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Aforismi Cose - parte 27
Frasi trovate
:
6.362
Phil
: Sai, ho pensato anche a tante altre
cose
in questi ultimi tempi.
Larry
: Se c'è qualcosa che ti disturba, sputala fuori, non serve a niente farsela marcire dentro. Mi vuoi dire su cosa hai riflettuto tanto?
Phil
: La vita...
Larry
: La vita?
Phil
: E la morte.
Larry
: Gesù, anche tu adesso? Ma com'è che ad un tratto vi mettete tutti a pensare alla vita e alla morte? Sta succedendo qualcosa di brutto di cui nessuno mi ha informato? Tipo le macchie solari, per esempio? C'è una pestilenza che ci spazzerà via da questo mondo?
Phil
: Accadono
cose
strane.
Larry
: No, affatto. A meno che non siano scritte su USA Today. Gesù che torna sulla Terra deve dargli due giorni di preavviso, il tempo di preparare i loro titoli.
Phil
: Ho pensato anche a Dio di recente, mi sono fatto delle domande.
Larry
: Hai pensato a Dio?
Phil
: Già.
Larry
: Che domande?
Phil
: Non lo so... cioè... Tu non ti sei mai fatto delle domande su Dio in generale?
Larry
: Certo, chiunque si fa domande su Dio di tanto in tanto, solo che non è che non ci dorme la notte. Anch'io ci penso, e credo quel che credo.
Phil
: Che sarebbe?
Larry
: E che cavolo ne so!
Phil
: Quand'ero ragazzo, ho fatto uno strano sogno su Dio. Ho sognato che lo trovavo nascosto in un armadio, nel mezzo di una città bruciata. Una città che era stata distrutta da un incendio, o da una qualche esplosione. E là, tra le macerie, c'era un armadio, lì da solo, in mezzo al nulla. E io andavo verso l'armadio e aprivo un'anta. E dentro c'era Dio, nascosto. Mi ricordo che aveva una grande testa di leone, ma sapevo che non era un leone, era Dio. E aveva paura. Allora, io allungavo la mano per aiutarlo a uscire. E gli dicevo: "Non aver paura, Dio, io sono dalla Tua parte". E ce ne stavamo lì, noi due, tenendoci per mano, contemplando quella distruzione. Era sùbito dopo il tramonto. Non lo so perché, ma ho sempre avuto la sensazione ossessionante di avere una sorta di missione sulla Terra.
Larry
: Una missione?
Phil
: Sì.
Larry
: Che tipo di missione?
Phil
: Non ne ho idea.
Larry
: Te lo dico io qual è la tua missione. La tua missione è uguale alla mia. Essere un tramite. Far accordare partner d'affari.
Phil
: Tu non sei angustiato da
cose
così?
Larry
: Che vuoi dire? I sogni?
Phil
: Dalle domande su Dio.
Larry
: Tanto credo che presto o tardi verrò a sapere come stanno le
cose
, che mi ci arrovelli adesso, al dunque non cambierà niente. Quindi, nel frattempo, perché perderci il sonno? È sempre così scarso.
Phil
: Ma ti fai delle domande, vero?
Larry
: Sono umano, Phil.
Phil
: Lo so.
Larry
: Siamo tutti molto stanchi. Lo sai, è nella natura del mestiere. E ultimamente sei stato così sotto stress!
Phil
: Tu dici che è questo?
Larry
: Sì, non c'è dubbio che è questo. Ti ci vuole una vacanza.
Phil
: Sono appena stato in vacanza.
Larry
: Che non ti ha fatto bene. Devi farne un'altra. O magari un bell'incontro galante.
Phil
: Sì?
Larry
: Sì. Ti ci vuole... come si chiama? La bionda.
Phil
: Susan?
Larry
: Eh, eh, eh... Già, Susan! Esattamente! È questo che devi fare. La... la chiami, le dici che hai prenotato da Dell, ti compri almeno una ventina di preservativi, e poi voi due ci date dentro come conigli in calore. Ti dimentichi del lavoro, ti dimentichi di tutto. Stai lì e pensi solo al suo corpo sinuoso.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Chissà se l'ha trovato.
Phil
: L'ha trovato.
Larry
: Perché ne sei così sicuro?
Phil
: Non l'avesse trovato, sarebbe già qui.
Larry
: Non necessariamente.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Già. Phil, ti posso chiedere una cosa seriamente?
Phil
: Certo.
Larry
: Stai prendendo qualche medicina di cui dovrei sapere?
Phil
: Cosa ti fa pensare che prenda una medicina?
Larry
: Perché non credo di averti mai visto così rilassato prima d'ora. Insomma, ho quasi la sensazione che francamente non te ne freghi un cazzo.
Phil
: Francamente no.
Larry
: No, questo è chiaro. Insomma, a nessuno di noi ce ne frega a un certo livello. Voglio dire che sembra che la cosa non ti sfiori.
Phil
: Sono stanco, Larry.
Larry
: Beh, questo te lo concedo, la giornata è stata lunga.
Phil
: Non dico per oggi.
Larry
: Ho capito in che senso, e ti capisco anche. Davvero. Sappiamo tutti quante
cose
ti sono capitate. Ed era già da un pezzo che volevo dirtelo, se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiamarmi, di giorno e di notte. In effetti ho aspettato anche troppo, ma pensavo fosse sottinteso.
Phil
: Sì, l'avevo dato per scontato.
Larry
: Hai fatto bene, sai. E spero che non ti farai scrupoli.
Phil
: Stavo pensando magari a qualche cambiamento.
Larry
: E cioè?
Phil
: Non lo so, cambiamenti.
Larry
: Sei sicuro che sia saggio? No, perché di cambiamenti te ne sono stati imposti già tanti di recente. Magari è il momento di lasciare, sai, sedimentare le
cose
.
Phil
: Mi sono un po' gingillato con l'idea di puntare su un altro genere di lavoro.
Larry
: Qualcosa di diverso dalle vendite?
Phil
: Sì.
Larry
: Senti, parlandoti da amico, da uno che ti conosce intimamente, io ti devo dire che è una pessima idea, anzi, guarda, un'idea proprio del cazzo.
Phil
: Perché?
Larry
: Dunque, perché? A) Tu ci sei portato, hai il talento.
Phil
: Ma non sono Murdock.
Larry
: Tanto nessuno è Murdock. Murdock non esiste, è quello che abbiamo sognato che fosse. E, B) Non godo tanto all'idea di dovermene andare in giro con qualcuno nuovo.
Phil
: Ma capiterà un giorno o l'altro, lo sai.
Larry
: Affatto. Ho sempre sperato che avremmo chiuso con una cosa tipo omicidio-suicidio.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste
cose
. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante
cose
a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle
cose
... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie
cose
.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre
cose
insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune
cose
di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Le
cose
che non si sanno di una persona...
Larry
: È per questo che Dio ci ha dato gli occhi e le orecchie: per scoprirle. Eccetto alcune
cose
che non sono proprio affari nostri.
Bob
: Certo.
Larry
: Chiedimi quello che vuoi su Phil, ti risponderò con piacere, se, come credo, hai buone intenzioni. Però... non chiedere a lui, ne ha passate tante, bisogna lasciarlo in pace. Tu da quanto sei sposato?
Bob
: Sei mesi.
Larry
: La ami tua moglie?
Bob
: Mi chiedi se amo mia moglie? Perché non dovrei?
Larry
: Vedi... le persone si sposano per tante ragioni diverse, Bob. Tu mi sembri un tipo che ha dei princìpi.
Bob
: Allora?
Larry
: Beh, ho conosciuto persone, non dico che tu sia di quelle, persone che avevano dei saldi princìpi, e che avevano incontrato qualcun altro che aveva dei saldi princìpi, e così i due si erano sposati. Solo per scoprire un giorno che in realtà erano stati i princìpi a sposarsi. Loro erano stati, diciamo, a guardare.
Bob
: Oh.
Larry
: Con l'amore si prendono tanti abbagli, ci si confonde spesso.
Bob
: Certo.
Larry
: Ehi, parli del diavolo... Dov'è il mio gambero?
Phil
: Mangiati una carota, se hai tanta fame, o una pallina al formaggio.
Larry
: Non voglio una pallina al formaggio, voglio dei gamberi.
Phil
: Allora chiama il servizio in camera e fatteli portare.
Larry
: Phil. non vorrei metterti in imbarazzo davanti a lui.
Phil
: Puoi credermi, Larry, ti conosco così bene che niente che tu possa dire o fare potrebbe minimamente imbarazzarmi.
Larry
: Lo vedi cosa devo sopportare? Sono dodici anni. Ma un giorno basta, vado in ufficio con un mitra. Leggerai la notizia il giorno dopo sui giornali. Sicuro di non volere niente da bere?
Bob
: Eh... sì, basta che non sia alcolico.
Phil
: Il portacenere.
Larry
: Eccolo. Sentiamo, tu che cosa vuoi? Un Black Russian, un Martini Cocktail... ?
Phil
: Prendo una gazzosa.
Larry
: Una gazzosa?
Phil
: Sì, con una fettina di limone.
Larry
: Sei sicuro di sentirti bene?
Phil
: Ho smesso di bere.
Larry
: Sul serio? Quando?
Phil
: Di recente.
Larry
: Beh, guardate, sono allibito! Io non fumo, tu non bevi, e Bob non fa pensieri licenziosi sulle altre donne. Messi insieme noi tre siamo praticamente Gesù. Ora che mi viene in mente, chi... chi fa il barista stasera?
Phil
: Avevo pensato a Bob.
Bob
: A me?
Phil
: Sì, ti va?
Bob
: Ve l'ho detto, non sono abituato a bere liquori forti.
Phil
: Nessuno ti sta chiedendo di berli, solo di servirli.
Bob
: Ma non saprei cosa sto facendo.
Larry
: Non ha importanza. Devi versare la roba nei bicchieri, così. Ora sai fare il barista.
Bob
: Co... come faccio... per le formule?
Phil
: Formule? No, si chiamano ricette. Ci facciamo mandare su un libro. Risolto.
Bob
: E se qualcuno vuole qualcosa di esotico?
Larry
: Oh, guarda, è perfetto. La ragione per cui uno chiede un cocktail esotico, è far vedere quanto è sofisticato. Se deve dirti come farlo, allora ancora meglio, lo fa sentire un esperto, ecco.
Phil
: E poi Larry e io saremo occupatissimi.
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà.
Larry
: È quello che vogliamo da te, Bob. Tentare. Signori, alla profonda esperienza religiosa che si vive nel far bene il proprio lavoro, se pur tragicamente sottopagati.
Phil
: Alla nostra salute.
Larry
: Evviva Gesù.
Bob
: Evviva... Amen!
Larry
: A che ora dovrebbe cominciare stasera?
Phil
: Alle sette.
Larry
: Hai fame?
Phil
: Sì, mangerei qualcosa.
Larry
: Che ti va?
Phil
: Forse è meglio se scendiamo di sotto.
Larry
: Sì, sono d'accordo. Adesso scendiamo di sotto, ci riempiamo la pancia con i manicaretti dell'albergo, molestiamo le cameriere, oppure no, e poi ritorniamo quassù e sveliamo a Bob i trucchi del mestiere. Gli insegniamo che vuol dire fare affari.
Bob
: Bene, non vedo l'ora.
Larry
: Bravo. Ti senti pronto per il grande balzo?
Bob
: Credo ci sia solo un modo di scoprirlo: buttarmi in acqua e vedere se riesco a nuotare.
Larry
: No, non hai chiara la situazione: ti buttiamo giù da una rupe, e vediamo se sai volare.
Phil
: Hai un'altra etichetta sui pantaloni.
Larry
: Li ho appena comprati.
Phil
: Toglitela, no?
Larry
: Cavolo, ce l'hai delle forbicine?
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà...
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste
cose
hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle
cose
buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe
cose
stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica,
cose
così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil Cooper
: Non risponde.
Bob Walker
: Sarà andato a fare compere.
Phil
: Dio ce ne scampi.
Bob
: Perché lo dici?
Phil
: Ma no, così... Una cosa che gli uomini dicono quando parlano delle loro mogli. Uno dice: "Sarà andata a fare compere", e l'altro dice: "Dio ce ne scampi". È una battuta.
Bob
: Ah...
Phil
: Allora, come ti senti, Bob?
Bob
: In che senso?
Phil
: Come ci si sente in trasferta?
Bob
: Ah... Capisco che può essere stancante.
Phil
: Ci si affatica in questo lavoro. Uno magari non ci pensa, ma... ci si affatica, sì.
Bob
: Se non ho capito male, tu lo fai da tanto tempo.
Phil
: A dirti la verità, Bob, a volte ho la sensazione di non fare altro nella vita che stringere la mano di qualcuno.
Bob
: Però lo fai molto bene.
Phil
: Ti ringrazio, Bob.
Bob
: Insomma, da quello che dicono.
Phil
: Non ti rimangiare il complimento. Che ora fai?
Bob
: Le cinque meno un quarto.
Phil
: Eh! Chissà se è arrivato Larry.
Bob
: Non porti l'orologio?
Phil
: Il mondo è pieno di orologi. Orologi e specchi, una vera cospirazione. Non che m'importi più molto, le mie occasioni me le sono giocate da un pezzo.
Bob
: Perché lo dici, scusa?
Phil
: Non mi sto lamentando. Ognuno tocca il suo punto più alto e poi torna nel grigiore. Non c'è da vergognarsi.
Bob
: Quanti anni hai? Se non sono indiscreto.
Phil
: Ne ho 52.
Bob
: La tua segretaria ha detto che hai un'aria distinta.
Phil
: Davvero?
Bob
: E che hai una faccia che ha carattere.
Phil
: Mi concederò il beneficio del dubbio, e immaginerò che l'abbia detto con tutte le migliori intenzioni.
Bob
: Certe volte mi chiedo come sarò quando avrò la tua età.
Phil
: Mi strappi il cuore, figlio mio.
Bob
: No, non volevo dire che...
Phil
: Ah, non fa niente. Ho sentito di gente che sopravvive benissimo anche ai 60. Spero solo che sia vero.
Bob
: Volevo dire che a volte mi chiedo... com'è che una persona si forma il carattere? Cioè, è una cosa con cui uno nasce, e che si rivela man mano nel tempo, o si devono vivere certe
cose
?
Phil
: Non ci avevo mai pensato. No.
Bob
: Insomma, in fondo potrei anche avere una faccia piena di carattere e neanche saperlo. Tu che dici?
Phil
: È un'arma a doppio taglio, Bob. Da quanto sei nell'azienda?
Bob
: Sei mesi.
Phil
: Appena finiti gli studi?
Bob
: Sì.
Phil
: Beh, ti do un consiglio. Non è mai troppo presto per mettersi a pensare a dove si vuole arrivare.
Bob
: C'è un bel po' da pensare.
Phil
: Sì, è vero. Fra non molto qualcuno ti porterà una torta con sopra 40 candeline. Magari 50. Un po' di gente salterà fuori da un armadio gridando "sorpresa!", come se tu non ci pensassi sempre, ogni attimo della tua vita.
Bob
: Che stai leggendo?
Phil
: Penthouse.
Bob
: Ah...
Phil
: Vuoi che te lo presti quando ho finito?
Bob
: No, grazie.
Phil
: Non lo vuoi?
Bob
: No, non leggo quel tipo di riviste.
Phil
: Sei uno di quelli che crede che certe riviste non andrebbero pubblicate?
Bob
: Sono uno di quelli che pensa che non andrebbero comprate.
Phil
: Una risposta intelligente.
Bob
: Ho detto quello che penso.
Phil
: Sì, appunto. Lo hai fatto senza riflettere. Il che mi porta a pensare che puoi fare carriera nelle vendite.
Bob
: Che dice tua moglie del fatto che leggi quel tipo di riviste?
Phil
: A mia moglie non gliene importa.
Bob
: Non gliene importa?
Phil
: No. Siamo divorziati.
Bob
: Posso chiederti qual è stato il motivo?
Phil
: Perché non provi a richiamare tua moglie?
Bob
: Certo. È che mi riesce difficile immaginare come dev'essere arrivare al divorzio.
Phil
: Il quadro ti si fa paurosamente chiaro in un lasso di tempo molto breve. Puoi credermi, Bob.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due
cose
: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda. Nestore, dalla cui bocca fluivano sempre parole più dolci del miele, e Tritone. Ma il vecchio Nestore parlava poco, e operava molto, e l'aiuto del suo braccio era apprezzato tanto quanto quello del suo senno.
Antonio Gramsci
Cit. da
Apologhi e raccontini torinesi - Nestore e la cicala ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
Se vogliamo sopravvivere avremo bisogno di un nuovo tipo di soldato. Qualcuno che non pensi nel modo in cui noi pensiamo. E non tema le
cose
che noi temiamo. Qualcuno che il nemico non si aspetta.
Colonnello Hyrum Graff
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Tu hai un dono, Ender. Il mondo ha bisogno di te. Sei stato cresciuto per questo. Vedi le
cose
in modo diverso da noi. Sei l'unico che può capire il nemico. E sarai tu che salverai l'umanità.
Colonnello Hyrum Graff
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi ritengo fortunato perché faccio un genere che esce dai canoni e mi permette di imparare anche da altri mondi. Io scrivo e preparo tante
cose
nuove continuamente, senza alcun cliché che mi leghi a qualche cosa che debba necessariamente rimanere sempre la stessa.
Mario Biondi
Frasi di Mario Biondi
Oggi non è una dimostrazione di forza, perché la forza non serve a grandi
cose
. Oggi è la dimostrazione di un desiderio.
[4 febbraio 2017]
Emmanuel Macron
Frasi di Emmanuel Macron
Jane
[sotto l'effetto dell'ipnosi, puntando la pistola]
: Devo uccidere Frank Drebin.
Frank
: Ma tu lo ami Frank Drebin... e Frank Drebin ama te. Jane, ascolta: se tu non mi ami più allora premi pure quel grilletto perché Jane, senza di te la mia vita non avrebbe senso. Finalmente ero riuscito a trovare qualcuno da amare, di un amore puro, pulito, un amore senza fronzoli.
Jane
: Devo uccidere Frank Drebin.
