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Aforismi Fuori - parte 14
Frasi trovate
:
3.287
«Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come inondata di luce. Conoscerò un rumore di passi diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno fuggire sotto terra. Il tuo mi chiamerà
fuori
dalla tana, come una musica. E poi guarda! Li vedi laggiù, i campi di grano? Io non mangio pane. Quindi per me il grano è inutile. I campi di grano non mi dicono niente. E questo è molto triste! Ma tu hai capelli color dell'oro. E allora sarà bellissimo quando mi avrai addomesticato! Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E mi piacerà il rumore del vento nel grano...» La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe. «Per favore... addomesticami!» disse.
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
La nostra generazione sta crescendo coi social media, sperimentando grazie alle nuove tecnologie qualcosa mai provato prima. Chi è cresciuto in un'altra epoca si sente tagliato
fuori
e non capisce. Per questo ho colto l'opportunità di spiegare il nuovo tipo di relazioni che si instaurano con i social.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
Per una bambina di sette anni avere il trentasei di piede nel 1972 era come avere due teste o la barba... I bambini erano bassi e le bambine più basse ancora. Poi c'ero io. La più alta della classe, irrimediabilmente
fuori
misura.
Veronica Pivetti
Cit. da
Mai all'altezza. Come sentirsi sempre inadeguata e felice
Frasi di Veronica Pivetti
Qualunque cosa tu faccia, falla con tutta la tua potenza. Lavoraci su, giorno e notte, nella stagione e
fuori
stagione, non lasciare niente di intentato, e non rinviare mai di una singola ora quello che può essere fatto altrettanto bene ora.
Phineas Taylor Barnum
Frasi di Phineas Taylor Barnum
A 16 anni, studiavo di nascosto i documenti dell'azienda fondata dal nonno: papà me ne teneva
fuori
, diceva che prima dovevo laurearmi. Ma io scalpitavo: anche se vivevo a Cortina per fare sci agonistico, sapevo che non ero tanto ricco.
[Corriere.it, 4 agosto 2017]
Gianluca Vacchi
Frasi di Gianluca Vacchi
Chi è cristiano non può amare la morte, Parenzio! Non capisci niente, Parenzio! Sei
fuori
dalla logica di Cristo! Un cristiano non ama la morte! Un cristiano ama la vita! Un cristiano cerca di redimere! Un cristiano cerca di riportare sulla retta via! Parenzio! Sai che cos'è la Bibbia? Sai che cos'è il Vangelo? Parenzio, svegliati! Cerca di essere qualcosa veramente di costruttivo per i tuoi figli! Non parlare di cristianità quando non conosci il significato e la parola! Parenzio! Cristiano significa rispettare gli altri! Parenzio! Cristiano significa non uccidere! Parenzio! Cristiano significa non togliere la vita a nessuno! Ma capisci di ciò, cosa sto parlando? Parenzio! Ma tu ti rendi conto che sei un giornalista? Che fai un danno che diventa irrimediabile per coloro i quali credono in dei principi e dei valori? Parenzio svegliati! Togliti da là! Perché il danno che tu fai è veramente irrimediabile! Sei un grande mediocre! Ma perché sei mediocre? Perché capisci quello che io sto dicendo, ma soltanto per spirito di bottega, e soltanto per stupidità devi sostenere l'incontrario di quello che sto dicendo io. Questo è il fatto grave, non che tu sei vuoto! Tu non sei vuoto, tu sei peggiore!
Domenico Scilipoti
Frasi di Domenico Scilipoti
- Mostratemi dunque un piedino.
Ella lo allungò subito
fuori
dalla corta sottana nera.
- Grazie, principessa.
- Mi avete riconosciuta? ‐ domandò con un tremito nella voce sottile, abbassando vezzosamente il volto sotto il mascherino per guardare la scarpetta scollata, in pelle bronzina, a bottoncini rotondi sopra un fianco, che teneva ancora alzata.
- Talento di calzolaio! ‐ l'altro replicò, mentre il gruppo delle maschere si scioglieva come per incanto a quel nome di principessa.
Alfredo Oriani
Cit. da
Oro, Incenso, Mirra ‐ Incipit
Frasi di Alfredo Oriani
Secondo me è
fuori
discussione che Borg vada posto in una categoria superiore. Io lo metto più in alto di tutti; per me è lui il numero uno di tutti i tempi.
[...]
Borg resta il migliore perché per un periodo il suo dominio fu incontrastato. Nessuno ha mai dominato uno sport come ha fatto lui o almeno è così che io vedo le cose. Lui perdeva raramente, davvero raramente e quando perdeva c'era una ragione, una buona ragione.
Mats Wilander
Cit. da
Borg vs. McEnroe. La più grande rivalità del tennis moderno
Frasi di Mats Wilander
McEnroe al di
fuori
del campo era molto più dolce di quanto immaginava la gente; di quanto pensavo io. Non credo ci siano state così tante persone nella storia del tennis a essere state perdonate così tante volte dagli avversari quanto lo fu McEnroe.
Mats Wilander
Cit. da
Borg vs. McEnroe. La più grande rivalità del tennis moderno
Frasi di Mats Wilander
Una sera, verso la fine di ottobre, Harry Arno disse alla donna con cui usciva saltuariamente da qualche anno: ‐ Ho preso una decisione. Ti dirò una cosa che non ho mai detto a nessuno in vita mia.
‐ Ti riferisci a quello che hai fatto durante la guerra? ‐ disse Joyce.
Questo lo bloccò. ‐ Come fai a saperlo?
‐ Quella volta che eri in Italia e hai sparato a quel disertore?
Harry non disse nulla e si limitò a guardarla.
‐ Me l'hai già raccontato.
‐ Ma va! E quando?
‐ Eravamo seduti a bere qualcosa da Cardozo, di
fuori
; avevamo ricominciato a uscire insieme da poco. E tu hai detto le stesse identiche parole che hai detto adesso, come se stessi per raccontarmi un segreto. È per questo che l'ho capito. Solo che allora non mi avevi parlato di nessuna decisione.
Elmore Leonard
Cit. da
Pronto ‐ Incipit
Frasi di Elmore Leonard
So che quell'intervista
[realizzata sul tram 15 di Milano in mezzo ai passeggeri]
è rimasta impressa a tanta gente, e tutti si ricordano di quella parte in cui eravamo a bordo del tram: era un qualcosa
fuori
dal comune, un pò come lo stesso Beppe Viola. Mi ricordo che quella era una domenica senza calcio, e la Domenica Sportiva di quel giorno era in pratica dedicata tutta a me. È stato bello.
Gianni Rivera
Frasi di Gianni Rivera
[Su Giacinto Facchetti]
Una grande persona. Molto più grande sul piano umano rispetto a quello sportivo.
Fuori
dal campo valeva molto, molto di più.
Gianni Rivera
Frasi di Gianni Rivera
Se avesse un centro, il mondo avrebbe anche una circonferenza
[...]
e avrebbe dei limiti in rapporto a qualcos'altro e, al di
fuori
del mondo vi sarebbero altri luoghi ancora.
[...]
e non è possibile che esistano una sfera o un circolo veri in senso assoluto, che non se ne possano dare di più veri
[...]
Inoltre non vi sono nel cielo poli immobili e fissi.
[...]
Non vi è nessuna stella della sfera ottava che descriva con la rivoluzione della sfera un circolo massimo, perché bisognerebbe che essa fosse equidistante dai poli, che non vi sono.
[...]
E poiché non possiamo avvertire il movimento se non in relazione a qualcosa di fisso, ossia i poli o i centri, e siamo costretti a presupporli quando computiamo le misure dei moti, per questo motivo ci aggiriamo fra congetture, e in tutte le misure scopriamo errori
[...]
È così manifesto che la Terra si muove.
[...]
Anzi, né il Sole, né la Luna, né la Terra, né alcun' altra sfera, sebbene a noi sembri diversamente, possono descrivere un vero circolo nel loro moto
[...]
inoltre, questi corpi non si muovono in tutti ì momenti del tempo d'un movimento uguale e preciso, e non descrivono un circolo apparente sempre uguale, anche se queste differenze non si mostrino a noi.
[...]
Dovunque uno si trovi, gli sembra di stare al centro.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia
Frasi di Nicola Cusano
Gli aggettivi per definirla sono finiti da tempo e molto prima di lei, che non finisce mai. Come Valentino Rossi, come Roger Federer, come tutti i
fuori
classe che sono tali proprio perché hanno un'ossessione nel cuore. Non a caso le sue prime parole dopo l'impresa sono state: «Mi sento finalmente in pace con me stessa». I tecnici ci spiegheranno le ragioni per cui Federica Pellegrini ha vinto la sua terza medaglia d'oro mondiale sulla soglia dei trent'anni e contro una nuotatrice più giovane e forte. Ma noi che tecnici non siamo, e nelle gesta dei campionissimi cerchiamo qualche suggestione utile alle nostre piccole maratone esistenziali, siamo rapiti dalla personalità di questa donna.
Una donna completa, che ha modellato il suo corpo da atleta senza mai rinunciare a essere femmina e con un carattere capace di fragilità improvvise e altrettanto improvvisi recuperi, come quello che ieri l'ha vista rimontare in una manciata di metri dalla quarta alla prima posizione, riportando alla memoria dei meno giovani la vittoria olimpica di Pietro Mennea. Vivere in rimonta è la condizione di coloro che, non sapendo che certe cose sono impossibili, riescono a farle. C'è un momento durante la gara in cui senti di avere esaurito le forze, ha raccontato una volta Alex Zanardi. L'atleta normale si lascia andare. Il campione invece fa ancora un passo, una bracciata, una pedalata. E ritrova magicamente le energie che immaginava perdute. Funziona nello sport e persino nella vita. A qualsiasi età.
[Sulla vittoria di Federica Pellegrini nei 200 sl ai mondiali di nuoto di Budapest, "Abbiamo Fede", Il Caffè di Gramellini, Corriere.it, 27 luglio 2017]
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Tanta gente vive, lavora, si agita e non si ferma mai a riflettere. O, se riflette, si pone la domanda sbagliata: tu che cosa pensi di me? Ma non importa quello che penso io, conta quello che pensi tu. Se sei preoccupato del "
fuori
", non vedi ciò che sta dentro. I meriti e le colpe non sono di nessun altro.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Possiamo svegliarci al mattino e decidere che il nostro bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Se mi sveglio arrabbiata, porto quella rabbia nelle cose e inconsciamente le trasformo. Io apro gli occhi e penso che sono grata di averli aperti, che con quegli occhi vedo, che con questa bocca parlo, che ho il cibo, che sono sana, che mi circonda una meravigliosa famiglia, che
fuori
di casa non ho la guerra. Potrei dare tutto per scontato, ma è un errore che porta all'infelicità. Io mi sveglio e mi sento benedetta.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Una canzone può piacere oppure può non piacere. Oppure puoi dire: non mi piace perché non è abbastanza metal, e mi va bene. Ma non permetto a nessuno di dire: hanno preso una decisione per il marketing, perché vogliono fare soldi, perché in quel caso ti dirò di vederci
fuori
e ti prenderò a pugni, quella è l'unica risposta che ho per te.
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
Se vuoi tirare
fuori
la rabbia, devi averla dentro. In questo senso, avere avuto una vita difficile aiuta. Preferirei non aver provato certe esperienze, ma il passato non si può cambiare, tanto vale usarlo per comunicare qualcosa.
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
Non smetterò mai di urlare. Quell'urlo non me lo ha insegnato nessuno, è venuto
fuori
perché era dentro di me. La rabbia è dentro di me.
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
Se qualcuno ti dice di no oppure ti taglia
fuori
, ricorda che Michael Jordan dopo essere stato scartato al primo anno, è tornato ed è diventato il migliore di sempre. Questo è ciò che devi avere: l'atteggiamento di voler dimostrare a tutti
[quanto vali]
, di lavorare duro per ottenere risultati sempre migliori.
