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Aforismi Sede
Frasi trovate
:
844
Questi sette mesi di guerra ci dicono che più si va avanti e più la strada del cessate il fuoco e di una possibile intesa si complica.
[...]
So che
sede
rsi al tavolo con l'aggressore fa ribrezzo, ma il compromesso si cerca anche con l'aggressore.
[Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022]
Rosy Bindi
Cit. da
Domani, intervista, 10 ottobre 2022
Frasi di Rosy Bindi
Il segreto della felicità
non è volerla pos
sede
re a ogni costo
ma saperla riconoscere quando arriva,
viverla il necessario e poi lasciarla
andare con gratitudine.
Luca Paletti
Luca Paletti
Per tornare a fidarti,
devi prima
sede
rti accanto alla solitudine,
ascoltarla, abbracciarla,
scoprire che non fa paura
quando impari ad amarti.
Solo allora il cuore sarà pronto
a riaprirsi senza tremare.
Luca Paletti
Luca Paletti
Ahi Francia, ahi Francia! Chiamata dai Nostri predecessori "specchio di tutta la Cristianità e sicura colonna della Fede", tu che nel fervore della Fede cristiana e nella devozione alla
Sede
Apostolica non hai mai seguito le altre Nazioni, ma le hai sempre precedute! Quanto sei lontana da Noi oggi, con codesto animo così ostile verso la vera Religione: sei diventata la più implacabile nemica fra tutti gli avversari della Fede che mai siano esistiti! Eppure non puoi ignorare, anche se lo volessi, che la Religione della Fede cristiana è il sostegno più solido dei regni, poiché reprime l'abuso dei potenti e la licenza dei sudditi. Per questa ragione gl'invidiosi nemici del potere dei re, per toglierlo di mezzo, aspirano a sovvertire la Fede cattolica. Ahi Francia, ancora una volta! Tu che hai chiesto di avere un re cattolico, poiché le leggi fondamentali del regno non esigono nessun altro re se non cattolico, proprio perché era cattolico lo hai ucciso!
[capp. XII-XIII]
Papa Pio VI
Cit. da
Quare lacrymae
Frasi di Papa Pio VI
Dovevamo assumere persone dalla mente acuta, questa era la priorità, e contabili e avvocati avevano almeno dimostrato di saper padroneggiare argomenti difficili. E superare grandi prove. Gran parte di loro, inoltre, pos
sede
va un bagaglio di competenze di base. Se assumevi un contabile, eri certo che almeno sapesse contare. Se assumevi un avvocato, eri certo che almeno sapesse parlare. Se assumevi un esperto di marketing, o uno sviluppatore di prodotti, cosa sapevi di lui? Niente. Non potevi prevedere cosa avrebbe fatto, e neppure se fosse in grado di fare qualcosa. E il classico laureato in gestione aziendale? Non aveva la minima voglia di cominciare vendendo scarpe da un borsone. Per di più, nessuna di queste persone aveva la minima esperienza, quindi assumerle era un azzardo basato soltanto su un semplice colloquio.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Il mio ufficio privato era elegante ed enorme, più grande di tutta la nostra prima
sede
, quella accanto al Pink Bucket. E completamente vuoto. La decoratrice d'interni aveva optato per il minimalismo giapponese, con una nota assurda che suscitava l'ilarità generale. Come tocco di classe aveva piazzato accanto alla mia scrivania una poltrona di cuoio che era un enorme guantone da baseball. «Ora,» mi disse «si potrà
sede
re qui ogni giorno e pensare alle sue... cose di sport.»
Sede
tti su quella poltrona sentendomi una palla lanciata male e guardai fuori. Avrei dovuto gustare quel momento, apprezzarne l'umorismo e l'ironia. Uno dei grandi dispiaceri della mia vita era stata l'esclusione dalla squadra di baseball della mia scuola, e in quel momento ero seduto su un guantone gigante, in un ufficio sfacciatamente chic, ed ero il presidente di un'azienda che vendeva «cose di sport» ai giocatori di baseball professionisti. Ma invece di apprezzare i traguardi raggiunti, vedevo soltanto la strada che ci restava da fare. Dalla mia finestra si godeva una vista meravigliosa, ma tutto quello che riuscivo a vedere io era il bicchiere mezzo vuoto. Allora non capivo cosa mi stesse accadendo, ma ora sì. Stavo pagando tutti gli anni di stress. Se vedi soltanto problemi, non hai una visione chiara delle cose. E proprio nel momento in cui avevo bisogno di essere più lucido, ero prossimo all'esaurimento.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Adesso ci serviva soltanto un nome da abbinare a quel logo che non amavo. Nei giorni successivi discutemmo decine di idee, fino a quando emersero due possibili candidature. Falcon. E Dimension Six. Io propendevo per il secondo perché lo avevo proposto io. Woodell e tutti gli altri mi dissero che era orribile. Non restava impresso e non voleva dire niente. Lanciammo un sondaggio fra i dipendenti. Segretarie, contabili, rappresentanti, commessi, archivisti, magazzinieri: chiedemmo a tutti di passare e suggerire almeno un nome. La Ford aveva appena pagato 2 milioni di dollari a un consulente di alto profilo perché trovasse un nome alla nuova Maverick. Annunciai a tutti: «Non abbiamo 2 milioni di dollari, ma cinquanta persone brillanti, e non possiamo fare peggio di... Maverick». Inoltre, diversamente dalla Ford, avevamo una scadenza. Quel venerdì la Canada avrebbe messo in produzione le nostre scarpe. Avevamo passato ore e ore a litigare e urlare, dibattendo le virtù di questo o quel nome. A qualcuno piaceva il suggerimento di Bork, Bengal. Altri dissero che l'unico nome possibile era Condor. Io sbuffavo e brontolavo. «Nomi di animali. Nomi di animali! Abbiamo preso in considerazione il nome di quasi tutti gli animali della foresta. Deve proprio essere un animale?» Io continuavo a insistere per Dimension Six. E i miei dipendenti continuavano a rispondere che era atroce oltre ogni dire. Qualcuno, non ricordo chi, riassunse la situazione in due parole. «Tutti quei nomi... fanno schifo.» Forse era Johnson, ma, stando a tutti i documenti, lui era già tornato a Wellesley. Una sera tardi eravamo tutti stanchi e la nostra pazienza si era esaurita. Se avessi sentito un altro nome di animale mi sarei buttato dalla finestra. Domani è un altro giorno, dicemmo, uscendo dall'ufficio diretti alle nostre auto. Tornai a casa e
sede
tti sulla mia poltrona reclinabile. La mia mente andava continuamente avanti e indietro. Falcon? Bengal? Dimension Six? Altro? Nient'altro? Arrivò il giorno della decisione. La Canada aveva già messo in produzione le scarpe, e i campioni erano pronti a partire, ma prima che le potessero spedire avremmo dovuto scegliere un nome. Avevamo anche in programma pagine pubblicitarie sui periodici, che dovevano uscire in concomitanza con le spedizioni, e i grafici aspettavano di sapere che nome inserire. Poi, non ultimo, dovevamo presentare la documentazione all'Ufficio brevetti americano. Woodell entrò nel mio ufficio. «Il tempo è scaduto» disse. Mi sfregai gli occhi. «Lo so.» «Allora, quale sarà il nome?» «Non lo so.» Mi si stava spaccando la testa. Ormai i nomi si fondevano nella mia mente sotto pressione in un caos demenziale. Falconbengaladimensionsix. «Ci sarebbe... un ulteriore suggerimento» disse Woodell. «Di chi?» «Johnson ha telefonato stamattina prestissimo» rispose. «Pare che l'altra notte gli sia venuto in mente un nome in sogno.» Alzai gli occhi al cielo. «In sogno?» «Lo dice seriamente» disse Woodell. «Lui è sempre serio.» «Dice di essersi svegliato di colpo nel bel mezzo della notte e di aver visto il nome davanti a sé» dichiarò Woodell. «E quale sarebbe?» chiesi, preparandomi al peggio. «Nike.» «Cosa?» «Nike.» «Come si scrive?» «N-I-K-E» compitò Woodell. Lo scrissi su un bloc-notes giallo. La dea greca della vittoria. L'Acropoli. Il Partenone. Il Tempio. Ci pensai per un momento, breve. «Il tempo è scaduto» dissi. «Nike. Falcon. Oppure Dimension Six.» «A nessuno piace Dimension Six.» «A nessuno tranne a me.» Si rabbuiò. «La scelta è tua.» Mi lasciò solo. Scarabocchiai sul bloc-notes. Scrissi elenchi, li cancellai. Tic-tac, tic-tac. Dovevo spedire il telex alla fabbrica. Subito. Odiavo prendere decisioni in fretta, ma in quei giorni sembrava facessi soltanto quello. Fissai il soffitto. Mi concessi altri due minuti per rimuginare sulle diverse opzioni, poi andai al telex. Una volta seduto lì davanti, mi accordai altri tre minuti. Riluttante, digitai il messaggio. Il nome del nuovo marchio è... Per la testa mi passavano un'infinità di pensieri, consci e inconsci. In primo luogo Johnson, che ci aveva fatto notare come tutti i marchi iconici – Clorox, Kleenex, Xerox – avessero nomi brevi. Due sillabe o meno. E sempre un suono forte nel nome, una lettera come la «k» o la «x», che rimane impressa. Tutto aveva senso. E tutto descriveva il nome Nike. Poi mi piaceva che Nike fosse la dea della vittoria. Che cosa c'è di più importante della vittoria?, pensai. Nei lontani recessi della mia mente, forse sentii anche la voce di Churchill. Se chiedete quale sia il nostro obiettivo, vi rispondo con una sola parola: la vittoria. O forse ho ricordato la Victory Medal assegnata a tutti i veterani della seconda guerra mondiale, una medaglia di bronzo che raffigura Atena Nike mentre spezza in due una spada. Forse. A volte credo che sia successo. Ma alla fine non so davvero che cosa mi abbia portato alla decisione. Fortuna? Istinto? Una voce interiore? Sì. «Che cos'hai deciso?» mi chiese Woodell alla fine di quel giorno. «Nike» borbottai. «Mmm» rispose. «Sì, lo so» replicai. «Forse ci abitueremo» disse. Forse.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Alcune persone si rifugiano in chiesa; altre nella poesia; io nei miei amici.
Virginia Woolf
Cit. da
Le onde
Commenti:
1
Frasi di Virginia Woolf
Ben
: Oh, Frank, una bella sorpresa che tu abbia portato i tuoi amici, adoro le sorprese! Prego, siediti...
Frank
: Soave, tu sei un fottutissimo figlio di troia! Heh... Vuoi della birra?
Ben
: Certo, Frank! Darling? Darling, vuoi portare dei bicchieri? Così beviamo una birra con Frank. Grazie. Vi prego,
sede
tevi!
Frank
: Cristo, Ben, come cazzo stai?
Ben
: Bene, Frank, bene... come stai tu?
Frank
: Sto di un bene fottuto, un bene fottuto! Come sempre!
