PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sul lavoro
Frasi sul lavoro in team
Frasi sulla prima volta
Frasi sui fiori
Frasi sugli sbagli
Frasi su Milano
Frasi sulla mamma
Frasi sulle mamme
Frasi sulla maternità
Frasi sull'esagerazione
Indice dei temi
Tutti i temi (1328)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le frasi più lette ieri
Le frasi dei film più lette
Le immagini più viste
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I temi più visitati
I film più visti
Gli autori più letti
Le parole più cercate
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
L'industriale e il pescatore
Il genere di amore che voglio
Matrimonio in crisi
Il cane, l'asino e l'importanza delle gentilezze
I libri e il setaccio
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
La volpe e l'uva
Tutte le storie
Poesie
Oroscopo
Oroscopo di aprile
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
Oroscopo Newsletter - Registrati
Tutti gli oroscopi
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi Morte - parte 9
Frasi trovate
:
3.088
Non sono favorevole alla pena di
morte
. Ma sono favorevole a bloccare queste persone nelle unità di massima sicurezza da dove non potranno mai uscire. Non potranno mai fuggire. Non potranno mai essere messe in libertà. Blocca i cattivi. Ma devi ripensare a tutti gli altri.
John Grisham
Frasi di John Grisham
Hitler
: Generale Von Greim, io la nomino ora come comandante supremo della Luftwaffe e la promuovo anche generale feldmaresciallo. Sulle sue spalle graverà un'enorme responsabilità, dovrà ricostituire da zero le nostre forze aeree. Troppe persone hanno sbagliato, dovrà essere spietato. La vita non perdona alcuna debolezza. Il cosiddetto senso di umanità è una chiacchiera dei luridi porci! Indulgere alla pietà è un peccato mortale! Io dico che chi mostra pietà verso i deboli tradisce le leggi di natura.
Goebbels
: I forti possono trionfare solo dopo aver estirpato i deboli.
Hitler
: Personalmente per obbedire a questa legge di natura mi sono sempre vietato di provare la minima compassione per chiunque. Ho affrontato ogni resistenza interna nel Reich con la brutale fredda decisione con cui ho stroncato ogni reazione dei popoli stranieri assoggettati. Non è possibile fare altrimenti. Le scimmie, ad esempio, colpiscono a
morte
qualunque altra scimmia sia estranea alla loro comunità. E quello che è giusto per le scimmie dev'essere giusto, in linea di massima, anche per gli uomini.
[controlla un registro consegnatoli da un generale]
Himmler ha presentato a Lubecca un'offerta di capitolazione alle potenze occidentali tramite il conte Bernadotte. È stata la radio inglese ad annunciarlo. Himmler! Dei tanti che potevano tradire doveva essere proprio Himmler! Il più fido dei miei fidi! Questo è il più vile di tutti i tradimenti! Göring sì, lui è il più corrotto dei corrotti! E Speer anche! Su quale artista si può fare affidamento?! E chiunque altro, di chiunque altro avrei potuto capirlo! Ma Himmler... deve avergli dato di volta il cervello per attribuirsi il potere deve aver dichiarato che sono malato o forse anche già morto!
Weidling
: Mein Führer, i russi compiono continue azioni di sfondamento, non abbiamo altre riserve, non giungono più rifornimenti per via aerea. Questo vuol dire che non possiamo aspettarci l'arrivo di munizioni.
Mohnke
: A nord i russi sono quasi al ponte di Weidendammer, a est sono a Lustgarten, a sud a Potsdamer Platz, a ovest al Tiergarten, ovvero a tre o quattrocento metri dalla Cancelleria.
Adolf Hitler
: Per quanto potete resistere?
Weidling
: Uno o due giorni al massimo.
Hitler
: Vale anche per il quartiere governativo?
Mohnke
: Sì, Mein Führer.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Hitler
: Ma se si vuole essere davvero sicuri la cosa migliore è spararsi in bocca.
[mima il gesto]
Così il cranio esplode.
Eva Braun
[disgustata]
: Iih!
Hitler
: Non ci si accorge di niente, la
morte
è immediata.
Eva Braun
: Voglio essere un bel cadavere. Prenderò il veleno. Se proprio devo fare una
morte
eroica che almeno sia una
morte
indolore.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
La Germania si arrese ufficialmente il 7 maggio 1945. La cessazione di ogni ostilità avvenne a mezzanotte dell'8 maggio. Fino a quel momento la guerra era costata la vita a 50 milioni di persone. 6 milioni di ebrei erano stati assassinati nei campi di concentramento tedeschi.
Gerda Christian fuggì e evitò la prigionia. È morta a Düsseldorf il 14 aprile 1997.
Dott. Prof. Ernst-Günther Schenck. Uscito nel 1953 dai campo di prigionia sovietici. Morto ad Aachen il 21 dicembre 1998.
Generale Wilhelm Mohnke. Rilasciato dai sovietici nel 1955. Morto il 6 agosto 2001 a Damp, presso Eckernförde.
Generale Helmut Weidling. Morto in prigionia in Russia nel 1955.
Professor Werner Haase. Arrestato dai sovietici nel bunker ospedale. Morto in prigione nel 1945.
Otto Günsche. Catturato dai sovietici. Uscito dalla prigione di Bautzen nel maggio 1956. Morto nel 2003 a Bonn.
Hanna Reitsch. Sopravvissuta alla guerra, morta il 28 agosto 1979. Ha stabilito primati di volo con aerei a motore e alianti.
Generale Robert Von Greim. Suicidato il 28 maggio 1945 a Salisburgo.
Heinz Linge e Johannes Hentschel. Catturati dai sovietici. Linge fu rilasciato nel 1955. Morto a Brema nel 1980. Hentschel fu rilasciato nel 1949. Morto il 27 aprile 1982 ad Achern.
Constanze Manziarly. Scomparsa durante la fuga a Berlino.
Albert Speer. Arrestato a Flensburg nel 1945. Condannato a 20 anni nel processo di Norimberga. Rilasciato nel 1966, è morto a Londra nel 1981.
I generali Keitel e Jodl. Condannati a
morte
nel processo di Norimberga e giustiziati.
Hermann Goering. Condannato a
morte
. Si è suicidato prima che la sentenza fosse eseguita.
Heinrich Himmler. Ha cercato di nascondersi sotto falso nome in un gruppo di fuggitivi. Scoperto, si è suicidato.
Martin Bormann e il dottor Ludwig Stumpfegger. Si sono suicidati il 2 maggio 1945 presso la stazione di Lehrter.
Rochus Misch. Liberato dai russi nel 1955. Vive ancora oggi a Berlino.
Traudl Junge. Fu classificata dagli alleati come "collaboratrice giovanile". Ha continuato a lavorare come segretaria per diverse società. Ha vissuto a Monaco fino alla sua
morte
, nel 2002. (Testo in sovrimpressione)
Certamente quando con il processo di Norimberga sono venuta a sapere di quelle cose orribili, dei sei milioni di ebrei, di ebrei e di persone di molte altre religioni o razze che erano state uccise, quando l'ho saputo mi sono sentita così sconvolta che non riuscivo a crederci. Ma non sono riuscita a trovare nessun collegamento tra quelle cose orribili e il mio lavoro di segretaria. So che mi sentivo così sollevata che non ci fosse alcuna mia responsabilità personale, e anche di non avere mai saputo niente. Non sapevo che fossero
morte
tante persone. Ma poi un giorno sono passata davanti alla targa commemorativa che hanno messo per Sophie Scholl, la targa in Franz-Joseph-Straße, e guardandola ho visto che eravamo nate nello stesso anno, e che Sophie Scholl era stata uccisa proprio nell'anno in cui avevo iniziai a lavorare per Hitler. Io... solo in quel momento mi sono resa conto che il fatto che allora fossi così giovane non era una buona giustificazione, perché avremmo dovuto accorgerci comunque di quello che stava succedendo.
Traudl Junge
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
La
morte
è l'unico mistero che ancora non ho esplorato. Morire è un'avventura nei profondi abissi dell'inconscio e del subconscio, un viaggio verso la più lontana delle supernove e, al contempo, verso il più profondo dei fondali marini. Spero di riuscire a ricavarne del materiale per una nuova trasmissione.
Piero Angela
Frasi di Piero Angela
Modificare il passato non è modificare un accadimento solo: è annullare le sue conseguenze, che tendono ad essere infinite.
[da L'altra
morte
]
Jorge Luis Borges
Cit. da
L'Aleph
Frasi di Jorge Luis Borges
La
morte
(o la sua allusione) rende preziosi e patetici gli uomini.
[...]
Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del casuale. Tra gl'Immortali, invece, ogni atto (e ogni pensiero) è l'eco d'altri che nel passato lo precedettero, senza principio visibile, o il fedele presagio di altri che nel futuro lo ripeteranno fino alla vertigine. Non c'è cosa che non sia come perduta tra infaticabili specchi.
[da L'immortale]
Jorge Luis Borges
Cit. da
L'Aleph
Frasi di Jorge Luis Borges
Dei molti problemi sui quali si esercitò la temeraria perspicacia di Lönnrot, nessuno è così strano così rigorosamente strano, diremmo come la serie periodica di fatti di sangue che culminarono nella villa di Triste-le-Roy, tra il profumo interminabile degli eucalipti.
Jorge Luis Borges
Cit. da
La
morte
e la bussola ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
La
morte
è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.
Jorge Luis Borges
Frasi di Jorge Luis Borges
Ogni separazione ci fa pregustare la
morte
, e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Il bordo vertiginoso delle cose
Frasi di Gianrico Carofiglio
Valentin
: Oooh! Uuuh! Ah! Ho un chiodo nella pancia. Va meglio. Fammi il favore di piantarla con quelle balle su donne bellissime in lacrime.
Molina
: Il cuore di Leni batteva così forte che i suoi seni gonfi balzarono fuori dalla profonda scollatura, come sensuali antipasti su un piatto d'argento. Aaah...
Valentin
: Oh, non farmi ridere, mi fa male.
Molina
: Toh, tieni questo morbido seno. Ah!
Valentin
: Uh, uh, uh, uh, uh!
Molina
: Ce n'è un altro, qua.
Valentin
: Uh, uh, uh, uh!
Molina
: Nei locali eleganti si servono in coppia.
Valentin
: Oh, oh, oh, oh! Il buiolo! Presto! Oh, no! Ah! Ah... Oh!
Molina
: Cristo, che puzza!
Valentin
: Scusami. Non sai quanto sto male.
Molina
: Butta fuori tutto. Non può puzzare più di quello che puzza ora.
Valentin
: Oh... Oddio, non ce la faccio più.
Molina
: Hai superato di peggio. Molto peggio.
Valentin
: Mi vergogno tanto.
Molina
: Non sei tu quello che diceva sempre: prendila da uomo? Comportati da uomo.
