Nome di donna
Frasi del film
Frasi di Nome di donna
Riassunto e trama del film Nome di donna
Nina è una giovane donna che lascia Milano per trasferirsi in un piccolo paese della Brianza dove trova lavoro al Baratta, una prestigiosa clinica per anziani facoltosi. Nei primi tempi le cose sembrano andare bene, ma Nina si trova ad affrontare una triste realtà: le molestie sessuali del direttore Torri, che prima di lei ha già abusato di numerose altre lavoratrici. Il giorno dopo la tentata violenza, Torri finge d'incontrare Nina per la prima volta e inizia a sottoporla a mobbing.
L'atmosfera si fa sempre più pesante: Nina non trova l'appoggio delle colleghe, le quali rifiutano di denunciare le violenze subìte, isolandola; inoltre la denuncia del sindacato va a vuoto e il magistrato archivia l'indagine. Nina, dopo essere stata sospesa dal lavoro per un mese, riesce a contattare l'ex inserviente Sonia, la quale la indirizza da Franca, che in passato si era innamorata del direttore, era stata da lui respinta e per vendicarsi aveva segretamente firmato dei questionari contro di lui.
Nina trova un'occupazione nella chiesa gestita da Don Gino (Renato Sarti), al quale racconta quanto le è capitato. Don Gino decide di andare a fondo della questione, non avendolo fatto in passato con Sonia: lei e suo marito avevano infatti chiesto aiuto a Don Gino dopo aver inviato a Torri la foto di Sonia ferita. Per paura delle conseguenze, Don Ferrari (il capo del personale) ha accettato la versione dell'incidente, mentre loro due una buonuscita. Tuttavia, Sonia non se la sente di andare in tribunale a testimoniare.
Nina racconta al sindacato che Sonia aveva cercato di ricattare Torri, che le aveva dato una spinta facendola sbattere contro un mobile e spaccandole il labbro. A Nina viene offerto di tornare a lavorare al Baratta purché firmi una lettera in cui dichiara di essersi inventata tutto. L'avvocatessa Tina Della Rovere (Michela Cescon) prende il carico il caso di Nina, e il processo contro Torri ha inizio. Il processo, prima pubblico con la testimonianza di Sonia e in seguito a porte chiuse, termina con la condanna di Torri a un anno con la condizionale.
Passa un anno. Nel processo di appello la corte dichiara Torri colpevole dei reati di violenza sessuale uniti dal vincolo della continuazione e, concesse le circostanze attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate, lo condanna a sei anni di reclusione e all'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici; inoltre, Don Ferrari viene dichiarato colpevole del reato di favoreggiamento e condannato a tre anni di reclusione. Entrambi dovranno pagare le spese processuali e il risarcimento dei danni a favore delle parti civili.
Data di uscita
giovedì 8 marzo 2018
Poster e locandina
Attori del film Nome di donna
Cristiana Capotondi | nel ruolo di Nina Martini |
Valerio Binasco | nel ruolo di Marco Maria Torri |
Stefano Scandaletti | nel ruolo di Luca |
Michela Cescon | nel ruolo di Tina Della Rovere |
Bebo Storti | nel ruolo di Don Roberto Ferrari |
Laura Marinoni | nel ruolo di Arabella Rossi |
Anita Kravos | nel ruolo di Alina |
Stefania Monaco | nel ruolo di psicologa |
Renato Sarti | nel ruolo di Don Gino |
Patrizia Piccinini | nel ruolo di avvocata del sindacato |
Patrizia Punzo | nel ruolo di Franca Tozzi |
Vanessa Scalera | nel ruolo di Sonia Talenti |
Linda Caridi | nel ruolo di Cecilia Torri |
Adriana Asti | nel ruolo di Ines |
Trailer
Biografie correlate al film Nome di donna
Sceneggiatura
Cristiana Mainardi, Marco Tullio Giordana
Soggetto
Cristiana Mainardi
Musiche
Dario Marianelli