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Aforismi Cose - parte 25
Frasi trovate
:
6.362
Giornalista
: Il cacciatore di tesori Brock Lovett, noto per aver portato alla luce l'oro di alcuni galeoni spagnoli affondati nel Mar dei Caraibi...
Lizzy Calvert
: Ho capito, fra un po' arriva la pappa. Vieni.
Giornalista
: ... ha ora deciso di salire a bordo di un sottomarino russo per raggiungere il più famoso relitto di tutti i tempi: il Titanic. Dalla nave-ricerca Keldysh, che si trova nel nord Atlantico, in diretta via satellite, Brock Lovett. Salve, Brock.
Lovett
: Salve, Tracy. Naturalmente, tutti conoscono gli avvenimenti del Titanic, insomma, la nobiltà, l'orchestra che ha suonato sino alla fine, tutte quelle storie lì. Ma quello che a me interessa sono le
cose
non raccontate, i segreti imprigionati nel cuore dello scafo del Titanic. Per questo faremo uso di alcune tecnologie avanzate, per indagare sul relitto più a fondo di quanto non sia mai stato fatto finora.
Giornalista
: La sua spedizione si trova in questo momento al centro di curiose polemiche per quanto riguarda i diritti di recupero e la questione morale. Molti l'hanno definita uno sciacallo.
Lovett
: Beh, nessuno ha mai chiamato il recupero del tesoro di Tutankhamen sciacallaggio...
Lizzy
: Che cosa c'è?
Rose Calvert
: Alza il volume, cara.
Lovett
: Sono circondato da validissimi esperti, il cui compito è quello di assicurarsi che tutti questi cimeli vengano preservati e catalogati correttamente. Guarda questo ritratto che abbiamo trovato oggi. Un pezzo di carta rimasto sott'acqua 85 anni. E la mia équipe è stata in grado di mantenerlo intatto. Avremmo dovuto lasciarlo abbandonato sul fondo dell'oceano per l'eternità? Quando invece possiamo vederlo e godercelo, ora, qui?
Rose
: Che mi venga un colpo.
Buell
: Brock! C'è una telefonata via satellite per te.
Lovett
: Bobby, ci stiamo immergendo. Li vedi questi sommergibili? Vanno sott'acqua?
Buell
: Lo so, ma fidati. E' una telefonata che non ti vorresti perdere.
Lovett
: Speriamo che sia così. Okay, stand-by.
Buell
: Però devi parlare ad alta voce. È molto in là con l'età.
Lovett
: Fantastico. Sono Brock Lovett. In che posso aiutarla, signora...
Buell
: Calvert. Rose Calvert.
Lovett
: Signora Calvert?
Rose
: Ero curiosa di sapere se avete già trovato il Cuore dell'Oceano, signor Lovett.
Buell
: Te l'avevo detto che non te la dovevi perdere.
Lovett
: Va bene, sono tutto orecchi, Rose. Sa dirci chi è la donna del ritratto?
Rose
: Oh, sì. La donna del ritratto sono io.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Mourinho con me è stato straordinario: io l'ho chiamato, perché arrivare all'Inter senza passare da José è impossibile, lui qui è ovunque. Ci siamo confrontati su tanti argomenti, mi sono fidato per molte
cose
dei suoi pareri. Lo considero un fuoriclasse, dietro alle brillanti conferenze stampa c'è un lavoro tattico e sul campo incredibile.
[Gazzetta.it, 29 dicembre 2010]
Leonardo Nascimento de Araujo
Frasi di Leonardo Nascimento de Araújo
Il Milan per me è stato tanto: giocatore, dirigente, allenatore. A un certo punto dei 13 anni rossoneri ho pensato che il Milan fosse la mia eternità. Invece ho chiuso. Quest'anno mi servirà per cambiare pelle, per vedere le
cose
con occhi neutri. Non da milanista.
[Gazzetta.it, 18 settembre 2010]
Leonardo Nascimento de Araujo
Frasi di Leonardo Nascimento de Araújo
Quello che volevo era che tutte le donne potessero godere dei loro diritti. Ma ci sono
cose
, dentro al femminismo, che mi ricordano l'intolleranza delle religioni.
Billie Jean King
Frasi di Billie Jean King
[Sul problema dei richiedenti asilo]
La Germania è un paese forte, e il suo motto dev'essere: 'Abbiamo risolto tante
cose
, possiamo farcela anche stavolta.'
[4 settembre 2015]
Angela Merkel
Frasi di Angela Merkel
[Nel 2008, a proposito delle cause della crisi economica globale e dei possibili rimedi]
Bastava chiederlo alla casalinga sveva e lei ci avrebbe dispensato un po' della sua conoscenza su come vanno le
cose
del mondo. Non si può vivere sempre al di sopra dei propri mezzi.
Angela Merkel
Frasi di Angela Merkel
Professore
: Cominciamo?
Giada
: Alberti Carolina.
Carolina Alberti
: Presente.
Giada
: Caloria Lucio.
Lucio Caloria
: Presente.
Giada
: Porzio Livia.
Livia Porzio
: Presente.
Giada
: Zamponi Maria.
Maria Zamponi
: Presente.
Giada
: Croce Riccardo.
Riccardo
: Presente.
Giada
: Croce, la interrogo io. Così magari è più a suo agio. Le piace tanto la sociologia della comunicazione a quanto vedo. Addirittura biennalizza. Ha fatto male i suoi calcoli. La sua assistente preferita non c'è più.
Riccardo
: Vedo che si ricorda i dettagli. Allora non le ero così indifferente.
Giada
: Vedo che il tempo passa, ma lei rimane lo sbruffone di sempre.
Riccardo
: No, Giada, sono cambiato grazie a te, e vorrei che mi ascoltassi.
Giada
: Allora, Croce, parliamo di manipolazione. Hm? Cosa mi sa dire dei fattoidi?
Riccardo
: I fattoidi. Sono delle allucinazioni mediali. Si tratta di fatti mai accaduti che i mezzi di comunicazione presentano come reali. Questo aspetto però non riguarda soltanto i media. Può capitare a tutti di prendere un abbaglio. Magari innamorandosi di una persona che in realtà non è mai esistita.
Giada
: Anche la menzogna consiste nella creazione di notizie su eventi totalmente inventati.
Riccardo
: Io ho sbagliato a mentire, Giada, e ne sto pagando le conseguenze. Tu, invece? Mi sai dire chi sei veramente? Appena sei potuta salire sulla giostrina che tanto criticavi lo hai fatto, senza esitare un attimo.
Giada
: Evidentemente io non sono stata abituata a stare sulla giostrina da piccola, non avendo papà che mi pagava i giri. E adesso ci rimango quanto mi pare. Attieniti alle domande, o l'interrogazione finisce qui. Mi parli della manipolazione ai fini commerciali.
Riccardo
: Il concetto di base è che chi mostra vende. E per vendere un prodotto bisogna vendere l'idea più che la sostanza. Tu, per esempio, adesso che idea vendi?
Giada
: Le domande qui dentro le faccio io. Continuiamo o se ne vada. Che cos'è l'agenda-setting?
Riccardo
: L'ipotesi di agenda-setting sostiene che le persone tendono a considerare importanti e reali soltanto le
cose
di cui parlano i media, in particolare la televisione. Ciò che non viene mostrato non esiste. Soltanto adesso ho imparato a guardare, Giada, e ti vedo chiaramente. Tu, invece, ti vedi?
Giada
: Pure la morale. Proprio tu. Patetico. Si è preparato. Trenta. Vattene. Vattene!
Riccardo
: Giada, io ti amo.
Giada
: È un problema tuo. Mi parli di quello che vuole.
Studente
: Sì... ehm... la comunicazione... La comunicazione è una cosa molto importante. Ehm... Infatti sta diventando... ecco... proprio il centro... se andiamo a vede...
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: Eccomi qui. Allora, che avete mangiato?
Avventori
: Tre primi grazie.
Giada
: Vino e pane... Facciamo 55? Non so di cosa stai parlando.
Peppe
: Ah, non sai? Ma cosa credi? Ho fatto i conti. Sono giorni che va avanti questa storia. Credi che sono rincoglionito? Son trenta anni che faccio questo lavoro. Io adesso ti denuncio.
Giada
: No, Peppe, ti pre...
Peppe
: Tu sei una ladra! Sei una ladra. A che ti sono serviti quei soldi, eh? Ti sono serviti per farti su carina?
Giada
: Era solo un prestito.
Peppe
: Sì.
Giada
: Te li avrei ridati.
Peppe
: Sì. Tira fuori tutti i soldi che ci hai in tasca. E vattene, prima che ci ripenso.
Sara
: Hai una faccia.
Giada
: Sto a pezzi, non ho dormito.
Sara
: Ma hai fatto tardi in trattoria? Non ti ho nemmeno sentita rientrare.
Giada
: Sì, ho fatto tardissimo. Ieri c'era un sacco di gente.
Sara
: Ma certo che così t'ammazzi proprio, però.
Giada
: Tanto non ci lavoro più. Non mi piaceva e mi sono licenziata.
Sara
: E come fai adesso?
Giada
: Qualcosa troverò.
Sara
: Ti manca Riccardo, vero?
Giada
: Per me Riccardo è morto.
Professore
: Avanti!
Giada
: Professore! La disturbo?
Professore
: Signorina Ferretti!
Giada
: Ho ripensato alla sua offerta. Accetterei con gioia. Seguirla è sempre stato il mio sogno sin dal primo anno. Solo che non so se posso permettermelo. Ho bisogno di un lavoro per mantenermi gli studi.
Professore
: Un lavoretto, capisco. Non è facile.
Giada
: Lo so, però io non sono una ragazza ricca. So che questo non è un suo problema, quindi se non può aiutarmi...
Professore
: No, si figuri. Fare l'assistente non paga, ma posso coinvolgerla in qualche progetto di ricerca ben retribuito.
Giada
: Grazie, professore. Sarebbe un sogno per me!
Telefonino
: Tim, messaggio gratuito. Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile.
Loris
: Io non lo reggo più, è diventato una mummia. Pare una zecca. Ecco. T'ho detto tutto.
Fiamma
: Ci credo. La maestrina gli ha fatto saltare Ibiza.
Loris
: Hm. Sì, però, la maestrina adesso... Cioè tu te la ricordi prima? Io du' bottarelle gliele darei. Non so è diventata una... zoccola, bella figa.
Fiamma
: Era inevitabile.
Loris
: Hm. No, no, ma era chiaro, infatti, no, ci hai ragione. Cioè, pensi che se gliele davo io 50 Euro a lezione non era uguale? Non era lo stesso? Inf... infatti alla festa, cioè, gliele stavo... Sì, no, gliele stavo per dare proprio, e... poi, vabbè, Ricky, le
cose
... Ma senti, ma... te ce l'hai il numero suo? No? Che è? Ricky, eh, eh, non t'avevo sentito, cioè era uno...
Riccardo
: Me ne so accorto.
Loris
: No, ma mo' ti abbiamo sentito arrivare, era uno scherzo. Scherzo.
Riccardo
: Senti, Loris, fai una cosa: quando te ne vai, lascia le chiavi sul tavolo.
Loris
: Dai!
Riccardo
: Questa casa non è più la puttana di tutti.
Loris
: Ma te pare?
Riccardo
: E non sto scherzando.
Loris
: Certo, pure te, la scusa di... di tuo padre... Potevi inventartene una meglio.
Riccardo
: Che hai detto?
Loris
: Potevi inventartene una meglio! Una sc...
Riccardo
: Tu che cazzo ne sai?
Loris
: Caz...
Riccardo
: Gliel'hai detto tu?
Loris
: Ma te pare? Te pare? Gliel'ha detto... gliel'ha detto Alessia. Gliel'ho detto io.
