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Frase di Adua Del Vesco

Da adolescente ero una ragazza molto timida.

Non avevo una grande vita sociale, non mi aprivo facilmente con i miei coetanei, la vita mi aveva già messo davanti a dei momenti molto brutti (ne parleremo a tempo debito in queste pagine) che mi avevano fatto chiudere molto in me stessa.

Però, anche se può sembrare strano, nel periodo delle superiori fu proprio la mia timidezza a farmi avvicinare al mondo della recitazione, della danza e in generale dello spettacolo.

Successe in due modi: il primo lo devo a me stessa, il secondo a mia mamma, ed entrambi hanno, come dicevo, a che fare con il mio carattere riservato.

Mi iscrissi a un corso di teatro perché così potevo apparire agli altri senza mostrare davvero me stessa. Amavo, e amo ancora, recitare, perché mi permette di mettere una maschera e fare cose che mai immaginerei di fare altrimenti. Lo provavo già in parte con la danza, disciplina che praticavo da sempre. Mi piaceva salire su un palco sapendo già quello che dovevo fare, mostrarmi non per com'ero spontaneamente ma per quello che avevo imparato a fare. Seguire i passi, il ritmo, e non pensare.

Con il teatro fu amore al primo incontro. Mi liberavo finalmente di tutto il peso della mia timidezza, smettevo di sentirmi diversa, sbagliata, sola: ero qualcun'altra. Ero il mio personaggio, e il mio personaggio non era timido, e poteva fare tutto quello che voleva.

Mia mamma invece per sbloccarmi si incaponì nell'iscrivermi ai concorsi di bellezza. Io non mi credevo bella, ma lei insisteva, mi vedeva con altri occhi. Per me era una forzatura, dovevo obbligarmi a salire sul palco e farmi guardare.
Odiavo il mio corpo, come la maggior parte delle adolescenti, del resto, e odiavo mostrarlo davanti a tanta gente. Lo sguardo degli altri mi pesava, mi sentivo studiata, giudicata, analizzata, senza barriere. Nonostante questo, forse per non deludere mamma, forse per mettermi alla prova, forse perché una parte di me voleva esorcizzare quella paura, partecipavo a quei concorsi. E, con mio grande stupore, andavano bene. È stato infatti proprio uno di questi concorsi che mi ha aperto le porte del mondo dello spettacolo.

Ma perché sto cominciando il mio racconto parlando di quell'adolescente timida che si obbliga a calcare passerelle e palcoscenici, invece che uscire con gli amici, andare a scuola e dedicarsi solo allo studio e a qualche hobby senza troppe pretese?

[Rosalinda Cannavò, Il riflesso di me: come ho imparato ad amarmi dopo l'anoressia, Milano, Piemme, 2022]

Breve biografia di Adua Del Vesco

Adua Del Vesco è il nome d'arte di Rosalinda Cannavò, nata a Messina il 26 novembre 1992. È un'affermata artista italiana, i cui talenti, dopo un'iniziale percorso nella danza, si esprimono in particolar modo al cinema e in televisione. L'attrice messinese è uno dei volti giovani più in vista dello spettacolo italiano negli anni 2010 e 2020. Scopriamo nella biografia di Adua Del Vesco i dettagli più rilevanti della sua vita professionale, con uno sguardo anche agli avvenimenti privati. Da Rosalinda Cannavò ad Adua Del Vesco: gli... continua su Biografieonline.it

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