brian
: Fermo!
Arthur
: Un miscredente!
Seguaci
: Un miscredente!
Arthur
: Prendetelo! Morte all'eretico!
Seguaci
: Morte all'eretico! Morte all'eretico!
Brian
: Lasciatelo stare! Lasciatelo stare, fermi! Lasciatelo stare! Mettetelo giù.
Simon
: Mettetemi giù!
Brian
: Vi prego!
Judith
: Brian.
Brian
: Judith.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Brian
: Non... non... non ti mettere a giudicare la gente, non ti mettere, ehm, se no la gente si mette a giudicare te.
Colin
: Come?
Brian
: Ho detto, non ti mettere a giudicare la gente, se no la gente si mette a giudicare te.
Colin
: Dici a me?
Brian
: Sì.
Colin
: Oh. Grazie. Un buon consiglio.
Brian
: Oh, non... non vale solo per te. Vale per tutti.
Dennis
: È proprio una bella zucca.
Brian
: Cosa?
Dennis
: Quanto vuoi per questa zucca?
Brian
: Ma niente. Prendila.
Dennis
: Prenderla?
Brian
: Sì. Contemplate i gigli.
Dennis
: Non vuoi neanche trattare?
Brian
: No. ...nei campi.
Dennis
: Vuol dire che è difettosa.
Brian
: No. Prendila.
Elsie
: Che c'entrano i gigli?
Brian
: Contemplate gli uccelli, allora.
Eddie
: Quali uccelli?
Brian
: Tutti gli uccelli.
Eddie
: Perché?
Brian
: Beh, ce l'hanno loro un lavoro?
Arthur
: Chi?
Brian
: Gli uccelli.
Eddie
: Ma come? Gli uccelli lavorano?
Frank
: Ma che è ubriaco quello?
Arthur
: Dice che gli uccelli sono scrocconi.
Brian
: Ah, no, ecco, il punto è che gli uccelli se la cavano benone, no?
Frank
: E allora buon pro gli faccia, no?
Eddie
: E sì. Beati loro.
Brian
: Certo, e voi siete molto più importanti di loro, giusto? Allora di che cosa vi preoccupate? È chiaro, no?
Eddie
: Io voglio solo sapere perché ce l'hai con gli uccelli.
Brian
: Ma non ce l'ho per niente con gli uccelli. Contemplate i gigli.
Arthur
: Se la prende anche con i fiori,
adesso
.
Eddie
: Oh, lascia stare almeno quelli.
Dennis
: Oh, oh, senti, te la pago un sciclo.
Brian
: È tua.
Dennis
: Due?
Brian
: Sentite: c'era un uomo che aveva due servitori.
Arthur
: E come si chiamavano?
Brian
: Cosa?
Arthur
: Dicci i loro nomi.
Brian
: Non li so. Egli dette loro alcuni talenti.
Eddie
: Come? Come non li sai?
Brian
: Ma non ha importanza!
Arthur
: Non sa neanche come si chiamavano!
Brian
: Okay, si chiamavano Simone e Adriano. Dunque...
Arthur
: Non avevi detto che non lo sapevi?
Brian
: Non ha importanza. Il fatto è che c'erano questi due servitori...
Arthur
: Questo qui si sta inventando tutto.
Brian
: Ma no, invece! ...Egli dette loro... un momento: forse erano in tre.
Eddie
: Ah, ci prende in giro!
Brian
: Sì Erano in tre, però erano degli scribi, e...
Elsie
: E falla finita!
Brian
: Uh! No, aspettate! Dove andate? No, sentite questa: b-b-b-b beati coloro che non disegnano il bue al Ticino, pe-perché solo così siederanno sul tondo.
Dennis
: Dove?
Brian
: Solamente a loro verrà dato solamente... a loro... solo... verrà dato a... solamente...
Elsie
: Che cosa?
Brian
: Hm?
Elsie
: Gli sarà dato che cosa?
Brian
: Ah, niente.
Elsie
: Che cosa stavi per dire?
Brian
: Niente.
Elsie
: Come no? Tu stavi per dire qualcosa.
Brian
: Vi sbagliate.
Elsie
: No che non avevi finito!
Brian
: Non c'è da dire più niente, avevo finito.
Elsie
: No, non è vero!
Cieco
: Che cos'è che non ci vuole dire?
Arthur
: E che ne so, non ce lo vuole dire.
Cieco
: È un segreto?
Brian
: No.
Arthur
: No, ti prego.
Cieco
: Sicuro?
Arthur
: Ti prego, diccelo.
Brian
: Lasciatemi in pace.
Giovane
: Qual è il segreto?
Ragazza
: Qual è il segreto della vita eterna?
Arthur
: Naturalmente, se io sapessi il segreto della vita eterna, mica lo direi.
Brian
: Lasciatemi andare!
Ragazza
: Dillo solo a me, ti prego!
Arthur
: No, dillo a noi. Siamo arrivati prima.
Dennis
: Te ne do cinque.
Ragazza
: Maestro, ti prego, dicci qualcosa!
Brian
: Vattene!
Dennis
: Non posso andare oltre i cinque. Non li merita.
Ragazza
: Questa zucca è sua?
Dennis
: Sì, ma l'ho opzionata io!
Ragazza
: Questa è la sua zucca?
Dennis
: Dieci!
Ragazza
: È la sua zucca!
Dennis
: E come no.
Ragazza
: La porteremo noi per te, Maestro! Maestro?
Giovane
: Se n'è andato! È volato in cielo! Lassù!
Seguaci
: Maestro!
Elsie
: Eccolo lassù!