Riccardo
: Alessia?
Loris
: Alessia.
Riccardo
: E tu lo sapevi?
Loris
: Sapevo... Sì.
Riccardo
: E non m'hai detto un cazzo? Begli amici, bravi. Sapete che vi dico? Che mi fate schifo! Sparite, tutti quanti.
Fiamma
: Poraccio.
Loris
: Tu aspetta un altro quarto d'ora a dirmi che sta là.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Sara
: Giada non c'è.
Riccardo
: Ah. E a che ora torna?
Sara
: È andata dai suoi. Ha detto che vi vedete lunedì all'esame.
Riccardo
: Cioè, non è proprio a Roma? Ma non m'ha detto niente!
Sara
: Eh, che ci vuoi fare? È fatta così. È in ritiro pre-esame. Però tu abbi fede, eh, che chi semina raccoglie. Ciao.
Riccardo
: Grazie.
Giada
: Mi scusi.
Riccardo
: Giada! Oh! Porca puttana.
Professore
: Silenzio! Cominciamo.
Riccardo
: Giada! Ecco!
Professore
: E consegna così, quattro sgorbi?
Riccardo
: Sì, buongiorno. Giada! Ehi! Ferma! Ma perché l'hai fatto?
Giada
: Vattene. Tu sei l'ultimo a cui devo delle spiegazioni.
Riccardo
: Ma che cazzo hai? Sei matta? Mi hai fatto bocciare!
Giada
: E questi metafisici gran cazzi non ce li metti? Ti bocciano? Sai perché? Non è per colpa mia, ma perché tu sei un idiota che non sa fare un cazzo!
Riccardo
: Giada, càlmati. Che è successo?
Giada
: L'hai sentito Robbie Williams qui? Vuole sapere che è successo. Te lo dobbiamo mimare?
Sara
: Va bene così? O ci mettiamo in mutande?
Giada
: E poi tuo padre è davvero una bella figa. Non c'è che dire. Carino il localino dove andate a cena.
Riccardo
: Ah, non dirmi che tu... giovedì?
Giada
: Vaffanculo!
Riccardo
: Senti, te l'avrei detto! Tu come l'hai saputo?
Giada
: Riccardo, vattene o ti prendo a calci nelle palle. Non sto scherzando.
Riccardo
: Senti, ti dico tutto. Ho sbagliato a non invitarti, mi dispiace, ma... sto bene quando ballo, mi piace. Non faccio niente di male.
Giada
: Hai sentito? Non fa niente di male.
Sara
: Ah! E noi che invece... maligne!
Giada
: Niente niente?
Riccardo
: Pure quello hai visto? Senti, Giada, ero ubriaco, quella non conta niente, capisci?
Giada
: Basta, sparisci! Tu mi fai schifo. Tu e il tuo mondo di buffoni. La tua vita è incolore, è insapore, inodore. Non esiste. Tu non esisti.
Riccardo
: Aspetta. Che stronzo! Vaffanculo!
Giada
: Via tutto! Via tutto! Non voglio più vederle, queste
cose
! Quella Giada è morta.
Sara
: Ma pure quelle? Ma alcune non sono così male! Guarda che poi magari ti penti.
Giada
: Quelle? Ma figurati, non se le prendono manco gli albanesi! Forse questo lo tengo.
Sara
: E no, se fai una scelta, allora coerenza.
Giada
: Giusto. Ma vaffanculo pure a nonna. Vaffanculo! Ma che si pensa, che muoio perlui? Che stavo giocando? Che ne sa uno così dei problemi delle persone normali? Eh? Che ne sa?
Sara
: E che lo chiedi a me? E che ti sembro una persona speciale?
Giada
: Ma io non ci torno nella merda, eh? No, io non ci torno. Io mi tiro fuori. Ecco, questo no, è pulito. No. Porca puttana. Porca troia! L'ho messo tre volte e già s'è scucito. Cazzo!
Sara
: A Giada, 'sti cazzi! È un vestito, si cuce, càlmati!
Giada
: Senti, io non ce l'ho i soldi per tornare da Hermes. Dove li trovo? Ho già speso tutto quello che avevo.
Sara
: Ho capito, ma càlmati! Falla finita co' 'sti vestiti! Che pure se non ti vesti da mignotta un giorno, mica muori?
Giada
: Oh, ma mica mi vesto da mignotta io, eh? Io gli do solo quello che vogliono, hai capito? Io posso smettere quando voglio.
Sara
: Vabbè, senti, io non ti posso vedere così. Capisco tutto, però me sa che quasi quasi... eri meglio prima.
Giada
: Vaffanculo.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: Quattro caffè... Tre? Limoncello?
Avventore
: Sì, tre limoncelli.
Giada
: Fanno 315.
Avventore
: Ecco. Tenga pure il resto, signorina.
Giada
: Grazie. Le porto la ricevuta.
Avventore
: No, non fa niente, abbiamo fretta, grazie.
Giada
: Arrivederci.
Peppe
: Ah, Gia'! Oh, mi raccomando, il tavolo giù in fondo, so' amici. Trattameli bene, eh? Capito?
Giada
: Sì, certo.
Peppe
: Ah, beh.
Giada
: Devi aiutarmi. Lo rivoglio. Avevi ragione, io... È il look!
Sara
: Ssst! Ci ho un mal di testa... Non è che ne possiamo parlare domani?
Giada
: No! 1.500 euro, è tutto quello che ho. 600 di ripetizioni e 900 da Peppe.
Sara
: Ammazza! Ma ti pagano tanto in trattoria!
Giada
: Ho lavorato un sacco questo mese. Poco di più e potrei cambiare vita.
Sara
: Quanto?
Giada
: Non lo so, 500?
Sara
: E va bene. Farò piangere mamma e papà, però se è per una giusta causa...
Giada
: Grazie!
Cliente
: Arrivederci.
Sara
: Guarda questo! Non è divino?
Giada
: Non so se è il genere di Riccardo.
Sara
: Okay... Trovato! Eh?
Giada
: Non lo so.
Sara
: E dammi retta! L'esperta sono io qui.
Giada
: Sai che è? Magari è meglio se prima mi faccio un giro da sola per farmi un'idea. Per dare un'occhiata. Poi andiamo insieme.
Sara
: Va bene. Come vuoi.
Giada
: Okay. Allora ci vediamo a casa?
Sara
: Sì.
Fiamma
: Giada! Che sorpresa trovarti qui.
Giada
: Stavo dando solo un'occhiata.
Fiamma
: Allora non è vero che non ti piacciono i bei vestiti.
Giada
: Beh, non me ne intendo molto, ma devo ammettere che sono belli.
Fiamma
: Eh già, le
cose
belle sono belle.
Giada
: Se solo non fossero così care!
Fiamma
: Il problema sono sempre i mezzi. Interessante. Ti va un Campari da Babbington's? Grazie.
Cameriera
: Prego.
Fiamma
: Oggi offro io.
Giada
: Grazie.
Fiamma
: Allora, come va con Riccardo?
Giada
: Insomma, ho capito che così come sono non gli piaccio.
Fiamma
: Certo. Questo è comprensibile. Per alcune non c'è nulla da fare. Ma tu hai una buona base, lavorandoci. E ricorda: gli uomini sono creature più elementari di quello che sembrano. Ti porto da uno che ha le chiavi del paradiso.
Giada
: Lui può aiutarmi davvero?
Fiamma
: Lui può guarirti.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: ... l'etnocentrismo...
Riccardo
: Ehi, ma non ti annoi a studiare sempre?
Giada
: È necessario. E poi preferisco studiare che essere costretta a divertirmi.
Riccardo
: Tu vieni proprio da un altro pianeta, eh? Guarda là. Tutto in mostra. Poi ci parli e magari scopri che non hanno niente da dire. A quella sta bene farsi trattare come un oggetto. Si fanno mercificare. Tu invece... no.
Giada
: Riccardo...
Riccardo
: Sì.
Giada
: È un paio di giorni che cerco uno dei miei taccuini. Quello che non ti volevo dare. Per caso ce l'hai tu?
Riccardo
: Io?
Giada
: Sì, tu. O forse ce l'ha la ragazza che ama farsi mercificare. Pensi che sono cretina? Mi prendi pure per il culo?
Riccardo
: Va bene. Scusa.
Giada
: Sei un essere spregevole. Come ti sei permesso? È una violenza, lo capisci?
Riccardo
: E dai! Non esagerare adesso. Ho sbagliato. Ma non so come fare con te. Io volevo... solo cercare di capirti un po'.
Giada
: Ma che cazzo te ne frega di capirmi!
Riccardo
: Effettivamente non lo so! Però mi frega. Senti, ormai le ho lette le
cose
che hai scritto. E ci ho pure pensato, sul serio! Tu dici
cose
giuste, ma... ci hai troppa rabbia. Tu ci rosichi troppo. La vita può essere presa anche in un altro modo, sai? Giada, io non voglio insegnarti niente. Lo so che pensi che sono un coglione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: E forse hai anche ragione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: Ma almeno quando c'è il sole, io sorrido. Oggi c'è il sole, Giada. Te ne sei accorta?
Giada
: Sì, però non mi piace che tu...
Riccardo
: Lo so, ho sbagliato. E... Ti chiedo scusa. Dai, sai che facciamo? Oggi niente lezione. Ci sei mai salita sul tetto? No? Ti va? Così ci godiamo questo splendido sole.
Giada
: È proprio bello qui.
Riccardo
: Senti, ti va di venire a cena da me questa sera?
Giada
: Dici che ho fatto bene ad accettare subito?
Sara
: Minimo.
Giada
: Ho chiesto anche il permesso in trattoria. Non so, sono confusa. So solo che quando ci penso mi sento una stretta allo stomaco. Che significa?
Sara
: Che ti sto invidiando.
Giada
: Beh, non c'è molto da dire. Vengo da un paesello vicino a Roma. E ci torno poco per non sentire le lagne di mia madre. Mi faccio un gran culo per pagarmi gli studi. Fine. E tu?
Riccardo
: Neanche io ho molto da dire. Sempre stato qui. Con mio padre parlo poco, mia madre invece parla troppo. E nella vita non vorrei fare un cazzo, tranne divertirmi.
Giada
: Certo che noi due non abbiamo proprio niente in comune.
Riccardo
: Già. Eppure sei a cena qui. Curioso, no?
Giada
: Sì. Infatti è strano. Perché sono qui?
Riccardo
: Beh, perché magari ci sono
cose
che ancora non ci siamo detti. Forse.
Giada
:
Cose
tipo?
Riccardo
: Posso? Sei più bella così. Perché li porti?
Giada
: Perché non ci vedo. Senza mi sento persa.
Riccardo
: Forse è meglio. Non trovi?
Giada
: Non lo so. Dici?
Riccardo
: Non ti piace guardarci?
Giada
: Preferisco esserci.
Riccardo
: C'è qualcosa che non va?
Giada
: Non così.
Riccardo
: E come?
Giada
: Dolcemente.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Loris
: Colpo di scena! La cozza si è chiusa nel suo guscio, eh? E dillo che ti rode.
Riccardo
: Falla finita.
Loris
: Strategico, cugino mio. Cosa può volere l'animale cozza dall'uomo? Questa è la domanda. Rassicurala. Scopri quello che pensa e... e assecondala. Falle credere che state sulla stessa linea d'onda.
Giada
: Ha fatto bene gli esercizi e dice che a Ibiza questa estate non ci va più. Quella di Ibiza è una cazzata per sembrare profondo. E gli esercizi se li sarà scaricati via Internet.
Sara
: Ma tu guarda le
cose
da un altro punto di vista. Se mente, mente per te. Ma non credo che non ne sei per niente lusingata.
