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Indice degli autori
Aforismi Primi - parte 2
Frasi trovate
:
847
Se questo fosse un film ti aggrapperesti a me come un'ancora di salvezza. Tu lo saresti per me come io per te, fin dai
primi
momenti.
Marie
Dal film:
Malcolm & Marie
Scheda film e trama
Frasi del film
Rocco Schiavone aveva una sua personalissima scala di valutazione delle rotture di coglioni che la vita insensibilmente gli consegnava ogni giorno. La scala partiva dal sesto grado, ovvero tutto ciò che riguarda i doveri casalinghi. Giri per negozi, idraulici, affitti. Al settimo c'erano invece i centri commerciali, la banca, le poste, i laboratori di analisi, i dottori in generale con un'attenzione particolare ai dentisti, per finire con le cene di lavoro o con i parenti, che almeno grazie a Dio se ne stavano a Roma. L'ottavo grado vedeva in
primi
s il parlare in pubblico, poi le pratiche burocratiche di lavoro, il teatro, riferire a questori o magistrati. Al nono i tabaccai chiusi, i bar senza l'Algida, incontrare qualcuno che gli attaccasse delle chiacchiere infinite, e soprattutto gli appostamenti con agenti che non si lavavano. Poi per ultimo c'era il decimo grado della scala. Il non plus ultra, la madre di tutte le rotture di coglioni: il caso sul groppone.
Antonio Manzini
Cit. da
Pista nera
Frasi di Antonio Manzini
Il 14 ottobre 2008 sono entrato in coma e ci sono rimasto per 7 giorni e 7 notti.
Avevo 7 anni.
E da quel giorno tutto è cambiato.
Non ho tanti ricordi di chi fossi prima. Di cosa mi piacesse.
Di che carattere avessi.
Dei
primi
anni della mia vita ricordo poco, in generale.
Mi capita spesso di chiedere alle persone che fanno parte della mia vita quanto abbiano memoria della loro infanzia. In fondo davvero si può ricordare qualcosa avvenuto prima dei sette anni? Mi dicono: «Sì, io mi ricordo un sacco di cose» e partono i racconti del primo giorno di scuola, di episodi successi a quattro anni, di piccoli dettagli incastrati nella mente.
Io non ho niente. E allora do la colpa al coma. Qualcosa si è portato via.
AKA 7even
Cit. da
7 Vite
Frasi di AKA 7even
Sono gli uomini che hanno aggredito il mondo degli aracnidi. Un gruppo di mormoni estremisti invade infatti il loro territorio per crearsi una colonia. È un po' quello che succede spesso nella politica americana quando si fa credere di essere stati attaccati ma in realtà si è fatta la prima mossa. L'atteggiamento del "facciamoli fuori una volta per tutte". Chi si ricorda più che i
primi
attacchi in Cambogia partirono dagli americani con un lancio di bombe?
Paul Verhoeven
Cit. da
L'Unità, intervista, 7 dicembre 1997
Frasi di Paul Verhoeven
Io ho questa regola: goditi le piccole cose. L'abbiamo fatto per molto tempo nei
primi
giorni alla Casa Bianca. Sono stati dei momenti davvero speciali, abbiamo reso quella casa, la nostra casa.
[voce fuori campo]
Columbus
Dal film:
Zombieland - Doppio colpo
Scheda film e trama
Frasi del film
Mentre facevo ricerche per "La caduta dei giganti", sono rimasto scioccato nel rendermi conto che la Prima guerra mondiale è stata una guerra che nessuno voleva. Nessun leader europeo, dell'uno o dell'altro schieramento, aveva intenzione di arrivare a tanto. Eppure, a uno a uno, imperatori e
primi
ministri presero decisioni - decisioni logiche e ponderate -, ognuna delle quali condusse, a piccoli passi, al peggior conflitto che il mondo avesse mai conosciuto. Mi sono convinto che si era trattato di un tragico
incidente.
E mi sono chiesto se sarebbe potuto accadere di nuovo.
Ken Follett
Cit. da
Per niente al mondo
Commenti:
5
Frasi di Ken Follett
Mi definisco "amministratore" perché tale mi sento. Non mi sono mai nascosto: ho avuto anch'io paura, soprattutto nei
primi
giorni della pandemia; l'ho condivisa con tutti i cittadini e abbiamo capito insieme, strada facendo, che le "istruzioni per l'uso" non le conoscevamo semplicemente perché non c'erano.
Luca Zaia
Cit. da
Ragioniamoci sopra. Dalla pandemia all'autonomia
Frasi di Luca Zaia
[...]
La rosa dei venti, il pendaglio che porto al collo, regalo di mia madre per un compleanno: è un ciondolo troppo lungo per giocarci, quando entro in campo lo appoggio sulla panchina, è un modo per portare la mia famiglia sempre con me. Mi ricorda da dove sono partito: i
primi
tornei, le prime trasferte, le prime gioie e delusioni. E poi i punti cardinali sono fondamentali: mi aiutano a non perdere la bussola. Tanto che me li sono tatuati sul bicipite insieme alla data di nascita di Jacopo, mio fratello, e a un portafortuna brasiliano, l'equivalente del nostro cornetto rosso. Me l'ha fatto conoscere nonna Lucia, la mamma di mamma, che vive a Roma ma è nata in Brasile.
Matteo Berrettini
Cit. da
corriere.it, 12 novembre 2021
Frasi di Matteo Berrettini
Graham
: Gli uomini si dividono in due grandi gruppi: quando gli capita un colpo di fortuna, i
primi
ci vedono di più che mera fortuna, che mera coincidenza, lo vedono come un segno, come la prova che esiste davvero qualcuno lassù che veglia su di loro; per i secondi è solo un caso, un fausto, concorso di circostanza. Sono sicuro che quelli del secondo gruppo guardano quelle quattordici luci con molto sospetto. Per loro questa situazione è "metà e metà": può essere brutta e può essere bella. Ma nel profondo sono convinti che qualunque cosa accada essi sono soli... e questo li riempie di paura. Sì, ci sono uomini così. Ma sono molto più numerosi quelli del primo gruppo. In quelle quattordici luci essi scorgono il miracolo e nel profondo sono convinti che qualunque cosa avvenga, c'è sempre qualcuno lassù che li protegge... e questo li riempie di speranza. Ecco, quello che devi chiederti è che tipo di persona sei. Sei di quelli che vedono segni o miracoli o pensi che sia solo il caso a governare il mondo? Insomma, in altri termini: è possibile che le coincidenze non esistano?
Merrill
: Una volta ero andato a una festa. Sul divano con me c'era Randa McKinney. Ah, stava seduta lì, vicino a me, bellissima e mi guardava. Mi stavo chinando per baciarla... quando mi accorgo di avere la gomma in bocca... allora mi giro, me la tolgo dalla bocca, la butto in un bicchiere di carta vicino al divano, mi volto verso di lei... e Randa McKinney in quel preciso momento si vomita addosso. In quell'istante stesso ho capito che era un miracolo. Avrei potuto baciarla mentre vomitava. Mi avrebbe segnato per tutta la vita. Non mi sarei ripreso mai più.
[ride]
Io sono un miracolato. Quelle luci sono un miracolo.
Dal film:
Signs
Scheda film e trama
Frasi del film
Papà, papà papà.
L'amore
primi
tivo, inevitabile, ladro e santo della mia vita in quella telefonata finiva, e due voci continuavano a infilarsi fra le nostre per reclamare la sua attenzione.
Papà, papà.
Una delle due voci era femmina.
Chiara Gamberale
Cit. da
Il grembo paterno
‐ Incipit
Frasi di Chiara Gamberale
[Sull'autismo del figlio]
È stato un momento molto difficile, nessun genitore si aspetta di ricevere una notizia del genere. Questa esperienza mi ha cambiato la vita. I
primi
mesi sono stata molto male, ma dopo, grazie anche alla preghiera, ho deciso di andare avanti. Mio figlio aveva bisogno di una madre forte e coraggiosa. Mi auguro di vederlo crescere e di riuscire a sviluppare al meglio, insieme a lui, le sue capacità.
Ainett Stephens
Cit. da
movieplayer.it, settembre 2021
Frasi di Ainett Stephens
Ho perso l'utilizzo di una corda vocale e quindi nei
primi
mesi ero completamente afona. È stato un momento buio in cui temevo di non poter tornare a fare il mio lavoro. Poi con tanta testardaggine e tanta logopedia, faticosissima e dolorosissima, sono riuscita a riacquistare un'altra voce, perché non era quella che avevo precedentemente all'intervento. Ero ingrassata moltissimo, avevo preso venti chili. Non mi riconoscevo. La gente diceva 'è grassa, è brutta', dopo che erano uscite delle mie foto sui siti di gossip. È stato un momento abbastanza duro, sfociato poi nella crisi del mio matrimonio.
Manila Nazzaro
Cit. da
today.it, 17 ottobre 2020
Frasi di Manila Nazzaro
Questa sera cerchiamo di essere come i
primi
esploratori, coloro che si lasciarono tutto alle spalle e si misero in viaggio per attraversare oceani sconfinati... L'era della religione sta tramontando, e sta per sorgere l'era della scienza... Immaginate cosa accadrebbe se per miracolo scoprissimo le risposte alle grandi domande della vita.
Dan Brown
Cit. da
Origin
Frasi di Dan Brown
Affrontiamo i mali peggiori del mondo solo con la nostra capacità di perdonare, di amare, di essere clementi. E così facendo permettiamo... anzi, incoraggiamo il male a crescere. In risposta ai ripetuti crimini contro di noi, es
primi
amo a mezza voce le nostre preoccupazioni in un linguaggio politicamente corretto, rammentandoci a vicenda che una persona cattiva è tale solo a causa della sua infanzia difficile, o della sua povertà, o perché ha subito violenze contro i suoi cari... e così non ha colpe per il suo odio.
Dan Brown
Cit. da
Origin
Frasi di Dan Brown
Amo la prima colazione, quindi non la salto mai, ma deve essere sana: cereali integrali, tanta frutta, semi vari ricchi di vitamine, yogurt e the verde, non bevo caffè. E poi via libera a tutte le verdure di stagione, specialmente quelle a foglia verde, le mie preferite, abbinate a un cereale. Amo il riso, la pizza una volta a settimana, e in estate nessuno può togliermi la porzione di gelato post cena: è il mio dolce preferito. Antepongo i secondi ai
primi
: tanta carne bianca e ora mi sono riscoperta un'ottima cuoca di torte salate. L'importante che contengano molto formaggio.
Paola Turani
Cit. da
gazzetta.it, intervista, 9 febbraio 2021
Frasi di Paola Turani
La fase difensiva non dipende dal singolo o dal reparto arretrato ma da tutta la squadra, i nostri
primi
difensori sono gli attaccanti.
Stefano Pioli
Cit. da
repubblica.it, 4 aprile 2015
Frasi di Stefano Pioli
Amanda Dumfries
: Lei non ha una gran fiducia nell'umanità vero?
David Drayton
: Non ho la minima fiducia! Questo non lo posso accettare, fondamentalmente le persone sono buone, oneste; a me sembra che viviamo in una società civilizzata!
Dan Miller
: Certo, finche le macchine funzionano e puoi chiamare il 911, ma tu leva tutto questo, spingi le persone nel buio, spaventale, terrorizzale a morte e non avrai più regole; vedrai quanto torneranno
primi
tive! Fai in modo che le persone abbiano paura e gli farai fare qualunque cosa.
Dal film:
The Mist
Scheda film e trama
Frasi del film
Logan
: Ho simulato elettronicamente il trapianto del nucleo R su questo cadavere, credo che questa creatura una volta operata sarebbe docile, anche se avesse la vista e gli altri sensi, gli istinti
primi
tivi sono stati tolti.