Dennis
: Te ne do diciotto!
Arthur
: Ma no, guardate. Eccolo.
Seguaci
: Eccolo là. Maestro! Maestro!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Francis
: Strategicamente parlando, questo è il palazzo nella Piazza dei Cesari. Il nostro commando arriverà dalla Via del Pesce, approfittando del buio. Ci faremo strada attraverso la fogna di nord-ovest. Se ci fermassero, siamo tecnici delle fognature diretti a un congresso. Reg, il nostro coraggioso capo e fondatore dell'F.P.G., sarà il consulente coordinatore allo sbocco della fogna, anche se non parteciperà di persona ad alcuna azione terroristica in quanto ha mal di schiena.
Brian
: Allora tu non vieni con noi?
Reg
: Solidarietà, fratello.
Brian
: Oh, sì, certo. Solidarietà, Reg.
Francis
: Una volta nella fogna, la tempestività sarà essenziale. C'è un banchetto Romano in tarda serata, quindi dobbiamo muoverci in fretta. E non vi mettete i sandali buoni, eh? Girando a sinistra si entra nella fogna commemorativa di Cesare Augusto. Da lì procederemo direttamente all'ipocausto. Hanno appena cambiato le piastrelle, perciò, congiurati, attenti a non sporcare. Ci troveremo proprio sotto la sala delle udienze di Pilato. E questo è il momento di cercare di uscire allo scoperto.
Campagna Per La Galilea Libera
: Shhh! Shh. Shhh. Shh.
Dirk L'insopportabile
: Campagna per la Galilea Libera!
Francis
: Oh. Uh, eh, Fronte Popolare di Giudea. I dirigenti.
Dirk
: Oh.
Francis
: Che ci fate voi qui?
Dirk
: Vogliamo rapire la Moglie Di Pilato, portarla via e fare delle richieste.
Francis
: Anche noi.
Dirk
: Cosa?
Francis
: Il piano è nostro!
Dirk
: Siamo arrivati prima noi!
Francis
: Ma come sarebbe?
Dirk
: Ma che ci abbiam pensato prima!
Warris
: Ah, sul serio?
Dirk
: Saranno due anni!
F.P.G.
: Oooh... Oooh...
Dirk
: È vero, è vero!
Francis
: Eh, va bene, sentiamo: ricattativamente parlando, le vostre richieste?
Dirk
: Sono pronte.
Francis
: E quali sarebbero?
Dirk
: Col fischio che te lo dico.
Francis
: Sei un parolaio, non hai preparato un bel niente!
Dirk
: Non è questo il punto! Ci abbiam pensato prima noi!
Warris
: Non è vero!
Dirk
: Sì invece!
Francis
: Non è vero!
Dirk
: È vero eccome!
Francis
: Non è vero, non è vero, non è vero!
Dirk
: Avete imbrogliato! Siete brutti imbroglioni!
Francis
: Sei bello tu, occhi da rabbino! Oh!
Dirk
: Occhio per occhio! Tiè!
Brian
: Fermi, fratelli! Siamo venuti qui per combattere!
Francis
: E che stiamo facendo, eh?
Brian
: Ma non uno contro l'altro! Dovremmo essere tutti uniti contro il nemico comune!
Tutti
: Vuoi dire il Fronte Popolare Giudeo?
Brian
: No, no! I Romani!
Tutti
: Ah... i Romani...
Francis
: Già.
Commando
: Attenti! Il nemico ci ascolta!
Dirk
: E
adesso
chi si ricorda dove eravamo rimasti?
Francis
: Stavo per darti un pugno!
Dirk
: Io a te!
Brian
: No, fratelli! Fratelli, fermatevi! Vi prego, fratelli! Non fate così, fratelli! Ma insomma! Basta! Fermi! No! Fermatevi!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Cosa stiamo facendo qui? Romanes eunt domus. Certi chiamati Romanes vanno la casa?
Brian
: Vuol... vuol dire "Romani andate a casa".
Centurione
: No, carino. Come si dice "Romano"? Forza, in latino.
Brian
: Romanus!
Centurione
: Della?
Brian
: Seconda.
Centurione
: La desinenza del vocativo plurale...
Brian
: I... i.
Centurione
: Quindi, Romani. Che vuoi dire con "eunt"?
Brian
: Andate.
Centurione
: Coniuga il presente indicativo di "andare"!
Brian
: Ire... Eo, is, it, imus, itis, eunt.
Centurione
: Quindi eunt è...?
Brian
: Aah, ehm... terza persona plurale, presente indicativo. "Essi vanno".
Centurione
: Ma "Romani andate a casa" è un ordine, quindi devi usare che cosa?
Brian
: Aah! L'imperativo!
Centurione
: E cioè?
Brian
: Ehm, oh... oh, ehm... i, i!
Centurione
: Ma quanti sono i Romani?
Brian
: Ah, già, plurale! Ite! Ite!
Centurione
: Ite.
Brian
: Aah, ah.
Centurione
: Domus. Nominativo? "Andate a casa" è moto a luogo, giusto, giovanotto?
Brian
: Ehm... ehm... dativo, signore? Aih! Ooh! No, no no! Non dativo, signore, no! No, aah! Accusativo! Accusativo! Aah! Domum, signore! Ad domum! Aah, aah!
Centurione
: Solo che domum vuole il...?
Brian
: Aah! Il locativo, signore! Aah!
Centurione
: E cioè?
Brian
: Domum! Aah, ah, aah...
Centurione
: Domum... Domum. Hai capito?
Brian
: Sì, signore!
Centurione
: Allora scrivilo cento volte.