Giada
: Tu ti fideresti di uno così?
Riccardo
: "Il male del mondo". Che è?
Giada
: Riflessioni.
Riccardo
: Riflessioni su cosa?
Giada
: Su come vedo il mondo.
Riccardo
: Ah, interessante. Posso leggerle?
Giada
: Non credo che ti interesserebbero.
Riccardo
: Perché no? La smetti di trattarmi come un minorato?
Giada
: Scusami. È che sono
cose
confuse, private. È il mio modo di guardare, ed è una cosa intima.
Riccardo
: Beh, mi interessano davvero. Prometto che non lo faccio leggere a nessuno.
Giada
: No. No, non siamo così in confidenza, no.
Riccardo
: Guarda che anche io ho la mia visione del mondo: le mie foto.
Giada
: Ah sì, le tue foto, è vero.
Riccardo
: Ah sì? Perché, cos'hanno?
Giada
: Niente. Non so se vuoi davvero sapere quello che penso.
Riccardo
: Perché non voglio? Avanti, dimmi.
Giada
: Penso che siano begli scatti. Sai abbinare con gusto i colori, sai usare Photoshop. Ma niente di più. Sono solo illustrazioni. Non c'è sguardo, non c'è personalità. Tu non sai guardare, questo penso.
Riccardo
: Ah, non so guardare?
Giada
: No.
Riccardo
: Tu sì, invece.
Giada
: Sì. Cambia capitolo.
Loris
: Aspetta, aspetta, no! Ce n'è un'altra! Fuggono i cervelli, restano le tette. Imbottite e strizzate per sembrare sempre più turgide e potenti! Il push-up è il simbolo della falsità imperante. La supremazia dell'apparenza sulla sostanza.
Ragazza
: E poi a che serve il push-up? Tanto la gomma adesso te la metti dentro, vero, Alessia? Loris: L'individuo contemporaneo crede che basti esserci per esistere. Vive ma non guarda, vede solo le forme e non la sostanza, ed è convinto che questa sia la sua missione. In realtà è solo una debole maschera che nasconde la tragedia di una vita vuota.
Katia
: Ma questa sta proprio fuori!
Fiamma
: Oddio, poverina. È chiaro che parla così perché è brutta e povera. No, Ricky?
Riccardo
: Eh, beh, sì, eh? Abbastanza.
Fiamma
: Per forza. Uno è interessato alla verità solo perché il resto non può permetterselo. È così ovvio. Dalle per qualche giorno la possibilità, e poi vedi.
Riccardo
: E se invece fossimo noi a non capire il suo punto di vista? Magari perché vediamo le
cose
da un'altra prospettiva.
Fiamma
: Fìdati, caro. Se una così potesse mettere le sue manine su ciò che disprezza tanto, nel giro di qualche istante te la ritroveresti a difenderlo con le unghie. Come se fosse sempre stato suo.
Riccardo
: Sì, infatti hai ragione. Però, forse, non sono tutti come noi, no?
Fiamma
: No, Ricky, è come dico io. L'essere umano è fatto così.
Loris
: Fine antropologa.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Peppe
: Allora, facciamo così: io ti prendo in prova per una settimana. E poi se va bene, t'assumo.
Giada
: Ma questa settimana è pagata?
Peppe
: Ma certo!
Giada
: Tre volte a settimana, tre ore al giorno. 50 euro. Pagamento a inizio lezione, e soprattutto nessuna responsabilità per il risultato. Mh-mh. Sì.
Loris
: Ehm... buongiorno... sorella. Mi dispiace, ma abbiamo già un'enciclopedia che ci fa da aspirapolvere, ed è anche Testimone di Geova.
Giada
: Sono qui per le ripetizioni, fratello.
Riccardo
: Ah. A quanto pare ci conosciamo già.
Loris
: Beh, buona fortuna, cugino. Ti lascio al tuo destino.
Riccardo
: Ti piacciono? Fatte io.
Giada
: Sì, belle. Molto colorate. Come ci mettiamo?
Riccardo
: Io preferisco sotto.
Giada
: Ce li hai almeno i libri?
Riccardo
: Sì, dovrei cercarli. Servono proprio?
Giada
: Mh. E i soldi.
Riccardo
: Capisci? Non ce la faccio più. È troppo. L'economia, i grafici, la matematica... e Maria la Sanguinaria che mi scuce 600 sui 1.000 che mi restano! Sto alla fame, Bro'. Mi tocca chiedere le
cose
a credito. Mollo!
Loris
: Sì, così lo zio ti fa saltare anche le palle, oltre ad Ibiza.
Riccardo
: Ecco, lo vedi? È un complotto. Non c'è verso di sfuggire al ragno al limone.
Fiamma
: Non male. La più cliccata sono io.
Loris
: Ci credo, ti si vede pure il pancreas!
Ragazza
: Oh! Ricky, sei bravissimo! Queste sì che sono foto... artistiche.
Riccardo
: Che faccio, la chiamo e mollo?
Loris
: Così passi l'estate a spazzare aghi di pino nella villa a Fregene con papà. Devi essere freddo, Ricca'. Scopatela! Almeno smetti di pagarla.
Riccardo
: Che cazzo dici, Bro'? Ma l'hai vista? Con quella non mi si alza.
Alessia
: Scopare chi?
Loris
: Niente, Alessia. È questione di business.
Riccardo
: Perché, tu dici che risolvo?
Giada
: Porca paletta!
Sara
: Vado io!
Giada
: Sara, hai una lampada da prestarmi?
Sara
: Prendi quella che ho sul comodino! Ciao! Ah, tu sei... sei Ri... Riccardo?
Riccardo
: Eh, sì. Ma c'è Giada? Ciao!
Giada
: Ah... vieni, entra pure. Li hai portati gli esercizi? Okay. Mettiamo una cosa in chiaro, mister culo di marmo. Se ti aspetti che ti dia ripetizioni china tra le tue gambe, ti sbagli di grosso. Quindi, o lavoriamo o quella è la porta. Io non sono come le assistenti con le quali sei abituato a trattare tu.
Riccardo
: Senti, scusami. Io pensavo che... Così, l'ho fatto sulla scia degli eventi.
Giada
: Quali eventi?
Riccardo
: Beh, il buio, le lucette, la finestra chiusa...
Giada
: La finestra chiusa? Sei più a tuo agio così?
Riccardo
: Ah.
Sara
: Dammene uno così! Anche se assomiglia un po' meno a questo, va bene uguale, amen. Fa' che sia io la prescelta. Ti prego, ti prego, ti prego!
Giada
: Finalmente se n'è andato. Ci ha pure provato, l'ameba.
Sara
: E tu?
Giada
: E io che? Non sai che faccia che ha fatto. Pensa che le donne fanno la fila per dargliela.
Sara
: Perché, non è così?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: ...come sono organizzate le attività ripetitive della società. Le attività della società. ... altre forme di attività sociale dal punto di vista del comportamento... altamente organizzata... si riferisce a...
Riccardo
: Bro'! Sì, sono arrivato in tempo. Se non era per te, lo saltavo pure stavolta. Ma quale in bocca al lupo, che non ho aperto libro. Qui l'unica speranza è l'assistente. È l'unica qui dentro preparata meno di me. Sì, bella! A dopo. Stai ripassando?
Giada
: Non lo vedi?
Riccardo
: Mi fai dare un'occhiata giusto per sapere di che si parla?
Giada
: Solo dell'ultimo secolo delle comunicazioni di massa.
Riccardo
: Professoressa! Mi scusi, posso parlarle un secondo?
Assistente
: Mi dica.
Riccardo
: Mi piacerebbe m'interrogasse lei. Sa, sono un po' nervoso e con lei sarei decisamente più a mio agio.
Assistente
: Come si chiama?
Riccardo
: Croce. Riccardo Croce.
Assistente
: Bene. Inizi parlando della teoria del proiettile magico.
Riccardo
: Sì. Sì, sì... ehm... la teoria per cui il proiettile fa...
Giada
: Il sistema dei mass media ha la pretesa di, ehm, creare, eh, diciamo, una comunanza tra le diverse classi sociali, ma al contempo corre il rischio di provocare la passività e l'asservimento del pubblico attraverso la manipolazione delle coscienze. A tal proposito ho provato ad analizzare il contesto sociale all'interno del quale i media agiscono.
Professore
: E cosa ne ha dedotto?
Giada
: Come direbbe Sartori, l'Homo Sapiens è diventato Homo Videns. Non si comunica più con la parola, ma con l'immagine.
Professore
: Sì, questo lo dicono in tanti.
Giada
: Certo. Ma i teorici dimenticano di dire che la TV commerciale impone programmi mediocri affinché sia la pubblicità, ben più interessante, a catturare l'attenzione dello spettatore, e a stimolare il bisogno di imitazione dei modelli che propina.
Assistente
: Allora, Croce, mi parli della teoria ipodermica, mh?
Riccardo
: Sì, eh, la teoria ipodermica... ehm... è quella sviluppata intorno agli anni... Venti, mi pare. No, forse erano i Trenta. Vabbè, che poi, praticamente... il periodo è quello. Sa che ho sempre avuto un po' di difficoltà con i numeri... a parte quelli di telefono, che invece...
Assistente
: Mh. Non è molto preparato, eh? Va bene, Croce, per questa volta se la cava con venti. Accetta?
Riccardo
: Sì. Grazie.
Professore
: Trenta con lode.
Giada
: Scusi, professore...
Professore
: Sì.
Giada
: Io le ho già chiesto la tesi e dopo mi piacerebbe continuare a studiare. Mi chiedevo se con la sua cattedra ci fossero delle possibilità.
Professore
: Mi farebbe piacere, ma purtroppo non posso più prendere assistenti. Ne ho già troppi, eh?
Giada
: Capisco. No, grazie.
Riccardo
: Oh, come t'è andata?
Giada
: Trenta e lode.
Riccardo
: Mazza, che culo!
Giada
: Che cazzo c'entra il culo? Io studio, e faccio male. Perché in questo Paese è più facile che quelli come te riescano a diventare assistenti e non io. Quelli come te sono la principale causa del declino culturale, politico ed economico del nostro Paese.
Riccardo
: Addirittura? Non pensavo di essere così importante. Ma vaffanculo, va. 'Sto ragno al limone!
Fabiola Croce
: Ecco, vedi, Giuseppe? Non ne abbiamo uno adatto. Sì, questo potrebbe andar bene, ma se ne è sbeccato uno. Devo prenderne uno nuovo.
Giuseppe Croce
: Prendilo, Fabiola, prendilo.
Riccardo
: Buongiorno! Ciao, papà.
Giuseppe
: Ciao.
Riccardo
: Mamma... Ciao, Cristì! Anche l'esame di comunicazione è andato, eh? Ventisette.
Fabiola
: Ah! Bravo, tesoro, complimenti! Che fai, ti fermi a pranzo?
Giuseppe
: E bravo, Ric.
Riccardo
: Grazie.
Giuseppe
: Quindi siamo a quota esami?
Riccardo
: Quelli del mese scorso più uno, cioè diciotto, no?
Giuseppe
: Eh, già diciotto. Volevo ben dire. Tieni, ho una
cose
tta per te.
Riccardo
: Cos'è?
Giuseppe
: Certificato esami sostenuti. Dodici. Con la media del diciannove. Il preside di facoltà è un amico. Ma così, per curiosità, che cosa sono io per te? Un asino che se gli tiri la coda caca monete? Dove ho sbagliato io con te? Che ti ho pure permesso di scegliere questo cazzo di Scienza della Comunicazione, che mi dicevi essere la più adatta per l'e-business. E lo sapevo che è solo perché a te non ti va di fare un cazzo. Ma io niente, zitto. E adesso tu mi prendi anche per il culo?