[If somebody says no to you, or if you get cut, Michael Jordan was cut his first year, but he came back and he was the best ever. That is what you have to have. The attitude that I'm going to show everybody, I'm going to work hard to get better and better - 2005]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
Negli scorsi giorni un altro politico eminente, Luca Coscioni, presidente del Partito radicale, aveva saputo di non essere stato ammesso a far parte di un Comitato bioetico, mancandogli, se ho ben capito, i requisiti accademici. Coscioni, che era per professione scelta un economista e docente, è diventato poi per necessità un impaziente ammalato di sclerosi amiotrofica laterale, e ne è diventato esperto di quella doppia competenza che viene dall'esperienza sofferta e dallo studio metodico. Si sarebbe detto che nessuno avesse titoli più completi dei suoi per entrare in quell'impegnativo comitato, presieduto del resto da una degna persona come Giovanni Berlinguer, se non sbaglio. Invece ne è restato
fuori
. Nessuna obiezione, purché non si ripeta che non aveva i titoli: si dica francamente anche per lui che è stato portato
fuori
dai commessi.
Adriano Sofri
Frasi di Adriano Sofri
È facile che succeda: si vivono periodi brevi ma molto intensi di comunanza, spesso
fuori
dalle proprie città, e ci si attacca uno all'altra. Ma ho deciso di non legarmi più a persone con cui lavoro. Non puoi innamorarti di qualcuno con cui stai recitando d'essere innamorata, guai a confondere le cose. Quando sei giovane e senza esperienza tendi a scambiare finzione e realtà: reciti e credi sia vero, è facile combinare pasticci. A meno che parliamo di Gerard Depardieu, il mio idolo.
[Nel 2001]
Heather Graham
Frasi di Heather Graham
Siamo in un cul-de-sac e per venirne
fuori
serve un sac-de-cul.
Comandante dei genieri
Dal film:
Il giorno più lungo
Scheda film e trama
Frasi del film
Alcuni segreti possono spingere un uomo oltre ogni limite.
[Frase promozionale]
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas Craven
: Sta dalla mia parte?
Darius Jedburgh
: È una domanda difficile. Se ricorda, Scott Fitzgerald definiva l'artista come un uomo che ha due idee opposte in testa e riesce a credere ad entrambe contemporaneamente.
Thomas Craven
: L'ho sentita, sì.
Darius Jedburgh
: Diciamo che è il mio punto di partenza.
Thomas Craven
: Quindi come ci si sente a non essere proprio nessuno sempre?
Darius Jedburgh
: Non so cosa significhi perdere un figlio, ma so che significa non averne avuti.
Thomas Craven
: Sì. Non hai nessuno che ti piangerà.
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
Darius Jedburgh
: Lei sa meglio di chiunque altro che i casi come questi restano irrisolti, non perché siano troppo complicati, ma perché accadono delle cose inspiegabili, per cui non si riesce più a collegare "a" con "b".
Thomas Craven
: E lei come lo sa?
Darius Jedburgh
: Perché sono io quello che impedisce di collegare "a" con "b". È il mio lavoro.
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
Darius Jedburgh
: Io non ho figli. Ma forse è meglio non averne avuti, che vederne uno morire.
Thomas Craven
: No. Vale comunque la pena.
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
Non devi essere perfetto, ma ci sono delle regole fondamentali da rispettare: fai sempre quello che puoi per la tua famiglia, vai a lavorare ogni giorno e dì come la pensi. Non far male a nessuno se puoi evitarlo, e non trattare mai con i disonesti.
Thomas Craven
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è un momento in cui chiunque può diventare attivista, specialmente quando accade qualcosa di così sbagliato che senti di dover agire, anche rischiando la vita.
Darius Jedburgh
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
Eravamo molto giovani, Fabrizio De André, Gigi Rizzi, il playboy, quello della Bardot per capirci, e io. Eravamo in una casa genovese non delle migliori, abitata da uno che benevolmente chiamavamo il paralitico. Con un paio di ragazze non delle più belle. Insomma, vediamo un gatto che ha ammazzato un topo. Fabrizio dice: se mi date 20 mila lire me lo mangio. Gigi tira
fuori
un rotolone di banconote. Fabrizio piglia il topo e con i denti gli stacca la coda: come uno spaghetto. Non mangio altro, dice, perché ho poca fame.
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Con Fantozzi ho cercato di raccontare l'avventura di chi vive in quella sezione della vita attraverso la quale tutti (tranne i figli dei potentissimi) passano o sono passati: il momento in cui si è sotto padrone. Molti ne vengono
fuori
con onore, molti ci sono passati a vent'anni, altri a trenta, molti ci rimangono per sempre e sono la maggior parte. Fantozzi è uno di questi.
[dalla premessa al libro Fantozzi]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
C'è l'invidia. E c'è la cattiveria.Quando ti ritiri in camerino, le senti dai brusii che fanno in corridoio le tue colleghe. Quando sei una ragazza che fa la sua strada, quel camerino, in certi momenti, arrivi a detestarlo. È l'ennesima replica, le luci si sono spente, non ci sono più ammiratori e tu sei sola, con quel brusio là
fuori
. Il problema è la testa, che deve reggere sempre. Non è che le colleghe ti pungano.
Eleonora Abbagnato
Frasi di Eleonora Abbagnato
Poi ho incontrato Laura. Era giovanissima, un po' stronza, molto bella. La donna della mia vita. Ho tentato due volte di lasciarla. L'ho messa alla porta, e lei si è seduta sulla valigia,
fuori
dal cancello: ho dovuto riprenderla, temevo arrivassero i carabinieri ad arrestarmi. Poi le ho telefonato per dirle che era finita, e Laura si è precipitata
fuori
dallo studio di registrazione, ha aspettato finché non l'ho fatta entrare. Da lei ho avuto Luca, che è figlio dell'amore. Ora ha 25 anni e studia a Los Angeles, crea giochi per Internet. Laura non la tradisco mai. Fedeltà assoluta. Mettere su famiglia e restare un rocker non è stato facile, ma ce l'ho fatta. Ero stanco di vivere in albergo circondato da una corte dei miracoli, volevo un motivo per tornare a casa la sera. L'ho pure sposata, il 7 luglio 2007, quando sembrava stessi per morire a causa di un batterio killer, e i giornali scrivevano che avevo il cancro. In tal caso non mi sarei curato; sarei partito per i Caraibi, per morire vivo. Invece dopo due anni di antibiotici ne sono uscito.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Nell'estate del 1984 vissi la rutilante vita della rock star. Una sera rividi Gabriella, una ragazza con cui ero stato per un anno, la accompagnai a casa, la salutai affettuosamente, mica mi disse che dovevo stare attento... Negli stessi mesi venne un'altra a dirmi che aspettava un figlio da me, ma quella neanche la riconobbi, la mandai via, pensavo fosse matta. Me la ritrovai in giro per Zocca con il passeggino, e mi arrabbiai ancora di più: mi aveva rubato un figlio! Quando mi chiese di riconoscere Davide feci l'esame del Dna, e venne
fuori
che era proprio mio. A quel punto mi offrii di fare l'esame del Dna anche per il figlio di Gabriella, Lorenzo, ma lei non volle, ti devi fidare e basta. Fu Lorenzo, quando aveva 14 anni, a voler sapere chi fosse il padre. Feci il test: era mio pure lui. L'ho fatto studiare, si è laureato. Davide invece fa l'attore, mi ha anche reso nonno. Il mio primo nipotino si chiama Romeo, purtroppo lo vedo poco perché vive a Roma.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
[Sulla cessione di Christian Vieri all'Atlético Madrid]
[...]
venne in sede, era
fuori
di sé. Iniziò a urlare dicendo che lui voleva il posto da titolare, che voleva più soldi. Io lo bloccai e gli dissi: "Tu qui il padrone non lo fai. Se ti hanno mandato quelli dell'Atlético Madrid a fare casino, digli pure che se ci danno trentotto miliardi subito, noi non abbiamo problemi a cederti".
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Anche a me venne il dubbio di aver preso il fratello quando lo rividi agli Europei. Mi fece una brutta impressione. Non era lui. L'Avvocato non risparmiò critiche e battute. Ma alla fine abbiamo avuto ragione noi. Zidane si è dimostrato un
fuori
classe planetario, un giocatore d'altri tempi.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Nel 2006 avevo previsto dove sarebbe andato a finire il calcio italiano e di professione non faccio certo l'indovino. Dissi "il calcio italiano sarà completamente nelle mani delle squadre milanesi, che si alterneranno nelle vittorie". Adesso le due milanesi si dividono anche i favori arbitrali, come dimostra l'ultima giornata con successi ottenuti grazie a goal irregolari. Questi favori vengono però riportati dai media in silenzio, tra parentesi. Se la mia Juve avesse vinto così avrebbero invece gridato allo scandalo, presentato interpellanze parlamentari.
[...]
Il Cagliari ha perso immeritatamente contro l'Inter per via di un goal irregolare. Cellino è però rimasto zitto e ha delegato a parlare il giocatore Biondini, che si è lamentato della direzione arbitrale dal 1° al 90°. Sapete perché Cellino non ha parlato? Perché avrebbe dovuto rimangiarsi tutte le frasi
fuori
posto dette in questi anni ed ammettere che il calcio è molto più marcio adesso di cinque anni fa.
[21 febbraio 2011]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
In un'intervista a Le Monde il signor Blanc ha raccontato che già nel 2004 John Elkann gli aveva detto di voler fare
fuori
la vecchia guardia e quindi di tenersi pronto. L'affermazione fa scopa con la testimonianza di un generale della Finanza che in tempi non sospetti mi confessò: guarda che Montezemolo ne dice di tutti i colori su di te e Giraudo, vi vogliono togliere di mezzo. Alla fine ne hanno approfittato tutti. Ma chi fa del male, si ritroverà in mezzo al male.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
[Riferendosi ad Alessio Secco]
È
fuori
posto, non è un direttore sportivo, di quelli che sanno fare le squadre. Lui può fare il team manager, lavorare dentro lo spogliatoio, fare da intermediario fra società e squadra. Allora sì che potrebbe essere utile.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Ace Levy
:
[Non riesce a colpire il bersaglio tirando il coltello]
Signore! Io non capisco: a che serve un coltello in una guerra nucleare? Basta solo spingere un bottone! ...Signore.
Sergente Zim
: Cessate il fuoco! ...Metti la mano su quel muro, soldato.
[Ace esita]
METTI LA MANO SU QUEL MURO, avanti!!!
[Ace lo fa, e Zim afferra un coltello e lo scaglia sulla mano di Ace, conficcandola sul muro]
Ace Levy
: AAARGH! Maledizione! Ahhh..!
Sergente Zim
:
[Rivolto ai presenti]
Il nemico non può spingere un bottone... Se gli mettete
fuori
uso la mano!
[Strappa via il coltello dalla mano di Ace, il quale urla di dolore]
Medico!
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
La devastazione davanti alla quale ci ritroviamo è senza precedenti. A giudicare dalle prime valutazioni, milioni di morti. Una città in rovina. Il meteorite è stato sparato
fuori
dall'orbita dal plasma degli insetti proveniente da Klendathu, il pianeta di residenza degli Aracnidi. Niente è sopravvissuto a quello che una volta era considerato il paradiso dell'America Latina... Buenos Aires è stata cancellata via dalla Terra! Il Consiglio Federale si è riunito pochi minuti fa, e ha votato all'unanimità la mobilitazione al fine di distruggere gli Aracnidi.
Rete Federale
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece sedere ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza capire perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre arrabbiato e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli faccio sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò
fuori
due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il fine ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
[Il gruppo si ferma a una casa con le finestre e le porte chiuse]
Elliot
: Possiamo avere qualcosa da mangiare? Abbiamo una bambina con noi e sta morendo di fame.
