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Aforismi Sede - parte 5
Frasi trovate: 844
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![Quando mai nacque sulla terra qualcuno così tenero; dove si è mai visto qualcosa di più amabile che non fosse il mio unico amabile Amato [Gesù] per il quale e nel quale io possedevo assolutamente tutto ciò che questo mondo potrebbe date?](img/dot.gif)
Enrico Suso
Cit. da Libretto dell'eterna sapienza
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Elena Ferrante
Cit. da L'amica geniale
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- C'era una volta una magnifica cattedrale simbolo di una grande città. Su di essa svettava un superbo campanile, orgoglio di tutti gli abitanti. Tuttavia l'opera era incompiuta. Il campanile era muto: mancava la campana.
Il vescovo decise di dotare il campanile di una campana degna dell'immagine della cattedrale: lanciò a tutta la città un invito per raccogliere oggetti d'argento, da far fondere, per realizzare con il contributo di tutti una campana d'argento. Cominciarono ad arrivare oggetti e monili d'argento.
Un giorno da Don Enrico, incaricato dal vescovo di raccogliere le oblazioni, arrivò una povera vedova. Ella consegnò timidamente un centesimo d'argento, che era tutto quello che possedeva. Il prete prese la moneta con piglio sprezzante e appena la donna lasciò la stanza, lanciò la moneta fuori dalla finestra, nel giardino sottostante:
- "Un centesimo... Va bene solo per i mendicanti! A cosa può servire per una grande opera come la nostra campana?"
Dopo poche settimane venne raccolto molto argento: venne fuso e venne realizzata una campana stupenda. Era un'opera d'arte, una meraviglia che ogni esperto giudicò perfetta.
Nel giorno di Pasqua, la maestosa campana d'argento fu benedetta, innalzata sul campanile e inaugurata. Fu il vescovo ad avere l'onore di dare il primo rintocco della nuova campana. La campana d'argento però emise soltanto un gemito pietoso, un suono pessimo, sordo che durò inoltre pochissimo.
Dopo il clamoroso insuccesso tecnici ed esperti intervennero per analizzare l'opera: nessuno riusciva a spiegare il perché.
Il vescovo pregò Dio di mostrargli la causa di tale fallimento. Una notte, in sogno, un angelo gli rivelò quello che il suo incaricato aveva fatto con l'offerta della povera vedova. Allora il vescovo cercò immediatamente Don Enrico, incaricato alla raccolta delle offerte, e gli chiese spiegazioni. Entrambi andarono allora in giardino e insieme, inginocchiati nell'erba e fra i cespugli, cercarono e cercarono.... fino a quando finalmente riuscirono a trovare la moneta della vedova.
Il vescovo fece rifondere la campana d'argento, aggiungendo anche il centesimo donato dalla povera vedova.
Quando, qualche settimana dopo riprovarono a collaudare la campana, il suo suono riempì l'aria con la melodia più bella che si fosse mai sentita provenire da una cattedrale.
Morale: ogni dono, ogni gesto d'amore, anche il più piccolo e apparentemente insignificante, può racchiudere in sé un grande valore. -
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Padre Zezinho
Titolo della poesia: Ti voglio per amico
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- C'era una volta una coppia con un figlio di dieci anni e un asino. Padre e madre decisero di iniziare a viaggiare per conoscere il mondo e per farlo conoscere al loro unico figlio. Partirono così tutti e tre con il loro asino.
Arrivati nel primo paese, la gente commentò: "Guardate quel ragazzo come è maleducato! Lui è sull'asino mentre i poveri genitori, già anziani, che lo tirano" . Allora la moglie disse al marito: "Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio". Il marito lo fece scendere e salì lui stesso sull'asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorò: "Guardate quel tipo, è proprio senza cuore. Lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l'asino, mentre lui vi sta comodamente seduto in groppa". Allora presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l'asino.
Arrivati al terzo paese, la gente commentò: "Pover'uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno lascia che sia la moglie a salire sull'asino. E povero figlio! Chissà da quanto cammina e chissà cosa gli spetta con una madre del genere!". Allora si misero d'accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull'asino per cominciare nuovamente il loro pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: "Sono delle bestie! Più bestie dell'asino che li porta! Gli spaccheranno la schiena!" Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all'asino.
Passando per il paese seguente non potevano credere a ciò che le voci dicevano di loro, ridendo: "Guarda quei tre idioti: camminano e faticano, anche se hanno un'asino che potrebbe portarli!"
Morale: Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Allora fai quel che ti dice il cuore: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita.
Ispirata a una frase di Charlie Chaplin. -
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