Dal film:
Velluto blu
Scheda film e trama
Frasi del film
Le idee arrivano nei modi più impensati, basta tenere gli occhi aperti. Qualche volta sul set capitano dei piccoli incidenti che mettono in moto l'immaginazione. Durante le riprese dell'episodio pilota dei Segreti di Twin Peaks, nella nostra troupe c'era un arredatore di nome Frank Silva. Mai e poi mai sarebbe dovuto comparire nella serie. Mentre giravamo alcune scene nella casa di Laura Palmer, Frank stava spostando dei mobili nella camera da letto della ragazza. Io mi trovavo nell'ingresso, sotto un ventilatore a soffitto. Una donna disse: «Frank, non spostare il cassettone davanti alla porta in quel modo. Non chiuderti dentro». Ebbi così una visione di Frank nella stanza. Lo raggiunsi di corsa e gli domandai: «Sei un attore?». Rispose: «Guarda caso sì», perché a Los Angeles sono tutti attori. Forse al mondo lo sono tutti. Così dissi: «Frank, in questa scena ci sarai tu». Girammo tre panoramiche della camera, due senza e una con Frank accucciato e immobile ai piedi del letto. Non avevo idea però di cosa significasse o a che cosa servisse questa scena. Di sera, scesi al piano inferiore, stavamo girando la scena in cui la madre di Laura Palmer è sdraiata sul divano. Annientata dal dolore e dalla disperazione. Improvvisamente, vede qualcosa con l'occhio della mente e scatta a
sede
re di colpo, urlando. Sean, il cineoperatore, doveva manovrare la cinepresa e seguire il volto della donna mentre si alzava all'improvviso. Mi parve che avesse fatto un ottimo lavoro. Così dissi: «Stop! Perfetto, stupendo!». Sean dissentì: «No, per niente». «Perché?» «C'era qualcuno riflesso nello specchio.» «Chi?» «Frank.» Sono incidenti che capitano e mettono in moto l'immaginazione. Da cosa nasce cosa e se lasci fare ne nascerà un'altra completamente diversa.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Aveva camminato per tutto il giorno ed era molto stanco: trovò un posticino asciutto e
sede
tte. Quando lampeggiava, poteva vedere la radura; tutt'intorno si udiva il rumore dolce dell'acqua sgocciolante. Era quasi come la pace, ma non proprio lo stesso. Per la pace occorreva la compagnia umana: la sua solitudine era invece come una minaccia delle cose da venire.
Graham Greene
Cit. da
Il potere e la gloria
Frasi di Graham Greene
Un'opera d'arte è come un cristallo: come il cristallo deve pos
sede
re anche un'anima e il potere di continuare a brillare.
Edvard Munch
Frasi di Edvard Munch
Stiamo vivendo al tempo delle invasioni barbariche. I barbari questa volta non sono persone, sono cose. Sono gli oggetti che abbiamo creduto di pos
sede
re e che ci possiedono; sono lo sviluppo produttivo che doveva essere al nostro servizio e di cui stiamo diventando schiavi; sono i mezzi di diffusione del nostro pensiero che cercano di impedirci di continuare a pensare; sono l'abbondanza dei beni che non ci dà l'agio del benessere ma l'ansia del consumo forzato; sono la febbre edilizia che sta imponendo un volto mostruoso a tutti i luoghi che ci erano cari; sono la finta pienezza delle nostre giornate in cui amicizie affetti amori appassiscono come piante senz'aria e in cui si spegne sul nascere ogni colloquio, con gli altri e con noi stessi. (I beatniks e il «sistema»)
Italo Calvino
Cit. da
Una pietra sopra
Frasi di Italo Calvino
Oggi Juliet ed io abbiamo scoperto la chiave del quarto mondo. Era in nostro possesso già da sei mesi. Ma l'abbiamo capito solo nel giorno della morte di Cristo. Abbiamo visto un cancello tra le nuvole. Tutto era carico di pace e di beatitudine. È allora che ci siamo rese conto di pos
sede
re la chiave. Il nostro cervello ha una parte in più capace di apprezzare il quarto mondo. Poche persone la possiedono. Forse dieci. Due giorni all'anno possiamo usare la chiave e guardare in quel mondo straordinario che abbiamo la fortuna di conoscere. Oggi, giorno della scoperta della chiave della via tra le nuvole.
Pauline Yvonne Parker Rieper
Dal film:
Creature del cielo
Scheda film e trama
Frasi del film
La tragedia è che non ci sono più esseri umani. Ci sono strane macchine che sbattono l'uno contro l'altra. E questa tragedia è iniziata con quella universale, obbligatoria e perverso sistema di educazione che forma tutti noi dalle cosiddette classi dirigenti giù fino ai poveri che ci spinge tutti dentro l'arena dell'avere tutto, ogni cosa a tutti i costi. Ecco il motivo perché tutti vogliono le stesse cose e si comportano nello stesso modo. Quindi se mi trovo tra le mani un consiglio d'amministrazione o una manovra finanziaria, uso quelli, o uso una spranga. E quando io uso una spranga, io faccio la mia violenza per ottenere ciò che voglio. Perché lo voglio? Perché mi hanno detto che è una virtù volerlo. Io esercito il mio diritto, la mia virtù. Sono un assassino e sono un brav'uomo. Così oggi le persone non si fanno scrupoli ad ammazzare. In questo il panorama è cambiato. Qui c'è voglia di uccidere. Questa voglia ci lega come fratelli sinistri, di un fallimento sinistro, di un intero sistema sociale che fabbrica gladiatori che sono stati educati tutti ad avere, pos
sede
re e distruggere.
Pier Paolo Pasolini
Dal film:
Pasolini
Scheda film e trama
Frasi del film
Padre Loomis
: Costruito nel 1500 in accordo col governo spagnolo.
Professor Howard Birack
: Chi è al corrente di questo?
Padre Loomis
: Solo i preti di questa setta dimenticata: la confraternita del sonno. Esisteva un voto di silenzio. La loro esistenza era tenuta nascosta anche alla Santa
Sede
.
Professor Howard Birack
: Il Vaticano non lo sapeva?
Padre Loomis
: Il prete guardiano nascondeva il segreto e prima di morire lo trasmetteva ad un altro. La setta aveva un enorme potere ed autorità. Non si mettevano mai in discussione le sue decisioni.
Dal film:
Il signore del male
Scheda film e trama
Frasi del film
Diceva che nessuno merita di pos
sede
re un centesimo in più di quanto è disposto a cedere a chi ne ha più bisogno di lui. La notte in cui lo conobbi Michail mi disse che, per qualche motivo, la vita è solita offrirci quello che non abbiamo cercato. A lui aveva concesso ricchezza, fama e potere, mentre desiderava soltanto la pace dello spirito e di poter tacitare le ombre che gli tormentavano il cuore.
Carlos Ruiz Zafón
Cit. da
Marina
Frasi di Carlos Ruiz Zafón
[...]
accanto alla sua pistola dell'esercito che ogni notte, quando credeva che io dormissi, tirava fuori e contemplava come se pos
sede
sse tutte le risposte, o almeno quelle che servivano a lui.
Carlos Ruiz Zafón
Cit. da
Il gioco dell'angelo
Frasi di Carlos Ruiz Zafón
Il cuore della donna è un meccanismo complesso, insensibile ai rozzi ragionamenti del maschio avventuriero. Se si vuole davvero pos
sede
re una donna, bisogna imparare a pensare come lei. Tutto il resto, il morbido involucro che ti fa perdere la ragione e l'onore, viene di conseguenza.
Carlos Ruiz Zafón
Cit. da
L'ombra del vento
Frasi di Carlos Ruiz Zafón
[Sul movimento #MeToo]
Le attrici ma più in generale le donne, a volte sono nella maggior parte dei casi un po' ipocrite, a volte ridicole o senza interessi. Queste denunce spesso finiscono per prendere il posto di temi realmente importanti che potrebbero essere discussi. Personalmente posso dire che non sono mai stata vittima di molestie sessuali e, in tutta onestà, ho sempre apprezzato i complimenti che mi venivano fatti, anche quando mi dicevano che ero bella e che avevo un grazioso piccolo
sede
re. Questo genere di complimenti è gradevole. A questo voglio aggiungere che ci sono molte attrici che con i produttori si comportano come gatte morte per poter ottenere una parte in un film. Diciamoci pure che alcune di loro finiscono per parlare di molestie affinché si parli poi di loro, al fine di essere sui giornali. A mio parere forse, tante volte, più che parlare di chi si sarebbe approfittato, bisognerebbe forse parlare delle notti di queste attrici.
Brigitte Bardot
Frasi di Brigitte Bardot
[A cena a casa di Bonmartini]
Francesco Bonmartini
: Volete sapere perché stavo ridendo? Stavo pensando a un episodio, quando ero all'università, a Bologna. Il professore stava facendo lezione su un cadavere, una ragazza che aveva appena sedici anni. Quando il professore si allontanò dall'aula, tutti, fissando quelle carni bianche, si dimenticarono che era morta, e pensarono soltanto a una cosa: fare l'amore. Capite? Abominevole! Tutti tranne io, giuro che io non ci pensai.
Linda Murri
: È tutto inventato, ed è una storia di cattivo gusto. L'hai raccontata solo perché mi avrebbe dato fastidio.
Tullio Murri
: In questo modo tu hai distrutto l'amore che Linda aveva per te.
Francesco Bonmartini
: Linda non è capace di nessun pensiero amabile! Non c'è niente in lei che una donna, una vera donna dovrebbe pos
sede
re! Io ho fatto di tutto per strapparla via da questa strada che la porta alla rovina morale, e in cambio che cosa ho avuto? Disprezzo!
Tullio Murri
: Basta!
Francesco Bonmartini
: Vieni qui per farmi delle imposizioni. Il padrone sono io!
Tullio Murri
[alzando la voce]
: Ma non della vita di Linda!
[con tono implorante]
Ti supplico: non la tormentare più! Abbi pietà per lo meno della sua malattia! E stai attento, Cesco, che se succede qualcosa a Linda, io sono capace di ucciderti. Ti supplico, lasciala in pace.
Francesco Bonmartini
: Chi supplichi? Chi? Non Dio, al quale non credi! Una famiglia di anticristi, ignobili atei, ecco quello che siete! Tutto questo per vostro padre, tronfio, egoista, avaro professor Murri! La verità è che mi disprezzate perché non sono come voi! Non sono un senza Dio. Non mangio con la servitù. Non tratto con quei vagabondi dei miei contadini. Voi che cosa avete fatto per me? Niente!
[Linda si alza da tavola e si allontana]
Tullio Murri
: È una vera pazzia che vi siate rimessi assieme. Anche i tuoi figli sarebbero più felici se vivessero in maniera diversa, meno idealista, e non li esponeste ai rischi dei vostri litigi.
[si alza in piedi]
Ma ci sarà una soluzione, e finirà con quest'ergastolo benedetto da Santa Romana Chiesa!
[esce dalla sala da pranzo]
Francesco Bonmartini
: È inutile continuare con una vita che mi dà tutti gli incomodi del matrimonio senza darmi nessun vantaggio.
[a Linda]
Non vuoi più nemmeno fare l'amore. I soldi che potrei spendere per l'educazione dei nostri figli li spendo per andare con le puttane!
[butta il posacenere giù dalla tavola]
Finora sono stato un imbecille, ma adesso basta. Se vuoi che i tuoi figli non vadano in collegio, devi convincere tuo padre a farmi suo assistente. O così, o peggio!
Linda Murri
: Non posso farci niente, lo sai bene.
Francesco Bonmartini
: Sappiamo benissimo che l'illustrissimo professor Murri sente molto i consigli della sua degnissima figlia!
Linda Murri
: Non accetto questo ricatto.
Francesco Bonmartini
: E allora via da Bologna, via dall'influenza nefasta della tua famiglia! A Padova, dai miei!
[Linda protesta]
Altrimenti farò uno scandalo e i bambini non li vedrai mai più!
Linda Murri
: A Padova non verrò mai! Non puoi ricattarmi, piuttosto mi uccido!
[Francesco prende una sedia e fa per scagliarla contro la moglie, ma si trattiene]
Dal film:
Fatti di gente perbene
Scheda film e trama
Frasi del film
[All'aeroporto di Capodichino, prima della partenza di Lucia per Ginevra]
Lucia
: E a te come t'è venuto in testa di venire qua?
Raffaele
: Eh, quella è stata una voce di dentro. Io stamattina stavo andando a lavorare da Donna Filumena, quando quella vocella mi ha detto: "Raffaè, ma dove vai? Tu devi andare all'aeroporto, perché lì ci sta Lucia che sta partendo e ti lascia come un fesso!".
Lucia
: Lo sai che sei strano oggi? Tieni una faccia che non mi piace per niente
Raffaele
: Eh Lucia, quella è la faccia mia, ch'aggia fà...
Lucia
[dopo aver ascoltato l'annuncio del suo volo]
: Be', ci salutiamo.
Raffaele
: Ti posso dire un'altra cosa?
Lucia
: Dimmi.
