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Indice degli autori
Aforismi Fuoco - parte 3
Frasi trovate
:
1.032
Quinn
: Cosa facciamo quando ci svegliamo?
Bambini
: Noi scrutiamo cogli occhi il cielo.
Quinn
: Che cosa facciamo prima di addormentarci?
Bambini
: Teniamo un occhio rivolto al cielo.
Creedy
: Cosa facciamo quando li vediamo?
Bambini
: Scappiamo forte, scaviamo profondo, corriamo al riparo e non ci voltiamo mai.
Dal film:
Il regno del fuoco
Scheda film e trama
Frasi del film
Da anni tengo questo diario, perché un giorno toccherà a te. Non voglio spaventarti, voglio che tu capisca. La conoscenza è l'unica nostra arma. All'inizio fu l'ignoranza a distruggerci. Io vidi il primo, ma presto il mondo ne conobbi a milioni. Nessuno sapeva come si riproducessero così in fretta. Sciamavano come locuste, bruciando ogni cosa, spinti da un unico bisogno: nutrirsi. Non riuscivamo a credere che fossero reali. Gli uomini li avevano trasformati in mito. Ma la natura aveva generato qualcosa di più spaventoso. Troppo tardi i nostri scienziati scoprirono la loro vera identità: la specie che aveva ridotto in polvere i dinosauri, le cui ceneri scatenarono le glaciazioni, che nel corso dei millenni spazzarono via ogni forma di vita al mondo. Allora, affamati, entrarono in letargo in attesa che il pianeta si popolasse, aspettando di dare nuova vita al loro ciclo. Impiegammo tutte le armi a disposizione perché ognuno di loro che distruggevamo, altri cento ne prendevano il posto. Sembravano invulnerabili. Restammo a guardare i nostri governanti che mettevano mano agli arsenali nucleari, ma riuscimmo solo ad aiutarli a ridurre in ceneri il pianeta. Allora i pochi di noi rimasti fuggirono dalle città, cercando rifugi ovunque. Devi comprendere il nostro passato perché tu sei il nostro futuro. Sono affamati ora, e questo li rende ancora più pericolosi. Ma dobbiamo andare avanti. Dobbiamo resistere più di loro, perché una sola specie sopravviverà a tutto questo.
Quinn Abercromby
Dal film:
Il regno del fuoco
Scheda film e trama
Frasi del film
Non hanno niente di magico. Sono solo un insieme di organi. Hanno un cervello, un cuore e un fegato. Se colpisci un punto vitale, uccidi la bestia.
Denton Van Zan
Dal film:
Il regno del fuoco
Scheda film e trama
Frasi del film
Questi mostri vivono di cenere, si cibano di morte. Non ci si può a contattare, nessun compromesso per nessuno di noi.
Denton Van Zan
Dal film:
Il regno del fuoco
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è solo una cosa peggiore dei draghi: gli americani.
Creedy
Dal film:
Il regno del fuoco
Scheda film e trama
Frasi del film
La danza è il
fuoco
che ho dentro. Mi ha formato, mi ha dato un'identità. L'uomo che sono ora lo devo alla Danza.
Roberto Bolle
Frasi di Roberto Bolle
Il fatto che quando ero più giovane e meno conosciuto mi arrivassero più querele mi fa mettere a
fuoco
con più lucidità che si trattava davvero, quasi sempre, di querele a scopo intimidatorio. E il fatto che nel tempo simili azioni scemino è perché ti percepiscono come più sicuro e strutturato e a quel punto è più facile che lascino perdere questo tipo di iniziative.
Marco Damilano
Cit. da
rollingstone.it, intervista, dicembre 2017
Frasi di Marco Damilano
Durante la sua vita tra gli shuar non ebbe bisogno dei romanzi per conoscere l'amore. Non era uno di loro, e pertanto non poteva avere mogli. Ma era come uno di loro, e quindi lo shuar anfitrione, durante la stagione delle piogge, lo pregava di accettare una delle sue spose per maggiore orgoglio della sua casta e della sua casa. La donna offertagli lo conduceva fino alla riva del fiume. Lì, intonando anents, lo lavava, lo adornava e lo profumava, per poi tornare alla capanna ad amoreggiare su una stuoia, coi piedi in alto, riscaldati dolcemente da un
fuoco
, senza mai smettere di intonare anents, poemi nasali che descrivevano la bellezza dei loro corpi e la gioia del piacere, aumentato infinitamente dalla magia della descrizione. Era amore puro, senza altro fine che l'amore stesso. Senza possesso e senza gelosia.
Luis Sepulveda
Cit. da
Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
Frasi di Luis Sepúlveda
E guardando i giornali con un minimo di ironia
li dovremmo sfogliare come romanzi di fantasia
che poi il giorno dopo e anche il giorno stesso
vanno molto bene per accendere il
fuoco
o per andare al cesso.
Giorgio Gaber
Cit. da
C'è un'aria
Frasi di Giorgio Gaber
Caro direttore, non Ti ho mai detto una cosa. Davanti ai Tuoi consigli ho sempre la netta impressione di avere a che fare con qualcuno capace di leggere oltre le mie parole e le mie intenzioni. A tratti devo ammettere che hai ragione, è vero che nell' ultimo mese sono molto preoccupato: non vivo sulla luna, quindi da cittadino sperimento come tutti la mia dose di inquietudine. Basta far la spesa e incrociare gli sguardi dei vicini di casa. Sono preoccupato per i miei genitori, da padre è ogni giorno più difficile riuscire a non far pesare troppo ai miei figli i disagi della quarantena, senza contare poi le moltissime persone con cui mi confronto per risolvere piccoli e grandi problemi sui territori. Quando parlo con una ragazza che ha perso un genitore, senza neppure poter assistere al funerale, sono assalito da commozione e angoscia. Ma è mio dovere trovare soluzioni. La casa di riposo rimasta con poco personale, quella mensa che rischia di chiudere, quell'ospedale che non riceve i respiratori. I medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, le Forze dell'Ordine, i volontari che non hanno mascherine e guanti.Cerco di dare tutto me stesso come sempre, ma è normale che qualcosa sia cambiato. Vale per me, come vale per tutti, ma credimi se ti dico che il risultato dell'Emilia-Romagna, che considero comunque una vittoria, non c' entra proprio niente.
Se hai letto nei miei occhi un' amarezza è solo perché ogni giorno penso a come dall'inizio di questa maledetta epidemia nessuno ci abbia voluto ascoltare. A gennaio chiedevamo quarantena per chi rientrava dalla Cina e ci hanno detto che eravamo razzisti. Oggi in quarantena sono finiti gli italiani. A febbraio abbiamo proposto di sospendere Schengen, ma ci hanno detto che eravamo allarmisti.Oggi le frontiere ce le hanno chiuse in faccia i nostri confinanti. La mia amarezza è tutta qui, mentre sto cercando di dialogare col governo che fino ad ora ha tentennato, arrivando tardi. Quanto tempo perso!
Spero che ora si possa riuscire a collaborare per risolvere più concretamente e più velocemente i problemi.Qualcuno sta attaccando le Regioni e in particolar modo la Lombardia, ma ringrazio il Cielo ci siano i governatori. È il governo centrale che dovrebbe intervenire nelle emergenze. La Lombardia ha chiesto 916 respiratori ma dallo Stato ne sono arrivati 249. L' Umbria ne ha chiesti 60 e ne ha ricevuti 5. Il Friuli Venezia Giulia 50 e ne ha ottenuti zero. La Lombardia ha acquistato e sta distribuendo 120 milioni di mascherine, la protezione civile nazionale è ferma a 2 milioni.Vengo alle altre tue osservazioni.
Caro direttore, la politica è passione, sogno, visione. Ma è anche e soprattutto l' arte del possibile. Dopo le elezioni del 2018, l' unico governo possibile era con i Cinquestelle.Fino a quando i Sì hanno prevalso sui No, il governo è andato avanti. E ha ottenuto risultati apprezzati. Abbiamo azzerato gli sbarchi, tagliato il business dell'immigrazione, svuotato centri di accoglienza vergognosi come Mineo in Sicilia e Cona e Bagnoli in Veneto, finanziato un piano di assunzioni straordinario per migliaia di donne e uomini delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del
Fuoco
, approvato Quota 100 e la legittima difesa, iniziato la Flat Tax, dato vita al Codice Rosso contro la violenza sulle donne, dato più fondi ai Comuni, accelerato gli sgomberi, eliminato baraccopoli. Non mi dilungo oltre ma mi limito a ribadire l' orgoglio per aver approvato i Decreti Sicurezza che sono tuttora in vigore.Ecco, ora che l' Italia sta affrontando una pandemia il mio unico pensiero è fare tutto ciò che è possibile per superare l' emergenza.
Ed è in questo senso che abbiamo lanciato cinque proposte concrete e da fare subito: protezione del lavoro (garantendo ammortizzatori sociali senza lungaggini burocratiche), sostegno al reddito con particolare attenzione per partite Iva, precari, stagionali e per i meno garantiti in genere (l' indennità da 600 euro è un insulto), tutela delle imprese (hanno bisogno di liquidità), anno bianco fiscale per un 2020 senza tasse e senza cartelle esattoriali, sostegno agli enti locali che, senza incassi, hanno problemi a garantire i servizi essenziali.Anche sull' economia, quanto tempo perso! Serve velocità.
La Lega c' è. E combatte in prima linea grazie ai suoi straordinari amministratori a partire dai governatori Attilio Fontana e Luca Zaia.Voglio cogliere tuttavia l' occasione della Tua provocazione per dire una cosa chiara: negli ultimi vent' anni il Paese è stato impoverito dalle regole assurde di Bruxelles. Il Mes è solo l' ultimo pericoloso tassello di un processo che danneggia l' Italia. Se siamo ridotti a dover chiudere il Paese per salvare delle vite è perché c' è stata l' austerity imposta dall'Ue e dai mercati. Risultato: sono stati tagliati i posti letto! La Germania, sempre in prima linea a chiederci di essere in regola con i conti, oggi affronta questa pandemia con 8 posti letto per mille abitanti, noi ne abbiamo soltanto 3. I tedeschi hanno a disposizione 28 mila posti letto in terapia intensiva noi solo 4 mila (che le regioni in questi giorni stanno moltiplicando, facendo autentici miracoli per salvare vite umane).