[attiva dei comandi elettrici che fanno alzare le braccia dello zombi operato a comando]
Ha ancora le funzioni motorie, e forse può ancora ragionare! Si potrebbe addomesticare, Sarah, obbligarlo ad essere capace di agire come noi desideriamo.
Sarah
: Ma si rende conto che per un intervento di questo genere occorrono almeno quindici ore e che pochi chirurghi sono in grado di affrontarlo? Avevamo deciso di lasciar perdere le teorie e di concentrarci solo sul lato pratico!
Logan
: Ma è questo il nocciolo del problema! Non posso smettere ora che sono vicino alla soluzione! Insistere su questa strada, non c'è altra scelta!
Sarah
: Ma sta lavorando su teorie già sperimentate molti mesi fa, senza nessuna prova che siano esatte, la sua è solo presunzione! Lei continua a perdere tempo a cercare di capire cosa succede invece di cercare di capire perché succede! E inoltre le servono molti, troppi zombi! Diventa sempre più pericoloso andar fuori a cercare di catturarli, non riusciamo più a controllarli! Che è successo a questo?
Logan
: Era troppo pericoloso, l'ho distrutto. Ma potrà servirci ancora!
Sarah
: Dottor Logan, gli uomini non vogliono più collaborare con noi, non credo che accetteranno più di uscire a catturarne altri, non sarei affatto sorpresa se si rifiutassero!
Logan
: Mostriamoli i risultati. Mostriamoli i risultati! Gli proveremo che questi esseri possono essere domati anche senza operazioni. Sapendo come sono fatti, sapremo come comportarci con loro, addomesticarli, controllarli. Dobbiamo farlo, è la sola speranza!
[Sarah nota la divisa di Cooper per terra, poi guarda lo zombi operato]
Sì, questo è il maggiore Cooper. Mi serviva, Sarah! Ora ci aiuta molto di più di quando era vivo...
Sarah
: Ma ho visto la tomba!
Logan
: Ci abbiamo messo uno zombi.
Sarah
: Santo iddio, dottor Logan!! Sa che cosa succede se scoprono che cosa ha fatto? Sa che cosa farebbero a noi tutti?!
Logan
: Non lo sapranno! E chi lo riconosce?
Dal film:
Il giorno degli zombi
Scheda film e trama
Frasi del film
Il cervello li muove, Sarah, è il loro motore! Non hanno bisogno di sangue né di organi interni, a questo ho asportato tutti gli organi, rimangono solo le membra e il cervello, eppure funziona! Guardi, Sarah, guardi...
[lo zombi con il ventre aperto tenta di morderlo]
Vede? Vuole prendermi, vuole cibo, ma non ha stomaco! Quello che mangia non lo può nutrire, resta solo l'istinto: profondo e primordiale istinto! I
primi
organi a decomporsi sono i lobi frontali, il neocortice, poi il sistema limbico, il cervelletto... Ma il centro, quello è l'ultimo ad essere attaccato dalla decomposizione. È il nucleo R, Sarah, quel grumo centrale e gelatinoso che abbiamo ereditato dai rettili.
Matthew Logan
Dal film:
Il giorno degli zombi
Scheda film e trama
Frasi del film
La domanda spontanea, la prima domanda che ci si pone, è se sono cannibali. No, non sono cannibali. Il cannibalismo nel vero senso della parola implica un'attività tra specie simili, ma queste creature non si possono considerare esseri umani, e non si uccidono tra di loro. Si nutrono soltanto di carne viva, hanno poca intelligenza e nessuna capacità di ragionamento. Gli restano alcune capacità elementari e hanno reminiscenze di quando erano in vita. Secondo alcune notizie queste creature userebbero degli attrezzi, anche in questo caso si tratta di azioni semplici e molto
primi
tive, e cioè l'uso di oggetti come clave o simili. Ma posso dire che anche alcuni animali fanno un uso rudimentale di simili arnesi. Queste creature sono guidate soltanto da puro istinto emotivo, il loro unico motore è il desiderio di cibo. Il cibo che li sostiene. Non dobbiamo essere indotti a credere che costoro siano membri della nostra famiglia o nostri amici, non lo sono, non provano alcuna emozione. Questi mostri devono essere uccisi a vista, distrutti senza pietà!
Dr. Millard Rausch
Dal film:
Zombi
Scheda film e trama
Frasi del film
È necessario cambiare culturalmente l'approccio allo sport, che deve essere competizione. La vita ti porta alla competizione. Abbiamo formato ragazzi che non avevano il risultato come obiettivo: nei
primi
anni giocavano tutti, non c'era competizione, c'era soltanto divertimento. È esattamente l'opposto della vita. Io sono cresciuto con la logica del risultato e della competizione: qualcosa di buono mi ha portato. Nella vita devi combattere e nello sport si impara a combattere secondo le regole, anche se nella vita di tutti i giorni le regole vengono molte volte disattese.
Ivan Zazzaroni
Cit. da
tuttostpauli.com, intervista, 2 novembre 2020
Frasi di Ivan Zazzaroni
La scorsa estate i quarantacinque gradi del Sudan mi erano sembrati più tollerabili del solito, preludevano finalmente a una vacanza. Una occasione rara, attesa a lungo, ero stanco e ne sentivo il bisogno. All'arrivo in Italia mi aspetta una settimana di riunioni: in Afghanistan gli attentati (e i feriti) si moltiplicano, in Iraq dobbiamo aprire un nuovo campo per i rifugiati in fuga dalle zone del paese sotto attacco dell'Isis, in Sierra Leone il ministero della Sanità chiede a Emergency di allestire un centro di isolamento per i casi sospetti di Ebola, in Repubblica Centrafricana riprendono i combattimenti nei pressi del nostro ospedale.
Ma i giorni scorrono veloci, e la Sicilia e la splendida Salina sono sempre più vicine. Giorni (pochi) di sole e di pace, tra le coccole di Carla e della zia Maria, tra fiori di zucca e caponi alla brace, erbe selvatiche, marmellate e malvasia, tra qualche libro e tanto sonno.
Poi, la telefonata di Luca, che coordina il nostro progetto in Sierra Leone, mentre cammino lento sul molo di Rinella fissando gli scogli come facevo da bambino, cercando invano di scorgere grandi pesci o tesori di antichi pirati.
"Gino, uno dei nostri ha avuto febbre alta nella notte, gli abbiamo fatto un prelievo di sangue per la per, tra qualche ora avremo il risultato."
Poi la sentenza: "Positivo, ha l'Ebola".
Organizziamo una teleconferenza con la Sierra Leone: come è potuto succedere? Che cosa facciamo? Come possiamo proteggerci? Dobbiamo andarcene? Nel team c'è molta preoccupazione, un misto di paura, scoramento e impotenza. Sacrosanto, inevitabile, umano.
Vacanza finita, si va in Sierra Leone.
Vi sono cadaveri per le strade, la radio invita a non toccare i morti. Emergency si trova, per la prima volta, a confrontarsi con una epidemia. Il piccolo centro di isolamento, aperto da poco a Lakka, è sempre stracolmo di pazienti, fuori dai cancelli persone accasciate a terra, in attesa di un letto libero, o di morire durante la notte.
Lakka è un inferno di caldo e polvere, un intreccio di tende e recinzioni metalliche squassato dai temporali della stagione delle piogge. In questi
primi
giorni i pazienti muoiono spesso, troppo spesso, senza che riusciamo a capire il perché. Frustrazione, rassegnazione, impotenza: è una sorta di incubo che rischia di diventare paralizzante. Che cosa possiamo fare per queste persone, perlopiù giovani, spesso bambini, che ci muoiono davanti agli occhi in pochissimi giorni?
Gino Strada
Cit. da
Zona rossa
‐ Incipit
Frasi di Gino Strada
Nei
primi
cento giorni adotterei, nei limiti delle nostre competenze, misure per favorire le categorie produttive più colpite dalla crisi e migliorare la qualità della vita nelle aree più degradate.
Enrico Michetti
Cit. da
roma.corriere.it, intervista, 9 giugno 2021
Frasi di Enrico Michetti
Quando arrivano la tua serenità e la tua felicità, i
primi
ad essere invidiosi sono i tuoi parenti stretti.
Agostino Viscomi
Agostino Viscomi
Nonno, l'argento della tua canizie
rifulge nella luce dei sentieri
passi tra i fichi, i susini e i peri
con nelle mani un cesto di
primi
zie: || «Le piogge di Settembre già propizie
gonfian sul ramo i fichi bianchi e neri,
susine claudie
[4]
...
A chi lavori e speri
Gesù concede tutte le delizie»
(I sonetti del ritorno, IV)
Guido Gozzano
Cit. da
La via del rifugio
Frasi di Guido Gozzano
Oggi il nostro immaginario collettivo è costruito nelle fondamenta, giorno dopo giorno, dalla pornografia. E stiamo pornificizzando tutto, dalla politica all'informazione. Lo vedi anche nei dettagli, nell'attacco dei
primi
piani schiacciati, feticisti. E questo immaginario diventa una forma mentis. Soprattutto se siamo sul web dobbiamo farci i conti. Perché la pornografia è stato il motore della rete, della stessa libertà della rete, e di Twitter e Facebook, alla fine. E se la pornografia è così forte, ovviamente, è perché c'è qualcosa di pornografico già dentro di noi.
Saverio Raimondo
Cit. da
internazionale.it, 14 febbraio 2015
Frasi di Saverio Raimondo
Molti ragazzi parlano di apertura, di rispettare le donne ma sono i
primi
a dire "questa è una cicciona", "questa ha i peli sotto le ascelle", "questa è una troia" A volte si scherza o si usano con leggerezza parole che rafforzano un significato dispregiativo.
Victoria De Angelis
Cit. da
corriere.it, Sette, intervista, 10 febbraio 2021
Frasi di Victoria De Angelis
Lo smart working non può ridursi a un telelavoro con meno diritti. Specie per le donne, in qualche caso, diventa una doppia fatica perché si somma a quelle domestiche. Poi c'è il tema enorme delle infrastrutture. In
primi
s quelle digitali. Che è un nodo che riguarda tutti. Le periferie delle grandi città e le aree interne ci sono al nord come al sud. Il diritto alla connessione oggi è un diritto fondamentale. E occorre creare spazi comuni dove i giovani possano lavorare insieme, connessi al resto del mondo, ma che oltre a co-working siano anche presidi di comunità, in cui con le startup convivano per esempio corsi di alfabetizzazione digitale nei quartieri, per gli anziani. In questo modo valorizzeremo questi giovani "di ritorno" non solo in termini economici, per far crescere i consumi, ma anche in termini di trasformazione, di modernizzazione e apertura delle comunità.
Giuseppe Provenzano
Cit. da
vita.it, 17 novembre 2020
Frasi di Giuseppe Provenzano
L'uomo pulcino; il guscio dell'uovo che rappresenta, l'educazione ambientale, familiare e la formazione scolastica, serve a tutelare e proteggete il liquido interno, una volta che il liquido interno si solidifica diventa pulcino. Da qui può rompere il guscio che perde quella funzionalità protettiva diventando inutile oltre che soffocante, il pulcino apre gli occhi alla vita e inizia a fare i
primi
passi iniziando a vivere. Molti pulcini apriranno il loro guscio, altri non riusciranno ad aprirlo, altri ancora saranno come Calimero, apriranno il guscio ma non si sono liberati del tutto.
Davide C. M. Ortisi
Davide C. M. Ortisi
Presidentessa del consiglio
[dopo la grande fuga di Stitch]
: Allora dov'è?!
Ufficiale del consiglio
: È ancora nell'iperspazio.
Presidentessa del consiglio
: In che punto uscirà.
Ufficiale del consiglio 2
: Lo sto calcolando. Quadrante 17, sezione 005, area 51. È un pianeta che si chiama Terra.
