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Indice degli autori
Aforismi Dunque
Frasi trovate
:
866
In una città di nome Isfahan, viveva un uomo che aveva una profonda paura di morire.
Una sera, mentre era sulla soglia di casa sua, vide la Morte che lo aspettava.
Spaventato, l'uomo le chiese cosa volesse, ma senza attendere la risposta, salì in sella al suo cavallo più veloce e fuggì.
La sua meta era Samarcanda, e cavalcò senza sosta per due giorni e tre notti.
Quando finalmente arrivò a Samarcanda, si sentì al sicuro, convinto di aver seminato la Morte.
Entrato in un albergo, però, la ritrovò seduta sul suo letto, che lo attendeva.
La Morte gli spiegò che a Isfahan era andata ad avvertirlo del loro appuntamento, fissato proprio in quel luogo e a quell'ora, e che aveva temuto che non ce l'avrebbe fatta.
Morale
: Il destino è ineluttabile. Non importa quanto ci si sforzi di evitarlo, perché prima o poi ci raggiunge. La vera saggezza,
dunque
, non sta nel fuggire, ma nell'accettare l'inevitabile e vivere la vita pienamente, con gratitudine per ogni istante.
Da:
Il destino e la Morte (Leggenda di Samarcanda)
Ma se la legge dello spirito di vita in Gesù Cristo ci ha liberato dalla legge del peccato e della morte (Rm, 8, 2), perché
dunque
continuiamo a morire e non siamo stati immediatamente rivestiti d'immortalità? Perché si compia la verità di Dio.
[XI.28]
San Bernardo di Chiaravalle
Cit. da
Liber ad milites templi. De laude novae militiae
Frasi di San Bernardo di Chiaravalle
Peccando l'uomo perse la vita e trovò la morte: Dio stesso l'aveva infatti predetto – e rispondeva a giustizia – che se l'uomo avesse peccato sarebbe morto. Cosa avrebbe potuto ricevere di più giusto se non la pena del taglione? Dio infatti è la vita dell'anima, e questa è la vita del corpo. Avendo l'uomo peccato col libero arbitrio, di sua propria volontà ha rinunciato alla vita: che perda
dunque
, di conseguenza, la possibilità di dare a sua volta la vita, contro la sua propria volontà.
[XI.19]
San Bernardo di Chiaravalle
Cit. da
Liber ad milites templi. De laude novae militiae
Frasi di San Bernardo di Chiaravalle
I Cavalieri di Cristo, al contrario, combattono sicuri la guerra del loro Signore, non temendo in alcun modo né peccato per l'uccisione dei nemici né pericolo se cadono in combattimento. La morte per Cristo, infatti, sia che venga subita sia che venga data, non ha nulla di peccaminoso ed è degna di altissima gloria. Infatti nel primo caso si guadagna
[vittoria]
per Cristo, nel secondo si guadagna il Cristo stesso. Egli accetta certamente di buon grado la morte del nemico come castigo, ma ancor più volentieri offre se stesso al combattente come conforto. Affermo
dunque
che il Cavaliere di Cristo con sicurezza dà la morte ma con sicurezza ancora maggiore cade. Morendo vince per se stesso, dando la morte vince per Cristo. Non è infatti senza ragione che porta la spada: è ministro di Dio per la punizione dei malvagi e la lode dei giusti. (Rm, 13,4; I Pt, 2, 14). Quando uccide un malfattore giustamente non viene considerato un omicida, ma, oserei dire, un «malicida» e vendicatore da parte di Cristo nei confronti di coloro che operano il male, difensore del popolo cristiano.
[III.4]
San Bernardo di Chiaravalle
Cit. da
Liber ad milites templi. De laude novae militiae
Frasi di San Bernardo di Chiaravalle
Qual è
dunque
il fine ed i vantaggi di quella cavalleria secolare che io non chiamo "milizia" ma "malizia" dal momento che l'uccisore pecca mortalmente e chi muore perisce per l'eternità?
[II.3]
San Bernardo di Chiaravalle
Cit. da
Liber ad milites templi. De laude novae militiae
Frasi di San Bernardo di Chiaravalle
Solo i vili considerano nimicizia il dissenso; essi incapaci della verità, e perciò esecranti chiunque la dice. Io
dunque
non ho bisogno di scusa con Cesare Balbo su questo punto, uno de' pochi ch'io dissento da Lui.
Cesare Cantù
Cit. da
Biografie per corredo alla Storia universale
Frasi di Cesare Cantù
Di fronte a un cambiamento di paradigma – la quarta rivoluzione epocale, delineante un'ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell'infosfera globale – il rischio che si corre è duplice e speculare. L'entusiasmo passivo, che rimuove i pericoli della iper-tecnologizzazione e, per converso, l'apocalittismo difensivo, che rimpiange un'immagine del mondo trascorsa, impugnando un'ideologia della crisi che si percepisce come processo alla tecnica e al futuro, intese come una minaccia. Siamo
dunque
precipitati nell'epoca delle passioni tristi?
Alessandro Giuli
Frasi di Alessandro Giuli
Vida
:
Dunque
Virgil, deduco che ti piace picchiare le donne.
Virgil
: Alcune donne hanno bisogno di essere picchiate.
Vida
: Ah-ah. Allora, viceversa, anche alcuni uomini devono essere picchiati.
[lo colpisce]
[La scena si sposta fuori dalla stanza]
Carol Ann
: Oddio, so che Virgil le farà male, molto male!
Chi Chi
: Carol Ann, c'è una cosa che devi sapere su Vida, mami... Ecco...
Noxeema
[interrompendola per evitare che dica che Vida è un uomo]
: Vida fa palestra. Vida fa palestra, sì!
Chi Chi
: Tanta!
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Lasci
dunque
che le spieghi, signore, il segreto della vita: un dolore di ieri diverrà scherzo domani. E non dubiti che anche lei, come gli altri, finirà col ridere se riuscirà a non tagliarsi il collo prima.
Gene Gibbons
Dal film:
Angeli del peccato
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono giorni in cui ogni cosa che vedo mi sembra carica di significati: messaggi che mi sarebbe difficile comunicare ad altri, definire, tradurre in parole, ma che appunto perciò mi si presentano come decisivi. Sono annunci o presagi che riguardano me e il mondo insieme: e di me non gli avvenimenti esteriori dell'esistenza ma ciò che accade dentro, nel fondo; e del mondo non qualche fatto particolare ma il modo d'essere generale di tutto. Comprenderete
dunque
la mia difficoltà a parlarne, se non per accenni.
Italo Calvino
Cit. da
Se una notte d'inverno un viaggiatore
Frasi di Italo Calvino
Re Luigi XIV
:
Dunque
avete una selezione di piante?
Sabine
: Le ho fatte caricare su un carretto con l'intenzione di farle portare qui, ma non c'è nessuno a darmi una mano.
Re Luigi XIV
: Volevo restare solo, li ho mandati via.
Sabine
: Ah, se è così che volete torno un'altra volta.
Re Luigi XIV
: No no no, siete la compagnia di cui ho bisogno oggi. Niente potrebbe darmi più piacere che avere la giardiniera del Re a donarmi consigli sulle perenni.
Dal film:
Le regole del caos
Scheda film e trama
Frasi del film
I Martin sono esattamente la classe di persone con la quale sento di non avere nulla a che fare. Un gradino o due più in basso può interessarmi. Se fossero molto poveri, potrei essere utile a loro in qualche modo, ma a un agricoltore non occorre certo il mio aiuto.
Dunque
, è al di sopra della mia attenzione quanto al di sotto.
Emma Woodhouse
Dal film:
Emma.
Scheda film e trama
Frasi del film
Dicono
[...]
i Luterani, che il Corpo di Cristo sta nel pane localiter, come in un vaso; onde siccome dimostrandosi la botte, ove sta il vino, si dice: Questo è il vino; così Cristo, dimostrando il pane, disse, Hoc est corpus meum; e quindi dicono esservi nell'Eucaristia il Corpo di Cristo, ed insieme il pane. Si risponde, che secondo l'uso di parlare la botte è atta a dimostrare il vino, perché ordinariamente il vino si conserva nelle botti; ma il pane non è per sé atto a dimostrare un corpo umano, poiché non può avverarsi se non per un miracolo, che nel pane si contenga un corpo umano.
E per confusione de' Luterani vagliaci qui quel, che diceano i Zuingliàni
[...]
contra questa Impanazione, o sia Consustanziazione del pane col Corpo di Cristo inventata da Lutero; diceano che dovendosi tenere il senso letterale delle parole, Hoc est corpus meum, come volea Lutero, dovea tenersi necessariamente ancora la Transustanziazione de'Cattolici. E giustamente la discorreano così: Gesù Cristo non disse, Hic panis o pure Hic est corpus meum, ma Hoc est corpus meum, (come di sopra dicemmo doversi intendere) questa cosa è il Corpo mio. Onde diceano, che ributtando Lutero la figura, o la significazione del Corpo com'essi teneano, e spiegando a modo suo, Hoc est corpus meum, cioè questo pane è il Corpo mio realmente, senza figura, veniva a distruggere da se stesso la sua dotrina; poiché se dicendo il Signore, Hoc est corpus meum, avesse voluto intendere: questo pane è il mio Corpo, e poi avesse voluto, che restasse la sostanza del pane, sarebbe stata la sua una proposizione inetta, e sconnessa. Ma il vero senso è, che dicendo il Signore, Hoc est corpus meum, il pronome hoc s'intende neutralmente: ciò che tengo nelle mani, è il mio corpo. Pertanto concludeano i Zuingliani, che la conversione della sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, deve intendersi o totalmente in figura, o totalmente in sostanza; e lo stesso disse Beza nella Conferenza avuta in Mombeliard co'Luterani. Ecco
dunque
secondo il vero Dogma la conclusione contra Lutero: Dicendo il Signore, Hoc est corpus meum, volle che di quel pane si formasse o la sostanza o la figura del suo Corpo; se
dunque
la sostanza di quel pane non divenne sola e semplice figura, come sostenne Lutero,
dunque
divenne tutta sostanza del Corpo di Gesù Cristo.
