58 minuti per morire - Die Hard 2
Frasi del film
Frasi di 58 minuti per morire - Die Hard 2
Riassunto e trama del film 58 minuti per morire - Die Hard 2
Vigilia di Natale. All'aeroporto di Washington il tenente di polizia John McClane (Bruce Willis) sta attendendo l'atterraggio del volo su cui sta viaggiando la moglie Holly; la donna sta raggiungendo il marito da Los Angeles per trascorrere insieme le vacanze.
Mentre John è in attesa all'interno dello scalo, avvista due sospetti che si muovono furtivamente per raggiungere la zona bagagli. John li segue; tenta di fermarli per identificarli, ma i due ingaggiano una violenta sparatoria. John riesce ad ucciderne uno, ma il secondo riesce a fuggire; la polizia aeroportuale, intervenuta sul posto, blocca John credendolo erroneamente un malfattore. Mentre John viene interrogato, identificato e subito rilasciato, il sopravvissuto allo scontro raggiunge altri terroristi in un luogo sicuro all'esterno dell'aeroporto, una vecchia chiesa trasformata per l'occasione nella loro base operativa: l'azione intrapresa al deposito bagagli fa parte di un piano che mira a porre sotto il controllo dei terroristi l'intero scalo.
Il capo delle operazioni è il colonnello Stuart, un ex componente dell'esercito espulso dal corpo perché coinvolto in faccende tutt'altro che lecite: il suo piano è quello di liberare un ex generale corrotto di Val Verde, Ramon Esperanza, fatto prigioniero dagli americani ed estradato su un volo in arrivo a Washington. I criminali riescono a portare a termine la prima fase dell'operazione: sostituirsi alla torre di controllo rendendone inutilizzabili le apparecchiature. Gli aerei in arrivo vengono fatti attendere in volo, mentre i criminali contattano la vera torre di controllo per comunicare la loro richiesta di liberazione del generale.
La prima reazione delle autorità aeroportuali è quella di tentare di raggiungere un'antenna per stabilire un canale di comunicazione con i piloti ed avvertirli della situazione, ma i terroristi hanno previsto la mossa avendo già minato l'antenna: l'azione, cui prende parte anche John, si traduce in un violentissimo scontro a fuoco tra gli agenti di polizia ed i terroristi, dal quale ne escono vivi solo McClane e l'ingegnere capo della torre di controllo Leslie Barnes (Art Evans) .
La rappresaglia dei terroristi non si fa attendere e si concretizza nel far precipitare uno degli aerei in quota, inviando ai piloti falsi dati telemetrici. Credendo veri i segnali inviati dalla "falsa" torre di controllo, il pilota del velivolo effettua la regolare manovra di atterraggio, accorgendosi troppo tardi dell'inganno e schiantandosi al suolo nonostante l'intervento di McClane, che si sforza di evitare la tragedia piazzandosi sulla pista e cercando di farsi notare con dei segnali luminosi di fortuna: nessuno dei passeggeri e dell'equipaggio sopravvive.
Gli altri aerei in quota sono ormai a corto di carburante: in particolare, l'aereo su cui viaggia la moglie di McClane ha 58 minuti di autonomia. Su questo aereo, inoltre, c'è anche Richard Thornberg (William Atherton), un giornalista senza scrupoli e sempre a caccia di scoop, che aveva già messo in pericolo con i suoi servizi televisivi la vita di John e della moglie. Contemporaneamente giunge allo scalo anche una squadra speciale dell'esercito guidata dal maggiore Grant, che fra l'altro è l'ex-istruttore del colonnello Stuart.
L'aereo del generale intanto è atterrato, e quest'ultimo è riuscito a neutralizzare l'equipaggio ed a prendere il controllo del velivolo, sia pur con qualche difficoltà. John cerca anche di fermarlo, ma invano, venendo coinvolto in una sparatoria con i collaboratori del colonnello Stuart che per poco non gli costa la vita. Successivamente, egli riesce a scoprire, con l'aiuto dell'ingegnere Barnes, il nascondiglio dei terroristi. La squadra speciale di Grant accorre subito ed inizia una violenta sparatoria nella quale i terroristi ed il generale riescono a rifugiarsi in un hangar, dove si trova il 747 da trasporto da loro richiesto per fuggire. In questo frangente, però, John scopre che la squadra speciale dell'esercito di Grant ha solo finto di attaccare i terroristi, utilizzando invece delle cartucce a salve e rivelandosi quindi in combutta con loro.