Raffaele
: Ecco vedi, sempre quella vocella, stamattina, mi ha fatto nascere il sospetto che in tutta questa storia tu mi hai preso solo per il
sede
re, per non dire "culo" che davanti a una signora non sta bene. Perché mo tu sei una signora, con tutto quello che hai ereditato. Tanti soldi, pure più di quelli che speravi di ricavare dal ricatto!
Lucia
: Ma che stai dicendo?
Raffaele
: Io sono sicuro che a Ginevra non ci sta solo l'avvocato che ti aspetta, ma ci sta pure un bel giovane biondo che guarda caso rassomiglia a Walter, e che guarda caso rassomiglia pure alla bionda della serenata.
Lucia
: Ma sei pazzo, Raffaè? Walter è morto, e i morti vanno lasciati in pace.
Raffaele
: Quando sono morti. Eh, ma quello il cadavere non si è mai trovato. Perché se il cadavere si fosse trovato "vivo", avrebbe dovuto rispondere di molti reati.
Lucia
: È per dirmi tutte queste cattiverie che sei venuto fino qua?
Raffaele
: No. Per dirti anche che il magnetofono a filo trovato nella casa del nano, e dal quale voi avete ricavato la bobina, io l'ho riportato alla sua legittima proprietaria, la diabolica Suor Angela. La quale, quando all'ospedale incontrò Walter, il figlio dell'uomo che odiava, vi suggerì l'idea del ricatto: a lei la vendetta, a voi i soldi. Un piano geniale, non c'è che dire. Ma ormai tutto ciò non ha più importanza. Navarro ha pagato il suo delitto, i delinquenti si sono ammazzati tra di loro, e tu hai avuto quello che volevi: siamo tutti contenti.
Lucia
: È proprio vero che gli artisti vivono di fantasia.
[lo bacia]
Dal film:
Giallo napoletano
Scheda film e trama
Frasi del film
Giovanni
: Tommaso, ti disturbiamo?
Tommaso
: Ah, carissimi, venite. Lidia...
Lidia
: Ciao Tommaso.
Giovanni
: Come va?
Tommaso
: Operazione riuscita, il paziente è morto.
Sede
te. Allora che cosa mi raccontate? Ho letto che oggi presentano il tuo libro, sei contento?
Giovanni
: Per favore non parlarmene.
Tommaso
: Perché no? Sono cose che si devono fare e poi però che conta è il libro.
Dal film:
La notte
Scheda film e trama
Frasi del film
[I due sono sdraiati uno accanto all'altra nel letto]
Donna
[in lacrime]
: Non ti piaccio! Perché hai voluto venire con me se non ti piaccio? Se non riesco a farmi amare? Io mi accontentavo anche solo di vederti, di starti vicino. L'altro giorno hai dimenticato sulla mia macchina una lettera di tuo padre. L'ho letta.
Antonio Magnano
: Quale lettera?
Donna
: Quella in cui ti dice che devi tornare a Catania e cominciare di pensare a sposarti.
Antonio
: Non può essere vero, la calligrafia di mio padre non la capisco neanche io.
Donna
: Io non voglio sposarti, voglio solo che stiamo vicini! Vicini! Sì, Antonio, non andartene via. Non ti chiederò niente, sta' sicuro, sta' tranquillo, da me non avrai nessun fastidio. Non sono come le altre.
Antonio
[mettendosi a
sede
re]
: Eppure anche tu sei come le altre.
Donna
: Che cosa vuoi dire? Tu non sai quello che dici. Sono venuta da te disposta a tutto perché ti amo ma sono ragazza, capisci? Sono ragazza! Il più gretto e ridicolo dei tuoi compaesani se sposasse me, non avrebbe nulla da ridire. So che le donne della tua isola quando vanno a passare la prima notte di nozze negli alberghi di Taormina sono tutte un pianto. Io non piangerei nemmeno se tu mi ammazzassi. Amore mio, ma cos'hai? Stammi vicino. Stammi vicino.
Antonio
: Ma perché vuoi umiliarti? Non posso. No.
Donna
: Antonio, perché non puoi? Perché non puoi? Perché?
[Antonio se ne va e la donna scoppia a piangere]
Dal film:
Il bell'Antonio
Scheda film e trama
Frasi del film
Venezia 1596
L'intolleranza verso gli ebrei, nel sedicesimo secolo, era manifesta anche a Venezia, la città-stato più potente e democratica d'Europa.
Per legge gli Ebrei erano costretti a vivere all'interno della vecchia fonderia della città, detta anche "Ghetto".
Dopo il tramonto il cancello veniva chiuso e guardato a vista dai Cristiani.
Durante il giorno chi voleva uscire dal ghetto era costretto a indossare un cappello rosso che lo segnava come Ebreo.
Gli ebrei non avevano il diritto di pos
sede
re proprietà, così praticavano l'usura, il prestito di soldi con forti interessi. Questo andava contro i principi dei Cristiani.
I Veneziani illuminati erano disposti a chiudere un occhio al riguardo, ma per I fanatici religiosi che odiavano gli Ebrei, la cosa aveva assunto un altro peso.
Dal film:
Il mercante di Venezia
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore fisico mi piace, te ne sarai accorto. Ma il motivo per cui mi piace non sta nel brivido con cui ci inebria e ci consegna all'oblio.
Sta nella compagnia che ci regala e con la quale ci rincuora, nel conforto che proviamo a pos
sede
re un corpo da cui si è attratti: unire il nostro corpo a quel corpo, sentircelo dentro ed addosso.
Alcuni sostengono che l'amore fisico non è che un mezzo per procreare, continuare la specie, ma si sbagliano di grosso... No, l'amore fisico è assai più d'un mezzo per continuare la specie.
È un mezzo per parlare, comunicare, farsi compagnia.
È un discorso fatto con la pelle anziché con le parole.
E, finché dura, niente strappa alla solitudine quanto la sua materialità.
Niente riempie e arricchisce quanto la sua tangibilità.
Però è anche la più potente droga che esista, la più grossa fabbrica di illusioni e di equivoci che la natura ci abbia fornito.
La droga, appunto, dell'oblio.
L'illusione che l'oblio duri per sempre.
L'equivoco di venir amati con l'anima di chi ci ama esclusivamente col corpo, di chi per egoismo o paura rifiuta le assolutezze dell'amore, preferisce il falso succedaneo dell'amicizia.
Il tuo caso.
In che modo me ne sono accorta? Caro, eccettuata la notte in cui mi spiegasti che l'universo finirà per autodistruggersi perché l'entropia è uguale alla costante di Boltzmann moltiplicata per il logaritmo naturale delle probabilità di distribuzione, con le parole ci siamo detti poco io e te. Col corpo, invece, ci siamo detti molto, ed io non ho perso una sillaba di quel che dicevi.
Il nostro non è che un contatto epidermico, dicevi, un esercizio di sesso, un'appagante ginnastica, un dialogo fra sordomuti. Non mi basta, dicevi, preferisco l'amicizia.
Peccato che tu non abbia udito neanche una sillaba di ciò che dicevo io.
L'amicizia non può rimpiazzare l'amore, dicevo.
L'amicizia è un ripiego effimero, artificioso, e spesso una menzogna.
Non aspettarti mai dall'amicizia i miracoli che l'amore produce: gli amici non possono sostituire l'amore.
Non possono strappare alla solitudine, riempire il vuoto, offrire quel tipo di compagnia.
Hanno la propria vita, gli amici, i propri amori. Sono un'entità indipendente, estranea, una presenza transitoria e soprattutto priva di obblighi.
Riescono ad essere amici dei tuoi nemici, gli amici.
Vanno e vengono quando gli pare o gli serve, e si dimenticano facilmente di te: non te ne sei accorto?
Oh, andando promettono montagne. Magari in buona fede.
Conta-su-di-me, rivolgiti-a-me, chiama-me. Però, se li chiami, nella maggior parte dei casi non li trovi.
Se li trovi, hanno qualche impegno inderogabile e non vengono.
Se vengono, al posto delle montagne ti portano una manciata di ghiaia: gli avanzi, le briciole di se stessi.
E tu fai la medesima cosa con loro.
No, a me non basta l'amicizia.
Io ho bisogno di amore.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
L'infermiera entrò nella stanza e chiuse la porta.
Sede
tti fuori in corridoio. Tutto era finito dentro di me. Non pensavo a niente. Non potevo pensare. Sapevo che sarebbe morta e pregavo che non morisse. Non lasciarla morire. Oh Dio, per favore non lasciarla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Ti prego, ti prego, ti prego, Dio caro, non lasciarla morire. Dio caro, non lasciarla morire. Ti prego, ti prego, ti prego, non lasciarla morire. Dio, ti prego, non farla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Hai preso il bambino ma non lasciarla morire. Hai fatto bene ma non lasciarla morire. Ti prego, ti prego, Dio caro, non lasciarla morire.
Ernest Hemingway
Cit. da
Addio alle armi
Frasi di Ernest Hemingway
Una volta gli venne in mente di avere un'enorme quantità di carrozze; affittò per sé solo ventiquattro carrozze che fece attaccare l'una dietro l'altra. Ventitré erano completamente vuote e nella ventiquattresima, l'ultima,
sede
va lui e squadrava i passanti, fiero come un Giove sull'Olimpo.
Knut Hamsun
Cit. da
Misteri
Frasi di Knut Hamsun
Eccola, dunque, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri piedi. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in mezzo a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si
sede
tte su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome... In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi!
[cap. 1, Scritti giovanili, Frammenti del viaggio in Sicilia, p. 134]
Alexis de Tocqueville
Cit. da
La rivoluzione democratica in Francia
Frasi di Alexis de Tocqueville
Mi spaventa che Berlusconi possa allo stesso tempo pos
sede
re i media e guidare il Paese. È un uomo imbarazzante. Da noi non potrebbe mai succedere quanto accade politicamente da voi.
Kirk Hammett
Cit. da
7 aprile 2011
Frasi di Kirk Hammett
Quando cito la situazione in cui versa la mia comunità, ricevo spesso una spiegazione che suona più o meno così: «Certo, le prospettive per i bianchi della classe operaia sono peggiorate, J.D., ma tu stai confondendo la causa con l'effetto: divorziano di più, si sposano di meno e sono meno felici perché le loro prospettive economiche si sono ridotte. Se avessero più occasioni di lavoro, migliorerebbero anche tutti gli altri aspetti della loro vita».
Un tempo la pensavo anch'io così, e da ragazzo volevo crederci a tutti i costi.
Ha senso. Essere disoccupati è stressante, e non avere abbastanza soldi per vivere lo è ancora di più. Quando il centro manifatturiero del Midwest industriale si è svuotato, il proletariato bianco ha perso sia la sicurezza economica sia la stabilità materiale e familiare che vi si accompagna.
Ma l'esperienza può essere una maestra severa, e a me ha insegnato che questa storia dell'insicurezza economica è, a dir poco, incompleta. Alcuni anni fa, l'estate prima di iscrivermi alla Yale Law School, cercavo un lavoro a tempo pieno per finanziare il mio trasferimento a New Haven, nel Connecticut. Un amico di famiglia mi ha proposto di andare a lavorare con lui in un'azienda di distribuzione di piastrelle che aveva
sede
poco lontano dalla mia città natale. Le piastrelle sono pesantissime, da un chilo e mezzo a tre chili l'una, e sono imballate quasi sempre in cartoni da otto a dodici pezzi. Il mio compito principale era caricare le piastrelle su un pallet e prepararlo per la spedizione. Non era un lavoro leggero, ma mi pagavano 13 dollari all'ora e avevo bisogno di quei soldi, perciò ho accettato la proposta cercando di fare più straordinari che potevo.
J. D. Vance
Cit. da
Elegia americana
Frasi di J. D. Vance
Pos
sede
va anche quell'autentico senso della bellezza che piú che una faccenda d'arte è una prontezza a discernere l'aureola intorno a un tegame o la rassomiglianza tra un salice piangente e uno skye terrier.
Vladimir Nabokov
Cit. da
La vera vita di Sebastian Knight
Frasi di Vladimir Nabokov
C'era una volta un ricco industriale che rimase sconvolto nel trovare un pescatore sdraiato accanto alla sua barca mentre fumava serenamente una pipa.