Questo dovrebbe far riflettere tutti. Bisogna essere razionali e lucidi e la risposta più concreta arriva da Lombardia e Veneto. Qui in poco tempo si stanno mettendo in piedi alcuni ospedali. E il nostro grazie anche al commissario Bertolaso a cui auguro di riprendersi al più presto.Permettimi, infine, di chiarire la mia posizione sul cosiddetto "svuotacarceri". Intanto dovremmo distinguere tra chi è in carcere e sconta una pena definitiva, magari per reati contro la persona, e coloro che sono invece magari vittime di quell'abominio che è la "carcerazione preventiva". Semmai è su questi detenuti che occorre pensare ad alternative, ma questo al di là dell'emergenza. Poi è doveroso che i detenuti siano protetti e mantenuti in condizioni dignitose, ma immaginare i domiciliari per migliaia di loro non sarebbe la soluzione, ma solo la resa dopo disordini e rivolte che hanno causato danni per 30 milioni di euro, decine di feriti tra le Forze dell'Ordine e 13 morti tra i violenti che si sono avvelenati con i farmaci trafugati dalle infermerie.
Il problema del sovraffollamento si risolve con un serio piano carceri, mentre il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Giovanna Di Rosa, chiede al Comune di dare alloggio ai detenuti pronti a uscire privi di una casa dove scontare i domiciliari.Non abbiamo mascherine per medici, infermieri e Forze dell'Ordine ma cerchiamo appartamenti per i detenuti: non ti sembra un po' troppo, direttore?Concludo. Come ho detto, sono molto preoccupato ma è mio dovere immaginare anche l' Italia che verrà. Dopo aver sconfitto il virus, dovremo essere in grado di rialzarci. Siamo già al lavoro, con alcuni esperti, per studiare le soluzioni migliori per la rinascita. Ce la faremo.
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Praga non ci lascia più andare. Questa piccola madre ha gli artigli. Non c'è altro da fare che cedere. Per potersene liberare bisognerebbe darle
fuoco
da due lati, il Vyšehrad e il Hradčany.
[da Lettera a Oskar Pollak, 1902]
Franz Kafka
Frasi di Franz Kafka
[Sulla rivoluzione ungherese del 1956]
Ricorrendo all'inganno e all'intimidazione, Imre Nagy trascinò il popolo alla rivolta e a una guerra fratricida. Fece parlare alla radio cittadini autorevoli, costringendoli a dichiararsi favorevoli alla sua guida e a denunciare il regime di Rakosi. Alcuni cedettero alle richieste di Nagy per paura, altri perché non si resero conto di quanto stava accadendo. Agli attivisti del partito e in particolare ai membri della polizia politica veniva data la caccia per le strade. I comitati di partito e le organizzazioni della polizia politica venivano fatti a pezzi. Si assassinava la gente impiccandola per i piedi ai lampioni. Si commettevano atrocità di ogni genere. In un primo tempo al movimento controrivoluzionario parteciparono soprattutto ragazzi. Erano bene armati perché avevano saccheggiato magazzini militari e depositi di munizioni. Poi ad essi si unirono reparti militari e nelle strade di Budapest cominciarono gli scontri. Alcuni reparti militari si impadronirono di pezzi d'artiglieria, per lo più cannoni antiaerei, e aprirono il
fuoco
sulla città. A Budapest cominciarono a tornare gli emigrati politiche erano stati costretti a fuggire dopo la sconfitta di Hitler e l'instaurazione del regime socialista. I paesi della NATO cominciavano già a mettere il naso nella faccenda. Versavano olio sul
fuoco
della guerra civile nella speranza che fosse rovesciato il governo rivoluzionario, liquidate le conquiste della rivoluzione e restaurato il capitalismo.
Nikita Kruscev
Cit. da
Kruscev ricorda
Frasi di Nikita Kruscev
[Su Lavrentij Pavlovic Berija]
Da principio mi riuscì simpatico. Per un bel po' facemmo chiacchierate amichevoli e scherzammo perfino insieme, ma gradualmente riuscii a mettere bene a
fuoco
i suoi connotati politici. Mi colpì la sua ipocrisia sinistra, bifronte, calcolatrice.
Nikita Kruscev
Cit. da
Kruscev ricorda
Frasi di Nikita Kruscev
In un film di Woody Allen di cinquant'anni fa, Il dittatore dello Stato libero di Bananas, repubblica immaginaria del Centroamerica, il protagonista dall'oggi al domani decretava che la lingua ufficiale del Paese non sarebbe più stata lo spagnolo bensì lo svedese. A seguito di questa decisione ingiustificata, la popolazione si rivoltava e lo destituiva. La pellicola mi è tornata in mente assistendo alle contorsioni mediatiche del governo nell' affrontare il coronavirus. In un amen l' Italia è passata da essere il Paese che «aveva preso le misure più efficaci contro l' influenza cinese» - copyright del premier Conte - alla nazione più infetta dopo la Cina, con comuni chiusi per quarantena, copri
fuoco
, scuole serrate, esercito in strada e vita pubblica paralizzata. Dall'oggi al domani poi, il vento è nuovamente cambiato, i bar sono stati riaperti fino a sera, gli uffici pubblici hanno abbandonato il telelavoro e gli amministratori hanno fatto a gara per farsi fotografare in luoghi affollati con l' aperitivo in mano. Siccome noi italiani siamo vaccinati all' inadeguatezza e alla schizofrenia di chi ci guida più che al virus, non ci sono segnali di rivolta.
Pietro Senaldi
Cit. da
liberoquotidiano.it, 1 marzo 2020
Frasi di Pietro Senaldi
Il disco
[Persona]
è figlio del superamento di un momento duro, cupo e disperato. Per due anni e nove mesi ho vissuto in isolamento, mi sono legato a una persona "tossica" dal punto di vista sentimentale. Sono andato dallo psicanalista perché mi sentivo vuoto. Un samurai che aveva perso il suo
fuoco
. Poi le canzoni sono uscite come sangue da una ferita in soli tre mesi, è stata una catarsi. Fabio, per rinascere, ha dovuto uccidere Marracash.
Marracash
Frasi di Marracash
Dio ci dona l'infinito
|
con l'Amore,
|
e noi respiriamo con la terra,
|
guardiamo con il cielo.
|
L'Amore è il nostro abbraccio continuo
|
alla vita,
|
il
fuoco
rovente del dubbio
|
che plasma la nostra esistenza.
|
L'uomo che pensa all'Amore
|
è la Bellezza suprema
|
di questo mondo.
Alda Merini
Titolo della poesia:
L'Amore
Frasi di Alda Merini
Sì
Noi sì
Noi che qui
Siamo soli qui
Noi sì
Soli qui
Fai di me quel che vuoi sono qui
Faccia d'angelo
David di Michelangelo
Occhi ghiacciolo
Dannate cose che mi piacciono
Ci son cascato di nuovo
Ci son cascato di nuovo
Pensi sia un gioco
Vedermi prendere
fuoco
Ci son cascato di nuovo
Tu sei mia
Tu sei tu
Tu sei più
Già lo so
Che poi lì
Che non so più
Poi chi trovo
Chi trovo.
Sono qui
Fai di me quel che vuoi
Fallo davvero
Sono qui
Fai di me quel che vuoi
Non mi sfiora nemmeno
Me ne frego
Me ne frego
Dimmi una bugia me la bevo
Sì sono ubriaco ed annego
O sì me ne frego davvero
Sì me ne frego
Prenditi gioco di me che ci credo
St'amore è panna montata al veleno
È instabile
Fragile
È una strega
Solo favole
Favole
A far la scema
È abile
Agile
Quel modo
Insospettabile
O mio Dio sì
Lei
Che dice a me
Voglio te
Ma vuole
Quello che non sa di sé
Dai
Vorresti che buttassi tutto quanto all'aria per te
Si perché
Per un capriccio
Lo sai
Che è così
Non si può non si può
Come no
Non mi sfiora nemmeno
Me ne frego
Me ne frego
Dimmi una bugia me la bevo
Sì sono ubriaco ed annego
O sì me ne frego davvero
Sì me ne frego
Prenditi gioco di me che ci credo
St'amore è panna montata al veleno
È una vipera in cerca
Di un bacio
Che poi
Le darò
Io sempre in cerca
Di quello che ho perso
Perdendo
Le cose che ho
Amore dimmi qualcosa
Qualcosa di te
Che non so
Così mi prendo anche un piccolo pezzo
Di te
Anche se non si può
Fai quel che vuoi
Me ne frego
Me ne frego
Dimmi una bugia me la bevo
Sì sono ubriaco ed annego
O sì me ne frego davvero
Sì me ne frego
Prenditi gioco di me che ci credo
St'amore è panna montata al veleno
Ne voglio ancora
Achille Lauro (cantante)
Cit. da
Me ne frego
Frasi di Achille Lauro (cantante)
C'è un albero dentro di me
|
trapiantato al sole
|
le sue foglie oscillano come pesci di
fuoco
|
le sue foglie cantano come usignoli
|
|
è un pezzo già che i viaggiatori sono discesi
|
dai razzi sul pianeta ch'è in me
|
parlano una lingua che ho udito in sogno
|
non ordini non vanterie non preghiere
|
|
in me c'è una strada bianca
|
le formiche passano coi semi di grano
|
i camion passano col chiasso delle feste
|
ma il carro funebre - è proibito - non può passare
|
|
in me il tempo rimane
|
come una rosa rossa odorosa
|
che oggi sia venerdì domani sabato
|
che il più di me sia passato che resto il meno
|
me ne infischio
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
C'è un albero dentro di me
Frasi di Nazim Hikmet
Avevo trascorso la notte nella città di Oaxaca, nel Messico meridionale, diretto ai monti di Ixtlàn in cerca di don Juan. Uscendo dalla città con la macchina, alle prime ore del mattino, ebbi la bella idea di passare dalla piazza principale e lì lo trovai, seduto sulla sua panchina preferita come se stesse aspettando che io passassi.
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo ‐ Incipit
Frasi di Carlos Castaneda
[Don Juan]
Disse che infrangere la barriera della percezione è il massimo di tutto quel che fanno i guerrieri. Dal momento in cui la barriera è infranta, l'uomo e il suo destino acquistano un diverso significato. Per la trascendentale importanza di infrangere quella barriera, i nuovi veggenti usano l'atto di infrangerla come prova finale. La prova consiste nel saltare dalla vetta di una montagna in un precipizio, stando nella consapevolezza normale. Se il guerriero che salta nell'abisso non cancella il mondo quotidiano e non ne allinea un altro prima di toccare il fondo, morirà.
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
Poi sentii la voce di don Juan dirmi all'orecchio: «Oh, sei qui!» come se mi stesse incontrando in quel momento. Ero seduto con lui sulla panchina del parco. Però sentivo anche la voce della giovane donna. Mi disse: «Vieni a sederti vicino a me». Feci proprio così e cominciai la più incredibile storia di cambiamenti di punti di vista. Stavo alternativamente con don Juan e con quella ragazza. Vedevo tutti e due con la massima chiarezza.