Uomo paranoico
[dall'interno della casa]
: Non vi farò portare dentro quel gas avvelenato! Andatevene!
Elliot
: Signore, qui non c'è nessun gas. Non c'è nulla qui
fuori
.
Uomo paranoico
: Hanno detto di chiudersi in casa!
Elliot
: Noi stiamo bene. Non ci è successo ancora niente. Lo può vedere da solo, sentire dalle nostre voci. Siamo perfettamente normali!
[comincia a canticchiare Black Water, dei The Doobie Brothers per dare prova di stare bene]
Elliot
: Old black water, keep on rollin' Mississippi moon, won't you keep on shinin' on me. Visto? Siamo normali.
Uomo paranoico
: Voi non siete di qui! Andatevene!
Elliot
: Niente... Niente, non funziona...
Josh
: Apri la porta, brutto stronzo!
Elliot
: Ehi, Josh! Non fare così! Scusi, non voleva!
Jared
: C'è un'altra persona dentro!
Alma
: Jess, Jess vieni qui!
Josh
: Senti, vogliamo solo da mangiare per la bambina, pezzo di merda!
[cerca di sfondare la porta a calci]
Elliot
: Josh, piantala!
Uomo paranoico
: Vi consiglio di non fare entrare il gas!
Elliot
: Signore, l'aria è buona qui
fuori
, le giuro, non ha niente di cui preoccuparsi.
Uomo paranoico
: Magari state con i terroristi!
Elliot
: Non credo si tratti di terroristi.
[Josh da un calcio alla porta]
Josh, t'ho detto di piantarla!
Josh
[ultime parole]
: Sono
fuori
di testa, signor Moore!
Jared
[ultime parole]
: Forza, venite
fuori
!
Uomo paranoico
: State con i terroristi!
Elliot
:
[il padrone di casa paranoico fa spuntare la canna di un fucile da una finestra e spara prima a Josh e poi a Jared]
No! Jared!
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Elliot
: Jake, non hai nessun'opinione?
[Jake fa spallucce]
Non ti interessa sapere cosa è successo alle api?
[Jake scuote la testa]
Invece la scienza dovrebbe interessarti. E sai perché? Perché la tua faccia è perfetta.
[Jake è perplesso]
Il problema è che è perfetta adesso, a quindic'anni. Ma se ti interessassi di più alla scienza sapresti che il nostro naso cresce poco per volta ogni anno. Quindi il perfetto equilibrio dei tratti potrebbe non essere più tanto perfetto tra cinque anni e potrebbe essere addirittura mostruoso tra dieci.
[Jake si tocca il naso]
Andiamo dai, fa uno sforzo, concentrati. Quale potrebbe essere la ragione per cui sono sparite?
Jake
: Un atto della natura che non capiremo mai del tutto.
Elliot
: Risposta esatta. Proprio così. Alla fine la scienza tirerà
fuori
una ragione plausibile, ma non sarà nient'altro che una teoria. Perché noi non vogliamo accettare che esistono forze che vanno aldilà della nostra conoscenza. Un bravo scienziato ha un profondo rispetto delle leggi della natura.
Jake
: Scusi di quanto cresce il nostro naso ogni anno?
Elliot
: Di una minuscola parte. Non ti preoccupare per questo. Vedrai che continuerai a essere bello.
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Cheryl Melhoff
: Ho deciso di fare domanda a Life. Sai pensavo che sarebbe stato più pittoresco, meno noioso, credo. Mi piace l'idea. Mi piace lo slogan della rivista. Lo conosci? "Vedere il mondo".
Walter Mitty
: Cose pericolose da raggiungere, guardare oltre i muri...
[tirando
fuori
dalla giacca il portafoglio, su cui è inciso a caldo il motto di Life]
Questo è un regalo di Sean.
Cheryl
: Te l'ha regalato lui?
Walter
: Sì.
Cheryl
: Mi piace questa... avvicinarsi...
[leggendola sul portafoglio]
[Il motto di Life termina con
: "trovarsi l'un l'altro e sentirsi. Questo è lo scopo della vita." In lingua originale il motto è: "To see the world, things dangerous to come to, to see behind walls, to draw closer, to find each other and to feel. That this is the purpose of Life."]
Dal film:
I sogni segreti di Walter Mitty
Scheda film e trama
Frasi del film
Per vivere al di
fuori
della legge, devi essere onesto.
Bob Dylan
Cit. da
Absolutely Sweet Marie
Frasi di Bob Dylan
Mito, leggenda vivente, «poeta elettrico». Me ne frego. E mi rompe pure un poco. Nel momento stesso in cui mi rifilano un'etichetta, è come se alzassero una barriera tra il pubblico e me. Non lo prendo come un complimento. Per me le parole "leggenda" o "icona" non sono che sinonimi educati per "è stato fatto
fuori
".
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Ora riesco a guardarmi indietro e vedere che devo avere scritto quelle canzoni "nello spirito". Come "Desolation Row", ci stavo giusto pensando l'altra sera... non c'è una maniera logica con la quale riesci ad arrivare a versi come quelli. Non so come l'ho scritta. È solo venuta
fuori
attraverso me.
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Suono sempre come se nessuno là
fuori
avesse mai sentito parlare di me. Se non si fa così, si finisce per diventare un po' troppo sufficienti e non si riesce a capire il pubblico. Si comincia a dare per scontate troppe cose.
[Nel 1989]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Credo che il mio principale idolo in scena, e perfino al di
fuori
della scena, il personaggio che mi ballava per la mente in continuazione, era Charlie Chaplin.
[Nel 1962]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
In tutti i club circolava un sacco d'erba; era sempre stato facile trovarla in tutti i jazz club, e anche in quelli folk, e tutti i musicisti ne facevano uso... Quando vennero
fuori
gli allucinogeni, tutto sembrò diventare irrilevante, perché essi non avevano niente a che fare con il suonare o lo scrivere poesie... La gente si alterava il cervello e pensava di essere ciò che non era, che so, un uccello, un idrante, o chissà cosa.
[nel 1978]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
[Sull'armonica]
La cosa è un po' vaga ma diciamo che a differenza di tutti io soffiavo più note di quante ne aspirassi. Ovviamente il modo corretto di suonare l'armonica blues era quello di Little Walter o Sonny Boy Williamson, i quali aspirano la maggior parte delle note; io invece di preferenza soffiavo, perché ero l'unico a fare una cosa del genere. Ecco come venne
fuori
il mio caratteristico sound di armonica e chitarra, che non avevo mai sentito fino ad allora: quasi per caso.
[Nel 1978]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Lo volevo alla Roma, ma non riuscimmo a portarlo. Lo volli alla Juve perché ero convinto fosse un
fuori
classe vero. Quando arrivò a Torino calciava solo forte e male. Consigliai a Zlatan di perfezionare la tecnica di tiro ed ogni giorno si fermava dopo l'allenamento con Galbiati a fare tiri in porta. Credo che i risultati si vedano. Fa giocate che solo i
fuori
classe sanno fare e che sono impensabili per gli altri.
Fabio Capello
Frasi di Fabio Capello
Questo che vedete qui dipinto in sanguigna e nero
|
e che occupa intero il quadro spazioso
|
sono io all'età di quarantanove anni, ravvolto
|
in un'ampia vestaglia che mozza a metà le mani
|
come fossero fiori, non lascia vedere se il corpo
|
sia coricato o seduto: così è degli infermi
|
posti davanti a finestre che incorniciano il giorno,
|
un altro giorno concesso agli occhi stancatisi presto.
|
Ma se chiedo al pittore, mio figlio quattordicenne,
|
chi ha voluto ritrarre, egli subito dice
|
uno di quei poeti cinesi che mi hai fatto
|
leggere, mentre guarda
fuori
, una delle sue ultime ore.
|
È sincero, ora ricordo d'avergli donato quel libro
|
che rallegra il cuore di riviere celesti
|
e brune foglie autunnali; in esso saggi, o finti saggi, poeti
|
graziosamente lasciano la vita alzando il bicchiere.
|
Sono io appartenente a un secolo che crede
|
di non mentire, a ravvisarmi in quell'uomo malato
|
mentendo a me stesso: e ne scrivo
|
per esorcizzare un male in cui credo e non credo.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Ritratto di uomo malato
Frasi di Attilio Bertolucci
Sei stata mia compagna di scuola
|
ma hai un anno meno di me
|
abbiamo un bambino che va a scuola mi
|
sono innamorato di te...
|
Fingerò d'essere una tua scolara
|
che s'è innamorata di te
|
mi sono fatta una frangetta
|
per cenare
fuori
con te...
|
Cerchiamo una locanda piccina
|
nella città ma non c'è
|
inventiamola affacciata sul fiume
|
che allevò me e te...
|
Di acqua nel fiume che è nostro
|
ce n'è e non ce n'è...
|
Inventerò un nuovo mese
|
ricco d'acqua per te...
|
Che si rifletta in me
|
nei miei occhi
|
china dalla veranda inverdita
|
sull'acqua che somiglia la vita
|
rubandomi e restituendomi a te.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Sei stata mia compagna di scuola
Frasi di Attilio Bertolucci
Lasciate che m'incammini per la strada in salita
|
e al primo batticuore mi volga,
|
già da stanchezza e gioia esaltato ed oppresso,
|
a guardare le valli azzurre per la lontananza,
|
azzurre le valli e gli anni
|
che spazio e tempo distanziano.
|
Così a una curva, vicina
|
tanto che la frescura dei fitti noccioli e d'un'acqua
|
pullulante perenne nel cavo gomito d'ombra
|
giunge sin qui dove sole e aria baciano la fronte le mani
|
di chi ha saputo vincere la tentazione al riposo,
|
io veda la compagnia sbucare e meravigliarsi di tutto
|
con l'inquieta speranza dei migratori e dei profughi
|
scoccando nel cielo il mezzogiorno montano
|
del 9 settembre '43. Oh, campane
|
di Montebello Belasola Villula Agna ignare,
|
stordite noi che camminiamo in fuga
|
mentre immobili guardano da destra e da sinistra
|
più in alto più in basso nel faticato appennino
|
dell'aratura quelli cui toccherà pagare
|
anche per noi insolventi,
|
ma ora pacificamente lasciano splendere il vomere
|
a solco incompiuto, asciugare il sudore, arrestarsi
|
il tempo per speculare sul fatto
|
che un padre e una madre giovani un bambino e una serva
|
s'arrampicano svelti, villeggianti
fuori
stagione
|
(o gentile inganno ottico del caldo mezzodì),
|
verso Casarola ricca d'asini di castagni e di sassi.
|
Potessero ascoltare, questi che non sanno ancora nulla,
|
noi che parliamo, rimasti un po' indietro,
|
perdutisi la ragazza e il bambino più sù in un trionfo
|
inviolato di more ritardatarie e dolcissime,
|
potessi io, separato da quel giovane
|
intrepido consiglio di famiglia in cammino,
|
tenuto dopo aver deciso già tutto, tutto gettato nel piatto
|
della bilancia con santo senso del giusto,
|
oggi che nell'orecchio invecchiato e smagrito mi romba
|
il vuoto di questi anni buttati via. Perché,
|
chi meglio di un uomo e di una donna in età
|
di amarsi e amare il frutto dell'amore,
|
avrebbe potuto scegliere, maturando quel caldo
|
e troppo calmo giorno di settembre, la strada
|
per la salvezza dell'anima e del corpo congiunti
|
strettamente come sposa e sposo nell'abbraccio?
|
Scende, o sale, verso casa dai campi
|
gente di Montebello prima, poi di Belasola, assorta
|
in un lento pensiero, e già la compagnia fotestiera
|
s'è ricomposta, appare impicciolita più in alto
|
finché l'inghiotte la bocca fresca d'un bosco
|
di cerri: là
|
c'è una fontana fresca nel ricordo
|
di chi guida e ha deciso
|
una sosta nell'ombra sino a quando i rondoni
|
irromperanno nel cielo che fu delle allodole. Allora
|
sarà tempo di caricare il figlio in cima alle spalle,
|
che all'uscita del folto veda con meraviglia
|
mischiarsi fumo e stelle su Casarola raggiunta.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Verso Casarola
Frasi di Attilio Bertolucci
La Juventus era una squadra che non avevo mai amato e che probabilmente non amerò mai,
[...]
