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Aforismi Chiedere - parte 3
Frasi trovate
:
584
Ma tu... Quanto alzi al mese?
[slogan per
chiedere
quanto si guadagna]
Taylor Mega
Frasi di Taylor Mega
Pierre Burton
: Crea problemi un eroe cinese in una serie americana? C'è chi si è chiesto se il pubblico accetterà un attore non americano?
Bruce Lee
: La domanda se la sono posta, anzi è ancora in discussione. È per questo che forse la serie The Warrior non sarà realizzata. Purtroppo in questo mondo esiste questa mentalità, e non solo in questo Paese. Sono convinti che sia rischioso dal punto di vista commerciale. E non li biasimo: sarebbe così anche a Hong Kong, se arrivasse un occidentale e volesse diventare una star. Io come produttore forse mi
chiedere
i che tipo di reazione avrebbe il pubblico. Ma non è rischioso: se uno esprime se stesso con sincerità, va sempre bene.
Dal film:
Bruce Lee - La leggenda
Scheda film e trama
Frasi del film
Lorelei
: Pardon, prego, per di qua per l'Europa, in Francia?
Controllore
: Per dove?!
Dorothy
: Non "Europa, in Francia". La Francia è in Europa.
Lorelei
: Chi ha detto di no?
Dorothy
: Ecco, non
chiedere
sti "Di qua per il Nord America, nel Texas?". Vero?
Lorelei
: Se ci dovessi andare lo direi!
Dal film:
Gli uomini preferiscono le bionde
Scheda film e trama
Frasi del film
Perché dovrei andare in Tv a farmi
chiedere
quanto costano i miei denti d'oro? Il livello è quello, non gliene frega un cazzo della musica, vogliono solo il gossip.
Sfera Ebbasta
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 3 febbraio 2018
Frasi di Sfera Ebbasta
Carcere di XXXXXXX
Distretto Penitenziario n.º 45.
Report del Direttore, dr Alphonse Bérenger.
23 nov. c.a.
All'attenzione dell'Ufficio del
Procuratore Generale
J.B. Marin
Oggetto: CONFIDENZIALE
Gentile signor Marin,
mi permetto di scriverLe per segnalare lo strano caso di un detenuto.
Il soggetto in questione è il numero di matricola RK-357/9. Ormai ci riferiamo a lui solo in questo modo, visto che non ha mai voluto fornire le proprie generalità. Il fermo di polizia è avvenuto il 22 ottobre. L'uomo vagava di notte ‐ solo e senza vestiti ‐ in una strada di campagna nella regione di _. Il confronto delle impronte digitali con quelle contenute negli archivi ha escluso il suo coinvolgimento in precedenti reati o in crimini rimasti irrisolti. Tuttavia il reiterato rifiuto a rivelare la propria identità, anche davanti a un Giudice, gli è valso una condanna a quattro mesi e diciotto giorni di reclusione. Dal momento in cui ha messo piede al Penitenziario, il detenuto RK-357/9 non ha mai dato segni d'indisciplina, dimostrandosi sempre rispettoso del regolamento carcerario. Inoltre l'individuo è di indole solitaria e poco incline a socializzare. Forse anche per questo nessuno si è mai accorto del particolare comportamento, notato solo di recente da uno dei nostri secondini. Il detenuto RK-357/9 deterge e ripassa con un panno di feltro ogni oggetto con cui entra in contatto, raccoglie tutti i peli e i capelli che perde quotidianamente, lustra alla perfezione le posate e il water ogni volta che li usa. Siamo dunque di fronte a un maniaco igienista o, molto più verosimilmente, a un individuo che vuole a tutti i costi evitare di lasciare «materiale organico». Nutriamo, di conseguenza, il serio sospetto che il detenuto RK-357/9 abbia commesso qualche crimine di particolare gravità e voglia impedirci di prelevare il suo DNA per identificarlo. Fino a oggi il soggetto ha potuto condividere la cella con un altro recluso, il che l'ha certamente favorito nell'opera di confondere le proprie tracce biologiche. Però La informo che come prima misura lo abbiamo tolto da tale condizione di promiscuità, mettendolo in isolamento. Segnalo quanto sopra al Suo Ufficio per avviare apposita indagine e ri
chiedere
, se necessario, un provvedimento d'urgenza del Tribunale che costringa il detenuto RK- 357/9 a effettuare la prova del DNA. Il tutto tenuto conto anche del fatto che fra esattamente 109 giorni (il 12 marzo) il soggetto finirà di scontare la pena.
Con osservanza.
Direttore dr Alphonse Bérenger
Donato Carrisi
Cit. da
Il suggeritore ‐ Incipit
Frasi di Donato Carrisi
In casa Navarra era festa, quella sera. Il povero barone don Raimondo, che arrabattavasi da anni ed anni in mezzo ai debiti e agli altri guai, colla croce di due figlie da marito per giunta, ne dava una, delle figliuole, al figlio unico di don Nunzio Rametta, ch'era entrato nella zolfara dei Navarra senza scarpe ai piedi e col piccone in mano, ed ora aveva denari a palate e si chiamava col don. La ragazza, è vero, s'era fatta tirare pei capelli a dir di sì, non per l'umiliazione di dover scendere sino al figliuolo di un zolfataro e diventare signora Rametta senz'altro, ahimè, i guai della casa baronale li conosceva anche lei, e il viso rosso se l'era dovuto fare altre volte, quando i creditori venivano a
chiedere
il fatto loro, gridando e strepitando, e lei doveva dire che il babbo non era in casa ma pure, alla sua età, ci aveva in capo il suo romanzetto anch'essa, e ne aveva fatto del piangere per strapparsi dal cuore Lucio Santoro, suo cugino, prima di chinare il capo al matrimonio col figlio di Rametta! Basta, parenti amici il cugino don Rocco sopratutto, gliene avevano dette tante: Ma che siete pazza? Rifiutare un terno al lotto! Quell'altro che non possiede nulla! Ma guarda il povero papà tuo! E ora suo padre, in maniche di camicia e cravatta bianca, arrampicato su di una vecchia seggiola di cucina, stava accendendo la lumiera di Venezia in sala, per la cerimonia del contratto nuziale, raso di fresco, e sfavillante di contentezza, pover'uomo. Isidoro, in gala anche lui, colla livrea antica sui calzoni di colore, era tutto intento a dargli una mano, se mai, col viso in aria.
Giovanni Verga
Cit. da
Dal tuo al mio
‐ Incipit
Frasi di Giovanni Verga
È sempre ora di
chiedere
| ma che ore sono?
Lodo Guenzi
Cit. da
Cromosomi
Frasi di Lodo Guenzi
[In un fast food, Doug, Stu e Phil si sono riuniti per un brunch]
Stu
: Col cazzo! Assolutamente no!
Doug
: Eddai, Stu, questa cosa lo sta ammazzando!
Stu
: Non mi interessa. A stento ho invitato voi due, a essere sinceri.
Phil
: Ohh!
[con tono sarcastico]
Doug
: Ok, ti capisco! Sì, davvero! E, sai... Alan ti considera uno dei suoi migliori amici.
Stu
: Io considero Alan malato di mente.
Phil
: Aah, dagli un contentino! Doug ha detto che il padre pagherà vitto e qualsiasi incidente...
[Doug vuole aggiungere qualcosa ma Phil continua]
Ah, dovremmo
chiedere
al vecchio se ci compra anche l'addio al celibato.
Doug
: Buona idea!
Stu
: Grazie di averlo nominato! Perché...
[indica il brunch]
Questo è l'addio al celibato!
Doug
: Che?
Phil
: Che stai dicendo?
Stu
: È il mio brunch di addio al celibato. Scatenatevi!
[con tono ironico]
Chiedete... Doppia porzione di frittelle, la lap dance alla cameriera...
Phil
:
[seccato e infastidito]
Tu sei fuori...! Non puoi saltare l'addio al celibato, Stu!
Stu
: Lo vedi questo?
[indica il tovagliolo sul bicchiere di succo d'arancia]
È succo d'arancia con un tovagliolino sopra. Sai perché? Così nessuno ci mette del roofis!
Phil
: Mi rifiuto di mangiare del... Melone del cazzo d'addio al celibato!
Doug
: Dai Stu, non ti sembra di esagerare?
Stu
: No, affatto! Sto ancora rimettendo insieme i cocci infranti della mia psiche, se non vi dispiace.
[Phil sghignazza]
E sapete la mia colla qual è? Lauren. E questa storia non la mando a puttane.
Phil
: Oh, per favore, non staresti con lei, se non fosse per noi!
Stu
: Oh, questa è buona!
Phil
: Stu, pensaci un attimo: finalmente hai mollato Melissa e due anni dopo hai trovato l'anima gemella. Togli Las Vegas dall'equazione e avresti sposato quella troia!
[un'anziana coppia si gira verso di loro scioccata. Phil se ne accorge e cerca di giustificare]
Tranquilli, si può dire troia, è un addio al celibato. Un drink per tutti! Oh no, niente alcol, dimenticavo, solo frittelle del cazzo.
Stu
: La decisione è mia ed è definitiva, quindi facciamo un brindisi...
Phil
: Che schifo,
[rivolto a Doug]
ti aspetto in macchina!
Doug
: Dai Phil, dove vai?
Phil
: No, Doug, non lo capisco! Lui si sposa in Thailandia, buon per lui, e che facciamo noi?
[rivolto a Stu]
Sei un egoista!
[prendendo il figlio neonato]
Andiamo, tesoro...
[rivolgendosi di nuovo a Stu]
Vergognati!
Dal film:
Una notte da leoni 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando moriremo, nessuno ci verrà a
chiedere
quanto siamo stati credenti, ma credibili.
Rosario Livatino
Commenti:
5
Frasi di Rosario Livatino
Affronta ogni situazione senza pretendere mai nulla e otterrai molto più di quanto avresti voluto
chiedere
.
Denny Biasiolli
Denny Biasiolli
Dr. Frankenstein
: Lallallalà. Lirallallà. Salve, signora Frankenstein.
Inga
: Signora Frankenstein, che magnifico nome.
Dr. Frankenstein
: Oh, cara.
Inga
: Non ti spogliare ancora.
Dr. Frankenstein
: Come?
Inga
: Mi spoglio prima io.
Dr. Frankenstein
: Ah! Ah! Ah! Dirindadà, dirindadà. Non mi spoglio cara, sei contenta?
Inga
: Puoi cominciare, arrivo subito amore.
Elizabeth
: Larillalà. Larallallàlalà. Larillaà... Lariralà. Tesoro? Tesoro, spero che tu non abbia trovato la festicciola da papà troppo noiosa, voglio dire, l'ha fatta per te, voleva farti piacere, dì che t'è piaciuta.
Mostro
: Mm mmm.
Elizabeth
: Caro, ti sei cambiato? Ho messo uno stipetto nel bagno apposta per le tue camicie, l'altro è solo per le mutandine e i calzini sudici. Arrivo. Ah!
Mostro
: Mm mmm.
Dr. Frankenstein
: Mmm, mmm.
Inga
: Mmm, il sentimento è reciproco. Lo sai, c'è un mistero per me, una cosa che ho sempre voluto ti
chiedere
riguardo all'operazione. Quando tu ha fatto scambio, mostro ha avuto parte di tuo stupendo cervello ma tu che cosa hai avuto di lui?
Dr. Frankenstein
: Mmm!
Inga
: Oh no, non posso credere, oh! Oh! Oh! Sempre libera degg'io, folleggiar di gioia in gioia...
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Poi ti abitui, sai...
Al caffè poco zuccherato,
a non mettere troppo sale.
A non guardare l'orologio,
ad avere pazienza.
Alla gente che non saluta,
all'indifferenza.
A stare più da soli,
a non
chiedere
aiuto,
a vivere alla giornata.
A credere di più in te
e non aspettarti niente dagli altri.
Ti abitui a tutto,
anche alle mancanze,
alle partenze,
alle delusioni,
alle mazzate al cuore.
Come un lutto.
Dentro.
Ti abitui.
Anonimo
Commenti:
2
Delios
: Temistocle, vecchia serpe! Cosa ti porta quaggiù?
Temistocle
: Sono venuto a
chiedere
appoggio per la guerra ormai imminente.
Delios
: Anche noi siamo nella stessa situazione. Un messaggero persiano ci ha chiesto la sottomissione a Serse:un' offerta simbolica di terra e acqua! Spartani! Chi è pronto a morire a fianco del nostro re?!
Spartani
: Auh! Auh! Auh!
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Viandante, che trovasti chiusa
|
la porta della città straniera,
|
ch'era fiorita nella tua pupilla
|
come una serra di stelle,
|
torna alla piccola terra,
|
tagliata dal mare: lontana,
|
ma tanto vicina al tuo cuore.
|
|
Chiudi nell'ombra come in un sepolcro
|
i sogni d'infinite lontananze,
|
e statuario, re nel tuo rifugio,
|
scaccia dalla soglia immacolata
|
la porpora nova che copre l'antico cencioso,
|
ed apri la porta, solo, per tua madre.
|
|
La troverai all'angolo del tempio,
|
dove si fermano, a sera, i pezzenti malati
|
a
chiedere
limosina di sole;
|
fra i tisici, i lebbrosi,
|
i luetici dalle ossa slegate,
|
chiamala a gran voce:
|
|
una si leverà fra tanti,
|
e bacerai le piaghe dei suoi piedi.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
La porta chiusa
Frasi di Salvatore Quasimodo
Giovane amico, se ami questo è il miracolo della vita. Entra nel sogno con occhi aperti e vivilo con amore fermo. Il sogno non vissuto è una stella da lasciare in cielo. Ama la tua donna senza
chiedere
altro all'infuori dell'eterna domanda che fa vivere di nostalgia i vecchi cuori. Ma ricordati che più ti amerà e meno te lo saprà dire.
Guardala negli occhi affinché le dita si vincolino con il disperato desiderio di unirsi ancora; e le mani e gli occhi dicano le sicure promesse del vostro domani. Ma ricorda ancora, che se i corpi si riflettono negli occhi, le anime si vedono nelle sventure.