Presidentessa del consiglio
: Voglio parlare subito con un esperto di quel pianeta!
[notando sul grande schermo]
E questa cos'è?
Ufficiale del consiglio 3
: Acqua. Lo ricopre quasi tutte.
Presidentessa del consiglio
: Non sopravviverà nell'acqua, la sua densità delle molecolare è troppo alta.
[vedendo sullo schermo che un'astronave, guidata da Stitch viene atterrata su un'isola hawaiana]
No! Naturalmente... Quanto tempo ci resta?
Ufficiale del consiglio 2
: Il suo atterraggio è previsto tra 3 ore e 42 minuti.
Presidentessa del consiglio
[ansimando]
: Dobbiamo sterminare il pianeta.
Pleakley
[arrivando]
: Momento! Buoni! Fermi tutti! La Terra è una riserva naturale protetta! Eh, già. La usiamo per ripopolare la famiglia delle zanzare, le quali – glielo ricordo – sono una specie in via d'estinzione!
Presidentessa del consiglio
: Quindi mi sembra di capire che lei è l'esperto?
Pleakley
: Non so se considerarmi tale...
[si ricompone e diventa serio]
Agente Pleakley al suo servizio.
Presidentessa del consiglio
: E se distruggessimo quell'isola?
Pleakley
: No, pazza incosciente! Le zanzare si nutrono di una
primi
tiva forma di vita umanoide
[civiltà umana]
che ha impiantato colonie ovunque!
Presidentessa del consiglio
: Sono intelligenti?
Pleakley
: No, ma sono molto delicati: ogni volta che un asteroide si schianta sul loro pianeta devono ricominciare da capo. Sono affascinanti, non è vero? Con questo sono riuscito a studiarli.
Presidentessa del consiglio
: E se facessi atterrare lì le nostre forze militari?
Pleakley
: Be', mi sembra una pessima idea! Queste sono creature molto semplici, mia cara signora! Creeremmo una gran baraonda, scateneremmo il panico sul pianeta!
Presidentessa del consiglio
: Un arresto discreto richiederebbe una conoscenza di 626 che non possediamo! Mi dica, signor Pleakley, chi riterrebbe più adatto al suo recupero?
Pleakley
: Vediamo... Ce l'ha un fratello? Una nonna a cui vuole bene? Un cugino simpatico? Un vicino con la barba?
Dal film:
Lilo e Stitch
Scheda film e trama
Frasi del film
"O Signore, ti preghiamo non perché non accadano i naufragi, ma finché, se accadono, tu voglia guidarli verso le coste delle Cornovaglia, per il beneficio di noi poveri abitanti". Così dice una loro vecchia preghiera dei
primi
del diciannovesimo secolo. In quell'angolo della Cornovaglia dimenticato dalla legge, prima che fosse istituita la guardia costiera Britannica... esistevano bande che per avidità di bottino, provocavano deliberatamente i naufragi, attirando le navi verso il loro crudele destino sulle rocce della selvaggia costa della Cornovaglia.
Dal film:
La taverna della Giamaica
Scheda film e trama
Frasi del film
Già a 11 anni ho cominciato a fare i
primi
spettacoli di teatro amatoriale. Poi a 14 anni a Foggia ho seguito dei laboratori teatrali. Non pensavo però che sarei mai riuscita a farne una professione. Pensavo di fare il tour operator dopo le superiori, mi sono anche iscritta all'università, facoltà di Lettere, quando ho deciso di fare un provino per il Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Se non fosse andato bene mi sarebbe piaciuto studiare Criminologia. E invece mi hanno preso. Tre anni di studio che sono stati una bellissima esperienza. E la mia famiglia mi ha sempre sostenuto in questo sogno.
Maria Chiara Giannetta
Cit. da
famigliacristiana.it, intervista, 1 febbraio 2018
Frasi di Maria Chiara Giannetta
Le assemblee deliberanti si compongono sempre d'intriganti o di gente più o meno illuminata; questi ultimi quasi sempre ingannati, divengono per lo più gli strumenti ed i complici dei
primi
.
Napoleone Bonaparte
Frasi di Napoleone Bonaparte
Due miei marescialli gareggiano per ritenere sotto i proprii ordini la divisione italiana; io la lascio a Suchet che ha molto più grandi cose a fare che Macdonald. Gl'Italiani torneranno un giorno a divenire i
primi
soldati d'Europa. Dite al Viceré che sono molto contento del mio bravo esercito italiano.
Napoleone Bonaparte
Frasi di Napoleone Bonaparte
Sembrano proprio il tipo di cose che mia figlia porterebbe a casa dalle sue lezioni di arte.
[Gaffe, visitando un museo di arte
primi
tiva etiope, nel 1965]
Filippo di Edimburgo
Frasi di Filippo di Edimburgo
Emma Russell
: Voglio salvare il mondo.
Mark Russell
: Ma liberando quei cosi non ha molto senso.
Emma Russell
: Per quanto appaia impossibile, ce l'ha. Ascoltami, Mark. Dopo che abbiamo perso Andrew, ho giurato che la sua morte non sarebbe stata inutile, che avrei trovato una risposta, una soluzione a perché i titani si risvegliavano. Ma andando più a fondo, mi sono resa conto che loro erano qui per una ragione e che, malgrado tutti questi anni passati a tentare di fermarli, non abbiamo osato affrontare la verità.
Mark Russell
: Quale verità?
Emma Russell
: Gli umani sono stati la specie dominante per migliaia di anni, e guarda come siamo messi. Sovrappopolazione, inquinamento, guerre. L'estinzione di massa che tutti temevamo è già cominciata, e noi ne siamo la causa. Noi siamo l'infezione. Ma come tutti gli organismi viventi, la terra ha scatenato una febbre per combattere questa infezione, i suoi originari e legittimi dominatori: i titani. Fanno parte del naturale sistema di difesa della terra, un modo per proteggere il pianeta, per mantenerne l'equilibrio. Ma se i governi sono autorizzati a contenerli, a distruggerli o a usarli per la guerra, l'infezione umana continuerà solamente a diffondersi, ed entro il ciclo della nostra vita il nostro pianeta morirà, e anche noi. A meno che non ristabiliamo l'equilibrio.
Rick Stanton
: Che cosa resterà, facendo tutto questo? Un mondo morto e carbonizzato dominato da mostri?
Emma Russell
: No, dott. Stanton, l'esatto opposto. Proprio come l'incendio in una foresta alimenta il terreno, o come un vulcano crea nuova terra, abbiamo le prove che queste creature faranno lo stesso. San Francisco, Las Vegas, dovunque vadano i titani, ritorna la vita, innescata dalle loro radiazioni. Sono l'unico elemento che può invertire la distruzione iniziata da noi. Sono la sola garanzia che la vita continuerà. Ma perché questo avvenga, dobbiamo lasciarli liberi.
Ilene Chen
: Così massacra il mondo?
Emma Russell
: No. Perché per quanto potrà essere difficile da credere, io vi prometto che l'umanità non andrà estinta. Con l'uso dell'ORCA, il mondo tornerà a un ordine naturale, un ordine dimenticato nel quale coesistevamo in equilibrio con i titani, i
primi
dèi.
Dal film:
Godzilla II - King of the Monsters
Scheda film e trama
Frasi del film
Aldo Laghi si chiamava in realtà Giulio Bolaffi. Imprenditore (era il Bolaffi dei francobolli), ufficiale degli alpini, fu tra i
primi
a salire in montagna, nelle valli di Lanzo. Grande organizzatore, comandante coraggioso, salvò centinaia di ebrei, sconfisse i tedeschi in campo aperto.
Aldo Cazzullo
Cit. da
Corriere della Sera, 23 febbraio 2018
Frasi di Aldo Cazzullo
La Resistenza per Emanuele
[Artom]
è uno sbocco naturale. Dopo i
primi
mesi con i garibaldini, nel gennaio 1944 si unisce agli azionisti della Val Pellice, di cui diventa commissario politico. Passa di banda in banda, batte la Val Germanesca, marcia per intere notti, partecipa ai combattimenti. All'apparenza è la persona meno adatta alla guerriglia: fragile, timido, maldestro, un «primo della classe» cresciuto in un mondo di libri, cultura e discussioni, oggi si direbbe un nerd.
Aldo Cazzullo
Cit. da
Possa il mio sangue servire
Frasi di Aldo Cazzullo
[Sulla possibilità di una tassa patrimoniale]
Il tema di fondo è che questa cosa è demenziale, perché prima di tutto fa scappare gli imprenditori e fa scappare la voglia di quello che gli Italiani hanno sempre fatto: l'ingegno e la nostra creatività che sappiamo mettere nel lavoro. Qui occorre tornare ai fondamentali: noi siamo i
primi
per risparmio al mondo. Adesso, invece, ci raccontano che il modello di società è un altro: che si deve fare debito, pensiamo anche all'ultima novità del cash back... Il passaggio intergenerazionale secondo la visione di chi ci governa non ha più valore, non si capisce perché i nostri genitori hanno lavorato e risparmiato per una vita intera. Questa è la logica assurda della patrimoniale. C'è chi pensa che sia una "genialata" vivere in affitto senza avere nulla, che un conto virtuale sia il massimo. Mi viene da fare una battuta: speriamo che non vada via la corrente.
Massimo Garavaglia
Cit. da
ticinonotizie.it, intervista, 13 dicembre 2020
Frasi di Massimo Garavaglia
Ciò che i Talibani fanno in Afghanistan è puro e semplice vandalismo. Il vandalo è innanzitutto un ignorante, un essere
primi
tivo, privo di cultura, di pensiero e soprattutto di libertà. I Talibani confondono il XXI secolo con la "Jahiliya", l'età delle tenebre, vale a dire l'epoca preislamica durante la quale gli arabi adoravano idoli in pietra. La distruzione delle statue e di altri idoli fu uno dei
primi
gesti dei Compagni del profeta che diffondevano l'islam. Ma tutto questo aveva un senso: Dio non è un oggetto, è un'idea, è l'anima dell'umanità. L'Islam nasceva appunto da una reazione contro quell'adorazione instabile, priva di spirito. I Talibani, che hanno dimostrato in tutti i modi di non aver compreso nulla dello spirito dell'Islam, si sono sentiti autorizzati a tornare indietro di quindici secoli per assassinare la memoria di una cultura millennaria.
Tahar Ben Jelloun
Frasi di Tahar Ben Jelloun
Il problema dei problemi: la pressione fiscale. Anche qui il peso è cresciuto nei vari momenti elettorali: considerando i dati cumulati dei
primi
due trimestri di ciascun anno, la pressione fiscale era pari al 37,9% nel 2001, al 39,3% nel 2006, al 39,1% nel 2008 per arrivare al 40,7% nel 2012. In questi numeri c'è una risposta su quello che ci serve per prendere ossigeno. Non solo in campagna elettorale ma dopo il voto.
Lina Palmerini
Cit. da
Il Sole 24 Ore, 25 gennaio 2013
Frasi di Lina Palmerini
La gente dice che la nuova musica indipendente si è semplificata, che è più paracula e che cerca di allinearsi alle tendenze. Questo è vero ma è anche vero che la mia generazione non ha altro da dire, è onesta ma talmente povera di contenuti che questa è l'unica musica possibile in questo momento in Italia perché c'è troppa superficialità. Molti artisti si sono formati infatti in un ventennio di vuoto culturale vertiginoso nel nostro Paese e ora se ne vedono i
primi
frutti.