Riccardo
: Papà, ascolta...
Giuseppe
: No, parlo io. Sei un bugiardo, succhia soldi, inconcludente! Ma si cambia, adesso. Basta extra. Basta conti in rosso tutti i mesi. Te ne do 1.000 al mese! Fatteli bastare. E se vuoi andare in vacanza, vedi di superare almeno economia politica, che forse è utile a qualche cosa. Altrimenti passi l'estate a studiare con me e con la mamma.
Fabiola
: Ma dai, Giuseppe, non essere troppo duro, eh! Ma se non li spende lui i soldi, scusa, chi può farlo? Non può mica andare in giro come i figli dei nostri dipendenti.
Giuseppe
: Senti, se è venuto su così... con questa idea della classe eletta e non sa fare un cazzo...
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Conduttore
: Bene amici, manca poco! Tre, due, uno... Tempo scaduto! Scendere, ragazze, scendete dai tini. Vediamo subito qual è il risultato. Incredibile! Parità! Parità! Non vi preoccupate per i vostri piedini, ragazze, la vinoterapia fa miracoli! Accomodatevi alla vostra postazione. E adesso, per sapere come finirà questa gara, dobbiamo fare lo spareggio! Facciamo entrare la prova dei mitici budini! Eccoli qua! Portati dalla nostra cara Graziella! Straordinario, guardate che meraviglia! Graziella, non li guardare. Questi sono dietetici, eh? Noi ci teniamo alle nostre ragazze!
Graziella
: Ah, beh, anche perché troppi ne devono mangiare per avere un fisichetto come il mio.
Conduttore
: Parole sante! Salutiamo Graziella! Bene, venite, venite, qua, avvicinatevi. Allora, Nicoletta e Samantha, siete pronte? Mettetevi sùbito il vostro mollettone. Tre, due, uno, via! Eh! Ecco, allora, attenzione! Vedo Samantha che sta cominciando bene con un metodo tutto suo. Nicoletta mi sembra invece più determinata, più veloce, più scafata, amici ascoltatori! Attenzione! Ma vedo Samantha in netto recupero! Sono tecniche diverse. Attenzione, non toccate con le mani. Lo so che è terribile. Guardiamo qui bene Nicoletta. Ma Samantha è in netto recupero. È in netto recupero. Attenzione! Samantha è in netto recupero! Samantha in netto recupero! Samantha ha vinto! Brava! Congratulazioni, Samantha! Straordinaria! Incredibile, tiravi come un aspirapolvere! Sei contenta?
Samantha
: Contentissima, grazie!
Conduttore
: Allora, ecco la premiazione. Grazie, Graziella! Amiche, venite dietro. E voi stringetevi la mano! Allora, forza. Oh, che meraviglia! Samantha, vuoi dire qualcosa agli amici a casa?
Samantha
: Beh, voglio dire che nella vita bisogna avere determinazione per ottenere un obiettivo.
Conduttore
: Sì.
Samantha
: Io ce l'ho messa tutta e ce l'ho fatta.
Conduttore
: Brava.
Samantha
: Posso salutare?
Conduttore
: Ma devi salutare!
Samantha
: Un bacione a mamma e papà! Ciao!
Conduttore
: Okay! Bene, amici! Samantha, congratulazioni! Amici, noi ci vediamo la prossima settimana! Vai con la sigla! Ciao! Buonanotte!
Giada Ferretti
: L'ideale contemporaneo di donna: chinata a 90 gradi ad ingoiare budini. Almeno finisce l'ipocrisia di copertura. Finalmente il ruolo della donna davanti e dietro lo schermo coincide. Ecco la vera pornografia.
Sara
: Ancora? Giada, ma sta diventando una malattia!
Giada
: Sto solo cercando di capire. Come siamo arrivati sin qui, Sara? Perché le donne non dicono niente?
Sara
: E perché forse non gli dispiace poi tanto farsi mercificare, come dici tu.
Giada
: Brava. È proprio quello che il sistema si aspetta che tu dica.
Sara
: Beh, almeno sono affidabile.
Giada
: Quando spegni la TV ti accorgi che la realtà è anche peggio. Sono più brutti, vestiti peggio ma vogliono esattamente le stesse
cose
. Vuole sedersi?
Passeggero
: No, grazie, sto bene in piedi.
Giada
: Pensano di vivere in una soap. Per loro lo Tsunami e un "Posto al sole" fa lo stesso. Li vedrei bene sotto i bombardamenti in Iraq, o deportati al Polo Nord. Di sicuro metterebbero su un giro vip anche lì.
Riccardo Croce
: Questa?
Fiamma
: Forse.
Naomi
: Chiami me?
Riccardo
: Ciao. Senti, questa sera c'è una bellissima serata al privé. Ti va di entrare con noi? Area supervi-ai-pi.
Naomi
: Sì, volentieri. Posso portare pure mia cugina?
Riccardo
: Sì, porta chi ti pare. Basta che sia gente carina, però.
Naomi
: Carina, cioè?
Fiamma
: Carina. Una che non si preoccupa di esserlo, per esempio. O una che non si chiede che vuol dire, per esempio.
Naomi
: Ah, giusto. E allora ci vediamo stasera.
Loris
: Ehm, puoi contarci, bella! Ammazza che bona! Questa è mia. Cioè, se per te va bene, Ric.
Riccardo
: Ma sì, certo, che mi frega a me. Fai il tuo gioco, bello!
Fiamma
: Certo, ragazzi, che dovreste alzare un po' il tiro. Personalità zero. Tra un po' ci porteremo proprio chiunque al privé.
Loris
: Sì, personalità come ti pare, però 5-6 milioni di botte...
Riccardo
: Capisci, Fiamma, bisogna sacrificare la perfezione. Il popolo ha fame.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Egli non studiò che la medicina e perciò ignora che cosa significhi scrivere in italiano per noi che parliamo e non sappiamo scrivere il dialetto. Una confessione in iscritto è sempre menzognera. Con ogni nostra parola toscana noi mentiamo! Se egli sapesse come raccontiamo con predilezione tutte le
cose
per le quali abbiamo pronta la frase e come evitiamo quelle che ci obbligherebbero di ricorrere al vocabolario! È proprio così che scegliamo dalla nostra vita gli episodi da notarsi. Si capisce come la nostra vita avrebbe tutt'altro aspetto se fosse detta nel nostro dialetto.
[Psico-analisi]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Mi pareva di aver sciolto il problema angoscioso. Non si era né buoni né cattivi come non si era tante altre
cose
ancora. La bontà era la luce che a sprazzi e ad istanti illuminava l'oscuro animo umano. Occorreva la fiaccola bruciante per dare la luce (nell'animo mio c'era stata e prima o poi sarebbe sicuramente anche ritornata) e l'essere pensante a quella luce poteva scegliere la direzione per moversi poi nell'oscurità. Si poteva perciò manifestarsi buoni, tanto buoni, sempre buoni, e questo era l'importante. Quando la luce sarebbe ritornata non avrebbe sorpreso e non avrebbe abbacinato. Ci avrei soffiato su per spegnerla prima, visto ch'io non ne avevo bisogno. Perché io avrei saputo conservare il proposito, cioè la direzione.
[Storia di un'associazione commerciale]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d'ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora.
Il dottore mi raccomandò di non ostinarmi a guardar tanto lontano. Anche le
cose
recenti sono preziose per essi e sopra tutto le immaginazioni e i sogni della notte prima. Ma un po' d'ordine pur dovrebb'esserci e per poter cominciare ab ovo, appena abbandonato il dottore che di questi giorni e per lungo tempo lascia Trieste, solo per facilitargli il compito, comperai e lessi un trattato di psico-analisi. Non è difficile d'intenderlo, ma molto noioso.
[Preambolo]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Le donne oneste erano quelle che sapevano trovare l'acquirente al prezzo più alto, erano quelle che non consentivano all'amore che quando ci trovavano il loro tornaconto. Dicendo queste parole egli si sentì l'uomo immorale superiore che vede e vuole le
cose
come sono.
Italo Svevo
Cit. da
Senilità
Frasi di Italo Svevo
Mentre prendo la penna per affidare alla carta paziente, in pieno ozio e ritiro sano del resto, se anche stanco, molto stanco (cosi che potrò procedere solo a piccole tappe e con riposi frequenti) mentre dunque mi dispongo a vergare le mie confessioni nella nitida e piacevole calligrafia che mi è propria, sono pur colto dalla fuggevole preoccupazione se in realtà io sia, per preparazione e per studi, adeguato all'impresa. Siccome però tutto quanto ho da comunicare trae materia dalle mie immediate esperienze, mancanze e passioni, così che son perfetto padrone dell'argomento, quel dubbio potrebbe al più riferirsi al mio tatto, alla compostezza nell'esprimermi
cose
per le quali a mio avviso non sono decisivi gli studi regolarmente seguiti, ma piuttosto il naturale ingegno e la buona educazione. Questa non mi è mancata, giacché io provengo da una famiglia della buona borghesia, se anche da una casa poco seria.
Thomas Mann
Cit. da
Confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
Oh, se Inge fosse venuta! Avrebbe dovuto accorgersi che lui era sparito, intuire il suo dolore, seguirlo di nascosto, anche soltanto per pietà, posandogli la mano sulla spalla e dirgli: Vieni dentro con noi, sii contento, io ti amo. E Tonio tendeva l'orecchio dietro di sé, attendeva con impazienza assurda che ella venisse. Ma non venne. Simili
cose
non accadono sulla terra.
Thomas Mann
Cit. da
Tonio Kröger
Frasi di Thomas Mann
Amo il mare sempre di piú... forse una volta preferivo la montagna perché era tanto lontana. Adesso non vorrei piú andarci. Credo che proverei vergogna e paura. È troppo capricciosa, troppo irregolare, troppo varia... certo mi sentirei in condizioni d'inferiorità. Quali sono gli uomini che preferiscono la monotonia del mare? Sono quelli, mi sembra, che hanno scrutato troppo a lungo, troppo profondamente nel groviglio delle
cose
interiori per non chiedere almeno a quelle esteriori una cosa soprattutto: la semplicità... Non è il fatto che in montagna ci si debba arrampicare coraggiosamente, mentre al mare si sta placidamente sdraiati sulla sabbia. Ma io conosco il diverso sguardo degli appassionati dell'una e dell'altro. Occhi sicuri, audaci, giocondi, pieni di iniziativa, di coraggio e di risolutezza errano di vetta in vetta; ma sulla vastità del mare che con mistico e snervante fatalismo rovescia sulla spiaggia le onde, si posa uno sguardo sognante, velato, disincantato e pieno di saggezza, che è già penetrato profondamente in qualche intrico doloroso. Salute e malattia: ecco la differenza. Ci si inerpica arditi nella meravigliosa molteplicità delle vette dentate, frastagliate, dirupate per mettere alla prova un'energia vitale non ancora spesa. Ma si cerca riposo nella vasta semplicità delle
cose
esteriori, stanchi come si è della confusione di quelle intime.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
Le parole grosse, trite come sono, non si addicono molto a esprimere le
cose
straordinarie; vi si riesce meglio sublimando quelle piccole, portandole al culmine del loro significato.
[da Padrone e cane]
Thomas Mann
Frasi di Thomas Mann
Le
cose
che mi mettono di buon umore: uscire, viaggiare, fare esperienze nuove. Siamo nati per esplorare.
Rihanna
Frasi di Rihanna
La cosa bella dei giovani è che vogliono sempre provare a sistemare le
cose
. Non vogliono ricadere negli stessi errori fatti in passato.
