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Incipit di "Iliade", di Omero
Cantami, o Diva, del pelide Achille
l'ira funesta che infiniti addusse lutti
agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille
l'ira funesta che infiniti addusse lutti
agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille
[Proemio dell'Iliade nella traduzione di Vincenzo Monti. Vedere anche: Parafrasi e spiegazione]
Breve biografia di Omero
Uno dei più grandi scrittori della letteratura greca è Omero, che la maggior parte ricorda per essere stato l'autore dei due poemi epici "Iliade" e "Odissea". Sulla sua vita e le origini non si hanno notizie certe, in quanto la realtà si confonde con la leggenda. Chi è Omero? Per alcuni Omero è il discendente di Orfeo, per altri è stato generato da una ninfa, per altri ancora è un cantore non vedente che gira di città in città senza una meta precisa. Secondo alcuni commentatori di letteratura la biografia di Omero potrebbe essere... continua su Biografieonline.it