Colapesce
Cit. da
luz.it, intervista, maggio 2017
Frasi di Colapesce
Una signora con i capelli rossi, di mezza età, ben vestita si fece largo tra la gente che mi circondava, si avvicinò e si incaricò di riportarmi alla realtà. «Dunque, lei ha detto che nel caso in cui perderà le elezioni tornerà a lavorare e non farà come fanno tutti, vero?» «Certo signora, penso che dobbiamo dare il buon esempio per
primi
noi.» «Giusto, molto interessante. Come interessanti sono le altre cose che ha detto, in particolar modo sulla macchina comunale e le cose da fare nei
primi
cento giorni. Condivido.» Bene, penso, questa è presa. Vediamo se riusciamo anche a coinvolgerla nella campagna elettorale. «Grazie signora. Se vuole può darci una mano. Vorremmo che la campagna elettorale fosse l'occasione per avvicinare nuove persone a un modo diverso di fare politica.» «No, guardi, non ha capito proprio niente. Io non la voto. È vero che condivido praticamente tutte le vostre idee e mi piace il vostro modo di proporle. Ma lei ha detto che se perde le primarie torna a lavorare. E siccome io credo che la sua scelta sarebbe utile come segnale nazionale, non solo non la voto, ma spero anche che perda, così da mantenere la sua promessa. Arrivederci.» Sono un chiacchierone e spesso ho la battuta pronta, ma quella volta non trovai le parole per risponderle. Persi l'attimo. E dietro al ragionamento stringente della signora rimasi come inebetito. Condivideva il nostro progetto al punto di sperare che noi perdessimo. Mitica! Mi sentivo scartato e buttato a terra come un difensore ubriacato da un dribbling del miglior Messi.
Matteo Renzi
Cit. da
Fuori!
Frasi di Matteo Renzi
"Baciami con i baci della tua bocca, poiché le tue carezze sono migliori del vino; il suo frutto è dolce al mio palato, la sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra m'abbraccia. Tutta bella, sei tu, amica mia. Tutta bella, sei tu. Le tue labbra somigliano a un nastro di porpora. I tuoi occhi attraverso il tuo velo, somigliano a quelli delle colombe e graziosa è la tua bocca. I tuoi seni son due cerbiatti gemelli di una gazzella che pascolano fra i gigli e il tuo ombelico è una coppa rotonda ove non manca mai vino profumato. Il tuo ventre è un mucchio di grano circondato da gigli, ne siano i tuoi seni come grappoli d'uva e il tuo palato vino squisito. A
primi
colomba mia, poiché il mio capo è bagnato di rugiada e i miei riccioli di gocce notturne. Vieni. Vediamo se la vite ha messo germogli. Se il suo fiore s'apre, se fioriscono i melograni."
[Voce fuori campo, recitando un passo dal Cantico dei Cantici]
Reverendo Walter Goodfellow
Dal film:
La famiglia omicidi
Scheda film e trama
Frasi del film
[A 19 anni dopo i
primi
successi]
Passai dalle feste liceali ai palasport. Come leader dei Lùnapop mi spettava appena l'1% degli incassi; mi arrivò lo stesso un assegno da 60 milioni. Fu una soddisfazione andare alla Carisbo, dall'impiegata che mi chiedeva insistentemente di rientrare: "Il suo conto è in rosso, dovremo chiuderlo!". Le mostrai l'assegno: "Lo chiuda pure, cambierò banca". Uscì il direttore a inseguirmi. Invano.
Cesare Cremonini
Cit. da
corriere.it, intervista, 27 dicembre 2020
Frasi di Cesare Cremonini
Sono indecisa tra me e te
Tra il Muay thai e il Karatè
Se rubarti nei musei, a cena con i tuoi
La cosa strana è che se faccio queste cose tu ci sei
Sapore maravilha ah
Cola rimmel dalle ciglia ah
Poi mi parli un po' di Coco Chanel
Coco Chanel, Coco Chanel
Forse è meglio se ci perdiamo di vista
Ti chiedo scusa, tra noi è stata una svista
A cadere su questo divano siamo i
primi
in lista
Fammi vedere San Paolo
Fammi vedere se poi ci perdiamo
Rissa per strada, portami a casa
Verso la schiena di Campobello
Eppure aggiungo il Guaranà
A questo gin con l'acqua tonica
Sarei da sola adesso se non ti dicessi, se non ti dicessi
Sono indecisa tra me e te
Tra il Muay thai e il Karatè
Se rubarti nei musei, a cena con i tuoi
La cosa strana è che se faccio queste cose tu ci sei
Sapore maravilha ah
Cola rimmel dalle ciglia ah
Poi mi parli un po' di Coco Chanel
Coco Chanel, Coco Chanel
Guardo il soffitto c'è una bella vista
Ti parlo di Dio, di noi a Bahia, mi esplode la testa, ah
Fammi vedere San Paolo
Fammi vedere se poi ci perdiamo
Giuro che poi litighiamo
Giuro che poi lì ti amo
L'anima pesa 4 pence
La nostra anima ha no chance
E forse ora ci trovo un senso
Ora che siamo io e te
Sono indecisa tra me e te
Tra il Muay thai e il Karatè
Se rubarti nei musei, a cena con i tuoi
La cosa strana è che se faccio queste cose tu ci sei
Sapore maravilha ah
Cola rimmel dalle ciglia ah
Poi mi parli un po' di Coco Chanel
Coco Chanel, Coco Chanel
Gaia Gozzi
Cit. da
Coco Chanel
Frasi di Gaia Gozzi
In un'ampia via di Mosca, a meno di duecento metri dalla stazione Leningrado, al primo piano di un lambiccato e orrendo albergo - costruito da Stalin nello stile noto ai moscoviti come Impero Durante la Peste - la prima,
primi
ssima Fiera dell'Audio - indetta dal British Council per l'insegnamento della lingua e la diffusione della cultura inglese - stava volgendo penosamente al termine. Erano le cinque e mezzo d'un volubile pomeriggio estivo. Dopo una serie di violenti acquazzoni, un sole feroce ma incerto sfolgorava nelle pozzanghere e sollevava vapori dal selciato. Tra i passanti, i più giovani indossavano jeans e scarpe di tela, mentre gli anziani giravano ancora imbacuccati.
John Le Carré
Cit. da
La Casa Russia
‐ Incipit
Frasi di John Le Carré
Dopo i
primi
sei mesi Pioli mi chiese: cosa vuoi fare? Non continuo, basta. Il giorno dopo Pioli mi ha richiamato e mi ha detto: ti ho lasciato dire di no con troppa facilità, tu devi rimanere, se non resti qui sarà un'altra cosa. Non è stato per il contratto, che sono rimasto, a questa età non è importante. Contano i valori e il rispetto. La sfida era ancora più difficile. Non volevo avere rimpianti, così ho chiamato Mino Raiola e ho detto: va bene, chiudi tutto. Ora sono pronto a smettere? No, perché mi sento troppo bene.
Zlatan Ibrahimovic
Cit. da
corriere.it, 5 dicembre 2020
Frasi di Zlatan Ibrahimovic
Perché si dice che i più violenti rivoluzionarii diventano i più rigidi tiranni? Tra un rivoluzionario e un autoritario che sembrano due uomini assolutamente diversi, incapaci di poter intendersi mai, la differenza non dev'esser poi molto grande, se l'uno è capace di mutarsi nell'altro e l'altro nell'uno. La convenienza, l'utilità, il tornaconto, può suggerire a ciascuno una certa professione di fede, interessata, e perciò soggetta ad esser disdetta col venire meno del vantaggio, ma chi potrà vantarsi d'esser del tutto disinteressato? Muta la qualità dell'interesse: interesse materiale o morale, diretto o indiretto, presente o futuro, reale o immaginario; ma sempre, tra tutte le opinioni che cozzano dentro di noi e che riconosciamo tutte vere, noi ne es
primi
amo qualcuna per uno speciale motivo...
Federico De Roberto
Cit. da
L'Imperio
Frasi di Federico De Roberto
«
[...]
e certuni bene informati assicuravano che una volta, nei
primi
tempi del nuovo governo, egli
[il duca]
aveva pronunziato una frase molto significativa, rivelatrice dell'antica cupidigia viceregale, della rapacità degli antichi Uzeda: "Ora che l'Italia è fatta, dobbiamo fare gli affari nostri...".»
Federico De Roberto
Cit. da
I Viceré
Frasi di Federico De Roberto
Quando si studiano i sinonimi, i
primi
e quasi direi classici esempî che i maestri ne dànno sono coraggio e temerità, timidezza e paura. Fra questi moti dell'animo passano differenze che ciascuno di noi sa valutare, per averle direttamente provate, dentro di sé. Fanciulli, se non potevamo entrare di notte in una stanza buia, eravamo paurosi; se invece, sapendo benissimo la nostra lezione, la presenza del signor ispettore, in iscuola, ci imbarazzava, eravamo timidi. Con gli anni, se la paura cessa-o per meglio dire cambia d'oggetto; perché i più bravi ne conoscono, dinanzi a certi spettacoli o a certe idee, i freddi sudori-la timidità inceppa troppe volte chi sembra più sicuro di sè.
Federico De Roberto
Cit. da
Il colore del tempo
Frasi di Federico De Roberto
Non si sa più comandare; quei pochi che esercitano un timido potere, quasi se ne scusano; si dicono i
primi
servitori del paese, gli strumenti del bene comune. Non si osa castigare; i delinquenti commuovono più delle vittime.
Federico De Roberto
Cit. da
Il colore del tempo
Frasi di Federico De Roberto
La sicurezza nazionale passa purtroppo attraverso il sacrificio. E il sacrificio è, in
primi
s, nostro, perché dobbiamo analizzare i dati, gestire e informare. E' una sofferenza. Voi non immaginate che sofferenza ho io a pensare ai 38mila morti, ai miei colleghi morti, agli altri miei colleghi che mi chiamano tutti i giorni e che mi dicono: "Fate le zone rosse, perché non ce la facciamo più". Lo vogliamo capire che siamo in guerra? E stiamo lottando per salvare l'Italia. Punto.
Pierpaolo Sileri
Cit. da
ilfattoquotidiano.it, 9 novembre 2020
Frasi di Pierpaolo Sileri
[Su George Weah]
Pura roccia, el negro. E anche un buon combattente fuori dal campo: è stato uno dei
primi
a unirsi al mio sindacato e vive lottando per il suo paese, la Liberia.
Diego Armando Maradona
Cit. da
Io sono el Diego
Frasi di Diego Armando Maradona
[Su Sócrates]
Oltre a essere un giocatore di
primi
ssimo livello, ha combattuto molto per i diritti dei giocatori, come me. Per protestare indossava sempre la bandana vietata dalla FIFA.
Diego Armando Maradona
Cit. da
Io sono el Diego
Frasi di Diego Armando Maradona
[Su Gonzalo Higuain]
Adesso la mia previsione mi conferma il pronostico ancor di più e avendo avuto la notizia che il pipita e il nuovo attaccante del Napoli la mia gioia è doppia perché sempre più azzurra, in
primi
s sono contento per il giocatore che è sempre stato un mio degno pupillo e poi sono sicuro che potrà dare delle grandi soddisfazioni ai miei concittadini e tifosi Napoletani che meritano il rispetto dell'Italia intera e dell'Europa calcistica perché sono l'esempio dello sport e dei valori sani, e poi un vero argentino non può mai giocare a Torino.
Diego Armando Maradona
Cit. da
Tuttosport.com, 24 luglio 2013
Frasi di Diego Armando Maradona
C'era una volta un Imperatore che dava tanta importanza alla bellezza ed alla novità dei vestiti. Spendeva la maggior parte dei suoi soldi per adornarsi. Non si curava dei suoi soldati, dei teatri o di scampagnate, se non quando gli servivano come pretesto per far mostra di qualche nuovo vestito. Per ogni ora della giornata, aveva una foggia speciale.