Non sentirti umiliato nel riconoscere una sua qualità che non possiedi. Non crederti superiore poiché solo la vita dirà la vostra diversa sventura.
Non imporre la tua volontà a parole, ma soltanto con l'esempio. Questa sposa, tua compagna di quell'ignoto cammino che è la vita, amala e difendila, poiché domani ti potrà essere di rifugio.
E sii sincero giovane amico, se l'amore sarà forte ogni destino vi farà sorridere. Amala come il sole che invochi al mattino.
Rispettala come un fiore che aspetta la luce dell'amore. Sii questo per lei, e poiché questo deve essere lei per te, ringraziate insieme Dio, che vi ha concesso la grazia più luminosa della vita!
Sant'Agostino
Commenti:
2
Frasi di Sant'Agostino
[Celebrazione del matrimonio tra Hitler ed Eva Braun]
Officiante
: Mein Führer, io ne sono obbligato dalle leggi razziali. Sono tenuto a
chiedere
, Mein Führer... lei è di pura discendenza ariana?
Hitler
: Sì.
Officiante
: Mi può mostrare la carta d'identità?
Goebbels
: Sta parlando con il Führer!
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Non ti sospetteranno mai. Veramente! Non c'è nessun rischio.
Molina
: Mi dispiace, ma non posso farlo. Ho troppa paura, non fa per me.
Valentin
: Devi... devi solo trasmettergli un messaggio. Da un telefono pubblico.
Molina
: No. Nessun messaggio. Nessun numero di telefono. Io ho il terrore della polizia. Ti prego...
Valentin
: Va bene. Capisco che non dovrei coinvolgerti.
Molina
: Ti giuro, Valentin. Il mio solo desiderio è restare qui con te.
Valentin
: Pensa a te stesso.
Molina
: Valentin, nella mia vita ho voluto bene solo a due persone. A mamma e a te.
Valentin
: Sentirò la tua mancanza, Molina.
Molina
: Ti mancheranno i miei film.
Valentin
: Già. La sera quando andrò a letto, probabilmente penserò a te e ai tuoi... ai tuoi pazzi film.
Molina
: E io ogni volta che mangerò un cioccolatino penserò a te. Valentin, c'è una cosa che ti vorrei
chiedere
, anche se abbiamo fatto molto di più. Un bacio.
Valentin
: Va bene. Ma prima promettimi una cosa.
Molina
: Te l'ho detto, non posso, mi dispiace molto.
Valentin
: No, no, no, no, no. Dammi la tua parola che non ti farai mai più umiliare da nessuno, e che ti farai rispettare sempre. Promettimi che non ti farai mai piùà sfruttare. Nessun uomo ha il diritto di sfruttare un altro uomo.
Molina
: Prometto, grazie. Valentin?
Valentin
: Che cosa? Il bacio?
Molina
: No. Quel... numero di telefono.
Valentin
: Aspetta qualche giorno.
Molina
: Hm-hm.
Valentin
: Componi il numero due volte e poi riaggancia. La terza volta...
Guardia
: Molina, andiamo.
Valentin
: Aspetta. Buona fortuna, Molina.
Guardia
: Su, andiamo.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Non posso sopportare che qualcuno sia gentile con me senza
chiedere
niente in cambio.
Molina
: Se sono gentile con te è perché... voglio la tua amicizia e...
Valentin
: No. Sì, grazie.
Molina
: E... perché non dirlo? Il tuo affetto. Nello stesso modo in cui sono buono con mia madre, che non ha mai fatto del male a nessuno, e che mi accetta per quello che sono, e mi vuol bene. È... è come un dono del cielo, e la sola cosa che mi fa tirare avanti. La sola cosa. E anche tu sei una brava e cara persona, altruista e devoto, rischi la vita per i tuoi ideali, sei pronto a morire anche qui, per quello in cui credi, e... Ti metto in imbarazzo?
Valentin
: No.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Brian
: Io ho il naso grosso, mamma?
Mandy
: Oh, smettila di pensare al sesso!
Brian
: Io veramente...
Mandy
: Che chiodo fisso! Mattina, pomeriggio e sera! "Alle ragazze piacerà questo? Alle ragazze piacerà quello? Ce l'ho troppo grande? Ce l'ho troppo piccolo?"...
I Lebbroso
: Fate la carità!
II Lebbroso
: Fate la carità!
Ex-Lebbroso
: Fate la carità, la carità! Viaggiano in asino e non mollano uno spicciolo. Pezzenti, ne', hai visto? Eccone altri due. Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Levati di mezzo!
Ex-Lebbroso
: Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Un talento? Oh, questo non lo guadagna in un mese!
Ex-Lebbroso
: Allora mezzo.
Mandy
: Ma va' all'inferno, vai!
Ex-Lebbroso
: Dai, Nasone, trattiamo.
Brian
: Come?
Ex-Lebbroso
: Okay, tagliamo corto. Diciamo che tu hai uno sciclo. Io parto da duemila e ci accordiamo per 1800.
Brian
: No!
Ex-Lebbroso
: 1700?
Mandy
: Vattene via, sciò!
Ex-Lebbroso
: 1600?
Mandy
: Insomma, lo lasci in pace?
Ex-Lebbroso
: Okay. Due scicli, solo due. Ci stai?
Mandy
: Senti, tanto non ti dà un bel niente. Quindi sparisci!
Ex-Lebbroso
: Ultima offerta! Mezzo sciclo! Mezzo sciclo per un ex-lebbroso!
Brian
: Ma che significa ex-lebbroso?
Ex-Lebbroso
: Significa che mi sono fatto dieci anni di lebbra, e ne vado fiero.
Brian
: E poi che è successo?
Ex-Lebbroso
: Sono stato guarito.
Brian
: E come?
Ex-Lebbroso
: Un vero miracolo, che Dio la benedica, signore.
Brian
: E chi ti ha guarito?
Ex-Lebbroso
: Gesù! Gesù è stato! Io me ne andavo a zonzo pensando ai fatti miei, e tutt'a un tratto arriva lui, mi mette le mani in fronte e mi guarisce. Prima avevo un mestiere nelle mani, e ora mi ritrovo senza lavoro. Ma dico, vuoi
chiedere
il permesso? "Sei guarito...". Filantropo del piciu!
Brian
: Beh, perché non vai da lui a dirgli che vuoi tornare ad essere un lebbroso?
Ex-Lebbroso
: E già, potrei anche farlo. Giusto. Perché no? V-v-veramente pensavo di chiedergli se potesse farmi zoppo da una gamba, questa settimana, sa, una cosa che faccio appena. Ma non la lebbra che francamente è una gran rottura di coglioni.
Mandy
: Brian! Vieni a mettere a posto la tua stanza!
Brian
: Ecco, tieni.
Ex-Lebbroso
: Ben gentile, signore. Ma come? Mi dai questa miseria per tutta la sceneggiata della mia vita?
Brian
: Certi non si accontentano mai.
Ex-Lebbroso
: Anche Gesù me l'ha detto, signore.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Allora. Sei pronto?
Auggie
: Pronto. Quando vuoi.
Paul
: Sono tutt'orecchie.
Auggie
: Mi ricordo quella volta che mi hai chiesto come ho iniziato a fare le foto. Beh, questa è la storia della mia prima macchina fotografica. Veramente, prima e unica. Mi segui fin qui?
Paul
: Parola per parola.
Auggie
: Dunque. Ecco come sono andate le cose. Okay. Era l'estate del '76, all'epoca del mio primo lavoro per Vinnie, l'estate del Bicentenario. Una mattina al negozio un ragazzo cominciò a rubare delle cose. Stava giù, alla scansia dei tascabili, e si infilava le riviste porno sotto la maglietta. Non l'ho visto sùbito, c'era gente intorno al bancone, ma come me ne sono accorto, ho iniziato a strillare. Lui è scappato come un coniglio, shhh! E quando sono uscito fuori dal bancone, aveva già le chiappe sulla Settima Strada. L'ho rincorso per circa un isolato, poi ho lasciato stare. Gli era caduta qualcosa mentre scappava. E... dato che non me la sentivo più di correre, l'ho raccolta, per vedere cosa fosse. Era il suo portafogli. Non c'erano soldi dentro, ma c'era la sua patente, e altre tre o quattro fotografie. Avrei potuto farlo arrestare, certo, c'era nome e indirizzo sulla patente, ma sai, mi dispiaceva. Era solo un teppistello. E una volta viste quelle foto nel portafogli, non ce l'ho più fatta ad essere veramente arrabbiato con lui. Roger Goodwin. Si chiamava così. In una di quelle foto, mi ricordo, stava in braccio alla madre.
In un'altra aveva un trofeo in mano, della scuola, e rideva, felice, come se avesse vinto alla lotteria. Proprio non me la sentivo. Un povero ragazzo di Brooklin. Non era una cosa grave. Tanto chi se ne importa di un paio di giornaletti porno? E così, mi sono tenuto il portafogli. Ehm... ogni volta che sentivo il bisogno di riportarglielo, io rimandavo, e non l'ho mai fatto. Finché arriva Natale, e io non ho niente da fare. Vinnie voleva invitarmi, ma la madre si era ammalata, e lui e la moglie erano corsi a Miami, all'ultimo minuto. Quindi me ne stavo a casa mia, quella mattina. Mi sentivo un po' solo. Quando l'occhio va sul portafogli di Roger Goodwin. Mi sono detto
: "che diavolo, perché non faccio qualcosa di buono? Mi infilo il cappotto e gli riporto il portafogli". Abitava dalle parti di Boerum Hill, nelle case popolari. Mi ricordo che faceva un freddo cane, quel giorno. Mi sono perso molte volte prima di trovarlo. Le case sono tutte uguali, laggiù. Giri nello stesso punto e credi di stare da un'altra parte.
Comunque, alla fine arrivo al palazzo che cercavo, alla casa che cercavo, e suono il campanello. Non succede niente. Penso che non ci sia nessuno. Suono di nuovo, per esserne sicuro. Ormai sto per andarmene; aspetto un altro po', e sento trafficare dietro la porta. E una voce di vecchia chiede
: "Chi è?". E io dico: "Sto cercando Roger Goodwin". "Sei tu, Roger?", mi dice. E dà quindici mandate per aprire la porta. Avrà avuto almeno 80 anni, se non addirittura 90! E la prima cosa che noto di lei è che è cieca. "Lo sapevo che saresti venuto, Roger", dice. "Lo sapevo che non avresti dimenticato nonna Ethel a Natale". E poi apre le braccia, e mi si avvicina per abbracciarmi. Non ho tempo per riflettere, capisci? Devo dire qualcosa in fretta. E prima che realizzo ciò che sta accadendo, le parole mi escono dalla bocca. "Proprio così, nonna Ethel", dissi, "sono tornato a trovarti per Natale". Non mi
chiedere
perché l'ho detto. Non ne ho la minima idea. Mi è uscito così.
D'improvviso la signora comincia ad abbracciarmi, davanti alla porta, e anch'io l'abbraccio. Era come se tutti e due avessimo deciso di giocare questo gioco senza doverne stabilire le regole. Sapeva benissimo che non ero il nipote. Era vecchia e debole, ma non così andata da non saper distinguere un perfetto sconosciuto ad uno di famiglia. Fu felice di fare come se fosse vero. E dato che non avevo di meglio da fare, fui contento di assecondarla. Insomma, entrammo in casa e passammo la giornata insieme, e quando mi chiedeva quello che facevo, io le mentivo. Le raccontai che avevo trovato lavoro in una tabaccheria, le dissi che stavo per sposarmi, inventai centinaia di storie, e lei faceva finta di credere a ogni cosa. "Ma bene, Roger", diceva, muovendo il capo e sorridendo, "ho sempre saputo che ti sarebbe andata bene". Mah. Dopo un po', cominciai ad avere fame, e siccome in casa non c'era niente da mangiare, andai a cercare un negozio lì vicino, e tornai su carico di roba. Pollo arrosto, zuppa di verdure, patate bollite, insomma un mucchio di roba.
Nonna Ethel aveva un paio di bottiglie nascoste in camera da letto, eh, eh, eh! E così fra tutti e due riuscimmo a mettere su una discreta cena di Natale. Eravamo tutti e due un po' brilli, mi ricordo, e dopo pranzo andammo a metterci di là, nel soggiorno, dove si stava seduti più comodi. Dovevo fare pipì, così a un certo punto ho chiesto scusa e sono andato al bagno, in fondo al corridoio. E qui la cosa prende un'altra piega. Era già stato stravagante giocare al nipote di nonna Ethel, ma quello che feci poi fu decisamente folle, e non me lo sono mai perdonato da allora. Entro nel bagno, e accatastate contro il muro vicino alla doccia, vedo una pila di sei o sette macchine fotografiche, del tutto nuove.
Macchinette trentacinque millimetri, ancora nella scatola. Non avevo mai scattato una foto in vita mia, e tantomeno avevo mai rubato. Ma come vidi quella pila di macchinette abbandonate nel bagno, decisi che ne volevo una tutta per me. Una come quelle. E senza pensarci un istante, ne prendo una, me la metto sotto il braccio, apro la porta del bagno e torno nel soggiorno. Non ci ho messo più di tre minuti, ma nel frattempo nonna Ethel si era addormentata. Troppo Chianti, immagino. Andai in cucina, a lavare i piatti, e in mezzo a quel fracasso lei dormiva come una bambina. Non c'era motivo di disturbarla, quindi decisi di andarmene. Non potei lasciarle neanche un biglietto di saluto, dato che era cieca. Me ne andai e basta. Misi il portafogli del nipote sul tavolo. Ripresi la macchinetta e lasciai l'appartamento. Fine della storia.
Paul
: L'hai più rivista? Sei mai tornato a trovarla?
Auggie
: Una volta, tre o quattro mesi dopo. Io stavo malissimo per il furto della macchinetta, non l'avevo neanche usata. Finalmente decisi di riportarla, ma nonna Ethel lì non c'era più. Qualcun altro viveva in quell'appartamento, e non sapeva dove fosse finita.
