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Aforismi Casi - parte 7
Frasi trovate
:
1.497
Con la più profonda ammirazione e stima fraterna Le stringo la mano in oc
casi
one del Suo ottantesimo compleanno. Non conosco altri che unisca doti intellettuali così eccezionali a un tale spirito di abnegazione, mentre trova il significato completo della vita nel servire umilmente la comunità. Noi, tutti noi, La ringraziamo non solo per quello che ha fatto e raggiunto, ma anche perché ci rallegriamo che un uomo simile esista tra di noi in questa nostra epoca così priva di autentiche personalità.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Non considerate mai lo studio come un dovere, ma come una oc
casi
one invidiabile di imparare a conoscere l'effetto liberatorio della bellezza spirituale, non solo per il vostro proprio godimento, ma per il bene della comunità alla quale appartiene la vostra opera futura.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Lo scienziato teorico non è da invidiare. Perché la Natura, o più esattamente l'esperimento, è un giudice inesorabile e poco benevolo del suo lavoro. Non dice mai «Sì» a una teoria: nei
casi
più favorevoli risponde: «Forse»; nella stragrande maggioranza dei
casi
, dice semplicemente: «No». Quando un esperimento concorda con una teoria, per la Natura significa «Forse»; se non concorda, significa «No». Probabilmente ogni teoria un giorno o l'altro subirà il suo «No»; per quasi tutte ciò avviene subito dopo la formulazione.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Qualche informazione storica sul mio lavoro scientifico. Non è che io sopravvaluti indebitamente l'importanza del mio sforzo: ma descrivere la storia del lavoro degli altri suppone una indagine del pensiero altrui, il che è piuttosto compito di personalità esercitate in lavori storici, mentre il dare spiegazioni sui propri pensieri anteriori sembrerebbe incomparabilmente più facile; ci si trova qui in una situazione di gran lunga più favorevole, e non si deve, per modestia, lasciar sfuggire l'oc
casi
one.
[Da: Origine della teoria della relatività generalizzata - Conferenza all'Università di Glasgow, 20 giugno 1933]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Il locale pubblico è un luogo che dà alla gente l'oc
casi
one per scambiare opinioni e idee sulle questioni dello Stato. Per quanto io possa vedere, qui la gente non ha la possibilità di farlo e ne segue che la stampa, principalmente controllata da precisi interessi, ha un'influenza eccessiva sulle opinioni della gente.
[Da: Alcuni appunti sulle mie impressioni americane]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Siamo tanto poveri di oc
casi
oni favorevoli che quando una si mostra conviene in verità approfittarne, visto che purtroppo non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla, ma è solo questione di fortuna trovarne una degna d'essere sedotta.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Diario di un seduttore
Frasi di Soren Kierkegaard
Valutiamo il guadagno e la perdita, scegliendo croce, cioè l'esistenza di Dio. Esaminiamo questi due
casi
: se guadagnate, guadagnate tutto; se perdete, non perdete nulla. Scommettete dunque che egli esiste, senza esitare.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Il motivo del mio intervento qui oggi... è la speranza che gli agenti di polizia non debbano mai provare quel senso di impotenza e di angoscia che ho dovuto sopportare in questi ultimi cinque anni solo per aver tentato di riferire ai miei superiori su quei
casi
di corruzione. E questo perché nessuno voleva assumersi il peso di un compito non gradito. Il problema è... è che non c'è ancora l'atmosfera che permetta a un poliziotto onesto di agire senza dover temere la derisione o l'odio da parte dei suoi colleghi. Non può esistere la corruzione nella polizia salvo che non sia perlomeno tollerata negli alti gradi del Dipartimento. Se queste riunioni riusciranno a dare agli agenti, quelli onesti, e ce ne sono, la certezza che le cose cambieranno, un grande risultato sarà stato raggiunto. E quindi... l'istituzione di un organismo indipendente e permanente come questa commissione contro ogni forma di corruzione nella polizia è essenziale.
Frank Serpico
Dal film:
Serpico
Scheda film e trama
Frasi del film
In quel momento eravamo perfetti e la vita ci aveva fatto incontrare. Sono oc
casi
oni rare che a volte si rischia di perdere perché non si è pronti e nemmeno abituati a vedere, perché l'incontro amoroso tra due persone è spesso sopravvalutato: ognuno si porta dietro ciò che è stato e ciò che sarà. Quella sera non c'era passato e non c'era futuro: tutto era lì, respiravamo solamente l'attimo presente.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo
Frasi di Fabio Volo
Non mi sentivo a mio agio nella mia vita, come se fosse un vestito bagnato.
[...]
Ho deciso di accettare il rischio, di fare il salto, di cambiare lavoro e lasciare il bar. Il senso della vita non lo capivo, però avevo capito che la vita stessa era l'unica oc
casi
one che avevo per scoprirlo.
Fabio Volo
Cit. da
Il tempo che vorrei
Frasi di Fabio Volo
Jenny
: Ehi... Forrest! Come stai? Accomodati! Entra!
Forrest
: Ho avuto la tua lettera.
Jenny
: Ah... Mi chiedevo se era...
Forrest
: Questa è casa tua?
Jenny
: Sì. È un po' in disordine, sono tornata ora.
Forrest
: È carina. Hai l'aria condizionata. Ah...
Jenny
: Grazie.
Forrest
: Ne ho mangiato qualcuno.
Jenny
: Sai, ho tenuto... ho tenuto un album dei tuoi ritagli, e tutto il resto. Eccoti. Qui sei mentre corri...
Forrest
: Sì, ho corso tanto. Per molto tempo.
Jenny
: Guarda... Senti, Forrest, non so come fare a dirtelo, è... è che... Voglio chiederti scusa per qualsiasi cosa ti abbia fatto perchè... sono stata in
casi
nata per un sacco di tempo, e... e...
Lynn Marie
: Yu-huu!
Jenny
: Ehi!
Lynn Marie
: Ciao.
Jenny
: Ciao, tu. Questo è il mio vecchio amico dell'Alabama.
Lynn Marie
: Ah, piacere di conoscerla.
Jenny
: Senti, la prossima settimana mi cambiano il turno, perciò tu... Ma grazie per essere andata a prenderlo.
Lynn Marie
: Non ti preoccupare, Jenny. Sono in doppia fila. Arrivederci!
Jenny
: D'accordo. Grazie. Questo è un mio carissimo amico, il signor Gump. Avanti, salutalo.
Forrest Gump Jr
: Ciao, signor Gump.
Forrest
: Ciao.
Forrest Jr
: Ora posso andare a guardare la TV?
Jenny
: Sì, certo. Ma tienila bassa.
Forrest
: Sei una mamma, Jenny.
Jenny
: Sono una mamma. Si chiama Forrest.
Forrest
: Come me!
Jenny
: Gli ho dato il nome di suo padre.
Forrest
: Anche suo padre si chiama Forrest?
Jenny
: Sei tu il padre, Forrest. Ehi! Forrest, guardami. Guardami, Forrest. Tu non devi fare niente, capito. Non hai fatto niente di sbagliato. Capito? Non è bellissimo?
Forrest
: È la cosa più bella che ho mai visto. Ma... è... è intelligente? O...
Jenny
: È molto intelligente. È tra i più intelligenti della sua classe. Sì, è tutto a posto. Va' a parlargli.
Forrest
: Cosa stai guardando?
Forrest Jr
: Bert ed Ernie.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Dick Clark
: Ci troviamo nei pressi della 45ma strada di New York, siamo all'Uno dell'Astor Plaza. Questo è il posto del vecchio Hotel Astor, e...
Dan
: Che diavolo c'è a Bayou La Batre?
Forrest
: Barche per gamberi.
Dan
: Barche per gamberi? A chi gliene frega un cazzo delle barche per gamberi?
Forrest
: Non appena avrò i soldi mi comprerò una barca per gamberi. Ho fatto una promessa a Bubba in Vietnam: non appena finiva la guerra, diventavamo soci. Lui era il capitano della barca, e io il suo primo ufficiale. Ma ora lui è morto, e questo vuol dire che sarò io il capitano.
Dan
: Capitano di una barca per gamberi?
Forrest
: Sì, signore. Una promessa è una promessa, tenente Dan.
Dan
: Ah, ah, ah, ah! Avanti, sentite questa, ah, ah, ah, ah! Il militare Gump, qui, diventerà il capitano di una barca per gamberi. Ah, ah, ah, ah! Beh, sai che ti dico, Robinson? Il giorno che sarai capitano di una barca per gamberi io verrò a farti da primo ufficiale. Ah, ah, ah!
Forrest
: Okay.
Dan
: Se mai tu diventi capitano di una barca, quel giorno io divento astronauta! Ah, ah, ah!
Lenore
: Danny, di cosa ti stai lamentando?
Carla
: Come stai, tesoro?
Lenore
: Che ruote infuocate! Chi è il tuo amico?
Forrest
: Mi chiamo Forrest. Forrest Gump.
Dan
: Queste sono Carla Sa-darla e Lenore Tutta-un-bollore. Ah, ah, ah, ah!
Carla
: Dov'eri finito, piccioncino? Non ti si vede molto in giro, sai? Dovevi essere qui a Natale, perchè Tommy ha dato da bere gratis e ha offerto a tutti un panino col tacchino.
Dan
: Bene, bene, bene, avevo compagnia.
Lenore
: Ehi! Ehi! Ma noi ci siamo appena state! Quella è Times Square. Non è fantastico il capodanno? Si ricomincia tutto dall'inizio.
Carla
: Ehi, Lenore!
Lenore
: Capita a tutti una seconda oc
casi
one.
Forrest
: È strano, ma in mezzo a tutto quel divertimento, cominciai a pensare a Jenny. Chissà come stava passando la notte di capodanno in California.
Folla
: Nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno! Buon Anno!
Forrest
: Felice Anno Nuovo, tenente Dan!
Lenore
: Ehi, sei stupido o che, dimmi? Ma che problemi hai? Che problemi ha quello? Per caso hai perso il pisello in guerra o che altro?
Carla
: È stupido il tuo amico o che?
Dan
: Che cos'hai detto?
Carla
: Ho detto: è stupido il tuo amico o che?
Dan
: Ehi! Non devi più chiamarlo stupido!
Carla
: Ehi, non mi spingere!
Lenore
: Ehi, non la spingere!
Dan
: E tu sta' zitta! Non lo devi chiamare mai più stupido!
Carla
: Dai, piccolo, perchè mi tratti così?
Lenore
: Uno storpio, uno stupido storpio!
Dan
: E prendete i vostri maledetti vestiti! Fuori dalle palle ho detto!
Lenore
: Dovresti stare in uno spettacolo da baraccone.
Dan
: Avanti! Fuori di qui! Fuori di qui!
Carla
: Mi fai pena!
Lenore
: Sei un fallito! Fenomeno da circo!
Dan
: No!
Forrest
: Scusi se ho guastato la sua festa di fine d'anno, tenente Dan. Quella sapeva di sigaretta. Il tenente Dan aveva capito che ci sono cose che non si possono cambiare. Lui non voleva essere chiamato storpio, così come io non volevo essere chiamato stupido.
Dan
: Felice anno nuovo, Gump.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Sergente Istruttore
: Gump! Qual è il tuo solo scopo in quest'esercito? L'hai imparato?
Forrest
: Fare tutto quello che mi dice, sergente istruttore!
Sergente
: Maledizione, Gump! Sei un maledetto genio. È la risposta più azzeccata che abbia sentito. Devi avere un maledetto quoziente intellettivo di 160. Sei maledettamente dotato, militare Gump. Ascoltatemi, lavativi! Quello lì è uno...
Forrest
: Ora, non so perché, io nell'esercito ci stavo come un pesce dentro l'acqua. Non è così difficile. Devi solo rifare il letto lindo e pinto, e stare in piedi diritto, e a ogni domanda rispondere sempre: "Sì, sergente istruttore!".
Sergente
: Sono stato chiaro?
Plotone
: Sì, sergente istruttore!
Bubba
: Non devi fare altro che trascinare le reti sul fondo. Se la giornata è buona peschi più di cinquanta chili di gamberi. E se tutto va bene, due uomini che pescano per dieci ore, meno quello che spendi in nafta, ci fai un sacco...
Forrest
: Sergente istruttore!
Sergente
: Gump! Perché hai montato quell'arma così in fretta, Gump?
Forrest
: Perché l'ha detto lei, sergente istruttore.
Sergente
: Cristo Santo benedetto! Ora la compagnia ha un nuovo record. Se non fosse un peccato sprecare un bravissimo soldato semplice, ti raccomanderei per la Scuola Ufficiali, Gump. Tu diventerai un un generale un giorno, Gump! Ora smonta quell'arma e va' avanti!
Bubba
: Comunque, come ti dicevo, il gambero è un frutto del mare. Te lo puoi fare sia arrosto, che bollito, grigliato, al forno, saltato. C'è lo spiedino di gamberi, gamberi con cipolle, zuppa di gamberi, gamberi fritti in padella, con la pastella, a bagnomaria, gamberi con le patate, gamberi al limone, gamberi strapazzati, gamberi al pepe, minestra di gamberi, stufato di gamberi, gamberi all'insalata, gamberi e patatine, polpette di gamberi, tramezzini coi gamberi. E questo è tutto, mi pare.
Forrest
: Di notte, nell'esercito, ti senti solo solo. Ci sdraiavamo sulle nostre brande e avevo nostalgia di mamma. E avevo nostalgia di Jenny.
Soldato
: Ehi, Gump, rifatti gli occhi sulle tette di questa.
Forrest
: E viene fuori che Jenny si era cacciata in un pasticcio per certe sue foto con adosso il maglione dell'università. E che perciò l'avevano cacciata. Ma non era stata una brutta cosa, perchè uno che ci ha un teatro a Memphis, nel Tennessee, vide quelle foto e offrì a Jenny un lavoro: cantante in uno spettacolo. Alla prima oc
casi
one, presi l'autobus per Memphis per vederla in quello spettacolo.
Presentatore
: Lei era Ambra, Fiamma Ambra! Un bell'applauso, ragazzi! Molto brava, Fiamma. E ora, per la gioia degli occhi e delle orecchie, direttamente da Hollywood, in California, la nostra famosa bellezza beatnik. Facciamo un grossissimo applauso all'appetitosa Bobbie Dylon!
Pubblico
: Bobbie! Sei grande, Bobbie!
Jenny
: How many roads must a man walk down / Before you call him a man? / Yes, 'n' how many seas must a white dove sail / Before she sleeps in the sand? ...
Forrest
: Aveva realizzato il suo sogno. Era una cantante folk.
Jenny
: ... Yes, and how many times must the cannon balls fly...
Pubblico
: Cos'è questa roba? Aaah...
Jenny
: ... Before they're forever banned? ...
Pubblico
: Lèvati quella chitarra, tesoro! Dacci sotto, dacci sotto! Ehi, qualcuno dovrebbe darle un'armonica! Ah, ah, ah, ah, ah! Facci vedere un po' di roba!
Jenny
: ... The answer, my friend, is blowin' in the wind / The answer is blowin' in the wind.
Pubblico
: Ehi, tesoro, guarda! Lévati quella chitarra!
I Spettatore
: Ho qualche cosa per te, vieni. Stronza!
Jenny
: Ehi!
I Spettatore
: Ma che fai?
Jenny
: Ma che sei scemo? Sto cantando una canzone, io!
Pubblico
: Ah, fai sparire quella chitarra! Facci vedere!
Jenny
: Paulie, fallo sparire!
Pubblico
: Abbiamo pagato per vedere, sai!
Jenny
: Giù quelle mani!
Pubblico
: Non fare la preziosa.
Jenny
: Sta' zitto! Sta' zitto!
I Spettatore
: Ma che fai, fai la superba? Vieni qui... No!
II Spettatore
: Ehi, che stai facendo?
Jenny
: Forrest, ma che ci fai qui? Ma che ci fai qui?
Pubblico
: Oooh... Ma che fa? Ma che te la porti via?
Jenny
: Che fai? Basta, mettimi giù!
Pubblico
: Brava! Brava! Uh, uh, uh!
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Infermiera
: È il mio autobus questo.
Forrest
: È il numero nove?
Infermiera
: No, il numero quattro.
Forrest
: Mi ha fatto piacere parlare con lei!
Donna
: Me lo ricordo quando è successo. Quando Wallace fu ferito. Io stavo all'università.
Era un'Università per ragazze o per ragazzi e ragazze insieme?
Donna
: La mia era mista.
Forrest
: Perché Jenny era andata in una dove io non potevo. Quella era per ragazze soltanto. Ma andavo a trovarla ogni oc
casi
one.
Jenny
: Ahi! Fa male. Forrest! Forrest! Forrest, smettila! Smettila! Ma che cosa vuoi?
Forrest
: Lui... ti stava facendo male!
Jenny
: No, non è vero!
Billy
: E questo chi è?
Jenny
: Mettiti lì!
Billy
: Mi dici chi è? Ma che diavolo...
Jenny
: Billy, mi dispiace.
Billy
: E smamma, levati di torno!
Jenny
: No, aspetta un momento...
Billy
: Ho detto smamma! E cerca di non farti più vedere!
Jenny
: Billy, aspetta un momento. Non te ne andare, Billy! Non sa quello che fa. Non si rende conto. Forrest, perchè hai fatto questo?
Forrest
: Ti ho portato dei cioccolatini. Scusa. Ora me ne torno alla mia Università.
Jenny
: Forrest... Ma guardati. Andiamo. Vieni.
Forrest
: La tua stanza?
Jenny
: Shhh! Forrest, hai mai sognato cosa diventerai da grande?
Forrest
: Cosa diventerò? Vuoi...
Jenny
: Sì.
Forrest
: Vuoi dire che non sarò più io?
Jenny
: No, sarai sempre tu, solo un po' diverso da ora. Lo sai, voglio diventare famosa. Voglio essere una cantante come Joan Baez. Voglio stare su un palcoscenico vuoto solo con la mia chitarra, la mia voce... Da sola. E voglio creare con la gente un rapporto personale. Come se stessi parlando a ognuno di loro. Sei mai stato con una ragazza, Forrest?
Forrest
: Siedo sempre vicino a loro quando vado a economia domestica. Ah... Ah... Mi... Mi dispia...
Jenny
: Non fa niente.
Forrest
: Scusa. Aah...
Jenny
: Non t'agitare. È tutto a posto.
Forrest
: Ho il capogiro.
Jenny
: Non ti è mai successo a economia domestica, eh?
Forrest
: No. Ho sporcato la vestaglia della tua compagna di stanza, credo.
Jenny
: Non m'importa, tanto mi è antipatica.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Non vedo il mondo dello spettacolo in quanto tale, come un'oc
casi
one per diventare famosi eccetera... Ma come un lavoro. Ho sempre fatto la modella, ma resto coi piedi per terra. Per me è tutto un lavoro e basta.
Mariana Rodriguez
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 14 ottobre 2014
Frasi di Mariana Rodriguez
Che or'è, scusa ma che or'è
che non lo posso perdere
l'ultimo spettacolo.
