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Aforismi Maggior - parte 7
Frasi trovate
:
1.695
Io sono vegetariano per queste ragioni ambientali, per quelle di salute e in parte anche per quelle di carattere etico. Forse non è necessario che tutti diventiamo vegetariani, però forse potrebbe essere una buona cosa per l'ambiente, per la terra, per il pianeta, se tutti consumassimo un po' meno carne: ci sarebbe meno desertificazione, meno deforestazione, ci sarebbe forse una vita un po' più sana e non saremmo costretti, quasi obbligati, a fare diete senza senso quando invece potremmo nutrirci meglio e con
maggior
rispetto armonico per il resto dei viventi.
Mario Tozzi
Cit. da
La Gaia Scienza (La 7, 2009)
Frasi di Mario Tozzi
Senatore Giovanardi, le sue offese sono una medaglia. Grazie.
[Rispondendo a Carlo Giovanardi che aveva detto: «Ma quando faceva il magistrato faceva così? Il compito della presidenza non è di tutelare una
maggior
anza. Lei fa il servo sciocco della
maggior
anza e non tutela la minoranza.» - 11 febbraio 2016]
Piero Grasso
Frasi di Piero Grasso
Se Voi, probabilmente avete letto le opere di Giordano Bruno, ebbene ne La cena delle ceneri, fa uno strano ragionamento. Dice: supponiamo di avere una palla, come la terra. La terra viene illuminata dal sole, ma soltanto una parte della terra viene illuminata dal sole. Man mano che ci si allontana, il sole è più lontano dalla terra, una parte sempre
maggior
e della sfera viene illuminata. Ora, domanda: quant'è la parte della sfera che al massimo può venire illuminata? Se il sole fosse all'infinito, allora illuminerebbe esattamente metà della sfera. Ora Giordano Bruno si chiede: ma poverina l'altra metà della sfera che cosa fa? Rimane in ombra? Allora l'idea di Giordano Bruno è: quando arriviamo all'infinito, facciamo un passo in più, incominciamo ad andare oltre questo primo infinito e il sole comincerà a illuminare la parte di dietro della sfera. Quando s'arriva all'infinito per la seconda volta tutta la sfera è illuminata. Non c'è bisogno di dire che questa è, ovviamente, è un'idea semplicemente metaforica, non ha nessun senso. Però è la prima volta nella storia in cui qualcuno pensa che ci sia effettivamente la possibilità di avere due o più infiniti. I matematici oggi sono arrivati ad averne addirittura infiniti.
[dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito, emsf.rai.it]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
[Albert Einstein]
Dopo aver ricordato che fin da bambino «la vanità delle speranze e degli sforzi che travolgono incessantemente la
maggior
parte degli uomini in una corsa affannosa attraverso la vita» l'aveva colpito profondamente, egli ricorda che dapprima divenne religiosissimo, ma cessò improvvisamente di esserlo all'età di dodici anni, perché leggendo libri di divulgazione scientifica si era «ben presto convinto che le storie che raccontava la Bibbia non potevano essere vere». Questa esperienza gli fece capire come «i giovani fossero coscientemente ingannati dallo Stato con insegnamenti bugiardi, e fu un'impressione sconvolgente», da cui il precoce pensatore trasse un atteggiamento di sospetto verso ogni genere di autorità, e di scetticismo verso le convenzioni sociali, che non l'avrebbe più abbandonato. Da allora egli trovò la liberazione nel «possesso intellettuale del mondo che esiste indipendentemente da noi, esseri umani, e che ci sta di fronte come un grande, eterno enigma, accessibile solo parzialmente alla nostra osservazione e al nostro pensiero». Naturalmente, conclude Einstein, «la strada verso questo paradiso non era così comoda e allettante come quella del paradiso religioso, ma si è dimostrata una strada sicura, e non ho mai più rimpianto di averla scelta».
[dalla relazione al Festival della Mente, Sarzana, Dio secondo Einstein, la Repubblica, 31 agosto 2007]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Cartesio prese anche un abbaglio, sostenendo che l'essenza di Dio implica la sua esistenza tanto quanto l'essenza di un triangolo implica il fatto che la sua somma angolare sia 180°. Per sua sfortuna, Cartesio non avrebbe potuto scegliere un esempio peggiore di «necessità», visto che la somma angolare di un triangolo è pienamente «contingente»: essa è minore, uguale o
maggior
e di 180°, a seconda che la geometria sia iperbolica, euclidea o ellittica. Non si può neppure aggirare l'ostacolo riferendosi alla geometria del mondo fisico, visto che Einstein ha provato che essa, qualunque cosa sia, non è euclidea.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Se la logica e la matematica prendessero il posto della religione e dell'astrologia nelle scuole e in televisione, il mondo diventerebbe gradualmente un luogo più sensato, e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno di noi porti dunque il suo contributo, grande o piccolo, affinché questo succeda, per la
maggior
gloria dello spirito umano.
[La logica come igiene mentale, Logica]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
La mente di terzo grado è felice solo quando pensa alla
maggior
anza. La mente di secondo grado è felice solo quando pensa alla minoranza. La mente di primo grado è felice solo quando sta pensando.
[The third-rate mind is only happy when it is thinking with the majority. The second-rate mind is only happy when it is thinking with the minority. The first-rate mind is only happy when it is thinking.]
Alan Alexander Milne
Frasi di Alan Alexander Milne
Non è accettabile che una
maggior
anza si spacchi su una norma di civiltà e semplice buon senso etico e giuridico come lo ius soli, è una
maggior
anza perdente. Questo dimostra che non si possono fare alleanze con il centrodestra. Minori, bambini e bambine che in tutta Italia frequentano le nostre scuole, che hanno genitori che lavorano regolarmente e pagano le tasse, sono già persone integrate. Dobbiamo riconoscere i doveri e i diritti di tutti i cittadini. A questo serve lo ius soli.
Giuliano Pisapia
Cit. da
Corriere.it, intervista 8 ottobre 2017
Frasi di Giuliano Pisapia
Un bambino sempre attivo è nella
maggior
parte dei casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.
Giorgio Gaber
Cit. da
Non insegnate ai bambini
Frasi di Giorgio Gaber
Per pochi immortali la
maggior
anza deve morire.
Henry Hamilton
Dal film:
In Time
Scheda film e trama
Frasi del film
La differenza tra le persone sta solo nel loro avere
maggior
e o minore accesso alla conoscenza.
Bisogna trovare la cultura sostanziosa. Se la troviamo, la prenderanno tutti gli affamati. Ma noi siamo così ipernutriti che, nella massa del nostro cibo, fatichiamo a distinguere quello sostanzioso. Invece chi è affamato fa proprio questa distinzione. Non rifiuterà il cibo vero per un capriccio. Se mangia un cibo, significa che è vero. Ma ne abbiamo poco, siamo poveri anche noi. Abbiamo dimenticato tutto ciò che ci ha nutriti, ciò che è essenziale, e ci accontentiamo dell'hors d'oeuvre. Cerchiamolo. Se riconosciamo di essere ignoranti anche noi capiremo che il nostro compito non è istruire chissà che popolo separato da noi, ma istruirci tutti, il più possibile, e
maggior
e è la compagnia, meglio sarà. Per prima cosa deve sparire questa divisione artificiale: popolo e non-popolo, intelligencija (questa distinzione nemmeno esiste: non so quanti contadini alfabetizzati conosco che sono decisamente più dotati per lo studio di un dottore di ricerca all'università) e si studierà non in una classetta con un maestrino, ma tutti insieme in una classona di milioni di persone con un grande maestro centenario che farà lezione non a qualche decina di studenti disposti in un'aula piccola ma a tutti i lettori, milioni. Proprio questo studio comune sarà la principale garanzia della sostanziosità, sarà la prova che farà scartare tutto ciò che è falso, artificioso, temporaneo.
Insegnare e imparare. Ma come?
Raccogliamoci, tutti noi che concordiamo su questo, e, ciascuno nel campo che meglio conosce, diffonderemo quelle grandi opere dell'ingegno umano che hanno reso gli uomini ciò che essi sono. Uniamoci e ci dedicheremo a raccogliere, scegliere, raggruppare e pubblicare tutto questo.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
Già prima di morire lo starets Fëdor Kuzmic, che era giunto in Siberia nell'anno 1836 e vi aveva quindi dimorato, in diversi luoghi, per ventisette anni, era divenuto argomento di strane dicerie, secondo le quali egli avrebbe tenuto segreto il proprio nome e il rango, e altri non sarebbe stato in realtà, che l'imperatore Alessandro primo; dopo la sua morte tali voci hanno continuato a propagarsi e a precisarsi sempre più. Che egli fosse realmente Alessandro primo, lo si cominciò a ritenere non soltanto fra il popolo, ma persino nell'alta società, e durante il regno di Alessandro terzo anche nella stessa famiglia imperiale. Vi credette tra gli altri anche il
maggior
storico del regno di Alessandro primo, il dotto Schilder.
Lev Tolstoj
Cit. da
Memorie postume dello starets Fëdor Kuzmic ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Perché non vi siano né l'oppressione del popolo né le inutili guerre, e perché nessuno s'indigni più contro coloro che sembrano essere i colpevoli di tutto ciò, occorrerebbe in realtà ben poco, e precisamente e unicamente che gli uomini capiscano come stanno veramente le cose, e le chiamino con il loro nome; e sappiano che un esercito è uno strumento d'omicidio e che il costruire e comandare un esercito ‐ ovverosia ciò di cui si occupano con tanta disinvoltura i re, gli imperatori, i presidenti ‐ è soltanto una preparazione all'omicidio.
Basterebbe che ogni re, imperatore, o presidente comprendesse che i suoi doveri di comandante in capo delle forze armate non sono affatto un incarico onorevole e importante, come gli fan credere i suoi adulatori, bensì un malvagio e vergognoso prepararsi all'omicidio; e che ogni privato cittadino comprendesse che il pagamento delle tasse, con le quali si arruolano e si armano i soldati, e a
maggior
ragione il prestar servizio militare, non sono affatto azioni senza importanza, bensì azioni malvagie e vergognose, e costituiscono non soltanto una connivenza ma una vera e propria complicità ad un omicidio ‐ e subito si vanificherebbe da sé tutto quel potere degli imperatori, dei presidenti e dei re che tanto ci indigna, e per il quale adesso si continua ad assassinarli.
Per cui non occorre assassinare gli Alessandri, i Carnot, gli Umberti e gli altri, ma occorre spiegar loro che sono essi stessi degli assassini, e occorre soprattutto non permettere loro di assassinare altra gente, rifiutare di assassinare su loro comando.
Lev Tolstoj
Cit. da
Non uccidere (1900) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto del digiuno e della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.
Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre
maggior
i e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Se solo tutti gli uomini che si cibano di carne dovessero uccidere animali in prima persona, la
maggior
parte degli esseri umani smetterebbe di mangiarne.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
Una delle più penose condizioni per i gelosi (e gelosi sono tutti nella nostra vita di società) è trovarsi costretti a quelle relazioni mondane che mettono in una grande e pericolosa intimità gli uomini e le donne. Bisogna diventar ridicoli oppure permettere l'intimità nei balli, l'intimità tra i medici e le loro clienti, l'intimità con gli artisti, i pittori e specialmente i musicisti. Le persone si occupano insieme della più nobile tra le arti, la musica: perciò è necessaria quella tale intimità, e quell'intimità non ha nulla di biasimevole: soltanto un marito scioccamente geloso può vedervi qualcosa di male. E intanto tutti sanno che proprio a mezzo di occupazioni, e specialmente della musica, avviene la
maggior
parte degli adultèri nel nostro mondo. Evidentemente li avevo messi nella medesima situazione penosa nella quale mi trovavo io: per un pezzo non mi riuscì di dir nulla. Ero come una bottiglia capovolta dalla quale l'acqua non esce perché è troppo piena. Volevo ingiuriarlo, scacciarlo, ma invece sentivo che dovevo invece mostrarmi amabile e affettuoso con lui. E così feci. Finsi di approvare tutto, per quello stesso strano sentimento che mi obbligava a rivolgermi a lui con tanta
maggior
e gentilezza quanto più la sua presenza mi era penosa. Gli dissi che mi affidavo al suo gusto e consigliai lo stesso a mia moglie. Egli rimase ancora un poco, quanto bastava per cancellare la sgradevole impressione che aveva prodotto la mia subitanea entrata nella stanza, con quel viso stravolto e quel mio silenzio, e poi se ne andò, figurando di aver finalmente deciso quel che si dovesse suonare. Io ero interamente persuaso che a paragone di ciò che li preoccupava la questione dei pezzi da suonare era per loro senza alcuna importanza.