Sant'Alfonso
Frasi di Sant'Alfonso
C'è paura nel Paese e paure nei cuori dei suoi abitanti. E la paura mette fine alla comprensione e al bisogno di capire. Come si può,
dunque
migliorare un Paese quando la paura alberga nei cuori? L'uomo bianco aggiungerà serrature alla sua porta e prenderà come guardiano un cane feroce. Dovremo rinunciare alla bellezza degli alberi e delle stelle? Piangete l'amata terra e per il bimbo non ancora nato, erede della nostra paura. Fate che non ami esageratamente la sua terra. Fate che non si commuova troppo quando gli uccelli cantano né che doni una parte del suo cuore ad una montagna o a una vallata. La paura lo deruberà di tutto questo... se darà più del dovuto. Si, piangete. Piangete l'amata terra.
Rev. Stephen Kumalo
Dal film:
Terra amata - Cry, the Beloved Country
Scheda film e trama
Frasi del film
[Il padrone di casa dei cugini Posalaquaglia, il cavaliere Temistocle Bisogni, si reca dai suoi inquilini per un "consiglio legale"]
Bisogni
:
Dunque
, vi spiego in due parole...
Antonio
: Abbiamo capito tutto.
Bisogni
: Che cosa?
Antonio
: Non lo so,
[rivolto a Peppino]
che ha detto?
Peppino
: Eh?
Antonio
: Eh? Cosa ha detto, dico?
Bisogni
: Ma se non mi lasciate parlare!
Antonio
: Ma se lei non parla, scusi!
Bisogni
: Ah un momento! Oh,
dunque
, come voi sapete io oltre a essere proprietario di una tabaccheria avviata, sono anche proprietario di appartamenti.
Antonio
: Be' be' be' be' be', be' be', non esageriamo cavaliere, non li chiamiamo "appartamenti" codesti costì, abbia pazienza. Sono spelonche!
Peppino
: Abitucoli!
Bisogni
: Ah sì, eh?
Antonio
: Catapecchie!
Peppino
: Caverne!
Bisogni
: Comunque, affittati!
Peppino
: Ah, sono proprio queste proprietà che rendono...
Antonio
: Investimento... investimento ottimo.
Bisogni
: Sì: mentre gli inquilini pagano puntualmente ogni mese la pigione tutti...
Peppino
: ... tutti?
Antonio
: Proprio tutti?
Bisogni
: No, non proprio tutti...
Antonio
: Ahh...
Bisogni
: Qualcuno da sei mesi occupa uno dei miei migliori quartierini, senza darmi un soldo!
Antonio
: Uè!
Bisogni
: Eh!
Antonio
: Queste sono mascalzonate sa!
Bisogni
: Vero?
Peppino
: Farabutti!
Bisogni
: Farabutti...
Antonio
: Delinquenti.
Peppino
: Esosi!
Bisogni
: Io appunto vorrei sapere da voi se io posso agire legalmente contro questi inquilini morosi.
[...]
Peppino
: Ma è naturale, caro cavaliere! In primis, in primis: lei può intimare loro lo sfratto e metterli in mezzo a una strada!
Antonio
: In "secondis": lei può avere l'ausilio della forza pubblica in caso di reticenza dell'affituario!
Peppino
: Sì. "Terzero"...
Antonio
: Ergastolo! Quarto...
Peppino
: Fucilazione!
Dal film:
La cambiale
Scheda film e trama
Frasi del film
Per non vivere soli | viviamo con un cane. | Viviamo con le rose o con una croce. | Per non vivere soli rifiutiamo di arrivare al
dunque
. | Amiamo un ricordo, un'ombra, una cosa qualunque. | Per non vivere soli | viviamo per la primavera. | E quando la primavera finisce, peer la prossima primavera. | Per non vivere sola, ti amo e ti aspetto, | per aver l'illusione | di non vivere sola. (Madame Chanel)
[sottotitoli in italiano]
Dal film:
8 donne e un mistero
Scheda film e trama
Frasi del film
Adelaide
: Me so fatta psicanalizza' da un professore, me so' pure ammazzata... co' scarsi risultati, lo so. Ho sofferto e smaniato. Ora il mio cuore è spezzato a metà... ma chi scelgo di voi, chi rinunciare di voi due... è più facile imputarsi un braccio o un arto. Vedi tu Nello me piaci perché sei moderno, personale, fresco, non romano e, come tale, hai un ideale nella vita, eh! Tu Oreste c'hai l'attrazione dell'omo fatto, sei generoso, morto riccio, forte. 'Nsomma me piaci. Ma tutte e due c'avete diversi rovesci d'a medaglia.
[rivolta a Oreste]
Tu sei geloso, materiale, arzi subito le mani come tu' moje d'altronde, vizio de famija... e sei pure un tantino poco igienico. Quella vorta a Frascati, te ricordi? Facesti pure un rumore.
Oreste
: Ir troppo vino.
Adelaide
: E be', magni e bevi troppo, eh! Sei un'omo d'età e più che n'innamorato quarche vorta me pari mi' zio!
Oreste
: E lui
[Nello]
chi te pare? Tu' nipote?
[fa per andarsene]
Adelaide
: Ma no, pure lui c'ha i suoi ammacchi, adesso glieli dicevo, vie' qui! Aspetta! Vie' qui!
Avvocato della difesa
[voce fuori campo]
: Fu a
dunque
grazie a questo agonismo amoroso, perfidamente insufflato nell'animo dei due rivali da colei per descrivere la quale sarebbe da poco persino la penna di uno Zola, di un D'Annunzio, di un Nabokov, che i due pervennero a quella che chiameremo "la turpe notte dell'albergo Molise", alla quale chi se non l'Adelaide, absit iniuria verbis, dette il suo viatico, l'impronta, nonché il suggello? Non so... io chiedo...
Nello
[allontanandosi dalla scena e parlando verso la telecamera]
: Eh no, detta così la cosa può sembrare anche un po' sudicia. Era che lei nun sapeva scegliere. Se ne parlò e venne fuori che oggi giorno certi problemi si risolvono molto facilmente. Non bisogna mica essere per forza in due... guardate la Svezia, la Danimarca...
Avvocato della difesa
[voce fuori campo]
: Indubbiamente siamo molto meno evoluti del nostro disinvolto ed erudito testimone.
Giudice
[voce fuori campo]
: E lei Nardi... chi di voi tre fu il promotore di quell'"esperimento... misto"?
Oreste
[allontanandosi dalla scena e parlando verso la telecamera]
: Io nun ce volevo sta' a 'sti quadri svedesi... furono essi due...specialmente lui... questo grandissimo zozzo...
Giudice
: Faccia silenzio, Nardi!
Oreste
: Sì, sì, vabbe, vabbe!
Dal film:
Dramma della gelosia
Scheda film e trama
Frasi del film
Giudice
: Va bene!
Dunque
la Ciafrocchi avvicinò per la prima volta il Nardi alla festa de l'Unità, e dopo? Dopo quella sera cosa accadde? Nardi! Dico a lei Nardi!
Oreste
: Be' adesso nun me ricordo troppo bene, ma furono giornate indimenticabili. Sette mesi, uno mejo dell'altro. Si amavamo senza confino. La domenica annavamo ar mare su queste nostre spiagge italiane che tutto er mondo c'invidia ma che so' una grande zozzeria! Catrame, gatti morti, cinti erniari, guanti de Parigi...
Giudice
: Cosa c'entra col processo? Si attenga all'argomento!
Oreste
: Signor Presidente ma lei lo sa che a Roma due esseri che si amano nun sanno dove mettere piede perché è tutto una montagna de monnezza?! Sette colli, sette colli de monnezza! È la città più zozza d'Europa! E gli starnieri dicono che fa schifo... ma più schifo fanno quelli del Comune, che so solo capaci de farse elegge...
Giudice
: Nardi! Basta!
Oreste
: ... per ave' il potere...
Giudice
: Ho capito Nardi, basta!
Dal film:
Dramma della gelosia
Scheda film e trama
Frasi del film
Io so già che, se mio figlio sarà di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora: lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena,
dunque
, far nascere un bambino e condannarlo all'infelicità?
Paola Egonu
Cit. da
10 febbraio 2023
Frasi di Paola Egonu
Eccola,
dunque
, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri piedi. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in mezzo a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si sedette su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome... In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi!
[cap. 1, Scritti giovanili, Frammenti del viaggio in Sicilia, p. 134]
Alexis de Tocqueville
Cit. da
La rivoluzione democratica in Francia
Frasi di Alexis de Tocqueville
Non posso raccontare questa storia senza chiamare in causa i personaggi che hanno influenzato la mia vita.
Dunque
non si tratta solo di un'autobiografia: è anche una cronaca familiare, una storia di opportunità e di mobilità ascendente vista con gli occhi di un gruppo di hillbilly degli Appalachi. Due generazioni fa, i miei nonni erano poveri e innamorati. Si sono sposati e si sono trasferiti al Nord nella speranza di sfuggire alla mostruosa povertà che li circondava.
