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Aforismi Sede - parte 4
Frasi trovate
:
844
Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece
sede
re ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza capire perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre arrabbiato e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli faccio sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò fuori due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il fine ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Ce ne fossero tanti, oggi, di scrittori e uomini come lui! Ricordo di averlo incontrato un giorno lontano ‐ anni Sessanta ‐ a un dibattito televisivo dove si parlava di animali e natura. Naturalmente venni considerato un "nemico degli animali e della natura" perché cacciatore e tutti mi furono contro. Solo Fabio Tombari venne a
sede
rsi vicino a me, dalla mia parte. Gli ricordai che di lui avevo letto, in prigionia e chissà come capitati nel lager, due libri: Tutta Frusaglia e Il libro degli animali. Fummo subito amici. Caro, vecchio Fabio!
Mario Rigoni Stern
Frasi di Mario Rigoni Stern
Szpilman
: C'è un'ordinanza che vieta agli ebrei di sostare nei giardini.
Dorota
: Stai scherzando?
Szpilman
: No, per niente. Ci potremmo
sede
re su una panchina, ma c'è un'altra ordinanza che vieta agli ebrei di
sede
rsi sulle panchine.
Dorota
: Ma è assurdo!
Szpilman
: Possiamo stare in piedi e parlare, non penso che ciò sia vietato.
Dal film:
Il pianista
Scheda film e trama
Frasi del film
Devi tenerla come se la pelle della sua coscia... fosse la tua ragione di vita. Lasciarla andare come se qualcuno ti strappasse il cuore! Tirarla a te come se dovessi pos
sede
rla... proprio qui sulla pista da ballo!
Paulina
Dal film:
Shall We Dance
Scheda film e trama
Frasi del film
Mike
: Di cosa vogliamo parlare, Wells.
Kenny
: Anello di fuoco, Mike. Anello di fuoco.
Mike
: Stai suonando il mio pezzo forte. Quel fuoco si è spento.
Kenny
: Che dici? Come sarebbe?
Mike
: E' opinione dei miei illustri colleghi geologi, che tutta questa faccenda sia... per citarli: un mucchio di stronzate.
Kenny
: E chissenefrega, no?! Ti sei sbagliato. Che ci vuoi fare?
Mike
: In questo ramo non c'è giusto o sbagliato. O fai centro o lo manchi. C'è l'oro qui.
Kenny
: Sono molto felice di saperlo. Dico sul serio. Io ti credo. Mi fido di te.
Mike
: Non per deludere le tue speranze, ma non pensi che siano venuti altri prima di te con la stessa idea? E, da quello che vedo... con più soldi?
Kenny
: L'anello di fuoco! Esiste, Mike! L'ho capito da subito. Mi ha colpito come un fulmine del cazzo e non l'ho mai scordato. Avanti ridi! Figurati, ci sono abituato. Ma senti questa: non soltanto io ti credo, io lo so.
Mike
: Non lo sai.
Kenny
: Io l'ho visto.
Mike
: Tu non capisci.
Kenny
: Lo so.
Mike
: Nessuno mi sosterrebbe.
Kenny
: Io sì. Tu dimmi solo dove scavare, Mike, e io mi assicurerò che i costi siano coperti.
Mike
: Senza offesa, Wells. Ma... Hai l'aria di uno che per venire qui ha fatto una rapina. Tu non sai niente di me.
Kenny
: Tu sai che è ancora lì. La gente lo sa. Te lo leggo negli occhi: ci credi ancora! Capisco. Anch'io sono nato sul fianco della montagna. Mio padre ha grattato tutto quello che pos
sede
va da una cazzo di roccia. E' morto con le unghie sporche di terra. E io voglio fare lo stesso! Questo business mi ha scaricato anni fa. Forse nemmeno tu ora stai andando proprio al massimo. Dimostriamo che hanno torto! Tu e io, dimostriamo che hanno torto marcio. E sai come? Tu lo sai come. Con l'anello di fuoco! Hai ragione, Mike. L'hai chiamato tu così. Solo che non l'hai ancora trovato. Dimmi che sono pazzo, e riparto subito.
Mike
: Sei pazzo.
[si alza per andarsene, poi si ferma]
Ce l'hai un cappello, Wells?
Kenny
: Certo che ce l'ho. Andiamo da qualche parte?
Dal film:
Gold - La grande truffa
Scheda film e trama
Frasi del film
Tony
: ... e mi dice: "Mia moglie è una spaccapalle, me le sta a rompere giorno e notte. Mia figlia ha sposato uno sfigato che più sfigato non ce n'è, e io ho uno sfogo al culo che se solo provo a
sede
rmi vedo le stelle. Però sai come sono fatto, non mi lamento". Ah, ah, ah!
Drugo
: Già, porca puttana, uno sfogo al culo! Allora se è così... Devo dirti una cosa, amico mio.
Stamattina mi sentivo proprio l'ultima delle schifezze, una vera merda ambulante, già. Ho perso dei soldi, e...
Tony
: Sai che cosa devi fare? Non ci pensare, fai finta che non è successo niente.
Drugo
: Ma sì, si fottano i soldi! Chi se ne frega! La vita va avanti.
Tony
: Già. Casa, dolce casa! Ehi, senti un po'.
Drugo
: Hm?
Tony
: Chi è l'amico con la Volkswagen?
Drugo
: Eh?
Tony
: Quello. Ci ha seguiti fin qua.
Drugo
: Ma di chi stai parla... Ah! Ma che fai?
Autista
: Sali in macchina, figlio di puttana, niente storie!
Drugo
: Ehi! Ehi! Sta' attento, amico, ho roba da bere in mano! Oh!
Lebowski
: Cominci a parlare e parli in fretta, pagliaccio e incapace!
Brandt
: Abbiamo cercato disperatamente di aggiungerla.
Lebowski
: Dove sono i miei soldi, smidollato?
Drugo
: Ah... Beh, io... io... ah... io non...
Lebowski
: Quelli i soldi non li hanno avuti, imbecille! Non hanno avuto un centesimo! La vita di Bunny era nelle sue mani!
Brandt
: Questo ci angoscia, Drugo.
Drugo
: No. E no, bello. Non ho sbagliato. Io...
Lebowski
: Non ha sbagliato?
Drugo
: E no.
Lebowski
: Qui c'è un aereoplano che si è schiantato contro le montagne!
Drugo
: No, scusi, andiamo, a chi è disposto a credere? A quelli? Noi abbiamo consegnato il malloppo.
Lebowski
: Noi chi?
Drugo
: Io! Pluralis maiestatis, lo usano anche i giornalisti. Io ho consegnato il malloppo, esattamente come... Senta, io ho delle informazioni certe, lo sa? Alcuni fatti venuti alla luce. Senta, le è venuto in mente che... invece... invece di... ah... girare in tondo e... e prendersela con me, data la natura di questa faccenda strana... la cosa potrebbe essere anche più... ah... complessa. Voglio dire che... potrebbe non trattarsi di un semplice... capito?
Lebowski
: Si può sapere di che accidenti sta blaterando?
Drugo
: Ah, glielo dico io di cosa sto blaterando. Ho avuto delle informazioni, amico, merda che èvenuta a galla. Cazzo, amico! Si è rapita da sola, ecco. È così. Rifletta un attimo, vuole? Giovane moglie da esibire, per usare un'espressione dei nostri tempi, deve... deve soldi a mezzo mondo, incluso un noto pornografo. E questo mi sta bene, è tutto tranquillo. Ma... Ma io dico... lei ha bisogno di soldi, porca puttana, no? E ovviamente quelli dicono di non averli avuti... perché... perché lei ne vuole di più, porca puttana. I vizi si pagano, come saprà anche lei. Ma, dico, una cosa del genere non l'ha mai pensata, signore?
Lebowski
: No, signor Lebowski, una cosa del genere non l'ho mai pensata.
Brandt
: Non l'abbiamo mai pensata, Drugo.
Drugo
: Va bene. Allora adesso sapete della merda venuta a galla, e... Quindi... Ma... ma d'altra parte è per questo che mi pagate. Visto che ne parliamo, vi sarebbe possibile darmi... darmi i ventimila dollari in contanti? Perché devo verificare l'operazione con il mio commercialista. Sapete, all'improvviso rischio di superare l'aliquota e...
Lebowski
: Brandt, gli dia pure la busta.
Drugo
: Oh, beh, se avete già preparato l'assegno, fa... fa lo stesso, eh?
Brandt
: L'abbiamo ricevuta questa mattina.
Lebowski
: Visto che lei ha fallito, signor Lebowski, pur nel modesto incarico che le era stato assegnato, visto che lei ha rubato il mio denaro, visto che lei ha spudoratamente tradito la mia fiducia, non ho altra scelta se non dire a quegli sbandati di adoperarsi per quanto necessario allo scopo di recuperare i soldi da lei, Jeffrey Lebowski! E Brandt mi è testimone. Le dirò un'altra cosa: le ulteriori sofferenze che Bunny dovesse patire ricadranno sul suo capo, moltiplicate per dieci, quant'è vero Iddio. Non tollererò un altro dito mozzato.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
A Saratoga la stagione delle corse era al culmine. Il termometro era salito oltre i trenta gradi, e una nebbiolina dorata filtrava i raggi del sole, alzandosi dagli olmi lunga la via di fronte al Grand Union Hotel e dagli stenti prati disseminati di giovani abeti e protetti contro le scorrerie di cani e bambini da una bassa staccionata bianca. La signora St. George, il cui marito era fra i più appassionati di corse,
sede
va nell'ampia veranda dell'hotel, con una brocca di limonata ghiacciata sul tavolo accanto e un ventaglio di palma nella piccola mano, scrutando l'esterno attraverso le altissime colonne bianche del portico, che tanto spesso ricordavano ai viaggiatori in possesso di una certa cultura il Partenone di Atene.
Edith Wharton
Cit. da
I bucanieri ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
Sin da bambino ero convinto di pos
sede
re un dono: quello di poter pescare la carta che volevo, dopo averla pensata intensamente. Mio padre mi diceva che ero stupido a illudermi, ma io sapevo che se ci avessi davvero creduto e ci fossi riuscito, beh, altri l'avrebbero senz'altro definita una magia.
Bret Maverick
Dal film:
Maverick
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e
sede
rsi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Ehi, Bol! Bello! Bravo, cagnone. Salve, sono Jennifer.
Mr. Lightman
: Ah.
Jennifer
: C'è David?
Mr. Lightman
: Piacere. Ah, sì, è in camera sua.
Jennifer
: Grazie.
Mr. Lightman
: Hai mai sentito la parola "topica"?
Jennifer
: Topica? Eh, no, mai. Mi dispiace.
Mr. Lightman
: Nemmeno io.
David
: Sì?
Jennifer
: Ciao! Dove sei stato?
David
: Come?
Jennifer
: È una settimana che non vieni a scuola. Sei malato?
David
: Ah... No, no. Stavo... stavo facendo delle cose. Ti vuoi
sede
re? Come stai?
Jennifer
: Bene. Vado a prendere un po' d'acqua, okay?
David
: Okay.
Jennifer
: Ma cos'è tutta questa roba?
David
: Eh, niente. Stavo solo... Stavo cercando di saperne di più sul tipo che ha progettato quei programmi gioco. Volevo scoprire la sua parola d'accesso.
Jennifer
: Perché?
David
: Perché? Beh...
Jennifer
: Ma che gusto particolare c'è a giocare con una macchina?
David
: Ah, no. No, non è solo una macchina. Ecco, guarda qui. È una videocassetta che ho preso in biblioteca. Riguarda quel tipo, Falken. Si interessava di giochi, oltre che di computer. Li programmava perché giocassero a dama, a poker, a scacchi...
Jennifer
: E cosa c'è di straordinario? Lo fanno tutti, adesso.
David
: No, no, no, no, no. Lui fece una cosa fantastica: lui... lui progettò un computer che poteva imparare dai propri sbagli, così migliorava ad ogni successiva partita. Il sistema, in realtà, imparava ad imparare. Poteva insegnare a se stesso. Beh, se riuscissi a scoprire quella benedetta parola di accesso potrei attivare il computer. Quello è lui, Falken.
Jennifer
: È lui quello? Ma guarda. Ha un aspetto molto interessante. Non puoi scrivergli, non so, telefonargli?
David
: No, è deceduto.
Jennifer
: Deceduto?
David
: Già. Ecco, guarda. Questo è il suo necrologio.
Jennifer
: Non era molto vecchio.
David
: Beh, abbastanza. 41 anni.
Jennifer
: 41? Allora lo era.
David
: Quello è suo figlio.
Jennifer
: Ah, sì? Questo è davvero triste. Hai letto che il figlio e la moglie erano morti in un incidente?
David
: Sì. L'ho letto.
Jennifer
: Negli anni che seguirono la tragica fine della sua famiglia, la salute del dottor Falken andò deteriorandosi. Mio padre ha 45 anni. Ricordo che una volta si ammalò gravemente, pensavamo che stesse per...
David
: Come si chiamava?