Nella grande città dove dimorava questo Imperatore, la vita era molto gaia, ed ogni giorno capitavano forestieri. Una volta vennero anche due bricconi, i quali si spacciarono per tessitori e raccontarono di saper tessere la più bella stoffa che si potesse vedere al mondo.
Non solo i colori e il disegno erano straordinariamente belli, ma i vestiti che si facevano con tale stoffa avevano questa mirabile proprietà: ad ogni uomo inetto al proprio impiego o più stupido della media, essi rimanevano invisibili.
- "
Ah, questi sì, sarebbero vestiti magnifici!
" - pensò l'Imperatore - "
Quando li indosserò saprò subito quali sono nel mio regno gli uomini inetti; e saprei subito distinguere gli uomini saggi dagli stolti! Sì, bisogna che mi faccia tessere questa stoffa!
"
L'Imperatore anticipò così ai due bricconi una bella somma di denaro, perché potessero cominciare il loro lavoro.
Essi prepararono due telai e fecero finta di mettersi a lavorare. Sui telai però, realmente, non avevano nulla di nulla. Nel domandare non avevano alcuna esitazione: domandavano sempre le sete più preziose e l'oro più fino. E la roba, se la mettevano in tasca, e continuavano a lavorare ai telai vuoti, anche fino a notte inoltrata.
- "
Mi piacerebbe sapere a che punto sono con il lavoro
" - pensò l'Imperatore. - "
Manderò qualcuno a vedere come prosegue il lavoro dei tessitori.
"
In città la notizia si era sparsa: tutti oramai sapevano la meravigliosa proprietà della stoffa, ed ognuno era curioso di vedere sino a che punto giungesse la stupidità del suo vicino.
- "
Manderò dai tessitori il mio vecchio onesto Ministro
" - pensò l'Imperatore - "
Può giudicare il lavoro meglio di qualunque altro, perché ha ingegno, e nessuno più di lui è adatto alla propria carica.
"
Il buon vecchio Ministro andò nella sala dove i due mariuoli facevano mostra di lavorare dinanzi ai telai vuoti.
- "
Dio mi assista!
" - esclamò il vecchio Ministro tra sé, sgranando gli occhi: "
Io non vedo nulla di nulla!
"
Ma si guardò bene dal dirlo!
I due bricconi lo pregarono di farsi più vicino: - "
E' bello il disegno? E i colori sono bene assortiti?
- e indicavano qua e là, le zone del telaio vuoto.
Il povero Ministro non si stancava di spalancare gli occhi, ma nulla riusciva a vedere, poiché nulla c'era!
- "
Mio Dio!
" - pensava - "
Che io sia proprio stupido? Non l'ho mai creduto, ma nessuno di se stesso lo crede! E se non fossi adatto a coprire la mia carica? No, no, no... Non è davvero il caso di andar a raccontare in giro che non vedo la stoffa!
"
- "
Non dice nulla?
" - domandò uno dei due uomini che stavano al telaio.
- "
Oh, lavoro perfetto, magnifico, proprio magnifico!
" - disse il vecchio Ministro, e guardò a traverso agli occhiali: "
Che disegno, che colori! Sì, dirò a Sua Maestà che il lavoro mi piace immensamente!
"
- "
Oh, questo ci fa davvero tanto piacere!
" - dissero entrambi i tessitori, decantando i colori per nome e indicando i particolari del disegno. Il vecchio Ministro stava bene attento, per poter dire le stesse cose quando fosse tornato dall'Imperatore. E così fece.
Intanto, i due bricconi domandavano dell'altro danaro, dell'altra seta, dell'altro oro, tutto per adoperarlo nel tessuto, naturalmente. E tutto mettevano invece nelle proprie tasche. Sul telaio non ne andava nemmeno un filo, ma continuavano come prima a lavorare al telaio vuoto.
L'Imperatore mandò poco dopo un altro ottimo ufficiale di Stato, affinché gli riferisse sull'andamento del lavoro, e se mancasse poco alla fine.
Accadde anche a lui precisamente quello che era accaduto al Ministro: guardava e guardava, e, poiché sul telaio vuoto nulla c'era, nulla riusciva a vedere.
- "
E' proprio un bel genere di stoffa, vero?
" - domandavano tutti e due i mariuoli. E intanto mostravano e spiegavano le bellezze della stoffa che non c'era.
- "
E pure, io non sono sciocco!
" - pensava l'ufficiale - "
Allora, non sono adatto alla mia alta carica! Sarebbe strano! Ad ogni modo, bisogna che nessuno lo sappia!
" Perciò, anche l'ufficiale di Stato vantò la stoffa che non vedeva, e si dichiarò pienamente sodisfatto tanto dei bellissimi colori quanto dell'eccellente disegno. - "
È proprio stupendo!
" - disse all'Imperatore.
Intanto in città non si faceva che parlare di questa magnifica stoffa.
Un bel giorno l'Imperatore stesso volle esaminare il tessuto mentre ancora stava ancora sul telaio. Si recò così dai due tessitori, accompagnato da un nutrito seguito di eletti cortigiani, tra i quali si trovavano anche i due vecchi valenti uomini che per
primi
erano andati a visionare la stoffa.
I due mariuoli lavoravano con più lena che mai, ma sempre senza trama e senza filo.
- "
Non è vero che è proprio stupenda?
" - dissero tutti e due i probi officiali - "
Si degni la Maestà Vostra di osservare questo ornato, questi colori!
" - ed accennavano al telaio vuoto, sempre credendo, ben inteso, che gli altri potessero vedere la stoffa.
- "
Che affare è questo?!
" - pensò l'Imperatore - "
Io non ci vedo nulla! Questa è grossa! Forse sono diventato un grullo? O forse non sono più adatto a fare l'Imperatore? Sarebbe la cosa peggiore che mi pssa capitare!
"
- "
Oh, è bellissimo!
" - disse ad alta voce - "
È proprio di mio pieno gradimento!
"
Non volendo confessare di non vedere nulla sul telaio, approvò soddisfatto il lavoro inesistente.
Tutto il seguito che lo accompagnava aveva un bell'aguzzare gli occhi: non riusciva a vedervi nulla che non vi avessero veduto gli altri. Ma tutti dissero con l'Imperatore: "
Bellissimo! Magnifico!
"
Gli consigliarono di indossare per la prima volta il vestito fatto con quella splendida stoffa nel corteo di gala, che egli doveva guidare alla prossima festa.
- "
Splendido, magnifico, meraviglioso!
" - si ripetè di bocca in bocca e tutti se ne rallegrarono.
L'Imperatore concedette ai due bricconi il permesso di portare all'occhiello il nastrino di cavaliere, con il titolo di Tessitori della Casa Imperiale.
Tutta la notte che precedeva il giorno della festa, i due bricconi rimasero alzati a lavorare, ed accesero più di sedici candele. Tutti poterono vedere quanto i due si affaccendassero a terminare i nuovi vestiti dell'Imperatore. Fecero mostra di levare la stoffa dal telaio; tagliarono l'aria con certe grosse forbici, cucirono con l'ago, ed alla fine dissero: "
Ecco, i vestiti sono pronti!
"
L'Imperatore stesso venne allora dai due, assieme ai suoi più alti cavalieri. I due bricconi, levando il braccio in aria, come se reggessero qualche cosa, dissero: "
Ecco i calzoni! Ecco la giubba! Ecco il mantello!
" - e così via.
- "
Son leggeri come ragnatele! Sembra di non portar nulla sul corpo! Ma questo è il loro maggior pregio!
"
- "
Già!
" - fecero tutti i cortigiani. Ma niente riuscirono a vedere, poiché niente c'era.
- "
Si degni la Maestà Vostra di deporre i vestiti che indossa
" - dissero i furfanti - "
e noi misureremo alla Maestà Vostra i nuovi, dinanzi a questo grande specchio.
"
L'Imperatore si spogliò, e quei bricconi fecero come se gli indossassero, capo per capo, i vestiti nuovi, che dicevano d'aver preparati; e lo strinsero ai fianchi, fingendo di agganciargli qualche cosa, che doveva figurare lo strascico; l'Imperatore si volgeva e si girava dinanzi allo specchio.
- "
Come vi stanno bene! Divinamente!
" - esclamarono tutti - "
Che ornati! Che colori! È proprio un vestito magnifico!
"
- "
Fuori è pronto il baldacchino di gala, di sotto al quale la Maestà Vostra guiderà la processione!
" - annunciò il Gran Cerimoniere.
- "
Eccomi!
" - disse l'Imperatore - "
Non mi sta bene?
" - E si volse di nuovo allo specchio, perché voleva fare come se esaminasse minuziosamente il proprio abbigliamento.
I paggi, i quali dovevano reggere lo strascico, camminavano chini a terra, come se tenessero realmente in mano un lembo di stoffa. Camminavano con le mani tese all'aria dinanzi a loro, perché non osavano lasciar vedere di non avere nulla.
E così l'Imperatore si mise alla testa del corteo solenne, sotto il superbo baldacchino. Tutta la gente che era nelle strade e alle finestre, esclamava:
- "
Mio Dio, come sono fuori dal comune i nuovi vestiti dell'Imperatore! Che stupendo strascico porta alla veste! Come tutto l'insieme gli sta bene!
"
Nessuno voleva rivelare che nulla vedeva; altrimenti avrebbe rivelato che non sarebbe stato adatto al proprio impiego, o sarebbe stato troppo sciocco. Nessuno dei vestiti imperiali aveva mai suscitato tanta ammirazione.
- "
Ma non ha niente addosso! Il re è nudo!
" - gridò a un tratto un bambinetto.
- "
Signore Iddio! Sentite la voce dell'innocenza! Il re è nudo!
" - esclamò il padre: e l'uno venne sussurrando all'altro quel che il piccino aveva detto.
- "
Non ha niente addosso! C'è là un bambino piccino piccino, il quale dice che l'Imperatore non ha alcun vestito addosso! Il re è nudo!
"
- "
Il re è nudo!
" - gridò alla fine tutto il popolo.
L'Imperatore si rodeva, perché anche a lui sembrava veramente che il popolo avesse ragione; ma pensava:
- "
Qui non c'è scampo! Qui ne va del decoro della processione, se non si rimane imperterriti!
"
E prese un'andatura ancora più maestosa. Ed i paggi continuarono a camminare chini, reggendo lo strascico che non c'era.
La morale di questa favola
Abbiate sempre il coraggio di esprimere il vostro pensiero, anche quando rischiate di fare brutte figure.
Da:
Il re è nudo! (I vestiti nuovi dell'imperatore)
Nell'analisi, nella valutazione di cosa significa gestire la Juventus nel 2016 o comunque nell'ultimo decennio
[...]
e quello che invece significava gestire una squadra di calcio fino all'introduzione dei diritti televisivi, fino ai
primi
anni '90, erano delle necessità diverse
[...]
Quando guardiamo oggi la dimensione della Juventus,
[...]
abbiamo una dimensione oramai che non è più quella ludica, del divertimento e dell'hobby, ma è una vera grande azienda.
Andrea Agnelli
Cit. da
movietele.it, 31 maggio 2016
Frasi di Andrea Agnelli
«Sono un po' stanco di me / sempre la stessa vitaccia / qualche volta mi cambio la faccia / ma la vita rimane com'è.» Sono le parole che cantavo anni fa nella sigla di Fregoli, uno sceneggiato che la Rai dedicò al più grande trasformista di tutti i tempi nel 1981. Leopoldo Fregoli era romano come me e, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, diventò una stella di fama internazionale. Quello che sconvolgeva di lui non era tanto la sua capacità di svestirsi e imparruccarsi alla velocità della luce, quanto la sua abilità di trasformarsi in un istante, abbinando a ogni costume una voce, una gestualità e un'intonazione diverse. Sapeva essere uomo, donna, ricco, povero, straniero, italiano, ed è stato tra i
primi
a reggere un intero spettacolo rimanendo da solo sul palco. Per fare questo, allenarsi e imparare un testo a macchinetta non basta. Romano, trasformista, attore di one-man show: era inevitabile che la mia storia, prima o poi, incrociasse la sua.