Frank
: Viviamo in un mondo corroso dalla follia, Jane. E forse i nostri problemi si perdono in un mare di sciocchezze inutili, ma è la nostra inutilità e nessuno può permettersi di toglierla. Jane, da quando ti ho incontrata mi sono accorto di
cose
che non avevo mai notato prima: gli uccellini che cantano... la rugiada che spande la sua brillantezza sulle foglie appena nate... i semafori...
Jane
: Devo uccidere...
Frank
: Questa mattina ho comprato una cosa per te. È ben poca cosa... ma è molto per lo stipendio di un poliziotto onesto. È un anello di fidanzamento. Te l'avrei dato prima, ma volevo aspettare di restare solo con te. Jane, io ti amo.
Jane
[fa cadere la pistola a terra e lo abbraccia]
: Oh, Frank!
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: È fantastico quanta attività c'è ancora, oggi.
Ullman
: Sì, i clienti e gran parte del personale se ne sono andati ieri, ma l'ultimo giorno è sempre più indaffarato. Vogliono partire tutti prima che sia possibile. Per le cinque di questa sera vi sembrerà che qui non ci sia mai stato nessuno.
Wendy
: Come la nave fantasma, eh?
Ullman
: Eh, eh, sì.
Halloran
: Tu lo sai perché sapevo che ti chiamano Doc? Tu hai capito, vero, che voglio dire? Sai, mi viene in mente quando ero ancora bambino. Mia nonna e io riuscivamo a fare delle lunghe conversazioni e senza mai aver bisogno di aprire la bocca. Diceva che era lo "shining", la luccicanza. E per molto tempo io credevo che eravamo solo noi due ad averla, la luccicanza. Proprio come tu credi di averla tu e basta. Ma ce l'hanno anche tanti altri, invece, solamente che forse non lo sanno, oppure non ci credono. Da quanto tempo hai capito di averla? Avanti, perché non ne vuoi parlare?
Danny
: Perché non devo parlarne.
Halloran
: Ma chi ti ha detto che non devi parlarne?
Danny
: Tony.
Halloran
: Chi è Tony?
Danny
: Tony è... è il bambino che sta nella mia bocca.
Halloran
: E Tony è quello che... ti dice le
cose
?
Danny
: Sì.
Halloran
: E com'è che te le dice?
Danny
: È come quando di notte faccio i sogni. Lui mi fa vedere le
cose
. Ma quando mi sveglio, però, io non mi ricordo esattamente tutto.
Halloran
: Senti, mamma e papà sanno per caso di Tony?
Danny
: Sì.
Halloran
: Sanno anche quello che ti dice?
Danny
: No, Tony m'ha detto che loro non devono saperlo.
Halloran
: E Tony cosa ti ha detto a proposito di questo posto? A proposito dell'Overlook Hotel?
Danny
: Non lo so.
Halloran
: Avanti, cerca di sforzarti, Doc. Pensaci.
Danny
: Qui c'è qualcosa di malefico?
Halloran
: Beh... Quando capita qualcosa di brutto, a volte restano delle tracce di quello che è avvenuto. È come... come quando brucia il pane dei toast. Vedi, certe
cose
che succedono lasciano tante tracce di quello che è accaduto. Ma sono tracce che non tutti possono vedere, ma solamente quelle persone che hanno la luccicanza, solo loro. Così come riescono a vedere quello che potrà avvenire. Oppure gli è possibile rivivere degli avvenimenti di tanto tempo fa. Io credo che qui, in questo posto, siano successe, sì, qui, proprio in questo hotel, attraverso gli anni, tante
cose
non proprio giuste.
Danny
: Mi parli della camera 237?
Halloran
: La camera 237?
Danny
: Tu hai paura della camera 237.
Halloran
: No, non ne ho.
Danny
: Mister Hallorann, che cosa c'è nella camera 237?
Halloran
: Niente! Non c'è niente, nella camera 237! Ma tu non devi andarci assolutamente, lì dentro, non devi comunque. Devi restarne lontano, Danny. Sono stato chiaro? Restane lontano!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Ullman
: Le hanno spiegato quelli di Denver, pressappoco in che consiste il suo lavoro?
Jack
: Si sono tenuti molto sulle generali.
Ullman
: Ah. Beh... L'inverno qui può essere incredibilmente rigido. Il suo compito quindi è cercare di limitare i danni che ne potrebbero derivare e il deprezzamento conseguente. Quindi, prima cosa, tenere in funzione i boiler, riscaldare le varie parti dell'albergo, un'ala al giorno, naturalmente, fare le piccole riparazioni necessarie qua e là, in modo che non ci si ritrovi poi di fronte a problemi più seri.
Jack
: Hm-hm. Beh, se è tutto qui, non mi spaventa.
Ullman
: In effetti, come lavoro non è pesante. L'unica cosa è che si può sentire un forte senso d'isolamento, durante l'inverno.
Jack
: Beh, se può farle piacere, è quello che stavo cercando. Un po' di isolamento, perché... perché sono lì lì per partorire un romanzo e quindi... cinque mesi di pace sono proprio quello che ci vuole.
Ullman
: Hm! Sono contento, Jack. Mi preoccupavo, perché per molte persone... l'isolamento... e la solitudine... a volte possono rappresentare un problema.
Jack
: Non per me.
Ullman
: E sua moglie e suo figlio saranno contenti, pensa?
Jack
: Entusiasti!
Ullman
: Bene. Bene. Prima che il nostro Bill la porti via, c'è un'altra cosa di cui ho il dovere di parlarle. Non vorrei sembrarle melodrammatico, ma molti però lo hanno preso come un buon motivo per non accettare questo lavoro.
Jack
: Affascinante!
Ullman
: Devo supporre che non le hanno detto niente circa la tragedia che abbiamo avuto nell'inverno del 1970, vero?
Jack
: No che non me l'hanno detto.
Ullman
: Ecco: quello che era qui prima di me. aveva preso un certo Delbert Grady come custode per l'inverno. E Grady si portò appresso la moglie e due ragazzine sugli otto anni. Aveva buonissime referenze, ottime informazioni. Mi hanno detto che sembrava un individuo assolutamente normale, da ogni punto di vista. Peccato che ad un certo punto, durante l'inverno gli dev'essere venuto una specie di fortissimo esaurimento nervoso. Ha perso il lume e... Ha fatto a pezzi tutta la famiglia. Con l'accetta. Li ha piazzati bene in ordine in una delle stanze dell'ala di là, e poi si è messa la doppietta in bocca. Hm... La polizia... loro dissero che era un attacco di quella che una volta si chiamava "febbre del chiuso", una specie di claustrofobia che viene quando ci si trova in tanti chiusi insieme per un lungo periodo di tempo.
Jack
: Beh, certo, è... curiosa, come storia.
Ullman
: Eh, eh, eh, sì che lo è. A dire il vero a me sembra impossibile che sia avvenuta qui. Ma è così, e credo che lei comprenderà perché volevo che ne fosse informato.
Jack
: Me ne rendo conto, certo. E adesso è anche chiaro perché quelli di Denver hanno lasciato che fosse lei a parlarmene, eh, eh, eh.
Ullman
: Eh, eh, eh, beh, è ovvio, che ci sono molte persone che magari non vogliono stare sole in un posto dove è accaduta una cosa del genere.
Jack
: Può stare tranquillo, Mr. Ullman, sono
cose
che non succedono a uno come me. E per quanto riguarda mia moglie, le assicuro, rimarrà assolutamente affascinata quando le racconto quello che lei mi ha detto. Wendy è appassionata di film dell'orrore, di storie di spettri.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Roger Murtaugh
: Ho letto che sei anche un esperto di arti marziali. Tai-chi e altre
cose
tte che ammazzano. Ti dovremmo registrare sotto la voce "Arma letale" ehehe...
Martin Riggs
: Senti, basta con le stronzate adesso. Lo sai anche tu perché sono stato trasferito, dicono che sono un maniaco suicida e nessuno vuole lavorare con me, quindi sono fottuto. O credono che ci marcio per avere la pensione e nessuno vuole lavorare con me, quindi sono fottuto lo stesso. Sono fottuto comunque!
Roger Murtaugh
: Sai che ti dico?
Martin Riggs
: Cosa?
Roger Murtaugh
: Io non voglio lavorare con te.
Martin Riggs
: Come non detto.
Roger Murtaugh
: Solo che non ho scelta. E quindi siamo fottuti tutti e due!
Martin Riggs
: Bene!
Roger Murtaugh
: Dio ce l'ha con me, questo è il guaio.
Martin Riggs
: E tu fa come faccio io amico, ignoralo.
Dal film:
Arma letale
Scheda film e trama
Frasi del film
VIETATO DIRE NON CE LA FACCIO
Un'espressione banale come non ce la faccio ha il potere di impedire alle persone di realizzare i propri sogni. In realtà con l'impegno e la costanza, le
cose
che non si riescono a fare sono pochissime. Non ce la faccio è il blocco mentale che usiamo per convincerci ad arrenderci.
Anonimo
Commenti:
1
Ma perché l'amore è così complicato? com'è possibile dannarsi in questo modo? pensa solo al tempo che perdiamo a stare male..quando sei solo ti lamenti "riuscirò a trovare una donna?" e quando ce l'hai "sarà quella giusta?" oppure "l'amo veramente? si può amare più di una donna nella vita? perché ci si separa? si possono mettere a posto le
cose
quando sta andando tutto male?" è un continuo farsi domande del cazzo, un'angoscia senza fine... eppure non si può dire che ci arriviamo impreparati..non facciamo che leggere storie d'amore, romanzi, poesie, saggi sull'amore, vediamo film d'amore.., L'amore! L'amore! L'amore!
Xavier
Dal film:
Bambole russe
Scheda film e trama
Frasi del film
Per l'artista la creazione comincia dalla visione. Vedere è già una operazione creatrice e che esige uno sforzo. Tutto ciò che noi vediamo, nella vita quotidiana, subisce più o meno la deformazione che producono le abitudini acquisite
[...]
. Lo sforzo necessario per liberarsene esige una sorta di coraggio; e questo coraggio è indispensabile all'artista che deve vedere tutte le
cose
come se le vedesse per la prima volta: egli vedrà tutta la vita come quando era bambino; la perdita di questa possibilità non permette di esprimersi in modo originale, cioè personale.
Henri Matisse
Frasi di Henri Matisse
Posh è un'espressione inglese che deriva dalla sistemazione più confortevole a bordo delle navi dirette in India. Ovviamente solo i ricchi potevano permettersi i posti migliori. Quando andavo in tournée con le Spice Girls negli Stati Uniti il mio soprannome lasciava tutti perplessi. Ma come ho detto più volte, mi piacciono le
cose
belle. Amo la moda, i buoni ristoranti, il buon vino e anche i trucchi che riescono a darti piacere, trasmettendoti l'idea di un piccolo lusso privato.
Victoria Adams
Frasi di Victoria Adams
Ci sono paure che non possiamo confessare nemmeno a noi stessi. Anche se sul palco sembro sicuro, prima di uscire c'è sempre il terrore che possa venire una schifezza. Questo per fortuna poi non accade, perché ci sono
cose
che mi danno coraggio: i ragazzi della band, per esempio. E poi il pubblico, la variabile più difficile da prevedere.
Iggy Pop
Frasi di Iggy Pop
Berlino è una città meravigliosa. Quando ci vivevo, l'atmosfera ricordava quella di un romanzo di spionaggio. Le persone, a Berlino, sapevano come affrontare le
cose
. Anche a livello musicale: la città, infatti, offriva tecnologie di registrazione e produzione molto migliori che altrove, il che contribuiva a renderla ancora più interessante.
Iggy Pop
Frasi di Iggy Pop
Su molte
cose
non erano d'accordo, anzi di rado erano d'accordo su qualche cosa. Era un litigio continuo, una sfida continua ogni giorno. Ma nonostante il loro essere così diversi, una cosa importante avevano in comune: erano pazzi l'uno dell'altra.
Dal film:
Le pagine della nostra vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Non ci ha ascoltati affatto, vero?
Falken
: Sì, invece. Bello quando avete colpito Las Vegas. Giusto finale biblico per quel posto, non trovate?
David
: Li chiamerà per dirgli che cosa sta facendo Joshua?
Falken
: Ora, ragazzi, venite qui. Vi racconterò una bella favola. Siete seduti comodi? Allora comincio. Una volta, tanto tempo fa, viveva una magnifica razza di animali che dominava il mondo millennio dopo millennio. E correvano, e nuotavano, e combattevano, e volavano. Finché all'improvviso, molto di recente, sono scomparsi. La natura aveva rinunciato per ricominciare. Noi non eravamo neanche scimmie allora. Eravamo questi piccoli roditori che si nascondono tra le rocce. E quando spariremo, la natura ricomincerà da capo. Probabilmente con le api. La natura sa quando deve ritirarsi, David.
David
: Io non voglio ritirarmi. Se Joshua li induce a fargli lanciare un attacco, la colpa sarà sua.
Falken
: Mia, pensi? Lo scopo era di trovare un modo per fare una guerra nucleare senza distruggere noi stessi. Far sì che i computer imparassero dagli errori che noi non potevamo permetterci. Solamente non sono riuscito ad insegnare a Joshua la lezione più importante.
David
: Qual era?
Falken
: L'inutilità. Che c'è un momento in cui si deve rinunciare.
Jennifer
: Che razza di lezione sarebbe?
Falken
: Avete mai giocato a tris, voi?
Jennifer
: Sì, certo.
Falken
: Ma ora non più.
Jennifer
: No.
Falken
: Perché?
Jennifer
: Perché nessuno può vincere. Non è divertente.
Falken
: Esatto. Non c'è alcun modo di vincere. È un gioco inutile. Invece là, al NORAD, sono convinti che si possa vincere una guerra nucleare. Che si possano subire accettabili perdite.
David
: Si è rassegnato per questo? E ha deciso di fingersi morto?
Falken
: Per ragioni di sicurezza hanno gentilmente organizzato la mia morte. Lo sapevate che nessun animale terrestre di peso corporeo superiore ai venti chili è sopravvissuto a quell'era? L'estinzione fa parte delle leggi naturali.
David
: Balle! Se ci estinguiamo non sarà niente di naturale. Sarà solo stupido!
Falken
: No, non agitarti, l'ho programmato in anticipo. Siamo solo a tre miglia dall'obiettivo finale. Un millisecondo di luce sfavillante, e saremo vaporizzati. Molto più fortunati dei milioni di persone che vagheranno cieche fra le macerie del dopo. Ci sarà risparmiato l'orrore della sopravvivenza.
Jennifer
: Io ho solo 17 anni. Non sono ancora preparata a morire.
David
: Non farà una semplice telefonata.
Jennifer
: Se il vero Joshua fosse ancora vivo, il suo Joshua, lo farebbe, non è vero?
Falken
: Senti, potresti guadagnare qualche anno. Forse il tempo necessario per avere un figlio e vederlo morire. Ma l'umanità prepara l'autodistruzione. Che una telefonata non riuscirà a fermare.
David
: È incredibile! A lei non importa della morte perché lei è già morto. Sul suo conto io so molte
cose
. Lei non è sempre stato così. Cos'era l'ultima cosa che le stava a cuore?
Falken
: Avete perso l'ultimo traghetto. Vi ospiterò, se volete. Potrete dormire per terra. Buonanotte.
David
: Andiamo via. Vieni. Troveremo una barca. Ci dev'essere una barca.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre
cose
che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le
cose
.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Ehi, Bol! Bello! Bravo, cagnone. Salve, sono Jennifer.
Mr. Lightman
: Ah.
Jennifer
: C'è David?
Mr. Lightman
: Piacere. Ah, sì, è in camera sua.
Jennifer
: Grazie.
Mr. Lightman
: Hai mai sentito la parola "topica"?
Jennifer
: Topica? Eh, no, mai. Mi dispiace.
Mr. Lightman
: Nemmeno io.
David
: Sì?
Jennifer
: Ciao! Dove sei stato?
David
: Come?
Jennifer
: È una settimana che non vieni a scuola. Sei malato?
David
: Ah... No, no. Stavo... stavo facendo delle
cose
. Ti vuoi sedere? Come stai?
Jennifer
: Bene. Vado a prendere un po' d'acqua, okay?
David
: Okay.
Jennifer
: Ma cos'è tutta questa roba?
David
: Eh, niente. Stavo solo... Stavo cercando di saperne di più sul tipo che ha progettato quei programmi gioco. Volevo scoprire la sua parola d'accesso.
Jennifer
: Perché?
David
: Perché? Beh...
Jennifer
: Ma che gusto particolare c'è a giocare con una macchina?
David
: Ah, no. No, non è solo una macchina. Ecco, guarda qui. È una videocassetta che ho preso in biblioteca. Riguarda quel tipo, Falken. Si interessava di giochi, oltre che di computer. Li programmava perché giocassero a dama, a poker, a scacchi...
Jennifer
: E cosa c'è di straordinario? Lo fanno tutti, adesso.
David
: No, no, no, no, no. Lui fece una cosa fantastica: lui... lui progettò un computer che poteva imparare dai propri sbagli, così migliorava ad ogni successiva partita. Il sistema, in realtà, imparava ad imparare. Poteva insegnare a se stesso. Beh, se riuscissi a scoprire quella benedetta parola di accesso potrei attivare il computer. Quello è lui, Falken.
Jennifer
: È lui quello? Ma guarda. Ha un aspetto molto interessante. Non puoi scrivergli, non so, telefonargli?
David
: No, è deceduto.
Jennifer
: Deceduto?
David
: Già. Ecco, guarda. Questo è il suo necrologio.
Jennifer
: Non era molto vecchio.
David
: Beh, abbastanza. 41 anni.
Jennifer
: 41? Allora lo era.
David
: Quello è suo figlio.
Jennifer
: Ah, sì? Questo è davvero triste. Hai letto che il figlio e la moglie erano morti in un incidente?
David
: Sì. L'ho letto.
Jennifer
: Negli anni che seguirono la tragica fine della sua famiglia, la salute del dottor Falken andò deteriorandosi. Mio padre ha 45 anni. Ricordo che una volta si ammalò gravemente, pensavamo che stesse per...
David
: Come si chiamava?
Jennifer
: Mio padre?
David
: No, no. No, il figlio di Falken.
Jennifer
: Ah. Joshua.
David
: Non può essere così semplice. Ehi!
Jennifer
: Che c'è?