. La Juventus era un ambiente totalmente nuovo per me. Diverso. Non mi sono mai sentito a casa, mi sembrava di essere l'ingranaggio di una grande azienda. Per il sentimento, prego rivolgersi altrove. Sul lavoro tutto bene,
fuori
zero contatti.
Carlo Ancelotti
Cit. da
Preferisco la coppa
Frasi di Carlo Ancelotti
Volevo sentire la mia rabbia, i miei sentimenti negativi, volevo esprimerli. La rabbia è catartica, proattiva, ti tira
fuori
delle cose e delle energie. Invece la depressione non muove proprio un bel niente. Però da sola la rabbia non aiuta a guarire. Nemmeno quando viene espressa attraverso l'arte. Si guarisce solo attraverso le relazioni.
Alanis Morissette
Frasi di Alanis Morissette
Io sono disordinata, ma dal disordine è incredibile come io riesca a tirare
fuori
delle cose che sembrano studiate.
Levante
Frasi di Levante
Io probabilmente nella scrittura ho trovato un modo di guardarmi da
fuori
.
Levante
Frasi di Levante
La bellezza non sta ne dentro ne
fuori
, sta nell'aria che ti circonda.
Coco Chanel
Dal film:
Coco avant Chanel
Scheda film e trama
Frasi del film
La moda va
fuori
moda, lo stile mai.
Coco Chanel
Dal film:
Coco avant Chanel
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono molto depresso, non nella mia vita ma per la situazione attuale. Non so come aiutare i miei due teatri di Valencia e Firenze. Un direttore d'orchestra dovrebbe stare un po' al di
fuori
delle questioni economiche: se mi metto dalla parte dei sindacalisti insulto la direzione artistica e viceversa. Allora devo essere un ponte fra i due.
Zubin Mehta
Frasi di Zubin Mehta
Fare Mozart con i cantanti italiani è una bellissima esperienza: i recitativi vengono
fuori
con naturalezza e fluidità senza bisogno di leggere il ritmo scritto da Mozart e non devo sempre dire: " favore non capisco! non capisco le parole!"
Zubin Mehta
Frasi di Zubin Mehta
Sul numero chiuso nelle università, che sta agitando le facoltà umanistiche della Statale di Milano, non riesco ad andare d'accordo con me stesso. Una voce mi dice che non serve a nulla sfornare legioni di disoccupati e parcheggiarne altrettanti in uno stagno esistenziale nel quale pullulano i
fuori
corso e gli abbandoni. Ma un'altra voce, pericolosamente connessa con il cuore, mi ricorda la confusione che agitava i miei diciotto anni e rifiuta l'idea che a quell'età si possa essere già chiamati a una prova definitiva per il proprio destino, dentro o
fuori
, basata oltretutto su test abborracciati e talvolta pilotati. Per accordare le due voci dovrei abitare un mondo dove prima si mettono in grado le università di esercitare il loro mestiere - che non è quello di esamifici - dotandole di aule e professori adeguati. E poi, soltanto poi, si stabiliscono le modalità di accesso.
Per fortuna quel mondo esiste. Ma altrove, non qui. In Italia la fatiscenza delle strutture impedisce di affermare con certezza che la dispersione scolastica dipende dalla pigrizia dregli studenti e non dalla desolazione degli ambienti in cui sono costretti a muoversi. E questo nonostante le lacrime da coccodrillo della politica, che denuncia il tasso mortificante di laureati, ma non ha mai investito nell'istruzione una quota significativa del barile di tasse spremuto dai contribuenti. Trovo bizzarro atteggiarsi ad alfieri della meritocrazia come se si fosse a Oxford senza essere Oxford. La Statale è ancora una delle migliori. Altrove si fa lezione nei cinema, e non è un bello spettacolo.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Però quando ho iniziato a fare l'allenatore, ho capito che gli scacchi mi sarebbero potuti essere utili.
[...]
Perché hai bisogno di una strategia, devi sempre cercare di essere una mossa avanti all'avversario. Ti serve ragionare sul gioco delle mosse e contromosse, tentare di portare l'avversario
fuori
strada. Preparare un attacco e un po' come preparare una partita. L'unica differenza è che in mano hai dei pezzi, e non delle persone. Da questo punto di vista, il mestiere di allenatore è ancora più difficile.
Gianluca Vialli
Frasi di Gianluca Vialli
[Parlando del suo legame con gli scacchi]
È stato uno zio a farmi conoscere gli scacchi e la dama. All'epoca non c'era la playstation, al massimo avevamo i puzzle. Quei pomeriggi in casa mentre
fuori
pioveva compensavano tutta l'attività fisica che facevo.
Gianluca Vialli
Frasi di Gianluca Vialli
Sam
: Ciao. Come stai?
Hank
: Non lo so. Dipende dal verdetto. Sono il padre di Carla, vero?
Sam
: Oddio, ancora? Perché, ma lascia stare no? Sta bene!
Hank
: Certo, sì. E su, è natta 9 mesi dopo che me la sono squagliata. O è così o mi hai tradito! Non va bene in ogni caso, solo che una versione va un po' meno bene dell'altra. E il fatto è...senti...che brutta cosa. Coraggio, al bar c'è Carla, mai vista, mai, ok? Ero lì con Dale e Glen e...
Sam
: È lui il padre!
Hank
: Chi, è lui il padre.
Sam
: Sì, Glen non lo sa.
Hank
: No, mio...mio fratello?
Sam
: Sì, è stata l'unica volta!
Hank
: Glen? È Glen lo stronzo? Cosa?
Sam
: Cosa, cosa?
Hank
: Come hai fatto con Glen?
Sam
: Ti eri squagliato!
Hank
: Piano! Un concerto dei Metallica è squagliarsela?
Sam
: E se non torni che cos'è? Era tanto debole, era tanto dolce, era quasi normale. Mi serviva uno normale!
Hank
: Ah ecco, perché io che sono?
Sam
: Ah, be', tu sei il più grande stronzo mai cagato sulla faccia della terra! Accidenti Hank. Ti amavo allora e ti amo ora, vero. Ti amo perché sei contemporaneamente la più egoista e la più generosa persona che conosco. Ti amo perché odi i prepotenti anche se lo sei. Ma quel continuo anticipare i pensieri degli altri, neanche avessi la palla di vetro! Quel, quel... avere inghiottito un vocabolario e vomitarlo
fuori
tutto... io scomparivo accanto a te!
Hank
: Ripeti.
Sam
: Da capo?
[Si baciano]
Dal film:
The Judge
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ma ti rendi conto del pasticcio che siamo riusciti a combinare? Abbiamo incasinato la consegna del malloppo, abbiamo fatto incazzare i rapitori e Lebowski mi ha urlato in faccia come una iena, ma stranamente non ha fatto niente.
Walter
: Beh, sai, a volte è un fatto catartico.
Drugo
: No, no, no, voglio dire, dal momento che sa che sono un casinista, perché ha dato a me l'incarico di recuperare la moglie? Perché... perché se ne frega. Anzi, non la rivuole proprio. Ne ha abbastanza, si è stancato di lei. È una messinscena. Okay, però, allora, perché non gliene frega niente del milione di dollari? Voglio dire: sa bene che non abbiamo mai consegnato la valigetta. Però non ci ha mai chiesto di restituirla. Perché? Perché il malloppo non c'è mai stato, nella valigetta. Nella valigetta non c'era l'ombra di un centesimo. Lo stronzo sperava che la facessero
fuori
. Tu hai lanciato un facsimile per un facsimile.
Walter
: Va bene. Ma secondo te tutte queste cose farebbero un'emergenza?
Drugo
: Eh?
Walter
: Sì, vabbè, ho capito dove vuoi arrivare: si è tenuto i soldi. La mia osservazione è: noi siamo qui, è shabbas...
Drugo
: Shabbas, sì.
Walter
: ... il sabato, che io posso infrangere solo per questioni di vita o di morte.
Drugo
: La pianti con questa stronzata, Walter? Tu non sei nemmeno ebreo.
Walter
: Porca puttana, ma che dici?
Drugo
: Amico, tu sei un polacco cattolico.
Walter
: Ma che cazzo dici? Mi sono convertito quando ho sposato Cynthia.
Drugo
: Sì.
Walter
: Avanti, Drugo!
Drugo
: Sì, sì, sì.
Walter
: Conosci la storia!
Drugo
: Sì, lo so, e cinque anni fa hai ottenuto il divorzio.
Walter
: E che vuol dire? Chi divorzia restituisce la tessera della biblioteca? Cambia patente? Smette di essere ebreo?
Drugo
: A destra, questo è il vialetto.
Walter
: Quando uno è ebreo, è ebreo!
Drugo
: Ecco, siamo sempre lì. Tutto gira sempre intorno alla tua morbosa storia con Cynthia. Per cui le tieni quello sgorbio di cane, frequenti la sua sinagoga... Vivi completamente nel passato.
Walter
: Tremila anni di bellissima tradizione, da Mosè a Sandy Koufax. Puoi scommetterci le palle che voglio vivere nel passato! Anzi... accidenti! Ma che diavolo è successo?
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Andiamo. Fanculo.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Porca puttana! Non potrebbe cambiare canale?
Tassista
: Se non ti piace la mia musica, puoi anche scendere dal mio taxi!
Drugo
: Scusi, ma ho avuto una...
Tassista
: Adesso accosto e ti sbatto
fuori
a calci in culo!
Drugo
: Abbia pazienza, ho passato una brutta serata, e non sopporto gli Eagles.
Tassista
: Scendi dal mio taxi!
Drugo
: Fermo!
Tassista
: Sùbito!
Fuori
!
Drugo
: Un momento! Un momento! Ah!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Cazzo di Quintana! Quel verme gioca alla grande.
Walter
: Già, però è un pervertito.
Drugo
: Sì?
Walter
: Eh! È stato in galera per crimini sessuali. Sei mesi per esibizionismo con una bambina di otto anni.
Drugo
: Ah!
Walter
: Quando si è trasferito a Hollywood per cercare lavoro ha dovuto dire a tutti che è un pederasta.
Donny
: Cos'è un pederasta, Walter?
Walter
: Zitto e vaffanculo, Donny. Allora? Quanto ti hanno offerto?
Drugo
: Ventimila verdoni, amico. E chiaramente posso anche tenermi il tappeto.
Walter
: Solo per fare la consegna?
Drugo
: Sì, mi hanno anche dato un teledrin, così quando quelli chiamano io posso...
Walter
: E se c'è la partita?
Drugo
: Ah, gli ho detto che se succede durante una partita di torneo...
Donny
: Cosa durante la partita?
Drugo
: No, no.
Walter
: La vita non si ferma e poi riparte a vostro comodo, miserabili pezzi di stronzi!
Drugo
: Io penso che...
Donny
: Ma che gli prende a Walter?
Drugo
: A me sembrano soldi facili, senza rischi, e mi sa che il rapimento l'ha organizzato lei.
Walter
: Eh?
Donny
: Ah? Come sarebbe, Drugo?
Drugo
: I pisciatappeti non c'entrano in questa storia. E scusa: una bella giovane moglie ha sposato uno soltanto per soldi, ma ha l'impressione che non gliene dia abbastanza. E allora fa debiti da tutte le parti.
Walter
: Fottuta puttanella!
Drugo
: È un clamoroso falso, amico. Sai cosa diceva Lenin? Tu cerca la persona che ne trae beneficio e... insomma...
Donny
: Obladì obladà.
Drugo
: Insomma, avrai... Walter, capisci cosa voglio dire?