Gigi Proietti
Cit. da
Tutto sommato (VINTAGE): Qualcosa mi ricordo
Frasi di Gigi Proietti
Se negli Usa iniziano a crescere i
primi
sospetti per riciclaggio e traffico di stupefacenti, in Italia Sindona è ancora solido tra protezioni indissolubili. Forte del mandato di Paolo VI per trasferire all'estero le partecipazioni societarie della banca vaticana, con Marcinkus controlla la più massiccia esportazione di capitali mai avvenuta sino ai caveau della Swiss Bank, in società con la Santa Sede.
Gianluigi Nuzzi
Cit. da
Vaticano S.p.A.
Frasi di Gianluigi Nuzzi
Es
primi
un desiderio ti offro la mia stella! per sognare...
Mauro Lo Sole
Mauro Lo Sole
In Australia, come in molti altri Paesi del mondo, il fatto che due persone dello stesso sesso si amino non interessa a nessuno. Lei stessa
[Nicola Jane]
, nei
primi
tempi della nostra storia, quando veniva in Italia, si meravigliava del peso che diamo a queste scelte. E solo con lei sono riuscita a essere vera, senza maschere. Adesso non mi nascondo più.
Carolina Morace
Cit. da
corriere.it, intervista, 11 ottobre 2020
Frasi di Carolina Morace
Nella maggior parte dei casi che ho analizzato la decisione di uccidere ha rappresentato in
primi
s un modo "per risolvere un problema", ovviamente dal punto di vista dell'assassino.
Roberta Bruzzone
Cit. da
donnamoderna.com, intervista, 17 febbraio 2012
Frasi di Roberta Bruzzone
Io lì mi diverto tantissimo e poi a Ballando con le stelle ho la possibilità di esercitare la mia naturale propensione alla critica. Accettai di partecipare perché dovevano essere quattro puntate e invece, come canta qualcuno: "Siamo ancora qua!". Quando Milly Carlucci mi cercò per la
primi
ssima edizione non avevo capito niente, tanto che mi presentai al colloquio con le stampelle, perché mi sarebbe dispiaciuto dirle di no. Invece, lei, mi cercava per fare il giurato. Lanciai le stampelle e le dissi: "Sono pronto."
Guillermo Mariotto
Cit. da
gay.it, intervista, 4 maggio 2019
Frasi di Guillermo Mariotto
Negli anni della guerra la gente era consapevole di dover alvare la propria terra, la propria patria e pensava che una volta finito tutto, dopo la vittoria, si sarebbe ricominciato a vivere. Ma dopo la guerra, soprattutto nei
primi
anni, ben poco sembrava essere cambiato. Il lavoro era massacrante come sempre e si continuava a sognare: ecco, ricostruiremo tutto, faremo risorgere il paese e allora sì che potremo vivere davvero, da cristiani. Questa convinzione alimentava la speranza anche di chi era oppresso dai lavori più umilianti, logoranti, che così acquisivano un senso, e li aiutava a superare la dura fatica.
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
Ogni cosa a suo tempo. Storia della mia vita
Frasi di Mikhail Gorbaciov
In Medio Oriente è in corso da molti anni un conflitto tra Israele e i suoi vicini. Mosca viene indicata come la responsabile, poiché si oppone invariabilmente all'espansione di Israele e si schiera in difesa dei diritti sovrani dei popoli arabi, inclusi gli arabi della Palestina. All'Unione Sovietica vengono attribuiti inesistenti pregiudizi anti-israeliani, sebbene il nostro paese sia stato tra i
primi
a favorire la creazione dello stato d'Israele.
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
Perestrojka
Frasi di Mikhail Gorbaciov
La logica stessa della distensione era suggerita dalla crescente constatazione che non si può vincere una guerra nucleare. Partendo da questo principio, cinque anni fa proclamammo al mondo interno che non useremo mai per
primi
le armi nucleari.
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
Perestrojka
Frasi di Mikhail Gorbaciov
L'avventura come attore è iniziata all'incirca dieci anni fa, vinsi un provino per un protagonista di puntata nella fiction Carabinieri, in quella serie c'erano tanti attori che stavano nascendo e che riscuotevano i
primi
successi, uno su tutti Argentero, in quella puntata fu proprio lui ad arrestarmi. Non mi piacque la mia interpretazione, anche perché non avevo mai frequentato un corso di recitazione. Subito dopo la fine delle riprese mi iscrissi in un accademia e la frequentai per due anni. Mi piacque così tanto che il desiderio di vivere recitando divenne il mio obiettivo più grande.
Gilles Rocca
Cit. da
mondospettacolo.com, intervista, 29 ottobre 2014
Frasi di Gilles Rocca
Nostro Signore ha detto che gli ultimi saranno i
primi
. Non ha detto di preciso quando.
Luciana Colacci
Dal film:
Gli ultimi saranno ultimi
Scheda film e trama
Frasi del film
Scrivere rap è una cosa che faccio fin da bambino e con il fatto che ho avuto successo è sempre uno stimolo nuovo. E' la fame che è importante, la voglia di rimanere sempre entro i
primi
cinque, di essere competitivo. Aver fatto dischi di platino e grandi tour è uno spronarsi per fare ancora meglio.
Jake La Furia
Cit. da
panorama.it, intervista, 14 novembre 2013
Frasi di Jake La Furia
[Sei stato uno dei
primi
a portare il reggaeton nel rap in Italia. Ora in molti lo fanno, ma all'epoca come eri visto dai colleghi?]
Non so perché non me n'è mai fregato un cazzo. Non volevo fare il modesto e non ne ho sicuramente più voglia ora, quindi me lo devono sucare. Se mai mi hanno preso per il culo, l'hanno fatto alle mie spalle. Non mi possono dire un cazzo, nessuno di questi che rappa può farlo. Se io rappo per sbaglio con la sinistra distruggo tutti. Mettiamo subito in chiaro questa cosa qua. Diciamo che non mi sono mai posto il problema. Quando poi sono arrivati i risultati, quelli grossi, ho smesso proprio di farmi la domanda. A parte una difficoltà iniziale del cambio di genere musicale, quindi della serie "Cazzo, dove lo mando a suonare?", tutti i pezzi di reggaeton sono sempre rappati. Poi è arrivato il mega singolone che ha suonato chiunque, e questo ha sistemato le cose. Mi ha riposizionato più in alto. Poi è vero che a me non piacciono le cose facili, ma ora mi sono infilato un dito in culo che nemmeno hai idea. Sarà dura ma ce la facciamo.
Jake La Furia
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 16 novembre 2018
Frasi di Jake La Furia
La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, che si rivolge agli italiani parlando in italiano e si commuove per la nostra situazione è decisamente un'immagine di grande effetto. Ma alle parole devono corrispondere i fatti. E i fatti sono che quando in Italia scoppia il Coronavirus, l'Unione europea stanzia 200 milioni di euro. Briciole! Meno di quanto spenda per l'inutile e doppione sede di Strasburgo. Poi il contagio arriva in Germania e in Francia e allora si comincia a parlare di miliardi, 25 furono i
primi
stanziati e solo quando la situazione sanitaria diventa ingestibile in quasi tutti i Paesi Europei ecco che la Commissione comincia a prendere le cose un po' più seriamente e si comincia a parlare di un grande piano di rilancio dell'economia: all'Italia vengono promessi oltre 80 miliardi a fondo perduto. Tutti ad applaudire, tutti a elogiare l'Europa... Mentre noi, richiamando tutti a un bagno di realtà. Sostenevamo che forse nella migliore delle ipotesi sarebbero arrivati entro la fine dell'anno 2-3 miliardi. Ed eravamo ottimisti visto che l'altro giorno Angela Merkel ha testualmente detto che in Italia i soldi non arriveranno prima del 2021. Nel frattempo chissà quante imprese saranno chiuse e quanti italiani saranno stati licenziati.
Raffaele Fitto
Cit. da
nazionefutura.it, intervista, 7 Luglio 2020
Frasi di Raffaele Fitto
Sono coerentemente, da sempre, dalla stessa parte politica. Sono stato fra i
primi
– se non il primo – che ad Atreju 2018 ha accolto l'invito di Giorgia Meloni a dar vita a una grande forza politica che fosse sì ancorata a valori e principi comuni (Nazione, Famiglia, Radici Cristiane) del centrodestra, ma che non guardasse al passato, ma al futuro, nella convinzione che in Italia e nel centrodestra ci fosse bisogno di un partito di destra moderno.
Raffaele Fitto
Cit. da
nazionefutura.it, intervista, 7 Luglio 2020
Frasi di Raffaele Fitto
mamma e papà
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non mi hanno mai detto
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che dovevo essere buono
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con gli altri bambini
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che dovevo portare rispetto ai più grandi
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come agli animali
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e ai compagni di scuola
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non mi hanno mai detto
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devi dire grazie, si dice per favore
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non mi hanno mai detto
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adesso corri a chiedere scusa,
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sono stati loro i
primi
ad essere buoni
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con gli altri bambini, gentili con gli adulti
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e a chiedere scusa ogni volta
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che facevano qualche cazzata
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sono stati loro i
primi
a dire grazie
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quando gli veniva offerto qualcosa,
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i
primi
ad accarezzare un animale
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quando nelle nostre passeggiate domenicali
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si andava a prendere il gelato sul corso,
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ed io ho imparato dalle cose che ho visto
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ho praticato l'esempio, mai la voce
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mamma e papà
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non mi hanno mai detto
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che una persona in difficoltà
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va sempre aiutata,
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che il mare non si sporca
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mica è una discarica,
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che non esistono gli stranieri
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perché i terreni sono tanti
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ma la terra è solo una
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sono stati i
primi
a correre incontro
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al grido di uomo, al grido di pianto
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hanno gettato le cartacce
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nei cestini della spiaggia
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anche quando il rifiuto non era loro,
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ed io ho imparato dalle cose che ho visto
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ho praticato l'esempio, mai la voce
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mamma e papà, quando ero piccolo
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e li vedevo fumare, mi dicevano che faceva male
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che per nessuna ragione al mondo
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avrei dovuto cominciare,
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e mentre mi accendo una sigaretta
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sorrido perché avevano ragione
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ma ho imparato dalle cose che ho visto
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ho praticato l'esempio, mai la voce
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i bambini imparano dalle cose che fate
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non da quello che dite,
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praticate la meraviglia in silenzio,
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muovetevi in poesia
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date all'amore il movimento,
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non siate il consiglio,
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siate l'esempio.
Gio Evan
Frasi di Gio Evan
«Rispondete, signore!», disse. «Vi abbiamo interrogato cortesemente, e ogni domanda esige una risposta». «Sono libero, suppongo, di dire o non dire chi sono ai
primi
due venuti cui prende il capriccio di interrogarmi». Guiche trattenne a gran fatica la voglia furiosa di rompere le ossa al monaco. «Innanzitutto – disse compiendo uno sforzo su se stesso, – non siamo i
primi
due venuti; il mio amico è il visconte di Bragelonne, e io sono il conte di Guiche. Infine non è per capriccio che vi facciamo questa domanda, ma perché c'è un uomo, ferito e moribondo, che invoca i conforti della Chiesa. Se siete un prete, vi ingiungo, in nome dell'umanità, di seguirmi per confortare quell'uomo; se non lo siete, è un'altra cosa. In nome della cortesia, che tanto sembrate ignorare, vi avverto che vi punirò per la vostra insolenza».