Paul
: Probabilmente era morta.
Auggie
: Sì, probabilmente.
Paul
: Il che vuol dire che ha passato il suo ultimo Natale con te.
Auggie
: Forse sì. Non ci avevo mai pensato.
Paul
: È stata una buona azione, Auggie. Hai fatto una bella cosa per lei.
Auggie
: Le ho mentito, le ho rubato un oggetto, e tu la chiami una buona azione?
Paul
: Beh, l'hai fatta felice. La macchinetta era sicuramente... rubata, non l'hai tolta al... al proprietario.
Auggie
: Qualsiasi cosa nel nome dell'arte, eh?
Paul
: No, non è proprio così. In fondo ne hai fatto un buon uso.
Auggie
: E tu ora hai la tua storia di Natale, no?
Paul
: Sì, immagino di sì. Il raccontare è un vero talento, Auggie. Per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere. Tu sei al pari dei maestri.
Auggie
: Che vuoi dire?
Paul
: Voglio dire che è una bella storia.
Auggie
: Cazzo, se non confidi i tuoi segreti agli amici, allora che amico sei?
Paul
: Giusto. Non varrebbe la pena di vivere altrimenti, no? "Il racconto di Natale di Auggie Wren", scritto da Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
I soldati si mettono in ginocchio quando sparano, forse per
chiedere
perdono dell'assassinio.
Voltaire
Cit. da
Le sottisier
Frasi di Voltaire
Non possiamo
chiedere
se sia vero che per due punti passa soltanto un'unica retta. Possiamo solamente dire che la geometria euclidea tratta di oggetti da essa chiamati «rette», attribuendo a ciascuna di queste rette la proprietà di essere univocamente determinata da due suoi punti. Il concetto di «vero» non si addice alle asserzioni della geometria pura, perché con la parola «vero» noi abbiamo in definitiva l'abitudine di designare sempre la corrispondenza con un oggetto «reale»; la geometria, invece, non si occupa della relazione fra i concetti da essa presi in esame e gli oggetti dell'esperienza, ma soltanto dalla connessione logica di tali concetti l'uno con l'altro.
[Relatività ristretta - Part I - The Special Theory of Relativity]
Albert Einstein
Cit. da
Relatività. Esposizione divulgativa
Frasi di Albert Einstein
Eppure ogni teoria è speculativa. Quando i concetti fondamentali di una teoria sono relativamente «vicini all'esperienza» (come per esempio i concetti di forza, pressione, massa), il suo carattere speculativo non è facilmente individuabile. Se, però, una teoria è tale da ri
chiedere
l'applicazione di procedimenti logici complessi per raggiungere conclusioni, a partire dalle premesse, che possano essere confrontate con l'osservazione, chiunque acquisisce la consapevolezza della natura speculativa della teoria. In tal caso sorge un sentimento quasi irresistibile di avversione in coloro che non hanno esperienza nell'analisi epistemologica e che non sono consapevoli della natura precaria del pensiero teorico in quei campi che sono loro familiari. D'altro canto, si deve ammettere che una teoria ha un vantaggio considerevole se i suoi concetti base e le sue ipotesi fondamentali sono «vicini all'esperienza» ed è certamente giustificata una maggior fiducia in una teoria di questo tipo. Si corre meno il pericolo di andare completamente fuori strada, soprattutto perché ci vuole molto meno tempo e sforzo per invalidare tali teorie con l'esperienza. Eppure, via via che la profondità della nostra conoscenza aumenta, dobbiamo rinunciare a questo vantaggio nella nostra ricerca di semplicità logica e di uniformità nei fondamenti della teoria fisica. Si deve ammettere che la relatività è andata oltre le teorie fisiche precedenti nel rinunciare alla «vicinanza all'esperienza» dei concetti fondamentali allo scopo di raggiungere la semplicità logica.
[Sulla teoria generalizzata della gravitazione - Articolo pubblicato su Scientific American, aprile 1950]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Qual è il senso della vita, o della vita organica in generale? Rispondere a questa domanda implica comunque una religione. Mi
chiedere
te, allora, ha senso porla? Io rispondo che l'uomo che considera la propria vita e quella delle creature consimili priva di senso non è semplicemente sventurato, ma quasi inidoneo alla vita.
Albert Einstein
Cit. da
Come io vedo il mondo ‐ Incipit
Frasi di Albert Einstein
L'uomo si accosta in atto di adorazione, lui è pretendente. In atto di adorazione, perché così si comporta ogni pretendente, non perché sia l'invenzione di un inganno astuto. Perfino il boia, quando mette giù i fasce per andare a
chiedere
la mano di una donna, perfino lui piega il ginocchio, anche se ha l'intenzione di consacrarsi il più presto possibile alle esecuzioni domestiche, che egli trova così naturali da esser lontano dal cercar qualche scusa nel fatto che quelle pubbliche siano diventate tanto rare. L'uomo colto si comporta allo stesso modo. S'inginocchia, adora, concepisce l'amata secondo le categorie più fantastiche e poi si dimentica assai alla svelta la sua posizione genuflessa, e d'altra parte sapeva benissimo, quando stava in ginocchio, che era tutto fantastico.
Kierkegaard
Cit. da
In Vino Veritas
Frasi di Soren Kierkegaard
Non devo
chiedere
la mia dignità allo spazio, ma al retto uso del mio pensiero. Non otterrei nulla di più col possesso delle terre; mediante lo spazio, l'universo mi circonda e mi inghiottisce come un punto; mediante il pensiero, io lo comprendo.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
[Grazie alla Costituzione]
si rifiuta la cultura del lavoro che è un favore da
chiedere
a qualcuno: al politico, al potente di turno. Non è un favore da
chiedere
, il lavoro, è un diritto sancito dalla Costituzione.
Nicola Zingaretti
Cit. da
Discorso alla Provincia di Roma, 28 maggio 2012
Frasi di Nicola Zingaretti
Le donne hanno bisogno di una situazione sentimentalmente limpida, invece agli uomini basta essere lasciati in pace nella confusione, insomma, come dice il profeta, i secondi odiano
chiedere
indicazioni stradali mentre le prime non sanno leggere mappe e cartelli.
Cesarina Vighy
Cesarina Vighy
Cit. da
Scendo. Buon proseguimento
Nella vita di tutti i giorni nessuno ti chiede di raccontare la storia che ti morde il cuore e te lo mastica, e se qualcuno te lo chiede, nella vita di tutti i giorni nessuno riesce a raccontare quella storia, perché non trovi mai le parole adatte, le sfumature giuste, il coraggio di essere nudo, fragile, autentico. Quella storia deve piombare da fuori, come quando accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici a cui vorremmo telefonare alla fine della lettura per
chiedere
come fanno loro a conoscerci o dove hanno sentito la nostra storia. Quella storia è uno specchio che ti sorprende a esclamare: questa è la mia, questo sono io, ma non avevo le parole per dirlo. E forse scopri di non essere solo, definitivamente solo.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Essere fedeli è trasgressivo, essere gentili anche quando si è stanchi,
chiedere
scusa, sorprendere con un'attenzione inattesa è erotico.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Corriere.it, intervista del 1° giugno 2017
Frasi di Alessandro D'Avenia
Ritroveremo chi abbiamo amato e c'è tutta la vita per
chiedere
perdono. (Il Sognatore)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Mi ero illusa di avere un amico. Lasciami in pace, sai solo
chiedere
aiuto, ma degli altri non te ne importa niente. (Silvia)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Sarah
: La procedura potrebbe ri
chiedere
un giorno o due.
Susan LeMarque
: Non posso aspettare un giorno o due!
Dal film:
L'ultima discesa
Scheda film e trama
Frasi del film
Ce l'ha con me forse perché sono esuberante, appariscente. Lui mi vede come un bersaglio da attaccare e lo fa da due anni. Bisognerebbe
chiedere
a Malgioglio che problemi ha con me.
[maggio 2016]
Francesca Cipriani
Frasi di Francesca Cipriani
"Nessuno dovrà ri
chiedere
a una donna bianca di prestare assistenza in reparti o camere dove si trovano uomini negri. Non si potranno scambiare libri fra scuole di bianchi e scuole di negri, ma dovranno continuare a essere utilizzati dalla razza che per prima li ha usati. Nessun parrucchiere negro potrà esercitare il suo mestiere per donne o bambine bianche. Qualsiasi persona che stampi, pubblichi o faccia circolare materiale scritto che inciti alla pubblica accettazione o all'uguaglianza sociale dei bianchi e i negri è passibile di carcerazione."
[Alcune delle Jim Crow laws, lette da un pamphlet di Mississippi Laws Governing the Conduct of Nonwhites and Other Minorities.]
Aibileen Clark
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci si può domandare che indirizzo o programmazione possano mai venire da chi scrive e dice che i dinosauri sono scomparsi non sessanta milioni, ma poche migliaia di anni fa, o che le specie sono state create immutabili dal Creatore. E ci si può
chiedere
fino a quando non avranno niente da dire gli elettori in generale e gli scienziati in particolare, costretti a sopportare con vergogna un tale vicepresidente al C.N.R.
[da Fino a quando, De Mattei?, la Repubblica.it, 28 marzo 2011]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Si sentirà
chiedere
analisi e consigli, ma risponda solo se è sicuro di sapere quello che dice, altrimenti si limiti a un "non lo so". E scelga con cura le parole, ci vuole un attimo a trasformarle in politica.
[a Jack Ryan]
William Cabot
Dal film:
Al vertice della tensione
Scheda film e trama
Frasi del film
Ma allora chi è il nostro prossimo? Per questo vi è una sola risposta: non
chiedere
chi sia il tuo vicino, ma fai a ogni creatura ciò che vorresti fosse fatto a te.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
Si parlava con Duan. Diceva che in Ungheria era considerato come una specie di mio rappresentante e non sapeva come comportarsi. Io sono stato contento dell'occasione per dire a lui e spiegare a me stesso che parlare di tolstoismo, cercare una mia guida,
chiedere
che decida questioni, è un errore grossolano. Non c'è e non ci sarà nessun tolstoismo, nessuna mia dottrina, c'è la sola, eterna, universale dottrina della verità, che per me, per noi è espressa in modo particolarmente chiaro nei Vangeli. (2 dicembre 1897)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Se la mia storia può avere un'influenza positiva su qualcuno, se qualcuno sta avendo gli stessi problemi che ho avuto io questi possono dire: "Se Eddie ha avuto aiuto, anch'io dovrei
chiedere
aiuto, perché c'è ancora speranza". Mi vergogno per il mio passato, ma non di quanto ho fatto per correggere i miei errori. Sono orgoglioso di me stesso.
[If my story can be a positive influence to one person, if somebody is having issues with What I had issues, they can say: «Eddie got help I should get help. There's hope». I'm ashamed of what I did but I am not ashamed of what I've done to correct my mistakes. I'm proud of who I am.]
Eddie Guerrero
Frasi di Eddie Guerrero
Un pendolare in pensione si è autodenunciato alle Ferrovie, confessando di avere timbrato più volte - due, tre, forse addirittura quattro - un biglietto scaduto. Il crimine risalirebbe al 1967, appena cinquant'anni fa, quando il pendolare era un adolescente sensibile al richiamo della trasgressione. Nella sua lettera rivela di avere pagato quel breve momento di follia con una vita di rimorsi: «Sono tormentato dai sensi di colpa e vorrei rimediare al danno che vi ho causato». La cifra sottratta alla società si aggirerebbe sui settanta euro, meno di un bonus di Renzi, e le Ferrovie gliel'hanno benignamente condonata. Ma è con orgoglio patriottico che qui si segnala questa storia esemplare di onestà civica.
Soltanto nelle nazioni ben governate come la nostra, dove il tasso di moralità delle istituzioni è altissimo, può succedere che un cittadino viva ogni infrazione commessa, ancorché minima, come una rottura del patto sociale. In altri Paesi meno civili, di cui per decenza tacerò il nome, il pendolare abusivo avrebbe scritto alle Ferrovie per
chiedere
un risarcimento danni, incolpandole del suo tardivo mal di schiena. Perché - in quei Paesi - a sentirsi un fesso non è chi viola le regole, ma chi le rispetta.
P.S. Mi informano in questo momento che il pendolare è un cittadino svizzero e che la tratta ferroviaria su cui da giovane viaggiava a sbafo è la Berna-Soletta, rigorosamente elvetica. Chiedo scusa per l'imperdonabile equivoco. A certe latitudini le «solette» lasciano indifferenti. Ci si muove soltanto per le «sole».
Massimo Gramellini
Cit. da
Lasciatemi pagare, 'Il caffè', Corriere.it, 3 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Non
chiedere
mai a un uomo dove è stato. Se è stato via per delle cose lecite, non ha bisogno di un alibi. E, ragazze, se è stato via per cose illecite, la colpa è vostra.
Mae West
Frasi di Mae West
Quand'ero a Buenos Aires ho scritto un piccolo libro che si chiama Peccato e corruzione. Tutti siamo peccatori e sappiamo che il Signore ci è vicino e non si stanca mai di perdonare. Il problema è che il peccatore chiede perdono mentre il corrotto si stanca di
chiedere
perdono o dimentica come si fa. Non è capace di
chiedere
perdono. È molto difficile aiutare un corrotto, molto difficile, ma Dio può farlo.
Papa Francesco
Cit. da
Corriere.it, intervista 11 settembre 2017
Frasi di Papa Francesco
Marinaio
: Ordine! Mantenete l'ordine!
Lightoller
: Indietro! Indietro! Indietro!
Marinaio
: Tenete forte, signora!
Passeggera
: Aiuto! Aiutatemi!
Marinaio
: Aiutatela!
Lightoller
: State indietro, o vi ammazzo tutti come cani! Avete sentito? Vi ammazzo! Mantenere l'ordine! Ho detto ordine. Signor Lowe, salga su questa scialuppa.