Stevie Wonder
Frasi di Stevie Wonder
Le relazioni sono in grado di creare esperienze, pensieri, emozioni, espressioni. E tutte queste
cose
generano la musica. Noi amiamo amare. Io amo l'amore. E' una cosa meravigliosa ma bisogna essere in grado di fare l'amore anche ascoltando gli altri, anche mentre si sta pregando Dio. Non si può pensare che esista solo un modo per praticare l'amore.
Stevie Wonder
Frasi di Stevie Wonder
Tanto tempo fa la terra intera era verde e fresca come una foglia appena spuntata. C'erano mille ruscelli che correvano tra l'erba. Arance, mandorle, ciliegie, datteri e melograni crescevano insieme sullo stesso ramo. Il leone giocava con l'agnello e le tribù degli uomini vivevano in pace. Essi non sapevano cosa fosse il male.
All'inizio dei tempi, il Signore aveva detto agli uomini:
- "
Questo giardino fiorito è tutto vostro, e vostri sono i suoi frutti. Badate però, che ad ogni azione malvagia io lascerò cadere sulla terra un granello di sabbia, e un giorno gli alberi verdi e l'acqua fresca potrebbero scomparire per non tornare mai più
".
Per molto tempo il suo monito venne obbedito e ricordato, finché un giorno due uomini litigarono per il possesso di un cammello. Appena la prima parola cattiva fu pronunciata il Signore gettò al suolo un granello di sabbia, così minuscolo e leggero che nessuno se ne accorse.
Ben presto alle parole seguirono i fatti, e molti nuovi granelli si formarono e caddero. Il piccolo mucchio di sabbia cresceva lentamente. Gli uomini allora si fermarono a guardarlo, incuriositi.
- "
Cos'è questo, Signore?
" - chiesero a Dio.
- "
E' il frutto della vostra cattiveria
" - rispose Lui.
- "
Tutte le volte che agirete ingiustamente, che alzerete la mano su un fratello, che mentirete e ingannerete, un granellino si aggiungerà agli altri. E chissà che un giorno la sabbia non arrivi a coprire la terra intera
".
Ma gli uomini si misero a ridere.
- "
Anche se fossimo i più perfidi fra i perfidi, non basteranno milioni di milioni di anni perché questa polvere leggera riesca a farci del male. E poi, chi può aver paura di un po' di sabbia?
".
Così ricominciarono a ingannare e a combattere, uno contro l'altro, tribù contro tribù. Finché la sabbia seppellì i pascoli verdi e i campi, cancellò il corso dei ruscelli e cacciò le bestie lontano in cerca di cibo.
In questo modo fu creato il deserto. E da allora le tribù vagano per il deserto, pensando alla verde terra perduta.
E qualche volta in pieno deserto, sognano e vedono
cose
che non ci sono più: laghi azzurri e alberi fioriti. Ma sono visioni che subito svaniscono: la gente li chiama
miraggi
.
Solo dove gli uomini hanno osservato le leggi di Dio ci sono ancora palme verdi e sorgenti pulite. E la sabbia non può cancellare queste
cose
, ma le circonda come il mare fa con le isole. I viaggiatori le chiamano
oasi
. E là si fermano per trovare riposo e ristoro, ricordando ogni volta le parole del Signore alle tribù:
- "
Non trasformate il mio mondo verde in un deserto infinito
".
Ora sapete perché, anche oggi, sulla terra i deserti continuano ad avanzare.
Da:
Come sono nati i deserti
Ed Wood
: I vecchi film erano più paurosi: i castelli, la luna piena...
Bela Lugosi
: Erano mitici ed erano pieni di poesia!
Ed Wood
: Eh sì!
Bela Lugosi
: Vuole sapere un'altra cosa? Le donne, ecco, le donne prediligono i mostri tradizionali.
Ed Wood
: Le donne?
Bela Lugosi
: Hm, il puro orrore gli provoca repulsione e attrazione insieme perché nel loro inconscio conservano l'atroce agonia del parto. Il sangue rappresenta l'orrore.
Ed Wood
: Non ho mai pensato a queste
cose
.
Bela Lugosi
: Si fidi della mia parola. Se ha intenzione di fare colpo su una ragazza la porti a vedere Dracula.
[ride]
Dal film:
Ed Wood
Scheda film e trama
Frasi del film
Il lavoro deve produrre uomini prima che
cose
.
Maurice Zundel
Frasi di Maurice Zundel
Ora lo stesso Potentissimo Principe Figliuol Nostro carissimo in Cristo Napoleone Imperator de' Francesi, il quale per le
cose
, che dette abbiamo, ha renduti sì preclari servigj alla Cattolica Religione, Ci ha significato desiderare ardentemente di essere consecrato, e ricevere da Noi la Corona Imperiale, affinchè cotesta solenne Cerimonia vesta nel grado il più eminente, che far si possa, il carattere della Religione, e le celesti benedizioni tragga largamente.
[1804]
Papa Pio VII
Frasi di Papa Pio VII
Si fanno vedere solo attraverso le
cose
, per così dire, o al di là di esse... in strani luoghi e in punti elevati, sulla cima delle torri, sui tetti delle case, fuori delle finestre, sulla sponda opposta degli stagni; ma c'è un sottile proposito, da entrambe le parti, di accorciare le distanze e superare l'ostacolo; e il successo dei tentatori è soltanto questione di tempo. Non hanno che da insistere nelle loro tentazioni.
[Signorina Giddens, parlando del rapporto tra le apparizioni e i bambini]
Henry James
Cit. da
Giro di vite
Frasi di Henry James
Lo so, mi sto comportando come una pazza, ed è un miracolo che non lo sia davvero. Quello che ho visto io, vi avrebbe fatta impazzire, ma ha reso me soltanto più lucida, mi ha fatto comprendere molte altre
cose
.
[Signorina Giddens]
Henry James
Cit. da
Giro di vite
Frasi di Henry James
Oso dire che mi consideravo, in poche parole, una giovane eccezionale, e mi confortava la certezza che ciò sarebbe stato sempre più chiaro a tutti. Bene, avevo proprio bisogno di essere eccezionale per poter affrontare le
cose
eccezionali che, di lì a poco, avrebbero cominciato a verificarsi.
[Signorina Giddens]
Henry James
Cit. da
Giro di vite
Frasi di Henry James
Non è una bellezza, ma è bella, due
cose
molto diverse. Una bellezza ha un viso impeccabile, mentre il viso di una bella donna può avere difetti che servono soltanto a intensificare il suo fascino.
Henry James
Cit. da
L'americano
Frasi di Henry James
Newman guardò per qualche istante la signora Tristram, lisciandosi i baffi.
«È una vera bellezza?» domandò.
«No»
«Oh, allora è inutile...»
«Non è una bellezza, ma una donna bellissima: due
cose
assai diverse. Una bellezza non ha difetti sul volto; il volto di una donna bellissima può avere dei difetti che non fanno che rendere più profondo il suo fascino».
Henry James
Cit. da
L'americano
Frasi di Henry James
L'unico requisito a mio avviso intrinseco alla stesura di un romanzo è, come ho già detto, la sincerità. Questa libertà è un privilegio splendido, e la prima lezione per il giovane romanziere è imparare a esserne degno. Apprezzala come merita, gli direi. Prendine possesso, esplorala fino al limite ultimo, divulgala, gioiscine. La vita intera ti appartiene, e non prestare ascolto a chi vorrebbe stringerti nei suoi angoli dicendoti che soltanto qua o là dimora l'arte, o a chi vorrebbe persuaderti che questo messaggero divino si libra al di fuori della vita, respirando un'aria rarefatta e torcendo il capo dalla verità delle
cose
. Non v'è impressione di vita, né modo di vederla e sentirla, cui il disegno del romanziere non sappia offrire uno spazio; considera soltanto che talenti dissimili come Alexandre Dumas e Jane Austen, Charles Dickens e Gustave Flaubert, hanno operato entro questo territorio con pari dignità. Non dare troppo peso all'ottimismo e al pessimismo; sforzati di cogliere il colore della vita stessa.
[...]
Ricorda che il tuo primo dovere è di essere il più completo possibile ‐ e di rendere l'opera perfetta. Sii prodigo, sii riguardoso, e ambisci al premio.
[La lezione dei maestri]
Henry James
Frasi di Henry James
Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano le
cose
già fatte nei negozi. Ma siccome non esistono negozi che vendono amici, gli uomini non hanno più amici. Se vuoi un amico, addomesticami!
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
Agli adulti piacciono i numeri. Quando raccontate loro di un nuovo amico, non vi chiedono mai le
cose
importanti. Non vi dicono: «Com'è il suono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?» Le loro domande sono: «Quanti anni ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?» Solo allora pensano di conoscerlo.
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
Ho provato a recitare, ma non sono sicuro sia la mia strada. L'ho trovato noioso e ripetitivo, come quando sei a scuola e devi imparare a memoria dei testi. Della mia vita mi piace la libertà di fare più
cose
contemporaneamente e di non dover rendere conto a nessuno. Sul set mi sono sentito intrappolato, non fa per me.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
Nei miei video racconto anche
cose
intime, come il fatto che sono stato depresso. E penso che le persone apprezzino la mia schiettezza.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
Registrate ora tutte le prove, film, testimoni, perché lungo la strada della storia qualche bastardo si alzerà e dirà che queste
cose
non sono mai accadute.
[Sull'Olocausto e lo sterminio degli ebrei]
Dwight Eisenhower
Frasi di Dwight Eisenhower
Cortesia e civiltà sono il miglior capitale mai investito nel business. Grandi magazzini, marchi dorati, pubblicità fiammeggiante, saranno tutte
cose
inutili se voi o i vostri dipendenti tratterete bruscamente i vostri clienti abituali. La verità è che più un uomo è gentile e liberale, più generosa sarà la clientela che si ritrova.
Phineas Taylor Barnum
Frasi di Phineas Taylor Barnum
Perché mi dici
cose
fuggenti
|
che non sanno di vero,
|
perché inganni te stessa?
|
Il violino armonico che avevi dentro
|
si è rotto per sempre.
|
Inutile sperare...
|
Così spero che qualcuno
|
bussi alla porta,
|
e non solo il vento.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Perché mi dici
cose
fuggenti
Frasi di Alda Merini
Solo le
cose
buone hanno il divenire del cielo.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
[Sul video sexy che l'ha resa famosa]
Non mi pento di averlo fatto. Perché non posso sapere come sarebbero andate le
cose
se non ci fosse stato quel video, il successo della canzone, le contestazioni sui contenuti. Sono contenta di come si sono messe le
cose
per me. Però se me lo proponessero oggi non accetterei.
Emily Ratajkowski
Frasi di Emily Ratajkowski
Ci sono
cose
che non andrebbero mai fatte: depilarsi per esempio. Li prenderei a schiaffi. È la cosa peggiore che possa fare un uomo, è orripilante vedere un uomo con le sopracciglia fatte e senza peli sul torace.
Lando Buzzanca
Frasi di Lando Buzzanca
Secondo me è fuori discussione che Borg vada posto in una categoria superiore. Io lo metto più in alto di tutti; per me è lui il numero uno di tutti i tempi.
[...]
Borg resta il migliore perché per un periodo il suo dominio fu incontrastato. Nessuno ha mai dominato uno sport come ha fatto lui o almeno è così che io vedo le
cose
. Lui perdeva raramente, davvero raramente e quando perdeva c'era una ragione, una buona ragione.
Mats Wilander
Cit. da
Borg vs. McEnroe. La più grande rivalità del tennis moderno
Frasi di Mats Wilander
Andy Murray ha le migliori mani dai tempi di McEnroe, può fare
cose
che gli altri non possono.