Jennifer
: Mio padre?
David
: No, no. No, il figlio di Falken.
Jennifer
: Ah. Joshua.
David
: Non può essere così semplice. Ehi!
Jennifer
: Che c'è?
David
: Ho trovato qualcosa. Salve professor Falken. Ci sono!
Jennifer
: Ah!
David
: Crede che io sia Falken. Salve.
Jennifer
: Ma come fa a chiederti come stai?
David
: Chiede tutto quello che è programmato a chiedere. Vuoi sentirlo parlare?
Jennifer
: Okay.
David
: Gli chiederò come sta. Io sto bene. Come stai tu?
Joshua
: Benissimo. È passato molto tempo. Può spiegarmi la cancellazione del suo permesso di utilizzazione il 23 giugno 1973?
David
: È morto in quella data. Capita che alle volte la gente sbagli.
Joshua
: Sì, è vero.
Jennifer
: Ma come fa a parlare?
David
: Eh, non è una vera voce. Quest'apparecchio interpreta i segnali emessi dal computer e li trasforma in suoni.
Joshua
: Vogliamo fare una partita?
David
: Oh!
Jennifer
: Sentiva la mancanza di Falken.
David
: Già. Buffo, no?
Jennifer
: Sì.
David
: Sì, volentieri! Ti andrebbe Guerra Termonucleare Globale?
Joshua
: Non preferirebbe una bella partita a scacchi?
David
: Dopo. Giochiamo alla Guerra Termonucleare Globale.
Joshua
: Bene.
David
: D'accordo! Caspita!
Joshua
: Da che parte vuole stare?
David
: Io prendo i russi.
Joshua
: Elencare gli obiettivi prioritari, prego.
David
: Chi vogliamo colpire per primo?
Jennifer
: Ah, vediamo. Che te ne pare di... di Las Vegas?
David
: Las Vegas! Ottimo! E poi? Seattle!
Jennifer
: Sì! È qui fuori.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Maître
: Buonasera, signora.
Adrienne
: Buonasera, ho appuntamento qui con una persona, Adam Lucash.
Maître
: No, no mi pare che sia arrivato. Vuole guardare lei se c'è?
Adrienne
: No, vede... è che veramente non lo conosco.
Maître
: Ah, be'... se vuole può aspettarlo seduta al bar o al suo tavolo. Glielo indicherò io quando arriva.
Adrienne
: Grazie, preferisco
sede
rmi al tavolo.
Maître
: Certo, bene.
Dal film:
Doppio inganno
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente Viaggi
: Benvenuta alla Air O. Posso aiutarla?
Sposa
: Okinawa. Solo andata.
Speaker
: Capitolo Quattro. L'uomo di Okinawa.
Sposa
: Salve.
Hattori
: Benvenuta. Benvenuta. Tu inglese?
Sposa
: Beh, quasi. Americana.
Hattori
: Americana. Benvenuta, americana.
Sposa
: Domo.
Hattori
: Io parlo molto bene tua lingua. Tu detto "domo"? Parli giapponese?
Sposa
: No, no. Solo qualche parola che ho imparato l'altro ieri. Ehm... Posso
sede
rmi qui?
Hattori
: Oh, certo, certo, certo. Prego, siedi. Oh... Quale altre parole hai imparato?
Sposa
: Ah...
Hattori
: Oh, solo un momento. C'è una cliente. Porta del tè, sbrigati.
Tizio pelato
: Sto guardando la mia soap opera.
Hattori
: Oh, merda! Pigro bastardo. Al diavolo la soap opera. Muoviti!
Tizio pelato
: Il tè è caldo. Perché non lo servi tu per una volta?
Hattori
: Sta' zitto! Alza le chiappe e vieni qui! Oh, mi scuso... Oh, che altre parole giapponesi conosci?
Sposa
: Oh, vediamo... "Arigatò".
Hattori
: "Arigatò". Bene.
Sposa
: Ehm... Oh, l'ho già detto "domo", vero?
Hattori
: Sì. Sì, sì, sì, sì.
Sposa
: "Konnetiewa".
Hattori
: Ah, ah, ah, ah... "Kon-nichi-wa". "Konnichiwa". Prego, ripeti.
Sposa
: "Konnichiwa".
Hattori
: Perfetto. Bene, bene, bene. Tu dici parole giapponesi come se tu giapponese.
Sposa
: Ah, adesso mi prende in giro!
Hattori
: No, no, no, no, no. Sono molto serio in questo. Pronuncia tua molto buona. Tu dici "arigatò" come noi dice "arigatò". Oh, oh, oh!
Sposa
: Beh, grazie. Cioè, arigatò.
Hattori
: Dovresti imparare giapponese. Molto facile.
Sposa
: Ah, ah, ah! Avevo sentito che è un'impresa dura.
Hattori
: Molto difficile. Ma tu hai lengua giapponese.
Sposa
: Ah, ah, ah, ah!
Hattori
: Okay, okay.
[...]
Oh, mio Dio. Che diavolo è successo al tè? Sbrigati, per la miseria! Pelandrone.]
Tizio pelato
: Che cosa vuoi?
Sposa
: Come dice, scusi?
Hattori
: Cosa bevi.
Sposa
: Oh, sì. Vorrei del sakè caldo, grazie.
Hattori
: Vuoi sakè caldo? Molto bene. Un sakè caldo!
Tizio pelato
: Sake? A metà giornata?
Hattori
: Mattina, sera, pomeriggio. Che ti frega, porta il sakè!
Tizio pelato
: Perché devo portarlo sempre io il sakè? Ascoltami bene. Da 30 anni tu prepari il pesce e io porto il sakè. Se fossimo nell'esercito, sarei già Generale.
Hattori
: Saresti Generale, dici? Se tu fossi Generale io sarei Imperatore, e tu porteresti comunque il sakè. Quindi porta il sakè, pelato! Chiaro il concetto?
Tizio pelato
: Non sono pelato, mi sono solo rasato. Chiaro il concetto?
Hattori
: Scusa.
[...]
Oh, prima volta in Giappone?
Sposa
: Ah, ah.
Hattori
: Che cosa porta te in Okinawa?
Sposa
: Devo incontrare un uomo.
Hattori
: Oh, sì? Hai un amico che vive a Okinawa?
Sposa
: Non proprio.
Hattori
: No è amico?
Sposa
: Non l'ho mai visto.
Hattori
: Mai? Ah, ah! Chi è lui? Posso chiedere?
Sposa
: Hattori Hanzo.
Hattori
: Cosa vuoi da Hattori Hanzo?
Sposa
: Acciaio giapponese.
Hattori
: A che ti serve l'acciaio giapponese?
Sposa
: A uccidere dei parassiti.
Hattori
: Devono essere parassiti molto grossi, se ti serve l'acciaio di Hattori Hanzo.
Sposa
: Enormi.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Clarence Beeks
: Mi scusi!
Mortimer
: Speriamo di non rischiare troppo servendoci di mister Beeks per questo, e per il rapporto sui raccolti.
Randolph
: Non dimenticare che noi siamo coinvolti in un esperimento scientifico molto importante, Mortimer, e mister Beeks si è sempre dimostrato affidabile.
Beeks
: Oh, pardon. Scusi tanto.
Louis
: Ciao, Todd. Signori.
Presidente dell'Heritage Club
: Signori. C'è qualcosa di corrotto qui, all'Hermitage Club. Qualcosa che non aveva mai fatto la sua spregevole apparizione nel corso dei 280 anni della storia del nostro club. C'e un ladro, signori, e questo ladro è seduto fra noi. Non un comune ladro come l'uomo che Winthorpe ha avuto il fegato di affrontare ieri. No, signori, quest'individuo è cento volte più infame. Desidero presentarvi il signor Beeks dell'agenzia Lyndhurst.
Beeks
: Grazie. Signori, vorrei chiedervi di alzarvi tutti in piedi. Ora vi prego di appoggiare la vostra mano sinistra sulla spalla dell'uomo che sta alla vostra sinistra. E ora vi devo pregare di infilare la mano destra nella tasca della giacca del socio che è alla vostra destra, e di deporre il contenuto di queste tasche sul tavolo. Grazie. Potete
sede
rvi. Abbiamo segnato tre banconote da 50 con delle X rosse. Circa dieci minuti fa quelle banconote sono state rubate da una giacca nel guardaroba. Uno dei nostri incaricati ha assistito al furto.
Louis
: Ehi, ehi, un momento! Io non ho mai visto quei biglietti prima d'ora, lo giuro! Randolph, Mortimer, ma questo è inaudito. Cosa state facendo? Io non ho fatto niente di male!
Randolph
: Oh, Winthorpe! Meno male che i tuoi genitori non sono vivi e non possono vedere.
Louis
: Che cosa? No, no, aspettate! Questo è un atto oltraggioso. È pura follia! Io non ho alcun motivo di rubare! No, aspettate, non sono un ladro, io! Esigo una regolare inchiesta! Dovete almeno concedermi questo! Voglio essere ascoltato in un'inchiesta regolare!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Proximo
: Fuori. Fuori! Muovetevi! Congratulazioni, generale. Hai degli amici molto persuasivi.
Lucilla
: Mio fratello ha fatto arrestare Gracco. Non possiamo aspettare ancora. Dobbiamo agire sùbito. Proximo verrà a mezzanotte e ti condurrà alla porta. Il tuo servo Cicero sarà là ad attenderti coi cavalli.
Massimo
: Hai organizzato tutto tu?
Lucilla
: Sì.
Massimo
: Stai rischiando troppo.
Lucilla
: Ho troppo da farmi perdonare.
Massimo
: Tu non hai niente da farti perdonare. Ami tuo figlio. Sei forte per lui.
Lucilla
: Sono così stanca di essere forte. Mio fratello odia il mondo intero, e te più di tutti.
Massimo
: Perché tuo padre aveva scelto me.
Lucilla
: No. Perché mio padre ti amava. E perché io ti amavo.
Massimo
: Tanto tempo fa.
Lucilla
: Ero molto diversa allora?
Massimo
: Ridevi di più.
Lucilla
: Mi sono sentita sola tutta la vita, tranne che con te. Devo andare.
Massimo
: Sì.
Lucio
: E questo, questo e questo! E questo, e questo! E questo, e questo! E questo, e questo, e questo! E questo, e questo! E questo, e questo! E questo! E questo! E questo! E questo! Colpito!
Commodo
: Non è tardi per giocare al legionario?
Lucio
: Non sono un legionario.
Commodo
: Non sei un legionario?
Lucio
: Sono un gladiatore.
Commodo
: Un gladiatore? I gladiatori combattono soltanto nei giochi. Non preferiresti essere un grande condottiero romano, come Giulio Cesare?
Lucio
: Io sono Massimo, il salvatore di Roma!
Commodo
: Il salvatore di Roma? E chi ha detto questo?
Lucilla
: Dov'è Lucio?
Serva
: È con l'imperatore, augusta Lucilla.
Lucio
: Non è vero.
Commodo
: Sì, l'ha fatto. Lì ha preso da un cesto, e se l'è premuto contro il seno, proprio qui, sopra il cuore.
Lucio
: L'ha morsa sul seno?
Commodo
: Sì. Vedi, Lucio, a volte càpita che le donne di stirpe reale si comportino in modo strano e facciano cose molto bizzarre in nome dell'amore.
Lucio
: Io credo che sia sciocco.
Commodo
: Anch'io. Anch'io. Sorella, unisciti a noi. Stavo leggendo al mio caro Lucio.
Lucio
: Anche io stavo leggendo.
Commodo
: Sì, è un fanciullo molto acuto. Sarà un grande imperatore un giorno. Stavamo leggendo del grande Marco Antonio e delle sue avventure in Egitto.
Lucio
: E la regina si uccise con un serpente.
Commodo
: E aspetta di sentire cosa accadde ai nostri predecessori. Se sarai molto buono, domani sera ti racconterò la storia dell'imperatore Claudio. Egli fu tradito da coloro che gli erano più vicini. Dal suo stesso sangue. Bisbigliavano negli angoli bui, e uscivano a notte fonda e cospiravano, e cospiravano. Ma l'imperatore Claudio sapeva che stavano tramando. Egli sapeva che erano come piccole api industriose. E una sera si
sede
tte accanto a una di loro, la guardò negli occhi e le disse: Raccontami che cosa stai combinando, piccola ape affaccendata, o abbatterò coloro a te più cari. E tu mi vedrai fare il bagno nel loro sangue. E l'imperatore aveva il cuore spezzato. La piccola ape l'aveva ferito più profondamente di quanto potesse fare chiunque altro. E che cosa pensi che sia accaduto dopo, Lucio?
Lucio
: Non lo so, zio.
Commodo
: La piccola ape gli raccontò tutto.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Marco Aurelio
: Sei pronto a fare il tuo dovere per Roma?
Commodo
: Sì, padre.
Marco Aurelio
: Tu non diventerai imperatore.
Commodo
: Quale uomo più anziano e più saggio prenderà il mio posto?