Marinaio
: Allora? State tutti bene? Niente panico.
Lightoller
: Mantenere l'ordine.
I Marinaio
: Tenetelo!
II Marinaio
: Fermi! Fermi!
I Marinaio
: Indietro! Indietro!
Cal
: Siamo arrivati tardi.
Lovejoy
: Ci sono altre scialuppe più avanti. Provi a
chiedere
a quest'ufficiale, Murdoch. Mi sembra uno di quelli che bada al sodo.
Barrett
: Tagliate i tiranti! Tagliate i tiranti!
Marinaio
: Via! Via!
V Ufficiale Harold Lowe
: Seduti! Ehi, voi! State indietro! State indietro! State tutti indietro! State indietro!
Cal
: Il caos totale. Abbiamo poco tempo. Signor Murdoch?
Murdoch
: Signor Hockley. Voi due, venite subito con me!
Cal
: Come lei ben sa, sono un uomo d'affari, e ho una proposta interessante da farle.
Marinaio
: Mi raccomando, tutti insieme! Calatela!
Jack
: Andiamo, Rose.
Marinaio
: Calatela! Piano!
Rose
: Non ci sono più scialuppe!
Marinaio
: Tirate, adesso! Piano, fate piano!
Rose
: Colonnello, ci sono scialuppe da quella parte?
Gracie
: No, signorina, ma c'e ancora qualche scialuppa più avanti, da quella parte. Faccia presto.
Passeggero
: La scialuppa! Qui!
Musicista
: A che serve? Nessuno ci sta ascoltando.
Passeggero
: Muoviti, muoviti!
Hartley
: Beh, non ci ascoltano neanche a cena. Forza, suoniamo. Almeno ci riscalderemo. Orfeo.
Tommy
: Forse si annega meglio con la musica. Adesso so che sto in prima classe.
I Marinaio
: Solo donne e bambini. Va bene, salite e andate avanti. Non vi fermate. Devo mettervi fretta, mi scusi, ma dovete far presto.
Murdoch
: Dove sono gli altri?
II Marinaio
: Sono ancora tutti a poppa, signore.
I Marinaio
: Coraggio, signora, non pianga, avanti. Avanti, avanti, avanti! Fate presto, presto!
Cal
: Allora, ce l'abbiamo quest'accordo, signor Murdoch? Eh?
I Marinaio
: Avanti, muovetevi, presto!
Lightoller
: Gli uomini stiano indietro, per favore. Gli uomini indietro, ho detto! Solo donne e bambini! Indietro! Signora, venga avanti, forza! Forza! Stia indietro!
Jack
: Tu controlla l'altro lato. Vai!
Lightoller
: Signore! Stia indietro!
I Marinaio
: Ci sono altre donne e bambini? Ci sono bambini?
Lovejoy
: L'ho trovata, dall'altro lato. Sta aspettando una scialuppa. È insieme a lui.
I Marinaio
: Ci sono altre donne e bambini?
Ismay
: Sono tutti a bordo, signor Murdoch.
Murdoch
: Nessun altro, allora?
Ismay
: Forza, signore, forza.
Murdoch
: Nessun altro?
Ismay
: Presto, presto, presto, fate presto. Coraggio, coraggio, signori, fate presto.
Cal
: Ma sì, che vada tutto al diavolo!
I Marinaio
: Così, così, così. Piano. Fate piano.
Lovejoy
: Merda.
II Marinaio
: Fuoco!
Ufficiale
: Signore! Signore, non può passare qui. Signore, non può passare qui.
Ismay
: Così, spledindo. Bene. Bene.
Murdoch
: Pronti a calare! Pronti sulla sinistra! Potete calare! Fate piano. Tutti e due i lati contemporaneamente. Piano. Fate piano.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo la partita con Bobby Riggs]
Le donne mi ringraziano ancora oggi per aver aumentato la loro autostima. Molte trovarono il coraggio di
chiedere
quello che non avevano mai chiesto prima. Nel '73 una donna negli States non poteva neppure avere una carta di credito senza la firma del marito o del padre.
Billie Jean King
Frasi di Billie Jean King
Corso di "formazione" con obiettivo pedagogico
Descrizione
Corso di formazione che permette agli uomini di sviluppare quella parte del cervello della quale ignorano l'esistenza.
Programma
2 moduli di cui uno obbligatorio.
MODULO 1: Corso di base obbligatorio
1. Imparare a vivere senza la mamma (2000 ore)
2. La mia donna NON è MIA MAMMA (350 ore)
3. Capire che il calcio non è altro che uno sport (500 ore)
MODULO 2: Vita a due
1. Avere bambini senza diventare geloso (50 ore)
2. Vincere la sindrome del telecomando (550 ore)
3. Non fare la pipì fuori dal water (100 ore, esercizi pratici con video)
4. Come arrivare fino al cesto dei panni sporchi senza perdersi (500 ore)
5. Come sopravvivere ad un raffreddore senza agonizzare (300 ore)
Sono inoltre previsti dei temi speciali di approfondimento:
TEMA 1
: il ferro da stiro; dalla lavatrice all'armadio: un processo misterioso.
TEMA 2
: tu e l'elettricità: vantaggi economici del contattare un tecnico competente per le riparazione (anche le più basilari).
TEMA 3
: ultima scoperta scientifica: cucinare e buttare la spazzatura non provocano ne' impotenza ne' tetraplegia (pratica in laboratorio).
TEMA 4
: perché non è reato regalarle fiori anche se sei già sposato con lei.
TEMA 5
: il rullo di carta igienica: "la carta igienica nasce da sola nel portarullo?" (esposizioni sul tema della generazione spontanea).
TEMA 6
: come abbassare la tavoletta del bagno passo a passo (teleconferenza con l'Università di Harvard).
TEMA 7
: gli uomini che guidano possono
chiedere
informazioni ai passanti quando si perdono senza il rischio di sembrare impotenti (testimonianze).
TEMA 8
: la lavatrice: questa grande sconosciuta.
TEMA 9
: differenze fondamentali tra il cesto della roba sporca e il suolo (esercizi in laboratori di musicoterapia).
TEMA 10
: l'uomo nel posto del passeggero: è geneticamente possibile non parlare o agitarsi convulsamente mentre lei parcheggia?
TEMA 11
: la tazza della colazione: levita da sé fino al lavandino? (esercizi diretti da Silvan).
TEMA 12
: comunicazione extrasensoriale: esercizi mentali in modo che quando gli si dice che qualcosa è nel cassetto dell'armadio non domandi "in quale?"
Da:
Corso di formazione per uomini
Peppe
: Allora, facciamo così: io ti prendo in prova per una settimana. E poi se va bene, t'assumo.
Giada
: Ma questa settimana è pagata?
Peppe
: Ma certo!
Giada
: Tre volte a settimana, tre ore al giorno. 50 euro. Pagamento a inizio lezione, e soprattutto nessuna responsabilità per il risultato. Mh-mh. Sì.
Loris
: Ehm... buongiorno... sorella. Mi dispiace, ma abbiamo già un'enciclopedia che ci fa da aspirapolvere, ed è anche Testimone di Geova.
Giada
: Sono qui per le ripetizioni, fratello.
Riccardo
: Ah. A quanto pare ci conosciamo già.
Loris
: Beh, buona fortuna, cugino. Ti lascio al tuo destino.
Riccardo
: Ti piacciono? Fatte io.
Giada
: Sì, belle. Molto colorate. Come ci mettiamo?
Riccardo
: Io preferisco sotto.
Giada
: Ce li hai almeno i libri?
Riccardo
: Sì, dovrei cercarli. Servono proprio?
Giada
: Mh. E i soldi.
Riccardo
: Capisci? Non ce la faccio più. È troppo. L'economia, i grafici, la matematica... e Maria la Sanguinaria che mi scuce 600 sui 1.000 che mi restano! Sto alla fame, Bro'. Mi tocca
chiedere
le cose a credito. Mollo!
Loris
: Sì, così lo zio ti fa saltare anche le palle, oltre ad Ibiza.
Riccardo
: Ecco, lo vedi? È un complotto. Non c'è verso di sfuggire al ragno al limone.
Fiamma
: Non male. La più cliccata sono io.
Loris
: Ci credo, ti si vede pure il pancreas!
Ragazza
: Oh! Ricky, sei bravissimo! Queste sì che sono foto... artistiche.
Riccardo
: Che faccio, la chiamo e mollo?
Loris
: Così passi l'estate a spazzare aghi di pino nella villa a Fregene con papà. Devi essere freddo, Ricca'. Scopatela! Almeno smetti di pagarla.
Riccardo
: Che cazzo dici, Bro'? Ma l'hai vista? Con quella non mi si alza.
Alessia
: Scopare chi?
Loris
: Niente, Alessia. È questione di business.
Riccardo
: Perché, tu dici che risolvo?
Giada
: Porca paletta!
Sara
: Vado io!
Giada
: Sara, hai una lampada da prestarmi?
Sara
: Prendi quella che ho sul comodino! Ciao! Ah, tu sei... sei Ri... Riccardo?
Riccardo
: Eh, sì. Ma c'è Giada? Ciao!
Giada
: Ah... vieni, entra pure. Li hai portati gli esercizi? Okay. Mettiamo una cosa in chiaro, mister culo di marmo. Se ti aspetti che ti dia ripetizioni china tra le tue gambe, ti sbagli di grosso. Quindi, o lavoriamo o quella è la porta. Io non sono come le assistenti con le quali sei abituato a trattare tu.
Riccardo
: Senti, scusami. Io pensavo che... Così, l'ho fatto sulla scia degli eventi.
Giada
: Quali eventi?
Riccardo
: Beh, il buio, le lucette, la finestra chiusa...
Giada
: La finestra chiusa? Sei più a tuo agio così?
Riccardo
: Ah.
Sara
: Dammene uno così! Anche se assomiglia un po' meno a questo, va bene uguale, amen. Fa' che sia io la prescelta. Ti prego, ti prego, ti prego!
Giada
: Finalmente se n'è andato. Ci ha pure provato, l'ameba.
Sara
: E tu?
Giada
: E io che? Non sai che faccia che ha fatto. Pensa che le donne fanno la fila per dargliela.
Sara
: Perché, non è così?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Amo il mare sempre di piú... forse una volta preferivo la montagna perché era tanto lontana. Adesso non vorrei piú andarci. Credo che proverei vergogna e paura. È troppo capricciosa, troppo irregolare, troppo varia... certo mi sentirei in condizioni d'inferiorità. Quali sono gli uomini che preferiscono la monotonia del mare? Sono quelli, mi sembra, che hanno scrutato troppo a lungo, troppo profondamente nel groviglio delle cose interiori per non
chiedere
almeno a quelle esteriori una cosa soprattutto: la semplicità... Non è il fatto che in montagna ci si debba arrampicare coraggiosamente, mentre al mare si sta placidamente sdraiati sulla sabbia. Ma io conosco il diverso sguardo degli appassionati dell'una e dell'altro. Occhi sicuri, audaci, giocondi, pieni di iniziativa, di coraggio e di risolutezza errano di vetta in vetta; ma sulla vastità del mare che con mistico e snervante fatalismo rovescia sulla spiaggia le onde, si posa uno sguardo sognante, velato, disincantato e pieno di saggezza, che è già penetrato profondamente in qualche intrico doloroso. Salute e malattia: ecco la differenza. Ci si inerpica arditi nella meravigliosa molteplicità delle vette dentate, frastagliate, dirupate per mettere alla prova un'energia vitale non ancora spesa. Ma si cerca riposo nella vasta semplicità delle cose esteriori, stanchi come si è della confusione di quelle intime.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
[Sulla restituzione dello scudetto del 2006]
Non lo devono
chiedere
a noi. Non è nostro? Julio Cesar lo restituirebbe? E io mi riprenderei quello del 2001-02. Il 5 maggio abbiamo perso noi sul campo, ma 4-5 partite prima era successo qualcosa di poco chiaro. A Venezia e con il Chievo a Verona, intendo.
Marco Materazzi
Frasi di Marco Materazzi
Non
chiedere
cosa i tuoi compagni possano fare per te. Chiedi piuttosto cosa tu possa fare per i tuoi compagni.
[Ask not what your teammates can do for you. Ask what you can do for your teammates]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
Al Capone diceva sempre: "
Chiedere
educatamente con una pistola in mano è meglio che
chiedere
solo educatamente".
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
La solitudine esistenziale viene elevata, si fa per dire, a prerequisito lavorativo. Finora ci si limitava ad alludervi a mezza bocca durante il colloquio privato. Se adesso la si scrive sopra un cartello esposto al pubblico, significa che sono saltate anche le cerniere dell'imbarazzo e non ci si vergogna più di dire a una donna: se ti pago, voglio tutta la tua vita. Ci sarà pure chi su certe garanzie ci avrà speculato, trasformandole in alibi per darsi alla macchia. Però l' abuso di un diritto da parte di qualcuno non può diventare motivo per toglierlo a tutti. In passato gli annunci di lavoro si accontentavano di ri
chiedere
personale «militesente». Ora si pretende che sia esente dal vivere.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
In campo non andavo certo io. Mica stiamo parlando di Moggi-Udinese o Moggi-Lazio: non capisco e sono sorpreso per l'atteggiamento del club. Come si fa a pensare che non facessi gli interessi della Juve? Li ho fatti anche con le sim straniere: ero pedinato e intercettato, dovevo difendere le nostre strategie di mercato. Me le hanno comprate loro. Andrea
[Agnelli]
fa benissimo a
chiedere
la restituzione dei due scudetti, li abbiamo vinti meritatamente perché eravamo i più forti.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
[Rispondendo ai giornalisti in merito al proprio coinvolgimento nelle indagini sullo scandalo di Calciopoli]
Vi
chiedere
i una cortesia, di non rivolgermi domande: anche perché non ho più la voglia, né la forza di rispondere. Non ho più l'anima, me l'hanno uccisa. Domani mi dimetterò da direttore generale della Juventus, da stasera il mondo del calcio non è più il mio. Ora mi dedicherò a difendermi da tutte le cattiverie che sono state dette e fatte nei miei confronti.