Fine del mondo in mondovisione.
Diretta da S. Pietro per l'oc
casi
one
La borsa sale, i maroni no
Ferri batte il record di autogoal
Le liste del giudizio universale
saranno trasmesse dai telegiornali
a reti unificate e poi sulla pagina 666.
Prima però, su canale 9 ci sarà
il terzo festival del dolore
con la finale dei
casi
umani
meno meno meno meno umani che mai.
I puttanieri ci diano dentro
che la di là niente ciccia niente
niente ma tu giri più leggero
bruciando le tue scorte di preservativi
Fiorin Fiorello l'amore è bello se ci sei tu
A che ora è la fine del mondo?
[...]
Che rete è?
Luciano Ligabue
Cit. da
A che ora è la fine del mondo?
Frasi di Luciano Ligabue
Marge
: Pronto?
Mike Yanagita
: Pronto? Parlo con Marge?
Marge
: Sì.
Mike
: Marge Olmstead?
Marge
: Sì, ma chi parla?
Mike
: Sono Mike Yanagita! Marge, Mike Yanagita. Ti ricordi di me?
Marge
: Mike Yanagita?
Mike
: Sì.
Marge
: Beh, sì... Certo che mi ricordo. Come... come stai? Ma che ore sono, scusa?
Mike
: Oh, accidenti, sono le undici meno un quarto. Spero di non averti svegliata.
Marge
: No, non fa niente.
Mike
: Telefono da Minneapolis. Sai, alla tv trasmettevano un servizio sul fatto di sangue successo lì a Brainerd, e ti ho vista.
Marge
: Ah...
Mike
: E ho detto: ma quella è Marge Olmstead! Non riuscivo a crederci.
Marge
: Eh, sì, ero proprio io.
Mike
: Ah, come te la passi?
Marge
: Bene, direi, non c'è male.
Mike
: Sì?
Marge
: Sì. E tu come stai?
Mike
: Oh, me la cavo.
Marge
: Caspita! Ne è passato di tempo, Mike. Mi ha fatto piacere risentirti.
Jerry
: Ecco, questa qui è... È tutta equipaggiata, ha la trazione indipendente sulle... sulle ruote anteriori, servosterzo, e poi c'è il freno con antibloccaggio, allarme, impianto stereo... Ah, inoltre posso dargliela con uno speciale trattamento antiruggine, una doppia zincatura che la protegge dalla corrosione.
Cliente
: A me la doppia zincatura non serve.
Jerry
: D'accordo, niente zincatura. Pensava di prenderla con un finanziamento? Perché abbiamo un piano della finanziaria GMAC che è davvero insuperabile.
I Venditore
: Jerry, al telefono.
Jerry
: Arrivo subito!
II Venditore
: No, mi creda, questa è proprio tutt'altra vettura.
Jerry
: Jerry Lundegaard.
Carl
: Jerry, puoi parlare liberamente?
Jerry
: Sì, certo.
Carl
: Sai chi sono?
Jerry
: Beh, sì, diciamo che un'idea ce l'ho. Come va la nuova Ciera? Tutto a posto?
Carl
: La situazione è cambiata, Jerry.
Jerry
: Come... come sarebbe a dire?
Carl
: Le cose sono cambiate. Circostanze indipendenti dalla nostra volontà, forza maggiore.
Jerry
: Ma che... Come sta Jean?
Carl
: Chi è Jean?
Jerry
: Mia moglie.
Carl
: Ah, sta benone...
Jerry
: Ma che cosa...
Carl
: ... ma ci sono tre persone a Brainerd che non se la passano bene, rendo l'idea?
Jerry
: Ma di che cavolo stai parlando? Vediamo di concludere la faccenda.
Carl
: È stato versato del sangue, Jerry.
Jerry
: Che cosa vuoi dire?
Carl
: Tre persone, a Brainerd.
Jerry
: Oh, Gesù!
Carl
: Ecco, e ci servono più soldi.
Jerry
: Come sarebbe a dire più soldi? In che cavolo di situazione vi siete ficcati?
Carl
: Ci servono più soldi...
Jerry
: Doveva essere un lavoretto pulito, senza complicazioni!
Carl
: Non m'interrompere, cazzo! Stai zitto, perdio!
Jerry
: Scusami tanto, io non volevo... solo che non riesco a...
Carl
: Non voglio discutere con te, Jerry, non ho voglia di discutere con te. Vogliamo tutti gli 80mila.
Jerry
: Oh, per la miseria, che dici?
Carl
: È stato versato del sangue, corriamo grandi rischi. Verrò in città domani, pensa a preparare i soldi.
Jerry
: Senti, avevamo un accordo, e un accordo è un accordo.
Carl
: Davvero? Dillo a quei tre di Brainerd che un accordo è un accordo. Vallo a dire a loro.
Jerry
: Come sarebbe a dire?
Carl
: Come sarebbe a dire? Ci vediamo domani.
Jerry
: Eh... Sì.
Diefenbach
: Jerome Lundegaard?
Jerry
: Sì.
Diefenbach
: Reilly Diefenbach, della finanziaria GMAC. Non ho ancora ricevuto i moduli che mi aveva promesso.
Jerry
: Ah, sì, ma... li abbiamo inviati per posta.
Diefenbach
: Sarà come dice lei, non lo metto in dubbio, ma ho il dovere di informarla che se non li riceverò entro domani pomeriggio, dovrò incaricare i nostri legali di intervenire.
Jerry
: Sì.
Diefenbach
: La mia pazienza è giunta al termine.
Jerry
: Sì.
Diefenbach
: Buona giornata.
Jerry
: Sì.
Venditore
: Tutto quello che le ho elencato è di serie, per avere qualcuno degli optional non deve fare altro che consultare il catalogo e comunicarmelo.
Gary
: Ciao, Norm. Come va, Marge? È buona la fricassea?
Marge
: È ottima. Ne vuoi un po'?
Gary
: Oh, no, ti ho portato... Ehi, Norm, hai intenzione di andare a pescare su a Mile Lacs?
Norm
: Sì, dopo pranzo.
Gary
: Ah...
Marge
: Cosa mi hai portato?
Gary
: Beh, quei numeri che avevi chiesto. Le chiamate fatte quella sera dal telefono pubblico del Blue Ox. Due sono numeri di Minneapolis.
Marge
: Uhm!
Gary
: Uno è una compagnia di trasporti, e l'altro è un numero privato di un certo Shep Proudfoot.
Marge
: Ah-ah. Come si chiama?
Gary
: Shep Proudfoot. È così che si chiama.
Marge
: Ah-ah.
Gary
: Già.
Marge
: Okay, sì. Credo che farò un salto laggiù allora.
Gary
: Ah, sì? A Minneapolis?
Norm
: Ah, sì?
Wade
: Dannazione, voglio intervenire personalmente!
Jerry
: No, Wade, sono stati molto chiari. Hanno detto che chiameranno domani per darmi istruzioni, e che dovrò portare i soldi da solo.
Wade
: I soldi sono miei e li consegnerò io. Ma che cosa gliene importa?
Stan
: Wade non ha tutti i torti. Prenderò io la telefonata, se vuoi.
Jerry
: No, no. Quelli non... Quelli vogliono trattare solo con me. Ho... ho avvertito un certo... un certo nervosismo al telefono. Sono molto... Quella è gente pericolosa.
Wade
: Una ragione in più. Non vorrei che tu, con tutto il rispetto, Jerry, combinassi dei
casi
ni.
Jerry
: Come sarebbe a dire?
Wade
: Se vogliono i miei soldi devono trattare con me, altrimenti mi rivolgo ad un professionista.
Jerry
: Ma no...
Wade
: Si tratta di un milione di dollari!
Jerry
: No, vedi...
Wade
: Senti, Jerry, non è che devi vendermi una macchina. Sono io che decido qui. E basta!
Jerry
: Ma...
Stan
: E così preferiamo procedere, Jerry.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Ringo
: Nessuno si muova, questa è una rapina!
Yolanda
: E se per caso qualcuno di voi si azzarda a muoversi, io vi faccio secchi tutti fino all'ultimo, brutti figli di puttana! Avete capito? Restate seduti! Non vi muovete!
Ringo
: I camerieri si gettino a terra, i clienti restino seduti! A terra, ho detto! Ho detto a terra, cazzo!
Yolanda
: Tu, vieni fuori di lì, sei troppo nascosto! Porta le tue signore a quel tavolo, quello là! Conto fino a dieci!
Ringo
: I messicani fuori dalla cucina! State giù! Giù!
Yolanda
: Tre, quattro, cinque, sei, sette, otto...
Ringo
: E tu che cazzo vuoi fare? Mettiti a terra, stronzo! Mettiti a terra, non ti muovere!
Astante
: Sì! Sì, sì, sì!
Yolanda
: Ehi, tu, tirami quei sacchetti!
Ringo
: Muovetevi! Muovetevi! Che cazzo fate? Uscite dalla cucina! Fuori! Fuori! Muovetevi! Gettatevi a terra, cazzo! A terra! E tu stai fermo! Non ti muovere! Non ti muovere!
Yolanda
: Ehi, tu, nonnetto! A terra! Giù!
Direttore
: Sono il direttore di questo posto, e non c'è nessun problema. Non c'è nessun problema.
Ringo
: Vuoi creare problemi? Per caso vuoi crearmi qualche problema?
Direttore
: No, signore, niente affatto, non voglio creare problemi.
Ringo
: Vuoi crearmi qualche problema? Giù! Giù! Abbiamo un eroe qui, coniglietta.
Yolanda
: E allora che aspetti? Ammazzalo!
Direttore
: Ma guardate che io non ho nessuna voglia di fare l'eroe.
Ringo
: Resta giù, stronzo!
Yolanda
: State giù!
Direttore
: Sono soltanto il direttore del locale.
Yolanda
: Il ristorante è nostro!
Direttore
: Per favore! Avanti, prendete quello che volete.
Ringo
: Va bene, allora parla con i clienti.
Direttore
: Sì.
Ringo
: Se non stanno calmi, li faccio fuori.
Direttore
: Sì.
Ringo
: E presto sarà tutto finito.
Direttore
: Sì.
Ringo
: Mi hai capito bene?
Direttore
: Sì. Statemi a sentire! Restate calmi. Collaborate! E tutta questa storia sarà finita tra un minuto.
Ringo
: E ora a terra! Ben fatto. Aprite bene le orecchie! Ora passo a ritirare i vostri portafogli. Non dite nemmeno una parola! Metteteli in questo sacco. È tutto chiaro? Ho detto: è tutto chiaro, cazzo? Bene, ora fuori i portafogli. Stai giù, dammi il portafogli.
Astante
: Sì.
Ringo
: Nel sacco. Nel sacco. Nel sacco! Nel sacco. E tu che aspetti? Buttalo nel sacco. Laura? Laura? Le mance, nel sacco. È un cellulare quello?
Astante
: Sì.
Ringo
: Bravo, nel sacco. Mettilo nel sacco.
Astante
: Ti do tutto.
Ringo
: Così. Così. Ora sdraiati per terra. Per terra, cazzo! Nel sacco. Nel sacco. Nel sacco. Nella valigetta?
Jules
: Il bucato sporco del mio capo.
Ringo
: Il tuo capo ti fa lavare il bucato?
Jules
: Quando lo vuole pulito.
Ringo
: Sembra un lavoro di merda.
Jules
: Strano, stavo pensando la stessa cosa.
Ringo
: Aprila.
Jules
: Ho paura di non potere.
Ringo
: Non ho sentito.
Jules
: Sì invece.
Yolanda
: Che cosa succede?
Ringo
: A quanto pare abbiamo tra noi un vigilante.
Yolanda
: Sparagli in faccia!
Jules
: Non voglio disilluderti, ma non è la prima volta che mi puntano addosso una pistola.
Ringo
: Se non togli la mano da quella valigetta, sarà l'ultima.
Direttore
: La smetta di creare problemi! Ci farà ammazzare tutti! Gli dia quello che vuole, così se ne vanno!
Jules
: Chiudi quella cazzo di bocca, non sono affari tuoi, palla di merda!
Yolanda
: Fermi!
Ringo
: Buona. Stai calma, coniglietta. Nessun problema, è tutto sotto controllo. Ora conterò fino a tre. Se non apri quella valigetta, se non la apri, ti spappolo la faccia. È chiaro? Uno... due... tre.
Jules
: D'accordo, Ringo, hai vinto. È tutta tua.
Ringo
: Aprila.
Yolanda
: Allora? Che cos'è? Che cos'è?
Ringo
: È quello che penso che sia?
Jules
: Hm-hm.
Ringo
: È bellissimo.
Yolanda
: Accidenti, dimmi, che cos'è? Lascialo andare! Lascialo andare sùbito! Lascialo andare, ho detto!
Jules
: La puttana stia quieta!
Yolanda
: Guarda che ti ammazzo! Ti faccio secco!
Jules
: Di' "puttana sta' quieta"!
Ringo
: Stai quieta!
Jules
: Di' "puttana sta' quieta"!
Ringo
: Stai quieta!
Jules
: Dì a quella puttana di merda di tacere!
Ringo
: Taci, coniglietta!
Jules
: Dì a quella puttana di merda di calmarsi!
Ringo
: Sta' calma, coniglietta!
Yolanda
: Ti ho avvertito!
Jules
: Falla finita!
Ringo
: Falla finita, coniglietta!
Jules
: Bene. Ora dille che andrà tutto a posto.
Ringo
: Andrà tutto a posto.
Jules
: Promettilo!
Ringo
: Lo prometto!
Jules
: Dille di stare zitta.
Ringo
: Sta' zitta, coniglietta.
Jules
: Bene. Dimmi come si chiama.
Ringo
: Yolanda.
Jules
: Bene. Yolanda, non ti metterai a fare la stupida, vero?
Yolanda
: Non devi fargli del male.
Jules
: Se ce ne stiamo quieti, nessuno si farà del male. Saremo tutti come tre piccoli Fonzie, noi qui. Com'è Fonzie, lo sai? Avanti, Yolanda, lo sai com'è Fonzie? Come?
Yolanda
: Quieto.
Jules
: Brava! Hai vinto un mappamondo! Ed è esattamente quello che saremo. Noi saremo quieti. Ora, Ringo, conterò fino a tre. E quando arrivo a tre, voglio che molli sùbito la pistola, piazzi le mani aperte sul tavolo e metti quel tuo culo a sedere. Ma quando lo fai, lo fai zitto e quieto. Sei pronto? Uno... due... tre.
Yolanda
: D'accordo, adesso lascialo andare!
Jules
: Yolanda, credevo che saresti stata quieta. E invece tu alzi la voce e mi rendi nervoso. E quando divento nervoso mi spavento, e quando un figlio di puttana si spaventa, càpita che gli altri figli di puttana vengano ammazzati.
Yolanda
: Giuro che se gli fai del male, tu muori.
Jules
: Beh, pare proprio questa la situazione. Ma io questo non lo voglio, tu questo non lo vuoi, e Ringo, qui, sicuramente questo non lo vuole. Perciò vediamo che cosa si può fare. Dunque. Esaminiamo la situazione. Normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale. Ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi. Voglio aiutarvi. Ma questa valigetta non ve la posso dare, perché non appartiene a me. Non solo: ho passato troppi
casi
ni per questa valigetta stamattina per poi consegnarla a voi deficienti. Vincent! Stai calmo. Yolanda, tutto a posto, piccola, tutto a posto.
Yolanda
: Ti ammazzo!
Jules
: Stiamo ancora solo parando. Dai, punta la pistola su di me. Punta la pistola su di me! Ecco, così. Ehi, Vincent, tu fatti da parte. Non fare un cazzo di niente. Dille che va tutto liscio.
Vincent
: Va bene.
Ringo
: Va tutto liscio, coniglietta.
Jules
: Come stai, piccola?
Yolanda
: Devo fare pipì. Voglio andare a casa mia.
Jules
: Tieni duro, piccola, sei grande, sono fiero di te. Anche Ringo è fiero di te. È quasi finita. Dille che sei fiero di lei.
Ringo
: Sono fiero di te, coniglietta.
Yolanda
: Ti amo.
Ringo
: Anch'io ti amo, coniglietta.
Jules
: Adesso voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli.
Ringo
: E qual è?
Jules
: Quello con la scritta "brutto figlio di puttana". Eccolo, quello è il mio, "brutto figlio di puttana". Aprilo, tira fuori i soldi. Contali. Quanti sono?
Ringo
: Circa 1.500 dollari.
Jules
: Bene, mettiteli in tasca, è roba tua, con tutti gli altri portafogli e la cassa. Mi sembra che abbia avuto successo, il colpetto.
Vincent
: Jules, se regali 1.500 dollari a quel coglione, io gli sparo per principio.
Jules
: No! Yolanda, Yolanda, lui non farà un accidente di niente, quel figlio di puttana. E sta' zitto, Vincent! Cazzo!
Yolanda
: Sta' zitto!
Jules
: Su, Yolanda, non ti distrarre, piccola. Non glieli sto regalando, Vincent. Compro qualcosa con i miei soldi. Vuoi sapere che cosa sto comprando, Ringo?
Ringo
: Cosa?
Jules
: La tua vita. Ti sto dando dei soldi perché non mi va di farti saltare il culo. Tu la leggi la Bibbia?
Ringo
: No. Di regola no.
Jules
: Beh, c'è un passo che conosco a memoria. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà su di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te". Ora, sono anni che dico questa cazzata. E se la sentivi, significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire. Pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso: magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato. E il signor Nove Millimetri, qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore. Ed è il il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe, ma questa cosa non è la verità. La verità è che tu sei il debole e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo, ci sto provando, con grande fatica, a diventare il pastore. Vattene.
Vincent
: Secondo me ora è meglio andarsene.
Jules
: Sì, mi pare una buona idea.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Non so perché, ma lo facevo europeo o di quelle parti.
Jules
: Sì, come no? Quello è europeo come le cascate del Niagara.
Vincent
: Sì, adesso lo so, ma prima...
Jules
: Ma è stato forte o no?
Vincent
: Grazie.
Jules
: Fortissimo!
Vincent
: Fortissimo.
Jules
: Un vero duro! Nervi d'acciaio! Ma lo sai... lo sai... lo sai che non si è neanche incazzato quando gli ho rotto i coglioni?
Vincent
: Vuoi un po' di pancetta?
Jules
: No, grazie, io non mangio maiale.
Vincent
: Perché, sei ebreo?
Jules
: No, non sono ebreo. Non mi va la carne suina, tutto qui.
Vincent
: E perché no?
Jules
: I maiali sono animali schifosi. Io non mangio animali schifosi.
Vincent
: Sì, ma la pancetta ha un buon sapore.
Jules
: Ehi, un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca, ma non lo saprò mai perché non lo mangio, quel figlio di puttana. I maiali dormono e grufolano nella merda, cioè sono animali schifosi. E io non lo mangio un animale che si mangia le sue feci.
Vincent
: E il cane allora? Il cane si mangia le sue feci.
Jules
: E perché, io mangio i cani?