– "
Perché non sei a pescare?
" – chiese l'industriale.
– "
Perché ho già pescato abbastanza pesci per oggi
" – rispose il pescatore.
– "
Perché non ne prendi di più?
"
– "
E cosa me ne farei?
"
– "
Potresti guadagnare di più.
Pensaci, potresti far installare un motore sulla tua barca per andare in acque più profonde e prendere più pesci.
Così avresti abbastanza soldi per comprare reti di nylon che ti permetterebbero di prendere ancora più pesci.
Probabilmente con i soldi fatti arriveresti a pos
sede
re due barche... Forse addirittura una flotta! Poi saresti un uomo ricco come me.
"
– "
E cosa farei dopo?
"
– "
Poi potresti
sede
rti e goderti la vita
"
– "
E cosa pensi stia facendo adesso?
"
Da:
L'industriale e il pescatore
[Riguardo alle affermazioni di Asia Argento su Weinstein]
Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film.
Sandra Milo
Cit. da
Il Tempo, 3 novembre 2017
Frasi di Sandra Milo
[Su Bettino Craxi]
Era un uomo meraviglioso che amava il suo Paese, una persona molto semplice.
Sandra Milo
Cit. da
Il Tempo, 3 novembre 2017
Frasi di Sandra Milo
[Sugli uomini]
Loro cercano nella donna sempre la madre anche se non lo dicono.
[...]
Gran parte della razza umana dipende da Caino, un assassino. Sono convinta che Abele fosse donna, uccisa da un Caino geloso per il fatto che potesse partorire.
Sandra Milo
Cit. da
Il Tempo, 3 novembre 2017
Frasi di Sandra Milo
Le molestie sulle donne nel mondo del cinema? Ci sono sempre state. E prima era anche peggio di oggi.
[...]
Ci provavano sempre e tutti. Qualche volta ci stavo e qualche volta dicevo di no: funzionava così.
[...]
Una donna può sempre dire di no. Se non lo fa spesso è perché le fa piacere.
Sandra Milo
Cit. da
Il Tempo, 3 novembre 2017
Frasi di Sandra Milo
«Ti ho già parlato del concetto buddhista di non-attaccamento?» Scossi la testa. «È molto semplice: tu non possiedi niente e nessuno. Tutto è in continuo cambiamento e nulla è mai uguale a com'è nel momento precedente o in quello successivo. Ma allora che cosa ti appartiene davvero? Che cosa è davvero tuo per sempre? La tua casa? Il tuo compagno? Il tuo lavoro? Le tue amicizie? Le tue cosiddette "certezze"? Niente di tutto ciò è "tuo". Se pensi il contrario, ti stai illudendo. L'attaccamento è come credere di pos
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re un pezzo di acqua che scorre nel fiume. Per i buddhisti, invece, bisogna accettare che la vita è il fiume e che noi dovremmo semplicemente scorrere. È il concetto del non-attaccamento.» «Però, se nulla mi appartiene, cosa mi rimane?» «È questo il bello. Quando ti liberi dall'attaccamento illusorio, ti rimane quanto di più prezioso e luminoso ci sia: te stesso. Tu sei la tua unica certezza in mezzo a questo continuo cambiamento. Ecco perché la fonte della tua felicità non dovrebbe mai essere qualcuno o qualcosa al di fuori di te, altrimenti, come già ti ho detto, ne diventi schiavo e crei delle aspettative che verranno puntualmente deluse. Se vuoi essere felice, pratica il non-attaccamento.»
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
È tutta una questione di libertà. Le persone libere hanno vite straordinarie. E per essere libero non devi diventare un miliardario. Molti credono che, una volta ricchi, saranno liberi, ma i soldi sono il modo più difficile per liberarsi e il più semplice per diventare schiavi. La vera libertà è nei piccoli gesti di ribellione della vita di tutti i giorni. Avere il coraggio di non stare zitto quando è ora di parlare, avere la forza di restare in silenzio quando ogni parola sarebbe superflua. Ogni volta che non rinunci alla tua essenza più profonda per rinchiuderti nella sicurezza dell'omologazione, ti stai ribellando. Chi non ha paura di andare controcorrente è libero. Che sia ricco o povero, uomo o donna, anziano o giovane, nomade o
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ntario, c'entra ben poco. La libertà è uno stile di vita. È una scelta che puoi compiere in ogni momento.
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come intermezzo alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»
[41]
che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si
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tte su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono.
[a Tania, 19 febbraio 1927]
Antonio Gramsci
Cit. da
Lettere dal carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Facciamo in modo di non essere troppo particolari. È meglio pos
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re vecchi diamanti di seconda mano che non pos
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rne alcuno.
Mark Twain
Cit. da
Seguendo l'equatore
Frasi di Mark Twain
Sei annoiato dalla vita? Allora gettati in qualche attività in cui credi con tutto il tuo cuore, vivi per essa, muori per essa, e troverai una felicità che pensavi non avresti mai potuto pos
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re.
Dale Carnegie
Frasi di Dale Carnegie
Il guerriero della luce avverte una sorta di terrore di fronte alle decisioni importanti.
"È troppo grande per te," commenta un amico. "Vai avanti, abbi coraggio," dice un altro. E i suoi dubbi aumentano.
Dopo alcuni giorni di angoscia, si ritira nell'angolo della sua tenda dove suole
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rsi per meditare e pregare. Vede se stesso nel futuro. Scorge tutti coloro che avranno un beneficio o un danno dal suo atteggiamento. Egli non vuole causare sofferenze inutili né tanto meno abbandonare il cammino.
Il guerriero allora lascia che la decisione si manifesti.
Se sarà necessario dire di sì, egli lo dirà con coraggio. Se sarà necessario dire di no, lo dirà senza vigliaccheria.
Paulo Coelho
Cit. da
Manuale del guerriero della luce
Frasi di Paulo Coelho
Più conosci le forme di violenza che puoi incontrare – anche le più subdole – meglio ti puoi proteggere. La reazione degli uomini? "Non si può dire più niente, non si può fare più niente, Alberto Sordi dava pacche sul
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re alle attrici e tutti ridevamo". Vero, ma oggi non ridiamo più. A quei tempi si poteva fare, oggi no, e per fortuna.
Anna Foglietta
Frasi di Anna Foglietta
[Sui finanziamenti pubblici ai partiti politici italiani]
Ferma restando l'autonomia dei procedimenti giudiziari in corso, e nel rispetto dei diritti sia degli indagati sia di tutti i soggetti interessati, è doveroso rilevare che sono venuti emergendo casi diversi di notevole gravità relativi alla gestione dei fondi attribuiti dalla legge ai partiti. Ne scaturisce l'esigenza – cui non possono non essere sensibili nella loro responsabilità le forze politiche – di adeguate iniziative in
sede
parlamentare volte a sancire per legge regole di democraticità e trasparenza nella vita dei partiti, ai sensi dell'art. 49 della Costituzione, e meccanismi corretti e misurati di finanziamento dell'attività dei partiti stessi, sempre essenziale in quanto finalizzata a «concorrere a determinare la politica nazionale».
Giorgio Napolitano
Cit. da
4 aprile 2012
Frasi di Giorgio Napolitano
Ray... pensa quanta gente, Ray. Verranno per motivi che neanche loro sapranno spiegare. Imboccheranno il tuo viale senza comprendere il perché. Arriveranno alla tua porta innocenti come bambini. Colmi di nostalgia. "Venite, non ci dispiace che guardiate in giro" gli dirai. Sono venti dollari a persona. E ti daranno i soldi senza pensarci un attimo. Perché i soldi li hanno. È la pace che gli manca. Poi andranno verso le tribune. Si siederanno in maniche di camicia sotto il sole a picco. E scopriranno di avere i posti riservati lungo le linee del diamante. Dove
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vano da bambini. E tiferanno per i loro eroi. Guarderanno la partita e si sentiranno come se si fossero tuffati in un magico sogno. Le memorie saranno così tangibili che dovranno spazzarle via dalla faccia. Verrà un sacco di gente. L'unica costante in tutti questi anni è stata il gioco del baseball. L'America è stata travolta da mille rulli compressori. È stata cancellata come una lavagna, ricostruita e ricancellata. Ma il baseball ha segnato il tempo. Questo campo, questa partita... sono parte del nostro passato. Ci ricordano tutto quello che un tempo era buono. E potrebbe tornare ad esserlo. Oh... la gente verrà. La gente verrà eccome.
Terence Mann
Dal film:
L'uomo dei sogni
Scheda film e trama
Frasi del film
Montesquieu, il maggior economista francese, quello che è giusto paragonare a Adam Smith, e che in perspicacia, chiarezza di idee e buon senso (doti che ogni economista dovrebbe pos
sede
re) supera di cento cubiti i fisiocratici.
John Maynard Keynes
Frasi di John Maynard Keynes
Lo studio dell'economia non sembra richiedere alcuna dote particolare in quantità inusitate. Si tratta dunque di una disciplina molto facile, a confronto delle branche più elevate della filosofia e delle scienze pure? Una disciplina molto facile nella quale solo pochi riescono a eccellere! Questo paradosso trova spiegazione, forse, nel fatto che un grande economista deve pos
sede
re una rara combinazione di doti: deve essere allo stesso tempo e in qualche misura matematico, storico, politico e filosofo; deve saper decifrare simboli e usare le parole; deve saper risalire dal particolare al generale e saper passare dall'astratto al concreto nelle stesso processo mentale; deve saper studiare il presente alla luce del passato, per gli scopi del futuro. Nessun aspetto della natura dell'uomo o delle istituzioni umane gli deve essere alieno: deve essere concentrato sugli obiettivi e disinteressato allo stesso tempo; distaccato e incorruttibile, come un artista, ma a volte anche terragno come un politico.
John Maynard Keynes
Frasi di John Maynard Keynes
Pietro Bernardini. Ufficialmente saldatore e che viveva da mesi su una barca. È ora il primo aitante
sede
ntario dell'isola.
[...]
Sembra inoltre, che ci sia un altro abitante. È un apolide tedesco che si chiama
[...]
Wolfgang Rudy Neumann.
Oratore del Consiglio d'Europa
Dal film:
L'Incredibile storia dell'Isola Delle Rose
Scheda film e trama
Frasi del film
John Spartan
: Un momento, tu non eri davanti al Pizza Hut?
Edgar Friendly
: Sì, e con questo?
John Spartan
: Tu non rientravi nei programmi di Cocteau.
Edgar Friendly
: Avidità, ipocrisia, abuso di potere... Non è un programma.
John Spartan
: È per questo che state qua sotto?
Edgar Friendly
: Certo che è per questo. Vedi... Secondo il suo programma io sono il nemico perché uso il cervello. Mi piace leggere, sono per la libertà di parola e per la libertà di scelta e sono uno a cui piace
sede
rsi in una bettola a riflettere: "mi faccio una bella bistecca o una lombata alla griglia con patate al sugo d'arrosto?" Io voglio tenere alto il colesterolo! Voglio mangiare lardo, burro e formaggio a tonnellate, okay?! E fumarmi un sigaro lungo mezzo metro dove c'è scritto "vietato fumare"! Voglio andare in strada nudo, spalmato di gelatina verde e leggendo Playboy! Perché?! Perché a un tratto potrebbe venirmene voglia! Okay, bello? Io l'ho visto il futuro e lo sai cos'è? Uno zitellone di mezza età che sta sempre in camicia da notte a bere centrifughe di carote e mele cantando i ritornelli della pubblicità! Se vivi lassù devi vivere alla Cocteau, fare quello che vuole lui come vuole lui! Hai un'alternativa: venire qui sotto. Magari a morire di fame.
John Spartan
: Perché non prendi il comando e porti questa gente fuori di qua?
Edgar Friendly
: Io non sono un leader. Io faccio quello che devo fare. Qualche volta la gente viene con me. Io voglio solo seppellire Cocteau nella merda fino al collo e lasciarlo ai suoi pensieri di "gio-gioia" in eterno!
John Spartan
: Allora ho cattive notizie: io credo che ti voglia morto.
