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Dialogo dal film Pulp Fiction

Mia Wallace: Ciao, Vincent. Mi sto vestendo. La porta è aperta. Entra e preparati da bere. Mia.

Vincent: C'è nessuno?

Mia: Vincent. Vincent, sono all'interfono.

Vincent: Dov... dov'è l'interfono?

Mia: Sulla parete, vicino alle due statuette africane. Alla tua destra. Fuochino... fuochino. Trovato.

Vincent: Ciao.

Mia: Spingi il pulsante se vuoi parlare.

Vincent: Ciao.

Mia: Preparati qualche cosa da bere, io verrò giù tra due secondi, accomodati. Il bar è vicino al caminetto.

Vincent: Va bene.

Mia: Andiamo.

Vincent: Ma che cazzo è questo posto?

Mia: Questo è il Jackrabbit Slim's. A un Elvis-maniaco dovrebbe piacere.

Vincent: Ah, dai, Mia, andiamo a farci una bistecca.

Mia: La bistecca la puoi trovare qui, paparino. Non fare il... Hm?

Vincent: Dopo di te, gattina.

I Motociclista: Ehi! Ma come guidi? Vaffanculo!

II Motociclista: Sei tu che cammini senza guardare!

Maitre: Buonasera, signore e signori. In che cosa posso esservi utile?

Mia: C'è una prenotazione a nome Wallace.

Maitre: Wallace?

Mia: Abbiamo prenotato una macchina.

Maitre: Ah, una macchina. Bene. Accompagna i signori alla Chrysler.

Ricky Nelson: ... throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Well, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / Yeah! / All right / I've been a-waitin' in school all day long / a-waitin' on the bell to ring so I could go home / Throw my books on the table, pick up the telephone...

Marylin Monroe: Salve.

Ricky Nelson: ... Hello, baby, let's get somethin' goin' / Headin' down to the drugstore to get a soda pop / Throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Listen, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / ... Down on the corner of Lincoln and a-forty-six

Presentatore: Un bell'applauso per Ricky Nelson! Davvero fantastico, Ricky!

Ricky Nelson: Grazie infinite.

Mia: Vincent!

Presentatore: Voglio solo annunciarvi che Ricky sarà di nuovo con noi nella seconda parte dello spettacolo. Ci auguriamo che gustiate la vostra cena qui al Jackrabbit Slim's. Grazie.

Inserviente: Chiedete tutti le Philip Morris!

Mia: Cosa te ne pare?

Vincent: Se non li sentissi parlare, sembrerebbe il museo delle cere!

Buddy: Salve, sono Buddy. Che vi porto?

Vincent: Ah... Vediamo, bistecca, bistecca, bistecca, bist... Oh, sì, bistecca Douglas Sirk, ecco. Prendo questa.

Buddy: E come la vuoi? Ben cotta, media o grondante sangue?

Vincent: Grondante sangue. Oh, sì, anche questa: coca alla vaniglia.

Buddy: E tu, Peggy Sue?

Mia: Io voglio un... Durwood Kirby hamburger. Lo prendo al sangue. E un frappè da cinque dollari.

Buddy: E come lo vuoi? "Martin e Lewis" o "Amos e Andy"?

Mia: "Martin e Lewis".

Vincent: Hai ordinato un frappè da cinque dollari?

Mia: Hm-hm.

Vincent: Il frappè è latte e gelato insieme?

Mia: A quanto ne so...

Vincent: E sta a cinque dollari? Non ci metti bourbon o qualcos'altro?

Buddy: No.

Vincent: Controllavo.

Buddy: Torno subito con le bevande.

Mia: Potresti arrotolarmi una di quelle, cowboy?

Vincent: Ti posso dare questa qui, cowgirl.

Mia: Grazie.

Vincent: Sciocchezze, non c'è di che.

Mia: Sai, Marsellus ha detto che sei appena tornato da Amsterdam.

Vincent: Verissimo.

Mia: Quanto ci sei stato?

Vincent: Poco più di tre anni.

Mia: Io ci vado una volta l'anno, mi rilasso per un mese.

Vincent: Veramente? Non lo sapevo.

Mia: E perché dovevi?

Vincent: Ho sentito che hai girato un pilota.