Vincent
: Sì, ma tu consideri il cane un animale schifoso?
Jules
: Non arriverei al punto di definire un cane schifoso, ma è sicuramente sporco. Ma un cane ha personalità. È la personalità che cambia le cose.
Vincent
: Allora in base a questa logica, se un maiale avesse maggiore personalità, non sarebbe più un animale schifoso. È così?
Jules
: Beh, dovrebbe trattarsi di una maialina super affascinante! Insomma, dovrebbe essere dieci volte più affascinante di Piggy dei Muppets, mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ah, ah, ah, ah! Oh, meno male. Bene. Meno male, cominci a rilassarti. Te ne stavi lì seduto tutto serio...
Jules
: Sì, stavo qui a pensare.
Vincent
: A cosa?
Jules
: Al miracolo a cui abbiamo assistito.
Vincent
: Al miracolo a cui tu hai assistito. Io ho assistito a un avvenimento strano.
Jules
: Che è un miracolo, Vincent?
Vincent
: Un atto di Dio!
Jules
: E che è un atto di Dio?
Vincent
: Quando Dio rende possibile l'impossibile. Ma stamattina non era uno di questi
casi
.
Jules
: Ah, Vincent, non vedi che queste stronzate non contano? Perché giudichi la cosa in modo sbagliato. Ammettiamo che Dio abbia fermato quei proiettili, o trasformato la Coca in Pepsi, o trovato le chiavi della mia macchina. Non si giudicano cose del genere sulla base dell'utilità. Ora, se questo fatto che ci è capitato sia stato o no, secondo tutte le regole, un miracolo, è insignificante. Ma quello che ha significato, è che io ho sentito il tocco di Dio! Dio c'era coinvolto.
Vincent
: Per quale motivo?
Jules
: È questo che mi fotte il cervello. Non lo so, ma non posso far finta di niente.
Vincent
: Dici sul serio? Pensi veramente di mollare?
Jules
: Questa vita?
Vincent
: Sì.
Jules
: Certamente.
Vincent
: Fanculo! E poi che cosa farai?
Jules
: È questo che stavo considerando, in effetti. Per prima cosa consegnerò questa valigetta a Marsellus. E poi praticamente mi metterò a fare l'asceta.
Vincent
: Che cazzo significa fare l'asceta?
Jules
: Come Carradine in "Kung Fu". Vagare da posto a posto. Conoscere gente, vivere avventure.
Vincent
: E per quanto hai intenzione di fare l'asceta?
Jules
: Finché Dio non mi piazza dove vuole mettermi.
Vincent
: E se Lui non lo facesse?
Jules
: Se ci vorrà un'eternità, vagherò per l'eternità.
Vincent
: Così hai deciso di fare il barbone.
Jules
: Sarò solamente Jules, Vincent. Niente di più, niente di meno.
Vincent
: No, Jules, tu hai deciso di fare il barbone, come quei pezzi di merda là fuori che chiedono uno spicciolo, dormono nei cassonetti e mangiano quello che butto via io. C'è un nome per questi, Jules, si chiamano "barboni". Se non avrai un lavoro e poi una residenza, dei soldi in tasca, è questo che diventerai. Diventerai una merda di barbone!
Jules
: Lo vedi, amico mio, è proprio qui che io e te siamo diversi.
Ringo
: Gar'on! Caffè!
Vincent
: Jules, ascolta: quello che è successo stamattina, beh, sono d'accordo, è stato particolare.
Cameriera
: "Gar'on" vuol dire ragazzo.
Vincent
: Ma l'acqua in vino, io...
Jules
: Ci sono vari tipi di miracoli, Vincent.
Vincent
: Non parlarmi così, cazzo. Non te lo permetto.
Jules
: Se le mie risposte ti spaventano, Vincent, allora lascia stare le domande che atterriscono.
Ringo
: Nessuno che fa i ristoranti.
Vincent
: Ora devo andare al cesso. Voglio chiederti una cosa: quando hai preso la decisione? Mentre stavi seduto a mangiare la focaccina?
Jules
: Sì. Stavo seduto a mangiarmi la focaccina e a bermi il caffè e a ripassare l'accaduto nella mia mente, quando ho avuto quello che gli alcolisti definiscono "il momento di lucidità".
Vincent
: Cazzo! Questa la continuiamo.
Yolanda
: Ti amo, zucchino mio.
Ringo
: Ti amo, coniglietta mia.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il
casi
no all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Ma devi esserti fatto un'opinione! Insomma, secondo te, a deviare il proiettile, è venuto Dio in persona? Porca puttana!
Jules
: Che cazzo è successo, si può sapere? Ah, che schifo!
Vincent
: Ho preso in piena faccia Marvin!
Jules
: Ma mi dici perché lo hai fatto?
Vincent
: Ma non volevo farlo! È stato un incidente.
Jules
: Senti, bello, ne ho viste di stronzate nella mia vita, ma questa...
Vincent
: Datti una calmata! È stato un incidente, probabilmente. Probabilmente hai preso una buca, ecco.
Jules
: La macchina non ha preso nessuna maledetta buca!
Vincent
: Ehi, senti, basta, non volevo, eh?, non volevo sparare a questo figlio di puttana, è partito un colpo, ecco.
Jules
: Ma guarda che
casi
no hai combinato! Ci troviamo in una strada in città e in pieno giorno!
Vincent
: Non posso crederci...
Jules
: Ci puoi credere, figlio di puttana! Dobbiamo togliere la macchina dalla strada: gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue!
Vincent
: Portala in un posto di amici. Facciamo qualcosa. Facciamola lavare!
Jules
: Siamo nella Valley! Marsellus non ha nessun posto di amici nella Valley.
Vincent
: Ma porca vacca! Questa non è la mia città! Lo vuoi capire?
Jules
: Oh, cazzo!
Vincent
: Che stai facendo?
Jules
: Voglio chiamare un amico a Toluca Lake.
Vincent
: Dov'è Toluca Lake?
Jules
: Oltre quella collina, vicino a Burbank. Ci sono anche gli Studi. Se Jimmie non sta a casa, non so che cazzo dobbiamo fare, perché non ho nessun altro amico in questa zona. Jimmie, ehi, ehi! Come te la passi? Sono Jules. Ascolta, Jimmie, io e un mio carissimo amico ci troviamo nella merda. Siamo in macchina, e dobbiamo toglierci di mezzo al più presto. Ci servirebbe il tuo garage per un paio d'ore. Dobbiamo andarci molto delicati con Jimmie in questa situazione. Una parola sbagliata e ci sbatte fuori dalla porta a calci in culo.
Vincent
: E se lo fa, noi che facciamo?
Jules
: Beh, non ce ne andremo prima di aver fatto qualche telefonata, ma non voglio arrivare a questo punto. Insomma, Jimmie è un amico, non vai a casa di un amico e cominci a dirgli cosa deve fare.
Vincent
: Digli solo di non rompere troppo le palle. Voglio dire, si è messo a dare i numeri quando ha visto il nostro Marvin.
Jules
: Beh, prova a metterti nei suoi panni. Sono le otto del mattino, si era appena svegliato, non se l'aspettava questa cosa. In fondo, cazzo, dobbiamo ricordarci che è lui che sta facendo un favore a noi.
Vincent
: Ma se questo significa che devo essere trattato di merda può infilarselo dritto nel culo il favore, non mi interessa.
Jules
: Ma porca puttana! Che cazzo stai facendo con quest'asciugamano?
Vincent
: Mi stavo asciugando le mani.
Jules
: Beh, di solito uno se le lava, prima!
Vincent
: Hai visto che me le sono lavate!
Jules
: Ho visto che te le sei bagnate!
Vincent
: Le stavo lavando! Questa schifezza è difficile da togliere, se ci fosse della pietra pomice avrei fatto di meglio!
Jules
: Però io ho usato lo stesso sapone. Quando ho finito, l'asciugamani non somigliava a un maxi assorbente. E se ora entra e trova l'asciugamani conciato così, Vincent? Sono fesserie come questa che poi fanno finire una situazione in vacca, amico. Senti, io non ti sto minacciando, è chiaro? Lo sai che ti rispetto eccetera, ma non devi mettermi in questa condizione, chiaro?
Vincent
: Chiaro. D'accordo, d'accordo. Se me lo chiedi gentilmente, nessun problema. Occupati del tuo amico, vai, non m'interessa.
Jules
: Mmmh, porca puttana, Jimmie, questa qui è roba da leccarsi i baffi! Io e Vincent ci saremmo accontentati di un caffè solubile istantaneo, giusto? E invece lui ci tira fuori questa roba da buongustai, ma... ma come la fai questa meraviglia?
Jimmie Dimmick
: Piantala Jules.
Jules
: Che c'è?
Jimmie
: Non c'è bisogno che tu mi venga a dire che il mio caffè è buono, intesi? Sono io che lo compro, e so quanto è buono. Quando è Bonnie a fare la spesa compra delle cagate, io compro sempre roba costosa perché quando la bevo voglio gustarla. Ma lo sai che cosa ho in testa in questo momento? Non è il mio caffè nella mia cucina, ma il vostro negretto disintegrato nel mio garage.
Jules
: Oh, Jimmie, non devi preoccuparti...
Jimmie
: No, no, no, no, non dirmi di non preoccuparmi di niente. Voglio farti una domanda: quando sei arrivato qui hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?
Jules
: Jimmie, lo sai che non è questo...
Jimmie
: No, no, no, no, rispondi: hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?
Jules
: No, non l'ho visto.
Jimmie
: E sai perché non l'hai visto?
Jules
: Perché?
Jimmie
: Perché non c'è scritto "conservare i negri stecchiti", non è affatto il mio campo, è questo il motivo!
Jules
: Jimmie, noi non vogliamo depositare...
Jimmie
: No, no, no, no, ma non ti rendi conto, cazzo!, che se Bonnie torna ora e trova quel cadavere qui dentro mi tocca divorziare? Niente consulente matrimoniale, niente periodo di prova. Devo affrontare il divorzio, capito? E io non ho voglia di affrontare il divorzio! Ora, senti, ecco cazzo, io voglio darti una mano, ma non voglio perdere mia moglie per questo, è chiaro?
Jules
: Jimmie... Jimmie, lei non ti lascerà.
Jimmie
: E basta! Smettila di ripetermi Jimmie, Jules, chiaro? Non fai che ripetermi Jimmie, ma non esiste niente che tu possa dire che mi farà dimenticare che sono innamorato di mia moglie! Ora senti, insomma... Bonnie torna a casa dall'ospedale tra un'ora e un quarto, capisci? Ha fatto il turno di notte, all'ospedale. Devi fare qualche telefonata, sì? Devi chiamare qualche pezzo grosso? E allora chiama, e poi vattene da questa casa prima che lei arrivi!
Jules
: Ehi, tutto liscio, alla grande, noi non ti vogliamo lasciare nella merda, non farò altro che chiamare i miei e loro ci aiuteranno, sta' tranquillo.
Jimmie
: Non vuoi lasciarmi nella merda? Nella merda ci sono già! Sarò in una merda monumentale se Bonnie torna a casa ora. Perciò fammi un favore, va bene? il telefono è in camera da letto, ti
consiglio di andarci!
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
[LA SITUAZIONE DI BONNIE]
Jules
: Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace.
Quarto Uomo
: Oddio, ti prego, non voglio morire.
Jules
: Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'oc
casi
one. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Marvin
: È la fine! È la fine! È la fine! È la fine!
Vincent
: Quello è amico tuo? Hm?
Marvin
: Sono nella merda! Cazzo, sono nella merda!
Jules
: Ah, Vincent, Marvin. Marvin, Vincent.
Vincent
: Digli di stare un po' zitto. Mi dà ai nervi.
Marvin
: Sono fottuto! Sono fottuto! Sono fottuto, cazzo!
Jules
: Marvin!
Marvin
: Sono fottuto! Sono fottuto!
Jules
: Marvin! Marvin! La pianterei con queste stronzate al posto tuo.
Quarto Uomo
: Crepate, figli di puttana! Dovete crepareee!
Vincent
: Ehi, perché cazzo non ce l'hai detto che c'era qualcuno nel bagno? Passato di mente? Ti eri dimenticato che lì dentro c'era uno con uno schifosissimo cannone in mano?
Jules
: Hai visto quant'era grossa la pistola con cui ci ha sparato? Era più grande di lui, merda. Porca puttana, dovremmo essere morti.
Vincent
: Lo so, siamo stati fortunati.
Jules
: No, no, no, no, no, non è stata fortuna.
Vincent
: Sì, può darsi.
Jules
: È stato l'intervento divino. Lo sai cos'è l'intervento divino?
Vincent
: Credo di sì. Significa che Dio è venuto giù dal cielo e ha deviato i proiettili?
Jules
: Proprio così, Vincent, è esattamente quello che significa. Dio è venuto giù dal cielo e ha deviato questi maledetti proiettili!
Vincent
: Secondo me è il momento di andarcene, Jules.
Jules
: Non prenderla come una stronzata da poco, cazzo! Quello che è successo qui è un miracolo!
Vincent
: Le coincidenze ci sono sempre.
Jules
: Hai torto. Hai torto. Questa non è stata una coincidenza.
Vincent
: Vuoi continuare questa discussione teologica in macchina oppure in galera con gli sbirri?
Jules
: A quest'ora dovremmo essere morti, amico mio! Quello che è successo qui è stato un miracolo, e cazzo, voglio che tu riconosca che è così!
Vincent
: E va bene, è stato un miracolo. Ora possiamo andare?
Jules
: Forza, negro, muoviti! Cazzo.
Vincent
: Hai mai visto quel programma sugli sbirri? Una volta lo stavo guardando e c'era uno sbirro che raccontava di una sparatoria in un corridoio con un tizio, va bene, gli ha svuotato addosso il caricatore, e non è successo niente, non l'ha colpito. Capisci, erano solo lui e quell'altro. Insomma, ecco, è pazzesco, ma... ma può capitare.
Jules
: Senti, se vuoi giocare a fare il cieco, segui pure il tuo pastore, ma per quanto mi riguarda gli occhi mi si sono aperti.
Vincent
: Che cazzo significa?
Jules
: Ho chiuso, questo significa. D'ora in poi puoi considerarmi un uomo in pensione.
Vincent
: Oh, Cristo Santo...
Jules
: Non bestemmiare!
Vincent
: Perdio...
Jules
: Ti ho detto di non bestemmiare!
Vincent
: Ehi, mi spieghi perché stai andando fuori di testa?
Jules
: Senti, lo dirò a Marsellus oggi stesso. Basta, ho chiuso.
Vincent
: Già che ci sei, perché non gli dici anche come mai?
Jules
: Tranquillo, glielo dirò.
Vincent
: Diecimila dollari che si piscia addosso dalle risate.
Jules
: Non me ne frega un cazzo se lo fa.
Vincent
: Marvin, tu che ne pensi di tutto questo?
Marvin
: Amico, non mi sono fatto un'opinione.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Cazzo, non mi morire, Mia! Sono un coglione, lo so. E dai!
Uomo
: Poche storie, signor Forrester, mi dia l'astuccio con gli anelli!
Forrester
: Sì, vado a prenderli sùbito.
Donna
: E faccia presto! Oh, la prego, la prego, si sbrighi!
J.M. Benton
: Dunque, sì, vediamo, dunque, qui ci dovrebbero essere scritti i nomi. Ah... tenetevi per mano, piccioncini.
Donna
: No...
Vincent
: Vaffanculo, Lance, vai al telefono!
Donna
: Ah, ah, ah, ma guarda!
J.M. Benton
: Tenetevi per mano.
Uomo
: Sì, ecco.
Donna
: E ora che cos'ha da dire?
J.M. Benton
: Ah... allora... mi arrendo, vi sposo.
Donna
: Oh...
Uomo
: Oh, signor Devon, la prego, per favore.
Jody
: Lance, il telefono sta suonando, accidenti!
Donna
: ... ma lo sai che hai una bella faccia tosta?
Lance
: Lo sento.
Donna
: Ora ti insegno un paio di cose.
Jody
: Ma non avevi detto a quei rotti in culo di non chiamare mai a quest'ora?
Lance
: Sì, gliel'avevo detto. Ed è esattamente quello che dirò a questo rotto in culo qui, adesso.
Donna
: Ho trovato gli anelli!
Lance
: Pronto?
Vincent
: Lance, Vincent. Sono nella merda fino al collo, amico, sto venendo a casa tua.
Lance
: Ehi... Ehi... Frena, bello mio! Qual è... qual è il problema?
Vincent
: C'è una tizia che è finita in overdose, capito?
Lance
: Beh, non portarla qui. Guarda che non sto scherzando, cazzo. Non pensare di portare una ragazzina sballata a casa mia!
Vincent
: Non ho scelta.
Lance
: È in overdose?
Vincent
: Cazzo, tra poco ci lascia la pelle!
Lance
: Bene, allora non ti resta che ingoiare la merda, portarla all'ospedale e chiamare un avvocato.
Vincent
: Negativo!
Lance
: Cazzo, questo... questo non è un problema mio. Tu l'hai fatta sballare e ora lo risolvi tu questo
casi
no. Ma, scusa, mi stai parlando da un telefono cellulare? Io non ti conosco, chi parla? Non venire qui. Riattacco il telefono. È uno scherzo. È uno scherzo.
Donna
: Ma dove sono gli anelli?
Jody
: Ma che diavolo succede?
Lance
: Ma ti sei bevuto il cervello, cazzo? Prima ti metti a parlare di droga da un cellulare e ora ti vai a schiantare contro casa mia?
Vincent
: Forza, Lance, aiutami. Prendila per i piedi. Per i piedi!
Lance
: Ehi! Ehi! Sei sordo?
Vincent
: Prendila per i piedi!
Lance
: Tu non ce la porti questa troia sbomballata a casa mia.
Vincent
: Lance, questa troia sbomballata è la moglie di Marsellus Wallace, e sai chi è Marsellus Wallace?
Lance
: Sì.
Vincent
: Se questa mi crepa, io divento concime per le piante. Ora senti, a questo punto io dovrò per forza raccontargli che tu non mi hai dato una mano, e che l'hai fatta morire sul tuo prato. Hai capito? Dammi una mano adesso.
Lance
: Cazzo!
Jody
: Lance! Ma tu guarda, le due di notte! Ma che cazzo sta succedendo qui? E chi è?
Lance
: Vai in frigo e prendi la siringa con la dose di adrenalina.
Jody
: Che cazzo le è successo?
Lance
: È in overdose.
Jody
: Sbattila sùbito fuori!
Vincent
: Prendi quella cazzo di siringa!
Jody
: Vaffanculo! E vaffanculo anche tu!
Vincent
: Quanto rompe questa figlia di puttana!
Lance
: Continua a parlarle, capito? Lei prende la siringa, io prendo il libretto di medicina.
Vincent
: A che cazzo ti serve un libro di medicina?
Lance
: Mai fatta un'iniezione di adrenalina, devo leggere come si fa.