[14 maggio 2006]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Nell'estate del 1976 ci furono dei cambiamenti importanti
[alla Juventus]
.
[...]
Durante il ritiro a Villar Perosa dovevo discutere il mio contratto con il presidente Boniperti. Non erano trattative, ma incontri di boxe senza esclusione di colpi. E capitava di litigare. Non facevo in tempo a sedermi sulla scrivania che lui mi porgeva il contratto in bianco, privo di cifre, dicendomi: «Firma il contratto, poi metto io la cifra. Non ti preoccupare».
[...]
Quell'estate, quando mi avvicinai alla scrivania del presidente, vidi una grande cornice ma, lì per lì, non feci caso alla fotografia che conteneva; solo una volta seduto notai che Boniperti non teneva in bella mostra una foto qualsiasi. Era raffigurata la squadra del Perugia, che, battendoci
[nell'ultima partita del precedente campionato]
, aveva consegnato il titolo di campione d'Italia al Torino. Prima ancora che aprissi bocca, lui mi disse: «Cosa fai qua? Hai perso il campionato con questa squadra di sconosciuti. Non avrai mica il coraggio di
chiedere
un aumento?». Mi venne da ridere, il presidente le escogitava davvero tutte per risparmiare, e come sempre firmai in bianco.
Marco Tardelli
Cit. da
Tutto o niente - La mia storia
Frasi di Marco Tardelli
Non dovevamo andare a festeggiare la vittoria sotto la curva, l'abbiamo fatto e sinceramente in questo momento chiedo scusa. I tifosi ci hanno chiamato e siamo andati. In quel momento sembrava giusto festeggiare ma, anche se noi allora non conoscevamo la portata della tragedia, in questo momento mi sento in dovere di
chiedere
scusa.
Marco Tardelli
Frasi di Marco Tardelli
Della mia vita privata non voglio parlare, ma poi la mostro, ne faccio foto. Devi stare al gioco, perché nel momento in cui ti mostri non puoi
chiedere
discrezione.
Levante
Frasi di Levante
Cara Catherine, sono stato qui a pensare a tutte le cose per cui ti vorrei
chiedere
scusa. A tutto il dolore che ci siamo inflitti a vicenda. A tutte le cose di cui ti ho incolpato. A tutto ciò che volevo tu fossi e dicessi. Mi dispiace per tutto ciò. Ti amerò sempre perché insieme siamo cresciuti. E mi hai aiutato a farmi diventare così. Voglio solo che tu sappia...che dei frammenti di te resteranno per sempre in me. E di questo te ne sono grato. Qualsiasi cosa tu sia diventata e ovunque tu ti trovi nel mondo, ti mando il mio amore. Sarai mia amica per sempre. Con affetto, Theodore.
Theodore Twombly
Dal film:
Lei
Scheda film e trama
Frasi del film
Smokey
: Drugo, sono Smokey. Senti, non voglio fare il fissato e so bene che tu non c'entri, ma mi sembrava giusto avvertirti che
io e Gilbert faremo presente la cosa alla Lega, e
chiedere
mo di sospendere il risultato della partita. E, non so, di darcela vinta a tavolino, però volevo almeno avvisarti, mi sembrava giusto.
Dillo tu a Walter. Scusa, eh?
Brandt
: Signor Lebowski, sono Brandt, di... eh... insomma, dell'ufficio del signor Lebowski. La prego, ci richiami appena possibile.
Fred Burkhalter
: Signor Lebowski, sono Fred Burkhalter della Lega Bowling della California meridionale. Mi è stato da poco riferito che il suo compagno di squadra Walter Sobchak avrebbe estratto
un'arma da fuoco nel corso di una partita di torneo. Se fosse vero, significherebbe che diverse direttive del regolamento...
Marty
: Drugo.
Drugo
: Ciao, Marty.
Marty
: Drugo, sai, fi... fi... finalmente sono riuscito ad ottenere la sala che volevo. Mi esibisco in uno spettacolo con la mia compagnia di danza, sai, al Teatro Crane Jackson di Fountain Street, martedì sera. E... se tu potessi venire per dirmi che ne pensi...
Drugo
: Tranquillo, non mancherò.
Marty
: Ah, ah... Drugo, domani ne abbiamo già 10.
Drugo
: Lo so.
Marty
: E...
Drugo
: Oh, oh, certo, d'accordo.
Marty
: Infila la busta con l'affitto sotto la mia porta.
Burkhalter
: Aspetto una sua telefonata al più presto, per avere un chiarimento da parte sua. Grazie.
Brandt
: Signor Lebowski, sono di nuovo Brandt. La prego, ci richiami appena sente questo messaggio. Manderò una macchina a prenderla. Spero che non stia evitando di risponderci per via del tappeto, che... Ah, ah, ah! Le assicuro, non rappresenta un problema. Abbiamo bisogno del suo aiuto, e... hm, insomma, ci terremmo molto ad incontrarla al più presto, grazie. Sono Brandt.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Il sano amore di sé rimane la premessa indispensabile di ogni amore ricambiato. Suona improbabile e oltremodo illusorio
chiedere
a un'altra persona di regalarci qualcosa che non riusciamo a concederci da soli. Per poter dare e ricevere amore, occorre prima liberarsi dalla dipendenza. Chi ha bisogno non prova piacere. È soltanto quando riesce a bastare a se stesso che comincia ad attrarre chi lo completa.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Mio padre è ancora e sempre un punto di equilibrio centrale nello scenario politico, resta dopo così tanti anni un grande protagonista positivo, con la sua esperienza e la sua lungimiranza. Se togliessimo la figura di Silvio Berlusconi dagli ultimi trent'anni di storia, parlo del politico e dell'imprenditore, avremmo un'Italia incommensurabilmente meno libera. Meno libera di scegliere, di intraprendere, di pensare con la propria testa senza
chiedere
la testa altrui. A mio parere questa è la sua più grande rivoluzione.
Marina Berlusconi
Frasi di Marina Berlusconi
Phil
: Mi vuoi bene, Larry?
Larry
: S... se ti voglio bene?
Phil
: Sì.
Larry
: Sai, dipende tutto da cosa intendi, insomma. Se mi stai chiedendo se voglio un figlio da te, allora no, non ti voglio abbastanza bene. Perché lo chiedi?
Phil
: Niente, una domanda.
Larry
: Come non volerti bene? Ti lavi tutti i giorni, sei sempre elegante, non parli con la bocca piena, ti si vuol bene per forza.
Phil
: Lascia stare.
Larry
: Come t'è venuto in mente?
Phil
: Vedi, quando ero ragazzo, avevo imparato un versetto del Vangelo in cui Gesù diceva: "Nessun uomo ha amore più grande di questo: che accetta di donare la vita per il suo amico".
Larry
: Mi stai chiedendo se sono disposto a morire per te?
Phil
: Credo di sì.
Larry
: Questo qui è un modo di estremizzare le cose. Che situazione potrebbe mai configurarsi, in cui potrei essere chiamato addirittura a morire per te?
Phil
: Non saprei.
Larry
: Ecco, per esempio, se mi dicessi: "Ehi, Larry, fatti un bel volo giù dal balcone", no, non lo farei.
Phil
: Non te lo
chiedere
i.
Larry
: Anche se lo facessi, ti direi: "Phil, amico mio, tra noi c'è stato un solido e bel rapporto in questi ultimi non so più quanti anni, ma la risposta alla tua domanda è: no, vaffanculo". Questo sarebbe il mio congedo. Senza rancore.
Phil
: Certo, avresti ragione.
Larry
: Non so a chi voglio bene. C'è tanta gente che mi piace, ma l'amore, quella è tutta un'altra storia.
Phil
: Dai, non ci pensare.
Larry
: Già.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Chissà se l'ha trovato.
Phil
: L'ha trovato.
Larry
: Perché ne sei così sicuro?
Phil
: Non l'avesse trovato, sarebbe già qui.
Larry
: Non necessariamente.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Già. Phil, ti posso
chiedere
una cosa seriamente?
Phil
: Certo.
Larry
: Stai prendendo qualche medicina di cui dovrei sapere?
Phil
: Cosa ti fa pensare che prenda una medicina?
Larry
: Perché non credo di averti mai visto così rilassato prima d'ora. Insomma, ho quasi la sensazione che francamente non te ne freghi un cazzo.
Phil
: Francamente no.
Larry
: No, questo è chiaro. Insomma, a nessuno di noi ce ne frega a un certo livello. Voglio dire che sembra che la cosa non ti sfiori.
Phil
: Sono stanco, Larry.
Larry
: Beh, questo te lo concedo, la giornata è stata lunga.
Phil
: Non dico per oggi.
Larry
: Ho capito in che senso, e ti capisco anche. Davvero. Sappiamo tutti quante cose ti sono capitate. Ed era già da un pezzo che volevo dirtelo, se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiamarmi, di giorno e di notte. In effetti ho aspettato anche troppo, ma pensavo fosse sottinteso.
Phil
: Sì, l'avevo dato per scontato.
Larry
: Hai fatto bene, sai. E spero che non ti farai scrupoli.
Phil
: Stavo pensando magari a qualche cambiamento.
Larry
: E cioè?
Phil
: Non lo so, cambiamenti.
Larry
: Sei sicuro che sia saggio? No, perché di cambiamenti te ne sono stati imposti già tanti di recente. Magari è il momento di lasciare, sai, sedimentare le cose.
Phil
: Mi sono un po' gingillato con l'idea di puntare su un altro genere di lavoro.
Larry
: Qualcosa di diverso dalle vendite?
Phil
: Sì.
Larry
: Senti, parlandoti da amico, da uno che ti conosce intimamente, io ti devo dire che è una pessima idea, anzi, guarda, un'idea proprio del cazzo.
Phil
: Perché?
Larry
: Dunque, perché? A) Tu ci sei portato, hai il talento.
Phil
: Ma non sono Murdock.
Larry
: Tanto nessuno è Murdock. Murdock non esiste, è quello che abbiamo sognato che fosse. E, B) Non godo tanto all'idea di dovermene andare in giro con qualcuno nuovo.
Phil
: Ma capiterà un giorno o l'altro, lo sai.
Larry
: Affatto. Ho sempre sperato che avremmo chiuso con una cosa tipo omicidio-suicidio.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Le cose che non si sanno di una persona...
Larry
: È per questo che Dio ci ha dato gli occhi e le orecchie: per scoprirle. Eccetto alcune cose che non sono proprio affari nostri.
Bob
: Certo.
Larry
: Chiedimi quello che vuoi su Phil, ti risponderò con piacere, se, come credo, hai buone intenzioni. Però... non
chiedere
a lui, ne ha passate tante, bisogna lasciarlo in pace. Tu da quanto sei sposato?
Bob
: Sei mesi.
Larry
: La ami tua moglie?
Bob
: Mi chiedi se amo mia moglie? Perché non dovrei?
Larry
: Vedi... le persone si sposano per tante ragioni diverse, Bob. Tu mi sembri un tipo che ha dei princìpi.
Bob
: Allora?
Larry
: Beh, ho conosciuto persone, non dico che tu sia di quelle, persone che avevano dei saldi princìpi, e che avevano incontrato qualcun altro che aveva dei saldi princìpi, e così i due si erano sposati. Solo per scoprire un giorno che in realtà erano stati i princìpi a sposarsi. Loro erano stati, diciamo, a guardare.
Bob
: Oh.
Larry
: Con l'amore si prendono tanti abbagli, ci si confonde spesso.
Bob
: Certo.
Larry
: Ehi, parli del diavolo... Dov'è il mio gambero?
Phil
: Mangiati una carota, se hai tanta fame, o una pallina al formaggio.
Larry
: Non voglio una pallina al formaggio, voglio dei gamberi.
Phil
: Allora chiama il servizio in camera e fatteli portare.
Larry
: Phil. non vorrei metterti in imbarazzo davanti a lui.
Phil
: Puoi credermi, Larry, ti conosco così bene che niente che tu possa dire o fare potrebbe minimamente imbarazzarmi.
Larry
: Lo vedi cosa devo sopportare? Sono dodici anni. Ma un giorno basta, vado in ufficio con un mitra. Leggerai la notizia il giorno dopo sui giornali. Sicuro di non volere niente da bere?
Bob
: Eh... sì, basta che non sia alcolico.
Phil
: Il portacenere.
Larry
: Eccolo. Sentiamo, tu che cosa vuoi? Un Black Russian, un Martini Cocktail... ?
Phil
: Prendo una gazzosa.
Larry
: Una gazzosa?
Phil
: Sì, con una fettina di limone.
Larry
: Sei sicuro di sentirti bene?
Phil
: Ho smesso di bere.
Larry
: Sul serio? Quando?
Phil
: Di recente.
Larry
: Beh, guardate, sono allibito! Io non fumo, tu non bevi, e Bob non fa pensieri licenziosi sulle altre donne. Messi insieme noi tre siamo praticamente Gesù. Ora che mi viene in mente, chi... chi fa il barista stasera?
Phil
: Avevo pensato a Bob.
Bob
: A me?
Phil
: Sì, ti va?
Bob
: Ve l'ho detto, non sono abituato a bere liquori forti.
Phil
: Nessuno ti sta chiedendo di berli, solo di servirli.
Bob
: Ma non saprei cosa sto facendo.
Larry
: Non ha importanza. Devi versare la roba nei bicchieri, così. Ora sai fare il barista.
Bob
: Co... come faccio... per le formule?
Phil
: Formule? No, si chiamano ricette. Ci facciamo mandare su un libro. Risolto.
Bob
: E se qualcuno vuole qualcosa di esotico?
Larry
: Oh, guarda, è perfetto. La ragione per cui uno chiede un cocktail esotico, è far vedere quanto è sofisticato. Se deve dirti come farlo, allora ancora meglio, lo fa sentire un esperto, ecco.
Phil
: E poi Larry e io saremo occupatissimi.
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà.