Mats Wilander
Frasi di Mats Wilander
Ha tutto per essere un campione, ma non ha fatto progressi. Anzi è tornato indietro. Balotelli è una persona educata, sensibile e ha sofferto. Ma dovrebbe andare in giro, anche in India, per capire alcune
cose
. Doveva prendere esempio da Ibra, da quello che faceva in allenamento, solo così può diventare un grandissimo.
[Goal.com, 25 ottobre 2014]
Marco Materazzi
Frasi di Marco Materazzi
Sono
cose
che tutti sanno, è dunque ora che si dicano. Sta scritto da qualche parte che il Milan non debba raggiungere la Juventus. È il terzo scudetto che ci fregano, così non si può andare avanti. Se lo avessimo saputo non avremmo nemmeno partecipato al campionato. I casi sono due: o io mi sono inventato tutto e allora mi squalificano a vita, oppure riconoscono di avere sbagliato e bisogna cambiare, sostituire chi non è all'altezza.
[Da un'intervista del 12 marzo 1972 dopo la partita Cagliari-Milan 2-1]
Gianni Rivera
Frasi di Gianni Rivera
In tutte le
cose
vediamo che sussiste per un dono divino un desiderio naturale di essere nel modo migliore che la condizione della loro natura consente e le vediamo operare a questo fine e disporre degli strumenti adatti. La connaturata facoltà di giudizio che risponde al proposito di conoscere, fa che questo appetito non sia vano e possa raggiungere, nell'amato peso, la quiete della propria natura. Se fosse altrimenti, ciò accadrebbe per accidente, come quando la malattia trae in inganno il gusto o l'opinione la ragione. Diciamo, perciò, che l'intelletto sano e libero conosce il vero che senza posa desidera raggiungere indagando e perlustrando tutte le
cose
, e lo stringe in un amoroso amplesso, non dubitando che sia verissimo ciò da cui nessuna mente sana può dissentire.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia ‐ Incipit
Frasi di Nicola Cusano
Ogni ricerca consiste, dunque, in una proporzione comparante, che è facile o difficile. Ma l'infinito, in quanto infinito, poiché si sottrae ad ogni proporzione, ci è sconosciuto.
[...]
Il numero include in sé tutto ciò che può essere proporzionato. Il numero, che costituisce la proporzione, non c'è soltanto nell'ambito della quantità, ma c'è anche in tutte le altre
cose
che, in qualsiasi modo, possono convenire o differire tra loro.
[...]
Per questo, forse, Pitagora pensava che tutto esiste, ha consistenza ed è intelligibile in virtù dei numeri.
[...]
La precisione, però, nelle combinazioni fra le
cose
corporee ed una proporzione perfetta fra il fra il noto e l'ignoto è superiore alle capacità della ragione umana, per cui sembrava a Socrate di non conoscere null'altro che la propria ignoranza.
[...]
allora vuol dire che noi desideriamo sapere di non sapere, dato che il desiderio di sapere, che è in noi, non dev'essere vano. E se potremo conseguirlo appieno, avremo raggiunto una dotta ignoranza. La cosa più perfetta che un uomo quanto mai interessato al sapere potrà conseguire nella sua dottrina è la consapevolezza piena di quell'ignoranza che gli è propria. E tanto più egli sarà dotto, quanto più si saprà ignorante
[...]
.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia
Frasi di Nicola Cusano
Tutti coloro che ricercano, giudicano le
cose
incerte comparandole e proporzionandole con un presupposto che sia certo.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia
Frasi di Nicola Cusano
Se l'immagine dell'orologio rappresenta il Sé dell'eternità, il movimento dell'orologio descrive una concatenazione. L'eternità racchiude e sviluppa la concatenazione, e il concetto di orologio, che l'eternità, racchiude e sviluppa perfettamente tutte le
cose
.
Nicola Cusano
Frasi di Nicola Cusano
[Sull'interpretazione dei suoi tanti ruoli cinematografici]
Devi essere vuota, pronta a farti invadere da un'altra persona. E devi essere pronta all'imprevisto. Magari quel giorno non si può girare la scena che credevi, se ne gira un'altra. Tu devi essere pronta. Come nella vita, del resto. Che è fatta di
cose
inattese. Proprio quelle che io attendo, sempre.
Jeanne Moreau
Frasi di Jeanne Moreau
Gli aggettivi per definirla sono finiti da tempo e molto prima di lei, che non finisce mai. Come Valentino Rossi, come Roger Federer, come tutti i fuoriclasse che sono tali proprio perché hanno un'ossessione nel cuore. Non a caso le sue prime parole dopo l'impresa sono state: «Mi sento finalmente in pace con me stessa». I tecnici ci spiegheranno le ragioni per cui Federica Pellegrini ha vinto la sua terza medaglia d'oro mondiale sulla soglia dei trent'anni e contro una nuotatrice più giovane e forte. Ma noi che tecnici non siamo, e nelle gesta dei campionissimi cerchiamo qualche suggestione utile alle nostre piccole maratone esistenziali, siamo rapiti dalla personalità di questa donna.
Una donna completa, che ha modellato il suo corpo da atleta senza mai rinunciare a essere femmina e con un carattere capace di fragilità improvvise e altrettanto improvvisi recuperi, come quello che ieri l'ha vista rimontare in una manciata di metri dalla quarta alla prima posizione, riportando alla memoria dei meno giovani la vittoria olimpica di Pietro Mennea. Vivere in rimonta è la condizione di coloro che, non sapendo che certe
cose
sono impossibili, riescono a farle. C'è un momento durante la gara in cui senti di avere esaurito le forze, ha raccontato una volta Alex Zanardi. L'atleta normale si lascia andare. Il campione invece fa ancora un passo, una bracciata, una pedalata. E ritrova magicamente le energie che immaginava perdute. Funziona nello sport e persino nella vita. A qualsiasi età.
[Sulla vittoria di Federica Pellegrini nei 200 sl ai mondiali di nuoto di Budapest, "Abbiamo Fede", Il Caffè di Gramellini, Corriere.it, 27 luglio 2017]
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
È chiaro che al giorno d'oggi le
cose
sono cambiate quando ero giovane raccoglievo i palloni in palestra e lo faccio tuttora, ascoltavo i consigli delle compagne più esperte e si lavorava con umiltà e tanto rispetto. Mentre a molte atlete che si sono affacciate da poco al mondo della pallavolo non viene in mente di mettersi a raccogliere i palloni in palestra. In senso generale quello che manca è soprattutto il rispetto. Rispetto che nel volley dobbiamo avere tutti sia da parte nostra, vale a dire delle veterane, verso le diciottenni che dalle più giovani verso di noi.
[Nel 2015]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
[Di Gounod Debussy diceva]
è stato il primo ad far entrare nell'espressione delle
cose
dell'amore un po' di traspirazione.
[qu'il a été le premier à apporter dans l'expression des choses de l'amour un peu de transpiration]
Claude Debussy
Frasi di Claude Debussy
Sono cresciuta in una famiglia numerosa, ho cinque sorelle. Per noi dividere è normale, non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di mio e basta. La tavoletta di cioccolato si divideva sempre in sei pezzi, non avevo vestiti nuovi, ma solo quelli ereditati dalle mie sorelle grandi. Non ho mai sviluppato un senso di attaccamento verso le
cose
materiali. E poi, più tardi, non ho mai pensato che il mio successo, il mio valore, dipendessero da quante
cose
possedevo.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
In qualsiasi cosa della vita, se ti orienti verso
cose
positive, il buono arriva; se pensi male, tutto è brutto. Per qualcuno un giorno di pioggia può essere meraviglioso, per qualcun altro un disastro.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Se sono felice vuol dire che ho successo; se sono infelice, a che cosa serve la vita? Puoi comprare tutto, ma nessuno potrà mai venderti la felicità. E nessuno te la può nemmeno regalare: sei tu che la devi trovare dentro di te. Nella mia ormai lunga carriera di modella, a contatto con un mondo apparentemente brillante, ho visto moltissime persone che possedevano tutto ed erano, nonostante questo, profondamente infelici. Ho visto persone - persone gelose della felicità del prossimo - fare deliberatamente male agli altri. Anche se avevo solo quattordici anni, mi chiedevo: "Perché?". E mi dicevo che io non sarei mai diventata così. Non tutto si può scegliere, ma lo stato d'animo con cui affrontare le
cose
sì, quello lo puoi scegliere sempre.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Possiamo svegliarci al mattino e decidere che il nostro bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Se mi sveglio arrabbiata, porto quella rabbia nelle
cose
e inconsciamente le trasformo. Io apro gli occhi e penso che sono grata di averli aperti, che con quegli occhi vedo, che con questa bocca parlo, che ho il cibo, che sono sana, che mi circonda una meravigliosa famiglia, che fuori di casa non ho la guerra. Potrei dare tutto per scontato, ma è un errore che porta all'infelicità. Io mi sveglio e mi sento benedetta.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Prima di realizzare i miei sogni, ho vissuto
cose
che non augurerei al mio peggior nemico, e sono quelle
cose
il carburante che mi permette di trasmettere certe emozioni in modo convincente.
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
[In occasione del ritorno in campo]
Sì, lo ammetto, è stata la giornata più eccitante di tutta la mia vita. Non ho chiuso occhio per tutta la notte e sono arrivato al campo due ore prima di tutti gli altri. Mi aspettavo di non segnare neppure un canestro. Ma non era questo il problema. Io volevo soltanto tornare in campo, toccare la palla, annusare l'odore dei pop corn tra gli spalti. Il pubblico è una parte importante di tutto ciò, ma non è tutto. La molla principale è sapere che puoi ancora fare le
cose
che eri abituato a fare.
[Nel 1996]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
[Al cineforum proietteranno il film Quei bravi ragazzi per un errore nella consegna della pellicola]
Stansfield
: Va bene, basta così: forza andiamo.
Giovanni
: Non fare lo stupido, e dai, e dai: attireremo dieci volte l'attenzione se ce ne andiamo via ora, si chiederanno da cosa scappiamo.
Stansfield
: Non voglio passare due ore ad ascoltarti fare l'elegia sugli home video della tua famiglia.
Giovanni
: È un buon film Stan, gangster a tutto schermo, è un arrapamento per un super poliziotto come te: scommetto che è il tuo film segaiolo segreto, ammettilo.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Giovanni
: Nella nostra lunga amicizia questa è la nostra prima uscita fra uomini.
Stansfield
: Amicizia...
Giovanni
: Sì, insomma, forse sei quello che odio di più in questo cazzo di mondo, ma ci conosciamo da quanto: nove, dieci anni... la mia libertà si basa sul profondo rispetto che ho per te.
Stansfield
: Spiegami come funziona, come possiamo avere un'amicizia se mi odi?
Giovanni
: Funziona benissimo: guarda i miei migliori amici, li ho uccisi tutti.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
[Warren è davanti alla preside e a tutti i professori della sua scuola]
Preside
: Warren Blake, non c'è molto da dire sui tuoi voti: quindici su venti in tutte le materie, nessun problema lì. Adesso parliamo della tua condotta e delle ventidue lamentele che ho ricevuto su di te.
Warren
: Lamentele? Per che cosa?
Preside
: Scegli pure: aggressione, corruzione, bullismo, minacce a studenti, professori, adulti... Da dove vuoi cominciare?
Warren
: Voglio il mio avvocato.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Giovanni
: Cazzo!!
Maggie
: Giò!?
Giovanni
: Tesoro, non posso... scusami ma solo una bella e vecchia espressione è meritevole della tua pasta, è così buona che l'unico modo per descriverla è "Cazzo che buona!!": è il complimento massimo.
Maggie
: Ne farei a meno dei tuoi complimenti del cazzo.
Giovanni
: Tesoro, è così buona, è meglio che a New York.