Vincent
: No, non ho mai fatto un'iniezione di adrenalina
Lance
: Non mi è mai capitato, va bene? Io non vado in giro a strafarmi con i mocciosi! I miei amici sanno gestire i loro panni!
Vincent
: Prendi la siringa!
Lance
: Certo, se mi lasci andare!
Vincent
: Non te lo sto mica impedendo!
Lance
: E allora smettila di parlare con me, parla con lei!
Vincent
: E prendi la siringa! Sbrigati, Lance! Se ne sta andando!
Lance
: Sto cercando più in fretta che posso!
Jody
: Che sta cercando?
Vincent
: E che ne so? Un libro.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il mio libretto nero di medicina.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il cazzo del mio libretto nero di medicina. È una specie di... di manuale che danno agli infermieri.
Jody
: Mai visto nessun libro di medicina.
Lance
: E... fidati, ce l'ho.
Jody
: Se è così importante, perché non lo tieni insieme alla siringa?
Lance
: Non lo so! Piantala di rompermi le palle!
Jody
: Senti, mentre lo cerchi, quella crepa sul nostro tappeto. Non troverai mai niente in questo
casi
no.
Lance
: Tesoro, ti ammazzo se non chiudi sùbito quella bocca!
Jody
: Sono mesi che ti dico di pulire la stanza, ma tu sei troppo occupato a farti!
Vincent
: Lance, fottitene di quella stronza! Corri qui!
Jody
: Bastardo.
Lance
: Levati di mezzo!
Jody
: Maiale!
Vincent
: Smettila di cazzeggiare e falle l'iniezione, su.
Lance
: Va bene. Senti, mentre io preparo qua, apri la camicia e cercale il cuore.
Vincent
: Dev'essere il punto esatto?
Lance
: Certo che dev'essere esatto. Se questa è un'iniezione del cuore non puoi tirare a indovinare.
Vincent
: Ma dove cazzo sta il cuore? Beh, secondo me è qui.
Jody
: È lì, è lì.
Vincent
: Davvero? Bene. Ora quello che mi serve è un pennarello bello grosso. Ce l'hai?
Jody
: Che cosa?
Vincent
: Un pennarello, una penna con la punta molto grossa! Uno schifosissimo pennarello!
Lance
: Ci siamo. Ecco.
Vincent
: Presto! Presto!
Lance
: Cazzo!
Vincent
: Hm!
Lance
: Ecco. Ecco, adesso è pronta. Ecco.
Vincent
: Lance, presto.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Fai presto.
Lance
: Tieni, ti dico cosa fare.
Vincent
: No, no, no, no, mai nella vita. T... t... tu gliela devi fare.
Lance
: No, tu gliela devi fare.
Vincent
: Io non gliela faccio.
Lance
: No, io non gliela faccio.
Vincent
: Io non ho mai fatto un'iniezione.
Lance
: Neanch'io ne ho mai fatte, va bene? Non comincerò certo adesso. Senti, tu l'hai portata qui, perciò gliela fai tu l'iniezione. Quando porterò da te una in overdose le farò l'iniezione. Falle l'iniezione.
Vincent
: Gliela faccio io.
Jody
: Ecco.
Vincent
: Finalmente! Sono pronto. Dimmi che cosa devo fare.
Lance
: Bene. Stai per farle un'iniezione di adrenalina dritta nel cuore. Qua c'è lo sterno. Allora devi trapassarlo, perciò non devi fare altro che abbassare l'ago, come... come se volessi pugnalarla.
Vincent
: De... devo pugnalarla tre volte?
Lance
: No, non devi pugnalarla tre volte, una volta sola, ma con forza, in modo da trapassarle lo sterno, e beccarle il cuore, capito?
Vincent
: Sì.
Lance
: E poi, quando hai fatto, devi... devi premere sullo stantuffo.
Vincent
: D'accordo. E poi che succede?
Lance
: Anch'io sono curioso di saperlo.
Vincent
: Questo non è uno scherzo, cazzo! L'ammazzerò? Insomma, che succede?
Lance
: No, dovrebbe riprendersi sùbito, così...
Vincent
: Va bene, forza, conta fino a tre.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Pronto?
Lance
: Uno. Due. Tre!
Mia
: Aaaahh!
Lance
: Se stai bene prova a dire qualcosa.
Mia
: Qualcosa.
Jody
: È stato meglio di una strippata! Ah, ah, ah!
Lance
: Mamma mia!
Vincent
: Mia. Mia. Com... Come pensi di... risolvere questa storia?
Mia
: E tu, Vincent?
Vincent
: Beh, io sono del parere, anche se Marsellus vivesse cent'anni non c'è bisogno che sappia di questo incidente.
Mia
: Se Marsellus venisse a sapesse di questo incidente, sarei nei guai esattamente quanto te.
Vincent
: Se permetti ne dubito!
Mia
: So tenere un segreto se lo fai anche tu.
Vincent
: Qua la mano! Muti come una tomba. Deciso? Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto.
Mia
: Vincent. Vuoi sentire la mia barzelletta di "Volpe Forza Cinque"?
Vincent
: Volentieri. Solo che, vedi, sono ancora troppo terrorizzato per ridere.
Mia
: No, non riderai, perché non è divertente. Ma, se ancora la vuoi ascoltare, te la racconto.
Vincent
: Non vedo l'ora!
Mia
: Okay. Tre pomodori camminano per la strada, Papà Pomodoro, Mamma Pomodoro e il Pomodorino. Il Pomodorino cammina con aria svagata e Papà Pomodoro allora si arrabbia e... Va da lui, lo schiaccia e dice: "Fai il concentrato!"
Vincent
: Ah. Ah.
Mia
: Il concentrato.
Vincent
: Ah.
Mia
: Bene, ci vediamo.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jody
: ... È come se trasformasse ogni parte del tuo corpo nella punta di un pene.
Trudi
: Accidenti!
Jody
: Te lo presto, è un libro fantastico sul piercing.
Trudi
: Ma la pistola che usano per bucarti le orecchie, non la useranno anche per bucarti i capezzoli?
Jody
: Lascia perdere! Ti assicuro che quell'affare va contro qualsiasi idea alla base del piercing. Tutti i miei fori, in diciotto parti del mio corpo, ognuno di loro è stato fatto con un ago. Cinque in ogni orecchio, uno nel capezzolo del seno sinistro, due nella narice destra, uno nel sopracciglio sinistro, uno sulla pancia, uno sul labbro, uno sul grilletto. E sulla lingua ho anche una borchia.
Vincent
: Scusami, è solo una curiosità. A che serve una borchia sulla lingua?
Jody
: È sensuale. Aiuta la fellatio.
Lance
: Vincent. Vieni nel mio ufficio. Forza. Questa è "Panda". Viene dal Messico, è di prima qualità. Questa qui è "Bava". Diversa, ma altrettanto buona. E quella è "Choco", viene dai monti Hartz della Germania. Ora, le prime due costano lo stesso, 300 al grammo. Sono prezzi da amico. Ma questa qui è un pochino più cara. Viene 500 al grammo. Quando te la "spari", sai dove sono andati a finire quei soldi in più. Niente da ridire sulle altre due, è roba veramente... veramente buona. Ma questa qui è una bomba atomica.
Vincent
: Guarda che sono appena tornato da Amsterdam.
Lance
: Sono un negro? Siamo a Englewood? No. Sei a casa mia. I bianchi che sanno la differenza tra roba buona e roba di merda è in questa casa che vengono. Con la mia roba sono prontissimo a sfidare la robaccia di Amsterdam in un giorno qualunque della settimana.
Vincent
: Questa è un'affermazione azzardata.
Lance
: Qui non siamo ad Amsterdam, Vince, qui sono i venditori che decidono. La coca è bella che morta da... da un pezzo. L'eroina sta rimontando in modo pazzesco.
Vincent
: Hm? D'accordo. Dammi tre grammi della bomba atomica, e...
Lance
: Bene.
Vincent
: ... se è buona come dici tornerò a comprarne altri mille dollari.
Lance
: Ah, beh, spero solo che ce ne sia rimasta un po' per te. Ah... te ne darò un po' dalla mia scorta privata - è fantastica - per dimostrarti che sono gentile. Ehi, ho finito le bustine, un sacchetto ti va bene?
Vincent
: Sì, sì, perfetto.
Lance
: D'accordo. Te lo prendo sùbito. Tesoro, mi porti dei sacchetti e dei legacci dalla cucina?
Jody
: Sì, volo.
Lance
: Ehi, che ne pensi di Trudi? Non ha l'amico, hai voglia di... andare su di giri con lei?
Vincent
: Qual è Trudi? Quella con le schifezze in faccia?
Lance
: No, quella è Jody. Quella è mia moglie.
Vincent
: Eh, eh, eh, eh, eh! L'ho detta grossa, vero?
Lance
: No, figurati.
Vincent
: No, non posso, devo andare in un posto.
Lance
: Ah, non c'è nessun problema.
Vincent
: Alla prossima oc
casi
one.
Jody
: Grazie, Jody.
Lance
: Ce l'hai ancora la Malibu?
Vincent
: Ah, amico, sai cosa mi ha fatto uno stronzo ieri?
Lance
: Cosa?
Vincent
: L'ha graffiata con una chiave.
Lance
: Ah, mi dispiace. Che pezzo di merda!
Vincent
: Non dirlo a me. L'ho tenuta in deposito per tre anni. L'avevo ritirata da cinque giorni, e un cazzone merdoso qualsiasi me l'ha graffiata.
Lance
: Quelli così li dovrebbero ammazzare. Niente processo, niente giuria. Giustiziati.
Vincent
: Magari avessi potuto beccarlo mentre lo faceva. Avrei dato qualsiasi cosa per beccare quel rotto in culo. Allora sì che valeva la pena che lo facesse, così lo potevo beccare!
Lance
: Che schifoso.
Vincent
: Sei un vigliacco cacasotto se fai lo stronzo con la macchina di un altro! Insomma, non si fa lo stronzo con la macchina degli altri!
Lance
: Non si fa.
Vincent
: È contro ogni regola!
Lance
: Grazie.
Vincent
: Grazie a te. Ti secca se me la sparo qui?
Lance
: Ehi! Mi casa su casa.
Vincent
: Muchas gracias.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jules
: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror?
Vincent
: Si, mi pare, quello grasso, no?
Jules
: Io non me la sentirei di chiamarlo grasso, ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È Samoano.
Vincent
: Credo di sapere di chi parli. E allora?
Jules
: Beh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace.
Vincent
: Che cosa ha fatto, se l'è scopata?
Jules
: No, no, no, no, niente di cosi' grave.
Vincent
: E cosa, allora?
Jules
: Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent
: Un massaggio ai piedi.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Tutto qui?
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules
: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era... c'era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come quello delle serre. Il negro c'è passato attraverso. E da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.
Vincent
: Cazzo, un vero peccato.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.
Jules
: Che vuoi dire?
Vincent
: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace
Jules
: Secondo te non ha esagerato.
Vincent
: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules
: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente. Io lo faccio sempre a mia madre.
Vincent
: no, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace. Voglio dire, è così grave come se gliela avesse leccata, no, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules
: Oooh, aspetta, fermo lì. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent
: Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco.
Jules
: Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie, e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi, non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.
Vincent
: Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules
: Eh... non venirmi a parlare di massaggi ai piedi, perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent
: E ne hai fatti molti?
Jules
: Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente.
Vincent
: A... a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules
: Vaffanculo.
Vincent
: L'hai fatto a molti?
Jules
: Vaffanculo
Vincent
: Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.
Jules
: Basta, eh? Hai capito? Cominciano a girarmi le palle!
Vincent
: Eh, eh! Ah!
Jules
: Questa è la porta.
Vincent
: Sì, eccola qua.
Jules
: Che ora fai?
Vincent
: Sono esattamente le 7:22.
Jules
: Ah... Non è ancora il momento. Dai, leviamoci da qui. Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antwan in una merdosissima serra in
casi
nandogli il modo di parlare. Sono cose che non si fanno. Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo. Mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì. Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così. Ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove, beh, nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva, e quel coglione di Antwan doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo, nessun uomo prende con umorismo certe stronzate. Mi sono spiegato?
Jules
: Sì, è un punto di vista interessante. Coraggio, entriamo nei personaggi.
Vincent
: Come hai detto che si chiama lei?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia.
Jules
: Perché ti interessa tanto la moglie del gran capo?
Vincent
: Beh, lui parte, va in Florida, e mi ha chiesto di... di occuparmi di lei mentre è via.
Jules
: Ah. Occuparti di lei?
Vincent
: No, ma che dici? Devo portarla fuori, sai, farla divertire, così non si sente sola.
Jules
: Cioè tu e Mia Wallace vi date un appuntamento?
Vincent
: Non è come intendi tu. Sai, è come... come quando porti fuori la moglie del tuo migliore amico, al cinema o in qualche altro posto. È solo buona compagnia, nient'altro. Non è un appuntamento. Non è nessun appuntamento!
Jules
: Salve, ragazzi. Come ve la passate? No, comodo, comodo, comodo, comodo. Stai comodo. Sapete chi siamo? Siamo colleghi del vostro socio d'affari Marsellus Wallace. Certo vi ricordate del vostro socio d'affari, vero? No, no, non ditemi niente, voglio indovinare. Tu sei Brett, giusto?
Brett
: Sì.
Jules
: Visto? Ho indovinato. Ti ricordi bene del tuo socio d'affari Marsellus Wallace, non è vero, Brett?
Brett
: Sì, sì, me lo ricordo bene.
Jules
: Bravo. Oh, a quanto pare io e Vincent abbiamo interrotto la vostra colazione. Ci dispiace veramente. Che mangiavate?
Brett
: Hamburger.
Jules
: Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica! E che tipo di hamburger?
Brett
: È un... un cheeseburger.
Jules
: No, no, no, no. Dove li avete comprati? Da McDonald's, da Wendy's, Jack-in-the-Box, dove?
Brett
: Ehm... Al Big Kahuna Burger.
Jules
: Al Big Kahuna Burger! Dove gli hawaiani fanno gli hamburger! Dicono che sono saporiti i loro hamburger, io non li ho mai assaggiati, personalmente. Come sono?
Brett
: Buoni. Buoni. Sono buoni.
Jules
: Vi dispiace se ne assaggio uno? È tuo questo, eh?
Brett
: Sì.
Jules
: Hm! Sì che è saporito questo hamburger. Vincent! Hai mai mangiato un Big Kahuna Burger?
Vincent
: Hm.
Jules
: Ne vuoi un morso? Sono saporiti.
Vincent
: Non ho fame.
Jules
: Beh, se ti piacciono gli hamburger una volta li devi provare. Io di solito non posso mangiarli perché la mia ragazza è vegetariana. E questo praticamente fa di me un vegetariano, ma vado pazzo per il sapore di un buon hamburger. Hmmm! Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?
Brett
: No.
Jules
: Diglielo, Vincent.
Vincent
: Royale con formaggio.
Jules
: Royale con formaggio. E sai perché lo chiamano così?
Brett
: Per il sistema metrico decimale?
Jules
: Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Uh, sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? Il sistema metrico. Lì dentro che c'è?
Brett
: Sprite.
Jules
: Ah, Sprite. Buona. Ti dispiace se... se assaggio la tua bevanda saporita per mandare giù il boccone?
Brett
: Fa' pure.
Jules
: Ah! Ci voleva proprio! Tu, col frangettone, sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince, là, dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?
Marvin
: È lì dentro.
Jules
: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo, se non sbaglio! Cosa dicevi?
Roger
: Nell'armadietto. No. No, quello all'altezza delle ginocchia.
Jules
: Siamo contenti? Vincent? Siamo contenti?
Vincent
: Sì, siamo contenti.
Brett
: Ehm... ascolta... Mi dispiace, io... io... io non ho capito il tuo nome. Ho... ho capito il tuo, ehm, Vincent, giusto? Ma non ho capito il tuo.
Jules
: Mi chiamo Gerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda.
Brett
: No, no. No. No. Voglio solo che sappiate quanto... Voglio solo che sappiate quanto ci dispiace che le cose siano andate a puttane tra noi e il signor Wallace. E... Noi ci siamo messi in questo affare con le migliori intenzioni, davvero, no, no, no...
Jules
: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione. Oh, non volevo farlo. Per favore, continua. Dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai? Dì un po', Marsellus Wallace che aspetto ha?
Brett
: Cosa?
Jules
: Da che paese vieni?
Brett
: Cosa? Cosa?
Jules
: "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare! Lì parlano la mia lingua?
Brett
: Cosa?
Jules
: La mia lingua, figlio di puttana! Tu la sai parlare?
Brett
: Sì!
Jules
: Allora capisci quello che dico!
Brett
: Sì! Sì! Sì!
Jules
: Descrivimi perciò Marsellus Wallace! Che aspetto ha!
Brett
: Cosa?
Jules
: Di' "cosa" un'altra volta! Di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana, di' "cosa" un'altra maledettissima volta!
Brett
: È... è... è nero.
Jules
: Vai avanti!
Brett
: È senza capelli.
Jules
: Secondo te sembra una puttana?
Brett
: Cosa?
Jules
: Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana?
Brett
: No!
Jules
: Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?
Brett
: Non l'ho fatto!
Jules
: Sì che l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'oc
casi
one. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Tutto il mondo sa che mio figlio, Sean Mullen, è stato rapito tre giorni fa. Questa è una sua fotografia recente. E Sean, se mi stai guardando, sappi che ti vogliamo bene. E questi... questi sono per l'uomo che l'ha rapito. Ecco il tuo riscatto. Due milioni di dollari in banconote non segnate come avevi chiesto. Ma ti assicuro che non riuscirai ad avvicinarti a questi soldi, non toccherai nemmeno una banconota, mai. Perché io non pagherò nessun riscatto per mio figlio. Neanche un dollaro, neanche un centesimo. È mia intenzione offrire questi soldi come taglia sulla tua testa. Vivo o morto, non mi interessa. Ora sei come un biglietto della lotteria da due milioni di dollari e le probabilità che qualcuno ti vinca sono molto elevate. Conosci almeno uno che non ti tradirebbe per due milioni di dollari? Non credo proprio. Ne dubito. Perciò ovunque tu vada, qualunque cosa tu faccia, questi soldi ti staranno sempre addosso. E per non far dimenticare, per tenere sempre vivo l'interesse, ogni domenica metterò un annuncio a tutta pagina sui giornali più importanti, finché sarà necessario. Però, questa è la tua ultima possibilità: se tu mi restituisci mio figlio vivo e illeso io ritiro la taglia; con un po' di fortuna potrai sparire nel nulla. Hai capito? Tu non vedrai mai questi soldi, nemmeno un dollaro. Coraggio, ti offro l'oc
casi
one per uscirne pulito. Se non accetterai, beh che Dio possa essere con te perché ti rimarrà solo lui.