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
Sono convinto che verrà il giorno, e sarà forse molto presto, in cui ci si chiederà con stupore come abbia potuto esistere una società che consentiva azioni così lesive dell'ordine pubblico come quegli abbellimenti corporali che sono permessi alle donne nella nostra società. È come se si mettessero sulle passeggiate o lungo i sentieri trappole di ogni sorta, o peggio! Per quale motivo si proibisce il gioco d'azzardo, mentre alle donne sono consentiti abiti da meretrice che eccitano i sensi? Il pericolo è mille volte
maggior
e!
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
17 marzo. Kazan Da sei giorni sono in clinica e da sei giorni sono quasi soddisfatto di me. Les petites causes produisent de grands effets. Ho preso la gonorrea, ovviamente per quello per cui di solito si prende; e questa insignificante circostanza mi ha dato la spinta per salire su quel gradino sul quale già da tempo avevo posto il piede; ma non riesco in nessun modo a issare il tronco (forse perché inavvertitamente ho posato prima il piede sinistro invece del destro). Qui sono completamente solo, nessuno m'importuna, qui non ho servi, nessuno mi aiuta: di conseguenza nessun estraneo ha influenza sulla ragione e sulla memoria, e la mia attività deve di necessità svilupparsi. Il vantaggio principale consiste in ciò, che io vedo ora con chiarezza che la vita disordinata che la
maggior
parte dei giovani di mondo conducono, giustificandola con la gioventù, non è altro che la conseguenza di una precoce depravazione dell'animo. La solitudine è tanto utile all'uomo che vive in società, quanto la società all'uomo che non vive in essa. Separa l'uomo dalla società, fallo entrare in se stesso, e non appena si tolgono alla sua ragione le lenti che gli mostrano ogni cosa rovesciata, non appena si schiarisce il suo sguardo sulle cose, gli sarà persino incomprensibile come prima non vedesse tutto questo.
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
L'uomo, esercitando e sviluppando questa qualità che lo unisce agli altri, s'incammina verso una vita superpersonale, che eleva ad un livello più alto la sua coscienza e gli offre la
maggior
e felicità possibile. Così, la pietà, mentre addolcisce le sofferenze degli altri, è giovevole ancor più a colui il quale la prova.
Lev Tolstoj
Cit. da
Contro la caccia e il mangiar carne
Frasi di Lev Tolstoj
La stima
maggior
e devesi non già a colui che accumula ricchezza per sé a scapito degli altri, ed ha
maggior
numero di servitori, ma a chi serve di più gli altri e agli altri dona di più.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
Gli uomini che hanno
maggior
desiderio di battersi si mettono sempre nelle condizioni più vantaggiose per battersi.
(IV, III, II; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
L'intelligenza umana non può comprendere la continuità assoluta del movimento. Le leggi di qualunque movimento non diventano comprensibili per l'uomo che al patto di esaminarne separatamente le unità di cui è composto. Ma al tempo stesso, dal fatto che si isolano arbitrariamente e si esaminano a parte le unità inseparabili del movimento continuo, derivano la
maggior
parte degli errori umani. Una branca moderna della matematica, avendo raggiunto l'arte di trattare con l'infinitamente piccolo, può ora fornire soluzioni in altri problemi di moto più complessi, che sembravano essere insolubili. Questa branca moderna della matematica, ignota agli antichi, trattando i problemi di moto ammette il concetto dell'infinitamente piccolo, e si conforma così alla condizione principale del moto (continuità assoluta) e in questo modo corregge l'inevitabile errore che la mente umana non può evitare quando tratta con elementi separati del moto invece che esaminare il moto continuo. Nell'esame delle leggi del movimento storico avviene assolutamente la stessa cosa. Il movimento dell'umanità, prodotto da una quantità innumerevole di volontà umane, si compie senza interruzione. La comprensione di queste leggi è lo scopo della storia. Ma per capire le leggi del movimento continuo, la ragione umana ammette unità arbitrarie separate. Il primo procedimento storico consiste nel prendere arbitrariamente una serie degli avvenimenti ininterrotti ed esaminarla separatamente dagli altri, quando non c'è e non può esserci inizio di alcun avvenimento. Il secondo procedimento consiste nell'esaminare gli atti di un uomo, imperatore o condottiero, come la risultante delle volizioni degli uomini, mentre questa risultante non si esprime mai nell'attività di un personaggio storico preso isolatamente. La scienza storica, evolvendosi, accetta sempre unità via via più piccole per le sue ricerche e, con questo, cerca di avvicinarsi alla verità. Ma per quanto piccole siano le unità di cui la storia si serve, il fatto di separare l'unità, di ammettere il cominciamento di un fenomeno qualunque, di vedere espresse dell'attività di un solo personaggio le volizioni di tutti gli uomini, questo fatto stesso, dico, lo contamina d'errore. Sotto il minimo sforzo della critica, ogni conclusione della storia cade in polvere e non lascia niente dietro di Sé, e ciò per il solo fatto che la critica sceglie per misura di osservazione un'unità più grande o più piccola ‐ ciò che è suo diritto, poiché l'unità storica è sempre arbitraria. Soltanto prendendo per nostra osservazione l'unità infinitamente piccola ‐ le differenziali della storia, vale a dire le aspirazioni uniformi degli uomini ‐ e acquistando l'arte di integrare (unire le somme di questi infinitamente piccoli) possiamo sperare di comprendere le leggi della storia.
(III, III, I; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
S'incontrano, come faranno domani, per uccidersi l'un l'altro, si massacrano, mutilano decine di migliaia di uomini, e poi celebrano funzioni di ringraziamento per il fatto d'aver ammazzato molte persone (il cui numero viene inoltre esagerato) e proclamano la vittoria, credendo che quanta più gente hanno ucciso, tanto
maggior
e sarà il merito. Come fa Dio di lassù a guardare e ad ascoltarli!
(III, II, XXV; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Adesso lo assorbivano solo gli interessi pratici più immediati, senza rapporto alcuno con gli interessi di un tempo; e a questi nondimeno egli si aggrappava con tanto
maggior
e avidità quanto più quelli gli erano preclusi. Era come se quella sconfinata, irraggiungibile volta del cielo che un tempo si librava sopra di lui a un tratto si fosse trasformata in una volta bassa, angusta, soffocante che lo schiacciava, e sotto la quale tutto fosse ben chiaro e distinto, ma nulla di eterno e di misterioso.
(III, I, VIII; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Ogni persona vive per se stessa, gode di libertà per raggiungere i propri fini personali e sente con tutto il proprio essere che in un dato momento può compiere o non compiere una data azione; ma non appena l'ha compiuta, quella stessa azione diventa irrimediabile, rientra nel patrimonio della storia, nella quale non ha più carattere di libertà ma di predestinazione. Ci sono due aspetti della vita, in ogni singola persona: la vita personale, che è tanto più libera quanto più astratti sono i suoi interessi; e la vita elementare, di branco, nella quale l'uomo inevitabilmente esegue le leggi che gli sono prescritte. Coscientemente l'uomo vive per sé, ma incoscientemente, diventa lo strumento atto a perseguire i fini della storia, della comunità umana. Una volta compiuto l'atto è irrimediabile e le sue conseguenze, coincidendo nel tempo con milioni di altre azioni di altri uomini, assumono un significato storico. Quanto più in alto si colloca una persona nella scala sociale, quanto
maggior
e è il numero delle persone alle quali è legato, tanto più evidenti sono la predeterminazione e l'inevitabilità di ciascuno dei suoi atti.
(III, I, I; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Sa cosa stavo pensando? Io stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi ritroverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c'è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone. Però non credo nella
maggior
anza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre d'accordo e a mio agio con una minoranza...
Nanni
Dal film:
Caro diario
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando hai una bambina di un anno e ti dicono che tra due mesi morirai, puoi decidere di accelerare la fine oppure di proiettarla nel tempo dell'amore, che è l'eternità. Solo la morte di tua figlia ti apparirebbe più insopportabile del saperla condannata a crescere senza di te. Per esorcizzare il distacco, una giovane madre di Treviso aggredita da un tumore rarissimo ha cercato il modo di accompagnare la sua creatura per mano fino ai confini della
maggior
e età. Lo ha trovato nel linguaggio muto dei gesti, che a differenza delle parole arrivano diritti al cuore. Ha scelto e affidato al marito diciotto regali da consegnare alla figlia uno per volta, a ogni compleanno. Bambole, giochi, libri per l'infanzia, vestiti da adolescente e infine un mappamondo di sughero dove ha segnato con delle puntine tutti i luoghi che avrebbe voluto visitare con lei.
Chissà che cosa ne sarà stato del mondo, quando la diciottenne scarterà l'ultimo pacchetto. Non potendo prevedere il futuro, sua madre le ha donato il proprio passato. Non ci sarà per sgridarla quando combinerà la prima sciocchezza né per consolarla quando subirà la prima delusione. Ma le ha lasciato un testamento di regali per ricordarle che sua madre non l'ha mai né abbandonata né rifiutata. L'ha amata. Solo per un attimo, purtroppo. Ma l'amore di questa madre è un attimo che dura tutta una vita.
Massimo Gramellini
Cit. da
Avrò cura di te, 'Il caffè', Corriere.it, 30 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Ritorno sempre lì: il governo della
maggior
anza è una cosa mostruosa. Per chi ci rifletta, peggiore del governo assoluto.
Luigi Einaudi
Frasi di Luigi Einaudi
Diceva Giovanni Sartori che quando la democrazia parlamentare non produce una
maggior
anza, entra in funzione il motore di riserva: il governo del presidente, che possa avere largo consenso al di sopra degli schieramenti. E' l'ultima spiaggia per il sistema democratico.
Massimo D'Alema
Cit. da
Corriere.it, intervista 27 settembre 2017
Frasi di Massimo D'Alema
La bellezza fisica, fra tutte le qualità umane, è quella usata e sprecata con
maggior
prodigalità; come se chiunque l'abbia creata la disprezzasse, giacché tanto spesso è fatta soltanto per essere disonorata dolorosamente e per gradi, e trascinata in catene per le vie.
[da Tre giocatori di un gioco estivo]
Tennessee Williams
Frasi di Tennessee Williams
Credo che la
maggior
parte di noi abbia pensato: Con i miei bambini non mi comporterò mai come i miei genitori si sono comportati con me. Quando hai un figlio, il tuo mondo cambia, si allarga, nel senso che vengono fuori cose di te che neppure immaginavi. Per esempio, che potresti mentire o uccidere per salvare la vita del tuo bambino.
Julie Andrews
Frasi di Julie Andrews
Ci sono due tipi di sofferenti a questo mondo: quelli che soffrono per una carenza di vita e quelli che soffrono per una sovrabbondanza di vita. Io mi sono sempre ritrovato nella seconda categoria. Se ci pensi un attimo, quasi tutti i comportamenti dell'uomo e le sue attività in sostanza non sono diverse da quelle degli animali. Le più avanzate tecnologie e la nostra abilità artigiana ci portano al livello dei super-scimpanzé, non di più. In realtà la differenza fra, diciamo, Platone e Nietzsche e l'uomo medio, è
maggior
e di quella che esiste fra lo scimpanzé e l'uomo medio. Il regno del vero spirito, del vero artista, del santo, del filosofo, sono in pochi a raggiungerlo. Perché così pochi? Perché la storia del mondo e l'evoluzione non sono esempi di progresso ma piuttosto un'infinita e futile addizione di zeri? Non si sono sviluppati i valori più importanti. Diamine, i Greci 3000 anni fa non erano certo meno progrediti di noi. Allora quali sono le barriere che impediscono all'essere umano di arrivare per lo meno vicino al suo vero potenziale? La risposta a questa domanda la si può trovare in un'altra domanda. Qual è la caratteristica umana più universale? La paura. O la pigrizia.
[Il protagonista ascolta le considerazioni di un signore anziano, sulla natura dell'uomo]
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
E se noi ricordiamo che la democrazia, quella cui tutti ci appelliamo quasi da ogni settore di questa Camera, non è soltanto convivenza e libero sviluppo di forze politiche, siano esse di
maggior
anza o di minoranza; non è soltanto un equilibrio di poteri nella vita e nella struttura dello Stato, ma è soprattutto un costume, io credo che da questa Assemblea verrà a tutto il Paese l'esempio di un rinnovato costume politico, attraverso il quale la discussione non sarà rissa, o scambio di invettive, o volontà di sopraffazione, ma sarà, invece, aperto, chiaro, consapevole sforzo di convergenza ‐ pur nella divergenza delle idee ‐ verso uno scopo superiore, che è quello di servire il nostro Paese.
Giovanni Gronchi
Frasi di Giovanni Gronchi
Naturalmente io non sono un ingenuo e scuso il dottore di vedere nella vita stessa una manifestazione di malattia. La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure. Sarebbe come voler turare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena curati.
La vita attuale è inquinata alle radici. L'uomo s'è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l'aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V'è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una grande ricchezza... nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà della mancanza di aria e di spazio? Solamente al pensarci soffoco!