David
: Ho trovato qualcosa. Salve professor Falken. Ci sono!
Jennifer
: Ah!
David
: Crede che io sia Falken. Salve.
Jennifer
: Ma come fa a chiederti come stai?
David
: Chiede tutto quello che è programmato a chiedere. Vuoi sentirlo parlare?
Jennifer
: Okay.
David
: Gli chiederò come sta. Io sto bene. Come stai tu?
Joshua
: Benissimo. È passato molto tempo. Può spiegarmi la cancellazione del suo permesso di utilizzazione il 23 giugno 1973?
David
: È morto in quella data. Capita che alle volte la gente sbagli.
Joshua
: Sì, è vero.
Jennifer
: Ma come fa a parlare?
David
: Eh, non è una vera voce. Quest'apparecchio interpreta i segnali emessi dal computer e li trasforma in suoni.
Joshua
: Vogliamo fare una partita?
David
: Oh!
Jennifer
: Sentiva la mancanza di Falken.
David
: Già. Buffo, no?
Jennifer
: Sì.
David
: Sì, volentieri! Ti andrebbe Guerra Termonucleare Globale?
Joshua
: Non preferirebbe una bella partita a scacchi?
David
: Dopo. Giochiamo alla Guerra Termonucleare Globale.
Joshua
: Bene.
David
: D'accordo! Caspita!
Joshua
: Da che parte vuole stare?
David
: Io prendo i russi.
Joshua
: Elencare gli obiettivi prioritari, prego.
David
: Chi vogliamo colpire per primo?
Jennifer
: Ah, vediamo. Che te ne pare di... di Las Vegas?
David
: Las Vegas! Ottimo! E poi? Seattle!
Jennifer
: Sì! È qui fuori.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono convinto che i bambini abbiano una capacità di intuire le
cose
molto più grande di quanto pensiamo noi adulti.
Claudio Santamaria
Frasi di Claudio Santamaria
Ci sono colleghi che dicono: "Sotto quella cifra non scendo". Io no. Se avessi ragionato così mi sarei perso un sacco di belle
cose
.
Claudio Santamaria
Frasi di Claudio Santamaria
Tutte le
cose
di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro.
[27 luglio 1988]
Silvio Berlusconi
Frasi di Silvio Berlusconi
Di tutto restano tre
cose
:
la certezza che stiamo sempre iniziando,
la certezza che abbiamo bisogno di continuare,
la certezza che saremo interrotti prima di finire.
Pertanto, dobbiamo fare:
dell'interruzione, un nuovo cammino,
della caduta un passo di danza,
della paura una scala,
del sogno un ponte,
del bisogno un incontro.
Fernando Pessoa
Frasi di Fernando Pessoa
Credo che nella vita di tutti gli uomini in certi periodi, e nella vita di molti uomini in tutti i periodi fra la prima infanzia e l'estrema vecchiaia, uno degli elementi più dominanti sia il desiderio di far parte della cerchia locale e il terrore di esser lasciati fuori.
[...]
Di notte le passioni, la passione per la Cerchia esclusiva è quella che maggiormente può spingere un uomo che non è malvagio a fare
cose
malvagie.
Clive Staples Lewis
Frasi di Clive Staples Lewis
Il matrimonio non c'entra con una storia duratura. Si tratta di essere compatibili e comunicare. Hai bisogno di entrambe le
cose
per farla funzionare. Se una persona non vuole che vada in porto, non succederà. È l'intenzione che conta. E poi non bisogna perdersi nell'altro. Stare insieme, due pilastri che reggono la stessa casa, ed essere diversi, senza dover per forza essere d'accordo su tutto. Bisogna imparare a non essere d'accordo. Tutto è una scelta.
Goldie Hawn
Frasi di Goldie Hawn
Bisogna imparare a vivere le
cose
non distacco. Io il cellulare lo trovo un oggetto pericoloso, non è fondamentale nella mia vita e combatto quotidianamente per avere il diritto di non essere sempre reperibile. Per esempio nella mia casa in campagna non prende, così ho costretto le persone a me vicine ad abituarsi al fatto che non richiamo perché non voglio. Nei rapporti sono quella che "non risponde mai", ma non me ne frega niente: voglio avere il diritto di non partecipare alla vita social, di non condividere i miei sogni, le mie paure.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
La maggior parte dei nostri segreti, le
cose
che non avresti mai detto - perché ti vergogni o perché non le reputi importanti - sono racchiuse dentro un telefonino. Che è diventato la scatola nera della nostra vita. Una volta c'erano i diari, adesso è tutto amplificato.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Quando ti costruisci una vita di
cose
non dette hai tanta voglia di essere scoperto. Si fa fatica a vivere in una situazione di finta normalità
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Ho paura dell'acqua profonda, di perdere tempo, della vecchiaia e delle
cose
che non sarò più in grado di fare. Quello che gli altri considerano coraggio forse è il movimento naturale di sopravvivenza che mi scatta dentro di fronte alle difficoltà.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Da ragazzina sognavo ben altre
cose
per me. Avrei voluto essere la prima donna ad arrivare sulla luna o a scoprire una pianta magica che può guarire tutte le malattie.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Io sono nato con il rock: il mio primo disco, "Mu"
[del 1972]
, era proprio un'opera rock, un genere che ho sempre molto amato, anche se poi sono andato in un'altra direzione. Però col melodico ho sempre cercato di unire le due
cose
: anche in Notre Dame de Paris ci sono parti molto melodiche ma anche altre che sono assolutamente ritmiche, e in Giulietta e Romeo ancor di più.
Riccardo Cocciante
Frasi di Riccardo Cocciante
Le telecamere mi intimidiscono da sempre, perché la televisione non è il mio mondo. In questo contesto dico poche
cose
però cerco di dare loro un peso, il peso che do io alla musica.
Riccardo Cocciante
Frasi di Riccardo Cocciante
Una sola cosa devi capire: io ho tempo e tu no. Io ho altre
cose
da fare e tu no. Questa tua tenacia, questa tua forza... io la rispetto. Ma tutti prima o poi cedono, è fisiologico.
Dan
Dal film:
Zero Dark Thirty
Scheda film e trama
Frasi del film
Bill
: Sofie. Sofie. Mia Sofie. Mi dispiace tanto.
Sofie
: Ti prego, ti prego, perdona il mio tradimento.
Bill
: Non parliamone più.
Sofie
: Eppure... io...
Bill
: Eppure... niente. A parte il mio cuore addolorato per quello che ha fatto alla mia bellissima e brillante Sofie.
Sposa
: Ti ho tenuta in vita per due ragioni. La prima ragione sono le informazioni.
Sofie
: Brûle à l'Enfer, espece de salope! Blonde, je n'ai te dire rien!
Sposa
: Ma io te le farò lo stesso, delle domande. E ogni volta che non mi darai una risposta, io ti taglierò qualcosa. E ti giuro che saranno
cose
che ti mancheranno molto. Dammi l'altro braccio! Io voglio tutte le informazioni che hai sulle Vipere Mortali...
Bill
: Se tu dovessi immaginare...
Sposa
: ... quello che hanno fatto...
Bill
: ... perché ti ha lasciato in vita...
Sposa
: ... e dove posso trovarle.
Bill
: ... cosa diresti?
Sofie
: Immaginare non è necessario. Mi ha informata. Ha detto che potevo tenermi la infame vita per due ragioni.
Sposa
: Come ho già detto, ho permesso che ti tenessi la tua infame vita per due ragioni. E la seconda ragione è perché tu possa raccontare a lui di persona tutto quello che è successo stasera. Voglio che conosca la misura della mia misericordia vedendo il tuo corpo mutilato. Voglio che tu gli dica quali sono le informazioni che hai dato a me. Voglio che sappia tutto quello che so io. Voglio che lui sappia che io voglio che sappia. E voglio che tutti loro sappiano che molto presto saranno tutti morti, come O-Ren.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sposa
: Un biglietto per Tokio, per favore.
Sofie Fatale
: Moshi moshi.
O-Ren
: Gogo.
Proprietaria
: Devi dire "sì, sì", qualunque richiesta ti facciano.
Charlie Brown
: Ma richiedono
cose
ridicole.
Proprietaria
: Sta' zitto! Lo sai cosa ti capita se ti sentono?
Charlie Brown
: Cosa mi capita?
Proprietaria
: Hai sentito del clan Tanaka? Ti farai staccare la testa.
Charlie Brown
: No, non voglio.
Sofie
: Sì, sono io. E se ci lascia un recapito, la richiameremo.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sposa
: Posso?
Hattori
: Puoi. Aspetta. Prova la seconda dall'alto. È buffo. A te piacciono spade di samurai. A me piace baseball. Volevo mostrarti queste. Anche se tu che sai tante
cose
, saprai sicuramente che non fabbrico più strumenti di morte. Ho tenuto queste soltanto per il loro valore estetico e sentimentale. Sono fiero del mio lavoro, ma ormai sono in pensione.
Sposa
: Allora mi dia una di queste.
Hattori
: Queste non sono in vendita.
Sposa
: Io non ho detto "mi venda", ho detto "mi dia".
Hattori
: Ah, ah, ah! E perché dovrei aiutarti?
Sposa
: Perché il mio parassita, in passato, è stato uno dei suoi allievi. E considerato l'allievo, direi che lei ha un obbligo piuttosto rilevante verso di me.
Hattori
: Puoi dormire qui. Mi ci vorrà un mese per fare la spada. Puoi passarlo ad allenarti. Ho fatto ciò che 28 anni fa, davanti a Dio, avevo giurato di non fare più. Ho creato "qualcosa che uccide le persone". E in questo ho avuto successo. L'ho fatto perché, filosoficamente, sono favorevole al tuo scopo. Senza presunzione, questa è la mia spada migliore. Se nel tuo viaggio dovessi incontrare Dio, lo trapasserai. Bionda guerriera, vai.
Sposa
: Domo.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Elle Driver, Squadra Assassina Vipere Mortali. Nome in codice: Serpente montano della California.
Elle Driver
: Diciamo che non mi sei mai piaciuta. Hm, per la precisione, diciamo che mi fai schifo. Ma questo non significa che non ti rispetti. Passare dal sonno alla morte è un lusso che a quelli come noi capita raramente. È il mio regalo per te. Cazzo! Ciao, Bill.
Bill
: In che condizioni è?
Elle
: Stato comatoso.
Bill
: Dove si trova?
Elle
: È qui, davanti a me, sul letto.
Bill
: Brava, la mia ragazza. Elle, devi annullare la missione.
Elle
: Perché?
Bill
: Le dobbiamo di meglio.
Elle
: Tu non le devi proprio un cazzo!
Bill
: Puoi abbassare la voce?
Elle
: Tu non le devi un cazzo!
Bill
: Posso dire una cosa?
Elle
: Parla.
Bill
: Avete pestato a sangue quella donna, ma non l'avete uccisa. E io le ho ficcato una pallottola in testa, ma il suo cuore ha continuato a battere. L'hai visto tu stessa, col tuo splendido occhio azzurro, non è così? Abbiamo fatto molte
cose
a questa signora, e se mai si sveglierà, gliene faremo molte altre. Ma una cosa che non faremo è strisciare in camera sua di notte, come dei topi di fogna e ucciderla, nel sonno. E la ragione per cui non lo faremo è perché questo ci farebbe cadere in basso. Sei d'accordo, Miss Driver?
Elle
: Suppongo di sì.
Bill
: E hai bisogno di supporlo?
Elle
: No, non ho bisogno di supporlo. Lo so.
Bill
: Torna a casa, tesoro.
Elle
: Affermativo.
Bill
: Ti amo moltissimo.
Elle
: Anch'io ti amo. A dopo. L'hai trovato un sacco divertente, vero? Hm? Questo è un avvertimento, testa di cazzo. Ti conviene non svegliarti mai.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sposa
: La nostra casalinga di Pasadena si chiama Jeanne Bell. Moglie del dottor Lawrence Bell. Ma quando la conoscevo io, quattro anni fa, si chiamava Vernita Green. Il suo nome in codice era Copperhead, Testa di Rame. Il mio, Black Mamba. Hai una salvietta?
Vernita
: Tieni.
Sposa
: Grazie.
Vernita
: Lo prendi sempre con zucchero e latte?
Sposa
: Sì.
Vernita
: Suppongo che sia un po' tardi per farti le mie scuse, eh?
Sposa
: Supposizione esatta.
Vernita
: Senti, troia, hai intenzione di fare altre stronzate davanti alla mia bambina?
Sposa
: Rilassati, per ora. Non ho intenzione di ammazzarti davanti a tua figlia, va bene?
Vernita
: Sei più razionale di quanto Bill ti ritenesse capace.
Sposa
: Sono la pietà, la compassione e il perdono che mi mancano, non la razionalità.
Vernita
: Senti, lo so, ti ho fregata, è vero. Ho fatto il gioco sporco. Vorrei non averlo fatto, ma l'ho fatto. Capisco che tu voglia pareggiare i conti.
Sposa
: No, no, no, no. No. Per andare pari, pari veramente, dovrei uccidere prima te, poi andare su da Nikki, ucciderla, aspettare tuo marito, il dottor Bell, e uccidere anche lui. Così saremmo pari, Vernita. Quel che si dice "quadratura".
Vernita
: Se per magia potessi tornare indietro nel tempo, lo farei. Ma non posso. Voglio solo dirti che sono una persona diversa, ora.
Sposa
: Oh, che bello. E chi se ne frega?
Vernita
: Non mi faccio illusioni. Lo so che non merito né la tua pietà né il tuo perdono. Tuttavia, ti supplico di averli entrambi, in nome di mia figlia.
Sposa
: Che merda. È meglio che ti fermi dove sei. Ti ho detto che non voglio ammazzarti sotto gli occhi di tua figlia, ma questo non significa che spiattellarmela davanti come stai facendo ora mi ispiri compassione. Tu e io abbiamo una faccenda in sospeso. E nessuna delle stramaledette
cose
che hai fatto in questi ultimi quattro anni, compresa quella di farti ingravidare, cambierà la situazione.
Vernita
: Allora, quando li chiudiamo i conti?
Sposa
: Dipende solo da te. Quand'è che preferisci morire? Domani? Oppure dopodomani?
Vernita
: Perché non facciamo stanotte?
Sposa
: Splendido. E dove?
Vernita
: C'è un campo di baseball dove alleno la squadra dei piccoli a circa un miglio da qui. Ci vediamo lì alle 2:30 di questa notte, vestite completamente di nero. Copri i capelli con una calza nera. E vediamo chi è più brava con il coltello. Non ci disturberà nessuno. Ora, devo preparare i cereali per Nikki.
Sposa
: Bill diceva che eri una delle migliori a maneggiare un'arma da taglio.
Vernita
: Vaffanculo, troia. Non le ha mai dette, certe stronzate. Quindi tu infilatele nel culo le tue puttanate, Black Mamba. Black Mamba... Doveva essere il mio nome in codice, Black Mamba...
Sposa
: Che arma scegli? Se vuoi continuare col coltello da macellaio per me va bene.
Vernita
: Ah, ah, ah! Molto divertente, troia. Molto!
Sposa
: Non era mia intenzione farlo davanti a te. E questo mi dispiace. Ma puoi credermi sulla parola. Tua madre se l'è cercata. Quando sarai grande, se la cosa ti brucerà ancora e vorrai vendicarti, io ti aspetterò.
Hattori Hanzo
: Per chi è considerato guerriero, durante il combattimento l'annientamento del nemico deve essere l'unica preoccupazione. Reprimete qualsiasi emozione o compassione. Uccidete chiunque vi ostacoli, ancorché fosse Dio, o Buddha in persona. Questo è il cuore dell'arte del combattimento.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Capitolo Uno. 2.
Vernita Green
: Arrivo! Sarah, non ci posso credere, sei già qui. Ora che vuoi fare? Che vuoi fare, brutta faccia di culo? Facciamola finita, avanti! Fatti sotto, brutta troia. Avanti. Fammi
godere.
Nikki Bell
: Mamma, sono tornata.
Vernita
: Ciao, piccola. Tutto bene a scuola?
Nikki
: Mamma, che è successo a te e al soggiorno?
Vernita
: Oh... Quel buono a nulla del tuo cagnetto ha deciso di farsi venire venire una crisi qui in soggiorno. Questo è successo, piccola.
Nikki
: È stato Barney?
Vernita
: Piccola, non... non puoi venire qui. Ci sono vetri rotti dappertutto. Potresti tagliarti. È un'amica della mamma, non la vedevo da tanto tempo.
Sposa
: Ciao, tesoro. Mi chiamo... Tu come ti chiami?
Vernita
: Si chiama Nikki.
Sposa
: Nikki. Un nome carino per una bambina carina. Quanti anni hai, Nikki?
Vernita
: Nikki, ... ti ha fatto una domanda.
Nikki
: Ne ho quattro.
Sposa
: Hai quattro anni, eh? Lo sai, anch'io avevo una bimba. Avrebbe quattro anni anche lei, ora.
Vernita
: Senti, cucciolo, la mamma e la sua amica devono parlare di
cose
da grandi. Tu va' nella tua stanza e non ti muovere finché non vengo a chiamarti io. D'accordo? Nikkia! Nella tua stanza.
Subito. Vuoi del caffè?
Sposa
: Sì, grazie.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli astronauti sono persone normali che fanno
cose
straordinarie.
Sandra Bullock
Cit. da
La Stampa, 28 agosto 2013
Frasi di Sandra Bullock
Shannon
[guardando una foto]
: Vedo che hai un gatto.
Sarah
: Sì.
Shannon
: È qui in giro? Mi piacerebbe, insomma, coccolarlo un po'.
Sarah
: È scappato via quando ero a New York.
Shannon
: Queste
cose
mi commuovono troppo.
Sarah
: Sì, è stata una tragedia.
Shannon
: Il gatto ha buttato un occhio sulla tua vita di merda e ha detto: "No, cazzo, grazie amica: io me ne vado da qui".
Sarah
: Sono ancora un po' afflitta dalla perdita.
Shannon
: Quel cazzo di gatto bastardo è uno stronzo, ecco cos'è.
[indicando la foto del gatto]
Vaffanculo! Vaffanculo, questo si merita quel gatto, cazzo di gatto...
