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Indice degli autori
Aforismi Rotte
Frasi trovate
:
183
Sarebbe g
rotte
sco s'io cercassi di persuaderti che tu fosti il puro amore, e che quest'altra passione non sia che una commedia della carne. Tutto è carne e tutto è purezza. Ma una cosa è certa: sono stato felice con te ed ora sono infelice con un'altra.
Vladimir Nabokov
Cit. da
La vera vita di Sebastian Knight
Frasi di Vladimir Nabokov
Cliente
[mette delle banconote dentro una borsa]
: Dì un po'... com'è che una ragazza come te è finita a fare un mestiere così?
Irma
: Be', ti dirò, da piccola ho studiato al Conservatorio. Volevo diventare una grande pianista. Chopin, Debussy, eccetera. Invece, la sera del mio primo concerto, mi cadde il coperchio del piano su una mano. Tre dita
rotte
e un sogno infranto. Da allora non ho avuto più interesse alla vita, purché potessi sfamare me stessa e la mia cagnolina.
[Cliente aggiunge altre banconote dentro una borsa]
Grazie.
Dal film:
Irma la dolce
Scheda film e trama
Frasi del film
Non riesco più ad essere lucida
Il cuore parla e dice stupida
E ti rincorro per la strada
Anche se è vuota e buia
Se non m'importa di te
Non m'importa di me
Piove sopra una lacrima
Perché ho bisogno di te
Giuro stavolta è l'ultima
Ti ho fatto entrare nel mio disordine
Senza di te non ho niente da perdere
E non ho mai avuto paura del buio
Ma di svegliarmi con accanto qualcuno
Per me l'amore è come un proiettile
Ricordo ancora il
Suono click boom boom boom
Senti il mio cuore fa cosi boom boom boom
Corro da te sopra la mia vroom vroom vroom
Prendi la mira baby click boom boom boom
Boom boom boom
Sai che dentro ho un mare nero che s'illumina?
Sei capace a trasformare il male in musica
E ti ritrovo ovunque vada
Nelle canzoni e in autostrada
Perché sei la mia condanna
E la cura
Se non m'importa di te
Non m'importa di me
Piove sopra una lacrima
Perché ho bisogno di te
Giuro stavolta è l'ultima
Ti ho fatto entrare nel mio disordine
Senza di te non ho niente da perdere
E non ho mai avuto paura del buio
Ma di svegliarmi con accanto qualcuno
Per me l'amore è come un proiettile
Ricordo ancora il
Suono click boom boom boom
Senti il mio cuore fa cosi boom boom boom
Corro da te sopra la mia vroom vroom vroom
Prendi la mira baby click boom boom boom
Boom boom boom
Giuro che se l'universo
Dovesse finire stanotte
Ti seguirei sull'Everest
Con tutte le ossa
rotte
E ti ritrovo ovunque vada
Nelle canzoni e in autostrada
Dove c'è elettricità
Ti ho fatto entrare nel mio disordine
Senza di te non ho niente da perdere
E non ho mai avuto paura del buio
Ma di svegliarmi con accanto qualcuno
Per me l'amore è come un proiettile
Ricordo ancora il
Suono click boom boom boom
Senti il mio cuore fa cosi boom boom boom
Corro da te sopra la mia vroom vroom vroom
Prendi la mira baby click boom boom boom
Boom boom boom
Rose Villain
Cit. da
Click boom!
Frasi di Rose Villain
La vita da globe-t
rotte
r non è semplice tra fusi orari, superfici, continenti. Giocare a Torino per me vuol dire tanto anche perché vivrò l'esperienza con il pubblico di casa. È una mentalità nuova, nella quale comincio a entrare. Mi piace quando la gente sale sul mio carro. Anche per questo ci tengo a far bene alle Finals.
Jannik Sinner
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 10 novembre 2023
Frasi di Jannik Sinner
Al pellegrino che s'affaccia ai suoi valichi,
|
a chi scende per la stretta degli Alburni
|
o fa il cammino delle pecore lungo le coste della Serra,
|
al nibbio che rompe il filo dell'orizzonte
|
con un rettile negli artigli, all'emigrante, al soldato,
|
a chi torna dai santuari o dall'esilio, a chi dorme
|
negli ovili, al pastore, al mezzadro, al mercante,
|
la Lucania apre le sue lande,
|
le sue valli dove i fiumi scorrono lenti
|
come fiumi di polvere.
|
|
Lo spirito del silenzio sta nei luoghi
|
della mia dolorosa provincia. Da Elea a Metaponto,
|
sofistico e d'oro, problematico e sottile,
|
divora l'olio nelle chiese, mette il cappuccio
|
nelle case, fa il monaco nelle g
rotte
, cresce
|
con l'erba alle soglie dei vecchi paesi franati.
|
|
Il sole sbieco sui lauri, il sole buono
|
con le grandi corna, l'odoroso palato,
|
il sole avido di bambini, eccolo per le piazze!
|
Ha il passo pigro del bue, e sull'erba,
|
sulle selci lascia le grandi chiazze
|
zeppe di larve.
|
|
Terra di mamme grasse, di padri scuri
|
e lustri come scheletri, piena di galli
|
e di cani, di boschi e di calcare, terra
|
magra dove il grano cresce a stento
|
(carosella, granturco, granofino)
|
e il vino non è squillante (menta
|
dell'Agri, basilico del Basento!)
|
e l'uliva ha il gusto dell'oblio,
|
il sapore del pianto.
Leonardo Sinisgalli
Titolo della poesia:
Lucania, I nuovi Campi Elisi: 1942-1946 (Tutte le poesie)
Frasi di Leonardo Sinisgalli
Serafino
[Feruzzi]
amava parlare, sollecitare i suoi interlocutori. E poi amava andare forte in macchina. Io da ragazzo avevo una guida piuttosto veloce, possedevo una 1100 TV, che per l'epoca aveva un suo valore tecnologico. Serafino aveva un'Alfa 2000, che non guidava mai personalmente perché si distraeva, pur essendo stato comandante degli autieri durante la guerra. E così abbiamo cominciato a frequentarci viaggiando. E viaggiando si parlava. L'ho accompagnato i primi tempi a Roma, e mi ricordo quella volta che andammo a Fano con due macchine e seminammo la seconda e a Serafino dispiacque un po', ma si vedeva bene che in fondo era contento. Anche all'estero si andava in macchina e spesso le trasferte erano lunghissime ed estenuanti. Serafino guardava molto fuori dai finestrini, era un attento osservatore. Era piacevole stare accanto a questo tipo di uomo che ti faceva vedere a che punto di maturazione era il mais, a che punto di ricostruzione era Amburgo, come stavano migliorando le strade provinciali e come si cominciavano a realizzare le prime autostrade. C'era sempre qualcosa da vedere: un nuovo silos, una cementeria vicino Losanna, un oleificio ad Anversa, oppure quanto era diverso il porto di
Rotte
rdam rispetto a quelli di Genova e di Ravenna. Se stavi zitto, Serafino ti chiedeva subito a cosa stessi pensando: come dire che non ti potevi permettere di non pensare.
Raul Gardini
Cit. da
A modo mio
Frasi di Raul Gardini
La domanda è se si possa celebrare la vita e la morte di Pelè senza che ogni volta arrivino f
rotte
di partenopei a rompere i coglioni con Maradona.
Filippo Facci
Cit. da
Twitter, 31 dicembre 2022
Frasi di Filippo Facci
Monty Schafer
: Dio onnipotente ha benedetto questo Paese con nuove ricchezze, signor Seal. E lei potrebbe aiutarci.
Barry Seal
: In che modo?
Monty Schafer
: Conosce le
rotte
. Può entrare e uscire dagli Statos Unidos con il suo bell'aereo.
Barry Seal
: Di che genere di ricchezze stiamo parlando?
Dal film:
Barry Seal - Una storia americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Hellboy
: Baba? Baba Yaga! Basta cazzate, andiamo! Lo so che sei qui! Che cosa vuoi da me? Vuoi fare i tuoi giochetti, vero? Facciamo così, tiriamo fuori carte e dadi altrimenti, non mi interessa.
Baba Yaga
: Ho percepito tua fame e ho preparato banchetto per te.
[appare dalla finestra]
Hellboy
: Quanto sei carina.
Baba Yaga
: Molti trovano me g
rotte
sca. Una vecchia megera, con un occhio solo.
Hellboy
: Oh, no, io no.
Baba Yaga
: Forse perché sei stato tu a fare questo a me!
Hellboy
: Perché tu stavi tentando di evocare lo spirito di Stalin dalla Necropoli. Dovevo fare qualcosa per fermarti.
Baba Yaga
: Così hai sparato a mio occhio e mi hai messo in questa prigione!
Hellboy
: Io ho pensato che bandirti in una dimensione confinante fosse una bella idea.
Baba Yaga
: Vieni. Siedi. Mangia.
Hellboy
: Sì, una tavola così ricca per due persone.
Baba Yaga
: Celebriamo suo ritorno.
Hellboy
: Di Nimue?
Baba Yaga
: È ammirevole che elogi sua correttezza. In suo mondo, sarai osannato come eroe! Costruiranno statue di te alte duemila piedi! Fatte con ossa di tutti tuoi nemici.
Hellboy
: Ci vorrebbe una vagonata di ossa. Che c'è per cena?
[dentro una pentola trova un piccolo scheletro umano]
È un bambino?
Baba Yaga
: È solo bambino umano.
[Hellboy vede terrorizzato i corpi morti degli umani dall'altra stanza di dietro]
Ecco, mangia.
Hellboy
[si rifiuta disgustato, buttando via il suo piatto dalle mani della strega]
: Oh, Dio! Come sono goffo. Scusa. Devo andare. Devo essere presente alla resurrezione. Sarà meglio dei Beatles!
Baba Yaga
: Io posso aiutare te.
[ridacchia maleficamente]
Hellboy
: Puoi farlo, vero? Tu sai dov'è Nimue, è così?
Baba Yaga
: Che occhi affascinanti. Gialli come piscio. Mio colore preferito. Ne voglio uno per rimpiazzare quello che hai preso.
Hellboy
: Non succederà mai, sorella.
Baba Yaga
: Tuo tempo sta per scadere, demone. Quando la resurrezione di Nimue sarà completa, sua peste, strapperà carne da corpi.
Hellboy
: D'accordo, va bene, prendilo. Ma prima devi dirmi dove Nimue.
Baba Yaga
: Attento! Questo, è un patto molto sacro. Una volta stretto, non può essere più rotto!
Hellboy
: Vuoi che firmi un contratto!?
Baba Yaga
: Non serve. Sigilliamo con un bacio.
[gli dà un bacio sulla labbra di Hellboy come segno di un patto]
Hellboy
: Com'è che hai i peli sulla lingua?!
Baba Yaga
: Vai a Pendle Hill. Lei dovrà reclamare suo sangue per ristabilire suo potere. Hai solo tempo fino a mezzanotte.
[Hellboy fa i versi conati di vomito per quel disgustoso bacio]
Quale vuoi che sia, sinistro o destro?
[prende un falcetto]
Questo farà male. Molto male.
[Hellboy lo ferma il falcetto, rinnegando l'accordo]
Hai giurato!
Hellboy
: Avrai il tuo occhio. Quando avrò finito di usarlo. Non abbiamo specificato il momento esatto. Dovevi essere più precisa!
[si fa per andarsene, ma Baba Yaga lo attacca furiosamente, e lui immobilizza per terra]
Hai mangiato dei bambini!!!
Baba Yaga
[pronuncia la parola magica per muovere la sua dimora in modo di cacciarlo via]
: Ubiraysya!!! Va!! E tieni tuoi occhi ancora per un poco! Ma se imbrogli, ecco mia maledizione: avrai due occhi per vedere quello che ami di più al mondo, soffrire e morire!!!
[Hellboy cade giù dalla dimora della strega, ritornando nel suo mondo]
Dal film:
Hellboy (2019)
Scheda film e trama
Frasi del film
Gerusalemme, anno decimottavo
del regno di Nabucodonosor,
il nove del quarto mese.
Undecimo del re di Giuda, Sedecia.
Il profeta volse lo sguardo verso la valle gremita di fuochi e poi verso il cielo deserto e sospirò. Le trincee cingevano i fianchi di Sion, gli arieti e le macchine ossidionali minacciavano i suoi bastioni. Nelle case desolate i bambini piangevano chiedendo pane e non v'era chi lo spezzasse per loro; i vecchi si trascinavano per le strade sfiniti dal digiuno e venivano meno nelle piazze della città.
«È finita» disse rivolto al compagno che lo seguiva dappresso. «È finita, Baruc. Se il re non mi da ascolto non ci sarà salvezza per la sua casa né per la casa del Signore. Gli parlerò un'ultima volta ma non ho molte speranze.»
Riprese il cammino attraverso le strade vuote e si fermò dopo un poco per lasciar passare un gruppo di persone che trasportavano, senza pianto, un feretro con passo frettoloso. Solo la salma si distingueva nel buio per il colore chiaro del sudario che l'avvolgeva. Li guardò per un poco scendere quasi t
rotte
rellando per la strada verso il cimitero che il re aveva fatto aprire a ridosso delle mura e che da tempo non era più sufficiente a contenere i cadaveri che la guerra, la fame e la carestia vi riversavano ogni giorno in grande numero. «Perché il Signore sorregge Nabucodonosor di Babilonia e gli consente di imporre un giogo di ferro a tutte le nazioni?» chiese Baruc mentre il profeta riprendeva il cammino. «Perché si allea con lui che è già il più forte?»
