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Genova, poesia di Leonardo Sinisgalli
Sempre che torni sera
Per queste città dove le luci
Appena si staccano dai pali
E il mare brucia di là
Sul molo un'aria fiacca
Raccoglie il fischio della sirena.
Solo mi dico la mia pena e brillano
Agli occhi vaghi i lumi delle ville.
Troppo dolce il passaggio in queste terre,
Più sicura la morte, ad ogni viaggio
Non c'è speranza che resti sepolta.
Poi è la prima stella che si perde
Dietro le palme, più tardi un baleno
Verde che s'apre a uno schiocco di frusta.
Per queste città dove le luci
Appena si staccano dai pali
E il mare brucia di là
Sul molo un'aria fiacca
Raccoglie il fischio della sirena.
Solo mi dico la mia pena e brillano
Agli occhi vaghi i lumi delle ville.
Troppo dolce il passaggio in queste terre,
Più sicura la morte, ad ogni viaggio
Non c'è speranza che resti sepolta.
Poi è la prima stella che si perde
Dietro le palme, più tardi un baleno
Verde che s'apre a uno schiocco di frusta.
[in Vidi le muse, Arnoldo Mondadori Editore, 1945, p. 88]
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Questa frase è presente in:Breve biografia di Leonardo Sinisgalli
Leonardo Sinisgalli nasce il giorno 9 marzo 1908 a Montemurro, piccolo paese in provincia di Potenza, da Vito Sinisgalli e Carmela Lacorazza.
La sua casa natale è situata sullo strapiombo del fosso di Libritti, un'intricata boscaglia che in passato fu rifugio di briganti, un luogo a cui il futuro poeta rimarrà molto legato.
Nel 1911...
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