Dal film:
Demolition Man
Scheda film e trama
Frasi del film
Scrivere è l'arte di applicare il
sede
re alla sedia.
[Writing is the art of applying the ass to the seat.]
Dorothy Parker
Frasi di Dorothy Parker
-
"Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?"
Fu questa la domanda che un allievo fece al suo Maestro.
Il Maestro non rispose subito.
Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell'acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che si trovava lì in terra.
L'allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito.
Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell'acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l'acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, il giovane si
sede
tte accanto al Maestro e disse:
–
"Non riesco a prendere l'acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, ho fallito nel mio compito".
–
"No
– rispose il vecchio sorridendo –
tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L'acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito"
"Quando leggi dei libri
– continuò il vecchio Maestro –
tu sei come il setaccio ed essi sono come l'acqua del fiume"
"Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l'acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura".
Da:
I libri e il setaccio
Questa è la storia di Virata,
che il suo popolo celebrò con i Quattro Nomi della Virtù,
ma del quale nulla è scritto nelle cronache
dei potenti e nemmeno nei libri dei saggi,
e il cui ricordo gli uomini smarrirono
In quegli anni lontani, prima ancora che Buddha il Sublime dimorasse sulla terra ed effondesse nei suoi devoti la luce della conoscenza, nel paese dei Birwagha alla corte di un re Rajputa viveva un nobile, Virata, che veniva chiamato Lampo della Spada, perché era un guerriero, di tutti il più ardito, e un cacciatore, le cui frecce mai mancavano il bersaglio, la cui lancia mai vibrava invano e il cui braccio s'abbatteva col fragore del tuono al vibrar della spada. La sua fronte era luminosa, i suoi occhi sostenevano franchi l'interrogare degli uomini: mai s'era vista la sua mano contratta nel bozzo malvagio del pugno, mai s'era udita la sua voce prorompere in urla di collera. Serviva fedelmente il re, e i suoi schiavi lo servivano con timore reverenziale, perché non si dava nessuno che fosse più giusto di lui lungo i cinque bracci del fiume: passando davanti a casa sua i devoti s'inchinavano, scorgendo i suoi occhi rilucenti come stelle i bambini sorridevano.
Ma un giorno accadde che, sul re di cui era al servizio, s'abbattesse la sventura. Il fratello della moglie del re, che questi aveva posto ad amministrare la metà del proprio regno, ambiva a pos
sede
rlo per intero, e in segreto aveva corrotto i migliori guerrieri del paese affinché si mettessero al suo servizio. Aveva poi convinto i sacerdoti a portargli di notte i sacri aironi del lago, che da migliaia e migliaia d'anni erano un emblema della sovranità fra la popolazione dei Birwagha. Il ribelle approntò elefanti e aironi, riunì gli scontenti delle montagne in un vero e proprio esercito, e ostile marciò contro la capitale.
Stefan Zweig
Cit. da
Gli occhi dell'eterno fratello
‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Serafino
[Feruzzi]
amava parlare, sollecitare i suoi interlocutori. E poi amava andare forte in macchina. Io da ragazzo avevo una guida piuttosto veloce, pos
sede
vo una 1100 TV, che per l'epoca aveva un suo valore tecnologico. Serafino aveva un'Alfa 2000, che non guidava mai personalmente perché si distraeva, pur essendo stato comandante degli autieri durante la guerra. E così abbiamo cominciato a frequentarci viaggiando. E viaggiando si parlava. L'ho accompagnato i primi tempi a Roma, e mi ricordo quella volta che andammo a Fano con due macchine e seminammo la seconda e a Serafino dispiacque un po', ma si vedeva bene che in fondo era contento. Anche all'estero si andava in macchina e spesso le trasferte erano lunghissime ed estenuanti. Serafino guardava molto fuori dai finestrini, era un attento osservatore. Era piacevole stare accanto a questo tipo di uomo che ti faceva vedere a che punto di maturazione era il mais, a che punto di ricostruzione era Amburgo, come stavano migliorando le strade provinciali e come si cominciavano a realizzare le prime autostrade. C'era sempre qualcosa da vedere: un nuovo silos, una cementeria vicino Losanna, un oleificio ad Anversa, oppure quanto era diverso il porto di Rotterdam rispetto a quelli di Genova e di Ravenna. Se stavi zitto, Serafino ti chiedeva subito a cosa stessi pensando: come dire che non ti potevi permettere di non pensare.
Raul Gardini
Cit. da
A modo mio
Frasi di Raul Gardini
Ho avuto la fortuna, nei primi anni della mia vita, di essere circondato da figure incisive. Nonna Assunta, la madre di mia madre, aveva un carattere fortissimo. Anche suo marito, nonno Antonio, era un personaggio pieno di bontà e di senso dell'umorismo. Pos
sede
vano una fonderia di ghisa e bronzo, un'impresa difficile da gestire nel periodo tra le due guerre. E mia nonna Assunta imprimeva una forza incredibile all'azienda. C'era poi il padre di mio padre, nonno Silvio, che appena i figli si laurearono cedette loro tutto il patrimonio e si ritirò con dieci alveari in un podere di campagna. E per timore che i figli non riuscissero a esprimersi secondo le doti naturali, non parlava mai d'affari con loro. Mio zio Mario, fratello di mio padre, era un uomo bellissimo e pieno di carisma. All'età di ventiquattro anni aveva fondato Jesolo, e della cittadina veneta era stato anche il podestà. La mia famiglia aveva abitudini abbastanza nomadi: si abitava a Ravenna, ma anche a Cava Zuccherina, tra Jesolo e Caorle, oppure a Porto Tolle, dove i miei avevano iniziato un'opera di bonifica. Ci seguiva sempre un gruppo di persone che non potrò mai dimenticare: Peppino il pescatore, detto "il Moro", uno che era stato in Cina durante la rivolta dei Boxer ai primi del secolo; Nello il falegname, un anarchico con tutte le sue brave idee; l'altro Peppino, quello che ammazzava il maiale e che pescava le anguille. È stato lui a farmi prendere la prima anguilla della mia vita. Avevo ancora le sottanine, eppure me lo ricordo come se fosse ora, perché fu la prima volta che sentii tirare la canna. E poi c'era mio padre Ivan, un personaggio assolutamente indiscutibile. Un punto di riferimento per tutti. Lo zio Mario verificava con mio padre. Il nonno Antonio verificava con mio padre. La nonna Assunta verificava con mio padre. Peppino verificava con mio padre e anche l'altro Peppino, quello del maiale e delle anguille, si comportava allo stesso modo. Verificavano tutte le cose che facevano. E c'era sempre un miglioramento. Era un mondo geometrico, quello che ho visto nella mia prima infanzia. E ogni linea, ogni angolo, riconduceva alla persona di mio padre.
Raul Gardini
Cit. da
A modo mio
Frasi di Raul Gardini
Nel corso della mia carriera giornalistica ho conosciuto troppe spie perché mi divertisse una narrazione irrealistica, nessuna di quelle che ho conosciuto aveva l'aria di James Bond. Piuttosto mi ha sempre affascinato la
sede
della Stasi che ho visitato e quella parte dell'archivio segreto che è andato distrutto. C'è un buco nero della memoria collettiva che non è stato mai indagato a fondo.
[...]
Continuiamo a esserci
[negli strascichi della Guerra fredda]
dentro sino al collo, basta pensare al Russiagate...O al sommergibile in cui sono da poco morti 14 marinai russi. È molto probabilmente un mezzo utilizzato per operazioni speciali di intelligence.
Andrea Purgatori
Cit. da
Il Giornale, 19 luglio 2019
Frasi di Andrea Purgatori
[Sulla prima visita in Ferrari, da bambino]
[...]
rimasi seduto nel parcheggio per due ore e intanto cercavo di immaginare come fosse l'interno della
sede
. Nella mente mi figuravo di ammirare una struttura simile a quella vista in Charlie e la Fabbrica di Cioccolato, capisci? Con gli Umpa Lumpa che scorrazzavano in giro.
Charles Leclerc
Cit. da
gqitalia.it, 9 agosto 2022
Frasi di Charles Leclerc
Vedere la radicale Emma Bonino festeggiare l'anniversario del Concordato a Palazzo Borromeo – dopo che aveva combattuto il Concordato per tutta la vita, da anticlericale militante – mi ha ricordato quando da bambino mi davano il Fernet Branca per aiutarmi a vomitare. A voi non farà schifo, a me sì: perché le incoerenze più orrende non sono quelle dei voltagabbana professionisti, gente che del galleggiamento ha fatto un'arte molto italiana: sono quelle degli idealisti, dei promotori dei diritti civili, per esempio di una radicale che fino a due anni fa festeggiava la Breccia di Porta Pia coi compagni anticlericali – la Bonino c'era, ogni 20 settembre – e martedì scorso eccola presenziare solennemente all'anniversario della firma dei Patti Lateranensi all'ambasciata italiana presso la Santa
Sede
: c'erano le più alte cariche ecclesiastiche e naturalmente il segretario di Stato Vaticano. Domanda: era una scelta obbligata e responsabile, da ministro degli Esteri? Ma nemmeno per idea: e in ogni caso avrebbe potuto mandare uno dei suoi tanti viceministri o capi di gabinetto. Allora siamo troppo severi? No, perché forse non è chiaro che non stiamo parlando di una cerimonia qualsiasi, di una scartoffia burocratica, o di una fisiologica apertura tipo quelle che lo sciamano Pannella sta riservando a un papa sensibile verso il problema dei carcerati: parliamo dei Patti Lateranensi e cioè del Concordato, forse il nemico numero uno dei Radicali dalla fondazione a oggi, quel Concordato contro il quale i Radicali promossero un referendum abrogativo poi bocciato dalla Corte Costituzionale.
Filippo Facci
Cit. da
ilpost.it, 21 febbraio 2014
Frasi di Filippo Facci
«Temo che dovrò andare, Watson», disse Holmes una mattina mentre ci
sede
vamo a colazione.
«Andare! Dove?»
«A Dartmoor; a King's Pyland.»
Non ne fui sorpreso. Anzi, mi ero stupito che non si fosse già trovato immischiato in quello straordinario evento che era ormai sulla bocca di tutti.
Arthur Conan Doyle
Cit. da
Le memorie di Sherlock Holmes
‐ Incipit
Frasi di Arthur Conan Doyle
Vedete, voi non siete stati educati a stare da soli. Andate mai a fare una camminata per conto vostro? È molto importante uscire da soli,
sede
rsi sotto un albero, da soli, senza nessun libro, senza nessuna compagnia e osservare una foglia che cade, ascoltare lo scorrere dell'acqua, il canto dei pescatori, osservare il volo di un uccello e i vostri stessi pensieri che si rincorrono nello spazio della mente. Se siete capaci di stare da soli e osservare queste cose, allora scoprite ricchezze che nessun governo può tassare, che nessuna entità umana può corrompere, e che non potranno mai essere distrutte.
Jiddu Krishnamurti
Frasi di Jiddu Krishnamurti
Questo momento è stato straordinario. Ero lì, immobile e gelato, immerso in un'estasi orribile. Ma nel seno stesso di quest'estasi era nato qualcosa di nuovo: comprendevo la Nausea, ora, la pos
sede
vo. A dire il vero, non mi formulavo la mia scoperta. Ma credo che ora mi sarebbe facile metterla in parole. L'essenziale è la contingenza. Voglio dire che, per definizione, l'esistenza non è la necessità. Esistere è esser lì, semplicemente; gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare, ma non li si può mai dedurre. C'è qualcuno, credo, che ha compreso questo. Soltanto ha cercato di sormontare questa contingenza inventando un essere necessario e causa di sé. Orbene, non c'è alcun essere necessario che può spiegare l'esistenza: la contingenza non è una falsa sembianza, un'apparenza che si può dissipare; è l'assoluto, e per conseguenza la perfetta gratuità. Tutto è gratuito, questo giardino, questa città, io stesso. E quando vi capita di rendervene conto, vi si rivolta lo stomaco e tutto si mette a fluttuare, come l'altra sera al «Ritrovo dei ferrovieri»: ecco la Nausea; ecco quello che i Porcaccioni - quelli di Poggio Verde e gli altri - tentano di nascondersi con il loro concetto di diritto. Ma che meschina menzogna: nessuno ha diritto; essi sono completamente gratuiti, come gli altri uomini, non arrivano a non sentirsi di troppo. E nel loro intimo, segretamente, sono di troppo, cioè amorfi e vacui; tristi.