Tom Mullen
Dal film:
Ransom - Il riscatto
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo l'incidente ferroviario avvenuto tra Corato e Andria il 12 luglio 2016]
È in oc
casi
oni come queste che la Puglia sa prendere le distanze dalle polemiche e rimboccarsi le maniche. Una regione intera si è mossa per donare il sangue, dare una mano. Ho letto le storie e visto le facce di chi non c'è più, e ho pensato che potevano essere miei amici, miei parenti. Viviamo tutti sulla stessa zattera, ed è una zattera fragile. È irragionevole e di cattivo gusto parlare di alta velocità quando c'è un pezzo di questo Paese che non può muoversi perché i treni non esistono nemmeno, o vanno a gasolio. A Matera, che è città della cultura, la ferrovia non arriva. Il ministro Delrio ci è mai salito su un treno? Dovrebbe astenersi dal fare prediche.
Michele Riondino
Cit. da
Vanity Fair, intervista, 23 luglio 2016
Frasi di Michele Riondino
Per me il Festival di Venezia è l'oc
casi
one di incontrare amici e colleghi e parlare di quello che amiamo fare; è l'oc
casi
one per promuovere i nostri lavori, ma anche motivo di festa e di incontro. Lo è sempre stato. È nel carattere storico del Festival di Venezia, questo elemento giocoso.
Michele Riondino
Cit. da
paroleacolori.com, intervista, 10 novembre 2016
Frasi di Michele Riondino
Max
: Come sai se questo posto davvero esiste?
Furiosa
: È dove sono nata.
Max
: E perché sei andata via?
Furiosa
: Non l'ho scelto. Mi hanno presa da piccola. Rubata.
Max
: Ci hai già provato?
Furiosa
: Molte volte... Ma ora guido una blindocisterna. Non avrò mai un oc
casi
one migliore...
Max
[indicando le mogli]
: E loro?
Furiosa
: Loro cercano speranza.
Max
: E tu cosa cerchi?
Furiosa
: Redenzione...
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Figliolo, risolvi questo
casi
no.
Hoyt
Dal film:
La forma dell'acqua
Scheda film e trama
Frasi del film
Per quanto ci si sforzi di prenderle sul serio, le reincarnazioni del fascismo sembrano ispirarsi alle commedie di Monicelli e alla satira di Guzzanti. Raccontano sempre la stessa storia, comicamente irresistibile, di un gruppo di duri che parte per ripristinare l'ordine e finisce per combinare soltanto
casi
ni.
Massimo Gramellini
Cit. da
Fascisti su Sirte, Corriere.it, 12 agosto 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Ufficiale della sicurezza americana
: Mi dispiace signore deve attendere il suo turno.
Richard Walker
: Ma si tratta di un caso molto urgente. Ha capito?
Ufficiale della sicurezza americana
: Sì, signore.
Richard Walker
: Ha capito ma non gliene frega niente. È così?
Ufficiale della sicurezza americana
: Mi dispiace, ci sono molti
casi
urgenti, signore, deve aspettare come tutti gli altri.
Richard Walker
: Anche a tutti gli altri pensa che abbiano rapito la moglie?
Ufficiale della sicurezza americana
: Non lo so, signore.
Dal film:
Frantic
Scheda film e trama
Frasi del film
Naomi Ginsberg
: Ehi, io sto bene ora. Sono tua madre e sto bene. Tu no.
Ginsberg
: Ci sono dentro fino al collo. Qualcuno che conosco ha ucciso un uomo... e, e non so cosa fare. Io, lui vuole il mio aiuto e io non so se darglielo. Non so se è giusto. È un vero
casi
no.
Naomi Ginsberg
: Lascialo andare.
Ginsberg
: Cosa?
Naomi Ginsberg
: Non aiutarlo.
Ginsberg
: Non posso mamma, è il mio migliore amico.
Naomi Ginsberg
: Ascoltami, la cosa più importante che tuo padre abbia mai fatto? È stata deludermi. Hai capito?
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Poi arriva il giorno
Che nasce un figlio che riempie l'orgoglio
E svuota il portafoglio
Sa ricucir sentimenti spezzati
O che in altri
casi
non ci sono mai stati
Vi siete impegnati, Dio mio che bravi
Tra i pianti dei bimbi e i sorrisi dei cari
Applausi per farvi sentir realizzati
Ma le carezze le apprezzano i cani
Ernia
Cit. da
La Ballata Di Mario Rossi
Joan Clarke
: I miei genitori... Ho venticinque anni, sono nubile, sono sola e mi vogliono a casa.
Alan Turing
: È una cosa ridicola!
Joan Clarke
: Sono i miei genitori.
Alan Turing
: Tu non puoi lasciarci. Non te lo permetto.
Joan Clarke
: "Mi mancherai." È la frase normale che si dice in questi
casi
.
Alan Turing
: Non mi interessa quello che è normale!
Joan Clarke
: Cosa dovrei fare, Alan? I-io non posso abbandonare i miei genitori!
Alan Turing
: Tu hai... Tu hai la possibilità qui di fare qualcosa di grande nella tua vita!
Joan Clarke
: E finire come te? No, grazie. Mi dispiace che tu sia solo, ma Enigma non ti salverà. Questo sai decifrarlo, fragile narcisista? O prendo il tuo prezioso Christopher così te lo spiega?
[Alan è visibilmente ferito]
...Scusami.
Alan Turing
: Io voglio... Io voglio che resti perché mi piaci... Mi piace parlare con te...
Joan Clarke
: Anche a me piace parlare con te, Alan.
Alan Turing
: E se non fossi più sola? Se avessi un marito?
Joan Clarke
: Hai qualcuno in mente?
Alan Turing
: Certo.
Joan Clarke
: Hugh? È molto attraente, te lo concedo, ma non credo sia fatto per il matrimonio.
Alan Turing
: No... Non pensavo a Hugh.
Joan Clarke
: E Peter.... Peter è così tranquillo...
[Alan, imbarazzato, si sposta davanti a lei e la guarda]
Oh, mio Dio.
Alan Turing
: Ma avrebbe senso.
Joan Clarke
: Mi hai appena chiesto di sposarti?
Alan Turing
: È... la cosa più logica da fare.
Joan Clarke
: È una cosa ridicola!
Alan Turing
: Sono i tuoi genitori...
Joan Clarke
: Io non... non ci posso credere...
Alan Turing
[si svuota le tasche trovando filo di ferro, comincia ad arrotolarlo per realizzare un anello]
: Joan Ca... È Joan Caroline o Catherine?
Joan Clarke
: Elizabeth.
Alan Turing
: Ah. Joan Elizabeth Clarke...
[si inginocchia e le porge l'anello di fil di ferro]
...vuoi sposarmi?
[proposta di matrimonio]
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Il telefono non squillava più. Mi sono chiuso e ho iniziato a bere tantissimo, mi facevo schifo. Mi stavo autodistruggendo e mi sono allontanato dalla mia famiglia. Ho provato a ripulirmi solo con la forza di volontà, mi ripetevo: 'Che cazzo stai facendo?'. L'oc
casi
one per ripartire è arrivata con il Grande Fratello. Mi ha dato la forza di rialzarmi e andare avanti, è stata una rinascita per me
Daniele Bossari
Frasi di Daniele Bossari
Katrine Bratt
: Vengo dalla seione persone scomparse.
Harry Hole
:
[si presenta]
Harry Hole.
Katrine Bratt
: Abbiamo studiato i tuoi
casi
in accademia.
Harry Hole
: Dopo così tanto tempo?
Dal film:
L'uomo di neve
Scheda film e trama
Frasi del film
William Somerset
: Questa storia non può avere un lieto fine, non è possibile.
David Mills
: Se lo arrestassimo sarebbe già un lieto fine.
William Somerset
: Se prendessimo John Doe, e uscisse fuori che è il Diavolo, o meglio ancora Satana in persona, questo appagherebbe le nostre aspettative ma... non è il Diavolo. E' un essere umano.
David Mills
: Umano? Tu fai della filosofia, mi dici queste cose, queste... guarda che se lo fai per prepararmi ad affrontare una sconfitta, grazie ma...
William Somerset
: Ma tu vuoi diventare un eroe... vuoi diventare un campione... guarda che la gente non vuole campioni, vuole mangiare cheeseburger, giocare al lotto e guardare la televisione.
David Mills
: Ehi, come ci sei diventato così? Vorrei saperlo.
William Somerset
: Non ci si diventa da un giorno all'altro...
David Mills
: Vai avanti.
William Somerset
: È che non riesco a continuare a vivere in mezzo a gente che abbraccia e coltiva l'apatia come se questa fosse una.. una virtù.
David Mills
: Non sei diverso, non sei migliore.
William Somerset
: Non credo di essere né meglio né peggio, per niente. Anzi, io lo capisco, lo capisco totalmente. L'apatia è una soluzione, insomma è più facile stordirsi con qualche droga piuttosto che dover affrontare la vita; è più facile rubare quello che si vuole piuttosto che guadagnarselo. È più facile picchiare un figlio che educarlo. Diamine! L'amore costa, costa impegno, lavoro..
David Mills
: Si parla di gente che è mentalmente disturbata qui, si parla di gente che è mentalmente fuori di testa qui...
William Somerset
: No, no qui purtroppo si parla della nostra vita quotidiana... poi tu guarda che non te lo puoi permettere di essere così ingenuo!
David Mills
: Vaffanculo, dài! Sai? Dovresti sentirti quando parli, davvero. Tu... tu dici: "Il problema principale è che la gente se ne frega... "
William Somerset
:
[Annuisce]
David Mills
: "... E allora io, me ne frego della gente!". Capisci che non ha senso? Lo capisci?
William Somerset
: Ah... Tu non te ne freghi?
David Mills
: Giusta domanda! Io mai!
William Somerset
: Allora tu cambierai il mondo.
David Mills
: Non scherzare. Il punto è che, è che... io non credo che tu molli perché sei convinto delle cose che dici. No, no... Credo che tu te ne voglia convincere, perché molli. Tu vuoi che ti dia ragione, tu vuoi sentirmi dire: "Sì, sì... sì! Quant'è vero! Qui è tutto un
casi
no, questo è un mondo di merda, dovremmo tutti andare a vivere in una foresta sugli alberi." E invece no! Io questo non te lo dico. Io non ti do ragione. Non sono d'accordo. Neanche volendolo!
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
William Somerset
: Perché non mi dici qual è il vero problema?
Tracy Mills
:
[Con le lacrime agli occhi]
David e io avremo un bambino.
William Somerset
:
[Atterrito]
Oh, Tracy.... non credo di essere proprio... la persona adatta a cui parlarne...
Tracy
:
[Scoppia in lacrime]
La odio questa città!
William Somerset
: .... Ho avuto una relazione tempo fa. Era praticamente un matrimonio. Lei rimase incinta. E parlo di molto... tempo fa. Una mattina mi alzo come al solito e vado al lavoro. Uno dei tanti giorni, tutti uguali, se omettiamo il fatto che era il primo giorno dopo... la bella notizia. E ho provato... paura. Per la prima volta. Mi ricordo che pensavo "e ora chi me lo dà il coraggio di fare un figlio con quello che vedo in giro? Come si può crescere in un mondo come questo?". Le ho detto che non volevo che lo tenesse. E dopo qualche settimana... lei mi ha accontentato.
Tracy
: Io voglio avere dei figli.
William Somerset
: Quello che posso dirti è che io so, o meglio... sono più che convinto di aver preso la decisione giusta... ma non c'è giorno in terra che passi senza che io desideri di aver fatto una scelta diversa. Se scegli di non tenere il... bambino, rimanga una tua decisione. Non dirgli mai che sei rimasta incinta. Ma se al contrario scegli di tenerlo... non perdere oc
casi
one per viziarlo e coccolarlo. Questo è il massimo del consiglio che posso darti, Tracy.
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei
casi
un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.
Giorgio Gaber
Cit. da
Non insegnate ai bambini
Frasi di Giorgio Gaber
Si parlava con Duan. Diceva che in Ungheria era considerato come una specie di mio rappresentante e non sapeva come comportarsi. Io sono stato contento dell'oc
casi
one per dire a lui e spiegare a me stesso che parlare di tolstoismo, cercare una mia guida, chiedere che decida questioni, è un errore grossolano. Non c'è e non ci sarà nessun tolstoismo, nessuna mia dottrina, c'è la sola, eterna, universale dottrina della verità, che per me, per noi è espressa in modo particolarmente chiaro nei Vangeli. (2 dicembre 1897)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Oggi ho pensato: molti dei pensieri che ho espresso negli ultimi tempi appartengono non a me, ma agli uomini che sentono affinità con me e si rivolgono a me con le loro questioni, i loro dubbi, i loro pensieri, i loro piani. Così il pensiero di fondo o, per dir meglio, il sentimento della Sonata a Kreutzer, appartiene a una donna, una slava, che mi ha scritto una lettera, comica per il linguaggio ma notevole per il suo contenuto, sulla soggezione delle donne alle esigenze sessuali. In seguito essa venne da me e mi fece una forte impressione. La riflessione che il versetto di Matteo «se guardi una donna con desiderio eccetera» vale non solo per le altre donne, ma anche per la propria, mi è stata offerta da un inglese che mi ha scritto di questo. E così in molti altri
casi
. (9 maggio 1890)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Ella lo costrinse egualmente a dire tutto ciò che si dice in simili
casi
: che egli l'amava e non aveva mai amato nessuna donna quanto lei. Lei sapeva che poteva esigere questo in cambio dei possedimenti di Penza e di Ninij Novgorod, e ottenne quanto esigeva.
(II, V, VI; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Laurent Louis, giovane politico belga che nega lo sterminio degli ebrei, è stato condannato da un giudice creativo a visitare gli ex lager nazisti per cinque anni di fila e a fermare ogni volta le sue emozioni in un diario scritto. Se mostrerà di credere a quello che vede, sarà riabilitato. Altrimenti prenderà il dodici per cento alle elezioni tedesche.
La sentenza «San Tommaso» è talmente innovativa che meriterebbe di essere importata in Italia. Non mancherebbero le oc
casi
oni per applicarla a coloro che nel negare l'evidenza esibiscono quantitativi di spocchia utili a coprire la malafede. Il sindaco esalta la ritrovata efficienza dei trasporti pubblici? Condannato ad aspettare due ore l'autobus alla fermata. E il teorico dell'accoglienza senza limiti e confini con residenza nel centro storico? Costretto a fraternizzare in una strada buia di periferia con una comitiva di giovani migranti abbandonati a loro stessi. Gli economisti che magnificano le meraviglie del lavoro flessibile verrebbero condannati a negoziare il mutuo per la casa potendo esibire soltanto un contratto precario. Ma che cosa fare dei baroni universitari, i cui intrallazzi a circuito chiuso per piazzare in cattedra figli e famigli conquistano le prime pagine dei giornali a cicli regolari come le maree? La condanna più atroce sarebbe costringerli a partecipare a uno di quegli sterminati concorsi per due soli posti da assistente già assegnati in via preventiva ai cocchi del professore.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Non posso negarlo, Corriere.it, 26 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Orietta Berti ha ottenuto la restituzione di vent'anni di versamenti Irap, realizzando il sogno di tutti gli italiani che considerano l'imposta regionale sulle attività produttive il loro incubo portatile. È riuscita a dimostrare che intorno a lei non lavorava una piccola azienda, ma soltanto dei collaboratori oc
casi
onali. La Berti non sarà un'impresa, ma di sicuro ne ha realizzata una. Dietro quell'aria pacioccona e stranita da sorella ideale di Forrest Gump si nasconde un donnino pragmatico e tignoso, capace di ingaggiare e vincere un combattimento di sumo contro il mostro multiforme del Fisco italiano, che l'ha battuta in primo grado e ribattuta in appello, ma ha finito per soccombere davanti alla maestà della Cassazione.
In un'epoca di arrabbiati e lamentosi cronici, questa maestra del tortellino zen, produttrice instancabile di storie a lieto fine, è la prova vivente che un approccio sereno e concreto ai problemi costituisce ancora il modo migliore di risolverli. Alla donna che non è un'impresa verrebbe da affidare qualsiasi impresa. Orietta Berti che mette d'accordo Madrid e la Catalogna. Orietta Berti che trasforma Kim in un pacifista, Trump in un ambientalista, la Merkel in una spendacciona e Macron in una persona sincera. Orietta Berti che convince Facebook e le sue sorelle a pagare le tasse. Orietta Berti che fa approvare la nuova legge elettorale, l'OriettaBertellum. Orietta Berti che pulisce le strade di Roma e dà pure la cera... Ecco, forse questa sarebbe un'impresa impossibile persino per lei.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Fin che la tassa va, Corriere.it, 22 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Nando Parrado
:
[...]
io scavalcherò queste maledette montagne, tornerò da mio padre, nella mia stanza, a casa mia.
Carlitos Paez
: Come pensi di farlo? Morirai congelato.
Nando Parrado
: No se mi coprirò abbastanza.
Carlitos Paez
: Allora morirai di fame, Nando. Non puoi scalare una montagna con un pezzetto di cioccolata e un sorso di vino.
Nando Parrado
: Allora taglierò un pezzo di carne dei piloti. Sono loro che ci hanno messo in questo
casi
no!
Dal film:
Alive - Sopravvissuti
Scheda film e trama
Frasi del film
[Il protagonista e un personaggio, parlano del sogno lucido]
Personaggio
: Io mi considero un lubrificatore sociale del mondo dei sogni. Aiuto le persone a diventare lucide, senza problemi. In pratica elimino le paure, le angosce, e lascio solo il bello, lo spasso.
Protagonista
: Con diventare lucidi, intendi sapere che si sta sognando, giusto?
Personaggio
: Sì, così puoi controllare i sogni. E i sogni controllati sono più realistici dei sogni non lucidi.
Protagonista
: Io mi sono appena svegliato da un sogno, ma non era di quelli tipici, era come se fossi entrato in un universo alternativo..
Personaggio
: Sì, è un sogno reale. Tecnicamente sognare, è un fenomeno del sogno, ma ci si può anche divertire un
casi
no nei propri sogni! Perché tutti sanno che divertirsi è il massimo
[...]
Che succedeva nel tuoi sogno?
Protagonista
: Ah, c'erano un sacco di persone che parlavano, qualcuno diceva cose assurde. Sembrava quasi uno strano film. Più che altro, pontificavano su qualsiasi argomento, con molta intensità
[...]
Personaggio
: Questi sogni li puoi controllare.
[...]
Il trucco è renderti conto che stai sognando, fin dall'inizio. Devi essere capace di riconoscerlo. Devi essere capace di chiederti: oh cavolo ma è un sogno? Sai, quasi nessuno si fa queste domande, né da sveglio, né tantomeno quando dorme. È come se tutti fossero sonnambuli quando sono svegli, e vegliambuli quando dormono. In entrambi i
casi
, non ne traggono vantaggio.
Protagonista
: Quello che mi ha fatto rendere conto che stavo sognando, è stato il mio orologio digitale. Non riuscivo a leggerlo, come se i circuiti si fossero completamente guastati.
Personaggio
: Sì, capita abbastanza spesso. Anche le piccole scritte sono difficili da leggere, sono molto instabili. Un altro indizio è quando cerchi di regolare l'intensità della luce, non ci riesci mai! Se ti capita di vedere un interruttore, spingili e prova a vedere se funziona.