Donny
: Obladì obladà.
Walter
: Quella fottuta puttanella!
Drugo
: Già!
Donny
: Obladì obladà.
Walter
: Quella è... Vuoi chiudere quella boccaccia? Non Lennon, Lenin! Vladimir Ilic Ulianov!
Donny
: Ma di che cazzo sta parlando?
Walter
: È successo questo. Proprio così.
Drugo
: Certo.
Walter
: È una cosa che mi fa venire la nausea.
Drugo
: Ma cosa te ne frega, Walter?
Walter
: Questi stronzi di ricchi! Con le loro stronzate! Non ho visto crepare i miei compagni con la faccia nel fango perché quella scrofetta... quella troia... quella puttanella da quattro soldi...
Drugo
: Walter, non vedo che connessione ci trovi con il Vietnam.
Walter
: E la connessione c'è.
Drugo
: No, Walter, ammettilo, non c'è nessuna connessione. Ti parli addosso.
Walter
: Vedila come vuoi, comunque il punto è...
Drugo
: Ti parli addosso.
Walter
: Il punto è che...
Drugo
: Ti parli addosso.
Jesus Quintana
: Siete pronti a farve fottere? Vedo che siete entrati en la semifinale. Dios mio, amigos. Seamus e il sottoscritto ve abriremo le chiappe!
Drugo
: Sì? Beh, questa è solo... la tua opinione e basta.
Quintana
: Apri le orecchie, ascolta, bendego. Prova a fare una delle tue stronzate de pazzo, prova a tirare
fuori
el ferro. Io te lo estrappo de mano, te lo metto en el culo e poi premo il grilletto hasta che siento el clic!
Drugo
: Fai sul serio!
Quintana
: Lo hai detto, hermano. Non si scherza con Jesus.
Walter
: Una bambina di otto anni.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
George Bush
: Siamo tutti convinti che questo non debba essere tollerato. Non possiamo tollerare quest'aggressione ai danni del Kuwait.
Tirapiedi di Treehorn
: Aaah! Tira
fuori
i soldi, Lebowski! Voglio quei soldi, Lebowski! Bunny ha detto di chiederli a te! Tira
fuori
i soldi, Lebowski! Allora, dove li hai messi, Lebowski? In che
fottuto posto li hai messi?
Jeffrey "Drugo" Lebowski
: Sono... sono qua sotto, fammi fare un'altra immersione, do un'occhiata.
Tirapiedi
: Non fare lo stronzo! Tua moglie deve dei soldi a Jackie Treehorn, perciò tu devi dei soldi a Jackie Treehorn!
Woo
: Ecco cosa succede a chi non paga i debiti.
Drugo
: No, no, non lo fare! Non sul tappeto, accidenti!
Tirapiedi
: Vedi? Vedi cosa succede, Lebowski? Lo vedi cosa succede?
Drugo
: Nessuno mi chiama Lebowski, avete sbagliato persona. Io sono Drugo. Mi chiamano così.
Tirapiedi
: Tu ti chiami Lebowski, Lebowski, e tua moglie è Bunny.
Drugo
: Mia... Mia mo... Mia moglie Bunny? Guarda, porto la fede al dito? Questa casa ti sembra quella di un uomo sposato? La tavoletta è alzata, non vedi?
Tirapiedi
: E questa che cos'è?
Drugo
: Evidentemente non giochi a golf.
Tirapiedi
: Woo?
Woo
: Sì?
Tirapiedi
: Il nostro amico non dovrebbe essere un miliardario?
Woo
: Cazzo!
Tirapiedi
: Già, che ne pensi?
Woo
: A me sembra solo uno sfigato.
Drugo
: Ehi, io almeno non piscio per terra.
Woo
: Stiamo perdendo tempo.
Tirapiedi
: È stato un piacere, stronzetto!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Marilyn Monroe]
Risplende di bellezza, di umanità. È il genere di artista che non va in scena ogni santo giorno che viene. Dopotutto, è una creatura
fuori
dall'ordinario.
Arthur Miller
Frasi di Arthur Miller
Sputa
fuori
il tuo segreto | Che se parli è cancellato | Quel che credi sia una bomba | Forse è solo una colomba.
Adriano Celentano
Cit. da
Apri il cuore
Frasi di Adriano Celentano
Daniels
: Ma ne è sicuro, comandante?
Christopher Oram
: Che vuoi dire?
Daniels
: Che cazzo ci sarà là
fuori
?
Dal film:
Alien Covenant
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil
: Oh, eccolo qui. Te l'avevo detto! Allora, racconta, com'è andata?
Bob
: Bene.
Phil
: L'hai... l'hai trovato?
Bob
: Sì, certo, l'ho trovato.
Phil
: E...?
Bob
: E abbiamo parlato.
Larry
: E...?
Bob
: Niente, abbiamo parlato.
Larry
: Va bene. Di cosa avete parlato? Bob, di cosa avete parlato?
Bob
: Abbiamo parlato di Cristo.
Larry
: Avete parlato di...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gli hai detto per caso che tipo di lubrificanti industriali avrebbe adottato Gesù?
Phil
: Larry!
Larry
: Che cosa gli hai detto, Bob?
Bob
: Abbiamo discusso di varie cose.
Larry
: Riguardo a Gesù?
Bob
: Riguardo a tanti argomenti.
Larry
: In relazione con...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gesù. Sì. Sì, sì, sì. Quindi l'argomento lubrificanti non è saltato
fuori
, immagino.
Bob
: La natura della conversazione ha fatto sì che non lo si toccasse.
Larry
: La natura è stata. Tutta da sola.
Bob
: Sì.
Larry
: Quindi la conversazione andava avanti tranquilla per conto suo e così, tutto d'un tratto, all'improvviso, senza che nemmeno te ne accorgessi, stavate parlando di Dio o di Gesù, esatto?
Bob
: Eravamo due persone che parlavano.
Larry
: Sto per dirti una cosa, sai, Bob? Ed è qualcosa che non dico a molte persone, perché devo veramente pensarla ed esserne convinto. Perché per me è come dire a qualcuno di andare all'inferno. Capisci quanta importanza gli do?
Bob
: E cos'è?
Larry
: È che io non riesco a crederti, Bob.
Bob
: Tu non...?
Non ... ti credo, esatto. Sto facendo un grande sforzo per convincermi che quello che hai appena raccontato è vero.
Bob
: È vero.
Larry
: Può darsi, ma non riesco a mandarla giù, capisci?
Phil
: Larry, andiamo!
Larry
: Lasciami in pace! Mi fai il favore? Sto cercando di chiarire la situazione, quindi non interrompermi un'altra volta.
Bob
: Va bene così, Phil.
Larry
: Sì, va bene così. Adesso, Bob, vorrei farti una domanda... e vorrei una risposta franca, me la puoi dare?
Bob
: Sì.
Larry
: Chi ha... tirato in ballo l'argomento Gesù, onestamente?
Bob
: Io, Larry.
Larry
: Tu.
Bob
: Sì.
Larry
: Hai menzionato Gesù per primo.
Bob
: Sì.
Larry
: Perché?
Bob
: Perché è molto importante per me che le persone sentano parlare di Gesù.
Larry
: Vuoi dire del fatto che è morto per i nostri peccati?
Bob
: Sì.
Larry
: Allora, Bob, fammi riformulare la domanda. Sapendo che era molto importante, rispetto alla nostra presenza qui, avere un incontro e parlare con Fuller riguardo ai lubrificanti per la sua azienda, perché mai, invece, hai deciso di parlargli di Gesù?
Bob
: Perché credo che sia più importante.
Larry
: Anche se siamo a una convention dove è più abituale e consueto parlare di affari?
Bob
: Sì. Guarda che ho capito, Larry, ma, proprio non vedo dove sta il delitto nel voler parlare da essere umano a essere umano. Non ho parlato di lavoro, lubrificanti, eccetera, perché non volevo pensasse che avevo usato l'argomento religione per ingraziarmelo, per spingerlo a firmare qualche contratto. Non volevo pensasse che ero insincero.
Larry
: Ma tu effettivamente eri insincero, in un senso più generale.
Bob
: Se noi qui siamo soltanto delle funzioni, perché non mandano dei robot, allora?
Larry
: Non mandano dei robot per la semplice ragione che non li hanno ancora inventati. Verrà il giorno in cui costruiranno un robot che fa quello che facciamo noi, e magari meglio, allora vedrai che ce lo manderanno. Puoi starne certo. Ma fino a quel giorno, mandano noi. Dicono: "Ehi, Bob, Larry, Phil, perché non ve ne andate a Wichita per un paio di giorni? Non preoccupatevi di vitto e alloggio, ci pensiamo noi". E per un paio di giorni, Bob, noi rinunciamo alla nostra identità, qui, a Wichita. E diventiamo le mani della nostra azienda. Che stringono tutte le altre mani che ossono! Quel che hai fatto, la ragione per cui sei stato insincero, è che hai infranto quel vincolo. Sarebbe come se una mano, che so, si staccasse dal braccio e dicesse: "Oh, guarda che ho altre cose importanti da fare qui in giro che non hanno niente a che fare con te!".
Bob
: Ma Paolo dice che...
Larry
: Per favore, no. Per favore, no, voglio discutere con te! Che c'entra l'apostolo Paolo? Stiamo facendo tutt'un altro discorso!
Bob
: Non vedo come si possa affrontare una discussione del genere, se non mi è permesso parlare di Dio!
Larry
: Perché non stiamo parlando di Dio, ma di qualcosa di più grosso.
Bob
: Più grosso di Dio?
Larry
: La questione, Bob, non è la tua fede in Dio o il tuo desiderio di diffondere questa fede. La questione è cosa stiamo facendo qui.
Bob
: E che cos'è, Larry? Forza, che cos'è?
Larry
: Siamo qui per vendere lubrificanti! Lubrificanti industriali! Non siamo qui per salvare anime!
Bob
: Non siamo qui neanche per andare a caccia di donne, ma questo non sembra fermarti!
Larry
: Con che coraggio ti azzardi a rinfacciarmi questo? Con che coraggio, ragazzino brufoloso? Non c'è niente di sbagliato nell'ammirare il panorama mentre si fanno affari. Fintantoché noi continuiamo a fare affari. E per tua informazione, cocco, in quindici anni, neanche una volta ho tradito mia moglie.
Bob
: Se guardi le donne con lussuria, è come se...
Larry
: No, non lo è, non lo è, c'è una differenza enorme!
Bob
: Non è questo che ha detto Gesù!
Larry
: Ma che ne sai di cosa ha detto Gesù, Cristo Santo! C'eri?
Bob
: Ho letto le sue parole.
Larry
: No, qualcuno le ha scritte in un libro!
Phil
: Larry.
Larry
: Qualcuno l'ha tramandato e tu ci credi!
Bob
: L'hanno scritto gli evangelisti, e quella è la verità!
Larry
: Certo, ma non si può dire che è vero, che ho ragione io o ce l'hai tu. Non c'eravamo.
Phil
: Larry.
Bob
: Il Vangelo dice chiaramente...
Larry
: Non citare le scritture con me, Bob, non le citare!
Bob
: Io devo ritornare all'apostolo Paolo...
Larry
: L'apostolo Paolo non è stato mandato qui sulla Terra per dire cose...
Bob
: ... il quale dice chiaramente che lo sguardo lussurioso è tradimento...
Larry
: Ma lo vuoi capire...
Phil
: No, aspetta, Larry!
Larry
: Basta!
Larry! Larry! Larry! Con o senza il cliente, vivremo. Alzati.
Bob
: Mi dispiace.
Larry
: Certo, vivremo.
Phil
: Vivremo.
Larry
: Mi pare d'averlo già detto. Mi sto rendendo conto all'improvviso di quanto si è fatto tardi. A che ora vuoi che ci vediamo domani mattina?
Phil
: Beh, non ha... non ha importanza.