Maggie
: La memoria ti fa cilecca amore: questi pomodori vengono dalla Spagna, non hanno nessun sapore neanche se li spremi.
Warren
: Sì, l'Alzheimer è in arrivo papà.
Giovanni
: Sì ok, ma sai: tu fai una cosa che è strabiliante.
Belle
: No, la nostalgia compensa la mancanza di sapori e stimola il cervello per ricreare tutti i sapori mancanti.
Giovanni
: Cosa vi prende ragazzi, eh? Sto cercando di fare un complimento a vostra madre qui e voi attaccate con delle sciocchezze?
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Sindaco
: Sa signor Blake, so che l'ufficio del sindaco è sempre il perfetto capro espiatorio, ma per una volta noi non abbiamo fatto niente.
Giovanni
: Be', talvolta fare niente rende colpevoli quanto aver fatto un mucchio di
cose
.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Warren
: Ti sei mai resa conto di quante
cose
papà è capace di esprimere solo con la parola "cazzo"?
Belle
: Ossia, è un analfabeta?
Warren
: No, voglio dire: è un bravo vecchiarello perciò sai parla per essere capito, non per fare delle frasi. Detto da lui "cazzo" significa "Vacca puzza in che casino mi sono ficcato", o "Grandiosa la pasta" o "Me la pagherà quello, eh". Perciò perché uno così deve stare sveglio tutta la notte a scrivere quando potrebbe già esprimere l'intera gamma delle emozioni umane con una singola parola?
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Maggie
: Non è venuto?
Belle
: No, ma aveva detto solo "forse", ha un esame la settimana prossima.
Maggie
: Senti tesoro, io non conosco il ragazzo, ma dev'essere un pochino coglione se preferisce la matematica a una bellissima ragazza, capisci cosa intendo?
Belle
: Sì mamma, quando avrò finito con lui non saprà contare nemmeno con le dita.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Maggie
: Si può sapere che fai con quella macchina da scrivere?
Giovanni
: Sì, stavo scrivendo.
Maggie
: Non me la bevo Giovanni, conserva le cazzate per i vicini.
Giovanni
: Te l'ho detto, scrivevo.
Maggie
: A malapena sai leggere, vuoi mollarci un libro sullo sbarco in Normandia? Non sai nemmeno chi era Eisenhower.
Giovanni
: Scordati lo sbarco in Normandia, quella è solo una finta: scrivo un'altra cosa.
Maggie
: Condividila con noi. Che scrivi?
Giovanni
: Le mie memorie.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Giovanni
: E i vostri professori come sono?
Belle
: Piuttosto bravi.
Warren
: Schiappe del cazzo.
Maggie
: Warren, eviti per favore di usare la parola "cazzo" in ogni frase?
Warren
: Scusa, mamma.
Maggie
: Non siamo più a Brooklyn ora.
Giovanni
: Tua madre ha ragione figliolo, non siamo più a Brooklyn. Anzi: non esiste posto più lontano da Brooklyn di questa topaia del cazzo.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Maggie
: Mi scusi, ma dove posso trovare la pasta?
Commesso del market
: In fondo sulla destra, dopo il cibo per cani.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Maggie
: C'è niente in questa zona che valga la pena di vedere? Chessò, musei, monumenti...
Cameriera
: C'è un bellissimo museo delle presse a Verneuil e c'è la chiesa di santa Cecilia con le... con i vetri colorati del quindicesimo secolo.
Maggie
: Ah, ci posso arrivare a piedi?
Cameriera
: No, è nel prossimo paese, a venti chilometri.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Stamattina valevo venti milioni di dollari, probabilmente ora ne valgo il doppio. Ho fregato la morte tante di quelle volte che non ci penso nemmeno più, è come farsi beccare all'aperto da un temporale: devi solo evitare di farti colpire dai fulmini. Ma tutto considerato ho avuto una buona giornata, la mia famiglia è più unita di quanto non lo sia mai stata, l'acqua in città non è più marrone e per un paio d'ore sono stato la stella del cineclub locale di Chalong-sur-Avre. In effetti l'unica cosa che mi fa incazzare di brutto ora è che devo riscrivere per intero questo cazzo di libro e che dobbiamo ricambiare il cognome: e che palle.
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Prenderai quell'argenteria e la rimetterai dove l'hai trovata carina carina, sennò ti spezzo tutte e due le braccia.
[a una vicina che le aveva rubato una posata]
Maggie Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Al Capone diceva sempre: "Chiedere educatamente con una pistola in mano è meglio che chiedere solo educatamente".
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Ehi ragazzi, se questo è il vostro approccio con le donne, non andrete molto lontano. Le ragazze non sono dei giocattoli che vi scopate nel parco, capito?! Il vostro futuro dipende dalle donne. Non vi frega del vostro futuro?! Perciò prendetevi cura di loro, o non ne avrete neanche una.
[dopo aver pestato un suo spasimante con la racchetta]
(Belle Manzoni)
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel 1931 mio nonno guidava una delle duecento Cadillac noleggiate dal leggendario leader genovese per il corteo funebre di sua moglie; nel 1957 mio padre, Cesare Manzoni, era uno dei centosette boss di tutto il paese invitati al convegno di Apalachin, finita in una caccia all'uomo. Ve lo immaginate io che timbro il cartellino in una fabbrica? Potevo ribellarmi
[...]
ma questo non sarebbe mai successo: presi in mano gli affari di famiglia di mia spontanea volontà, nessuno mi obbligò.
[Il riferimento è riunione di Apalachin, tenutasi il 14 novembre 1957 nella villa del boss Joseph Barbara, dove parteciparono i oltre cento rappresentati delle più influenti famiglie mafiose statunitensi]
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Ok, possiamo non farla tanto lunga qui? Di cosa vi occupate: bullismo, protezione, estorsione? Avete il monopolio o vi dividete il mercato? In che reinvestite la grana?
[ai bulli che lo importunano in palestra]
(Warren Manzoni)
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
La sola domanda che dovremmo farci durante la nostra esistenza è: Quanto vale la vita di un uomo? Sapere quanto vale e sapere in che giorno morirai. Io? Io valgo venti milioni di dollari, e darei fino all'ultimo mio dollaro per riavere la mia vecchia vita.
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Nei confronti di Firenze avevo e avrò sempre un grande senso di gratitudine, per i due anni di stop dopo il mio primo infortunio al ginocchio. Non avevo mai giocato e la gente mi stava vicino, mi dimostrava il suo affetto, mi stimolava a non mollare, mi diceva che mi avrebbero aspettato. Sono
cose
che io non dimentico.
Roberto Baggio
Frasi di Roberto Baggio
Dedicato a chi visse il brivido dello sbarco sulla luna, e mai lo dimenticherà. E a quei babbei che credono che lo sbarco non sia mai avvenuto.
21 luglio 1969. Quella fu per noi la notte della Luna, il mondo intero viveva in diretta la discesa del primo uomo dalla scaletta del modulo spaziale alla superficie lunare. Immagini traballanti, ma emotivamente insuperate: la cronaca che si sovrapponeva alla fantascienza. Forse anche l'inizio della fine dei sogni: da quel giorno, poco a poco, abbiamo disimparato a sognare.
Quello sbarco ‐ «un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità», secondo la frase di Armstrong ‐ ci fece sentire tutti onnipotenti, e soprattutto fece sentire onnipotente l'America, vincitrice della corsa verso il nostro satellite. Bella forza, direte voi giovani: era il frutto della sfida alla conquista dello spazio tra Usa e Urss in piena guerra fredda. Ma anche la libertà dei popoli quasi sempre arriva dopo una guerra, e non per questo ne è invalidata. È un fatto però che la conquista tecnologica nasce in gran parte dall'industria militare. Anche Internet, la vera rivoluzione di libertà del nostro tempo, è figlio dell'industria militare e di quella spaziale. La bomba atomica nasce dal genio di un ebreo italiano che sfuggì al destino del lager riparando negli Usa. E la conquista della Luna fu guidata da uno scienziato che fino al 1945 progettava i missili nazisti V2 con cui fu devastata Londra. Si chiamava Wernher von Braun.
Andò a vivere a Huntsville, in Alabama, con altri 120 scienziati tedeschi, tutti passati al servizio del progetto spaziale americano. Lì nel 1964 lo intervistò Oriana Fallaci per un suo straordinario reportage, Se il sole muore. Allora la Luna sembrava un sogno. Oriana gli chiese: davvero ci arriverete entro il 1970? Lui rispose: «Se il popolo americano è disposto a pagare, sì». I fatti gli diedero ragione. Ma la Fallaci gli chiese anche di Marte. E von Braun: «Per andare su Marte dovremo raggiungere un livello tecnologico molto più alto, e io temo proprio che un simile volo non sarà possibile che dieci o dodici anni dopo il primo viaggio sulla Luna». Per il capo del progetto Apollo, insomma, l'uomo avrebbe potuto conquistare il Pianeta Rosso già all'inizio degli anni '80.
Invece le
cose
sono andate diversamente dopo la notte in cui Armstrong mise piede sulla Luna. Lui fu il primo e Cernan, tre anni dopo, l'ultimo. La crisi economica abbatté la febbre di ulteriori conquiste, e la sconfitta in Vietnam fece il resto. Quarant'anni dopo, un veicolo lanciato dagli Usa ha visitato Marte, e le foto inviate a Terra da Curiosity sono straordinarie. Ma non è la stessa cosa. Il futuro non si è materializzato come la fantascienza lo aveva sognato: i computer di oggi sono più piccoli del solo occhio di Hal 9000, protagonista tecnologico di 2001 Odissea nello spazio. E, a proposito, i libri da cui furono tratti quel film e l'altro capolavoro del cinema, Blade Runner, furono scritti da Arthur C. Clarke e Philip Dick solo un anno prima del passo di Armstrong: si poteva sognare tutto, nel '68.
Abbiamo passato il 2001 di Odissea e ci avviciniamo al 2019 di Blade Runner, e la tecnologia ci ha piantati ancor di più coi piedi al suolo. Non ci sono auto spaziali né navi volanti. Il futuro dallo spazio è rimbalzato indietro, l'Odissea è sulla Terra. E la sfida non è più per la conquista del cosmo, ma dei nostri smartphone, veri depositari dell'innovazione digitale, terminali delle linee telefoniche come dei nostri ridimensionati brividi fantascientifici, non più Glenn contro Gagarin, ma Apple contro Samsung, California contro Corea. Almeno questo fa un po' Blade Runner.
[Facebook, dalla sua pagina personale, 21 luglio 2017]
Enrico Mentana
Frasi di Enrico Mentana
Tutti abbiamo insicurezze. Tutti abbiamo
cose
che cambieremmo se potessimo, ma anche con esse, dobbiamo imparare ad amare il nostro corpo.
Jennifer Selter
Frasi di Jennifer Selter
È facile che succeda: si vivono periodi brevi ma molto intensi di comunanza, spesso fuori dalle proprie città, e ci si attacca uno all'altra. Ma ho deciso di non legarmi più a persone con cui lavoro. Non puoi innamorarti di qualcuno con cui stai recitando d'essere innamorata, guai a confondere le
cose
. Quando sei giovane e senza esperienza tendi a scambiare finzione e realtà: reciti e credi sia vero, è facile combinare pasticci. A meno che parliamo di Gerard Depardieu, il mio idolo.
[Nel 2001]
Heather Graham
Frasi di Heather Graham
Le pietre hanno una visione tutta loro delle
cose
.
Commerciante di diamanti
Dal film:
The Counselor
Scheda film e trama
Frasi del film
Me la prendo con me stessa perché non riesco a ricordarmi le
cose
, ma ho ancora dei momenti nella giornata di pura allegria, di gioia.
