Fronte del porto
Frasi del film
Frasi di Fronte del porto
Riassunto e trama del film Fronte del porto
È la storia della "redenzione" di Terry Malloy (Marlon Brando), lavoratore portuale ed ex promettente pugile. Dopo essere stato coinvolto dal fratello Charley nelle attività di un'organizzazione sindacale che con metodi banditeschi gestisce i lavoratori nei porti di New York, egli, dopo una coraggiosa deposizione in tribunale, si porrà alla testa del movimento per la loro emancipazione. Determinanti in questa svolta sono la sua relazione con la giovane studentessa Edie Doyle (Eva Marie Saint), sorella di una delle vittime del racket, ed il sacerdote Barry.
Antefatti
Il 10 aprile 1952 Elia Kazan, dinanzi ai membri della Commissione per le attività antiamericane, accusò di militanza comunista undici artisti cinematografici, tra i quali il regista Jules Dassin e l'attrice Kim Hunter, da lui diretta in Un tram che si chiama Desiderio (un'interpretazione che le era valso l'Oscar alla miglior attrice non protagonista). Mentre per essi ciò rappresentò la fine di ogni prospettiva di lavoro nell'ambiente, il regista, dopo il mediocre Salto mortale, "cinema da guerra fredda che gronda retorica", torna alle origini, a New York, dove dirige Fronte del porto.
Inevitabilmente, in un film in cui i temi della delazione e del tradimento svolgono un ruolo centrale, il regista e la critica non potevano sottrarsi al confronto coi recenti avvenimenti. Si è visto in questo film un atto "terapeutico, il desiderio di autogiustificazione", "la schizofrenia" di un autore "diviso tra il suo Hyde passato e il suo Jekyll presente, "lo specchio dei pregi e dei difetti di Kazan: ...rimorso e aggressività, richiesta di comprensione e spavalderia di ribelle".
E un legame ancora più intimo e soggettivo con l'esperienza personale del regista si può cogliere in alcuni momenti della parte finale del film, quando Terry, dopo la deposizione in tribunale, deve affrontare l'indifferenza e il disprezzo degli amici di prima
Sceneggiatura
L'idea di Fronte del porto inizia con una serie di articoli scritti per il The New Sun da Malcom Johnson. I 24 articoli vincono in seguito il Premio Pulitzer e, sulla scia dell'assassinio avvenuto nell'aprile del 1948 di un boss del porto, risvegliano in America la consapevolezza di quanto avveniva in termine di delitti, tangenti ed estorsioni nella vita quotidiana e avventurosa nel porto di New York. L'autore Budd Schulberg vede in questo materiale la potenzialità per un evento cinematografico.
Nel 1951 l'acclamato regista Elia Kazan, dopo aver suggerito a Schulberg di lavorare assieme, decide di realizzare un film sulla mafia del porto affiancandola ad una storia di redenzione. Schulberg impiegherà circa un anno per scrivere la sceneggiatura, facendo parecchie ricerche sull'argomento.
Finita la sceneggiatura, Schulberg e Kazan la presentano alla Zanuck, che inizialmente intende fare il film in Technicolor, ma - reputando la storia adatta a un noir movie in bianco e nero - Kazan rifiuta e si reca presso la Columbia Pictures, dove il produttore Sam Spiegel accetta di prendersi sulle spalle la fatica di realizzare questo film.
Anno
1954 (70 anni fa)
Titolo originale
On the Waterfront
Genere
Durata
108 minuti (1 ora e 48 minuti)
Data di uscita
venerdì 28 gennaio 1955
Poster e locandina
Attori del film Fronte del porto
Marlon Brando | nel ruolo di Terry Malloy |
Karl Malden | nel ruolo di Padre Barry |
Lee J. Cobb | nel ruolo di Johnny Friendly |
Eva Marie Saint | nel ruolo di Edie Doyle |
Rod Steiger | nel ruolo di Charley Malloy |
James Westerfield | nel ruolo di Big Mac |
Leif Erickson | nel ruolo di Glover |
Pat Henning | nel ruolo di Kayo Dugan |
John F. Hamilton | nel ruolo di Pop Doyle |
Martin Balsam | nel ruolo di Gillette |
Biografie correlate al film Fronte del porto
Soggetto e sceneggiatura
Budd Schulberg