Valentin
: Non ce la faccio. Non mi sopporto in questo stato.
Molina
: Lèvati i calzoni. Presto. Andiamo, andiamo! Copriti con l'asciugamano. Ecco. Perché devi tormentarti sempre? Non agitarti, stai calmo. Ecco, prima questo... e poi l'altro... Ecco, così. Okay. Ecco. Ecco, mettiti questa.
Valentin
: No, è... è tua.
Molina
: No, non è mia, è nostra. Ora cerca di pulirti. Va bene. C'è ancora un po' qui... e qui.
Valentin
: Gesù, ma non ti faccio schifo?
Molina
: Mi si spezza il cuore a vederti così. Ecco, ho quasi finito. Bene. Ora lèvati la camicia.
Valentin
: No, va bene così.
Molina
: Dietro è sporca. Per favore. Fatto. Guarda che roba. Okay, ora... cerca di stare in piedi.
Valentin
: No, puzzo.
Molina
: La mia doccia settimanale è domani. Per mezzogiorno avrai tutto pulito. Ecco, così. Così. Sei completamente avvolto come un neonato.
Valentin
: Veramente non ti fa schifo?
Molina
: Mettiti giù. Ecco, bravo. Non vorrai prendere freddo. Eh, che peccato che non ho più borotalco. Ti senti comodo?
Valentin
: Sì, ho solo freddo.
Molina
: Ti farò una bella tazza di tè. Ti farà bene. Attento, è bollente, ti scotterai!
Valentin
: Sinceramente sei molto gentile. Non so che cosa dire.
Molina
: Non scottarti. Eh, uhm... questa ti è caduta dalla camicia.
Valentin
: Su, leggila pure. So che sei curioso.
Molina
: No, leggo solo lettere d'amore. Io di politica non ne so niente.
Valentin
: È della mia ragazza. Si chiama Lidia.
Molina
: Non si chiama Marta?
Valentin
: Che ne sai tu di Marta?
Molina
: Mentre dormivi ripetevi sempre il suo nome.
Valentin
: Che cos'altro dicevo?
Molina
: Nient'altro.
Valentin
: Questa lettera è di Lidia. È la mia ragazza nel Movimento.
Molina
: Ha una calligrafia da bambina.
Valentin
: Non ha avuto una grande educazione. Ti voglio dire la verità: sotto la tortura, ogni volta che mi sentivo vicino alla
morte
, era a Marta che rivolgevo il pensiero, e lei mi salvava. Tutto il corpo mi doleva, ma non mi importava.
Molina
: Com'è?
Valentin
: Lei è molto fine. Alta borghesia. Ha quello che vuole. Denaro, bellezza, educazione. Libertà. Io sono un vero ipocrita, come tutti quei porci classisti. Devo ammettere che mi faceva comodo un posto sicuro dove stare quando ero costretto a nascondermi. Finché un bel giorno le dovetti parlare anche della mia seconda vita. Lei si limitò ad ascoltarmi in silenzio, come se già lo sapesse. Poi mi chiese di lasciare il Movimento. Ma come facevo a restare inattivo, quando i miei amici sparivano, ogni giorno? Capivo che aveva ragione, ma non avevo scelta. Così ancora una volta non seppi che cosa dirle.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucien
: Buonasera, signor Dufayel. C'è della posta per lei.
Raymond
: Ah. Hm.
Lucien
: Signor Dufayel, sa che è successo stamattina alla portiera?
Raymond
: Una lettera.
Lucien
: Di suo marito. Con trent'anni di ritardo.
Raymond
: Hm.
Lucien
: È molto tempo, signor Dufayel. È perché non mi piacciono le nature
morte
, signor Dufayel.
Raymond
: Mah, intanto faresti meglio a fissare lo strato. Strato spesso su sottile. Sempre. Oh! Hm...
Lucien
: Signor Dufayel...
Raymond
: Sì.
Lucien
: Sul giornale c'era scritto che presto avremo una nuova stella.
Raymond
: Così adesso ti interessi alle stelle?
Lucien
: Ho visto una trasmissione in televisione da mia madre. Per questo. Ma non so se è vero. Sono gli americani: prenderanno le ceneri dei ricchi che si faranno cremare, capisce? Poi le metteranno in un satellite e poi lo invieranno nello spazio. Brillerà per sempre, il satellite. E Lady D.? Faranno la stessa cosa per Lady D.?
Raymond
: Lady D.! Lady D.! Ma guarda che mi hai scocciato, eh? Non riesco neanche a concentrarmi! Eh! Lady D.! Lady D.! Renoir!
Tv
: Run, Charlie, run! Run, Charlie, run!
[Sono nato sfortunato. Sono nato un venerdì 13. Giorno sfortunato.]
Amelie
: Rodrigue! Dai! Dai, vieni! Rodrigue! Bravo.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: E poi, un giorno, il dramma. Come ogni anno, Amandine Fouet porta sua figlia ad accendere un cero a Notre-Dame perché il cielo le invii un fratellino. La risposta divina si manifesta tre minuti dopo. Ahimè, dal cielo non piomba un neonato, ma una turista del Québec, Marguerite Boujard, decisa a farla finita con la vita.
Marguerite Boujard
: Aaaah!
Narratore
: Amandine Poulain, nata Fouet, muore sul colpo. Dopo la
morte
di sua madre, Amélie si ritrova a tu per tu con suo padre. Costui, già poco comunicativo, si rinchiude ancora di più in se stesso. Si lancia nella costruzione maniacale di un mausoleo in miniatura, per raccogliere le ceneri di sua moglie. Passano i giorni, i mesi, poi gli anni. Il mondo esterno appare così morto che Amélie preferisce sognare una sua vita in attesa di avere l'età per andarsene. Cinque anni più tardi, Amélie è cameriera in un bar-ristorante di Montmartre, "Les Deux Moulins". È il 29 agosto. Tra 48 ore, il destino di Amélie si ribalterà. Ma per il momento, lei non ne sa nulla. La sua vita scorre tranquilla fra le colleghe e i frequentatori del bar. Lei è Suzanne, la padrona. Zoppica un po', ma non ha mai rovesciato un bicchiere. Da giovane faceva la ballerina equestre al circo Medrano. Le piace: uno sportivo che piange per la delusione. Non le piace: vedere nel suo bar un uomo umiliato davanti a suo figlio.
Prepotente
: Io penso e tu obbedisci!
Narratore
: Ai tabacchi c'è Georgette, la malata immaginaria. Quando non ha l'emicrania, ha il nervo sciatico infiammato. Non le piace la frase: "Sia benedetto il frutto del ventre tuo". Ecco Gina, collega di Amélie. Sua nonna era guaritrice. Le piace scrocchiarsi le ossa. Serve un Kirsch al lampone a Hipolito, lo scrittore fallito. A lui piace soprattutto vedere in tv un torero che si fa incornare. Il tizio che li osserva truce è Joseph, un amante geloso respinto da Gina.
Passa le giornate a spiarla per vedere se c'è un altro. La sola cosa che gli piace è schiacciare le palline della plastica da imballo. In ultimo c'è Philomène, l'hostess. Amélie le tiene il gatto Rodrigue quando lei parte. A Philomène piace
: il rumore della ciotola sul pavimento. A Rodrigue invece piace: essere presente quando si raccontano le favole ai bambini.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi ormai, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua
morte
resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Nisus
: Mhmm. Gruppo crocifissi... Di bel nuovo. Riepiloghiamo: attraverseremo la città sotto gli occhi di tutti, quindi cerchiamo di non sfigurare. Camminate in fila indiana, tre lunghezze tra voi e il compagno che vi sta davanti, e il passo ben cadenzato. Croci sulla spalla sinistra, e se terrete dritta la schiena il vostro portamento sarà decisamente più elegante, eh, egh! Puoi andare, Centurione.
Parvus
: Gruppo Crocifissi! Aspettate a partire. Crocifissi! Tutti insieme! Avanti, march!
Ben
: Guardami! Invece di lavorare! La pena di
morte
ci vorrebbe!
Parvus
: Avanti! Su con le ginocchia!
Alfonso
: Ohh... Ohh...
Passante
: Lascia che divida il tuo fardello, fratello. Uh.
Alfonso
: Eh? Oh, grazie.
Passante
: Uh. Ehi! Scusa!
Parvus
: Ehi, tu! Che fai, fermi il corteo?
Passante
: Ah, non... non è la mia croce.
Parvus
: Chiudi il becco e cammina!
Sfacciato
: Ah, ah, ah, ah, ah! Quello ti ha fregato, eh? Così impari a farti gli affari tuoi. Uh, uh, uh, uh!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Brian
: Ehi! C'è... c'è un'altra strada? C'è un'altra strada per arrivare al fiume?
Simon Il Sant'uomo
: Mmmmmmm.
Brian
: Ti prego, fratello, aiutami! Devo arrivare...
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Simon
: Ooh, il mio piede! Oooh!
Brian
: Shhh!
Simon
: Accidenti, accidenti, accidenti!
Brian
: Mi dispiace. Shhh!
Simon
: Oh, maledizione, accidenti e maledizione!
Brian
: Scusami. Shhh!
Simon
: Mi zittisci pure? Diciotto anni di silenzio assoluto, e tu mi zittisci pure?
Brian
: Come?
Simon
: Ho rispettato il mio voto per diciotto anni. Non un solo suono articolato, riconoscibile, è uscito dalle mie labbra!
Brian
: Non potresti stare zitto altri cinque minuti?
Simon
: Oh, ormai non vale più. Tanto vale che mi diverta un po'. Tante volte, in questi diciotto anni ho avuto la voglia di gridare, cantare, urlare forte il mio nome!
Brian
: Shhh.
Simon
: Oh, sono vivo!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Su, piantala! Sta' zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Ah! Uccelli, guardate! Alberi, ascolta...
Seguaci
: Aaah! Maestro! Maestro! Il tuo segno! Maestro!
Dennis
: La mia zucca!
Seguace Della Scarpa
: La tua scarpa!
Ragazza
: La zucca! La zucca, Maestro! Sì, la zucca è il tuo segno!
Arthur
: Dicci, maestro! Dicci qualcosa!
Brian
: Andatevene via!
Seguaci
: Ci ha benedetto! Ci ha benedetto!
Arthur
: E come dobbiamo andare via, Maestro?
Brian
: Ma che ne so? Basta che ve ne andiate, che ne so?
Seguace Della Scarpa
: Dacci un segno!
Arthur
: Ma ce l'ha già dato il segno: ci ha portati in questo posto!
Brian
: Non vi ci ho portati io! Siete voi che mi siete venuti dietro!
Seguace Della Scarpa
: Oh, è sempre un buon segno, comunque lo guardi!
Arthur
: Maestro! Il tuo popolo ha camminato mote miglia per stare con te. Sono stanchi e non hanno mangiato!
Brian
: Non è certo colpa mia se non hanno mangiato.