Larry
: A che ora?
Phil
: Alle sette e mezza.
Larry
: Facciamo le otto.
Phil
: Certo, le otto.
Larry
: Perdonami, Bob, se... mi sono comportato come fossi tuo padre. Stavo cercando di darti un qualcosa di quello che sono.
Bob
: Capisco.
Phil
: Larry? Buonanotte. C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione, perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...
Bob
: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.
Phil
: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo?
Beh, ci sono tante persone che conosco da un bel pezzo, e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti, non contano per me. Ma Larry per me conta
molto. E la ragione è... che posso fidarmi. Io so che posso fidarmi. È onesto.
Bob
: È onesto o è solo brutale?
Phil
: È onesto, Bob. È anche brutale, certo. Il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali, ma non oneste. Larry non è uno di quelli. Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto. Perché, radicato profondamente dentro di te, c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda, che è il caso che tu ti faccia, è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.
Bob
: Che vorrebbe dire?
Phil
: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non importa se cerchi di vendere Gesù, o Buddha, o i diritti civili. O come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano. Semmai fa di te un agente vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni. Solo per saperlo, per nessun'altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione, per pilotarla, non è più una conversazione. È un pistolotto e tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.
Bob
: Perdonami se rispettosamente dissento.
Phil
: Stavamo parlando prima del... carattere. Mi hai fatto delle domande sul carattere. E allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di
carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione, Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che... ancora non provi rammarico per qualcosa.
Bob
: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?
Phil
: No, Bob, perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere, perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te, perché ti ricordi che la vita va avanti, il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te, e come un tatuaggio ti resterà impressa sulla faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.
Bob
: Posso andare adesso?
Phil
: Vai, vai.
Bob
: Grazie.
Phil
: Buonanotte. Pronto? No, non puoi, se n'è appena andato. Che c'è? Ti voglio bene anch'io. Sì.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil
: Sai, ho pensato anche a tante altre cose in questi ultimi tempi.
Larry
: Se c'è qualcosa che ti disturba, sputala
fuori
, non serve a niente farsela marcire dentro. Mi vuoi dire su cosa hai riflettuto tanto?
Phil
: La vita...
Larry
: La vita?
Phil
: E la morte.
Larry
: Gesù, anche tu adesso? Ma com'è che ad un tratto vi mettete tutti a pensare alla vita e alla morte? Sta succedendo qualcosa di brutto di cui nessuno mi ha informato? Tipo le macchie solari, per esempio? C'è una pestilenza che ci spazzerà via da questo mondo?
Phil
: Accadono cose strane.
Larry
: No, affatto. A meno che non siano scritte su USA Today. Gesù che torna sulla Terra deve dargli due giorni di preavviso, il tempo di preparare i loro titoli.
Phil
: Ho pensato anche a Dio di recente, mi sono fatto delle domande.
Larry
: Hai pensato a Dio?
Phil
: Già.
Larry
: Che domande?
Phil
: Non lo so... cioè... Tu non ti sei mai fatto delle domande su Dio in generale?
Larry
: Certo, chiunque si fa domande su Dio di tanto in tanto, solo che non è che non ci dorme la notte. Anch'io ci penso, e credo quel che credo.
Phil
: Che sarebbe?
Larry
: E che cavolo ne so!
Phil
: Quand'ero ragazzo, ho fatto uno strano sogno su Dio. Ho sognato che lo trovavo nascosto in un armadio, nel mezzo di una città bruciata. Una città che era stata distrutta da un incendio, o da una qualche esplosione. E là, tra le macerie, c'era un armadio, lì da solo, in mezzo al nulla. E io andavo verso l'armadio e aprivo un'anta. E dentro c'era Dio, nascosto. Mi ricordo che aveva una grande testa di leone, ma sapevo che non era un leone, era Dio. E aveva paura. Allora, io allungavo la mano per aiutarlo a uscire. E gli dicevo: "Non aver paura, Dio, io sono dalla Tua parte". E ce ne stavamo lì, noi due, tenendoci per mano, contemplando quella distruzione. Era sùbito dopo il tramonto. Non lo so perché, ma ho sempre avuto la sensazione ossessionante di avere una sorta di missione sulla Terra.
Larry
: Una missione?
Phil
: Sì.
Larry
: Che tipo di missione?
Phil
: Non ne ho idea.
Larry
: Te lo dico io qual è la tua missione. La tua missione è uguale alla mia. Essere un tramite. Far accordare partner d'affari.
Phil
: Tu non sei angustiato da cose così?
Larry
: Che vuoi dire? I sogni?
Phil
: Dalle domande su Dio.
Larry
: Tanto credo che presto o tardi verrò a sapere come stanno le cose, che mi ci arrovelli adesso, al dunque non cambierà niente. Quindi, nel frattempo, perché perderci il sonno? È sempre così scarso.
Phil
: Ma ti fai delle domande, vero?
Larry
: Sono umano, Phil.
Phil
: Lo so.
Larry
: Siamo tutti molto stanchi. Lo sai, è nella natura del mestiere. E ultimamente sei stato così sotto stress!
Phil
: Tu dici che è questo?
Larry
: Sì, non c'è dubbio che è questo. Ti ci vuole una vacanza.
Phil
: Sono appena stato in vacanza.
Larry
: Che non ti ha fatto bene. Devi farne un'altra. O magari un bell'incontro galante.
Phil
: Sì?
Larry
: Sì. Ti ci vuole... come si chiama? La bionda.
Phil
: Susan?
Larry
: Eh, eh, eh... Già, Susan! Esattamente! È questo che devi fare. La... la chiami, le dici che hai prenotato da Dell, ti compri almeno una ventina di preservativi, e poi voi due ci date dentro come conigli in calore. Ti dimentichi del lavoro, ti dimentichi di tutto. Stai lì e pensi solo al suo corpo sinuoso.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto
fuori
con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo
fuori
dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su,
fuori
, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare
fuori
una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil Cooper
: Non risponde.
Bob Walker
: Sarà andato a fare compere.
Phil
: Dio ce ne scampi.
Bob
: Perché lo dici?
Phil
: Ma no, così... Una cosa che gli uomini dicono quando parlano delle loro mogli. Uno dice: "Sarà andata a fare compere", e l'altro dice: "Dio ce ne scampi". È una battuta.
Bob
: Ah...
Phil
: Allora, come ti senti, Bob?
Bob
: In che senso?
Phil
: Come ci si sente in trasferta?
Bob
: Ah... Capisco che può essere stancante.
Phil
: Ci si affatica in questo lavoro. Uno magari non ci pensa, ma... ci si affatica, sì.
Bob
: Se non ho capito male, tu lo fai da tanto tempo.
Phil
: A dirti la verità, Bob, a volte ho la sensazione di non fare altro nella vita che stringere la mano di qualcuno.
Bob
: Però lo fai molto bene.
Phil
: Ti ringrazio, Bob.
Bob
: Insomma, da quello che dicono.
Phil
: Non ti rimangiare il complimento. Che ora fai?
Bob
: Le cinque meno un quarto.
Phil
: Eh! Chissà se è arrivato Larry.
Bob
: Non porti l'orologio?
Phil
: Il mondo è pieno di orologi. Orologi e specchi, una vera cospirazione. Non che m'importi più molto, le mie occasioni me le sono giocate da un pezzo.
Bob
: Perché lo dici, scusa?
Phil
: Non mi sto lamentando. Ognuno tocca il suo punto più alto e poi torna nel grigiore. Non c'è da vergognarsi.
Bob
: Quanti anni hai? Se non sono indiscreto.
Phil
: Ne ho 52.
Bob
: La tua segretaria ha detto che hai un'aria distinta.
Phil
: Davvero?
Bob
: E che hai una faccia che ha carattere.
Phil
: Mi concederò il beneficio del dubbio, e immaginerò che l'abbia detto con tutte le migliori intenzioni.
Bob
: Certe volte mi chiedo come sarò quando avrò la tua età.
Phil
: Mi strappi il cuore, figlio mio.
Bob
: No, non volevo dire che...
Phil
: Ah, non fa niente. Ho sentito di gente che sopravvive benissimo anche ai 60. Spero solo che sia vero.
Bob
: Volevo dire che a volte mi chiedo... com'è che una persona si forma il carattere? Cioè, è una cosa con cui uno nasce, e che si rivela man mano nel tempo, o si devono vivere certe cose?
Phil
: Non ci avevo mai pensato. No.
Bob
: Insomma, in fondo potrei anche avere una faccia piena di carattere e neanche saperlo. Tu che dici?
Phil
: È un'arma a doppio taglio, Bob. Da quanto sei nell'azienda?
Bob
: Sei mesi.
Phil
: Appena finiti gli studi?
Bob
: Sì.
Phil
: Beh, ti do un consiglio. Non è mai troppo presto per mettersi a pensare a dove si vuole arrivare.
Bob
: C'è un bel po' da pensare.
Phil
: Sì, è vero. Fra non molto qualcuno ti porterà una torta con sopra 40 candeline. Magari 50. Un po' di gente salterà
fuori
da un armadio gridando "sorpresa!", come se tu non ci pensassi sempre, ogni attimo della tua vita.
Bob
: Che stai leggendo?
Phil
: Penthouse.
Bob
: Ah...
Phil
: Vuoi che te lo presti quando ho finito?
Bob
: No, grazie.
Phil
: Non lo vuoi?
Bob
: No, non leggo quel tipo di riviste.
Phil
: Sei uno di quelli che crede che certe riviste non andrebbero pubblicate?
Bob
: Sono uno di quelli che pensa che non andrebbero comprate.
Phil
: Una risposta intelligente.
Bob
: Ho detto quello che penso.
Phil
: Sì, appunto. Lo hai fatto senza riflettere. Il che mi porta a pensare che puoi fare carriera nelle vendite.
Bob
: Che dice tua moglie del fatto che leggi quel tipo di riviste?
Phil
: A mia moglie non gliene importa.
Bob
: Non gliene importa?
Phil
: No. Siamo divorziati.
Bob
: Posso chiederti qual è stato il motivo?
Phil
: Perché non provi a richiamare tua moglie?
Bob
: Certo. È che mi riesce difficile immaginare come dev'essere arrivare al divorzio.
Phil
: Il quadro ti si fa paurosamente chiaro in un lasso di tempo molto breve. Puoi credermi, Bob.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi ha fede, chi solo alla realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della violenza contro la violenza e non subirà umiliazioni.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
La Serie B con il Palermo mi abbia aiutato moltissimo a diventare giocatore e a diventare uomo dentro e
fuori
dal campo.
Paulo Dybala
Frasi di Paulo Dybala
Frank
: Stammi a sentire, lui era l'unico oltre a noi a sapere che Nordberg fosse ancora vivo. E c'è ancora un'altra cosa: hanno cercato di fare
fuori
Nordberg all'ospedale.
Ed
: Diciamo che hai ragione. Ma entrando nell'ufficio di Ludwig sappi che vai incontro a un grosso rischio.
Frank
: Lo so. Ma rischi anche alzandoti la mattina attraversando la strada o facendoti il bidet col ventilatore.
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
Camionista
: Brutta vacca scema!
Istruttore di guida
[all'alunna]
: Molto bene, Stephanie. Allunga gentilmente il braccio... tira
fuori
il tuo dito medio...
[Stephanie esegue]
Molto bene. Molto bene.
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
Dovunque il mio sguardo spazi c'è sempre qualcosa che mi ricorda lei...
[guardando
fuori
dal finestrino nota due cupole]
Forse l'unica verità è che donne e poliziotti non legano.
Frank Drebin
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Oddio, che voglia di bere qualcosa! Maledizione, magari soltanto... solo una birra. Salve, Lloyd. C'è poca gente, stasera. Ah, ah, ah, ah, ah!
Lloyd
: Lei ha ragione, mister Torrance. Che cosa prende?