J. D. Vance
Cit. da
Elegia americana
Frasi di J. D. Vance
Non c'è
dunque
da sorprendersi se siamo dei gran pessimisti. Anzi, come rivelano i sondaggi, i proletari bianchi sono il gruppo sociale più pessimista d'America. Più pessimisti degli immigrati latinoamericani, molti dei quali vivono in condizioni di povertà assoluta. Più pessimisti dei neri, le cui prospettive materiali sono costantemente inferiori a quelle dei bianchi. Mentre la realtà giustifica una certa dose di cinismo, il fatto che gli hillbilly come me vedano più nero di tanti altri gruppi - alcuni dei quali decisamente più indigenti - indica che la nostra vita si è complicata.
Si è molto complicata. Siamo socialmente più isolati che mai, e trasmettiamo questo isolamento ai nostri figli. La nostra religione è cambiata: adesso è costruita intorno a chiese che straripano di retorica emotiva ma non forniscono il supporto sociale che permetterebbe ai ragazzi poveri di affermarsi nella vita. Molti di noi sono stati espulsi dalla forza lavoro o hanno deciso di non trasferirsi altrove per cercare nuove opportunità. I nostri uomini soffrono di una peculiare crisi di virilità: alcuni tratti specifici della nostra cultura ostacolano il successo in un mondo che sta cambiando rapidamente.
J. D. Vance
Cit. da
Elegia americana
Frasi di J. D. Vance
Da piccola volevo diventare Dio. Molto presto compresi che era chiedere troppo e versai un po' di acqua benedetta nel mio vino da messa: sarei stata Gesù. Presi rapidamente coscienza del mio eccesso di ambizione e accettai di 'fare' la martire, una volta diventata grande. Adulta, mi decisi a essere meno megalomane e a lavorare come interprete in un'azienda giapponese. Sfortunatamente, era troppo per me e dovetti scendere di un gradino per diventare ragioniera. Ma non c'erano stati freni alla mia folgorante caduta sociale. Mi venne
dunque
assegnato il posto di nullafacente. Purtroppo – avrei dovuto sospettarlo – era ancora troppo per me. Ottenni così l'incarico estremo: guardiana dei cessi. Dalla divinità alla latrina: c'era di che estasiarsi del mio percorso inesorabile. Di una cantante che riesca a passare dal registro di soprano a quello di contralto si dice che possiede una vasta estensione: io mi permetto di sottolineare la straordinaria estensione del mio talento, in grado di cantare tutti i registri, tanto in quello di Dio che in quello di signora Pipì. Passato lo stupore, la prima cosa che provai fu uno strano sollievo. Quando si lustrano i bagni sporchi, il vantaggio è che non c'è da temere di cadere più in basso.
Amélie Nothomb
Cit. da
Stupore e tremori
Frasi di Amélie Nothomb
La gente venera la regolarità, ne fa un culto. Ama credere che l'evoluzione sia il risultato di un processo normale e naturale; la specie umana sarebbe
dunque
governata da una sorta di fatalità biologica interna che l'ha indotta a smettere di camminare a quattro zampe più o meno all'età, o a muovere i primi passi dopo alcuni millenni.
Nessuno vuole credere all'imprevisto. Espressione sia di una fatalità esterna, - di per sé già un incomodo - sia del caso, - che è anche peggio - l'imprevisto è bandito dall'immaginario umano. Se qualcuno osasse dire: "È accaduto per caso che all'età di circa un anno io abbia fatto i miei primi passi" oppure: "È stato per puro caso che un bel giorno l'uomo abbia giocato a fare il bipede", sarebbe immediatamente preso per pazzo.
La teoria della casualità è inaccettabile perché lascia supporre che le cose sarebbero potute andare diversamente.
Amélie Nothomb
Cit. da
Metafisica dei tubi
Frasi di Amélie Nothomb
Lo sguardo è una scelta. Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e di escludere
dunque
all'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo, che è l'essenza della vita, è prima di tutto un rifiuto.
Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino. Per vivere bisogna essere capaci di non mettere più sullo stesso piano, al di sopra di se stessi, la mamma e il soffitto. Bisogna rinunciare a uno dei due e decidere di interessarsi o alla mamma o al soffitto. L'unica scelta sbagliata è quella di non fare una scelta.
Dio non aveva rifiutato niente perché non aveva scelto niente. Per questo non vivere.
Al momento della nascita i neonati strillano. Questo grido di dolore è già una rivolta, e questa rivolta è già un rifiuto. Per questo motivo la vita ha inizio il giorno della nascita e non prima, nonostante ciò che sostengono alcuni.
Durante il parto il tubo non aveva emesso il minimo decibel.
Eppure i medici avevano accertato che non era né sordo, né muto, né cieco. Era semplicemente un lavandino senza tappo. Se avesse potuto parlare, avrebbe ripetuto continuamente un'unica parola: "sì".
Amélie Nothomb
Cit. da
Metafisica dei tubi
Frasi di Amélie Nothomb
E poi i ricordi reintegrano il corpo in un baleno restituendogli quanto gli fa da anima. Ti senti rassicurato e deluso:
dunque
sei questo,
dunque
sei solo questo.
Amélie Nothomb
Cit. da
Diario di Rondine
Frasi di Amélie Nothomb
Ti svegli al buio nella più assoluta incoscienza. Dove sono, che cosa è successo? Per un istante la memoria è cancellata. Non capisci più se sei un bambino o un adulto, un uomo o una donna, colpevole o innocente. Le tenebre sono quelle della notte o di una prigione?
Capisci solo una cosa, e tanto più intensamente dal momento che è il tuo unico bagaglio: sei vivo. Più di così non lo sei mai stato: sei vivo e basta. In che consiste la vita all'interno di questa frazione di secondo in cui hai il raro privilegio di non avere identità?
In questo: hai paura.
Non c'è libertà più grande di questa breve amnesia del risveglio. Sei un neonato che conosce il linguaggio. Puoi assegnare un vocabolo alla scoperta senza nome della nostra nascita: sei scaraventato nel terrore della vita.
Durante questo intervallo di pura angoscia, non ti ricordi nemmeno che al risveglio è possibile che si verifichino simili fenomeni. Ti alzi, cerchi la porta, ti senti smarrito come in albergo.
E poi i ricordi reintegrano il corpo in un baleno restituendogli quanto gli fa da anima. Ti senti rassicurato e deluso:
dunque
sei questo,
dunque
sei solo questo.
Subito ritrovi la geografia della tua prigione. La mia stanza sfocia nel lavabo, dove mi inondo d'acqua gelata. Cosa cerchi di sfregarti via dal volto, con tutta quell'energia e quel freddo?
Poi riparte il tran tran. A ciascuno il suo: caffè-sigaretta, tè-toast o cane-guinzaglio, il percorso di tutti è organizzato in modo che si abbia meno paura possibile.
In realtà, passiamo il nostro tempo a lottare contro il terrore della vita. Per sfuggirgli, inventiamo definizioni: mi chiamo tizio, sgobbo per conto di caio, il mio lavoro consiste nel fare questo e quello.
Sotterranea, l'angoscia avanza con il suo lavoro di trincea. La sua voce non si può completamente imbavagliare. Credi di chiamarti tizio, che il tuo lavoro consista nel fare questo e quello ma al risveglio niente di tutto ciò esisteva. E può darsi che davvero non esista.
Amélie Nothomb
Cit. da
Diario di Rondine
‐ Incipit
Frasi di Amélie Nothomb
Questa,
dunque
, è la mia storia. L'ho riletta. C'è rimasto attaccato qualche brandello di midollo, e sangue, e mosche bellissime d'un verde brillante. A questa o quella delle sue svolte sento che il mio essere vischioso mi sfugge, scivola in acque troppo profonde e troppo oscure perché io possa sondarle.
Vladimir Nabokov
Cit. da
Lolita
Frasi di Vladimir Nabokov
[Sul Gran Premio di San Marino 1989]
Eravamo a Imola
[...]
e Berger si schiantò all'inizio del secondo giro alla curva del tamburello. La macchina prese fuoco e solo l'intervento tempestivo dei servizi di sicurezza della pista, lo salvarono in meno di 10 secondi. La gara fu interrotta, e a quei tempi l'interruzione durava in tutto 20 minuti. Avevo
dunque
da prendere una decisione: era stato un errore di Berger, o un cedimento meccanico? Il tempo passava in fretta e dovevo decidere se Mansell, che avendo vinto la prima gara in Brasile, Imola era la seconda, poteva ripartire o meno. Mi rivolgo a Barnard, nostro direttore tecnico, che mi dice: "Domani, quando esamino la macchina ti dirò". Mancano solo più quattro minuti. Incontro Piero Ferrari, figlio di Enzo, interpello anche lui, che mi risponde: "Tu comandi e tu decidi". Già, è proprio così. A Imola, le bandiere Ferrari sventolano ovunque, Berger non ha quasi nulla. Mancano ancora due minuti. Basta, mi dico, non mi sento di far partire Mansell, leader del Campionato. Le macchine sono schierate e mancano ancora 30". Fai un giro e rientra, dato che no so se Berger ha avuto o meno un problema. Mansell non ne vuole sapere, ma io la decisione ho dovuto prenderla, da solo. Le macchine partono e al primo giro Mansell non rientra, nonostante le chiamate radio e il segnale Box esposto. Ma dopo pochi giri, riesco a farlo rientrare. A quel punto inizia la mia terribile attesa, che deve durare fino al mattino seguente, quando esamineranno la F1 di Berger. Ebbene, quello è stato un momento difficile, per me. Avevo fermato proprio a Imola, sul circuito Dino Ferrari, la macchina che era in testa al Campionato. Il responso di Barnard, per mia fortuna, fu che aveva ceduto il supporto ala anteriore e che avrebbe potuto capitare anche all'altra macchina. Ma vi garantisco che quelle ore furono per me terribili
[...]
