Creature del cielo
Frasi del film
Frasi di Creature del cielo
Riassunto e trama del film Creature del cielo
Christchurch, Nuova Zelanda. 1952.
La quattordicenne Pauline Parker Rieper (Melanie Lynskey) proviene da una famiglia borghese dalla quale non si sente accettata e compresa; grazie ai proventi dell'affitto di alcune camere di casa, riesce a frequentare una prestigiosa scuola, ma nemmeno qui riesce a instaurare amicizie poiché viene emarginata dalle ragazze più ricche.
La sua vita cambia all'arrivo di Juliet Hulme (Kate Winslet) : figlia di una psicanalista e di un rettore universitario, la ragazza è spigliata e intraprendente al limite dello sfacciato.
Seppur molto diverse, le due condividono un'infanzia simile: entrambe hanno vissuto isolate e hanno sofferto gravi malattie.
Per questo in breve diventano amiche e costruiscono una relazione morbosa.
Le due iniziano a dipingere, realizzano statuette con la creta e scrivono storie sul mondo fantastico di Borovnia.
Iniziato come un sogno adolescenziale (le due sperano infatti che il loro libro venga pubblicato e possano diventare attrici a Hollywood), ben presto questo mondo di fantasia diventa reale per loro: le due fantasticano sul "Quarto Mondo", un regno ultraterreno dove arte e cultura vengono celebrate e nel quale andranno dopo la morte; questa dimensione accoglie diversi "santi" nelle vesti di grandi attori e musicisti del passato; il re è il celebre tenore Mario Lanza, per le quali entrambe nutrono una grande passione.
Mentre l'amicizia tra le due si intensifica, Pauline inizia a vivere un profondo contrasto tra l'atmosfera tesa della sua famiglia e il mondo dorato che vive insieme a Juliet: inizia dunque a frequentare sempre più spesso la casa dell'amica, dove si sente apprezzata e ben accetta, e a litigare furiosamente con la madre che al contrario la penalizza e mortifica in continuazione.
Durante le vacanze di Pasqua, che le due trascorrono assieme a Port Levy, i genitori di Juliet annunciano che presto partiranno per l'Inghilterra lasciando la figlia sola a casa per l'ennesima volta.
A questa notizia la ragazza reagisce con una crisi isterica, nel corso della quale per la prima volta riesce a vedere il Quarto Mondo non come una fantasia ma come un luogo reale nel quale rifugiarsi quando la realtà la opprime.
Anche Pauline riesce a vederla e da quel momento la percezione della realtà delle due ragazze diventerà sempre più labile.
Juliet ha un attacco di tubercolosi ed è ricoverata in clinica; i suoi genitori partono di nuovo, lasciando la ragazza completamente sola: Pauline non può andare a trovarla per paura di contagio.
Le due amiche iniziano a intrattenere un'intensa corrispondenza; Pauline nel frattempo ha le sue prime esperienze sessuali con un affittuario di casa, il che rende Juliet gelosa.
Entrambe iniziano ad avere pensieri violenti, quasi omicidi, sulle persone che le opprimono, pensieri che si concretizzano in visioni di squartamenti e mutilazioni.
Quattro mesi dopo Juliet viene dimessa e la relazione con Pauline diventa ancora più morbosa, tanto che il padre della prima parla con i genitori dell'altra di questo rapporto.
I due fanno visitare allora la figlia da un dottore, il quale sospetta che gli atteggiamenti nervosi e la perdita di peso siano dovuti a una latente omosessualità della ragazza.
La madre di Pauline decide di impedire che la ragazza frequenti l'amica.
Juliet nel frattempo scopre che la madre ha una relazione con un suo cliente e che il padre ne è pienamente consapevole.
I due, ormai scoperti, si rendono conto di quanto inutile sia la loro relazione e optano per il divorzio: lasceranno la città e ciascuno dei due si rifarà una vita in un paese diverso, mentre Juliet verrà affidata a una zia in Sudafrica.
Questa decisione viene presa anche per interrompere l'amicizia con Pauline.
La paura reciproca di perdersi intensifica ancora di più il rapporto tra le due, che arrivano a scambiarsi un appassionato bacio e pianificano di scappare insieme; quando però l'impresa si rivela impossibile, le ragazze concepiscono un'idea diabolica: decidono di uccidere la madre di Pauline, che viene vista come il principale ostacolo alla loro relazione.