Ma non è questo, non è questo soltanto.
Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per essa non c'era altra possibile vita fuori dell'emigrazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s'interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s'ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute.
Ma l'occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c'è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l'uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l'ordigno non ha più alcuna relazione con l'arto. Ed è l'ordigno che crea la malattia con l'abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psico-analisi ci vorrebbe: Sotto la legge del possessore del
maggior
numero di ordigni prospereranno malattia e ammalati.
Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po' più ammalato, ruberà tale esplosivo e s'arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.
[Explicit]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore. Quando viene esposto il commestibile, vi accorrono da tutte le parte i parassiti e, se mancano, s'affrettano di nascere. Presto la preda basta appena, e subito dopo non basta più perché la natura non fa calcoli, ma esperienze. Quando non basta più, ecco che i consumatori devono diminuire a forza di morte preceduta dal dolore e così l'equilibrio, per un istante, viene ristabilito. Perché lagnarsi? Eppure tutti si lagnano. Quelli che non hanno avuto niente della preda muoiono gridando all'ingiustizia e quelli che ne hanno avuto parte trovano che avrebbe avuto diritto ad una parte
maggior
e. Perché non muoiono e non vivono tacendo? È invece simpatica la gioia di chi ha saputo conquistarsi una parte esuberante del commestibile e si manifesti pure al sole in mezzo agli applausi. L'unico grido ammissibile è quello del trionfatore.
[Storia di un'associazione commerciale]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
È il mezzodì di un giorno feriale, in una stagione qualunque; siamo nell'Albrechtstrasse, la
maggior
arteria di comunicazione della capitale, che unisce l'Albrechtsplatz e il Vecchio Castello con la caserma della guardia.
Thomas Mann
Cit. da
Altezza reale ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
Si diceva che un figlio concepito nell'amore avesse
maggior
i probabilità di essere felice... oggi non lo dicono più.
Dal film:
Gattaca - La porta dell'universo
Scheda film e trama
Frasi del film
Collezionava foglie: le sciorinava, l'una accanto all'altra, su grandi tavoli. Quelle che andavano ingiallendo le sostituiva con altre. Per le foglie invecchiate disponeva di quieti ricoveri, dove l'ingombro non era mai eccessivo; e a lui solo era dato introdurvi quel fruscio. Sui tavoli invece tutto era sempre verde e fresco; le foglie erano fissate con pochissima colla; il vento non le portava mai via, ne erano finalmente al riparo, dunque; e nondimeno conservavano una certa vivacità, pur se molto limitata.
Gli piaceva vedersele davanti, tutte insieme e in bell'ordine. A infastidirlo, sugli alberi, era la loro irregolarità: una storta, l'altra diritta, e tutte smaniavano verso l'alto in maniera assai poco decorosa. Lui le aveva strappate alla loro contesa, esponendole a equanime luce. La battaglia era finita, e nessuna cacciava via l'altra, la colla garantiva un'atmosfera pacifica e una condotta regolare. In precedenza, nonostante il grande affetto per le foglie, avvertiva un sentimento di riprovazione passando accanto agli alberi; si vergognava di quella loro frenesia arrampicatrice; lo irritava dover assistere a come certe foglie rimanessero sempre in basso, mentre altre si beavano lassù in piena luce; inoltre queste ultime erano molto più distanti da lui, e lui le puniva per la loro alterigia collezionando solo foglie che fossero a portata della sua mano; più in alto non si protendeva mai.
Pensava spesso con soddisfazione al triste destino che attendeva le foglie da lui disdegnate: sarebbero cadute a terra e marcite. Nessuno ne avrebbe certo provato rammarico. Nella sua collezione, invece, finché si mantenevano fresche, le foglie erano oggetti curati e rispettati, e persino dopo, nei ricoveri per la vecchiaia, stavano bene ‐ per quanto possibile, data la loro quantità comunque notevole. In una certa misura lui capiva i desideri delle foglie: li leggeva nelle loro nervature e, tenendo contro luce uno di quegli esseri luminosi, dopo pochi istanti già sapeva che sensazioni provasse.
Sulle sue mani l'epidermide aveva acquisito una particolare sensibilità per le foglie; perciò stava ben attento a non porgere la destra alla gente, e solo per questa ragione si era trasferito in un paese dove non vigeva la consuetudine di stringersi la mano. La rinuncia a frequentare i propri simili non gli sarebbe pesata più di tanto, mentre ci teneva a manifestare pubblicamente l'onore che riservava alle sue foglie: ecco perché doveva, di quando in quando, invitare gente a casa, nelle sue stanze.
In tali occasioni conduceva gli ospiti, con una certa condiscendenza, di tavolo in tavolo, là dove dimoravano migliaia e migliaia di foglie, nelle più nobili posture, e tutte palesemente molto soddisfatte del loro destino. Forniva solo qualche scarna spiegazione, ben sapendo che chi tutto questo già non lo possiede in sé, mai potrebbe impararlo davvero. Ma le sue parole erano concepite in modo tale da rendere onore alle foglie; nessuno si allontanava dalla collezione senza provare un po' di quel timor reverenziale che queste meravigliose creature meritano, e alcuni, ma ahimè troppo pochi, procedevano con
maggior
cautela sul proprio cammino facendo del loro meglio per non pestare le foglie cadute.
Anche costoro parlavano di rado, e non ad alta voce, della loro nuova esperienza; si diffuse un culto grazie al solo esempio e senza bisogno di prediche; alcuni iniziarono la loro personale collezione di foglie. Lui però si tenne sulle sue; evitava di dar loro consigli; dovevano fare esperienza da sé; e non rivelò mai il destino delle foglie che avvizzivano; era severamente vietato varcare la soglia del ricovero per la vecchiaia.
Da:
L'affetto per le foglie
La vera economia consiste nell'avere sempre entrate
maggior
i delle uscite. Indossa i vecchi vestiti un po' più a lungo se necessario. Rinuncia a un nuovo paio di guanti. Aggiusta il vecchio vestito. Scegli piatti semplici se necessario. Fai in modo che in tutte le circostanze, a meno che non si verifichi un incidente imprevisto, ci sia un margine a favore del reddito.
Phineas Taylor Barnum
Frasi di Phineas Taylor Barnum
A meno che un uomo non segua la vocazione destinata a lui per natura, e meglio adatta al suo particolare genio, non potrà avere successo. A me piace credere che la
maggior
anza delle persone trovi la propria giusta vocazione.
Phineas Taylor Barnum
Frasi di Phineas Taylor Barnum
Grazie al mio aspetto sono diventata una modella e ho potuto sperimentare il cinema. Ma la
maggior
parte delle sceneggiature si basa su certi stereotipi femminili e maschili che non cambiano mai. La donna bella, di solito, ha una sola qualità: quella di essere bella. È abbastanza frustrante.
Emily Ratajkowski
Frasi di Emily Ratajkowski
Io non posso essere responsabile solo di me, rispondo anche di ciò che mi sta intorno: è questo l'insegnamento più importante che voglio passare a mio figlio. Sono cresciuta in un posto dove, se avevo fame, bastava che allungassi un braccio e prendessi un frutto dall'albero. Passavo le estati dai miei nonni, che erano contadini, e mungevo le mucche, prendevo le uova dalle galline. Crescere così è bellissimo perché sai che è la natura che ti dà il cibo, conosci la fatica che ci sta dietro e apprezzi ogni cosa, sai che, se non dai il fieno alla mucca, lei non farà il latte. La
maggior
parte delle persone non ci pensa: va al supermarket, compra, paga. Se non hai contatto con la natura, non capisci che devi rispettarla. Siccome io invece quel contatto l'ho avuto, penso di dover fare qualcosa per renderne consapevoli anche gli altri.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Come umani faremo sempre errori. E' ciò che ci rende umani. La
maggior
parte delle volte il modo più efficace di apprendimento è da un errore.
Nash Grier
Frasi di Nash Grier
Roman è il mio fratello
maggior
e, gli chiedo sempre consiglio. Mio padre è il primo a cui mostro le mie sceneggiature, conosce la mia sensibilità. Ma alla fine la decisione è mia.
Sofia Coppola
Frasi di Sofia Coppola
La mia qualità
maggior
e? Avere energia e cercare di trasmetterla agli altri e non fingere mai di essere quello che non si è.
[Da un'intervista e Elle, Novembre 2015]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
Con Fantozzi ho cercato di raccontare l'avventura di chi vive in quella sezione della vita attraverso la quale tutti (tranne i figli dei potentissimi) passano o sono passati: il momento in cui si è sotto padrone. Molti ne vengono fuori con onore, molti ci sono passati a vent'anni, altri a trenta, molti ci rimangono per sempre e sono la
maggior
parte. Fantozzi è uno di questi.
[dalla premessa al libro Fantozzi]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Avevo già fatto i primi due concerti, organizzati da Bibi Ballandi, in piazza
Maggior
e a Bologna e nei magazzini della Fiera: non c'era nulla, neanche gli strumenti, dovemmo portarli da casa. La svolta fu il terzo concerto, a Vicenza. La piazza si svuotò subito, e questo l'avevo messo in conto; ma poi un gruppo di ragazzotti al bar cominciò a tirarci le freccette di carta. Mentre tornavo a casa in macchina mi sono detto: io non permetterò mai più a nessuno di trattarmi così; la prossima volta che uno tenta di disturbare un mio concerto, scendo dal palco e lo prendo a pugni. Nel 1977 incisi il primo disco, Jenny. Ci eravamo inventati una radio libera, con gli amici di Zocca. Io ero pure l'amministratore, ma di conti non capivo nulla. La vendemmo al Pci, pensando che l'avrebbero lasciata a noi; mi misero a fare il muratore, lavorai per sei mesi a 8 mila lire l'ora, per sistemare i locali, piazzare i pannelli.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Il calcio inglese si sta evolvendo. Non è più quello di un tempo. A parte il
maggior
volume di denaro che lo rende più appetibile alle stelle straniere, dal punto di vista della mentalità si cerca di vincere sempre e comunque, anche rischiando. In Italia, invece, la strada verso il successo passa attraverso la neutralizzazione dell'avversario.
Gianfranco Zola
Frasi di Gianfranco Zola
La vita, una volta che è data, non la si può togliere. Chi non la desidera, non la dia. Tanto più che dando una vita non è che si faccia, da un punto di vista non-cristiano, un grosso regalo. Perché la vita è più sofferenza che gioia: a
maggior
ragione, quindi, non bisogna stroncarla. Semmai, bisogna cercare di aiutarla.
Giorgio Caproni
Frasi di Giorgio Caproni
Torre di Controllo a
Maggior
e Tom. Mi senti,
Maggior
e Tom?
Walter
Dal film:
I sogni segreti di Walter Mitty
Scheda film e trama
Frasi del film
Penso che tutte le chiavi
maggior
i evochino una dimensione fantastica. E le chiavi minori una dimensione sovrannaturale. Trovo che il Sol
maggior
e sia la chiave della forza ma anche del dolore. Il Mi
maggior
e è la chiave della fiducia. Il La bemolle
maggior
e è la chiave della rinuncia.
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
È difficile riuscire a essere liberi con una canzone, riuscire a farvi entrare tutto. Le canzoni hanno troppi limiti. Woody Guthrie una volta mi disse che le canzoni non devono essere tali, ma si sbagliava; devono avere una forma, per potersi adattare alla musica. Si possono modificare le parole e in parte anche la metrica, ma una struttura deve pur sempre esserci; ho raggiunto un
maggior
e grado di libertà con le mie canzoni più recenti, ma nonostante tutto mi sento ancora limitato. Ecco perché scrivo un sacco di poesie, se questa è la parola giusta per indicare ciò che scrivo; la poesia può creare da sé la propria forma.
[Nel 1964]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
[Sull'armonica]
La cosa è un po' vaga ma diciamo che a differenza di tutti io soffiavo più note di quante ne aspirassi. Ovviamente il modo corretto di suonare l'armonica blues era quello di Little Walter o Sonny Boy Williamson, i quali aspirano la
maggior
parte delle note; io invece di preferenza soffiavo, perché ero l'unico a fare una cosa del genere. Ecco come venne fuori il mio caratteristico sound di armonica e chitarra, che non avevo mai sentito fino ad allora: quasi per caso.
[Nel 1978]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Tutte le Bibbie, codici sacri, sono state causa dei seguenti Errori:
1. Che nell'Uomo ci sono due principi reali di esistenza, cioè un Corpo e un'Anima.
2. Che l'Energia chiamata Male, procede solo dal Corpo; che la Ragione, chiamata Bene, procede solo dall'Anima.
3. Che Dio in Eterno torturerà l'Uomo avendo egli seguito le proprie Energie.
Ma i seguenti Contrari a tali Errori sono Verità:
1. Nell'Uomo non c'è un Corpo distinto dall'Anima; il cosiddetto Corpo è una parte dell'Anima che i cinque Sensi,
maggior
i antenne dell'Anima in questo evo, discernono.
