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The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

Frasi del film

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Frasi di The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

Riassunto e trama del film The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

[da Wikipedia]

Cecil Gaines (Forest Whitaker) è un afroamericano che ha lavorato come maggiordomo alla Casa Bianca dal 1957 al 1986, prestando servizio sotto sette presidenti: Dwight Eisenhower (Robin Williams), John Fitzgerald Kennedy, Lyndon B. Johnson (Liev Schreiber), Richard Nixon (John Cusack), Gerald Ford, Jimmy Carter e Ronald Reagan (Alan Rickman) . L'anziano Cecil si trova nella sala d'attesa della Casa Bianca, dove è stato convocato dal neoeletto Barack Obama che ha insistito per conoscerlo personalmente. Mentre aspetta di incontrare il primo presidente afroamericano nella storia degli Stati Uniti, Cecil ripercorre la sua vita e tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare per arrivare a essere degno di considerazione.

Nel 1926 Cecil è un bambino di sette anni che lavora insieme alla famiglia in una piantagione di cotone della Georgia, dove vengono sfruttati dalla ricca famiglia bianca dei Westfall. Un giorno il padrone Thomas Westfall (Alex Pettyfer) costringe la madre di Cecil a seguirlo nel granaio, dove viene violentata e ridotta in stato di shock. Alla sua uscita con un colpo di pistola uccide il padre di Cecil, che aveva osato rivolgergli la parola. Cecil sta piangendo la morte del padre, quando si avvicina l'anziana signora Annabeth che decide di prenderlo a lavorare come "negro di casa". A Cecil vengono insegnati i rudimenti del servizio e l'aplomb che tutti i neri sono obbligati ad avere quando entrano in contatto con i padroni bianchi: per il giovane Cecil questo significa subire i rimbrotti di Thomas Westfall senza poter obiettare nulla.

Si arriva al 1937, quando la brutalità di Westfall viene scoperta e viene così condannato alla sedia elettrica. Cecil ha diciotto anni e, nonostante la morte dell'infido Thomas, ha preso la decisione di andarsene dalla tenuta dei Westfall per cercare fortuna. Dopo aver reso un ultimo omaggio alla tomba del padre e salutato la madre, diventata muta dal giorno della violenza, Cecil cammina fino a quando arriva in città. Qui, preda della fame, compie un'effrazione in una pasticceria, attratto dalle torte esposte in vetrina: per sua fortuna a montare la guardia è Maynard (Clarence Williams III), un nero come lui, che può quindi empatizzare con la sua situazione e decide di assumerlo per servire i clienti bianchi.

Dopo qualche anno, a Maynard viene proposta una promozione in un hotel di lusso a Washington, ma essendo troppo vecchio per un cambio di vita così radicale ha pensato di raccomandare Cecil: il giovane accetta, consapevole che potrà avere maggiori opportunità per costruirsi un futuro. La sua deferenza, appresa dopo molti anni di servizio, piace molto al capo del personale della Casa Bianca che decide di raccomandarlo per un posto di maggiordomo nella residenza presidenziale: motivo principale è il fatto che Cecil ha perfettamente compreso la dottrina dei bianchi, vale a dire quella che i neri non possono ambire ai posti che contano e non si devono minimamente interessare alle vicende politiche. Nel frattempo, Cecil ha conosciuto e successivamente sposato Gloria: insieme hanno avuto due figli, Louis e Charlie.

Cecil comincia a prestare servizio alla Casa Bianca nel 1957, quando è presidente Eisenhower. Cecil fa la conoscenza dei colleghi Carter Wilson (Cuba Gooding Jr.) e James Holloway (Lenny Kravitz), con i quali per oltre trent'anni condividerà le gioie e i dolori del loro lavoro. La famiglia Gaines festeggia il traguardo raggiunto da Cecil, ma l'unico non entusiasta è il primogenito Louis: il ragazzo si sta per diplomare ed è conscio del fatto che non potrà mai ambire a lavori importanti perché è nero. Il giorno della consegna dei diplomi Cecil è orgoglioso di Louis, essendo il primo della famiglia ad aver ricevuto un'istruzione, ma non accetta di buon grado la scelta del figlio di iscriversi all'università Fisk di Nashville: si tratta di un college riservato ai neri che si trova nel profondo Sud, dove il movimento segregazionista è più forte e radicato. In effetti, Louis comincia a trascurare lo studio perché è entrato a far parte della Southern Christian Leadership Conference che si batte per i diritti civili dei neri.