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Vent'anni dopo
Frasi di Alexandre Dumas padre
Sono nei quarti contro l'argentino Guillermo Coria, un altro giovincello, il quale dichiara pubblicamente che sono il suo idolo. Sentite, dico ai giornalisti, preferirei non essere il suo idolo e giocare con lui sul cemento che essere il suo idolo e giocare con lui sulla terra. Quanto odio questo fango. Perdo quattro dei
primi
cinque game. Poi vinco il set. Quanto amo questo fango.
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
La recitazione? Non è stato un bisogno né me la sono cercata, è capitata, come quasi tutto nella mia vita. Quando avevo 14 anni, un ragazzo della mia scuola vide una foto che aveva fatto mio padre - che era fotografo - e la mandò a una trasmissione televisiva dove cercavano una ragazza che somigliasse a Sandra Dee. Non c'entravo nulla con lei, ma la mia foto era la più bella. Mi chiamarono subito dicendomi che avevo vinto una serata con l'attore e un provino a Hollywood. È stato lì che mi hanno messo il pallino. Andai a Los Angeles dove iniziai la mia nuova vita grazie ad amici di famiglia che mi ospitarono i
primi
tempi, ma quel provino non lo feci mai.
Barbara Bouchet
Cit. da
marieclaire.com, 2 aprile 2019
Frasi di Barbara Bouchet
Il processo, detto del 7 Aprile, divide non solo Padova, ma l'opinione pubblica italiana. A favore di Calogero si schiera il Pci padovano; contro, una gran parte dei socialisti e la nuova sinistra, che chiamano «teorema» il complesso delle accuse; una ricostruzione astratta, sostengono, per criminalizzare il movimento. L'opinione di Calogero non è condivisa dal giudice istruttore Giovanni Palombarini, il quale ridimensiona le accuse ponendo in risalto le differenze tra Autonomia e brigatisti. Il processo, che si conclude in Cassazione a circa dieci anni dai
primi
arresti, convalida solo in parte le tesi originarie. Viene in sostanza riconosciuta fondata quella secondo cui Negri e altri capi dell'Autonomia sarebbero stati i promotori di una trama eversiva, per l'appunto autonoma, prolungatasi senza interruzione dal '71 al '79.
Sergio Zavoli
Cit. da
La notte della Repubblica
Frasi di Sergio Zavoli
Ore 18 del 1º settembre 1960. Dall'Olimpico giungono, in diretta, le parole del telecronista Paolo Rosi:
Partenza valida! Berruti è scattato... è già in vantaggio... sta per completare i
primi
cento metri... è nettamente in testa... stupenda l'azione di Berruti che ora viene incalzato da Carney... Berruti riesce a conservare il vantaggio... è medaglia d'oro...
Il 25 agosto Giulio Andreotti aveva inaugurato, a Roma, i giochi della 17ª Olimpiade. Con una spettacolare manifestazione, anche di efficienza, Roma si offriva al giudizio del mondo. Il successo, grazie alla televisione, avrà una risonanza internazionale.
Sergio Zavoli
Cit. da
La notte della Repubblica
Frasi di Sergio Zavoli
Oh, ehm... questa è la mia prima intervista di sempre con il sindaco Stockman. Gli avrò fatto fare quest'intervista almeno quattro volte, credo di avergli anche detto che i suoi capelli si asciugavano prima perché era quasi calvo. Naturalmente a quel tempo non sapevo quanto fosse bravo a gestire quello che stava per accadere. I
primi
segni che qualcosa andasse storto ci furono sei settimane prima del 4 luglio. Ne parlarono alle news, ma non credo che qualcuno avesse messo in correlazione le due cose.
Donna Thompson
Dal film:
The Bay
Scheda film e trama
Frasi del film
Ognuno di noi, ogni giorno, affronta delle sfide.
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Ognuno ha le proprie paure, i dubbi, le incertezze che ci fanno reagire in maniera diversa rispetto ad altri, di fronte alla stessa situazione.
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Impariamo a non giudicare, perché noi per
primi
non possiamo dire con certezza cosa avremmo fatto.
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A volte siamo roccia, su cui tutti possono aggrapparsi, a volte siamo delicati e fragili come la neve, che al contatto di una mano si scioglie. A volte siamo grandi, delle volte bambini. Dipende dal momento, dipende da quello che abbiamo vissuto, dipende da ciò che in quel momento proviamo.
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Quindi impariamo a non giudicare, ma a dare conforto, a dare agli altri quello di cui avremmo bisogno se fossimo al posto loro.
Simona Bianchera
Titolo della poesia:
Non giudicare
Frasi di Simona Bianchera
Nel periodo in cui Slait fondò la 333 Mob con Low Kidd io lo guardavo con la coda dell'occhio, perché non ne volevo più saperne di rap, mi ero lanciato a produrre drum'n'bass con Hellmuzik. Una sera andammo al Rock'N'Roll, un locale di Milano in zona Stazione Centrale, e Lazza iniziò a fare freestyle. Ad un certo punto arrivò Ensi, con cui io avevo a lungo lavorato nei miei
primi
anni a Milano. Lui è un campione del freestyle, ma Lazza gli diede filo da torcere. Guardandolo pensai "guarda tu questo figlio di puttana, mi ha fatto tornare il sorriso". Mi rimisi a studiare la trap e tutte le cose nuove che non avevo ascoltato.
Hell Raton
Cit. da
rockit.it, intervista, 29 luglio 2019
Frasi di Hell Raton
Alba
: Guarda che io sono tua madre: vedo e sento tutto, anche se non ti sembra.
Paolo
: Mamma, ho quarantadue anni e ho fallito in talmente tante cose, sei sicura di vederle tutte?
Alba
: Tu sei un artista , sono altre le cose in cui ti es
primi
, no?
Paolo
: Sì, va bene...
Alba
: Che c'è?
Paolo
: C'è che vorrei una vita normale.
Alba
: Le vite normali non esistono, hai visto i tuoi fratelli. Tu pensi che la mia vita con tuo padre sia stata normale? Tu vivrai tante vite e lo farai attraverso i personaggi dei tuoi libri. sai che sei speciale? non dubitarne mai.
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
Isabella
: Quali sono stati i nostri
primi
venti minuti? Quelli da bambini o quelli sul traghetto venendo qua? Oppure quelli che stiamo vivendo adesso?
Paolo
: E se non sono ancora cominciati i nostri
primi
venti minuti?
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
Isabella
: Ma l'idea dei venti minuti nel libro come t'era venuta?
Paolo
: L'idea dei venti minuti?
Isabella
: Sì.
Paolo
: Be', osservando.
Isabella
: Osservando?
Paolo
: Sì. Be', i
primi
venti minuti quando... quando conosci qualcuno sono quelli in cui racconti chi sei, no? Dici tutta la verità su di te, sul tuo passato tanto... tanto pensi di non aver nulla da perdere.
Isabella
: E poi?
Paolo
: E poi... poi i venti minuti diventano venti ore, venti giorni, venti settimane, venti mesi, vent'anni. E ti rendi conto che non ti sei mai più riparlato come allora. Ti ritrovi segretamente a sognare di fuggire per vivere altri venti minuti con un altro sconosciuto.
Isabella
: Ci hai proprio preso!
Paolo
: La vita è un gran casino.
Isabella
: Totale.
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
Dio ci ha donato la capacità di provare prima i sentimenti poi la parola, per comprendere l' importanza dei
primi
che non hanno bisogno delle seconde, come quando si è bambini.
Nicola Ricciardi
Nicola Ricciardi
La scienza non è infallibile e anche all'interno della scienza ci sono tante divisioni. I politici in questa grande battaglia sono arrivati terzi e ultimi:
primi
sono arrivati i cittadini, secondi gli scienziati, terzi i politici con le loro goffaggini.
Corrado Formigli
Cit. da
corriere.it, intervista, 2 giugno 2020
Frasi di Corrado Formigli
Wuhan e la provincia dell'Hubei hanno diverse somiglianze con Milano e la Pianura Padana. Il Sud invece per un fattore geografico e climatico è stato meno colpito. In più aveva già affrontato in passato diverse epidemie, colera in
primi
s.
Giulio Tarro
Cit. da
affaritaliani.it, intervista, 15 aprile 2020
Frasi di Giulio Tarro
Stiamo bene così tutti insieme, vero Guido? I
primi
tempi non avevo capito, non avevo capito bene che le cose dovevano andare così. Ma adesso, hai visto Guido, sono brava: non ti do più fastidio, non ti domando più niente. Sono stata un po' zuccona, eh? C'ho messo vent'anni a capire! Vent'anni! Dal giorno che ci siamo sposati... e tu sei diventato mio marito e io tua moglie. Ti ricordi, Guido? Ti ricordi quel giorno?
[alla fine della visione dell'harem]
Luisa
Dal film:
8 1/2
Scheda film e trama
Frasi del film
Inviati speciali testimoniano gli eventi
con audaci
primi
piani, inquadrature emozionanti
di persone disperate che stanno per impazzire,
di bambini denutriti così ben fotografati
messi in posa per morire.
Giorgio Gaber
Cit. da
C'è un'aria
Frasi di Giorgio Gaber
O patria mia, vedo le mura e gli archi
|
E le colonne e i simulacri e l'erme
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Torri degli avi nostri,
|
Ma la gloria non vedo,
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Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
|
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
|
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
|
Oimè quante ferite,
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Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,
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Formosissima donna! Io chiedo al cielo
|
E al mondo: dite dite;
|
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
|
Che di catene ha carche ambe le braccia;
|
Sì che sparte le chiome e senza velo
|
Siede in terra negletta e sconsolata,
|
Nascondendo la faccia
|
Tra le ginocchia, e piange.
|
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
|
Le genti a vincer nata
|
E nella fausta sorte e nella ria.
|
|
Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
|
Mai non potrebbe il pianto
|
Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
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Che fosti donna, or sei povera ancella.
|
Chi di te parla o scrive,
|
Che, rimembrando il tuo passato vanto,
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Non dica: già fu grande, or non è quella?
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Perchè, perchè? dov'è la forza antica,
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Dove l'armi e il valore e la costanza?
|
Chi ti discinse il brando?
|
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
|
O qual tanta possanza
|
Valse a spogliarti il manto e l'auree bende?
|
Come cadesti o quando
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Da tanta altezza in così basso loco?
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Nessun pugna per te? non ti difende
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Nessun de' tuoi? L'armi, qua l'armi: io solo
|
Combatterò, procomberò sol io.
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Dammi, o ciel, che sia foco
|
Agl'italici petti il sangue mio.
|
|
Dove sono i tuoi figli? Odo suon d'armi
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E di carri e di voci e di timballi:
|
In estranie contrade
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Pugnano i tuoi figliuoli.
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Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi,
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Un fluttuar di fanti e di cavalli,
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E fumo e polve, e luccicar di spade
|
Come tra nebbia lampi.
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Nè ti conforti? e i tremebondi lumi
|
Piegar non soffri al dubitoso evento?
|
A che pugna in quei campi
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L'Itala gioventude? O numi, o numi:
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Pugnan per altra terra itali acciari.
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Oh misero colui che in guerra è spento,
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Non per li patrii lidi e per la pia
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Consorte e i figli cari,
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Ma da nemici altrui,
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Per altra gente, e non può dir morendo:
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Alma terra natia,
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La vita che mi desti ecco ti rendo.
