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Aforismi Sappia - parte 5
Frasi trovate
:
990
Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire,
sappia
te che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.
Anna Magnani
Frasi di Anna Magnani
Tutte le Bibbie, codici sacri, sono state causa dei seguenti Errori:
1. Che nell'Uomo ci sono due principi reali di esistenza, cioè un Corpo e un'Anima.
2. Che l'Energia chiamata Male, procede solo dal Corpo; che la Ragione, chiamata Bene, procede solo dall'Anima.
3. Che Dio in Eterno torturerà l'Uomo avendo egli seguito le proprie Energie.
Ma i seguenti Contrari a tali Errori sono Verità:
1. Nell'Uomo non c'è un Corpo distinto dall'Anima; il cosiddetto Corpo è una parte dell'Anima che i cinque Sensi, maggiori antenne dell'Anima in questo evo, discernono.
2. Solo l'Energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il confine o il cerchio esterno dell'Energia.
3. L'Energia è l'Eterno Piacere.
Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l'elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere.
Cosi frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé.
La storia di ciò si trova scritta nel Paradiso Perduto, dove il Tiranno, ossia la Ragione, si chiama Messia. E l'Arcangelo delle origini, o detentore del comando dell'esercito celeste, è chiamato Demonio o Satana, e Peccato e Morte sono chiamati i suoi figli. Ma nel Libro di Giobbe, il Messia di Milton si chiama Satana.
Poiché le due parti hanno registrato la stessa storia.
Parve infatti alla Ragione che il Desiderio fosse stato bandito, ma è versione del Demonio che il Messia cadde, e formò poi un cielo con quanto gli riuscì di carpire all'Abisso.
E' attestato anche nel Vangelo quando egli prega il Padre d'inviargli il consolatore cioè il Desiderio, affinché potesse la Ragione avere Idee su cui costruire; il Gehovah della Bibbia non essendo altri che colui che dimora nelle fiamme del fuoco.
Dopo la sua morte,
sappia
te, Cristo diventò Gehovah.
Ma in Milton, il Padre è Destino, il Figlio, un Calcolo dei cinque sensi, lo Spirito Santo, Vuoto!. Nota. Milton era impacciato scrivendo di Dio e degli Angeli, e a suo agio scrivendo dei Demòni e dell'Inferno, poiché egli era un vero Poeta, e dalla parte del Demonio senza saperlo.
William Blake
Cit. da
La Voce del Diavolo
Frasi di William Blake
Come agosto finisce, la mattina
|
dopo una notte di pioggia si sente
|
(il cielo è più profondo ) che l'autunno
|
sta per venire; ci si guarda intorno
|
e non si sa che fare: tutto
|
è fresco, rinnovato da uno smalto
|
malinconico di perplessità!
|
Allora si gironzola, si sta zitti,
|
sappia
mo che c'è tempo, ma che pure
|
l'anno dovrà morire, ed il bel cielo,
|
il verde verniciato delle piante,
|
il rosso delle ruote ad asciugare,
|
l'incudine che suona di lontano,
|
lento cuore del giorno, tutto parla
|
d'una partenza prossima, un addio.
|
La memoria è una strada che si perde
|
e si ritrova dopo un'ansia breve,
|
tranquilla: già nel sole di settembre
|
scottante sulla schiena è un'altra estate,
|
che le vespe ronzando sulle ceste
|
dell'uva bianca indorano, e si mischia
|
al loro volo il rumore nascosto
|
e perenne del grano che ventila
|
un vecchio attento e polveroso.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Fine d'estate
Frasi di Attilio Bertolucci
Robert McCall
: Wow. Alina la cantante.
Alina
:
Sappia
mo cosa sono realmente.
Robert McCall
: Io credo che tu possa essere tutto ciò che vuoi essere.
Alina
: Forse nel tuo mondo, Robert. Non funziona così nel mio.
Robert McCall
: Cambia il tuo mondo.
Dal film:
The Equalizer
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank Ramsey
: Bisogna essere più diretti. Alla domanda "E' giusto bombardare il Giappone?" avrei risposto "Sì, sissignore, spariamogliene una nel culo, anzi due". Non intendo dire che lei sia irrisoluto signor Hunt, no affatto, è solo... complicato. E' chiaro che è la marina a volerla così. A me chiedevano semplicità.
Ron Hunter
: Li ha imbrogliati per bene, signore.
Frank Ramsey
: Non ne sia così sicuro signor Hunt, è l'unico mio punto fermo, essere un semplicione figlio di puttana. Rickover mi ha dato il comando, una mia unità, un obbiettivo e un pulsante da premere. Dovevo sapere solo come andava premuto, loro avrebbero detto quando. Ora vogliono che lei
sappia
il perché.
Dal film:
Allarme rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Cara Catherine, sono stato qui a pensare a tutte le cose per cui ti vorrei chiedere scusa. A tutto il dolore che ci siamo inflitti a vicenda. A tutte le cose di cui ti ho incolpato. A tutto ciò che volevo tu fossi e dicessi. Mi dispiace per tutto ciò. Ti amerò sempre perché insieme siamo cresciuti. E mi hai aiutato a farmi diventare così. Voglio solo che tu
sappia
...che dei frammenti di te resteranno per sempre in me. E di questo te ne sono grato. Qualsiasi cosa tu sia diventata e ovunque tu ti trovi nel mondo, ti mando il mio amore. Sarai mia amica per sempre. Con affetto, Theodore.
Theodore Twombly
Dal film:
Lei
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Stai usando le tue storielle politiche del cazzo con il pubblico sbagliato?
Stan
: Paul, Paul... Ora devi fare silenzio... Grazie. Voglio provare a spiegarvi. Ho parlato con Rick: sta male. Ci hanno chiamato dalla scuola. Ha passato tutta la mattinata in infermeria... A piangere. Non mangia, non dorme...
Katelyn
:
Sappia
te che non abbiamo avuto occasione di parlarne tra noi... come si deve.
Stan
: ...Esatto, esatto. Io parlo per me stesso, chiaro. Ho provato a separare le cose dal mio futuro politico, non che sia possibile ma, la cosa più importante per me è il futuro di mio figlio. Credo sia possibile che non vengano scoperti, che forse il caso non verrà mai risolto. Ma è davvero questo che vogliamo?
Dal film:
The Dinner
Scheda film e trama
Frasi del film
Walter
: Il concetto dell'età. Molti luminari hanno discusso l'argomento, però, nel XIV Secolo, come si desume da...
Drugo
: Bene, ce l'hanno fatta. Sono riusciti a distruggermi la macchina.
Uli
: Vogliamo il malloppo, Lebowski.
Kieffer
: Ja. Altrimenti uccidiamo la ragazza.
Franz
: Forse hai dimenticato il nostro accordo, Lebowski?
Drugo
: Non ce l'avete la ragazza, pezzi di merda!
Sappia
mo che non l'avete rapita!
Donny
: Sono i nazisti, Walter?
Walter
: No, Donny, sono dei nichilisti. Non c'è da aver paura.
Uli
: Non importa. Vogliamo comunque i soldi, Lebowski, o ti sistemiamo per bene!
Walter
: Vaffanculo! Vaffanculo tutti e tre!
Drugo
: Aspetta, Walter. Aspetta un momento.
Walter
: No! Se non ci date l'ostaggio, non avrete il riscatto. E' a questo che serve un riscatto, ci sono delle regole!
Uli
: La sua ragazza si è anche fatta tagliare un dito.
Franz
: Pensava che avremmo preso un milione di dollari.
Uli
: Questo non è giusto.
Walter
: Giusto? E voi sareste dei nichilisti? Siete una banda di ragazzini piagnucolosi!
Drugo
: No, no, calmati, Walter. Ehi, sentite, ragazzi! I soldi non ci sono mai stati! Lebowski mi ha dato una valigetta vuota! Andate a prendervela con lui!
Walter
: E io vorrei riavere le mie mutande sporche.
Donny
: Ci faranno del male, Walter?
Walter
: No, Donny, sono dei vigliacchi.
Uli
: Okay, voi ci date tutti i soldi che avete addosso e facciamo che siamo pari.
Walter
: Fottiti.
Drugo
: Ehi, no, andiamo, Walter, stiamo facendo la figura dei miserabili.
Walter
: No, quello che è mio è mio.
Drugo
: Lascia perdere, Walter. Va bene, va bene.
Uli
: Niente scherzi.
Drugo
: Io ho... cinque bei verdoni. Quasi cinque.
Donny
: Io ho diciotto dollari.
Walter
: Quello che è mio è mio.
Uli
: Vi facciamo a pezzi, e poi ci prendiamo i soldi.
Walter
: Avanti, ti aspetto.
Drugo
: Dai, Walter...
Uli
: Ti spacco in due!
Walter
: Fatemi vedere chi siete, nichilisti!
Uli
: Io ti fotto!
Drugo
: Walter, vieni via, non vedi? Quello ha una sciabola!
Walter
: Pezzi di merda! Con una donna a nove dita!
Uli
: Io ti fotto! Io ti fotto!
Franz
: Io ti fotto! Io... Uh...
Kieffer
: Io ti fotto! Io ti fotto!
Drugo
: Piano! Piano! Prendetevi i cinque dollari!
Kieffer
: Io ti fotto!
Drugo
: Guarda che ti colpisco con la palla, eh?
Uli
: Aaah!
Franz
: Io ti fotto, stronzo!
Walter
: E questo te lo regalo!
Franz
: Io ti fotto! Io ti fotto, stronzo! Io ti fotto! Io ti fotto! Io ti fotto! Io ti fotto!
Walter
: Donny è a terra. Guarda!
Drugo
: Oddio, gli hanno sparato!
Walter
: Non gli hanno sparato.
Drugo
: Hanno sparato a Donny.
Walter
: Non ci sono stati spari.
Drugo
: Eh?
Walter
: È un attacco cardiaco. Chiama un'ambulanza. Andrei io, ma perdo sangue di brutto, potrei svenire. Stattene tranquillo, amico. Vai benissimo. I soccorsi sono già per strada.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah! Dov'era finita?
Brandt
: In visita a certi suoi amici di Palm Springs. Ha preso una borsa ed è partita senzadircelo.
Drugo
: Allora il fottuto nichilista sapeva dov'era andata.
Walter
: Gesù, Drugo, non si era neanche rapita da sola.
Brandt
: Chi è questo signore, Drugo?
Walter
: Chi sono io? Sono un veterano, ecco chi sono!
Drugo
: Lascia perdere, Walter.
Brandt
: È meglio che non entri, è molto arrabbiato.
Drugo
: Allora, amico?
Lebowski
: Allora? È tornata, ma non grazie a lei.
Drugo
: E dove sono i fottuti soldi, Lebowski?
Walter
: Un milione di bigliettoni...
Drugo
: Aspetta.
Walter
: ... sottratti alle piccole speranze bisognose!
Drugo
: Walter!
Walter
: Tu sei un uomo di merda!
Lebowski
: Chi è quello lì?
Walter
: A me? Dici a me?
Drugo
: Walter...
Walter
: Io sono quello che ti prende a calci in culo!
Drugo
: Lascia parlare me.
Walter
: Imbroglione! Ecco chi sono io!
Drugo
: Allora,
sappia
mo che quella dannata valigetta era vuota.
Sappia
mo che i milioni se li è tenuti per sé.
Lebowski
: Lei dice la sua versione e io dico la mia. Io dico che le ho affidato i miei soldi e lei li ha rubati.
Walter
: Sai cosa ce ne fregava a noi di rubare i tuoi soldi inventati?
Drugo
: Lei credeva che Bunny fosse stata rapita e ne era felice come una pasqua. Poteva approfittarne per far sparire un po' di soldi. Le bastava incontrare un babbeo da incolpare e ha conosciuto me. Specie di... di diserbante umano! Avrà pensato: "Oh, com'è sfigato questo", no? Un perdente, uno di cui la società benestante se ne frega.
Lebowski
: Perché, lei non è così?
Drugo
: Beh, sì, ma questo che diavolo...
Lebowski
: Allora andatevene.
Walter
: Ma guarda che faccia da culo! Vorrebbe far credere di essere un miliardario.
Lebowski
: Uscite da questa casa, sbandati!
Walter
: E ti dirò anche un'altra cosa. Ne ho visto tanti di paraplegici. E questo qui fa finta. Fottuto imbroglione!
Lebowski
: Non si avvicini, bellimbusto!
Walter
: Questo qui può camminare, non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia.
Lebowski
: Stia lontano da me!
Drugo
: Walter, per l'amor di Dio...
Walter
: Non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia!
Lebowski
: Stia lontano da me!
Walter
: Su, andiamo!
Lebowski
: Non mi tocchi, eh!
Drugo
: Walter! Giù!
Lebowski
: Aaah!
Drugo
: Mettilo giù, per la miseria!
Walter
: Lo metto giù subito, Drugo!
Lebowski
: Aiuto! Aiuto!
Walter
: Achtung, baby!
Lebowski
: E via!
Drugo
: Aiutami a rimetterlo sulla sedia a rotelle.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah, fanculo! Porca puttana! Il ragazzo li ha già spesi tutti.
Walter
: Per la Corvette? Non esiste! Direi che gli restano 960-970.000 dollari, almeno. Dipende dagli optional. Aspetta in macchina, Donny.
Pilar
: Sì?
Walter
: Pilar? Sono Walter Sobchak. Lui è il mio socio, Jeffrey Lebowski. Ahm... Vorremmo parlare col giovane Larry. Possiamo entrare?
Pilar
: Claro. Prego.
Walter
: Grazie. Dev'essere lui. Signore, le auguro una bella serata.
Pilar
: Ehm... Accomodatevi, prego. Larry, c'è un signore per te! Puoi venire?
Walter
: Riesce... riesce ancora a scrivere?
Pilar
: Oh, no, no. Ha grossi problemi di salute.
Walter
: Ah-ah. Ahm, signore, ci tengo a dirle... che noi due, dal punto di vista personale, la ammiriamo tantissimo. "Branded", soprattutto nei primi episodi, è stato una vera fonte di ispirazione.
Pilar
: Caro, siedi qui con noi. I signori sono poliziotti.
Walter
: Non vorrei averle dato l'impressione che siamo della polizia, signora. Anzi, noi speriamoche non sia necessario chiamarla. Ma questo dipende dal piccolo Larry. Non è così, Larry? Questoè un tuo còmpito, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Senti, bello, noi...
Walter
: Drugo, ti prego.
Drugo
: Walter...
Walter
: Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Walter, perché non gli chiedi della macchina?
Walter
: Questo è tuo, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: È tua la macchina qui di fronte?
Walter
: Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Lo
sappia
mo che quello è un suo còmpito! Dov'è finito il malloppo, faccia da porcello?
Walter
: Senti, Larry, hai mai sentito parlare del Vietnam?
Drugo
: Ah... vaffanculo il Vietnam, Walter.
Walter
: Stai per entrare in una valle di lacrime.
Sappia
mo che questo è il tuo còmpito.
Sappia
mo che hai rubato la macchina...
Drugo
: E il fottuto malloppo!
Walter
: E il fottuto malloppo. E
sappia
mo che questo è il tuo còmpito.
Drugo
: Guarda che noi ti tagliamo il piffero, Larry!
Walter
: Stai uccidendo tuo padre, Larry. Visto che non serve a niente, va bene, passiamo al piano B. Vuoi vedere che cosa succede al parabrezza? Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere chi non conosci! Problemi di comunicazione, eh? Il pezzetto di merda mi fa l'ostruzionismo.
Drugo
: Walter! Che cosa vuoi fare? Walter, che cosa fai?
Walter
: Guarda bene, Larry. Guarda che succede! Lo vedi che succede, Larry?
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Lo vedi che succede? Questo succede quando cerchi di fottere chi non conosci. Ecco! Ecco quello che succede! Lo vedi che succede, Larry? Vedi che succede quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede! Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry, quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede, Larry! Questo succede, Larry!
Proprietario della Corvette
: La mia macchina! La mia bambina!
Walter
: Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere...
Proprietario della Corvette
: Ma che cazzo stai facendo? Sei diventato pazzo?
Walter
: Oh! Oh!
Proprietario della Corvette
: Fermati!
Walter
: No, no!
Proprietario della Corvette
: Ah! Questa macchina l'ho comprata la settimana scorsa! Aaah!
Walter
: No, no, sta' fermo!
Proprietario della Corvette
: Io ti ammazzo, perdio!
Walter
: Non volevo!
Proprietario della Corvette
: L'ho comprata una settimana fa questa macchina!
Walter
: Non l'ho fatto apposta!
Proprietario della Corvette
: Quel cesso è tuo? Te lo distruggo!
Drugo
: No! Ehi! Ehi! Non è la sua!
Proprietario della Corvette
: Ti piace così? Vaffanculo!