A conquistarlo è James Lawson, leader carismatico dell'organizzazione, ma soprattutto Carol Hammie (Yaya DaCosta), studentessa di cui è innamorato e con la quale condivide la battaglia che stanno affrontando. Louis e il suo gruppo intraprendono le prime iniziative di protesta pacifica, come sedersi al bancone di una tavola calda destinata ai bianchi, fino a quando non vengono portati via con la forza dalla polizia. Per Louis arriva la prima di una lunga serie di detenzioni in carcere: Cecil è preoccupato per la strada che sta prendendo il figlio, ma il ragazzo non ha alcuna intenzione di desistere. L'uomo non si accorge che nel frattempo la moglie Gloria Gaines (Oprah Winfrey), alla quale continua a promettere che un giorno prima o poi le farà visitare la Casa Bianca, sta cadendo nel tunnel dell'alcolismo e si sta legando molto al vicino di casa Howard (Terrence Howard) .

Nel 1961 Kennedy si insedia alla Casa Bianca. Cecil e Gloria sono sempre più in ansia per Louis, ma al maggiordomo comincia a piacere il nuovo giovane presidente che era stato definito da Richard Nixon (vice presidente nell'amministrazione Eisenhower e sfidante di Kennedy nella corsa alla presidenza) un "ricco viziatello bianco". Nel frattempo, l'attivismo politico di Louis prosegue senza freni: lui e Carol si sono uniti ai Freedom Rider e sono rimasti coinvolti negli incidenti con il Ku Klux Klan in Alabama.

Cecil diventa sempre più intimo con il presidente Kennedy, il quale gli annuncia che suo figlio ha avuto il merito di averlo fatto rendere conto dell'urgenza di affrontare la questione dei diritti delle persone di colore. Quando a Birmingham la polizia respinge i manifestanti neri con i cannoni d'acqua, Kennedy annuncia in un discorso alla nazione la presentazione di una legge chiamata Civil Rights Act contro la segregazione razziale nelle scuole e la disparità di registrazione nelle elezioni. Nel 1963 Kennedy viene assassinato: prima di lasciare la Casa Bianca, la first lady Jackie regala a Cecil la cravatta preferita del marito.

La morte di Kennedy dà a Louis la forza di continuare la sua battaglia, tanto da entrare a far parte del movimento per i diritti civili di Martin Luther King (Nelsan Ellis) . Una volta che anche quest'ultimo viene assassinato, Louis decide di fare ritorno a casa dopo molti anni. A cena presenta Carol alla famiglia e annuncia il loro ingresso nelle Pantere nere, una nuova fazione che ha deciso di abbandonare gli ideali della protesta pacifica per assumere atteggiamenti di violenza contro le intimidazioni dei bianchi. Cecil disapprova la decisione del figlio, soprattutto perché ha interrotto gli studi e vanificato tutti i suoi sacrifici di dargli un'ottima istruzione.

Quando Louis dice al padre di non voler diventare un "domestico negro" come lui, i due hanno una violenta lite e Louis viene cacciato di casa dai genitori insieme a Carol. L'episodio ha profondamente scosso Charlie, il secondogenito di Cecil, che decide di arruolarsi nell'esercito per combattere nella guerra del Vietnam. Louis non approva la scelta del fratello, essendo contrario all'intervento bellico, e gli comunica che, qualora rimanga caduto in battaglia, non andrà al suo funerale. Purtroppo è proprio questo il destino che attende Charlie.

