Il nemico alle porte
Frasi del film
Frasi di Il nemico alle porte
Riassunto e trama del film Il nemico alle porte
Il 20 settembre 1942, la giovane recluta dell'Armata Rossa Vassili Zaitsev (Jude Law) giunge a Stalingrado mentre la città è in gran parte occupata dall'esercito tedesco. Il suo primo impatto con la guerra è difficile, a causa del caos che regna nell'organizzazione delle difese sovietiche, ma in seguito riesce a mettersi in luce grazie alla sua straordinaria abilità come tiratore, un'abilità appresa negli Urali quando andava a caccia di lupi. Lo stesso giorno del suo arrivo, Vasilij conosce il commissario politico Danilov che, dopo aver notato le doti di tiratore di Vasilij, ha l'idea di utilizzarlo come personaggio simbolo della propaganda sovietica. L'idea viene accolta dal nuovo responsabile politico-militare della città, Nikita Chručëv (Bob Hoskins), che promuove Danilov assegnandolo allo Stato Maggiore e trasferisce Vasilij alla divisione tiratori scelti.
Nella nuova veste di cecchino, Vasilij incomincia a mietere talmente tante vittime fra i soldati tedeschi, da attirare su di sé l'attenzione dello Stato Maggiore tedesco, il quale decide di inviare dalla Germania il miglior tiratore di cui dispone l'esercito tedesco, il maggiore König, con il compito specifico di eliminare il cecchino russo. I primi scontri tra i due si risolvono a vantaggio del tiratore tedesco che riesce a eliminare tre compagni di Vasilij.
Il giovane russo è scoraggiato, ma Danilov lo rassicura rivelandogli che Saa, un bambino russo che è riuscito a conquistarsi la fiducia di König, farà il doppio gioco informandolo della posizione del nemico.
Nei giorni seguenti Vasilij si salverà miracolosamente dopo essere stato sotto la linea di tiro del suo rivale tedesco, e questo farà scoprire a König il doppio gioco di Saa, che verrà da lui impiccato e lasciato appeso, confidando che la sua vista faccia uscire Vasilij allo scoperto. Danilov raggiunge Vasilij, mentre questi è sempre in attesa di scorgere il rivale tedesco, e lo informa della morte di Tania, la sua ragazza, a causa dello scoppio di una bomba. Colpito dallo sconforto, sentendosi colpevole della morte di Saa, Danilov decide di aiutare Vasilij a scoprire la postazione di König anche a rischio della propria vita e, sporgendosi, viene immediatamente colpito a morte da König. A questo punto König esce dal suo nascondiglio, pensando di aver colpito Vasilij, ma si accorge troppo tardi che l'uomo che ha colpito non è Vasilij, che invece è di fianco a lui, e con rassegnazione si abbandona alla sua sorte.
Alcuni mesi dopo, il 3 febbraio 1943, giorno della fine della battaglia di Stalingrado, Vasilij trova l'indirizzo di un ospedale dove, grazie alle suppliche della madre di Saa, Tania era stata ricoverata agonizzante, riuscendo a ritrovarla viva, convalescente, e può riabbracciarla. Il film termina, prima dei titoli di coda, con alcuni cenni storici sul reale Vasilij: il riconoscimento di Eroe dell'Unione Sovietica e l'esposizione del suo fucile al Museo di Storia di Stalingrado (oggi Volgograd).
Poster e locandina
Attori del film Il nemico alle porte
Jude Law | nel ruolo di Vassili Zaitsev |
Joseph Fiennes | nel ruolo di Politruk Danilov |
Rachel Weisz | nel ruolo di Tania Chernova |
Bob Hoskins | nel ruolo di Nikita Chručëv |
Ed Harris | nel ruolo di maggiore Erwin König |
Ron Perlman | nel ruolo di soldato Koulikov |
Eva Mattes | nel ruolo di signora Filipova |
Gabriel Marshall-Thomson | nel ruolo di Sacha Filipov |
Matthias Habich | nel ruolo di generale Friedrich Paulus |
Doppiatori italiani |
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Riccardo Niseem Onorato | nel ruolo di Vasilij Zajcev |
Christian Iansante | nel ruolo di Politruk Danilov |
Stefano De Sando | nel ruolo di maggiore Erwin König |
Giuppy Izzo | nel ruolo di Tania Chernova |
Ennio Coltorti | nel ruolo di Nikita Chručëv |
Paolo Buglioni | nel ruolo di soldato Koulikov |
Franca D'Amato | nel ruolo di signora Filipova |
Premi |
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Premio Golden Reel |
Biografie correlate al film Il nemico alle porte
Sceneggiatura
Alain Godard
Musiche
James Horner