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
«Ti avventureresti nell'ignoto per avidità? Proprio per niente. L'avidità funziona solo nel mondo della vita quotidiana. Per avventurarsi in quella spaventosa solitudine occorre avere qualcosa in più dell'avidità. L'amore, occorre l'amore per la vita, gli intrighi, il mistero. Occorre una insaziabile curiosità e un coraggio immenso.»
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
[Don Juan]
Disse che i guerrieri non devono mai cercare di vedere senza l'aiuto del sogno. Io sostenni che dormire in pubblico non era il mio forte. Lui mi spiegò ulteriormente che spostare il punto di unione dalla sua posizione naturale e mantenerlo fisso in un nuovo posto equivale all'essere addormentati; con la pratica, i veggenti imparano ad addormentarsi e tuttavia si comportano come se non stesse accadendo nulla.
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
[Don Juan]
Disse che l'aspetto dell'allineamento che mantiene stazionario il punto di unione è la volontà e l'aspetto che lo fa muovere è l'intento.
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
In principio si riferivano a queste tecniche come la padronanza dell'allineamento. Dopo si resero conto che si trattava di molto di più dell'allineamento, si trattava dell'energia derivante dall'allineamento delle emanazioni. Chiamarono questa energia "volontà".
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
Don Juan tacque e si fermò. Si appoggiò contro una colonna del patio e cominciò a parlare dell'agguato. Disse che ebbe origini molto umili e casuali. Iniziò da una osservazione fatta dai nuovi veggenti: quando i guerrieri si comportano in modi insoliti, in forma sistematica e continua, le emanazioni interne, che d'ordinario non si usano mai, cominciano a risplendere. E i punti di unione si muovono in una maniera lenta, armoniosa, appena notabile.
Stimolati da questa asserzione, i nuovi veggenti cominciarono a praticare il controllo sistematico del loro comportamento. Chiamarono questa pratica l'arte dell'agguato
[stalking nel testo originale]
. Don Juan fece notare quanto fosse giusto usare un termine negativo; infatti tendere un agguato implicava un particolare tipo di comportamento che si sarebbe potuto classificare come clandestino o furtivo.
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
Cominciò subito la sua spiegazione. Delineò brevemente le verità sulla consapevolezza che avevamo già discusso. Che non esiste un mondo di oggetti ma solo un universo di campi energetici che i veggenti chiamano le "emanazioni dell'Aquila" e che ognuno di noi è avvolto in un bozzolo che racchiude una minuscola porzione di quelle emanazioni. Che la consapevolezza è il prodotto della costante pressione esercitata dalle emanazioni esterne, chiamate "emanazioni in grande", sulle emanazioni interne. Che la consapevolezza dà luogo alla percezione, quando le emanazioni interne si allineano con le corrispondenti emanazioni in grande.
«La quinta verità» proseguì
[don Juan]
«è che la percezione è canalizzata perché in ognuno di noi c'è un fattore chiamato "punto di unione" che sceglie emanazioni interne ed esterne per allinearle. Il determinato allineamento che percepiamo come mondo è il prodotto di quella parte specifica del nostro bozzolo dov'è localizzato il punto di unione.»
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
«L'ignoto è eternamente presente,» proseguì
[don Juan]
«ma rimane fuori dalla nostra normale portata. L'ignoto è la parte superflua dell'uomo comune. Ed è superflua perché l'uomo comune non ha abbastanza energia libera per comprenderla.»
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
Don Juan allora disse che negli inventari strategici dei guerrieri, l'importanza personale figura come l'attività che consuma la maggior quantità di energia e per questo si sforzavano di vincerla.
«Una delle prime preoccupazioni del guerriero è liberare quell'energia per affrontare con essa l'ignoto» proseguì don Juan. «L'azione di ricanalizzare quell'energia è l'impeccabilità.»
Carlos Castaneda
Cit. da
Il
fuoco
dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
Fata turchina
: Perché non mi racconti un po' cosa ti è successo?
Pinocchio
: Sto nel teatro dei burattini...
Fata turchina
: E perché?
Pinocchio
: Beh, la scuola era chiusa. Io aspettavo che riaprisse, perciò sono andato nel teatro dei burattini.
Fata turchina
: E... sei entrato senza pagare?
Pinocchio
: Sì. Mi hanno fatto entrare così.
[gli si allunga il naso]
Che sta succedendo?
Fata turchina
: No niente, lascia stare. E poi, dimmi...
Pinocchio
: Poi c'era Mangua
fuoco
che mi ha dato cinque zecchini d'oro.
Fata turchina
: Poi?
Pinocchio
: Poi li ho persi e ho incontrato due assassini nel bosco.
Fata turchina
: E dimmi, non c'era nessuno che ti ha detto di stare attento, di ascoltarlo?
Pinocchio
: No, io non ho visto nessuno.
[Il naso si allunga sempre più]
Che sta succedendo al naso?!
Fata turchina
: No no niente, sai. Hai detto un po' di bugie e adesso sta crescendo il naso. E attento dove lo punti!
Dal film:
Pinocchio 2019
Scheda film e trama
Frasi del film
Toms
: Cosa sei tu?!
Salazar
[lo prende per il collo e lo solleva]
: Morte!
[lo getta nel
fuoco
, uccidendolo]
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
Tabaqui
: Si chiama "
fuoco
". È più caldo del sole ed è più veloce della pantera. I tuoi simili usano la magia oscura, cucciolo d'uomo.
Mowgli
: Non sono miei simili!
Tabaqui
: Certe volte sogno di essere una tigre. Ma mi sveglio sempre da sciacallo.
Dal film:
Mowgli - Il figlio della giungla
Scheda film e trama
Frasi del film
Se ti vedrò da queste parti un'altra volta, darò
fuoco
alla tua pelliccia, Shere Khan. E ti guarderò mentre brucerai vivo.
Mowgli
Dal film:
Mowgli - Il figlio della giungla
Scheda film e trama
Frasi del film
Sarah Connor
:
[Puntandole un'arma da
fuoco
]
Parla. E in fretta!
Grace
:
[La disarma e la blocca]
Prima tu.
Dal film:
Terminator - Destino oscuro
Scheda film e trama
Frasi del film
[A padre Pirrone]
L'amore? già, certo, l'amore...
Fuoco
e fiamme per un anno, e cenere per trenta.
Don Fabrizio
Dal film:
Il Gattopardo
Scheda film e trama
Frasi del film
Io non ho bisogno di denaro.
|
Ho bisogno di sentimenti,
|
di parole, di parole scelte sapientemente,
|
di fiori detti pensieri,
|
di rose dette presenze,
|
di sogni che abitino gli alberi,
|
di canzoni che facciano danzare le statue,
|
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
|
|
Ho bisogno di poesia,
|
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
|
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
|
|
La mia poesia è alacre come il
fuoco
|
trascorre tra le mie dita come un rosario.
|
|
Non prego perché sono un poeta della sventura
|
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
|
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
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sono il poeta che canta e non trova parole,
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sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
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sono la ninnananna che fa piangere i figli,
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sono la vanagloria che si lascia cadere,
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il manto di metallo di una lunga preghiera
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del passato cordoglio che non vede la luce.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Ho bisogno di sentimenti
Frasi di Alda Merini
Vieni a casa, Tenar! Vieni a casa!
Nella valle profonda, al crepuscolo, i meli erano alla vigilia della fioritura; e qua e là, tra i rami in ombra, un fiore s'era aperto prematuramente, roseo e bianco, come una stellina fioca. Lungo i filari del frutteto, tra l'erba nuova, folta e umida, la bambina correva per la gioia di correre; quando si sentì chiamare non andò subito, ma fece un lungo giro prima di dirigersi verso casa. La madre, che attendeva sulla soglia della casupola, con la luce del
fuoco
alle spalle, guardava quella figuretta minuscola che correva e saltellava come un ciuffo di lanugine del cardo portato dal vento sopra l'erba già oscurata, sotto gli alberi.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
Le tombe di Atuan ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
Sedeva accanto a suo padre, presso il bacino di irrigazione. Ali color del
fuoco
solcavano l'aria del crepuscolo, scendendo a fior d'acqua. Tremuli cerchi si allargavano, s'incrociavano, scemavano sull'immobile specchio d'acqua. «Cos'è che agita così l'acqua?» chiese sottovoce, intimidito dal mistero, e il padre sottovoce gli rispose, «Sono gli araha che la sfiorano per bere». Allora comprese che al centro di ogni cerchio c'era una brama, una sete. Poi fu l'ora di tornare a casa, e lui corse innanzi a suo padre, immaginando di essere un araha in volo nel crepuscolo verso l'alta città dalle finestre illuminate.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
Il giorno del perdono - Un uomo del popolo ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
Come molti pachistani, il fatto che parte delle regioni tribali della nostra terra siano state cedute ai terroristi per me è causa di dolore. C'è chi crede che attraverso cessate-il-
fuoco
e trattati di pace si potrà riportare gli estremisti nel mainstream, e renderli moderati. Ma in Pakistan ogni cessate-il-
fuoco
e trattato di pace non ha fatto che incoraggiare militanti e terroristi.
Benazir Bhutto
Cit. da
la Repubblica, 1 settembre 2007
Frasi di Benazir Bhutto
Amore vuole amore;
fuoco
vuole
fuoco
.
Gemma Galgani
Gemma Galgani
Quando mangi la carne o le uova di queste galline
[da allevamento intensivo]
, dunque, tu mangi rabbia e frustrazione. Perciò sii consapevole: fai attenzione a quello che mangi. Se mangi rabbia, diventerai rabbia ed esprimerai rabbia. Se mangi disperazione, esprimerai disperazione. Se mangi frustrazione, esprimerai frustrazione.
Thich Nhat Hanh
Cit. da
Spegni il
fuoco
della rabbia
Agile e solo vien di colle in colle
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quasi accennando l'arduo cipresso.
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Forse Francesca temprò qui li ardenti
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occhi al sorriso?
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Sta l'erta rupe, e non minaccia: in alto
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guarda, e ripensa, il barcaiol, torcendo
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l'ala de' remi in fretta dal notturno
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Adria: sopra
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fuma il comignol del villan, che giallo
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mesce frumento nel fervente rame
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là dove torva l'aquila del vecchio
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Guido covava.
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Ombra d'un fiore è la beltà, su cui
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bianca farfalla poesia volteggia:
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eco di tromba che si perde a valle
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è la potenza.