La sua morte, unita alla deriva sempre più violenta assunta dalle Pantere nere, convincono Louis ad abbandonare Carol e il movimento per riprendere gli studi: il ragazzo consegue un master in scienze politiche, ma quando si reca alla Casa Bianca per comunicare la notizia al padre, quest'ultimo lo ignora perché non gli ha perdonato la sua assenza al funerale del fratello. Il lutto familiare ha comunque l'effetto di riavvicinare Cecil e Gloria: la donna promette di non bere più, ma in cambio vuole che il marito sia più presente a casa.

Nel 1980 Ronald Reagan viene eletto presidente degli Stati Uniti. La first lady Nancy prende Cecil in simpatia, tanto da invitare lui e Gloria a una serata di gala. Finalmente Cecil può mantenere la promessa fatta alla moglie di portarla nel luogo in cui lavora, dove per la prima volta farà l'ospite e non il cameriere. Durante la cena l'uomo avverte tuttavia una forte sensazione di disagio, rendendosi conto che in tutti gli anni in cui ha servito alla Casa Bianca le differenze sociali non si sono del tutto attenuate. Quando chiede al suo diretto superiore di percepire lo stesso salario di un domestico bianco, gli viene detto che può andarsene se non gli sta bene il salario: Cecil, il quale aveva parlato in precedenza con Reagan, risponde dicendo che è espressa richiesta del presidente che lui ottenga un trattamento giusto visto il suo lungo servizio.

Alla televisione Cecil scopre che Louis è entrato in politica, candidandosi per il Congresso: la sera delle elezioni riceve una telefonata in cui è informato che il figlio non ce l'ha fatta, dopodiché Gloria gli confessa di aver visto Louis qualche tempo prima e che le aveva confidato di stimare entrambi i genitori. Quando sente Reagan dire che non intende appoggiare il movimento per la libertà dei neri in Sudafrica, Cecil prende la dolorosa decisione di dimettersi dopo trentun'anni di servizio e si riconcilia con Louis, partecipando insieme a lui a una protesta contro l'apartheid in cui entrambi vengono arrestati e rilasciati dopo poche ore.

La vita della famiglia Gaines prosegue felicemente fino al 2008, anno in cui Barack Obama è eletto presidente. Cecil e Gloria, molto invecchiati, restano in prima linea come sostenitori del candidato afroamericano, ma Gloria non ne potrà vedere l'elezione perché muore il giorno prima.

Cecil invece assiste in televisione assieme a Louis, che nel frattempo ha messo su famiglia ed è stato eletto deputato al Congresso, al discorso della vittoria di Obama. Il nuovo presidente convoca Cecil alla Casa Bianca perché desidera conoscerlo: l'uomo può orgogliosamente indossare la cravatta di Kennedy e andare all'appuntamento, ironizzando con il cerimoniere sul fatto che non ha bisogno di essere accompagnato nello Studio Ovale perché conosce la strada.

La dichiarazione del Presidente Obama

Barack Obama sul film ha avuto modo di dichiarare quanto segue:

Ho pianto pensando non solo a tutti i maggiordomi che hanno lavorato alla Casa Bianca, ma anche a un'intera generazione di persone.

Anno

2013 (11 anni fa)

Titolo originale

The Butler

Genere

Biografico, Drammatico

Durata

132 minuti (2 ore e 12 minuti)