Brian
: Sì, signore! Grazie, signore! Ave, Cesare!
Centurione
: Ave, Cesare! E se all'alba non hai finito ti taglio le palle.
Brian
: Grazie signore, troppo buono! Ave, Cesare! Ave, Cesare! Aah... Finito!
Soldato
: Bravo! Vedrai che
adesso
non sbagli più!
Brian
: No, no. Buongiorno.
Uomo
: E sta' un po' attento!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Giudea, Anno Domini 33. Sabato pomeriggio. Grosso modo, all'ora del tè.
Predicatore
: Beati i poveri in spirito, perché sarà loro il regno dei cieli. Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Mandy
: Voce!
Brian Cohen
: Shhh! Smettila, mamma.
Mandy
: Beh, non si sente un accidente! Facciamoci una bella lapidazione.
Mr. Nasone
: Shhh!
Brian
: Le lapidazioni ci sono tutti i giorni.
Mandy
: Oh, andiamo, Brian!
Nasone
: La dovete piantare!
Moglie Di Nasone
: E sempre con le dita nel naso!
Nasone
: Non è vero, mi stavo lisciando i baffi.
Moglie Di Nasone
: Sì, ti ho visto, sai, mentre parlavi con quella signora.
Nasone
: Non è vero!
Moglie Di Nasone
: E lascialo in pace, quel povero naso! Ma che t'ha fatto?
Mr. Sfacciato
: E piantatela! Non si sente una parola.
Moglie Di Nasone
: Guarda che tu a me "piantatela" non me lo dici! Io stavo parlando con mio marito, qua! Ma guarda questo!
Sfacciato
: Beh, vacci a parlare da un'altra parte! Non riesco a sentire niente!
Nasone
: Non alzare la voce con mia moglie!
Sfacciato
: Le ho solo chiesto di stare zitta, così sentiamo qualcosa, nasone!
Moglie Di Nasone
: Non permetterti più di chiamare "nasone" mio marito!
Sfacciato
: Non lo chiamerò più così, basta.
Mr. Gregory
: Volete far silenzio, per favore? Che cosa ha detto?
Sfacciato
: Non lo so, ero occupato a parlare con Nasone.
I Spettatore
: Mi pare che ha detto "beati i panificatori".
Moglie Di Gregory
: Beh, e che hanno di speciale, i panificatori?
Gregory
: Non va interpretato in senso letterale. Si riferisce a tutti coloro che operano nel settore cereali.
Sfacciato
: Se non chiacchieravi tanto lo sentivamo, Nasone.
Nasone
: Ehi, dillo un'altra volta e ti spacco la faccia, scemo!
Sfacciato
: Perché non lo ascolti? Magari
adesso
dice anche "beati i nasoni"!
Brian
: E dai, lascialo in pace.
Sfacciato
: Ah, anche tu mica scherzi, in quanto a naso. Ma da dove venite tutti quanti? Da Nasonia?
Nasone
: Tu prova a ripeterlo, e giuro che ti faccio un culo così!
Moglie Di Nasone
: Non essere volgare! E quelle dita mettitele in tasca, che è meglio!
Nasone
: Io le dita le metto dove mi pare, e quello lo gonfio!
II Spettatore
: Sentito? Beati i puri di cuori!
Gregory
: I puri di cuori?
II Spettatore
: Hmmm... Sì, perché si berranno Dio.
Gregory
: Qualcuno sa come si chiama?
Moglie Di Nasone
: Tu non gonfi proprio nessuno!
Nasone
: Lo gonfio eccome, se mi richiama "nasone"!
Sfacciato
: E quanto rompi, Nasone!
Nasone
: Ah-ha! Va bene, l'hai voluto! Lo vedi questo? Sapessi quanto fa male...
Moglie Di Nasone
: ... E pure i mansueti! Beati siano i mansueti! Oh, meno male, sono proprio contenta che qualcosa tocchi anche a loro. Sono proprio contenta, poveracci.
Sfacciato
: Senti, io dico solo la verità. Tu ce l'hai grosso, il naso!
Nasone
: Ehi! Il tuo, di naso, sarà diventato come un pallone, quando ti avrò sistemato, chiaro?
Spettatori
: Shhh!
Sfacciato
: Al tuo chi ci ha pensato, il fratello di Golia?
Nasone
: Ehi! D'accordo, ti ho avvertito!
Moglie Di Gregory
: Oh, ma la pianti di rompere? Ah!
Nasone
: Io lo ammazzo! L'ammazzo! Lasciami! Lasciatemi!
Mandy
: Oh, andiamocene alla lapidazione.
Brian
: D'accordo.
Nasone
: Lasciami!
Francis
: Ma è chiaro come il sole: la religione è sostenuta da tutti quelli che hanno interesse a mantenere lo status quo.
Reg
: Giusto, e quello che Gesù non riesce a valutare è che sono proprio i mansueti, il problema.
Judith
: Sì, questo è verissimo, Reg, sì, è proprio così.
Mandy
: Datti una mossa, Brian, se no arriviamo che l'hanno già lapidato.
Brian
: Vengo.
Moglie Di Gregory
: Aaah! Aaah!
Gregory
: Tu sei solo un maleducato!
Sfacciato
: ... è un pecoraio!
Gregory
: È mia moglie, questa signora!
Moglie Di Gregory
: Ma guarda che modi!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Charles "Rettile" Clemm
: È lei il signor Benjamin? Signor Benjamin, suppongo.
Roger Goodwin
: C'è un problema di sicurezza in questo palazzo, lo sai? La serratura della porta di sotto è rotta.