Marco Aurelio
: I miei poteri passeranno a Massimo al quale saranno affidati finché il Senato sarà pronto a governare, ancora una volta. Roma deve tornare a essere una Repubblica.
Commodo
: Massimo?
Marco Aurelio
: Sì. La mia decisione ti delude?
Commodo
: Una volta mi scrivesti considerando quattro delle principali virtù: saggezza, giustizia, fermezza e temperanza. Leggendo quello scritto capivo di non pos
sede
rle. Ma ho altre virtù, padre. Ambizione. Questa può essere una virtù quando ci conduce a eccellere. Intraprendenza. Coraggio. Forse non sul campo di battaglia, ma... ci sono molte forme di coraggio. Devozione. Alla mia famiglia, e a te. Ma nessuna delle mie virtù era sul tuo scritto. Anche allora era come se non mi volessi come figlio.
Marco Aurelio
: Oh, Commodo, stai esagerando.
Commodo
: Vado scrutando i volti degli dei, cercando il modo di compiacerti, affinché tu sia fiero di me. Una parola gentile, o se almeno una volta mi avessi abbracciato o tenuto stretto al tuo petto, per me... sarebbe stato come il sole nel cuore per mille anni. Cosa odi in me a tal punto?
Marco Aurelio
: No, Commodo...
Commodo
: Non volevo altro che... che essere degno di te, Cesare. Padre.
Marco Aurelio
: Commodo, le tue mancanze come figlio sono il mio fallimento come padre. Figlio mio.
Commodo
: Padre! Massacrerei il mondo intero se solo tu mi amassi!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia grande passione è sempre stata la radio, dove tuttora mi sento completamente a mio agio perché è pura parola. Sin da piccolo, prima di addormentarmi, la ascoltavo: a casa ne pos
sede
vamo una enorme, per trasportarla bisognava essere in due.
Maurizio Costanzo
Frasi di Maurizio Costanzo
Bilbo
: Salve, salve. Grassotto Bolgeri. Ah, ah, ah! Che piacere vedervi, accomodatevi.
Frodo
: Coraggio, Sam, invita Rosie a ballare!
Sam
: Credo che mi scolerò un'altra birra.
Frodo
: Oh, no, mio caro. Buttati! Eh, eh, eh, eh!
Gandalf
: Oh!
Bilbo
: E io stavo lì, alla mercé di tre mostruosi Troll. E tutti e tre discutevano tra loro su come ci avrebbero cucinati. Se arrostirci allo spiedo o
sede
rsi su di noi uno a uno, riducendoci a gelatina! Passarono così tanto tempo a discutere del come e del perché, che i primi raggi del sole sbirciarono sopra la cima degli alberi, fft! E li trasformarono in pietra.
Gandalf
: Ah, ah, ah!
Pipino
: Presto!
Gandalf
: Oh! Sono partiti!
Merry
: No, no, quello grande, quello grande.
Pipino
: Eh? Fatto!
Merry
: Devi infilarlo nel terreno.
Pipino
: È nel terreno!
Merry
: Fuori!
Pipino
: L'idea è stata tua!
Hobbit
: Guardate là!
Frodo
: Bilbo! Bilbo, attento al drago!
Bilbo
: Drago? Sciocchezze, non si vede un drago in questa zona da un migliaio di anni!
Hobbit
: Oh!
Merry
: Bello quello!
Pipino
: Prendiamone un altro. Ah...
Gandalf
: Meriadoc Brandybuck e Peregrino Tuc. Dovevo immaginarlo.
Hobbit
: Discorso, Bilbo! Discorso!
Frodo
: Discorso!
Bilbo
: Miei cari Baggins e Boffin! Tuc e Brandybuck! Scavari! Paffuti! Soffiatromba! Bolgeri! Serracinta! E Tronfinpiede!
Tronfinpiedi
: Tronfinpiedi!
Bilbo
: Oggi è il mio centoundicesimo compleanno!
Hobbit
: Tanti auguri!
Bilbo
: Ahimè. Centoundici anni di vita non sono sufficienti in mezzo a della gente così straordinaria e ammirevole. Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà
dell'affetto che meritate.
Hobbit
: Cosa?
Bilbo
: Io... Io ho da fare. Ho rimandato troppo a lungo. Mi duole annunciare che questa è la fine. Io me ne vado. Vi saluto dal più profondo del cuore. Addio.
Hobbit
: Oh!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Sapevamo che a cinque ore di distanza ogni tedesco che sorprendesse un francese, ogni francese che cogliesse un tedesco lo assaliva alla baionetta o lo ammazzava con una bomba a mano, ricevendone in cambio una medaglia al valore; sapevamo che dall'una e dall'altra parte milioni di persone avevano il solo sogno di distruggersi e di cancellarsi dalla superficie terrestre reciprocamente, sapevamo che i giornali avversari parlavano soltanto con la schiuma alla bocca, mentre noi, un pugno d'uomini fra tanti milioni, non soltanto
sede
vamo pacifici alla stessa tavola, ma ci sentivamo stretti da lealissima, appassionata fraternità.
Stefan Zweig
Cit. da
Il mondo di ieri
Frasi di Stefan Zweig
Se tento di trovare una formula comoda per definire quel tempo che precedette la prima guerra mondiale, il tempo in cui son cresciuto, credo di essere il più conciso possibile dicendo: fu l'età d'oro della sicurezza. Nella nostra monarchia austriaca quasi millenaria tutto pareva duraturo e lo Stato medesimo appariva il garante supremo di tale continuità. I diritti da lui concessi ai cittadini erano garantiti dal parlamento, dalla rappresentanza del popolo liberamente eletta, e ogni dovere aveva i suoi precisi limiti. La nostra moneta, la corona austriaca, circolava in pezzi d'oro e garantiva così la sua stabilità. Ognuno sapeva quanto pos
sede
va o quanto gli era dovuto, quel che era permesso e quel che era proibito: tutto aveva una sua norma, un peso e una misura precisi.
Stefan Zweig
Cit. da
Il mondo di ieri ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Nel Circo Massimo di Roma stava volgendo al termine la sanguinosa lotta di due giganteschi Eruli contro una muta di cinghiali ircani, quando verso la terza ora del pomeriggio una crescente irrequietezza cominciò a diffondersi tra le migliaia di spettatori. Dapprima soltanto i più vicini s'erano accorti che nella tribuna appartata, riccamente adorna di tappeti e di statue, dove l'imperatore Massimo
sede
va in mezzo alla sua corte, era entrato un messaggero coperto di polvere, reduce visibilmente da una affannosa cavalcata; e l'imperatore, appena ascoltato il messaggio, contrariamente all'uso, s'era alzato nel bel mezzo dell'emozionante gioco; con uguale fretta inusitata l'intera corte lo aveva seguito, e presto si vuotarono anche i seggi dei senatori e degli alti dignitari. Una ritirata così precipitosa non poteva non avere un motivo eccezionale. Invano squillanti fanfare annunciarono una nuova lotta, e un leone numidico dalla bruna criniera e il cupo ruggito fu lanciato incontro ai brevi coltelli dei gladiatori la cupa ondata dell'inquietudine, orlata dalla spuma di volti atterriti e interroganti, s'era alzata irresistibile e si propagava per i ranghi dell'anfiteatro. Gli spettatori balzavano in piedi, s'indicavano l'un l'altro i posti vuoti degli alti dignitari, chiedevano, rumoreggiavano, gridavano e fischiavano; a un tratto, e non si seppe chi per primo l'avesse lanciata, si divulgò la voce confusa che i vandali, i temuti pirati del Mediterraneo, fossero approdati alle foci del Tevere con una flotta potente e fossero già in marcia contro la città ignara.
Stefan Zweig
Cit. da
Il candelabro sepolto ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Jack Swigert
: La cosa più importante quando entri nel modulo lunare è la posizione e la velocità relativa.
Tracey
: Ah!
Jack
: Ora diciamo che questo sono io nel modulo di comando e questa sei tu.
Tracey
: Va bene.
Jack
: Nel LEM.
Tracey
: Hm-hm.
Jack
: Questa che spunta fuori si chiama la sonda.
Tracey
: Dici sul serio?
Jack
: Parola d'onore. E, Tracey, ti assicuro che quando la senti scivolare dentro, e tutto combacia, non c'è niente di simile al mondo.
Tracey
: Ah, ah, ah, ah!
Jim Lovell
: Sì, crede di essere un grande comico.
Pete Conrad
: Arriva il propellente liquido!
Jim
: Ma che cosa festeggiamo?
Jack
: Come vanno le cose al Controllo Missione?
Jim
: È un manicomio. Camminano avanti e indietro, fumano come ciminiere, Gene Kranz sta per partorire. Jim Lovell.
Tracey
: Ciao.
Jack
: Questa è Tracey.
Jim
: Molto piacere, Tracey.
Jack
: Ecco, è lui il grand'uomo. Gemini 7, Gemini 12, Apollo 8. Il primo a girare attorno alla Luna. Il signore ha fatto dieci giri.
Jim
: Sì, e con una mano sola sul volante. Fate come a casa vostra, eh? Ehi, Marilyn!
Marilyn Lovell
: Ma dove ti eri cacciato?
Jim
: Questo è l'ultimo champagne in tutta Houston.
Marilyn
: Bravo. Bravissimo.
Jim
: Grazie. Il resto è a posto?
Marilyn
: Tutto in rotta comandante.
Jim
: Perfetto. Ehi! Cadetto Lovell.
Jay Lovell
: Ciao, papà.
Jim
: Mettile in ghiaccio con le altre. Ce le beviamo dopo. Hai litigato col barbiere per caso?
Jay
: Sono in vacanza, lo sai.
Jim
: Tagliarsi i capelli.
Ken Mattingly
: Non mi dispiacerebbe essere lassù stasera.
Fred Haise
: E a chi dispiacerebbe? Non ci pensare, il nostro turno arriverà. Non chiuderanno il programma prima del numero 14.
Ken
: Sai, mi ha telefonato mio cugino.
Fred
: Hmm.
Ken
: Dice chi abbiamo corrotto per entrare nel team di Lovell.
Fred
: Ah, si?
Ken
: Gli ho risposto che... che volevano che lui avesse i migliori.
Fred
: E li hanno trovati. Eh, eh, eh!
John Young
: Che canale mettiamo?
Ospiti
: Forza, metti Walter! Cambia! Vogliamo Walter! Walter! Ah, ecco. John, alza il volume! Alza!
Cronkite
: ...ha appena finito di indossare le tute spaziali, gli stivali, e...
Pete
: Un momento d'attenzione, prego.
Cronkite
: ...il casco.
Pete
: Vi ringrazio per aver partecipato a questa prova generale del mio atterraggio con l'Apollo 12. No, aspetta. Ci dovremo tutti soffermare per sottolineare l'esemplare, anzi, diciamo eroico impegno dimostrato dalla riserva di Neil Armstrong per questa storica passeggiata lunare e, naturalmente, per il suo equipaggio. Un bell'applauso per Jim Lovell, Ken Mattingly e Fred Haise!
Jim
: Lasciate che vi dica una cosa. No, no, guardate che sto parlando. Vieni qui, Fred. Anche tu, Ken, vieni.
Marilyn
: Eccolo! Ecco Armstrong! È lui, ragazzi!
Tracey
: Ooh!
Marilyn
: Zitti e seduti!
Ospite
: Guardate! Eccolo, è lui!
Jim
: Ehi!
Bruce McCandless
: Sì, qui Houston.
Jim
: Ragazzi!
Edwin Eugene "Buzz" Aldrin
: Abbiamo fatto un buon allunaggio. Okay. Possiamo controllare la posizione del...
Marilyn
: Forza, mettetevi a
sede
re.
Aldrin
: ...diaframma che dovrei dare alla telecamera.
Neil Armstrong
: Cosa?
Pete
: Jim, è troppo tardi per rinunciare?
Jim
: No, no. Ha... ha ancora tempo. Basta solo che qualcuno gli dia il segnale.
Cronkite
: Armstrong è sulla Luna.
Jim
: Lascia perdere, Neil! Torna dentro! Torna dentro!
Cronkite
: Ecco il suo piede che calca la superficie lunare.
McCandless
: Bene, Neil, ti vediamo scendere la scaletta, ora.
Armstrong
: Io...
Cronkite
: Amici, guardate queste immagini.
Armstrong
: ...sono ai piedi della scaletta. Le zampe del LEM affondano nella superficie solo di un paio di pollici. Sembra una specie di polvere.
Cronkite
: Armstrong è sulla Luna.
Armstrong
: Okay, adesso scendo.
Cronkite
: Neil Armstrong, americano di 38 anni, scende sulla superficie della Luna. Oggi è il 20 Luglio del 1969.
Armstrong
: È un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l'umanità.
Cronkite
: Avete sentito le sue parole. "È un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l'umanità".
Armstrong
: Sprofondo per una piccola frazione di pochi... un ottavo di pollice, ma posso vedere...
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Dica ai capi ed ai guerrieri che sono loro amico
[...]