Valerio Massimo Manfredi
Cit. da
Il faraone delle sabbie ‐ Incipit
Frasi di Valerio Massimo Manfredi
Il fascismo, il nazismo, il razzismo non furono funghi velenosi nati per caso nel giardino ben curato della civiltà europea. Furono invece il prodotto di pulsioni, di correnti pseudo culturali, e persino di mode e atteggiamenti che affondavano le radici nei decenni e, persino, nei secoli precedenti. Certo, nei salotti di tante parti d'Europa, dove a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, si conversava, con irresponsabile civetteria, di gerarchia razziale, di superiorità ariana, di antisemitismo accademico, forse nessuno avrebbe pensato che si sarebbe poi arrivati un giorno a quella che fu crudelmente chiamata soluzione finale, ai campi di sterminio, ai forni crematori. Ma le parole, specialmente se sono di odio, non restano a lungo senza conseguenze. Quelle idee e quei pensieri g
rotte
schi, nutriti di secoli di pregiudizi contro gli ebrei, rappresentarono il brodo di cultura nel quale nacque e si riprodusse il germe del totalitarismo razzista. Rimasto per molto tempo allo stato latente, esplose e si diffuse, con violenza inimmaginabile, quando infettò organismi politici e sociali indeboliti e sfibrati dalla crisi economica esplosa dopo la Grande Guerra. La disperazione e la paura del futuro, di fronte all'inefficacia e alle divisioni della politica, spinsero molte persone a consegnare il proprio destino nelle mani di chi proponeva scorciatoie autoritarie, ad affidarsi ciecamente al carisma "magico" dell'uomo forte. "Credere, obbedire e combattere", intimava il fascismo. "Obbedienza incondizionata ad Adolf Hitler" giuravano invece i soldati e i funzionari del regime nazista. La fiducia nel potere diventava un atto di fede cieco e assoluto. L'arbitrio soppiantava la legge.
Sergio Mattarella
Cit. da
27 gennaio 2021
Frasi di Sergio Mattarella
Sei tu che dai origine a quello che penso
La distanza compresa fra me e l'Universo
Il motivo per cui la mia vita è cambiata
Sei tu che hai visto i miei sbagli ma non l'hai giudicata
E sei tu quel confine fra il giorno e la notte
Dove io mi nascondo con le mie mani
rotte
Che continuo a scagliare su un muro che non cade giù
Ma la forza che sento dentro ad ogni sospiro imperfetto
Sei tu
Che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi
Sei tu
Il mondo che passa attraverso i miei occhi
E sei tu che mi inietti nel sangue il destino
E accompagni i miei passi come fossi un bambino
Sei la cosa più bella che ho sempre difeso
E hai sconfitto i miei dubbi quando io mi ero arreso
Che ci vuole una forza incredibile per dire buongiorno
Mentre provi a vagare fra te e chi sta intorno
Mi hai visto credere in me e poi non crederci più
Ma l'insistenza di esistere appesi ad un filo sottile
Sei tu
Che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi
Sei tu
Il mondo che passa attraverso i miei occhi
Oggi è un giorno per credere in te
Oggi lasciami senza parole
Voglio vivere i sogni che ho fatto anche se
Hai deciso di essere altrove
Oggi è un giorno per credere in te
Oggi lasciami senza parole
Prendi ancora se vuoi la mia rabbia in affitto
La distanza fra un uomo che ha vinto ed un uomo sconfitto
Sei tu
Che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi
Sei tu
Il mondo che passa attraverso i miei occhi
Sei tu
Il mondo che passa attraverso i miei occhi
Sei tu
Fabrizio Moro
Cit. da
Sei tu
Frasi di Fabrizio Moro
Cammino sul pendio d'una collina verde.
|
Erba, tra l'erba fiori
|
come in un quadretto per bambini.
|
Il cielo annebbiato, già tinto d'azzurro.
|
La vista si distende in silenzio sui colli intorno.
|
|
Come se qui mai ci fossero stati cambriano e siluriano,
|
rocce ringhianti l'una all'altra,
|
abissi gonfiati,
|
notti fiammeggianti
|
e giorni nei turbini dell'oscurità.
|
|
Come si di qua non si fossero spostate le pianure
|
in preda a febbri maligne,
|
brividi glaciali.
|
|
Come se solo altrove fossero ribolliti i mari
|
e si fossero
rotte
le sponde degli orizzonti.
|
|
Sono le nove e trenta, ora locale.
|
Tutto è al suo posto e in garbata concordia.
|
Nella valletta un piccolo torrente in quanto tale.
|
Un sentiero in forma di sentiero da sempre a sempre.
|
Un bosco dal sembiante di bosco pei secoli dei secoli, amen,
|
e in alto uccelli in volo nel ruolo di uccelli in volo.
|
|
Fin dove si stende la vista, qui regna l'attimo.
|
Uno di quegli attimi terreni
|
che sono pregati di durare.
Wislawa Szymborska
Titolo della poesia:
Attimo
Frasi di Wislawa Szymborska
Chris Vaughn Jr.
: Faccia aggiustare luci dietro, è l'ultimo avviso.
Jay Hamilton
: Che hanno le luci?
Chris
[colpisce le luci con la mazza]
: Sono
rotte
.
Chris Vaughn Jr.
Dal film:
A testa alta
Scheda film e trama
Frasi del film
Dalla vita non puoi aspettarti nulla, se non che è difficile.
Maime Trotter
Dal film:
La grande Gilly Hopkins
Scheda film e trama
Frasi del film
Avvicinandosi all'Inferno profondo, il linguaggio della Divina Commedia cambia. Lo stile si fa più realistico, g
rotte
sco, talora comico. I mostri, i diavoli, i dannati stessi hanno un aspetto animalesco.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Un folle amore
È una storia inventata. L'ho immaginata un giorno mentre mi trovavo sulla terrazza del Mirage, sopra le g
rotte
di Ercole, a Tangeri. il mio amico A. mi aveva prestato un bungalow perché mi riposassi un po' e naturalmente potessi scrivere. Di fronte all'immensa distesa di una spiaggia dove vengono a estenuarsi le onde dell'Atlantico, su quel deserto di sabbia e di schiuma, in pochi mesi è stato costruito un palazzo. Non so a chi appartiene. La gente dice che è il cottage balneare di un principe straniero innamorato del mare e del silenzio della regione. Altri lo attribuiscono a un armatore greco che, non sopportando più il Mediterraneo, ha scelto quel posto per finire i suoi giorni e soprattutto per sfuggire alla giustizia del suo paese che vorrebbe sì perseguirlo, ma lo lascia morire in pace.
Tahar Ben Jelloun
Cit. da
L'ultimo amore è sempre il primo? ‐ Incipit
Frasi di Tahar Ben Jelloun
Bottiglie vuote, corpi sulle scale
Sigarette mezze spente come dopo un falò
Caramelle in bocca, fuori un sole fucsia
Così il giorno arriva come ci guardasse da un po'
Andiamo verso le luci di un bar, come in Japan
Stiamoci addosso che poi non si sa, toglimi il fard
Ci hanno insegnato che il mondo è così, indiani e cowboy
Scegli tra buoni e cattivi o per noi
Scegli per noi, che tanto poi
Buonanotte, buonanotte a chi non dorme
A chi ha le nocche
rotte
, buonanotte
Buonanotte, buonanotte, Cenerentola è tardi
Per questo corri forte, buonanotte o no
À tout le monde
À tout le monde
Scarpe nella sabbia, sabbia nelle scarpe
C'è qualcuno che ci guarda come panda allo zoo
Io ti tengo e basta, nei miei occhi fucsia
Dove ho messo certe lacrime da comico
Fammi vedere fin dove si va, Mosca o Teheran?
Grida il mio nome per chi non lo sa, 6000 watt
Credono tutti che il meglio verrà, prima del gong
Quando sei in ballo the show must go on
The show must go on, the show must go, no
Buonanotte, buonanotte a chi non dorme
A chi ha le nocche
rotte
, buonanotte
Buonanotte, buonanotte, Cenerentola è tardi
E per questo corri forte, buonanotte o no
À tout le monde
À tout le monde
Andiamo verso le luci di un bar, come in Japan
Stiamoci addosso che poi non si sa, toglimi il fard
Ci hanno insegnato che il mondo è così, indiani e cowboy
Scegli tra buoni e cattivi o per noi
Scegli per noi, scegli per noi, che tanto poi
Gaia Gozzi
Cit. da
Fucsia
Frasi di Gaia Gozzi
Dottor Strange
: Cosa? Ah, smettila! Ho detto: smettila!
Kaecilius
: Non puoi fermarlo, signor Dottore!
Dottor Strange
: Senti, io non so nemmeno cosa sia.
Kaecilius
: È la fine e il principio. Molti che diventeranno pochi per diventare l'Uno.
Dottor Strange
: Se non cominci a dire cose sensate, sarò costretto a rimetterti questa!
Kaecilius
: Dimmi, signor Dottore...
Dottor Strange
: Va bene! Senti il mio nome è Dottor Stephen Strange!
Kaecilius
: Sei un dottore?
Dottor Strange
: Sì!
Kaecilius
: Uno scienziato. Tu comprendi le leggi della natura. Tutto invecchia. Tutto muore. Alla fine il nostro sole si estingue, il nostro universo diventa freddo e perisce. Ma la Dimensione Oscura, è un luogo oltre il tempo.
Dottor Strange
: Basta così! Io ti rimetto quest'affare.
Kaecilius
: Questo mondo non deve morire, dottore. Può prendersi il suo giusto posto accanto a molti altri come parte dell'Uno. Il grande e bellissimo Uno. Possiamo vivere tutti in eterno.
Dottor Strange
: Davvero? Cosa hai da guadagnare da questa chimera del New Age dimensionale?
Kaecilius
: Quello che ci guadagni tu. Che ci guadagnano tutti. Vita. Vita eterna. La gente pensa al male, quando è in realtà il tempo, è il vero nemico di tutti noi. il tempo uccide tutto.
Dottor Strange
: E della gente che tu hai ucciso?
Kaecilius
: Minuscole. Particelle momentanee in un universo indifferente. Sì. Lo vedi. Lo vedi cosa stiamo facendo.
[quasi sul punto di piangere]
Il mondo non è quello che dovrebbe essere! L'umanità ha brama di eterno, il mondo oltre il tempo, perché è il tempo che ci rende schiavi! Il tempo è un insulto! La morte è un insulto. Dottore... non cerchiamo di governare questo mondo. Cerchiamo di salvarlo. Di consegnarlo a Dormammu, che è il fine di tutta l'evoluzione, il perché di tutta l'esistenza.
Dottor Strange
: Lo Stregone Supremo difende l'esistenza.
Kaecilius
: Cosa ti ha portato a Kamar-Taj, dottore? La ricerca della luce? Il potere? Sei venuto per essere guarito, come tutti noi. Kamar-Taj è un luogo che raccoglie cose
rotte
. Arriviamo con la promessa di essere guariti e invece l'Antico ci mostra giochi di prestigio. La vera magia la vuole tenere per sé. Ti sei chiesto come faccia a vivere così a lungo?
Dottor Strange
: Oh... Ho visto i rituali nel Libro di Cagliostro.
Kaecilius
: Allora, sai. Il rituale mi dà il potere di destituire l'Antico e demolire i suoi Santuari. Per far entrare la Dimensione Oscura. Perché quello che l'Antico conserva Dormammu elargisce. La vita eterna. Egli non è distruttore dei mondi, dottore. È il salvatore dei mondi.
Dottor Strange
: No. Ma per favore... Guarda la tua faccia. Dormammu ti ha reso un criminale. Quanto buono può essere il suo regno?
[Kaecilius comincia a ridere diabolicamente]
Lo trovi divertente?
Kaecilius
: No no, non è quello. La cosa divertente è che hai perso il tuo sling ring.
[Strange trova il suo sling ring nella tasca, ma non c'è, e all'improvviso viene colpito gravemente da uno dei suoi zeloti, Lucian]
Dal film:
Doctor Strange
Scheda film e trama
Frasi del film
– Il signor conte de Miranda!
Quel nome, gridato forte da un servo gallonato con la pelle nera come il carbone, vestito di seta azzurra a larghi fiori gialli, aveva prodotto una profonda impressione fra i moltissimi invitati che ingombravano le sfarzose sale della marchesa di Montelimar, la bellissima signora, celebrata da tutti gli avventurieri e da tutti gli ufficiali di terra e di mare di San Domingo.
Le danze, animatissime fino a quel momento, erano state subito inter
rotte
, perché cavalieri e dame si erano precipitati verso la porta del grande salone, come attratti da un'irresistibile curiosità di vedere da vicino quel conte che si diceva avesse fatto girare molte teste nelle poche ore che si era mostrato per le vie di San Domingo.
Emilio Salgari
Cit. da
Il figlio del Corsaro Rosso ‐ Incipit
Frasi di Emilio Salgari
Conosco delle barche
|
che restano nel porto per paura
|
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
|
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
|
per non aver mai rischiato una vela fuori.
|
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
|
hanno paura del mare a furia di invecchiare
|
e le onde non le hanno mai portate altrove,
|
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
|
Conosco delle barche talmente incatenate
|
che hanno disimparato come liberarsi.
|
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
|
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
|
Conosco delle barche che vanno in gruppo
|
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
|
Conosco delle barche che si graffiano un po'
|
sulle
rotte
dell'oceano ove le porta il loro gioco.
|
Conosco delle barche
|
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
|
ogni giorno della loro vita
|
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
|
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
|
Conosco delle barche
|
che tornano in porto lacerate dappertutto,
|
ma più coraggiose e più forti.
|
Conosco delle barche straboccanti di sole
|
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
|
Conosco delle barche
|
che tornano sempre quando hanno navigato.
|
Fino al loro ultimo giorno,
|
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
|
perché hanno un cuore a misura di oceano.