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Fuga di tempi e barbari silenzi
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vince e dal flutto de le cose emerge
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sola, di luce a' secoli affluenti
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faro, l'idea.
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Ecco la chiesa. E surse ella che ignoti
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servi morian tra la romana plebe
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quei che fûr poscia i Polentani e Dante
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fecegli eterni.
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Forse qui Dante inginocchiossi? L'alta
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fronte che Dio mirò da presso chiusa
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entro le palme, ei lacrimava il suo
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bel San Giovanni;
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e folgorante il sol rompea da' vasti
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boschi su' l mar. Del profugo a la mente
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ospiti batton lucidi fantasmi
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dal paradiso:
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mentre, dal giro de' brevi archi l'ala
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candida schiusa verso l'oriente,
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giubila il salmo In exitu cantando
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Israel de Aegypto.
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Itala gente da le molte vite,
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dove che albeggi la tua notte e un'ombra
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vagoli spersa de' vecchi anni, vedi
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ivi il poeta.
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Ma su' dischiusi tumuli per quelle
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chiese prostesi in grigio sago i padri,
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sparsi di turpe cenere le chiome
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nere fluenti
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al bizantino crocefisso, atroce
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ne gli occhi bianchi livida magrezza,
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chieser mercé de l'alta stirpe e de la
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gloria di Roma.
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Da i capitelli orride forme intruse
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a le memorie di scalpelli argivi,
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sogni efferati e spasimi del bieco
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settentrione,
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imbestiati degeneramenti
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de l'oriente, al guizzo de la fioca
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lampada, in turpe abbracciamento attorti,
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zolfo ed inferno
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goffi sputavan su la prosternata
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gregge: di dietro al battistero un fulvo
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picciol cornuto diavolo guardava
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e subsannava.
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Fuori stridea per monti e piani il verno
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de la barbarie. Rapido saetta
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nero vascello, con i venti e un dio
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ch'ulula a poppa,
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fuoco
saetta ed il furor d'Odino
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su le arridenti di due mari a specchio
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moli e cittadi a Enosigeo le braccia
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bianche porgenti.
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Ahi, ahi! Procella d'ispide polledre
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àvare ed unne e cavalier tremendi
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sfilano: dietro spigolando allegra
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ride la morte.
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Gesú, Gesú! Spalancano fa tetra
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bocca i sepolcri: a' venti a' nembi al sole
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piangono rese anch'esse de' beati
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màrtiri l'ossa.
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E quel che avanza il Vínilo barbuto,
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ridiscendendo da i castelli immuni,
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sparte - reliquie, cenere, deserto -
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con l'alabarda.
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Schiavi percossi e dispogliati, a voi
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oggi la chiesa, patria, casa, tomba,
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unica avanza: qui dimenticate,
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qui non vedete.
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E qui percossi e dispogliati anch'essi
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i percussori e spogliatori un giorno
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vengano. Come ne la spumeggiante
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vendemmia il tino
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ferve, e de' colli italici la bianca
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uva e la nera calpestata e franta
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sé disfacendo il forte e redolente
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vino matura;
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qui, nel conspetto a Dio vendicatore
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e perdonante, vincitori e vinti,
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quei che al Signor pacificò, pregando,
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Teodolinda,
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quei che Gregorio invidiava a' servi
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ceppi tonando nel tuo verbo, o Roma,
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memore forza e amor novo spiranti
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fanno il Comune.
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Salve, affacciata al tuo balcon di poggi
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tra Bertinoro alto ridente e il dolce
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pian cui sovrasta fino al mar Cesena
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donna di prodi,
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salve, chiesetta del mio canto! A questa
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madre vegliarda, o tu rinnovellata
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itala gente da le molte vite,
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rendi la voce
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de la preghiera: la campana squilli
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ammonitrice: il campanil risorto
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canti di clivo in clivo a la campagna
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Ave Maria.
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Ave Maria! Quando su l'aure corre
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l'umil saluto, i piccioli mortali
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scovrono il capo, curvano la fronte
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Dante ed Aroldo.
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Una di flauti lenta melodia
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passa invisibil fra la terra e il cielo:
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spiriti forse che furon, che sono
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e che saranno?
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Un oblio lene de la faticosa
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vita, un pensoso sospirar quiete,
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una soave volontà di pianto
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l'anime invade.
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Taccion le fiere e gli uomini e le cose,
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roseo 'l tramonto ne l'azzurro sfuma,
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mormoran gli alti vertici ondeggianti
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Ave Maria.
Giosuè Carducci
Titolo della poesia:
La chiesa di Polenta
Frasi di Giosuè Carducci
Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l'onore e ogni benedizione.
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A te solo, Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.
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Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu tramite lui ci illumini. E lui è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia Altissimo la tua importanza.
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Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle.
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Lodato sii, mio Signore, per fratello vento, e per l'aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno, ogni tempo tramite il quale alle creature dai sostentamento.
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Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
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Lodato sii mio Signore, per fratello
fuoco
, attraverso il quale illumini la notte. È bello, giocondo, robusto e forte.
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|
Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: produce diversi frutti variopinti, con fiori ed erba.
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Lodato sii mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, e sopportano malattie e sofferenze.
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Beati quelli che sopporteranno ciò serenamente, perché dall'Altissimo saranno premiati.
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Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.
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Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà. La seconda morte, non farà loro alcun male.
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Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.
San Francesco d'Assisi
Titolo della poesia:
Cantico delle creature (Cantico di Frate Sole)
Frasi di San Francesco d'Assisi
I Monti ritti nella Nebbia -
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Le Valli bloccate giù in basso
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E in moto o in attesa a loro scelta
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Il Fiume e il Cielo.
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A riposo era il Sole -
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I suoi interessi di
Fuoco
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Un po' sottratti allo sguardo -
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Il Crepuscolo rivelava la Guglia.
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Così soffice sulla Scena
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L'Atto della sera calò
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Che sentimmo quanto intima cosa
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Fosse l'Invisibile.
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* * *
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The Mountains stood in Haze -
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The Valleys stopped below
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And went or waited as they liked
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The River and the Sky.
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At leisure was the Sun -
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His interests of Fire
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A little from remark withdrawn -
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The Twilight spoke the Spire.
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So soft upon the Scene
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The Act of evening fell
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We felt how neighborly a thing
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Was the Invisible.
Emily Dickinson
Frasi di Emily Dickinson
[«Che cosa serve a un calciatore per arrivare in alto?»]
Sapersi sacrificare. Io ho rinunciato a tante cose, a uscire il sabato sera, a fare tardi con gli amici. Andavo a letto alle 20 quando avevo la partita il giorno seguente.
[...]
Ci sono tanti giocatori di talento che non arrivano in cima perché non hanno la capacità di dire no a tante cose. Io devo molto ai miei genitori in questo senso, perché a 17-18 anni il copri
fuoco
era alle 22.30, mentre i miei amici tornavano all'una. Sono cresciuto in un quartiere operaio, con un ambiente particolare, casini dalla mattina alla sera. I miei genitori mi hanno aiutato molto, gli sarò sempre grato per questo.
Lorenzo Insigne
Cit. da
Repubblica.it, intervista, 15 febbraio 2017
Frasi di Lorenzo Insigne
C'era una volta una coppia di giovani fidanzati che si fermò ad ammirare le pietre preziose esposte nella vetrina di una gioielleria. Entrati nel negozio venero incantati da diamanti, zaffiri e smeraldi che il gioielliere mostrò loro.
La coppia stava cercando una pietra che rappresentasse simbolicamente il loro amore. Il loro sguardo cadde su una pietra modesta, scura e senza splendore. Il gioielliere lesse la domanda nei loro occhi. E spiegò:
Questo è un opale: è fatto di silice, polvere e sabbia del deserto, e deve la sua bellezza ad un difetto invece che alla sua perfezione. L'opale è una pietra con il cuore spezzato, poiché è pieno di minuscole fessure che permettono all'aria di penetrare all'interno. L'aria, poi, rifrange la luce, e il risultato è che l'opale possiede delle sfumature così incantevoli da essere chiamato "lampada di
fuoco
", perché ha dentro il soffio di Dio.
Poi il gioielliere prese la pietra e la strinse forte avvolgendola con tutta la sua mano. Continuò:
Un opale perde la sua lucentezza se viene messo in un posto freddo e buio, ma torna ad essere luminoso quando è scaldato dal tepore di una mano oppure è illuminato dalla luce.
L'uomo aprì la mano.
La pietra era un palpito di luce tenera, morbida, carezzevole.
Quella fu la pietra acquistata dai giovani innamorati.
Morale
Quando l'argento o l'ottone si ossidano possiamo pulirli con un prodotto apposito, strofinandoli energicamente. Cosa possiamo fare quando abbiamo bisogno di ridare lucentezza alla nostra vita? Per certi aspetti possiamo paragonarci ad un opale: acquistiamo colore e lucentezza solo quando siamo riscaldati dall'amore.
Da:
Gli innamorati, le pietre preziose e l'opale
Le macchine veloci non le ho guidate mai | ma ho fatto certi botti in vita mia, | mi dici volta pagina e vedrai ti passerà | e ho dato
fuoco
alla mia libreria.
Coez
Cit. da
Ti sposerai
Frasi di Coez
Nonna
: Siamo stanchi di questo andirivieni! Lei dà scandalo! Ieri ne ho contati quattro e non tre! Quattro!
Mara
: Ma che mi ci vuol mettere, il copri
fuoco
?! Il tassametro?! Tre sì e quattro no?!
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Distesa d'acqua scintilli
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sotto un fulmine lascivo
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il mio pensiero azzurro e nero.
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Cammini per il bosco del mio sangue
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alberi odorosi di seme
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alberi bianchi alberi neri.
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Abiti un rubino
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istante incandescente
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goccia di
fuoco
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incastonata nella notte
|
corpo senza limiti
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in un'alcova minuta.
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Il mare ti solleva fino al grido più bianco
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l'edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca
|
il mare ti squarcia strappandoti gli occhi
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torre di sabbia che si sgretola
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i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono
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galli neri
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cantano la tua morte e la tua resurrezione.
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|
Sul bosco carbonizzato
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passa il sole con un'ascia
Octavio Paz
Titolo della poesia:
Acqua e vento
Frasi di Octavio Paz
L'amore
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è lama? è
fuoco
?
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Più quietamente - perché tanta enfasi?
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E' dolore che è conosciuto come
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gli occhi conoscono il palmo della mano
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come le labbra sanno
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del proprio figlio il nome.