Alice Howland
Dal film:
Still Alice
Scheda film e trama
Frasi del film
Darius Jedburgh
: Lei sa meglio di chiunque altro che i casi come questi restano irrisolti, non perché siano troppo complicati, ma perché accadono delle
cose
inspiegabili, per cui non si riesce più a collegare "a" con "b".
Thomas Craven
: E lei come lo sa?
Darius Jedburgh
: Perché sono io quello che impedisce di collegare "a" con "b". È il mio lavoro.
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
Essere ai fornelli non è più solo un compito femminile, i maschi, in gran parte, oggi semplicemente adorano cucinare, preparare manicaretti e trovo questo stato di
cose
molto, molto interessante e scevro da ogni limitativa etichetta di maschilismo e femminismo.
[Da un'intervista e Elle, Novembre 2015]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
Le esperienze più belle della mia vita sono legate al cibo. Sono cresciuta in una casa in cui mia madre ogni domenica preparava un gran pranzo per tutti, come in una famiglia italiana. Una delle
cose
più belle è ancora oggi conversare con gli amici, con buon cibo e buon vino.
[Da un'intervista e Io Donna, Ottobre 2015]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
E uno dovrebbe scandalizzarsi perché Gianluigi Donnarumma, il portiere del Milan di appena diciott'anni che guadagnerà sei milioni a stagione, ha rinunciato a sostenere l'esame di maturità per volare a Ibiza sull'aereo privato del suo procuratore lucignolo Mino Raiola?
In un Paese dove la scuola fosse ancora un luogo di evoluzione culturale e umana, la scelta disimpegnata di Gigio sarebbe meritevole di indignazione. Ma da anni il sistema politico e una parte significativa di quello scolastico considerano lo studio soltanto uno strumento per trovare lavoro. Non chiedono più alla scuola di insegnare ai ragazzi un metodo di pensiero da utilizzare in ogni occasione, ma solamente le conoscenze pratiche per ottenere un impiego sicuro, peraltro sempre più raro. Non ci sentiamo forse ripetere come un mantra che certe materie astratte non portano a nulla e che bisogna mettere gli studenti in contatto con il mondo dei dispensatori di stipendio? Ma se la scuola serve solo a trovare lavoro, Gigio può infischiarsene di quel pezzo di carta, dato che lui un lavoro ce l'ha già e in un anno guadagnerà quanto tutti i suoi compagni di classe in una esistenza intera.
Magari tra qualche tempo cambierà idea e colmerà la lacuna, perché le
cose
iniziate è sempre meglio portarle a termine, anche solo per una questione di carattere. Oppure no, e in tal caso resterà iscritto per tutta la vita al club dei ricchi ignoranti, in Italia così frequentato che non correrà mai il rischio di soffrire di solitudine.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Più che per la scuola della reminiscenza, questo fatto è indubbiamente vero per la scuola del sospetto. La dominano tre maestri che in apparenza si escludono a vicenda, Marx, Nietzsche e Freud.
[...]
Sotto la formula negativa, "la verità come menzogna", si potrebbero porre questi tre esercizi del sospetto. Ma il senso positivo di queste imprese siamo ancora lontani dall'averlo assimilato, siamo ancora troppo attenti alle loro differenze e alle limitazioni che i pregiudizi del loro tempo fanno subire ai loro epigoni ancor più che alle imprese stesse. Si relega ancora Marx nell'economicismo e nell'assurda teoria della coscienza-riflesso; si riporta Nietzsche a un biologismo e a un prospettivismo incapace di enunciare se stesso senza contraddirsi; e Freud è accantonato nella psichiatria e gli si affibbia un pansessualismo semplicistico. Se risaliamo alla loro intenzione comune, troviamo in essa la decisione di considerare innanzitutto la coscienza nel suo insieme come coscienza "falsa". Con ciò essi riprendono, ognuno in un diverso registro, il problema del dubbio cartesiano, ma lo portano nel cuore stesso della fortezza cartesiana. Il filosofo educato alla scuola di Cartesio sa che le
cose
sono dubbie, che non sono come appaiono; ma non dubita che la coscienza non sia così come appare a se stessa; in essa, senso e coscienza del senso coincidono; di questo, dopo Marx, Nietzsche e Freud, noi dubitiamo. Dopo il dubbio sulla cosa, è la volta per noi del dubbio sulla coscienza. Ma questi tre maestri del sospetto non sono altrettanti maestri di scetticismo; indubbiamente sono tre grandi "distruttori"; e tuttavia anche questo fatto non deve ingannarci; la distruzione, afferma Heidegger in Essere e tempo, è un momento di ogni nuova fondazione, compresa la distruzione della religione, nella misura in cui essa è, secondo Nietzsche, un "platonismo per il popolo". È oltre la "distruzione" che si pone il problema di sapere ciò che ancora significano pensiero, ragione e persino fede. Ora tutti e tre liberano l'orizzonte per una parola più autentica, per un nuovo regno della Verità, non solo per il tramite di una critica "distruggitrice", ma mediante l'invenzione di un'arte di interpretare. Cartesio trionfa del dubbio sulla cosa con l'evidenza della coscienza; del dubbio sulla coscienza essi trionfano per mezzo di una esegesi del senso. A partire da loro, la comprensione è una ermeneutica; cercare il senso non consiste più d'ora in poi nel compitare la coscienza del senso, ma nella decifrazione delle espressioni.
Paul Ricoeur
Cit. da
Della interpretazione. Saggio su Freud
Frasi di Paul Ricoeur
"Il simbolo dà a pensare": questo aforisma che mi affascina dice due
cose
. Il simbolo dà: io non pongo il senso ma il simbolo lo offre; ma ciò che questo offre è "da pensare", offre di che pensare. A partire dalla donazione, la posizione: l'aforisma suggerisce insieme che tutto è già detto in enigma e tuttavia che bisogna sempre cominciare tutto e ricominciare nella dimensione del pensiero.
Paul Ricoeur
Cit. da
Il conflitto delle interpretazioni
Frasi di Paul Ricoeur
Il coreografo ha voglia di creare le sue
cose
, ma un direttore deve costruire il mondo di un corpo di ballo, deve creare per i suoi ballerini, non per sé. E poi evolve lavorando con tante compagnie diverse, a lavorare sempre con le stesse persone ci perde anche lui.
Eleonora Abbagnato
Frasi di Eleonora Abbagnato
Le canzoni sono state il mio modo di confidare
cose
che nella vita non avrei detto a nessuno, di calarmi nella tragedia della condizione umana. Vedevo crescere la sofferenza, la disperazione, e negli Anni '90 le ho dato voce. Gli spari sopra, C'è chi dice no: ci sentiamo così comodi, siamo così ipocriti; ma gli spari sono per noi.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Tornai a Modena per andare in collegio dai salesiani. Noi montanari eravamo come adesso i migranti; io ero davvero selvatico, cresciuto nei boschi, abituato a far la lotta nell'erba. Avevo sempre le ginocchia sbucciate. In città fui schernito, isolato: ci soffrii molto. Mi bocciarono subito, ma tanto ero un anno avanti. Poi ho fatto ragioneria, una scuola assurda: impari
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per cui basterebbe un corso di tre mesi, ed esci di lì senza sapere che sono vissuti Socrate e Platone. Ebbi solo un momento di gloria, quando scrissi Tema libero sul tema libero, un flusso di coscienza sul blocco da pagina bianca: presi dal 9 al 10. All'università volevo fare il Dams, ma mio padre pretendeva una laurea seria. Mi iscrissi ad Economia, poi a Pedagogia. Non ho mai finito, ma lui non mi ha mai detto nulla. Ha sempre avuto fiducia in me, il suo unico figlio.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Io sono nato sopra l'osteria di mio nonno Breno, con una enne sola, a Zocca, e sono cresciuto nel periodo più felice degli ultimi duemila anni. La guerra era finita, finito il fascismo, finite le esecuzioni di massa dei tedeschi. Gli scampati e i neonati erano vivaci, allegri. Il nonno aveva fatto la Grande Guerra. Era in un reparto che doveva essere fucilato per diserzione: riconobbe uno del paese, a un cenno si gettò in un dirupo, fu dato per disperso, si nas
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in convento; tanti anni dopo l'ho accompagnato a rivedere i luoghi, il convento era sempre là. Io lo prendevo in giro: Nonno non sei stato proprio un eroe, lui rispondeva: Era una guerra per ammazzare i poveretti. Poi il nonno era andato in Africa a lavorare come camionista. Camionista era anche mio padre.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Alle 3 ½ del 26 maggio 1831;
Carissima moglie,
La tua virtù e la tua religione sieno teco e ti assistino nel ricevere che farai questo mio foglio ‐ Sono le ultime parole dell'infelice tuo Ciro ‐ Egli ti rivedrà in più beato soggiorno ‐ Vivi ai figli e fà loro da Padre ancora; ne hai tutti i riquisiti. ‐ L'ultimo amoroso comando che impongo al tuo cuore è quello di non abbandonarti al dolore ‐ Vincilo, e pensa chi è che te lo suggerisce e consiglia.
Non resterai che orbata di un corpo che pur doveva soggiacere alla sua fine ‐ L'anima mia sarà come divisa teco da tutta l'eternità ‐ Pensa ai figli e in loro seguita a vedervi il loro genitore, e quando l'età farà conoscere chi era dirai loro ch'era uno che amò sempre il suo simile ‐
Fò te l'interprete dell'ultimo mio congedo con tutta la famiglia: io mojo col nome di tutti sul cuore, e la mia Cecchina lo invade tutto.
Non ti spaventi l'idea dell'immatura mia fine giacche Iddio mi accorda forza e coraggio sin qui d'incontrarla come la mercede del giusto; mi farà la grazia fino al fatal momento ‐
Il dirti d'incamminare i figli sulla strada della virtù è dirti ciò che hai sempre fatto; ma dicendo poi loro che era tale l'intenzione del suo genitore crederanno di onorare e rispettare la mia memoria ancora ubbidendoti ‐ Cecchina mia, prevedo le tue angoscio, e mi si divide il cuore alla sola idea. Non abbandonarviti: tutti dobbiamo morire ‐ Ti mando l'ultimo pegno che mi rimane: dei miei capelli ‐ danne in memoria alla famiglia.
Oh buon Dio! quanti infelici per mia colpa; ma mi perdonerete. Dò l'ultimo bacio ai figli; non oso individuarli perché troppo mi angustierei ‐ tutti a quattro ‐ e i genitori e l'ottima Nonna, la cara sorella e Celeste; insomma tutti vi ho presenti. Addio per sempre Cecchina; sarai sempre la madre de' miei figli. In questo ultimo tremendo momento le
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mondane non sono più per me. Troveranno i miei figli e tu della pietà dopo la mia morte, più che ne sperassi vivendo ‐ Speravo molto. Il Sovrano... ma non sono più di questo mondo ‐ Addio con tutto il cuore ‐ Addio per sempre. Ama sempre la memoria dell'infelice tuo
Ciro.
L'eccellente Don Bernardi che mi assisterà in questo terribile passaggio si sarà incaricato di farti avere queste ultime mie parole ‐ Ancora un tenero bacio ai figli ed a te sino che vesto terrena spoglia. Agli amici ai quali può essere cara la mia memoria raccomanda loro i figli miei. Ma addio ‐ addio eternamente.
Ciro Menotti
Frasi di Ciro Menotti
Alla fine l'accordo economico si trovava sempre. Diciamo che nel cercare i bravi giocatori, io guardavo anche alla persona. Magari per qualche affare c'è stato più da lavorare perché il giocatore, oltre ai soldi, guardava anche ad altre
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. E questo mi faceva piacere perché voleva dire che dietro al calciatore c'era anche un uomo.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
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