: là oltre il confine di tutti gli stati, saranno proprietari di terra loro, che pos
sede
ranno finché l'erba crescerà e l'acqua scorrerà; io li proteggerò e sarò per loro amico e padre.
Andrew Jackson
Frasi di Andrew Jackson
Ho trascorso molti anni in chiesa come in una grande scuola. Mio padre era un predicatore, mia madre era la pianista della congregazione. Così io
sede
vo sempre sulla panca del pianoforte accanto a lei mentre suonava. Essere lì è stato come studiare la parte spirituale dell'uomo.
Al Jarreau
Frasi di Al Jarreau
Devo ancora incontrarla, questa donna che vuole avere tanti bambini. Ciò non significa che io abbia mai negato il fatto che la maggior parte delle donne vogliano avere un bambino, sebbene anche questo sia sempre stato esagerato dai maschi. Ho conosciuto un discreto numero di donne che, pur essendo femminili fino all'osso, non pos
sede
vano quello che dovrebbe essere l'innato spirito materno o desiderio di avere figli. Vi sono senza dubbio delle eccezioni. Ma come si sa le eccezioni confermano la regola.
Emma Goldman
Frasi di Emma Goldman
Mary Jackson
: Resteremo disoccupate andando in giro con questa carcassa
[l'auto è in panne]
.
Dorothy Vaughan
: Li puoi fare a piedi venticinque chilometri!
Katherine Johnson
: ...O col bus, se ti fanno
sede
re.
Dal film:
Il diritto di contare
Scheda film e trama
Frasi del film
... la signorina aveva un gatto, e suonava la chitarra. Nei giorni in cui il sole picchiava forte si lavava i capelli, poi, assieme al gatto, un maschio rosso tigrato, si metteva a
sede
re sulla scala di soccorso a pizzicare la chitarra mentre i capelli asciugavano. Ogni volta che sentivo la musica, andavo a mettermi in silenzio accanto alla finestra. Suonava molto bene, e qualche volta cantava. Cantava con il timbro rauco, incerto di un adolescente. Conosceva tutti i grandi successi, Cole Porter e Kurt Weill; le piacevano soprattutto le arie di Oklahoma! che erano nuove quell'estate e che si sentivano dappertutto. Ma c'erano momenti in cui cantava cose che vi facevano domandare dove poteva averle imparate, o da dove mai potevano venire. Strane arie dolci-amare con parole che sapevano di pini e di prateria. Una diceva: Don't wanna sleep, Don't wanna die, Just wanna go travelin' through the pastures of the sky; e questa sembrava piacerle più delle altre, perché continuava a ripeterla anche quando i capelli erano già asciutti, anche quando il sole era tramontato e le finestre si illuminavano nel crepuscolo.
Truman Capote
Cit. da
Colazione da Tiffany
Frasi di Truman Capote
Comincia a gennaio la primavera siciliana, e via via che le piante fioriscono diventa il giardino di una maga: germoglia la menta sulle rive dei ruscelli, gli alberi morti si inghirlandano di rose canine, persino il brutale cactus mette teneri fiori. Quindi non mi fa paura l'arrivo dell'inverno: quale migliore prospettiva che quella di
sede
re davanti al fuoco ad aspettare la primavera?
Truman Capote
Frasi di Truman Capote
[Vedere un film in video]
è un'esperienza diversa
[rispetto al cinema]
. È come leggere un libro. Registri il film, ne vede un pezzo, poi il giorno dopo ne vedi un altro, hai le tue scene preferite. Penso che il video abbia davvero cambiato, forse in meglio, ma ha davvero alterato il cinema, perché la gente sa che può avere accesso al film, lo può pos
sede
re, qualcosa di impossibile e impensabile fino a poco tempo fa.
[...]
Credo che sia una cosa molto positiva avere accesso a un film come se si trattasse di un libro.
David Cronenberg
Frasi di David Cronenberg
A nessuno frega niente di un'anteprima! Niente conta fino a quando quella bastarda del New York Times non
sede
rà in platea la sera della prima!
Jake
Dal film:
Birdman
Scheda film e trama
Frasi del film
Marianne Beausejour
: Mio marito sta cercando di smettere
[di fumare]
. Dice che la guerra fa fumare tutti troppo.
Guy Sangster
: Ho sentito dire soltanto cose buone di lui. Solo cose buone.
Sede
tevi, prego. Suo marito parla solo francese?
Marianne Beausejour
: Oh, praticamente sì.
Dal film:
Allied
Scheda film e trama
Frasi del film
«A che ti serve pos
sede
re le stelle?», chiese il Piccolo Principe all'uomo
«Mi serve ad essere ricco».
«E a che serve essere ricco?».
«A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova».
«Io» disse il Piccolo Principe «possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. È utile ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle».
Dal film:
Il piccolo principe
Scheda film e trama
Frasi del film
Lei dovrebbe pos
sede
re il lotto di terra su cui quell'hamburger viene cotto.
[...]
L'affare non è nell'hamburger: è nel ramo immobiliare.
Harry J. Sonneborn
Dal film:
The Founder
Scheda film e trama
Frasi del film
Berlusconi è un fuorilegge. L'unica risposta è in
sede
penale e soprattutto civile. L'ultima sconcertante esibizione sui sondaggi falsi, al Tg1, denota uno straordinario sprezzo delle regole.
[11 aprile 2008]
Francesco Storace
Frasi di Francesco Storace
C'era una volta... Quale autore può ancora azzardarsi oggi di cominciare così la sua novelletta? Che vecchiume! Che roba noiosa! esclama il benevolo o piuttosto malevolo lettore, che, secondo il saggio avviso dell'antico poeta latino, vuole essere introdotto subito medias in res. Egli ha l'impressione che gli venga in casa un prolisso chiacchierone, il quale nemmeno è entrato, e già si mette a
sede
re comodamente e si raschia la gola, in procinto di attaccare un interminabile sproloquio. Ciò gli fa richiudere, seccato, il libro che aveva appena aperto. Ma l'editore della meravigliosa storia di mastro Pulce è invece convinto che quel modo lì di cominciare vada benissimo e sia anzi il migliore, motivo per cui i più eccellenti narratori di fiabe, che restano pur sempre le balie, le vecchie e simili, se ne sono serviti da che mondo è mondo.
Ernst Theodor Amadeus Hoffmann
Cit. da
Mastro Pulce ‐ Incipit
Frasi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann
Era più vecchio dei giorni che aveva vissuto e dei respiri che aveva esalato. Collegava il presente al passato, e l'eternità alle sue spalle gli palpitava dentro come un potente ritmo al quale ondeggiava come le mareggiate e le stagioni. Al fuoco di John Thornton
sede
va un cane dall'ampio torace con la zanna bianca e il pelo lungo; ma alle spalle lo pressavano e lo stimolavano le ombre di ogni genere di cane, mezzi lupi e lupi selvaggi, i quali assaporavano il gusto della carne che mangiava, bramavano la sua acqua, annusavano il vento con lui e con lui stavano in ascolto; e quando dormiva gli parlavano dei suoni della vita nella foresta, dettandone gli stati d'animo e guidandone le azioni, coricati al suo fianco a sognare con lui e anche oltre, facendosi materia stessa dei suoi sogni.
Jack London
Cit. da
Il richiamo della foresta
Frasi di Jack London
[Mentre sono catturati dalle truppe di Ming]
Zarkov
: Per ora, shhh. Chiunque essi siano, devono pos
sede
re una super intelligenza! Sono sicuro che riusciremo ad intenderci con loro.
Dale Arden
: Me lo mette per iscritto?
Flash Gordon
: Ma dove siamo?
Dale Arden
: Cos'è, un'accoglienza diplomatica?
Flash Gordon
: Io direi che è un'accoglienza militare.
Zarkov
: Se è militare sarà la nostra fortuna.
Flash Gordon
: Perché?
Zarkov
: Perché se è così troveremo dei sicuri alleati. Li guardi: questi poveri disgraziati stanno aspettando solamente qualcuno che li induca a ribellarsi!
Flash Gordon
: Non starà pensando a me, Zarkov?
Zarkov
: Sì!
Dale Arden
: Ah, insomma, voi uomini avete il pallino della rivoluzione! Pensiamo a tornare a casa, piuttosto!
Dal film:
Flash Gordon
Scheda film e trama
Frasi del film
Yoda
: Approvare questa nomina con leggerezza il Consiglio non può. Allarmante è la mossa del Cancelliere Palpatine.
Anakin
: Sì, capisco.
Windu
: Siederai nel Consiglio, ma non ti riconosciamo il rango di maestro.
Anakin
: Cosa? Come potete? È un oltraggio. È un'ingiustizia. Come si può stare nel Consiglio e non essere un maestro?
Windu
: Va' a
sede
rti, giovane Skywalker.
Anakin
: Perdonate, maestro.
Dal film:
Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
Scheda film e trama
Frasi del film
Credo che se mi
sede
ssi in studio davanti a un foglio di carta bianco sarebbe davvero difficile uscirne con qualcosa di buono. E' quando sto facendo qualcosa, quando ho appena avuto una particolare esperienza, oppure ho provato un'emozione forte che l'ispirazione arriva. E' in quel momento che nascono le mie canzoni.
Jay Kay
Frasi di Jay Kay
Valorum
: Chi presiede riconosce il senatore del sistema sovrano di Naboo.
Palpatine
: Cancelliere Supremo, delegati del Senato! È accaduta una tragedia. È iniziata in questa
sede
con la tassazione delle rotte commerciali, ed è ora dilagata su tutto il nostro pianeta con l'oppressione della Federazione del Commercio.
Lott Dod
: Questo è scandaloso! Mi oppongo alle dichiarazioni del senatore!
Valorum
: Chi presiede non riconosce il senatore della Federazione del Commercio.
Palpatine
: Ad asserire quanto accennato, vi presento la regina Amidala, eletta di recente sovrana di Naboo, che parlerà per noi.
Amidala
: Onorevoli rappresentanti della Repubblica, mi presento a voi in una circostanza drammatica. Il sistema di Naboo è stato invaso dalle droidi armate della...
Lott Dod
: Mi oppongo! Non vi sono prove! Tutto ciò è incredibile! Proponiamo che una commissione si rechi a Naboo per accertare la verità.
Aks Moe
: Il congresso di Malastare concorda con l'onorevole delegato della Federazione. Si nomini una commissione.
Valorum
: L'obiezione è...
Mas Amedda
: Chiedo scusa, Cancelliere.
Palpatine
: Entrano i burocrati, i veri signori della Repubblica. E alle dipendenze della Federazione del Commercio, potrei aggiungere. E qui, il potere del cancelliere Valorum si dissolve per sempre.
Valorum
: L'obiezione è accolta. Volete rinviare la mozione fino a che una commissione non vagli la fondatezza delle vostre accuse?
Amidala
: Io non rinvio nulla. Sono qui perché si deliberi sùbito l'aggressione alla nostra sovranità. Non sono stata eletta per vedere il mio popolo soffrire e morire mentre la vostra commissione dibatte su quest'invasione. Se quest'organo esecutivo non è in grado di agire si dia sùbito un nuovo leader. Io propongo un voto di sfiducia per la leadership del cancelliere Valorum.
Assemblea
: Al voto! Al voto!
Mas Amedda
: Ordine!
Palpatine
: Ora eleggeranno un nuovo Cancelliere, un Cancelliere forte, uno che metterà fine alla nostra tragedia.
Dal film:
Guerre Stellari - La minaccia fantasma
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sui jeans]
Pare che t'hanno messo la camicia de forza al
sede
re.
Pippo Franco
Frasi di Pippo Franco
Datemi la verità, invece che amore, danaro o fama.
Sede
tti a una tavola imbandita di cibo ricco, vino abbondante e servi ossequiosi, ma alla quale mancavano la sincerità e la verità; partii affamato da quel desco inospitale. L'ospitalità era fredda come i gelati.
Henry David Thoreau
Cit. da
Walden ovvero Vita nei boschi
Frasi di Henry David Thoreau
Callaghan
: Dì ai tuoi killer di cambiare indirizzo.
Janero
: Non so di che cosa stai parlando.
Callaghan
: Il tuo problema, Janero, è che hai troppo tempo a disposizione, per te ci vuole un lavoro.
Janero
: Che cosa?
Callaghan
: Un lavoro, brutto figlio di puttana! Io ti farò fare il postino, capito? Devi badare che la posta qui arrivi sempre al destinatario. Vedi quell'ometto laggiù in fondo? Ha l'ergastolo perché ha ucciso tre uomini. Vuoi sapere come? Li ha triturati con i denti e sono anche mancati dei pezzi. Devi sapere che quello ha un discreto appetito.
Janero
: E con questo?
Callaghan
: Da oggi avrò con lui una fitta corrispondenza. Gli manderò delle lettere molto affettuose per dirgli che mi prendo cura della sua vecchia madre malata e che cerco di fargli avere dei trattamenti di favore in questa prigione. Fin qui niente di straordinario, ma l'aspetto più interessante è che se mi succede qualche cosa e lui non riceve più le mie lettere, si incazzerà come una belva e verrà subito a cercarti, dato che sarai tu a fare da postino. Stai attento, perché se quello ti aggancia, il tuo
sede
re vale molto meno di un francobollo timbrato.