Regia

Lee Daniels

Film di Lee Daniels

Data di uscita

mercoledì 1 gennaio 2014

Poster e locandina

Attori del film The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

Forest Whitaker nel ruolo di Cecil Gaines
Oprah Winfrey nel ruolo di Gloria Gaines
David Oyelowo nel ruolo di Louis Gaines
Cuba Gooding Jr. nel ruolo di Carter Wilson
Lenny Kravitz nel ruolo di James Holloway
John Cusack nel ruolo di Richard Nixon
Robin Williams nel ruolo di Dwight Eisenhower
James Marsden nel ruolo di John F. Kennedy
Alan Rickman nel ruolo di Ronald Reagan
Liev Schreiber nel ruolo di Lyndon B. Johnson
Minka Kelly nel ruolo di Jackie Kennedy
Jane Fonda nel ruolo di Nancy Reagan
Terrence Howard nel ruolo di Howard
Alex Pettyfer nel ruolo di Thomas Westfall
Vanessa Redgrave nel ruolo di Annabeth Westfall
Jesse Williams nel ruolo di Reverendo James Lawson
Elijah Kelley nel ruolo di Charlie Gaines
Nelsan Ellis nel ruolo di Martin Luther King
Mariah Carey nel ruolo di Hattie Pearl
Dana Gourrier nel ruolo di Helen Holloway
James DuMont nel ruolo di Sherman Adams
Aml Ameen nel ruolo di Cecil Gaines da giovane
Colin Walker nel ruolo di John Ehrlichman
Adriane Lennox nel ruolo di Gina
Yaya DaCosta nel ruolo di Carol Hammie
Michael Rainey nel ruolo di Cecil Gaines a 8 anni
Alex Manette nel ruolo di H.R. Haldeman
David Banner nel ruolo di Earl Gaines
Colman Domingo nel ruolo di Freddie Fallows
Clarence Williams III nel ruolo di Maynard
Stephen Rider nel ruolo di Stephen W. Rochon
John P. Fertitta nel ruolo di Jenkins
Jim Gleason nel ruolo di R.D. Warner
Mo McRae nel ruolo di Eldridge Huggins
Nealla Gordon nel ruolo di Senatrice Kassebaum

Doppiatori italiani

Paolo Marchese nel ruolo di Cecil Gaines
Marco Vivio nel ruolo di Thomas Westfall + Stephen W. Rochon
Massimo Rossi nel ruolo di Richard Nixon
Carlo Valli nel ruolo di Dwight Eisenhower
Andrea Lavagnino nel ruolo di Howard
Francesco Prando nel ruolo di John F. Kennedy
Dario Penne nel ruolo di Ronald Reagan
Pino Insegno nel ruolo di Lyndon B. Johnson
Francesca Fiorentini nel ruolo di Jackie Kennedy
Maria Pia Di Meo nel ruolo di Nancy Reagan
Fabio Boccanera nel ruolo di Carter Wilson
Edoardo Stoppacciaro nel ruolo di Reverendo James Lawson
Paila Pavese nel ruolo di Annabeth Westfall
Simone Crisari nel ruolo di Louis Gaines
Alessandro Quarta nel ruolo di James Holloway
Laura Romano nel ruolo di Gloria Gaines
Alessandra Cassioli nel ruolo di Helen Holloway
Francesco Bulckaen nel ruolo di Martin Luther King
Roberto Stocchi nel ruolo di Sherman Adams
Andrea Mete nel ruolo di Cecil Gaines da giovane
Anna Cugini nel ruolo di Gina
Gabriele Patriarca nel ruolo di Charlie Gaines
Chiara Gioncardi nel ruolo di Carol Hammie
Enrico Di Troia nel ruolo di H.R. Aldeman
Alberto Angrisano nel ruolo di Earl Gaines
Roberto Draghetti nel ruolo di Freddie Fallows
Fabrizio Temperini nel ruolo di Maynard
Stefano De Sando nel ruolo di Jenkins
Saverio Indrio nel ruolo di R.D. Warner
Riccardo Niseem Onorato nel ruolo di Eldridge Huggins
Roberta Pellini nel ruolo di Senatrice Kassebaum
Graziella Polesinanti nel ruolo di Anziana Cliente
Oliviero Dinelli nel ruolo di Giudice

Trailer

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Sceneggiatura

Lee Daniels, Danny Strong

Soggetto

dall'articolo A Butler Well Served by This Election di Wil Haygood

Musiche

Rodrigo Leão

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