È una delle cose che non si possono fare nel sogno lucido... Ma sai che mi frega, io posso volare, posso conversare per quanto mi pare con Albert Schweitzer, posso esplorare queste nuove dimensioni della realtà... Per non parlare della possibilità di fare ogni genere di sesso che voglio! È a dir poco stupendo! Non posso regolare la luce, e allora?
Protagonista
: Ma è una delle cose che servono a controllare se stai sognando, giusto?
Personaggio
: Si! Come ho detto, anche tu puoi allenarti a conoscere i segni, basta che ogni tanto provi ad accendere una luce. Se la luce è accesa, e tu non riesci a spegnerla, probabilmente stai sognando. Allora puoi darti da fare, e credimi, il campo è sconfinato... Sai a cosa mi sto dedicando? Visioni a 360 gradi! Bello eh?...
[...]
[Il protagonista poi se ne va, ma prima di uscire, vede un interruttore e prova a spingerlo per spegnere la luce. Ma con sua sorpresa, la luce non si spegne, così si accorge di essere in un sogno]
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi ha in mano il potere, ci vuole semplici spettatori passivi.
[...]
E non ci hanno dato nessun altro diritto di scelta, a parte l'oc
casi
onale (puramente simbolico) e partecipatorio atto del voto... Vuoi il burattino di destra, o il burattino di sinistra?
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Guerra dei topi e delle rane
Sul cominciar del mio novello canto,
Voi che tenete l'eliconie cime
Prego, vergini Dee, concilio santo,
Che 'l mio stil conduciate e le mie rime:
Di topi e rane i
casi
acerbi e l'ire,
Segno insolito a i carmi, io prendo a dire.
Omero
Cit. da
Batracomiomachia ‐ Incipit
Frasi di Omero
Steward
: Buonasera, signore.
Passeggero
: Buonasera.
Cal
: Lo sapeva che ci sono diverse migliaia di tonnellate di acciaio Hockley su questa nave?
Ruth
: Hm? Su quali parti?
Cal
: Ah, su quelle giuste, naturalmente.
Ruth
: Ah, allora sapremo chi ritenere responsabile se ci dovessero essere problemi. Dov'è mia figlia?
Cal
: Oh, arriverà. Ecco la contessa. Salve, mia cara.
Contessa
: Buonasera, Cal.
Cal
: Che piacere vederla. È incantevole.
Jack
: L'ho visto fare una volta in un cinema di terza visione, e non vedevo l'ora di rifarlo.
Rose
: Tesoro...
Ruth
: Ci vediamo a cena.
Rose
: ... senz'altro ti ricordi del signor Dawson.
Cal
: Dawson. È stupefacente. Potrebbe passare quasi per un gentiluomo.
Jack
: Quasi.
Cal
: È straordinario. Sir Cosmo.
Lady Lucille Duff-Gordon
: Mia cara, che delizia vederla.
Sir Cosmo Duff-Gordon
: Viaggio assolutamente entusiasmante.
Cal
: Incredibile, vero?
Lucille
: E com'è affascinante... vado pazza per il suo...
Rose
: Quella è la contessa di Rothes.
Ruth
: Buonasera. La ringrazio.
Rose
: E... quello è John Jacob Astor, l'uomo più facoltoso in viaggio su questa nave. La sua nuova mogliettina, Madeleine, ha la mia età ed è in dolce attesa. Vedi come tenta di nasconderlo? A suo tempo fu uno scandalo. E quello è Benjamin Guggenheim, e la sua amante, Madame Aubert. Naturalmente la signora Guggenheim è rimasta a casa con i bambini. Da questa parte abbiamo Sir Cosmo e Lucille, Lady Duff-Gordon. Tra i suoi vari pregi c'è quello di disegnare biancheria audace. È molto popolare tra i reali.
Cosmo
: Congratulazioni, Hockley. È splendida.
Lucille
: È un vero angelo.
Cal
: La ringrazio.
Molly
: Ti va di scortare una signora a cena?
Jack
: Certamente.
Molly
: Ah, ah, ah, ah!
Cal
: Zuccherino? Zuccherino?
Molly
: Un gioco da ragazzi, vero, Jack? Ricorda: impazziscono per il denaro. Perciò fingi di possedere una miniera d'oro ed entrerai a far parte del club. Ehi, Astor!
John Jacob Astor
: Oh, salve, Molly...
Molly
: Ah, ah, ah, ah!
Astor
: ... è un piacere vederla.
Rose
: J.J., Madeleine, vorrei presentarvi Jack Dawson.
Madeleine Force Astor
: Piacere di conoscerla.
Jack
: Piacere.
Astor
: Mi dica, Jack, è imparentato ai Dawson di Boston?
Jack
: No, a dire il vero ai Dawson di Chippewa Falls.
Astor
: Oh, capisco.
Smith
: Va bene, grazie.
Rose
: Era sicuramente nervoso, ma non mostrò la minima esitazione. Tutti erano convinti che fosse uno di loro. Forse l'erede di qualche fortuna nel ramo ferroviario. Un nuovo ricco, ma, tuttavia degno di essere un membro del loro club. Naturalmente, mia madre non si lasciò sfuggire l'oc
casi
one.
Ruth
: Ci parli degli alloggi di terza classe, sig. Dawson. Ho sentito dire che sono piuttosto accoglienti.
Jack
: I migliori che abbia mai visto, signora. Solo qualche topo qui e là.
Cal
: Il signor Dawson si è unito a noi dalla terza classe. Ha prestato soccorso alla mia fidanzata ieri sera.
Rose
: Ho scoperto che il sig. Dawson è un ottimo artista. Oggi è stato così gentile da mostrarmi alcuni suoi disegni.
Cal
: Rose e io abbiamo idee divergenti riguardo alla definizione di belle arti. Con questo non voglio certo criticare i suoi disegni.
Rose
: ... questo!
Ismay
: Il suo sangue e la sua anima sono su questa nave. Può anche darsi che sia mia, sulla carta, ma al cospetto di Dio appartiene a Thomas Andrews.
Jack
: Queste posate sono tutte per me?
Molly
: Comincia sempre dall'esterno.
Ismay
: Conosce questa nave lamiera per lamiera, dico bene?
Andrews
: Altroché.
Rose
: La sua nave è una meraviglia, signor Andrews. Davvero.
Andrews
: Grazie, Rose.
Cameriere
: Come preferisce il caviale, signore?
Jack
: No, niente caviale per me, grazie. Non mi è mai piaciuto molto.
Ruth
: Dov'è che vive esattamente, signor Dawson?
Jack
: Beh, al momento il mio indirizzo è la terza classe del Titanic. Dopodiche sarò nelle mani di Dio.
Ruth
: E dove trova i mezzi per viaggiare?
Jack
: Mi sposto di luogo in luogo, lavorando. Prediligo le navi da carico, o carrette simili. Ma il biglietto per il Titanic l'ho vinto con una mano fortunata a poker. Una mano molto fortunata.
Gracie
: La vita non è che una partita giocata con la dea fortuna.
Cal
: Hm... Un vero uomo la fortuna se la crea da solo. Giusto, Dawson?
Ruth
: E a lei piace quest'esistenza priva di radici?
Jack
: Beh, sì, signora, mi piace. Insomma, ho tutto quello che occorre proprio qui, con me. Ho aria nei polmoni e qualche foglio immacolato. Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà, o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Proprio l'altra notte ho dormito sotto un ponte, e ora mi trovo qui, sulla più imponente nave del mondo, a bere champagne insieme a delle persone raffinate come voi. Ne prendo ancora un po'.
Gracie
: Eh, eh, eh, eh!
Jack
: Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene. Ah, ecco a lei, Cal. Così ogni singolo giorno ha il suo valore.
Molly
: Ben detto, Jack.
Gracie
: Udite, udite.
Rose
: Al valore di ogni singolo giorno.
Commensali
: Al valore di ogni singolo giorno!
Gracie
: Bravo.
Cal
: Hm...
Molly
: Ah, ah, ah, ah! Ma il signor Brown non sapeva che avevo nascosto il denaro nella stufa. Ah, ah, ah, ah, ah! Così, è tornato a casa, bevuto come una spugna, e ha acceso il fuoco. Ah, ah, ah, ah!
Rose
: È il momento del brandy nella sala fumatori.
Gracie
: Bene! Volete unirvi a me per un brandy, signori?
Ismay
: Ottima idea.
Gracie
: Sicuro!
Rose
: Ora si ritirano in una nube di fumo e si congratulano l'un l'altro per il loro operato di grandi maestri dell'universo.
Ismay
: Signore, grazie per la vostra piacevole compagnia.
Cal
: Rose, posso accompagnarti alla tua cabina?
Rose
: No, resterò qui.
Jack
: Ecco a lei, Molly.
Gracie
: Si unisce a noi, Dawson? Beh, non vorrà starsene qui con le signore, spero. Eh, eh, eh!
Jack
: No, grazie, devo tornare al mio alloggio.
Cal
: Forse è meglio così. Si parlerà di affari e politica, quel genere di roba lì. Non adatta a lei. Ah, Dawson, è stato un piacere averla tra noi.
Rose
: Jack, devi proprio andare?
Jack
: Devo tornare a remare insieme agli altri schiavi.
Rose
: Ah...
Jack
: Buonanotte, Rose. Allora, vuoi andare a una vera festa?
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Montepremi diversi? Un'assurdità, e a Wimbledon non l'hanno ancora capito. Quanto all'idea di Simon, io abolirei del tutto i match a cinque set: mettono alla prova il fisico e sacrificano il divertimento, si chiede troppo ai giocatori. Le donne poi, per poter giocare, incontrano molte più difficoltà. E c'è un impegno di cui non puoi disinteressarti, ed è quello della famiglia: vediamo i
casi
di Justine Henin e Kim Clijsters, il loro ritiro è coinciso anche con una gravidanza, in tutto o in parte. È chiaro quindi che le carriere delle ragazze durino meno, molto meno. Non ci sono le stesse opportunità.
Billie Jean King
Frasi di Billie Jean King
Giada
: Sega.
Fiamma
: Pazienza. Non è fatto per restare su a lungo, comunque.
Giada
: E le scarpe fanno male.
Fiamma
: Più di quando lui si vergogna di te? Non così, ovviamente. Ti avvicini. Ti siedi. Lentamente. E scopri qui. Sennò è inutile. Okay. Allora. Socchiudi le palpebre come Marylin. Bocca così.
Giada
: Ah, ho capito. Serve a suggerire l'idea platonica di pompino?
Fiamma
: Bocca così. No. Meno. Meno. No, non ci siamo! Decisamente no. Ti muovi come un orsetto epilettico. Davvero, ma come fai? Non becchi mai il ritmo.
Giada
: È che ci penso troppo. Non riesco ad ascoltare la musica e a pensare ai passi. Non ce la farò mai.
Fiamma
: Ehi, guardami. Se non sai ballare, non seguire il ritmo.
Giada
: No.
Fiamma
: Muoviti lentamente... ma sensuale. Così, come se fossi intorpidita e ti stessi risvegliando. Muoviti così, come se stessi facendo l'amore. Dai, prova. Ricky, tesoro, come stai? Ti trovo in gran forma.
Giada
: Tutto qui?
Fiamma
: È il tono che conta, non quello che dici. Proviamo. Sono lui e ti dico: "Sei splendida! Ma che hai fatto?".
Giada
: Sto abbandonando le mie velleità integraliste per convertirmi alla massificazione.
Fiamma
: Che c'entra questa confessione ora? Non gliene frega a nessuno di queste seghe intellettuali. La cultura non ha ritmo. Se ti chiedono come stai, non vogliono saperlo veramente.
Giada
: Ah no?
Fiamma
: No! Vietato annoiare. Se ti chiedono: "Che combini?" e tu rispondi: "Giangi ha messo incinta una", va bene. È solo questione di ritmo. Come stai? Bene, tu? Che combini? Gran
casi
ni. Lascia stare. Bel vestito! Appena preso. Grande festa vodka tonic. Che
casi
no, è morto Pino. È un po' sciattino. Chiaro, no?
Giada
: Fammi provare.
Fiamma
: Okay.
Fiamma
: Programmi serali?
Giada
: Grande festa.
Fiamma
: Mh, ma dai? Mi imbuchi? Attenta che hai mentito, non hai nessuna festa.
Giada
: Numero chiuso.
Fiamma
: Mh, e chi ti ha messo in lista?
Giada
: Amici di amici.
Fiamma
: Brava. Vedi, la metrica latina serve a qualcosa, tesoro. Domani c'è una festa. Secondo me possiamo provarci. E quando sorridi, soprattutto con lui, non così. Così. Brava.
Sara
: Esci?
Giada
: Sì, vado a una festa dove ci sarà Riccardo. Che dici, come sto?
Sara
: E lo chiedi a me?
Giada
: A chi dovrei chiederlo?
Sara
: E con chi vai?
Giada
: Amici di amici.
Sara
: Ah, non con quella tipa fighetta con cui t'ho vista ieri, con la quale magari sei stata tutti 'sti giorni. No, ma va bene, Giada. Va bene. Io però l'unica cosa che proprio non capisco è perché non me lo dici! Ma ti vergogni di me?
Giada
: Scusami. Sono stata una cretina. Io non mi vergognavo di te, ma di me. Avevo paura che mi giudicassi.
Sara
: Che ti giudic... E quando mai t'ho giudicata, Giada? È dall'asilo che non ti giudico! Se ti dovevo giudicare...
Giada
: Ho preso i tuoi soldi e ti ho mentito. Sono orrenda.
Sara
: E vabbè, mo' che fai, non rispondi? Dopo tutto 'sto
casi
no...
Giada
: Ma tu mi vuoi ancora bene?
Sara
: Ma vaffanculo, va! Muoviti, esci. Guarda che quella ti lascia qui. Con me hai una vita per farti perdonare.
Fiamma
: Fai aspettare gli uomini, non me.
Giada
: Scusami. Come vado?
Fiamma
: Non male. Ma ricorda: non ammettere mai che sei lì per lui. Questa sera è one shot: o la va o la spacca. Ah, e un'ultima cosa. Quelli sono i miei amici, quindi non contare su di me. Io non ti conosco. Stasera sei sola, come sempre nella vita.
Giada
: Sì, certo. Fiamma, grazie. Ti devo tutto. Se non fosse stato per te...
Fiamma
: Non ringraziarmi. Non l'ho fatto per te. L'ho fatto perché mi annoio.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Fiamma
: Aspetta qua.
Hermes
: Fiamma, luce della notte.
Fiamma
: Scusami se non ti ho avvisato.
Hermes
: Tu non devi mai avvisare.
Fiamma
: Lo so. Ma oggi traghetto al tuo cospetto un'anima in pena che ha bisogno di te.
Hermes
: Chérie, e dov'è quest'anima spersa?
Fiamma
: Lo so, lo so. Ha molto peccato. Solo tu puoi salvarla. Considera quest'opera pia come l'ennesima oc
casi
one per stupirmi.
Hermes
: Che poi non capisco mai cosa vinco con queste scommesse assurde. Qual è la posta?
Fiamma
: La mia venerazione, sciocco.
Hermes
: Questo solo per vedere la taglia.
Giada
: Dove posso cambiarmi?
Hermes
: Qui naturalmente. Cos'è, ti vergogni? Non l'hai fatto tutta la vita, vuoi cominciare proprio adesso? Mio Dio! Ti depili con il rasoio? Questo per un uomo è un attentato. Ssst! Ssst! Ssst! Sto creando! Okay. Questi non sono abiti, ma modi di essere. Pronta? Speriamo. Gucci: casual per distinguersi. La Perla: per quando e se non dormi da sola.
Giada
: Eh!
Hermes
: Byblos: eleganza quotidiana. Richmond: impareggiabile. Missoni... Missoni. Ragazze, vi chiedo un favore personale. Fate in modo che Giada conosca il piacere di essere donna.
Giada
: Facevi l'estetista anche a Mosca?
Ragazza
: In un certo senso sì. Mi occupo di benessere.
Giada
: Oh!
Hermes
: Cool-tura. Gia-da! Allora, sono riuscito a stupirti?
Fiamma
: Come sempre.
Hermes
: Però al trucco pensaci tu. Sono stanco.
Fiamma
: Ma certo. Sei felice, Giada?
Giada
: Io sì, ma chi paga per tutto questo?
Hermes
: Dammi quello che hai. La prima volta va bene così.
Fiamma
: Tutto, Giada. Con Hermes non si deve barare.
Giada
: Sì.
Hermes
: Con quello che ti ho dato potrai affrontare almeno un mese. E sarà il mese più felice della tua vita. E poi avrai voglia di tornare da me, my creature.
Fiamma e Hermes
: Ah, ah, ah, ah!
Playstation
: Continue?
Sara
: Porca lepre! Ma vafanculo!
Playstation
: Eight. Game over.
Sara
: Uh, ma che hai fatto? Mi sta... Ma che hai fatto? Sei andata senza di me?
Giada
: È che mi trovavo in giro e... insomma... poi... Allora, che dici?
Sara
: Ma stai da paura! Ma se me lo dicevi! Meglio di dodici partite alla play! Vedere, vedere, vedere! Oh, ma come hai fatto a comprare tutta 'sta roba?
Giada
: Negozi dell'usato. Sconti.
Sara
: Pazzesco! Eh, beh, vorrà dire che insieme finiremo la grande opera!
Giada
: Certo.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono molto legata a tutti i miei tailleur di Donna Karan. Per me sono sempre stati un sogno. L'ho anche conosciuta a New York, una donna stupenda. Quelle giacche lunghe, le forme fluide, il bianco. Li ho ancora tutti e non riesco a metterli via, anche se proprio non mi entrano più!
[...]
Ero andata a intervistare Sharon Stone a Las Vegas. Erano i tempi di
Casi
nò. Io indossavo un completo di Donna Karan con una giacca di velluto. Lei impazzì, la voleva a tutti i costi! E io le avrei regalato tutto, pure le scarpe!