Rettile
: Non è una buona idea, di questi tempi. Non si sa mai che razza di gentaccia gira per strada. Bisogna essere prudenti.
Paul
: Farò in modo che domattina il padrone di casa la controlli.
Goodwin
: Eh, sì, fallo, perché non vuoi qualche spiacevole sorpresa, giusto?
Paul
: Con chi ho il piacere di parlare,
adesso
?
Rettile
: Eh, eh, eh! Piacere? No, piacere no, non lo chiamerei proprio "piacere", spiritoso. Questa qui è una cosa di affari.
Paul
: Non importa. Comunque so chi sei.
Rettile
: Oh.
Paul
: Tu sei il Rettile, vero?
Rettile
: Il cosa?
Goodwin
: Nessuno! Nessuno! Nessuno si permette di chiamare Charles così! Mi hai capito?
Paul
: Ho capito.
Rettile
: Ora tu ci aiuterai a cercare una certa persona, eh? Ci aiuterai! Tu ce lo farai trovare! Dov'è Tommy?
Paul
: Chi?
Rettile
: Tommy, amico. Tommy Cole.
Paul
: Tommy non è qui.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: È il 1942. È bloccato a Leningrado, durante l'assedio. Sto parlando di uno dei momenti peggiori della storia dell'umanità. Cinquemila persone morirono in quel posto. E c'è Bakhtin, in un appartamento, che aspetta di essere ucciso da un giorno all'altro. È pieno di tabacco, ma non ha le cartine, e allora prende le pagine di un manoscritto a cui lavorava da dieci anni. Dieci anni. E le strappa.
Rashid
: Era...
Paul
: Così, per farsi una sigaretta.
Rashid
: Era l'unica copia?
Paul
: Era l'unica copia. Insomma, se stai per morire cos'è più importante? Un buon libro o una buona fumata? Così aspira e sbuffa, aspira e sbuffa. Poco alla volta, si fuma il libro.
Rashid
: Bella prova. Per un momento ci sono anche caduto. Nessuno scrittore farebbe mai una cosa del genere, no?
Paul
: Non ci credi? Bene, d'accordo, ti faccio vedere. È tutto in questo libro. E questo cos'è?
Rashid
: Non lo so.
Paul
: È tuo.
Rashid
: Sì, può essere.
Paul
: Tieni, prendi.
Rashid
: Ehi!
Paul
: Allora,
adesso
mi stai dicendo che... che... che non era affatto così.
Rashid
: Non proprio. Cioè... cioè, ci sono delle altre cose che non ti ho detto.
Paul
: Non avevi visto cosa è successo. Loro hanno buttato il pacco per terra e tu lo hai... lo hai raccolto.
Rashid
: L'ho raccolto.
Paul
: E hai cominciato a correre.
Rashid
: Ho cominciato a correre.
Paul
: Bella pensata.
Rashid
: È andata così. Non ci ho pensato, l'ho fatto. L'ho fatto e basta.
Paul
: Certo che hai proprio un'abilità unica nel ficcarti nei guai. Beh, comunque, quanto c'è?
Rashid
: Seimila dollari.
Paul
: Quanto?
Rashid
: Cinquemila ottocento quaranta dollari.
Paul
: Quindi: tu hai rapinato i rapinatori, e i rapinatori ti stanno cercando.
Rashid
: Per riassumere, sì.
Paul
: Sì. Beh, sai, devi essere pazzo da legare per fare quello che hai fatto. Vuoi la mia opinione? Riporta i soldi al Rettile, ridaglieli sùbito, e digli che ti dispiace.
Rashid
: Non ridarò mai questi soldi indietro! Questi soldi sono miei ora!
Paul
: Ti farà un sacco di carezze quando il Rettile ti trova.
Rashid
: Questi soldi sono tutto il mio futuro.
Paul
: Con un atteggiamento del genere tu non avrai nessun futuro. Diciassette anni sono un'età assurda per morire. È questo che vuoi?
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Eh, eh, eh! Sei tu!
Rashid
: Senti, volevo darti questo come segno della mia gratitudine.
Paul
: Gratitudine per cosa?
Rashid
: Non lo so, per avermi aiutato. Allora?
Paul
: Dove sei andato a rimediarlo?
Rashid
: L'ho comprato. Ventino... eh! Ventinove e novantacinque, a saldo, da Goldbaum Radio-TV. Beh, così
adesso
stiamo a posto. Ora potrai guardare le partite, sai, per riposarti ogni tanto.
Paul
: Dove credi di andare?
Rashid
: A una riunione d'affari. Ho un appuntamento con il mio commercialista, alle due.
Paul
: Dacci un taglio, che ne dici? Vogliamo farla finita? Torna qui.
Rashid
: Non ho proprio tempo.
Paul
: Chiudi la porta. Siedi su questa sedia.
Adesso
stammi bene a sentire. Tua zia Em è venuta qui, un paio di giorni fa. Lei era a pezzi per la preoccupazione, era fuori di sé. Abbiamo fatto una bella chiacchierata su di te, Thomas. Capisci quello che dico? Tua zia Em crede che tu sia nei guai. E anch'io. Raccontami tutto, ragazzo. Voglio sapere tutto,
adesso
.
Rashid
: Tu non lo vuoi sapere veramente.
Paul
: No, eh? E in base a quale autorità vuoi stabilire quello che voglio o non voglio sapere?
Rashid
: Okay, okay.
Paul
: Allora?
Rashid
: Gesù... Okay. È davvero stupido. C'è un tizio, Charles Clemm, "il rettile", così lo chiama la gente. Il tipo di persona che non vorresti mai incontrare.