Jacques Brel
Titolo della poesia:
Conosco delle barche
Frasi di Jacques Brel
Il 25 aprile abbiamo fatto il pieno di messaggi contraddittori e idioti. Come quello di Giorgia Meloni che ha scritto: "Chi crede nella libertà e la democrazia si batte oggi contro l'oppressione di questa Unione Europea ostaggio dei burocrati e dei tecnocrati". Qui siamo alla follia. Lei viene da un partito le cui radici sono nel Movimento Sociale Italiano e se c'era un elemento che contraddistingueva i vecchi dirigenti, come Giorgio Almirante, era di essere figli del loro tempo. Che Almirante fosse un fascista lo sapevano tutti, eppure accettava il gioco democratico, quindi era normale che non festeggiasse il 25 aprile. Ma che i nipotini si rifacciano a quella storia e a quelle tradizioni li rende g
rotte
schi. Che Meloni usi le elezioni europee per dire che serve meno Europa segna la doppia follia.
David Parenzo
Cit. da
themillennial.it, intervista, 1 maggio 2019
Frasi di David Parenzo
I tecnofanatici accusano di luddismo chiunque osi criticare la rivoluzione digitale. Utilizzano lo stesso disprezzo che un tempo veniva esibito nei confronti dei luddisti. Ci viene ripetuto in ogni occasione che il progresso non si può fermare. Il progresso e l'innovazione sono i feticci dei nostri giorni. Ci viene ribadito che dobbiamo andare avanti, anche se non sappiamo quale sia la direzione. L'importante è muoversi, innovare, stare al passo. Siamo immersi nell'ideologia del movimento fine a sé stesso, cosa pericolosa e g
rotte
sca. La verità è che non esiste una direzione che la storia deve inevitabilmente prendere. Il progresso è, innanzitutto, frutto delle nostre scelte. E tante delle scelte che stiamo facendo oggi sono sbagliate.
Francesco Borgonovo
Cit. da
letture.org, 7 maggio 2018
Frasi di Francesco Borgonovo
[Su Scicli]
Questo nome mi incuriosisce, fa pensare a qualcosa che si mescola, è come una specie di shaker, mi dà l'idea di una clessidra, che capovolge il senso delle cose. Questo è un posto all'incontrario, perché tutti i paesi sono costruiti sulle alture, mentre questo è costruito sul vallone, sembra fatto apposta per essere distrutto da una piena del torrente che l'attraversa, e poi mi piace che sia custodito dalle g
rotte
di Chiafura, da quelle che erano case e sono state anche tombe. Questo è un paese che ha diverse cose che si presentano all'incontrario: il Cristo di Burgos, con la gonna, la Madonna guerriera con la spada, il Risorto da corsa. Quella del "Gioia" è l'unica processione da corsa che abbia visto in vita mia, ecco, tutti questi ingredienti mi hanno incuriosito.
Vinicio Capossela
Cit. da
Ragusanews.com, 2 agosto 2011
Frasi di Vinicio Capossela
Lo spettacolo dei Monti Iblei ci regala un paesaggio di frontiera. Sembra un western alla Sergio Leone, dalle profondità ancestrali che sarebbero sicuramente piaciute a Pasolini. Sembrano luoghi da Vangelo, da calvario: tutte quelle g
rotte
e insediamenti rupestri.
Vinicio Capossela
Cit. da
la Repubblica, 11 agosto 2013
Frasi di Vinicio Capossela
C'era un volta un asino di proprietà di un contadino. Una mattina l'asino cadde in un pozzo in disuso. L' animale pianse fortemente per ore, mentre il contadino cercava di fare qualcosa per farlo uscire.
Alla fine, dispiaciuto, il contadino decise che l'asino era già vecchio. Il pozzo inoltre era ormai asciutto e non serviva più: era in ogni modo giunto il momento per il pozzo di essere tappato. Così il contadino convinto che davvero non valeva la pena di far uscire l'asino dal pozzo invitò i suoi vicini ad aiutarlo per chiudere il pozzo.
Afferrarono una pala ciascuno e iniziarono a tirare la terra dentro al pozzo.
Il povero asino rendendosi conto di quello che stava succedendo pianse orribilmente.
A un certo punto però, con sorpresa di tutti, l'asino si acquietò.
Il contadino guardò in fondo al pozzo e si stupì di quello che videro i suoi occhi: con ogni badilata di terra l'asino stava facendo qualcosa di incredibile e inaspettato. Si scuoteva la terra di dosso e la faceva cadere sotto di sé. Poi la calpestava appiattendola.
Fu così che l'asino riuscì a salire fino alla superficie, dove il pozzo si apriva. Una volta raggiunto il bordo uscì libero e se ne andò via t
rotte
rellando.
Morale
La vita là fuori ti lancia terra in continuazione. Il trucco per uscire dal pozzo è usare la terra per fare un passo verso l'alto. Ogni ostacolo o problema che incontriamo, se lo affrontiamo con coraggio, superandolo diverrà un nuovo passo, un nuovo gradino verso l'alto. Usa la terra che ti buttano addosso per andare ancora più avanti, in alto!
Da:
L'insegnamento dell'asino caduto nel pozzo
Commenti:
1
Con l'eccezione delle g
rotte
Marabar ‐ che sono a venti miglia di distanza ‐ la città di Chandrapore non offre nulla di straordinario. Più rasentata che bagnata dal Gange, si trascina per circa due miglia lungo la riva e a stento la si riconosce dai detriti che il fiume deposita con tanta abbondanza. Sul lungofiume non ci sono gradini per i bagni, perché caso vuole che qui il Gange non sia sacro; in realtà non c'è lungofiume, e i bazar precludono l'ampia e mutevole vista della corrente. Le strade sono sordide, i templi abbandonati, e sebbene ci siano alcune case eleganti, sono nascoste in giardini o in fondo a viali così sporchi da scoraggiare chiunque non vi sia stato espressamente invitato.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Passaggio in India ‐ Incipit
Frasi di Edward Morgan Forster
A cinque anni dalla sua morte alcuni spezzoni del film al quale stava lavorando negli ultimi mesi e nelle ultime ore della sua vita vengono montati in una pellicola: L'ultimo combattimento di Chen
[Game of Death, 死亡遊戲]
, ma il risultato non ha nulla a che vedere con la sua idea originale di arti marziali, senza le note coreografiche di Bruce, senza i suoi appunti i produttori non sanno bene cosa fare dei cento minuti di girato, scoprono inoltre che Lee era un perfezionista e che dei cento minuti di pellicola che hanno in mano almeno due terzi sono scarti e rifacimenti di sequenze che Lee aveva eliminato poiché non erano all'altezza dei suoi standard qualitativi. I produttori scelgono soltanto undici minuti e sette secondi di materiale da inserire nel loro film e il resto, ventuno minuti circa viene scartato, alternando scene di Lee in azione ad altre realizzate con una controfigura e utilizzando persino fotografie in cartone della testa di Lee il risultato finale viene considerato da molti come un g
rotte
sco tentativo di sfruttare commercialmente il nome del grande artista. I sostenitori di Lee cominciano a pensare che la pellicola originale sia andata distrutta e che sia quindi impossibile vedere le scene che lui aveva girato personalmente e sapere quale fosse la sua idea originale per il film. Nell'autunno del 1994 durante la ricerca per una raccolta di volumi tratti dagli scritti di Lee vengono ritrovate le sceneggiature originali e i suoi appunti e le coreografie. Gli appunti confermano ciò che molti sospettavano ossia che Lee aveva girato molto più materiale di quanto fosse stato visto fino a quel momento. Tra i suoi appunti riguardanti le coreografie emerge un'altra sorpresa, un manoscritto di dodici pagine che contiene la sinopsi del film con tutti i disegni dei combattimenti e una selezione dei dialoghi. Il soggetto originale è in netto contrasto con quello del film uscito. Con la scoperta delle note di regia scritte si parte alla ricerca della pellicola scomparsa che durerà quasi sei anni, alla fine accade il miracolo, la pellicola originale viene ritrovata, dopo essere stati separati oltre un quarto di secolo il materiale girato da Bruce Lee e le sue note di regia vengono finalmente riuniti. Nel corso di questo programma potrete vedere quel materiale esattamente come Bruce Lee l'avrebbe immaginato e comprende rete gli sforzi da lui sostenuti per riuscire a realizzarlo e forse solo dopo tutto questo potrete dire di conoscere il vero Bruce Lee, l'uomo dietro la leggenda.
Dal film:
Bruce Lee - La leggenda
Scheda film e trama
Frasi del film
Attenzione Enterprise, la nostra missione è semplice: recuperare un equipaggio naufragato su un pianeta nello spazio inesplorato. La nostra rotta ci porterà all'interno di una nebulosa instabile dove le comunicazioni con la Flotta Stellare saranno inter
rotte
. Saremo soli. L'Enterprise ha qualcosa che nessuna altra nave della Flotta ha: voi. E come abbiamo imparato, non esiste l'ignoto, ma solo ciò che è temporaneamente nascosto. Kirk, chiudo.
James T. Kirk
Dal film:
Star Trek Beyond
Scheda film e trama
Frasi del film
Dr. Frankenstein
: Aringa?
Inga
: Grazie dottore!
Dr. Frankenstein
: Dato che la minutezza delle parti rallentava notevolmente il mio lavoro, decisi di fare una creatura dalle dimensioni gigantesche. Ma certo. Questo semplificherebbe tutto.
Inga
: In altre parole le vene, i piedi, le mani e tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi?
Dr. Frankenstein
: Esatto!
Inga
: Allora avrebbe un enorme Schwanzstück!
Dr. Frankenstein
: Questo è evidente.
Inga
: Oooh!
Igor
: Diventerà molto popolare.
Dr. Frankenstein
: Dunque, ciò che vogliamo ottenere è un essere alto circa due metri e venti, con caratteristiche che risultino tutte naturalmente o artificialmente proporzionate.
Igor
: Vuol dire più o meno così?
Dr. Frankenstein
: Toh, guarda, hai colto lo spirito, lo sai? Grezzo, sì. Primitivo, sì. Magari perfino g
rotte
sco, eppure qualcosa di inesplicabile mi dice che questo potrebbe essere il nostro uomo.
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Da poco una pingue nube di vinaccia
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si dondola, beata degli ozi del crepuscolo,
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sul capo ricciuto d'un frassino che traccia,
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ora, con improvviso cruccio un arco minuscolo
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di rondini come un nerissimo laccio.
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Che fosse una posa la tua umiltà, uso ai cipigli,
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si sapeva da tempo; ma un braccio
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alzato sempre negli eterni sbadigli
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potevi pur darlo per breve riposo
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a creature che vedi in nero sì stretto
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non certo per gioco, né per risalto vezzoso
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al bianco glaciale del petto.
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Irsuto fauno, intento pari su la pista recente
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d'una ninfa ribelle ai tuoi maschi richiami
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che rise lanciandoti un serto di mente
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e di fiori di bosco dai fragili stami.
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Le streghe che colano, a notte,
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raggi di luna e profumi di mare,
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per dare la fiamma alle pentole
rotte
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ti sfrondano con barbugli d'alveare.
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Tu attendi. Con freddi piumini
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la neve ti copre a tenui liste,
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e povero, un giorno, chiedi una gemma ai fratelli piccini
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che cantano al sole per farti più triste.
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Ed ecco, ti chiama la voce
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che abbiamo chi sa in quale cielo;
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t'inchioda un lampo simile a una croce
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fra i tuoi semi ch'hanno già lo stelo.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Il frassino
Frasi di Salvatore Quasimodo
Venisti con passi di sogno nel giardino
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dove coloravo i miei pallidi poemi
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ne l'ore taciturne del mattino.
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Così: smorta come il fiore di zagara,
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le mie mani non osarono toccarti.
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La strada t'aveva dato il passo zingaresco,
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l'occhio, vivo come i cieli de l'agosto
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il sole, un tono acceso di moresco
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sul marmo de la carne: un po' scomposto.
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Ma tu sognasti il tempio di corallo,
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ebbro d'avvinazzati, ne la luce azzurra
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che torceva le colonne di cristallo,
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le coppe d'agata
rotte
ne la suburra
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al tuo nome divino: lussuria!
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Ti pregai come un bimbo, stanco
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di giocare col medesimo gingillo:
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chiudimi nel sonno!
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E mi bruciasti gli occhi
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col fuoco dei capezzoli.
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Ti chiesi acqua per le mie labbra bianche,
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e per le mani che sentivo, ora,
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lorde al tuo contatto.
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Sul limitare del crepuscolo,
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mi piegasti i ginocchi
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dinanzi a pozze torbide di sangue.
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Ma quando, una notte, ti dissi,
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a mezza voce, col tremito dei malati d'amore:
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non aprire al sole le porte,
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ne la luce non ti sento mia;
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nel giardino del silenzio
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trasvolava appena
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al chiaro della fontana una falena:
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era il mio sogno buono di rinunzia.
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Il tuo corpo s'era incenerito di piacere,
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e ti credesti l'eletta, la meravigliosa amante
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del solitario errante.