Marina Cvetaeva
Frasi di Marina Cvetaeva
E bada Pinocchio, non fidarti mai troppo di chi sembra buono e ricordati che c'è sempre qualcosa di buono in chi ti sembra cattivo.
Carlo Collodi
Cit. da
Pinocchio
Frasi di Carlo Collodi
Ok piccolo D. È come nelle prove. A parte le luci, la musica, il
fuoco
e il pubblico... ce la puoi fare!
Max Medici
Dal film:
Dumbo 2019
Scheda film e trama
Frasi del film
[...]
In sogno gli erano apparse delle creature che non aveva mai visto prima. Non parlavano. Gli sembrava che fossero acquattate accanto alla brandina mentre dormiva e che al suo risveglio si fossero dileguate. Si voltò a guardare il bambino. Forse per la prima volta, capì che ai suoi occhi lui era un alieno. Un essere venuto da un pianeta che non esisteva più. Le storie che raccontava erano sospette. Non poteva ricostruire il mondo perduto per compiacerlo senza trasmettergli anche il dolore della perdita, e pensò che forse il bambino lo sapeva meglio di lui. Cercò di mettere a
fuoco
il sogno ma non ci riuscì. Ne conservava solo la sensazione. Su cosa? Sul fatto che non poteva riaccendere nel cuore del bambino ciò che era ormai cenere nel suo. Anche ora, una parte di lui rimpiangeva di aver trovato quel rifugio. Una parte di lui continuava a desiderare la fine.
Cormac McCarthy
Cit. da
La strada
Frasi di Cormac McCarthy
[...]
e gli si sedette accanto abbracciandolo e scompigliandogli i capelli davanti al
fuoco
perché asciugassero. Tutto questo come un rituale antico. Così sia. Evoca le forme. Quando non ti resta nient'altro imbastisci cerimoniali sul nulla e soffiaci sopra.
Cormac McCarthy
Cit. da
La strada
Frasi di Cormac McCarthy
Dopo che è morto ho fatto due sogni su di lui. Il primo non me lo ricordo tanto bene, lo incontravo in città da qualche parte e mi regalava dei soldi e mi pare che lì perdevo. Ma nel secondo sogno era come se fossimo tornati tutti e due indietro nel tempo, io ero a cavallo e attraversavo le montagne di notte. Attraversavo un passo in mezzo alle montagne. Faceva freddo e a terra c'era la neve, lui mi superava col suo cavallo e andava avanti. Senza dire una parola. Continuava a cavalcare, era avvolto in una coperta e teneva la testa bassa, e quando mi passava davanti mi accorgevo che aveva in mano una fiaccola ricavata da un corno, come usava ai vecchi tempi, e io vedevo il comò alla lu ce della fiamma. Era del colore della luna. E nel sogno sapevo che stava andando avanti per accendere un
fuoco
da qual che parte in mezzo a tutto quel buio e a quel freddo, e che quando ci sarei arrivato l'avrei trovato ad aspettarmi. E poi mi sono svegliato.
Cormac McCarthy
Cit. da
Non è un paese per vecchi
Frasi di Cormac McCarthy
Quattro volte ho fatto la pista. I migliori momenti della mia vita. I migliori. Essere in giro. Vedere nuovi paesi. Non c'è niente di più bello al mondo. E mai ci sarà. Starsene seduti la sera intorno al
fuoco
, con il bestiame tranquillo e niente vento. Versarti il caffè. Sentire i vecchi cowboy che raccontano le loro storie. Buone storie, pure. Arrotolarti una sigaretta. Dormire. Un bel dormire come quello che non c'è mai stato. Mai.
Cormac McCarthy
Cit. da
Città della pianura
Frasi di Cormac McCarthy
Presso quel
fuoco
c'erano uomini i cui occhi riflettevano la luce come carboni ardenti conficcati nel cranio e uomini i cui occhi rimanevano opachi, ma gli occhi del nero si aprivano come corridoi attraverso i quali una notte nuda e primordiale viaggiava da ciò che di essa già si era consumato a ciò che era di là da venire.
Cormac McCarthy
Cit. da
Meridiano di sangue
Frasi di Cormac McCarthy
Eccolo, il ragazzino. È pallido e magro, indossa una camicia di lino lisa e sbrindellata. Attizza il
fuoco
nel retrocucina. Fuori si stendono campi arati, scuri e cosparsi di chiazze di neve, e poi boschi più scuri che celano ancora i pochi lupi rimasti. I suoi sono noti come taglialegna e venditori d'acqua, ma in realtà suo padre era maestro di scuola. Sdraiato, ubriaco, cita versi di poeti i cui nomi sono ormai andati perduti. Il ragazzo si rannicchia accanto al
fuoco
e lo guarda.
Cormac McCarthy
Cit. da
Meridiano di sangue ‐ Incipit
Frasi di Cormac McCarthy
Accendeva il
fuoco
nelle valli riparate e di notte si inoltrava talvolta a piedi nell'erba alta per poi coricarsi a terra tra il silenzio del mondo a osservare il firmamento splendente. In quelle notti, ritornando al
fuoco
, pensava spesso a Boyd, lo pensava seduto proprio davanti a un
fuoco
come il suo, in un paese come quello. Il
fuoco
nella bajada era poco più che un mucchio di carboni attizzati che, nascosti nel terreno, rompevano l'oscurità come una finestrella segreta aperta sul nocciolo infuocato della terra. Gli sembrava di essere un neonato. Come se fosse morto anni prima e da quel momento non fosse altro che un altro essere privo di storia, privo di una vita futura immaginabile.
Cormac McCarthy
Cit. da
Oltre il confine
Frasi di Cormac McCarthy
In quell'altopiano selvaggio rimase a lungo coricato al freddo e al buio ad ascoltare il vento e a guardare le ultime scintille del
fuoco
che si spegneva e le crepe rosse nei carboni di legna che si spezzavano lungo venature inattese. Come se dal legno che si consumava emergessero geometrie nascoste, il cui ordine poteva venire completamente rivelato soltanto, così va il mondo, nel buio e nella cenere.
Cormac McCarthy
Cit. da
Oltre il confine
Frasi di Cormac McCarthy
Noi siamo buoni... e portiamo il
fuoco
.
L'uomo
Dal film:
The Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Il bambino
: Noi non mangeremo mai nessuno, vero?
L'uomo
: No, certo che no.
Il bambino
: Nemmeno se avessimo tanta fame?
L'uomo
: No.
Il bambino
: Nemmeno se morissimo di fame?
L'uomo
: Moriamo già di fame!
Il bambino
: Perché noi siamo i buoni...
L'uomo
: Sì!
Il bambino
: E portiamo il
fuoco
.
L'uomo
: Sì.
Dal film:
The Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Quello che il
fuoco
non distrugge, indurisce.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
Come se mi importasse | vorrei che da 'ste casse uscisse
fuoco
| a rogo le masse | un pogo di corpi in fiamme | sto qui che fumo l'Erba di Grace | e faccio il Rap sulla drum'n'bass
Salmo
Cit. da
L'erba di Grace
Frasi di Salmo
Vedrai che andrà meglio domani al risveglio | la faccia coperta di segni | Quando tutto va a
fuoco
ti sputano addosso pensando di spegnere incendi
Salmo
Cit. da
Il messia
Frasi di Salmo
C'è molto di immortale in questa figura di donna medievale. I draghi non ci sono più, e nemmeno i cavalieri, ma lei ancora aleggia tra noi, ha regnato in molti castelli della prima epoca vittoriana ed è stata regina di molte canzoni di quel periodo. È bello proteggerla nelle pause tra un affare e l'altro, è bello renderle omaggio quando ha preparato una buona cena. Ma ahimè! Quella creatura va degenerando. Anche nel suo cuore spuntano strani desideri. Anche lei si è innamorata della forza dei venti, degli orizzonti ampi e delle verdi distese del mare. Anche lei ha cominciato a conoscere le vie del mondo, ha visto com'esso è pieno di ricchezza, di bellezza e di guerre ‐ una crosta radiosa, costruita attorno a un
fuoco
centrale, che ruota verso una prospettiva di cieli in fuga. Gli uomini sostengono che è lei a ispirarli, e intanto si muovono gioiosamente sulla superficie, fanno piacevolissimi incontri con altri uomini; felici non perché sono maschi, ma perché sono vivi. Ma prima che lo spettacolo finisca lei vorrebbe rinunciare al nobile titolo di Eterno Femminino e parteciparvi col proprio io transitorio.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Camera con vista
Frasi di Edward Morgan Forster
Ora mi degraderebbe sposare Heathcliff, così non saprà mai quanto io lo ami: e non perché sia bello, Nelly, ma perché lui è più me stessa di quanto non lo sia io. Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono la medesima cosa; e quella di Linton è diversa quanto un raggio di luna da un lampo, o il gelo dal
fuoco
.
[cap. IX]
Emily Bronte
Cit. da
Cime tempestose
Frasi di Emily Brontë
Jean
: Ho visto la fine del mondo! Potevo sentire la morte di tutto!
Xavier
: Era solo un incubo...
Jean
: No, sembrava reale!
Xavier
: Lo so, la tua mente è la più potente che abbia mai visto, può autoconvincersi.
Jean
: No, no! Non è solo lettura del pensiero o telecinesi, è qualcos'altro! Come... un oscuro potere dentro e si alimenta come un
fuoco
... Credevo di stare meglio!
Xavier
: Starai meglio, starai meglio. Devi avere pazienza...
Jean
: No, tu non sai che vuol dire temere di chiudere gli occhi, sentirti in trappola dentro la tua testa!
Xavier
: Io credo di sì. Non molto tempo fa anch'io ero afflitto da voci, con le loro sofferenze, le loro pene, i loro segreti.
Jean
: Temo che un giorno potrei fare del male a qualcuno...