Drugo
: No! No! No! No!
Proprietario della Corvette
: Ti piace così? Vaffanculo!
Drugo
: Fermati! Basta!
Proprietario della Corvette
: Aaah! Aaah! Te la faccio a pezzi, la tua macchina di merda! Te la faccio a pezzi!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Brandt
: È arrivata una terribile notizia, e il signor Lebowski si è rinchiuso nell'ala Ovest. Il signor Lebowski.
Lebowski
: È buffo! Se mi guardo indietro, la mia vita è costellata di successi, obiettivi raggiunti, avversari surclassati, ostacoli superati. Ho realizzato più cose io, per quanto privo dell'uso delle gambe, di tanti altri. Cos'è... cos'è che fa di un uomo un uomo, signor Lebowski?
Drugo
: Drugo. Non... non lo so, signore.
Lebowski
: Essere pronti a fare ciò che è più giusto. A qualunque costo. Non è questo che fa di un uomo un uomo?
Drugo
: Sì, quello e un paio di testicoli.
Lebowski
: Lei scherza. Ma... potrebbe aver ragione.
Drugo
: Mi faccio uno spinello, eh?
Lebowski
: Bunny...
Drugo
: Scusi?
Lebowski
: Bunny Lebowski è la luce dei miei occhi. È sorpreso di vedermi piangere?
Drugo
: Beh, francamente...
Lebowski
: Anche gli uomini più forti piangono.
Drugo
: Sì.
Lebowski
: Anche gli uomini più forti piangono. Stamattina ho ricevuto questo fax. Come può vedere, è la richiesta di un riscatto.
Drugo
: Abbiamo Bunny.
Lebowski
: Scritta da uomini incapaci di concretizzare sul piano del gioco leale.
Drugo
: Procurate un milione di dollari...
Lebowski
: Vigliacchi.
Drugo
: ... in biglietti da venti non segnati e non consecutivi.
Lebowski
: Deboli.
Drugo
: Attendete istruzioni...
Lebowski
: Sbandati!
Drugo
: ... e niente scherzi. Brutto trip.
Lebowski
: Eh?
Drugo
: Questo è un brutto trip. Voglio dire, proprio un brutto trip.
Lebowski
: Brandt le illustrerà i dettagli.
Brandt
: Il signor Lebowski è disposto a farle una generosa offerta se vorrà agire da corriere una volta avute le istruzioni per la consegna del riscatto.
Drugo
: Perché proprio io?
Brandt
: Perché ritiene che i rapitori possano essere le medesime persone che hanno insozzato il suo tappeto. E lei è la sola persona in grado di smentire o confermare questo suo sospetto.
Drugo
: Dietro ci sarebbe il pisciatappeti?
Brandt
: Beh, Drugo, questo non lo
sappia
mo.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Theodore Donald "Donny" Kerabatsos
: Uh! Sembro un cannone stasera. Segna il punto, Drugo.
Walter Sobchak
: Che schifo! E magari era un tappeto di valore. Cosa poteva...
Drugo
: Certo, ci tenevo un sacco, dava un tono all'ambiente.
Walter
: E allora era un tappeto di valore, ma cosa poteva...
Donny
: Che cosa dava un tono all'ambiente?
Drugo
: Il tappeto.
Walter
: Stavi ascoltando la storia di Drugo?
Donny
: Cosa?
Walter
: Hai sentito quello che stava dicendo Drugo?
Donny
: Giocavo a bowling.
Walter
: Allora non hai nessun punto di riferimento, Donny. Sei come un bambino...
Drugo
: Walter.
Walter
: ... che entra in un cinema
Drugo
: Walter.
Walter
: ... e pretende di capire il...
Drugo
: Walter, si può sapere dove vuoi arrivare?
Walter
: Te lo dico subito: non c'è un motivo. Non c'è proprio nessun motivo per cui...
Donny
: Già, dove vuoi arrivare?
Drugo
: Walter, qual è il punto? Guarda, lo
sappia
mo tutti da che parte sta la ragione, e allora perché parli a vanvera?
Walter
: Cosa? No, ma vaffan... Io non... Stiamo parlando di un'aggressione immotivata, Drugo.
Donny
: Si può sapere di che parla?
Drugo
: Del mio tappeto.
Walter
: Non ti immischiare, Donny!
Drugo
: Senti...
Walter
: Non è il tuo campo.
Drugo
: Walter. Walter! Non posso presentare il conto al mu*o gi**lo che mi ha pisciato sul tappeto. Si può sapere di che cazzo stai parlando?
Walter
: Di che cazzo stai parlando tu! La questione qui non è il mu*o gi**lo! Io parlo di una linea tracciata sulla sabbia, Drugo. Se qualcuno la oltrepassa, tu non devi... e poi scusa, "mu*o gi**lo" non mi sembra l'appellativo corretto per un cinese. "Asiatico" è preferibile.
Drugo
: Walter, non stiamo parlando di uno che costruisce ferrovie, quello è uno che...
Walter
: Ma porca puttana! Cosa?
Drugo
: Quello mi ha pisciato sul tappeto!
Donny
: Ha pisciato sul suo tappeto!
Walter
: Donny, non è il tuo campo! Drugo, il problema qui no... non è il mu*o gi**lo.
Drugo
: E qual è?
Walter
: Jeffrey Lebowski. L'altro Jeffrey Lebowski, il miliardario.
Drugo
: Questo è estremamente interessante. Interessantissimo.
Walter
: Quello... quello dispone di un sacco di soldi, è evidente. E non c'è una ragione, non c'è una spiegazione al mondo: ma perché la moglie dovrebbe andare a far debiti a destra e a sinistra? E quelli vengono a casa tua e ti pisciano sul tappeto! Mi sbaglio?
Drugo
: No...
Walter
: Mi sbaglio?
Drugo
: Sì, ma cosa...
Walter
: Okay. Allora: quel tappeto dava davvero un tono all'ambiente, no?
Drugo
: Ti dico di sì!
Donny
: E quello ci ha pisciato.
Walter
: Donny, ti prego.
Drugo
: Sai che hai ragione? Dovrei cercare quel fottuto Lebowski, ecco!
Donny
: Si chiama Lebowski? È il tuo cognome, Drugo.
Drugo
: È lui che dovrebbe ripagarmi il mio fottuto tappeto. La moglie lascia debiti per tutta la città e quelli pisciano sul mio tappeto?
Walter
: Pisciano sul tuo bel tappeto.
Drugo
: Hanno pisciato sul mio tappeto.
Walter
: Esattamente, Drugo. Hanno pisciato sul tuo bel tappeto.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Chissà se l'ha trovato.
Phil
: L'ha trovato.
Larry
: Perché ne sei così sicuro?
Phil
: Non l'avesse trovato, sarebbe già qui.
Larry
: Non necessariamente.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Già. Phil, ti posso chiedere una cosa seriamente?
Phil
: Certo.
Larry
: Stai prendendo qualche medicina di cui dovrei sapere?
Phil
: Cosa ti fa pensare che prenda una medicina?
Larry
: Perché non credo di averti mai visto così rilassato prima d'ora. Insomma, ho quasi la sensazione che francamente non te ne freghi un cazzo.
Phil
: Francamente no.
Larry
: No, questo è chiaro. Insomma, a nessuno di noi ce ne frega a un certo livello. Voglio dire che sembra che la cosa non ti sfiori.
Phil
: Sono stanco, Larry.
Larry
: Beh, questo te lo concedo, la giornata è stata lunga.
Phil
: Non dico per oggi.
Larry
: Ho capito in che senso, e ti capisco anche. Davvero.
Sappia
mo tutti quante cose ti sono capitate. Ed era già da un pezzo che volevo dirtelo, se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiamarmi, di giorno e di notte. In effetti ho aspettato anche troppo, ma pensavo fosse sottinteso.
Phil
: Sì, l'avevo dato per scontato.
Larry
: Hai fatto bene, sai. E spero che non ti farai scrupoli.
Phil
: Stavo pensando magari a qualche cambiamento.
Larry
: E cioè?
Phil
: Non lo so, cambiamenti.
Larry
: Sei sicuro che sia saggio? No, perché di cambiamenti te ne sono stati imposti già tanti di recente. Magari è il momento di lasciare, sai, sedimentare le cose.
Phil
: Mi sono un po' gingillato con l'idea di puntare su un altro genere di lavoro.
Larry
: Qualcosa di diverso dalle vendite?
Phil
: Sì.
Larry
: Senti, parlandoti da amico, da uno che ti conosce intimamente, io ti devo dire che è una pessima idea, anzi, guarda, un'idea proprio del cazzo.
Phil
: Perché?
Larry
: Dunque, perché? A) Tu ci sei portato, hai il talento.
Phil
: Ma non sono Murdock.
Larry
: Tanto nessuno è Murdock. Murdock non esiste, è quello che abbiamo sognato che fosse. E, B) Non godo tanto all'idea di dovermene andare in giro con qualcuno nuovo.
Phil
: Ma capiterà un giorno o l'altro, lo sai.
Larry
: Affatto. Ho sempre sperato che avremmo chiuso con una cosa tipo omicidio-suicidio.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente
sappia
in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non
sappia
mo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che
sappia
mo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso
sappia
mo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Un'analisi accurata della storia italiana prima del '22 e anche prima del '26, che non si lasci allucinare dal carnevale esterno, ma
sappia
cogliere i motivi profondi del movimento operaio, deve giungere alla conclusione obiettiva che proprio gli operai sono stati i portatori delle nuove e piú moderne esigenze industriali e a modo loro le affermarono strenuamente; si può dire anche che qualche industriale capi questo movimento e cercò di accaparrarselo (così è da spiegare il tentativo fatto da Agnelli di assorbire l'«Ordine Nuovo» e la sua scuola nel complesso Fiat
[...]
).
Antonio Gramsci
Cit. da
Americanismo e fordismo
Frasi di Antonio Gramsci
Papini ha esercitato tutti i mestieri, per poi sporcificarli tutti: il filosofo, per concludere che la filosofia è una specie di cancrena al cervelletto, il cattolico, per incenerare l'universo con un appropriato dizionario, il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non
sappia
mo che farcene. Ciò non toglie che Papini non si sia conquistato un posticino nella storia della letteratura dentro il capitolo i "polemisti".
Antonio Gramsci
Cit. da
Letteratura e vita nazionale
Frasi di Antonio Gramsci
Knewt
: Accenda il monitor cinque, voglio vedere...
Kirkland
: Sissignore. Ventidue sommergibili classe Tifone partiti da Petropavlovsk assumono rotta sud su rilevamento nove-cinque gradi da Nordkapp.
Knewt
: Sergente. Sergente.
Kirkland
: Sì signore.
Knewt
: Spero che la vodka le piaccia.
Kirkland
: Spero solo che non mi facciano mangiare quelle loro maledette uova di pesce.
Militare
: Voglio dati aggiornati sui settori otto, tredici e quattordici.
Dawes
: Signore, i sovietici negano di aver potenziato lo schieramento dei loro sommergibili. Vogliono sapere perché diavolo li provochiamo.
Beringer
: Tutte cazzate. Noi
sappia
mo che sono là sotto. Li farò schizzare fuori dall'acqua.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Commessa
: Okay. Patate fritte e una Coca, giusto?
David L. Lightman
: Accidenti!
Howie
: Ciao, David.
David
: Ciao, Howie. Come va?
Howie
: Benone.
David
: Vuoi continuare tu? Io devo andare.
Howie
: Certo! Grazie.
David
: Ciao.
Howie
: Ciao.
David
: Ciao.
Ligget
: Bene. Allora, domanda numero due. I semi fatti germogliare nell'acqua prima di essere piantati faranno? Cosa? Robert?
Robert
: Metteranno radici?
Ligget
: Ah, David! Sei carino a unirti a noi. Oh, David, ho una sorpresina per te. Domanda numero quattro. Nella storia della scienza, concetti nuovi e innovatori nascono a volte da un'improvvisa, inaspettata ispirazione. Miss Mack, vuole dirci la sua risposta alla domanda numero quattro? Che cos'è che fa fissare i noduli di azoto sulle radici delle piante?
Jennifer Katherine Mack
: Ehm... L'amore?
Ligget
: L'amore. Jennifer, che cosa sa sui noduli di azoto che noi non
sappia
mo? Dei particolari piccanti dei quali è al corrente solo lei?
Jennifer
: No.
Ligget
: Capisco. Ecco, non sapeva la risposta esatta, la simbiosi. Perché lei è sempre poco attenta in classe.
Jennifer
: Grazie.
Ligget
: Non c'è di che. Ora, mi sembra che ci sia molta confusione su un'altra domanda, riproduzione asessuata. Qualcuno sa dirmi, per favore, chi è stato il primo a suggerire l'idea della riproduzione senza il sesso?
David
: Sua moglie?
Ligget
: Miss Mack!
Jennifer
: Sì?
Ligget
: Che c'è di tanto divertente?
Jennifer
: Ah... eh, non... eh, eh, eh! Ah, ah, ah!
David
: Cosa?
Ligget
: Allora, Lightman. Forse lei può dirci chi per primo ha suggerito l'idea della riproduzione senza il sesso.
David
: Eh... Sua moglie?
Ligget
: Vada fuori, Lightman! Vada fuori.
David
: Il signor Ligget vuole che parli dei miei problemi comportamentali col signor Kessler.
I Segretaria
: Credo che il signor Kessler sia molto stanco di discutere dei tuoi problemi.
David
: Pure io.
II Segretaria
: Mi dispiace, a questo non posso rispondere. Resti in linea, prego.
Kessler
: Lightman! Ah, che sorpresa. Accòmodati.
David
: Sì.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Healy
: Sono arrivati.
John McKittrick
: Bene. Andiamo.
Healy
: Cabot e Watson sono soli. Né senatori né membri del Congresso.
McKittrick
: Avrei preferito un paio di senatori.
Healy
: Come?
McKittrick
: Vorrei dirgli cosa sta succedendo qui.
Healy
: Ah, John, ti prego, non ricominciare. Ho parlato con loro per telefono, e si sono calmati.
Watson
: Bene, allora siamo proprio sicuri che quegli uomini non avevano modo di sapere che si trattava solo di una prova?
Arthur Cabot
: Lyle, per l'amor di Dio, quante volte dobbiamo tornarci su? Non fa più nessuna differenza, ormai.
Jack Beringer
: Ho parlato con quegli uomini. Sono tutti convinti che fosse una cosa vera.
Cabot
: Sentite, tra meno di un'ora dobbiamo prendere un aereo. E io sono quello che deve spiegare al Presidente perché il 22% dei suoi comandanti di basi non hanno lanciato i loro missili. Cosa dovrei dirgli, che il 22% non è poi tanto male?
Beringer
: Il Presidente sa che sono pienamente responsabile degli uomini sotto il mio comando, signore. Ho ordinato una revisione completa della nostra procedura di controlli psicologici.
McKittrick
: Un momento, mi scusi, Generale. Non possiamo chiedere a questi signori di tornare dal Presidente degli Stati Uniti con un sacco di cazzate di strizzacervelli. E poi le reazioni umane sono imprevedibili! Quegli uomini nei silos sanno benissimo che cosa significhi girare le chiavi, ma alcuni non sono capaci di farlo. È tutto qui. Ritengo che dovremmo escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signor McKittrick, lei sta esagerando.
McKittrick
: Perché sto esagerando?
Cabot
: Un momento.
McKittrick
: Come sarebbe a dire "esagerando"?
Cabot
: Scusatemi! Io non capisco. Che cosa intende con "escludere gli uomini dal circuito"?
Beringer
: Signori miei! Abbiamo avuto uomini in quei silos fin da prima che tutti voialtri metteste i calzoni lunghi. Ora io, per parte mia dormo benissimo la notte, sapendo che ci sono quei ragazzi lì sotto.
McKittrick
: Generale,
sappia
mo tutti che sono bravissimi, ma in una guerra nucleare non possiamo permetterci di lasciare i nostri missili inattivi nei silos perché quegli uomini si rifiutano di girare le chiavi quando il computer glielo ordina.
Watson
: Eh-ehm, vuol dire quando il Presidente glielo ordina.
McKittrick
: Il Presidente probabilmente seguirebbe il piano di guerra del computer. Questo è garantito!
Watson
: Oh, beh, immagino che i Capi di stato maggiore avranno un certo peso.
Beringer
: Lo può dir forte, signore.
Cabot
: Beh, al diavolo! Se i sovietici attaccano di sorpresa non ci sarà tempo.
Healy
: Ventitrè minuti dall'allarme all'impatto. Sei minuti se è da sommergibili.