Arthur
: Non c'è cibo in questa montagna desolata!
Brian
: Beh, ci sono dei cespugli di ginepro, laggiù.
Seguaci
: Ohhh! Miracolo! Miracolo! Miracolo! Miracolo!
Seguace Della Scarpa
: Avete visto? Ha riempito di frutti quei cespugli soltanto con la sua parola!
Giovane
: Hanno generato bacche di ginepro, avete visto?
Brian
: Certo che hanno generato bacche di ginepro! Sono cespugli di ginepro! Che vi aspettavate?
Elsie
: Fai un altro miracolo!
Arthur
: Non lo tentate, scervellati! Non vi basta dunque il miracolo dei cespugli di ginepro?
Simon
: Ma quelli sono i miei cespugli di ginepro!
Arthur
: Essi sono un dono di Dio!
Simon
: Essi sono tutto quello che ho da mangiare! Accidenti a voi! Ehi! Ho detto via da quei cespugli! Forza, andatevene!
Harry
: Oddio! Ho commesso un errore e sto perdendo tutti i capelli. Pietà!
Cieco
: Sono guarito! Il Maestro mi ha guarito, fratelli!
Brian
: Io non l'ho toccato!
Cieco
: Ero cieco, e ora ci vedo! Aargh!
Seguaci
: Miracolo! Miracolo!
Simon
: Digli un po' di smetterla. Erano diciott'anni che non aprivo bocca, finché non è arrivato lui!
Seguaci
: Miracolo! È lui il messia!
Simon
: Mi ha anche pestato un piede!
Seguaci
: Pestaci un piede, Signore! Pestacelo!
Arthur
: Ave, o messia!
Brian
: Non sono il messia!
Arthur
: Tu sei il messia, e io me ne intendo. Ne ho seguiti parecchi.
Seguaci
: Ave, o messia!
Brian
: Io non sono il messia, volete stare a sentire? Non sono il messia, mi avete capito? Lo giuro su dio!
Ragazza
: Soltanto il vero messia nega la sua divinità!
Brian
: Che cosa? Ma così state cercando di incastrarmi! E va bene! Allora sono il messia!
Seguaci
: È lui! È lui il messia!
Brian
: E adesso, andate a fanculo!
Arthur
: Quale via ci consigli, o signore?
Brian
: Oh, come vi pare! Lasciatemi in pace!
Simon
: Tu hai detto a questa gente di mangiare le mie bacche. Mi hai quasi spezzato un piede. Hai rotto il mio voto del silenzio, e adesso cerchi anche di fregarti le mie bacche di ginepro? Aaah!
Brian
: Fermo, fermo!
Arthur
: Quest è il Messia, è il Prescelto!
Simon
: Ma quale messia?
Brian
: Fermo!
Arthur
: Un miscredente!
Seguaci
: Un miscredente!
Arthur
: Prendetelo!
Morte
all'eretico!
Seguaci
:
Morte
all'eretico!
Morte
all'eretico!
Brian
: Lasciatelo stare! Lasciatelo stare, fermi! Lasciatelo stare! Mettetelo giù.
Simon
: Mettetemi giù!
Brian
: Vi prego!
Judith
: Brian.
Brian
: Judith.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Francis
: Giobbe.
Reg
: Giobbe.
Loretta
: Giobbe.
Francis
: Giosuè.
Reg
: Giosuè.
Loretta
: Giosuè.
Francis
: Non pervenuto.
Reg
: Non pervenuto.
Loretta
: Non pervenuto.
Francis
: Brian.
Reg
: Brian.
Loretta
: Brian.
Francis
: E basta.
Reg
: E basta.
Loretta
: E basta.
Reg
: Allora propongo che tutti questi nostri ex fratelli siano messi a verbale come martiri probatori della causa.
Loretta
: Mi associo, Reg.
Reg
: Grazie, Loretta. Mozione approvata. Consanguinei! Vi scongiuro, non facciamoci scoraggiare! Una... catastrofe totale come questa è solo l'inizio! La loro gloriosa
morte
ci vedrà ancora più uniti!
Mattia
: Piove!
Reg
: Cosa?
Mattia
: La madama!
Brian
: C'è nessuno? Mattia! Reg!
Reg
: Vai là, vai là!
Brian
: Reg, sono io, Brian!
Reg
: Sciò! Sciò!
Brian
: Stan!
Loretta
: Smamma, smamma!
Francis
: Sgomma, sgomma!
Commando
: Schioda, schioda!
Brian
: Ah! Siamo fregati!
Mattia
: Arrivo!
Profeta Sangue E Tuoni
: ... è diventato un maiale, è diventato una scrofa, ed anche il verro! Il suino ed anche il porco...
Mattia
: I miei occhi son velati, e vi vedo un po' appannati.
Centurione
: Sei tu Mattia?
Mattia
: Sì.
Centurione
: Abbiamo il sospetto che tu nasconda un certo Brian di Nazareth, membro dell'organizzazione terroristica "Fronte Popolare di Giudea".
Mattia
: Io? No. Io sono solo un povero vecchio. Non ho tempo per i fuorilegge. Le mie gambe non ci vedono, i miei occhi non ci sentono e le mie orecchie non si piegano.
Centurione
: Guzman! Rimbambito! Guardia! Perquisizione! Lo sai qual è la pena prevista dalla legge romana per chi dà rifugio a un noto criminale?
Mattia
: No.
Centurione
: La crocifissione.
Mattia
: Oh.
Centurione
: Crudele, eh?
Mattia
: Hm. C'è di peggio.
Centurione
: Come sarebbe, c'è di peggio?
Mattia
: Beh, si può essere pugnalati.
Centurione
: Pugnalati? Muori in un secondo. La crucifissione dura delle ore! È una
morte
lenta e terribile!
Mattia
: Beh, se non altro si muore all'aria aperta.
Centurione
: Eh, già, sei rimbambito.
Sergente
: Non c'è anima viva, signore.
Centurione
: Vai! Ma non ti preoccupare! Ci rivedremo molto presto, rimbambito.
Mattia
: Nasone!
Centurione
: Attento a te!
Mattia
: È andata liscia.
Brian
: Mi dispiace, Reg.
Reg
: Oh, avete sentito, gli dispiace. Gli dispiace aver portato i Romani al nostro quartier generale. Beh, non ti preoccupare, Brian. Accomodati, bevi qualcosa. Fa' come a casa tua. Brutto stupido! Mentecatto! Imbecillone che non...
Mattia
: Le mie gambe sono vecchie e miopi, le mie orecchie brizzolate. Dica.
Centurione
: C'è ancora un posto dove non abbiamo guardato. Guardie!
Mattia
: Sono solo un povero vecchio. I miei occhi sono deboli, le mie gambe povere.
Centurione
: No, dico, ma tu hai mai visto qualcuno crocifisso?
Mattia
: La crocifissione è una passeggiata.
Centurione
: Hai detto passeggiata?
Sergente
: Ho trovato questo cucchiaio.
Centurione
: Hm! Ottimo lavoro, Sergente! CI vediamo presto, rimbambito. Aprite!
Mattia
: Non ci date neanche il tempo di nasconderci!
Brian
: Aaah!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Donne
: A
morte
! Ammaziamolo! Forza! Lascatecelo! Ammazzatelo! Ammazzatelo! Andiamo, uccidetelo! Fateci cominciare! Sì!
Sacerdote
: Sei tu Mattia, sei tu il figlio di Gath?
Mattia
: Devo dire sì?
Guardia
: Sì.
Mattia
: Sì.
Sacerdote
: Sei stato giudicato colpevole dagli Anziani della città d'aver pronunciato invano il nome del Signor. E quindi, in quanto tu sei un blasfemo, devi essere lapidato a mo-o-orte.
Donne
: Ooh...
Mattia
: Senti, avevo appena finito di cenare, e ho solo detto a mia moglie: "Questo pezzo di baccalà è degno di Geova".
Donne
: Oooh!
Mattia
: Solo questo ho detto!
Sacerdote
: Bestemmia! L'ha detto di nuovo!
Donne
: Sì! Sì!
Sacerdote
: Sì! L'avete sentito?
Donne
: Sì! Sì!
Donna
: Sentito!
Sacerdote
: Ci sono per caso delle donne?
Donne
: Uh... ooh... no...
Sacerdote
: Molto bene. In virtù dell'autorità di cui sono investito...
Mattia
: Ehi, aoh! La piantate? Non abbiamo ancora incominciato!
Sacerdote
: Avanti! Chi l'ha tirata? Chi ha tirato la prima pietra?
Donne
: È stata lei! È stata lei! Lui! È stato lui! Lui! Lui! Lui! Lui!
I Donna
: Scusa, eh... credevo avessimo incominciato.
Sacerdote
: In ginocchio! In fondo!
I Donna
: Oh, accidenti!
Sacerdote
: E tutti i giorni ce n'è una! Dov'eravamo rimasti?
Mattia
: Senti, io non credo che sia una bestemmia dire soltanto "Geova".
Donne
: Aaah! L'ha detto! L'ha detto!
Sacerdote
: Guarda che così peggiori la tua situazione!
Mattia
: E che vuoi che peggiori? Peggio di così! Geova! Geova! Geova! Geova!
Sacerdote
: Io ti avverto! Se ti azzardi a dire Geova un'altra volta... Ahi! Avanti! Chi è stato! Chi l'ha tirata?
Mattia
: Ah, ah, ah, ah!
Sacerdote
: Avanti! Voglio saperlo!
Donne
: È stata lei! È stata lei! Lui! Lui! Sì, lui! È stato lui!
Sacerdote
: Sei stato tu?
II Donna
: Sì.
Sacerdote
: Guarda che...
II Donna
: Lui ha detto Geova!
Donne
: Aaah! Aaah!
Sacerdote
: La volete smettere? Fermi! Fatela finita! Basta! State a sentire: nessuno deve lapidare nessuno finché non suonerò questo fischietto! Mi sono spiegato? Neppure, e voglio che questo sia molto chiaro, neppure se uno dicesse "Geova"!
Donne
: Aaah!
Sacerdote
: Aaargh!
III Donna
: Strike!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
L'assassinio di Calas, consumato a Tolosa con la spada della giustizia, il 9 marzo 1762, è uno dei più singolari avvenimenti degni dell'attenzione nostra e dei posteri. La turba dei caduti in innumerevoli battaglie è presto dimenticata, non soltanto perché così vuole l'inevitabile fatalità della guerra, ma perché coloro che sono morti in battaglia avrebbero potuto dar la
morte
ai loro nemici, non sono periti senza difendersi.
Voltaire
Cit. da
Sulla tolleranza ‐ Incipit
Frasi di Voltaire
Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la
morte
spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la
morte
del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri?