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Non venne il sole;
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e in ciò tu fosti amore,
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solo per questo: avevi creduto alle mie parole.
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|
Io non amavo te: baciavo la notte;
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mi piaceva coglierti così: come un fiore nascosto
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che si senta, solo, per il suo profumo.
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Poi, non eri che l'ombra d'una mammola
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ne l'ombra d'un cipresso: nulla!
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
La lussuria
Frasi di Salvatore Quasimodo
Grumi pensili di sangue sul lacero velluto verdognolo.
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Oh le ferite dei prati!
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La primavera respirando voluttuosamente l'aria soave,
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ha
rotte
le vene del suo seno turgido.
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Un fiotto di vento con le labbra avide; un bacio! E le
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primule sanguigne galleggiano su l'onde filamentose e
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senza spuma.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Primule
Frasi di Salvatore Quasimodo
Se devo vivere senza di te, che sia duro e cruento,
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la minestra fredda, le scarpe
rotte
, o che a metà dell'opulenza
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si alzi il secco ramo della tosse, che latra
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il tuo nome deformato, le vocali di spuma, e nelle dita
|
mi si incollino le lenzuola, e niente mi dia pace.
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Non imparerò per questo a meglio amarti,
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però sloggiato dalla felicità
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saprò quanta me ne davi a volte soltanto standomi nei pressi.
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Questo voglio capirlo, ma mi inganno:
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sarà necessaria la brina dell'architrave
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perché colui che si ripari sotto il portale comprenda
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la luce della sala da pranzo, le tovaglie di latte, e l'aroma
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dl pane che passa la sua mano bruna per la fessura.
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Tanto lontano ormai da te
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come un occhio dall'altro,
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da questa avversità che assumo nascerà adesso
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lo sguardo che alla fine ti meriti.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Se devo vivere
Frasi di Julio Cortázar
Hitler
: Ascolti bene, Günsche. È già stabilito che io e la signorina Braun, cioè mia moglie, ci toglieremo la vita. Non voglio però che i russi possano esporre la mia salma in un g
rotte
sco museo. Non ho la minima intenzione di cadere nelle loro mani, né da vivo né da morto. Voglio che il mio corpo sia subito bruciato e che non possa mai essere identificato. Günsche, esigo questa solenne promessa. Lei farà quello che è necessario perché i miei resti mortali scompaiano per sempre?
Günsche
: Mein Führer, è un terribile ordine, ma lo eseguirò.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi ormai, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly
rotte
n, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
[A Erwin Schrödinger]
Sei l'unica persona con cui mi piace avere discussioni. Quasi tutti passano dalla teoria ai fatti, e non dai fatti alla teoria. Le persone sono incapaci di uscire dall'insieme dei concetti ammessi e continuano a girarci intorno in modo g
rotte
sco.
[You are the only person with whom I am actually willing to come to terms. Almost all the other fellow do not look from the facts to the theory but from the theory to the facts; they cannot extricate themselves from a once accepted conceptual net, but only flop about in it in a grotesque way.]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
A ogni funerale c'è sempre da ridere. Non so se succeda perché la situazione è talmente g
rotte
sca o se viene da ridere per sopravvivenza.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo
Frasi di Fabio Volo
Lo tsunami che ha spazzato l'oceano Indiano il 26 dicembre 2004 ha lasciato dietro di sé circa trecentomila morti: una catastrofe tellurica naturale di dimensioni identiche a quella atomica artificiale di Hiroshima e Nagasaki. La copertura mediatica europea è stata eccezionale, a causa del fatto che una piccola percentuale delle vittime e dei dispersi, meno di cinquemila in tutto, era costituita da turisti occidentali che si trovavano sulle spiagge del Sud-Est asiatico per le vacanze di Natale.
Ritornando con la memoria a quei tristi giorni, il primo ricordo che viene in mente è appunto la straordinaria attenzione che venne riservata alle sorti dei villeggianti, con particolare riguardo per i vip da Emilio Fede a Gianni Morandi, e alle loro vacanze inter
rotte
o disturbate: una squallida mancanza di prospettiva e di senso delle proporzioni, alla quale peraltro ci avevano già abituati i servizi sulla guerra in Iraq, con le prime pagine dei (tele)giornali monopolizzate dalle poche decine di sequestrati mercenari al servizio degli occupanti, o dalle poche centinaia di caduti militari dell'esercito di invasione, mentre le molte migliaia di vittime civili del paese aggredito venivano rimosse nei numeri delle statistiche.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Nando Parrado
: Ascoltate, ho qualcosa da dirvi. Buone notizie: hanno dichiarato chiuse le ricerche.
Carlitos Paez
: Perché sarebbero buone notizie?
Nando Parrado
: Perché vuol dire che ce ne andremo di qui da soli, va bene? Ci salveremo da soli. Che avevi detto, Alberto? Il Cile è a Ovest, giusto?
Alberto Artuna
: Sì. È esatto.
Bobby François
: È pazzo.
Rafael Cano
: Non funzionerà. Non siamo riusciti neanche a scalare la collina.
Moncho Sabella
: È vero!
Nando Parrado
: Perché non avevate cibo. Ora, se le ricerche sono state inter
rotte
dobbiamo salvarci da soli e dobbiamo mangiare.
Lilliana Methol
: Mangiare cosa?
[Segue un lungo silenzio in cui i sopravvissuti si guardano]
Carlitos Paez
: No... I morti?
Javier Methol
: No...
Carlitos Paez
: Vuoi dire che dovremmo mangiare i morti?
Nando Parrado
: Esatto. Dovremmo mangiare i morti. Questo dovremmo affrontare.
Alcuni dei sopravvissuti
: Nando!
Roberto Canessa
: Nando ha ragione.
Alcuni dei sopravvissuti
: Cosa?!
Gustavo Zerbino
: Non credo alle mie orecchie! Anche tu, Roberto? Stai parlando di mangiare la gente!?
Roberto Canessa
: No, stiamo parlando di mangiare carne per non morire.
Alcuni dei sopravvissuti
: Non potrei farlo! È disgustoso! Non ci riuscirei!
Roberto Canessa
: È disgustoso. E allora? Se io avessi una ferita infetta che dovesse essere lavata non lo fareste anche se è disgustoso perché andrebbe fatto?
Gustavo Zerbino
: Sì. Sì, lo farei. Ma non ti mangerei!
[Carlitos Paez ride]
Roberto Canessa
: Zitto.
Carlitos Paez
: Scusa...
Roberto Canessa
: Voi credete che abbiamo un'anima e che appena moriamo l'anima lascia il nostro corpo?
Gustavo Zerbino
: Non lo so, non sono un prete.
Roberto Canessa
: D'accordo, va bene.
Gustavo Zerbino
: Senti, non voglio parlarne!
Roberto Canessa
: Neanch'io, Zerbino, ma va fatto! Moriamo di fame! Siamo intrappolati! Ora se l'anima, se c'è, lascia il corpo quando moriamo allora il corpo è solo una carcassa!
Antonio Balbi
: Questo è l'inizio della fine.
Roberto Canessa
: Quello che c'è la fuori nella neve è solo carne, Antonio. Cibo.
Gustavo Zerbino
: Io non lo farò, preferisco morire. Credo in Dio e ho paura che mi giudicherà se farò una cosa del genere.
Bobby François
: Be', c'ha messo lui qui!
Gustavo Zerbino
: Forse l'ha fatto per metterci alla prova, per vedere cosa facciamo, se ci comporteremo come esseri civili.
Antonio "Tintín" Vizintín
: A Dio non importa se siamo civili.
Gustavo Zerbino
: E come fai a saperlo?
Sopravvissuto #1
: Lascia parlare Tintín, non dice mai niente.
Antonio "Tintín" Vizintín
: Credo che Dio voglia che seguiamo ciò che ci dice il cuore, che usiamo la ragione, che lottiamo per vivere.
Gustavo Zerbino
: Ad ogni costo?
Antonio "Tintín" Vizintín
: No, sopravvivere senza uccidere degli innocenti per vivere.
Gustavo Zerbino
: E la nostra innocenza? Che sarà della nostra innocenza se sopravviveremo come cannibali?
Lilliana Methol
: Be', mi dispiace, ma io non posso farlo.
Javier Methol
: Neanche io.
Sopravvissuto #2
: Non credo che potrei farlo. Come potremo tornare dai nostri cari?
Roberto Canessa
: Potresti tornare vivo e penso che loro lo preferirebbero.
Gustavo Zerbino
: R oberto, sei pronto ad andare là fuori e tagliare della carne da un corpo umano e mangiarla?
Federico Aranda
: Nessuno di noi può decidere una cosa del genere.
Sopravvissuto #3
: Siamo soli qui.
Carlitos Paez
: Potremmo essere sulla Luna.
Sopravvissuto #4
: È pazzesco.
Sopravvissuto #5
: Devono esserci state delle situazioni simili da sempre. I primi uomini...
Antonio "Tintín" Vizintín
: Non lo so. Non ci resta altro da fare che pregare.
Dal film:
Alive - Sopravvissuti
Scheda film e trama
Frasi del film
Eccoci qui, al sanatorio "La Quiete"! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all'ampio giardino, che assai piacevolmente adornano g
rotte
, pergolati e chioschetti rivestiti di corteccia d'albero; mentre dietro i tetti d'ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d'abeti e digradanti in piacevoli dirupi.
Thomas Mann
Cit. da
Tristano ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
Reiner
: Alle donne tu piaci.
Il procuratore
: D'accordo.
Reiner
: E lo sai cosa gli piace di te?
Il procuratore
: Sono una bella scopata?
Reiner
: Grande! No... è che annusano nell'aria il tuo dilemma morale, il paradosso.
Il procuratore
: Il dilemma morale?
Reiner
: Sì, ne sono attratte. Non so perché, forse è dato dal fatto che non avendo nessun senso morale, sono affascinate quando lo trovano in un uomo. Gli uomini sono attratti dalle donne cor
rotte
, ma loro si illudono di poterle correggere. Le donne non vogliono correggere niente, vogliono divertirsi. Alle donne puoi fare qualunque cosa tranne annoiarle.
Dal film:
The Counselor
Scheda film e trama
Frasi del film
In Africa, nelle serate di pioggia, degli insetti chiamati efeme
rotte
ri volano in picchiata e cadono nei piatti, sbattono contro i muri e cadono a terra tramortiti... il loro problema è che non resistono all'attrazione della luce, il desiderio di vivere è troppo grande e girano frenetici intorno alla lampadina. Al mattino sembrano minuscole foglie morte, sparpagliate sulla tavola, mentre la sera prima erano ancora farfalle. Mi auguro che nessuno di noi sia come gli efeme
rotte
ri.
Lamouna
Dal film:
Samba
Scheda film e trama
Frasi del film
Portami con te nel mattino vivace
|
le reni
rotte
l'occhio sveglio appoggiato
|
al tuo fianco di donna che cammina
|
come fa l'amore,
|
sono gli ultimi giorni dell'inverno
|
a bagnarci le mani e i camini
|
fumano più del necessario in una
|
stagione così tiepida,
|
ma lascia che vadano in malora
|
economia e sobrietà,
|
si consumino le scorte
|
della città e della nazione
|
se il cielo offuscandosi, e poi
|
schiarendo per un sole più forte,
|
ci saremo trovati
|
là dove vita e morte hanno una sosta,
|
sfavilla il mezzogiorno, lamiera
|
che è azzurra ormai
|
senza residui e sopra
|
calmi uccelli camminano non volano.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Portami con te
Frasi di Attilio Bertolucci
Walter
: Donny era un bravo giocatore e un brav'uomo. Era... era uno di noi. Era un uomo che amava l'aria aperta. E il bowling. Come surfista aveva esplorato le spiagge di tutta la California. Da La Jolla, a Leo Carillo, e su, fino a Pismo. Ora è... morto, come molti della sua generazione, è morto prima del tempo. Signore, tu l'hai chiamato a te, come hai chiamato tanti altri giovani in pieno rigoglio, a Khe San. a Lan Doc, Collina 364. Quei giovani hanno dato la vita, così Donny. Donny che amava il bowling. E quindi, Theodore Donald Kerabatsos, nel rispetto di quelle che pensiamo potessero essere le tue ultime volontà, affidiamo queste tue spoglie mortali alle onde dell'Oceano Pacifico, che tu amavi tanto. Addio, principino. Mi sono tutto... Oh, cazzo! Scusami! Tutta colpa del vento!
Drugo
: Per la puttana, Walter! Sei davvero uno stronzo!
Walter
: Drugo, mi dispiace.
Drugo
: Con te diventa tutto g
rotte
sco, porco mondo!
Walter
: Scusami tanto. Non l'ho fatto apposta.
Drugo
: Che c'entravano quelle stronzate sul Vietnam?
Walter
: Ti chiedo scusa.
Drugo
: Che cosa c'entra la nostra storia con il Vietnam?
Walter
: Ti chiedo scusa.
Drugo
: Ma che cosa t'è saltato in mente?
Walter
: Ti chiedo scusa.
Drugo
: Porco... Sei un cazzone, Walter!
Walter
: Dai, Drugo. Frègatene, no? Andiamo al bowling.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Sa, mio nonno era un fattore, vendeva uova. Controllavo le uova con la candela, sa come si fa? Tieni l'uovo contro la luce della candela e guardi se ci sono imperfezioni. La prima volta che l'ho fatto mi disse di mettere tutte le uova
rotte
o incrinate in un secchio per la pasticceria. Lui tornò un'ora dopo e c'erano trecento uova nel secchio per la pasticceria. Mi chiese che diavolo stavo facendo, ma avevo trovato una crepa in ognuna di quelle. Sa, punti dove il guscio era più sottile... e incrinature capillari... Se guarda attentamente, troverà che ogni cosa ha un punto debole dove può rompersi, presto o tardi.