McKittrick
: Sei minuti. Sei minuti bastano appena perché il Presidente prenda una decisione. E una volta presa la decisione, dovrebbe subentrare il computer. Bene. Signore, so che c'è un aereo che la sta aspettando, ma se vuole concedermi cinque minuti vorrei farle vedere una cosa. Questi computer ci forniscono all'istante i dati sulla situazione mondiale. Movimenti di truppe, collaudi di missili sovietici, mutamenti atmosferici. Tutto confluisce in questa stanza, e poi in quello che noi chiamiamo il computer WOPR.
Cabot
: WOPR? Di che si tratta?
McKittrick
: Risposta circa il piano di operazioni di guerra. Questo è il signor Richter. Paul, puoi dire a questi signori cosa fa lo WOPR?
Paul Richter
: Beh, lo WOPR passa tutto il suo tempo a pensare alla terza guerra mondiale. 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno, fa una serie infinita di giochi usando tutte le informazioni disponibili sulla situazione mondiale. Lo WOPR ha già combattuto la terza guerra mondiale, come un gioco, centinaia e centinaia di volte. Valuta le reazioni sovietiche alle nostre reazioni, alle loro reazioni, e così via. Fa la stima dei danni, calcola i morti, e cerca i modi per migliorare il punteggio.
McKittrick
: Beh, ma il punto è che le decisioni chiave su qualsiasi scelta concepibile in una crisi nucleare sono già state prese dallo WOPR.
Cabot
: Quindi sta dicendomi che tutte queste apparecchiature da un bilione di dollari sono in realtà alla mercé di quegli uomini con le chiavette?
McKittrick
: Esattamente. Il cui unico problema è che sono esseri umani. Ma in, trenta giorni potremmo rimpiazzarli con relais elettronici. Escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signori, io non mi fiderei di questa spropositata massa di microcircuiti più di quanto mi fiderei di un estraneo. Mi chiedo se volete affidare la sicurezza del nostro Paese a qualche diodo al silicone, eh, eh, eh!
McKittrick
: Generale, nessuno parla di affidare la sicurezza di una nazione a una qualsiasi macchina, per la miseria! Manterremo il controllo, ma lo manterremo qui, al vertice, com'è giusto.
Cabot
: Benissimo, signori. Credo che proporrò l'idea di McKittrick al Presidente e vi riferirò le sue decisioni.
McKittrick
: Grazie. Non se ne... non se ne pentirà.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Voglio subito mettere in chiaro una cosa: Se avete per caso pensato che ci fosse qualcuno, da qualche parte, che lavorava su Al-Qaida, vi dico che vi siete sbagliati. Così è. Nessuno lavora per voi per venirvi a salvare, non c'è un settore parallelo che lavora in segreto. Siamo soli; e prossimi a fallire. Stiamo spendendo miliardi di dollari, le persone muoiono, e noi siamo ancora lontani dallo sconfiggere il nemico. Loro ci hanno attaccato! Via terra, nel '98, per mare nel 2000 e dall'aria nel 2001...hanno provocato la morte di 3000 cittadini americani a sangue freddo e hanno ucciso i nostri compagni. E che abbiamo fatto? Che abbiamo fatto, eh?! Noi che abbiamo fatto?!
Sappia
mo i nomi di 20 dei loro capi, ma ne abbiamo eliminati solo 4! Io voglio dei bersagli! Fate il vostro cazzo di lavoro: portatemi delle persone da uccidere!
George
Dal film:
Zero Dark Thirty
Scheda film e trama
Frasi del film
Bill
: Sofie. Sofie. Mia Sofie. Mi dispiace tanto.
Sofie
: Ti prego, ti prego, perdona il mio tradimento.
Bill
: Non parliamone più.
Sofie
: Eppure... io...
Bill
: Eppure... niente. A parte il mio cuore addolorato per quello che ha fatto alla mia bellissima e brillante Sofie.
Sposa
: Ti ho tenuta in vita per due ragioni. La prima ragione sono le informazioni.
Sofie
: Brûle à l'Enfer, espece de salope! Blonde, je n'ai te dire rien!
Sposa
: Ma io te le farò lo stesso, delle domande. E ogni volta che non mi darai una risposta, io ti taglierò qualcosa. E ti giuro che saranno cose che ti mancheranno molto. Dammi l'altro braccio! Io voglio tutte le informazioni che hai sulle Vipere Mortali...
Bill
: Se tu dovessi immaginare...
Sposa
: ... quello che hanno fatto...
Bill
: ... perché ti ha lasciato in vita...
Sposa
: ... e dove posso trovarle.
Bill
: ... cosa diresti?
Sofie
: Immaginare non è necessario. Mi ha informata. Ha detto che potevo tenermi la infame vita per due ragioni.
Sposa
: Come ho già detto, ho permesso che ti tenessi la tua infame vita per due ragioni. E la seconda ragione è perché tu possa raccontare a lui di persona tutto quello che è successo stasera. Voglio che conosca la misura della mia misericordia vedendo il tuo corpo mutilato. Voglio che tu gli dica quali sono le informazioni che hai dato a me. Voglio che
sappia
tutto quello che so io. Voglio che lui
sappia
che io voglio che
sappia
. E voglio che tutti loro
sappia
no che molto presto saranno tutti morti, come O-Ren.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sposa
: Aaah!
Bill
: In questo momento, sono proprio io all'apice del mio masochismo.
Sposa
: Bill... È tua figlia... Aaah! La mia bambina. Ah... Quattro anni. Quattro anni.
Buck
: Il prezzo è 75 dollari a botta, amico. Non ti attizza l'esperienza?
Camionista
: Ah, come no?
Buck
: 20, 40, 60, 75... Sì. Ecco le regole. Regola numero uno: niente botte. Se domani l'infermiera scopre un occhio nero e qualche dente in meno, il gioco è finito. Quindi niente pugni in bocca, in nessuna circostanza. E a proposito, la cagnetta sputa. È un riflesso motorio, niente di che. Ma che sputi o no, niente pugni. Allora, ti è entrata bene nella zucca la regola numero uno?
Camionista
: Sì.
Buck
: Bene. Regola numero due: niente morsi e niente succhiotti. In pratica, niente segni di alcun genere. A parte questo, puoi sbizzarrirti come vuoi.
Camionista
: Eh, eh, eh, eh!
Buck
: Ah, le tubazioni interne non le funzionano più, quindi puoi venirle dentro quanto ti pare. Non fare casino e non sporcare. Torno tra venti minuti.
Camionista
: Eh, eh, eh, eh!
Buck
: Ecco. Oh, cazzo! Eh, dimenticavo: non sempre, ma a volte, quella troia ha la fica più asciutta di un bidone di sabbia. Se è secca, lubrificala con questa e datti da fare. Divertiti, amico!
Camionista
: Eh, eh, eh, eh! Oh, sì. Oh, sì, sei la più bella che mi sono scopato, oggi. Aaah! Aaah!
Buck
: Ehi, stallone, il tempo è scaduto. Finito o no, io entro. Ehi, amico, te la sei spassata, bello? Oh... Aaah!
Sposa
: Dov'è Bill? Dov'è Bill?
Buck
: Ti prego, smettila.
Sposa
: Dov'è Bill?
Buck
: Non so chi sia Bill.
Sposa
: Cazzate!
Buck
: Bene, ma guarda che bel bocconcino. Non identificata, eh? Non
sappia
mo un cazzo di te. Io sono di Huntsville, Texas. Mi chiamo Buck e sono qui per fottere. Ah, ah, ah, ah!
Sposa
: Tu ti chiami Buck, vero? E sei venuto per fottere. Vero?
Buck
: Un momento, aspetta...
Sposa
: Pussy-wagon. Fanculo.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Commodo
: Perché è ancora vivo?
Lucilla
: Non lo so.
Commodo
: Non dovrebbe essere vivo. Questo mi irrita molto. Sono terribilmente irritato. Ho fatto quanto dovevo fare. Se nostro padre avesse potuto fare a modo suo l'impero sarebbe stato fatto a pezzi. Lo capisci?
Lucilla
: Sì.
Commodo
: Che cosa hai provato quando lo hai visto?
Lucilla
: Non ho provato niente.
Commodo
: Ti ha colpito profondamente, non è vero?
Lucilla
: Non più di quanto io abbia colpito lui.
Commodo
: Mi hanno mentito in Germania. Mi avevano detto che era morto. Se mi hanno mentito non mi rispettano. Se non mi rispettano, come potranno amarmi?
Lucilla
: Allora dovrai far sì che le legioni
sappia
no che il tradimento non resterà impunito.
Commodo
: Povera sorella. Non vorrei essere tuo nemico.
Lucilla
: Che cosa farai?
Guardia
: Da questa parte.
Lucilla
: Le ricche matrone pagano bene per passare la notte coi loro campioni preferiti.
Massimo
: Sapevo che tuo fratello avrebbe mandato dei sicari, non credevo che avrebbe inviato il migliore!
Lucilla
: Massimo, lui non sa che sono qui.
Massimo
: Mia moglie e mio figlio sono stati bruciati e crocifissi da vivi!
Lucilla
: Non sapevo niente.
Massimo
: Non mentirmi!
Lucilla
: Io ho pianto per loro.
Massimo
: Come hai pianto per tuo padre? Come hai pianto per tuo padre?
Lucilla
: Ho vissuto in una prigione di paura da quel giorno. Non poter piangere tuo padre per timore di tuo fratello. Vivere nel terrore ogni momento di ogni giorno perché tuo figlio è l'erede al trono. Oh, se ho pianto.
Massimo
: Mio figlio era innocente!
Lucilla
: Come lo è il mio! Dovrà morire anche mio figlio perché tu possa fidarti di me?
Massimo
: Che cosa ti importa se mi fido di te o no?
Lucilla
: Gli dei ti hanno risparmiato, non lo capisci? Oggi ho visto uno schiavo diventare più potente dell'imperatore di Roma!
Massimo
: Gli dei mi hanno risparmiato? Io sono alla loro mercé. Il mio unico potere è di divertire il popolo!
Lucilla
: Quello è il potere! Il popolo è Roma! E finché Commodo lo controlla, controlla ogni cosa. Ascoltami, mio fratello ha dei nemici, in primo luogo nel Senato. Ma poiché il popolo lo segue, nessuno ha osato levarsi contro di lui prima di te.
Massimo
: Gli si oppongono senza fare niente!
Lucilla
: Ci sono politici che hanno dedicato la loro vita a Roma. Un uomo più di tutti. Se riesco a convincerlo, tu lo incontrerai?
Massimo
: Non riesci a capire? Potrei morire qui stanotte o nell'arena domani mattina! Io sono uno schiavo! Che cosa credi che possa mai fare?
Lucilla
: Quest'uomo vuole quello che vuoi tu.
Massimo
: Allora che uccida lui Commodo!
Lucilla
: Conoscevo un uomo una volta. Un uomo nobile. Un uomo di saldi princìpi, che amava mio padre e che mio padre amava. Quell'uomo servì bene Roma.
Massimo
: Quell'uomo non c'è più. Tuo fratello ha fatto bene il suo dovere.
Lucilla
: Lasciati aiutare da me.
Massimo
: Sì, tu puoi aiutarmi. Dimentica di avermi conosciuto. E non tornare mai più qui. Guardia! Questa donna ha finito con me.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Folla
: Vattene via! Sei da disprezzare! Via! Via!
Gracco
: Entra in Roma come un eroe conquistatore. Ma cos'ha conquistato?
Falco
: Dagli tempo, Gracco. È giovane. Io credo che possa fare molto bene.
Gracco
: Per Roma o per te? Va' da tua madre, Lucio, ne sarà contenta.
Lucilla
: Lucio.
Lucio
: Madre.
Bambino
: Ave, Cesare.
Commodo
: Senatori.
Falco
: Roma saluta il suo nuovo imperatore. I tuoi leali sudditi ti danno il benvenuto, Cesare.
Commodo
: Ti ringrazio, Falco. E quanto ai leali sudditi... confido che non siano costati troppo.
Gracco
: Cesare.
Commodo
: Gracco.
Gracco
: Tutta Roma gioisce del tuo ritorno, Cesare. Ci sono molte questioni che richiedono la tua attenzione.
Commodo
: Senatori.
Gracco
: Perché ti sia di guida, Cesare, il Senato ha preparato una serie di disposizioni per iniziare ad affrontare i molti problemi della città, a cominciare dal risanamento del quartiere greco, per combattere la peste che là si sta già diffondendo. Quindi se l'imperatore...
Commodo
: Sh! Ma non capisci, Gracco? È appunto questo il grande problema, no? Mio padre passava tutto il suo tempo a studiare, sui libri, a imparare, a filosofeggiare... Trascorreva le ore del crepuscolo a leggere gli scritti del Senato. E nel frattempo dimenticava il popolo.
Gracco
: Ma il Senato è il popolo, Cesare, scelto proprio dal popolo per parlare per il popolo.
Commodo
: Dubito che la maggior parte del popolo mangi bene come te, Gracco, o abbia le tue splendide amanti, Gaio. Io credo di capire il mio popolo.
Gracco
: Allora forse Cesare sarà tanto buono da spiegare anche a noi, data la sua vasta esperienza sul campo.
Senatori
: Ah, ah, ah, ah!
Commodo
: Io lo chiamo amore. Io sono il padre, il popolo i figli, e li stringerò al mio petto, e li abbraccerò stretti.
Gracco
: Hai mai abbracciato un uomo che muore di peste, Cesare?
Commodo
: No. Ma se mi interromperai ancora, ti assicuro che lo farai tu.
Lucilla
: Senatore, mio fratello è molto stanco. Lascia il tuo rotolo a me. Cesare farà ciò che Roma richiede.
Gracco
: Augusta Lucilla, come sempre le tue maniere gentili impongono obbedienza
Commodo
: Chi sono loro per ammonire me?
Lucilla
: Commodo, il Senato ha la sua utilità.
Commodo
: Quale utilità? Non fanno altro che parlare. Dovremmo essere... soltanto tu e io, e Roma.
Lucilla
: Non pensarci neanche! C'è sempre stato un Senato.
Commodo
: Roma è cambiata. Ci vuole un imperatore per governare un impero.
Lucilla
: Certo, ma... lascia al popolo le sue...
Commodo
: Illusioni?
Lucilla
: Tradizioni.
Commodo
: La guerra di mio padre contro i barbari, lo ha detto lui stesso, non ha portato niente, ma il popolo lo amava.
Lucilla
: Il popolo ama sempre le vittorie.
Commodo
: Perché? Non assistono alle battaglie. Cosa gliene importa della Germania?
Lucilla
: Il popolo tiene alla grandezza di Roma.
Commodo
: La grandezza di Roma? E che cos'è la grandezza?
Lucilla
: È un'idea, la grandezza. La grandezza è una visione.
Commodo
: Esatto. Una visione. Non lo capisci, Lucilla? Io darò al popolo una visione di Roma e il popolo mi amerà per questo. E presto dimenticherà quei vecchi uomini rinsecchiti e le loro tediose parole. Io darò loro al popolo la visione più grande che abbia mai avuto.
Gaio
: Giochi! 150 giorni di giochi!
Gracco
: È più intelligente di quanto pensassi
Gaio
: Intelligente! A Roma riderebbero tutti di lui, se non avessero paura dei suoi pretoriani.
Gracco
: Paura e meraviglia. Una potente combinazione
Gaio
: Credi davvero che il popolo si lascerà sedurre da questo?
Gracco
: Credo che lui
sappia
cos'è Roma. Roma è il popolo. Farà qualche magia per loro, per distrarli. Toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante di Roma non
è certo il marmo del Senato, ma è la sabbia del Colosseo. Lui porterà loro la morte, e in cambio lo ameranno.
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
I Gladiatore
: Ispanico.
II Gladiatore
: Ispanico.
III Gladiatore
: Ispanico.
IV Gladiatore
: Ispanico.
V Gladiatore
: Ispanico.
VI Gladiatore
: Ispanico.
VII Gladiatore
: Ispanico.
VIII Gladiatore
: Ispanico.
Guardiano
: Apri il cancello.
Massimo
: Non vi siete divertiti? Non vi siete divertiti? Non siete qui per questo?
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
Proximo
: Che cosa vuoi? Hm? Una donna? Un ragazzo?
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare.
Proximo
: Sì, è vero. Tu sei bravo, Ispanico, ma non così bravo. Potresti essere magnifico.
Massimo
: Mi ordinano di uccidere, io uccido. Tanto basta.
Proximo
: Tanto basta per le province, ma non per Roma. Il giovane imperatore ha proclamato una serie di spettacoli per commemorare suo padre, Marco Aurelio. Lo trovo divertente, visto che è stato Marco Aurelio, il saggio, il sapiente Marco Aurelio, a interrompere i giochi. Hm? E così, dopo cinque anni passati a guadagnarci faticosamente da vivere in villaggi infestati dalle pulci, finalmente torniamo al posto che ci spetta: il Colosseo. Oh! Dovresti vedere il Colosseo. Cinquantamila Romani che osservano ogni movimento della tua spada, aspettando che vibri il colpo ferale. Il silenzio prima del fendente, e il fragore dopo, cresce, cresce e si solleva come... come... come una tempesta, come se tu fossi Giove Tonante.