[abbraccia Sarah]
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
Dimentico sempre un sacco di
cose
. Ho seminato giacimenti di caricabatterie per cellulari negli alberghi.
Benjamin Mascolo
Frasi di Benjamin Mascolo
Si potrebbe molto disputare se sia veramente bello tutto ciò che alcuni ammirano ne' poeti inglesi e tedeschi; e se molte
cose
non siano false o esagerate e però brutte: ma dìasi che tutto sia bello; non per questo può riuscir bello a noi, se lo mescoliamo alle
cose
nostre. O bisogna cessare affatto d'essere italiani, dimenticare la nostra lingua, la nostra istoria, mutare il nostro clima e la nostra fantasia: o, ritenendo queste
cose
, conviene che la poesia e la letteratura si mantenga italiana; ma non può mantenersi tale, frammischiando quelle idee settentrionali, che per nulla si possono confare alle nostre...non dico che non possa ragionevolmente un italiano voler conoscere le poesie e le fantasie de' settentrionali, come può recarsi personalmente a visitare i loro paesi; ma nego che quelle letterature (comunque verso di sé belle e lodevoli) possano arricchire e abbellire la nostra poiché sono essenzialmente insociabili. Altro è andare nel Giappone per curiosità di vedere quasi un altro mondo dal nostro. Altro è tornati di là volere tra gli italiani vivere alla giapponese...studino gli italiani nei propri classici, nei latini e nei greci, dei quali nell'italiana più che in qualunque altra letteratura possono farsi begli innesti; poiché ella è pure un ramo di quel tronco; laddove le altre hanno tutt'altra radice.
Pietro Giordani
Frasi di Pietro Giordani
Poliziotto
: Andiamo, Winthorpe.
Ophelia
: Non hai idea! Ma guarda!
Beeks
: Scusate.
Ophelia
: Ci vediamo a pranzo, ciao.
Beeks
: Ti vuoi guadagnare un centone facile facile?
Ophelia
: Ma io sono uscita adesso. Ma che intenzioni hai? Di fare una cosina qui, in mezzo al distretto di polizia?
Beeks
: No.
Ophelia
: Devi essere proprio assatanato.
Beeks
: No, no. Si tratta...
Losco individuo
: È sua quella borsa?
Penelope
: Sì.
Losco individuo
: È una bella borsa.
Penelope
: Grazie.
Louis
: Tesoro, quanto sono contento di vederti.
Penelope
: Louis, stai dando spettacolo.
Louis
: La buona notizia è che io sono innocente. Non ho mai fatto niente che assomigli a quello che dicono loro. Sul serio, è la verità.
Penelope
: Louis, hai un aspetto orribile. Io... Io mi vergogno. Quei vestiti e... e quelle scarpe... Hai anche fatto a pugni, scommetto. E poi, Dio mio, come puzzi.
Louis
: Certo che puzzo. Penelope, ma ti rendi conto di dove sono stato in queste ultime 24 ore? Sono stato picchiato, mi hanno rubato i vestiti. C'era della gente che ha perfino tentato di abusare di me!
Penelope
: Louis, non potremmo parlarne in qualche altro posto?
Louis
: Uno di loro ha cercato di farmi mettere ginocchioni! I... I... insomma, se... se questo posto è un esempio degli istituti correzionali di questo Paese, tanto vale che facciamo uscire tutti i detenuti. La gente peggiora li dentro.
Penelope
: Tu rubi ai tuoi amici al club, Louis. L'eroina, Louis! Ti devi essere ammattito, Louis. Mammina vuole mandare all'aria il matrimonio, e anche Todd.
Louis
: Todd? Che cosa c'entra lui con questo?
Penelope
: Sei stato licenziato dalla Duke & Duke. Stanno per denunciarti per appropriazione indebita.
Louis
: Appropriazione? Non ho mai rubato niente in vita mia.
Penelope
: Ma come ha potuto, l'uomo che amo, e i cui figli avrei voluto attaccare al mio seno, diventare uno spacciatore d'eroina?
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD. Senti, Penelope, io te lo giuro, sul mio onore, e che Dio onnipotente mi fulmini in questo momento, è la verità. Io non sono uno spacciatore di polvere d'angelo.
Penelope
: Oh, Louis.
Ophelia
: Ti ho cercato dappertutto, bambolo. Senti, Louis, potresti... io devo farmi una pera. Ti prego...
Louis
: Per favore...
Penelope
: Louis! Chi è questa persona?
Louis
: Ehi! Non ho mai visto questa donna in vita mia.
Ophelia
: Non dire cosi, eh, Louis?
Penelope
: Ah!
Ophelia
: Andiamo, bello, dai, soltanto una bustina. E io poi ti faccio tutte quelle
cose
che ti piacciono tanto. Tutte!
Penelope
: Traditore! Lurido vigliacco! Sporcaccione! Mi fai schifo! Sporco verme! Todd aveva ragione sul tuo conto. Non voglio rivederti mai più fino a quando avrò vita.
Louis
: Bene. Bene. Grazie infinite.
Ophelia
: Era uno scherzo. Il tuo amico ha detto che te ne volevi liberare.
Louis
: Vuol dire che qualcuno le ha chiesto di farmi questo?
Ophelia
: Si, e mi ha pure dato cento dollari. È quello laggiù. Fammi un po' capire bene, io ti do 20 dollari per pagare il taxi, e tu quando arriviamo a casa tua me ne ridai 50, è così?
Louis
: Sì, esatto. Il mio maggiordomo Coleman le darà cinquanta dollari, e poi l'accompagnerà in macchina dove lei desidera.
Ophelia
: Tu non sembri il tipo da avere un maggiordomo. Ehi, non sarà mica che mi stai fregando!
Louis
: Io sto fregando lei? Ma che cosa dice? Non crederà mica che queste le diano a chiunque, vero? Io posso farmi addebitare merci e servizi in 86 paesi nel mondo.
Ophelia
: Ah, si? Beh, io non accetto carte di credito.
Louis
: Beh, adesso vedrà che è stato tutto un malinteso.
Coleman
: Sì?
Louis
: Ah, Coleman, puoi farmi entrare? Non... non mi funziona bene la chiave.
Coleman
: Chi è lei? Che cosa vuole?
Louis
: Coleman, tu togli la catena e fammi entrare. Ti prego, non scherzare, non è il momento.
Coleman
: Coleman? Non ci sono Coleman qui. Lei si sta sbagliando.
Louis
: Mi scusi. Solo un attimino. Coleman! Fammi entrare!
Coleman
: Se lei non se ne va, sarò costretto a chiamare la polizia.
Louis
: Salve. Per favore, vorrei fare un prelevamento dal mio conto di 500 dollari. Anzi no, facciamo mille, per favore.
Cassiera
: Scusi un attimo.
Direttore della banca
: Mi dispiace, signor Winthorpe, ma la Tributaria ha congelato tutti quanti i suoi conti.
Louis
: Ma che sta dicendo? Lei mi conosce.
Direttore della banca
: Lei è uno spacciatore di eroina, signor Winthorpe.
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD, e io non l'ho mai neppure toccata.
Direttore della banca
: Comunque sia, non è il genere di affari che gradiamo qui alla First National. Posso vedere le sue carte di credito, prego? Ho ricevuto ordine di sequestrargliele.
Louis
: Cosa? Ehi, aspetti un minuto. E io secondo lei di cosa dovrei vivere? Insomma, cosa ne sarà di me?
Direttore della banca
: Roger...
Louis
: Villano! Perché qualcuno sta tentando deliberatamente di distruggere la mia vita?
Ophelia
: Senti, lasciamo stare i cinquanta dollari, okay? Io sono molto stanca. Me ne vado a dormire.
Louis
: Lei... lei deve credermi. Signorina, deve credermi! Mi hanno incastrato! Non può lasciarmi qui così!
Ophelia
: Io ci ho già un sacco di problemi, Louis! Andiamo! Andiamo, forza!
Louis
: Ascolti! Aspetti! Aspetti! Signorina, magari non sembra, ma io ho più di 150mila dollari in quella banca. Ma a lei non interessa, vero? Perché è anche colpa sua se mi è successo tutto
questo.
Ophelia
: Vieni. Vieni un po' qui. Non serve che ci arrivi in ginocchio, Louis.
Louis
: Ah, sì.
Ophelia
: Fa' vedere le mani. Mani morbide, con tanto di manicure. Tu non hai lavorato un giorno in vita tua, giusto? Io lo so che me ne pentirò. Andiamo. Salta su.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al diavolo!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi faccio mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono gente molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
: Assolutamente.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste
cose
, Randy. Lo sai perché? Queste
cose
in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa prova, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globetrotter se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non deve dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono tre
cose
che ho amato ma non ho mai capito. L'arte, la musica e le donne.
Bernard le Bovier de Fontenelle
Frasi di Bernard le Bovier de Fontenelle
Quando le
cose
non vogliono uniformarsi a noi, noi dobbiamo uniformarci a loro.
Bernard le Bovier de Fontenelle
Frasi di Bernard le Bovier de Fontenelle
[Alla festa dei diplomi di terza media]
Robbie
: Benvenuta classe del 2011. I nostri anni nella scuola media sono giunti al termine, non possiamo più combattere, stiamo invecchiando! Per tutta la vita ho voluto crescere, volevo diventare grande, così la gente mi avrebbe preso sul serio. L'idea mi piaceva da morire. Crescere, trovare un lavoro, sposarmi ma... è tutta una fregatura! E l'amore... è la fregatura più grande! Io ero innamorato e so che fa ridere un po' perché ho solo 13 anni ma... non importa, lo ero. E prima pensavo, ci credevo davvero che esistesse un unico grande amore che se avessi combattuto per quella persona, avrebbe di sicuro funzionato, mi sembrava tutto così bello quando ero più piccolo ma, non vanno così le
cose
. Non esiste assolutamente il vero amore!
[Cal alzandosi davanti a tutti]
Cal
: Fermo!
[a bassa voce]
Ccccazzooo...
Jacob
: Non ci credo!
[Parlando con Robbie a bassa voce]
Cal
: Oh mio Dio, oh mio Dio...
Robbie
: Che cosa fai?
Cal
: Che cosa fai tu!
Robbie
: Avevo torto papà, non esiste il vero...
Cal
: Io... ehm... be', ecco la verità! Il discorso che ha fatto mio figlio fa schifo! Non è uno scherzo... in sua difesa, non so come volesse terminare, ma sarete d'accordo con me che si stava dirigendo verso una deprimente... ehm... fine! Mio figlio, non lui, il mio vero figlio, crede molto nei grandi gesti romantici, diciamo crede nell'esistenza dell'anima gemella! Ed è facile guardare un tredicenne e dire: "tu non sai di cosa parli tu hai torto"...ma non ne sono così sicuro! Io ho incontrato la mia anima gemella a 15 anni, siamo andati a prendere un gelato, dopodiché mio padre cominciò a prendermi in giro, sì, come fanno tutti i papà e gli dissi: "papà non significa niente, figurati uscirò con tante altre ragazze, avrò un sacco di altri appuntamenti..." e quella fu la prima volta in assoluto che mentii a mio padre. Ho incontrato la mia anima gemella quando avevo 15 anni e l'ho amata ogni minuto di ogni giorno, da quando le ho comprato quel cono menta e cioccolato. L'ho amata quando ha messo al mondo i miei tre magnifici figli, l'ho amata anche quando l'ho odiata... solo le coppie sposate mi capiranno... e non so se le
cose
si aggiusteranno, non so che succederà...mi dispiace Robbie questo non posso dirlo, ma posso prometterti una cosa, non smetterò di provarci... perché quando si trova la persona giusta, non ci si arrende mai!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
[Jacob va a incontrare la madre di Hannah]
Hannah
: C'è nessuno?
Cal
: Nanna!
Hannah
: Ciao ragazzi!
Emily
: Ciao tesoro!
Cal
: Ciao!
Hannah
: Che sta succedendo?
Emily
: Eh, non lo so, un gioco, non vuole che mi tolga questa stupida benda!
Jacob
: Cal!
Emily
: È lui questo?
Cal
: E tu che ci fai qui?
Jacob
: Tu che fai qui?
Hannah
: Già vi conoscete?
Cal
: Che sta succedendo?
Jacob
: Che ci fai qui?
Robbie
: Ciao Nanna!
Hannah
: Ciao Robbie!
Emily
: Piacere di conoscerti Jacob! Nanna mi ha raccontato tante
cose
belle su di te!
Jacob
: Scusate chi è Nanna?
Hannah
: Io sono Nanna, da piccola non riuscivo a dire Hannah... come vi conoscete?
Emily
: Non riusciva proprio a dirlo!
Cal
: Ok! Ho una certa difficoltà a capire quello che sta succedendo...
Hannah
: Papà, lui è, lui è Jacob, il mio ragazzo.
Cal
: No, non lo è!
Hannah
: È venuto per conoscere mamma...
Cal
: No, no, no, no, no...
Emily
: Vorrei vedere questo ragazzo...
Jacob
: Non respiro...
Emily
: Mi posso togliere la benda?
Jacob
: Cal, che cosa... hai una figlia così grande? Io non lo sapevo...
Cal
: Avevo 17 anni, ci siamo dovuti sposare.
Jacob
: Avresti dovuto dirmelo, lo sai?
Cal
: Non volevi che parlassi dei mie figli!
Molly
: Mmh, io vado a vedere la tv...
Cal
: Sì tesoro perché non vai dentro...
Jacob
: Posso venire?
Molly
: No!
Hannah
: Quindi voi due vi conoscete bene, vedo!
Emily
: Oh, che cavolo, mi sento ridicola.
[si toglie la benda]
Tesoro è davvero carino!
Cal
: Non è vero!
Jacob
: È molto gentile, ma è davvero tua madre? Sembrate sorelle!
Cal
: Va bene, va bene, fatemi capire un attimo, quindi voi siete, voi due siete una coppia, giusto? Voi state insieme!
Hannah
: Sì!
Cal
: Non credo, lasciatevi... subito!
Hannah
: Papà!
Jacob
: Ti prego, non chiamarlo così...Cal non succederà mai!
Cal
: Allora ti spacco al faccia!!
Hannah
: Papà!
Emily
: Cal!!
Jacob
: Cal!
Robbie
: Jessica?
Cal
: Bernie?
[Bernie si fionda addosso a Cal pensando che vada a letto con sua figlia di 17 anni]
Jessica
: Papà, no!
Bernie
: Ho lasciato che facesse la baby sitter da te, figlio di puttana! Ha solo 17 anni!!
Cal
: Ma di che stai parlando?
Hannah
: Oh mio Dio!
[Jacob tenta di fermare Bernie e si becca un pugno]
Jessica
: Per favore, papà!
Hannah
: Jacob, stai bene?
Jessica
: Papà, papà smettila! Non ha fatto niente, non lo sa neanche!
Robbie
: Non sa cosa?
Cal
: Non so cosa?
Emily
: È uno scherzo? Perché mi sono persa...
Jessica
: No, no, no, no, no... papà, non lo sa neanche che sono innamorata di lui!
Robbie
: Di chi?
Jessica
: Di lui!
Cal
: Sta indicando me?
Robbie
: Stai indicando lui?
Emily
: Stai indicando lui? Ooooh...
Robbie
: Aspetta! Mio padre è quell'adulto con cui ti vedi?
Bernie
: Oh, lo sapevo..tu...
Jessica
: No, no, no... lui non sa niente delle foto nuda!
Cal
: Cosa?
Emily
: Jessica!!
Robbie
: Gli hai dato delle foto nuda? Sul serio?
Bernie
: Io ti pesto finché non esce il cervello!
Cal
: Time out, time out, aspetta, aspetta!
Robbie
: Ma... io la amo!
Cal
: Jessica è la ragazza che ami?
David
: Scusami Emily... l'avevi lasciata nella mia auto.
Emily
: Oh no...
Hannah
: Tu chi sei?
David
: David Lindhagen.
Jacob
: David Lindhagen?
Cal
: David Lindhagen...
Jacob
: Ok!
[Jacob si toglie l'anello e va verso David]
David
: È il momento sbagliato?
Emily
: Sì!
[Jacob tira un pugno a David]
Hannah
: Jacob!
Jacob
: Hai idea di quanto hai fatto soffrire il mio amico?!
[Cal si fionda verso Jacob, Bernie verso Cal e David verso Jacob. Tutti insieme]
Cal
: Sta lontano da mia figlia!
Bernie
: Tu, sta lontano da mia figlia!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
La ricerca che faccio io è una ricerca mirata a quello che voglio ottenere poi nella recitazione: non ho mai la sensazione di aver davvero appreso qualcosa di un determinato periodo, vedo semplicemente come applicare questa conoscenza a quello che devo fare. Non mi sento quindi più illuminato o istruito grazie alle ricerche che faccio: il problema è che tendo a dimenticare tutto, non scherzo, è un po' come quando qualcuno prepara un esame, fa tutte le sue ricerche, si prepara, studia, poi dà l'esame e non ricorda più nulla. È quello che succede a me: conservo sempre il materiale che accumulo per un film e lo metto in delle scatole che vanno a sommarsi ad altre e ogni tanto mi capita di ritrovare
cose
, come appunti o libri, che non ricordo minimamente di aver letto. Forse tutto questo succede perché lavoro a compartimenti stagni: cerco di prendere quella piccola parte di cervello che è in grado di assimilare nozioni, ci infilo dentro tutte le
cose
che riguardano quel determinato personaggio e poi mi dimentico tutto dopo.
Joaquin Phoenix
Frasi di Joaquin Phoenix
Proximo
: Fuori. Fuori! Muovetevi! Congratulazioni, generale. Hai degli amici molto persuasivi.
Lucilla
: Mio fratello ha fatto arrestare Gracco. Non possiamo aspettare ancora. Dobbiamo agire sùbito. Proximo verrà a mezzanotte e ti condurrà alla porta. Il tuo servo Cicero sarà là ad attenderti coi cavalli.
Massimo
: Hai organizzato tutto tu?
Lucilla
: Sì.
Massimo
: Stai rischiando troppo.
Lucilla
: Ho troppo da farmi perdonare.
Massimo
: Tu non hai niente da farti perdonare. Ami tuo figlio. Sei forte per lui.
Lucilla
: Sono così stanca di essere forte. Mio fratello odia il mondo intero, e te più di tutti.