Ted Crawford
Dal film:
Il caso Thomas Crawford
Scheda film e trama
Frasi del film
McKittrick
: Sì, Paul, che succede?
Richter
: Ho controllato i generatori dei numeri a caso, non sono in funzione. Hai trovato qualcosa?
Tecnico
: No, signore, continuo a controllare.
Richter
: Bene. Senti, non so cosa dire. Potrebbe arrivare da qualsiasi parte.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Signore, è meglio che metta la cuffia.
Beringer
: Sì?
McKittrick
: Generale, la macchina ci ha tagliati fuori. Sta inviando numeri a caso ai silos.
Healy
: Cerca di trovare i codici...
McKittrick
: Sì.
Healy
: ...del lancio dei missili.
McKittrick
: Lo so.
Beringer
: Togliete corrente al maledetto arnese, che diavolo!
McKittrick
: No, non funzionerebbe, Generale. Interpreterebbe l'arresto come distruzione del NORAD. I computer, nei silos, seguirebbero le ultime istruzioni. Lancerebbero.
Beringer
: Non possiamo disarmare i missili?
Healy
: Più di migliaio di missili? Non c'è il tempo. Con questo ritmo scoprirà i codici di lancio in cinque primi e tre secondi.
Beringer
: Signor McKittrick, dopo attenta riflessione, signore, sono giunto alla conclusione che il suo nuovo sistema di difesa è un vero schifo.
McKittrick
: Come si permette, grosso maiale in uniforme?
Beringer
: Oh. Mi aspettavo qualcosa di meglio da lei, da un uomo della sua levatura.
Lem
: Generale, il Presidente.
McKittrick
: Come? Che cosa ha in mente... Che cosa gli dirà?
Beringer
: Che do ordine ai bombardieri di rimanere in attesa. Potremmo essere costretti ad entrare in azione. Sì, signore.
Falken
: Ne ha trovato uno. Quando li troverà tutti e dieci, lancerà i missili.
David
: Non possono inserirsi e fermarlo?
Falken
: No. Loro no. Hanno cancellato la mia parola d'accesso.
David
: Beh, che cosa facciamo?
Falken
: Io non lo so. E tu?
Jennifer
: Ti avevo detto di non giocare con quel coso.
David
: Ha detto bene. Giochiamo!
Falken
: Prova.
Richter
: John, inseriamoci nel sistema.
McKittrick
: È troppo rischioso. Potremmo distruggerlo.
Richter
: Come si è inserito il ragazzo? La backdoor...
Healy
: L'abbiamo tolta.
McKittrick
: E invadere la logica profonda?
Richter
: Continuiamo a sbattere contro un maledetto muro.
David
: Se vuole fare una partita, giocàtela! Chieda l'elenco dei giochi.
McKittrick
: Stephen, per la miseria!
Jennifer
: Lo lasci fare. L'ha già fatto prima.
Falken
: Di sicuro non farà peggio di voi, John.
Healy
: Due numeri.
Beringer
: Maledizione! Camminerei sui carboni accesi se servisse a qualcosa. Lasci fare al ragazzo, maggiore!
David
: Elencare i giochi. Scacchi.
Healy
: Tre numeri identificati.
David
: Poker.
Lem
: Il sistema di sicurezza nega qualunque accesso.
David
: Guerra Termonucleare Globale.
McKittrick
: Gioco attualmente in corso.
Healy
: Quattro numeri.
McKittrick
: Stephen, per amor di Dio, fa' qualcosa.
Militare
: Dai, ragazzo, lèvati.
David
: No.
Jennifer
: No. Prova ancora.
David
: Di nuovo. L'elenco, presto!
Lem
: Ci abbiamo già provato.
David
: Lo faccia riapparire!
Falken
: Sì, rivediamolo.
David
: Non è in elenco!
McKittrick
: Cosa non è in elenco?
Falken
: Continua. Ci dev'essere certamente.
David
: Tris. Nuovo gioco.
McKittrick
: Sei inserito. Ordinare il disarmo dei missili.
David
: No! No. Ecco. Accesso negato. Tic-tac-toe. È il tris.
Healy
: Cinque numeri. La metà del codice. Giocatori: uno.
Tecnico
: Metti la X nella casella di centro.
David
: Lo so.
Healy
: Sei numeri.
Beringer
: È impossibile vincere a quel gioco.
David
: Io lo so, lui no. Non l'ha imparato. C'è un modo per farlo giocare contro se stesso?
Falken
: Sì. Numero dei giocatori: zero.
Healy
: Sette!
David
: Avanti! Accidenti, impara!
Healy
: Otto.
Tecnico
: Percorre un ciclo ripetitivo. Attinge sempre più energia dal resto del sistema.
Healy
: Nove numeri. Dieci! Ha trovato il codice. Sta per lanciare.
Jennifer
: Ah!
Militare
: Generale!
Beringer
: Colonnello Conley, chiami il SAC. Voglio un rapporto sulla situazione d'attacco. Maggiore Dawes, chiami il Presidente.
Dawes
: Sissignore.
Beringer
: Maggiore Lem?
Lem
: Tutte le linee di terra sono inter
rotte
. Cerchiamo di ristabilire un contatto radio.
Beringer
: Ha chiamato, colonnello?
Conley
: Tutte le linee di terra sono inter
rotte
. Cerco di collegarmi via satellite.
Beringer
: Va bene. Continui a cercare un contatto. Quando l'avrà ottenuto, voglio un rapporto sulla condizione di attacco di tutti i missili intercontinentali.
Militare
: Top Gun. Cobra Comando NORAD. Rispondete.
Beringer
: Ci serviranno degli aerei cisterna per rifornire.
Dawes
: Ci siete?
Jennifer
: Che sta facendo?
David
: Sta imparando.
Joshua
: Salve, professor Falken.
Falken
: Salve, Joshua.
Joshua
: Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?
Beringer
: Colonnello Conley, possiamo andare a DEFCON 5.
Conley
: Sì, signore.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Shannon
[scoraggia uno spasimante]
: Da qualche parte c'è la donna per te, ma non sono io. Magari è lei, la sua passera sembra una vecchia cantina, ci sono lucine di Natale
rotte
, bambolotti, altre stronzate: dalle una mano a ripulirla.
Sarah
[all'uomo rifiutato da Shannon]
: Questa è una rappresentazione falsata della mia vagina.
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al diavolo!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi faccio mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono gente molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
: Assolutamente.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste cose, Randy. Lo sai perché? Queste cose in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa prova, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globet
rotte
r se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non deve dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Non riesco a vedere la vita senza coglierne gli aspetti più bizzarri, perfino g
rotte
schi. E non potrei mai interpretare un personaggio piatto, noioso, senza guizzi divertenti.
Joaquin Phoenix
Frasi di Joaquin Phoenix
Théoden
: La fortezza è stata conquistata. È finita.
Aragorn
: Avevi detto che non sarebbe mai caduta mentre i tuoi uomini la difendevano! La difendono ancora! Sono morti per difenderla!
I Donna
: Stanno per entrare!
II Donna
: Hanno oltrepassato la porta!
Aragorn
: Non c'è un'altra via per le donne e i bambini per uscire dalle g
rotte
? Non c'è un'altra via?
Gamling
: C'è un passaggio. Conduce alle montagne. Ma non andranno lontano. Gli Uruk-hai sono troppi.
Aragorn
: Che le donne e i bambini si dirigano al valico tra le montagne! E barricate l'entrata!
Théoden
: Quanta morte! Cosa possono gli Uomini contro un odio così scellerato?
Aragorn
: Vieni fuori con me. Affrontiamoli a cavallo.
Théoden
: Per la morte e la gloria.
Aragorn
: Per Rohan, per il tuo popolo.
Gimli
: Il sole sta sorgendo.
Gandalf
: Attendi il mio arrivo alla prima luce del quinto giorno. All'alba guarda a est.
Théoden
: Sì. Sì. Il corno di Helm, Mandimartello, suonerà nel Fosso un'ultima volta.
Gimli
: Sì!
Théoden
: Fa' che questa sia l'ora in cui sguainiamo le spade insieme! Feroci atti, sveglia. Non per collera, non per rovina o la rossa aurora! Forza, Eorlingas! Aaah!
Aragorn
: Gandalf.
Gandalf
: Re Théoden è da solo.
Éomer
: Non da solo. Rohirrim!
Théoden
: Èomer.
Éomer
: Per il Re!
Soldati
: Per il Re!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
I Soldato
: Sbrigatevi. Indietro! Riparatevi nelle g
rotte
!
II Soldato
: Non vi fermate! Fate presto!
Aragorn
: Stallieri, maniscalchi, coltivatori... Questi non sono soldati.
Gimli
: Molti hanno visto troppi inverni.
Legolas
: O troppo pochi. Guardateli, sono spaventati. Glielo si legge negli occhi. Boe a hyn neled herain dan caer menig.
Aragorn
: Si, beriathar hyn ammaeg na ned Edoras.
Legolas
: Aragorn, nedin dagor hen ú-'erir ortheri. Natha daged dhaer!
Aragorn
: Allora io morirò come uno di loro!
Gimli
: Lascialo andare. Lascialo stare.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Aragorn
: Mae carnen, Brego, mellon nîn.
Donna
: È vivo!
Gimli
: Dov'è? Dov'è? Fate largo! Io l'ammazzo! Tu sei l'Uomo più fortunato, più scaltro e più avventato che io abbia mai conosciuto! Uh! Che tu sia benedetto!
Aragorn
: Gimli, dov'è il Re?
Legolas
: Le abdollen. Che brutto aspetto!
Aragorn
: Ah, ah! Hannon le.
Théoden
: Un grande esercito, dici?
Aragorn
: Isengard è svuotata del tutto.
Théoden
: Quanti sono?
Aragorn
: Diecimila, come minimo.
Théoden
: Diecimila?
Aragorn
: È un esercito creato per un unico scopo: distruggere il mondo degli Uomini. Saranno qui al calar della notte.
Théoden
: Che vengano pure. Voglio che gli uomini e i ragazzi forti, capaci di reggere le armi, siano pronti alla battaglia entro stasera.
Soldato
: Signorsì.
Théoden
: Noi sorveglieremo la strada rialzata e il cancello dall'alto. Nessun esercito mai ha creato una breccia nelle Mura Fossato, o messo piede nel Trombatorrione.
Gimli
: Questa non è una marmaglia di stupidi Orchi. Questi sono Uruk-hai. Hanno armature spesse e scudi imponenti.
Théoden
: Io ho combattuto molte guerre, mastro Nano. So come difendere il mio bastione. Irromperanno su questa fortezza come l'acqua sulle rocce. Le orde di Saruman saccheggeranno e appiccheranno il fuoco, una cosa già vista. Le colture si possono riseminare, le case ricostruire. All'interno di queste mura noi sopravviveremo.
Aragorn
: Non vengono a distruggere le colture o i villaggi di Rohan, ma la popolazione, fino all'ultimo bambino.
Théoden
: Che cosa dovrei fare io? Guarda i miei uomini. Il loro coraggio è appeso a un filo. Se dev'essere la nostra fine, allora farò fare loro una grande fine, che venga ricordata per sempre.
Aragorn
: Invia messaggeri, mio Signore. Tu devi chiedere aiuto.
Théoden
: E chi verrà? Gli Elfi? I Nani? Non siamo fortunati come te, nelle amicizie. Le vecchie alleanze sono morte.
Aragorn
: Gondor risponderà.
Théoden
: Gondor? Dov'era Gondor quando cadde l'Ovestfalda? Dov'era Gondor quando i nostri vicini ci hanno circondato? Dov'era Gon... No, mio signore Aragorn, noi siamo soli. Portate donne e bambini nelle g
rotte
!
Gamling
: Ci vuole tempo per le provviste per un assedio, mio Signore.
Théoden
: Non c'è tempo! La guerra incombe.
Gamling
: Chiudete il cancello.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Donne
: Finalmente! Il Fosso di Helm! Eccolo lì, il Fosso di Helm.
Donna
: Siamo salvi, mia signora. Grazie.
Freyda
: Mamma!
Éothain
: Mamma!
Mamma
: Éothain! Freyda! Oh...
Gamling
: Fate largo a Re Théoden! Fate largo al Re!
Éowyn
: Così pochi? Così pochi di voi sono tornati!
Théoden
: La nostra gente è al sicuro. Questo l'abbiamo pagato con molte vite.
Gimli
: Mia signora.
Éowyn
: Sire Aragorn... dov'è?
Gimli
: È caduto.
Théoden
: Collocate le nostre forze dietro le mura. Sbarrate il cancello, e disponete guardie tutt'intorno.
Gamling
: E quelli che non possono combattere, mio signore? Le donne e i bambini?
Théoden
: Metteteli nelle g
rotte
. Il braccio di Saruman si sarà allungato molto se crede di raggiungerci qui.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Soltanto ciò che eleva lo spirito oltre il proprio ambito di vita, sino alla cerchia dell'intera umanità, può dare al singolo la forza di trascendere la propria forza. Solo di fronte alle mète ultrapersonali e forse inattuabili gli individui come i popoli riconoscono la loro vera e sacra misura.