Voltaire
Cit. da
Il faut prendre parti, ou le principe d'action
Frasi di Voltaire
La domanda è: c'è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra? È ormai sufficientemente risaputo che, col progredire della tecnica moderna, rispondere a questa domanda è diventato una questione di vita o di
morte
per la civiltà da noi conosciuta; eppure, nonostante la massima buona volontà, tutti i tentativi di soluzione sono miseramente falliti.
Albert Einstein
Cit. da
Perché la guerra?
Frasi di Albert Einstein
Siamo tutti consapevoli della difficile e minacciosa situazione in cui versa oggi la società umana ‐ ridotta a un'unica comunità con un destino comune ‐, ma solo alcuni si comportano di conseguenza. Gran parte delle persone continua a vivere la propria vita ordinaria; per metà spaventate, per metà indifferenti, esse contemplano la cupa tragicommedia in atto sul palcoscenico internazionale davanti agli occhi e alle orecchie del mondo. Ma su quel palcoscenico, in cui gli attori recitano sotto i riflettori le proprie ordinate parti, si decide il nostro destino di domani, la vita o la
morte
delle nazioni.
[La minaccia della distruzione di massa - discorso alla seconda cena annuale offerta dalla Foreign Press Association all'Assemblea Generale e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Waldorf-Astoria Hotel, New York, 11 novembre 1947]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Più l'uomo avanza nella sua evoluzione spirituale, più mi appare certo che il sentiero verso una religiosità genuina non passa per la paura della vita e la paura della
morte
, o per una fede cieca, ma attraverso gli sforzi compiuti in direzione di una conoscenza razionale.
[Scienza e religione, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Avevo già saputo della
morte
di Langevin. Era uno dei miei conoscenti più cari, un vero santo, e di grande talento per di più. È vero che i politici hanno sfruttato la sua bontà, perché era incapace di penetrare le motivazioni squallide, troppo estranee alla sua natura.
[9 aprile 1947]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere a Maurice Solovine
Frasi di Albert Einstein
Mi sono acclimatato benissimo qui. Me ne sto come un orso nella tana; mai, nella mia vita avventurosa, mi sono sentito tanto a casa mia. La mia orsaggine si è acuita dopo la
morte
della mia compagna
[Elsa]
, che era più legata di me agli altri esseri umani.
[1937 circa]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere a Max Born
Frasi di Albert Einstein
[«Se in punto di
morte
tu ripercorressi con il pensiero la tua vita da quali fatti giudicheresti se è stata un successo o un fallimento?»]
Né in punto di
morte
né prima mi porrò una simile domanda. La natura non è né ingegnere né imprenditore, e io stesso faccio parte della natura.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
[Sulla pena di
morte
]
Non approvo affatto la punizione, accetto soltanto le misure utili a proteggere la società. In teoria non sono contrario all'uccisione di individui che sono privi di valore o in qualche modo pericolosi. Ma mi oppongo solo perché non mi fido degli uomini, cioè dei tribunali. Apprezzo nella vita più la qualità che non la quantità, così come nella natura i principî generali rappresentano una realtà superiore all'oggetto singolo.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Sono arrivato alla convinzione che l'abolizione della pena di
morte
sia auspicabile per i seguenti motivi:
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Senza dubbio, anche qui, il fatto sperimentale è la guida onnipossente; ma il suo verdetto non è applicabile che basandosi su un lavoro potente e delicato, che ha in primo luogo stabilito i vincoli fra gli assiomi e gli eventi verificabili. E il teorico deve eseguire questo lavoro gigantesco con la chiara coscienza di essere forse chiamato a giustificare la condanna a
morte
della sua teoria. Non si deve biasimare, tacciandolo di soverchia fantasia, il teorico che intraprende questo studio: ma bisogna al contrario provare la sua fantasia, perché, tutto ben considerato, non c'è per lui altro cammino per arrivare allo scopo: in ogni caso non è una fantasia senza disegno, ma una ricerca eseguita in vista di possibilità logicamente più semplici e delle loro conseguenze.
[Da: Lo spazio, l'etere e il campo]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
La gente cerca di minimizzare il pericolo limitando gli armamenti e promulgando leggi restrittive per la conduzione della guerra. Ma la guerra non è un gioco di famiglia in cui i giocatori sono lealmente ligi alle regole. Dove sono in ballo la vita e la
morte
, obblighi e regole vengono meno.
[Da: Discorso all'incontro studentesco sul disarmo]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Il comportamento etico di un uomo dovrebbe in realtà basarsi sulla solidarietà, l'educazione e i legami sociali; non è necessario alcun fondamento religioso. L'uomo si troverebbe in una ben triste situazione se dovesse venir trattenuto dalla paura di una punizione e dalla speranza di una ricompensa dopo la
morte
.
[Da: Religion and Science, New York Times Magazine, 9 novembre 1930]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Non posso concepire un Dio che premia e punisce le sue creature, o che possiede una volontà del tipo che noi riconosciamo in noi stessi. Un individuo che sopravvivesse alla propria
morte
fisica è totalmente lontano dalla mia comprensione, né vorrei che fosse altrimenti; tali nozioni valgono per le paure o per l'assurdo egoismo di anime deboli.
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Solo coloro che tentano cose assurde possono raggiungere l'impossibile.
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Qualsiasi uomo che guida in maniera sicura mentre bacia una bella ragazza è un uomo che non sta dando al bacio l'attenzione che merita.
[Any man who can drive safely while kissing a pretty girl is simply not giving the kiss the attention it deserves.]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Le coincidenze sono il modo di Dio per rendersi anonimo.
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
A chi è piegato dall'età, la
morte
verrà come un sollievo. Lo sento molto fortemente ora che sono arrivato io stesso alla vecchiaia, e a considerare la
morte
come un vecchio debito che è giunto il momento di pagare. Ma istintivamente, facciamo di tutto per ritardare quest'ultimo adempimento. Così la natura si diverte a giocare con noi.
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
La nostra
morte
non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero della vita.
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Quando la
morte
si presenta nella sua vera faccia scarna e truculenta, non la si considera senza timore. Ma quando essa, per burlarsi degli uomini che si vantano di burlarsi di lei, si avanza camuffata, quando soltanto la nostra meditazione riesce a vedere che, sotto le spoglie di quella sconosciuta, la cui dolcezza c'incanta e la cui gioia ci rapisce nell'impeto selvaggio del piacere, c'è la
morte
allora siamo presi da un terrore senza fondo.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Il concetto dell'angoscia
Frasi di Soren Kierkegaard
Che cos'è questa vita, nella quale l'unica cosa certa è l'unica di cui non si può sapere nulla con certezza: la
morte
?
Soren Kierkegaard
Cit. da
Aforismi e pensieri
Frasi di Soren Kierkegaard
Non soltanto conosciamo Dio unicamente per mezzo di Gesù Cristo, ma conosciamo noi stessi unicamente per mezzo di Gesù Cristo.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Non so chi mi abbia messo al mondo, né che cosa sia il mondo, né che cosa io stesso. Sono in un'ignoranza spaventosa di tutto. Non so che cosa siano il mio corpo, i miei sensi, la mia anima e questa stessa parte di me che pensa quel che dico, che medita sopra di tutto e sopra se stessa, e non conosce sé meglio del resto. Vedo quegli spaventosi spazi dell'universo, che mi rinchiudono; e mi trovo confinato in un angolo di questa immensa distesa, senza sapere perché sono collocato qui piuttosto che altrove, né perché questo po' di tempo che mi è dato da vivere mi sia assegnato in questo momento piuttosto che in un altro di tutta l'eternità che mi ha preceduto e di tutta quella che mi seguirà. Da ogni parte vedo soltanto infiniti, che mi assorbono come un atomo e come un'ombra che dura un istante, e scompare poi per sempre. Tutto quel che so è che debbo presto morire; ma quel che ignoro di più è, appunto, questa stessa
morte
, che non posso evitare.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
L'unica cosa che ci consola delle nostre miserie è il divertimento, e intanto questa è la maggiore tra le nostre miserie. Perché è esso che principalmente ci impedisce di pensare a noi stessi e ci porta inavvertitamente alla perdizione. Senza di esso noi saremmo annoiati, e questa noia ci spingerebbe a cercare un mezzo più solido per uscirne. Ma il divertimento ci divaga e ci fa arrivare inavvertitamente alla
morte
.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Gli uomini, non avendo potuto guarire la
morte
, la miseria e l'ignoranza, hanno deciso di non pensarci per rendersi felici.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
La nostra natura sta nel movimento; il completo riposo è la
morte
.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Chi ha responsabilità pubbliche e politiche lo fa non per gli altri e per una missione, ma lo fa per far carriera, per fare i soldi, per occupare una poltrona
[...]
e la
morte
[...]
della politica è quando la politica diventa questo.
Nicola Zingaretti
Cit. da
Discorso alla Provincia di Roma, 28 maggio 2012
Frasi di Nicola Zingaretti
Forrest
: Dov'è mamma?
Louise
: È in camera, di sopra.
Signora Gump
: Ciao, Forrest.
Dottore
: Torno a trovarla domani.
Signora Gump
: Ah, d'accordo.
Dottore
: Ti abbiamo proprio raddrizzato, vero, ragazzo?
Forrest
: Cosa c'è, mamma?
Signora Gump
: Sto morendo, Forrest. Avvicinati. Vieni a sederti qui.
Forrest
: Perchè muori, mamma?
Signora Gump
: È la mia ora. La mia ora è arrivata. Oh, avanti... non devi avere paura, tesoro. La
morte
fa solo parte della vita. È una cosa a cui siamo destinati tutti. Io non lo sapevo, ma ero destinata a diventare la tua mamma. Ho fatto il meglio che ho potuto.
Forrest
: Hai fatto molto, mamma.
Signora Gump
: Bene, ma sono del parere che ognuno si fa il suo destino. Tu devi fare del tuo meglio con quello che Dio ti ha concesso.
Forrest
: Qual è il mio destino, mamma?
Signora Gump
: Dovrai arrivare a scoprirlo con le tue sole forze. La vita è una scatola di cioccolatini, Forrest. Non sai mai quello che ti capita.
Forrest
: Quando mamma mi spiegava le cose io le capivo sempre.
Signora Gump
: Mi mancherai molto, Forrest.
Forrest
: Aveva preso il cancro e morì di martedì. Le comprai un cappello nuovo, con sopra dei fiorellini. E non ho altro da dire su questa faccenda. Non aveva detto che aspettava l'autobus numero sette?
Signora
: Tra poco ne passerà un altro sicuramente.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Comandante Lewis, ho bisogno che tu faccia una cosa per me: se muoio, voglio che sia tu a contattare i miei genitori, vorranno sapere tutto dalla nostra spedizione qui su Marte. Lo so che è una rogna, sarà dura parlare a dei genitori della
morte
del loro figlio. Non è poco quello che chiedo, è per questo che lo chiedo a te. Io non mi arrendo, dobbiamo solo essere preparati a ogni evenienza. Per favore, digli... digli che amo quello che faccio e che sono molto bravo a farlo... E che sto morendo per qualcosa di immenso e magnifico. E più grande di me. Digli che accetto tutto questo e digli che li ringrazio per essere stati mia madre e mio padre.