Paul
: E allora?
Rashid
: E io l'ho incontrato, invece. Ecco perché sto lontano dal mio quartiere, per evitare di rincontrarlo.
Paul
: Questo ha a che fare con quel - qualunque cosa sia - che non dovevi vedere?
Rashid
: Sì.
Paul
: Okay.
Rashid
: Io passavo di lì per caso. Tutt'a un tratto il Rettile e quell'altro tizio escono come razzi dalla banca, con la maschera in faccia e la rivoltella stretta in pugno. Sono venuti proprio addosso a me. E il Rettile mi ha riconosciuto. E io so che lui sa che io l'ho riconosciuto. Se... se l'impiegato della banca non fosse uscito fuori strillando come un pazzo, mi avrebbe ucciso. Ti assicuro che il Rettile mi avrebbe sparato lì, in mezzo alla strada. Ma il rumore lo ha distratto, e quando si è voltato per vedere cosa succedeva io sono scappato. Ancora un secondo e sarei morto.
Paul
: Perché non vai alla polizia?
Rashid
: Quell'uomo ha molti amici, e non credo che me la perdonerebbero se andassi a testimoniare contro di lui.
Paul
: E cosa ti fa credere di essere più al sicuro qui? Siamo appena a un miglio da casa tua.
Rashid
: No, non è molto lontano, ma è un'altra galassia. Nero è nero, e bianco è bianco, e non si incontreranno mai.
Paul
: Beh, sembra che in quest'appartamento si siano incontrati.
Rashid
: Cerchiamo di non fare troppo gli idealisti.
Paul
: Eh, eh, più che giusto. Non vorrei farmi prendere la mano
adesso
, eh, eh!
Rashid
: No. Che c'è?
Paul
: Chiama tua zia Em, e dille che sei ancora vivo.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Cyrus
: Facciamo una pausa, ragazzo.
Rashid
: Va bene.
Cyrus
: Relax.
Rashid
: Okay. Non per essere indiscreto, mi chiedevo cosa ti è successo al braccio.
Cyrus
: Ah... vedi questa... brutta ferraglia? Ti dirò... ti dirò cosa mi è successo. Te lo voglio dire, sì. Eh... Dodici anni fa, Dio mi guardò. Disse: "Cyrus, sei cattivo, stupido, ed egoista. Per prima cosa darò al tuo corpo un'anima. Poi ti metterò al volante di una macchina. Poi avrai un incidente d'auto. Ucciderai la donna che ti ama. Ma a te, Cyrus, ti lascerò vivere, perché vivere è molto peggio che morire. Però tu non dovrai mai dimenticare cos'hai fatto a quella donna, perciò ti strapperò un braccio, e al suo posto ci metterò un uncino". Avrebbe potuto strapparmi tutt'e due le braccia, tutt'e due le gambe, ma - no - ebbe pietà, e mi strappò solo il braccio sinistro. Così ogni volta che guardo l'unico, ogni volta, mi ricordo quanto sono cattivo, stupido, e quanto sono egoista. "Che sia una lezione per te, Cyrus, una lezione che ti serva per migliorare, un monito".
Rashid
: E allora
adesso
sei migliorato.
Cyrus
: No. Ci provo. Ogni giorno. Ehi!
Doreen
: Ehi! Uff!
Cyrus
: Come stai? Tutto bene?
Doreen
: Se lavo un'altra testa di donna giuro che mi cadono le dita, ma sto bene.
Cyrus
: Sono contento di vederti.
Doreen
: Sì?
Cyrus
: Proprio contento, sì. Dorme.
Doreen
: È stanco anche lui.
Cyrus
: Eh, già.
Doreen
: Guarda chi c'è! Papà! Cyrus, guarda!
Cyrus
: Oooh! Aaah!
Doreen
:
Adesso
usciamo...
Cyrus
: Ah! Oh! Ah, ah, ah! Ah, ah! Eccolo qui! Eh, eh!
Doreen
: Ehi, piano! Così.
Cyrus
: Cyrus, su, andiamo a fare un giretto.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Cyrus
: Sai che ti dico? Vuoi lavorare? Ti do un lavoro. Vedi quella? Quella stanza sopra all'ufficio? C'è un casino di roba, neanche ci avessero buttato l'immondizia per vent'anni. Dev'essere pulita.
Rashid
: Quanto mi dai?
Cyrus
: Cinque dollari l'ora, questo passa il convento.
Adesso
sono quasi un quarto alle due. Mia moglie mi viene a prendere alle cinque e mezza, quindi hai tre ore. Se non riesci a finire oggi lo finisci domani.
Rashid
: E mi versi anche i contributi o mi assumi solo come free-lance?
Cyrus
: Contributi.
Rashid
: Sì. Pensione. Assistenza medica. Ferie pagate. Non è carino sfruttare la gente. I lavoratori hanno i loro diritti.
Cyrus
: Già. No, credo che ci muoviamo su una base strettamente da free-lance.
Rashid
: Hm. Cinque dollari l'ora.
Cyrus
: Ehm, sì.
Rashid
: Va bene, accetto.
Cyrus
: Oh. Cyrus Cole.
Rashid
: Paul. Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Jimmy
: Auggie! Auggie! C'è un cliente.
Ruby McNutt
: Ciao, Auggie. Sei proprio tu? Non sei Auggie?
Auggie
: Cristo, Ruby, ne è passato di tempo. Credevo fossi morta.
Ruby
: Eh! Diciotto anni e mezzo.
Auggie
: Soltanto? Mi sembravano trecento.
Ruby
: Stai bene, Auggie.