Massimo
: Perché tuo padre aveva scelto me.
Lucilla
: No. Perché mio padre ti amava. E perché io ti amavo.
Massimo
: Tanto tempo fa.
Lucilla
: Ero molto diversa allora?
Massimo
: Ridevi di più.
Lucilla
: Mi sono sentita sola tutta la vita, tranne che con te. Devo andare.
Massimo
: Sì.
Lucio
: E questo, questo e questo! E questo, e questo! E questo, e questo! E questo, e questo, e questo! E questo, e questo! E questo, e questo! E questo! E questo! E questo! E questo! Colpito!
Commodo
: Non è tardi per giocare al legionario?
Lucio
: Non sono un legionario.
Commodo
: Non sei un legionario?
Lucio
: Sono un gladiatore.
Commodo
: Un gladiatore? I gladiatori combattono soltanto nei giochi. Non preferiresti essere un grande condottiero romano, come Giulio Cesare?
Lucio
: Io sono Massimo, il salvatore di Roma!
Commodo
: Il salvatore di Roma? E chi ha detto questo?
Lucilla
: Dov'è Lucio?
Serva
: È con l'imperatore, augusta Lucilla.
Lucio
: Non è vero.
Commodo
: Sì, l'ha fatto. Lì ha preso da un cesto, e se l'è premuto contro il seno, proprio qui, sopra il cuore.
Lucio
: L'ha morsa sul seno?
Commodo
: Sì. Vedi, Lucio, a volte càpita che le donne di stirpe reale si comportino in modo strano e facciano
cose
molto bizzarre in nome dell'amore.
Lucio
: Io credo che sia sciocco.
Commodo
: Anch'io. Anch'io. Sorella, unisciti a noi. Stavo leggendo al mio caro Lucio.
Lucio
: Anche io stavo leggendo.
Commodo
: Sì, è un fanciullo molto acuto. Sarà un grande imperatore un giorno. Stavamo leggendo del grande Marco Antonio e delle sue avventure in Egitto.
Lucio
: E la regina si uccise con un serpente.
Commodo
: E aspetta di sentire cosa accadde ai nostri predecessori. Se sarai molto buono, domani sera ti racconterò la storia dell'imperatore Claudio. Egli fu tradito da coloro che gli erano più vicini. Dal suo stesso sangue. Bisbigliavano negli angoli bui, e uscivano a notte fonda e cospiravano, e cospiravano. Ma l'imperatore Claudio sapeva che stavano tramando. Egli sapeva che erano come piccole api industriose. E una sera si sedette accanto a una di loro, la guardò negli occhi e le disse: Raccontami che cosa stai combinando, piccola ape affaccendata, o abbatterò coloro a te più cari. E tu mi vedrai fare il bagno nel loro sangue. E l'imperatore aveva il cuore spezzato. La piccola ape l'aveva ferito più profondamente di quanto potesse fare chiunque altro. E che cosa pensi che sia accaduto dopo, Lucio?
Lucio
: Non lo so, zio.
Commodo
: La piccola ape gli raccontò tutto.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Proximo
: No, non può andare. L'imperatore sa troppe
cose
. E per quanto mi riguarda, è troppo pericoloso.
Massimo
: Sarai pagato al mio ritorno. Ti do la mia parola.
Proximo
: Eh, eh, eh! La tua parola! E se non tornassi?
Massimo
: Ricordi cosa significa avere fiducia, Proximo?
Proximo
: Fiducia? In chi devo avere fiducia?
Massimo
: Io ucciderò Commodo.
Proximo
: E perché dovrei volere questo? Lui mi arricchisce. Oh, io... io so che tu sei un uomo di parola, generale. Moriresti per onore. Moriresti per Roma. Moriresti per la memoria dei tuoi antenati. Ma in fin dei conti, io... io vendo spettacoli. Hm? Guardiano!
Massimo
: Ha ucciso l'uomo che ti ha dato la libertà.
Servo
: Ci sono i pretoriani, senatore.
Pretoriano
: Fermi!
Commodo
: Dove sei stata? Ti ho fatta cercare.
Lucilla
: Eccomi, fratello. Cosa ti tormenta?
Commodo
: Gracco ha una nuova amante?
Lucilla
: Non lo so.
Commodo
: Credevo l'avessi incontrato. Infetta chiunque come una putrida febbre. Per la salute di Roma il Senato deve essere purgato, e anche lui sarà purgato, molto presto.
Lucilla
: Ma non stanotte.
Commodo
: Ricordi cosa disse nostro padre una volta? È un sogno, un sogno spaventoso... la vita. Tu credi che sia vero?
Lucilla
: Io non lo so.
Commodo
: Io credo di sì. E ho solo te con la quale dividerla. Apri la bocca. Lo sai che ti amo.
Lucilla
: E io amo te.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Folla
: Vattene via! Sei da disprezzare! Via! Via!
Gracco
: Entra in Roma come un eroe conquistatore. Ma cos'ha conquistato?
Falco
: Dagli tempo, Gracco. È giovane. Io credo che possa fare molto bene.
Gracco
: Per Roma o per te? Va' da tua madre, Lucio, ne sarà contenta.
Lucilla
: Lucio.
Lucio
: Madre.
Bambino
: Ave, Cesare.
Commodo
: Senatori.
Falco
: Roma saluta il suo nuovo imperatore. I tuoi leali sudditi ti danno il benvenuto, Cesare.
Commodo
: Ti ringrazio, Falco. E quanto ai leali sudditi... confido che non siano costati troppo.
Gracco
: Cesare.
Commodo
: Gracco.
Gracco
: Tutta Roma gioisce del tuo ritorno, Cesare. Ci sono molte questioni che richiedono la tua attenzione.
Commodo
: Senatori.
Gracco
: Perché ti sia di guida, Cesare, il Senato ha preparato una serie di disposizioni per iniziare ad affrontare i molti problemi della città, a cominciare dal risanamento del quartiere greco, per combattere la peste che là si sta già diffondendo. Quindi se l'imperatore...
Commodo
: Sh! Ma non capisci, Gracco? È appunto questo il grande problema, no? Mio padre passava tutto il suo tempo a studiare, sui libri, a imparare, a filosofeggiare... Trascorreva le ore del crepuscolo a leggere gli scritti del Senato. E nel frattempo dimenticava il popolo.
Gracco
: Ma il Senato è il popolo, Cesare, scelto proprio dal popolo per parlare per il popolo.
Commodo
: Dubito che la maggior parte del popolo mangi bene come te, Gracco, o abbia le tue splendide amanti, Gaio. Io credo di capire il mio popolo.
Gracco
: Allora forse Cesare sarà tanto buono da spiegare anche a noi, data la sua vasta esperienza sul campo.
Senatori
: Ah, ah, ah, ah!
Commodo
: Io lo chiamo amore. Io sono il padre, il popolo i figli, e li stringerò al mio petto, e li abbraccerò stretti.
Gracco
: Hai mai abbracciato un uomo che muore di peste, Cesare?
Commodo
: No. Ma se mi interromperai ancora, ti assicuro che lo farai tu.
Lucilla
: Senatore, mio fratello è molto stanco. Lascia il tuo rotolo a me. Cesare farà ciò che Roma richiede.
Gracco
: Augusta Lucilla, come sempre le tue maniere gentili impongono obbedienza
Commodo
: Chi sono loro per ammonire me?
Lucilla
: Commodo, il Senato ha la sua utilità.
Commodo
: Quale utilità? Non fanno altro che parlare. Dovremmo essere... soltanto tu e io, e Roma.
Lucilla
: Non pensarci neanche! C'è sempre stato un Senato.
Commodo
: Roma è cambiata. Ci vuole un imperatore per governare un impero.
Lucilla
: Certo, ma... lascia al popolo le sue...
Commodo
: Illusioni?
Lucilla
: Tradizioni.
Commodo
: La guerra di mio padre contro i barbari, lo ha detto lui stesso, non ha portato niente, ma il popolo lo amava.
Lucilla
: Il popolo ama sempre le vittorie.
Commodo
: Perché? Non assistono alle battaglie. Cosa gliene importa della Germania?
Lucilla
: Il popolo tiene alla grandezza di Roma.
Commodo
: La grandezza di Roma? E che cos'è la grandezza?
Lucilla
: È un'idea, la grandezza. La grandezza è una visione.
Commodo
: Esatto. Una visione. Non lo capisci, Lucilla? Io darò al popolo una visione di Roma e il popolo mi amerà per questo. E presto dimenticherà quei vecchi uomini rinsecchiti e le loro tediose parole. Io darò loro al popolo la visione più grande che abbia mai avuto.
Gaio
: Giochi! 150 giorni di giochi!
Gracco
: È più intelligente di quanto pensassi
Gaio
: Intelligente! A Roma riderebbero tutti di lui, se non avessero paura dei suoi pretoriani.
Gracco
: Paura e meraviglia. Una potente combinazione
Gaio
: Credi davvero che il popolo si lascerà sedurre da questo?
Gracco
: Credo che lui sappia cos'è Roma. Roma è il popolo. Farà qualche magia per loro, per distrarli. Toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante di Roma non
è certo il marmo del Senato, ma è la sabbia del Colosseo. Lui porterà loro la morte, e in cambio lo ameranno.
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
I Gladiatore
: Ispanico.
II Gladiatore
: Ispanico.
III Gladiatore
: Ispanico.
IV Gladiatore
: Ispanico.
V Gladiatore
: Ispanico.
VI Gladiatore
: Ispanico.
VII Gladiatore
: Ispanico.
VIII Gladiatore
: Ispanico.
Guardiano
: Apri il cancello.
Massimo
: Non vi siete divertiti? Non vi siete divertiti? Non siete qui per questo?
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
Proximo
: Che cosa vuoi? Hm? Una donna? Un ragazzo?
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare.
Proximo
: Sì, è vero. Tu sei bravo, Ispanico, ma non così bravo. Potresti essere magnifico.
Massimo
: Mi ordinano di uccidere, io uccido. Tanto basta.
Proximo
: Tanto basta per le province, ma non per Roma. Il giovane imperatore ha proclamato una serie di spettacoli per commemorare suo padre, Marco Aurelio. Lo trovo divertente, visto che è stato Marco Aurelio, il saggio, il sapiente Marco Aurelio, a interrompere i giochi. Hm? E così, dopo cinque anni passati a guadagnarci faticosamente da vivere in villaggi infestati dalle pulci, finalmente torniamo al posto che ci spetta: il Colosseo. Oh! Dovresti vedere il Colosseo. Cinquantamila Romani che osservano ogni movimento della tua spada, aspettando che vibri il colpo ferale. Il silenzio prima del fendente, e il fragore dopo, cresce, cresce e si solleva come... come... come una tempesta, come se tu fossi Giove Tonante.
Massimo
: Tu sei stato gladiatore.
Proximo
: Sì, lo ero.
Massimo
: Hai vinto la tua libertà?
Proximo
: Tanto tempo fa l'imperatore mi fece dono del rudis. È solo una verga di legno, il simbolo della tua libertà. Egli... egli mi toccò la spalla e io fui libero.
Massimo
: Ah, ah, ah! Tu conoscevi Marco Aurelio?
Proximo
: Non ho detto che lo conoscevo! Ho detto che mi toccò la spalla!
Massimo
: Mi chiedi quello che voglio. Voglio stare in piedi davanti all'imperatore, come hai fatto tu.
Proximo
: Allora ascoltami. Impara da me. Io non sono stato il migliore perché uccidevo velocemente. Ero il migliore perché la folla mi amava. Conquista la folla, e conquisterai la libertà.
Massimo
: Conquisterò la folla. Gi darò qualcosa che non ha mai visto prima.
Proximo
: Ah, ah, ah, ah, ah! Allora, Ispanico, andremo a Roma insieme e vivremo avventure sanguinose, e la grande meretrice ci allatterà finché saremo grassi e felici e non potremo più succhiare. E allora, quando saranno morti tanti uomini, forse tu avrai la tua libertà. Ecco, usa questa.
Juba
: È laggiù, da qualche parte, il mio paese, casa mia. Mia moglie prepara il cibo, mia figlia va a prendere l'acqua al fiume. Le potrò mai rivedere? Io non credo.
Massimo
: Pensi di rivederle dopo la tua morte?
Juba
: Penso di sì, però io morirò presto. Loro non moriranno per molti anni. Dovrò aspettare.
Massimo
: Ma tu aspetteresti loro?
Juba
: Certo.
Massimo
: Vedi, mia moglie e mio figlio, loro mi stanno già aspettando.
Juba
: Li rincontrerai un giorno. Ma non ancora. Non ancora. Sì.
Massimo
: Non ancora. Non ancora.
Bambino
: I gladiatori!
Gladiatori
: Andiamo a vedere!
Guardia
: Fuori! Scendete, muovetevi! Venite fuori!
Proximo
: Sono felice di rivederti, amico mio. Portami fortuna.
Guardia
: State fermi.
Juba
: Hai mai visto niente del genere prima d'ora? Non sapevo che gli uomini potessero costruire
cose
simili.
Proximo
: Conquista la folla.
Guardia
: Dentro! Muovetevi, entrate, forza! Mettetevi tutti in fila!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare, Cesare? Cesare?
Marco Aurelio
: Dimmi di nuovo, Massimo, perchè siamo qui?
Massimo
: Per la gloria dell'Impero, Cesare.
Marco Aurelio
: Ah, sì. Ah, sì, sì, mi ricordo. vedi quella mappa, Massimo? Quello è il mondo che ho creato io. Per venticinque anni ho conquistato, sparso sangue, espandendo l'Impero di
Roma. Da quando sono divenuto Cesare ho conosciuto solo quattro anni senza guerra. Quattro anni di pace su venti. E per che cosa? Io ho portato la spada, niente di più.
Massimo
: Cesare, la tua vita...
Marco Aurelio
: No, no, no, ti prego, non chiamarmi così. Vieni, ti prego. Siedi con me. E adesso parliamo, insieme, semplicemente, da uomini. Allora, Massimo, parla.
Massimo
: Cinquemila dei miei uomini sono là, nel fango ghiacciato. Tremila di loro sono piagati e feriti, duemila non lasceranno mai questo posto. Non posso credere che abbiano combattuto e siano morti per niente.
Marco Aurelio
: E che cosa credi, Massimo?
Massimo
: Hanno combattuto per te, e per Roma.
Marco Aurelio
: E che cos'è Roma, Massimo?
Massimo
: Ho visto gran parte del resto del mondo. È brutale, crudele, oscuro. Roma è la luce.
Marco Aurelio
: Eppure non ci sei mai stato. Non hai visto cos'è diventata Roma. Non ti accorgi che io sto morendo, Massimo? Quando un uomo è vicino alla sua fine vuole credere che la sua vita abbia avuto un senso. Come pronuncerà il mio nome il mondo negli anni a venire? Sarò noto come il filosofo? Il guerriero? Il tiranno? Oppure sarò l'imperatore che ha restituito a Roma il suo vero spirito? C'è stato un sogno, una volta, che era Roma. Si poteva soltanto sussurrarlo. Ogni cosa più forte di un sospiro l'avrebbe fatto svanire. Era così fragile... Io temo che non sopravviverà all'inverno. Massimo, sussurriamolo così, adesso, insieme tu e io. Tu hai un figlio. Parlami della tua casa.
Massimo
: La mia casa è sulle colline di Trujillo. Un posto molto semplice. Pietre rosa che si scaldano al sole, e... un orto che profuma di erbe il giorno, e di gelsomino la notte. Oltre il cancello c'è un gigantesco pioppo. Fichi, meli, peri... Il terreno, Marco, è nero. Nero come i capelli di mia moglie.
Marco Aurelio
: Eh, eh, eh!
Massimo
: Vigne sui declivi a sud, olivi su quelli a nord, cavallini giocano con mio figlio, che vuol essere uno di loro.
Marco Aurelio
: Da quanto tempo manchi dalla tua casa?
Massimo
: Due anni, 264 giorni e questa mattina.
Marco Aurelio
: Ah, come ti invidio, Massimo. È una bella casa. Vale la pena combattere per essa. C'è un ultimo dovere che ti chiedo di compiere prima di tornare alla tua casa.
Massimo
: Che cosa vuoi che faccia, Cesare?
Marco Aurelio
: Voglio che tu divenga il protettore di Roma dopo la mia morte. Te ne darò l'autorità, per un unico scopo: restituire il potere al popolo di Roma, e porre fine alla corruzione che la rende abietta. Accetterai questo grande onore che ti sto offrendo?
Massimo
: Con tutto il mio cuore, no.
Marco Aurelio
: Massimo! È per questo che devi essere tu!
Massimo
: Sicuramente un prefetto, un senatore, qualcuno che conosca la città, che capisca la sua politica...
Marco Aurelio
: Ma tu non sei stato corrotto dalla sua politica.
Massimo
: E Commodo?
Marco Aurelio
: Commodo è un uomo senza moralità! Questo lo sai sin da quando eri ragazzo. Commodo non può governare. Non deve assolutamente governare. Tu sei il figlio che avrei dovuto avere. Commodo accetterà la mia decisione. Sa bene che l'esercito è leale soltanto a te, Massimo.
Massimo
: Ho bisogno di un po' di tempo.
Marco Aurelio
: Certo. Al tramonto spero che avrai acconsentito. Ora abbracciami come un figlio, e porta a questo povero vecchio un'altra coperta.
Lucilla
: Mio padre ti favorisce, ora.
Massimo
: Augusta Lucilla.
Lucilla
: Non è sempre stato così.
Massimo
: Molte
cose
cambiano.
Lucilla
: Molte
cose
, ma non tutte le
cose
. Massimo, fermati! Lasciati guardare in faccia. Sembri turbato.
Massimo
: Ho perso molti uomini.
Lucilla
: Che cosa voleva mio padre da te?
Massimo
: Augurarmi ogni bene per il mio ritorno a casa.
Lucilla
: Tu menti. Ho sempre capito quando mentivi perché non sei mai stato abile nel farlo.
Massimo
: Eppure non mi hai mai consolato.
Lucilla
: È vero, ma del resto non ne avevi bisogno. La vita è molto più semplice per un soldato. O credi che non abbia cuore?
Massimo
: Credo che tu abbia il talento per sopravvivere.