Larry
: È quello che vogliamo da te, Bob. Tentare. Signori, alla profonda esperienza religiosa che si vive nel far bene il proprio lavoro, se pur tragicamente sottopagati.
Phil
: Alla nostra salute.
Larry
: Evviva Gesù.
Bob
: Evviva... Amen!
Larry
: A che ora dovrebbe cominciare stasera?
Phil
: Alle sette.
Larry
: Hai fame?
Phil
: Sì, mangerei qualcosa.
Larry
: Che ti va?
Phil
: Forse è meglio se scendiamo di sotto.
Larry
: Sì, sono d'accordo. Adesso scendiamo di sotto, ci riempiamo la pancia con i manicaretti dell'albergo, molestiamo le cameriere, oppure no, e poi ritorniamo quassù e sveliamo a Bob i trucchi del mestiere. Gli insegniamo che vuol dire fare affari.
Bob
: Bene, non vedo l'ora.
Larry
: Bravo. Ti senti pronto per il grande balzo?
Bob
: Credo ci sia solo un modo di scoprirlo: buttarmi in acqua e vedere se riesco a nuotare.
Larry
: No, non hai chiara la situazione: ti buttiamo giù da una rupe, e vediamo se sai volare.
Phil
: Hai un'altra etichetta sui pantaloni.
Larry
: Li ho appena comprati.
Phil
: Toglitela, no?
Larry
: Cavolo, ce l'hai delle forbicine?
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà...
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo
chiedere
perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Ehi, Bol! Bello! Bravo, cagnone. Salve, sono Jennifer.
Mr. Lightman
: Ah.
Jennifer
: C'è David?
Mr. Lightman
: Piacere. Ah, sì, è in camera sua.
Jennifer
: Grazie.
Mr. Lightman
: Hai mai sentito la parola "topica"?
Jennifer
: Topica? Eh, no, mai. Mi dispiace.
Mr. Lightman
: Nemmeno io.
David
: Sì?
Jennifer
: Ciao! Dove sei stato?
David
: Come?
Jennifer
: È una settimana che non vieni a scuola. Sei malato?
David
: Ah... No, no. Stavo... stavo facendo delle cose. Ti vuoi sedere? Come stai?
Jennifer
: Bene. Vado a prendere un po' d'acqua, okay?
David
: Okay.
Jennifer
: Ma cos'è tutta questa roba?
David
: Eh, niente. Stavo solo... Stavo cercando di saperne di più sul tipo che ha progettato quei programmi gioco. Volevo scoprire la sua parola d'accesso.
Jennifer
: Perché?
David
: Perché? Beh...
Jennifer
: Ma che gusto particolare c'è a giocare con una macchina?
David
: Ah, no. No, non è solo una macchina. Ecco, guarda qui. È una videocassetta che ho preso in biblioteca. Riguarda quel tipo, Falken. Si interessava di giochi, oltre che di computer. Li programmava perché giocassero a dama, a poker, a scacchi...
Jennifer
: E cosa c'è di straordinario? Lo fanno tutti, adesso.
David
: No, no, no, no, no. Lui fece una cosa fantastica: lui... lui progettò un computer che poteva imparare dai propri sbagli, così migliorava ad ogni successiva partita. Il sistema, in realtà, imparava ad imparare. Poteva insegnare a se stesso. Beh, se riuscissi a scoprire quella benedetta parola di accesso potrei attivare il computer. Quello è lui, Falken.
Jennifer
: È lui quello? Ma guarda. Ha un aspetto molto interessante. Non puoi scrivergli, non so, telefonargli?
David
: No, è deceduto.
Jennifer
: Deceduto?
David
: Già. Ecco, guarda. Questo è il suo necrologio.
Jennifer
: Non era molto vecchio.
David
: Beh, abbastanza. 41 anni.
Jennifer
: 41? Allora lo era.
David
: Quello è suo figlio.
Jennifer
: Ah, sì? Questo è davvero triste. Hai letto che il figlio e la moglie erano morti in un incidente?
David
: Sì. L'ho letto.
Jennifer
: Negli anni che seguirono la tragica fine della sua famiglia, la salute del dottor Falken andò deteriorandosi. Mio padre ha 45 anni. Ricordo che una volta si ammalò gravemente, pensavamo che stesse per...
David
: Come si chiamava?
Jennifer
: Mio padre?
David
: No, no. No, il figlio di Falken.
Jennifer
: Ah. Joshua.
David
: Non può essere così semplice. Ehi!
Jennifer
: Che c'è?
David
: Ho trovato qualcosa. Salve professor Falken. Ci sono!
Jennifer
: Ah!
David
: Crede che io sia Falken. Salve.
Jennifer
: Ma come fa a chiederti come stai?
David
: Chiede tutto quello che è programmato a
chiedere
. Vuoi sentirlo parlare?
Jennifer
: Okay.
David
: Gli chiederò come sta. Io sto bene. Come stai tu?
Joshua
: Benissimo. È passato molto tempo. Può spiegarmi la cancellazione del suo permesso di utilizzazione il 23 giugno 1973?
David
: È morto in quella data. Capita che alle volte la gente sbagli.
Joshua
: Sì, è vero.
Jennifer
: Ma come fa a parlare?
David
: Eh, non è una vera voce. Quest'apparecchio interpreta i segnali emessi dal computer e li trasforma in suoni.
Joshua
: Vogliamo fare una partita?
David
: Oh!
Jennifer
: Sentiva la mancanza di Falken.
David
: Già. Buffo, no?
Jennifer
: Sì.
David
: Sì, volentieri! Ti andrebbe Guerra Termonucleare Globale?
Joshua
: Non preferirebbe una bella partita a scacchi?
David
: Dopo. Giochiamo alla Guerra Termonucleare Globale.
Joshua
: Bene.
David
: D'accordo! Caspita!
Joshua
: Da che parte vuole stare?
David
: Io prendo i russi.
Joshua
: Elencare gli obiettivi prioritari, prego.
David
: Chi vogliamo colpire per primo?
Jennifer
: Ah, vediamo. Che te ne pare di... di Las Vegas?
David
: Las Vegas! Ottimo! E poi? Seattle!
Jennifer
: Sì! È qui fuori.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Healy
: Sono arrivati.
John McKittrick
: Bene. Andiamo.
Healy
: Cabot e Watson sono soli. Né senatori né membri del Congresso.
McKittrick
: Avrei preferito un paio di senatori.
Healy
: Come?
McKittrick
: Vorrei dirgli cosa sta succedendo qui.
Healy
: Ah, John, ti prego, non ricominciare. Ho parlato con loro per telefono, e si sono calmati.
Watson
: Bene, allora siamo proprio sicuri che quegli uomini non avevano modo di sapere che si trattava solo di una prova?
Arthur Cabot
: Lyle, per l'amor di Dio, quante volte dobbiamo tornarci su? Non fa più nessuna differenza, ormai.
Jack Beringer
: Ho parlato con quegli uomini. Sono tutti convinti che fosse una cosa vera.
Cabot
: Sentite, tra meno di un'ora dobbiamo prendere un aereo. E io sono quello che deve spiegare al Presidente perché il 22% dei suoi comandanti di basi non hanno lanciato i loro missili. Cosa dovrei dirgli, che il 22% non è poi tanto male?
Beringer
: Il Presidente sa che sono pienamente responsabile degli uomini sotto il mio comando, signore. Ho ordinato una revisione completa della nostra procedura di controlli psicologici.
McKittrick
: Un momento, mi scusi, Generale. Non possiamo
chiedere
a questi signori di tornare dal Presidente degli Stati Uniti con un sacco di cazzate di strizzacervelli. E poi le reazioni umane sono imprevedibili! Quegli uomini nei silos sanno benissimo che cosa significhi girare le chiavi, ma alcuni non sono capaci di farlo. È tutto qui. Ritengo che dovremmo escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signor McKittrick, lei sta esagerando.
McKittrick
: Perché sto esagerando?
Cabot
: Un momento.
McKittrick
: Come sarebbe a dire "esagerando"?
Cabot
: Scusatemi! Io non capisco. Che cosa intende con "escludere gli uomini dal circuito"?
Beringer
: Signori miei! Abbiamo avuto uomini in quei silos fin da prima che tutti voialtri metteste i calzoni lunghi. Ora io, per parte mia dormo benissimo la notte, sapendo che ci sono quei ragazzi lì sotto.
McKittrick
: Generale, sappiamo tutti che sono bravissimi, ma in una guerra nucleare non possiamo permetterci di lasciare i nostri missili inattivi nei silos perché quegli uomini si rifiutano di girare le chiavi quando il computer glielo ordina.
Watson
: Eh-ehm, vuol dire quando il Presidente glielo ordina.
McKittrick
: Il Presidente probabilmente seguirebbe il piano di guerra del computer. Questo è garantito!
Watson
: Oh, beh, immagino che i Capi di stato maggiore avranno un certo peso.
Beringer
: Lo può dir forte, signore.
Cabot
: Beh, al diavolo! Se i sovietici attaccano di sorpresa non ci sarà tempo.
Healy
: Ventitrè minuti dall'allarme all'impatto. Sei minuti se è da sommergibili.
McKittrick
: Sei minuti. Sei minuti bastano appena perché il Presidente prenda una decisione. E una volta presa la decisione, dovrebbe subentrare il computer. Bene. Signore, so che c'è un aereo che la sta aspettando, ma se vuole concedermi cinque minuti vorrei farle vedere una cosa. Questi computer ci forniscono all'istante i dati sulla situazione mondiale. Movimenti di truppe, collaudi di missili sovietici, mutamenti atmosferici. Tutto confluisce in questa stanza, e poi in quello che noi chiamiamo il computer WOPR.
Cabot
: WOPR? Di che si tratta?
McKittrick
: Risposta circa il piano di operazioni di guerra. Questo è il signor Richter. Paul, puoi dire a questi signori cosa fa lo WOPR?
Paul Richter
: Beh, lo WOPR passa tutto il suo tempo a pensare alla terza guerra mondiale. 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno, fa una serie infinita di giochi usando tutte le informazioni disponibili sulla situazione mondiale. Lo WOPR ha già combattuto la terza guerra mondiale, come un gioco, centinaia e centinaia di volte. Valuta le reazioni sovietiche alle nostre reazioni, alle loro reazioni, e così via. Fa la stima dei danni, calcola i morti, e cerca i modi per migliorare il punteggio.
McKittrick
: Beh, ma il punto è che le decisioni chiave su qualsiasi scelta concepibile in una crisi nucleare sono già state prese dallo WOPR.
Cabot
: Quindi sta dicendomi che tutte queste apparecchiature da un bilione di dollari sono in realtà alla mercé di quegli uomini con le chiavette?
McKittrick
: Esattamente. Il cui unico problema è che sono esseri umani. Ma in, trenta giorni potremmo rimpiazzarli con relais elettronici. Escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signori, io non mi fiderei di questa spropositata massa di microcircuiti più di quanto mi fiderei di un estraneo. Mi chiedo se volete affidare la sicurezza del nostro Paese a qualche diodo al silicone, eh, eh, eh!
McKittrick
: Generale, nessuno parla di affidare la sicurezza di una nazione a una qualsiasi macchina, per la miseria! Manterremo il controllo, ma lo manterremo qui, al vertice, com'è giusto.
Cabot
: Benissimo, signori. Credo che proporrò l'idea di McKittrick al Presidente e vi riferirò le sue decisioni.
McKittrick
: Grazie. Non se ne... non se ne pentirà.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che
chiedere
te al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
[Giovanni 15,12-17]
Gesù di Nazareth
Frasi di Gesù di Nazareth
Agente Viaggi
: Benvenuta alla Air O. Posso aiutarla?
Sposa
: Okinawa. Solo andata.
Speaker
: Capitolo Quattro. L'uomo di Okinawa.
Sposa
: Salve.
Hattori
: Benvenuta. Benvenuta. Tu inglese?
Sposa
: Beh, quasi. Americana.
Hattori
: Americana. Benvenuta, americana.
Sposa
: Domo.
Hattori
: Io parlo molto bene tua lingua. Tu detto "domo"? Parli giapponese?
Sposa
: No, no. Solo qualche parola che ho imparato l'altro ieri. Ehm... Posso sedermi qui?
Hattori
: Oh, certo, certo, certo. Prego, siedi. Oh... Quale altre parole hai imparato?
Sposa
: Ah...
Hattori
: Oh, solo un momento. C'è una cliente. Porta del tè, sbrigati.
Tizio pelato
: Sto guardando la mia soap opera.
Hattori
: Oh, merda! Pigro bastardo. Al diavolo la soap opera. Muoviti!
Tizio pelato
: Il tè è caldo. Perché non lo servi tu per una volta?
Hattori
: Sta' zitto! Alza le chiappe e vieni qui! Oh, mi scuso... Oh, che altre parole giapponesi conosci?
Sposa
: Oh, vediamo... "Arigatò".
Hattori
: "Arigatò". Bene.
Sposa
: Ehm... Oh, l'ho già detto "domo", vero?
Hattori
: Sì. Sì, sì, sì, sì.
Sposa
: "Konnetiewa".
Hattori
: Ah, ah, ah, ah... "Kon-nichi-wa". "Konnichiwa". Prego, ripeti.
Sposa
: "Konnichiwa".
Hattori
: Perfetto. Bene, bene, bene. Tu dici parole giapponesi come se tu giapponese.
Sposa
: Ah, adesso mi prende in giro!
Hattori
: No, no, no, no, no. Sono molto serio in questo. Pronuncia tua molto buona. Tu dici "arigatò" come noi dice "arigatò". Oh, oh, oh!
Sposa
: Beh, grazie. Cioè, arigatò.
Hattori
: Dovresti imparare giapponese. Molto facile.
Sposa
: Ah, ah, ah! Avevo sentito che è un'impresa dura.
Hattori
: Molto difficile. Ma tu hai lengua giapponese.
Sposa
: Ah, ah, ah, ah!
Hattori
: Okay, okay.
[...]