Intanto Thornberg, a bordo dell'aereo, intercetta le comunicazioni radio dell'aeroporto e riesce così a sapere cosa sta succedendo. Emozionato all'idea del possibile scoop della sua vita invece di preoccuparsi di uscire vivo dalla situazione, si nasconde in una toilette del velivolo: tramite un radiotelefono contatta la sede della sua emittente e, in diretta nazionale, rivela pubblicamente tutto quanto sta accadendo. Questa mossa però ottiene solo il risultato di seminare il panico nell'intero aeroporto, mettendo a repentaglio la vita delle migliaia di persone presenti e intralciando il lavoro delle forze di polizia sul posto. La moglie di John, resasi conto di quel che sta facendo Thornberg, con l'aiuto delle hostess interviene immediatamente, stordendolo e immobilizzandolo mentre è ancora al telefono in diretta, intento ad autocelebrarsi come un eroe.
John, che frattanto si è imbattuto in una giornalista di un altro network TV, con l'aiuto di lei e dell'elicottero della sua troupe riesce a saltare sull'ala dell'aereo con cui il generale, i terroristi e la squadra speciale cercano di fuggire. Grant sale sull'ala e intraprende un corpo a corpo contro John, che però ha la meglio e spinge l'ufficiale corrotto nell'imboccatura della turbina dell'aereo, facendolo così morire stritolato; subito dopo Stuart riesce a farlo scendere con la forza dal velivolo, ma prima di cadere John riesce a aprire un bocchettone di rifornimento sull'ala.
Una volta a terra, McClane dà fuoco alla scia di carburante che fuoriesce, facendo sì che l'aereo, proprio nell'attimo in cui si stacca dal suolo e decolla, esploda a mezz'aria. Così facendo, John, oltre ad eliminare in un sol colpo tutti i terroristi, riesce anche ad illuminare la pista grazie alle fiamme sprigionate dall'incendio del velivolo esploso e consentendo così a tutti gli aerei in attesa in quota di atterrare agevolmente senza danni. John riuscirà, così, a riabbracciare la moglie sana e salva.
Data di uscita
mercoledì 4 luglio 1990
Poster e locandina
Attori del film 58 minuti per morire - Die Hard 2
Bruce Willis | nel ruolo di John McClane |
Bonnie Bedelia | nel ruolo di Holly McClane |
William Atherton | nel ruolo di Richard Thornberg |
Dennis Franz | nel ruolo di Cap. Lorenzo |
Reginald VelJohnson | nel ruolo di Serg. Al Powell |
Franco Nero | nel ruolo di Gen. Ramon Esperanza |
William Sadler | nel ruolo di Col. Stuart |
John Amos | nel ruolo di Magg. Grant |
Art Evans | nel ruolo di Leslie Barnes |
Fred Thompson | nel ruolo di Trudeau |
Tom Bower | nel ruolo di Marvin |
Sheila McCarthy | nel ruolo di Samantha Coleman |
Robert Patrick | nel ruolo di O'Reilly |
John Leguizamo | nel ruolo di Burke |
Jeanne Bates | nel ruolo di passeggera anziana |
Colm Meaney | nel ruolo di pilota dell'aereo abbattuto |
Tony Ganios | nel ruolo di attentatore |
Doppiatori italiani |
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Oreste Rizzini | nel ruolo di John McClane |
Roberta Greganti | nel ruolo di Holly McClane |
Sergio Tedesco | nel ruolo di Cap. Lorenzo |
Carlo Baccarini | nel ruolo di Serg. Al Powell |
Gianni Bertoncin | nel ruolo di Col. Stuart |
Marcello Tusco | nel ruolo di Magg. Grant |
Vittorio Congia | nel ruolo di Leslie Barnes |
Giancarlo Maestri | nel ruolo di Trudeau |
Giampiero Albertini | nel ruolo di Marvin |
Melina Martello | nel ruolo di Samantha Coleman |
Wanda Tettoni | nel ruolo di passeggera anziana |
Biografie correlate al film 58 minuti per morire - Die Hard 2
Sceneggiatura
Steven E. de Souza, Doug Richardson
Soggetto
Roderick Thorp, Walter Wager
Musiche
Michael Kamen