Dal film:
Scommessa con la morte
Scheda film e trama
Frasi del film
Con Burt Lancaster eravamo buoni amici. Ricordo una volta che dovevamo fare un discorso a un evento, Burt disse: Kirk, mangiamo qualcosa. Io gli risposi: Burt, non mangio mai prima di fare un discorso. Dopo aver parlato tornai a
sede
rmi e Burt mi disse: Kirk, era meglio se mangiavi!
Kirk Douglas
Frasi di Kirk Douglas
Motoscafo turismo modificato M T M detto «barchino esplosivo». Motoscafo a fondo piatto, largo m. 1,90, lungo m. 5,20; un motore Alfa Romeo 2500 gli assicura la velocità di 32 mg.; 5 ore di autonomia alla massima velocità. Il complesso elica-timone, costituente un blocco esterno allo scafo come in un fuori-bordo, è rotante; si solleva cioè, con facile manovra, per passare a fior d'acqua sopra le ostruzioni senza intopparvi. Nella parte anteriore del motoscafo ha
sede
un barilotto contenente 300 Kg. di esplosivo con sistema di scoppio ad urto o a pressione idrostatica. Un uomo solo lo pilota; superate cautamente le eventuali ostruzioni e le reti para siluro, individua il bersaglio; lo punta con la prua del barchino: quando è in punteria, mette a tutta forza, blocca il timone, e subito si lancia in mare. Mentre il pilota, per non trovarsi in acqua al momento dell'esplosione, si issa rapidamente sul salvagente di legno che gli faceva da schienale e che si stacca da bordo un attimo prima del tuffo mediante la manovra di una leva, il barchino continuando la sua corsa investe il bersaglio: la parte poppiera si stacca da quella prodiera (per l'azione di una corona di carichette esplosive disposte tutt'intorno allo scafo che, all'urto, tranciano il barchino in due) e affonda rapidamente, mentre il barilotto con la carica, giunto alla quota prestabilita in base al pescaggio del bersaglio, esplode per pressione idrostatica, aprendogli una vasta falla nell'opera viva. Con questo mezzo d'assalto sono stati compiuti gli attacchi di Suda e di Malta.
Junio Valerio Borghese
Cit. da
Decima Flottiglia Mas
Frasi di Junio Valerio Borghese
La incontro ogni mattina davanti allo specchio e ci parlo.
[...]
Ma non l'ho mai tradita, la conosco troppo bene. Qualunque cosa abbia fatto nella mia vita, lei c'era. Nella vita ci ho sempre messo la mia faccia. Qualche anno fa era diversa: aveva riso e pianto di meno, forse era più bella ma aveva meno da raccontare. Nella vita mi sono sempre data tutta, senza mezze misure. All'inizio guardavo le donne che si rifanno il corpo con disprezzo. Ora penso che la colpa non sia delle donne ma di un mondo che non ti vuole mai come sei. Se oggi a un colloquio hai un bel seno, hai più possibilità di essere assunta. Se a un provino hai un bel
sede
re, hai più possibilità di essere assunta. Ho la fortuna di avere un uomo che mi apprezza così come sono. Non voglio rinunciare a nessuna ruga.
Heather Parisi
Frasi di Heather Parisi
La storia ha voluto che, dopo lunghi e pazienti contatti informali, che si intensificarono dopo la caduta del Muro di Berlino del '89, la maggior parte dei rapporti diplomatici si perfezionasse proprio nel 1992. In quel nuovo clima di libertà ‐ per il quale l'Europa poteva tornare a respirare «a due polmoni», per usare una metafora cara a Giovanni Paolo II ‐ la Santa
Sede
colse l'occasione per portare il suo contributo allo sviluppo dei popoli che si aprivano a una nuova fase politica e per assicurare la libertà religiosa. Ciò obbedì da una parte al desiderio dei nuovi governi di allacciare contatti regolari con la Chiesa di Roma, di cui riconoscevano il grande contributo alla libertà dei loro popoli; d'altra parte corrispondeva al desiderio della Santa
Sede
di contribuire al rinnovamento spirituale di questi popoli. Così, nel decisivo quadriennio 1989-1992, la Santa
Sede
ha potuto stringere rapporti diplomatici con ben 28 nuovi Stati: 6 dell'Europa Orientale, 12 sorti dalla dissoluzione dell'ex Unione Sovietica (7 in Europa e 5 in Asia Centrale) e i 3 Stati baltici. Inoltre, tra i nuovi Paesi in cui la Santa
Sede
ha potuto iniziare la sua presenza, ben 7 erano dell'area balcanica (i 6 dell'antica Federazione Jugoslava più l'Albania, che nel 1992 aprì la sua ambasciata a Roma). Con tale nuova presenza, la Santa
Sede
ha oggi regolari rapporti diplomatici con tutti i 47 Stati membri del Consiglio d'Europa, di cui fanno parte anche la Turchia e il Kazakistan, in quanto una parte del loro territorio è nel continente europeo.
Angelo Sodano
Frasi di Angelo Sodano
Coloro che sostengono che il riconoscimento della Croazia da parte della Santa
Sede
influì negativamente, o addirittura provocò la guerra, sbagliano. La scelta della Santa
Sede
fu motivata proprio dalla necessità di far cessare la guerra e le gravi violenze che già erano in atto nella ex Jugoslavia, che a quel punto non esisteva più, nei fatti, come Stato unitario. Inoltre c'era un larghissimo consenso per il riconoscimento della Croazia da parte della comunità internazionale, tanto che l'iniziativa tedesca e della Santa
Sede
del 13 gennaio 1992 anticipò solo di pochi giorni quella degli altri Stati. È vero che vari esponenti politici degli Usa dubitavano al riguardo, e così pure vari leader politici socialisti europei. Gli eventi successivi fecero però vedere l'opportunità di quella tempestiva decisione della Santa
Sede
. Mi è sempre piaciuta una frase dell'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, che allora disse: "Talvolta il Signore fa una passeggiata nella storia avvolto da un grande mantello, e fortunato sarà chi saprà cogliere l'occasione ed afferrare quel mantello". Più laicamente altri dissero: si trattò di un sorriso della storia.
Angelo Sodano
Frasi di Angelo Sodano
Da parte della Santa
Sede
vi è l'auspicio che si introduca nella Carta delle Nazioni Unite un principio nuovo, e cioè la possibilità, anzi il dovere, di un intervento umanitario in casi conclamati, in cui i diritti umani all'interno di una nazione siano calpestati.
Angelo Sodano
Frasi di Angelo Sodano
Non sono sicuro di averti dentro di me, né di essere dentro di te, e neppure di pos
sede
rti. E in ogni caso, non è al possesso che aspiro. Credo invece che siamo entrambi dentro un altro essere che abbiamo creato, e che si chiama "Noi".
Robert Kincaid
Dal film:
I ponti di Madison County
Scheda film e trama
Frasi del film
Emily Posa
: Stava guardando lui, o stava guardando me?
Tim
: Veramente, stavo solo seduto qui. Lo sto facendo male?
Emily Posa
: Non l' ho già vista nell'ascensore l'altro giorno?
Tim
: Oh, sì. Il fatto è che lei è sotto accertamento. Mi chiamo Ben Thomas. Agenzia delle entrate. E lei deve al governo... Cinquantaseimila duecentoquaranta dollari e diciannove centesimi.
Emily Posa
: Lo so.
Tim
: E ora le tocca beccarsi me. Vuole
sede
rsi, prego, signorina Posa? Ho dato un'occhiata alle sue dichiarazioni... di questi ultimi tre anni. Nel 2005...
Emily Posa
: Era... Lei era nella mia stanza l'altra sera?
Tim
: No, per niente. Io non ero nella sua stanza l'altra sera. Non rientra nel codice comportamentale dell'agenzia. Abbiamo controllato il 2005, 2006 e 2007. Ci risulta una grossa disparità tra quanto da lei dichiarato e...
Emily
: Signor Thomas.... Io sono appena stata dimessa. Quindi, non so... A meno che lei non voglia... sbattermi in qualche carcere per evasori del fisco, io vorrei andare a casa mia adesso.
Tim
: Oh, certo. Non c'è problema. Okay. La ricontatterò.
Dal film:
Sette anime
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucy
[In seduta psichiatrica]
: Forse è meglio metterla in modo diverso... La vita, Charlie Brown, è come una sedia a sdraio...
Charlie Brown
: Come che cosa?
Lucy
: Non sei mai stato su una nave da crociera? I passeggeri aprono queste sedie a sdraio di tela per
sede
rsi al sole... Alcuni piazzano la loro sdraio a poppa, così possono vedere dove sono già stati... Altri mettono la loro sdraio a prua... Vogliono vedere dove stanno andando! Sulla nave della vita, Charlie Brown, da che parte metti la tua sedia a sdraio?
Charlie Brown
: Non sono mai riuscito ad aprirne una...
[Peanuts, 15 marzo 1981]
Charles M. Schulz
Frasi di Charles M. Schulz
È una bella sera d'estate... Ricordo quelle sere d'estate, tanti anni, fa all'Allevamento della Quercia...
Sede
vamo in circolo e cantavamo mentre qualcuno suonava un banjo (sigh). In realtà, non è vero... Nessuno sapeva suonare il banjo, e non cantavamo proprio... Ululavamo solo un bel po'!
[Snoopy, 15 maggio 1969]
Charles M. Schulz
Frasi di Charles M. Schulz
Il segreto della felicità è pos
sede
re una decappottabile e un lago.
[Charlie Brown, 16 aprile 1972]
Charles Schulz
Frasi di Charles M. Schulz
Bridget Jones
:
[Al telefono]
Sono io. Volevo chiederti solo come va?
Mark Darcy
: Tutto bene Bridget. E tu, stai bene?
Bridget Jones
: Bene, però ho continui flashback della nostra scopata di stanotte e voglio che tu sappia che hai un
sede
re da urlo, Mark.
Mark Darcy
: Grazie, però sono in riunione con l'ambasciatore messicano, il direttore di Amnesty International e il sottosegretario per l'industria e il commercio... e siamo in vivavoce.
Dal film:
Che pasticcio Bridget Jones
Scheda film e trama
Frasi del film
Caroline Cushing
: Sostenevano che lei è una persona che ha determinato l'era in cui viviamo.
David Frost
: Ma davvero?
Caroline Cushing
: Lei è Vidal Sassoon. Ma ciò che l'ha resa eccezionale, secondo loro, è stato il fatto che lei è riuscito a raggiungere grande fama senza pos
sede
re alcuna qualità discernibile.
Frost
[sarcastico]
: Che gentili.
Caroline Cushing
: E anche il fatto che lei vola parecchio.
David Frost
: Questo è vero.
Caroline Cushing
: Perché?
David Frost
: Mi piace avere impegni.
Caroline Cushing
: Perché?
David Frost
: Lo trovo più interessante dello star fermo.
Dal film:
Frost-Nixon
Scheda film e trama
Frasi del film
Ciò che avete ereditato dai vostri antenati, guadagnatevelo, in modo da poterlo pos
sede
re.
Johann Wolfgang Goethe
Cit. da
Faust
Frasi di Johann Wolfgang Goethe
Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello,
sede
tte per l'ultima volta in mezzo a noi. Ricordo come fosse oggi. Eravamo nella sala da pranzo della nostra villa d'Ombrosa, le finestre inquadravano i folti rami del grande elce del parco. Era mezzogiorno, e la nostra famiglia per vecchia tradizione
sede
va a tavola a quell'ora, nonostante fosse già invalsa tra i nobili la moda, venuta dalla poco mattiniera Corte di Francia, d'andare a desinare a metà del pomeriggio. Tirava vento dal mare, ricordo, e si muovevano le foglie. Cosimo disse: ‐ Ho detto che non voglio e non voglio! ‐ e respinse il piatto di lumache. Mai s'era vista disubbidienza più grave.
Italo Calvino
Cit. da
Il barone rampante
‐ Incipit
Frasi di Italo Calvino
La razza umana è una competizione sleale e stupida. Un sacco di corridori non hanno nemmeno scarpe da ginnastica decenti o acqua potabile.
Alcuni corridori sono nati con un enorme vantaggio iniziale, ogni possibile aiuto lungo la strada e ancora gli arbitri sembrano essere dalla loro parte.
Non deve sorprendere che un sacco di persone abbiano rinunciato a competere del tutto andando a
sede
rsi in tribuna, mangiando cibo spazzatura e gridando all'abuso.
[The human race is an unfair and stupid competition. A lot of runners don't even get decent sneakers or clean drinking water.
Some runners are born with a massive head start, every possible help along the way and still the referees seem to be on their side.