Massimo
: Tu sei stato gladiatore.
Proximo
: Sì, lo ero.
Massimo
: Hai vinto la tua libertà?
Proximo
: Tanto tempo fa l'imperatore mi fece dono del rudis. È solo una verga di legno, il simbolo della tua libertà. Egli... egli mi toccò la spalla e io fui libero.
Massimo
: Ah, ah, ah! Tu conoscevi Marco Aurelio?
Proximo
: Non ho detto che lo conoscevo! Ho detto che mi toccò la spalla!
Massimo
: Mi chiedi quello che voglio. Voglio stare in piedi davanti all'imperatore, come hai fatto tu.
Proximo
: Allora ascoltami. Impara da me. Io non sono stato il migliore perché uccidevo velocemente. Ero il migliore perché la folla mi amava. Conquista la folla, e conquisterai la libertà.
Massimo
: Conquisterò la folla. Gi darò qualcosa che non ha mai visto prima.
Proximo
: Ah, ah, ah, ah, ah! Allora, Ispanico, andremo a Roma insieme e vivremo avventure sanguinose, e la grande meretrice ci allatterà finché saremo grassi e felici e non potremo più succhiare. E allora, quando saranno morti tanti uomini, forse tu avrai la tua libertà. Ecco, usa questa.
Juba
: È laggiù, da qualche parte, il mio paese, casa mia. Mia moglie prepara il cibo, mia figlia va a prendere l'acqua al fiume. Le potrò mai rivedere? Io non credo.
Massimo
: Pensi di rivederle dopo la tua morte?
Juba
: Penso di sì, però io morirò presto. Loro non moriranno per molti anni. Dovrò aspettare.
Massimo
: Ma tu aspetteresti loro?
Juba
: Certo.
Massimo
: Vedi, mia moglie e mio figlio, loro mi stanno già aspettando.
Juba
: Li rincontrerai un giorno. Ma non ancora. Non ancora. Sì.
Massimo
: Non ancora. Non ancora.
Bambino
: I gladiatori!
Gladiatori
: Andiamo a vedere!
Guardia
: Fuori! Scendete, muovetevi! Venite fuori!
Proximo
: Sono felice di rivederti, amico mio. Portami fortuna.
Guardia
: State fermi.
Juba
: Hai mai visto niente del genere prima d'ora? Non sapevo che gli uomini potessero costruire cose simili.
Proximo
: Conquista la folla.
Guardia
: Dentro! Muovetevi, entrate, forza! Mettetevi tutti in fila!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Daniel Jackson
: Ci sono simboli dappertutto, ehm... Nomi, titoli e ranghi dei proprietari, offerte, tutti gli edifici più importanti dell'epoca erano coperti di geroglifici molto elaborati. Quand'è che la comunità scientifica accetterà il fatto che i faraoni della IV° dinastia non hanno costruito la grande piramide di Cheope? No, un momento, all'interno della piramide, la più imponente struttura mai eretta dall'uomo, è totalmente privo di qualunque iscrizione! E...
Scettico #1
: Dottor Jackson, lei tralascia il fatto che il colonnello Vyse rinvenì iscrizioni ritrovati dagli scalpellini, con il nome di Cheope all'interno della piramide!
Daniel Jackson
: La sua scoperta era un falso.
[si mette a scrivere sulla lavagna]
Scettico #1
: Spero che ce ne darà le prove!
Scettico #2
: Secondo lei, allora, chi ha costruito le piramidi?
Daniel Jackson
: Non ne ho la più pallida idea, sinceramente. Ma può essere stato...
Scettico #2
: Qualcuno da Atlantide? Marziani, potrebbe darsi!
[ridono]
Daniel Jackson
: Il punto fondamentale è stabilire quando furono costruite.
[i membri del pubblico iniziano ad alzarsi per andarsene]
Sappia
mo tutti che con le nuove tecniche geologiche la datazione della Sfinge va spostata indietro nel tempo, e quindi io credo che dovremmo rivedere le conoscenze fin qui acquisite che ci portavano a pensare che... vorrei dirvi... che un sistema avanzato di scrittura che finora sono riuscito a decifrare era presente già nelle due prime dinastie e che in un certo senso... è come se fosse basato su un prototipo molto... precedente...
[se ne sono andati tutti]
Cos'è, la pausa per il pranzo?
Daniel Jackson
Dal film:
Stargate
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Siamo appena entrati nel regno di Gondor. Minas Tirith, la città dei Re. Fate largo!
Pipino
: È l'albero. Gandalf. Gandalf.
Gandalf
: Sì, l'Albero Bianco di Gondor. L'albero del Re. Il sire Denethor, tuttavia, non é il Re. È solo un Sovrintendente, un custode del trono. Ora fa' attenzione: il sire Denethor è il padre di Boromir. Dargli notizia della morte del suo amato figliolo non sarebbe saggio. E non menzionare Frodo né l'Anello. E non dire niente nemmeno di Aragorn. In effetti, è meglio che non parli, Peregrino Tuc. Salute a te, Denethor, figlio di Ecthelion, signore e Sovrintendente di Gondor. Giungo con notizie in questa ora buia, e con consigli.
Denethor
: Forse giungi per spiegare questo. Forse sei qui per dirmi perché mio figlio è morto.
Boromir
: Ah!
Pipino
: Boromir è morto per salvare noi, il mio parente e me. È caduto difendendoci da molti nemici.
Gandalf
: Pipino!
Pipino
: Io offro i miei servigi, anche se insufficienti, in pagamento di questo debito.
Gandalf
: Alzati! Mio signore, ci sarà il momento del cordoglio per Boromir, ma non è adesso. La guerra è in arrivo. Il nemico è quasi alle porte. Come Sovrintendente, devi difendere questa città. Dove sono gli eserciti di Gondor? Hai ancora degli amici. Non sei solo in questa lotta. Manda un messaggio a Théoden di Rohan. Che accenda i segnali!
Denethor
: Tu credi di essere saggio, Mithrandir. Ma con le tue sottigliezze non hai discernimento. Credi che gli occhi della Torre Bianca siano ciechi? Io ho visto più di quanto tu
sappia
. Con la tua mano sinistra mi useresti come scudo contro Mordor, e con la destra cercheresti di soppiantarmi. So chi cavalca con Théoden di Rohan. Ah, sì! È giunta voce alle mie orecchie di questo Aragorn, figlio di Arathorn, e te lo dico ora: non intendo piegarmi a questo Ramingo del Nord, l'ultimo di una cenciosa casata a lungo orbata di signoria e comando.
Gandalf
: Non ti è concessa l'autorità per negare il ritorno del Re, Sovrintendente.
Denethor
: Il regno di Gondor è mio e di nessun altro!
Gandalf
: Vieni.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Sappia
mo benissimo che al cinema lavorano sempre le stesse persone, non sono io a dover dire chi, perché è sotto gli occhi di tutti.
Giuliana De Sio
Frasi di Giuliana De Sio
Faramir
: Quali notizie?
Parn
:
Sappia
mo che Saruman ha attaccato Rohan. ll popolo di Théoden è fuggito al Fosso di Helm. Ma dobbiamo sorvegliare i nostri confini. Gli Orchi avanzano. Sauron sta schierando un esercito. Easterling e Sudroni attraversano il Nero Cancello.
Faramir
: Quanti sono?
Parn
: Alcune migliaia. Ogni giorno aumentano.
Faramir
: Chi copre il fiume a nord?
Parn
: Abbiamo tolto 500 Uomini da Osgiliath. Se la città sarà attaccata, non resisteremo.
Faramir
: Saruman attacca da Isengard. Sauron da Mordor. La battaglia si scatenerà sugli Uomini da entrambi i fronti. Gondor è debole. Sauron colpirà presto, e lo farà con violenza. Ora sa che non abbiamo la forza per respingerlo. I miei mi dicono che siete spie degli orchi.
Sam
: Spie? No, aspetta un momento!
Faramir
: Se non siete spie, allora chi siete? Parlate!
Frodo
: Siamo Hobbit della Contea. Frodo Baggins è il mio nome e lui è Samvise Gamgee.
Faramir
: La guardia del corpo?
Sam
: Il giardiniere.
Faramir
: E dov'è il vostro amico furtivo? Quella creatura errante di aspetto sgradevole.
Frodo
: Non c'è nessun altro. Siamo partiti da Gran Burrone con sette compagni. Uno l'abbiamo perso a Moria, due erano miei congiunti. C'erano anche un Nano, un Elfo e due Uomini. Aragorn, figlio di Arathorn, e Boromir di Gondor.
Faramir
: Sei amico di Boromir?
Frodo
: Sì. Da parte mia.
Faramir
: Ti addolorerà sapere che è morto.
Frodo
: Morto? Come? Quando?
Faramir
: Eri un suo compagno, speravo lo dicessi tu a me. Era mio fratello.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci crediamo superiori agli animali solo perché usiamo un linguaggio di comunicazione diverso, perché costruiamo case di mattoni anziché tane, perché
sappia
mo fare le guerre con le armi anziché coi denti.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Saruman
: Il fumo si alza dal monte Fato. L'ora è tarda, e Gandalf il Grigio cavalca verso Isengard, in cerca del mio consiglio. Perché è per questo che sei venuto, non è così? Il mio vecchio amico...
Gandalf
: Saruman.
Saruman
: Ne sei sicuro?
Gandalf
: Senza alcun dubbio.
Saruman
: Così l'Anello del Potere è stato trovato.
Gandalf
: In tutti questi lunghi anni è stato nella Contea, sotto il mio naso.
Saruman
: E non hai avuto la capacità di riconoscerlo. Il tuo amore per la foglia-pipa dei Mezzuomini ti ha rallentato il cervello.
Gandalf
: Ma abbiamo ancora tempo, tempo per contrastare Sauron, se agiamo in fretta.
Saruman
: Tempo? Quanto tempo credi che abbiamo? Sauron ha riacquistato molto del suo antico potere. Non può ancora assumere forma fisica, ma il suo spirito non ha perduto nulla della sua potenza. Rinchiuso nella sua fortezza, il Signore di Mordor vede, tutto. Il suo sguardo trafigge nuvole, ombra, terra e... carne. Sai a cosa mi riferisco, Gandalf. Un grande occhio, senza palpebre, avvolto nelle fiamme.
Gandalf
: Sì, è Sauron.
Saruman
: Sta richiamando a lui tutto il male. Presto avrà radunato un esercito abbastanza imponente da lanciare un attacco alla Terra di Mezzo.
Gandalf
: Sai questo? Come?
Saruman
: Perché l'ho visto.
Gandalf
: Un palantír è un attrezzo pericoloso, Saruman.
Saruman
: Perché? Perché dovremmo noi temere di usarlo?
Gandalf
: Non possono spiegarci tutto, le perdute pietre veggenti. Non
sappia
mo chi altri potrebbe stare a guardare.
Saruman
: L'ora è più tarda di quanto credi. Le forze di Sauron si stanno già muovendo. I Nove hanno lasciato Minas Morgul.
Gandalf
: I Nove?
Saruman
: Hanno attraversato il fiume Isen la vigilia di Mezz'Estate, travestiti da cavalieri neri.
Gandalf
: Hanno raggiunto la Contea?
Saruman
: Troveranno l'Anello. E uccideranno colui che lo porta.
Gandalf
: Frodo!
Saruman
: Non avrai pensato che un Hobbit potesse contrastare la volontà di Sauron?
Nessuno può farlo. Contro il potere di Mordor non ci può essere vittoria. Noi dobbiamo unirci a lui, Gandalf. Dobbiamo unirci a Sauron. Sarebbe saggio, amico mio.
Gandalf
: Dimmi, amico... da quando Saruman il Saggio ha abbandonato la ragione per la pazzia?
Saruman
: Ti ho dato la possibilità di aiutarmi spontaneamente, ma tu hai scelto la via del dolore!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Non potete conoscere la storia a meno che non
sappia
te come i capi si muovono con le sue correnti. Ciascun capo richiede che degli estranei perpetuino la sua leadership. Esaminate con attenzione la mia carriera: io ero capo, e straniero. Non supponete che io abbia creato tutto da solo una Chiesa-Stato. Quella era la mia funzione di capo, ed io ho copiato i modelli storici. Le arti barbariche del mio tempo mi rivelano come uno straniero. La poesia favorita: l'epica. L'ideale popolare drammatico: l'eroismo. La danza: selvaggiamente scatenata. Tutte cose stimolanti per far sentire alla gente ciò che gli ho portato via. Di che cosa li ho derubati? Del diritto di scegliere un ruolo nella storia.
[Leto II - il Tiranno - Traduzione di Bebe Vether]
Frank Herbert
Cit. da
La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
Dallas
[osservando l'analisi interna del Facehugger su Kane]
: Che cos'ha nella gola, Ash?
Ash
: Direi che gli sta dando ossigeno.
Dallas
: Lo ha paralizzato, lo ha messo in coma... E lo tiene in vita. Che diavolo significa, dobbiamo levarglielo!
Ash
: Un momento, un momento... Non facciamo cose affrettate. Finora
sappia
mo ben poco: presumiamo che gli stia dando ossigeno. Se lo rimuoviamo... Può ucciderlo.
Dallas
: Sono disposto a correre questo rischio, portiamoglielo via.
Ash
: Ti assumi la responsabilità?
Dallas
: Sì, sì! Mi assumo io la responsabilità, scoprilo.
Dal film:
Alien
Scheda film e trama
Frasi del film
Immaginate per un momento come sarebbe la nostra vita se avessimo accesso diciamo...al 20% delle nostre capacità cerebrali. Questo primo stadio ci potrebbe dare la possibilità di avere il controllo completo del nostro corpo.
[...]
Se ci riflettete è davvero sconcertante pensare che i greci, gli egiziani e gli indiani sapessero dell'esistenza delle cellule secoli prima dell'invenzione del microscopio. E che dire a proposito di Darwin, che tutti presero per matto quando presento la sua teoria dell'evoluzione? Sta a noi provare ad andare oltre le regole e le leggi e passare dall'evoluzione alla rivoluzione. Cento miliardi di neuroni per essere umano di cui soltanto il 15% è attivo. Vi sono più connessioni in un corpo umano di quante stelle ci sono in una galassia. Noi possediamo una rete gigantesca di informazioni a cui non abbiamo quasi nessun accesso.
[...]
Lo stadio successivo sarebbe probabilmente il controllo di altre persone, ma per questo dovremmo accedere ad almeno il 40% delle nostre capacità cerebrali. Dopo il controllo di noi stessi e di altri ci sarebbe il controllo della materia. Ma adesso stiamo entrando nel regno della fantascienza. E ne
sappia
mo tanto quanto un cane che guarda la Luna.
Samuel Norman
Dal film:
Lucy
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Su, prego, entri. Si accomodi, su.
Grady
: Grazie, sir. Grazie. Allora, vediamo se viene via con un po' d'acqua.
Jack
: Oh, bene, ecco. Lo poggio qui, il mio bourbon e Advocaat, okay?
Grady
: Eh, eh! Solamente un minuto, sir.
Jack
: Ma certo. Senta, Jeeves, qui come la chiamano?
Grady
: Grady, sir, Delbert Grady.
Jack
: Grady?
Grady
: Sì, sir.
Jack
: Delbert Grady?
Grady
: Esatto, sir.
Jack
: Mister Grady, noi due ci siamo mai visti prima?
Grady
: No, sir. Credo proprio di no. Ecco, sì, sta venendo via, sir.
Jack
: Ehm... Mister Grady... ma lei non era il custode di quest'albergo?
Grady
: Ma no, sir, non mi pare proprio.
Jack
: Eh? Lei è sposato, non è vero, Mister Grady?
Grady
: Certo, sir. Ho moglie e due figlie, sir.
Jack
: E... dove sono ora?
Grady
: Oh, da qualche parte, al momento dove non saprei, sir.
Jack
: Mister Grady, lei faceva il custode, qui. Io l'ho riconosciuta. Ho visto su dei giornali una sua fotografia. Lei ha... fatto a pezzi moglie e figlie, piccolissimi pezzi, e... poi si è sparato al cervello.
Grady
: È strano, sir. Molto. È una cosa che non ricordo affatto.
Jack
: Mister Grady, io lo so che lei era il custode dell'albergo.
Grady
: Mi spiace di doverla contraddire, ma è lei il custode dell'albergo. È sempre stato lei il custode. Io lo so perché... io sono qui da sempre. Deve sapere, mister Torrance, che suo figlio fa tutto il possibile per inserire un elemento estraneo in questa situazione? Lo sapeva, sir?
Jack
: No.