Alle ragazze viene concesso di trascorrere insieme le ultime due settimane prima della partenza di Juliet: le due decidono di approfittarne per compiere il delitto.
Nel corso di una passeggiata a Victoria Park sulle vicine Port Hills, Juliet lascia cadere un gioiello e quando la donna si china per raccoglierlo Pauline la colpisce con un mattone infilato in una calza.
Juliet le infligge gli ultimi colpi fatali e poi le due fuggono.
Il film si chiude con una serie di didascalie che spiegano come il giorno dopo l'omicidio sia stato rinvenuto il diario di Pauline, nel quale aveva ingenuamente annotato le modalità del delitto; le due saranno incriminate e incarcerate.
Condizione per la loro futura liberazione sarà che non si incontrino mai più.
Curiosità sul film
Questo è il film di debutto per le attrici Kate Winslet e Melanie Lynskey.
Presentato in concorso alla 51ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, vinse il Leone d'argento alla regia.
La vicenda ricostruisce una storia vera: le vicende adolescenziali di Juliet Hulme, una prolifica scrittrice di gialli sotto lo pseudonimo di Anne Perry, che in gioventù fu condannata per omicidio insieme all'amica Pauline Parker. Il titolo è ispirato dai versi di una poesia intitolata "The Ones That I Worship" scritta da Pauline, recitata anche in tribunale durante il processo alle due ragazze, poi riportata anche sui giornali dell'epoca che cominciarono a dare loro il nome di "creature del cielo".
Il regista Peter Jackson dichiarò:
"Il fatto che molte persone coinvolte nella storia siano tuttora viventi mi ha fatto pensare a lungo se realizzare il film o meno. La sola giustificazione che ho è che c'erano altri interessati a questo soggetto e se non lo avessi girato lo avrebbero fatto loro. Sentivo che io e Fran avremmo trattato la storia con umanità."
Fu Fran Walsh, moglie e collaboratrice di Jackson, a proporre al regista di scrivere la sceneggiatura.
Anno
1994 (30 anni fa)
Titolo originale
Heavenly Creatures
Genere
Durata
99 minuti (1 ora e 39 minuti)
Data di uscita
venerdì 14 ottobre 1994
Poster e locandina
Attori del film Creature del cielo
Kate Winslet | nel ruolo di Juliet Hulme |
Melanie Lynskey | nel ruolo di Pauline Parker Rieper |
Sarah Peirse | nel ruolo di Honorah Parker Rieper |
Diana Kent | nel ruolo di Hilda Hulme |
Clive Merrison | nel ruolo di Dr. Henry Hulme |
Simon O'Connor | nel ruolo di Herbert Rieper |
Jed Brophy | nel ruolo di John / "Nicholas" |
Peter Elliott | nel ruolo di Bill Perry |
Gilbert Goldie | nel ruolo di Dr. Bennett |
Geoffrey Heath | nel ruolo di Reverendo Norris |
Kirsti Ferry | nel ruolo di Wendy |
Jessie Griffin | nel ruolo di Laurie |
Glen Drake | nel ruolo di Steve |
Andrea Sanders | nel ruolo di Diello |
Ray Henwood | nel ruolo di professore |
Doppiatori italiani |
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Antonella Baldini | nel ruolo di Juliet Hulme |
Barbara De Bortoli | nel ruolo di Pauline Parker Rieper |
Silvia Pepitoni | nel ruolo di Honorah Parker Rieper |
Laura Boccanera | nel ruolo di Hilda Hulme |
Luigi La Monica | nel ruolo di Dr. Henry Hulme |
Saverio Moriones | nel ruolo di Herbert Rieper |
Loris Loddi | nel ruolo di John / "Nicholas" |
Fabrizio Pucci | nel ruolo di Bill Perry e Diello |
Stefano De Sando | nel ruolo di Dr. Bennett |
Rodolfo Bianchi | nel ruolo di Reverendo Norris |
Stella Musy | nel ruolo di Wendy |
Fabio Boccanera | nel ruolo di Laurie |
Vittorio Guerrieri | nel ruolo di Steve |
Sergio Fiorentini | nel ruolo di professore |
Biografie correlate al film Creature del cielo
Sceneggiatura
Peter Jackson, Fran Walsh
Soggetto
Musiche
Peter Dasent