It's not surprising a lot of people have given up competing altogether and gone to sit in the grandstand, eat junk food and shout abuse]
Banksy
Frasi di Banksy
[Carmine Crocco]
In poco tempo era diventato il più temuto e rispettato capobanda della Lucania non soltanto per il suo coraggio, ma anche per la sua intelligenza di guerrigliero
[...]
. Fu in questo arengo che Crocco venne riconosciuto Generalissimo non solo per l'autorità che gli conferivano le sue gesta, ma anche perché, sebbene mezzo analfabeta, pos
sede
va un'oratoria immaginosa e apocalittica.
[L'Italia dei notabili]
Indro Montanelli
Cit. da
Storia d'Italia
Frasi di Indro Montanelli
Mi proposi due obiettivi, entrambi falliti: il primo era farmi intentare un processo dagli amministratori della città che attirasse l'attenzione sui pericoli che Venezia stava correndo. Il secondo era rendere pubblica la convinzione che m'ero formato: che per salvare Venezia la prima cosa da fare era sottrarla allo Stato italiano e affidarlo a un organismo internazionale come l'Onu, con le sue cospicue possibilità finanziarie e i suoi agguerriti uffici tecnici.
[...]
Il Comune di Venezia non aveva più nulla di veneziano, salvo la
sede
. A dominarlo erano gli elettori di Mestre e Marghera, che con quelli di Venezia si trovavano nella proporzione di tre a uno, e dalla loro avevano tutto: i soldi delle industrie, i sindacati e quindi anche i partiti. Decidendo di restare amministrativamente unita, Venezia ha preferito mettersi al rimorchio delle ciminiere e petroliere di Marghera, alle quali ha sacrificato il suo delicatissimo sistema idraulico. Fu allora che, con grande amarezza, feci atto di rinunzia a Venezia, convinto come ero, e come son rimasto, che una città si può salvare solo se sono i suoi abitanti a volerlo.
Indro Montanelli
Cit. da
Soltanto un giornalista
Frasi di Indro Montanelli
Il più autorevole giornale americano di economia e finanza, il Wall Street Journal di martedì 10 gennaio, è incorso in un curioso lapsus. Parlando del concordato fra lo Stato italiano e la Santa
Sede
, scrive che esso «venne firmato nel 1929 da Bettino Mussolini». Chissà, se lo legge, come si arrabbia Benito Craxi.
[12 gennaio 1984]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Vi ho spesso parlato di una rana, e ogni volta tutti si mettono a ridere. Ma una rana è molto interessante. E per giunta siede come noi, lo sapete. Però non pensa di fare assolutamente niente di speciale. Mentre può darsi che voi, quando entrate nello zendo e
sede
te in meditazione, crediate di fare qualcosa di straordinario.
[...]
Dovete sempre essere come una rana. Ecco il vero zazen.
Shunryu Suzuki
Cit. da
Mente Zen, Mente di principiante
Frasi di Shunryu Suzuki
Si dice che ci sono quattro tipi di cavalli: eccellenti, buoni, mediocri e cattivi. Il migliore correrà piano o forte, a destra o a sinistra, secondo la volontà del cavaliere, ancor prima di vedere l'ombra della frusta; il secondo miglior cavallo farà tutto bene come il primo, ma un attimo prima che la frusta lo raggiunga; il terzo correrà quando avvertirà dolore sul corpo; il quarto correrà solo dopo che il dolore gli sarà penetrato fin nel midollo delle ossa. Immaginate un po' quanto è difficile per il quarto cavallo imparare a correre! Ascoltando questa storia, quasi tutti vorremmo essere il cavallo migliore. Se non è possibile essere il migliore, vogliamo essere il secondo dopo di lui. È questo, credo, il modo consueto di intendere questa storia e lo Zen. Può darsi che pensiate che,
sede
ndo in zazen, scoprirete se siete tra i migliori cavalli o tra i peggiori. Qui, tuttavia, ci troviamo di fronte a un fraintendimento dello Zen. Se pensate che scopo della pratica zen sia addestrarvi a diventare uno dei cavalli migliori, allora avrete veramente un grosso problema. Ma non è questo il retto intendimento. Se praticate lo Zen nel modo giusto non ha alcuna importanza che voi siate il cavallo migliore o peggiore. Se considerate la misericordia del Buddha, quale pensate sia l'atteggiamento del suo cuore nei confronti dei quattro tipi di cavalli? Egli avrà più simpatia per i peggiori che non per i migliori. Quando siete decisi a praticare lo zazen con la grande mente di Buddha, scoprirete che il cavallo peggiore è quello che vale di più. Proprio nelle vostre imperfezioni troverete la base per la vostra mente ferma, la mente che cerca la via.
Shunryu Suzuki
Cit. da
Mente Zen, Mente di principiante
Frasi di Shunryu Suzuki
[Sulla postura di meditazione]
Queste forme non sono mezzi per ottenere il retto stato mentale. Assumere questa posizione è già di per sé pos
sede
re il retto stato mentale. Non c'è alcun bisogno di ottenere qualche speciale stato mentale.
Shunryu Suzuki
Cit. da
Mente Zen, Mente di principiante
Frasi di Shunryu Suzuki
Non pensare a nulla è zen. Una volta riconosciuto questo, camminare, stare in piedi,
sede
re o coricarsi, qualunque cosa fai è zen.
Bodhidharma
Cit. da
L'insegnamento Zen di Bodhidharma
Una sera me ne stavo a
sede
re sul letto della mia stanza d'albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante della mia vita; dovevo prendere una decisione nei confronti dell'albergo. O pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era un bel problema, degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la luce e andandomene a letto.
Al mattino mi svegliai, decisi che avevo bisogno di un po' di esercizio fisico e cominciai subito. Feci parecchie flessioni, poi mi lavai i denti. Sentii in bocca il sapore del sangue, vidi che lo spazzolino era colorato di rosa, mi ricordai cosa diceva la pubblicità, e decisi di uscire a prendermi un caffè.
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
‐ Incipit
Frasi di John Fante
...e la biblioteca con i grossi nomi degli scaffali, il vecchio Dreiser, il vecchio Mencken, tutta la banda riunita che andavo a riverire. Salve Dreiser, ehi Mencken, ciao a tutti, c'è un posto anche per me nel settore della B, B come Bandini, stringetevi un po', fate posto ad Arturo Bandini. Mi
sede
vo al tavolo e guardavo verso il punto in cui avrebbero messo il mio libro, proprio lì, vicino ad Arnold Bennett; niente di speciale quell'Arnold Bennett, ma ci sarei stato io a tenere alto l'onore delle B, io, il vecchio Arturo Bandini, uno della banda.
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
Frasi di John Fante
Si cominciava a scorgere, in distanza, il luccichio tremolante della canicola. Risalii il sentiero fino alla Ford. Presi la copia del mio libro, del mio primo libro, la aprii e scrissi a matita sul risguardo: "A Camilla, con amore, Arturo". Percorsi un centinaio di metri verso sud-est e, con tutta la forza che pos
sede
vo, gettai il libro nella direzione che lei aveva preso. Poi montai in macchina, avviai il motore e partii per Los Angeles.
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
Frasi di John Fante
Leggevo e leggevo, ed ero affranto e solo e innamorato di un libro, di molti libri, poi mi venne naturale, e mi
sede
tti li, con una matita e un lungo blocco di carta, e cercai di scrivere, fino a che sentii di non poter più continuare perché le parole non mi sarebbero venute come ad Anderson, ma solamente come gocce di sangue dal mio cuore.
John Fante
Cit. da
Sogni di Bunker Hill
Frasi di John Fante
Entrò in bagno e chiuse la porta. Io mi
sede
tti sul letto e mi tolsi i vestiti. Quando ritornò ero nudo. Cercai di nascondere il mio disappunto. Era pulita e lavata, ma in qualche modo impura. Il suo
sede
re stava lì appeso come un orfanello. Non ce l'avremmo mai fatta.
John Fante
Cit. da
Sogni di Bunker Hill
Frasi di John Fante
Da quell'esperto di culi che ero, rapidamente mi accorsi delle contrazioni del suo
sede
re, indice sicuro di collera in una donna.
John Fante
Cit. da
Sogni di Bunker Hill
Frasi di John Fante
Tutti nascono con qualche talento speciale ed Eliza Sommers scoprì presto di pos
sede
rne due: un buon naso e una buona memoria. Il primo le servì per guadagnarsi da vivere e il secondo per potersene ricordare, se non con precisione, almeno con la poetica vaghezza degli astrologi. Quel che si dimentica è come se non fosse mai successo, e i suoi ricordi reali o illusori erano talmente tanti che per lei fu come vivere due volte. Diceva sempre al suo fedele amico, il saggio Tao Chi'en, che la sua memoria era come il ventre della nave su cui si erano conosciuti, buia e spaziosa, zeppa di casse, barili e sacchi in cui si erano accumulati gli episodi di tutta la sua esistenza.
Isabel Allende
Cit. da
La figlia della fortuna ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Ti toglievi la fascia dalla vita, ti strappavi i sandali, gettavi in un angolo l'ampia gonna, era di cotone, mi sembra, e scioglievi il nodo che ti stringeva i capelli in una coda. Avevi la pelle d'oca e ridevi. Eravamo talmente vicini che non potevamo vederci, assorti entrambi in quel rito urgente, avvolti nel calore e nell'odore che emanavamo insieme. Mi aprivo il passo per le tue vie, le mie mani sulla tua vita protesa e le tue impazienti. Sfuggivi, mi percorrevi, mi scalavi, mi avvolgevi con le tue gambe invincibili, mi dicevi mille volte vieni con le labbra sulle mie. Nell'attimo estremo avevamo un bagliore di completa solitudine, ciascuno perduto nel proprio abisso rovente, ma subito risorgevamo al di là del fuoco per scoprirci abbracciati nel disordine dei guanciali, sotto la zanzariera bianca. Ti scostavo i capelli per guardarti negli occhi. Talvolta ti
sede
vi accanto a me con le gambe raccolte e il tuo scialle di seta su una spalla, nel silenzio della notte che iniziava appena. Così ti ricordo, in quiete.
Isabel Allende
Cit. da
Eva Luna Racconta ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Federico Fellini
: Carlo, avrei trovato un ruolo perfetto per te nel Satyricon.
Carlo Pedersoli
: Va bene, Federì, dimmi che devo fare.
Fellini
: Trimalcione, quello che era nel triclinio di Nerone... Vedi, tu stai nudo nella piscina e i putti ti mordono il
sede
re.
Carlo
: Ah Federì, abbi pazienza, ma io non lo faccio. Io nudo in piscina con i putti che mi mordono il
sede
re, non ci sto.
Fellini
: Ma come, è il film di Federico Fellini!... Allora non sei un attore!.
Carlo
: Hai detto giusto Federì, non sono un attore.
Bud Spencer
Frasi di Bud Spencer
Un giorno un uomo andò a trovare un amico a casa sua per prendere un caffè assieme. Seduto con lui in cucina iniziarono a chiacchierare, parlando della vita.
- "
Vado un attimo a lavare i piatti rimasti nel lavabo
" - disse l'amico.
L'ospite lo guardò a bocca aperta, un po' ammirandolo, ma anche un po' perplesso e disse:
- "
Buon per te che aiuti tua moglie! Quando lo faccio io, mia moglie non lo apprezza. Ho lavato i pavimenti la scorsa settimana e non ho ricevuto nemmeno un grazie!
"
L'amico che si era alzato tornò a
sede
rsi accanto a lui e gli spiegò la sua situazione.
- "
Amico mio, io non aiuto mia moglie.
Come regola, mia moglie non ha bisogno di aiuto, ha bisogno di un socio.
Io sono un socio in casa e per via di questa società vengono divise le mansioni, ma di certo non si tratta di un supporto nella casa.
Io non aiuto mia moglie a pulire casa, perché ci abito anch'io e bisogna che pulisca anche io.
Io non aiuto mia moglie a cucinare, perché anche io voglio mangiare e bisogna che cucini anche io.
Io non aiuto mia moglie a lavare i piatti dopo cena, perché ho usato questi piatti anch'io.
Io non aiuto mia moglie con i figli, perché sono anche figli miei ed è il mio ruolo essere padre e genitore.
Io non aiuto mia moglie a stendere o piegare i panni, perché sono anche vestiti miei e dei miei figli.
Io non sono un aiuto in casa, sono parte della casa.
"
Questi poi fece una domanda all'amico perplesso:
- "
Quando è stata l'ultima volta che, dopo che tua moglie ha finito di pulire casa, fare il bucato, cambiare lenzuola ai letti, fare la doccia ai figli, cucinare, organizzare... le hai detto grazie? Ma intendo un grazie del tipo: WOW! Cara, sei la migliore!
"
L'amico colpito, si mise a riflettere su questa considerazione. L'altro aggiunse ancora:
- "
Quando tu una volta ogni tanto pulisci per terra, ti aspetti un premio o la gloria? Perché? Ci hai mai pensato, amico? Forse perché per te è scontato che tutto ciò sia compito di tua moglie. Forse ti sei abituato all'idea che tutto questo viene fatto senza che tu debba alzare un dito.