Grady
: È così, mister Torrance.
Jack
: Chi è?
Grady
: Un negro.
Jack
: Un negro?
Grady
: Negro, cuoco.
Jack
: E come?
Grady
: Suo figlio ha dei poteri segreti. Credo che lei non
sappia
quanti ne ha, sir. Ma vede, sta provando ad usare questi poteri contro di lei, capisce?
Jack
: Lui è un bambino che ha molta volontà.
Grady
: Certo che ne ha, mister Torrance. Ha molta volontà, suo figlio. Ed è anche... anche birbone, se posso prendermi la libertà di dirlo.
Jack
: È sua madre. È lei che si mette in mezzo.
Grady
: Una parolina, forse sarà il caso di dirgliela. Se... Se mi permette, le do un consiglio, e magari più di uno. Le mie figlie, all'inizio, non amavano affatto l'Overlook Hotel. Una di loro, addirittura, rubò una scatola di fiammiferi e cercò di dargli fuoco. Ma io le punii tutte e due. E quando mia moglie si mise in mezzo per impedirmi di fare il mio dovere, io punii anche lei.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: Ciao tesoro. Come sta andando?
Jack
: Bene.
Wendy
: Fatto un gran lavoro oggi?
Jack
: Certo.
Wendy
: Ehi, alla televisione dicono che nevicherà.
Jack
: E io che cosa dovrei farci, Wendy?
Wendy
: Oh, andiamo, tesoro, come sei scontroso, oggi!
Jack
: Ti prego. Non sono affatto scontroso. È solo che vorrei finire il mio lavoro.
Wendy
: Okay. Non ti darò fastidio. Torno fra un po' con un paio di sandwich, che ne dici? E magari poi mi fai leggere qualcosa.
Jack
: Wendy, forse è bene che tu
sappia
che quando vieni da queste parti e mi interrompi, mi fai perdere la concentrazione. Mi distrai, capisci? E mi ci vuole un casino di tempo prima che io riesca a ritrovare il filo, sono chiaro?
Wendy
: Sì.
Jack
: Bene. Mettiamo una regola nuova. Quando io sto qua e mi senti battere a macchina, o non mi senti battere a macchina, qualsiasi cazzo tu mi senti fare qui, quando mi trovo qui vuol dire sempre che sto lavorando. Allora fammi il porco piacere di non venire. Tu che ne dici, ci riesci a farlo?
Wendy
: Sì.
Jack
: Brava. Allora vedi di iniziare da adesso, levati dai coglioni, eh?
Wendy
: Okay.
Danny
: Ti prendo!
Wendy
: Dai!
Danny
: Dai, fermati!
Wendy
: E sì che mi fermo. Ah!
Danny
: Tieni!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Lunney
: Okay gente, massima attenzione! Questa si fa alla cieca!
Tecnico Grumman
: ...e tieni presente che non abbiamo mai tentato niente del genere prima. Accensione, giù la potenza. Accensione, giù la potenza. Accensione, controllo manuale.
Gene
: Senti, si accenderà, sì o no?
Tecnico Grumman
: Voglio solo che tu
sappia
che il motore non è mai stato verificato in queste condizioni. Mi sono spiegato o no?
Gene
: Ti ho capito benissimo. Ti garantisco che non ti riterrò personalmente responsabile. Se si accende, si accende, e Lovell farà il resto.
Tecnico Grumman
: Okay.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Controllo
: Se l'amperometro sale oltre i 20 in qualsiasi momento allora c'è uno sbaglio. Se lo vediamo schizzare su, addio computer di guida e i ragazzi non rientrano, è chiaro?
I Tecnico
: Ma quanta energia abbiamo da gestire?
Controllo
: Sì e no per questa caffettiera per nove ore.
II Tecnico
: John.
Controllo
: Sì?
II Tecnico
: Senti, Ken Mattingly è arrivato.
Controllo
: Ricevuto. È qui.
Young
: Stanno perdendo calore dal momento dell'incidente. Presto avranno un sacco di condensa acquosa sui pannelli di controllo.
Controllo
: Ken, meno male che sei qui. Sai già tutto?
Ken
: Ehm, John mi ha aggiornato. Quanto ci resta dentro le batterie?
Controllo
: Non lo
sappia
mo.
Ken
: Beh, dobbiamo cercare di rialimentare il modulo di comando.
Controllo
: Già. Ma tu sai come?
Ken
: Dipende tutto dalle sequenze. Se eliminiamo tutto quanto non è necessario e riattiviamo le cose nella giusta sequenza, forse...
Controllo
: Sono d'accordo.
Ken
: Hai già cominciato una procedura?
Controllo
: Beh, gli ingegneri ci hanno provato, ma la barca è tua. Tocca a te adesso.
Ken
: Okay. Frank, voglio il simulatore freddo e scuro. Dammi esattamente le stesse condizioni in cui sono loro adesso, e mi serve lo stato attuale di tutta la strumentazione.
Frank
: D'accordo.
Ken
: Mi serve una torcia elettrica. Non è quella che hanno lassù. Non mi date niente che non abbiano a bordo. Tecnico: Si va in scena, ragazzi. Speditelo nello spazio.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
I Tecnico
: Mi leggi i tuoi dati?
II Tecnico
: Secondo le procedure...
III Tecnico
: Sono praticamente...
Gene
: Okay, gente. State a sentire.
I Tecnico
: Tieni.
II Tecnico
: Forza, ragazzi, datevi da fare.
Gene
: Dunque: voglio che vi scordiate tutti quanti il piano di volo. Da questo momento in avanti improvvisiamo una nuova missione.
Ingegnere
: Accidenti! Mi dispiace. Chiama qualcuno che lo sistemi. Si troverà pure una lampada.
Gene
: Come li riportiamo a casa? Loro sono qui. Gli facciamo invertire la rotta e li riportiamo indietro?
Rientro
: Sì, certo. È la cosa migliore.
I Tecnico
: Mentre riflettiamo...
II Tecnico
: ...l'accensione...
III Tecnico
: No. Non sono d'accordo.
IV Tecnico
: Ma perché?
Jerry
: No, nossignore. Li mettiamo su una traiettoria di rientro libero.
Tecnico
: Esatto.
Jerry
: È l'alternativa con meno problemi per la sicurezza.
Gene
: Ha ragione Jerry. Usiamo la gravità della Luna per farli rientrare.
Rientro
: No. Il LEM non mantiene in vita tre persone per così tanto tempo.
Controllo
: Ce la fa appena per due.
Rientro
: Secondo me, dobbiamo annullare la missione, far dietrofront e riportare subito i ragazzi a casa.
Controllo
: Recuperiamoli subito. È l'unica cosa.
Jerry
: Un momento. Non
sappia
mo nemmeno se il motore dell'Odyssey funziona, e se si sono verificati danni gravi all'astronave.
Tecnico Guida
: Così esplodono e addio.
Rientro
: Non è questo il problema. Così perdiamo tempo!
Tecnico
: Oh, sentite, io non ho nessuna intenzione di indorarvi la pillola!
Gene
: Okay, silenzio! Silenzio tutti, per piacere. Vediamo di stare calmi. Il solo motore con sufficiente potenza per l'annullamento della missione è l'SPS del modulo di servizio. Lovell dice che può essere rimasto danneggiato in un'esplosione, quindi consideriamolo andato. Se lo accendiamo può saltare tutto quanto. È troppo rischioso, e non possiamo correre rischi. L'unica cosa per cui serve il modulo di comando è il rientro, quindi ci serve solo il LEM. Il che vuol dire: traiettoria di ritorno libero. Una volta che avranno fatto il giro della Luna, accendiamo il motore del LEM fino ad acquistare un po' di velocità e li riportiamo a casa di corsa.
Rientro
: Ah, Gene, io mi chiedevo cosa ne pensano quelli della Grumman.
Tecnico Grumman
: Non possiamo dare nessuna garanzia. Noi abbiamo progettato il LEM per scendere sulla Luna, non per accendere il motore per correggere la rotta.
Gene
: Beh, sfortunatamente non scendiamo sulla Luna, giusto? Non mi interessa per che cosa sia stato progettato, mi interessa che cosa può fare. Quindi mettiamoci al lavoro e facciamo un piano, d'accordo?
Tecnico
: Okay, al lavoro.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Tecnico
: Uno, due. State indietro prego. Indietro.
Jim
: Ah, Guenter Wendt. Chi ce l'ha portato qui? Il vent?
Guenter Wendt
: Jim! Ah, ah, ah! Vai a spasso sulla Luna, eh?
Jim
: Ja, ja. Spazire und...
Tecnico
: Scusi.
Jim
: Ci parliamo pure sulla Luna.
I Tecnico
: Va bene, qua pare che sia tutto a posto.
II Tecnico
: Bene.
Tecnico
: Alza il braccio sinistro.
Jack
: Qui serve un controllo ai ventilatori. Fa un po' caldo qua dentro, eh?
Tecnico
: Come andiamo oggi?
Fred
: Bene.
Tecnico
: Pronto?
Fred
: Sì.
Marilyn
: Oh, Gesù! Oddio, no!
I Tecnico
: Controllo sùbito, dopo che hai indossato la tuta.
II Tecnico
: Fate attenzione.
I Tecnico
: Ricevuto. Anche la cinghia è bloccata.
II Tecnico
: Controlliamo tutti i manometri. Comunicazione sulla linea...
I Tecnico
: ... la ventilazione...
Tecnico
: Fred.
Fred
: Cosa?
Tecnico
: La gomma.
Fred
: Ah, scusa. Grazie.
Jack
: Gli faccio fare un bel giro panoramico.
I Tecnico
: Fagli vedere chi sei, Jack.
II Tecnico
: Ti serve più aria?
Marilyn
: Ti va una mela?
Mary
: Ciao, tesoro.
Mary
: Oh, Marilyn, ciao.
Marilyn
: Ciao, Mary, come stai?
Mary
: Ah, sono già isterica.
Marilyn
: Non avrai mica finito il tempo?
Mary
: No, mancano trenta giorni. Poi c'è il mio, di lancio.
Funzionario MOCR
: È per Gene.
Jerry Bostick
: La signora Kranz ha tirato di nuovo fuori ago e filo.
Tecnico Guida
: Uhm, l'ultimo pareva comprato da uno zingaro.
Jerry
: La tradizione non si discute.
Gene Krantz
: Ricevuto e compreso.
Tom
: Da parte di tua moglie, Gene.
Gene
: Grazie, Tom. Cominciavo a preoccuparmi. Ah, eccolo qua.
I Tecnico
: Bello. Questo mi piace, Gene.
II Tecnico
: Sei un figurino, Gene.
Wendt
: Jim, sei a posto.
Tecnico
: Bellissimo.
Andy
: Molto elegante.
Tecnico
: Ehi, Gene. Allora possiamo procedere, eh?
Gene
: Teneteli per l'ammaraggio, ragazzi. Controllori volo Apollo 13, attenzione. Datemi un go, no go per il lancio. Vettore.
Vettore
: Go.
Gene
: Rientro.
Rientro
: Go.
Gene
: Controllo traiettoria.
Jerry
: Per me go, volo.
Gene
: Sistema telemetrico.
Tecnico Guida
: Go.
Gene
: Medico.
Dr. Chuck
: Go, volo.
Gene
: Controllo elettrico.
Sy Liebergot
: Go, volo.
Gene
: Guida e navigazione.
GNC - Guidance, Navigation & Control
: Go, volo.
Gene
: Extraveicolare.
EVA - Extra Vehicular Activity
: Go.
Gene
: Controllo.
Controllo
: Go, volo.
Gene
: Procedure.
Procedure
: Go.
Gene
: Strumenti.
INCO - Instrumentation And Communications Officer
: Go.
Gene
: Attività in volo.
FAO - Flight Activities Officer
: Per me go.
Gene
: Rete mondiale.
Network
: Go.
Gene
: Recupero.
Recupero
: Go.
Gene
: Interlocutore di volo.
Andy
: Per me go, volo.
Gene
: Controllo lancio, qui Houston. Siamo pronti per il lancio.
Controllore Lancio
: Ricevuto, Houston. Rampa di lancio, la vostra situazione?
Altoparlante
: Siamo pronti per il lancio. T meno 60 secondi. Comincia il conto alla rovescia.
Jim
: Pompe combustibile. Ci siamo, ragazzi. Qualche scossa e andiamo a consegnare la posta.
Telemetria
: Controllo, qui telemetrico. Sono pronti al decollo.
Controllore Lancio
: Siamo pronti per il lancio.
Altoparlante
: T meno quindici, quattordici, tredici, dodici, undici, dieci, nove, otto, sette, sei, inizio sequenza di accensione, tre, due, uno. Accensione!
Jim
: L'orologio è partito!
Altoparlante
: Sono decollati.
Controllore Lancio
: Houston, il razzo ha lasciato la torre di lancio alle ore 13:13.
Gene
: Okay, ragazzi, tocca a noi.
Ken
: Comincia, vai. Coraggio.
Jack
: Lettura altimetrica secondo norma. Velocità secondo norma.
Jim
: Cabrata completata. Picchiamo.
Andy
: Tredici, in attesa del modo 1-B.
Gene
: Traiettoria, come va?
Jerry
: Direi bene, volo. Posizione ottimale.
Andy
: Lo schermo di protezione è distaccato, Tredici.
Jim
: Ricevuto. Passo da emergenza a manuale. Motore centrale. Pronti per qualche scossetta, ragazzi.
Jack
: Alla faccia della scossetta.
Jim
: Espulsa torre. Houston, qui Tredici. Defezione motore centrale, okay gli altri quattro.
Fred
: La pressione abitacolo si mantiene costante.
Andy
: Ricevuto. Tredici, abbiamo gli stessi valori.
Gene
: Vettore, confermate spegnimento motore centrale?
Vettore
: Affermativo. Ce lo siamo perso.
Gene
: Effetto sulla traiettoria?
Jerry
: Un momento, volo.
Tecnico Guida
: Mi servono le correzioni al sistema inerziale per lo spegnimento del 5.
Jim
: Houston, che si fa per il motore 5?
Tecnico
: Il controllo di guida è a posto.
Jerry
: Promette bene. Siamo ancora sul go. Ce la faranno se non perdiamo un altro motore.
Gene
: Ricevuto.
Andy
: Tredici, non
sappia
mo perché il motore centrale si sia spento, ma gli altri motori sono okay. Quindi manterremmo accesi i motori restanti un po' più a lungo.
Jim
: Ricevuto. Sospensioni cardaniche a posto. L'assetto è buono. È stato il solito intoppo di ogni missione.
Andy
: Tredici, pronti per il prossimo stadio.
Jim
: Ricevuto.
Inco
: Secondo stadio spento. Primo stadio accensione. La spinta sembra buona, volo. Spegnimento primo stadio fra dieci secondi.
Andy
: Tredici, qui Houston. Previsto spegnimento a 12 minuti e 34 secondi, passo.
Jim
: Stiamo arrivando a 12 minuti e 34 secondi. E... spegnimento. Spegnimento motore d'appoggio. E questo, signori, è come facciamo le cose noi.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Sappia
mo bene che con una alimentazione sana si può guarire. Sulle malattie cardiovascolari e su alcuni tumori la dieta può avere un effetto curativo. Basti pensare che ancora prima del farmaco il cardiologo ad un paziente con problemi di cuore cambia la dieta.
Marco Bianchi
Frasi di Marco Bianchi
Non
sappia
mo cos'è!
Dal film:
Life - Non oltrepassare il limite
Scheda film e trama
Frasi del film
Non
sappia
mo se capiscano la differenza che c'è tra arma e strumento.
Louise Banks
Dal film:
Arrival
Scheda film e trama
Frasi del film
Steve Wozniak
: Tutto questo è stato costruito dall'Apple II! Tu sei stato costruito dall'Apple II!
Steve Jobs
: In realtà sono stato distrutto dall'Apple II e il suo sistema aperto così che hacker e hobbisti potessero costruire radio amatoriali, o che cavolo ne so! Fino a che non ha quasi distrutto la Apple che ha riversato tutte le sue risorse su quello e ha sviluppato un totale di zero nuovi prodotti.
Steve Wozniak
: Il Newton...
Steve Jobs
: La scatola di spazzatura! Avete inventato il Newton, davvero volete che si
sappia
in giro? È il lancio di un prodotto questo, non un pranzo tra amici. E l'ultima cosa che voglio è collegare l'iMac a...
Steve Wozniak
: All'unico prodotto di successo che questa azienda ha creato, mi dispiace essere brutale ma purtroppo è questa la verità. Il Lisa è stato un fallimento, il Macintosh è stato un fallimento. Non mi piace parlare così, ma io sono stanco di essere Ringo, quando so di essere John.
Steve Jobs
: Tutti vogliono bene a Ringo.
Steve Wozniak
: E sono stanco di essere trattato con sufficienza da te!