Lucilla
: Eh, eh, eh, eh! Massimo, smettila. È davvero tanto penoso rivedermi?
Massimo
: No, sono stanco per la battaglia.
Lucilla
: Soffri nel vedere mio padre così debole. Commodo si aspetta che mio padre annunci la sua successione a giorni. Servirai mio fratello come hai servito mio padre?
Massimo
: Io servirò sempre Roma.
Lucilla
: Sai che ti ricordo ancora nelle mie preghiere? Ah, sì, io prego.
Massimo
: Mi ha rattristato la morte di tuo marito. Ho pianto per lui.
Lucilla
: Grazie.
Massimo
: E ho saputo che hai un figlio.
Lucilla
: Si, Lucio. Tra poco avrà otto anni.
Massimo
: Anche mio figlio ha quasi otto anni. Ti ringrazio per le tue preghiere. Sacri antenati, chiedo la vostra guida. Madre mia, indicami il volere degli dei per il mio futuro. Padre mio, vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che vivo soltanto per poterli riabbracciare. Sacri antenati, io vi onoro, cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato. Cicero.
Cicero
: Generale.
Massimo
: Non trovi difficile fare il tuo dovere?
Cicero
: Ogni tanto faccio quello che mi va di fare. Le altre volte faccio quello che devo.
Massimo
: Forse non è ancora tempo di tornare a casa.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono 3
cose
nella vita
che non tornano mai indietro:
le parole, il tempo e le occasioni perse.
Ci sono 3
cose
nella vita
che possono distruggerti:
le bugie, l'orgoglio e la gelosia.
Ci sono 3
cose
nella vita che
non dovresti mai perdere:
la pazienza, la speranza e l'onestà.
Ci sono 3
cose
nella vita
che hanno un valore inestimabile:
la famiglia, l'amore e l'amicizia.
Anonimo
Commenti:
3
Penso alle
cose
che ho fatto
in questa vita
forse ho sbagliato
forse no.
Forse ho regalato attenzioni
a chi non meritava
nemmeno il mio saluto.
Ma non mi pento di nulla.
Dietro ad ogni mio gesto
non c'è mai stata cattiveria
ciò che ho fatto
l'ho fatto donando il cuore.
E nel mio cuore
non c'è spazio per l'odio
o il rancore.
Ho sempre regalato
il mio perdono.
Ma un cuore
non dimentica,
perdona
ma non dimentica.
Anonimo
L'advertising mirato permette, in una campagna elettorale, di dire
cose
completamente diverse - possibilmente in conflitto tra loro - a gruppi diversi. Tutto ciò è democratico?
Tim Berners-Lee
Frasi di Tim Berners-Lee
Frodo
: E fu così che ebbe inizio la Quarta Era della Terra di Mezzo. E la Compagnia dell'Anello, pur legata in eterno da amicizia e amore, ebbe fine. Dopo tredici mesi precisi da quando Gandalf ci aveva spinti al nostro lungo viaggio, ci ritrovammo a guardare un panorama familiare. Eravamo a casa.
Pipino
: Salve.
Hobbit
: Ehi, attento alla zucca! Eh! Ah, ah!
Cliente
: Rosie, Rosie.
Rosie
: Buonanotte, ragazzi.
Frodo
: Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono
cose
che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.
Sam
: Padron Frodo? Cosa c'é?
Frodo
: Sono passati quattro anni da quel giorno a Colle Vento, Sam. Non è mai guarita del tutto.
Sam
: "Andata e ritorno. Un racconto hobbit di Bilbo Baggins". E "Il Signore degli Anelli" di Frodo Baggins. L'avete finito.
Frodo
: Non proprio. C'è spazio per qualcosina.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Elrond
: Conducila per la strada più sicura. Una nave é ancora ai Rifugi Oscuri. Attende per portarla oltremare. L'ultimo viaggio di Arwen Undmiel. Non c'è nulla per te qui, solo morte.
Figwit
: Dama Arwen, non possiamo tardare. Mia signora!
Arwen
: Dimmi cosa hai visto.
Elrond
: Arwen!
Arwen
: Tu hai il dono della preveggenza. Che cosa hai visto?
Elrond
: Ho guardato nel tuo futuro e ho visto morte.
Arwen
: Ma c'è anche la vita. Hai visto che c'era un bambino. Hai visto mio figlio.
Elrond
: Quel futuro è quasi sparito.
Arwen
: Ma non è perduto.
Elrond
: Nulla è certo.
Arwen
: Alcune
cose
sono certe. Se ora lo lascio, lo rimpiangerò per sempre. È il momento.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Legolas
: Le stelle sono velate. Qualcosa si scuote a est. Un insonne malanimo. L'Occhio del nemico si muove.
Merry
: Che cosa fai? Pipino! Pipino!
Gandalf
: Eh...
Merry
: Pipino. Sei impazzito?
Pipino
: Voglio solo dargli uno sguardo. Per l'ultima volta.
Merry
: Rimettilo dov'era. Pipino... No! Pipino!
Legolas
: Lui è qui.
Sauron
: Ti vedo.
Merry
: Pipino! Aiuto! Gandalf! Aiutatelo!
Aragorn
: Uh!
Merry
: Pipino!
Gandalf
: Idiota di un Tuc!
Pipino
: Ah...
Gandalf
: Guardami.
Pipino
: Gandalf, perdonami.
Gandalf
: Guardami. Che cosa hai visto?
Pipino
: Un albero. C'era un albero bianco in un cortile di pietra. Era morto. La città era in fiamme.
Gandalf
: Minas Tirith... È questo che hai visto?
Pipino
: Ho visto... Ho visto lui. Sentivo la sua voce nella mia testa.
Gandalf
: E cosa gli hai detto? Parla!
Pipino
: Mi ha chiesto il mio nome. Non ho risposto. Mi ha fatto male.
Gandalf
: Cosa gli hai detto di Frodo e dell'Anello? Non c'era menzogna negli occhi di Pipino. Uno sciocco, ma uno sciocco onesto, lui rimane. Non ha detto niente a Sauron di Frodo e dell'Anello. Siamo stati fortunati. Pipino ha visto nel Palantír una traccia dei piani del nemico. Sauron si muove per colpire la città di Minas Tirith. La sconfitta al Fosso di Helm ha mostrato una cosa al nostro nemico: sa che l'erede di Elendil si é fatto avanti. Gli Uomini non sono deboli come immaginava. C'é ancora coraggio. Forza a sufficienza per sfidarlo, magari. Sauron teme questo. Non rischierà che i popoli della Terra di Mezzo si uniscano sotto un'unica bandiera. Ridurrà Minas Tirith al suolo, piuttosto che vedere un Re tornare sul trono degli Uomini. Se i segnali di Gondor sono accesi, Rohan deve prepararsi alla guerra.
Théoden
: Dimmi, perché dovremmo correre in aiuto di coloro che ce l'hanno rifiutato? Cosa dobbiamo a Gondor?
Aragorn
: Io andrò.
Gandalf
: No!
Aragorn
: Vanno avvertiti.
Gandalf
: E lo saranno. Andrai a Minas Tirith per un'altra strada. Segui il fiume. Cerca le navi nere. Tenete a mente: ci sono
cose
ora in movimento che non possono essere disfatte. Io cavalco verso Minas Tirith e non ci andrò da solo. Di tutti gli Hobbit ficcanaso, Peregrino Tuc, tu sei il peggiore! Presto! Presto!
Pipino
: Dove stiamo andando?
Merry
: Perché hai guardato? Perché tu devi sempre guardare?
Pipino
: Non lo so. È più forte di me.
Merry
: È sempre così.
Pipino
: Mi dispiace, va bene? Non lo farò più.
Merry
: Ma non riesci a capire? Il nemico pensa che tu abbia l'Anello. Si metterà alla tua ricerca, Pipino. Devono portarti via da qui.
Pipino
: E tu... tu verrai con me? Merry?
Merry
: Muoviti!
Pipino
: Quanto dista Minas Tirith?
Gandalf
: Tre giorni a cavallo, come il volo dei Nazgûl. E spera che non ne abbiamo uno alle calcagna.
Merry
: Tieni. Qualcosa per il viaggio.
Pipino
: L'erba pipa di Pianilungone.
Merry
: Lo so che l'hai finita. Tu fumi troppo, Pipino.
Pipino
: Ma... ma ci rivedremo presto. Non é così?
Merry
: Non lo so. Non lo so cosa capiterà.
Pipino
: Merry...
Gandalf
: Corri, Ombromanto. Mostraci cosa significa "fretta".
Pipino
: Merry!
Aragorn
: Merry!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Un giorno mi resi conto che gli adulti non sanno granché. Quando cresci pensi che un giorno capirai tutto come loro, ma poi quando lo diventi non afferri un sacco di
cose
. I grandi fingono di essere a loro agio, sicuri delle loro scelte, e invece spesso sono confusi e insicuri quanto i bambini. Fu una scoperta bizzarra, ricordo come fosse oggi la prima bugia di un adulto.
Margot Robbie
Frasi di Margot Robbie
Barbalbero
: Gli Ent non possono trattenere questa tempesta. Dobbiamo superare certe
cose
come abbiamo sempre fatto.
Merry
: Come può essere questa la vostra decisione?
Barbalbero
: Questa non è la nostra guerra.
Merry
: Ma fate parte di questo mondo! Non è così? Dovete aiutarci! Vi prego! Dovete fare qualcosa!
Barbalbero
: Sei giovane e coraggioso, mastro Merry, ma il tuo ruolo in questa storia è finito. Tornatene a casa tua.
Pipino
: Forse Barbalbero ha ragione. Siamo fuori posto, Merry. È troppo per noi. Alla fine che possiamo fare? Abbiamo la Contea. Forse dovremmo tornarci.
Merry
: Le fiamme di Isengard si spargeranno e i boschi di Tucboro e della Terra di Buck bruceranno. E quello che una volta era verde e bello in questo mondo sparirà. Non ci sarà più una Contea, Pipino.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Sam
: Mordor. Il solo posto della Terra di Mezzo che non vogliamo vedere da vicino. Ed è il solo posto che cerchiamo di raggiungere... e che non riusciamo a raggiungere. È la verità, padron Frodo. Ci siamo persi. Gandalf non voleva che prendessimo questa via.
Frodo
: Non voleva che accadessero molte
cose
, Sam, ma sono accadute.
Sam
: Padron Frodo? È l'Anello, non è vero?
Frodo
: Diventa più pesante. Di cibo cosa ci è rimasto?
Sam
: Vediamo. Ah, sì, magnifico. Del pan di via. E guardate! Ancora pan di via. Di solito non amo il cibo straniero, ma questa roba elfica non è male.
Frodo
: Nulla ti abbatte mai di spirito, vero, Sam?
Sam
: Quelle nuvolacce sì. Questo posto mi sembra familiare.
Frodo
: Perché ci siamo già passati. Stiamo girando in tondo.
Sam
: Ah! Cos'è quest'orribile tanfo? Ci dev'essere una palude fetida. Sentite che odore?
Frodo
: Sì. Lo sento. Non siamo soli.
Gollum
: I ladri. I ladri. Quegli sporchi piccoli ladri. Dov'è? Dov'è? Ce l'hanno tolto, rubato. Il mio tesoro. Maledetti! Noi li odiamo! È nostro e lo vogliamo.
Frodo
: Questa è Pungolo. L'hai veduta altre volte, dico bene, Gollum? Lascialo o ti taglio la gola.
Gollum
: Aaah! Brucia! Ci brucia! Ti prego! L'hanno fatta i maledettissimi Elfi! Toglicela!
Sam
: Zitto, tu!
Gollum
: Aaah!
Sam
: È inutile. Tutti gli Orchi di Mordor sentiranno questo chiasso! Leghiamolo e lasciamolo qui.
Gollum
: No! Loro ci uccideranno! Ci uccideranno!
Sam
: Ed è proprio quello che meriti!
Frodo
: Forse merita davvero di morire, ma ora che lo vedo ho pietà di lui.
Gollum
: Noi siamo gentili se loro sono gentili. Toglietecela. Noi giuriamo di fare quello che volete. Giuriamo.
Frodo
: Non c'è promessa che tu faccia di cui io mi fidi.
Gollum
: Giuriamo di servire il padrone del tesoro. Lo giuriamo sul Tesoro. Gollum! Gollum!
Frodo
: L'Anello è insidioso. Ti vincoliamo alla tua parola.
Gollum
: Sì, sul Tesoro. Sul Tesoro.
Sam
: Io non ti credo! Sta' giù! Giù!
Frodo
: Sam!
Sam
: Cerca di ingannarci. Se lo lasciamo andare, ci strangolerà nel sonno!
Frodo
: Conosci la strada per Mordor?
Gollum
: Sì.
Frodo
: Ci sei stato altre volte?
Gollum
: Sì.
Frodo
: Ci condurrai al Nero Cancello.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Una frase che ripeto sempre di Elio Petri, una persona che non si incontra tutti i giorni, è: "L'unica linea di resistenza è fare bene le
cose
", e io questa linea cerco di trovarla in ogni contesto.
Giuliana De Sio
Frasi di Giuliana De Sio
Sam
: Che state facendo? Dove state andando?
Frodo
: Aaah!
Sam
: Sono io. Sono il vostro Sam. Non riconoscete il vostro Sam?
Frodo
: Non posso farlo, Sam.
Sam
: Lo so. È tutto sbagliato. Noi non dovremmo nemmeno essere qui. Ma ci siamo. È come nelle grandi storie, padron Frodo. Quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericoli, e a volte non volevi sapere il finale. Perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante
cose
brutte?
Théoden
: Vittoria! Abbiamo vinto!
Sam
: Ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve passare. Arriverà un nuovo giorno. E quando il sole splenderà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, anche se eri troppo piccolo per capire il perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire, ora. Adesso so. Le persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto. Andavano avanti, perchè loro erano aggrappate a qualcosa.
Frodo
: Noi a cosa siamo aggrappati, Sam?
Sam
: C'è del buono in questo mondo, padron Frodo. È giusto combattere per questo.
Faramir
: Credo che infine siamo arrivati a capirci, Frodo Baggins.
Madril
: Conosci le leggi del nostro Paese, le leggi di tuo padre. Se li lasci andare pagherai il fio con la vita.
Faramir
: Allora pagherò il fio. Liberateli!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Barbalbero
: Gli Ent non possono trattenere questa tempesta. Dobbiamo superare certe
cose
come abbiamo sempre fatto.
Merry
: Come può essere questa la vostra decisione?
Barbalbero
: Questa non è la nostra guerra.
Merry
: Ma fate parte di questo mondo! Non è così? Dovete aiutarci ! Vi prego! Dovete fare qualcosa!
Barbalbero
: Sei giovane e coraggioso, mastro Merry, ma il tuo ruolo in questa storia è finito. Tornatene a casa tua.
Pipino
: Forse Barbalbero ha ragione. Siamo fuori posto, Merry. È troppo per noi. Alla fine che possiamo fare? Abbiamo la Contea. Forse dovremmo tornarci.
Merry
: Le fiamme di Isengard si spargeranno e i boschi di Tucboro e della Terra di Buck bruceranno. E quello che una volta era verde e bello in questo mondo sparirà. Non ci sarà più una Contea, Pipino.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gríma
: ll Fosso di Helm ha un punto debole. Le sua mura esterne sono di solida roccia, tranne una galleria di drenaggio situata alla base, un misero canale di scolo. Come, come può il fuoco disfare la pietra? Che tipo di congegno può far crollare le mura?
Saruman
: Se si apre una breccia nelle mura, il Fosso di Helm cadrà.
Gríma
: Anche se venisse aperta una breccia, occorrerebbe un numero oltre l'immaginabile, migliaia, per prendere la fortezza.
Saruman
: Decine di migliaia.
Gríma
: Ma mio signore, non esiste un tale esercito.
Saruman
: Un nuovo potere sta sorgendo. La sua vittoria è vicina. Questa notte la terra verrà macchiata con il sangue di Rohan! Marciate sul Fosso di Helm! Che nessuno resti vivo! Alla guerra! Non ci sarà un'alba per gli Uomini.
Pipino
: Guardate, c'è fumo a sud!
Barbalbero
: C'è sempre del fumo che sale da Isengard in questi giorni.
Merry
: Isengard?
Barbalbero
: C'è stato un tempo in cui Saruman camminava nel mio bosco. Ma ora ha una mente di metallo e ingranaggi. A lui non interessano più le
cose
che crescono.
Pipino
: Che cos'è?
Merry
: È l'esercito di Saruman. La guerra è cominciata.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gollum
: ... fuori! Presto, presto! Fortunati che noi vi abbiamo trovato! Bell'Hobbit.
Sam
: Oh! È un pantano! Ci ha portati in una palude!
Gollum
: Una palude, sì, sì. Vieni, padrone. Ti condurremo su sentieri sicuri nella nebbia. Venite, Hobbit! Venite! Andiamo veloci! L'ho trovata io! Io, sì! La via attraverso gli acquitrini. Gli orchi non la usano. Gli orchi non la conoscono. Loro fanno il giro per miglia e miglia. Venite, presto. Leggeri e veloci come ombre, dobbiamo essere.
Sam
: Ci sono
cose
morte! Facce morte nell'acqua!
Gollum
: Tutti morti. Tutti putridi. Elfi, uomini e orchi. Una grande battaglia tempo fa. Le Paludi Morte. Sì, sì, così si chiamano. Per di qua. Non seguite le luci.
Sam
: Oh...
Gollum
: Fate attenzione! Dove gli Hobbit si recano per unirsi ai loro morti accendono delle piccole candele.
Sam
: Frodo!
Frodo
: Gollum?
Gollum
: Non seguite le luci.
Frodo
: Gollum!
Sam
: Padron Frodo! State bene?
Gollum
: Così brillante. Così bello. Oh, tesoro.
Frodo
: Che cosa hai detto?
Gollum
: Il padrone dovrebbe riposare. Il padrone deve conservare le forze.
Frodo
: Chi sei tu?
Gollum
: Non ce lo chiedere, non sono affari tuoi. Gollum. Gollum.
Frodo
: Gandalf mi ha detto che sei un abitante del fiume.
Gollum
: Fredda la mano, le ossa e il cuore. Freddo è il corpo del viaggiatore.
Frodo
: Ha detto che la tua vita era una triste storia.
