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Luciano Moggi
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Aforismi di Luciano Moggi - pagina 3
Luciano Moggi
Manager italiano, dirigente sportivo
10 luglio 1937
Frasi in elenco
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Puoi trovare le
frasi di Luciano Moggi
anche in questi temi:
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Maledetto il giorno in cui ho incontrato Berlusconi. Quando andai a Palazzo Grazioli, Berlusconi mi propose di andare al Milan. Sappiamo come è fatto il proprietario del Milan, basta poco per entusiasmarlo. E così raccontò tutto a Galliani, con grande enfasi. Neppure a farlo apposta due settimane dopo il mio incontro con Berlusconi, alla FIGC arrivarono i fascicoli della Procura di Torino con intercettazioni che riguardavano me ed altri personaggi del mondo del calcio. Carraro informò subito Galliani, il quale ne parlò con Berlusconi. Galliani suggerì a Berlusconi di stare molto attento prima di fare certe scelte. Gli disse che non era il caso di insistere su di me per via dell'inchiesta.
[22 maggio 2006]
[Sull'acquisto di Pavel Nedved nel 2001]
Anche lui non voleva lasciare la Lazio. Per i tifosi era un idolo, lui non avrebbe voluto tradirli. Soprattutto, non voleva abbandonare la sua casa all'Olgiata. Era irremovibile. Gli dissi: "Ma almeno vieni a vedere l'abitazione che ti vorremmo dare, il posto". All'ennesimo no, rilancio: "Ti metto a disposizione un aereo privato. Non saprà niente nessuno, vieni in segreto a Torino, ti fai un'idea e poi decidi"
[...]
. Fu colpito dalle parole "in segreto" e allora disse di sì.
[Dopo la pubblicazione delle nuove intercettazioni di Calciopoli]
Se fossi nei panni di Moratti, avrei evitato di andare in giro a dire a tutti che ero pulito e onesto per tutti questi anni. Ora quelle frasi sono ancora più scioccanti dopo le recenti rivelazioni.
[Goal.com, 3 novembre 2012 - If I were in Moratti's shoes, I would have avoided going around telling everyone I was clean and honest for all these years. Now those phrases are even more shocking after the recent revelations.]
[Sulla cessione di Christian Vieri all'Atlético Madrid]
[...]
venne in sede, era fuori di sé. Iniziò a urlare dicendo che lui voleva il posto da titolare, che voleva più soldi. Io lo bloccai e gli dissi: "Tu qui il padrone non lo fai. Se ti hanno mandato quelli dell'Atlético Madrid a fare casino, digli pure che se ci danno trentotto miliardi subito, noi non abbiamo problemi a cederti".
[Dopo la sentenza in primo grado nel processo penale di Calciopoli a Napoli nel 2011]
La mia condanna significa la sconfitta della Juve nella rincorsa agli scudetti 28 e 29. Scindere la Juve da me mi sembra una cosa impossibile: ero dg e lavoravo a stretto contatto con l'ad Antonio Giraudo. Giraudo era la Juve, lui aveva detto che non si poteva spendere una lira senza la sua firma.
[sportmediaset.it, 11 novembre 2011]
Alla fine l'accordo economico si trovava sempre. Diciamo che nel cercare i bravi giocatori, io guardavo anche alla persona. Magari per qualche affare c'è stato più da lavorare perché il giocatore, oltre ai soldi, guardava anche ad altre cose. E questo mi faceva piacere perché voleva dire che dietro al calciatore c'era anche un uomo.
Intervista Guglielmo Buccheri, Moggi non ci sta: "Ho fatto i loro interessi, anche con le sim estere", La Stampa, 10 novembre 2011
Il presidente Moratti ha fatto molti errori. Ha speso una quantità enorme di soldi per confezionare impropriamente la sua squadra. E vogliamo parlare degli scambi? Che ne dice di Seedorf e Pirlo per Coco e Guly, o Cannavaro per Carini?
[Goal.com, 3 novembre 2012 - President Moratti has made many mistakes. He spent a huge amount to inappropriately pack his squad. And do we want to talk trades? How about Seedorf and Pirlo for Coco and Guly, or Cannavaro for Carini?]
[Riferendosi ad Antonio Giraudo]
Lui, per me, era la società e a lui spettava mettere la firma anche per un euro di spesa. Io facevo la squadra.
Nel 2006 avevo previsto dove sarebbe andato a finire il calcio italiano e di professione non faccio certo l'indovino. Dissi "il calcio italiano sarà completamente nelle mani delle squadre milanesi, che si alterneranno nelle vittorie". Adesso le due milanesi si dividono anche i favori arbitrali, come dimostra l'ultima giornata con successi ottenuti grazie a goal irregolari. Questi favori vengono però riportati dai media in silenzio, tra parentesi. Se la mia Juve avesse vinto così avrebbero invece gridato allo scandalo, presentato interpellanze parlamentari.
[...]
Il Cagliari ha perso immeritatamente contro l'Inter per via di un goal irregolare. Cellino è però rimasto zitto e ha delegato a parlare il giocatore Biondini, che si è lamentato della direzione arbitrale dal 1° al 90°. Sapete perché Cellino non ha parlato? Perché avrebbe dovuto rimangiarsi tutte le frasi fuoriposto dette in questi anni ed ammettere che il calcio è molto più marcio adesso di cinque anni fa.
[21 febbraio 2011]
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Modugno, Domenico
Mogherini, Federica
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