Steve Jobs
: Tu pensi che John sia diventato John perché ha vinto una riffa, o perché abbia imbrogliato qualcuno o picchiato in testa a George Harrison? Lui era John perché lui era John.
Steve Wozniak
: Era John perché ha scritto Ticket to ride. E io ho scritto l'Apple II!
Dal film:
Steve Jobs
Scheda film e trama
Frasi del film
Durante le ricerche degli esterni per il film incontravamo personaggi che vivevano nel Bronx e io dicevo: "Quel tipo la è perfetto." A volte dicevamo alla gente: "Siamo in cerca di attori, vi va di provare?" Ma spesso per loro era difficile recitare. E' difficile per una persona qualunque, senza esperienza, fare una cosa del genere. Non ritrovavo nessun personaggio tra gli attori affermati che conoscevo. Pensavo che forse sarebbe saltato fuori qualcuno che non conoscevo. Mentre continuavamo a cercare gente, mi venne in mente Spike Lee. Ci mancò davvero poco che lo chiamassi disperato per dirgli: "Non
sappia
mo dove cercare, come fare." Poi è arrivato Rob Brown, proprio all'ultimo momento. In un momento in cui chiedevamo se tutto sarebbe andato bene.
Gus Van Sant
Frasi di Gus Van Sant
Gollum
: Beh, prima Baggins.
[giocano agli indovinelli]
Bilbo Baggins
: Trenta bianchi cavalli su un colle rosso, mordono il freno, battono il terreno ma nessuno si è mosso.
Gollum
: ... I denti? I denti! Oh sì, Tesssoro! Ma noi, noi ne abbiamo soltanto nove. Tocca a noi: non ha voce e grida fa, non ha ali e a volo va, non ha denti e morsi dà, non ha bocca e versi fa?
Bilbo Baggins
: ... Un momento solo.
Gollum
: Oh oh! Noi lo
sappia
mo, lo
sappia
mo! Sta zitto!
Bilbo Baggins
: Il vento... è il vento, il vento sì.
Gollum
: Molto astuti gli Hobbittis, molto astuti...
Bilbo Baggins
:
[Punta la spada verso Gollum]
Un contenitore senza coperchio, chiave o cerniera, eppure è scrigno che cela una dorata sfera.
Gollum
: ... ehm no, contenitore... contenitore, coperchio, chiave.
Bilbo Baggins
: Allora?
Gollum
: Oh è un gran brutto... contenitore, chiave...
Bilbo Baggins
: Ti arrendi?
Gollum
: Oh dacci un pò di tempo, Tessoro, dacci un pò di tempo! ...Aaaah! Le uova! Le uova! Umide e fragranti piccole uova! Ahahah sì, la nonna ci ha insegnato a succhiarle, sì. Ne abbiamo uno per te; questa cosa ogni cosa divora, uccelli, bestie, fauna e flora, il ferro mangia, l'acciaio stritola, la dura pietra infine sgretola. Rispondici.
Bilbo Baggins
: Sì eh... dammi un pò di tempo, per favore, io te ne ho dato un bel pò ...questa non la so.
Gollum
: Esso è gustoso. Esso è squisitooo e croccante!
Bilbo Baggins
: Fammi pensare! Fammi pensare, è che...
Gollum
: E' bloccato. Bagginsis è bloccato. Tempo scaduto.
Bilbo Baggins
: Il tempo! La risposta è il tempo. Non era difficile.
Gollum
: Ultima domanda, ultima occasione.
Bilbo Baggins
: Va bene.
Gollum
: Domandaci. DOMANDACI!
Bilbo Baggins
: Sì, sì, d'accordo!
[Si tocca la tasca]
Che cosa ho io nella mia tasca?
Gollum
: ...Così non vale, così non vale! E' contro le regole! Ora faccene un'altra!
Bilbo Baggins
: No no no, tu hai detto fammi una domanda, beh questa è la mia domanda: che cosa ho io nella mia tasca?
Dal film:
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Scheda film e trama
Frasi del film
Organa
: Scusate, maestro Yoda. Obi-Wan Kenobi si è messo in contatto. La portiamo al centro medico. Presto!
Droide medico
: Sotto il profilo medico è sana
[Padme]
. Ma per cause inspiegabili la stiamo perdendo.
Obi-Wan
: Sta morendo?
Droide medico
: Non
sappia
mo perché. Ha perso la voglia di vivere. Dobbiamo operarla subito, per salvare i bambini.
Organa
: I bambini?
Droide medico
: Aspetta due gemelli.
Dal film:
Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
Scheda film e trama
Frasi del film
Va bene va bene, d'accordo, va bene! Io non credo che possa funzionare, ma mi fido di te. Spero solo che tu
sappia
cosa stai facendo!
[parlando con lo spirito di Mufasa]
Rafiki
Dal film:
Il Re Leone 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Padme Amidala
: Oh, Anakin.
Anakin Skywalker
: Finalmente, Padme.
Padme
: Si mormorava che ti avessero ucciso.
Anakin
: Sto benissimo. Mi sembra che siamo separati da tutta una vita. Se il Cancelliere non fosse stato rapito, non ci avrebbero mai richiamati dagli assedi all'Orlo esterno.
Padme
: Fermo. Non qui.
Anakin
: Sì, qui. Sono... sono stanco di sotterfugi. Che tutti
sappia
no pure che siamo sposati.
Padme
: Anakin, non devi dire queste cose.
Anakin
: Non stai bene? Stai tremando. Che cosa c'è?
Padme
: È accaduta una cosa bellissima. Sono incinta.
Anakin
: È... Ah, tesoro, è meraviglioso.
Padme
: Che cosa faremo?
Anakin
: Non dobbiamo preoccuparci di niente adesso. D'accordo? È un momento felice. Il più felice di tutta la mia vita.
Dal film:
Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
Scheda film e trama
Frasi del film
Obi-Wan Kenobi
: Traditore.
Dooku
: Oh, no, amico mio. È uno sbaglio, uno sbaglio terribile. Hanno esagerato, sono pazzi.
Obi-Wan
: Credevo che fossi tu il capo qui, Dooku.
Dooku
: Io non ho nulla a che fare con la tua cattura. Chiederò immediatamente la tua scarcerazione.
Obi-Wan
: Beh, spero che non sia una cosa lunga. Ho da fare, Dooku.
Dooku
: Posso chiederti perché un cavaliere Jedi è arrivato fin quassù, a Geonosis?
Obi-Wan
: Inseguivo un cacciatore di taglie di nome Jango Fett. Lo conosci, per caso?
Dooku
: Che io
sappia
non ci sono cacciatori di taglie qui. I geonosiani non si fidano di loro.
Obi-Wan
: Non gli si può dare torto. Ma lui è qui, te l'assicuro.
Dooku
: È un gran peccato che le nostre strade non si siano mai incontrate, Obi-Wan. Qui-Gon parlava sempre con molta stima di te. Quanto vorrei che fosse ancora vivo. Il suo aiuto mi sarebbe prezioso.
Obi-Wan
: Qui-Gon Jinn non ti avrebbe mai aiutato.
Dooku
: Non illuderti, mio giovane Jedi. Tu forse dimentichi che è stato mio apprendista, come tu sei stato il suo. Lui era al corrente che il Senato era corrotto, e non l'avrebbe mai tollerato, se avesse saputo la verità che so io.
Obi-Wan
: La verità?
Dooku
: La verità. Se ora ti dicessi che la Repubblica è sotto il dominio del Signore Oscuro dei Sith?
Obi-Wan
: No, non è possibile. I Jedi ne sarebbero a conoscenza.
Dooku
: Il lato oscuro della Forza ha annebbiato la loro vista, amico mio. Centinaia di senatori sono ormai sotto l'influenza del Signore dei Sith, che ha nome Darth Sidious.
Obi-Wan
: Tu menti. Non ti credo.
Dooku
: Il vicerè della Federazione dei Mercanti una volta era in combutta con questo Darth Sidious. Ma dieci anni fa egli è stato tradito dal Signore Oscuro. Si è rivolto a me per aiuto e mi ha detto tutto. Devi unirti a me, Obi-Wan, e insieme potremo distruggere i Sith!
Obi-Wan
: Non mi unirò mai a te, Dooku.
Dooku
: Non sarà facile ottenere la tua liberazione.
Dal film:
Guerre Stellari - L'attacco dei cloni
Scheda film e trama
Frasi del film
Io voglio che la gente
sappia
che le canzoni che ho scritto quando ero con le donne erano davvero sulle donne. E le canzoni che ho scritto da quando sono gay, è abbastanza ovvio, sono sugli uomini.
George Michael
Frasi di George Michael
Saw, se adesso stai guardando forse c'è una speranza di salvare l'Alleanza. Una speranza di riuscire a giustificarmi. Se non è pretendere troppo, una speranza per Jyn. Se è ancora viva, se tu potessi trovarla, voglio che lei
sappia
che il mio amore non è mai venuto meno. E mi manca disperatamente. Jyn, mia stellina, non immagino cosa pensi di me. Quando mi hanno preso ho affrontato tante amare verità. Mi dicevano che presto Krennic avrebbe preso anche te. Col passar del tempo capii che, o eri morta, o comunque non ti avrebbe mai trovata. Lo so, avrei dovuto rifiutarmi di lavorare... Se mi fossi ucciso sarebbe stata questione di tempo prima che Krennic capisse di non avere bisogno di me per completare il progetto. E ho fatto la sola cosa che nessuno si aspettava: ho mentito, ho imparato a mentire. Recitavo la parte di un uomo sconfitto, rassegnato a rifugiarsi nel suo lavoro. Mi sono reso indispensabile, nel frattempo gettavo le basi per la mia vendetta. La chiamiamo la Morte Nera. Non c'è nome migliore e si avvicina il giorno in cui verrà scatenata. Ho inserito un punto debole all'interno del sistema, una falla così piccola e potente che non la troveranno mai! Ma Jyn, Jyn se mi ascolti, amore mio... Gran parte della mia vita è andata sprecata. Cerco di pensare a te, solo nei momenti in cui sono forte, perché il dolore di non avere più te, tua madre, la nostra famiglia... E' una perdita così insopportabile che rischio di fallire il mio piano. E' così difficile non pensare a te e... chiedermi dove sei, mia stellina. Saw, la chiave è il modulo del reattore. E' lì che ho messo la mia trappola. E' ben nascosta e instabile. Colpirla in un punto qualsiasi distruggerà l'intera stazione. Ti serviranno i piani, i piani strutturali della Morte Nera per trovare il reattore. So che c'è un completo archivio tecnico nel centro dati della torre della cittadella su Scarif. L'esplosione pressurizzata nel modulo del reattore innescherà una reazione a catena che distruggerà l'intero...
[il messaggio si interrompe]
Galen Erso
Dal film:
Rogue One
Scheda film e trama
Frasi del film
Han
: Volevi esserci quando facevo uno sbaglio...beh, forse ci siamo, tesoro.
Leila
: Ritiro tutto! Verremo polverizzati se restiamo ancora qui dentro!
Han
: Sono d'accordo con te.
D-3BO
: Polverizzati?
Han
: Voglio avvicinarmi ad uno dei più grossi.
[asteroidi]
Leila
: Cosa?
D-3B0
: Avvicinarsi, signore? Oh, questo è un suicidio!
Han
: Là. Quello andrà bene per noi.
Leila
: Cos'è che andrà bene?
Han
: Sì, farà al caso nostro.
D-3BO
: Mi scusi, altezza, dove stiamo andando?
Leila
: Spero che tu
sappia
cosa fai.
Han
: Lo spero anch'io.
Dal film:
Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
Harry
: Allora, c'è una cosa che dobbiamo trovare, una cosa nascosta qui nel castello, ci aiuterebbe a sconfiggere Voi-Sapete-Chi.
Neville
: Bene! Che cos'è?
Harry
: Non lo
sappia
mo.
Dean
: Dove si trova?
Harry
: Non
sappia
mo neanche questo; non è molto su cui basarsi.
Seamus
: È niente su cui basarsi!
Dal film:
Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardate, probabilmente avete capito con cosa ho a che fare. Ho questa cosa e per quanto ne so non c'è nessuna cura e ho solo un po' di tempo ancora a disposizione. Voglio avere questa conversazione, voglio portare avanti la mia vita esattamente com'è, voglio fare dischi, non voglio che nessuno lo
sappia
e non voglio che nessuno ne parli da questo momento in poi. È tutto.
[ai membri dei Queen]
Freddie Mercury
Frasi di Freddie Mercury
In Cile non si muove una foglia senza che io lo
sappia
.
Augusto Pinochet
Frasi di Augusto Pinochet
Lucy
: Che senso ha giocare, quando
sappia
mo che perderemo? Se ci fosse almeno una probabilità di vincere su un milione, allora...
Charlie Brown
: Be', può non essercene una su un milione, ma sono sicuro che ce n'è almeno una su un miliardo...
Lucy
: Tu dici? GIOCO!
[Peanuts, 27 maggio 1964]
Charles M. Schulz
Frasi di Charles M. Schulz
ODIO LA SCUOLA! Mi sta facendo impazzire!!! Appena imparo una cosa, vanno avanti con qualcosa d'altro! Finalmente ho imparato dove devo fare colazione e adesso pretendono che
sappia
dov'è il mio banco!
[Sally Brown, 1 ottobre 1969]
Charles M. Schulz
Frasi di Charles M. Schulz
Credo che la maggior parte della popolazione egiziana
sappia
chi è Hosni Mubarak e mi duole ciò che è stato espresso da alcune persone del mio paese.
Hosni Mubarak
Frasi di Hosni Mubarak
Bridget Jones
:
[Al telefono]
Sono io. Volevo chiederti solo come va?
Mark Darcy
: Tutto bene Bridget. E tu, stai bene?
Bridget Jones
: Bene, però ho continui flashback della nostra scopata di stanotte e voglio che tu
sappia
che hai un sedere da urlo, Mark.
Mark Darcy
: Grazie, però sono in riunione con l'ambasciatore messicano, il direttore di Amnesty International e il sottosegretario per l'industria e il commercio... e siamo in vivavoce.
Dal film:
Che pasticcio Bridget Jones
Scheda film e trama
Frasi del film
Vonnie
: Veramente non credo sia una buona idea.
Bobby
: No?
Vonnie
: Ho un fidanzato.
Bobby
: Oh... E che... Che tipo è?
Vonnie
: Doug è un giornalista.
Bobby
: Io credevo che, visto che hai tanto tempo libero...
Vonnie
: Lui viaggia un sacco. E a me piace passare il tempo con te. Spero sia ok, cioè... Sei molto dolce. Non te l'hanno mai detto? Sembri un cervo abbagliato dai fari.
Bobby
: Oh, grazie. Beh, se fossi il tuo fidanzato non viaggerei mai. O sennò ti porterei con me. Spero che
sappia
baciarti e... tutto il resto.
Vonnie
: E' personale.
Dal film:
Café Society
Scheda film e trama
Frasi del film
Rocket
: Immagino che molti Nova Corps vogliano sostenere la legge, ma questi qui sono corrotti e crudeli. Però, hey, eheheh! Non è un mio problema, io non resterò qui a lungo, sono evaso da ventidue prigioni! Stavolta non sarà diverso. Sei fortunato che è arrivata la pupa
[Gamora]
altrimenti ora io e Groot ci ritroveremo a riscuotere la taglia mentre tu saresti massacrato e fatto a pezzi da Yondu e i Ravangers.
Star-Lord
: Non sai quanta gente ha cercato di uccidermi in questi anni; sta pur certo che non ci riusciranno un albero e un procione parlante.
Rocket
: ...Cos'è un procione?
Star-Lord
: Cos'è un procione? È quello che sei tu, stupido.
Rocket
: Non esiste niente come me, tranne me!
Star-Lord
: Allora, questa cavolo di sfera è un po' un oggetto del desiderio, tipo l'Arca dell'alleanza, roba alla Falco Maltese, che cos'è?
Groot
: Io sono Groot...
Star-Lord
: E allora? Che cos'è l'Orb?
Gamora
: Io non parlo con un ladro privo di onore.
Rocket
: Piuttosto arrogante, detto dalla lacché di un maniaco genocida! Sì, so chi sei, tutti quanti sanno chi sei!
Star-Lord
: Sì, lo
sappia
mo tutti chi sei!
[rivolgendosi a Groot]
Chi è?
Groot
: Io sono Groot!
Star-Lord
: Sì, me lo hai già detto.
Gamora
: Non stavo recuperando l'Orb per Ronan... Lo stavo tradendo. Avevo un accordo per venderlo a una terza persona.
Groot
: Io sono Groot.
Star-Lord
: Sai, devo ammettere che mi affascina sempre come le prime ottantanove volte che me lo hai detto! Che problema ha qui, l'albero della vita?!