[Explicit]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Dopo di lui continua a scrivere la buona novella della bontà intelligente il suo discepolo Montaigne, per il quale l'inhumanité è il peggiore dei vizi, «que je n'ay point le courage de concevoir sans horreur». Spinoza invoca al posto della cieca passione l' amor intellectualis, Diderot, Voltaire, Lessing, scettici ed idealisti ad un tempo, combattono ogni angustia mentale e propugnano la comprensione e la tolleranza. Schiller dà slancio poetico al messaggio dell'internazionalismo, Kant invoca la pace perenne e sempre, sino a Tolstoi, a Gandhi, a Rolland, lo spirito della conciliazione afferma con forza logica il proprio diritto morale accanto a quello della violenza.
[da L'eredità di Erasmo]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
[Il principe di Niccolò Machiavelli]
In questo manuale matematicamente limpido di una spregiudicata politica di potenza e di successo, il pensiero antitetico a quello erasmico trova la sua formula precisa, quasi come in un catechismo.
[da L'eredità di Erasmo]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
La storia non avrebbe potuto creare più grandioso simbolo per questo uomo della moderazione: da Lovanio dovette fuggire perché la città era troppo cattolica, da Basilea perché si faceva troppo protestante. Uno spirito libero ed indipendente, che non si lega ad alcun dogma e non vuol decidersi per alcun partito, non ha patria in terra.
[da La fine]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Zwingli ha fissato mirabilmente il contrasto di carattere fra i due rivali in una immagine, paragonando Lutero ad Aiace, Erasmo a Odisseo. Aiace-Lutero, uomo di coraggio e di guerra, nato alla lotta e che nella lotta soltanto può vivere, Odisseo-Erasmo, capitato per caso sul campo di battaglia, felice appena gli è dato ritornare alla sua pacifica Itaca, all'isola beata della contemplazione, al mondo dello spirito, dove le vittorie o le sconfitte terrene appaiono nulle in confronto alla presenza invincibile ed eterna delle idee platoniche.
[da Il grande avversario]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Il nome di Erasmo al principio del secolo sedicesimo si tramuta da fama letteraria in energia incomparabile; se egli fosse di animo audace, potrebbe valersene come dittatore per una impresa di riforma universale. Ma l'azione non è il suo elemento. Erasmo può chiarire, ma non plasmare, preparare ma non concludere. Non è il suo nome che brillerà in fronte alla Riforma: un altro raccoglierà la messe da lui seminata.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Nel secolo dell'angusto fanatismo dogmatico questo grande umanista pronunzia la parola mirabile e amplificatrice: «Dovunque tu trovi la verità, considerala cristiana». In tal modo sono gettati i ponti verso tutte le epoche e le terre.
[...]
Nulla che abbia mai rappresentato un valore notevole dell'etica o dell'ingegno, secondo la concezione erasmica potrà venire separato dal cristianesimo con rigido argine, giacché nell'ambito umano non vi sono verità cristiane o pagane, ma in tutte le sue forme la Verità è divina.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Questa Laus stultitiae, apparentemente scherzosa, fu, sotto la larva carnevalesca, uno dei libri più pericolosi del tempo suo; e quello che oggi si presenta a noi solo come leggiadro fuoco d'artificio, fu in realtà un'esplosione che aprì il cammino alla Riforma tedesca.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Per la prima volta, in grazia di questo libro, intuiamo quanto Erasmo abbia segretamente sofferto della sua razionalità, della sua equità e della sua contenuta temperatezza. Sempre l'artista crea più sicuro là dove darà una forma a ciò di cui egli ha mancanza e nostalgia: così anche in questo caso l'uomo della ragione per eccellenza era il più adatto a poetare l'inno sereno alla follia e a schernire sapientemente gli idolatri della pura sapienza.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
È fortuna incomparabile nella vita di un artista che egli possa trovare la forma in cui far coincidere armonicamente la somma delle sue capacità. Questo è riuscito ad Erasmo nel suo Elogio della pazzia, grazie a un'idea brillante e perfettamente attuata; qui ritroviamo in fraterno connubio il dotto enciclopedico, l'acuto critico e l'arguto satirico; in nessun'altra delle sue opere si conosce e si riconosce la maestria di Erasmo come in questa sua celeberrima, l'unica, del resto che abbia resistito al tempo. Egli, con mano lieve, quasi inconsciamente ha colpito al centro, nel cuore del tempo stesso.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Inerme di fronte alla realtà, Erasmo trova la sua vera vitalità esclusivamente nell'attività cerebrale.
Soltanto per quest'aura spirituale il sembiante di Erasmo acquista significato: ed è perciò incomparabile, indimenticabile il ritratto di Holbein, che lo rappresenta nell'istante più sacro, nell'attimo dell'opera creativa, capolavoro fra i suoi capolavori, forse senz'altro la rappresentazione pittorica più perfetta di uno scrittore quando il verbo vissuto si trasforma magicamente in lui nella concretezza visibile dello scritto. Tutti ricordano quel ritratto ‐ chi, infatti, che l'abbia veduto, potrebbe mai dimenticarlo?
[...]
Per ore ed ore possiamo fissare quel quadro, ascoltare il suo silenzio vibrante, giacché nel simbolo di Erasmo che scrive, Holbein ha eternato la sacra austerità di ogni lavoratore della mente, la invisibile pazienza di ogni vero artista.
[da Ritratto]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da
Rotte
rdam
Frasi di Stefan Zweig
Wendy
: Jack?
Jack
: Sì, sono io.
Wendy
: Oh, grazie a Dio! Hai trovato qualcosa?
Jack
: No, niente di niente. Non sono riuscito a vedere proprio niente.
Wendy
: Sei stato nella camera che ha detto Danny, la 237?
Jack
: Sì, ci sono stato.
Wendy
: E neanche lì hai visto niente?
Jack
: Assolutamente niente. Come sta?
Wendy
: Adesso dorme.
Jack
: Vedrai, tesoro, domattina sarà tutto a posto.
Wendy
: Tu sei sicuro che era quella la camera? Voglio dire, magari Danny si è sbagliato.
Jack
: No, no, la camera era quella giusta. C'era la porta aperta e la luce era accesa.
Wendy
: Non capisco più niente! Ma quei brutti segni che ha sul collo, allora? Qualcuno deve pur averglieli fatti!
Jack
: Io credo che se li è fatti lui da solo.
Wendy
: No. Non è proprio possibile.
Jack
: Wendy, se quello che Danny ci ha raccontato non corrisponde a verità, ti assicuro che non c'è altra spiegazione. Non credi?
Wendy
: Jack... Qualunque sia la spiegazione... io... io credo che Danny se ne deve andare da qui.
Jack
: Deve andare via di qui?
Wendy
: Sì. Sì.
Jack
: Vuoi dire... che deve lasciare l'albergo?
Wendy
: Sì.
Jack
: È tipico, certo, è tipico per te creare dei problemi quando io cerco di realizzare qualcosa, quando finalmente ci provo, quando finalmente ho voglia di lavorare! Sono fregato, se lascio questa possibilità, se me ne torno a Boulder! È questo che vuoi? Vuoi che io finisca a spalare i viali, forse a lavare le automobili? È questo che tu vuoi per me, vero?
Wendy
: Jack...
Jack
: Wendy, senti, finora hai fatto un casino della mia vita, ma adesso basta col casino, hai capito? Adesso basta, chiaro?
Ranger
: Buona sera, servizio forestale.
Halloran
: Salve. Mi chiamo Dick Halloran, sono il capocuoco dell'Overlook Hotel.
Ranger
: Buona sera, mister Halloran. Cosa posso fare per lei?
Halloran
: Senta, dovrei chiamare con molta urgenza l'Overlook Hotel, ma il centralino dice che le linee sono inter
rotte
.
Ranger
: Sì, purtroppo alcune sono cadute per la forte nevicata.
Halloran
: No, ecco, vede, non vorrei darvi disturbo, ma lassù c'è una famiglia isolata con un bambino, e tra la tempesta e tutto il resto... insomma, vi pregherei tanto di chiamarli con la radio per vedere se è tutto okay.
Ranger
: Certamente, mi metto subito in contatto con l'albergo. Mi richiami fra non più di... venti minuti.
Halloran
: Ah, la ringrazio moltissimo. Richiamerò.
Ranger
: Dovere, signore.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Che fine ha fatto Baby Jane?]
Amo le atmosfere dei vecchi film horror; in questo, in particolare, si percepisce un clima di terrore dovuto al delirio di "Baby Jane" e dalle pareti scricchiolanti di quella casa. Non capita tutti i giorni di vedere due icone del cinema contendersi la scena in questo modo. Le dive erano acerrime rivali anche nella vita e ciò rende questo film un piccolo gioiello. La mia scena cult è quella in cui Jane si esibisce accompagnata dal pianista in una performance davvero g
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sca!
Emma Stone
Cit. da
13 ottobre 2011
Frasi di Emma Stone
Valorum
: Chi presiede riconosce il senatore del sistema sovrano di Naboo.
Palpatine
: Cancelliere Supremo, delegati del Senato! È accaduta una tragedia. È iniziata in questa sede con la tassazione delle
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commerciali, ed è ora dilagata su tutto il nostro pianeta con l'oppressione della Federazione del Commercio.
Lott Dod
: Questo è scandaloso! Mi oppongo alle dichiarazioni del senatore!
Valorum
: Chi presiede non riconosce il senatore della Federazione del Commercio.
Palpatine
: Ad asserire quanto accennato, vi presento la regina Amidala, eletta di recente sovrana di Naboo, che parlerà per noi.
Amidala
: Onorevoli rappresentanti della Repubblica, mi presento a voi in una circostanza drammatica. Il sistema di Naboo è stato invaso dalle droidi armate della...
Lott Dod
: Mi oppongo! Non vi sono prove! Tutto ciò è incredibile! Proponiamo che una commissione si rechi a Naboo per accertare la verità.
Aks Moe
: Il congresso di Malastare concorda con l'onorevole delegato della Federazione. Si nomini una commissione.
Valorum
: L'obiezione è...
Mas Amedda
: Chiedo scusa, Cancelliere.
Palpatine
: Entrano i burocrati, i veri signori della Repubblica. E alle dipendenze della Federazione del Commercio, potrei aggiungere. E qui, il potere del cancelliere Valorum si dissolve per sempre.
Valorum
: L'obiezione è accolta. Volete rinviare la mozione fino a che una commissione non vagli la fondatezza delle vostre accuse?
Amidala
: Io non rinvio nulla. Sono qui perché si deliberi sùbito l'aggressione alla nostra sovranità. Non sono stata eletta per vedere il mio popolo soffrire e morire mentre la vostra commissione dibatte su quest'invasione. Se quest'organo esecutivo non è in grado di agire si dia sùbito un nuovo leader. Io propongo un voto di sfiducia per la leadership del cancelliere Valorum.
Assemblea
: Al voto! Al voto!
Mas Amedda
: Ordine!
Palpatine
: Ora eleggeranno un nuovo Cancelliere, un Cancelliere forte, uno che metterà fine alla nostra tragedia.
Dal film:
Guerre Stellari - La minaccia fantasma
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni vestito è pietoso e g
rotte
sco, quando non è indosso all'uomo.
Henry David Thoreau
Cit. da
Walden ovvero Vita nei boschi
Frasi di Henry David Thoreau
Io ero, quell'inverno, in preda ad astratti furori. Non dirò quali, non di questo mi son messo a raccontare. Ma bisogna dica ch'erano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto. Da molto tempo questo, ed ero col capo chino. Vedevo manifesti di giornali squillanti e chinavo il capo; vedevo amici, per un'ora, due ore, e stavo con loro senza dire una parola, chinavo il capo; e avevo una ragazza o moglie che mi aspettava ma neanche con lei dicevo una parola, anche con lei chinavo il capo. Pioveva intanto e passavano i giorni, i mesi, e io avevo le scarpe
rotte
, l'acqua che mi entrava nelle scarpe, e non vi era più altro che questo: pioggia, massacri sui manifesti dei giornali, e acqua nelle mie scarpe
rotte
, muti amici, la vita in me come un sordo sogno, e non speranza, quiete.
Elio Vittorini
Cit. da
Conversazione in Sicilia
‐ Incipit
Frasi di Elio Vittorini
Sa il numero telefonico del pronto soccorso dell'ospedale centrale?
[...]
Beh, allora telefoni subito e dica di mandare un'ambulanza. Avverta che qui ci sono due sporchi gorilla baffuti, con contusioni multiple, vaste escoriazioni e ossa
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.
Harry Callaghan
Dal film:
Coraggio... fatti ammazzare
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci fu un'unica battaglia sulla quale il «Giornale» si trovò allineato con Craxi e il nostro editore: quello per la libertà d'antenna. Battaglia sacrosanta. Berlusconi è tutt'altro che un idealista disinteressato e nessuno sa agire come lui aggirando, quando non calpestando, le regole. Ma i panni nobili coi quali i difensori della Rai rivestivano la loro offensiva politico-giudiziaria erano g
rotte
schi. Se il peccato di Berlusconi stava nell'essere troppo amico del Psi, quello della Rai era d'essere troppo amica di tutti i partiti. A fornirci il destro furono poi i pretori coi loro interventi oscurantisti, peraltro prontamente sventati dai decreti di Craxi. E quindi la crociata dell'etere libero, che rientrava fra l'altro nella nostra tradizione antistatalista, divenne una campagna contro il "pretore selvaggio", che con i suoi abusi toglieva ogni certezza del diritto al cittadino.