Mark Watney
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
[Ultime parole di Marc Lee lette al suo funerale]
"La gloria è qualcosa che certi uomini inseguono e in cui altri si imbattono per caso, senza aspettarsi di trovarla. In un modo o nell'altro è un gesto nobile che a volte ci si vede attribuire. La mia domanda è: quand'è che la gloria svanisce e diventa una crociata sbagliata o un fine ingiustificato in virtù del quale ci si consuma completamente? Ho... visto la guerra e ho visto la
morte
!"
Debbie Lee
Dal film:
American Sniper
Scheda film e trama
Frasi del film
È un bellissimo posto stare con gli amici! Dobby è felice adesso è con il suo amico Harry Potter!
[Ultime parole]
Dobby
Dal film:
Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Mohra
: Come va?
Gary
: Il signor Mohra?
Mohra
: Sì.
Gary
: Agente Olson.
Mohra
: Sì, lo so. Allora, io servivo giù al bar da Ecklund & Swedlin's martedì scorso, e questo piccoletto se ne sta lì a bere e mi chiede: "Dov'è che posso trovare un po' di movimento? Su al lago divento matto". E io gli chiedo: "Che tipo di movimento?", e lui mi fa: "Movimento di donne, no? Per chi mi hai preso?". E io gli dico: "Ma tu per chi mi hai preso? Io non organizzo queste cose". E lui mi fa: "Ma io su al lago da solo non ce la faccio più". E io gli dico: "Capisco, ma questo non è quel genere di posto".
Gary
: Hm-hm.
Mohra
: E lui mi fa: "Ah, allora pensi che sono un coglione perché te l'ho chiesto?", solo che non ha detto proprio "coglione".
Gary
: Ah, ho capito.
Mohra
: Poi ha detto: "Sei tu un coglione", e "L'ultimo che mi ha chiamato coglione oggi ingrassa i vermi", e così io non dico niente, e lui mi fa: "Allora, come vedi la cosa?", e io gli dico: "Non mi sembra che ha fatto un grande affare, non mi sembra proprio".
Gary
: Eh, non posso darle torto.
Mohra
: Eh, già, e poi mi fa: "Quell'uomo è morto, ma non di vecchiaia, amico mio". E poi alla fine mi fa: "Cristo santo, io su al lago sto diventando matto".
Gary
: White Bear Lake?
Mohra
: Sì, però il bar Ecklund & Swedlin's è più vicino al Moose Lake, io pensavo più a quello.
Gary
: Ah, certo.
Mohra
: Comunque è rimasto a bere su al bar e io non ci ho dato troppo peso. Però quando la signora Mohra, mia moglie, ha saputo dei tre omicidi, mi ha detto: "Devi telefonare", e così ho telefonato. Fine della storia.
Gary
: Che aspetto aveva il tipo del bar?
Mohra
: Oh, era... un piccoletto con una faccia curiosa.
Gary
: Ah-ah. In che senso?
Mohra
: Oh, in senso generale, sa com'è, no?
Gary
: Okay. Beh, la ringrazio molto, signor Mohra. Ha ragione lei, forse non è importante, ma grazie per avere chiamato.
Mohra
: Di niente. Sembra che domani farà ancora più freddo di oggi.
Gary
: Eh, sì. C'è un freddo polare in arrivo.
Mohra
: Sì, ci scommetto le mutande.
Carl
: Cristo santo...
Marge
: Oh, Valerie, sto ripartendo per Brainerd.
Valerie
: Mi spiace di non poterti incontrare.
Marge
: Ma tu credi che stia bene? Ci siamo visti ieri sera e...
Valerie
: Cosa ti ha detto?
Marge
: Mah, non è quello che ha detto che mi preoccupa. Mi sembra che sia ancora molto scosso, sai, la
morte
della moglie...
Valerie
: La moglie?
Marge
: Linda.
Valerie
: Chi?
Marge
: Linda Cooksey.
Valerie
: Ma no! No, no, non erano... Beh, lui le è stato dietro per più di un anno, ma non si sono mai sposati. Sì, la tormentava, non voleva lasciarla in pace...
Marge
: Ah, sì? Ma allora... non erano?
Valerie
: No, no, non si sono mai sposati. Mike ha problemi psichiatrici.
Marge
: Oh, mio Dio!
Valerie
: Eh, sì, è malato. È tornato a vivere con i genitori.
Marge
: Oh, Signore!
Valerie
: Linda sta benissimo. Perché non le telefoni?
Marge
: Accidenti! Beh... Accidenti! È proprio una sorpresa. Non c'è nessuno? Signor Lundegaard, mi spiace disturbarla di nuovo. Posso entrare?
Jerry
: Sì. No, ho parecchio da fare in questo momento, e...
Marge
: Capisco. Farò in fretta, non si preoccupi. Sto per lasciare la città, però mi stavo chiedendo... Le dispiace se mi siedo? Ho un bel peso da portare.
Jerry
: No. È che...
Marge
: Ecco, si tratta della macchina di cui le parlavo ieri, ma mi stavo chiedendo se...
Jerry
: Appunto. Come le ho già detto ieri, non ci manca nessuna automobile.
Marge
: Okay. Ne è sicuro? Scusi, sa, ma è importante. Vede, nel crimine su cui sto indagando i malviventi erano a bordo di un'auto senza targa e hanno fatto una telefonata qui. Sarebbe una strana coincidenza se non ci fosse neanche un collegamento.
Jerry
: Eh, già, capisco.
Marge
: Quindi come può dirlo? Ha fatto una sorta di inventario recentemente?
Jerry
: L'auto non proviene dalla nostra concessionaria.
Marge
: Ma come può esserne sicuro senza fare un...
Jerry
: Eh, beh, lo saprei. Io sono il responsabile vendite.
Marge
: Lo so, però a me sembra che...
Jerry
: Le assicuro che non mi sfugge niente qui.
Marge
: Capisco, però, beh, come fate a stabilirlo? Voglio dire, contate le macchine tutti i giorni, oppure avete un altro metodo, non so...
Jerry
: Mi scusi, ho già risposto alla sua domanda.
Marge
: Come ha detto, signore?
Jerry
: Mi scusi, ma ho già risposto alla sua domanda. Ho già risposto. Io collaboro, ma... ma tu guarda... Mi sembra che non... Che non ci... Eh...
Marge
: Senta, non è il caso che faccia l'antipatico con me, sto facendo il mio lavoro.
Jerry
: Ah, ma... Ah, mi sembra che... Io... io non... non lo metto in dubbio. E sto collaborando. Io... io sto... sto... sto facendo del mio meglio.
Marge
: Allora vorrei parlare col signor Gustafson. Signor Lundegaard?
Jerry
: Ma insomma non ho capito, io... Non ho capito a che gioco vuole giocare. Io sto collaborando, questo non lo può negare, però... D'accordo, farò questo... questo maledetto inventario.
Marge
: Lo fa sùbito?
Jerry
: Sì, sùbito! Immediatamente. Se è tanto importante per lei.
Marge
: Ma, mi scusi, signore!
Jerry
: E mi scusi! Mi scusi un cazzo!
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
[L'OROLOGIO D'ORO]
I Cronista
: È ufficiale. È ufficiale. Wilson è morto.
II Cronista
: Beh, Dan, è stato l'incontro più brutale e sanguinoso a cui questa città abbia mai assistito. Coolidge è corso via. Mai visto un pugile vincere e andarsene così in fretta. Secondo te sapeva che Wilson era morto?
I Cronista
: Ah, secondo me sì, Richard. Dal mio posto ho visto sparire dai suoi occhi la furia per lasciare il passo alla consapevolezza di quanto stava facendo. Chiunque avrebbe lasciato di corsa il ring.
II Cronista
: Dan, pensi che questa tragedia avrà ripercussioni sul mondo della boxe?
I Cronista
: Oh, Richard, una tragedia simile non può non scuotere il mondo della boxe dalle fondamenta. Ma l'effetto più clamoroso sarà nelle tristi settimane a venire: gli occhi della BBA rimarranno...
Allenatore
: È andato via di corsa. Non ho potuto trattenerlo.
Paul
: Marsellus.
Allenatore
: Giuro, non è colpa mia! Non è colpa mia!
Vincent
: Mia. Come stai?
Mia
: Bene. Non ti ho mai ringraziato per la cena.
Marsellus
: Che hai scoperto?
Paul
: Si è dato.
Marsellus
: Il suo allenatore?
Paul
: Giura che non ne sa niente. Io gli credo. Penso che sia rimasto sorpreso almeno quanto...
Marsellus
: No! Non dovete pensare, dovete sapere. Portatelo al canile, datelo in pasto ai cani, così sapremo di sicuro quello che sa e quello che non sa.
Paul
: Per trovare Butch come ci muoviamo?
Marsellus
: Rivolterò il mondo per trovarlo! E anche se andasse in Indocina, uno dei nostri starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparargli nel culo!
Paul
: Ci penso io, capo. Sarà un piacere.
Esmeralda Villalobos
: Signore. Ehi, signore.
Butch
: Che c'è?
Esmeralda
: Lei era al combattimento? Quello della radio. È lei il pugile?
Butch
: Come ti è venuta quest'idea?
Esmeralda
: No, su, avanti! È lei il pugile. Lo so che è lei! Mi dica che è lei, quello.
Butch
: Sì, sono quello.
Esmeralda
: Ha ammazzato l'altro pugile.
Butch
: È morto?
Esmeralda
: La radio ha detto che è morto.
Butch
: Mi dispiace tanto, Floyd.
Esmeralda
: E che cosa si prova?
Butch
: Che cosa si prova a fare che?
Esmeralda
: A uccidere un uomo. Pestare un altro uomo a
morte
usando solamente le mani!
Butch
: Sei sciroccata?
Esmeralda
: No, per me è un argomento molto interessante. Lei è la prima persona che incontro che ha ammazzato qualcuno, lo sa? Allora? Che sensazione si prova a uccidere un uomo?
Butch
: Facciamo così: tu mi dai una di quelle sigarette che hai lì e io ti racconto tutto. Allora, Esmeralda... Villalobos. Sei messicana?
Esmeralda
: Il nome è spagnolo, però io di origine sono colombiana.
Butch
: Niente male come nome, tesoro.
Esmeralda
: Grazie. E lei come si chiama?
Butch
: Butch.
Esmeralda
: Butch. Che cosa vuol dire?
Butch
: Sono americano. I nostri nomi non significano un cazzo. Dunque, torniamo a noi, Esmeralda. Che vuoi sapere?