Rocket
: Be', lui non sa parlare buono come me o te, perciò la sua vocabolistica si limita a "Io", "Sono" e "Groot". Esclusivamente in quell'ordine.
Dal film:
Guardiani della Galassia
Scheda film e trama
Frasi del film
Il Signore agisce in modi misteriosi che spesso non
sappia
mo spiegare, comprendere, tollerare o sopportare. Capisco che in questo momento lo stai mettendo in dubbio, capita a tutti, a volte.
Cecelia Ahern
Cit. da
Grazie dei ricordi
Frasi di Cecelia Ahern
«Jonas, grazie al cielo sei a casa. Sono Robert. Spero di non averti svegliato.»
«Certo che mi hai svegliato! Sono le quattro di notte!»
«Scusa, sono all'estero.»
Ma non insegnano i fusi orari a Harvard?
«Mi trovo in un piccolo guaio, Jonas, e ho bisogno di un favore.» La voce di Langdon sembrava tesa. «Riguarderebbe la tua carta aziendale NetJets.»
«NetJets?» Faukman fece una risata incredula. «Robert, noi lavoriamo nell'editoria. Non abbiamo a disposizione jet privati.»
«
Sappia
mo entrambi che stai mentendo, amico mio.»
Faukman sospirò. «Okay, riformulerò la frase. Non abbiamo a disposizione jet privati per gli autori di tomi sulla storia delle religioni. Se hai intenzione di scrivere Cinquanta sfumature di iconografia, allora ne possiamo parlare.»
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
A poco più d'un anno dalla Liberazione già la «rispettabilità ben pensante» era in piena riscossa, e approfittava d'ogni aspetto contingente di quell'epoca ‐ gli sbandamenti della gioventù postbellica, la recrudescenza della delinquenza, la difficoltà di stabilire una nuova legalità ‐ per esclamare: «Ecco, noi l'avevamo sempre detto, questi partigiani, tutti così, non ci vengano a parlare di Resistenza,
sappia
mo bene che razza d'ideali...» Fu in questo clima che io scrissi il mio libro, con cui intendevo paradossalmente rispondere ai ben pensanti: «D'accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo un reparto tutto composto di tipi un po' storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un'elementare spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai sognarvi di essere!»
Italo Calvino
Cit. da
Il sentiero dei nidi di ragno
Frasi di Italo Calvino
Noi
sappia
mo che una passione divorante può produrre sintomi fisici... febbre... perdita di appetito... anche reazioni allergiche... e poche sindromi sono più ossessive e potenzialmente autodistruttive dell'amore.
William Burroughs
Cit. da
Le città della notte rossa
Frasi di William Burroughs
Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita, in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce. Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride.
Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non con-vivere più con la presunzione, l'ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato. Non tollero l'erudizione selettiva e l'arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti. Per questo evito le persone rigide e inflessibili.
Nell'amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento. Non mi accompagno con chi non
sappia
incoraggiare o elogiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali.
Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza.
Meryl Streep
Frasi di Meryl Streep
Io ora credo, guardandomi indietro, che non abbiamo combattuto contro il nemico... abbiamo combattuto contro noi stessi. E il nemico era dentro di noi. Per me adesso la guerra è finita, ma sino alla fine dei miei giorni resterà sempre con me. Come sono sicuro che ci resterà Elias, che si è battuto contro Barnes per quello che Rhah ha chiamato: il possesso della mia anima. Qualche volta mi sono sentito come il figlio di quei due padri. Ma sia quel che sia... quelli che tra noi l'hanno scampata, hanno l'obbligo di ricominciare a costruire. Insegnare agli altri ciò che
sappia
mo e tentare con quel che rimane delle nostre vite di cercare la bontà e un significato in questa esistenza.
[Finale del film]
Chris Taylor
Dal film:
Platoon
Scheda film e trama
Frasi del film
Per vedere i tesori, ci vogliono occhi che li
sappia
no guardare, che li vogliano cercare e che si aspettino di trovarli.
Anna Marchesini
Frasi di Anna Marchesini
Capo
: Harry, quei bastardi non sono teppisti qualunque, per loro tu hai ucciso Trelkis, è come se gli avessi sparato tu, stai attento, li avrai sempre alle calcagna.
Callaghan
: Bene, così
sappia
mo dove trovarli.
Dal film:
Coraggio... fatti ammazzare
Scheda film e trama
Frasi del film
Padre Barry
[vicino al cadavere di Dugan, rivolto alla folla di scaricatori]
: Avevo promesso una cosa a Dugan, e cioè che se si sarebbe messo contro i potenti lo avrei aiutato. Fino in fondo. Adesso Dugan è morto. È stato l'unico che ha avuto il coraggio di ribellarsi però adesso l'hanno sistemato, sistemato per sempre! Ma è stata una disgrazia, ha detto Big Mac. Voi credete che Cristo sia stato crocifisso solo sul calvario?! Disilludetevi. Uccidere Doyle per non farlo testimoniare è una crocifissione! E far cadere un carico su Dugan perché si sapeva che domani avrebbe vuotato il sacco... è una crocifissione! E ogni volta che i prepotenti fanno del male a chi tenta di compiere il suo dovere verso i fratelli è una crocifissione! E quelli che stanno a guardare e non si oppongono e non parlano quando sono interrogati, sono colpevoli come il soldato che piantò la lancia nel costato di Gesù per vedere se era morto!
[Slim lancia qualcosa verso Padre Barry]
Slim
: Se ne torni in chiesa, padre!
Padre Barry
: È qui ora la mia chiesa! E se credete che anche qui non sia presente Cristo vi sbagliate!
Tillio
[dopo aver lanciato qualcosa contro Padre Barry]
: Se ne vada, padre!
[...]
Padre Barry
: Ogni mattina... quando il capogruppo fa l'appello... Gesù è lì in mezzo a tutti voi e vede perché alcuni sono presi ed altri scartati. Vede chi è disperato perché gli scade l'affitto o perché non può dare da mangiare ai figli! E vede chi si deve vendere l'anima per un giorno di paga!
[Barney lancia un bicchiere di latta contro Padre Barry]
[...]
E credete che non veda quelli che incassano i soldi senza aver mai lavorato? E credete che lui non veda quelli che hanno vestiti da cento dollari e anelli alle dita fatti coi soldi che ogni giorno rubano a voi?! E credete che lui, proprio lui che non ebbe paura d'affrontare il calvario, possa giustificarvi?!
[...]
E sapete perché succede questo? Per lo sporco dollaro! Perché in molti l'amore del denaro è più forte dell'amore per il prossimo! Perché molti dimenticano che siamo tutti fratelli di Cristo! Ma
sappia
telo, Cristo è sempre con voi! Cristo è all'appello, è alla stiva, è alla sessione ed ora è qui accanto a Dugan! Ed è vicino a tutti voi. "Chi offenderà l'ultimo dei miei, offenderà me."
[1]
Perciò quello che hanno fatto a Joey e a Dugan è fatto a te! E a te! E a te! A tutti voi! E solo voi, solo voi, con l'aiuto di Dio potrete confonderli una volta per sempre!
[girandosi verso il cadavere]
Dugan, non ti ho tradito.
[voltandosi e facendo il segno della croce]
Amen.
Dal film:
Fronte del porto
Scheda film e trama
Frasi del film
Non
sappia
mo con precisione quando a Roma furono istituite le prime scuole regolari, cioè «statali». Plutarco dice che nacquero verso il 250 avanti Cristo, cioè circa cinquecent'anni dopo la fondazione della città. Fino a quel momento i ragazzi romani erano stati educati in casa, i più poveri dai genitori, i più ricchi dai magistri, cioè da maestri, o istruttori, scelti di solito nella categoria dei liberti, gli schiavi liberati, che a loro volta erano scelti fra i prigionieri di guerra, e preferibilmente fra quelli di origine greca, che erano i più colti.
Indro Montanelli
Cit. da
Storia di Roma ‐ Incipit
Frasi di Indro Montanelli
Come già ho scritto, e quì mi piace ripetere, la designazione di Cossiga al Quirinale fu la scelta dell'uomo giusto al posto sbagliato.
Sappia
mo benissimo chi la volle. Ma
sappia
mo altrettanto bene che fu avallata anche da quegli uomini e partiti che ora si scagliano contro di lui e lo accusano, apertamente o copertamente, di fellonia. La classe politica, nella quale egli ha militato da sempre e che quindi da sempre lo conosceva, doveva sapere che l'onesto (perché tale è) Cossiga non era uomo da Quirinale. Eppure, per i suoi sporchi giochi di potere, ce lo mandò. Ora dovrebbe sentire il dovere di difenderlo dagli sciacalli che lo attaccano da tutte le parti.
[22 dicembre 1990]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Molti lettori ci chiedono quale missione sta svolgendo l'on. Capanna a Tripoli, quali motivi l'hanno spinto da Gheddafi. Non ne
sappia
mo granché: non siamo abituati a ficcare il naso nelle altrui questioni di famiglia.
[1 giugno 1986]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Ieri Fortebraccio, dalle colonne dell'«Unità», ha invocato per noi, previa qualche iniezione, il ricovero immediato, e a titolo definitivo, in manicomio. La cosa non ci stupisce:
sappia
mo benissimo che di manicomi e di iniezioni nessuno s'intende più dei comunisti: chi c'è passato giura che ci hanno fatto una mano da maestri. Ci stupisce però che Fortebraccio lo abbia implicitamente ‐ e un po' anzitempo ‐ riconosciuto. Forse gli è scappata. Alla sua età, succede.
[10 dicembre 1976]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Dario Fo, poeta di corte dell'ultrasinistra, flagella nella sua ultima fatica teatrale il senatore Amintore Fanfani, responsabile di ogni nequizia passata, presente e futura. I sarcasmi più grevi hanno però come bersaglio il metraggio del notabile democristiano che, come tutti sanno, non è quello di un granatiere. Toulouse-Lautrec, che per gli stessi motivi dovette per tutta la vita subire analoghe canzonature, disse una volta, giocando sulla lunghezza del suo doppio casato: «Ho la statura del mio nome». Non
sappia
mo se questo discorso si possa applicare a Fanfani. Certo, si applica a Fo.
[11 giugno 1975]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
La cosa che più ci turba, delle nostre sconfitte sportive, è il grande, alluvionale bisticcio che si scatena fra i «tecnici» per giustificarle. Per quella di Stoccarda, che ci ha eliminato dal campionato del mondo, ne avremo ‐ temiamo ‐ per tutta l'estate: se ne parlerà più che di Caporetto. Noi tecnici non siamo, ma abbiamo la nostra idea. È questa: che non si possono mandare dei polli di batteria a competere con quelli ruspanti. Resta da capire perché noialtri non
sappia
mo allevare che polli di batteria. Ma ci sembra che questo sia sufficientemente spiegato da un piccolo episodio occorso a Roma, dove un gruppo di tifosi ha creduto di «vendicare» i suoi campioni (si fa per dire) assalendo con pomodori e uova l'ambasciata di Polonia. Ecco. Per un paese in cui la «sana passione sportiva» si effonde in simili manifestazioni, quegli undici mammozzi dalle gambe molli sono fin troppo, e fin troppo misericordiose le disfatte che subiscono.
[25 giugno 1974]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
La fine di Aldo Moro ci rende sgomenti, il fanatismo di chi lo ha ucciso lentamente, togliendogli la speranza prima di toglierli la vita, ci riempie di orrore. Speriamo ancora che la tracotanza dei criminali sia un giorno punita. L'importante, adesso, è che il Paese, proprio per rendere omaggio a Moro, e proprio in memoria di lui,
sappia
trarre da questa tragedia l'amara lezione che essa comporta. La democrazia non deve, anzi non può essere debole. La libertà, che la rende superiore a qualsiasi altro regime, ma anche più vulnerabile, non va conclusa con la indulgenza verso i nemici, la imprevidenza, la leggerezza.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
La strega non è il «tifo» che dallo sport è inseparabile. E non siamo nemmeno noi, come vogliono i cantautori del «siamo tutti colpevoli» che ieri giornali e radio hanno intitolato. Perché, se di qualcosa siamo colpevoli, è di aver sempre secondato la corruttrice e demagogica tendenza a scaricare l'individuo di ogni responsabilità, rigettandola regolarmente e interamente sulla società. È la società che ci obbliga a rubare, è la società che ci obbliga ad uccidere. E si capisce che quando si offrono alla gente di questi alibi, c'è sempre qualcuno che ne approfitta. Stamane leggevo su un giornale francese un dotto articolo in cui si spiegava che la furia dei tifosi del Liverpool era dovuta la fatto che, essendo quasi tutti minatori, per un anno erano rimasti senza lavoro a causa dello sciopero: il che gli aveva fatto accumulare la rabbia che poi era scoppiata a Bruxelles. Insomma, senza dirlo, l'articolo induceva alla conclusione che il vero responsabile del massacro era la signora Thatcher. Ecco in che senso siamo tutti colpevoli. Siamo colpevoli di assolvere tutti come vittime innocenti di una società iniqua che, a furia di essere tutti noi, non è nessuno. È un giuoco a cui non ci stiamo. I responsabili di Bruxelles
sappia
mo chi sono: sono i delinquenti che abbiamo visto avventarsi, prima che la partita cominciasse, e quindi senza alcuna provocazione, contro i tifosi italiani con sbarre e coltelli di cui erano accorsi armati, con l'evidente intenzione di farne l'uso che ne hanno fatto. Delinquenti, non vittime. La società non c'entra, non c'entrano le miniere. Casomai l'alcol. Ma ne avevano ingerito per delinquere meglio. Speriamo che la polizia li identifichi e li consegni a quella inglese. Della quale possiamo fidarci.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Lo Stato di Platone, quello che lui chiamava la polis, e che poi era Atene, aveva, al tempo di Platone, cioè nel momento del suo massimo splendore, ventimila abitanti, di cui solo cinquemila avevano diritto al voto. E veda un po' come quei civilissimi cittadini lo usarono nelle assemblee dell'Acropoli: mettendo sotto processo Pericle e Aspasia, condannando a morte Socrate e provocando la guerra del Peloponneso, che fu la rovina non solo di Atene, ma di tutta la Grecia e della sua civiltà. Ora se il sistema della «democrazia diretta» o, come lei la chiama, «partecipatoria», non funzionò nemmeno in una polis di ventimila abitanti, s'immagini un po' cosa diventerebbe nei formicai umani cui si sono ridotte le polis attuali, e non soltanto quelle italiane.
[...]
Lei ha tutte le ragioni del mondo a dire che l'attuale sistema di democrazia «rappresentativa» o «delegata» ha dei vizi gravissimi e spesso provoca disastri, compresa quella americana, che pure è una di quelle che meglio funzionano. Ma, mi creda, quella «diretta» o «di piazza» è ancora molto più pericolosa perché continuamente a rischio di cadere in balia di qualche ciarlatano che
sappia
soltanto vendere bene la sua merce. Certo, quella indiretta esige, da parte del cittadino, una partecipazione che in Italia manca. Ma non è certo coi referendum che si può sostituirla. Almeno questo mi ha insegnato l'esperienza.
[22 agosto 1999]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
È importante tutto questo? No. Non lo è per me né per lei, che
sappia
mo cosa è accaduto. E non lo è per i leghisti doc, secondo cui qualunque cosa propone il capo è Vangelo. Se Bossi decide di andare in Bicamerale, applaudono. Se decide di abbandonare la Bicamerale, esultano. Se va con Berlusconi, assentono. Se lascia Berlusconi, approvano. E se un giorno si sveglia e cambia i confini della Padania, accettano i nuovi confini. Tempo fa, rispondendo a un lettore, scrissi che «i leghisti sono pronti a inneggiare anche all'annessione della Yakuzia, e non solo perché non sanno dove sta». Arrivarono molte lettere indispettite. Ma nessuna contro l'annessione della Yakuzia.
[29 ottobre 1997]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
È un volgare calunniatore
[Vittorio Sgarbi]
, che non disonora sé stesso, ma anche il suo committente e padrone (tutti
sappia
mo chi è) che si serve di un simile scherano.
[8 novembre 1995]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
In una sua memorabile inchiesta un giornalista d'incrollabile fede sinistrorsa, ma di esemplare onestà, Giampaolo Pansa, mise benissimo in luce questo contrasto fra i due atteggiamenti e mentalità, che ieri ha trovato una eloquente conferma nella manifestazione di Torino. Niente chiasso, niente sceneggiate, niente slogans, niente insomma che appartenga al repertorio del buffonismo nazionale. Nessuno ha rotto le righe per andare a rovesciare auto o a fracassar vetrine. Questa, sì, era Danzica, sia pure senza Madonne; non i picchettaggi e i pestaggi di Mirafiori, sia pure con le Madonne. Ora
sappia
mo già cosa diranno gli altri, oggi e domani. Diranno che gli operai non c'erano. Infatti. Doveva trattarsi di quarantamila presidenti, consiglieri delegati, ingegneri: insomma, la solita «maggioranza silenziosa»: termine che soltanto nella lingua italiana ha significato spregiativo. La maggioranza silenziosa esiste in tutti i Paesi del mondo, dove nessuno si vergogna di appartenervi perché è essa, in definitiva, che ristabilisce gli equilibri. Fu la maggioranza silenziosa ‐ autoqualificatasi come tale ‐ di seicentomila parigini che dodici anni fa pose fine al carnevale sessantottesco, riportò De Gaulle all'Eliseo e restituì alla Francia la stabilità di cui tuttora essa gode.