Vuoi un consiglio prezioso?
Apprezza tua moglie come vorresti essere apprezzato tu, nella stessa maniera e con la stessa intensità. Porgi una mano, comportati da vero compagno, non come un ospite che usa la casa solo per mangiare, dormire o lavarsi. Sentiti a casa, a casa tua
".
Da:
Un aiuto per le faccende di casa
Sede
vano nella jeep rigidi e silenziosi: facevano vita comune da due mesi, ma fra loro non c'era molta confidenza. Quel giorno toccava al francese guidare. Percorsero il Kurfürstendamm sobbalzando sul selciato sconnesso, svoltarono nella Glockenstrasse aggirando di misura una colata di macerie, e la percorsero fino all'altezza della Magdalene: qui un cratere di bomba sbarrava la strada, pieno di acqua melmosa; da una conduttura sommersa il gas gorgogliava in grosse bolle vischiose.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali ‐ Incipit
Frasi di Primo Levi
La folla balzò in piedi come un sol uomo. E rimase in religioso silenzio. L'arbitro scandì:
‐ Sei...
Ma prima che fosse pronunciato il "sette", il pugilatore biondo si levò a fatica su un braccio; poi, raccolte tutte le forze, fu di nuovo in piedi. Allora la folla tornò a
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rsi e riprese a gridare. Il negro incalzò l'avversario, e tutti e due, il biondo e il negro, si trovarono in mezzo al quadrato. La folla ruggiva:
‐ Buttalo giù! Buttalo giù!
Jorge Amado
Cit. da
Jubiabá ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
Credo che il desiderio di sapere e ridire la storia de' tempi andati sia figlio del nostro amor proprio che vorrebbe illudersi e prolungare la vita unendoci agli uomini ed alle cose che non sono più, e facendole, sto per dire, di nostra proprietà. Ama la immaginazione di spaziare fra i secoli e di pos
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re un altro universo.
Ugo Foscolo
Cit. da
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Frasi di Ugo Foscolo
L'ansietà d'una condizione nuova, e forse la tensione che le provocava la presenza di quell'uomo, erano bastate a indurla a credere di pos
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re finalmente quella passione meravigliosa, che fin allora era stata là ferma nell'alto, come un grande uccello dalle piume rosa, librando le ali nello splendore dei cieli poetici; ‐ e adesso non riusciva a convincersi che quella calma in cui viveva fosse la felicità del suo sogno.
Gustave Flaubert
Cit. da
Madame Bovary
Frasi di Gustave Flaubert
Fino a pochi anni fa, il bar era luogo di
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ntari, la cui unica attività fisica era il sollevamento di bicchieri, boccette o mazzi di carte. Ma soprattutto negli ultimi anni, è diventato il centro di smistamento di tutta una serie di attività sportive contrassegnate dall'abbigliamento specializzato e da un'assoluta dedizione. Ecco alcuni dei più comuni atleti da bar.
Stefano Benni
Cit. da
Bar Sport Duemila
Frasi di Stefano Benni
Si accorsero allora che solo la vita simile alla vita di chi ci circonda, la vita che si immerge nella vita senza lasciar segno, è vera vita, che la felicità isolata non è felicità.
[...]
Era questo che amareggiava più di ogni cosa.
- Cosa posso dirvi - rispose Jura. Si mosse irrequieto sulla seggiola, si alzò, fece alcuni passi e
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tte di nuovo. - Prima di tutto, domani vi sentirete meglio, ci sono i sintomi, son pronto a farmi tagliare la testa. E poi: la morte, la coscienza, la fede nella resurrezione... Volete sapere la mia opinione di naturalista? Non sarebbe meglio un'altra volta? No? Subito? Bene, come volete. Solo che è una cosa difficile, così, di punto in bianco -.....
- La resurrezione. Nella forma più volgare in cui se ne parla, a consolazione dei deboli, mi è estranea. E anche le parole di Cristo sui vivi e sui morti io le ho sempre intese in un altro modo. Dove mettereste questi immensi eserciti arruolati in tutti i millenni? Non basterebbe l'universo, le divinità, il bene e il raziocinio dovrebbero cedere il posto. In quell'avida calca animalesca sarebbero schiacciati.
- Ma, nel tempo, sempre la medesima vita, incommensurabilmente identica, riempie l'universo, a ogni ora si rinnova di innumerevoli combinazioni e trasformazioni. Ecco, voi vi preoccupate se risorgerete o meno, mentre siete già risorta, senza accorgervene, quando siete nata.
- Sentirete dolore? Sente forse il tessuto la propria dissoluzione? Cioè, in altre parole, che sarà della vostra coscienza? Ma che cos'è la coscienza? Vediamo. Desiderare coscientemente di dormire è insonnia garantita, tentare coscientemente di avvertire il lavorio del propria digestione è esattamente perturbare la sua innervazione. La coscienza è un veleno, un mezzo di autoavvelenamento per il soggetto che la applica a se stesso. La coscienza è luce, proiettata al di fuori e che illumina la strada a noi, perché non si inciampi. La coscienza sono i fari accesi davanti ad una locomotiva che corre. Rivolgete la loro luce all'interno e succederà una catastrofe.
- Dunque, che sarà della vostra coscienza? Della vostra. La vostra. Ma voi cosa siete? Qui sta il punto. Guardiamo meglio. In che modo avete memoria di voi stessa, di quale parte del vostro organismo siete cosciente? Dei vostri reni, del fegato, dei vasi sanguigni? No, per quanto ricordiate, di voi vi siete sempre accorta di una estrinsecazione, in un atto, nelle opere delle vostre mani, in famiglia, fra gli altri. E, ora, state bene attenta. L'uomo negli altri uomini, ecco che cos'è l'anima dell'uomo. Ecco che cosa siete voi, ecco di che cosa ha respirato, si è nutrita, di che cosa si è abbeverata per tutta la vita la vostra coscienza. Della vostra anima, della vostra immortalità, della vostra vita negli altri. E allora? Negli altri siete vissuta, negli altri resterete. Che differenza fa per voi se poi ciò si chiamerà memoria? Sarete ancora voi, entrata a far parte del futuro.
- Un ultima cosa. Non c'è nulla di cui preoccuparsi. La morte non esiste. La morte non riguarda noi. Ecco, voi avete parlato di talento, questa è un'altra cosa, una cosa nostra, scoperta da noi. E il talento, nella sua nozione più alta e più lata, è il dono della vita.
- Non vi sarà morte, dice Giovanni Evangelista: guardate come è semplice la sua argomentazione. Non vi sarà morte, perché il passato è ormai trascorso. Quasi come dire: non vi sarà morte, perché questo è già stato visto, è vecchio e ha stancato, e ora occorre qualcosa di nuovo e il nuovo è la vita eterna.
Parlando, Jura passeggiava per la stanza. - Dormite, - disse accostandosi al letto e ponendo le mani sulla testa dell'inferma. Passò qualche minuto e Anna Ivànova cominciò ad assopirsi.
Silenziosamente Jura uscì dalla camera e disse alla Egòrovna di richiamare l'infermiera. «Che diavolo,- pensò,- sto diventando una specie di ciarlatano. Mi metto pure a fare scongiuri, a curare la gente imponendo le mani».
Boris Pasternak
Cit. da
Il dottor Zivago
Frasi di Boris Pasternak
Tornato negli Stati Uniti alcuni mesi or sono, dopo un'incredibile serie di avventure nei mari del Sud e altrove, di cui viene fornito un resoconto nelle pagine che seguono, feci per caso la conoscenza di alcuni gentiluomini di Richmond, in Virginia, i quali mostrarono grande interesse per tutto ciò che riguardava le regioni da me visitate e insistettero per convincermi, quasi si trattasse di un passo doveroso, a rendere pubblico il mio racconto. Vi erano tuttavia vari motivi per rifiutare, e tra questi alcuni assolutamente privati, che riguardavano me soltanto, e altri che non lo erano affatto. Poiché non avevo quasi mai tenuto un diario durante la mia assenza, a frenarmi contribuiva anche il timore di non riuscire a scrivere, affidandomi semplicemente alla memoria, un resoconto così dettagliato e compatto da pos
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re l'apparenza di quella verità di cui comunque sarebbe stato l'espressione; escluse, naturalmente, certe esagerazioni naturali e inevitabili, alle quali chiunque indulge quando si tratta di descrivere eventi che hanno il potere di eccitare l'immaginazione.
[Incipit dell'introduzione]
Edgar Allan Poe
Cit. da
Gordon Pym
Frasi di Edgar Allan Poe
Tomás
: Perché ti copri? Chi c'è?
Julián
: Niente.
Tomás
: Che fai?
Julián
: Si è seduto?
Tomás
: Ehm, si sta
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ndo... Sì. Ma chi è?
Julián
: Un amico.
Tomás
: Un amico? Che gli hai fatto?
Julián
: Sono andato a letto con sua moglie e poco tempo dopo hanno divorziato. E allora...
Tomás
: Sta venendo qui.
Julián
: Proprio qui?
Tomás
: Io la smetterei di fare l'idiota. Smettila di fare l'idiota!
Luis
: Julián!
Julián
: Oh ciao! Luis, come stai?
Dal film:
Truman
Scheda film e trama
Frasi del film
Pago un sacco di soldi per quella poltrona e l'NBA non può certo dirmi quando è il momento di stare zitto o di mettermi a
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re.
[Dopo aver insultato un arbitro durante una partita dei Lakers]
Jack Nicholson
Frasi di Jack Nicholson
Mi sentivo completamente riposato, puro di cuore, e ossessionato da un'idea fissa... pos
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rla ad ogni costo.
Henry Miller
Cit. da
Sexus
Frasi di Henry Miller
Gli ebrei, quantunque siano così spesso imbastarditi dai contatti con altri popoli, tra le loro numerose tribù conservano la traccia della sublime bellezza asiatica. Quando non sono brutti, d'una bruttezza repellente, gli israeliti presentano gli stupendi caratteri dei volti armeni. Esther avrebbe ottenuto la palma in un harem, poiché pos
sede
va le trenta bellezze armoniosamente fuse insieme.
Honoré de Balzac
Cit. da
Splendori e miserie delle cortigiane
Frasi di Honoré de Balzac
Il nostro cuore è un tesoro, vuotatelo di colpo, siete rovinati. Noi non perdoniamo ad un sentimento d'essersi manifestato nella sua interezza più di quanto non perdoniamo ad un uomo di non pos
sede
re un soldo di suo.
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
Il mondo delle immagini mitiche è presente: per questo motivo misconoscerlo, bandirlo, conduce solo a un accumulo crescente e alla rottura, infine, degli argini. Questo mondo va quindi custodito all'interno della civiltà, anzi, la civiltà stessa è possibile solo là dove vi è posto per tale forma di custodia. Il mitico deve pos
sede
re il suo luogo peculiare nello spazio storico, la sua peculiare rotazione nel tempo storico. Nello Stato ateo, che non detronizza solo gli dèi, entrambi vengono a mancare. Hölderlin ha colto questo vuoto con assoluta chiarezza, e nella poesia Il Reno ci ha messo in guardia dal ritorno del «Caos originario».
[da Al muro del tempo. Divisioni umane]
Ernst Jünger
Cit. da
Al muro del tempo
Frasi di Ernst Jünger
[Sul numero di campionati italiani vinti della Juventus al 2012]
Dico sempre che sul campo è accaduta una cosa, in altre sedi un'altra, se poi conta più una
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che il campo... Amen. Se mi chiedono quanti ne ho vinti, dico che ne ho vinti 5, ma che ne hanno assegnato 3.
Gianluigi Buffon
Frasi di Gianluigi Buffon
Tom Bishop
: A Langley
[
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della CIA]
risulti con sette date di nascita diverse.
Nathan Miur
: Sono tutte false.
Dal film:
Spy Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando il Signore fece la donna, era il suo sesto giorno di lavoro, facendo straordinari...
Apparve un Angelo e disse:
Perché usi tanto tempo nel fare questo?
Il Signore rispose:
Hai visto il formulario delle specifiche che possiede?
Deve essere completamente lavabile ma non di plastica, ha duecento parti mobili tutte sostituibili, funziona a caffè e resti di pranzo, ha un grembo nel quale stanno due bambini allo stesso tempo, possiede un bacio che può curare qualsiasi cosa, da un ginocchio sbucciato ad un cuore rotto, ed ha sei paia di mani!
L'Angelo era sorpreso da tutti i requisiti che la donna pos
sede
va.
Sei paia di mani! Non è possibile!
Il problema non sono le mani, sono i tre paia di occhi che le madri devono avere!
- rispose il Signore.
Tutto questo nel modello standard?
- chiese l'Angelo.
Il Signore assentì con il capo.
Sì, un paio di occhi servono affinché possa vedere attraverso una porta chiusa,
chiedendo ai figli cosa stanno facendo, nonostante lo sappia.
Un altro paio sono nella parte posteriore della testa,
per vedere cose che ha bisogno di conoscere, nonostante nessuno pensi che sia necessario.