Jack
: Una domanda molto azzeccata, caro Lloyd. Perché si dà il caso, amico mio, che ho due pezzi da venti e due da dieci, qui nel mio portafogli, e temevo che ci rimanessero fino all'aprile prossimo. Allora facciamo una cosa: tu mi passi una bottiglia di bourbon, con del ghiaccio e un bicchierino. Che dici, ci riesci, Lloyd? Non è che hai troppo da fare?
Lloyd
: Sono sempre a sua disposizione.
Jack
: Sei l'uomo che cercavo. Allora tira
fuori
tutto, che mi faccio una bevuta, Lloyd, così mi tira su. È il senso del dovere che ci frega, amico mio, il senso del dovere ci frega. Oh, Lloyd, ho paura che per il momento sto al verde. Come andiamo a credito, in questo locale?
Lloyd
: Oh, per lei non c'è nessun problema.
Jack
: Questa è classe. Tu mi piaci, Lloyd. L'ho sempre detto io. Sei il miglior barman del mondo. Il migliore tra tutti i dannati barman che ho visto fra Timbuktu e Portland, Maine. O, Portland, Oregon, se preferisci.
Lloyd
: Lei è davvero gentile.
Jack
: Volevo dire, io le mani addosso non gliele ho mai messe. Non l'ho toccato. Io quella sua dolce testolina santa non la toccherei nemmeno con un dito. Io lo amo quel mio figlietto di puttana, ah, ah! Io farei qualsiasi cosa per lui. Qualsiasi fottuta cosa per lui. Ma quella... stronza... Lo so che fino a che vivrò farà tutto il possibile perché io non dimentichi. Io gli ho fatto male una volta, okay? Ma è stato un incidente. Senza nessuna intenzione. Non l'ho fatto mica apposta. Ma può succedere a tutti, è stato tre maledetti anni fa! Quella stronzina aveva buttato a terra tutti i miei fogli di carta, allora io gli ho preso il braccio, l'ho tirato via! È stata una mancata coordinazione muscolare, nient'altro. Capisci? Soltanto qualche chilogrammo di energia in più per secondo, per secondo!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: Buon giorno, amore. Ti ho preparato la colazione.
Jack
: Ma che ore sono?
Wendy
: Sono quasi le undici.
Jack
: Le undici, acci...
Wendy
: Ieri sera abbiamo fatto tardi.
Jack
: Lo so.
Wendy
: Le ho fatte all'occhio di bue, come piacciono a te.
Jack
: Carine.
Wendy
:
Fuori
è bello, sai? Andiamo a farci un giro quando hai finito di mangiare?
Jack
: Io veramente dovrei cercare di scrivere un po', prima.
Wendy
: Hai qualche idea?
Jack
: Idee ne ho tante, ma buona nessuna.
Wendy
: Beh, prima o poi arriveranno. Devi solo riprendere l'abitudine a scrivere tutti i giorni, ecco.
Jack
: Già, sta tutto lì, cara.
Wendy
: Sono vicinissima!
Danny
: No, non mi prendi!
Wendy
: E corri! Corri! Che bello! Ti prendo! Sono vicinissima! Attento a te, sai! Attento a te! Attento che ti prendo!
Danny
: Ti è venuto il fiatone, mamma.
Wendy
: No!
Danny
: Non ce la fai più.
Wendy
: Danny, hai vinto tu. Che ne dici se camminiamo un po', eh?
Danny
: Okay.
Wendy:Dammi la mano. Bello qui, però.
Danny
: Sì.
Wendy
: Oddio.
Danny
: Da qui non si esce!
Wendy
: E adesso? Ce l'abbiamo fatta. Non è fantastico?
Danny
: Sì.
Wendy
: È proprio divertente.
Danny
: Sì.
Wendy
: Io non lo immaginavo tanto grande, e tu?
Danny
: No.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Osi stare
fuori
Osi entrare,
Quanto puoi perdere
Quanto puoi guadagnare,
E se entri
gireresti a sinistra o a destra
o a destra e tre quarti
Forse non così lesta.
Potresti confonderti al punto
da iniziare una volata
a rotta di collo per una strada dirupata
E sfacchinerai per miglia
attraverso una strana area disabitata
dirigendoti temo verso una zona desolata
Quella dell'attesa incondizionata.
Per gente che attende...
Attende che un treno parta
O che un autobus arrivi,
O che un aereo parta
O che la posta arrivi,
O che la pioggia smetta
O che il telefono squilli,
O che la neve cada in fretta
In attesa di una frase detta...
O di un filo di lustrini
O di un paio di pantaloni
O di una parrucca coi ricciolini
O di altre occasioni.
Willy Beachum
Dal film:
Il caso Thomas Crawford
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
McKittrick
: Sì, Paul, che succede?
Richter
: Ho controllato i generatori dei numeri a caso, non sono in funzione. Hai trovato qualcosa?
Tecnico
: No, signore, continuo a controllare.
Richter
: Bene. Senti, non so cosa dire. Potrebbe arrivare da qualsiasi parte.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Signore, è meglio che metta la cuffia.
Beringer
: Sì?
McKittrick
: Generale, la macchina ci ha tagliati
fuori
. Sta inviando numeri a caso ai silos.
Healy
: Cerca di trovare i codici...
McKittrick
: Sì.
Healy
: ...del lancio dei missili.
McKittrick
: Lo so.
Beringer
: Togliete corrente al maledetto arnese, che diavolo!
McKittrick
: No, non funzionerebbe, Generale. Interpreterebbe l'arresto come distruzione del NORAD. I computer, nei silos, seguirebbero le ultime istruzioni. Lancerebbero.
Beringer
: Non possiamo disarmare i missili?
Healy
: Più di migliaio di missili? Non c'è il tempo. Con questo ritmo scoprirà i codici di lancio in cinque primi e tre secondi.
Beringer
: Signor McKittrick, dopo attenta riflessione, signore, sono giunto alla conclusione che il suo nuovo sistema di difesa è un vero schifo.
McKittrick
: Come si permette, grosso maiale in uniforme?
Beringer
: Oh. Mi aspettavo qualcosa di meglio da lei, da un uomo della sua levatura.
Lem
: Generale, il Presidente.
McKittrick
: Come? Che cosa ha in mente... Che cosa gli dirà?
Beringer
: Che do ordine ai bombardieri di rimanere in attesa. Potremmo essere costretti ad entrare in azione. Sì, signore.
Falken
: Ne ha trovato uno. Quando li troverà tutti e dieci, lancerà i missili.
David
: Non possono inserirsi e fermarlo?
Falken
: No. Loro no. Hanno cancellato la mia parola d'accesso.
David
: Beh, che cosa facciamo?
Falken
: Io non lo so. E tu?
Jennifer
: Ti avevo detto di non giocare con quel coso.
David
: Ha detto bene. Giochiamo!
Falken
: Prova.
Richter
: John, inseriamoci nel sistema.
McKittrick
: È troppo rischioso. Potremmo distruggerlo.
Richter
: Come si è inserito il ragazzo? La backdoor...
Healy
: L'abbiamo tolta.
McKittrick
: E invadere la logica profonda?
Richter
: Continuiamo a sbattere contro un maledetto muro.
David
: Se vuole fare una partita, giocàtela! Chieda l'elenco dei giochi.
McKittrick
: Stephen, per la miseria!
Jennifer
: Lo lasci fare. L'ha già fatto prima.
Falken
: Di sicuro non farà peggio di voi, John.
Healy
: Due numeri.
Beringer
: Maledizione! Camminerei sui carboni accesi se servisse a qualcosa. Lasci fare al ragazzo, maggiore!
David
: Elencare i giochi. Scacchi.
Healy
: Tre numeri identificati.
David
: Poker.
Lem
: Il sistema di sicurezza nega qualunque accesso.
David
: Guerra Termonucleare Globale.
McKittrick
: Gioco attualmente in corso.
Healy
: Quattro numeri.
McKittrick
: Stephen, per amor di Dio, fa' qualcosa.
Militare
: Dai, ragazzo, lèvati.
David
: No.
Jennifer
: No. Prova ancora.
David
: Di nuovo. L'elenco, presto!
Lem
: Ci abbiamo già provato.
David
: Lo faccia riapparire!
Falken
: Sì, rivediamolo.
David
: Non è in elenco!
McKittrick
: Cosa non è in elenco?
Falken
: Continua. Ci dev'essere certamente.
David
: Tris. Nuovo gioco.
McKittrick
: Sei inserito. Ordinare il disarmo dei missili.
David
: No! No. Ecco. Accesso negato. Tic-tac-toe. È il tris.
Healy
: Cinque numeri. La metà del codice. Giocatori: uno.
Tecnico
: Metti la X nella casella di centro.
David
: Lo so.
Healy
: Sei numeri.
Beringer
: È impossibile vincere a quel gioco.
David
: Io lo so, lui no. Non l'ha imparato. C'è un modo per farlo giocare contro se stesso?
Falken
: Sì. Numero dei giocatori: zero.
Healy
: Sette!
David
: Avanti! Accidenti, impara!
Healy
: Otto.
Tecnico
: Percorre un ciclo ripetitivo. Attinge sempre più energia dal resto del sistema.
Healy
: Nove numeri. Dieci! Ha trovato il codice. Sta per lanciare.
Jennifer
: Ah!
Militare
: Generale!
Beringer
: Colonnello Conley, chiami il SAC. Voglio un rapporto sulla situazione d'attacco. Maggiore Dawes, chiami il Presidente.
Dawes
: Sissignore.
Beringer
: Maggiore Lem?
Lem
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerchiamo di ristabilire un contatto radio.
Beringer
: Ha chiamato, colonnello?
Conley
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerco di collegarmi via satellite.
Beringer
: Va bene. Continui a cercare un contatto. Quando l'avrà ottenuto, voglio un rapporto sulla condizione di attacco di tutti i missili intercontinentali.
Militare
: Top Gun. Cobra Comando NORAD. Rispondete.
Beringer
: Ci serviranno degli aerei cisterna per rifornire.
Dawes
: Ci siete?
Jennifer
: Che sta facendo?
David
: Sta imparando.
Joshua
: Salve, professor Falken.
Falken
: Salve, Joshua.
Joshua
: Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?
Beringer
: Colonnello Conley, possiamo andare a DEFCON 5.
Conley
: Sì, signore.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Knewt
: Accenda il monitor cinque, voglio vedere...
Kirkland
: Sissignore. Ventidue sommergibili classe Tifone partiti da Petropavlovsk assumono rotta sud su rilevamento nove-cinque gradi da Nordkapp.
Knewt
: Sergente. Sergente.
Kirkland
: Sì signore.
Knewt
: Spero che la vodka le piaccia.
Kirkland
: Spero solo che non mi facciano mangiare quelle loro maledette uova di pesce.
Militare
: Voglio dati aggiornati sui settori otto, tredici e quattordici.
Dawes
: Signore, i sovietici negano di aver potenziato lo schieramento dei loro sommergibili. Vogliono sapere perché diavolo li provochiamo.
Beringer
: Tutte cazzate. Noi sappiamo che sono là sotto. Li farò schizzare
fuori
dall'acqua.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Dawes
: Il Presidente è nella sua limousine, si dirigono ad Andrews. Il Vicepresidente ora è
fuori
porto. Il Capo di stato maggiore si sta dirigendo verso...
Conley
: L'allarme missili non segnala alcun guasto. Si direbbe un attacco reale.
Beringer
: Porti a condizioni difesa 3. Chiami il Comando Aereo Strategico. Che facciano decollare i bombardieri.
Conley
: Sì, signore.
Aviere
: SAC, qui è l'Alto comando. Il generale Beringer ha dichiarato DEFCON 3. I bombardieri si alzino in volo. Ripeto, far decollare tutti i bombardieri.
Kirkland
: Missili in arrivo per impatti multipli. Ci sono circa ventiquattro bersagli possibili sulle traiettorie.