[...]
Il motivo vero che farà i dimostranti bersaglio delle peggiori critiche e accuse è ch'essi rappresentano la rivolta delle persone serie contro gli arruffoni della «conflittualità permanente», dei «modelli di sviluppo» e via baggianando. E in questo Paese nulla fa più paura, perché nulla è più rivoluzionario, della serietà.
[15 ottobre 1980, il Giornale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
I giuochi sono fatti. E sono fatti non soltanto per Moro, cui va tutta la nostra più fraterna e rispettiva pietà. Sono fatti anche per una politica da belle époque, che la distruzione ‐ fisica o morale ‐ di Moro chiude e conclude. La Storia sta riprendendo i suoi connotati di tragedia, e costringe coloro che la fanno, o ambiscono o s'illudono di farla, ad adeguarsi al repertorio. Stiamo entrando in una di quelle «età di ferro» in cui il potere si paga, o si può pagarlo col ferro. Nessuno è obbligato a sfidare questo rischio. Chi lo fa,
sappia
che oggi è toccato a Moro, domani può toccare a lui. Solo se si rende conto di questo e lo accetta, la classe politica troverà la forza di archiviare il caso Moro. Ed è tempo che lo faccia.
[7 maggio 1978, il Giornale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Chi sarà il nostro lettore noi non lo
sappia
mo perché non siamo un giornale di parte, e tanto meno di partito, e nemmeno di classi o di ceti. In compenso,
sappia
mo benissimo chi non lo sarà. Non lo sarà chi dal giornale vuole soltanto la «sensazione»
[...]
Non lo sarà chi crede che un gol di Riva sia più importante di una crisi di governo. E infine non lo sarà chi concepisce il giornale come una fonte inesauribile di scandali fine a se stessi. Di scandali purtroppo la vita del nostro Paese è gremita, e noi non mancheremo di denunciarli con quella franchezza di cui crediamo che i nostri nomi bastino a fornire garanzia. Ma non lo faremo per metterci al rimorchio di quella insensata e cupa frenesia di dissoluzione in cui si sfoga un certo qualunquismo, non importa se di destra o di sinistra.
[...]
Vogliamo creare, o ricreare un certo costume giornalistico di serietà e di rigore. E soprattutto aspiriamo al grande onore di venire riconosciuti come il volto e la voce di quell'Italia laboriosa e produttiva che non è soltanto Milano e la Lombardia, ma che in Milano e nella Lombardia ha la sua roccaforte e la sua guida.
[...]
A questo lettore non abbiamo «messaggi» da lanciare. Una cosa sola vogliamo dirgli: questo giornale non ha padroni perché nemmeno noi lo siamo. Tu solo, lettore, puoi esserlo, se lo vuoi. Noi te l'offriamo.
[25 giugno 1974, il Giornale nuovo, 1° Editoriale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Anche noi siamo convinti che il Paese ha il diritto di conoscere la verità (che non riguarda soltanto quella di Piazza Fontana). Ma non ci riusciamo. Anche perché se la pista rimane, come sembra accertato, quella del terrorismo nero, non
sappia
mo quali nomi l'accusa potrà tirar fuori dal suo cappello. I tre maggiori indiziati sono già stati assolti con sentenza passata in giudicato che non consente di richiamarli sul banco degli imputati. Gli altri di cui si fa il nome non sarebbero che comparse, la più importante delle quali, Delfo Zorzi, risiede a Tokio con passaporto giapponese che lo mette al riparo da ogni pericolo di estradizione. Vale la pena ricominciare? L'ouverture dei dibattimenti non è stata incoraggiante. Il proscenio era occupato da Capanna, Valpreda, Dario Fo e altri reduci sessantottini, cui si era aggiunto anche Sergio Cusani, l'intangentato convertitosi (lo diciamo senza nessuna ironia) al missionarismo.
[...]
Invano i portaparola della parte lesa, cioè dei familiari delle vittime, si sono dichiarati estranei e contrari a ogni tentativo di politicizzare il processo. Una parola. Non ci riescono nemmeno Jovanotti e Teocoli con le loro filastrocche dal palcoscenico di Sanremo. Figuriamoci se potranno riuscirci i registi di questo processo rouge et noir, se mai ve ne furono.
[...]
Ecco a cosa servono i processi come questo: non a cercare la verità, ma a fornire argomenti al rouge o al noir.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Tutti coloro che hanno svolto pubbliche funzioni in Sicilia sono rimasti e sono tuttora in qualche modo «collusi» con la mafia. Lo furono quotidianamente, e per secoli, il governo e la polizia borbonica. Lo fu Garibaldi che in essa trovò, dopo lo sbarco, la sua prima alleata. Lo furono i governi nazionali sia di destra che di sinistra. Lo fu Giolitti che pure non scese mai, a ch'io
sappia
, a sud di Napoli. Lo fu il presidente della vittoria, Orlando, che quando tornava a Palermo, la prima visita che rendeva non era al prefetto né all'arcivescovo, ma al capomafia. Tentò di non esserlo Mori che aveva licenza di uccidere garantita da un regime totalitario, e ci rimise il posto. Lo sono stati tutti i politiconi e politicastri della Prima Repubblica. Anche il cautissimo Andreotti? Può darsi, attraverso i suoi proconsoli in loco. Ma il Tribunale deve aver capito che l'imputato non era lui. Era il costume morale e politico della nostra vita pubblica, sul quale un Tribunale non ha, né può né deve avere competenza.
[...]
E il problema, secondo me, è questo: che fin quando noi italiani crederemo di salvarci dalla peste mandando sul rogo una strega o un untore, dalla peste non ci libereremo mai.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Lo ricordi ogni figlio,
lo
sappia
ogni bambino:
crescerà dal figlio un maiale,
se il figlio è un maialino.
Vladimir Majakovskij
Frasi di Vladimir Majakovskij
[Riferito al campionato 2001-2002]
Quel campionato si conclude in uno dei giorni più belli della storia bianconera: il 5 maggio. C'è una possibilità su mille di portarsi a casa lo Scudetto: l'Inter gioca a Roma contro la Lazio e vincendo si aggiudicherebbe il titolo. Noi siamo in trasferta,
sappia
mo di dover battere l'Udinese per sperare, ma
sappia
mo anche che, molto probabilmente, potrebbe non bastare. Noi facciamo quello che ci siamo detti per tutta la settimana: partiamo forte per mettere pressione all'Inter. Dopo meno di un quarto d'ora siamo in vantaggio 2-0. Ora non dipende più da noi. Possiamo gestire la partita con un orecchio alla radio, la quale ci riserva delle sorprese indimenticabili. All'Olimpico succede l'incredibile. Il primo tempo è un saliscendi di emozioni e si conclude sul 2-2. Nel secondo tempo ci pensa Maresca a tenerci aggiornati, oltre ai boati dei nostri tifosi presenti a Udine. Enzo continua a ripetere a chiunque gli si avvicini: «Guarda che stanno perdendo! Guarda che stanno perdendo!». E alla fine perdono. Risultati finali: Udinese-Juventus 0-2, Lazio-Inter 4-2. Noi siamo campioni d'Italia, l'Inter chiude addirittura terza, scavalcata anche dalla Roma. In campo e sugli spalti esplode la nostra festa. Quello Scudetto giunge inaspettato, con un finale avvincente.
Antonio Conte
Cit. da
Testa, cuore e gambe
Frasi di Antonio Conte
Infatti, come c'è un'arte di raccontare, solidamente codificata attraverso mille prove ed errori, così c'è pure un'arte dell'ascoltare, altrettanto antica e nobile, a cui tuttavia, che io
sappia
, non è stata mai data norma.
Primo Levi
Cit. da
La chiave a stella
Frasi di Primo Levi
La prima e unica cosa che voglio che voi
sappia
te per sempre è questa: ho giocato e vinto per Noi. Giocare e vincere senza condividere le emozioni è nulla, invece io e voi, noi, abbiamo fatto tutto insieme. Abbiamo sperato, abbiamo sofferto, abbiamo esultato, abbiamo gioito. E abbiamo alzato le coppe e gli scudetti insieme ai nostri cuori. Siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d'onda. E questo non ce lo toglierà mai nessuno.
[dalla lettera ai tifosi, Ciao Milan, grande amore mio, ACMilan.com, 11 maggio 2012]
Filippo Inzaghi
Frasi di Filippo Inzaghi
Richard Nixon
: Con che cosa abbiamo a che fare? E che resti riservato!
Segretario della Difesa
: Due giorni fa quest'uomo, Erik Lehnsherr, è evaso dal carcere di massima sicurezza all'interno del Pentagono. Pensiamo che quella donna
[Mystica]
sia una vecchia complice di Lehnsherr. Erano insieme a Cuba il giorno della crisi del '62, lui era anche implicato nell'assassinio di Kennedy.
Richard Nixon
: E quella cosa?
[Indica Bestia]
Generale
: Non
sappia
mo che sia quella cosa, signore. Veramente non
sappia
mo cosa sia nessuno di loro.
Bolivar Trask
:
[Interviene]
Sì... Sì che lo
sappia
mo! Sono mutanti. Lui
[Erik]
ha il potere di controllare i metalli, è di quello che è fatto la maggior parte delle nostre armi. E lei
[Mystica]
può trasformarsi in qualunque persona, un generale, un agente del servizio segreto, persino in lei, signor presidente! Potrebbe entrare in questo studio e ordinare un attacco nucleare, se volesse. E quelli sono soltanto due, di loro.
Richard Nixon
: Be' noi abbiamo delle contromisure? Come ci difendiamo?
Bolivar Trask
: Stavo proprio aspettando che me lo chiedesse!
[Getta sul tavolo il fascicolo delle Sentinelle]
Segretario della Difesa
: C'è un programma sperimentale, signore, assolutamente non ufficiale.
Richard Nixon
:
[Osserva i progetti di Trask]
Vuole dirmi che questi mutanti vagano per il mondo e la nostra difesa sono questi giganteschi robot di latta?!
Bolivar Trask
: Molti dei mutanti sono simili a noi, le mie Sentinelle riescono a riconoscerli. Ho otto prototipi pronti all'uso. Sono fatti di polimeri all'avanguardia, non c'è un'oncia di metallo, in loro!
Richard Nixon
: ...Voglio dare una dimostrazione di forza. Voglio che il mondo
sappia
che possiamo proteggerlo! Come può rendere operativi questi cosi?
Bolivar Trask
: Avevo comunicato la cifra al congresso, purtroppo hanno deciso di farmi chiudere... Ora costerà un po' di più riattivarli.
Richard Nixon
: Tutto quello che le serve.
Bolivar Trask
: Ehm... Un'ultima cosa, se riusciamo a catturarli, io vorrei lei
[Mystica]
a scopo di ricerca, naturalmente.
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Charles Xavier
:
[Parlando di Mystica]
Quando l'hai vista l'ultima volta?
Erik Lehnsherr
: Il giorno in cui sono partito per Dallas.
Charles Xavier
: E lei com'era?
Erik Lehnsherr
: Forte. Motivata. Leale.
Charles Xavier
: Come stava lei?
Erik Lehnsherr
: Stava... Stavamo... Ho capito perchè era tanto importante per te. Dovresti essere fiero di lei, Charles. È là a combattere per la nostra causa!
Charles Xavier
: Per la TUA causa! La ragazza che ho cresciuto non avrebbe mai ucciso!
Erik Lehnsherr
: Non l'hai cresciuta tu, siete cresciuti insieme. Non poteva restare bambina per sempre e se n'è andata.
Charles Xavier
: Se n'è andata perché tu le hai messo certe idee in testa!
Erik Lehnsherr
: Quello non è il mio potere... Lei ha fatto una scelta.
Charles Xavier
: Ma ora
sappia
mo dove porta quella scelta, vero? Lei ucciderà Trask, la cattureranno e spazzeranno via tutti quanti noi!
Erik Lehnsherr
: No, se riusciamo a raggiungerla... No, se cambiamo la storia domani! ...Mi dispiace, Charles, per quanto è successo. Mi dispiace davvero.
Charles Xavier
: ...
[Butta giù il suo drink]
Non gioco da un po'.
Erik Lehnsherr
: Ci andrò leggero. Sarà una partita alla pari, stavolta.
Charles Xavier
: A te la prima mossa.
[Si mettono a giocare a scacchi]
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
I cavalieri restano sulla strada e di profilo.
|
Non
sappia
mo più quale sia il loro numero. Contro la notte che arresta il cammino, tra il fiume e il ponte una sorgente che piange - un albero che vi segue. Se si guardasse la folla che passa, essa non vi vedrebbe. E' una vera armata in marcia o forse un sogno - il fondo di un quadro su una nuvola. Il bambino piange o dorme. Egli osserva o sogna. Il cielo è ingombro di tutte questa armate (eserciti). La terra trema. I cavalli scivolano lungo l'acqua. E anche il corteo scivola in quest'acqua che cancella tutti questi colori, tutte queste lacrime.
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
I movimenti all'orizzonte
Frasi di Pierre Reverdy
Perché i giovani
sappia
no, i vecchi ricordino e si cessi di ingannarli: il pacifismo in questo secolo ha prodotto effetti catastrofici, convergenti con quelli del nazismo e del comunismo. Se il comunismo e il nazismo sono messi al bando, il pacifismo merita di accompagnarli.
[Il disarmismo, l'antimilitarismo, la non-violenza]
non sono omologabili al pacifismo. La linea che da Gandhi a Bertrand Russell, da Luther King a Capitini, deve organizzarsi finalmente nel mondo. Il Partito radicale questo progetta e comincia ad attuare, in Italia e nel mondo. È impresa ragionevole. Lasciarsi sconfiggere è la follia.
[...]
Non violenza e democrazia politica devono vivere quasi come sinonimi. Da un secolo non vi sono guerre tra democrazie, diritto e libertà sono la prima garanzia. E il pacifismo storico, nei fatti, lo ha sempre ignorato.
Marco Pannella
Frasi di Marco Pannella
Dentro al giardino faceva la guardia l'autista-tuttofare, Fedele. Camminava, parlava e gesticolava da solo. In questi casi, una volta, si pensava che uno fosse pazzo, nel Duemila tutti
sappia
mo che è uno che sta telefonando con l'auricolare.
Stefano Benni
Cit. da
Margherita dolcevita
Frasi di Stefano Benni
Quando ci siamo incontrati per la prima volta ero solo un ragazzino. Alcuni di voi mi hanno adottato, altri no. Ma tutti avete contribuito a farmi diventare il giocatore e l'uomo che avete davanti oggi. Mi avete dato la fiducia necessaria per fare buon uso della mia rabbia. I vostri dubbi mi hanno dato la determinazione a dimostrarvi che vi sbagliavate. Siete stati testimoni della trasformazione delle mie paure nella mia forza. E il vostro rifiuto mi ha insegnato il coraggio. Sia che mi vediate come l'eroe o come il cattivo,
sappia
te che ci ho messo ogni emozione, ogni briciolo di passione, e tutto me stesso nell'essere un Laker. Quello che avete fatto per me è di gran lunga più grande di quello che ho fatto io per voi. Sapevo che avrei indossato i colori dei Lakers in ogni minuto di ogni partita. Lo onorerò oggi e per tutto il resto della stagione. Il mio amore per questa città, per questa squadra e per ciascuno di voi non svanirà mai.
Kobe Bryant
Frasi di Kobe Bryant
Il valore delle donne e degli uomini, prima ancora che degli scienziati, passa anche dalla capacità di alzare gli occhi dai vetrini e guardare un po' più in là, schierandosi dalla parte di un futuro migliore così come lo
sappia
mo immaginare.
Umberto Veronesi
Frasi di Umberto Veronesi
Ecco com'è la vita. È un po' come la cucina, puzza altrettanto e bisogna sporcarsi le mani se si vuol far da mangiare;
sappia
soltanto sbrogliarsela con eleganza. È tutta qui la morale della nostra epoca.
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
Tranquillo, sono qui per darti una mano. Il modulo verbale te l'hanno installato? Almeno
sappia
mo che non sei sordo.
Akan
Dal film:
Hardcore
Scheda film e trama
Frasi del film
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