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Jorge Luis Borges
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Frasi di Jorge Luis Borges - pagina 7
Jorge Luis Borges
Scrittore e poeta argentino
24 agosto 1899 - 14 giugno 1986
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Il vantaggio di avere degli imitatori è che alla fine essi operano una guarigione di te stesso.
Come sarà il mio redentore? Sarà forse un toro col volto d'uomo? O sarà come me?
Né l'intimità della tua fronte chiara come una festa
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né l'abitudine del tuo corpo, ancora misterioso e tacito e da bambina,
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né la successione della tua vita assumendo parole o silenzi
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saranno favore tanto misterioso
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come guardare il tuo sonno implicato
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nella veglia delle mie braccia.
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Vergine miracolosamente un'altra volta per la virtù assolutoria del sonno,
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quieta e splendente come una felicità che la memoria sceglie,
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mi darai quella sponda della tua vita che tu stessa non hai.
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Gettato alla quiete,
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scorgerò quella spiaggia ultima del tuo essere
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e ti vedrò per la prima volta, forse,
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come Dio deve vederti,
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sbaragliata la finzione del Tempo,
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senza l'amore, senza di me.
Le guerre di religione sono una prerogativa del giudaismo e delle sue diramazioni, cristianesimo e islamismo, che hanno ereditato quel modo di conversione. In oriente, è possibile professare allo stesso tempo diverse religioni, che non si danno a vicenda fastidio e le cui cerimonie convivono.
Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo.
La Commedia è un libro che tutti dobbiamo leggere. Non farlo significa privarci del dono più grande che la letteratura può offrirci, significa condannarci a uno strano ascetismo. Perché negarci la gioia di leggere la Commedia? Oltretutto non è una lettura difficile. È difficile ciò che sta dietro la lettura: le opinioni, le discussioni; ma il libro in sé è un libro cristallino. E poi c'è il personaggio centrale, Dante, che è forse il personaggio più vivido di tutta la letteratura; e poi ci sono gli altri personaggi.
L'incandescente mattina di febbraio in cui Beatriz Viterbo morì, dopo un'imperiosa agonia che non si abbassò un solo istante al sentimentalismo né al timore, notai che le armature di ferro di piazza della Costituzione avevano cambiato non so quale avviso di sigarette; il fatto mi dolse, perché compresi che l'incessante e vasto universo già si separava da lei e che quel mutamento era il primo di una serie infinita.
La morte è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.
[Su Spinoza]
L'assiduo manoscritto | aspetta, già pregno d'infinito. | Qualcuno costruisce Dio nella penombra. | Un uomo genera Dio. È un ebreo | di tristi occhi e di pelle olivastra |
[...]
. Il mago insiste e foggia | Dio con geometria raffinata; | dalla sua debolezza, dal suo nulla, | seguita a modellare Dio con la parola. | Il più generoso amore gli fu largito, | l'amore che non chiede di essere amato.
L'universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone di un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere.
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Borg, Bjorn
Borghese, Alessandro
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