2. Solo l'Energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il confine o il cerchio esterno dell'Energia.
3. L'Energia è l'Eterno Piacere.
Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l'elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere.
Cosi frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé.
La storia di ciò si trova scritta nel Paradiso Perduto, dove il Tiranno, ossia la Ragione, si chiama Messia. E l'Arcangelo delle origini, o detentore del comando dell'esercito celeste, è chiamato Demonio o Satana, e Peccato e Morte sono chiamati i suoi figli. Ma nel Libro di Giobbe, il Messia di Milton si chiama Satana.
Poiché le due parti hanno registrato la stessa storia.
Parve infatti alla Ragione che il Desiderio fosse stato bandito, ma è versione del Demonio che il Messia cadde, e formò poi un cielo con quanto gli riuscì di carpire all'Abisso.
E' attestato anche nel Vangelo quando egli prega il Padre d'inviargli il consolatore cioè il Desiderio, affinché potesse la Ragione avere Idee su cui costruire; il Gehovah della Bibbia non essendo altri che colui che dimora nelle fiamme del fuoco.
Dopo la sua morte, sappiate, Cristo diventò Gehovah.
Ma in Milton, il Padre è Destino, il Figlio, un Calcolo dei cinque sensi, lo Spirito Santo, Vuoto!. Nota. Milton era impacciato scrivendo di Dio e degli Angeli, e a suo agio scrivendo dei Demòni e dell'Inferno, poiché egli era un vero Poeta, e dalla parte del Demonio senza saperlo.
William Blake
Cit. da
La Voce del Diavolo
Frasi di William Blake
Non chiedetemi della mia carriera. Ho dimenticato la
maggior
parte di essa.
Timothy Dalton
Frasi di Timothy Dalton
La montagna insegna a salire, certo. Ma ti insegna anche l'importanza di scendere. Con umiltà. La
maggior
parte degli incidenti gravi capitano proprio in discesa.
Mauro Corona
Frasi di Mauro Corona
Il numero di coloro che rifiutano la carne aumenterebbe ancora, e più rapidamente, se la
maggior
parte dei consumatori fosse meglio informata sulle sofferenze (per gli animali) e sulle insidie (per l'ambiente e per la nostra salute) che la bistecca rappresenta. Basterebbe condurli all'interno di un allevamento intensivo. E bisognerebbe avere il coraggio di portarci anche i bambini delle scuole, magari nell'ambito di quei corsi sul "rispetto" per gli animali previsti dalla legge 189 del 2004 e mai attuati.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Quella della politica è spesso la logica del consenso a ogni costo, che impone di radunare nello stesso recinto tutto e il contrario di tutto. Io faccio politica da pochi anni, ma sono animalista militante da più di trenta. E ho voluto, da subito, rendermi interprete delle istanze dei milioni di italiani che la pensano come me e che chiedono
maggior
i tutele per gli animali. La mia storia, i miei ideali e i miei valori non saranno mai in vendita o asserviti a un partito.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Nei confronti del cavallo, l'uomo mostra spesso il peggio di sé, tradendo il suo patto plurimillenario con un vero amico. Da sempre accanto a lui, per offrirgli la collaborazione in battaglia, nei lavori agricoli, come mezzo di trasporto e come amico fedele, questo meraviglioso animale continua a essere sfruttato in mille modi: sulle piste degli ippodromi ufficiali, magari obbligato a rigide e innaturali discipline agonistiche; nelle corse clandestine; sui sampietrini romani (e non solo) a trascinare carrozzelle sotto la pioggia o con il caldo torrido; lanciato a folle velocità sui tracciati medievali dei palii. Nella
maggior
parte dei casi, con il macello come ultima stazione.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Trovo davvero volgari le donne impellicciate. Anche se sono bellissime, sembrano tutte caricature di Crudelia De Mon e, se provi a farle ragionare, spesso ti rispondono come fa lei nella Carica dei 101: "Io vivo per le pellicce, adoro le pellicce. E del resto esiste una sola donna in quest'orrido mondo che non le adori?". Niente di più falso. La
maggior
anza delle donne le detesta e detesta il business insanguinato che si cela dietro una stola di visone lunga fino al pavimento. L'eleganza, lo stile, la classe non hanno nulla a che vedere con tutto ciò. Vengono da dentro e si manifestano all'esterno con pensieri, parole, opere e omissioni. Non comprare una pelliccia è un'eccellente omissione, prova di autentica eleganza interiore.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
In Wagner dove la parola è così importante, molte volte più della melodia, lascio
maggior
e spazio espressivo al cantante.
Zubin Mehta
Frasi di Zubin Mehta
La
maggior
parte degli uomini vive una vita di profonda disperazione, forse la disperazione non può più essere silenziosa.
Detective Devine
Dal film:
Shall We Dance
Scheda film e trama
Frasi del film
La Bond girl di oggi è ben diversa da quella del passato. Una volta il primo requisito era la bellezza. Adesso è una donna intelligente ed estremamente preparata, audace e coraggiosa, che non ha nulla da invidiare a 007. Una sua pari, a tutti gli effetti. E questo è un bene: vuol dire che i film sono al passo con i tempi. Da quando Pierce Brosnan ha ereditato il ruolo di Bond, le donne hanno parti sempre
maggior
i. Questo film
[Die Another Day - La morte può attendere]
è il culmine di un processo evolutivo.
[Corriere della Sera, 29 ottobre 2002]
Rosamund Pike
Frasi di Rosamund Pike
Putin mantiene legami con i partiti nazionalisti di destra in Francia, con il Front National di Marine Le Pen, e in Gran Bretagna. In Grecia ha rapporti con Anel, il partito della destra nazionalista che fa parte del governo, ma anche con la sinistra ex comunista anch'essa nella
maggior
anza ad Atene.
[...]
Putin ha un piano. La sua ambizione prima di tutto è dividere e destabilizzare l'Ucraina. Oltre a questo, mira anche a dividere la Ue, diffondere l'influenza russa e, se possibile, sostituire gli Stati Uniti come il principale fattore esterno sull'Unione europea. È noto che può già pesare molto sull'Ungheria, la Slovacchia e la Repubblica Ceca attraverso il controllo delle forniture di energia.
[Repubblica.it, 24 marzo 2015]
George Soros
Frasi di George Soros
Non sempre le verità si decidono a
maggior
anza; l'importante però è saper fornire, nella rivisitazione degli avvenimenti, una spiegazione logica capace di rinnegare il principio democratico della verità storica.
Alla resa dei conti, fra il governo Badoglio e i tedeschi vi fu un accordo sempre tenuto nascosto fra sotterfugi e mezze parole, e il prezzo più caro l'ha pagato proprio la storia.
Vincenzo Di Michele
Cit. da
L'ultimo segreto di Mussolini
Frasi di Vincenzo Di Michele
La
maggior
parte di voi discende dai pirati, vero?
[Parlando con un abitante delle Isole Cayman]
Filippo di Edimburgo
Frasi di Filippo di Edimburgo
Bisogna trovare la cultura sostanziosa. Se la troviamo, la prenderanno tutti gli affamati. Ma noi siamo così ipernutriti che, nella massa del nostro cibo, fatichiamo a distinguere quello sostanzioso. Invece chi è affamato fa proprio questa distinzione. Non rifiuterà il cibo vero per un capriccio. Se mangia un cibo, significa che è vero. Ma ne abbiamo poco, siamo poveri anche noi. Abbiamo dimenticato tutto ciò che ci ha nutriti, ciò che è essenziale, e ci accontentiamo dell'hors d'oeuvre. Cerchiamolo. Se riconosciamo di essere ignoranti anche noi capiremo che il nostro compito non è istruire chissà che popolo separato da noi, ma istruirci tutti, il più possibile, e
maggior
e è la compagnia, meglio sarà. Per prima cosa deve sparire questa divisione artificiale: popolo e non-popolo, intelligencija (questa distinzione nemmeno esiste: non so quanti contadini alfabetizzati conosco che sono decisamente più dotati per lo studio di un dottore di ricerca all'università) e si studierà non in una classetta con un maestrino, ma tutti insieme in una classona di milioni di persone con un grande maestro centenario che farà lezione non a qualche decina di studenti disposti in un'aula piccola ma a tutti i lettori, milioni. Proprio questo studio comune sarà la principale garanzia della sostanziosità, sarà la prova che farà scartare tutto ciò che è falso, artificioso, temporaneo.
Insegnare e imparare. Ma come?
Raccogliamoci, tutti noi che concordiamo su questo, e, ciascuno nel campo che meglio conosce, diffonderemo quelle grandi opere dell'ingegno umano che hanno reso gli uomini ciò che essi sono. Uniamoci e ci dedicheremo a raccogliere, scegliere, raggruppare e pubblicare tutto questo.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
La differenza tra le persone, sta solo nel loro avere
maggior
e o minore accesso alla conoscenza.
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
[Su Marilyn Monroe]
È la donna più donna che si possa immaginare. La
maggior
parte degli uomini esprime al meglio la propria mascolinità accanto a lei... è una sorta di calamita che fa emergere gli istinti primordiali dell'animale maschio.
Arthur Miller
Frasi di Arthur Miller
Quel ragazzo
[Gary Cooper]
è il più grande attore del mondo. Riesce a fare, senza sforzo, quello che la
maggior
parte di noi ha impiegato anni a cercare di imparare: essere perfettamente naturale.
John Barrymore
Frasi di John Barrymore
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La
maggior
parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli istinti sessuali sono quelli che hanno subito la
maggior
e repressione da parte della società in isviluppo; il loro «regolamento», per le contraddizioni cui dà luogo e per le perversioni che gli si attribuiscono, sembra il più «innaturale», quindi più frequenti in questo campo i richiami alla «natura». Anche la letteratura «psicanalitica» è un modo di criticare la regolamentazione degli istinti sessuali in forma talvolta «illuministica», con la creazione di un nuovo mito del «selvaggio» sulla base sessuale (inclusi i rapporti tra genitori e figli).
Antonio Gramsci
Cit. da
Americanismo e fordismo
Frasi di Antonio Gramsci
Colonnello Hyrum Graff
: Non può dimettersi. Ha il dovere di restare qui e di convincerlo a fare quello che deve fino in fondo. Mio padre allevava cavalli e io a cinque anni addestravo puledri: riconosco un purosangue al primo sguardo. Non possiamo perderlo.
Maggior
e Gwen Anderson
: Non riesce proprio a vederli come bambini. Un tempo era un crimine di guerra reclutare i minori di quindici anni.
Colonnello Hyrum Graff
: Quando sarà finita ci permetteremo di discutere della moralità delle nostre azioni.
Maggior
e Gwen Anderson
: Così distruggiamo la loro fanciullezza!
Colonnello Hyrum Graff
: E che importa se non ci sarà più niente?!
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando sarà finita, cosa ne sarà del ragazzo?
Maggiore Gwen Anderson
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ho mai visto nessuno farlo.
Maggiore Gwen Anderson
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Il trucco mi fa sentire bene e penso sia lo stesso per la
maggior
parte delle donne. È segno che non ti trascuri. Anzi, ti preoccupi di valorizzare le parti migliori di te.
Victoria Adams
Frasi di Victoria Adams
I momenti dai quali traggo
maggior
energia sono quando finisco di comporre un brano, mi siedo in studio e dopo averlo inciso me lo riascolto e realizzo che mi piace, in quel momento mi sento Dio.
Iggy Pop
Frasi di Iggy Pop
McKittrick
: Sì, Paul, che succede?
Richter
: Ho controllato i generatori dei numeri a caso, non sono in funzione. Hai trovato qualcosa?
Tecnico
: No, signore, continuo a controllare.
Richter
: Bene. Senti, non so cosa dire. Potrebbe arrivare da qualsiasi parte.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Signore, è meglio che metta la cuffia.
Beringer
: Sì?
McKittrick
: Generale, la macchina ci ha tagliati fuori. Sta inviando numeri a caso ai silos.
Healy
: Cerca di trovare i codici...
McKittrick
: Sì.
Healy
: ...del lancio dei missili.
McKittrick
: Lo so.
Beringer
: Togliete corrente al maledetto arnese, che diavolo!
McKittrick
: No, non funzionerebbe, Generale. Interpreterebbe l'arresto come distruzione del NORAD. I computer, nei silos, seguirebbero le ultime istruzioni. Lancerebbero.
Beringer
: Non possiamo disarmare i missili?
Healy
: Più di migliaio di missili? Non c'è il tempo. Con questo ritmo scoprirà i codici di lancio in cinque primi e tre secondi.