Cesare Fiorio
Cit. da
29 novembre 2020
Frasi di Cesare Fiorio
Nel suo progetto per la pace perpetua (1795) il filosofo Immanuel Kant formulò una teoria che finora ha resistito alla prova dei tempi. Uno dei presupposti per la pace universale, disse Kant, è la democrazia: da allora ci sono state tante guerre fra dittature, o che hanno opposto paesi democratici e nazioni rette da dittature, ma non è mai scoppiato un conflitto armato tra due paesi a regime democratico. Che sia validamente eterna oppure no, quella regola ha permeato la nostra visione del mondo. Finché la Cina rimane una dittatura, la sua ascesa non può essere del tutto rassicurante per i suoi vicini e per il resto del mondo. E
dunque
, a quando la democrazia?
Federico Rampini
Cit. da
Il secolo cinese
Frasi di Federico Rampini
Lo studio che ho fatto sugli intellettuali è molto vasto come disegno e in realtà non credo che esistano in Italia libri su questo argomento. Esiste certo molto materiale erudito ma disperso in un numero infinito di riviste e archivi storici locali. D'altronde io estendo molto la nozione di intellettuale e non mi limito alla nozione corrente che si riferisce ai grandi intellettuali. Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato che di solito è inteso come Società politica (o dittatura, o apparato coercitivo per conformare la massa popolare secondo il tipo di produzione e l'economia di un certo momento dato) e non come un equilibrio tra Società politica con la Società civile (o egemonia di un gruppo sociale sull'intiera società nazionale esercitata attraverso le organizzazioni così dette private, come la chiesa, i sindacati, le scuole ecc.) e appunto nella società civile specialmente operano gli intellettuali (Ben. Croce, per es., è una specie di papa laico ed è uno strumento efficacissimo di egemonia anche se volta per volta possa trovarsi in contrasto con questo o quel governo ecc.). Da questa concezione della funzione degli intellettuali, secondo me, viene illuminata la ragione o una delle ragioni della caduta dei Comuni medioevali, cioè del governo di una classe economica, che non seppe crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi di esercitare un'egemonia oltre che una dittatura; gli intellettuali italiani non avevano un carattere popolare-nazionale ma cosmopolita sul modello della Chiesa e a Leonardo era indifferente vendere al duca Valentino i disegni delle fortificazioni di Firenze. I Comuni furono
dunque
uno stato sindacalista, che non riuscì a superare questa fase e a diventare Stato integrale come indicava invano il Machiavelli che attraverso l'organizzazione dell'esercito voleva l'egemonia della città sulla campagna, e perciò si può chiamare il primo giacobino italiano (il secondo è stato Carlo Cattaneo ma con troppe chimere in testa). Così ne deriva che il Rinascimento deve essere considerato un movimento reazionario e repressivo in confronto dello sviluppo dei Comuni ecc. Ti faccio questi accenni per farti persuasa che ogni periodo della storia svoltasi in Italia, dall'Impero romano al Risorgimento, deve essere guardato da questo punto di vista monografico. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
Antonio Gramsci
Cit. da
Lettere dal carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica
[43]
era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita
[...]
.
Dunque
non sono diventato vecchio, ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò non possiamo più fare. In questo sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. (15 dicembre 1930)
Antonio Gramsci
Cit. da
Lettere dal carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Iniziò
dunque
così - potrei dire quasi per gioco. Guardavo le allieve di mia madre alla sbarra, le osservavo tendere e piegare la gamba, curvare il piede, ammiravo la loro schiena diritta e insieme flessuosa. E presi a imitarle. Poco importava che fossero più grandi di me: come una mina vagante m''infilavo ovunque, seguivo tutte le lezioni, insistevo a esercitarmi con le altre bambine, pretendevo di imparare. Mia madre ben presto dovette arrendersi. I ricordi di quegli anni mi sembrano lontanissimi e oggi inevitabilmente sbiadiscono, ma so di aver passato ore e ore in quella sala che mi pareva enorme, duplicata in ampiezza dalla parete a specchio in cui vedevo riflesso il mio nuovo gioco.
Nicoletta Manni
Cit. da
La gioia di danzare
Frasi di Nicoletta Manni
O uomo, facesti le tue parti di cittadino in questa grande città. Che importa se per cinque o per tre anni? ciò che avviene secondo la legge è giusto per tutti. Come puoi
dunque
rammaricarti, se non già un tiranno ti manda fuori della città, non un giudice iniquo, ma quella stessa natura che ti aveva introdotto? È come se il direttore della commedia licenziasse l'attore. – Ma io non ho recitato i cinque atti, ne ho recitati solamente tre. – È vero, ma nella vita tre soli atti possono comporre un dramma intero. Poiché colui che vuole si finisca è quello stesso che fu autore prima della composizione, poi dello scioglimento. Tu non sei autore né dell'una né dell'altro. E
dunque
va' via serenamente, perché è sereno anche colui che ti congeda.
Marco Aurelio
Frasi di Marco Aurelio
Ho io fatta alcuna cosa per la società?
Dunque
a me ho recato vantaggio. Questo discorso ti sia presente in ogni tempo; non abbandonarlo.
(vol. III, p. 83)
Marco Aurelio
Frasi di Marco Aurelio
Tutto in vero svanisce; tosto diviene favola; presto cade in obblio. Ciò dico di coloro che furono tanto illustri; poiché gli altri, reso l'ultimo respiro, rimasero ignoti, sparirono. Ma la memoria di noi sia pure immortale. Tutto è vanità. A che
dunque
dovremo attendere? A questo. Aver l'animo giusto. Operare il bene della società. Evitar sempre la menzogna. Esser disposti ad abbracciare qualunque avvenimento come necessario, come familiare, come proveniente dal medesimo nostro principio, dalla nostra sorgente medesima.
(vol. II, pp. 290-91)
Marco Aurelio
Frasi di Marco Aurelio
Tutto è opinione, e questa è in tuo potere. Elimina
dunque
, quando vuoi, l'opinione, e come per chi abbia doppiato il promontorio, anche per te ci sarà gran bonaccia, quiete assoluta e un golfo al riparo dalle onde. (XII, 22; 2017)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Settimo: non sono le azioni del prossimo che ci danno noia, perché quelle stanno negli egemonici del prossimo, sono, invece, le nostre opinioni in merito. Elimina,
dunque
, il tuo giudizio, abbi la volontà di sopprimere il giudizio che si tratti di una cosa terribile, e l'ira è già scomparsa. (XI, 18; 2008)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Gli uomini sono nati gli uni per gli altri:
dunque
, insegna loro o sopportali. (VIII, 59; 2008)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Se tu avessi ad un tempo una matrigna ed una madre, tu avresti dei riguardi per la prima, ma alla madre tu ritorneresti sempre ad ogni istante. La tua matrigna e la tua madre sono la corte e la filosofia. Torna
dunque
sempre a questa e riposa nel suo seno: è questa che ti rende l'altra sopportabile. (VI, 12)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Sono composto da un fattore casuale e da un fattore materiale; nessuno dei due scomparirà nel nulla. Ogni parte di me sarà,
dunque
, sottoposta a trasformazione per diventare altra parte del mondo e di nuovo quella si trasformerà in altra parte del mondo e così all'infinito. (V, 13; 2008)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
All'alba, quando sei restio a svegliarti, abbi subito presente questo pensiero: «Mi desto per compiere il mio dovere di uomo; dovrei
dunque
lamentarmi ancora di andare a compiere ciò per cui sono nato e sono stato messo nel cosmo? o forse sono stato fatto per starmene a godere il calduccio del letto?» (V, 1; 1984)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Il nome di coloro che furono un giorno illustri diventa oscuro; tutte le cose svaniscono ed un completo oblio ben presto le avvolge. Ed io parlo di coloro che brillarono già d'un meraviglioso splendore. Perché per gli altri, appena morti, nessuno li conosce, nessuno li ricorda. Che cosa è
dunque
l'immortalità della nostra memoria? Una vanità. (IV, 33)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
«Tutto ciò che accade, accade giustamente.» Se rifletterai attentamente, troverai che è vero. Non intendo dire solo secondo un criterio di conseguenza, ma anche secondo giustizia e come se qualcuno distribuisse secondo i meriti. Rifletti
dunque
come hai iniziato, e, qualsiasi cosa tu faccia, falla così, a patto d'essere una persona perbene, proprio nel significato della parola «uomo perbene». In ogni azione osserva questa regola. (IV, 10; 2017)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Van cercando ritiri alla campagna, alla marina, sui monti, e tu stesso suoli desiderare siffatti luoghi; ma non c'è miglior ritiro, e più tranquillo, di quello che l'uomo trova in se stesso, nella propria anima. Concedi
dunque
spesso a te questo rifugio, e rinnovella quivi te stesso... E soprattutto non agitarti, non aver grandi desiderii, ma cerca d'essere libero, e di considerare le cose virilmente, da uomo, da cittadino, da essere mortale. E tra le considerazioni che farai, tieni sempre davanti queste due: la prima, che le cose materiali non toccano l'anima e, stando al di fuori di essa, non la possono agitare. I turbamenti vengono tutti dall'idea interna. La seconda, che tutte le cose che tu vedi si trasformano, e, mentre tu le vedi, ecco già più non sono. A quante trasformazioni tu hai preso parte ! Il mondo non è che mutamento, la vita non è che apparenza. (IV, 3)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Della vita umana la durata è un punto, la materia fluente, la compagine di tutto il corpo corruzione, l'anima un soffio, la fortuna non prevedibile, la fama cosa senza giudizio. E a dirla in breve... la vita tutta intera guerra e pellegrinaggio, e la rinomanza che le vien dopo oblio. Che a
dunque
vi ha a cui tu ti possa attenere? Sola ed unica cosa la filosofia. (II, 17)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Bisogna
dunque
sempre tenere presenti queste due cose: la prima è che fin dall'eternità tutte le cose hanno lo stesso aspetto e un divenire ciclico, e non fa differenza vedere le stesse cose per cento, duecento anni o per un tempo infinito; la seconda è che sia chi muore vecchissimo sia chi muore giovanissimo perde la stessa cosa: solo il presente è, infatti, ciò di cui si può essere privati, poiché solo questo si possiede, e ciò che non si possiede non lo si può perdere. (II, 14; 2017)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e,
dunque
, neppure beni o mali. (II, 11; 2008)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Dal mattino comincia a dire a te stesso: incontrerò gente vana, ingrata, violenta, fraudolenta, invidiosa, asociale; tutto ciò capita a costoro per l'ignoranza del bene e del male. Io, invece, che ho capito, avendo meditato sulla natura del bene, che esso è bello, e sulla natura del male che esso è turpe e sulla natura di chi sbaglia che egli è mio parente, non perché si sia del medesimo sangue e seme, ma perché egli è, come me, provvisto di mente e partecipe del divino, e che non posso essere danneggiato da alcuno di loro, perché nessuno mi potrà coinvolgere nella sua turpitudine, ebbene, io non posso né adirarmi con un mio parente né provare odio per lui. Siamo, infatti, nati per la cooperazione, come i piedi, le mani, le palpebre, i denti in fila sopra e sotto. L'agire gli uni contro gli altri è
dunque
contro natura, ed è agire siffatto lo scontrarsi e il detestarsi. (II, 1; 2008)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Siamo arrivati al
dunque
, ad un momento che mai si era vissuto dal 1989: occorre riflettere sull'assoluta esigenza su cosa possa essere un nuovo, più giusto e sostenibile ordine mondiale.