Esmeralda
: Voglio sapere che sensazione si prova a uccidere un uomo.
Butch
: Non te lo so dire. Non sapevo che fosse morto finché non me l'hai detto tu. E adesso che so che è morto vuoi sapere che cosa provo? Non mi sento in colpa nemmeno un po'. Che ti avevo detto, eh? Quando si è saputo dell'incontro combinato, la mia quota ha preso il volo. Lo so, lo so, è incredibile. Ah, cazzi suoi! Se fosse stato un pugile migliore, sarebbe ancora vivo. Se non si fosse mai allacciato i guantoni, cosa che non avrebbe mai dovuto fare nella sua vita, sarebbe ancora vivo. Sì, beh. Chi se ne frega! Ormai è finita. Sì, ma ora basta col povero e sfortunato signor Floyd. Parliamo piuttosto del ricco e prospero signor Butch. Da quanti allibratori l'hai piazzato? Tutti e otto? Quanto ci vorrà per incassare? Avrai tutto entro domani sera. No, capisco, a parte qualche ritardatario. Oh, cazzo, Scotty, è una buona notizia, davvero fantastica. Sì. No, io e Fabienne ce ne andiamo domani. Magari ci vorranno un paio di giorni per arrivare a Knoxville. D'accordo, bello mio. Ah, ah, ah! Hai ragione! Accidenti, se hai ragione! Ti saluto, Scotty. La prossima volta che ci vedremo sarà nel Tennessee. Stammi bene.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Inuit
: Eh, quel Paddlefoot, buffo cane sciocco, lui credere totem potere avere vita, eh, eh, eh! Lui cucciolone artico. Quel totem, vedi, essere qui
da sempre.
Signora Coolidge
: Butch?
Clutch Cargo
: Dobbiamo caricare ancora delle casse e poi ci mettiamo in viaggio verso...
Signora Coolidge
: Smetti per un attimo di guardare la tv?
Butch
: Sì.
Signora Coolidge
: C'è una visita importante. Senti, ti ricordi che ti ho detto che papà è morto in un campo di prigionia? Bene. Questo signore è il capitano Koons, era nel campo di prigionia insieme a papà.
Capitano Koons
: Ciao, giovanotto. Accidenti, ho sentito parlare molto di te. Ecco, io ero un buon amico di tuo padre, sai? Siamo stati ad Hanoi insieme in quell'inferno per oltre cinque anni. Speriamo che non debba fare questa esperienza anche tu. Ma quando due uomini si trovano in una situazione come quella vissuta da me e da tuo padre per tutto il tempo che è durata, ti fai carico di certe responsabilità dell'altro. Se fossi stato io a... a non farcela, il maggiore Coolidge in questo momento starebbe parlando con mio figlio Jim. Ma la sorte ha voluto che parlassi io con te, Butch. Ti ho portato una cosa. Questo orologio che ho qui fu visto e acquistato dal tuo grande bisnonno durante la Prima Guerra Mondiale. Fu comprato in un negozio di cianfrusaglie a Knoxville, nel Tennessee, prodotto dalla prima ditta che abbia mai fatto orologi da polso - fino allora si portavano solamente orologi da taschino. Sì, è stato comprato dal valoroso patriota Errayn Cooldige il giorno in cui si è imbarcato per Parigi. Il tuo bisnonno aveva questo qua durante la guerra: non se n'è mai staccato fino alla fine dei combattimenti. E dopo aver fatto il suo dovere, tornò a casa dalla tua bisnonna, si tolse l'orologio dal polso, lo mise in un barattolo da caffè ed è lì che è rimasto finché tuo nonno Dane Coolidge non fu chiamato dal suo Paese perché andasse di nuovo a servire la patria. E... era la Seconda Guerra Mondiale questa volta. Il tuo bisnonno ha dato quest'orologio a tuo nonno per buona sorte. Sfortunatamente, a Dane è andata peggio del suo vecchio padre. Lui era un marine ed è rimasto ucciso con tutti gli altri marines nella battaglia di Wake Island. Tuo nonno stava affrontando la
morte
: lui lo sapeva. Nessuno di loro poteva illudersi che avrebbe mai lasciato quell'isola da vivo. Così, tre giorni prima che i giapponesi prendessero l'isola, tuo nonno chiese a un artigliere addetto all'aviazione militare, di nome Winacki, un uomo mai visto prima in vita sua, di consegnare al suo figlioletto, da lui mai visto in carne ed ossa, il suo orologio d'oro. Tre giorni dopo tuo nonno rimase ucciso, ma Winacki mantenne la sua parola. Alla fine della guerra, andò a fare visita a tua nonna, per consegnare a tuo padre, bambino, l'orologio d'oro del suo papà: quest'orologio. Tuo padre l'aveva ancora al polso quando è stato abbattuto sopra Hanoi. L'hanno catturato e messo in un campo di prigionia vietnamita. Sapeva che se quelli avessero visto il suo orologio gliel'avrebbero confiscato, eh, portato via. Per come la vedeva tuo padre, quest'orologio era tuo di diritto, che fosse dannato se quei musi gialli mettevano le manacce sui beni di suo figlio. Così l'ha nascosto nel solo posto dove sapeva di poterlo fare: nel sedere, per cinque lunghi anni ha tenuto l'orologio infilato nel sedere. Poi è morto di dissenteria, mi ha dato l'orologio. Ho nascosto questo scomodo pezzo di metallo nel sedere per due anni. Poi, finalmente, sono stato rimandato a casa dalla mia famiglia. Adesso, giovanotto, consegno a te l'orologio.
Klondike
: Ci siamo, Butch.
Presentatore
: All'angolo destro vi presentiamo lo sfidante. Con indosso i pantaloncini blu, peso 210 libbre, Floyd Ray Wilson.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Come sempre, aveva ragione Flaiano: in Italia i fascisti si dividono in fascisti e antifascisti. La maestra antifascista di Torino immortalata dalle telecamere mentre augura la
morte
ai poliziotti che la separano da un corteo di Casapound è la fascista perfetta. Arrogante, violenta, fanatica. Con gli occhi strabuzzati e la bocca sguaiata che bestemmia il buon senso e il senso dello Stato, farneticando di fucili partigiani come se fossimo ancora nella Repubblica di Salò anziché in quella di Gentiloni. La penso come Renzi (ogni tanto succede): quell'insegnante andrebbe licenziata in tronco. Per i danni che potrebbe fare ai bambini e per quelli che ha già sicuramente inferto alla sua categoria.
Ho avuto una maestra elementare comunista con cui mio padre liberale litigava di continuo. Ma si sarebbe buttato nel fuoco per salvarle il posto, perché ne riconosceva la dirittura morale e la bravura professionale. Era un'epoca ideologica, in cui maturò l'assassinio del commissario Calabresi. Eppure dalla bocca della «signora maestra» non uscì mai una parola su poliziotti e carabinieri, se non di elogio. Spiegava a bambini di dieci anni che le istituzioni democratiche servono a proteggere tutti, persino i fanatici dagli effetti del loro fanatismo. La scuola italiana ha avuto tanti cattivi maestri, soprattutto di sinistra. Ma anche tante maestre così, spesso di sinistra. Che non si meritano eredi con gli occhi strabuzzati e la bocca sguaiata.
Massimo Gramellini
Cit. da
Cattiva maestra, 'Il caffè', Corriere.it, 28 febbraio 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley,
morte
, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la
morte
,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
1
Frasi di Allen Ginsberg
Per anni ho abusato di alcol e droghe. Ho iniziato a 18 anni: con gli amici andavo in discoteca e prendevo pasticche, tipo l'ecstasy, per sballare'. E l'alcol scorreva a fiumi. Poi a 27 anni ho smesso.
[...]
Io sono un vigliacco, ho il terrore della
morte
. A un certo punto ho iniziato a stare male, mi sentivo debole. Sono andato a fare le analisi del sangue. E i risultati mi hanno spaventato.
Fabrizio Moro
Cit. da
Corriere.it, 20 febbraio 2018
Frasi di Fabrizio Moro
Slit
[afferrando un volante dal gigantesco cumulo lì presente]
: Con le mie gesta lo onoro, V8.
Figli di Guerra
: V-8! V-8!
Nux
[afferrando un estremità del volante di Slit]
: Il volante è mio.
Slit
: Tocca a me guidare.
Nux
: Sei il mio lanciere!
Slit
: Mi sono dato una promozione.
Nux
: Oggi no! Oggi è il mio giorno!
Slit
: Ma ti sei visto? Non stai in piedi, non puoi combattere!
Organic
: Ha ragione, ragazzo.
Nux
: Io non resto qui a morire piano!
Organic
: Oh, ma tu sei già un cadavere...
Nux
: Devo soltanto fare il pieno e starò bene.
Slit
: Non c'è tempo!
Nux
: Mi porto la sacca di sangue! Me la porto e la lego alla pedana del lanciere!
Slit
: Ha la museruola, è una bestia feroce!
Nux
: Appunto, sto facendo il pieno di sangue pazzo ad alti ottani! Se devo morire, sarà una
morte
storica sulla Fury Road!
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sono la bilancia della giustizia! Io sono il direttore del coro della
morte
! Canta, fratello Heckler!
[fa fuoco con un mitragliatore Heckler & Koch]
Canta, fratello Koch!
[fa fuoco con l'altro mitragliatore]
Cantate, fratelli, cantate! Sì! Sì! Febbre da sparo!
Il Fattore
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Quel che fa paura | come i tasti estremi di un pianoforte | come le falangi e le dita | quando la mano è magra prima della
morte
.
Max Gazzè
Cit. da
Quel Che Fa Paura
Frasi di Max Gazzè
Diconsi stelle di XVI grandezza e tanto più lontane sono che la luce loro solo dopo XXIV secoli arriva a noi: visibili furono esse coi telescopi di Haerschel. Ma chi narrerà delle stelle anche più remote: atomi percettibili solo colle più meravigliose lenti che la scienza possegga o trovi? Quale cifra rappresenterà tal distanza che solo correndo per milioni di anni la luce alata valicherebbe? Uomini udite: oltre quelle spaziano ancora i confini dell'universo!
[Epitaffio]
Cesare Mattei
Frasi di Cesare Mattei
Ridevano: così succede dopo che la
morte
ti si è attaccata addosso: viene da ridere, come si ride quando si è scampati ad un pericolo. Si ride sino alle lacrime.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Se uno ha un tesoro, non lo perde. Se lo tiene stretto a tutti i costi, è questione di vita o di
morte
.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Il guaio è che le parole sono solo parole, le puoi far nascere anche quando sono già
morte
.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l'ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni (quando mi deciderò a farlo riparare??), e girare a caso fissando negli occhi le ragazze che incontro per sapere che non sono solo. Se qualcuna mi guarda io esisto.