Indro Montanelli
Cit. da
Soltanto un giornalista
Frasi di Indro Montanelli
Scorrendo le cronache delle agitazioni studentesche di questi giorni avevo avuto per un momento l'impressione, o l'illusione, che esse si fondassero sui problemi concreti dell'università, e che fossero qualcosa di diverso, e di migliore della g
rotte
sca ubriacatura sessantottina. Ma quando giovedì sera, nella trasmissione televisiva Samarcanda, è stato lanciato contro Mario Cervi il rituale e vile epiteto «fascista!» (e questo solo perché aveva mosso obiezioni agli sproloqui assembleari di Roma e di Palermo), ho capito che vent'anni dopo è come vent'anni prima. La protesta è un pretesto, il legittimo scontento diventa arma politica, gli appelli al dialogo si risolvono in volontà di sopraffazione, di discussione su ciò che nell'università deve essere cambiato sfocia in un attacco globale al governo, alla società, al sistema. L'unica connotazione sessantottina che ancora manca è la violenza fisica. Ma temo che non tarderà ad arrivare se chi dissente è bollato come fascista e chi governa (è capitato ad Andreotti, a Palermo) come mafioso.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[A proposito di Maratea]
Forse in Italia non c'è paesaggio e panorama più superbi. Immaginate decine e decine di chilometri di scogliera frastagliata di g
rotte
, faraglioni, strapiombi e morbide spiagge davanti al più spettacoloso dei mari, ora spalancato e aperto, ora chiuso in rade piccole come darsene.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Quando ti infili in una galleria oscura, arriva il momento in cui non hai più fiato per tornare indietro. La tua unica possibilità è continuare a nuotare verso l'ignoto e pregare che ci sia un'uscita.
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
Il drago senza San Giorgio non sarebbe stato nemmeno g
rotte
sco.
Gilbert Keith Chesterton
Cit. da
L'uomo che fu Giovedì. Storia di un incubo
Frasi di Gilbert Keith Chesterton
Come la luce si rende visibile solo nel buio, allo stesso modo la libertà del volere risalta rispetto a un altro elemento che le si oppone e la delimita. Senza questo Altro che le impone di forza un limite, la padronanza di sé diverrebbe addirittura g
rotte
sca, assurda, infame.
Ernst Jünger
Cit. da
Lo Stato mondiale. Organismo e organizzazione
Frasi di Ernst Jünger
Ogni tanto afferriamo con la mano un oggetto casualmente trovato, e lo rigiriamo dinanzi agli occhi ‐ forse un cristallo di rocca, o un guscio rotto di chiocciola di cui ci sorprende la struttura interna a scala, o una punta di stalattite dal pallore lunare giunta qui dalle g
rotte
sconosciute in cui il pipistrello traccia i suoi cerchi silenziosi. Questa è la terra d'origine dei musicali capricci, degli scherzi notturni che lo spirito senza alcuna commozione e non senza pericolo si gode come in una sua loggia solitaria. Ma ci sono anche pezzi rotondi di granito, molati e lavorati nelle marmitte glaciali, e si trovano nei punti in cui ci si affaccia su un ampio panorama, là dove il mondo appare un po' più piccolo ma anche più chiaro e regolare, come su nitide e precise carte geografiche, poiché l'ordine supremo si nasconde nel molteplice come in un rebus. Sono enigmi sorprendenti ‐ quanto più cresce la distanza, tanto più ci avviciniamo alla soluzione. Nel punto estremo, all'infinito, la afferriamo.
[da La cava di ghiaia]
Ernst Jünger
Cit. da
Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci
Frasi di Ernst Jünger
Michael Joyce è, in altre parole, un uomo completo (anche se in una maniera g
rotte
scamente limitata). Ma vuole di più. Non maggiore completezza, non pensa in termini di virtù o di trascendenza. Vuole essere il migliore, vuole che il suo nome sia famoso, vuole sollevare trofei da professionista sopra la propria testa voltandosi pazientemente in ogni direzione verso i fotografi e le telecamere. È un americano e vuole vincere.
David Foster Wallace
Cit. da
Tennis, tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)
Frasi di David Foster Wallace
Gli Us Open sono un grande evento per NYC. Il sindaco Dinkins non c'è più ‐ quel Dinkins che faceva deviare le
rotte
di atterraggio all'aeroporto LaGuardia apposta per gli Open ‐ ma anche sotto Rudy Giuliani, per due settimane una città che di norma non darebbe un soldo bucato per uno sport aristocraticamente privo di contatto fisico come il tennis mostra una grande partecipazione.
David Foster Wallace
Cit. da
Democrazia e commercio agli US Open
Frasi di David Foster Wallace
La prima volta che gli strinsi la mano fu nella primavera del 1967. Ai tempi frequentavo il secondo anno di università alla Columbia: ero un ragazzo ignorante e affamato di libri che coltivava la fede (o l'illusione) di diventare un giorno così bravo da potersi definire un poeta; e da lettore di poesia, avevo già incontrato il suo omonimo nell'Inferno di Dante, un dannato che si trascina nei versi finali del canto XXVIII della prima Cantica. Bertran de Born, il poeta provenzale del XII secolo, tiene per i capelli la propria testa recisa che ondeggia avanti e indietro come una lucerna: senz'altro una delle immagini più g
rotte
sche nel catalogo di allucinazioni e supplizi che si sussegue per tutto l'Inferno. Benché fosse convinto estimatore della poesia di de Born, Dante lo condannò alla dannazione eterna per aver consigliato il principe Enrico di ribellarsi a suo padre, Re Enrico II; e dato che de Born aveva provocato una divisione fra padre e figlio rendendoli nemici, l'ingegnosa pena dantesca è dividere de Born da se stesso. Da qui il corpo decapitato che si lamenta nel mondo sotterraneo, chiedendo al viaggiatore fiorentino se può esistere dolore più tremendo del suo.
Paul Auster
Cit. da
Invisibile ‐ Incipit
Frasi di Paul Auster
Vic Hoskins
: Owen! Hahahah! Cominciavo a pensare di aver assunto le persone sbagliate ma cavolo, li hai ammaestrati!
Owen Grady
: Oggi è una buona giornata, non è sempre festa.
Vic Hoskins
: È per questo che non mandi mai il rapporto?
Barry
: Abbiamo avuto da fare...
Vic Hoskins
: Però lo stipendio l'avete incassato!
Owen Grady
: Di cosa hai bisogno?
Vic Hoskins
: ...Un test operativo.
[Owen gli gira le spalle]
Hey! Ho appena visto come rispondono ai tuoi comandi, dobbiamo continuare la ricerca e metterla in pratica.
Owen Grady
: Sono animali selvatici, Hoskins, non diventeranno mai operativi.
Vic Hoskins
: Io oggi ho visto un legame, un vero legame fa un uomo e delle bestie!
Owen Grady
: Lasciami passare.
Vic Hoskins
: Andiamo, siamo mastini da battaglia, siamo uguali! Sappiamo che l'esercito a bisogno di ridurre le vittime umane, alcuni pensano che i robot siano il futuro! Senti, la natura ci ha dato le più efficaci macchine da guerra 75 milioni di anni fa, e ora sappiamo che sanno obbedire agli ordini...
Barry
: Finalmente facciamo progressi e questa è la prima idea? Ne facciamo un'arma?
Vic Hoskins
: Oh, cazzo... Andiamo, signori, facciamo le persone adulte. I droni non cercano nei tunnel e nelle g
rotte
, e poi si possono craccare! Appena scoppierà una vera guerra tutta quella tecnologia sarà inutile!
Owen Grady
: Sì, ma quella tecnologia non ti mangia se ti scordi di nutrirla.
Dal film:
Jurassic World
Scheda film e trama
Frasi del film
Incredibile quanto la gente sia sorda al dolore non fisico. Se hai male allo stomaco o ad un piede, tutti cercano di rendersi utili e ti portan rispetto. Ma se hai male all'anima nessuno ti aiuta. Ti deridono, anzi: quasi che il dolore non fisico sia una cosa g
rotte
sca. Cammini, cammini e non sai a chi domandare soccorso. Non ti resta altro che rivolgerti a Dio: però ti sembra decente rivolgerti a Dio per un uomo che scappa?
Oriana Fallaci
Cit. da
Penelope alla guerra
Frasi di Oriana Fallaci
[A proposito di Armstrong, Aldrin e Collins]
Lo saranno grandi uomini, eroi? Lo sono? Ovvio che no. Come individui, lo abbiamo già visto, contano relativamente. Il caso non è stato generoso. Come navigatori ed esploratori, i loro meriti sono limitati e ogni paragone con Cristoforo Colombo è semplicemente g
rotte
sco. Colombo era solo. Il viaggio alla ricerca delle Indie l'aveva ideato da solo, se l'era organizzato da solo, se lo fece da solo contro il parere di tutti: e il parere di tutti era che la Terra fosse piatta, che a un certo punto finisse per farlo cadere nel nulla. Armstrong, Aldrin e Collins invece sanno benissimo cosa vanno a trovare: minuto per minuto, metro per metro. Di questo viaggio certo non ideato da loro e non organizzato da loro, essi non sono che uno strumento prescelto; un'appendice della macchina.
Oriana Fallaci
Cit. da
Quel giorno sulla luna
Frasi di Oriana Fallaci
Tuttavia per un giorno, quel giorno che conta, che riscatta, che viene magari quando non si spera più, e venendo lascia nell'aria un microscopico seme da cui sboccerà un fiore, lo capì anche il gregge che bela dentro il suo fiume di lana. Non più gregge, quel giorno, ma piovra che strozza e ruggisce zi, zi, zi! Alekos zi, zi, zi! Alekos vive, vive, vive! Ecco perché sorridevi tanto misteriosamente ora che calavi dentro la fossa dove il Gran Sacerdote coperto di ori e collane, zaffiri smeraldi rubini, simbolo d'ogni potere presente e passato e futuro, ruzzolava g
rotte
sco, rompendo il cristallo, calpestando la statua di marmo, credendo che soltanto quella restasse di un sogno, di un uomo.
[Explicit]
Oriana Fallaci
Cit. da
Un uomo
Frasi di Oriana Fallaci
Sul New York Herald del 26 novembre 1911 apparve il resoconto dell'impiccagione di tre uomini. Furono giustiziati per l'omicidio di Sir Edmund William Godfrey
: marito, padre di famiglia, farmacista e cittadino modello, residente a Greenberry Hill, Londra. Godfrey fu ucciso da tre vagabondi il cui movente era una stupida rapina, vennero identificati come Joseph Green, Stanley Berry e Daniel Hill... "Green-Berry-Hill"... e a me piace pensare che si trattò di "una pura fatalità".
Sulla Reno Gazeth del giugno 1973 c'è un articolo che parla di un incendio, dell'immenso volume d'acqua che ci volle per spegnerlo e di un sommozzatore che si chiamava Delmer Darion, impiegato al casinò del Nageth Hotel di Reno, Nevada, come croupier al tavolo del Black Jack. Tutti conoscevano l'amore che Delmer nutriva per le attività all'aria aperta e lo sport, ma la sua vera passione era il lago. Secondo il rapporto del coroner Delmer morì per un attacco cardiaco a metà strada fra il lago e l'albero, ma il particolare più curioso della vicenda è il suicidio di Craig Hansen che avvenne il giorno dopo. Craig faceva il volontario nei pompieri, aveva quattro figli e beveva troppo; il signor Hansen pilotava l'aereo che pescò Delmer Darion nel lago; ancora più curioso il fatto che il tormentato Craig Hansen si era imbattuto in Delmer Darion appena due sere prima.
[...]
Il senso di colpa unito a quella g
rotte
sca coincidenza lo spinsero a suicidarsi. E io cerco di convincermi che si trattò di "una pura fatalità".
Nel 1961 al pranzo di gala dell'Associazione Americana di Scienze Forensi il dottor John Harper, Presidente della suddetta Associazione, raccontò una storia che cominciava con il tentato suicidio del diciassettenne Sydney Barringer avvenuto a Los Angeles il 23 marzo 1958. Il coroner dichiarò che il fallito suicidio si era tramutato in un riuscitissimo omicidio. Mi spiego meglio
: la tesi del suicidio fu confermata da un biglietto trovato nella tasca destra di Sydney. Mentre il ragazzo si trovava sul cornicione in cima al palazzo quattro piani più sotto si accendeva una violenta lite: le concitate grida della coppia furono udite come al solito dai vicini. Accadeva spesso che i due si minacciassero a vicenda con un fucile o con una delle tante pistole che tenevano in casa. E mentre veniva accidentalmente esploso un colpo, Sydney transitava al di là della finestra. La storia si complicò quando si scoprì che i due invasati erano Fay e Arthur Barringer, rispettivamente madre e padre di Sydney. Messa di fronte alla tragica ricostruzione dei fatti che costò non pochi sforzi agli agenti accorsi, Fay Barringer giurò di non sapere che il fucile fosse carico. Un ragazzino che viveva nel palazzo e che andava spesso a trovare Sydney Barringer disse che sei giorni prima aveva visto chi era stato a caricare il fucile. A quanto pare tutte quelle liti e quelle violente scenate avevano saturato il povero Sydney che essendo a conoscenza dell'indole aggressiva dei suoi genitori aveva deciso di porvi rimedio. Sydney Barringer salta dal cornicione del nono piano, quattro piani sotto i suoi stanno litigando, il colpo partito accidentalmente alla madre gli trapassa lo stomaco mentre sta precipitando di fronte alla finestra del sesto piano, muore immediatamente, ma continua a cadere fino a fermarsi quattro piani più sotto su una rete di protezione installata da una ditta di lavavetri tre giorni prima e che avrebbe interrotto la sua caduta salvandogli la vita, se non fosse stato per quel cratere nello stomaco. Perciò Fay Barringer fu stato accusata dell'omicidio di suo figlio e Sydney imputato come complice nella sua stessa morte.