Auggie
: No, per niente. sto di merda. E anche tu, Ruby, non scherzi, eh? Come mai quella benda? Che ne hai fatto di quelle pietre blu? Le hai barattate con una bottiglia di gin?
Ruby
: Preferisco non parlarne. Ma... se ci tieni a saperlo le ho perse, ma tanto meglio così. Erano maledette, mi hanno dato solo dispiaceri.
Auggie
: E credi che sia meglio andare in giro vestita da Capitan Uncino?
Ruby
: Sei sempre stato un figlio di puttana. Hai sempre avuto la lingua affilata.
Auggie
: Io almeno sono coerente. È una qualità che non tutti hanno.
Ruby
: Senti, sono venuta qui per parlarti di una cosa, e il minimo che tu possa fare è ascoltare quello che ho da dirti. Me lo devi. Sono venuta qui apposta da Pittsburgh e non me ne andrò se non mi avrai ascoltato.
Auggie
: Bene. Parla pure, donna dei miei sogni. Sono tutt'orecchi.
Ruby
: È una cosa fra me e te, forse dovremmo parlarne in privato.
Auggie
: Hai sentito, pidocchio? La signora e io abbiamo una conversazione privata. Esci e mettiti davanti alla porta. Se qualcuno prova a entrare, digli che è chiuso, capito?
Jimmy
: Sì, ho capito. Il negozio è chiuso. E quando devo dire che riapre?
Auggie
: Quando io ti dico che è aperto. Riapre quando io ti dico che è aperto.
Jimmy
: Okay. Capito. Non c'è da strillare.
Auggie
: Va bene, tesoro, cos'hai in testa?
Ruby
: Smettila di guardarmi così, mi fai venire i brividi.
Auggie
: Così come?
Ruby
: Così... questo modo di fissarmi, non ti mangio mica. Sono venuta qua per chiederti aiuto. Se continui a fissarmi così potrei mettermi a urlare.
Auggie
: Aiuto, eh? Non credo che questo aiuto abbia niente a che fare con i soldi, vero?
Ruby
: Non correre. Tu arrivi sùbito alle conclusioni. Non ho ancora aperto bocca. E poi... non è per me. È per nostra figlia.
Auggie
: Nostra... figlia? Ho capito bene? Nostra figlia? Sia chiaro: tu forse avrai una figlia, ma io sono sicuro di non averne. E anche se così fosse, il che non è, non sarebbe nostra figlia.
Ruby
: Si chiama Felicity. Ha appena compiuto 18 anni. E... Ed è scappata da Pittsburgh circa un anno fa.
Auggie
: Ah, ah, ah!
Ruby
: Vive qui a Brooklin con un tizio che si chiama Chico. Sta in qualche... qualche topaia e... e si fa di crack. È incinta di quattro mesi. Io non riesco a pensare a quel bambino, Auggie. È nostro nipote, mi credi? Nostro nipote.
Auggie
: Basta così.
Adesso
finiscila con queste stronzate. È stata una tua idea di chiamarla Felicity?
Ruby
: Sì. Vuol dire "felicità".
Auggie
: Lo so cosa vuol dire. Comunque non è un bel nome.
Ruby
: Non so proprio dove andare, Auggie.
Auggie
: Mi hai già fregato una volta, tesoro. Perché
adesso
dovrei crederti?
Ruby
: Ma perché ti dovrei mentire? Tu credi che sia facile venire a parlarti qui, in questo posto? Perché avrei dovuto farlo... se non fossi costretta?
Auggie
: Me l'hai detto quando ho rubato quelle pietre per te. Ti ricordi, piccola, vero? Il giudice mi fece scegliere: o ti arruoli o vai in prigione. E così ho dovuto fare quattro anni di Marina invece di andare al college. Ho visto uomini rimanere senza gambe e braccia. Stavo quasi per lasciarci la pelle. E tu, dolce Ruby McNutt, tu sparisci e sposi quel... quello stronzo di Bill.
Ruby
: Non mi scrivevi da oltre un anno. Cosa dovevo pensare?
Auggie
: Sì, beh, avevo perso la penna. E quando ne ho trovato un'altra, non avevo più la carta.
Ruby
: Era tutto finito con Bill quando sei tornato. Forse l'hai dimenticato, ma eri molto contento di vedermi allora.
Auggie
: Tu eri piuttosto freddina, almeno all'inizio.
Ruby
: Era finita, tesoro, così vanno le cose. Abbiamo passato anche dei bei momenti insieme.
Auggie
: Un paio di momenti, sì. Questo sì.
Ruby
: È proprio allora che Felicity è entrata in scena. In uno di quei due secondi.
Auggie
: Non bluffare, dolcezza. Io non sono responsabile di nessun figlio.
Ruby
: Credevo di farcela. Non volevo disturbarti, credevo di farcela. Da sola. Non ci sono riuscita. Lei è davvero nei guai, Auggie.
Auggie
: Bella prova, amica mia. Mi piacerebbe aiutarti, in nome dei vecchi tempi.
Cliente
: Ehi, giovanotto, ma che sta succedendo? Levati da qua.
Auggie
: Ma ora non posso davvero.
Jimmy
: Io non posso.
Auggie
: Tutti i miei risparmi sono andati per un affare importante...
Cliente
: Chiuso è?
Auggie
: ... e non ho avuto il tempo di farci profitto. Peccato, ma sei capitata al momento sbagliato.
Ruby
: Sei un gran bastardo con il cuore di pietra.
Jimmy
: Io... io non posso.
Ruby
: Come hai fatto a diventare così cattivo, Auggie?