Jean-Paul Sartre
Cit. da
La nausea
Frasi di Jean-Paul Sartre
Ade
: Ma guarda chi ho incontrato fra capra e cavoli, eh?
[scende dall'asta]
Baboom, sono Ade, il dio dei morti. Ciao, come andiamo?
Hercules
: Ah! Non ora, va bene?
Ade
: Ehi, ehi, ehi, mi servono due secondi, faccio in fretta io! Vedi, ho un grosso affare in pentola, una speculazione immobiliare diciamo! Ehm Herc... Ehm diavolaccio... posso chiamarti Herc? Pare che tu mi metta sempre i bastoni tra le ruote!
Hercules
: Eh? Hai sbagliato persona!
Ade
[arrabbiato e subito dopo calmo]
: Stammi a sentire brutto... Ehm, stammi solo a sentire, eh? Dunque, io ti sarei eternamente grato se ti prendessi un giorno di ferie da questa tua impresa di eroismo. Accidenti: mostri, disastri naturali. Un giorno possono aspettare, no?
Hercules
: Hai perso il cervello.
Ade
: Non scappare! Perché vedi, ho un piccolo asso nella manica che forse ti può interessare!
[schiocca le dita facendo apparire Meg]
Hercules
: Meg!
Meg
: Non ascoltar...
[viene legata e imbavagliata da Ade]
Hercules
[corre a liberarla, ma lei scompare]
: Lasciala andare!
[a Ade]
Ade
: Facciamo uno scambio: tu rinunci alla tua forza per circa ventiquattro ore, va bene? Diciamo le prossime ventiquattro ore. E Meg sarà libera come un uccello e fuori pericolo.
[sarcastico]
Balliamo, ci baciamo, ci scateniamo, torniamo a casa felici. Che ne dici? Avanti!
Hercules
: Sarà fatto del male alle persone, vero?
Ade
: Naaaaa! Insomma, c'è la possibilità, succede; è la guerra, che posso dirti? Comunque, che devi a questa gente eh?
[prendendo Meg per le guance]
La tua Meg, questa faccina sbaciucchina, non è più importante?
Hercules
[arrabbiato]
: Smettila!
Ade
: NON LO È?
Hercules
: Devi giurare che sarà fuori da ogni pericolo!
Ade
: Bene! D'accordo, te lo concedo. Meg salva, altrimenti riavrai la tua forza... bla bla bla... carta da bollo... Huh! Va bene. Fatto! Una stretta di mano?
[Hercules ha dei dubbi]
Senti, non ho molto tempo per portarla alle lunghe! Sono impegnato, ho dei programmi per il 2000, mi serve una risposta ORA! E uno... E due...
Hercules
[nonostante Meg abbia provato a convincerlo a non farlo]
: Accetto!
Ade
: Sì, ci siamo, bam!
[gli stringe fortissimo la mano e gli fa perdere la sua forza]
Potresti sentirti un po' scombussolato, più che naturale. Forse ti conviene
sede
rti!
[lancia il peso a Hercules, ma lui non riesce ad alzarsi]
Ora sai cosa si prova a essere uguale a tutti gli altri! Non è una cosa da sballo? Huh! Ah! Questa ti piacerà, te la devo! Meg, bambina, un patto è un patto! Sei sganciata!
[libera Meg]
A proposito Herc, non è favolosa come attrice?
Meg
: Smettila!
Hercules
: Che vuoi dire?
Ade
: Voglio dire che la tua pollastrona qui ha lavorato per me tutto il tempo!
[fa una smorfia]
Hercules
[non vuole crederci]
: Stai... Stai mentendo!
Panico
[arrivato insieme a Pena travestiti da bambini]
: Aiuto!
[tossisce addosso a Hercules]
Pena
: Accipicchia signore, tu sì che sei forte!
[si ritrasforma insieme a Panico]
Pena e Panico
: Eh Eh!
Ade
: Era impossibile senza di te zucchero, tesoro, bambola!
Meg
[a Hercules]
: Non è così, non intendevo... non potevo!
[fa un sospiro]
Mi dispiace tanto!
Pena e Panico
[cantilenando]
: Il nostro eroe è zero! Il nostro eroe è zero!
[Meg inizia a piangere]
Ade
: Beh, ardo per la fretta! C'è un intero cosmo lassù che mi aspetta con, ehi, il mio nome sopra!
[decolla con il suo carro]
Basta con i preliminari! Ora si passa al grande evento!
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Felice è dunque chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L'amore è il desiderio divenuto saggezza; l'amore non vuole pos
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re; vuole soltanto amare.
Hermann Hesse
Cit. da
Sull'amore
Commenti:
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Frasi di Hermann Hesse
Mio nonno paterno suonava la fisarmonica e a cinque anni mi regalò la prima tastiera. Gli avevo promesso che avrei fatto questo nella vita e mi spiace che non mi abbia potuto vedere arrivare qui. Mi resta però un dubbio: mi farebbe i complimenti o mi tirerebbe calci nel
sede
re perché ho lasciato il Conservatorio e faccio rap? Figuriamoci poi i tatuaggi, li vedeva malissimo.
Lazza
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 18 ottobre 2022
Frasi di Lazza
Nella chiesa di sant'Antonio, un giorno di non so quale solennità, un vecchio più che ottuagenario, dopo aver pregato alquanto inginocchioni, volle mettersi a
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re; e prima, con la cappa, spolverò la panca. «Quel vecchio unge le panche!» gridarono a una voce alcune donne che vider l'atto. La gente che si trovava in chiesa (in chiesa!), fu addosso al vecchio; lo prendon per i capelli, bianchi com'erano; lo carican di pugni e di calci; parte lo tirano, parte lo spingon fuori; se non lo finirono, fu per istrascinarlo, così semivivo, alla prigione, ai giudici, alle torture. «Io lo vidi mentre lo strascinavan così,» dice il Ripamonti: «e non ne seppi più altro: credo bene che non abbia potuto sopravvivere più di qualche momento».
Alessandro Manzoni
Cit. da
I promessi sposi
Frasi di Alessandro Manzoni
Con l'idee donna Pras
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si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata.
Alessandro Manzoni
Cit. da
I promessi sposi
Frasi di Alessandro Manzoni
Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la
sede
di Roma, la
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di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
[Comunicazione di rinuncia al Ministero Petrino, 11 febbraio 2013]
Papa Benedetto XVI
Frasi di Papa Benedetto XVI
Il consumo brutale della creazione inizia dove non c'è Dio, dove la materia è ormai soltanto materiale per noi, dove noi stessi siamo le ultime istanze, dove l'insieme è semplicemente proprietà nostra e lo consumiamo solo per noi stessi. E lo spreco della creazione inizia dove non riconosciamo più alcuna istanza sopra di noi, ma vediamo soltanto noi stessi; inizia dove non esiste più alcuna dimensione della vita al di là della morte, dove in questa vita dobbiamo accaparrarci il tutto e pos
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re la vita nella massima intensità possibile, dove dobbiamo pos
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re tutto ciò che è possibile pos
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re.
[dall'incontro con il clero della diocesi di Bressanone, 6 agosto 2008]
Papa Benedetto XVI
Frasi di Papa Benedetto XVI
Un tempo gli uomini e gli esseri dell'acqua erano in contatto.
Loro ci consigliavano, ci parlavano del futuro.
Gli uomini li ascoltavano e le profezie si avveravano.
Ma gli uomini non ascoltarono bene come avrebbero dovuto.
Il bisogno di pos
sede
re tutto li spinse a conquistare terre sempre più lontane dal mare.
Il mondo magico degli esseri che vivono nell'oceano e il mondo degli uomini si separarono.
Col passare dei secoli gli esseri dell'acqua non tentarono più di ispirare le nostre azioni.
Il mondo degli uomini divenne sempre più violento, le guerre si susseguirono alle guerre poiché non c'era più una guida di saggezza.
Ora, gli esseri dell'acqua stanno tentando di nuovo di entrare in contatto con noi.
Alcuni dei loro preziosi giovani sono stati inviati nel mondo degli uomini, trasportati nel cuore della notte, dove gli uomini vivono.
Basta che l'uomo posi gli occhi su di loro e il suo risveglio sarà possibile.
Ma quei giovani hanno dei nemici.
Ci sono leggi che potrebbero proteggerli, ma la loro vita corre un grande rischio.
Molti non faranno ritorno.
Eppure tentano ancora, tentano di aiutare l'uomo, ma l'uomo, forse, non sa più ascoltare.
[Voce narrante]
Dal film:
Lady in the Water
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia vera università televisiva è stata Michele Santoro. Mi ha insegnato tutto: si
sede
va di fianco a me, per cambiarmi la punteggiatura dei pezzi. Quanto ho imparato da lui!
[Per esempio?]
Non subire la fascinazione del potere. Mi ha sgridato terribilmente perché in un servizio davo del tu a un operaio. E aggiunse: Se lui piange disperato per il lavoro, non devi consolarlo, devi farlo incazzare.
Francesca Fagnani
Cit. da
corriere.it, intervista, 30 ottobre 2022
Frasi di Francesca Fagnani
[Sulla moglie Milly]
Alla Capannina. Era bellissima. La invitai a ballare. Era il 1966, aveva vent'anni ma ne dimostrava meno. Ci siamo sposati nel '71, abbiamo sempre condiviso tutto. Tranne una cosa: quando comprai l'Inter non le dissi nulla. Lei lo apprese dalla tv. Diedi ordine di bloccare gli ascensori: temevo salisse in
sede
per fermarmi. Poi andai a casa. Non trovai nessuno. Brindai con la cameriera.
Massimo Moratti
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 29 ottobre 2022
Frasi di Massimo Moratti
Quando comprai l'Inter feci bloccare gli ascensori della
sede
per impedire che Milly salisse a fermarmi. Papà e io comprammo il Cagliari di nascosto per non fare vendere Riva agli Agnelli.
Massimo Moratti
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 29 ottobre 2022
Frasi di Massimo Moratti
[In riferimento alla foto in cui è ritratta nel Parlamento Europeo mentre vota tenendo in braccio la figlioletta Vittoria]
La foto l'ho vista anch'io. È bella, curiosa, soprattutto perché siamo le uniche con le mani alzate. Le uniche due a dire no alla doppia
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del Parlamento Europeo, mentre tutti gli altri votavano per il mantenimento delle cose che ci costa una montagna di soldi. Lei, comunque, è la mascotte, piace a tutti, e se non entra son dolori. Comincia ad urlare ed anche i parlamentari fanno il tipo per lei. La vogliono in aula e, quindi, la porto.
Licia Ronzulli
Cit. da
Panorama, intervista, 25 ottobre 2012
Frasi di Licia Ronzulli
Non è fascista, ma con la fascisteria ha il doppio problema che aveva il Msi: se li condanna li perde, se non li condanna si perde. Ecco il punto: Meloni è missina e ha come mito gli anni settanta, quelli del terrorismo e dei picchiatori. Ne custodisce la fiamma e "il patrimonio valoriale che è stata la nostra giovinezza". Ha riaperto la
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di via della Scrofa e occupa la stanza di Almirante, "il grande uomo" che celebra ogni 22 maggio. Lo spaccia per campione della democrazia con incendi emotivi che presto vorrebbe trasformare in cerimonie di riabilitazione nazionale e europea, eleggendolo a Padre della destra sovranista e razzista, dall'Ungheria alla Polonia... all'Italia.
Francesco Merlo
Gl'innamorati ardenti e i sapienti austeri, | tutti, nella loro età matura, amano | i gatti forti e dolci, orgoglio della casa, | freddolosi anch'essi e anch'essi
sede
ntari.