Gollum
: Non vede quel che il futuro gli porta, quando il sole è calato e la luna è morta.
Frodo
: Non eri molto diverso da un Hobbit, una volta. Non è vero, Sméagol?
Gollum
: Come mi hai chiamato?
Frodo
: Questo era il tuo nome una volta, non è così? Molto tempo fa.
Gollum
: Il mio nome. Il mio nome. S... S... Sméagol.
Gollum
: Aaah!
Sam
: I Cavalieri Neri!
Gollum
: Via! Via!
Frodo
: Ah! Ah! Ah!
Gollum
: Via!
Sam
: Venite, Frodo! Venite!
Gollum
: Via! Via! Ci vedranno! Ci vedranno!
Sam
: Li credevo morti.
Gollum
: Morti? Non si possono uccidere, no! Ah! Ah! Aaah! Spettri! Spettri con le ali!
Frodo
: Ah...
Gollum
: Stanno chiamando lui. Stanno chiamando il tesoro.
Sam
: Padron Frodo! State tranquillo! Ci sono io.
Gollum
: Andiamo, Hobbit. Il Nero Cancello è molto vicino.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Éowyn
: Théodred. Tuo figlio è stato gravemente ferito, mio signore.
Éomer
: In un'imboscata degli Orchi. Se non difendiamo il nostro Paese, Saruman lo prenderà con la forza.
Gríma
: Questa è una menzogna! Saruman il Bianco è sempre stato nostro amico e alleato.
Théoden
: Gríma. Gríma...
Éomer
: Gli Orchi vagano liberamente per le nostre terre incontrollati, incontrastati. Uccidono a volontà.
Théoden
: Gríma.
Éomer
: Orchi che portano la Mano Bianca di Saruman.
Gríma
: Perchè aggiungere queste preoccupazioni in una mente che è già preoccupata? Non vedi? Tuo zio è affaticato dal tuo malcontento, il tuo essere guerrafondaio.
Éomer
: Guerrafondaio? Da quant'è che Saruman ti ha comprato? Qual era il prezzo promesso, Gríma? Morti tutti gli uomini avresti avuto la tua parte del tesoro? Troppo a lungo hai osservato mia sorella. Troppo a lungo hai seguito i suoi passi.
Gríma
: Vedi molte
cose
, Éomer, figlio di Éomund. Troppe
cose
. Tu sei bandito d'ora in avanti dal regno di Rohan. La pena è la morte.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Sam
: Mordor. Il solo posto della Terra di Mezzo che non vogliamo vedere da vicino. Ed è il solo posto che cerchiamo di raggiungere... e che non riusciamo a raggiungere. È la verità, padron Frodo. Ci siamo persi. Gandalf non voleva che prendessimo questa via.
Frodo
: Non voleva che accadessero molte
cose
, Sam, ma sono accadute.
Sam
: Padron Frodo? È l'Anello, non è vero?
Frodo
: Diventa più pesante. Di cibo cosa ci è rimasto?
Sam
: Vediamo. Ah, sì, magnifico. Del pan di via. E guardate! Ancora pan di via. Di solito non amo il cibo straniero, ma questa roba elfica non è male.
Frodo
: Nulla ti abbatte mai di spirito, vero, Sam?
Sam
: Quelle nuvolacce sì. Questo posto mi sembra familiare.
Frodo
: Perché ci siamo già passati. Stiamo girando in tondo.
Sam
: Ah! Cos'è quest'orribile tanfo? Ci dev'essere una palude fetida. Sentite che odore?
Frodo
: Sì. Lo sento. Non siamo soli.
Gollum
: I ladri. I ladri. Quegli sporchi piccoli ladri. Dov'è? Dov'è? Ce l'hanno tolto, rubato. Il mio tesoro. Maledetti! Noi li odiamo! È nostro e lo vogliamo.
Frodo
: Questa è Pungolo. L'hai veduta altre volte, dico bene, Gollum? Lascialo o ti taglio la gola.
Gollum
: Aaah! Brucia! Ci brucia! Ti prego! L'hanno fatta i maledettissimi Elfi! Toglicela!
Sam
: Zitto, tu!
Gollum
: Aaah!
Sam
: È inutile. Tutti gli Orchi di Mordor sentiranno questo chiasso! Leghiamolo e lasciamolo qui.
Gollum
: No! Loro ci uccideranno! Ci uccideranno!
Sam
: Ed è proprio quello che meriti!
Frodo
: Forse merita davvero di morire, ma ora che lo vedo ho pietà di lui.
Gollum
: Noi siamo gentili se loro sono gentili. Toglietecela. Noi giuriamo di fare quello che volete. Giuriamo.
Frodo
: Non c'è promessa che tu faccia di cui io mi fidi.
Gollum
: Giuriamo di servire il padrone del tesoro. Lo giuriamo sul Tesoro. Gollum! Gollum!
Frodo
: L'Anello è insidioso. Ti vincoliamo alla tua parola.
Gollum
: Sì, sul Tesoro. Sul Tesoro.
Sam
: Io non ti credo! Sta' giù ! Giù !
Frodo
: Sam!
Sam
: Cerca di ingannarci. Se lo lasciamo andare, ci strangolerà nel sonno!
Frodo
: Conosci la strada per Mordor?
Gollum
: Sì.
Frodo
: Ci sei stato altre volte?
Gollum
: Sì.
Frodo
: Ci condurrai al Nero Cancello.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Le
cose
inutili sono molto utili se ci distolgono dall'inutilità delle nostre vite.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
L'amore e il sesso sono due
cose
diverse che a volte si tengono per mano.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
I preti, con la scusa che la Bibbia deve essere interpretata, continuano a non leggerla e ad affermare
cose
che non sanno, compreso il nome stesso di colui che liquidano come Dio.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
A volte riesco a credere che l'aldilà esiste per via di
cose
che prescindono la logica.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Aragorn
: Attraversiamo il lago al calare del sole. Nascondiamo le barche e andiamo avanti a piedi. Raggiungiamo Mordor da Nord.
Gimli
: Ah, sì? Un modo semplicissimo di farci strada tra gli Emyn Muil? Un labirinto impossibile di rocce affilate come lame. Dopodiché, va ancora meglio! Un suppurato, puzzolente terreno paludoso fin dove occhio può vedere!
Aragorn
: Questa è la nostra strada. Ti consiglio di riposare e recuperare le forze, Mastro Nano.
Gimli
: Recuperare le...? Uh...!
Legolas
: Partiamo adesso.
Aragorn
: No. Gli Orchi pattugliano la sponda orientale. Aspettiamo che ci copra l'oscurità.
Legolas
: Non è la sponda orientale che mi preoccupa. Un'ombra e una minaccia mi crescono nella mente. Qualcosa si avvicina. Lo sento.
Gimli
: Nessun Nano deve recuperare le forze. Non gli credere, giovane Hobbit.
Merry
: Dov'è Frodo?
Boromir
: Nessuno di noi dovrebbe vagare da solo, e tu meno di tutti. Tante
cose
dipendono da te. Frodo? So perché cerchi la solitudine. Soffri, lo vedo giorno dopo giorno. Sei sicuro di non soffrire inutilmente? Ci sono altri modi, Frodo. Altre vie che possiamo prendere.
Frodo
: So già cosa mi diresti. Sembrerebbe un consiglio saggio, ma il cuore mi mette in guardia.
Boromir
: In guardia? Contro cosa? Abbiamo tutti paura, Frodo, ma lasciare che la paura ci faccia distruggere quanlunque speranza abbiamo, non capisci, questa è pazzia.
Frodo
: Non esiste altro modo.
Boromir
: Chiedo solo di avere la forza per difendere il mio popolo! Se tu mi prestassi l'Anello...
Frodo
: No!
Boromir
: Perché indietreggi? Non sono un ladro.
Frodo
: Non sei te stesso!
Boromir
: Quante possibilità credi di avere? Loro ti troveranno. Prenderanno l'Anello. E tu invocherai la morte prima della fine! Idiota! È tuo solo per un malaugurato caso! Poteva essere mio! Dovrebbe essere mio! Dammelo! Dammelo!
Frodo
: No!
Boromir
: Dammelo!
Frodo
: No!
Boromir
: Capisco le tue intenzioni. Vuoi portare l'Anello a Sauron! Ci tradirai! Andrai incontro alla tua morte, alla morte di tutti noi! Maledetto! Maledetto tu e tutti i Mezzuomini! Frodo? Frodo. Che cosa ho fatto? Ti prego, Frodo... Frodo, perdonami! Frodo!
Aragorn
: Frodo.
Frodo
: Si è impossessato di Boromir.
Aragorn
: Dov'è l'Anello?
Frodo
: Non ti avvicinare!
Aragorn
: Frodo! Ho giurato di proteggerti.
Frodo
: Puoi proteggermi da te stesso? Tu lo distruggeresti?
Anello
: Aragorn. Aragorn. Elessar.
Aragorn
: Sarei venuto con te sino alla fine, tra le fiamme di Mordor.
Frodo
: Lo so. Abbi cura degli altri, specialmente di Sam. Lui non capirà.
Aragorn
: Va', Frodo. Scappa. Scappa!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Galadriel
: Desideri guardare nello specchio?
Frodo
: Che cosa vedrò?
Galadriel
: Nemmeno il più saggio può dirlo. Lo specchio mostra molte
cose
.
Cose
che furono,
cose
che sono, e alcune
cose
che devono ancora verificarsi.
Frodo
: No!
Galadriel
: Io so cos'è che hai visto. Perché è anche nella mia mente. È ciò che si verificherà se tu dovessi fallire. La Compagnia si sta disperdendo. La cosa è già cominciata. Tenterà di prendere l'Anello. Tu sai a chi mi riferisco. Uno a uno, l'Anello li distruggerà tutti.
Frodo
: Se me lo chiedi, io ti darò l'Unico Anello.
Galadriel
: Me lo offri di tua iniziativa? Non nego che il mio cuore l'ha desiderato a lungo. Al posto dell'Oscuro Signore tu avresti una Regina! Non oscura, ma bellissima e terribile come l'alba! Infida come il mare! Più forte delle fondamenta della Terra! E tutti mi ameranno, disperandosi! Ho superato la prova. Perderò i poteri, me ne andrò all'Ovest, e rimarrò Galadriel.
Frodo
: Non posso farcela da solo.
Galadriel
: Sei il portatore dell'Anello, Frodo. Portare l'Anello del Potere vuol dire essere soli. Questo incarico è stato affidato a te, e se tu non troverai il modo, nessuno potrà.
Frodo
: Allora so cosa devo fare. È solo... che ho paura di farlo.
Galadriel
: Anche la persona più piccola può cambiare il corso del futuro.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Gimli
: Shh! State vicini, giovani Hobbit! Dicono che vive una grande fattucchiera in questi boschi. Una strega-elfo con poteri straordinari. Tutti quelli che la guardano cadono sotto il suo incantesimo.
Galadriel
: Frodo.
Gimli
: E non li si vede più.
Galadriel
: La tua venuta tra noi è come le orme della rovina. Rechi un grande male qui, portatore dell'Anello.
Sam
: Padron Frodo.
Gimli
: Beh, ecco un Nano che lei non intrappolerà tanto facilmente. Ho gli occhi di un'aquila e le orecchie di una volpe, io. Uh...
Haldir
: Il Nano respira così forte che potevamo colpirlo nel buio.
Aragorn
: Haldir o Lórien. Henio aníron, boe ammen i dulu lîn. Boe ammen veriad lîn.
Gimli
: Aragorn! Questi boschi sono pericolosi! Torniamo indietro!
Haldir
: Siete entrati nel reame della Dama dei Boschi. Non potete tornare indietro. Venite. Lei aspetta.
Celeborn
: Otto sono qui, eppure nove si sono allontanati da Gran Burrone. Dimmi, dov'è Gandalf? Perché molto desidero parlare con lui.
Galadriel
: Egli è caduto nell'ombra. La vostra missione è sulla lama di un coltello. Una piccola deviazione ed essa fallirà, per la rovina di tutti. Ma la speranza permane, fin quando la Compagnia sarà fedele. Che i vostri cuori non si turbino. Ora andate a riposare, perché siete logori dal dolore e dalla molta fatica. Stanotte dormirete in pace. Benvenuto, Frodo della Contea, colui che ha visto l'Occhio.
Legolas
: Un lamento per Gandalf.
Merry
: Cosa significano queste parole?
Legolas
: Non ho il cuore di dirtelo. Per me il dolore è ancora troppo vicino.
Aragorn
: Cerca di riposare. Questi confini sono ben protetti.
Boromir
: Non troverò riposo qui. Ho sentito la voce di lei nella mia testa. Parlava di mio padre e della caduta di Gondor. Mi ha detto: "Perfino adesso la speranza è rimasta". Ma non riesco a vederla. È da molto che non abbiamo più speranze. Mio padre è un nobile uomo, ma la sua guida si indebolisce. E... e il nostro... e il nostro popolo perde fiducia.Guarda a me per riordinare le
cose
, e io lo farei. Vedrei la gloria di Gondor ristabilita. Ah! Tu l'hai mai vista, Aragorn? La bianca torre di Ecthelion. Luccica come una lancia di perle e di argento. I suoi vessilli catturati dal vento del mattino. Sei mai stato accolto a casa dal chiaro suono di trombe d'argento?
Aragorn
: Ho visto Minas Tirith. Tempo fa.
Boromir
: Un giorno, le nostre vie ci condurranno lì. E la guardia della torre leverà il grido: "I signori di Gondor sono tornati!".
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Non abbiamo altra scelta. Dobbiamo affrontare le lunghe tenebre di Moria. State in guardia. Ci sono
cose
più antiche e più malvage degli Orchi, nelle profondità della terra. Ora silenzio. È un viaggio di quattro giorni fino all'altra parte. Speriamo che la nostra presenza passi inosservata.
Merry
: Pipino!
Gandalf
: Non ho memoria di questo posto.
Pipino
: Ci siamo persi?
Merry
: No.
Pipino
: Credo di sì.
Merry
: Shhh. Gandalf sta pensando.
Pipino
: Merry...
Merry
: Che vuoi?
Pipino
: Ho fame.
Frodo
: C'è qualcosa laggiù!
Gandalf
: È Gollum.
Frodo
: Gollum?
Gandalf
: Sono tre giorni che ci segue.
Frodo
: È fuggito dai sotterranei di Barad-dûr?
Gandalf
: Fuggito. O lasciato andare? Lui odia e ama l'Anello, proprio come odia e ama sé stesso. Non si libererà mai del bisogno di averlo.
Frodo
: Che peccato che Bilbo non l'abbia ucciso quando poteva.
Gandalf
: Peccato? È stata la pena che gli ha fermato la mano. Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti. Il mio cuore mi dice che Gollum ha ancora una parte da recitare, nel bene o nel male, prima che la storia finisca. La pietà di Bilbo può decidere il destino di molti.
Frodo
: Vorrei che l'Anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla.
Gandalf
: Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso. Ci sono altre forze che agiscono in questo mondo, Frodo, a parte la volontà del Male. Bilbo era destinato a trovare l'Anello, nel qual caso anche tu eri destinato ad averlo. E questo è un pensiero incoraggiante. Ah! Quella è la via.
Merry
: Se l'è ricordata.
Gandalf
: No, ma laggiù l'aria non ha un odore così fetido. Quando sei in dubbio, Meriadoc, segui sempre il tuo naso. Voglio osare un po' più di luce. Ammirate il grande reame e la città dei
Nani
: Nanosterro.
Sam
: Ti fa spalancare gli occhi, certo.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Elrond
: Stranieri di remoti paesi, amici di vecchia data. Siete stati convocati per rispondere alla minaccia di Mordor. La Terra di Mezzo è sull'orlo della distruzione. Nessuno può sfuggire. O vi unirete o crollerete. Ogni razza è obbligata a questo fato, a questa sorte drammatica. Porta qui l'Anello, Frodo.
Boromir
: Allora è vero.
Uomo
: L'Anello di Sauron, l'Anello del Potere. La rovina dell'Uomo.
Boromir
: Questo è un dono. Un dono ai nemici di Mordor. Perché non usare l'Anello? A lungo mio padre, Sovrintendente di Gondor, ha tenuto le forze di Mordor a bada. Grazie al sangue del nostro popolo, tutte le vostre terre sono rimaste al sicuro.
Date a Gondor l'arma del nemico. Usiamola contro di lui!
Grampasso
: Non potete servirvene. Nessuno di noi può. L'Unico Anello risponde soltanto a Sauron. Non ha altri padroni.
Boromir
: E cosa ne sa un Ramingo di questa faccenda?
Legolas
: Non è un semplice Ramingo. Lui è Aragorn, figlio di Arathorn. Si deve a lui la vostra alleanza.
Boromir
: Aragorn? Questo è l'erede di Isildur?
Legolas
: Ed erede al trono di Gondor.
Aragorn
: Havo dad, Legolas.
Boromir
: Gondor non ha un re. A Gondor non serve un re.
Gandalf
: Ha ragione Aragorn. Non possiamo servircene.
Elrond
: Non esiste altra scelta. L'Anello deve essere distrutto.
Gimli
: Allora cosa aspettiamo? Ah!
Elrond
: L'Anello non può essere distrutto qui, Gimli, figlio di Gloin, qualunque sia l'arte che noi possediamo. L'Anello fu forgiato tra le fiamme del monte Fato. Solo lì può essere annientato. Dev'essere condotto nel paese di Mordor, e va ributtato nel baratro infuocato da cui è venuto. Uno di voi deve farlo.
Boromir
: Non si entra con facilità a Mordor. I suoi cancelli neri sono sorvegliati da più che meri Orchi. Lì c'è il male che non dorme mai. E il grande Occhio è sempre all'erta. È una landa desolata, squassata da fiamme, cenere e polvere. L'aria stessa che si respira è un'esalazione velenosa. Neanche con diecimila uomini sarebbe possibile. È una follia.
Legolas
: Non avete sentito ciò che ha detto re Elrond? L'Anello deve essere distrutto!
Gimli
: E suppongo che pensi che sarai tu a farlo!
Boromir
: E se falliamo, cosa accadrà? Cosa accadrà quando Sauron si riprenderà ciò che è suo?
Gimli
: Sarò morto prima di vedere l'Anello nelle mani di un Elfo! Nessuno si fida di un Elfo!