Beringer
: Signor McKittrick, dopo attenta riflessione, signore, sono giunto alla conclusione che il suo nuovo sistema di difesa è un vero schifo.
McKittrick
: Come si permette, grosso maiale in uniforme?
Beringer
: Oh. Mi aspettavo qualcosa di meglio da lei, da un uomo della sua levatura.
Lem
: Generale, il Presidente.
McKittrick
: Come? Che cosa ha in mente... Che cosa gli dirà?
Beringer
: Che do ordine ai bombardieri di rimanere in attesa. Potremmo essere costretti ad entrare in azione. Sì, signore.
Falken
: Ne ha trovato uno. Quando li troverà tutti e dieci, lancerà i missili.
David
: Non possono inserirsi e fermarlo?
Falken
: No. Loro no. Hanno cancellato la mia parola d'accesso.
David
: Beh, che cosa facciamo?
Falken
: Io non lo so. E tu?
Jennifer
: Ti avevo detto di non giocare con quel coso.
David
: Ha detto bene. Giochiamo!
Falken
: Prova.
Richter
: John, inseriamoci nel sistema.
McKittrick
: È troppo rischioso. Potremmo distruggerlo.
Richter
: Come si è inserito il ragazzo? La backdoor...
Healy
: L'abbiamo tolta.
McKittrick
: E invadere la logica profonda?
Richter
: Continuiamo a sbattere contro un maledetto muro.
David
: Se vuole fare una partita, giocàtela! Chieda l'elenco dei giochi.
McKittrick
: Stephen, per la miseria!
Jennifer
: Lo lasci fare. L'ha già fatto prima.
Falken
: Di sicuro non farà peggio di voi, John.
Healy
: Due numeri.
Beringer
: Maledizione! Camminerei sui carboni accesi se servisse a qualcosa. Lasci fare al ragazzo,
maggior
e!
David
: Elencare i giochi. Scacchi.
Healy
: Tre numeri identificati.
David
: Poker.
Lem
: Il sistema di sicurezza nega qualunque accesso.
David
: Guerra Termonucleare Globale.
McKittrick
: Gioco attualmente in corso.
Healy
: Quattro numeri.
McKittrick
: Stephen, per amor di Dio, fa' qualcosa.
Militare
: Dai, ragazzo, lèvati.
David
: No.
Jennifer
: No. Prova ancora.
David
: Di nuovo. L'elenco, presto!
Lem
: Ci abbiamo già provato.
David
: Lo faccia riapparire!
Falken
: Sì, rivediamolo.
David
: Non è in elenco!
McKittrick
: Cosa non è in elenco?
Falken
: Continua. Ci dev'essere certamente.
David
: Tris. Nuovo gioco.
McKittrick
: Sei inserito. Ordinare il disarmo dei missili.
David
: No! No. Ecco. Accesso negato. Tic-tac-toe. È il tris.
Healy
: Cinque numeri. La metà del codice. Giocatori: uno.
Tecnico
: Metti la X nella casella di centro.
David
: Lo so.
Healy
: Sei numeri.
Beringer
: È impossibile vincere a quel gioco.
David
: Io lo so, lui no. Non l'ha imparato. C'è un modo per farlo giocare contro se stesso?
Falken
: Sì. Numero dei giocatori: zero.
Healy
: Sette!
David
: Avanti! Accidenti, impara!
Healy
: Otto.
Tecnico
: Percorre un ciclo ripetitivo. Attinge sempre più energia dal resto del sistema.
Healy
: Nove numeri. Dieci! Ha trovato il codice. Sta per lanciare.
Jennifer
: Ah!
Militare
: Generale!
Beringer
: Colonnello Conley, chiami il SAC. Voglio un rapporto sulla situazione d'attacco.
Maggior
e Dawes, chiami il Presidente.
Dawes
: Sissignore.
Beringer
:
Maggior
e Lem?
Lem
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerchiamo di ristabilire un contatto radio.
Beringer
: Ha chiamato, colonnello?
Conley
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerco di collegarmi via satellite.
Beringer
: Va bene. Continui a cercare un contatto. Quando l'avrà ottenuto, voglio un rapporto sulla condizione di attacco di tutti i missili intercontinentali.
Militare
: Top Gun. Cobra Comando NORAD. Rispondete.
Beringer
: Ci serviranno degli aerei cisterna per rifornire.
Dawes
: Ci siete?
Jennifer
: Che sta facendo?
David
: Sta imparando.
Joshua
: Salve, professor Falken.
Falken
: Salve, Joshua.
Joshua
: Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?
Beringer
: Colonnello Conley, possiamo andare a DEFCON 5.
Conley
: Sì, signore.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Lem
: Tutte le unità confermano. Armi regolate e pronte.
Conley
: Siamo in condizioni di lancio.
Lem
: Attendiamo codici lancio.
Beringer
:
Maggior
e Lem, escludere variazioni.
Lem
: Ricevuto. Variazioni escluse.
McKittrick
: Va bene. La richiamo.
Healy
: Qui!
McKittrick
: Non so cosa credi di poter fare qui, Stephen.
Falken
: John! Che piacere vederti! Vedo che tua moglie continua a sceglierti le cravatte.
McKittrick
: Che cosa ti ha detto questo ragazzo?
Falken
: A che punto siamo?
McKittrick
: Il Presidente sta quasi per ordinare il contrattacco. È quello che gli consigliamo di fare.
Falken
: È un bluff, John. Annulla tutto.
McKittrick
: No, non è un bluff. È realtà.
Falken
: Salve, generale Beringer! Stephen Falken.
Beringer
: Signor Falken, ha scelto un giorno del cavolo per farci visita.
Falken
: Generale, quello che vede sugli schermi quassù è tutta immaginazione. Una specie di allucinazione creata dal computer. Quei segnali non sono missili veri, sono fantasmi.
McKittrick
: Jack, non c'è niente che indichi una qualche simulazione. Tutto funziona perfettamente.
Falken
: Ma ha per caso un senso?
Beringer
: Che cosa non avrebbe senso?
Falken
: Questo!
Beringer
: Senta, non ho tempo per fare conversazione in questo momento!
Falken
: Generale, lei è preparato a distruggere il nemico?
Beringer
: Può scommetterci.
Falken
: Ed è convinto che loro lo sanno?
Beringer
: Credo che siamo stati abbastanza chiari.
Falken
: No, loro non lo sanno. Dica al Presidente di non ordinare l'attacco.
Conley
: Signore, vogliono una decisione.
Falken
: Generale, lei è veramente convinto che il nemico attaccherebbe senza provocazione, impiegando così tanti missili, bombardieri e sommergibili, non lasciandoci altra scelta se non quella di annientarli?
Aviere
: Un minuto e trenta secondi all'impatto.
Falken
: Generale, lei sta dando ascolto a una macchina. Faccia un favore al mondo, e non lo diventi anche lei.
Aviere
: Un minuto e venti secondi all'impatto.
Beringer
: Sì, signor Presidente.
Aviere
: Un minuto e dieci secondi all'impatto.
Beringer
: A questo punto non possiamo confermare con certezza l'attacco. Abbiamo motivo di credere che possa essere inesistente. Sì, signore, affermativo. Sì, signore. Anch'io.
Aviere
: Un minuto all'impatto.
Beringer
: Chi è il primo e tra quanto?
Lem
: Il primo impatto sarà al 43esimo Gruppo bombardieri a Loring, al 319esimo a Grand Forks, e al Comando aereo dell'Alaska, a Elmendorf.
Aviere
: 50 secondi all'impatto.
Beringer
: Mi chiami il comandante di ognuna delle stazioni. Gli voglio parlare personalmente.
Conley
: A tutte le stazioni, qui è il Comando NORAD. Restate in ascolto per un messaggio del Generale. Date il ricevuto.
Bowers
: Base aerea di Elmendorf. Settore operativo. Tenente colonnello Bowers.
Chase
: 319esimo, Gruppo bombardieri. Colonnello Chase.
Dougherty
: Eh, qui è... è la base aerea di Loring. Il comandante non è qui al momento.
Beringer
: Non fa niente. Lei chi è?
Dougherty
: Signore, eh, qui è l'aviere scelto Dougherty, signore.
Beringer
: Qui è il generale Beringer, al NORAD.
Aviere
: Quaranta secondi all'impatto.
Beringer
: La nostra attuale situazione è... Bene, i radar segnalano attualmente circa 240 testate nucleari sovietiche in arrivo, ma al momento non possiamo confermarlo. Ripeto, non possiamo confermarlo.
Aviere
: Trenta secondi all'impatto.
Beringer
: Siamo con voi, ragazzi. Abbiamo fatto tutti i passi necessari. State pronti a lanciare i missili al mio ordine.
Conley
: Sì, signore.
Beringer
: Restate in attesa su questo canale. Lo stesso faremo qui.
Aviere
: Venti secondi all'impatto. Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, impatto.
Conley
: Qui Comando NORAD. Siete in linea? Qui Comando NORAD. Siete ancora in linea? Mi sentite?
Chase
: Affermativo, signore.
Dougherty
: Sì! Siamo qui! Gesù Cristo! Ci siamo ancora!
Conley
: I nostri schermi indicano un impatto.
Bowers
: No, signore. Nessun impatto. Siamo vivi e stiamo bene.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah, ah!
David
: Evviva!
Jennifer
: David!
David
: Evviva!
Tutti
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fantastico! Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Dio, non erano veri quei bastardi! Ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fate rientrare i bombardieri! Fate rientrare i missili!
Lem
: Accesso negato.
Falken
: Joshua, che diavolo stavi facendo?
Lem
: Qui Controllo. Chiamo il dottor McKittrick, urgente.
McKittrick
: Sì, qui McKittrick.
Lem
: Signore, ho un problema. Lo WOPR non mi permette di cambiare il programma. Non posso introdurre l'ordine per il rientro dei missili.
McKittrick
: Bene, aspetti. Sì, Paul, qui è McKittrick. Ehm, lo WOPR ci nega l'accesso.
Richter
: Lo so. Nessuno può inserirsi attualmente. Stiamo tentando tutto. È come se l'archivio delle parole di accesso fosse stato spazzato via. Ho già provato! Pensa che non abbia provato a farlo?
David
: Quelli che sono?
Falken
: Sono codici di lancio.
Jennifer
: A cosa servono?
Falken
: Joshua cerca di trovare il codice giusto per lanciare i missili da solo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Lem
: C'è un'individuazione di un lancio. C'è una individuazione di un lancio dei sovietici.
Conley
: L'allarme tempestivo per missili balistici conferma un attacco in forze.
Lem
: Allarme missili. Nessun guasto.
Kirkland
: Massima attendibilità. Ripeto, massima attendibilità.
Aviere
: Cobra Dane, è un'esercitazione?
Conley
: Negativo, non è un'esercitazione.
Aviere
: Generale, il SAC rileva 300 missili balistici intercontinentali diretti...
Beringer
: Mi dica che questa è una delle sue simulazioni, signor McKittrick.
McKittrick
: No, Jack.
Beringer
: Molto bene. I bombardieri in volo, i sommergibili si tengano pronti. Portiamoci a DEFCON 1.
Lem
: DEFCON 1.
Beringer
:
Maggior
e Lem, i dati dello WOPR.
Lem
: I dati iniziali indicano un attacco sovietico in forze. Lo WOPR prevede le nostre perdite fra l'85 e il 95% delle forze strategiche.
Beringer
: Cosa raccomanda lo WOPR, signor McKittrick?
McKittrick
: Un attacco totale di rappresaglia.
Beringer
: Eh! E ha bisogno di una macchina per dirmi questo?
Conley
: Il Presidente sta andando a Andrews per unirsi al Comando aerotrasportato. Dobbiamo dare la scelta di
Beringer
: Ha contattato il Premier sovietico?
Conley
: I russi continuano a negare tutto, signore.
Kirkland
: C'è l'individuazione di un lancio da un sommergibile sovietico.
Beringer
: Condizione d'attacco globale. Chiudiamo la montagna.
Radio
: Qui Comando NORAD. Stiamo chiudendo la montagna. Dovete sbrigarvi. Dopo la chiusura dei cancelli, nessuno può entrare o uscire.
Galdutti
: Azionare i generatori interni.
Lambert
: Generatori azionati e in funzione. Energia esterna interrotta.
Galdutti
: Chiudere i condotti di aerazione.
Lambert
: Condotti aerazione chiusi.
David
: Il cancello è già chiuso!
Jennifer
: No! David! David!
Falken
: Su, presto, via!
David
: Stai bene?
Autista
: Stai bene?
Falken
: Avanti!
Autista
: Venite!
Falken
: Forza, corriamo!
Autista
: Forza, muovetevi!
Falken
: Avanti, correte!
David
: Su! Su!
Autista
: Avanti! Avanti! Il cancello si chiude! Forza!
Healy
: Non chiudete! Non chiudete! Fermate la chiusura della porta! Correte, avanti, presto! Sono autorizzati!