Giorgio Napolitano
Cit. da
22 aprile 2015
Frasi di Giorgio Napolitano
Non mi nascondo, naturalmente, i rischi che possono nascere dalle tensioni politiche insorte a seguito della sentenza definitiva di condanna pronunciata dalla Corte di Cassazione nei confronti di Silvio Berlusconi. Mi riferisco, in particolare, alla tendenza ad agitare, in contrapposizione a quella sentenza, ipotesi arbitrarie e impraticabili di scioglimento delle Camere. Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può che prendersi atto. Ciò vale
dunque
nel caso oggi al centro dell'attenzione pubblica come in ogni altro. In questo momento è legittimo che si manifestino riserve e dissensi rispetto alle conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione nella scia delle valutazioni già prevalse nei due precedenti gradi di giudizio; ed è comprensibile che emergano – soprattutto nell'area del PdL – turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentiva di personalità che ha guidato il governo (fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato
[57]
) e che è per di più rimasto leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza. Ma nell'esercizio della libertà di opinione e del diritto di critica, non deve mai violarsi il limite del riconoscimento del principio della divisione dei poteri e della funzione essenziale di controllo della legalità che spetta alla magistratura nella sua indipendenza. Né è accettabile che vengano ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche.
Giorgio Napolitano
Cit. da
13 agosto 2013
Frasi di Giorgio Napolitano
Lo studio dell'economia non sembra richiedere alcuna dote particolare in quantità inusitate. Si tratta
dunque
di una disciplina molto facile, a confronto delle branche più elevate della filosofia e delle scienze pure? Una disciplina molto facile nella quale solo pochi riescono a eccellere! Questo paradosso trova spiegazione, forse, nel fatto che un grande economista deve possedere una rara combinazione di doti: deve essere allo stesso tempo e in qualche misura matematico, storico, politico e filosofo; deve saper decifrare simboli e usare le parole; deve saper risalire dal particolare al generale e saper passare dall'astratto al concreto nelle stesso processo mentale; deve saper studiare il presente alla luce del passato, per gli scopi del futuro. Nessun aspetto della natura dell'uomo o delle istituzioni umane gli deve essere alieno: deve essere concentrato sugli obiettivi e disinteressato allo stesso tempo; distaccato e incorruttibile, come un artista, ma a volte anche terragno come un politico.
John Maynard Keynes
Frasi di John Maynard Keynes
Se anche dobbiamo pensare che il bosone di Higgs non c'entra niente con Dio, è però vero che scoperte come quella di oggi hanno un potente riflesso sulla nostra vita, sulla visione del mondo,
dunque
anche sulla nostra religiosità. È una specie di effetto che possiamo solo chiamare «neutralizzante» rispetto alla nostra storia vissuta. Come confrontare i pochi millenni della storia della specie umana con gli sterminati orizzonti delle ere geologiche, del formarsi del cosmo fisico e, appunto, con i minuti seguiti al big bang.
Gianni Vattimo
Frasi di Gianni Vattimo
Governatore Fuller
:
Dunque
, lei è il famoso Bartolomeo Vanzetti.
Vanzetti
: Non avevo nessuna intenzione di diventare famoso.
Dal film:
Sacco e Vanzetti
Scheda film e trama
Frasi del film
Amico lettore, amica lettrice,
è mio preciso dovere morale e culturale premettere che io un libro non l'ho mai scritto e, se è per questo, non l'ho neanche mai letto, se si eccettuano due meravigliosi volumi che campeggiano sulla mia libreria, dai titoli misteriosi quanto affascinanti: NAPOLI A-L e NAPOLI M-Z, due rigorosi monumenti letterari (specialmente il primo) da cui amo estrapolare frasi a effetto o citazioni dotte (la mia preferita è Coalvito ing. Francesco, 6194562, prenderà il 7512654).
Ma, a parte questo, mi rendo conto di non avere una completa preparazione letteraria e potete
dunque
immaginare la mia sorpresa quando due simpatici nani di Milano, Baldini e Castoldi, si presentarono a casa mia per propormi di scrivere un libro.
Quei due allegri bagonghi dell'editoria, con quel modo di fare scanzonato e gioviale, quel rassicurante tono paterno, quel ricco assegno in bianco intestato a Felice Caccamo, mi hanno presto convinto.
Ormai avevo scelto quale sarebbe stata la mia nuova vita e la sera stessa decisi di cominciare; presi in mano una penna e iniziai a scrivere. Mi accorsi quasi subito che il mestiere dello scrittore è molto più duro di quanto si possa pensare; infatti le vocali mi venivano abbastanza bene, ma le consonanti erano davvero uno scoglio insormontabile; la f ricordava vagamente Pesaola visto di profilo, mentre la r era tale e quale a Bruscolotti in costume da bagno. Dopo sei ore di atroci sofferenze ero riuscito a scrivere soltanto la parola aiuola e la mano destra era ormai in preda a crampi lancinanti. Ero davvero distrutto e stavo per abbandonare quando, come spesso capita a noi scrittori, una idea geniale mi venne in aiuto: forse ero mancino.
Come per magia cominciai a scrivere fiumi di termini difficilissimi (non dimenticherò mai il momento in cui dalla mia penna uscì la parola elettrauto) e terminai il libro in poche ore.
Ed è proprio per questo che, in tutta coscienza, ai lettori di quest'opera mi sento di promettere un beato nulla.
Teo Teocoli
Cit. da
Frittura globale totale ‐ Incipit
Frasi di Teo Teocoli
Sono stato molto amico dei genitori di Ilaria e di lei ho scoperto, ad esempio, che conduceva le inchieste non andando insieme alle truppe, rifiutando
dunque
un punto di vista embedded, e non dormiva insieme agli altri giornalisti italiani, perché riteneva quel luogo controllato. Già questo fa capire i rischi a cui si è esposta, oltre al fatto di essere una giornalista donna in un mondo di inviati prevalentemente maschile, in Somalia, nel 1994. Ma succede ancora, solo l'anno scorso sono stati 80 i giornalisti morti in giro per il mondo. Quando accade sembra quasi un danno collaterale, ma non lo è, perché i giornalisti non sono armati e cercano solo di raccontare la verità con penna e telecamere.
Andrea Purgatori
Cit. da
Democratica.com, 20 marzo 2019
Frasi di Andrea Purgatori
Mi piacerebbe,
dunque
, negare che parte delle candidature del Pdl facciano espressamente schifo, e che siano solamente plastilina nelle mani del capi-listone. Ma non ci riesco. Nessuno, per definizione, è indegno di entrare in Parlamento: ma quando vedi certi esclusi ti prudono le mani. Militari contro militari, imprenditori contro imprenditori, sindacalisti contro sindacalisti, handicappati contro handicappati, e portavoce, parenti, segretarie, scienziati contro scienziati: va bene tutto. Ma ditemi perché dev'esserci la moglie di Emilio Fede e non Daniele Capezzone, cui Berlusconi di ripiego ha offerto di fare il suo portavoce. Ditemi perché dev'esserci la chirurga di Berlusconi e la fisioterapista di Berlusconi quando di converso hanno spazzato e non sostituito praticamente tutti i liberali (da Alfredo Biondi a Egidio Sterpa a Lino Jannuzzi) per infilare oltretutto anche il tassista Loreno Bittarelli, capopolo della cricca corporativa più illiberale d'Occidente. Non hanno candidato Paolo Cirino Pomicino, ma abbiamo la giornalista del Tg4 Gabriella Giammanco, e Gabriella Carlucci, Elisabetta Gardini, l'avvocatessa Nunzia Di Girolamo già indicata come «la nuova Mara Carfagna» come se ci fossimo già abituati alla vecchia. Chissà che hanno pensato Elio Vito e Antonio Martusciello nel vedersi esclusi a vantaggio della nota conduttrice Elisa Alloro: questo mentre Maurizio Gasparri aveva il fegato di spiegare che le sciampiste stanno tutte a sinistra, dove pure abbondano segretarie e portavoce che di politica capiscono poco ma di accondiscendenza già di più. In compenso nel Pd non c'è l'islamista moderato Khaled Foud Allam, e non c'è neppure Nando Dalla Chiesa: ma c'è Massimo Calearo, che sino a due settimane fa aveva la suoneria del cellulare (sul serio) con l'inno di Forza Italia.