[I gatti, 2011]
Charles Baudelaire
Cit. da
I fiori del male
Frasi di Charles Baudelaire
[Riguardo l'Attentato alla
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di Charlie Hebdo]
Penso che diamo sempre per scontata la libertà, ovunque, anche in America. Quindi penso che ciò che è accaduto a Parigi sia stata davvero una sveglia, ci ha svegliato tutti, non solo perché ci ha resi più consapevoli della libertà che diamo per scontata, ma anche perché ci ha fatto capire che dobbiamo diventare più tolleranti gli uni nei confronti degli altri, dobbiamo cercare davvero di capire gli altri e le differenze che ci sono tra di noi.
Madonna
Frasi di Madonna
Padre di Giorgio
: Devi ammetterlo, non è che le cose qui da noi vadano poi tanto male. D'accordo, niente matrimoni misti. Ma questo d'altronde non è che... niente nomi sul libro del telefono. Niente scuole, e questo sì, lo ammetto, è grave. Niente servizio militare e anche questo è grave, se permetti. Niente annunci funebri sui giornali. Adesso, niente donne di servizio. Ma per il resto, devi riconoscerlo, uno può vivere, circolare,
sede
re. Insomma, un cittadino.
Giorgio
: Di serie C.
Padre di Giorgio
: Di serie C, se vuoi, ma sempre un cittadino che può godere dei diritti fondamentali.
Giorgio
: Quali? Ce ne sono sempre stati pochi di diritti. E pochi per tutti. Quello che si può dire è che non siamo stati i primi ad essere perseguitati. Ecco, questo sì. Ma siamo stati zitti, quando non toccava a noi.
Dal film:
Il giardino dei Finzi Contini
Scheda film e trama
Frasi del film
Vorrei dirti che svanisce col tempo. Non è così. Se esiste un po' di conforto è nell'abituarsi al dolore, purtroppo. Ho seguito un seminario per l'elaborazione del lutto. Non so perché. Volevo solo smettere di soffrire, volevo risposte... a delle domande senza risposta. Il consulente mi si avvicinò, dopo il seminario. Si
sede
tte accanto a me e mi disse una cosa che mi è rimasta impressa. Non so se è per quello che ha detto o per come l'ha detto. Disse: "Ho una buona notizia è una cattiva. Quella cattiva è che tu non sarai più lo stesso. Non sarai completo, mai più. Hai perso tua figlia. Niente potrà colmare quel vuoto. La buona notizia è che quando lo accetterai e ti abbandonerai al dolore... riuscirai a farla rivivere nella tua mente. Ricorderai l'amore che ogni giorno ti donava e le gioie che ha avuto." Il punto, Martin, è che non puoi evitare il dolore. Se lo farai, deruberai te stesso. Ti priverai di tutti i bei ricordi che hai di lei. Di tutti i ricordi. Dei suoi primi passi. All'ultimo sorriso. Tutti rimossi. Accetta il dolore, Martin. Mi hai sentito? Accettalo... è l'unico modo per tenerla con te.
Cory Lambert
Dal film:
I segreti di Wind River
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sui popoli della Sicilia]
Già in tempi lontani fu
sede
di popoli, ed ecco il complessivo registro delle genti che ospitò. L'insediamento umano più antico che la tradizione ricordi fu quello dei Ciclopi e dei Lestrigoni, che occuparono una fascia limitata del paese. Ma sul loro ceppo non posso pronunciarmi, né sulla loro terra d'origine o su quale zona del mondo abbiano poi scelto per emigrarvi. Si stia contenti delle memorie poetiche e dell'opinione che ciascuno, chi da una fonte, chi da un'altra, ha concepito su quelle genti. Subito dopo quelli devono essersi stabiliti sull'isola i Sicani. Costoro anzi, a quanto affermano, avrebbero preceduto i Ciclopi e i Lestrigoni in quanto originari della Sicilia. Ma la verità storica fa giustizia di queste fantasie: erano Iberi, e in Iberia avevano dimora, lungo il corso del Sicano, donde i Liguri li costrinsero ad allontanarsi. Per opera loro l'isola finì col mutare il primitivo nome di Trinacria in quello di Sicania. Nel nostro tempo i Sicani sono ancora stanziati nella zona occidentale della Sicilia. Quando Ilio crollò, un drappello di Troiani fuggitivi, sgusciati dalla rete della flotta Achea, approdarono alle spiagge della Sicilia e fissarono il proprio domicilio a fianco dei Sicani. Le due genti furono designate con il nome comune di Elimi, e i loro centri urbani furono noti come Erice e Segesta. S'aggiunse più tardi e prese
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in quei luoghi anche un nucleo di Focesi che rientrando da Troia fu travolto in quell'epoca da una tempesta e, dopo aver toccato le coste della Libia, di là concluse finalmente la sua corsa in terra di Sicilia.
[Libro VI-II]
Tucidide
Cit. da
La guerra del Peloponneso
Frasi di Tucidide
[«La giocata che le riesce meglio?»]
Il dribbling. A destra o a sinistra, verso l'interno o l'esterno del campo. Un dribbling senza troppe finte: uno scarto secco e via. Perché ciò che conta, una volta che hai messo a
sede
re l'avversario, è che tu sei uno in più e loro uno in meno.
Federico Bernardeschi
Cit. da
SportWeek, 31 ottobre 2015
Frasi di Federico Bernardeschi
Sono fortemente legato a Riccione. Penso sia significativo che mi sono sposato qui. E penso che sia altrettanto significativo che qui il mio percorso professionale ha spiccato il volo. Ho contribuito al successo di Aquafan, a cui non credeva nessuno. Di giorno si andava in piscina e la notte si ballava. Mi sono buttato a capofitto, realizzando trasmissioni da "Deejay television" a "Un disco per l'estate", 3 serate in diretta su Rai 1, con un viale Ceccarini strapieno dei migliori cantanti da Jovanotti ai Pet shop boys. Senza dimenticare l'esperimento ludico, quando dalla
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di Radio Capital mi sono inventato il balcone per l'estate da cui si è esibito anche Max Pezzali.
Claudio Cecchetto
Cit. da
Corriere della sera, intervista, 27 marzo 2022
Frasi di Claudio Cecchetto
Kim era prima di tutto un militare.
[...]
Non era un ideologo né un teorico, tantomeno era incline alla lettura dei classici o allo studio della storia. In compenso pos
sede
va l'ardore di un nazionalista convinto, conosceva l'arte del comando, mostrava una sete di potere degna di un fascista e seppe coltivarsi il sostegno dell'Unione Sovietica. La divisa gli donava e, con l'appoggio di Mosca, non dovette faticare molto per imporre un'economia centralizzata e un governo monocratico al suo popolo inesperto.
Madeleine Albright
Cit. da
Fascismo. Un avvertimento
Frasi di Madeleine Albright
Sono così orgoglioso di essere israeliano... metta qualsiasi altro paese nella nostra situazione, nessuno agirebbe moralmente come noi. È molto facile
sede
re a migliaia di miglia di distanza lontano da qui e giudicarci. Ma stiamo combattendo la battaglia del mondo libero. In modo pressoché letterale. Le alture del Golan sono il luogo dove l'islam radicale incontra il mondo libero. Fisicamente. Ed è dura. E se non ci fossimo noi qui, lo vedreste fluire verso l'occidente. Questo è il modo in cui la situazione dovrebbe essere presentata. Siamo il bastione principale del mondo libero. Siamo trattati ingiustamente. Niente di nuovo. È una cosa vecchia migliaia di anni.
Naftali Bennett
Cit. da
17 gennaio 2017
Frasi di Naftali Bennett
Una notte, non ricordo quale, feci uno strano sogno. Sognai di dover partire in tutta fretta per la Versilia e di correre alla stazione per prendere il treno delle diciassette e quindici, lo stesso che avevo preso tante volte per tornare a casa. Mi
sede
tti in uno scompartimento di una delle ultime vetture, appoggiai la valigia sul portapacchi e aspettai che partisse. Non sapevo bene perché dovessi andare, ma nel sogno ero spinto da una forza misteriosa grazie alla quale tutto mi sembrava chiaro, anche se non lo era affatto. Alle diciassette e quindici in punto il convoglio si mosse con fatica, come un vecchio carro mal connesso tirato dai buoi stanchi, riempiendo l'aria di fischi e cigolii, quasi un lamento.
Romano Battaglia
Cit. da
Notte infinita
Frasi di Romano Battaglia
Chiunque arrivi al vertice della gerarchia sovietica ad una età relativamente giovane deve avere una personalità formidabile. E deve pos
sede
re una eccezionale combinazione di ortodossia e di audacia.
Henry Kissinger
Cit. da
La Stampa, 25 ottobre 1985
Frasi di Henry Kissinger
Moro era chiaramente il personaggio di maggiore spicco. Era tanto taciturno quanto intelligente; pos
sede
va una formidabile reputazione intellettuale. L'unica prova concreta che ebbi di questo suo ingegno fu la complessità bizantina della sua sintassi.
[...]
Moro si disinteressava chiaramente degli affari internazionali. Era lo stratega del partito per eccellenza, destinato ad architettare con straordinaria sottigliezza nuovi sbocchi in tema di politica interna; si assunse il portafoglio degli Esteri non per intima vocazione, ma come puro e semplice trampolino di potere.
Henry Kissinger
Cit. da
Gli anni della Casa Bianca
Frasi di Henry Kissinger
[Nel 2010, «non trovi che la Chiesa sia un po' troppo presente nella vita sociale e politica italiana?»]
Partiamo da una premessa: molti giornalisti commettono l'errore di considerare la Chiesa come un'entità unitaria. A volte si fa molta confusione nell'accreditare prese di posizione a questo o a quell'organo cattolico. In realtà, da Paese a Paese, le istituzioni ecclesiali hanno a che fare con la complessità, anche della società in cui si trovano. Vale anche per l'Italia, dove risiede storicamente lo Stato Vaticano e la Santa
Sede
. Mi piace ricordare però che, nei giorni scorsi, papa Benedetto XVI si è rivolto al clero romano ricordando che il compito pastorale non deve cedere alla tentazione di prendere personalmente in mano la politica. La questione è come essere realisti e pratici senza arrogarsi una competenza politica che non spetta ai sacerdoti.
Francesca Fialdini
Cit. da
telegiornaliste.com, 18 gennaio 2010
Frasi di Francesca Fialdini
Con il cuore pieno di amarezza
sede
va il grande Aristarchos e guardava il figlioletto Kleidemos dormire tranquillo nel grande scudo paterno che gli fungeva da culla. E dormiva poco distante, in un lettino appeso al soffitto il maggiore, Brithos.
Il silenzio che avvolgeva l'antica casa dei Kleomenidi era rotto d'un tratto dallo stormire delle querce nel bosco vicino. Un lungo, profondo, sospiro del vento.
Sparta, l'invincibile, era avvolta dalla notte e solo il fuoco che ardeva sull'acropoli mandava bagliori rossastri verso il cielo percorso da nubi nere. Aristarchos si scosse con un brivido ed andò ad aprire l'impannata gettando uno sguardo nella campagna addormentata e scura.
Pensò che era giunto il momento di compiere ciò che doveva se gli dèi nascondevano la luna e ocuravano la terra, se le nubi nel cielo erano gonfie di pianto.
Staccò ul mantello dalla parete gettandoselo sulle spalle, poi si chinò sul figlioletto, lo sollevò, lo serrò piano al petto e si avviò con passo leggero mentre la nutrice del piccolo si girava nel sonno tra le coperte.
Valerio Massimo Manfredi
Cit. da
Lo scudo di Talos ‐ Incipit
Frasi di Valerio Massimo Manfredi
Gerusalemme, anno decimottavo
del regno di Nabucodonosor,
il nove del quarto mese.
Undecimo del re di Giuda,
Sede
cia.
Il profeta volse lo sguardo verso la valle gremita di fuochi e poi verso il cielo deserto e sospirò. Le trincee cingevano i fianchi di Sion, gli arieti e le macchine ossidionali minacciavano i suoi bastioni. Nelle case desolate i bambini piangevano chiedendo pane e non v'era chi lo spezzasse per loro; i vecchi si trascinavano per le strade sfiniti dal digiuno e venivano meno nelle piazze della città.