Mia: Sono stati i miei quindici minuti di gloria.

Vincent: E che cos'era?

Mia: Era un programma su una squadra di donne agenti segreti chiamato "Volpi Forza Cinque".

Vincent: Come?

Mia: "Volpi Forza Cinque". "Volpi", perché eravamo in gamba, astute e carine. "Forza", perché eravamo una forza con cui fare i conti. E "Cinque", perché eravamo una-due-tre-quattro-cinque di numero. C'era una bionda, Sommerset O'Neal, lei era il capo. La volpina giapponese era una maestra di arti marziali. Alla ragazza nera toccavano le demolizioni, era un'esperta. La volpina francese aveva una specialità, il sesso.

Vincent: Qual era la tua specialità?

Mia: Lame affilate. Il mio personaggio, Raven McCoy, aveva una storia: era... era venuta su cresciuta da artisti del circo. Secondo il copione, era la donna più pericolosa del mondo con un coltello. E... e conosceva un'infinità di vecchie barzellette che il suo caro nonnetto, un attore del Vaudeville, le aveva insegnato. E nell'eventualità che ci avessero confermato, avrebbero trovato il modo per cui in ogni episodio io avrei raccontato un'altra barzelletta.

Vincent: Chissà quante barzellette conosci.

Mia: Beh, ho potuto raccontarne solo una. Abbiamo girato solo un episodio.

Vincent: Sentiamo.

Mia: È una cavolata.

Vincent: Ma non fare così, sentiamo.

Mia: No, non ti piacerebbe. Mi sentirei in imbarazzo.

Vincent: In imbarazzo? L'hai raccontata a cinquanta milioni di persone e non puoi raccontarla a me? Prometto di non ridere.

Mia: È proprio di questo che ho paura, Vince.

Vincent: Ah, non è quello che intendevo dire, lo sai.

Mia: Adesso di sicuro non te la racconto, perché ci abbiamo ricamato troppo sopra.

Vincent: Che fregatura!

Buddy: "Martin e Lewis". Coca alla vaniglia.

Mia: Hm. È buono.

Vincent: Me ne faresti provare un sorso?

Mia: Fai pure, assaggia.

Vincent: Voglio sapere di che sa un frappè da cinque dollari.

Mia: Puoi usare la mia cannuccia, non ho i bacilli.

Vincent: Sì, ma magari ce lo ho io.

Mia: So badare ai bacilli.

Vincent: E va bene. Accidenti, è davvero buono questo frullato.

Mia: Te l'avevo detto.

Vincent: Non so se vale cinque dollari, ma cazzo è veramente buono.

Mia: Non odi tutto questo?

Vincent: Odio cosa?

Mia: I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio?

Vincent: Non lo so, è un'ottima domanda.

Mia: È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.

Vincent: Beh, non credo che siamo già arrivati a questo, ma non te la prendere, ci conosciamo appena.

Mia: Facciamo una cosa: io adesso vado in bagno a incipriarmi il naso, tu resti seduto e pensi a qualcosa da dire.

Vincent: Sarà fatto!

Mia: Bene.

Marylin: Quando metto questo vestito si alza il ventaccio!

Avventore: Mettilo più spesso!

Mia: Ho detto "cazzo, che botta"! Che botta, cazzo. Cazzo, che botta! Hm... Non lo trovi piacevole tornare dal bagno e vedere che la tua cena è lì che ti aspetta?

Vincent: Siamo fortunati se ci hanno servito qualcosa. Non credo che Buddy Holly sia un bravo cameriere. Forse dovevamo sederci nel settore di Marilyn Monroe.

Mia: Quale? Ce ne sono due di Monroe.

Vincent: Ma che dici? Quella è Marilyn Monroe. Quella è Mamie Van Doren.

Mamie Van Doren: Desidera ancora qualcosa?

Vincent: Però non vedo Jayne Mansfield, si sarà presa una sera di riposo.

Mia: Sei molto in gamba.

Vincent: Sì, sono momenti.

Mia: Hai pensato a qualcosa da dire?

Vincent: In effetti sì. Comunque... Tu sembri una persona molto simpatica e io non voglio offenderti.

Mia: Uh! Questa non ha l'aria di essere la solita frasetta noiosa lanciata là per fare due chiacchiere. Sembra che tu abbia davvero qualcosa da dire.