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|
Oh venturose e care e benedette
|
L'antiche età, che a morte
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Per la patria correan le genti a squadre;
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E voi sempre onorate e gloriose,
|
O tessaliche strette,
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Dove la Persia e il fato assai men forte
|
Fu di poch'alme franche e generose!
|
Io credo che le piante e i sassi e l'onda
|
E le montagne vostre al passeggere
|
Con indistinta voce
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Narrin siccome tutta quella sponda
|
Coprìr le invitte schiere
|
De' corpi ch'alla Grecia eran devoti.
|
Allor, vile e feroce,
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Serse per l'Ellesponto si fuggia,
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Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;
|
E sul colle d'Antela, ove morendo
|
Si sottrasse da morte il santo stuolo,
|
Simonide salia,
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Guardando l'etra e la marina e il suolo.
|
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E di lacrime sparso ambe le guance,
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E il petto ansante, e vacillante il piede,
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Toglieasi in man la lira:
|
Beatissimi voi,
|
Ch'offriste il petto alle nemiche lance
|
Per amor di costei ch'al Sol vi diede;
|
Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira.
|
Nell'armi e ne' perigli
|
Qual tanto amor le giovanette menti,
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Qual nell'acerbo fato amor vi trasse?
|
Come sì lieta, o figli,
|
L'ora estrema vi parve, onde ridenti
|
Correste al passo lacrimoso e duro?
|
Parea ch'a danza e non a morte andasse
|
Ciascun de' vostri, o a splendido convito:
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Ma v'attendea lo scuro
|
Tartaro, e l'onda morta;
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Nè le spose vi foro o i figli accanto
|
Quando su l'aspro lito
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Senza baci moriste e senza pianto.
|
|
Ma non senza de' Persi orrida pena
|
Ed immortale angoscia.
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Come lion di tori entro una mandra
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Or salta a quello in tergo e sì gli scava
|
Con le zanne la schiena,
|
Or questo fianco addenta or quella coscia;
|
Tal fra le Perse torme infuriava
|
L'ira de' greci petti e la virtute.
|
Ve' cavalli supini e cavalieri;
|
Vedi intralciare ai vinti
|
La fuga i carri e le tende cadute,
|
E correr fra'
primi
eri
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Pallido e scapigliato esso tiranno;
|
Ve' come infusi e tinti
|
Del barbarico sangue i greci eroi,
|
Cagione ai Persi d'infinito affanno,
|
A poco a poco vinti dalle piaghe,
|
L'un sopra l'altro cade. Oh viva, oh viva:
|
Beatissimi voi
|
Mentre nel mondo si favelli o scriva.
|
|
Prima divelte, in mar precipitando,
|
Spente nell'imo strideran le stelle,
|
Che la memoria e il vostro
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Amor trascorra o scemi.
|
La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando
|
Verran le madri ai parvoli le belle
|
Orme del vostro sangue. Ecco io mi prostro,
|
O benedetti, al suolo,
|
E bacio questi sassi e queste zolle,
|
Che fien lodate e chiare eternamente
|
Dall'uno all'altro polo.
|
Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle
|
Fosse del sangue mio quest'alma terra.
|
Che se il fato è diverso, e non consente
|
Ch'io per la Grecia i moribondi lumi
|
Chiuda prostrato in guerra,
|
Così la vereconda
|
Fama del vostro vate appo i futuri
|
Possa, volendo i numi,
|
Tanto durar quanto la vostra duri.
Giacomo Leopardi
Titolo della poesia:
All'Italia
Frasi di Giacomo Leopardi
Uno dei
primi
segni che cominciamo a capire è il desiderio della morte. Questa vita ci sembra insopportabile, un'altra irraggiungibile. Non ci si vergogna più di voler morire; si prega di venir trasferiti dalla vecchia cella, che odiamo, in una nuova, che dobbiamo ancora imparare ad odiare. C'entra anche un briciolo di fede che, durante il trasferimento, il Signore passi per caso nel corridoio, guardi in faccia il prigioniero e dica: «Costui non rinchiudetelo più. Ora viene con me».
[da Considerazioni sul peccato, il dolore, la speranza e la vera via, in Tutti i romanzi, i racconti, pensieri e aforismi]
Franz Kafka
Frasi di Franz Kafka
Dai da mangiare a un pollo solo mais e quello si ammala, come capitò ai
primi
coloni: pellagra, carenza di niacina, un sacco di disturbi, dermatite, atassia, perfino demenza. Ma dai da mangiare a un pollo mais e lisina e quello passa dall'uovo allo spiedo in sei mesi anziché otto.
[voce fuori campo]
Mark Whitacre
Dal film:
The Informant
Scheda film e trama
Frasi del film
Credo che il cosmo abbia il suo modo di riequilibrare le cose e le sue leggi, quando queste vengono stravolte e condivido con voi alcune riflessioni.
Il momento che stiamo vivendo, pieno di anomalie e paradossi, fa pensare...
In una fase in cui il cambiamento climatico causato dai disastri ambientali è arrivato a livelli preoccupanti, la Cina in
primi
s e tanti paesi a seguire, sono costretti al blocco; l'economia collassa, ma l'inquinamento scende in maniera considerevole. L'aria migliora; si usa la mascherina, ma si respira...
In un momento storico in cui certe ideologie e politiche discriminatorie, con forti richiami ad un passato meschino, si stanno riattivando in tutto il mondo, arriva un virus che ci fa sperimentare che, in un attimo, possiamo diventare i discriminati, i segregati, quelli bloccati alla frontiera, quelli che portano le malattie. Anche se non ne abbiamo colpa. Anche se siamo bianchi, occidentali e viaggiamo in business class.
In una società fondata sulla produttività e sul consumo, in cui tutti corriamo 14 ore al giorno dietro a non si sa bene cosa, senza sabati né domeniche, senza più rossi del calendario, da un momento all'altro, arriva lo stop.
Fermi, a casa, giorni e giorni. A fare i conti con un tempo di cui abbiamo perso il valore, se non è misurabile in compenso, in denaro.
Sappiamo ancora cosa farcene?
In una fase in cui la crescita dei propri figli è, per forza di cose, delegata spesso a figure ed istituzioni altre, il virus chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare famiglia.
In una dimensione in cui le relazioni, la comunicazione, la socialità sono giocate prevalentemente nel "non-spazio" del virtuale, del social network, dandoci l'illusione della vicinanza, il virus ci toglie quella vera di vicinanza, quella reale: che nessuno si tocchi, niente baci, niente abbracci, a distanza, nel freddo del non-contatto.
Quanto abbiamo dato per scontato questi gesti ed il loro significato?
In una fase sociale in cui pensare al proprio orto è diventata la regola, il virus ci manda un messaggio chiaro: l'unico modo per uscirne è la reciprocità, il senso di appartenenza, la comunità, il sentire di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi. La responsabilità condivisa, il sentire che dalle tue azioni dipendono le sorti non solo tue, ma di tutti quelli che ti circondano. E che tu dipendi da loro.
Allora, se smettiamo di fare la caccia alle streghe, di domandarci di chi è la colpa o perché è accaduto tutto questo, ma ci domandiamo cosa possiamo imparare da questo, credo che abbiamo tutti molto su cui riflettere ed impegnarci.
Perché col cosmo e le sue leggi, evidentemente, siamo in debito spinto.
Ce lo sta spiegando il virus, a caro prezzo.
Francesca Morelli
Se dovessimo aprire i confini è mai possibile che la nostra fiducia negli individui sarebbe tradita? Forse sì. Su duecentoquaranta milioni di persone quasi sicuramente si possono trovare elementi impuri. E gli impuri verranno alla superficie. Perciò lasciamo che i rifiuti, la feccia venga a galla e lasciamo che le onde li portino lontano dalle nostre spiagge. Quello che dico coincide con la politica di Lenin nei
primi
anni della rivoluzione, quando mandavamo i nemici dell'Unione Sovietica all'estero in esilio. Tutti quelli che desiderano lasciarci non devono trovare ostacoli. «Vuoi andartene?» dicevamo. «Bene fai le valigie e vattene!» Ed essi partivano. Ora, dopo cinquant'anni, cerchiamo in ogni persona il potenziale disertore. Abbiamo dovuto inventare la politica dei confini per tenerci i rifiuti e la feccia. Dobbiamo cominciare a pensare alle persone che non meritano di essere chiamate feccia, persone che potrebbero avere temporanei vacillamenti nelle loro convinzioni o che potrebbero voler provare l'inferno capitalista, alcuni aspetti del quale possono attirare i nostri elementi meno decisi. Non dobbiamo trattenere queste persone. Dobbiamo dar loro la possibilità di scoprire da soli che cos'è il mondo.
Se non cambieremo a tale proposito la nostra politica, temo che screditeremo gli ideali del marxismo-leninismo sui quali è fondato il nostro modo di vita.
[Explicit]
Nikita Kruscev
Cit. da
Kruscev ricorda
Frasi di Nikita Kruscev
[Sulle Grandi purghe]
Il nostro partito porta ancora i segni delle dannose conseguenze delle purghe. L'atteggiamento inculcato da Stalin nella mente di numerosi membri del partito ha lasciato una specie di incrostazione nella coscienza di molte persone, specialmente di persone ottuse e dalle vedute limitate. Ancora oggi si possono trovare degli individui che ritengono che i metodi di Stalin fossero i soli capaci di portare all'edificazione del socialismo e alla realizzazione degli scopi prefissi nel nostro paese. Per quanto mi riguarda, affermare che si può far lavorare la gente solo se qualcuno la sovrasta facendo schioccare una frusta sulla sua testa riflette una mentalità affatto
primi
tiva e servile.
Nikita Kruscev
Cit. da
Kruscev ricorda
Frasi di Nikita Kruscev
Se i bambini crescessero secondo le indicazioni dei
primi
mesi, non avremmo niente se non genialità.
Johann Wolfgang Goethe
Frasi di Johann Wolfgang Goethe
Per l'uomo di mondo una raccolta di aneddoti e massime è il più gran tesoro, se saprà disseminare i
primi
nella conversazione inserendoli al punto giusto e ricordarsi delle seconde al momento opportuno.
Johann Wolfgang Goethe
Frasi di Johann Wolfgang Goethe
Le buone intenzioni, l'educazione
La tua foto profilo, buongiorno e buonasera
E la gratitudine, le circostanze
Bevi se vuoi ma fallo responsabilmente
Rimetti in ordine tutte le cose
Lavati i denti e non provare invidia
Non lamentarti che c'è sempre peggio
Ricorda che devi fare benzina
Ma sono solo io
E mica lo sapevo
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Vestirmi male e andare sempre in crisi
E invece faccio sorrisi ad ogni scemo
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più
Scegli il vestito migliore per il matrimonio
Del tuo amico con gli occhi tristi
Vai in palestra a sudare la colpa
Chiedi un parere anonimo e alcolista
Trovati un bar che sarà la tua chiesa
Odia qualcuno per stare un po' meglio
Odia qualcuno che sembra stia meglio
E un figlio di puttana chiamalo fratello
Ma sono solo io
Non so chi mi credevo
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Vestirmi male e andare sempre in crisi
E invece faccio sorrisi ad ogni scemo
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più
Abbassa la testa, lavora duro
Paga le tasse buono buono
Mangia bio nei piatti in piombo
Vivi al paese col passaporto
Ascolta la musica dei cantautori
Fatti un tatoo, es
primi
opinioni
E anche se affoghi rispondi sempre
Tutto alla grande
Però di te m'importa veramente
Aldilà di queste stupide ambizioni
Il tuo colore preferito è il verde
Saremo vecchi indubbiamente ma forse meno soli
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Essere alcolizzato spaccare i camerini
E invece batto il cinque come uno scemo
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più
Non ti piace
Morgan
Cit. da
Sincero
Frasi di Morgan
Berlusconi l'ho odiato con tutte le mie forze, ma Renzi lo detesto ancor di più. Da un avventuriero brianzolo mi aspettavo quel che è accaduto, ma da Renzi, no. Poi, a dirla tutta, non mi piacciono neanche tutte queste false
primi
ne della classe di cui si circonda. Preferivo persino le mercenarie dell'epoca berlusconiana.
Barbara Alberti
Cit. da
gay.it, intervista, 17 novembre 2016
Frasi di Barbara Alberti
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