[1]
Dal film:
X-Men - Apocalisse
Scheda film e trama
Frasi del film
Sto segnando da tempo con croci di
fuoco
|
l'atlante bianco del tuo corpo.
|
La mia bocca era un ragno che passava nascondendosi.
|
In te, dietro te, timoroso, assetato.
|
|
Storie da raccontarti sulla riva del crepuscolo
|
bambola triste e dolce, perché non fossi triste.
|
Un cigno, un albero, qualcosa di lontano e di felice.
|
Il tempo dell'uva, il tempo maturo e fruttifero.
|
|
Io che vissi nel porto da dove ti amavo.
|
La solitudine attraversata dal sogno e dal silenzio.
|
Rinchiuso tra il mare e la tristezza.
|
Silenzioso, delirante, tra due gondolieri immobili.
|
|
Tra le labbra e la voce, qualcosa va morendo.
|
Qualcosa con ali d'uccello, qualcosa d'angoscia e d'oblio.
|
Così come le reti non trattengono l'acqua.
|
Bambola mia, restano appena gocce che tremano.
|
Tuttavia qualcosa canta tra queste parole fugaci.
|
Qualcosa canta, qualcosa sale fino alla mia avida bocca.
|
|
Oh poterti celebrare con tutte le parole della gioia.
|
Cantare, ardere, fuggire, come un campanile nella mani di un pazzo.
|
|
Triste tenerezza mia, cosa diventi d'improvviso?
|
Quando son giunto al vertice più ardito e freddo
|
il mio cuore si chiude come un fiore notturno.
|
|
* * *
|
|
[He ido marcando con cruces de fuego
|
el atlas blanco de tu cuerpo.
|
Mi boca era una araña que cruzaba escondiéndose.
|
En ti, detrás de ti, temerosa, sedienta.
|
Historias que contarte a la orilla del crepúsculo,
|
muñeca triste y dulce, para que no estuvieras triste.
|
Un cisne, un árbol, algo lejano y alegre.
|
El tiempo de las uvas, el tiempo maduro y frutal.
|
Yo que viví en un puerto desde donde te amaba.
|
La soledad cruzada de sueño y de silencio.
|
Acorralado entre el mar y la tristeza.
|
Callado, delirante, entre dos gondoleros inmóviles.
|
Entre los labios y la voz, algo se va muriendo.
|
Algo con alas de pájaro, algo de angustia y de olvido.
|
Así como las redes no retienen el agua.
|
Muñeca mía, apenas quedan gotas temblando.
|
Sin embargo, algo canta entre estas palabras fugaces.
|
Algo canta, algo sube hasta mi ávida boca.
|
oh poder celebrarte con todas las palabras de alegría.
|
Cantar, arder, huir, como un campanario en las manos de un loco.
|
Triste ternura mía, qué te haces de repente?
|
Cuando he llegado al vértice más atrevido y frío
|
mi corazón se cierra como una flor nocturna.]
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Sto segnando da tempo
Frasi di Pablo Neruda
Nella sua fiamma mortale la luce ti avvolge.
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Assorta, pallida, dolente, adagiata così
|
contro le antiche spirali del crepuscolo
|
che intorno a te gira.
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Muta, amica mia,
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sola nella solitudine di quest'ora di morte
|
e piena delle tante vite del
fuoco
,
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erede pura del giorno distrutto.
|
Dal sole cade un grappolo sul tuo vestito scuro.
|
Le grandi radici della notte
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crescono improvvise dalla tua anima,
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e riaffiorano in superficie le cose in te celate,
|
così che un popolo pallido e azzurro
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da te appena generato si nutre.
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Oh solenne e feconda e magnetica schiava
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del cerchio che in nero e oro succede:
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fiera, cerca e trova una creazione tanto viva
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che i suoi fiori soccombono, e di tristezza è piena.
|
|
* * *
|
|
[En su llama mortal la luz te envuelve.
|
Absorta, pálida doliente, así situada
|
contra las viejas hélices del crepúsculo
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que en torno a ti da vueltas.
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Muda, mi amiga,
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sola en lo solitario de esta hora de muertes
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y llena de las vidas del fuego,
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pura heredera del día destruido.
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Del sol cae un racimo en tu vestido oscuro.
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De la noche las grandes raíces
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crecen de súbito desde tu alma,
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y a lo exterior regresan las cosas en ti ocultas
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de modo que un pueblo pálido y azul
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de ti recién nacido se alimenta.
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Oh grandiosa y fecunda y magnética esclava
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círculo que en negro y dorado sucede:
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erguida, trata y logra una creación tan viva
|
que sucumben sus flores, y llena es de tristeza.]
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Nella sua fiamma mortale la luce ti avvolge
Frasi di Pablo Neruda
L'amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è
fuoco
che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s'è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è esso? Una follia segreta, fiele che strangola e dolcezza che sana.
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Commenti:
1
Frasi di William Shakespeare
Non crederei a una tua parola neanche se te la stampassi a
fuoco
sulla fronte!
[a Ernie Malone]
Dorothy Shaw
Dal film:
Gli uomini preferiscono le bionde
Scheda film e trama
Frasi del film
[Simon Berish]
«Cosa c'è nel
fuoco
, Michael?»
Sul volto del prigioniero apparve un sorriso sinistro. «Tutto ciò che uno vuole vedere.»
Donato Carrisi
Cit. da
L'ipotesi del male
Frasi di Donato Carrisi
Freddie Mercury
: Voglio dare una festa.
Paul Prenter
: Ok, chi vuoi invitare?
Freddie
: Molta gente. Dai uno scossone all'albero dei fenomeni da circo e invita tutti quelli che cadono a terra... nani, giganti, maghi, selvaggi delle tribù zulu, contorsionisti, mangia
fuoco
e preti: avremo bisogno di confessarci.
Dal film:
Bohemian Rhapsody
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli imperialisti americani hanno stretto il nostro territorio in un cerchio di
fuoco
, massacrato i suoi innocenti abitanti e ancora occupano la parte sud della nostra patria. Non sono perciò stesso nostri nemici giurati?
[Eliminazione del dogmatismo e del formalismo e il costruirsi dello Juché nel lavoro ideologico, dal discorso del 28 dicembre 1955]
Kim Il-sung
Frasi di Kim Il-sung
C'è un bel sole, onde di schiuma
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e sabbia fine e Pilar
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vuole andare a sfoggiare
|
il suo cappellino con la piuma
|
|
Guarda che bimba divina
|
grida il padre e poi la bacia
|
Vai libera passerottina
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e riportami la sabbiolina!
|
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Io vado con la mia bambina
|
Dice la mamma premurosa.
|
Ma non macchiare con la sabbia
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le tue scarpettine rosa!
|
|
Andarono nel giardino,
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nel vialetto con il tiglio,
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la mamma colse una rosa
|
e Pilar scelse un bel giglio.
|
|
Lei è pronta per il gioco
|
con cerchio, secchio e paletta.
|
Il secchio è color violetta
|
e il cerchio è color del
fuoco
.
|
|
Vengono a vederle passare,
|
nessuno le lascia partire.
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La mamma si mette a ridere
|
ma un vecchio si mette a piangere.
|
|
L'aria fresca spettina
|
Pilar che viene e va
|
e spiritosa domanda Mamà!
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ma tu lo sai chi è una regina?
|
|
E se torneranno di sera
|
dalla riva del mare,
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per la mamma e per Pilar
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papà il calesse manderà.
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La spiaggia è proprio bella.
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Tutto il mondo si incontra lì.
|
Porta gli occhiali la nonna
|
della francesina Magalì
|
|
C'è Alberto il militare
|
che ha guidato la processione
|
con il tricorno e il bastone
|
e ha spinto una barca nel mare.
|
|
Che cattiva Maddalena
|
con i suoi nastri e nastrini
|
che sotterra quella povera
|
bambola senza i piedini!
|
|
Conversano là sui cuscini
|
sedute con i cavalieri
|
le signore come fiori
|
all'ombra degli ombrellini.
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|
Però con quel modo di fare
|
è tanto serio e triste il mare.
|
È più allegro laggiù, là avanti,
|
dove vanno tutti quanti!
|
|
Si dice che il mare canta
|
meglio laggiù, nel popolare.
|
e che la sabbia è più bianca
|
dove le bimbe sole possono stare.
|
|
Pilar corre dalla sua Mamà:
|
Mamà, io sarò buona, tanto buona,
|
Lasciami andare sola sulla riva
|
Laggiù dove mi vedi, un pò più in là...
|
|
Questa bambina capricciosa!
|
Tutti i giorni mi fa arrabbiare!
|
Vai, ma sta attenta a non sporcare
|
quelle tue scarpettine rosa!
|
|
Le giunge ai piedi la schiuma.
|
Gridano allegre tutte e due.
|
Se ne va dicendo Addio!
|
Quella con cappellino con la piuma.
|
|
Va laggiù molto lontano
|
dove l'acqua è più benefica,
|
dove si siedono i poveri
|
dove si siedono i vecchi.
|
|
Andò la bambina a giocare,
|
la spuma bianca calò
|
e passò il tempo e passò
|
un aquila sopra il mare.
|
|
E mentre il sole tramontava
|
dietro la duna dorata
|
giunse zitto un cappellino
|
che sulla sabbia camminava.
|
|
Fatica tanto, fa fatica
|
a camminare... ma che cos'ha
|
Pilar che cammina così, cos'ha
|
che viene a testa bassa sino qua?
|
|
Lo sa bene la bella Mamà
|
Perché fatica tanto ad andare:
|
Le tue scarpette rosa Pilar?
|
Dove le hai messe? Dimmelo già!
|
|
Ahi cattiva! ma dove saranno?
|
Dimmi dove, Pilar! Signora
|
Dice una donna piangendo,
|
Sono qui! Guardi! Qui stanno!
|
|
Io ho una bimba malata
|
che piange nella stanza oscura
|
e la porto sulla riva del mare
|
a vedere il sole, a riposare.
|
|
Ieri notte sognò e sognò
|
con il cielo e udì un canto.
|
mi ha fatto paura, ne ho pianto
|
l'ho portata e s'addormentò.
|
|
Con quei minuti braccini
|
stava come abbracciando
|
e io guardando e guardando
|
quei suoi scalzi piedini.
|
|
Mi giunse vicino la schiuma,
|
alzai gli occhi e vidi
|
questa bambina davanti a me,
|
col suo cappellino con la piuma.
|
|
Sembra proprio come dipinta
|
la tua bambina. Sembra finta.
|
Vuole giocare? Volesse!
|
Perché non ha le scarpette?
|
|
La guardò, le prese le manine,
|
i freddi piedini le toccò.
|
Oh, prendi le mie scarpine!
|
Io ne ho tante! Troppe ne ho!
|
|
Non so bene bella signora
|
Che cosa è successo allora.
|
Su quei nudi piedini le pose
|
quelle scarpette come due rose.
|
|
Si videro apparire i fazzoletti
|
Di una russa e di un'inglese
|
e la nonna di Magalí
|
si tolse gli occhiali lì per lì.
|
|
La Mamà aperse le braccia
|
e strinse al petto Pilar.
|
Prese la giacca sciupata
|
senza nastri, malandata.
|
|
Tutto lo vuole sapere
|
sulla malata la Mamà.
|
Non vuole sapere che piange
|
quella donna per la povertà
|
|
Sì Pilar, daglielo e anche quello!
|
Il tuo mantello, il tuo anello!
|
Le diede il denaro, ogni cosa,
|
un bacio e poi anche la rosa.
|
|
Tornano zitte e stanche
|
alla casa col giardino
|
Pilar sta seduta sul cuscino
|
alla destra delle panche.
|
|
E dice una bella farfalla
|
che vide dalla tuberosa
|
custodire sotto una palla
|
di vetro le scarpettine rosa.