Ma perché sono così? Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che
morte
non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione del colore giusto.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
‐ Incipit
Frasi di Alessandro D'Avenia
Il pezzo di mondo che osservo tutti i giorni è quello della scuola e i ragazzi sono come cristalli, si lasciano leggere dentro, mentre più tardi, a 30 o 40 anni, impariamo tutti a mettere una maschera, diventiamo opachi, ma ciò di cui abbiamo profondamente bisogno resta uguale: che cosa ci affranca dalla
morte
, dal continuo cadere delle cose? I ragazzi vivono la fragilità delle relazioni da cui vengono, le stesse dei loro genitori, del tessuto famigliare. La grammatica delle relazioni andrebbe riscritta, dalla A alla Z.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Corriere.it, intervista del 1° giugno 2017
Frasi di Alessandro D'Avenia
Caro Dio, oggi è Leo che ti scrive, perché io non ci riesco. Ma anche se mi sento così debole voglio dirti che non ho paura, perché so che mi prenderai tra le tue braccia e mi cullerai come una bambina appena nata. Le medicine non mi hanno guarita, ma io sono felice. Sono felice perché ho un segreto con te: il segreto per guardarti, il segreto per toccarti. Caro Dio, se mi tieni abbracciata la
morte
non mi fa più paura. (Beatrice)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Non ho capito niente della vita, del dolore, della
morte
, dell'amore. Io che credevo che l'amore vincesse su tutto. Illuso. Come tutti: recitiamo lo stesso copione in questa commedia, per essere massacrati sul finale. Non è una commedia, è un horror. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Non bisogna avere paura delle parole. Questo è quello che ho imparato con la malattia. Le cose bisogna chiamarle con il loro nome, senza paura. Anche se quella parola è
morte
. Io non ho più paura delle parole, perché non ho più paura della verità. Quando c'è in ballo la tua vita non ne puoi più di giri di parole. (Beatrice)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
A pensarci, è sempre la stessa storia. Ci sono alcuni che hanno un sogno, o credono di averlo, e costringono altri a crederci, ma poi il tempo e la
morte
spazzano via ogni cosa. Tutti hanno vissuto nel miraggio di quel sogno. Ti esplode l'adrenalina nelle vene semplicemente perché qualcuno ci ha creduto al posto tuo, ma era un'illusione.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Se uno volesse inventarsi un Dio forte lo farebbe senza problemi, non immaginerebbe un Dio debole e che per di più si sente abbandonato dal padre al momento della
morte
.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Ho giurato di amarti fedelmente rinunciando a tutte le altre. E di darti conforto nelle difficoltà, finché
morte
non ci separi.
Christian Grey
Dal film:
Cinquanta sfumature di rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Un'epifania che può durare secoli, mesi, o una manciata di secondi. In ciascun caso è la rivelazione di una
morte
avvenuta decine di miliardi di anni fa. Lo scienziato, pertanto, non fa altro che dialogare con ciò che non esiste più.
Edward Phoerum
Dal film:
La corrispondenza
Scheda film e trama
Frasi del film
Incontravo spesso Alda Merini e mi regalava le sue perle, come quando sbottava: Sai perché le mosche non hanno mai un attimo di pace? Perché la merda è tanta. Parlava sempre della
morte
e poi mi diceva: Tu hai sbagliato epoca perché sei troppo elegante.
Jonathan Kashanian
Frasi di Jonathan Kashanian
L'assenza di un genitore può essere giustificata a mio avviso solo dalla
morte
. Se sono in vita e non si occupano dei propri figli, li ritengo poco responsabili.
Nadia Rinaldi
Frasi di Nadia Rinaldi
E la vita? Mi fa paura l'idea di sprecarla. Se la
morte
è un viaggio, immagino che la vita sia il prezzo del biglietto.
Massimo Gramellini
Cit. da
Fai bei sogni
Frasi di Massimo Gramellini
Sono arrabbiato con la vita che mi ha costretto a ricominciare quando meno me l'aspettavo. Ma questa rabbia l'ho trasformata in energia positiva, costruttiva. Deprimersi non serve a niente, se non a farsi ulteriormente del male. Io sono sempre stato ottimista, ho sempre pensato: se ho un momento di sfortuna, passerà. E infatti si sono aperte, con mia grande sorpresa, tante nuove porte.
[Dopo la
morte
di Andrea Brambilla]
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
Non ho fretta, tanto dentro di me ci sono due trentenni. Non dico certo che sia facile. Ero un colonnello e mi sono ritrovato all'improvviso retrocesso a caporale.
[Dopo la
morte
di Andrea Brambilla]
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
Mi sento un debuttante di sessant'anni. Con la
morte
di Zuzzurro
[Andrea Brambilla]
se n'è andato anche Gaspare. Ora sono Nino Formicola e mi rimetto in gioco. Cosa ne sapete se da solo sono bravo?
[Dopo la
morte
di Andrea Brambilla]
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
[Dopo la
morte
di Andrea Brambilla]
È stato difficile perché io ho sempre ragionato in due, trovarsi da solo diventa spiazzante e faticoso, anche dal punto di vista dell'invenzione comica. E poi eravamo dei precursori. Tra noi non c' era la spalla e il comico, funzionava il meccanismo del palleggio.
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
Lopez
: Se faccio un'altra cazzata mi retrocedono, mi mandano alla sezione cinema dove ci sono i registi che non si lavano, che puzzano di zolfo, i dirigenti con la salmonella che tra di loro si chiamano "compagno consigliere". Cristo René, io non me li voglio mettere quei golfini pelosi con quegli occhialetti alla Gramsci.
René
: Ma cosa dici? Ma quali occhialetti? Ma cosa stai dicendo?
Lopez
: Mi lascio morire se finisco lì dentro, René. Perché dopo la sezione cinema c'è la radio. Dopo la radio, c'è la
morte
.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
So come ci si sente, ti capisco. Devi sapere che a volte ero io stesso che decidevo di perdere di proposito solo per non provare quell'odiosa sensazione, quella di una partita che ti sfugge via. Quando perdevo un match correvo negli spogliatoi e vomitavo. Non sopportavo di perdere. E tu sei proprio come me. Per te è questione di vita o di
morte
. Per gli altri ragazzi non è così, non sono come te, per questo non saranno mai bravi quanto te. Ma questo forte desiderio di vincere rischia di portarti fuori strada. Ho giocato in tre quarti di finale a Wimbledon: sono l'unico svedese. Nel '48 avrei potuto vincerlo quel cazzo di torneo! Ma persi il primo set e anche il secondo... Non riuscivo a smettere di pensare. Avrei dovuto farlo ma non ci riuscii. Penso di farti giocare contro Onny Parun sabato, ma ad una condizione.
[...]
Voglio che tu mi prometta che non mostrerai più una sola cazzo di emozione! Sarai come una pentola a pressione, te ne fregherà di quello che succederà, non esisterà. Tutta la tua rabbia, tutta la paura, l'angoscia che proverai, li metterai in ogni colpo, in ogni dritto e in ogni rovescio. In ogni singolo colpo. Mi hai capito? Sabato la partita non sarà di cinque set, sarà di un solo punto. Di un solo punto alla volta. Un punto alla volta, Björn. Ma se per caso perdi la testa e dai di matto, con te ho chiuso! Te ne torni a Södertälje.
[a Björn Borg quindicenne]
Lennart Bergelin
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
Ginsberg
: La nuova visione dichiara.
Lucien Carr
: Proclama, è meglio.
Ginsberg
: Proclama la
morte
della moralità.
Lucien Ginsberg
: E l'espressione di sì.
Ginsberg
: E la vera, non inibita, non censurata espressione del sè.
William Burroughs
: Parole ragazzi, parole vuote.
Lucien Carr
: Tu cosa suggerisci?
William Burroughs
: Lo sconvoligmento dei sensi. Che cosa odi dal fondo delle tue viscere?
Lucien Carr
: Le istituzioni.
Ginsberg
: Paterson, New Jersey.
Lucien Carr
: Mio padre.
William Burroughs
: Bingo!
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Un altro amante colpisce l'universo. Il cerchio si è spezzato ma con la
morte
arriva la rinascita. E come tutti gli amanti e le persone tristi, io sono un poeta.
Allen Ginsberg
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Amici e compagni! Da quella parte
[il sud]
sono la fatica, la fame, la nudità, la penetrante tempesta, la diserzione e la
morte
; su questo lato facilità e piacere. Lì si trova il Perù con le sue ricchezze; qui, Panama e la sua povertà. Scelga, ogni uomo, la cosa che meglio lo faccia diventare un coraggioso castigliano. Da parte mia, vado a Sud.
Francisco Pizarro
Frasi di Francisco Pizarro
Una vita che riguarda solo la
morte
, non è vita.
George Lonegan
Dal film:
Hereafter
Scheda film e trama
Frasi del film
Toccato dalla
morte
. Cambiato dalla vita.
[Touched by death. Changed by life.]
[Frase promozionale]
Dal film:
Hereafter
Scheda film e trama
Frasi del film
Nonostante un drammatico quadro clinico lo costringa a letto con una linea di febbre, l'estensore di queste incerte note saluta la scoperta scientifica del secolo: i sintomi del raffreddore colpiscono i maschi più duramente delle femmine. La ricerca dell'autorevole dottor Sue dell'università di Terranova - stufo di essere preso in giro dalla moglie perché a ogni colpo di tosse faceva testamento - decreta la fine del luogo comune sugli uomini che si disperano per un mal di gola. Nossignore, gli uomini non mentono. Non sui raffreddori, almeno. Il testosterone, di cui sono pieni fino al collo, rende più fragile la loro risposta immunitaria.
«Ne deriva», scrive sul British Medical Journal l'esimio dottor Sue, «una maggiore debolezza del maschio rispetto alle infezioni delle vie respiratorie, con il rischio anche di
morte
». Qui forse il medico canadese ha lievemente esagerato. Nella cerchia dei miei amici i decessi da raffreddore restano piuttosto rari. Ma è vero che alcuni di noi ci sono andati vicini, vicinissimi. Finora la calma disumana con cui le donne sopportano fenomeni estremi, come la raucedine tra naso e gola, veniva attribuita alla loro maggiore resistenza al dolore.
Adesso però la scienza ha parlato: se l'uomo si lamenta, non è perché sopporta di meno, ma perché soffre di più. P.S. La presidente dei medici generici del Royal College ha ribadito che l'influenza è uguale per maschi e femmine. Ma, da donna e probabile moglie di un perpetuo moribondo, risulta di parte. Io credo al dottor Sue.
Massimo Gramellini
Cit. da
L'influenza del maschio, 'Il caffè', Corriere.it, 13 dicembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Totò ha una faccia molto malinconica, un po' come Buster Keaton. Ho sentito dire che i bambini italiani avevano paura di lui, perché somigliava alla
morte
, perché la
morte
era appollaiata sulla sua spalla. Aveva quella faccia così triste eppure riusciva a essere così divertente.