Il terzo paio sono nella parte anteriore della testa.
Questi cercano i figli smarriti, e dice loro che li capisce e li ama comunque, senza bisogno di dire una parola!
L'Angelo cercò di fermare il Signore:
Questo è un carico di lavoro troppo grande per la donna!
Ascolta il resto delle specifiche!
- protestò il Signore.
Si cura da sola quando è ammalata, può alimentare una famiglia con qualsiasi cosa, e può far sì che un bambino di nove anni resti sotto la doccia!
L'Angelo si avvicinò e toccò la donna:
Però l'hai fatta tanto morbida, Signore!
Lei è morbida e dolce
- disse il Signore -
però allo stesso tempo l'ho fatta forte. Non hai alcuna idea di quanto possa essere resistente e di quanto possa sopportare!
Potrà pensare?
- chiese l'Angelo.
Il Signore rispose:
Non solo sarà capace di pensare, ma anche di ragionare e di negoziare!
L'Angelo notò qualcosa, si stirò e toccò la guancia della donna.
Oh, sembra che questo modello abbia una perdita... L'ho detto che stava cercando di metterci troppe cose!
Questa non è una perdita
- obiettò il Signore -
questa è una lacrima!
E a cosa servono le lacrime?
- chiese l'Angelo.
Il Signore disse:
Le lacrime sono la forma nella quale esprime la sua allegria, il suo dolore, il disincanto, la solarità, il suo orgoglio!
L'Angelo era impressionato...
Sei un genio Signore! Hai davvero pensato a tutto, visto che le donne sono veramente meravigliose!
Ed aggiunse:
Le donne hanno una forza che meraviglia gli uomini. Crescono i figli, sopportano le difficoltà, portano carichi pesanti, tacciono quando vorrebbero gridare.
Cantano quando vorrebbero piangere.
Piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose.
Litigano per ciò in cui credono. Si sollevano contro le ingiustizie.
Non accettano un No come risposta, quando credono che esista una soluzione migliore.
Se sono in ristrettezze, comprano le scarpe nuove per i figli e non per se stesse.
Accompagnano dal medico un amico spaventato. Amano incondizionatamente.
Hanno il cuore rotto quando muore un amico.
Soffrono quando perdono un membro della famiglia, ma riescono ad essere forti quando non c'è più nulla da cui trarre energia.
Sanno che un abbraccio ed un bacio possono aggiustare un cuore rotto.
Le donne sono fatte di tutte le misure, le forme ed i colori. Amministrano, volano, camminano.
Le donne fanno più che trasmettere luce: portano allegria e speranza, compassione ed ideali.
Le donne hanno infinite cose da dire e da dare!
.
Da:
Quando il Signore fece la donna
È notorio che le popolazioni germaniche non hanno vere e proprie città e che non amano neppure case fra loro contigue. Vivono in dimore isolate e sparse, a seconda che li attragga una fonte, un campo, un bosco. Non costruiscono, come noi, villaggi con edifici vicini e addossati gli uni agli altri: ciascuno lascia uno spazio intorno alla propria casa o per precauzione contro possibili incendi o per imperizia nella costruzione. Non impiegano pietre tagliate o mattoni: per ogni cosa si servono di legname grezzo, incuranti di assicurare un aspetto accogliente.
[Nullas Germanorum populis urbes habitari satis notum est, ne pati quidem inter se iunctas
sede
s. Colunt discreti ac diversi, ut fons, ut campus, ut nemus placuit. Vicos locant non in nostrum morem conexis et cohaerentibus aedificiis: suam quisque domum spatio circumdat, sive adversus casus ignis remedium sive inscitia aedificandi. Ne caementorum quidem apud illos aut tegularum usus: materia ad omnia utuntur informi et citra speciem aut delectationem]
Tacito
Cit. da
Germania
Frasi di Tacito
Propendo a credere i Germani una razza indigena, con scarsissime mescolanze dovute a immigrazioni o contatti amichevoli, perché un tempo quanti volevano mutare paese giungevano non via terra ma per mare, mentre l'Oceano, che si stende oltre sconfinato e, per così dire, a noi contrapposto, raramente è solcato da navi provenienti dalle nostre regioni. E poi, a parte i pericoli d'un mare tempestoso e sconosciuto, chi lascerebbe l'Asia, l'Africa o l'Italia per portarsi in Germania tra paesaggi desolati, in un clima rigido, in una terra triste da vedere e da starci se non per chi vi sia nato?
[Ipsos Germanos indigenas crediderim minimeque aliarum gentium adventibus et hospitiis mixtos, quia nec terra olim, sed classibus advehebantur qui mutare
sede
s quaerebant, et inmensus ultra utque sic dixerim adversus Oceanus raris ab orbe nostro navibus aditur. Quis porro, praeter periculum horridi et ignoti maris, Asia aut Africa aut Italia relicta Germaniam peteret, informem terris, asperam caelo, tristem cultu adspectuque, nisi si patria sit?]
Tacito
Cit. da
Germania
Frasi di Tacito
Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla vostra sete di totale devastazione andate a frugare anche il mare. Avidi se il nemico è ricco e arroganti se è povero. Gente che né l'oriente né l'occidente possono saziare. Solo voi bramate pos
sede
re con pari smania ricchezza e miseria. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome lo chiamano impero. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome lo chiamano nuovo ordine.
Tacito
Cit. da
Agricola
Frasi di Tacito
Benvenuti a Isla Nublar,
sede
di Jurassic World. Vi auguriamo una sicura e felice permanenza con noi.
Annunciatrice
Dal film:
Jurassic World
Scheda film e trama
Frasi del film
Joseph Giebenrath, mediatore e agente di commercio, non si distingueva dai suoi concittadini per nessuna virtù e per nessun pregio particolare. Come loro era tarchiato e robusto, dotato di un discreto senso commerciale unito a una sincera, congenita venerazione per il denaro; e come loro pos
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va una villetta con giardino, una tomba di famiglia al cimitero e una devozione alquanto spregiudicata che con l'andar del tempo aveva finito col mostrar la corda, il debito rispetto per il Signore Iddio e per l'autorità costituita e una sottomissione cieca ai ferrei comandamenti del decoro borghese.
Hermann Hesse
Cit. da
Sotto la ruota ‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
[Sulle avances subite da Dominique Strauss-Kahn]
Io entrai un po' titubante, mi
sede
tti su una poltrona, e lui iniziò a fare una conversazione del tutto estranea all'intervista. Io cercai di cavarmela e lui iniziò a farmi spudoratamente la corte, mi disse che adorava le giornaliste.
Myrta Merlino
Frasi di Myrta Merlino
Mai ho visto un uomo guardare, sorridere,
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re, camminare a quel modo, egli pensava, così veramente desidero anch'io saper guardare, sorridere,
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re e camminare, così libero, venerabile, modesto, aperto, infantile e misterioso. Così veramente guarda e cammina soltanto l'uomo che è disceso nell'intimo di sé stesso. Bene, cercherò anch'io di discendere nell'intimo di me stesso.
Hermann Hesse
Cit. da
Siddharta
Frasi di Hermann Hesse
[Hitch è al bancone e guarda una bella donna - Sara Melas - seduta da sola ad uno dei tavolini. Nel locale le luci sono basse ma si capisce comunque che non deve essere una ragazza facile da avvicinare, molto avvenente ma imperscrutabile. Il cameriere gli dice cosa lei beve di solito, tuttavia quella sera ha preso qualcosa di più forte. Hitch va verso di lei con due bicchieri di Grey Goose ma un altro uomo avvenente con un bicchiere di Grey Goose si siede in fronte a lei, un istante prima che Hitch arrivi, e tenta di instaurare una conversazione con scarso successo]
Chip
: Salve. Ho visto che il tuo bicchiere scendeva di livello, mi sono preso la libertà di portarti un altro Martini alla mela.
Sara
: Grazie.
Chip
: Poi ho notato che tu assomigli un sacco alla mia prossima fidanzata.
[Lei sorride e appoggia il suo drink sul tavolo]
Sara
: Come ti chiami?
Chip
: Mi chiamano Chip.
Sara
: Ah! E non riesci a farli smettere?!
[Hitch che si è seduto di spalle a poca distanza, ascolta e ride]
Chip
: Sei spiritosa.
Sara
: Senti Chip, lo so quanto coraggio richiede attraversare un locale simile e stabilire un rapporto basato sul niente, quindi non prenderla come un fatto personale.
Chip
: Lo sai che hai dei fantastici occhi?
[Hitch, sempre di spalle, abbassa le palpebre come a criticare le banalità del tentativo di approccio di Chip]
Sara
: Grazie, cerca di ascoltare. Io non ho niente contro di te, solo che non sono interessata. Però grazie, è un complimento che tu ci abbia provato.
Chip
: Ah. Figurati. Ti piace la cucina cubana?
Sara
: Chip, sul serio, il sottinteso non era "vorrei che continuassi così".
Chip
: Ma tu sei sempre così timorosa e chiusa che l'uomo giusto possa farti sentire...
[Hitch iterviene e appoggia la mano sulla spalla di Chip]
Hitch
: ...Sentire una vera donna? Scusa il ritardo, amore. Non trovavo un taxi. Com'è andata la riunione?
Sara
: Oh, beh. C'è stato un inizio, uno svolgimento e una fine. E' stato un piacere, Chip.
[Chip guarda prima Hitch, poi Sara. Offeso e infastidito risponde]
Chip
: Altrettanto.
Hitch
: Da un certo punto di vista è molto difficile per un uomo anche solo pensare di avvicinarsi a una donna come lei, ma perché la cosa deve crearle un problema?
Sara
: Cioè la vita è dura per tutti quanti?
Hitch
: Beh, non se si fa attenzione.
[Hitch prende il bicchiere vuoto e lo posa sul vassoio della cameriera, poi si siede vicino a lei]
Hitch
: Cioè lei ha tutti i segnali giusti: niente orecchini, tacchi quasi spianati, capelli tirati indietro, porta occhiali da lettura ma non ha un libro e beve un Grey Goose, il che vuol dire che ha avuto una settimana dura e una birra non poteva bastare. E se non fosse ancora chiaro basta il "vaffanculo" che porta stampato in fronte.
[Lei ride]
Hitch
: Perché chi può credere che esista un uomo in grado di
sede
rsi accanto ad una donna che non conosce e seriamente interessarsi a chi è, che cosa fa senza nessun secondo fine?
Sara
: Io non riesco nemmeno a immaginarmi com'è. E che cosa direbbe un tipo del genere?
Hitch
: Beh, direbbe: mi chiamo Alex Hitchens e sono un consulente. Ma a lei non interesserebbe perché probabilmente non vede l'ora che lui si tolga dai piedi.
Sara
: Ritenendo che pure lui è come tutti gli altri.
Hitch
: Il che, come la vita le ha insegnato, è una virtuale certezza. Ma poi lui le chiederebbe come si chiama e cosa fa per vivere e lei potrebbe mandarlo al diavolo o potrebbe dire...
[Lei è titubante, ma poi risponde]
Sara
: Mi chiamo Sara Melas, tengo la rubrica pettegolezzi sullo Standard.
[Si sporge verso di lui cambiando tono]
Sara
: E allora lui farebbe tante domande intelligenti perché è seriamente ancorché insolitamente interessato.
Hitch
: No.
Sara
: No?
Hitch
: Sarebbe interessato...
Sara
: Aaah...
Hitch
: Ma capirebbe che non c'è nessun modo al mondo di poterla convincere che fa sul serio.
Sara
: Beh potrebbe essere spiritoso, affascinante, piacevolmente originale.
Hitch
: Non aiuterebbe.
Sara
: Non è odioso quando succede così?
Hitch
: Non direi. Probabilmente i due continuerebbero a vivere la loro vita come la vivevano prima e penso anche che se la caverebbero. E' stato un piacere conoscerti Sara Melas.
[Lui se ne va. Arriva subito la cameriera]
Cameriera
: Un Grey Goose da parte del signore che è appena uscito.
Dal film:
Hitch - Lui si che capisce le donne
Scheda film e trama
Frasi del film
Marianna Sirca, dopo la morte di un suo ricco zio prete, del quale aveva ereditato il patrimonio, era andata a passare alcuni giorni in campagna, in una piccola casa colonica che pos
sede
va nella Serra di Nuoro, in mezzo a boschi di soveri.
Era di giugno. Marianna, sciupata dalla fatica della lunga assistenza d'infermiera prestata allo zio, morto di una paralisi durata due anni, pareva uscita di prigione, tanto era bianca, debole, sbalordita: e per conto suo non si sarebbe mossa né avrebbe dato retta al consiglio del dottore che le ordinava di andare a respirare un po' d'aria pura, se il padre, che faceva il pastore ed era sempre stato una specie di servo del fratello prete, non fosse sceso apposta dalla Serra a prenderla, supplicandola con rispetto:
"Marianna, dà retta a chi ti vuol bene. Obbedisci".
Grazia Deledda
Cit. da
Marianna Sirca ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
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