Auggie
: Lo so, credi che ti stia mentendo, ma ti sbagli.
Cliente
: E io traso.
Auggie
: Quello che ti ho detto è tutta verità.
Cliente
: U voi capire? Io traso.
Auggie
: Ehi, il negozio è chiuso. Non avete sentito quello che ha detto il ragazzo? Il negozio è chiuso!
Cliente
: Il cartello dice che siete aperto dalle otto alle sei!
Auggie
: Questo cazzo di negozio è chiuso!
Cliente
: Va fa n'to culo!
Auggie
: Va' a prendere un po' d'ossigeno, ciccione di merda!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[2. Rashid]
EMILY VAIL
: Lei è Paul Benjamin?
Paul
: Posso esserle utile?
Emily
: Voglio solo sapere a che gioco gioca, tutto qui.
Paul
: Come ha fatto a entrare nel palazzo?
Emily
: Cosa vuol dire come ho fatto a entrare? Ho spinto la porta e sono entrata.
Paul
: La serratura si è rotta di nuovo. E allora lei piomba in casa d'altri. È questo il suo modo di fare? È così che è abituata?
Emily
: Sto cercando mio nipote, Thomas.
Paul
: Thomas? E chi è Thomas?
Emily
: Non mi prenda per stupida. Lo so che è stato qui.
Paul
: Eh...
Emily
: Non può prendermi in giro, signore.
Paul
: Le sto dicendo che non conosco nessuno di nome Thomas.
Emily
: Thomas Cole. Thomas Jefferson Cole, mio nipote.
Paul
: Vuol dire Rashid?
Emily
: Rashid? Rashid, è così che le ha detto di chiamarsi?
Paul
: Beh... comunque si chiami
adesso
non è più qui. Se... se n'è andato un paio di giorni fa, e non l'ho più sentito.
Emily
: E che ci faceva qui? Lo vorrei proprio sapere. Che ci fa un uomo come lei con un ragazzino nero come Thomas? È forse un pervertito o che altro?
Paul
: Ehi, piano, signora!
Adesso
esagera! Se non si calma la sbatto fuori in due secondi! Mi sono spiegato, signora?
Emily
: Voglio solo sapere dov'è.
Paul
: Per quanto ne so io è... è tornato dai suoi genitori.
Emily
: I genitori? Le ha detto questo? I suoi genitori?
Paul
: Così ha detto. Ha detto che viveva con la madre e il padre nella Settantaquattresima Strada.
Emily
: L'ho sempre saputo che aveva molta immaginazione, ma addirittura crearsi un'altra vita! Oh, Cristo! Le dispiace se mi siedo? Allora, lui vive con me e con suo zio fin da bambino, e noi non stiamo a Manhattan. Abitiamo a Boerum Hill, nelle case popolari.
Paul
: Vuol dire che non frequenta la Trinity?
Emily
: Frequenta il John Jay, terza liceo, a Brooklyn.
Paul
: Ah, ah! E i genitori?
Emily
: La madre è morta, e il padre non lo vede da più di dodici anni.
Paul
: Non dovevo lasciarlo andare. È successo qualcosa ultimamente? Un fatto nuovo, qualcosa di insolito?
Emily
: Beh, ci sarebbe una cosa, ma credo che non abbia niente a che vedere. Due settimane fa ha chiamato una mia amica e ha detto di avere visto il padre di Thomas che lavorava in una stazione di servizio nei dintorni di Peekskill.
Paul
: E lei lo ha detto a suo nipote.
Emily
: Credevo che avesse il diritto di saperlo.
Paul
: E poi?
Emily
: E poi niente. Mi ha guardato dritto negli occhi e ha detto: "Io non ho un padre. Per quanto mi riguarda quel figlio di puttana è morto".
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Tommy
: Te lo dico io perché non arrivano mai da nessuna parte.
Dennis
: Perché non arrivano da nessuna parte, Tommy?
Tommy
: I dirigenti.
Dennis
: Ah, ah, Gesù!
Jerry
: Oooh!
Tommy
: Quei ragazzi se ne vanno in giro con il culo al posto della testa.
Jerry
: Sì, giusto.
Dennis
: Sì, hanno fatto qualche buon acquisto. Carter, Hernandez...
Jerry
: Sì, fortuna.
Dennis
: Senza di loro quando mai entravano nella World Series?
Tommy
: Ma che c'entra questo?
Jerry
: Ha ragione. Ha ragione.
Tommy
: È stato quattro anni fa! Io parlo di
adesso
!
Dennis
: Sì.
Tommy
: Guarda chi hanno venduto...
Dennis
: Sì.
Tommy
: ... McDowell, Mitchell...
Dennis
: Sì.
Tommy
: ... Backman, Aguillera, Dykstra, Mookie. Mookie, Mookie! Mookie Wilson, perdio.
Jerry
: Ah, però, ti prego, ti prego, non ti scordare Nolan Ryan, eh?
Dennis
: Sì. Amos Otis.
Jerry
: Ah, ah, ah, ah, ah! Amos Otis!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Una donna attraversa la strada fuori dalle strisce. Un'auto la prende in pieno. La donna muore. Una disgrazia, ma talmente frequente da essere ormai metabolizzata. Dopo averla letta, nessuno rinuncerebbe a uscire di casa. Ma ecco il particolare che cambia la percezione del pericolo: l'auto era senza guidatore.