José Martí
Titolo della poesia:
Le scarpette rosa
Frasi di José Martí
Elizabeth
: Caro!
Dr. Frankenstein
: Cara!
Elizabeth
: Sorpreso?
Dr. Frankenstein
: Sorpreso.
Elizabeth
: Mi ami?
Dr. Frankenstein
: Se ti amo... Beh... vieni a letto.
Elizabeth
: Caro!
Dr. Frankenstein
: Hai viaggiato tutto il giorno, devi essere molto stanca. Lascia che paghi l'autista.
Igor
: Cara!
Elizabeth
: Che?
Igor
: Sorpresa?
Elizabeth
: Io? Sì.
Igor
: Mi ami?
Elizabeth
: Beh...
Igor
: Bene, vieni a letto.
Dr. Frankenstein
: Cara?
Elizabeth
: Sì.
Igor
: Silenzio, non diamo nell'occhio.
Dr. Frankenstein
: Pronta?
Elizabeth
: Sì, credo... sì. Credo di essere un po' stanca dopotutto.
Dr. Frankenstein
: Vorrei presentarti ai miei assistenti: Inga e Aigor.
Elizabeth
: Molto lieta... molto lieta.
Dr. Frankenstein
: Questa è la mia finanziata Elizabeth.
Inga
: Oh, sono felice di la conoscere finalmente.
Dr. Frankenstein
: Finanziaria.
Elizabeth
: Mi scusi, carina, che cos'è che fa esattamente con lui?
Inga
: Beh, io assisto dottor Frankenstein in laboratorio, facciamo discussioni intellettuali, insomma. Ce ne stavamo facendo proprio una stupenda mentre lei stava arrivando qui.
Dr. Frankenstein
: Lascia, lascia perdere che facevamo.
Elizabeth
: Perché?
Dr. Frankenstein
: Aigor, vuoi aiutarmi a portare queste due.
Igor
: Certo, lei porta la bionda e io questa qui col turbante.
Elizabeth
: Oh...
Dr. Frankenstein
: Smettila, parlavo delle due valigie.
Igor
: Sì, padrone.
Dr. Frankenstein
: Signore, entriamo.
Igor
: Sarà una lunga notte, se le occorre aiuto con le ragazze...
Dr. Frankenstein
: Dentro!
Guardia
: Ah! Ah! Ah! Ora tu restare tranquillo. Ja. Perché noi due amici. Vero?
Mostro
: Mmm.
Guardia
: Cordiali e carini. In accordo come vecchi amici. Eh.
Mostro
: Mmm.
Guardia
: Cos'hai, paura di questa fiammella? Non può farti male, vedi, ah ah ah!
Mostro
: Mmm.
Guardia
: Strano mostro che sei. Eh, mamma aveva ragione. Bambini non devono mai giocare con
fuoco
, giusto? Se no si fanno la bua. Aaah!
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Mostro
: Aaah!
Dr. Frankenstein
: Giù! Presto, il sedativo! Dagli il sedativo! Si è addormentato!
Igor
: Su di me!
Dr. Frankenstein
: Io vado là dentro, dammi quella candela.
Inga & Igor
: No!
Frau Blücher
: Sì!
Dr. Frankenstein
: L'amore è l'unica cosa che può salvare quella povera creatura, e quindi io voglio convincerlo che egli è amato, sia pure a costo della mia stessa vita. Non importa quello che sentirete, non importa se io vi chiamo e vi prego, non importa se mi metterò a gridare in modo terribile. Voi non aprirete questa porta o distruggerete tutto ciò per cui ho lavorato, sono stato chiaro? Non aprite questa porta!
Inga
: Sì dottore.
Igor
: È stato un piacere conoscerla.
Mostro
: Aaah!
Dr. Frankenstein
: Fatemi uscire. Fatemi uscire. Tiratemi subito fuori di qui. Ma che diavolo vi succede? Stavo scherzando! Possibile che non capite quando uno scherza? Ah ah ah. Miseria schifosa, tiratemi fuori di qui! Aprite se non volete che vi schiacci la testa. Mamma!
Frau Blücher
: Nein!
Mostro
: Mmm!
Dr. Frankenstein
: Ehilà, bellissimo. Sei veramente un gran bel ragazzo, lo sai? La gente ride di te, la gente ti odia, ma perché ti odia? Solo perché è invidiosa! Guardate che amore di viso, e che sorriso simpatico. Vuoi che alluda alla tua forza fisica adesso? Tu vuoi che io decanti la potenza dei tuoi muscoli? Tu hai diritto al tuo posto nell'olimpo degli dei, tu sei un dio! E ascoltami bene: tu non sei cattivo, tu sei buono!
Mostro
: Aaah.
Dr. Frankenstein
: Sei così caro e buono, sei l'angelo della casa, sei tu l'amore di mamma e io voglio che il mondo sappia, una volta per tutte e senza nessun dubbio che noi lo amiamo. Io ti voglio insegnare, ti farò vedere come si cammina, si parla, ci si muove, si ragiona. Uniti, tu ed io daremo il più grandioso, essenziale contributo alla scienza dalla creazione del
fuoco
!
Inga
: Dottor Frankenstin, lei sta bene?
Dr. Frankenstein
: Il mio nome è Frankenstein!
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Helga
: Io ama mia bella fiorellina, fiorellina, fiorellina, io ama mia bella fiorellina, fiorelli...
Mostro
: Mmm.
Marito
: Quel mostro libero, dobbiamo tappare tutto! Grazie al cielo hai messo Helga a letto, con questa faccenda del mostro non voglio correre rischi, penso ancora all'altra volta.
Moglie
: Ma papi, io ti aveva detto che io doveva girare arrosto in forno tu non rammente. Io aveva detto a te di mettera Helga a...
Marito
: Tu non...
Helga
: Ora manda bacetto e fai ciao ciao.
Mostro
: Mmm.
Helga
: Oh, ora più niente restare. Cosa possiamo adesso gettare?
Marito
: Ma forse era in bagno quando hai guardato.
Moglie
: Ma... ma non ho nemmeno guardato sopra, credevo avevi guardato tu.
Marito
: Tu non hai guardato sopra?
Moglie
: Oh!
Helga
: Tu siede là! Tu siede là!
Abelardo
: Una visita, non chiedo altro. Un viandante che possa aiutarmi a passare qualche ora della mia vita solitaria.
Mostro
: Aaah!
Abelardo
: Grazie Signore, grazie.
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: No, no, no, no, no, non parlare, non parlare, non dire niente. Oh, mia gioia, premio del cielo. Tu devi essere stato il più alto della classe, mi chiamo Abelardo e vivo qui tutto solo. Tu come ti chiami?
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Non ho afferrato.
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Oh, perdonami, non ho capito che eri muto. Il cielo ha strani schemi, io un povero eremita cieco e tu... tu un muto. Un muto incredibilmente grande. Ma hai le mani gelate figlio mio, che ne diresti di una bella tazza di minestra, eh? Ah ah, vieni, vieni. Vedrai che starai meglio quando ti sarai rifocillato. Eh, io so cosa significa avere fame e freddo. Sì, sì, e com'è importante avere gentilezze da uno sconosciuto. Sei pronto per la zuppa?
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Allora porgimi la tazza. Eh, amico mio, amico mio, tu non sai quanto la tua visita significhi per me, per quanto tempo ho atteso la gioia della compagnia di un altro essere umano.
Mostro
: Aaah!
Abelardo
: A volte nella preoccupazione per le faccende di tutti i giorni tendiamo a dimenticare quelli che sono i piaceri semplici...
Mostro
: Aaah!
Abelardo
: ... che costituiscono la base della vera felicità, ah sì, sì, sì, sì, eh. E ora un po' di vino con la zuppa?
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Sì, sì, tieni. Aspetta! Un brindisi, un brindisi ad una lunga amicizia. Chissà quanta fame avevi, e adesso, adesso una piccola sorpresa, per una simile occasione avevo da parte dei... sigari. Ecco, tieni!
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Cosa? No, no, no, no, il
fuoco
è buono, è buono, ascolta, il
fuoco
, il
fuoco
è nostro amico. Guarda come faccio io, adesso ti mostro, eh? Ecco, hai visto? Hai il tuo sigaro? Fa' vedere, fa' vedere, bene. Guarda eh, ora tienlo così, non aspirare finché la punta non è rossa.
Mostro
: Uahhh! Mmm!
Abelardo
: Aspetta. Aspetta. Ma dove vai? Volevo offrirti anche una sambuca.
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Becchino
: Va bene, va bene, basta così per uomo come questo.
Dr. Frankenstein
: Stai giù! Vieni. Che lavoro schifoso!
Igor
: Potrebbe esser peggio.
Dr. Frankenstein
: E come?
Igor
: Potrebbe piovere!
Dr. Frankenstein
: Presto!
Agente
: Serve una mano?
Dr. Frankenstein
: Ah... No, grazie! Ne ho già una. Grazie infinite, lo stesso.
Agente
: Eine moment, signore. Io conosce tutti in questi paraggi, ma mai ho visto sua faccia prima di ora, vuole me dire chi è lei?
Dr. Frankenstein
: Sì, sono il dottor Frederick Fronkensteen, appena arrivato dall'America.
Agente
: Oh, ja, signore, mi avevano detto che era qui. Beh io sono l'agente Henry, piacere di la conoscere.
Dr. Frankenstein
: È davvero un piacere conoscerla.
Agente
: Ma lei è freddo come pezzo di ghiaccio, signore. Deve si scaldare davanti a un grande bello
fuoco
. E uno goccio di vecchia acquavite è proprio quello che lei ci vuole, signore.
Dr. Frankenstein
: Ha ragione, sì.
Agente
: Beh, si lei ha bisogno di me qualche volta, io sono a portata di mano.
Dr. Frankenstein
: Grazie infinite, agente.
Agente
: Ai suoi ordini signore, sempre.
Dr. Frankenstein
: Buonanotte agente.
Agente
: Buonanotte signore.
Dr. Frankenstein
: Oh, che vista tremenda. Che notte profonda e portentosa è questa. Con un tale esemplare per il corpo, tutto ciò che ci serve adesso è un cervello ugualmente stupendo. Tu sai cosa fare.
Igor
: Credo di avere capito tutto.