Terrence Malick
Frasi di Terrence Malick
Skeeter
: Ce ne servono almeno dodici.
Minny
: Io e Aibileen l'abbiamo chiesto a tutte. Trentuno cameriere. Hanno troppa paura, ci prendono per matte.
Skeeter
: Be', se non ne troviamo altre, non ci pubblicano.
Minny
: Io ho tante storie, Miss Skeeter. Lei le scrive e poi si inventa la cameriera che l'ha detta. Si è già inventata i nomi, si inventi anche le cameriere.
Skeeter
: Non possiamo farlo, sarebbe sbagliato.
Aibileen
: Non deve arrendersi Miss Skeeter.
Skeeter
: Ma non sarebbe una cosa autentica!
Aibileen
: Hanno ucciso mio figlio. È caduto portando delle travi alla segheria. Un camion gli ha schiacciato un polmone. Il capo mastro ha buttato il corpo nel cassone di un camion. È andato all'ospedale dei negri, l'ha scaricato davanti e ha suonato il clacson... Non c'era niente da fare, così ho portato il mio bambino a casa. L'ho messo sdraiato su quel divano. È morto davanti a me... e aveva ventiquattro anni, Miss Skeeter, sono gli anni più belli della vita. Quando arriva l'anniversario della sua
morte
, io ogni anno non riesco a respirare, ma per voi è solo un altro giorno di bridge. Se lei si ferma, quello che ho scritto io e che ha scritto lui, tutto quello che era lui, morirà con lui.
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Quel giorno a Jackson sono
morte
diciotto persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al colore della pelle quando decide di scatenare un tornado.
Aibileen Clark
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Comandante Alastair Denniston
: Vi presento Enigma. I dettagli di qualunque attacco, di qualunque convoglio segreto e di qualunque U-Boot nelle acque dell'Atlantico passano lì dentro e ne escono incomprensibili.
Alan Turing
: È bellissima.
Comandante Alastair Denniston
: È la
morte
in persona, signor Turing.
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Vediamo se decidono estraendo a sorte tra eutanasia, Ius Soli e altri provvedimenti. Io però più che del fine vita mi preoccupo della vita e a me piacerebbe che questo Parlamento si occupasse degli italiani che stanno vivendo.
Matteo Salvini
Cit. da
Corriere.it, 28 novembre 2017 - Salvini: «Biotestamento? Mi occupo dei vivi, non della
morte
»
Frasi di Matteo Salvini
Nel secondo secolo dell'Era cristiana, l'Impero di Roma comprendeva la parte più bella della Terra, e la porzione più civile del genere umano. Il valore, la disciplina, e l'antica rinomanza difendevano le frontiere di quella vasta monarchia. La gentile, ma potente influenza delle leggi e dei costumi aveva a poco a poco assodata l'unione delle province, i cui pacifici abitatori godevano ed abusavano dei vantaggi che nascono dalle ricchezze e dal lusso. Si conservava ancora, con decente rispetto, l'immagine di una libera costituzione; e l'autorità sovrana apparentemente risedeva nel Senato romano, il quale affidava agl'Imperatori tutta la potenza esecutiva del Governo. Nel felice corso di più d'ottant'anni, la pubblica amministrazione fu regolata dalla virtù e dalla abilità di Nerva, di Traiano, di Adriano, e dei due Antonini. In questo e nei due seguenti capitoli, descriveremo il prospero stato del loro Impero, ed esporremo le più importanti circostanze della sua decadenza e rovina, dopo la
morte
di Marco Antonino; rivoluzione che sarà rammentata mai sempre, e della quale le nazioni della terra tuttora si risentono.
Edward Gibbon
Cit. da
Storia della decadenza e caduta dell'Impero Romano ‐ Incipit
Frasi di Edward Gibbon
In Portogallo un uomo rapisce l'amante, che probabilmente aveva deciso di lasciarlo, e per vendetta avverte il marito (ah, la solidarietà maschile). Il coniuge li raggiunge munito di solide argomentazioni: un batticarne da macellaio. Ma, anziché sul rivale, si avventa sulla moglie per farne polpette. La donna riesce a mettersi in salvo e presenta denuncia contro i due eroi. Entra in scena la Giustizia. Due magistrati di Porto, un uomo e una donna. Forse consultano i sacri testi dell'Inquisizione, ma in ogni caso li scartano, ritenendoli troppo progressisti. E scrivono una sentenza da rileggere nelle notti buie e tempestose: «L'adulterio della donna è un gravissimo attentato contro l'onore e la dignità dell'uomo. Nella Bibbia l'adultera veniva punita con la
morte
e ancora poco tempo fa il tribunale imponeva una pena soltanto simbolica all'uomo che decideva di ucciderla».
Bei tempi, sembrano suggerire i giudici. (Del resto in Italia il delitto d'onore è scomparso nel 1981, l'altro ieri). Ora ci si deve accontentare di sospendere la pena a un pover'uomo «sconvolto e umiliato dalla donna, la cui slealtà e immoralità sessuale ha spinto l'imputato in una profonda depressione».
E se fosse stata lei a deprimersi per i tradimenti del marito? Su questo la Bibbia non si esprime, perciò i giudici preferiscono tacere. Alla signora scampata al batticarne del vendicatore, ma non al tritacarne dell'inquisitore, resta un ultimo grado di giudizio. L'augurio è che le tocchi in sorte un tribunale più illuminato. A questo punto andrebbero bene anche i talebani.
Massimo Gramellini
Cit. da
Porto delle nebbie, 'Il caffè', Corriere.it, 25 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Ho scelto un momento inopportuno (la
morte
di Priebke) e il luogo sbagliato (il mio blog) per toccare un tema spinoso. Tra i commenti al mio post è intervenuto un negazionista. Il mio approccio scientifico non mi consente di negare a priori qualsiasi tesi. Così ho specificato cosa fosse giusto e cosa sbagliato.
[...]
Per esempio che il processo di Norimberga fu propaganda, come quello a Saddam. L'Imperatore giapponese era colpevole quanto Hitler, eppure nessuno lo ha processato. In quei processi la forma è più importante del contenuto: non si vuole fare giustizia, ma dare un messaggio e vendicarsi.
[...]
Attraverso Hollywood ci siamo convinti che i buoni erano i cow boy e non gli indiani d'America, vittime di un eccidio di 18 milioni di persone: tre volte l'Olocausto. Norimberga è stata un'opera analoga di propaganda. Tutto qua. Mai negato le camere a gas, mai stato negazionista.
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
L'inesauribile vitalità della concezione paradossale della religione è testimoniata dalle numerose proposte che essa ha avanzato nella seconda metà del secolo XX. La più radicale ha preso le vuote forme della teologia della
morte
di Dio di Thomas Altizer, William Hamilton e Paul van Buren: autori di opere dai titoli memorabili, quali II Vangelo dell'ateismo cristiano. Questa teologia offre variazioni sul tema di Nietzsche, «Dio è morto»
[Gaia Scienza, 125]
, che a sua volta è una variazione su un tema di Plutarco: «Il grande Pan è morto»
[De deferta oraculomm, 17]
.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Credo in un solo Dio, la Natura, Madre onnipotente, generatrice del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, l'Uomo, plurigenito figlio della Natura, nato dalla Madre alla fine di tutti i secoli: natura da Natura, materia da Materia, natura vera da Natura vera, generato, non creato, della stessa sostanza della Madre.
Credo nello Spirito, che è Signore e dà coscienza della vita, e procede dalla Madre e dal Figlio, e con la Madre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti dell'Intelletto.
Aspetto la dissoluzione della
morte
, ma non un'altra vita in un mondo che non verrà.
[Il mio credo]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Commenti:
1
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Essere, o non essere, questo è il problema:
se sia più nobile nella mente soffrire
colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni
e, opponendosi, por loro fine? Morire, dormire...
nient'altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo,
perché in quel sonno di
morte
quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.
Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell'oppressore, l'ingiuria dell'uomo superbo,
gli spasimi dell'amore disprezzato, il ritardo della legge,
l'insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli,
grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa,
se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la
morte
,
il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà
e ci fa sopportare i mali che abbiamo
piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?
Così la coscienza ci rende tutti codardi,
e così il colore naturale della risolutezza
è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,
e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso
e perdono il nome di azione.
[To be, or not to be, that is the question:
Whether 'tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles,
And by opposing end them? To die, to sleep...
No more, and by a sleep to say we end
The heartache and the thousand natural shocks
That flesh is heir to: 'tis a consummation
Devoutly to be wished. To die, to sleep.
To sleep, perchance to dream. Ay, there's the rub,
For in that sleep of death what dreams may come
When we have shuffled off this mortal coil
Must give us pause. There's the respect
That makes calamity of so long life,
For who would bear the whips and scorns of time,
Th'oppressor's wrong, the proud man's contumely,
The pangs of despis'd love, the law's delay,
The insolence of office, and the spurns
That patient merit of th'unworthy takes,
When he himself might his quietus make
With a bare bodkin? Who would fardels bear,
To grunt and sweat under a weary life,
But that the dread of something after death,
The undiscovered country from whose bourn
No traveller returns, puzzles the will,
And makes us rather bear those ills we have
Than fly to others that we know not of?
Thus conscience does make cowards of us all,
And thus the native hue of resolution
Is sicklied o'er with the pale cast of thought,
And enterprises of great pitch and moment
With this regard their currents turn awry,
And lose the name of action.]
William Shakespeare
Cit. da
Amleto, atto III, scena I
Frasi di William Shakespeare
X Factor da una parte mi ha cambiato perché mi ha dato una stabilità, anche economica, dall'altra però continuo a essere il musicista di prima e che fa uscire un album come "Folfiri o Folfox", che parla di tumore e
morte
. Grazie a quel disco sono riuscito ad affrontare il dolore per la
morte
di mio padre.
Manuel Agnelli
Cit. da
Corriere.it, 20 ottobre 2017
Frasi di Manuel Agnelli
Sono arrivato a X Factor perché volevo cambiare. Dopo la
morte
di mio padre mi sono reso conto che volevo stare in mezzo alla gente, cercare un contatto. Prima non sopportavo di firmare autografi. A chi me li chiedeva rispondevo: meglio se parliamo. Ora ho scoperto che fare le foto è come stringere le mani.
Manuel Agnelli
Cit. da
Corriere.it, 20 ottobre 2017
Frasi di Manuel Agnelli
Non potevo fermarmi per la
Morte
.
Essa, benigna, si fermò per me.
Il cocchio conteneva noi due sole
e l'Immortalità.
Erica Bain
Dal film:
Il buio nell'anima
Scheda film e trama
Frasi del film
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Questa pagina è stata utile? Speriamo di sì.
Scrivi un commento. La tua opinione è importante!
LE PIÙ BELLE le inviamo via e-mail
E-mail
OK