L'umile opinione di questo narratore è che non si tratti solo di "qualcosa che è successo", e che non possiamo archiviarlo come "uno scherzo del caso". No signori, non è possibile, io non riesco a spiegare bene ciò che penso, ma per me non si trattò di "una pura fatalità", no ...stranezze simili accadono di continuo.
Dal film:
Magnolia
Scheda film e trama
Frasi del film
È facile capire come mai coloro che ebbero un lutto in famiglia vorrebbero vedere gli agenti di polizia del South Yorkshire davanti a un tribunale: il loro errore di valutazione fu catastrofico. Tuttavia, anche se è chiaro che la polizia fece un bel po' di confusione quel pomeriggio, sarebbe terribilmente presuntuoso accusarla di qualcosa che andasse oltre l'incompetenza. Pochissimi tra noi hanno la sfortuna di essere in una posizione tale per cui gli errori professionali possono uccidere la gente. La polizia, a Hillsborough, non fu mai in grado di garantire la sicurezza, indipendentemente da quanti cancelli aprì o non aprì; nessuna forza di polizia in nessuno stadio del paese potrebbe farlo. Sarebbe potuto accadere ovunque. Sarebbe potuto accadere a Highbury, magari sui gradoni di cemento che dal North Bank portano fuori sulla strada (e non ci vuole una gran fantasia per immaginarselo); sarebbe potuto succedere a Loftus Road, dove centinaia di tifosi possono accedere al settore ospiti solo passando attraverso un bar. E poi ci sarebbe stata un'inchiesta, e dei servizi sui giornali, e la polizia sotto accusa, o il servizio d'ordine, o i tifosi ubriachi, o qualcun altro. Ma non sarebbe stato giusto, visto che l'intera cosa si basava su delle premesse così g
rotte
sche.
Nick Hornby
Cit. da
Febbre a 90'
Frasi di Nick Hornby
La Valle delle Ceneri era un paesaggio g
rotte
sco. La discarica di New York, a metà strada tra West Egg e la città, dove le scorie del carbone bruciato per fornire energia all'impetuosa crescita della città, venivano scaricate da uomini che nel pulviscolo apparivano offuscati e precocemente sfibrati. Su quell'irreale aglomerato vigilava perennemente il dottor T. J. Eckleeulg, un oculista dimenticato, i cui occhi si ergevano meditabondi su tutto, come gli occhi di Dio.
Nick Carraway
Dal film:
Il grande Gatsby
Scheda film e trama
Frasi del film
Onde dorate, e l'onde eran capelli,
|
navicella d'avorio un dì fendea;
|
una man pur d'avorio la reggea
|
per questi errori preziosi e quelli;
|
|
e, mentre i flutti tremolanti e belli
|
con drittissimo solco dividea,
|
l'òr delle
rotte
fila Amor cogliea,
|
per formarne catene a' suoi rubelli.
|
|
Per l'aureo mar, che rincrespando apria
|
il procelloso suo biondo tesoro,
|
agitato il mio core a morte gìa.
|
|
Ricco naufragio, in cui sommerso io moro,
|
poich'almen fur, ne la tempesta mia,
|
di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro!
Giovan Battista Marino
Titolo della poesia:
Donna che si pettina
Frasi di Giovan Battista Marino
Onde dorate, e l'onde eran capelli,
|
navicela d'avorio un dì fendea;
|
una man pur d'avorio la reggea
|
per quaasi errori preziosi e quelli;
|
|
E mentre i flutti tremolanti e belli
|
con drittissimo solco dividea,
|
l'or de le
rotte
fila Amor cogliea,
|
per formarne catene à suoi ribelli.
|
|
Per l'aureo mar, che rincrespando apria
|
il procelloso suo biondo tesoro,
|
agitato il mio core a morte gìa.
|
|
Ricco naufragio, in cui sommerso ì moro,
|
poich'almen fur ne la tempesta mia
|
di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro.
Giovan Battista Marino
Frasi di Giovan Battista Marino
L'iniquo Re delle Tartaree g
rotte
Prevedendo 'l suo mal s'affligge e rode:
Quindi esce fuor dalla perpetua notte
Furia crudele a insospettir Erode.
Egli, che nel suo cuor stima inter
rotte
Le quieti al regnar, di ciò non gode,
Ma per opporsi alla crudel fortuna
I Satrapi a consiglio alfin raduna.
Giovan Battista Marino
Cit. da
La strage degli innocenti ‐ Incipit
Frasi di Giovan Battista Marino
Rammentiamo cose a tutti note, non dubbie ad alcuno: dopo che Iddio, nel sesto giorno della creazione, formò l'uomo dalla polvere della terra, e gli spirò in faccia l'alito della vita, volle dargli una compagna indivisa, che trasse per prodigio dal lato dello stesso uomo dormente. Nel che il provvidentissimo Iddio questo intese, che quella coppia di coniugi fosse il naturale principio di tutti gli uomini, dal quale cioè dovesse propagarsi l'uman genere, e per generazioni non mai inter
rotte
, ad ogni età conservarsi.
Papa Leone XIII
Cit. da
Arcanum Divinae
Frasi di Papa Leone XIII
Ho sognato che una montagna mi stava crollando addosso, ho ancora le spalle
rotte
!
Hearp Hargitay Hearp
Dal film:
Dio perdona. Io no!
Scheda film e trama
Frasi del film
Riempitevi la mente: è la vostra stanza del tesoro e nessuno al mondo può interferire con essa. Riempitevi la testa di robaccia e la vostra testa marcirà. Potete anche essere poveri ed avere le scarpe
rotte
, ma la vostra mente... la vostra mente sarà sempre un palazzo.
Maestro O'Halloran
Dal film:
Le ceneri di Angela
Scheda film e trama
Frasi del film
Un cane entrò in macelleria mentre il negoziante era intento nel suo lavoro. Appena l'uomo notò il cane lo mandò via, ma il cane entrò nuovamente. Il macellaio, sorpreso dall'insistenza dell'intruso, cercò di cacciarlo una seconda volta dal suo negozio ma si rese conto che il cane aveva un foglio in bocca. Prese dunque il foglio e lo lesse:
- "
Mi potrebbe mandare 12 salsicce e 3 bistecche di manzo per favore?
"
Il macellaio notò che il cane aveva in bocca anche un biglietto da 50 Euro.
Così prese le salsicce e le bistecche, le infilò insieme in una borsa che mise nella bocca del cane.
Il macellaio rimase molto colpito. Era arrivata l'ora di chiudere il negozio, così decise di seguire il cane, che si incamminò lungo la strada con la borsa tra i denti.
Quando il cane arrivò ad un incrocio, lasciò la borsa sul marciapiede, si alzò sulle zampe posteriori e con una delle anteriori schiacciò il bottone dei pedoni per cambiare il segnale del semaforo.
Prese di nuovo la borsa ed aspettò pazientemente che il semaforo diventasse verde per far attraversare i pedoni.
Allora attraversò la strada e camminò fino ad una fermata del bus. Il macellaio lo seguiva stupefatto da vicino.
Alla fermata il cane guardò la mappa delle
rotte
e degli orari e si sedette sul marciapiede ad aspettare il suo bus.
Ne arrivò uno che però non era il suo, ed il cane infatti non si mosse.
Arrivò un altro bus ed il cane, dopo essersi assicurato che fosse quello giusto, salì dalla porta posteriore, affinché il conduttore non lo potesse vedere. Il macellaio, a bocca aperta, lo seguì.
All'improvviso il cane si alzò sulle zampe posteriori e toccò il campanello della fermata, sempre con la borsa tra i denti.
Quando il bus si fermò, il cane scese, così anche il macellaio. Entrambi camminarono per la strada finché il cane si fermò a una casa. Posò la borsa sul marciapiede e, prendendo la rincorsa, si lanciò contro la porta. Ripeté l'azione diverse volte, ma nessuno gli aprì la porta.
Allora il cane fece il giro della casa, saltò un recinto, si avvicinò ad una finestra e, con la testa, colpì diverse volte il vetro.
Ritornò alla porta, che si aprì. Comparve un uomo che cominciò a picchiare il cane.
Il macellaio corse verso l'uomo e gridò:
- "
Santo cielo, che cosa sta facendo? Il suo cane é un genio!
"
L'uomo irritato rispose:
- "
Un genio?! E' la seconda volta questa settimana che questo stupido dimentica le chiavi!
"
Morale: puoi essere un eccellente e straordinario lavoratore, e superare sempre le aspettative del tuo capo, ma ai suoi occhi sarai sempre al di sotto delle sue attese.
Da:
Un cane straordinario
Kate
: Cos'è questo?
Adam
: Sembra una placca di titanio. Viene usata per rafforzare le ossa
rotte
delle fratture composte.
Karl
: Sì è vero. L'anno scorso Hendrik si era rotto un braccio. Era andato a operarsi in Argentina.
Kate
: Se era nel suo braccio, ora che ci fa qui fuori?
Dr. Sander
: Una bella domanda!
Dal film:
La cosa
Scheda film e trama
Frasi del film
O palombaro per sempre sotto la sua campana!
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Tutto un mare di vetro eternamente caldo!
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Tutta una vita immobile dai lenti pendoli verdi!
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E tanti esseri strani attraverso le pareti!
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E ogni contatto per sempre vietato!
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Mentre c'è tanta vita nell'acqua chiara di fuori!
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Attenzione! L'ombra dei grandi velieri passa sulle dalie delle foreste sottomarine;
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E io sono per un attimo all'ombra delle balene che migrano verso il polo!
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In questo momento, gli altri scaricano, forse, vascelli pieni di neve nel porto!
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C'era ancora un ghiacciaio in mezzo alle praterie di Luglio!
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Nuotano all'indietro nell'acqua verde dell'ansa!
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Entrano a mezzogiorno in g
rotte
oscure!
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E le brezze del largo ventilano le terrazze!
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Attenzione! Ecco le lingue di fiamma del Gulf-Stream!
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Allontanate i loro baci dalle pareti della noia!
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Non hanno più messo neve sulla fronte dei febbricitanti;
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I malati hanno acceso un fuoco di gioia,
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E gettano a piene mani i gigli verdi nelle fiamme!
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Appoggiate la vostra fronte alle pareti meno calde,
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Aspettando la luna al vertice della campana,
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E chiudete bene i vostri occhi alle foreste di pendoli blu e di albumine violette, restando sordi alle suggestioni dell'acqua tiepida.
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Asciugate i vostri desideri deboli di sudore;
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Per prima cosa andate da quelli che stanno per svenire:
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Hanno l'aria di celebrare una festa nuziale in una cava;
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Hanno l'aria di sotterrare a mezzogiorno, in un corridoio rischiarato da lampade in fondo a un sotterraneo;
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Attraversano, in corteo di festa, un paesaggio simile ad un'infanzia d'orfano.
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Andate poi da quelli che stanno per morire.
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Arrivano come vergini che hanno fatto una lunga passeggiata al sole, un giorno di digiuno;
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Sono pallidi come malati che ascoltano piovere placidamente sui giardini dell'ospedale;
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Hanno l'aspetto di sopravvissuti che pranzano sul campo di battaglia.
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Sono simili a prigionieri che non ignorano che tutte le sentinelle si bagnano nel fiume,
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E che ascoltano falciare l'erba nel giardino della prigione.
Maurice Maeterlinck
Titolo della poesia:
Campana da palombaro
Frasi di Maurice Maeterlinck
Ci saranno quelli tra voi che lo troveranno fuori luogo e tutti gli altri lo giudicheranno g
rotte
sco, ma lasciate che vi dica una cosa, amici miei: sempre meglio un amore bizzarro che nessun amore.
Stephen King
Cit. da
Il miglio verde
Frasi di Stephen King
Filippo
: La domanda sporge spontanea qua, se voi non studiate, cosa fate con le pergamene.
Paolo
: Le canne.
Filippo
: Oh, oh cosa fai?
[Francesco rompe la pergamena]
Francesco
: Non ti preoccupare, cioè con la pergamena antica il cannone dura il doppio tra l'altro più è antica la pergamena più dura il cannone, sapevi?
Filippo
: No! Beh non studiate nulla però diciamo che su certi argomenti vi trovo ferrati.
Francesco
: Grazie.
Paolo
: Ma lo sai che sei ganzo. Sei proprio ganzo. Anzi stasera sei dei nostri. Stasera ci si diverte. Si festeggiano i cento giorni.
Filippo
: Ahh, ancora c'e questa usanza. I famosi cento giorni agli esami.
Francesco
: No, ma cosa hai capito, sono i cento giorni di assenza ininter
rotte
.
Dal film:
Natale a New York
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi manca la canzone d'altri tempi, | ingenua e piena di malizie, | che cementava le amicizie | e poi si andava tutti a capinere. | Invece la canzone d'oggigiorno | la fanno utilizzando i macchinari, | non te la levi più di torno | con la sua cassa
rotte
rdam.
Elio e le Storie Tese
Cit. da
La Bella Canzone Di Una Volta
Frasi di Stefano Belisari
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