Gandalf
: Ma non capite? Mentre bisticciamo fra noi, il potere di Sauron si accresce! Nessuno può sfuggirgli! Sarete tutti distrutti!
Anello
: Ash nazg durbatuluk, Ash nazg gimbatul, Ash nazg thrakatuluk, Agh burzum-ishi krimpatul.
Frodo
: Lo porterò io! Lo porterò io! Porterò io l'Anello a Mordor. Solo... non conosco la strada.
Gandalf
: Ti aiuterò a portare questo fardello, Frodo Baggins. Finché dovrai portarlo.
Aragorn
: Se con la mia vita o la mia morte riuscirò a proteggerti, io lo farò. Hai la mia spada.
Legolas
: E hai il mio arco.
Gimli
: E la mia ascia.
Boromir
: Reggi il destino di tutti noi, piccoletto. Se questa è la volontà del Consiglio, allora Gondor la seguirà.
Sam
: Ehi! Padron Frodo non si muoverà senza di me.
Elrond
: No, certo, è quasi impossibile separarvi. Anche quando lui viene convocato ad un Consiglio segreto e tu non lo sei.
Merry
: Ehi! Veniamo anche noi! Dovrete mandarci a casa legati in un sacco per fermarci.
Pipino
: Comunque, ci vogliono persone intelligenti per questoo genere di... missioni. Ricerche.
Cose
.
Merry
: Ma così ti autoescludi, Pipino.
Elrond
: Nove compagni. E sia! Voi sarete la Compagnia dell'Anello.
Pipino
: Grandioso. Dov'è che andiamo?
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Rosie
: Buonanotte.
Frodo
: Buonanotte.
Sam
: Buonanotte.
Frodo
: Buonanotte, Sam.
Sam
: Notte, padron Frodo.
Gandalf
: È nascosto? È al sicuro?
Frodo
: Ah. Che cosa fai?
Gandalf
: Allunga la mano, Frodo. È freddo. Che cosa vedi? Vedi niente?
Frodo
: Niente. Non c'è niente. Aspetta... Ci sono dei segni. Mi sembra elfico. Non riesco a leggerlo.
Gandalf
: Pochi ci riescono. La lingua è quella di Mordor, e non la pronuncerò qui.
Frodo
: Mordor.
Gandalf
: Nella lingua corrente, si dice "Un Anello per domarli tutti, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nell'oscurità incatenarli". Questo è l'Unico Anello, forgiato da Sauron, l'Oscuro Signore, tra le fiamme del monte Fato, preso da Isildur dalle mani di Sauron in persona.
Frodo
: Bilbo l'ha trovato. Nella caverna di Gollum.
Gandalf
: Sì. Per sessant'anni l'Anello è rimasto quieto nelle mani di Bilbo, prolungandogli la vita, ritardandogli la vecchiaia. Ora non più, Frodo. Il male si sta scuotendo a Mordor. L'Anello si è svegliato. Ha sentito il richiamo del suo padrone.
Frodo
: Ma è stato annientato. Sauron è stato annientato.
Gandalf
: No, Frodo. Lo spirito di Sauron ha perdurato. La sua forza vitale è fissata all'anello, e l'anello è sopravvissuto. Sauron è tornato. I suoi Orchi si sono moltiplicati, la sua fortezza di Barad-dûr è ricostruita a Mordor. Gli occorre quest'Anello per avvolgere le terre con una seconda oscurità. Lo cerca. Lo cerca e non riesce a pensare ad altro. Perché l'Anello brama oltre ogni cosa di tornare nelle mani del suo padrone. Un tutt'uno. L'Anello, e l'oscuro Signore. Frodo, lui non deve mai trovarlo.
Frodo
: Va bene. Lo mettiamo via. Lo terremo nascosto. Non ne parleremo mai più. Nessuno sa che è qui, vero? Vero, Gandalf?
Gandalf
: C'era qualcun altro che sapeva che Bilbo aveva l'Anello. Ho cercato ovunque quella creatura, Gollum, ma l'ha trovato prima il nemico.
Gollum
: L'Anello!
Gandalf
: Non so per quanto l'abbiano torturato. Ma tra le grida senza fine e i balbettii senza senso, hanno riconosciuto due parole...
Gollum
: Contea! Ah! Baggins!
Frodo
: Contea? Baggins? Ma questo li condurrà qui!
Hobbit
: Chi va là?
Frodo
: Prendilo, Gandalf! Prendilo!
Gandalf
: No, Frodo.
Frodo
: Tu devi prenderlo!
Gandalf
: Non puoi offrirmi quest'anello.
Frodo
: Lo sto dando a te!
Gandalf
: Non... tentarmi, Frodo! Non oso prenderlo. Nemmeno per tenerlo al sicuro. Capiscimi, Frodo, userei quest'Anello per il desiderio di fare del bene. Ma attraverso me eserciterebbe un potere troppo grande e terribile da immaginare
Frodo
: Ma non può restare nella Contea!
Gandalf
: No! No, non può.
Frodo
: Che devo fare?
Gandalf
: Devi andartene. E alla svelta.
Frodo
: Dove? Dove vado?
Gandalf
: Allontanati dalla Contea. Va' al villaggio di Brea.
Frodo
: Brea... Tu cosa farai?
Gandalf
: Io ti aspetterò, alla locanda del "Puledro Impennato".
Frodo
: L'Anello sarà al sicuro lì?
Gandalf
: Non lo so, Frodo. Non so darti una risposta. Devo vedere il capo del mio ordine. È saggio, e potente. Fidati, Frodo. Lui saprà cosa fare. Lascerai dietro di te il nome Baggins. Questo nome non è sicuro fuori dalla Contea. Viaggia solo di giorno, lontano dalla strada.
Frodo
: Posso tagliare attraverso i campi con facilità.
Gandalf
: Mio caro Frodo. Gli Hobbit sono creature davvero straordinarie. Puoi imparare quanto c'è da sapere sulle loro usanze in un mese, eppure, dopo cento anni, riescono ancora a sorprenderti. Sta' giù.
Sam
: Ah!
Gandalf
: Per tutti i diavoli, Sam Gamgee! Stavi origliando?
Sam
: Non origliavo niente, signore, davvero. Tagliavo solo l'erba sotto la finestra lì. Se mi seguite...
Gandalf
: È un po' tardi per potare l'aiuola, non credi?
Sam
: Le voci erano alte...
Gandalf
: Cos'hai sentito? Parla!
Sam
: N-n-n-niente d'importante. Ho sentito un sacco di
cose
su un anello e un Oscuro Signore, e forse sulla fine del mondo, ma, vi prego, vossignoria, non fatemi del male. Non trasformatemi in una strana creatura...
Gandalf
: No? Forse no... Ho pensato a una soluzione migliore. Vieni, Sam, tieni il passo. State attenti, tutti e due. Il nemico ha molte spie al suo servizio: uccelli, bestie... È al sicuro?
Non metterlo mai. Attirerebbe i servi dell'Oscuro Signore. Rammenta sempre, Frodo
: l'Anello sta cercando di tornare al suo padrone. Vuole essere trovato. Ah!
Sam
: Ci siamo.
Frodo
: Che vuoi dire?
Sam
: Se faccio ancora un passo, non sarò mai stato così lontano da casa mia.
Frodo
: Forza, Sam. Ricorda cosa dceva Bilbo. "È pericoloso, ...
Bilbo
: "... Frodo, uscire dalla porta. Ti metti in strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire spazzato via".
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Bilbo
: È mio. Tutto mio. Il mio tesoro!
Gandalf
: Enigmi nell'oscurità...
Frodo
: Bilbo! Bilbo!
Gandalf
: Mio tesoro... Tesoro...
Frodo
: Se n'è andato, non è vero? Aveva detto tante volte che voleva farlo, ma non l'avevo preso sul serio.
Gandalf
: Tesoro... Il mio tesoro...
Frodo
: Gandalf.
Gandalf
: Hmmm? L'anello di Bilbo. Lui è andato a stare con gli Elfi. Ti ha lasciato Casa Baggins. Insieme a tutti i suoi beni. L'anello è tuo, ora. Non tenerlo in vista.
Frodo
: E tu dove vai?
Gandalf
: Ho delle
cose
a cui badare.
Frodo
: Quali
cose
?
Gandalf
: Domande. Che richiedono risposte.
Frodo
: Ma sei appena arrivato! Non capisco.
Gandalf
: Neanch'io. Tienilo segreto. E al sicuro.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Bilbo
: Eh, eh, eh, eh, eh! Uh!
Gandalf
: Ti riterrai incredibilmente scaltro.
Bilbo
: Suvvia, Gandalf. Hai visto le loro facce?
Gandalf
: Ci sono molti anelli magici a questo mondo, Bilbo Baggins, e nessuno di essi va usato con leggerezza!
Bilbo
: Era solo per giocare un po'... Ah, probabilmente hai ragione, come al solito... Darai una mano a Frodo, non è vero?
Gandalf
: Due mani, ogni volta che non dovrò usarle altrimenti.
Bilbo
: Lascio ogni mia cosa a lui.
Gandalf
: E del tuo anello che mi dici? Lasci anche quello?
Bilbo
: Sì, sì. È in una busta, sulla mensola del caminetto.
Gandalf
: Ah...
Bilbo
: No. Aspetta, ce... Ce l'ho qui in tasca. Eh... Non è... non è strano? Sì. Dopotutto, perché no? Perché non dovrei tenerlo?
Gandalf
: Credo che faresti meglio a lasciartelo alle spalle, Bilbo. Ti è così difficile?
Bilbo
: Beh, no... Invece sì. Ora che è il momento non voglio separarmi da lui. È mio! L'ho trovato io! È venuto da me!
Gandalf
: Non è il caso di arrabbiarsi.
Bilbo
: Se sono arrabbiato è colpa tua! È mio. Tutto mio. Il mio tesoro!
Gandalf
: Tesoro? È già stato chiamato così, ma non da te.
Bilbo
: Ah, non sono affaracci tuoi quello che faccio con le mie
cose
!
Gandalf
: Io credo che tu l'abbia tenuto abbastanza.
Bilbo
: Lo vuoi per te, ecco!
Gandalf
: Bilbo Baggins! Non prendermi per uno squallido stregone da quattro soldi! Non cerco di derubarti! Cerco di aiutarti. Per tutti i tuoi lunghi anni siamo stati amici. Credimi, come in passato. Hmmm? Lascialo qui.
Bilbo
: Hai ragione, Gandalf. L'anello deve andare a Frodo. È tardi, la strada è lunga... Sì, è ora.
Gandalf
: Bilbo! Hai ancora l'anello in tasca.
Bilbo
: Eh, eh... Già. Eh, eh... Ho pensato a un finale per il mio libro. "E visse per sempre felice e contento, fino alla fine dei suoi giorni".
Gandalf
: Sono sicuro che sarà così, amico mio.
Bilbo
: Addio, Gandalf.
Gandalf
: Addio, caro Bilbo.
Bilbo
: La via prosegue, non ha porte / Lungi dall'uscio dal quale parte...
Gandalf
: Al prossimo incontro.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Lungi dall'uscio dal quale parte / Devo seguirla contro ogni sorte / La via prosegue, non ha porte / Lungi dall'uscio dal quale parte / Ora la via si estende ancor oltre / Devo seguirla contro ogni sorte...
Frodo
: Sei in ritardo.
Gandalf
: Uno stregone non è mai in ritardo, Frodo Baggins. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo.
Frodo
: È meraviglioso vederti, Gandalf!
Gandalf
: E io mi sarei perso il compleanno di tuo zio Bilbo?
Frodo
: Che notizie dal mondo esterno? Raccontami tutto!
Gandalf
: Tutto? Sei troppo interessato e curioso per un Hobbit. Non è normale. Beh, che posso dirti? La vita nel vasto mondo continua più o meno come nell'Era passata. Piena di andirivieni.
A stento consapevole dell'esistenza degli Hobbit. Cosa della quale sono molto grato.
Hobbit
: Oh, guardate, c'è Gandalf.
Gandalf
: Oh, la festa tanto attesa. E come sta la vecchia canaglia? Ho sentito che sarà una festa di particolare magnificenza.
Frodo
: Conosci Bilbo. L'ha trasformata in una baraonda.
Gandalf
: Beh, dovrebbe fargli piacere.
Frodo
: Metà Contea è stata invitata.
Gandalf
: Oh, povero me!
Frodo
: Ha in mente qualcosa.
Gandalf
: Ah, sul serio?
Frodo
: E va bene, tieniti i tuoi segreti.
Gandalf
: Eh, eh, eh.
Frodo
: Prima del tuo arrivo, noi Baggins eravamo ben considerati.
Gandalf
: Ah, sì?
Frodo
: Mai avuto avventure o fatto
cose
impreviste.
Gandalf
: Se ti riferisci all'incidente con il drago, c'entravo pochissimo. Ho solo dato a tuo zio una spintarella fuori dalla porta.
Frodo
: In ogni modo, sei ufficialmente etichettato come "disturbatore della quiete".
Gandalf
: Ma va!
Bimbi Hobbit
: Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Fuochi d'artificio, Gandalf! I fuochi d'artificio! Ehhh!
Gandalf
: Oooh, ah ah ah! Oooh...
Frodo
: Gandalf, sono felice che tu sia tornato.
Gandalf
: Anch'io, ragazzo mio. Anch'io.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Qualcuno non partecipa mai. Per loro, la vita accade. E continuano a viverla più che altro per ottusa persistenza, e resistono con rabbia o violenza a tutte le
cose
che possono strapparli via da illusioni di sicurezza piene di risentimento.
[Alma Mavis Taraza]
Frank Herbert
Cit. da
La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
Dicono che la Madre Superiora non possa trascurare nulla: un aforisma privo di senso fino a quando non ne afferrate l'altro suo significato: Io sono la servitrice di tutte le mie sorelle. Esse guardano alla loro servitrice con occhio critico. Non posso sprecare molto tempo né per le
cose
generiche, né per quelle banali. La Madre Superiora deve mostrare di agire con intuito e perspicacia, altrimenti una sensazione d'inquietudine può penetrare fino agli angoli più remoti del nostro ordine.
[Darwi Odrade]
Frank Herbert
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La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
Molte
Cose
che facciamo, diventano naturalmente difficili solo quando cerchiamo di renderle argomenti intellettuali. È possibile sapere tanto su un argomento da diventare totalmente ignoranti.
[Mentat, testo secondo]
Frank Herbert
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La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
Non potete conoscere la storia a meno che non sappiate come i capi si muovono con le sue correnti. Ciascun capo richiede che degli estranei perpetuino la sua leadership. Esaminate con attenzione la mia carriera: io ero capo, e straniero. Non supponete che io abbia creato tutto da solo una Chiesa-Stato. Quella era la mia funzione di capo, ed io ho copiato i modelli storici. Le arti barbariche del mio tempo mi rivelano come uno straniero. La poesia favorita: l'epica. L'ideale popolare drammatico: l'eroismo. La danza: selvaggiamente scatenata. Tutte
cose
stimolanti per far sentire alla gente ciò che gli ho portato via. Di che cosa li ho derubati? Del diritto di scegliere un ruolo nella storia.
[Leto II - il Tiranno - Traduzione di Bebe Vether]
Frank Herbert
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La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
La persona che prende ciò che è comune e banale e lo illumina d'una nuova luce, può terrorizzare. Non vogliamo che le nostre idee vengano cambiate. Ci sentiamo minacciati da tali imposizioni. -- Conosco già le
cose
importanti! -- diciamo. Poi giunge Colui che Cambia e getta via le nostre vecchie idee.
[Il Maestro Zensunni]
Frank Herbert
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La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
Muad'Dib mostrò due
cose
: un futuro certo e un futuro incerto. In piena coscienza, egli affrontò la suprema incertezza di un universo più grande. Egli lasciò da cieco la sua posizione su questo mondo. Ci mostrò che gli uomini devono sempre fare così, scegliendo l'incerto invece del certo.
[Il Predicatore]
Frank Herbert
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I figli di Dune
Frasi di Frank Herbert
Penso che vivere sia una gioia e mi chiedo se avrò mai la possibilità di balzare indietro fino alle radici di questa mia carne e di conoscermi com'ero un tempo. La' è la mia radice. Se poi qualche mio atto mi consentirà di trovarla, ciò è nascosto nei grovigli del futuro. Ma tutte le
cose
che può fare un uomo, sono anche mie. Ognuno dei miei atti può conseguirlo.
[Parla il ghola, dai Commentari di Alia]
Frank Herbert
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Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Dickens narra con tale precisione, con tale minuziosità, da costringerci a seguire il suo sguardo ipnotizzante. Non aveva lo sguardo magico di Balzac
[...]
, ma uno sguardo tutto terreno, uno sguardo da marinaio, da cacciatore, uno sguardo di falco per le piccole
cose
umane. - Ma sono le piccole
cose
- disse egli una volta - che formano il senso della vita.
Stefan Zweig
Frasi di Stefan Zweig
Ancora la nostra generazione a scuola ha appreso più
cose
su Serse, Dario e Cambise, su re barbarici a noi del tutto indifferenti, che su Leonardo, Volta, Franklin, Montgolfier e Gutenberg. Eravamo tenuti a sapere a memoria ogni minima battaglia, ma nei testi non c'era una riga su chi aveva costruito le prime ferrovie o inventato la chimica moderna. Eravamo intenzionalmente tenuti all'oscuro circa gli apporti culturali dei popoli a noi vicini e sapevamo soltanto in quali battaglie e sotto quali generali li avevamo affrontati sul campo.
Stefan Zweig
Frasi di Stefan Zweig
Il mondo nel suo insieme si compone del cielo, della terra, e delle
cose
che per la loro natura appartengono a entrambi. O, in questi altri termini: il mondo è un cosmo, cioè un insieme ordinato e ornato per virtù divina e costodito dagli dèi. La terra, genitrice e nutrice di tutti i viventi, ne occupa fermamente il centro.
Apuleio
Cit. da
Il mondo ‐ Incipit
Frasi di Apuleio
Per vivere, proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, ché anche nella tempesta della vita umana le
cose
leggiere servono a sostenere, quelle pesanti a far affondare.
Apuleio
Cit. da
Sulla magia e in sua difesa
Frasi di Apuleio
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