«È finita» disse rivolto al compagno che lo seguiva dappresso. «È finita, Baruc. Se il re non mi da ascolto non ci sarà salvezza per la sua casa né per la casa del Signore. Gli parlerò un'ultima volta ma non ho molte speranze.»
Riprese il cammino attraverso le strade vuote e si fermò dopo un poco per lasciar passare un gruppo di persone che trasportavano, senza pianto, un feretro con passo frettoloso. Solo la salma si distingueva nel buio per il colore chiaro del sudario che l'avvolgeva. Li guardò per un poco scendere quasi trotterellando per la strada verso il cimitero che il re aveva fatto aprire a ridosso delle mura e che da tempo non era più sufficiente a contenere i cadaveri che la guerra, la fame e la carestia vi riversavano ogni giorno in grande numero. «Perché il Signore sorregge Nabucodonosor di Babilonia e gli consente di imporre un giogo di ferro a tutte le nazioni?» chiese Baruc mentre il profeta riprendeva il cammino. «Perché si allea con lui che è già il più forte?»
Valerio Massimo Manfredi
Cit. da
Il faraone delle sabbie ‐ Incipit
Frasi di Valerio Massimo Manfredi
Nel nostro Paese si ha una vivida rappresentazione di cosa significhi aver fiducia in sé stessi, automigliorarsi e pos
sede
re un'incrollabile tenacia.
Xi Jinping
Cit. da
Dal discorso di fine anno, Il Giornale, 31 dicembre 2020
Frasi di Xi Jinping
Abitavamo in una casa costruita su tre piani, come si faceva una volta in campagna: al piano terra, la cucina con il camino, dove si svolgeva la vita quotidiana; al primo piano le stanze da letto e, sopra, il granaio. Un giorno, avrò avuto una decina d'anni, salii fin lassù. Avevo visto un nido di rondini sotto il tetto. Ero piccolino di statura e magrolino. Molti anni dopo sarei diventato un atleta, ma allora ero solo un ragazzino con i pantaloni corti e un bisogno disperato di prendere qualche chilo. Però irrequieto e agile. Insomma, avevo visto questo nido di rondini sotto il tetto del granaio e mi arrampicai per buttarlo giù con un bastoncino.
L'operazione risultò più complessa di quanto avessi previsto. Mi ero dovuto
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re sul bordo della finestra, con le gambe all'interno della casa, il busto tutto fuori, sospeso nel vuoto, e le braccia allungate verso gli uccellini che cominciavano a innervosirsi. Proprio in quel momento, Mario, dal cortile, mi vide. Ero concentrato su quel nido, quindi non mi ero accorto della sua presenza, eppure ricordo ancora oggi nitidamente di aver sentito, di colpo, il peso insostenibile del suo sguardo addosso. Ebbi appena il tempo di rendermene conto e di voltarmi, che sentii le sue parole: «Tu non capisci niente».
Non stava urlando come probabilmente avrebbe fatto il 90 per cento dei genitori che ho conosciuto in vita mia. Parlava calmo. Mi girai verso di lui. Lo vidi fermo come un albero secolare al centro del cortile. Penso che chiunque altro al posto suo sarebbe morto d'infarto vedendo il proprio figlio sospeso a dieci metri d'altezza con un bastoncino in mano. Lui nemmeno alzò la voce.
«Se ti sporgi così, cadi. È meglio che ti siedi con le gambe a cavallo della finestra, una dentro e una fuori, strette, a tenerti saldo.»
Solo questo, mi disse, con una serietà che non ammetteva repliche e una chiarezza da bugiardino. Non mi vietò di fare quello che stavo facendo, non interferì con il mio gioco. Si limitò a dire ciò che riteneva essenziale in quel momento, facendomi capire che stavo rischiando la vita, senza melodrammi o scenate, senza lezioni o chiacchiere. Voleva che capissi che ogni cosa va fatta in
un determinato modo, che è meglio riflettere prima di agire, e saper prevedere i rischi delle proprie azioni. Be', l'ho capito così bene che ancora oggi, a sessant'anni di distanza, mi ricordo ogni dettaglio di quella mattina, persino le sensazioni. E per tutta la mia vita quelle immagini sono state lì, presenti, in ogni momento.
Dino Zoff
Cit. da
Dura solo un attimo, la gloria - La mia vita
Frasi di Dino Zoff
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Virginia Raffaele
Frasi di Virginia Raffaele
Per andare in Paradiso digiti 2. Per il Purgatorio digiti 5. Per l'Inferno digiti 7. Per il Limbo resti in attesa.
Virginia Raffaele
Frasi di Virginia Raffaele
Complimenti, 500 euro le verranno prelevati dal suo conto corrente tramite poste. Se accetta digiti 2. Se è favorevole digiti 0. Se conferma digiti 1. Per raddoppiare la donazione non digiti niente.
Virginia Raffaele
Frasi di Virginia Raffaele
Ogni cosa del mondo era in bilico, puro rischio, e chi non accettava di rischiare deperiva in un angolo, senza confidenza con la vita. Capii all'improvviso perché non avevo avuto Nino, perché lo aveva avuto Lila. Non ero capace di affidarmi a sentimenti veri. Non sapevo farmi trascinare oltre i limiti. Non pos
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vo quella potenza emotiva che aveva spinto Lila a fare di tutto per godersi quella giornata e quella nottata. Restavo indietro, in attesa. Lei invece si prendeva le cose, le voleva davvero, se ne appassionava, giocava al tutto o niente, e non temeva il disprezzo, lo scherno, gli sputi, le mazzate. Lei insomma s'era meritata Nino perché riteneva che amarlo significasse provare ad averlo, non aspettare che lui la volesse.
[volume II]
Elena Ferrante
Cit. da
L'amica geniale
Frasi di Elena Ferrante
Begbie
: Ho ammazzato un uomo una volta. Non mi aveva fatto niente. Mi aveva guardato in modo sbagliato, in un momento in cui pensavo a te... sono vent'anni che penso a te. A quando ci hai derubato, i tuoi migliori amici. Non ho mai riavuto i miei soldi... non ho mai riavuto la speranza. Mi ero sempre ripromesso che un giorno... avanti, Rent Boy! Non è da te fare il timido.
Renton
: Mi ricordo... il mio primo giorno di scuola elementare. Il primissimo giorno, e la maestra mi fa "Buongiorno Mark, puoi
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rti qui accanto a Francis". Te lo ricordi, Franco? Tu eri più grande, ti avevano bocciato.
Begbie
: Me lo ricordo benissimo...
Renton
: Già... avevamo la vita davanti, il futuro ci aspettava. Ed ora eccoci qua.
Begbie
: Già, tu te la sei cavata. Il mondo funziona per gli stronzi intelligenti, ma uno come me? Che cazzo fa uno come me?! Cosa posso avere? Quello che mi procuro a mani nude, quello che mi procuro con i pugni! È questo che posso avere?! Chi è lo stronzo intelligente del cazzo, ora?!
Dal film:
T2 Trainspotting
Scheda film e trama
Frasi del film
Una sera all'inizio del dicembre 1955 ero seduta in uno dei posti anteriori della sezione «Colored» di un autobus di Montgomery, in Alabama. I bianchi
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vano nella sezione riservata a loro. Salirono altri bianchi, occupando tutti i sedili nella loro sezione. A questo punto, noi neri avremmo dovuto cedere i nostri posti. Ma io non mi mossi. L'autista, un bianco, disse: «Liberatemi i posti davanti». Non mi alzai. Ero stanca di cedere ai bianchi.
«Ti faccio arrestare» disse l'autista.
«Ne ha facoltà» risposi.
Arrivarono due poliziotti bianchi. Chiesi a uno di loro: «Perché ci maltrattate in questo modo?».
Rispose: «Non lo so, ma la legge è legge e tu sei in arresto».
Rosa Parks
Cit. da
La mia storia: Una vita coraggiosa
‐ Incipit
Frasi di Rosa Parks
Sono cresciuta a casa dei miei nonni a Pine Level, nella contea di Montgomery, vicino alla città di Montgomery. Tutta la famiglia di mia madre, Leona Edwards, era originaria di Pine Level, mentre mio padre, James McCauley, veniva da Abbeville, sempre in Alabama. Era un carpentiere e un operaio edile, specializzato nelle costruzioni di mattoni e pietra. Andava in giro a costruire case. Il cognato di mio padre, il reverendo Dominick, marito di zia Addie, era un pastore della Mount Zion African Methodist Episcopal Church a Pine Level, e lì mio padre conobbe mia madre, che era una maestra. Si sposarono in quella stessa chiesa il 12 aprile 1912. Avevano entrambi ventiquattro anni. Dopo le nozze andarono a vivere a Tuskegee, in Alabama. Era la
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del Tuskegee Institute, una scuola per i neri che Booker T. Washington aveva fondato nel 1881. I miei genitori abitavano non lontano dall'istituto. Leader bianchi e neri definivano la città di Tuskegee un modello di buone relazioni interrazziali, e forse per questo motivo i miei genitori avevano scelto di trasferirsi lì. Inoltre nella contea di Macon, in Alabama, c'era una grande attività edilizia. Mia madre ottenne un posto come insegnante. Non molto tempo dopo misero su famiglia. Io nacqui il 4 febbraio 1913 a Tuskegee e mi chiamarono Rosa in onore della nonna materna, Rose. Mia madre aveva circa venticinque anni, ma diceva sempre che all'epoca non era pronta a diventare madre. Immagino che non fosse felice perché mio padre girava per la contea a costruire case in diverse località, lasciandola spesso sola. Dovette abbandonare l'insegnamento fino a dopo la mia nascita, e parlava spesso di quanto si era sentita infelice, in attesa di un figlio e senza molti amici in città. A quel tempo le donne incinte non uscivano e non socializzavano come si fa oggigiorno, restavano in casa senza dare confidenza. Mia madre passava il tempo a piangere, chiedendosi che cosa avrebbe fatto, come se la sarebbe cavata, perché non sapeva proprio come ci si prende cura di un neonato.
Rosa Parks
Cit. da
La mia storia: Una vita coraggiosa
Frasi di Rosa Parks
[A un provino]
La menzogna, alle volte, può essere convincente, ma la realtà lo è molto di più. Qualcuno mi ha creduto, e questo è l'importante, perché quando si rimane chiusi là dentro, la realtà e l'immaginario si confondo. Ora ha smesso di piovere, e voglio soltanto trovare una panchina per
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rmi, e aspettare che le nuvole vadano via. Pare che il sole si sia deciso a farsi rivedere.
Pietro Pontechievello
Dal film:
Magnifica presenza
Scheda film e trama
Frasi del film
Seth Brundle
: A che sto lavorando? Io sto lavorando a qualcosa che cambierà il mondo e la vita da noi oggi conosciuta.
Veronica Quaife
: Cambierà di tanto o solo di un po'? Lei deve essere più preciso.
Seth Brundle
: Vuole che sia preciso qui in questa sala con metà della comunità scientifica nordamericana con le orecchie dritte?
Veronica Quaife
: C'è un'altra
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?
Seth Brundle
: Sì. Può venire al mio laboratorio. Idea! Le faccio un cappuccino. Ho una Faema personale. Sa che cos'è? Non e del tipo di plastica per dilettanti. È di quelle vere macchine per espresso da bar con tanto di aquila sopra e...
Veronica Quaife
: Ho la sensazione che lei non esca molto.
Seth Brundle
: Lo do a vedere?
Veronica Quaife
: Sì.
[Volta le spalle a Brundle]
Seth Brundle
: Io credo che faccia uno sbaglio. Credo che in fondo voglia parlare con me.
Veronica Quaife
: Scusi. Ho altre tre interviste da fare prima che la festa finisca.
Seth Brundle
: Ma questi non stanno lavorando a qualcosa che cambierà il mondo.
Veronica Quaife
: Secondo loro, sì.
Seth Brundle
: Sì, ma mentono. Io no.
Dal film:
La mosca
Scheda film e trama
Frasi del film
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