Autista
: Avanti, avanti, forza!
Healy
: Sono autorizzati!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
TV
: ... si sono incontrati per continuare le trattative...
David
: Ciao, papà.
Mrs. Lightman
: Oh, è arrivato. David! David, vieni sùbito qui!
TV
: I risultati finora sono poco soddisfacenti...
David
: Che ho fatto ora?
Mrs. Lightman
: Molto, amore, molto.
TV
: Nella speranza di una rapida soluzione della vertenza...
Mrs. Lightman
: Ti comunico che sei passato in tutte le materie questo semestre. Congratulazioni, amore mio. Mostrala a papà. Caro, David deve mostrarti una cosa.
Mr. Lightman
: Che cosa?
David
: Ecco.
Mr. Lightman
: Ah-ah. Ehi! È fantastico!
TV
: Per tre minuti e mezzo, ieri sera...
Mrs. Lightman
: Siamo così fieri di te.
TV
: ...le forze di difesa degli Stati Uniti sono state in stato di allarme per un presunto attacco nucleare da parte dei sovietici.
Mr. Lightman
: Beh? Da quanti mesi io e tua madre ti dicevamo che ce la potevi fare?
Mrs. Lightman
: Esatto.
TV
: Un portavoce del Pentagono attribuisce l'errore a un errato funzionamento del computer, sottolineando che il problema è stato risolto.
Mr. Lightman
: Magnifico.
Mrs. Lightman
: Sapevo che potevi farcela, tesoro.
TV
: Per
maggior
i dettagli ci colleghiamo via satellite con Washington per il notiziario delle 4 con Tim Hayler.
Hayler
: Qui, ai piedi del monte Cheyenne nel Colorado sorge il centro del Norad.
Mrs. Lightman
: Avanti, rispondi al telefono.
David
: Sì.
Mr. Lightman
: Sul serio, David. Congratulazioni.
David
: Grazie.
Mr. Lightman
: Sarà un vero piacere firmarla.
David
: Pronto?
Jennifer
: David, stai guardando la TV?
David
: Jennifer. Sì, la stavo guardando.
Jennifer
: David, parlano di noi alla TV? Siamo stati noi?
David
: È possibile. Oh, Gesù, Jennifer! Che cosa devo fare? Verranno a beccarmi? Sono proprio fottuto! Sono fottuto!
Jennifer
: Aspetta, aspetta! Shhh! Càlmati! Càlmati! Càlmati! Ascolta: se fossero tanto in gamba, ti avrebbero già trovato, giusto?
David
: Eh, sì.
Jennifer
: Okay, quindi non devi che buttar via quel numero e richiamarlo, d'accordo? Tutto qui.
David
: Sì. Forse non hanno rintracciato la chiamata, vero?
Jennifer
: Certo, forse non l'hanno rintracciata. Sono sicura che non l'hanno fatto e, senti, senti, cerca di essere disinvolto, okay? Comportiamoci normalmente e tutto andrà bene. D'accordo?
David
: D'accordo.
Jennifer
: Okay. Dio, è tutto così incredibile. Senti, senti, credi che possa chiamare Michelle e dirle...
David
: No, no, Jennifer! Non farlo!
Jennifer
: Va bene, d'accordo, non la chiamo. Ti sento domani, okay?
David
: Okay. Buonanotte, Jennifer.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Dawes
: Il Presidente è nella sua limousine, si dirigono ad Andrews. Il Vicepresidente ora è fuori porto. Il Capo di stato
maggior
e si sta dirigendo verso...
Conley
: L'allarme missili non segnala alcun guasto. Si direbbe un attacco reale.
Beringer
: Porti a condizioni difesa 3. Chiami il Comando Aereo Strategico. Che facciano decollare i bombardieri.
Conley
: Sì, signore.
Aviere
: SAC, qui è l'Alto comando. Il generale Beringer ha dichiarato DEFCON 3. I bombardieri si alzino in volo. Ripeto, far decollare tutti i bombardieri.
Kirkland
: Missili in arrivo per impatti multipli. Ci sono circa ventiquattro bersagli possibili sulle traiettorie.
Conley
: Signore, nuovo tempo d'impatto: otto minuti.
Dawes
: Signore, il SAC sta lanciando i bombardieri. Ho il generale Powers in linea.
Beringer
: Beringer. Il nostro satellite non ci ha dato la rilevazione d'attacco. No, no, il radar li ha rilevati che erano già fuori dall'atmosfera. In precedenza niente. Faccia scaldare i missili intercontinentali, che siano pronti al lancio. Mi chiami il Presidente al telefono.
Dawes
: Sì, signore.
Beringer
: Signor Presidente? Qui è Beringer, dal NORAD.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Ciao.
David
: Ah, ciao.
Jennifer
: Sai, ti cercavo.
David
: Che c'è?
Jennifer
: David, ci ho ripensato. La faccenda del voto è ancora valida?
David
: Non lo so.
Jennifer
: Sono stata proprio stupida. Dovevo lasciarti fare.
David
: Non lo so. Potrebbe non esser facile.
Jennifer
: Perché?
David
: Perché? Potrebbero aver cambiato la parola.
Jennifer
: Forse no. Non si può tentare?
David
: Accidenti!
Jennifer
: Ti prego.
David
: D'accordo.
Jennifer
: Grazie.
David
: Mi devi un gettone, eh?
Jennifer
: Sì, andiamo. Scusa se ti ho distratto. Che sta facendo?
David
: Ah, sta chiamando dei numeri. Non toccare i tasti!
Jennifer
: Non tocco niente.
David
: Scusami. Quella società di computer, la Protovision, farà uscire dei nuovi giochi incredibili fra un paio di mesi. I loro programmi sono probabilmente ancora nel loro computer. Così ho ordinato al mio sistema di cercare altri computer a Sunnyvale, in California. Rispondono con una tonalità che gli altri computer sanno riconoscere.
Jennifer
: E chiami tutti quanti i numeri di Sunnyvale?
David
: Hm?
Jennifer
: Non è un po' caro?
David
: Ci sono tante scorciatoie.
Jennifer
: Ma si può andare in galera per questo, lo sai?
David
: Solo se si è
maggior
enni.
Jennifer
: Ci vorrà ancora tanto tempo? Vorrei cambiare il mio voto.
David
: Ah... È buffo. Ecco, vedi, perché... l'avevo già corretto.
Jennifer
: Ma ti avevo detto di non farlo.
David
: Sì, lo so. Ma ero sicuro che avresti cambiato idea. Non volevo che ti rimandassero.
Jennifer
: E quanto ho adesso?
David
: Hai una D.
Jennifer
: Mi hai dato una D?
David
: No, ti ho dato una A. Stavo scherzando.
Jennifer
: Ah, beh, niente male.
David
: Allora, vediamo che ha trovato finora. Scusa.
Jennifer
: Davvero mi hai dato una A?
David
: Sì.
Jennifer
: Grazie.
David
: È stato un piacere.
Jennifer
: Ehi, hai trovato una banca.
David
: Devo prendere nota. Un giorno potrebbe anche far comodo. Pan Am. Dove vuoi andare?
Jennifer
: Dovunque?
David
: Dovunque.
Jennifer
: New York.
David
: New York, d'accordo.
Jennifer
: No, no, Parigi.
David
: Parigi?
Jennifer
: Parigi, d'accordo.
David
: Parigi. Viaggerai da sola?
Jennifer
: Sì... No. Vieni anche tu.
David
: Va bene. Ah... Confermato. Fumatori o non fumatori?
Jennifer
: Non fumatori.
David
: Non fumatori. Molto bene, miss Mack. Lei è confermata sul volo Pan Am numero 114 in partenza da Chicago, aeroporto O'Hare, alle 8:15 del mattino del 18 agosto. Vuoi una macchina a noleggio? No.
Jennifer
: Abbiamo davvero i biglietti per Parigi?
David
: No, ma abbiamo una prenotazione.
Jennifer
: Eh, eh, eh!
David
: Guarda. Non si lascia identificare, questo. Bah! Tento di nuovo.
Jennifer
: "Fine collegamento". Che sgarbato.
David
: Gli chiederò aiuto.
Jennifer
: Lo puoi fare?
David
: Sì, a certi sistemi. Più sono complicati, più devono aiutarti. Richiesta aiuto. Aiuto non disponibile.
Jennifer
: E adesso?
David
: Aiuto per giochi. Giochi.
Jennifer
: "Giochi" si riferisce a modelli, simulazioni e giochi che hanno applicazioni...
David
: Dev'essere la Protovision.
Jennifer
: ...tattiche o strategiche. Che significa?
David
: Non lo so, ma devono essere loro. Accendi la stampatrice, voglio avere un tabulato. Elencare giochi. Oh, mio Dio!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Healy
: Sono arrivati.
John McKittrick
: Bene. Andiamo.
Healy
: Cabot e Watson sono soli. Né senatori né membri del Congresso.
McKittrick
: Avrei preferito un paio di senatori.
Healy
: Come?
McKittrick
: Vorrei dirgli cosa sta succedendo qui.
Healy
: Ah, John, ti prego, non ricominciare. Ho parlato con loro per telefono, e si sono calmati.
Watson
: Bene, allora siamo proprio sicuri che quegli uomini non avevano modo di sapere che si trattava solo di una prova?
Arthur Cabot
: Lyle, per l'amor di Dio, quante volte dobbiamo tornarci su? Non fa più nessuna differenza, ormai.
Jack Beringer
: Ho parlato con quegli uomini. Sono tutti convinti che fosse una cosa vera.
Cabot
: Sentite, tra meno di un'ora dobbiamo prendere un aereo. E io sono quello che deve spiegare al Presidente perché il 22% dei suoi comandanti di basi non hanno lanciato i loro missili. Cosa dovrei dirgli, che il 22% non è poi tanto male?
Beringer
: Il Presidente sa che sono pienamente responsabile degli uomini sotto il mio comando, signore. Ho ordinato una revisione completa della nostra procedura di controlli psicologici.
McKittrick
: Un momento, mi scusi, Generale. Non possiamo chiedere a questi signori di tornare dal Presidente degli Stati Uniti con un sacco di cazzate di strizzacervelli. E poi le reazioni umane sono imprevedibili! Quegli uomini nei silos sanno benissimo che cosa significhi girare le chiavi, ma alcuni non sono capaci di farlo. È tutto qui. Ritengo che dovremmo escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signor McKittrick, lei sta esagerando.
McKittrick
: Perché sto esagerando?
Cabot
: Un momento.
McKittrick
: Come sarebbe a dire "esagerando"?
Cabot
: Scusatemi! Io non capisco. Che cosa intende con "escludere gli uomini dal circuito"?
Beringer
: Signori miei! Abbiamo avuto uomini in quei silos fin da prima che tutti voialtri metteste i calzoni lunghi. Ora io, per parte mia dormo benissimo la notte, sapendo che ci sono quei ragazzi lì sotto.
McKittrick
: Generale, sappiamo tutti che sono bravissimi, ma in una guerra nucleare non possiamo permetterci di lasciare i nostri missili inattivi nei silos perché quegli uomini si rifiutano di girare le chiavi quando il computer glielo ordina.
Watson
: Eh-ehm, vuol dire quando il Presidente glielo ordina.
McKittrick
: Il Presidente probabilmente seguirebbe il piano di guerra del computer. Questo è garantito!
Watson
: Oh, beh, immagino che i Capi di stato
maggior
e avranno un certo peso.
Beringer
: Lo può dir forte, signore.
Cabot
: Beh, al diavolo! Se i sovietici attaccano di sorpresa non ci sarà tempo.
Healy
: Ventitrè minuti dall'allarme all'impatto. Sei minuti se è da sommergibili.
McKittrick
: Sei minuti. Sei minuti bastano appena perché il Presidente prenda una decisione. E una volta presa la decisione, dovrebbe subentrare il computer. Bene. Signore, so che c'è un aereo che la sta aspettando, ma se vuole concedermi cinque minuti vorrei farle vedere una cosa. Questi computer ci forniscono all'istante i dati sulla situazione mondiale. Movimenti di truppe, collaudi di missili sovietici, mutamenti atmosferici. Tutto confluisce in questa stanza, e poi in quello che noi chiamiamo il computer WOPR.
Cabot
: WOPR? Di che si tratta?
McKittrick
: Risposta circa il piano di operazioni di guerra. Questo è il signor Richter. Paul, puoi dire a questi signori cosa fa lo WOPR?
Paul Richter
: Beh, lo WOPR passa tutto il suo tempo a pensare alla terza guerra mondiale. 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno, fa una serie infinita di giochi usando tutte le informazioni disponibili sulla situazione mondiale. Lo WOPR ha già combattuto la terza guerra mondiale, come un gioco, centinaia e centinaia di volte. Valuta le reazioni sovietiche alle nostre reazioni, alle loro reazioni, e così via. Fa la stima dei danni, calcola i morti, e cerca i modi per migliorare il punteggio.