Oh, mio Dio. Che diavolo è successo al tè? Sbrigati, per la miseria! Pelandrone.]
Tizio pelato
: Che cosa vuoi?
Sposa
: Come dice, scusi?
Hattori
: Cosa bevi.
Sposa
: Oh, sì. Vorrei del sakè caldo, grazie.
Hattori
: Vuoi sakè caldo? Molto bene. Un sakè caldo!
Tizio pelato
: Sake? A metà giornata?
Hattori
: Mattina, sera, pomeriggio. Che ti frega, porta il sakè!
Tizio pelato
: Perché devo portarlo sempre io il sakè? Ascoltami bene. Da 30 anni tu prepari il pesce e io porto il sakè. Se fossimo nell'esercito, sarei già Generale.
Hattori
: Saresti Generale, dici? Se tu fossi Generale io sarei Imperatore, e tu porteresti comunque il sakè. Quindi porta il sakè, pelato! Chiaro il concetto?
Tizio pelato
: Non sono pelato, mi sono solo rasato. Chiaro il concetto?
Hattori
: Scusa.
[...]
Oh, prima volta in Giappone?
Sposa
: Ah, ah.
Hattori
: Che cosa porta te in Okinawa?
Sposa
: Devo incontrare un uomo.
Hattori
: Oh, sì? Hai un amico che vive a Okinawa?
Sposa
: Non proprio.
Hattori
: No è amico?
Sposa
: Non l'ho mai visto.
Hattori
: Mai? Ah, ah! Chi è lui? Posso
chiedere
?
Sposa
: Hattori Hanzo.
Hattori
: Cosa vuoi da Hattori Hanzo?
Sposa
: Acciaio giapponese.
Hattori
: A che ti serve l'acciaio giapponese?
Sposa
: A uccidere dei parassiti.
Hattori
: Devono essere parassiti molto grossi, se ti serve l'acciaio di Hattori Hanzo.
Sposa
: Enormi.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Centralinista
: Duke & Duke, posso
chiedere
chi lo desidera? Temo che sia occupato. Può attendere, prego? Lei mi aveva chiesto... ? Un momento solo, mister Beeks, le passo subito
l'interno.
Beeks
: L'operazione "fiori d'arancio" procede secondo i piani prestabiliti. Prevedo il contatto e la definitva acquisizione alle ore 21 di domani sera. Aspetta. Vaffanculo!
Mortimer
: Quando possiamo contare sulla consegna?
Beeks
: Subito dopo partirò in treno da Washington. Ci incontreremo alle ore 24 precise all'hotel Hilton, livello parcheggio D, reparto 4, e cioè al reparto arancione.
Randolph
: Arancione, fantastico, ottima idea!
Beeks
: Il saldo avverrà alla consegna, signor Duke, in contanti.
Billy Ray
: Eh, eh, eh!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
Agente Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
Agente Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Agente Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio, io mi chiamavo in codice così, agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Agente Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
Agente Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor agente, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha assolutamente niente che non va, e io lo posso provare.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la gente per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili spalle qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la gente della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno deve pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al fuoco.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà
chiedere
a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
L'erotismo è donna, tengo solo lontane le etichette. Ancora oggi se dici: "Mi piace una donna", allora sei lesbica. Sorrido, quando qualcuno si chiede se io lo sia. Come domandare: "A te piace stare sopra o sotto? Ti piace dormire con il cuscino o senza?". Ma cosa importa, quelli sono dettagli. Come fai l'amore è roba da
chiedere
?
Paola Turci
Frasi di Paola Turci
Aragorn
: Mae carnen, Brego, mellon nîn.
Donna
: È vivo!
Gimli
: Dov'è? Dov'è? Fate largo! Io l'ammazzo! Tu sei l'Uomo più fortunato, più scaltro e più avventato che io abbia mai conosciuto! Uh! Che tu sia benedetto!
Aragorn
: Gimli, dov'è il Re?
Legolas
: Le abdollen. Che brutto aspetto!
Aragorn
: Ah, ah! Hannon le.
Théoden
: Un grande esercito, dici?
Aragorn
: Isengard è svuotata del tutto.
Théoden
: Quanti sono?
Aragorn
: Diecimila, come minimo.
Théoden
: Diecimila?
Aragorn
: È un esercito creato per un unico scopo: distruggere il mondo degli Uomini. Saranno qui al calar della notte.
Théoden
: Che vengano pure. Voglio che gli uomini e i ragazzi forti, capaci di reggere le armi, siano pronti alla battaglia entro stasera.
Soldato
: Signorsì.
Théoden
: Noi sorveglieremo la strada rialzata e il cancello dall'alto. Nessun esercito mai ha creato una breccia nelle Mura Fossato, o messo piede nel Trombatorrione.
Gimli
: Questa non è una marmaglia di stupidi Orchi. Questi sono Uruk-hai. Hanno armature spesse e scudi imponenti.
Théoden
: Io ho combattuto molte guerre, mastro Nano. So come difendere il mio bastione. Irromperanno su questa fortezza come l'acqua sulle rocce. Le orde di Saruman saccheggeranno e appiccheranno il fuoco, una cosa già vista. Le colture si possono riseminare, le case ricostruire. All'interno di queste mura noi sopravviveremo.
Aragorn
: Non vengono a distruggere le colture o i villaggi di Rohan, ma la popolazione, fino all'ultimo bambino.
Théoden
: Che cosa dovrei fare io? Guarda i miei uomini. Il loro coraggio è appeso a un filo. Se dev'essere la nostra fine, allora farò fare loro una grande fine, che venga ricordata per sempre.
Aragorn
: Invia messaggeri, mio Signore. Tu devi
chiedere
aiuto.
Théoden
: E chi verrà? Gli Elfi? I Nani? Non siamo fortunati come te, nelle amicizie. Le vecchie alleanze sono morte.
Aragorn
: Gondor risponderà.
Théoden
: Gondor? Dov'era Gondor quando cadde l'Ovestfalda? Dov'era Gondor quando i nostri vicini ci hanno circondato? Dov'era Gon... No, mio signore Aragorn, noi siamo soli. Portate donne e bambini nelle grotte!
Gamling
: Ci vuole tempo per le provviste per un assedio, mio Signore.
Théoden
: Non c'è tempo! La guerra incombe.
Gamling
: Chiudete il cancello.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gollum
: ... fuori! Presto, presto! Fortunati che noi vi abbiamo trovato! Bell'Hobbit.
Sam
: Oh! È un pantano! Ci ha portati in una palude!
Gollum
: Una palude, sì, sì. Vieni, padrone. Ti condurremo su sentieri sicuri nella nebbia. Venite, Hobbit! Venite! Andiamo veloci! L'ho trovata io! Io, sì! La via attraverso gli acquitrini. Gli orchi non la usano. Gli orchi non la conoscono. Loro fanno il giro per miglia e miglia. Venite, presto. Leggeri e veloci come ombre, dobbiamo essere.
Sam
: Ci sono cose morte! Facce morte nell'acqua!
Gollum
: Tutti morti. Tutti putridi. Elfi, uomini e orchi. Una grande battaglia tempo fa. Le Paludi Morte. Sì, sì, così si chiamano. Per di qua. Non seguite le luci.
Sam
: Oh...
Gollum
: Fate attenzione! Dove gli Hobbit si recano per unirsi ai loro morti accendono delle piccole candele.
Sam
: Frodo!
Frodo
: Gollum?
Gollum
: Non seguite le luci.
Frodo
: Gollum!
Sam
: Padron Frodo! State bene?
Gollum
: Così brillante. Così bello. Oh, tesoro.
Frodo
: Che cosa hai detto?
Gollum
: Il padrone dovrebbe riposare. Il padrone deve conservare le forze.
Frodo
: Chi sei tu?
Gollum
: Non ce lo
chiedere
, non sono affari tuoi. Gollum. Gollum.
Frodo
: Gandalf mi ha detto che sei un abitante del fiume.
Gollum
: Fredda la mano, le ossa e il cuore. Freddo è il corpo del viaggiatore.
Frodo
: Ha detto che la tua vita era una triste storia.
Gollum
: Non vede quel che il futuro gli porta, quando il sole è calato e la luna è morta.
Frodo
: Non eri molto diverso da un Hobbit, una volta. Non è vero, Sméagol?
Gollum
: Come mi hai chiamato?
Frodo
: Questo era il tuo nome una volta, non è così? Molto tempo fa.
Gollum
: Il mio nome. Il mio nome. S... S... Sméagol.
Gollum
: Aaah!
Sam
: I Cavalieri Neri!
Gollum
: Via! Via!
Frodo
: Ah! Ah! Ah!
Gollum
: Via!
Sam
: Venite, Frodo! Venite!
Gollum
: Via! Via! Ci vedranno! Ci vedranno!
Sam
: Li credevo morti.
Gollum
: Morti? Non si possono uccidere, no! Ah! Ah! Aaah! Spettri! Spettri con le ali!
Frodo
: Ah...
Gollum
: Stanno chiamando lui. Stanno chiamando il tesoro.
Sam
: Padron Frodo! State tranquillo! Ci sono io.
Gollum
: Andiamo, Hobbit. Il Nero Cancello è molto vicino.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Chiedere
i al Vaticano: ma a detta della Bibbia, la comunione non spetterebbe esclusivamente ai Santi?
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Elrond
: Riacquista le forze.
Gandalf
: La ferita non guarirà mai del tutto. La porterà con sé, per tutta la vita.
Elrond
: Tuttavia, per essere giunto fin qui con l'Anello, l'Hobbit ha dimostrato una straordinaria resistenza alla sua malvagità.
Gandalf
: È un fardello che non avrebbe mai dovuto portare. Non possiamo
chiedere
altro a Frodo.
Elrond
: Gandalf, il nemico si muove. Le forze di Sauron si ammassano a Est. Il suo occhio è puntato su Gran Burrone. E Saruman, tu mi dici, ci ha traditi. La lista dei nostri alleati si assottiglia.
Gandalf
: Il suo tradimento è più profondo di quanto immagini. Con le arti malefiche Saruman ha incrociato gli Orchi con i Goblin, sta generando un esercito nelle caverne di Isengard. Un
esercito che può spostarsi di giorno, e molto velocemente. Saruman sta venendo per l'Anello.
Elrond
: Questo anello non può essere occultato per sempre dagli Elfi. Non abbiamo la forza di combattere sia Mordor che Isengard! Gandalf, l'Anello non può restare qui. Il pericolo riguarda tutta la Terra di Mezzo. Ora decidano gli altri come farlo cessare. Il tempo degli Elfi è finito, il mio popolo sta lasciando queste sponde. A chi vi rivolgerete quando ce ne saremo andati? Ai nani? Si nascondono nelle montagne in cerca di ricchezza, indifferenti ai problemi degli altri.
Gandalf
: È negli Uomini che dobbiamo riporre le speranze.
Elrond
: Gli Uomini? Gli Uomini sono deboli. La razza degli Uomini sta svanendo. I discendenti di Numenor sono spossati, hanno dimenticato orgoglio e dignità. È a causa degli Uomini che l'Anello vive ancora. Io ero lì, Gandalf. Ero lì, tremila anni fa... Quando Isildur prese l'Anello. Ero lì il giorno in cui la forza degli Uomini venne meno. Isildur! Presto, seguimi! Condussi
Isildur nel cuore del monte Fato. Gettalo! Dov'era stato forgiato l'Anello, l'unico luogo in cui poteva essere distrutto. Gettalo tra le fiamme! Distruggilo!
Isildur
: No.
Elrond
: Isildur! Sarebbe dovuto cessare quel giorno. Ma al male fu permesso di perdurare. Isildur tenne l'Anello. La stirpe dei Re fu spezzata. Non c'è più forza tra gli Uomini. Sono dispersi, divisi, senza guida.
Gandalf
: Esiste qualcuno che può riunirli, uno che può rivendicare il trono di Gondor.
Elrond
: Ha lasciato quella strada molto tempo fa. Ha scelto l'esilio.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è un posto dove chi soffre lascia biglietti per
chiedere
aiuto a Giulietta.
Sophie Hall
Dal film:
Letters to Juliet
Scheda film e trama
Frasi del film
Chiedere
aiuto non è facile... specie quando la colpa è tutta nostra.
Raymond Chandler
Cit. da
Il lungo addio
Frasi di Raymond Chandler
Marilyn
: Non è possibile che ti chiedano ancora di apparire in pubblico.
Jim
: Ah... Henry Hurt mi ha... scongiurato.
Marilyn
: Lo so.
Jim
: Non ho potuto sottrarmi.
Marilyn
: Ma con un programma di addestramento così duro non te lo devono
chiedere
.
Jim
: Si, si ma lo sai com'è, Marilyn, si tratta della NASA.
Ragazzo in macchina
: Senta! Lei è Jim Lovell, vero? Ah, ah, ah! Ehi, attento al tredici! In bocca al lupo!
Jim
: È la seconda volta che si ferma.
Marilyn
: Ho guardato l'orario scolastico dei ragazzi per i prossimi giorni.
Jim
: Sì.
Marilyn
: È una settimana molto piena. Stavo pensando di... di non venire al lancio.
Jim
: Ah.
Marilyn
: I ragazzi hanno bisogno di me, tesoro.
Jim
: Marilyn, questi figli li abbiamo da qualche anno. Non ti hanno mai impedito di assistere agli altri lanci.
Marilyn
: Si, ma adesso anche tua madre, con l'ictus che ha avuto non...
Jim
: Ah, mia madre sta benone.
Marilyn
: Senti, non è che non abbia mai visto un lancio in vita mia. Le altre mogli non se ne sono fatti tre. È che... che non me la sento di assistere a un altro. Non vedo l'ora che sia tutto finito.
Jim
: Ti perderai un grande show.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Alistair Canning
: Ho chiesto al signor Lancaster di darle una valutazione della situazione a Serowe. In vista del suo incontro al Kotla, signor Khama.
Seretse Khama
: Cioè mi vuole dire come la pensa il mio popolo.