Filippo Facci
Cit. da
Il Riformista, 12 marzo 2008
Frasi di Filippo Facci
Dr. Warfield
: Kelp, da quanto fa parte del corpo insegnanti di questa università?
Prof. Kelp
: Oh, be', ecco io direi...
dunque
... prima ho fatto un periodo di assistente volontario per tre anni. No, no... feci la specializzazione per tre anni, prima. No, c'è stato un corso di botanica che feci in una certa scuola. Botanica applicata alla medicina, naturalmente. Io ho sempre prediletto le scienze. Credo sia meglio risalire al momento in cui mi sono laureato...
Dr. Warfield
: Da quanto!
Prof. Kelp
:
[prende il suo orologio da taschino, che all'apertura emette una musica trionfale]
Due anni e ventidue minuti esatti.
Dal film:
Le folli notti del dottor Jerryll
Scheda film e trama
Frasi del film
Rosario
: Lei, Signor Giudice, per esercitare questa professione, anche se l'esercita così male, ha dovuto pigliarsi una laurea?
Giudice istruttore D'Andrea
: Sì, certo.
Rosario
: E
dunque
voglio la mia patente. La patente di jettatore, con tanto di bollo legale. Jettatore patentato dal Regio Tribunale.
Dal film:
Questa è la vita
Scheda film e trama
Frasi del film
La nostra divisa di ufficiali è un po' la veste del missionario. È
dunque
con la bontà, con la disciplina e col buon esempio, che noi dobbiamo guidare il soldato e farne un perfetto cittadino.
Colonnello
Dal film:
Cavalleria
Scheda film e trama
Frasi del film
Attenzione! Attenzione! Ci rivolgiamo a tutti i nostri ascoltatori, a tutti i nostri gentili e affezionati ascoltatori! Attenzione, papà, mamme, parenti. La Stella Film bandisce un grande concorso: cerca una bambina! Una bambina dai 6 agli 8 anni. Una graziosa bambina italiana. Portate
dunque
la vostra bambina alla Stella Film. Uffici di Cinecittà, via Tuscolana km 9. Potrà essere la vostra e la sua fortuna!
Corrado
Dal film:
Bellissima
Scheda film e trama
Frasi del film
È
dunque
questa, la Nausea: quest'accecante evidenza? Quanto mi ci son lambiccato il cervello! Quanto ne ho scritto! Ed ora lo so: io esisto - il mondo esiste - ed io so che il mondo esiste. Ecco tutto. Ma mi è indifferente. È strano che tutto mi sia ugualmente indifferente: è una cosa che mi spaventa. È cominciato da quel famoso giorno in cui volevo giuocare a far rimbalzare i ciottoli sul mare. Stavo per lanciare quel sassolino, l'ho guardato, ed è allora che è incominciato: ho sentito che esisteva. E dopo, ci sono state altre Nausee; di quando in quando gli oggetti si mettono ad esistervi dentro la mano. C'è stata la Nausea del «Ritrovo dei ferrovieri» e poi un'altra, prima, una notte in cui guardavo dalla finestra, e poi un'altra al giardino pubblico, una domenica, e poi altre. Ma non era mai stata così forte come oggi.
Jean-Paul Sartre
Cit. da
La nausea
Frasi di Jean-Paul Sartre
Un Partito Radicale internazionale, che non avesse nulla in comune con i partiti radicali attuali in Francia? E che avesse, ad esempio, una sezione italiana, una sezione francese, ecc.? Conosco Marco Pannella, ho visto i radicali italiani e le loro idee, le loro azioni; mi sono piaciuti. Penso che ancora oggi occorrano dei partiti, solo più tardi la politica sarà senza partiti. Certamente
dunque
sarei amico di un simile organismo internazionale.
Jean-Paul Sartre
Frasi di Jean-Paul Sartre
Lungi dall'essere esaurito, il marxismo è ancora giovanissimo, quasi nell'infanzia: ha appena cominciato a svilupparsi. Esso rimane
dunque
la filosofia del nostro tempo: è insuperabile perché le circostanze che l'hanno generato non sono ancora superate.
Jean-Paul Sartre
Frasi di Jean-Paul Sartre
Galleggiare è un termine buffo, deriva da galla, una malattia delle piante, una minuscola (e leggerissima) infezione che certi insetti procurano agli alberi, soprattutto alle querce. Le noci di galla sono microscopiche formazioni ripiene di un liquido scuro, il tannino, quello con cui un tempo si facevano gli inchiostri. Galleggiare vuol dire
dunque
prendere l'aspetto della cosa più leggera che si riesca a immaginare, una cosa minuscola e piena di liquido: una bolla.
Federica Pellegrini
Cit. da
Oro, l'autobiografia
Frasi di Federica Pellegrini
I bassotti sono cani particolarmente vivaci e non conoscono la paura, è
dunque
difficile capire se stanno soffrendo per qualcosa.
Maurizio Costanzo
Cit. da
Preferisco i cani (e un gatto)
Frasi di Maurizio Costanzo
Ade
: Ma guarda chi ho incontrato fra capra e cavoli, eh?
[scende dall'asta]
Baboom, sono Ade, il dio dei morti. Ciao, come andiamo?
Hercules
: Ah! Non ora, va bene?
Ade
: Ehi, ehi, ehi, mi servono due secondi, faccio in fretta io! Vedi, ho un grosso affare in pentola, una speculazione immobiliare diciamo! Ehm Herc... Ehm diavolaccio... posso chiamarti Herc? Pare che tu mi metta sempre i bastoni tra le ruote!
Hercules
: Eh? Hai sbagliato persona!
Ade
[arrabbiato e subito dopo calmo]
: Stammi a sentire brutto... Ehm, stammi solo a sentire, eh?
Dunque
, io ti sarei eternamente grato se ti prendessi un giorno di ferie da questa tua impresa di eroismo. Accidenti: mostri, disastri naturali. Un giorno possono aspettare, no?
Hercules
: Hai perso il cervello.
Ade
: Non scappare! Perché vedi, ho un piccolo asso nella manica che forse ti può interessare!
[schiocca le dita facendo apparire Meg]
Hercules
: Meg!
Meg
: Non ascoltar...
[viene legata e imbavagliata da Ade]
Hercules
[corre a liberarla, ma lei scompare]
: Lasciala andare!
[a Ade]
Ade
: Facciamo uno scambio: tu rinunci alla tua forza per circa ventiquattro ore, va bene? Diciamo le prossime ventiquattro ore. E Meg sarà libera come un uccello e fuori pericolo.
[sarcastico]
Balliamo, ci baciamo, ci scateniamo, torniamo a casa felici. Che ne dici? Avanti!
Hercules
: Sarà fatto del male alle persone, vero?
Ade
: Naaaaa! Insomma, c'è la possibilità, succede; è la guerra, che posso dirti? Comunque, che devi a questa gente eh?
[prendendo Meg per le guance]
La tua Meg, questa faccina sbaciucchina, non è più importante?
Hercules
[arrabbiato]
: Smettila!
Ade
: NON LO È?
Hercules
: Devi giurare che sarà fuori da ogni pericolo!
Ade
: Bene! D'accordo, te lo concedo. Meg salva, altrimenti riavrai la tua forza... bla bla bla... carta da bollo... Huh! Va bene. Fatto! Una stretta di mano?
[Hercules ha dei dubbi]
Senti, non ho molto tempo per portarla alle lunghe! Sono impegnato, ho dei programmi per il 2000, mi serve una risposta ORA! E uno... E due...
Hercules
[nonostante Meg abbia provato a convincerlo a non farlo]
: Accetto!
Ade
: Sì, ci siamo, bam!
[gli stringe fortissimo la mano e gli fa perdere la sua forza]
Potresti sentirti un po' scombussolato, più che naturale. Forse ti conviene sederti!
[lancia il peso a Hercules, ma lui non riesce ad alzarsi]
Ora sai cosa si prova a essere uguale a tutti gli altri! Non è una cosa da sballo? Huh! Ah! Questa ti piacerà, te la devo! Meg, bambina, un patto è un patto! Sei sganciata!
[libera Meg]
A proposito Herc, non è favolosa come attrice?
Meg
: Smettila!
Hercules
: Che vuoi dire?
Ade
: Voglio dire che la tua pollastrona qui ha lavorato per me tutto il tempo!
[fa una smorfia]
Hercules
[non vuole crederci]
: Stai... Stai mentendo!
Panico
[arrivato insieme a Pena travestiti da bambini]
: Aiuto!
[tossisce addosso a Hercules]
Pena
: Accipicchia signore, tu sì che sei forte!
[si ritrasforma insieme a Panico]
Pena e Panico
: Eh Eh!
Ade
: Era impossibile senza di te zucchero, tesoro, bambola!
Meg
[a Hercules]
: Non è così, non intendevo... non potevo!