McKittrick
: Beh, ma il punto è che le decisioni chiave su qualsiasi scelta concepibile in una crisi nucleare sono già state prese dallo WOPR.
Cabot
: Quindi sta dicendomi che tutte queste apparecchiature da un bilione di dollari sono in realtà alla mercé di quegli uomini con le chiavette?
McKittrick
: Esattamente. Il cui unico problema è che sono esseri umani. Ma in, trenta giorni potremmo rimpiazzarli con relais elettronici. Escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signori, io non mi fiderei di questa spropositata massa di microcircuiti più di quanto mi fiderei di un estraneo. Mi chiedo se volete affidare la sicurezza del nostro Paese a qualche diodo al silicone, eh, eh, eh!
McKittrick
: Generale, nessuno parla di affidare la sicurezza di una nazione a una qualsiasi macchina, per la miseria! Manterremo il controllo, ma lo manterremo qui, al vertice, com'è giusto.
Cabot
: Benissimo, signori. Credo che proporrò l'idea di McKittrick al Presidente e vi riferirò le sue decisioni.
McKittrick
: Grazie. Non se ne... non se ne pentirà.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Una risposta, fin troppo facile, è che Dio sembra assente nel momento del nostro
maggior
bisogno appunto perché non esiste. Ma allora perché sembra così presente quando noi, per dirla con franchezza, non Lo cerchiamo?
Clive Staples Lewis
Cit. da
Diario di un dolore
Frasi di Clive Staples Lewis
Credo che nella vita di tutti gli uomini in certi periodi, e nella vita di molti uomini in tutti i periodi fra la prima infanzia e l'estrema vecchiaia, uno degli elementi più dominanti sia il desiderio di far parte della cerchia locale e il terrore di esser lasciati fuori.
[...]
Di notte le passioni, la passione per la Cerchia esclusiva è quella che
maggior
mente può spingere un uomo che non è malvagio a fare cose malvagie.
Clive Staples Lewis
Frasi di Clive Staples Lewis
La
maggior
parte dei nostri segreti, le cose che non avresti mai detto - perché ti vergogni o perché non le reputi importanti - sono racchiuse dentro un telefonino. Che è diventato la scatola nera della nostra vita. Una volta c'erano i diari, adesso è tutto amplificato.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Sarà, questa,
maggior
e democrazia. Ma per esserlo davvero a ogni incremento di demo-potere dovrebbe corrispondere un incremento di demo-sapere. Altrimenti la democrazia diventa un sistema di governo nel quale sono i più incompetenti a decidere. Il che vuol dire un sistema di governo suicida.
Giovanni Sartori
Frasi di Giovanni Sartori
Parlare solo di passione non è del tutto esatto anche per quanto riguarda la tenera età e la fase adolescenziale. Nella
maggior
parte dei casi ciò che porta un bambino a praticare con determinazione il mezzo artistico è qualcosa di più consistente: l'indole.
[Intervista rilasciata a Marta Mentasti, Wall Street International, 12 maggio 2017]
Daniele Bongiovanni
Frasi di Daniele Bongiovanni
Mortimer
: Dov'è?
Randolph
: Beeks! È qui, Beeks?
Billy Ray
: Sono qui. Fermi lì.
Mortimer
: Lei ha portato il rapporto, vero?
Billy Ray
: Vediamo il malloppo. Okay, tiratelo qui.
Randolph
: Grazie, Beeks. Notizie meravigliose. Meravigliose!
Mortimer
: Beeks, auguri di buon anno!
Coleman
: Questi sono tutti i miei risparmi, signore. Cerchi di non perderli.
Billy Ray
: Perderli? Coleman, fra un paio d'ore sarai il più ricco
maggior
domo della terra, amico.
Coleman
: Oh. Lo spero, signore.
Ophelia
: Ho sgobbato un sacco per guadagnarmeli. Spero tanto di rivederli.
Annunciatore
: Rapido 1031 per New York e Boston è in partenza dal marciapiede numero 9.
Louis
: Grazie, Ophelia.
Ophelia
: Ma che cosa ci fai?
Annunciatore
: Rapido 1031 per New York e Boston è in partenza al marciapiede numero 9.
Billy Ray
: Louis, è il nostro.
Louis
: Ah, Coleman, vuoi tenermi questa, per favore? Grazie.
Coleman
: Prego, signori. Qui ci vorrebbe un goccetto. Le posso offrire qualcosa?
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Andiamo, Winthorpe.
Ophelia
: Non hai idea! Ma guarda!
Beeks
: Scusate.
Ophelia
: Ci vediamo a pranzo, ciao.
Beeks
: Ti vuoi guadagnare un centone facile facile?
Ophelia
: Ma io sono uscita adesso. Ma che intenzioni hai? Di fare una cosina qui, in mezzo al distretto di polizia?
Beeks
: No.
Ophelia
: Devi essere proprio assatanato.
Beeks
: No, no. Si tratta...
Losco individuo
: È sua quella borsa?
Penelope
: Sì.
Losco individuo
: È una bella borsa.
Penelope
: Grazie.
Louis
: Tesoro, quanto sono contento di vederti.
Penelope
: Louis, stai dando spettacolo.
Louis
: La buona notizia è che io sono innocente. Non ho mai fatto niente che assomigli a quello che dicono loro. Sul serio, è la verità.
Penelope
: Louis, hai un aspetto orribile. Io... Io mi vergogno. Quei vestiti e... e quelle scarpe... Hai anche fatto a pugni, scommetto. E poi, Dio mio, come puzzi.
Louis
: Certo che puzzo. Penelope, ma ti rendi conto di dove sono stato in queste ultime 24 ore? Sono stato picchiato, mi hanno rubato i vestiti. C'era della gente che ha perfino tentato di abusare di me!
Penelope
: Louis, non potremmo parlarne in qualche altro posto?
Louis
: Uno di loro ha cercato di farmi mettere ginocchioni! I... I... insomma, se... se questo posto è un esempio degli istituti correzionali di questo Paese, tanto vale che facciamo uscire tutti i detenuti. La gente peggiora li dentro.
Penelope
: Tu rubi ai tuoi amici al club, Louis. L'eroina, Louis! Ti devi essere ammattito, Louis. Mammina vuole mandare all'aria il matrimonio, e anche Todd.
Louis
: Todd? Che cosa c'entra lui con questo?
Penelope
: Sei stato licenziato dalla Duke & Duke. Stanno per denunciarti per appropriazione indebita.
Louis
: Appropriazione? Non ho mai rubato niente in vita mia.
Penelope
: Ma come ha potuto, l'uomo che amo, e i cui figli avrei voluto attaccare al mio seno, diventare uno spacciatore d'eroina?
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD. Senti, Penelope, io te lo giuro, sul mio onore, e che Dio onnipotente mi fulmini in questo momento, è la verità. Io non sono uno spacciatore di polvere d'angelo.
Penelope
: Oh, Louis.
Ophelia
: Ti ho cercato dappertutto, bambolo. Senti, Louis, potresti... io devo farmi una pera. Ti prego...
Louis
: Per favore...
Penelope
: Louis! Chi è questa persona?
Louis
: Ehi! Non ho mai visto questa donna in vita mia.
Ophelia
: Non dire cosi, eh, Louis?
Penelope
: Ah!
Ophelia
: Andiamo, bello, dai, soltanto una bustina. E io poi ti faccio tutte quelle cose che ti piacciono tanto. Tutte!
Penelope
: Traditore! Lurido vigliacco! Sporcaccione! Mi fai schifo! Sporco verme! Todd aveva ragione sul tuo conto. Non voglio rivederti mai più fino a quando avrò vita.
Louis
: Bene. Bene. Grazie infinite.
Ophelia
: Era uno scherzo. Il tuo amico ha detto che te ne volevi liberare.
Louis
: Vuol dire che qualcuno le ha chiesto di farmi questo?
Ophelia
: Si, e mi ha pure dato cento dollari. È quello laggiù. Fammi un po' capire bene, io ti do 20 dollari per pagare il taxi, e tu quando arriviamo a casa tua me ne ridai 50, è così?
Louis
: Sì, esatto. Il mio
maggior
domo Coleman le darà cinquanta dollari, e poi l'accompagnerà in macchina dove lei desidera.
Ophelia
: Tu non sembri il tipo da avere un
maggior
domo. Ehi, non sarà mica che mi stai fregando!
Louis
: Io sto fregando lei? Ma che cosa dice? Non crederà mica che queste le diano a chiunque, vero? Io posso farmi addebitare merci e servizi in 86 paesi nel mondo.
Ophelia
: Ah, si? Beh, io non accetto carte di credito.
Louis
: Beh, adesso vedrà che è stato tutto un malinteso.
Coleman
: Sì?
Louis
: Ah, Coleman, puoi farmi entrare? Non... non mi funziona bene la chiave.
Coleman
: Chi è lei? Che cosa vuole?
Louis
: Coleman, tu togli la catena e fammi entrare. Ti prego, non scherzare, non è il momento.
Coleman
: Coleman? Non ci sono Coleman qui. Lei si sta sbagliando.
Louis
: Mi scusi. Solo un attimino. Coleman! Fammi entrare!
Coleman
: Se lei non se ne va, sarò costretto a chiamare la polizia.
Louis
: Salve. Per favore, vorrei fare un prelevamento dal mio conto di 500 dollari. Anzi no, facciamo mille, per favore.
Cassiera
: Scusi un attimo.
Direttore della banca
: Mi dispiace, signor Winthorpe, ma la Tributaria ha congelato tutti quanti i suoi conti.
Louis
: Ma che sta dicendo? Lei mi conosce.
Direttore della banca
: Lei è uno spacciatore di eroina, signor Winthorpe.
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD, e io non l'ho mai neppure toccata.
Direttore della banca
: Comunque sia, non è il genere di affari che gradiamo qui alla First National. Posso vedere le sue carte di credito, prego? Ho ricevuto ordine di sequestrargliele.
Louis
: Cosa? Ehi, aspetti un minuto. E io secondo lei di cosa dovrei vivere? Insomma, cosa ne sarà di me?
Direttore della banca
: Roger...
Louis
: Villano! Perché qualcuno sta tentando deliberatamente di distruggere la mia vita?
Ophelia
: Senti, lasciamo stare i cinquanta dollari, okay? Io sono molto stanca. Me ne vado a dormire.
Louis
: Lei... lei deve credermi. Signorina, deve credermi! Mi hanno incastrato! Non può lasciarmi qui così!
Ophelia
: Io ci ho già un sacco di problemi, Louis! Andiamo! Andiamo, forza!
Louis
: Ascolti! Aspetti! Aspetti! Signorina, magari non sembra, ma io ho più di 150mila dollari in quella banca. Ma a lei non interessa, vero? Perché è anche colpa sua se mi è successo tutto
questo.
Ophelia
: Vieni. Vieni un po' qui. Non serve che ci arrivi in ginocchio, Louis.
Louis
: Ah, sì.
Ophelia
: Fa' vedere le mani. Mani morbide, con tanto di manicure. Tu non hai lavorato un giorno in vita tua, giusto? Io lo so che me ne pentirò. Andiamo. Salta su.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Oggi sopravvivono dei rimasugli di cultura alternativa: la vedo applicata, per esempio, nelle scuole in cui studiano i miei nipoti. Forse abbiamo maturato una
maggior
e coscienza ambientalista ed è un bene. Le battaglie di quarant'anni fa hanno lasciato una traccia come la goccia che piano piano scava la pietra. Ma inutile cercare la speranza di un mondo migliore e l'ottimismo: ormai sono stati spazzati via
Joaquin Phoenix
Frasi di Joaquin Phoenix
Guardiano Capo
: Quando l'imperatore entrerà, sollevate le armi, e salutatelo, tutti insieme. State davanti all'imperatore e non voltategli mai le spalle.
Andate, e morite con onore!
Gladiatori
: Eeeh!
Folla
: Ave, potente Cesare... Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare!
Gladiatori
: Ave, Cesare, morituri te salutant.
Cassio
: In questo giorno ci rivolgiamo alla gloriosa antichità per presentarvi una ricostruzione delle seconda caduta della potente Cartagine. Sulla deserta pianura di Zama, stavano le numerose invincibili armate del temibile barbaro Annibale. Feroci mercenari e guerrieri brutali votati alla distruzione spietata e alla conquista! Il vostro imperatore si compiace nell'offrirvi l'orda barbarica!
Massimo
: Qualcuno è stato nell'esercito?
Cassio
: Ma in quel giorno illustre...
I Gladiatore
: Io.
II Gladiatore
: Io.
III Gladiatore
: Sì, io.
IV Gladiatore
: Io ho servito con te a Vindobona.