Mara Venier
Frasi di Mara Venier
Signori della Corte, in nome della sacralità della Famiglia vi esorto a considerare in tutta la sua eccezionale portata il comportamento dei due delatori oggi alla sbarra: un padre e una madre. Ripercorriamo i fatti. Erano le sei del mattino quando la vittima, un giovane di Eraclea nelle cui vene convivevano fraternamente l'alcol e la droga, rientrava in casa con il muso dell'auto ricoperto di lividi, sostenendo con scarsa convinzione di avere forato una gomma. Ora, signori, sappiamo benissimo quale reazione aspettarci in
casi
simili da un genitore cresciuto nel rispetto dei valori del familismo. O ignora le parole del figlio, oppure si affretta a confezionargli un alibi. Invece i due imputati, mossi da un insano senso di responsabilità, hanno percorso la strada a ritroso, in cerca di indizi che avvalorassero i loro sospetti. Hanno scoperto che qualcuno aveva investito a morte un turista sloveno senza prestargli soccorso. E che questo qualcuno aveva perso il fanale anteriore dell'auto. Hanno capito. Ma anziché portare il figlio in un luogo sicuro e intanto sviare le indagini, accusando dell'omicidio un migrante, un leghista o un migrante leghista, hanno confidato il segreto di famiglia a degli estranei i carabinieri di fatto consegnando il ragazzo alla giustizia. Una scelta inaudita, signori della Corte. Per i due rei confessi chiedo il massimo della pena: li si obblighi a tenere un corso di educazione civica a tutti quei genitori che mettono la difesa del pupo e del buon nome della casata davanti a qualsiasi cosa e anche a qualsiasi coca.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Genitori da collezione, Corriere.it, 30 agosto 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Collezionava foglie: le sciorinava, l'una accanto all'altra, su grandi tavoli. Quelle che andavano ingiallendo le sostituiva con altre. Per le foglie invecchiate disponeva di quieti ricoveri, dove l'ingombro non era mai eccessivo; e a lui solo era dato introdurvi quel fruscio. Sui tavoli invece tutto era sempre verde e fresco; le foglie erano fissate con pochissima colla; il vento non le portava mai via, ne erano finalmente al riparo, dunque; e nondimeno conservavano una certa vivacità, pur se molto limitata.
Gli piaceva vedersele davanti, tutte insieme e in bell'ordine. A infastidirlo, sugli alberi, era la loro irregolarità: una storta, l'altra diritta, e tutte smaniavano verso l'alto in maniera assai poco decorosa. Lui le aveva strappate alla loro contesa, esponendole a equanime luce. La battaglia era finita, e nessuna cacciava via l'altra, la colla garantiva un'atmosfera pacifica e una condotta regolare. In precedenza, nonostante il grande affetto per le foglie, avvertiva un sentimento di riprovazione passando accanto agli alberi; si vergognava di quella loro frenesia arrampicatrice; lo irritava dover assistere a come certe foglie rimanessero sempre in basso, mentre altre si beavano lassù in piena luce; inoltre queste ultime erano molto più distanti da lui, e lui le puniva per la loro alterigia collezionando solo foglie che fossero a portata della sua mano; più in alto non si protendeva mai.
Pensava spesso con soddisfazione al triste destino che attendeva le foglie da lui disdegnate: sarebbero cadute a terra e marcite. Nessuno ne avrebbe certo provato rammarico. Nella sua collezione, invece, finché si mantenevano fresche, le foglie erano oggetti curati e rispettati, e persino dopo, nei ricoveri per la vecchiaia, stavano bene ‐ per quanto possibile, data la loro quantità comunque notevole. In una certa misura lui capiva i desideri delle foglie: li leggeva nelle loro nervature e, tenendo contro luce uno di quegli esseri luminosi, dopo pochi istanti già sapeva che sensazioni provasse.
Sulle sue mani l'epidermide aveva acquisito una particolare sensibilità per le foglie; perciò stava ben attento a non porgere la destra alla gente, e solo per questa ragione si era trasferito in un paese dove non vigeva la consuetudine di stringersi la mano. La rinuncia a frequentare i propri simili non gli sarebbe pesata più di tanto, mentre ci teneva a manifestare pubblicamente l'onore che riservava alle sue foglie: ecco perché doveva, di quando in quando, invitare gente a casa, nelle sue stanze.
In tali oc
casi
oni conduceva gli ospiti, con una certa condiscendenza, di tavolo in tavolo, là dove dimoravano migliaia e migliaia di foglie, nelle più nobili posture, e tutte palesemente molto soddisfatte del loro destino. Forniva solo qualche scarna spiegazione, ben sapendo che chi tutto questo già non lo possiede in sé, mai potrebbe impararlo davvero. Ma le sue parole erano concepite in modo tale da rendere onore alle foglie; nessuno si allontanava dalla collezione senza provare un po' di quel timor reverenziale che queste meravigliose creature meritano, e alcuni, ma ahimè troppo pochi, procedevano con maggior cautela sul proprio cammino facendo del loro meglio per non pestare le foglie cadute.
Anche costoro parlavano di rado, e non ad alta voce, della loro nuova esperienza; si diffuse un culto grazie al solo esempio e senza bisogno di prediche; alcuni iniziarono la loro personale collezione di foglie. Lui però si tenne sulle sue; evitava di dar loro consigli; dovevano fare esperienza da sé; e non rivelò mai il destino delle foglie che avvizzivano; era severamente vietato varcare la soglia del ricovero per la vecchiaia.
Da:
L'affetto per le foglie
Una volta ho organizzato il mio primo incontro a New York con le fan: quando si sono presentate un migliaio di ragazze ho pensato fosse un'oc
casi
one pazzesca. Perciò ho creato il MagCon, un evento itinerante dove le fan possono incontrare me e i miei amici.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
Sono molto arrabbiata, ma allo stesso tempo sono in pace con la mia coscienza. Sono assolutamente consapevole di non aver fatto nulla di male e di non aver commesso alcuna negligenza nei confronti del programma antidoping. È una sostanza presente in un medicinale che mia madre assume dal 2012 e che è presente a casa nostra: l'unica ipotesi è una contaminazione del cibo.
[Agosto 2017, in oc
casi
one della squalifica di due mesi per doping]
Sara Errani
Frasi di Sara Errani
Guardati in particolare da tutte le filosofie che cercano di ricondurre la vita a un unico principio. In questi
casi
si tratta sempre di una riduzione della vita; del suo impoverimento e della sua meccanizzazione; di una sorta di tirannide divina; il dio può anche essere un apprendista.
Elias Canetti
Cit. da
Aforismi per Marie-Louise
Frasi di Elias Canetti
Non sopportiamo quegli altri che scrivono nella nostra stessa lingua, quando li conosciamo. Abbiamo sempre qualcosa da ridire, o sulle loro tematiche o sui loro risultati. Ci irritano con le loro contraddizioni o con tutto il loro modo d'essere, a seconda dei
casi
. Forse dipende proprio dal fatto che chi si dà alla scrittura ha reazioni estreme, e nei suoi simili fiuta qualcosa che sa di repressione. Ma non gli è consentito cedere troppo spesso a questo impulso difensivo. Farà meglio a tenersi alla larga da quanti non potranno mai essere davvero suoi pari; e se per loro il mondo è terra di bottino, per lui continua ad essere aria.
Elias Canetti
Cit. da
Aforismi per Marie-Louise
Frasi di Elias Canetti
Lascerò
Casi
raghi erede delle mie sfortune.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Non c'è dubbio che uno dei temi più sentiti dalla popolazione mondiale sia la condizione drammatica in cui versano i miliardari. Sono sempre di meno e per esorcizzare il fantasma della solitudine ricorrono ai pretesti più vari, come il ritrovarsi al matrimonio di uno di loro, il calciatore Leo Messi. In calce all'invito era precisato che, invece del classico regalo di nozze, gli sposi avrebbero gradito una donazione a favore dell'edilizia popolare argentina, perdurando anche in quel Paese il rifiuto dei poveri di abitare nelle ville. La colletta ha raccolto una somma pari a 37 euro per invitato, meno di quanto versa a Telethon un ragioniere di Busto Arsizio. Bisogna però tenere conto che tra i sottoscrittori abbondavano i
casi
disperati. La cantante Shakira, che a ogni vibrazione d'ugola incassa come il prodotto interno del Mozambico, aveva il portafogli colpito da un attacco di raucedine. E il marito Piquè, difensore del Barcellona con la passione per il gioco, aveva appena fatto una donazione di 15mila dollari a un
casi
no (con l'accento) poco distante: in tasca gli erano rimasti solo spiccioli. Quanto a un altro collega dello sposo, Neymar, i 30 milioni di euro che gli passerà ogni anno il Paris St Germain bastano a stento per l'affitto, considerato il costo delle case a Parigi.
La ricchezza è una condizione dello spirito. Chi è nato povero, lo rimane anche dopo avere fatto i soldi. Propongo di aprire una sottoscrizione a favore degli amici di Messi. Sono peggio che poveri. Miserabili.
[Il Caffè di Gramellini, Corriere.it, "Messi male", 5 agosto 2017]
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
[In oc
casi
one del suo ritorno]
Mi interessa scoprire se sono ancora competitivo. A tratti mi sento come se stessi giocando il match più importante della mia vita e poi mi chiedo se ha senso quello che sto facendo. Magari domani mi stufo e smetto di giocare.
Mats Wilander
Frasi di Mats Wilander
Una volta
[Costacurta]
mi disse «metterò una taglia su di te» quando durante una partita a Perugia feci male a Maldini e Dugarry. Ho provato anche a confrontarmi con lui, ma nonostante vivessimo entrambi a Milano non ce n'è mai stata l'oc
casi
one. Mi ha sempre ribadito il discorso della taglia. Eppure anche Costacurta ha fatto molti falli. Io non sono un santo, ma neppure un finto prete. E le immagini di certi suoi interventi sono eloquenti. Volevamo vincere entrambi.
Marco Materazzi
Frasi di Marco Materazzi
Sono cose che tutti sanno, è dunque ora che si dicano. Sta scritto da qualche parte che il Milan non debba raggiungere la Juventus. È il terzo scudetto che ci fregano, così non si può andare avanti. Se lo avessimo saputo non avremmo nemmeno partecipato al campionato. I
casi
sono due: o io mi sono inventato tutto e allora mi squalificano a vita, oppure riconoscono di avere sbagliato e bisogna cambiare, sostituire chi non è all'altezza.
[Da un'intervista del 12 marzo 1972 dopo la partita Cagliari-Milan 2-1]
Gianni Rivera
Frasi di Gianni Rivera
[Sul film "Jules e Jim"]
All'epoca avevo comprato una Rolls-Royce d'oc
casi
one. Una gran bella macchina, con la quale il mio autista andava a fare la spesa. François Truffaut mi lasciava sempre libera un'ora prima degli altri perché potessi preparare da mangiare per tutti. Un giorno dei ragazzi mi hanno detto che non ce la facevano più a mangiare carne. Da quel momento in poi hanno tutti ricominciato a mangiare solo panini.
Jeanne Moreau
Frasi di Jeanne Moreau
La verità è che la vera musica non è mai "difficile". Questo è soltanto un termine che funge da schermo, che viene usato per nascondere la povertà della cattiva musica. Esiste un tipo di musica: la musica il cui diritto all'esistenza è giustificato da ciò che essa è veramente, che si tratti soltanto dell'ennesimo pezzo in tempo di valzer (per esempio, la musica del caffè concerto) oppure che assuma la forma canonica di una sinfonia. Perché non si ammette che, di questi due
casi
, è molto spesso il valzer che dimostra un gusto migliore?
Claude Debussy
Frasi di Claude Debussy
[In oc
casi
one del ritorno in campo]
Sì, lo ammetto, è stata la giornata più eccitante di tutta la mia vita. Non ho chiuso occhio per tutta la notte e sono arrivato al campo due ore prima di tutti gli altri. Mi aspettavo di non segnare neppure un canestro. Ma non era questo il problema. Io volevo soltanto tornare in campo, toccare la palla, annusare l'odore dei pop corn tra gli spalti. Il pubblico è una parte importante di tutto ciò, ma non è tutto. La molla principale è sapere che puoi ancora fare le cose che eri abituato a fare.
[Nel 1996]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
[In oc
casi
one del ritorno in campo]
Ho pregato Dio ogni giorno, ho pregato perché rendesse possibile tutto ciò e in questo momento l'unica cosa che posso dire è grazie al Signore. Con la fede, con la voglia di vivere ogni handicap può essere sconfitto.
[Nel 1996]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
[In oc
casi
one del ritorno in campo]
Non sono tornato per essere il migliore: questo era l'obiettivo cinque, dieci anni fa. Sono tornato e basta. Quel ruolo oggi spetta a Jordan, perché come lui sulla Terra non c'é nessuno.
[Nel 1996]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
Warren
: Ti sei mai resa conto di quante cose papà è capace di esprimere solo con la parola "cazzo"?
Belle
: Ossia, è un analfabeta?
Warren
: No, voglio dire: è un bravo vecchiarello perciò sai parla per essere capito, non per fare delle frasi. Detto da lui "cazzo" significa "Vacca puzza in che
casi
no mi sono ficcato", o "Grandiosa la pasta" o "Me la pagherà quello, eh". Perciò perché uno così deve stare sveglio tutta la notte a scrivere quando potrebbe già esprimere l'intera gamma delle emozioni umane con una singola parola?
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Darius Jedburgh
: Lei sa meglio di chiunque altro che i
casi
come questi restano irrisolti, non perché siano troppo complicati, ma perché accadono delle cose inspiegabili, per cui non si riesce più a collegare "a" con "b".
Thomas Craven
: E lei come lo sa?
Darius Jedburgh
: Perché sono io quello che impedisce di collegare "a" con "b". È il mio lavoro.
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
E uno dovrebbe scandalizzarsi perché Gianluigi Donnarumma, il portiere del Milan di appena diciott'anni che guadagnerà sei milioni a stagione, ha rinunciato a sostenere l'esame di maturità per volare a Ibiza sull'aereo privato del suo procuratore lucignolo Mino Raiola?
In un Paese dove la scuola fosse ancora un luogo di evoluzione culturale e umana, la scelta disimpegnata di Gigio sarebbe meritevole di indignazione. Ma da anni il sistema politico e una parte significativa di quello scolastico considerano lo studio soltanto uno strumento per trovare lavoro. Non chiedono più alla scuola di insegnare ai ragazzi un metodo di pensiero da utilizzare in ogni oc
casi
one, ma solamente le conoscenze pratiche per ottenere un impiego sicuro, peraltro sempre più raro. Non ci sentiamo forse ripetere come un mantra che certe materie astratte non portano a nulla e che bisogna mettere gli studenti in contatto con il mondo dei dispensatori di stipendio? Ma se la scuola serve solo a trovare lavoro, Gigio può infischiarsene di quel pezzo di carta, dato che lui un lavoro ce l'ha già e in un anno guadagnerà quanto tutti i suoi compagni di classe in una esistenza intera.
Magari tra qualche tempo cambierà idea e colmerà la lacuna, perché le cose iniziate è sempre meglio portarle a termine, anche solo per una questione di carattere. Oppure no, e in tal caso resterà iscritto per tutta la vita al club dei ricchi ignoranti, in Italia così frequentato che non correrà mai il rischio di soffrire di solitudine.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
[Sulla cessione di Christian Vieri all'Atlético Madrid]
[...]
venne in sede, era fuori di sé. Iniziò a urlare dicendo che lui voleva il posto da titolare, che voleva più soldi. Io lo bloccai e gli dissi: "Tu qui il padrone non lo fai. Se ti hanno mandato quelli dell'Atlético Madrid a fare
casi
no, digli pure che se ci danno trentotto miliardi subito, noi non abbiamo problemi a cederti".
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Ama il tuo sogno se pur ti tormenta
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Amalo come se fosse l'unico
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amalo come se avesse l'anima
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amalo e raccontagli di te
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amalo e ricordalo in te
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amane il suo passato
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amane il suo presente
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ora
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raggruppa tutto quest'amore
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e raccontalo a me, anima mia
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affinché io non debba tormentare
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il nostro sogno: poter procedere
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insieme
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nell'armonia dei nostri sensi uniti
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appagati dal nostro incontro
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breve stavolta
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il fiore reciso
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oggi ci ha lasciato il suo profumo
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che nei ricordi accende i sensi
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e che nel donarci
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l'incontro univoco
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ci ha lasciato un segno
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di reciproca appartenenza,
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e nell'accarezzarne il tempo.
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mia amata,
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ne ascolterò i sospiri,
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per sempre ricorderò quel suono
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per sempre amerò quel nostro sogno
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per sempre ne sottrarrò il suo tormento.
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"Ama il tuo sogno se pur ti tormenta!".
Gabriele D'Annunzio
Titolo della poesia:
Ama il tuo sogno se pur ti tormenta
Commenti:
1
Frasi di Gabriele D'Annunzio
In passato, ho preso cocaina, come tanti ragazzi borghesi, seguendo un certo tipo di sceneggiatura. Non mi piaceva. Non mi faceva star bene. È stata un'esperienza circoscritta e oc
casi
onale.
Pierluigi Diaco
Frasi di Pierluigi Diaco
Ho sempre compreso che un ambiente nelle mani di cinquantenni potesse essere scettico verso un ragazzino non ancora strutturato che aveva accesso a oc
casi
oni importanti.
[Sui sui primi anni di lavoro, quando era giovanissimo]
Pierluigi Diaco
Frasi di Pierluigi Diaco
Vi offro l'oc
casi
one per fare la cosa giusta. Coglietela.
Robert McCall
Dal film:
The Equalizer
Scheda film e trama
Frasi del film
Nei confronti del cavallo, l'uomo mostra spesso il peggio di sé, tradendo il suo patto plurimillenario con un vero amico. Da sempre accanto a lui, per offrirgli la collaborazione in battaglia, nei lavori agricoli, come mezzo di trasporto e come amico fedele, questo meraviglioso animale continua a essere sfruttato in mille modi: sulle piste degli ippodromi ufficiali, magari obbligato a rigide e innaturali discipline agonistiche; nelle corse clandestine; sui sampietrini romani (e non solo) a trascinare carrozzelle sotto la pioggia o con il caldo torrido; lanciato a folle velocità sui tracciati medievali dei palii. Nella maggior parte dei
casi
, con il macello come ultima stazione.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Delle critiche mi importa poco, verrò capito tra dieci anni. Quando iniziammo con i Soundgarden a Seattle, metà anni '80, ben prima dei Nirvana e di tutti gli altri, la reazione fu la stessa. Le case discografiche ci ignoravano, tutti pensavano "chi sono questi che fanno
casi
no?".
Chris Cornell
Frasi di Chris Cornell
La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese. In
casi
come questi riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare.
[10 maggio 2017]
Debora Serracchiani
Frasi di Debora Serracchiani
Non avrei mai pensato di scrivere un libro, ma poi mi è stato chiesto e ho pensato che mi sarebbe piaciuto poter raccogliere i miei look preferiti, qualche consiglio pratico per costruire il look perfetto in ogni oc
casi
one ed essere sempre se stessi.
Chiara Ferragni
Frasi di Chiara Ferragni
L'amicizia nasce dalle oc
casi
oni della vita, spesso dal destino, ma per diventare sentimento irrinunciabile necessita poi di grandi emozioni condivise, non di mediocrità affettiva.
Paolo Crepet
Cit. da
Elogio dell'amicizia
Commenti:
3
Frasi di Paolo Crepet
Un giovane talento, per quanto innovativo e creativo possa essere, se rimane isolato, benché connesso con il mondo in maniera virtuale, non potrà mai esprimersi come invece chi ha oc
casi
oni quotidiane di contaminazioni reali.
Paolo Crepet
Cit. da
Baciami senza rete
Frasi di Paolo Crepet
Paul
: Stai usando le tue storielle politiche del cazzo con il pubblico sbagliato?
Stan
: Paul, Paul... Ora devi fare silenzio... Grazie. Voglio provare a spiegarvi. Ho parlato con Rick: sta male. Ci hanno chiamato dalla scuola. Ha passato tutta la mattinata in infermeria... A piangere. Non mangia, non dorme...