[fa un sospiro]
Mi dispiace tanto!
Pena e Panico
[cantilenando]
: Il nostro eroe è zero! Il nostro eroe è zero!
[Meg inizia a piangere]
Ade
: Beh, ardo per la fretta! C'è un intero cosmo lassù che mi aspetta con, ehi, il mio nome sopra!
[decolla con il suo carro]
Basta con i preliminari! Ora si passa al grande evento!
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Ade
: Signore, mi dispiace tanto per il...
Parche
: Ritardo! Già lo sapevamo! Noi sappiamo ogni cosa! Passato, presente e futuro: l'idromassaggio... andrà alla grande!
[sottovoce a Panico]
Ade
: Bene, comunque sono andato a questa festa e ho perso il senso del tempo...
Parche
: Lo sappiamo!
Ade
: Sì, lo so... che lo sapete!
Dunque
, ecco i fatti: Zeus, mister importanza, mister "ehi tu, fuori dalla mia nuvola" ora ha una pim...
Parche
: Pimpante piccola peste! Lo sappiamo!
Ade
: Lo so... che lo sapete!! Lo so, ho capito, ho afferrato il concetto!
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Se non capivano perché me n'ero andato, forse non capivano me. Non mi capivano affatto.
E forse non mi avevano mai capito davvero.
E, a voler essere onesti, forse nemmeno io mi capivo del tutto.
Quel pensiero mi diede i brividi e mi fece sentire terribilmente solo.
Ma fu anche una scossa e pensai: "Glielo devo spiegare.
"Ma come?
"Non posso, ci vorrebbe troppo tempo.
"Poi è chiaro che non sono dell'umore giusto per ascoltarmi.
"Almeno non in questo momento, non oggi."
E
dunque
:
Papà... Willy...
Mondo...
Ecco la mia storia.
Principe Harry
Cit. da
Spare - Il minore
Frasi di Principe Harry
La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Felice è
dunque
chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L'amore è il desiderio divenuto saggezza; l'amore non vuole possedere; vuole soltanto amare.
Hermann Hesse
Cit. da
Sull'amore
Commenti:
2
Frasi di Hermann Hesse
«Aspettate: e la peste?» disse Renzo: «voi non l'avete avuta, credo.» «Io no: e voi?» «Io sì; ma voi
dunque
dovete aver giudizio. Vengo da Milano; e, sentirete, sono proprio stato nel contagio fino agli occhi. È vero che mi son mutato tutto da capo a piedi; ma l'è una porcheria che s'attacca alle volte come un malefizio. E giacché il Signore v'ha preservata finora, voglio che stiate riguardata fin che non è finito quest'influsso; perché siete la nostra mamma: e voglio che campiamo insieme un bel pezzo allegramente, a conto del gran patire che abbiam fatto, almeno io.»
Alessandro Manzoni
Cit. da
I promessi sposi
Frasi di Alessandro Manzoni
In principio
dunque
, non peste, assolutamente no, per nessun conto: proibito anche di proferire il vocabolo. Poi, febbri pestilenziali: l'idea s'ammette per isbieco in un aggettivo. Poi, non vera peste; vale a dire peste sì, ma in un certo senso; non peste proprio, ma una cosa alla quale non si sa trovare un altro nome. Finalmente, peste senza dubbio, e senza contrasto: ma già ci s'è attaccata un'altra idea, l'idea del venefizio e del malefizio, la quale altera e confonde l'idea espressa dalla parola che non si può più mandare indietro.
Alessandro Manzoni
Cit. da
I promessi sposi
Frasi di Alessandro Manzoni
Una delle più gran consolazioni di questa vita è l'amicizia; e una delle consolazioni dell'amicizia è quell'avere a cui confidare un segreto. Ora, gli amici non sono a due a due, come gli sposi; ognuno, generalmente parlando, ne ha più d'uno: il che forma una catena, di cui nessuno potrebbe trovar la fine. Quando
dunque
un amico si procura quella consolazione di deporre un segreto nel seno d'un altro, dà a costui la voglia di procurarsi la stessa consolazione anche lui. Lo prega, è vero, di non dir nulla a nessuno; e una tal condizione, chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole, troncherebbe immediatamente il corso delle consolazioni. Ma la pratica generale ha voluto che obblighi soltanto a non confidare il segreto, se non a chi sia un amico ugualmente fidato, e imponendogli la stessa condizione. Così, d'amico fidato in amico fidato, il segreto gira e gira per quell'immensa catena, tanto che arriva all'orecchio di colui o di coloro a cui il primo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai.
Alessandro Manzoni
Cit. da
I promessi sposi
Frasi di Alessandro Manzoni
Tecniche e tempo. Le tecnologie hanno allungato i tempi della vita e ne hanno accorciato la durata. Al
dunque
, si vive meno oggi che in passato.
Alberto Asor Rosa
Cit. da
L'ultimo paradosso
Frasi di Alberto Asor Rosa
Dunque
, vediamo un po' se mi ricordo. La prima volta hanno cercato di bruciarmi
[Si taglia il pollice della mano sinistra, esce del sangue verde e sghignazza]
... poi hanno cercato di seppellirmi
[Si taglia l'indice della mano sinistra e sghignazza]
... ma questo... questo è il mio preferito...
[Fa il dito medio e ride]
hanno provato addirittura con l'acqua santa.
[Le dita di Freddy si rigenerano]
Ma io sono qui, sempre perfettamente in forma!
Freddy Krueger
Dal film:
Nightmare 6 - La fine
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi chiediamo che lo Stato risarcisca le vittime dei reati commessi da persone che non dovevano essere lì in quel momento,
dunque
beneficiari di svuota carceri e clandestini. Se liberi per incapacità dello Stato di gestire determinate emergenze, è giusto che paghi lo Stato e risarcisca le vittime.
[Citato in Giorgia Meloni, la sfida a Renzi: "Lo Stato risarcisca le vittime dei clandestini", LiberoQuotidiano.it, 22 gennaio 2016]
Giorgia Meloni
Frasi di Giorgia Meloni
Tutti i seguaci dell'oppio sanno infatti, che, prima di raggiungere un certo livello di assuefazione, si può sempre ridurre la dose senza difficoltà, perfino con piacere, ma che, una volta superato quel punto, ogni riduzione provoca intensi dolori. Perché
dunque
non consentire ad una momentanea prostrazione di pochi giorni? Non c'è prostrazione, non in questo consiste il dolore. La diminuzione dell'oppio aumenta, al contrario, la vitalità, il polso va meglio, la salute anche, ma ne deriva una spaventosa irritazione dello stomaco, con sudori abbondanti e malessere generale che nasce dalla perdita di equilibrio tra energia fisica e salute mentale. È facile infatti capire come il corpo, parte terrena dell'uomo che l'oppio aveva vittoriosamente resa ad una pacifica, perfetta sottomissione, voglia riprendere il sopravvento, mentre l'impero della mente, fino ad allora sola favorita, si trova sminuito in ugual misura. si tratta di ristabilire un equilibrio spezzato che non può reintegrarsi senza entrare in crisi.
[capitolo IV]
Charles Baudelaire
Cit. da
I paradisi artificiali
Frasi di Charles Baudelaire
Sappiano
dunque
la gente di mondo e gli ignoranti, curiosi di conoscere gioie eccezionali, sappiano che non troveranno nell'hashish nulla di miracoloso, assolutamente nulla che non sia la loro natura portata all'eccesso. Il cervello e l'organismo sui quali opera l'hashish non produrranno altro se non i loro fenomeni ordinari, individuali - accresciuti, è vero, in quantità e in energia -, ma pur sempre fedeli alla loro origine. L'uomo non sfuggirà alla fatalità del suo temperamento fisico e morale: l'hashish sarà, per le impressioni e i pensieri familiari dell'uomo, uno specchio ingranditore, ma pur sempre uno specchio.
[capitolo III]
Charles Baudelaire
Cit. da
I paradisi artificiali
Frasi di Charles Baudelaire
Il vino, d'altro canto, non è sempre quel terribile lottatore sicuro della propria vittoria, che ha giurato di non avere né pietà né misericordia. Il vino assomiglia all'uomo: non si saprà mai fino a qual punto lo si possa stimare o disprezzare, amare o odiare, né di quali azioni sublimi o di quali mostruosi misfatti sia capace. Non siamo,
dunque
, più crudeli verso di lui che verso noi stessi, e trattiamolo da pari a pari.
[capitolo II]
Charles Baudelaire
Cit. da
I paradisi artificiali
Frasi di Charles Baudelaire
Sappi
dunque
i godimenti di una vita aspra; e prega, prega senza sosta. La preghiera è serbatoio di forza.
[VI, 8]
Charles Baudelaire
Cit. da
Diari intimi
Frasi di Charles Baudelaire
Tra le differenti espressioni dell'arte plastica, l'acquaforte è quella che si avvicina di più all'espressione letteraria, è quella fatta meglio per tradire l'uomo spontaneo.
Dunque
, viva l'acquaforte!
Charles Baudelaire
Frasi di Charles Baudelaire
È proprio a tavola che iniziano tanti dei nostri problemi! Una dieta squilibrata è infatti la causa diretta o indiretta di un enorme numero di malattie tipiche delle società moderne, tra cui diabete, obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, infiammazione, cancro. Il cibo "buono" è
dunque
essenziale per il nostro benessere psicofisico.
Antonella Viola
Cit. da
Il cibo buono. C'è più gusto a nutrirsi bene
Frasi di Antonella Viola
Perché Giulia De Lellis ha 5,1 milioni di follower e Chiara Ferragni 26,3 milioni? Cosa determina la popolarità degli influencer e quali conseguenze comporta? Il numero dei follower non è l'unica misura dell'influenza e
dunque
del potere dei protagonisti della nostra vita social, ma è un indicatore importante. Ed è un punto di partenza per spiegare cosa sta succedendo.