Massimo
: Allora puoi aiutarmi.
Cassio
: ... gli dei inviarono contro di loro i più potenti guerrieri...
Massimo
: Qualunque cosa esca da quei cancelli...
Cassio
: ... che avrebbero, in quello stesso giorno...
Massimo
: ... avremo
maggior
e possibilità di sopravvivere se combatteremo uniti. Avete capito?
Cassio
: ... in successi deserti della Numidia, deciso il destino dell'Impero.
I Gladiatore
: Ho capito.
II Gladiatore
: Sì.
III Gladiatore
: D'accordo.
Massimo
: Se saremo uniti, sopravviveremo.
Cassio
: Il vostro imperatore si compiace di offrirvi i legionari di Scipione l'Africano!
I Gladiatore
: Attenti! Attenti!
II Gladiatore
: Fino alla morte!
Folla
: Morte! Morte! Morte!
Massimo
: Stiamo vicini! Restiamo uniti! Stiamo vicini! Stiamo vicini!
Spettatore
: I tuoi uomini saranno trucidati tutti!
Massimo
: Uniamo gli scudi come un sol uomo! Fermi! Fermi! Come un sol uomo! Ben fatto! Fermi! Testuggine! Testuggine! Hagen! Quella colonna alla biga! Questa colonna con me! Svelti! Andate di là, voi!
Juba
: Massimo!
Massimo
: Colonna unita! Colonna unita! Colonna unita!
Commodo
: Non ricordo molto bene la storia, Cassio, ma i barbari non dovrebbero perdere la battaglia di Cartagine?
Cassio
: Eh, sì, Cesare. Beh, perdonami, imperatore.
Commodo
: No, le sorprese mi divertono. Chi è quello?
Cassio
: Lo chiamano l'Ispanico, imperatore.
Spettatore
: Gloria ai barbari.
Commodo
: Voglio andare a conoscerlo.
Cassio
: Sì, Cesare.
Spettatore
: La vittoria è dei barbari.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Folla
: Vattene via! Sei da disprezzare! Via! Via!
Gracco
: Entra in Roma come un eroe conquistatore. Ma cos'ha conquistato?
Falco
: Dagli tempo, Gracco. È giovane. Io credo che possa fare molto bene.
Gracco
: Per Roma o per te? Va' da tua madre, Lucio, ne sarà contenta.
Lucilla
: Lucio.
Lucio
: Madre.
Bambino
: Ave, Cesare.
Commodo
: Senatori.
Falco
: Roma saluta il suo nuovo imperatore. I tuoi leali sudditi ti danno il benvenuto, Cesare.
Commodo
: Ti ringrazio, Falco. E quanto ai leali sudditi... confido che non siano costati troppo.
Gracco
: Cesare.
Commodo
: Gracco.
Gracco
: Tutta Roma gioisce del tuo ritorno, Cesare. Ci sono molte questioni che richiedono la tua attenzione.
Commodo
: Senatori.
Gracco
: Perché ti sia di guida, Cesare, il Senato ha preparato una serie di disposizioni per iniziare ad affrontare i molti problemi della città, a cominciare dal risanamento del quartiere greco, per combattere la peste che là si sta già diffondendo. Quindi se l'imperatore...
Commodo
: Sh! Ma non capisci, Gracco? È appunto questo il grande problema, no? Mio padre passava tutto il suo tempo a studiare, sui libri, a imparare, a filosofeggiare... Trascorreva le ore del crepuscolo a leggere gli scritti del Senato. E nel frattempo dimenticava il popolo.
Gracco
: Ma il Senato è il popolo, Cesare, scelto proprio dal popolo per parlare per il popolo.
Commodo
: Dubito che la
maggior
parte del popolo mangi bene come te, Gracco, o abbia le tue splendide amanti, Gaio. Io credo di capire il mio popolo.
Gracco
: Allora forse Cesare sarà tanto buono da spiegare anche a noi, data la sua vasta esperienza sul campo.
Senatori
: Ah, ah, ah, ah!
Commodo
: Io lo chiamo amore. Io sono il padre, il popolo i figli, e li stringerò al mio petto, e li abbraccerò stretti.
Gracco
: Hai mai abbracciato un uomo che muore di peste, Cesare?
Commodo
: No. Ma se mi interromperai ancora, ti assicuro che lo farai tu.
Lucilla
: Senatore, mio fratello è molto stanco. Lascia il tuo rotolo a me. Cesare farà ciò che Roma richiede.
Gracco
: Augusta Lucilla, come sempre le tue maniere gentili impongono obbedienza
Commodo
: Chi sono loro per ammonire me?
Lucilla
: Commodo, il Senato ha la sua utilità.
Commodo
: Quale utilità? Non fanno altro che parlare. Dovremmo essere... soltanto tu e io, e Roma.
Lucilla
: Non pensarci neanche! C'è sempre stato un Senato.
Commodo
: Roma è cambiata. Ci vuole un imperatore per governare un impero.
Lucilla
: Certo, ma... lascia al popolo le sue...
Commodo
: Illusioni?
Lucilla
: Tradizioni.
Commodo
: La guerra di mio padre contro i barbari, lo ha detto lui stesso, non ha portato niente, ma il popolo lo amava.
Lucilla
: Il popolo ama sempre le vittorie.
Commodo
: Perché? Non assistono alle battaglie. Cosa gliene importa della Germania?
Lucilla
: Il popolo tiene alla grandezza di Roma.
Commodo
: La grandezza di Roma? E che cos'è la grandezza?
Lucilla
: È un'idea, la grandezza. La grandezza è una visione.
Commodo
: Esatto. Una visione. Non lo capisci, Lucilla? Io darò al popolo una visione di Roma e il popolo mi amerà per questo. E presto dimenticherà quei vecchi uomini rinsecchiti e le loro tediose parole. Io darò loro al popolo la visione più grande che abbia mai avuto.
Gaio
: Giochi! 150 giorni di giochi!
Gracco
: È più intelligente di quanto pensassi
Gaio
: Intelligente! A Roma riderebbero tutti di lui, se non avessero paura dei suoi pretoriani.
Gracco
: Paura e meraviglia. Una potente combinazione
Gaio
: Credi davvero che il popolo si lascerà sedurre da questo?
Gracco
: Credo che lui sappia cos'è Roma. Roma è il popolo. Farà qualche magia per loro, per distrarli. Toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante di Roma non
è certo il marmo del Senato, ma è la sabbia del Colosseo. Lui porterà loro la morte, e in cambio lo ameranno.
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
I Gladiatore
: Ispanico.
II Gladiatore
: Ispanico.
III Gladiatore
: Ispanico.
IV Gladiatore
: Ispanico.
V Gladiatore
: Ispanico.
VI Gladiatore
: Ispanico.
VII Gladiatore
: Ispanico.
VIII Gladiatore
: Ispanico.
Guardiano
: Apri il cancello.
Massimo
: Non vi siete divertiti? Non vi siete divertiti? Non siete qui per questo?
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
Proximo
: Che cosa vuoi? Hm? Una donna? Un ragazzo?
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare.
Proximo
: Sì, è vero. Tu sei bravo, Ispanico, ma non così bravo. Potresti essere magnifico.
Massimo
: Mi ordinano di uccidere, io uccido. Tanto basta.
Proximo
: Tanto basta per le province, ma non per Roma. Il giovane imperatore ha proclamato una serie di spettacoli per commemorare suo padre, Marco Aurelio. Lo trovo divertente, visto che è stato Marco Aurelio, il saggio, il sapiente Marco Aurelio, a interrompere i giochi. Hm? E così, dopo cinque anni passati a guadagnarci faticosamente da vivere in villaggi infestati dalle pulci, finalmente torniamo al posto che ci spetta: il Colosseo. Oh! Dovresti vedere il Colosseo. Cinquantamila Romani che osservano ogni movimento della tua spada, aspettando che vibri il colpo ferale. Il silenzio prima del fendente, e il fragore dopo, cresce, cresce e si solleva come... come... come una tempesta, come se tu fossi Giove Tonante.
Massimo
: Tu sei stato gladiatore.
Proximo
: Sì, lo ero.
Massimo
: Hai vinto la tua libertà?
Proximo
: Tanto tempo fa l'imperatore mi fece dono del rudis. È solo una verga di legno, il simbolo della tua libertà. Egli... egli mi toccò la spalla e io fui libero.
Massimo
: Ah, ah, ah! Tu conoscevi Marco Aurelio?
Proximo
: Non ho detto che lo conoscevo! Ho detto che mi toccò la spalla!
Massimo
: Mi chiedi quello che voglio. Voglio stare in piedi davanti all'imperatore, come hai fatto tu.
Proximo
: Allora ascoltami. Impara da me. Io non sono stato il migliore perché uccidevo velocemente. Ero il migliore perché la folla mi amava. Conquista la folla, e conquisterai la libertà.
Massimo
: Conquisterò la folla. Gi darò qualcosa che non ha mai visto prima.
Proximo
: Ah, ah, ah, ah, ah! Allora, Ispanico, andremo a Roma insieme e vivremo avventure sanguinose, e la grande meretrice ci allatterà finché saremo grassi e felici e non potremo più succhiare. E allora, quando saranno morti tanti uomini, forse tu avrai la tua libertà. Ecco, usa questa.
Juba
: È laggiù, da qualche parte, il mio paese, casa mia. Mia moglie prepara il cibo, mia figlia va a prendere l'acqua al fiume. Le potrò mai rivedere? Io non credo.
Massimo
: Pensi di rivederle dopo la tua morte?
Juba
: Penso di sì, però io morirò presto. Loro non moriranno per molti anni. Dovrò aspettare.
Massimo
: Ma tu aspetteresti loro?
Juba
: Certo.
Massimo
: Vedi, mia moglie e mio figlio, loro mi stanno già aspettando.
Juba
: Li rincontrerai un giorno. Ma non ancora. Non ancora. Sì.
Massimo
: Non ancora. Non ancora.
Bambino
: I gladiatori!
Gladiatori
: Andiamo a vedere!
Guardia
: Fuori! Scendete, muovetevi! Venite fuori!
Proximo
: Sono felice di rivederti, amico mio. Portami fortuna.
Guardia
: State fermi.
Juba
: Hai mai visto niente del genere prima d'ora? Non sapevo che gli uomini potessero costruire cose simili.
Proximo
: Conquista la folla.
Guardia
: Dentro! Muovetevi, entrate, forza! Mettetevi tutti in fila!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Trasportare da una ad altra favella le opere eccellenti dell'umano ingegno è il
maggior
benefizio che far si possa alle lettere; perché sono sì poche le opere perfette, e la invenzione in qualunque genere è tanto rara, che se ciascuna delle nazioni moderne volesse appagarsi delle ricchezze sue proprie, sarebbe ognor povera: e il commercio de' pensieri è quello che ha più sicuro profitto.
Madame de Staël
Cit. da
Sulla maniera e la utilità delle Traduzioni ‐ Incipit
Frasi di Madame de Staël
Maggior
e König
: E tu Sasha, per quale motivo aiuti i tedeschi?
Sasha
: Perché sono più forti! Perché loro vinceranno la guerra!
Maggior
e König
: E perché ti piace la cioccolata!
Dal film:
Il nemico alle porte
Scheda film e trama
Frasi del film
Generale Friedrich Paulus
: Come intende procedere per trovare questo giovane russo?
Maggior
e König
: Farò in modo che sia lui a trovare me.
Dal film:
Il nemico alle porte
Scheda film e trama
Frasi del film
Non è morto
[Vassili Zaitsev]
. E sai perché? Perché io non l'ho ancora ucciso.
Maggiore König
Dal film:
Il nemico alle porte
Scheda film e trama
Frasi del film
Leonardo DiCaprio è un vero professionista. Per il fatto di aver girato le scene erotiche con lui
[in The Wolf of Wall Street]
sono stata invidiata da milioni di donne, lo so, ma la realtà è meno entusiasmante di quello che si può pensare. A volte servono 17 ore per girare una sequenza e in quei momenti pensi soltanto alla fatica. Tuttavia lavorare con Leo è stato fantastico: si è preso cura di me, mi ha messo sotto la sua ala protettrice. Si è comportato come un fratello
maggior
e.
Margot Robbie
Frasi di Margot Robbie
La tragedia italiana è rappresentata dal comunismo, dal '68 e dalla magistratura che si è impossessata del potere. Il paese è diviso in due dai comunisti, se non sei con loro sei di destra. Sono i
maggior
i conservatori e sono letteralmente i fascisti di ora. Anche la satira è tutta di sinistra. Se non sei di sinistra non lavori in tv. Non credo a chi dice che c'è la censura: basta guardare uno come Vauro, bravissimo, lo considero un mio figlioccio. Lavora in tv e non mi sembra sia di destra.
Giorgio Forattini
Frasi di Giorgio Forattini
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