Katelyn
: Sappiate che non abbiamo avuto oc
casi
one di parlarne tra noi... come si deve.
Stan
: ...Esatto, esatto. Io parlo per me stesso, chiaro. Ho provato a separare le cose dal mio futuro politico, non che sia possibile ma, la cosa più importante per me è il futuro di mio figlio. Credo sia possibile che non vengano scoperti, che forse il caso non verrà mai risolto. Ma è davvero questo che vogliamo?
Dal film:
The Dinner
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ma ti rendi conto del pasticcio che siamo riusciti a combinare? Abbiamo in
casi
nato la consegna del malloppo, abbiamo fatto incazzare i rapitori e Lebowski mi ha urlato in faccia come una iena, ma stranamente non ha fatto niente.
Walter
: Beh, sai, a volte è un fatto catartico.
Drugo
: No, no, no, voglio dire, dal momento che sa che sono un
casi
nista, perché ha dato a me l'incarico di recuperare la moglie? Perché... perché se ne frega. Anzi, non la rivuole proprio. Ne ha abbastanza, si è stancato di lei. È una messinscena. Okay, però, allora, perché non gliene frega niente del milione di dollari? Voglio dire: sa bene che non abbiamo mai consegnato la valigetta. Però non ci ha mai chiesto di restituirla. Perché? Perché il malloppo non c'è mai stato, nella valigetta. Nella valigetta non c'era l'ombra di un centesimo. Lo stronzo sperava che la facessero fuori. Tu hai lanciato un facsimile per un facsimile.
Walter
: Va bene. Ma secondo te tutte queste cose farebbero un'emergenza?
Drugo
: Eh?
Walter
: Sì, vabbè, ho capito dove vuoi arrivare: si è tenuto i soldi. La mia osservazione è: noi siamo qui, è shabbas...
Drugo
: Shabbas, sì.
Walter
: ... il sabato, che io posso infrangere solo per questioni di vita o di morte.
Drugo
: La pianti con questa stronzata, Walter? Tu non sei nemmeno ebreo.
Walter
: Porca puttana, ma che dici?
Drugo
: Amico, tu sei un polacco cattolico.
Walter
: Ma che cazzo dici? Mi sono convertito quando ho sposato Cynthia.
Drugo
: Sì.
Walter
: Avanti, Drugo!
Drugo
: Sì, sì, sì.
Walter
: Conosci la storia!
Drugo
: Sì, lo so, e cinque anni fa hai ottenuto il divorzio.
Walter
: E che vuol dire? Chi divorzia restituisce la tessera della biblioteca? Cambia patente? Smette di essere ebreo?
Drugo
: A destra, questo è il vialetto.
Walter
: Quando uno è ebreo, è ebreo!
Drugo
: Ecco, siamo sempre lì. Tutto gira sempre intorno alla tua morbosa storia con Cynthia. Per cui le tieni quello sgorbio di cane, frequenti la sua sinagoga... Vivi completamente nel passato.
Walter
: Tremila anni di bellissima tradizione, da Mosè a Sandy Koufax. Puoi scommetterci le palle che voglio vivere nel passato! Anzi... accidenti! Ma che diavolo è successo?
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Andiamo. Fanculo.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: La mia unica speranza è che Big Lebowski mi ammazzi prima che i tedeschi mi taglino l'uccello.
Walter
: No, ma tutto questo è ridicolo, Drugo. Nessuno al mondo ti taglierà l'uccello.
Drugo
: Grazie, Walter.
Walter
: Non se potrò esprimere la mia opinione.
Drugo
: Grazie, Walter, questo mi fa sentire davvero al sicuro. Mi fa provare un senso, come dire, di intimo tepore. Ma tu guarda che situazione! E pensare che potevo starmene tranquillo, con qualche macchia di piscio sul tappeto...
Walter
: Già.
Drugo
: ... e invece no, mi sono messo in questo
casi
no.
Walter
: Fottuti tedeschi! Non è cambiato niente! Fottuti nazisti!
Donny
: Nazisti, Drugo?
Walter
: Per piacere, Donny! L'hanno minacciato di castrazione!
Donny
: Ah?
Walter
: Fai questione di lana caprina?
Drugo
: Porca puttana!
Donny
: No...
Walter
: O mi sbaglio?
Donny
: Beh, ma lui...
Drugo
: Ma no, sono dei nichilisti, capito?
Donny
: Eh?
Drugo
: Continuavano a ripetermi che non credono in niente.
Walter
: Nichilisti? Mi venga un colpo. Allora è meglio la dottrina nazional-socialista, Drugo. Se non altro, ha alla base l'ethos.
Drugo
: Già.
Walter
: E inoltre non dimentichiamo, non dimentichiamo, Drugo, che tenere un animale selvatico, un roditore anfibio come... animale domestico, e per di più in città, non è affatto legale.
Drugo
: Ma che cazzo fai, la guardia forestale?
Walter
: No, stavo solo cercando di farti...
Drugo
: Ma che cazzo vuoi che me ne freghi di una marmotta?
Walter
: Ti offriamo il nostro appoggio morale, Drugo!
Drugo
: Ma quale appoggio morale? Non mi serve una mazza il vostro appoggio morale. Mi serve il cetriolo, per la puttana!
Donny
: Che devi farci, Drugo?
Walter
: Tu ti devi dare una calmata, amico. Non puoi riversare tutta questa energia negativa nel torneo.
Drugo
: Fanculo il torneo, e vaffanculo anche tu, Walter!
Walter
: Vaffanculo il torneo? Okay, Drugo, vedo che non hai voglia di farti tirare su il morale. Andiamo, Donny. Troviamoci una pista.
Drugo
: Senti, dammene un altro, Gary.
Gary
: Sùbito.
Drugo
: Begli amici quelli, eh, Gary?
Gary
: Hai ragione, Drugo.
Lo Straniero
: Hai una buona salsapariglia?
Gary
: Beh, ci arriva da Sioux City.
Lo Straniero
: Sì, quella è buona. Come te la passi, Drugo?
Drugo
: Ah, non troppo bene.
Lo Straniero
: Una di quelle giornate, eh?
Drugo
: Già.
Lo Straniero
: Beh, Uno molto più saggio di me una volta mi disse: "A volte sei tu che mangi l'orso"... Molto obbligato. "... e altre volte è l'orso che mangia te."
Drugo
: Hm... È un modo di dire dell'Est?
Lo Straniero
: No, per niente. Hai un certo stile. Mi piaci.
Drugo
: Grazie. Anche tu sei forte. Ho sempre avuto un debole per il cowboy, come concetto.
Lo Straniero
: Grazie. Solo una cosa, Drugo.
Drugo
: Sarebbe?
Lo Straniero
: Devi proprio dire tutte quelle parolacce?
Drugo
: Ma che cazzo dici, amico?
Lo Straniero
: Okay, Drugo, fa' come ti pare. Stammi bene, Drugo.
Drugo
: Grazie, ci vediamo.
Gary
: Telefono, Drugo.
Drugo
: Pronto?
Maude
: Jeffrey, non sei andato dal dottore.
Drugo
: Oh... Ah, sì, è vero, non ci sono andato. Ah...
Maude
: Vorrei incontrarti immediatamente.
Drugo
: Oh.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Avevo sentito la storia, a frammenti, da varie persone, e, come spesso accade in
casi
simili, ogni volta era una storia diversa. Se conoscete Starkfield, Massachusetts, conoscete anche l'ufficio postale. Se conoscete l'ufficio postale, dovete aver visto Ethan Frome fermarvisi dinnanzi col suo calesse, gettare le redini sulla groppa incavata del suo cavallo baio, e trascinarsi fino al bianco colonnato, attraversando il marciapiede di mattoni; e dovete aver chiesto chi fosse. Fu qui, molti anni fa, che lo vidi per la prima volta: e il suo aspetto mi colpì.
Edith Wharton
Cit. da
Ethan Frome ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'oc
casi
one di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie oc
casi
oni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil Cooper
: Non risponde.
Bob Walker
: Sarà andato a fare compere.
Phil
: Dio ce ne scampi.
Bob
: Perché lo dici?
Phil
: Ma no, così... Una cosa che gli uomini dicono quando parlano delle loro mogli. Uno dice: "Sarà andata a fare compere", e l'altro dice: "Dio ce ne scampi". È una battuta.
Bob
: Ah...
Phil
: Allora, come ti senti, Bob?
Bob
: In che senso?
Phil
: Come ci si sente in trasferta?
Bob
: Ah... Capisco che può essere stancante.
Phil
: Ci si affatica in questo lavoro. Uno magari non ci pensa, ma... ci si affatica, sì.
Bob
: Se non ho capito male, tu lo fai da tanto tempo.
Phil
: A dirti la verità, Bob, a volte ho la sensazione di non fare altro nella vita che stringere la mano di qualcuno.
Bob
: Però lo fai molto bene.
Phil
: Ti ringrazio, Bob.
Bob
: Insomma, da quello che dicono.
Phil
: Non ti rimangiare il complimento. Che ora fai?
Bob
: Le cinque meno un quarto.
Phil
: Eh! Chissà se è arrivato Larry.
Bob
: Non porti l'orologio?
Phil
: Il mondo è pieno di orologi. Orologi e specchi, una vera cospirazione. Non che m'importi più molto, le mie oc
casi
oni me le sono giocate da un pezzo.
Bob
: Perché lo dici, scusa?
Phil
: Non mi sto lamentando. Ognuno tocca il suo punto più alto e poi torna nel grigiore. Non c'è da vergognarsi.
Bob
: Quanti anni hai? Se non sono indiscreto.
Phil
: Ne ho 52.
Bob
: La tua segretaria ha detto che hai un'aria distinta.
Phil
: Davvero?
Bob
: E che hai una faccia che ha carattere.
Phil
: Mi concederò il beneficio del dubbio, e immaginerò che l'abbia detto con tutte le migliori intenzioni.
Bob
: Certe volte mi chiedo come sarò quando avrò la tua età.
Phil
: Mi strappi il cuore, figlio mio.
Bob
: No, non volevo dire che...
Phil
: Ah, non fa niente. Ho sentito di gente che sopravvive benissimo anche ai 60. Spero solo che sia vero.
Bob
: Volevo dire che a volte mi chiedo... com'è che una persona si forma il carattere? Cioè, è una cosa con cui uno nasce, e che si rivela man mano nel tempo, o si devono vivere certe cose?
Phil
: Non ci avevo mai pensato. No.
Bob
: Insomma, in fondo potrei anche avere una faccia piena di carattere e neanche saperlo. Tu che dici?
Phil
: È un'arma a doppio taglio, Bob. Da quanto sei nell'azienda?
Bob
: Sei mesi.
Phil
: Appena finiti gli studi?
Bob
: Sì.
Phil
: Beh, ti do un consiglio. Non è mai troppo presto per mettersi a pensare a dove si vuole arrivare.
Bob
: C'è un bel po' da pensare.
Phil
: Sì, è vero. Fra non molto qualcuno ti porterà una torta con sopra 40 candeline. Magari 50. Un po' di gente salterà fuori da un armadio gridando "sorpresa!", come se tu non ci pensassi sempre, ogni attimo della tua vita.
Bob
: Che stai leggendo?
Phil
: Penthouse.
Bob
: Ah...
Phil
: Vuoi che te lo presti quando ho finito?
Bob
: No, grazie.
Phil
: Non lo vuoi?
Bob
: No, non leggo quel tipo di riviste.
Phil
: Sei uno di quelli che crede che certe riviste non andrebbero pubblicate?
Bob
: Sono uno di quelli che pensa che non andrebbero comprate.
Phil
: Una risposta intelligente.
Bob
: Ho detto quello che penso.
Phil
: Sì, appunto. Lo hai fatto senza riflettere. Il che mi porta a pensare che puoi fare carriera nelle vendite.
Bob
: Che dice tua moglie del fatto che leggi quel tipo di riviste?
Phil
: A mia moglie non gliene importa.
Bob
: Non gliene importa?
Phil
: No. Siamo divorziati.
Bob
: Posso chiederti qual è stato il motivo?
Phil
: Perché non provi a richiamare tua moglie?
Bob
: Certo. È che mi riesce difficile immaginare come dev'essere arrivare al divorzio.
Phil
: Il quadro ti si fa paurosamente chiaro in un lasso di tempo molto breve. Puoi credermi, Bob.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Nella giungla si erano uniti in «clan», per poter cacciare con più profitto e meno pericolo, e babbuini e lupi e leopardi ed altre bestie di vario pelo e colore. Tra di loro però si era intrufolato un piccolo sciacallo che mangiava i rifiuti e spolpava le ossa dei succulenti banchetti. Era sopportato perché nella giungla lo sciacallo è temuto da tutti come diffusore di idrofobia e di malattie infettive, ma l'irritazione e il malcontento era grande e tutti del «clan» avrebbero benedetto la buona oc
casi
one che li avesse liberati dal poco piacevole socio.
Antonio Gramsci
Cit. da
Apologhi e raccontini torinesi - Perché uno sciacallo fu fatto re ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
E cosa vuoi sentire, amico?! Che ogni tanto ho voglia di sentire il sapore di una pistola, eh?! Be', è vero! Ho anche la cartuccia speciale per l'oc
casi
one, con la punta cava, guarda! Per farmela esplodere nel cranio in mille pezzi, un lavoretto coi fiocchi! Non c'è giorno che non mi sveglio e non mi chieda perché non dovrei farlo, e questo succede tutti i santi giorni! E sai perché non lo faccio ?! Vuoi ridere?! Sai perché non lo faccio?! Non lo faccio per il lavoro, per il senso del dovere! Questa è l'unica ragione!
Martin Riggs
Dal film:
Arma letale
Scheda film e trama
Frasi del film
Annabelle Bransford
: Se solo non fossi una donna sposata...
[lo bacia]
E' stato uno slancio irrefrenabile! Io ho sentito il bisogno di stringervi al mio seno!
Bret Maverick
: Ecco, se vi ricapita io sono qui.
Annabelle Bransford
: Forse non avremo più oc
casi
one di rivederci, perciò sento di dovervi dire... che siete l'uomo più affascinante ed attraente che abbia mai incontrato! Ed ora, addio!
[fa per andarsene]
Bret Maverick
: Annabelle
[la trascina a sé]
, sento che mi sarà impossibile vivere... senza il mio portafogli. Sì, e se non mi ridai i miei soldi ti trascino in galera per i capelli.
Dal film:
Maverick
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia sorte doveva tornare buona in fretta. Al torneo di poker del secolo di St. Louis mancavano solo quattro giorni. E a me mancavano ancora tremila dollari per l'iscrizione. Ma non avrei perso quell'oc
casi
one per niente al mondo. Non solo per il mezzo milione di dollari in palio, cifra che comunque meritava un certo rispetto, ma anche perché dovevo sapere una volta per tutte fino a che punto io ci sapevo fare!
Bret Maverick
Dal film:
Maverick
Scheda film e trama
Frasi del film
Osi stare fuori
Osi entrare,
Quanto puoi perdere
Quanto puoi guadagnare,
E se entri
gireresti a sinistra o a destra
o a destra e tre quarti
Forse non così lesta.
Potresti confonderti al punto
da iniziare una volata
a rotta di collo per una strada dirupata
E sfacchinerai per miglia
attraverso una strana area disabitata
dirigendoti temo verso una zona desolata
Quella dell'attesa incondizionata.
Per gente che attende...
Attende che un treno parta
O che un autobus arrivi,
O che un aereo parta
O che la posta arrivi,
O che la pioggia smetta
O che il telefono squilli,
O che la neve cada in fretta
In attesa di una frase detta...
O di un filo di lustrini
O di un paio di pantaloni
O di una parrucca coi ricciolini
O di altre oc
casi
oni.
Willy Beachum
Dal film:
Il caso Thomas Crawford
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho deciso di fare la cantante proprio in virtù della mia passione per la musica e per il canto. Sono nata cantante e vivrò cantante! Se si paleseranno altre oc
casi
oni ben vengano, ma non abbandonerò mai la mia musica e il mio dialetto.
Nancy Coppola
Frasi di Nancy Coppola
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha in
casi
nato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto in
casi
narla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
I nostri segreti in alcuni
casi
possono creare grandi
casi
ni ma dall'altra parte il fatto di tirare fuori quello che siamo è liberatorio. E credo che quando un rapporto è forte non c'è niente che possa metterlo in dubbio, né un sms, né una mail. Al contrario se una coppia si deve lasciare, si lascerà. È solo questione di tempo.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Sposa
: Aaah!
Bill
: In questo momento, sono proprio io all'apice del mio masochismo.
Sposa
: Bill... È tua figlia... Aaah! La mia bambina. Ah... Quattro anni. Quattro anni.
Buck
: Il prezzo è 75 dollari a botta, amico. Non ti attizza l'esperienza?
Camionista
: Ah, come no?
Buck
: 20, 40, 60, 75... Sì. Ecco le regole. Regola numero uno: niente botte. Se domani l'infermiera scopre un occhio nero e qualche dente in meno, il gioco è finito. Quindi niente pugni in bocca, in nessuna circostanza. E a proposito, la cagnetta sputa. È un riflesso motorio, niente di che. Ma che sputi o no, niente pugni. Allora, ti è entrata bene nella zucca la regola numero uno?
Camionista
: Sì.
Buck
: Bene. Regola numero due: niente morsi e niente succhiotti. In pratica, niente segni di alcun genere. A parte questo, puoi sbizzarrirti come vuoi.
Camionista
: Eh, eh, eh, eh!
Buck
: Ah, le tubazioni interne non le funzionano più, quindi puoi venirle dentro quanto ti pare. Non fare
casi
no e non sporcare. Torno tra venti minuti.
Camionista
: Eh, eh, eh, eh!
Buck
: Ecco. Oh, cazzo! Eh, dimenticavo: non sempre, ma a volte, quella troia ha la fica più asciutta di un bidone di sabbia. Se è secca, lubrificala con questa e datti da fare. Divertiti, amico!
Camionista
: Eh, eh, eh, eh! Oh, sì. Oh, sì, sei la più bella che mi sono scopato, oggi. Aaah! Aaah!
Buck
: Ehi, stallone, il tempo è scaduto. Finito o no, io entro. Ehi, amico, te la sei spassata, bello? Oh... Aaah!
Sposa
: Dov'è Bill? Dov'è Bill?
Buck
: Ti prego, smettila.
Sposa
: Dov'è Bill?
Buck
: Non so chi sia Bill.
Sposa
: Cazzate!
Buck
: Bene, ma guarda che bel bocconcino. Non identificata, eh? Non sappiamo un cazzo di te. Io sono di Huntsville, Texas. Mi chiamo Buck e sono qui per fottere. Ah, ah, ah, ah!
Sposa
: Tu ti chiami Buck, vero? E sei venuto per fottere. Vero?
Buck
: Un momento, aspetta...
Sposa
: Pussy-wagon. Fanculo.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
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