Stefano Feltri
Cit. da
Il partito degli influencer. Perché il potere dei social network è una sfida alla democrazia
Frasi di Stefano Feltri
Finché Pericle fu, durante la pace, a capo della repubblica, la guidò con moderazione e la conservò sicura, e sotto di lui essa fu potente come non mai; quando poi scoppiò la guerra, è evidente che anche allora egli ne seppe ben riconoscere la forza. Sopravvisse (allo scoppio della guerra) due anni e sei mesi; e dopoché fu morto, allora anche meglio si poté conoscere la sua antiveggenza nei riguardi della guerra. Egli infatti andava ripetendo che gli Ateniesi ne sarebbero usciti con successo qualora si fossero condotti prudentemente, avendo cura della flotta, e non cercassero di allargare con la guerra il loro impero, e non mettessero in pericolo la città stessa: ma essi fecero tutto il contrario, e giudicando altre imprese estranee alla guerra meglio rispondenti alle ambizioni private e ai privati vantaggi, mal governarono lo Stato per se stessi e per gli alleati... E la causa di tutto ciò era che Pericle, potente per dignità e per senno, manifestamente incorruttibile, dominava liberalmente la moltitudine e conseguito il potere con mezzi non illeciti, egli non era costretto a parlare per compiacerla, ma poteva, per la sua autorità, contraddirla ed affrontarne la collera... Si aveva
dunque
di nome la democrazia, ma di fatto il governo tenuto dal primo cittadino.
[Storie, II, 65. Citato in Giulio Giannelli, Trattato di storia greca. Patron editore, p. 240]
Tucidide
Frasi di Tucidide
In principio, HaShem fece tre tipi di creature: gli angeli, le bestie e gli esseri umani. Gli angeli vennero in essere dalla purezza del suo verbo, gli angeli non sono inclini al male, non possono deviare per un momento dal suo proposito. Le bestie non hanno che il loro istinto a guidarle, anch'esse seguono i comandamenti del creatore. La Torah dice che HaShem ha trascorso quasi sei interi giorni della creazione a foggiare queste creature, poi un istante prima del tramonto ha raccolto un pugno di terra e da essa ha plasmato l'uomo e la donna. Un ripensamento? Oppure il suo coronamento? Che cos'è
dunque
l'uomo, la donna? È un essere che ha il potere di disobbedire. Unici fra tutte le creature, siamo dotati di libero arbitrio. Ci troviamo in bilico fra la purezza degli angeli e i desideri delle bestie. HaShem ci ha concesso la scelta, che è sia privilegio sia fardello. Noi dobbiamo scegliere la vita aggrovigliata che viviamo.
Rav Krushka
Dal film:
Disobedience
Commenti:
2
Scheda film e trama
Frasi del film
Dunque
, papà. Sai che facciamo oggi? Facciamo pupazzi di neve per due ore, poi pattiniamo, poi ci mangiamo tre scatole di biscotti alle mandorle più veloci che possiamo e poi, alla fine, coccole.
Buddy
Dal film:
Elf - Un elfo di nome Buddy
Scheda film e trama
Frasi del film
Dunque
brindiamo a noi fratelli, Romolo e Remo, e al lupo che ci ha cresciuti.
Phil Burbank
Dal film:
Il potere del cane
Scheda film e trama
Frasi del film
«
Dunque
, signorina: cosa vorrebbe che facessi per lei esattamente?»
«Dovrebbe fare in modo che lui si innamori di me».
«Forse non ha letto bene la targa appesa fuori della porta, ma sopra c'è scritto psicoterapeuta, non apprendista stregone».
«E... c'è differenza?».
Federica Bosco
Cit. da
S.O.S. amore ‐ Incipit
Frasi di Federica Bosco
Che fare
dunque
? Darle ancora una volta ragione? Accettare che essere adulti è smettere di mostrarsi, è imparare a nascondersi fino a svanire? Ammettere che più gli anni avanzano, meno so di Lila?
Elena Ferrante
Cit. da
Storia della bambina perduta
Frasi di Elena Ferrante
Quando dalla campagna modenese mi sono trasferita a Roma, e andavo
[...]
a esibirmi al Capriccio, la gente non ballava mentre quando c'era Pippo Caruso con la sua orchestra ballavano eccome,
dunque
io pensavo di aver sbagliato tutto, avevo pensato di fare ritorno a casa, avevo pure un pretendente fidanzato che mi aspettava, invece una volta arrivano dei ragazzi e mi dicono che sono brava. Sono stati gli altri a farmi capire che qualcosa c'era ed è stato grazie a chi me lo ha detto che io mi sono costruita un'identità; gli altri sono stati fondamentali per me, mi hanno fortificata, grazie a loro ho capito che avevo talento, ma certo non sapevo se avrei avuto successo. Il successo è arrivato dopo.
Caterina Caselli
Cit. da
14 dicembre 2021
Frasi di Caterina Caselli
[Dopo il rinvio a giudizio di Cuffaro da parte del Tribunale di Palermo per favoreggiamento alla mafia]
Posso sbagliare ma, nella mia responsabilità politica, ritengo che Salvatore Cuffaro sia una persona perbene e
dunque
lo candideremo alle elezioni.
Pier Ferdinando Casini
Cit. da
Ballarò, 7 febbraio 2006
Frasi di Pier Ferdinando Casini
Il dolore da solo non uccide e io sono viva.
Dunque
devo vivere, perché finché ci sono ci sarà il ricordo di chi non è più con noi.
[...]
Come potremmo vivere senza placare la memoria, che non vuol dire arrendersi, o dimenticare, ma lasciare che il caldo si raffreddi, che il bagnato si asciughi, che ogni cosa si trasformi e nasca un inizio da una fine. Che la fame si sazi per tornare a essere fame. Che il desiderio si estingua per rinascere. Che il sonno dia pace alla stanchezza per avere sonno di nuovo. Ogni minuto della vita gira attorno a qualcosa che non c'è più perché qualcos'altro possa accadere.
[...]
C'è bisogno di essere felici per tenere testa a questo dolore inconcepibile. C'è bisogno di paura per avere coraggio. È l'assenza la vera misura della presenza. Il calibro del suo valore e del suo potere.
Concita De Gregorio
Cit. da
Mi sa che fuori è primavera
Frasi di Concita De Gregorio
Presidente Janie Orlean
: Sì,
dunque
ho saputo che c'è un asteroide, una cometa, o altro che non le piace. Me ne parli. E poi mi dica perché me ne parla. Ha venti minuti.
Randall Mindy
: Venti minuti?
Dott. Clayton "Teddy" Oglethorpe
: Tocca a lei, doc. Avanti, coraggio.
Dal film:
Don't Look Up
Scheda film e trama
Frasi del film
Oh sangue che si fa maligno, placati or
dunque
! Indietro, indietro, indietro, indietro!
Fujimoto
Dal film:
Ponyo sulla scogliera
Scheda film e trama
Frasi del film
Qualcuno che la sa lunga
|
mi spieghi questo mistero:
|
il cielo è di tutti gli occhi
|
di ogni occhio è il cielo intero.
|
|
È mio, quando lo guardo.
|
È del vecchio, del bambino,
|
del re, dell'ortolano,
|
del poeta, dello spazzino.
|
|
Non c'è povero tanto povero
|
che non ne sia il padrone.
|
Il coniglio spaurito
|
ne ha quanto il leone.
|
|
Il cielo è di tutti gli occhi,
|
ed ogni occhio, se vuole,
|
si prende la luna intera,
|
le stelle comete, il sole.
|
|
Ogni occhio si prende ogni cosa
|
e non manca mai niente:
|
chi guarda il cielo per ultimo
|
non lo trova meno splendente.
|
|
Spiegatemi voi
dunque
,
|
in prosa od in versetti,
|
perché il cielo è uno solo
|
e la terra è tutta a pezzetti.
Gianni Rodari
Titolo della poesia:
Il cielo è di tutti
Frasi di Gianni Rodari
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi". Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: "Signore, chi è che ti tradisce?". Pietro
dunque
, vedutolo, disse a Gesù: "Signore, e lui?". Gesù gli rispose: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi". Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: "Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?".
(21, 15 – 23)
San Giovanni Apostolo
Cit. da
Vangelo secondo Giovanni
Frasi di San Giovanni Apostolo
Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero
dunque
i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
(19, 31 – 34)
San Giovanni Apostolo
Cit. da
Vangelo secondo Giovanni
Frasi di San Giovanni Apostolo
Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: "Tu sei il re dei Giudei?". Gesù rispose: "Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?". Pilato rispose: "Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?". Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". Allora Pilato gli disse: "
Dunque
tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?". E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: "Io non trovo in lui nessuna colpa. Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete
dunque
che io vi liberi il re dei Giudei?". Allora essi gridarono di nuovo: "Non costui, ma Barabba!". Barabba era un brigante.
(18, 33 – 40)
San Giovanni Apostolo
Cit. da
Vangelo secondo Giovanni
Frasi di San Giovanni Apostolo
Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli. Giuda
dunque
, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi.
(18, 1 – 3)
San Giovanni Apostolo
Cit. da
Vangelo secondo Giovanni
Frasi di San Giovanni Apostolo
Quando
dunque
ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se
dunque
io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi".
(13, 12 – 15)
San Giovanni Apostolo
Cit. da
Vangelo secondo Giovanni
Frasi di San Giovanni Apostolo
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