Vincent: Beh, è così. È così. Però tu devi promettermi di non offenderti.

Mia: No. No, no, no. Non si può promettere una cosa del genere. Io non ho idea di che cosa stai per chiedermi; tu vai avanti e chiedimi quello che stai per chiedermi. La mia reazione spontanea potrebbe essere quella di sentirmi offesa, e senza colpa da parte mia non avrei mantenuto la promessa.

Vincent: Ti prego, lascia perdere.

Mia: Ora pretendi l'impossibile. Lasciar perdere una cosa così intrigante come questa sarebbe un tentativo futile.

Vincent: Ne sei convinta?

Mia: E poi non è più eccitante quando non si ha il permesso?

Vincent: Va bene, va bene. Allora, ecco qua. Ah... che ne pensi di quello che è capitato ad Antwan?

Mia: Chi è Antwan?

Vincent: Tony Rocky Horror. Lo conosci.

Mia: È caduto da una finestra.

Vincent: Hm-hm, hm-hm, hm! Questo è un modo per dirlo, sì. Un altro modo sarebbe che è stato buttato fuori. Un altro ancora sarebbe che è stato buttato fuori da Marsellus, e ancora un altro modo dire che è stato buttato fuori da una finestra da Marsellus per causa tua.

Mia: Ne sei convinto?

Vincent: No, non ne sono convinto, è solo quello che ho sentito, quello che ho sentito.

Mia: Chi te l'ha detto?

Vincent: Loro.

Mia: Loro parlano tanto, non credi?

Vincent: Parlano, parlano. Parlano eccome!

Mia: Non fare il timido, Vincent, che altro hanno detto?

Vincent: Beh, io non sono timido. Ehm...

Mia: Per caso c'entra con la parola scopare?

Vincent: No. No, no, no, no, no. Hanno solo detto che Antwan ti ha fatto un massaggio ai piedi.

Mia: E allora?

Vincent: E allora? Allora niente, tutto qui.

Mia: Ti hanno detto che Marsellus ha buttato Tony Rocky Horror fuori da una finestra perché mi ha fatto un massaggio ai piedi?

Vincent: Hm-hm.

Mia: E pensi che sia vero?

Vincent: Beh, insomma, quando me l'hanno detto mi è sembrato ragionevole.

Mia: Marsellus che gettava Tony fuori da una finestra dal quarto piano perché mi ha fatto un massaggio ai piedi ti è sembrato ragionevole?

Vincent: No, mi è sembrato eccessivo, ma non vuol dire che non sia successo. A quanto dicono, Marsellus è molto... protettivo nei tuoi confronti.

Mia: Un marito che è protettivo nei confronti di sua moglie è una cosa, un marito che quasi uccide un altro uomo perché ha toccato i piedi di sua moglie è un'altra.

Vincent: Ma è successo? Dimmi.

Mia: La sola cosa che Antwan ha toccato di mio è stata la mano quando me l'ha stretta al mio matrimonio.

Vincent: Davvero?

Mia: Nessuno ha mai saputo perché Marsellus ha buttato Tony fuori da una finestra del quarto piano, tranne Marsellus e Tony. Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito.

Presentatore: Signore e signori, è arrivato il momento che tutti aspettavate, la gara più famosa del Jackrabbit Slim's: il twist, signore e signori. Ed è così che una coppia fortunata vincerà questo splendido trofeo che la nostra Marilyn ha in mano. Allora, chi saranno i nostri primi concorrenti?

Mia: Eccoci qui. Ho voglia di ballare.

Vincent: Oh, No, no, no, no, no!

Mia: No, no, no, no, no... Se non sbaglio, Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere, e voglio quel trofeo.

Vincent: D'accordo.

Mia: Perciò balla bene.

Vincent: Perfetto. L'hai voluto tu.

Presentatore: Un bell'applauso per i nostri primi concorrenti. E conosciamo i nostri primi due concorrenti di questa sera. Signorina, lei come si chiama?

Mia: Signora Mia Wallace.

Presentatore: E come si chiama il suo compagno?

Mia: Vincent Vega.

Presentatore: Bene, vediamo che cosa sapete fare. Via con la musica!

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