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Poesia di Mario Pincherle
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l'amore,
sono come un bronzo che risuona
o un tamburo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede
così da trasportare le montagne,
ma non avessi l'amore, non sarei nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze,
e dessi il mio corpo per esser bruciato,
ma non avessi l'amore,
niente mi gioverebbe.
ma non avessi l'amore,
sono come un bronzo che risuona
o un tamburo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede
così da trasportare le montagne,
ma non avessi l'amore, non sarei nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze,
e dessi il mio corpo per esser bruciato,
ma non avessi l'amore,
niente mi gioverebbe.
[Lectio divina, Inizio inno allamore di San Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi 13, 1-13]
Breve biografia di Mario Pincherle
Mario Pincherle nasce a Bologna il 9 luglio 1919 da una famiglia di origini ebree. Il padre, Maurizio, ordinario di clinica pediatrica all'Università di Bologna, subisce i contraccolpi dell'introduzione in Italia delle leggi razziali antisemite e nel 1939 viene costretto a lasciare l'insegnamento. Dovrà poi aspettare fino al 1945 per riottenere la sua cattedra. Mario si laurea in ingegneria nel 1942 e, dopo solo un anno, diventa partigiano tra le montagne delle Marche. Tutta la famiglia è in realtà costretta alla fuga. Il fratello... continua su Biografieonline.it