Conley
: Signore, nuovo tempo d'impatto: otto minuti.
Dawes
: Signore, il SAC sta lanciando i bombardieri. Ho il generale Powers in linea.
Beringer
: Beringer. Il nostro satellite non ci ha dato la rilevazione d'attacco. No, no, il radar li ha rilevati che erano già
fuori
dall'atmosfera. In precedenza niente. Faccia scaldare i missili intercontinentali, che siano pronti al lancio. Mi chiami il Presidente al telefono.
Dawes
: Sì, signore.
Beringer
: Signor Presidente? Qui è Beringer, dal NORAD.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Ehi, Bol! Bello! Bravo, cagnone. Salve, sono Jennifer.
Mr. Lightman
: Ah.
Jennifer
: C'è David?
Mr. Lightman
: Piacere. Ah, sì, è in camera sua.
Jennifer
: Grazie.
Mr. Lightman
: Hai mai sentito la parola "topica"?
Jennifer
: Topica? Eh, no, mai. Mi dispiace.
Mr. Lightman
: Nemmeno io.
David
: Sì?
Jennifer
: Ciao! Dove sei stato?
David
: Come?
Jennifer
: È una settimana che non vieni a scuola. Sei malato?
David
: Ah... No, no. Stavo... stavo facendo delle cose. Ti vuoi sedere? Come stai?
Jennifer
: Bene. Vado a prendere un po' d'acqua, okay?
David
: Okay.
Jennifer
: Ma cos'è tutta questa roba?
David
: Eh, niente. Stavo solo... Stavo cercando di saperne di più sul tipo che ha progettato quei programmi gioco. Volevo scoprire la sua parola d'accesso.
Jennifer
: Perché?
David
: Perché? Beh...
Jennifer
: Ma che gusto particolare c'è a giocare con una macchina?
David
: Ah, no. No, non è solo una macchina. Ecco, guarda qui. È una videocassetta che ho preso in biblioteca. Riguarda quel tipo, Falken. Si interessava di giochi, oltre che di computer. Li programmava perché giocassero a dama, a poker, a scacchi...
Jennifer
: E cosa c'è di straordinario? Lo fanno tutti, adesso.
David
: No, no, no, no, no. Lui fece una cosa fantastica: lui... lui progettò un computer che poteva imparare dai propri sbagli, così migliorava ad ogni successiva partita. Il sistema, in realtà, imparava ad imparare. Poteva insegnare a se stesso. Beh, se riuscissi a scoprire quella benedetta parola di accesso potrei attivare il computer. Quello è lui, Falken.
Jennifer
: È lui quello? Ma guarda. Ha un aspetto molto interessante. Non puoi scrivergli, non so, telefonargli?
David
: No, è deceduto.
Jennifer
: Deceduto?
David
: Già. Ecco, guarda. Questo è il suo necrologio.
Jennifer
: Non era molto vecchio.
David
: Beh, abbastanza. 41 anni.
Jennifer
: 41? Allora lo era.
David
: Quello è suo figlio.
Jennifer
: Ah, sì? Questo è davvero triste. Hai letto che il figlio e la moglie erano morti in un incidente?
David
: Sì. L'ho letto.
Jennifer
: Negli anni che seguirono la tragica fine della sua famiglia, la salute del dottor Falken andò deteriorandosi. Mio padre ha 45 anni. Ricordo che una volta si ammalò gravemente, pensavamo che stesse per...
David
: Come si chiamava?
Jennifer
: Mio padre?
David
: No, no. No, il figlio di Falken.
Jennifer
: Ah. Joshua.
David
: Non può essere così semplice. Ehi!
Jennifer
: Che c'è?
David
: Ho trovato qualcosa. Salve professor Falken. Ci sono!
Jennifer
: Ah!
David
: Crede che io sia Falken. Salve.
Jennifer
: Ma come fa a chiederti come stai?
David
: Chiede tutto quello che è programmato a chiedere. Vuoi sentirlo parlare?
Jennifer
: Okay.
David
: Gli chiederò come sta. Io sto bene. Come stai tu?
Joshua
: Benissimo. È passato molto tempo. Può spiegarmi la cancellazione del suo permesso di utilizzazione il 23 giugno 1973?
David
: È morto in quella data. Capita che alle volte la gente sbagli.
Joshua
: Sì, è vero.
Jennifer
: Ma come fa a parlare?
David
: Eh, non è una vera voce. Quest'apparecchio interpreta i segnali emessi dal computer e li trasforma in suoni.
Joshua
: Vogliamo fare una partita?
David
: Oh!
Jennifer
: Sentiva la mancanza di Falken.
David
: Già. Buffo, no?
Jennifer
: Sì.
David
: Sì, volentieri! Ti andrebbe Guerra Termonucleare Globale?
Joshua
: Non preferirebbe una bella partita a scacchi?
David
: Dopo. Giochiamo alla Guerra Termonucleare Globale.
Joshua
: Bene.
David
: D'accordo! Caspita!
Joshua
: Da che parte vuole stare?
David
: Io prendo i russi.
Joshua
: Elencare gli obiettivi prioritari, prego.
David
: Chi vogliamo colpire per primo?
Jennifer
: Ah, vediamo. Che te ne pare di... di Las Vegas?
David
: Las Vegas! Ottimo! E poi? Seattle!
Jennifer
: Sì! È qui
fuori
.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Mr. Lightman
: Va giù. Va giù, avanti! Hai già avuto la tua cena. Avanti, a cuccia. Sta' seduto. Seduto.
Mrs. Lightman
: ... due camere da letto, un bagno, un caminetto e un enorme soggiorno.
Mr. Lightman
: Seduto. Ah, ricordati di portar
fuori
la spazzatura.
David
: Sì.
Mrs. Lightman
: David, chiudi bene il coperchio, così Bol non tira
fuori
i rifiuti.
David
: Lo so, mamma.
Mrs. Lightman
: Shhh! Sì, ci metteranno una seconda ipoteca. Certo. Credo che potremmo far quadrare l'intero finanziamento. Ah, ma devi vederla. Senti, c'è un idromassaggio nella camera da letto principale che... Cara, non sai cosa significa. Insomma, con gli zampilli; pensa che relax! Beh, oh, oh, oh, oh! Non dire cattiverie, oh, oh, oh, oh! Sì, certo, possiamo sistemarlo. Beh, sì, questo è vero, c'è da pagare una rata molto alta allo scadere dei cinque anni...
David
: Vieni, Bol.
Mrs. Lightman
: ...ma non importa.
David
: Vieni!
Mrs. Lightman
: Vedrai, sarà...
David
: Vieni qui, Bol!
Mrs. Lightman
: ...allora. Chi vuole ballare deve pagare, giusto? Beh...
David
: Ciao papà.
Mr. Lightman
: Ah, ciao.
Mrs. Lightman
: Ci vediamo domani alle 9 e mezza. Ciao. Sai, sono preoccupata per David.
Mr. Lightman
: Perché?
Mrs. Lightman
: Eh, non lo so. Certe volte penso che finiremo tutti e tre fulminati.
Mr. Lightman
: Eh, eh, eh! La pannocchia è cruda!
Mrs. Lightman
: Lo so. Non è magnifico? È così croccante!
Mr. Lightman
: Per forza è croccante! È cruda!
Mrs. Lightman
: Lo so, è buonissima! Ma non senti il gusto delle vitamine A e D? Eccezionale.
Mr. Lightman
: Non potremmo prenderli in pillole e... e cuocere il granturco?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Commessa
: Okay. Patate fritte e una Coca, giusto?
David L. Lightman
: Accidenti!
Howie
: Ciao, David.
David
: Ciao, Howie. Come va?
Howie
: Benone.
David
: Vuoi continuare tu? Io devo andare.
Howie
: Certo! Grazie.
David
: Ciao.
Howie
: Ciao.
David
: Ciao.
Ligget
: Bene. Allora, domanda numero due. I semi fatti germogliare nell'acqua prima di essere piantati faranno? Cosa? Robert?
Robert
: Metteranno radici?
Ligget
: Ah, David! Sei carino a unirti a noi. Oh, David, ho una sorpresina per te. Domanda numero quattro. Nella storia della scienza, concetti nuovi e innovatori nascono a volte da un'improvvisa, inaspettata ispirazione. Miss Mack, vuole dirci la sua risposta alla domanda numero quattro? Che cos'è che fa fissare i noduli di azoto sulle radici delle piante?
Jennifer Katherine Mack
: Ehm... L'amore?
Ligget
: L'amore. Jennifer, che cosa sa sui noduli di azoto che noi non sappiamo? Dei particolari piccanti dei quali è al corrente solo lei?
Jennifer
: No.
Ligget
: Capisco. Ecco, non sapeva la risposta esatta, la simbiosi. Perché lei è sempre poco attenta in classe.
Jennifer
: Grazie.
Ligget
: Non c'è di che. Ora, mi sembra che ci sia molta confusione su un'altra domanda, riproduzione asessuata. Qualcuno sa dirmi, per favore, chi è stato il primo a suggerire l'idea della riproduzione senza il sesso?
David
: Sua moglie?
Ligget
: Miss Mack!
Jennifer
: Sì?
Ligget
: Che c'è di tanto divertente?
Jennifer
: Ah... eh, non... eh, eh, eh! Ah, ah, ah!
David
: Cosa?
Ligget
: Allora, Lightman. Forse lei può dirci chi per primo ha suggerito l'idea della riproduzione senza il sesso.
David
: Eh... Sua moglie?
Ligget
: Vada
fuori
, Lightman! Vada
fuori
.
David
: Il signor Ligget vuole che parli dei miei problemi comportamentali col signor Kessler.
I Segretaria
: Credo che il signor Kessler sia molto stanco di discutere dei tuoi problemi.
David
: Pure io.
II Segretaria
: Mi dispiace, a questo non posso rispondere. Resti in linea, prego.
Kessler
: Lightman! Ah, che sorpresa. Accòmodati.
David
: Sì.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Scrivo le vocali sia in modo "arioso" sia più attaccato. Significa che non ho una fissità caratteriale: cambio umore facilmente. Per esempio, se decido di andare
fuori
per il weekend, mi viene subito nostalgia di casa. Se invece non parto, mi sento come se fossi chiuso in gabbia. Magari perché sono un Cancro, segno d'acqua, con un ascendente fuoco, Sagittario.
Claudio Santamaria
Frasi di Claudio Santamaria
[Riferito a Rino Gaetano]
Dagli autori che leggeva, Dante, Pavese, Palazzeschi, dalla musica che ascoltava, dalle apparizioni in tv. Volevo tirare
fuori
un lato di lui che non si è mai visto, la parte più poetica e fragile.
Claudio Santamaria
Frasi di Claudio Santamaria
[Guardando la tempesta sulla scialuppa]
Richard Parker, vieni
fuori
devi vedere! E' bellissimo!
Pi
Dal film:
Vita di Pi
Scheda film e trama
Frasi del film
Credo che nella vita di tutti gli uomini in certi periodi, e nella vita di molti uomini in tutti i periodi fra la prima infanzia e l'estrema vecchiaia, uno degli elementi più dominanti sia il desiderio di far parte della cerchia locale e il terrore di esser lasciati
fuori
.
[...]
Di notte le passioni, la passione per la Cerchia esclusiva è quella che maggiormente può spingere un uomo che non è malvagio a fare cose malvagie.
Clive Staples Lewis
Frasi di Clive Staples Lewis
Il protocollo è chiaro: o la mettiamo dentro o la facciamo
fuori
.
Peabody
Dal film:
Salt
Scheda film e trama
Frasi del film
I nostri segreti in alcuni casi possono creare grandi casini ma dall'altra parte il fatto di tirare
fuori
quello che siamo è liberatorio. E credo che quando un rapporto è forte non c'è niente che possa metterlo in dubbio, né un sms, né una mail. Al contrario se una coppia si deve lasciare, si lascerà. È solo questione di tempo.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
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