Rufus Lancaster
: L'ottanta percento del popolo appoggia il rifiuto di suo zio, di accettare sua moglie come regina della vostra tribù.
Seretse Khama
: E le posso
chiedere
come ha ricavato quella cifra, signor Lancaster?
Alistair Canning
: Noi le consigliamo di rinunciare al suo diritto di guidare la tribù, e di annunciare la sua decisione all'incontro al Kotla.
Seretse Khama
: Il Kotla, Sir Alistair, è il posto dove si prendono le decisioni della tribù, dove ogni uomo può dire la sua. Lì e soltanto lì si può misurare l'appoggio o l'insoddisfazione della mia gente. E sono loro a decidere se mi vogliono ancora come re. Se non sbaglio voi la chiamate democrazia.
Rufus Lancaster
: Signor Khama, è consapevole del rischio che sta correndo? Sta forzando la sua tribù a schierarsi. Questo può creare una divisione pericolosa e rendere il suo paese ingovernabile. E tenterebbe il Sudafrica a
chiedere
l'annessione del Bechuanaland.
Dal film:
A United Kingdom
Scheda film e trama
Frasi del film
Una sera Paolo
[Bonolis]
mi avvertì che avremmo avuto a cena Raffaella, una sua amica. Pensai di sparire per non fare il terzo incomodo, ma lui mi assicurò che tra loro non c'era del tenero. In seguito, telefonando a casa di Paolo, lei cominciò a
chiedere
di me. Alla fine Raffaella e io cominciammo a frequentarci e, dopo un periodo di convivenza, ci siamo sposati e abbiamo avuto un figlio meraviglioso. Ci accomuna lo stesso carattere solare e positivo, per cui ci capiamo al volo: una cosa fantastica
Luca Laurenti
Frasi di Luca Laurenti
Paolo Bonolis e io abbiamo fatto una vacanza insieme in Spagna. Stavamo in un residence e un giorno lui mi dice: "Luca, va' a fa' un po' di spesetta". Sono sceso in paese col mio carrellino tanto carino e l'ho riportato pieno di roba da mangiare. La sera, al ritorno dal mare, Paolo aveva voglia di farsi una caprese con pomodori, mozzarella e tonno, ma si bloccò quando vide l'etichetta della scatola che avevo appena acquistato. "Sto' tonno si chiama Miao", mi disse disgustato, "è certamente cibo per gatti". Cercai di convincerlo del contrario, ma non ci fu niente da fare. Finimmo a parlare di animali che sembravamo i cugini di Licia Colò, ma il dubbio rimase. Per dissiparlo andai a
chiedere
spiegazioni al negozio, scoprendo di avere ragione: il produttore di quel tonno, destinato agli umani e non ai gatti, si chiamava Giorgio Miao, una specie di Giovanni Rana del posto.
Luca Laurenti
Commenti:
1
Frasi di Luca Laurenti
Scienza, libertà, bellezza, avventura: cosa si può
chiedere
di più alla vita? Il volo aereo ha unito tutti gli elementi che ho amato. C'è scienza in ciascuna curva di un profilo aerodinamico, in ogni angolo tra il puntone e il filo, nell'intercapedine di una candela di accensione o nel colore della fiamma di scarico. C'è libertà nella orizzonte illimitato e sui campi aperti dove si atterra. Un pilota è circondato dalla bellezza della terra e del cielo. Sfiora le cime degli alberi insieme agli uccelli, salta valli e fiumi, esplora i canyon che guarda come un bambino. L'avventura giace in ogni soffio di vento.
Charles Lindbergh
Frasi di Charles Lindbergh
Alan
:
[ascoltando e ballando una canzone country]
: Eh! Questa... È stupenda! Neanche te lo dovrei
chiedere
ma... sentiamo: che ne pensi di questa?
Blue
: Lo sai che la tortura è stata proibita dall'ottavo emendamento?
Dal film:
Il sapore della vittoria
Scheda film e trama
Frasi del film
Rex Hanson
: Mi sembrava offensivo
chiedere
500mila dollari per me. Ho aggiunto uno zero alla cifra.
Dale Arbus
: 500 MILIONI?!
Nick Hendricks
: 5 milioni, ragazzi...
Kurt Buckman
: 5 milioni, giusto.
Dal film:
Come ammazzare il capo 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf il Grigio
: Non credo proprio che Thorin Scudodiquercia senta di dover
chiedere
il permesso a qualcuno, e se è per quello, io neanche.
Elrond
: Non è a me che devi
chiedere
l'autorizzazione.
Gandalf il Grigio
: ...Lady Galadriel.
Galadriel
: Mithrandir.
[In elfico]
E' passato molto tempo.
Gandalf il Grigio
:
[In elfico]
L'età potrà aver cambiato me, ma non la Dama di Lòrien.
Dal film:
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Scheda film e trama
Frasi del film
Charlie Brown
: Sì, signora... Il mio cane vorrebbe ri
chiedere
una licenza. No, signora, non una licenza per cani... Una licenza di matrimonio... Oh, davvero?
[A Snoopy]
Dice che i cani non hanno bisogno di licenza per sposarsi.
Snoopy
: Che inciviltà!
Charles M. Schulz
Cit. da
Peanuts
Frasi di Charles M. Schulz
Nessuna coalizione ci potrà mai
chiedere
di andare in un agenzia di viaggi, fare un biglietto per Gerusalemme per andare a maledire il fascismo.
[Il Manifesto, 9 settembre 2008]
Francesco Storace
Frasi di Francesco Storace
Dalai Lama Tenzin Gyatso
: Vede, i tibetani credono che le creature viventi siano state loro madri in una vita passata, perciò dobbiamo dimostrare loro rispetto e ripagarle per la bontà e mai, mai danneggiare una cosa vivente. Non si può
chiedere
ad un popolo devoto di trascurare un prezioso insegnamento.
Heinrich
: Sì, ma... Santità, con tutto il rispetto, è davvero impossibile.
[Ride]
Chiedo scusa, ma è impossibile salvare tutti i vermi se vuole che il cinema sia finito in questa vita attuale.
Tenzin Gyatso
: Lei è un uomo intelligente! Trovi una soluzione, e mentre la trova... è capace di spiegarmi che cos'è un ascensore?
Dal film:
Sette anni in Tibet
Scheda film e trama
Frasi del film
Chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza
chiedere
il suo consenso commette un reato.
Diletta Leotta
Frasi di Diletta Leotta
Yoda
: Concentrate tutto il fuoco sull'astronave più vicina.
Comandante
: Sì, signore. Tutti i quadranti sul settore 5 1 5.
Obi-Wan
: Guardate laggiù!
Anakin
: È Dooku! Avanti, abbattilo!
Capitano
: Non abbiamo più missili, signore.
Anakin
: Parti all'inseguimento!
Padme
: Dobbiamo
chiedere
rinforzi!
Obi-Wan
: No, non abbiamo tempo! Ce la sbrighiamo io e Anakin da soli.
Anakin
: Padme! Porta giù la nave!
Obi-Wan
: Anakin! Metti da parte i tuoi sentimenti personali! Insegui lo speeder!
Anakin
: Porta giù questa nave!
Obi-Wan
: Non ce la faccio da solo contro Dooku! Ho bisogno di te! Se lo catturiamo mettiamo subito fine alla guerra! Abbiamo un dovere da compiere!
Anakin
: Me ne infischio! Porta giù la nave!
Obi-Wan
: Vuoi essere espulso dall'ordine dei Jedi, Anakin?
Anakin
: Non la posso abbandonare!
Obi-Wan
: Perché non cerchi di ragionare? Cosa credi che farebbe Padme se fosse al tuo posto?
Anakin
: Lei farebbe il suo dovere.
Yoda
: Hmm...
Dal film:
Guerre Stellari - L'attacco dei cloni
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando il mondo dello studio era riservato solo agli uomini osò
chiedere
il perché.
Dal film:
Yentl
Scheda film e trama
Frasi del film
Palpatine
: Se mi è consentito, Vostra Maestà, il cancelliere Valorum ha pochissimo potere. È infamato da speciose accuse di corruzione. Sono i burocrati a comandare, ora.
Amidala
: Quali opzioni ci restano?
Palpatine
: La scelta più opportuna sarebbe quella di spingere per l'elezione di un Cancelliere Supremo più forte, qualcuno che possa controllare i burocrati e garantire la giustizia. Voi potreste
chiedere
un voto di sfiducia per il cancelliere Valorum.
Amidala
: È stato il nostro sostenitore più forte.
Palpatine
: La nostra unica altra strada è quella di presentare un esposto alla Corte.
Amidala
: La Corte impiega ancora più tempo del Senato per decidere. Il nostro popolo sta morendo, senatore. Dobbiamo fare sùbito qualcosa per fermare la Federazione.
Palpatine
: Per essere realistici, Vostra Maestà, io credo che dovremmo accettare il controllo federale, per il momento.
Amidala
: Questo io non lo posso fare.
Dal film:
Guerre Stellari - La minaccia fantasma
Scheda film e trama
Frasi del film
Vorrei un marito gentile e comprensivo. È
chiedere
troppo a un miliardario?
Zsa Zsa Gabor
Frasi di Zsa Zsa Gabor
Dopo la vittoria di X Factor la mia famiglia mi aveva detto: se vuoi andare vai, ma noi non abbiamo i mezzi per aiutarti perché non conosciamo quel mondo, è troppo diverso dal nostro. Era difficile per me
chiedere
aiuto a loro.
Michele Bravi
Frasi di Michele Bravi
Il nonno ho pensato è arrivato per davvero fuori piove non è un sogno me lo ricordo bene mi hanno svegliato per davvero perché me l'avevano promesso di svegliarmi subito quando arrivava dall'aeroplano anche se io dormivo per questo avevo ubbidito ad andare a dormire e non aspettarlo alzato. Dapprincipio sì ho sentito discutevano lì al buio perché papà non voleva accendere la luce ma la mamma ha detto gliel'ho promesso e papà ha detto e allora? Avrà abbastanza tempo per vederlo ma la mamma si è impuntata solo per un momento papà vieni a vederlo sono già tre giorni che ti aspetta non la smette un istante di
chiedere
di te. Che poi non era vero per nulla.
Abraham Yehoshua
Cit. da
Un divorzio tardivo ‐ Incipit
Frasi di Abraham Yehoshua
Può essere vano
chiedere
perché l'immaginazione non possa essere riconciliata alla carne e al grasso. A me basta che sia così. Non è un rimprovero il fatto che l'uomo sia un animale carnivoro? È vero, egli può vivere, e vive in effetti, per lo più depredando gli altri animali; ma questo è un miserabile modo di vita - come può ben convincersi chi vada a mettere trappole ai conigli o a sgozzare gli agnelli - e sarà considerato benefattore della sua razza colui che insegnerà all'uomo di limitarsi a un cibo più innocente e più sacro. Qualunque possa essere la mia consuetudine, non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali; allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'una l'altra quando vennero in contatto con le più civili.
Henry David Thoreau
Cit. da
Walden ovvero Vita nei boschi
Frasi di Henry David Thoreau
Prof. Krempe
: Gli sciocchi e i vanesi impongono le loro opinioni con la frusta, ma "la conoscenza è potere solo attraverso Dio". È il nostro motto... che voi giovanotti impazienti spesso dimenticate.
[gli studenti ridono]
Ma direi probabilmente che l'errore più grave che commettono tutti gli studenti durante la loro permanenza qui è supporre di essere in grado di esprimere un pensiero davvero originale o creativo. Tutti l'abbiamo immaginato possibile ai nostri tempi. Ma signori, voi non siete venuti qui per pensare con la vostra testa. Siete qui per imparare a pensare per prima cosa ai vostri pazienti. Dovete imparare dunque anzitutto a sottomettervi alla leggi eterne e indubitabili della nostra realtà fisica.
Victor Frankenstein
: Ma di sicuro, professore, non ci
chiedere
te di trascurare approcci più filosofici.
Prof. Krempe
: Filosofici?
Victor Frankenstein
: Be', quelli che stimolano tanto l'immaginazione quanto l'intelletto. Come in Paracelso, per esempio.
Prof. Krempe
: Ah, Paracelso! Uno svizzero sciocco e arrogante!
Victor Frankenstein
: Alberto Magno!
Prof. Krempe
: Le sue fandonie furono confutate al loro apparire, cinquecento anni fa!
Victor Frankenstein
: Cornelio Agrippa!
Prof. Krempe
: Uno stregone, un occultista! Come vi chiamate?
Victor Frankenstein
: Victor Frankenstein, signore. Sono di Ginevra.
[gli studenti ridono]
Prof. Krempe
: Oh-oh, un altro svizzero!
[gli studenti ridono]
Signor Frankenstein, qui all'università di Ingolstadt insegniamo, e in verità speriamo di far progredire, la scienza della medicina, chimica, biologia, fisica. Noi studiamo la scienza concreta!
Victor Frankenstein
: Ma converrete, professore, che i più grandi progressi nascono combinando questi elementi!
Prof. Krempe
: Noi non studiamo i vaneggiamenti di alchimisti morti e sepolti centinaia di anni fa, perché quel tipo di combinazioni, di fantasticherie dilettantesche e fanatiche speculazioni non guariscono corpi né salvano vite! Soltanto la scienza può far questo!
Dal film:
Frankenstein di Mary Shelley
Scheda film e trama
Frasi del film
Con personalità di grande talento come Beyoncé, devi lasciare spazio, e poi se vuoi aggiungere qualcosa, puoi
chiedere
in modo gentile, "Sarebbe possibile per te cantare in giapponese?" E ti risponderanno sì o no.
Chris Martin
Frasi di Chris Martin
Le mie tele mi calmano facendomi dimenticare le scene di inquietudine e follia - e peggio - la scena che mi circonda. Ogni sprazzo di sole è per me alla fine nell'arte appassito. Perciò ci si può
chiedere
perché dipingo sempre tempeste. "Tempesta sopra tempesta sovrasta" - ancora l'"oscurità" è maestosa.
John Constable
Frasi di John Constable
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