È successo a Tempe, in Arizona, dove quel genere di vetture può già circolare liberamente. Uber ha subito sospeso il progetto. C'era un tecnico, a bordo, ma non ha fatto in tempo a prendere i comandi. È probabile che, con lui al volante, l'incidente si sarebbe verificato lo stesso. Ma di sicuro
adesso
saremmo meno inquieti nel commentarlo. Magari furiosi, se costui si fosse rivelato un pirata della strada. Ma meno spaventati. Perché hai voglia a dire che l'auto senza pilota non si ubriaca, non si agita e non digita messaggi sul telefonino. Hai voglia a sciorinare le statistiche che ne fanno un mezzo più sicuro di quelli affidati agli umani. La macchina che guida la macchina è una paura che aggredisce direttamente il nostro subconscio. Un uomo che perde il controllo della sua auto rimane una tragedia gestibile, se non altro sotto il profilo della responsabilità. Ma chi controllerà un'auto che perde il controllo di se stessa? Chi ne sarà responsabile? Il proprietario, certo. Se però ha rispettato tutti i protocolli? E se anche il costruttore del computer di bordo li ha rispettati? In attesa di trovare risposte che per ora non esistono, meglio rallentare.
Massimo Gramellini
Cit. da
Fuori controllo, 'Il caffè', Corriere.it, 20 marzo 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Vado alle regioni marittime dell"India Orientale.
Adesso
sono uomini d'un bel tono giallastro, non hanno lana, ma hanno la testa coperta da grande criniere nere.
[...]
Incontro una specie ancora più singolare che tutte queste. È un uomo vestito bene con un lungo abito nero, che si dice fatto per istruire agli altri
[un prete, N.d.A.]
Tutti questi uomini che vedi, mi dice lui, sono nati da uno stesso padre. E, allora, mi racconta una lunga storia. Però, quello che questo animale dice mi pare molto sospetto. Mi informo se un nero e una nera, di lana nera e naso piatto, gerano qualche volte bambini bianchi, di capelli biondi, naso adunco ed occhi blu. Mi hanno risposto di no, che i neri trapiantati, per esempio, alla Germania sono rimasti a generare neri.
Voltaire
Cit. da
Trattato di Metafisica
Frasi di Voltaire
Oh, migliore dei mondi possibili, dove sei
adesso
?
Voltaire
Cit. da
Candido
Frasi di Voltaire
Il rifiuto di mettere al bando la bomba finché ne detiene il monopolio procura a questo paese un'altra conseguenza negativa, impedendogli di tornare pubblicamente ai parametri etici bellici formalmente accettati prima dell'ultima guerra. Non si dovrebbe dimenticare che questo paese ha approntato la bomba atomica come misura preventiva; se ne voleva impedire l'utilizzo da parte dei tedeschi, in caso l'avessero scoperta. Sono stati i tedeschi a iniziare il bombardamento dei centri civili, seguiti dai giapponesi. A ciò gli alleati hanno risposto negli stessi termini ‐ anzi, come è risultato, con maggiore efficacia ‐ e ne avevano la giustificazione morale. Ma
adesso
, in assenza di alcuna provocazione, e in mancanza della giustificazione della rappresaglia o della ritorsione, il rifiuto di rinunciare all'uso della bomba se non per ritorsione rendo lo scopo del suo possesso prettamente politico. Il che è difficilmente perdonabile.
[Guerra atomica o pace, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ma nulla è stato fatto per scongiurare la guerra, mentre molto è stato fatto per rendere la guerra atomica ancora più orribile; non ci sono giustificazioni, di conseguenza, per aver ignorato il pericolo. Dico che non è stato fatto nulla per scongiurare la guerra a partire dalla messa a punto della bomba atomica, malgrado gli Stati Uniti abbiano avanzato alle Nazioni Unite la proposta di un controllo sovrannazionale dell'energia atomica. Si è trattato di una proposta condizionale, e a condizioni che l'Unione Sovietica è
adesso
determinata a respingere. Il che consente di addossare ai russi la colpa del fallimento.
[Guerra atomica o pace, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ma non è necessario immaginare che un'esplosione stellare distrugga la terra come una Nova per capire con chiarezza la crescente distruttività di una guerra atomica e riconoscere che, a meno di impedire un'altra guerra, è probabile che si arrivi a devastazioni su scala mai ritenuta possibile prima d'ora, e a stento concepibili anche
adesso
, e che ad esse sopravviverebbe ben poco della nostra società.
[Guerra atomica o pace, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Quando la rivoluzione scoppiò in Germania, come amante della libertà, mi aspettavo che le università la difendessero, dato che avevano sempre vantato il loro attaccamento alla causa della verità. Ma no, le università vennero subito ridotte al silenzio. Poi rivolsi le mie attese ai grandi direttori dei giornali, che in passato avevano proclamato nei loro ardenti editoriali l'amore per la libertà. Ma anch'essi, come le università, nel giro di poche settimane furono ridotti al silenzio. Infine guardai agli scrittori che, come guide intellettuali della Germania, spesso avevano scritto del ruolo della libertà nella vita moderna e constatai che essi pure tacevano. Soltanto la Chiesa si oppose decisamente alla campagna di Hitler per sopprimere la verità. Non mi ero mai interessato alla Chiesa prima di allora, ma
adesso
provo ammirazione e stima per la Chiesa, poiché sola ebbe il coraggio e la perseveranza di difendere la verità intellettuale e la libertà morale. Sono costretto ad ammettere che quel che una volta disprezzavo ora ammiro incondizionatamente.
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
È orribile che ci si proponga la disciplina della Chiesa d'oggi come talmente buona che si considera un delitto il volerla cambiare. Un tempo essa era infallibilmente buona, e si ammette che la si poté cambiare senza peccato; e
adesso
così come è, non si potrà desiderare di cambiarla!
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
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