Dr. Frankenstein
: Bravo. Ma non... ma non ce l'avevi da questa parte.
Igor
: Cosa?
Dr. Frankenstein
: La... oh, non importa. Hai quel nome che ti ho dato?
Igor
: Sì, me lo sono scritto: H. Delbruck.
Dr. Frankenstein
: Hans Delbruck!
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Jake
: Eccolo là! Andiamo!
Elwood
: Scusi, mi sa dire, per favore, dov'è l'ufficio delle tasse della Contea Cook?
Guardia
: In fondo al corridoio, c'è l'ascensore. Salite al 102° piano.
Elwood
: Grazie, signore.
Capo Swat
: Scusi, ha visto due tizi con vestiti neri, cappelli neri, uno aveva una cartella nera?
Guardia
: Sì. Sono andati di là.
Capo Swat
: Grazie.
Elwood
: Reggi la porta. Andiamo.
Impiegato
: Desiderano?
Jake
: È qui che si pagano le tasse, vero?
Impiegato
: Sì.
Elwood
: Questi sono per le tasse di quest'anno dell'Orfanotrofio di Sant'Elena del Santo Sudario a Calumet City, Illinois.
Jake
: Cinquemila dollari. Sono tutti lì, amico.
Capo Swat
: State indietro!
Fuoco
!
Impiegato
: Ecco qui. La vostra ricevuta.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotti
: Presto, portate qui quelle transenne! I candelotti! I candelotti! Su! Mettete i chiodi!
Sala Operativa
: A tutte le unità. Segnalazione codice 10-7-9. È in atto un inseguimento. Una berlina Dodge color bianco e nero del 1974, diretta a sud sulla 4-7. Rispondete al segnale 10-7-9. A bordo del veicolo si trovano un certo Jake Blues e un certo Elwood Blues...
Capo Nazista
: Gruppenfuehrer!
Sala Operativa
: ... considerati soggetti estremamente pericolosi.
Elwood
: Ehi! Jake! Jake! Faccio una deviazione.
Mount
: Direzione sud, autostrada 4-7.
Mercer
: Salve! Mi passa il microfono? Grazie infinite. Hello, qui è l'auto... che auto siamo?
Mount
: Cinque-cinque.
Mercer
: Auto cinquantacinque. Siamo... siamo a cavallo, eh, eh, eh!
Poliziotti
: Aiuto, aiuto! Sono qui sotto! State calmi! Dammi una mano!
Sala Operativa
: Codice 10-7-9 sempre vigente. Il veicolo diretto a sud si sta avvicinando ai confini territoriali di Chicago. Il Comando consiglia di contattare i distretti di Chicago per intercettazione locale. Procedere con tutti i mezzi. Il ricorso alla violenza anche non necessaria per l'arresto dei Blues Brothers è ammesso e approvato.
Poliziotti
: Oooh!
Elwood
: Beh, questa deve essere la Lower Wacker Drive. Se i miei calcoli sono giusti, dovremmo essere nei paraggi di Piazza Onorevole Richard J. Daley.
Jake
: Dove c'è la statua di Picasso?
Elwood
: Sì.
Poliziotto
: Da quella parte! Figli di puttana!
Fuoco
!
Fuoco
a volontà!
Capo Nazista
: Eccoli là!
Elwood
: Oh, no!
Jake
: Che cos'è? La nebbia?
Elwood
: No, è il motore. È partito un pistone.
Jake
: Poi torna?
Elwood
: No.
Capo Nazista
: Più in fretta! Più veloce.
Gruppenfuehrer
: Oh, cazzo! Ti ho sempre amato.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
A coloro che sacrificano la propria vita perché altri possano continuare a vivere. Questo film è dedicato con gratitudine a tutti i vigili del
fuoco
del mondo.
[Voce fuori campo]
Dal film:
L'inferno di cristallo
Scheda film e trama
Frasi del film
Venisti con passi di sogno nel giardino
|
dove coloravo i miei pallidi poemi
|
ne l'ore taciturne del mattino.
|
|
Così: smorta come il fiore di zagara,
|
le mie mani non osarono toccarti.
|
|
La strada t'aveva dato il passo zingaresco,
|
l'occhio, vivo come i cieli de l'agosto
|
il sole, un tono acceso di moresco
|
sul marmo de la carne: un po' scomposto.
|
|
Ma tu sognasti il tempio di corallo,
|
ebbro d'avvinazzati, ne la luce azzurra
|
che torceva le colonne di cristallo,
|
le coppe d'agata rotte ne la suburra
|
|
al tuo nome divino: lussuria!
|
|
Ti pregai come un bimbo, stanco
|
di giocare col medesimo gingillo:
|
chiudimi nel sonno!
|
E mi bruciasti gli occhi
|
col
fuoco
dei capezzoli.
|
|
Ti chiesi acqua per le mie labbra bianche,
|
e per le mani che sentivo, ora,
|
lorde al tuo contatto.
|
Sul limitare del crepuscolo,
|
mi piegasti i ginocchi
|
dinanzi a pozze torbide di sangue.
|
|
Ma quando, una notte, ti dissi,
|
a mezza voce, col tremito dei malati d'amore:
|
non aprire al sole le porte,
|
ne la luce non ti sento mia;
|
nel giardino del silenzio
|
trasvolava appena
|
al chiaro della fontana una falena:
|
era il mio sogno buono di rinunzia.
|
|
Il tuo corpo s'era incenerito di piacere,
|
e ti credesti l'eletta, la meravigliosa amante
|
del solitario errante.
|
|
Non venne il sole;
|
e in ciò tu fosti amore,
|
solo per questo: avevi creduto alle mie parole.
|
|
Io non amavo te: baciavo la notte;
|
mi piaceva coglierti così: come un fiore nascosto
|
che si senta, solo, per il suo profumo.
|
|
Poi, non eri che l'ombra d'una mammola
|
ne l'ombra d'un cipresso: nulla!
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
La lussuria
Frasi di Salvatore Quasimodo
Un giorno tutti saremo felici.
|
Le lacrime, chi le ricorderà?
|
|
I bimbi scoveranno
|
nei vecchi libri
|
la parola "piangere"
|
e alla maestra in coro chiederanno:
|
"Signora, che vuol dire?
|
Non si riesce a capire".
|
|
Sarà la maestra,
|
una bianca vecchia
|
con gli occhiali d'oro,
|
e dirà loro:
|
"Così e così".
|
|
I bimbi lì per lì
|
non capiranno.
|
A casa, ci scommetto,
|
con una cipolla a fette
|
proveranno e riproveranno
|
a piangere per dispetto
|
e ci faranno un sacco di risate...
|
|
E un giorno tutti in fila,
|
andranno a visitare
|
il Museo delle lacrime:
|
io li vedo, leggeri e felici,
|
i fiori che ritrovano le radici.
|
|
Il Museo non sarà tanto triste:
|
non bisogna spaventare i bambini.
|
E poi, le lacrime di ieri
|
non faranno più male:
|
è diventato dolce il loro sale.
|
|
E la vecchia maestra narrerà:
|
"Le lacrime di una mamma senza pane...
|
le lacrime di un vecchio senza
fuoco
...
|
le lacrime di un operaio senza lavoro...
|
le lacrime di un negro frustato
|
perchè aveva la pelle scura..."
|
"E lui non disse nulla?"
|
"Ebbe paura?"
|
"Pianse una sola volta ma giurò:
|
una seconda volta
|
non piangerò".
|
|
I bimbi di domani
|
rivedranno le lacrime
|
dei bimbi di ieri:
|
del bimbo scalzo,
|
del bimbo affamato,
|
del bimbo indifeso,
|
del bimbo offeso, colpito, umiliato...
|
|
Infine la maestra narrerà:
|
"Un giorno queste lacrime
|
diventarono un fiume travolgente,
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lavarono la terra
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da continente a continente,
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si abbatterono come una cascata:
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così, così la gioia fu conquistata".
Gianni Rodari
Frasi di Gianni Rodari
Jana Cassidy
: In seguito ai fatti di Waco e Ruby Ridge, e alle polemiche sull'uso della forza nella repressione delle organizzazioni eversive, al Ministero della Giustizia si avverte la necessità di individuare al più presto i responsabili dei catastrofici danni arrecati alla cosa pubblica con attentati terroristici, nonché del pesante tributo di sangue che ne è conseguito. Restano ancora da chiarire molti dettagli, tuttavia il Ministro in persona ci sollecita a un'esauriente relazione sull'accaduto in modo da poter rilasciare una dichiarazione ufficiale. Risulta che cinque persone hanno perso la vita nell'esplosione. L'agente specia... L'agente speciale in capo Darius Michaud che stava tentando il disinnesco della bomba, tre vigili del
fuoco
di Dallas e un bambino. Vorrei dare inizio all'udienza della...
Mulder
: Domando scusa. I vigili del
fuoco
e il bambino si trovavano nell'edificio?
Cassidy
: Agente Mulder, visto il ritardo con cui si presenta all'udienza, la pregherei di aspettare fuori, così l'agente Scully ci potrà esporre la sua versione dei fatti senza che le venga inflitta la stessa mancanza di riguardo.
Mulder
: Il palazzo era sgombro, a quanto ne so.
Cassidy
: Aspetti il suo turno, agente Mulder. È pregato di uscire.
Walter S. Skinner
: Si sieda, stanno ancora interrogando l'agente Scully.
Mulder
: Riguardo a cosa?
Skinner
: Alla sua presenza in un edificio diverso dal presunto obiettivo.
Mulder
: Scully era con me.
Skinner
: Lei non si rende conto di cosa c'è in ballo. Danni materiali per quarantacinque milioni di dollari, cinque vittime e neanche un'ipotesi sui colpevoli. La versione che sta prendendo forma
è che si poteva evitare.
Mulder
: Vogliono dare la colpa a noi?
Skinner
: Agente Mulder, sappiamo entrambi che se si mette male, si mette male per l'FBI. Un capro espiatorio bisogna trovarlo.
Mulder
: Se è questo che vogliono, diano pure la colpa a me. Scully non c'entra.
Skinner
: In questo istante sta dicendo la stessa cosa di lei.
Mulder
: No, ho violato io il protocollo. Ho lasciato l'agente in capo a disinnescare da solo la bomba, ignorando una fondamentale regola tattica.
Skinner
: L'agente Scully sostiene d'averla costretta ad uscire...
Mulder
: No.
Skinner
: ... contro la sua volontà.
Mulder
: No.
Scully
: Vogliono lei, signore.
Skinner
: Grazie.
Mulder
: Non so cosa hai detto, ma non sei tenuta a proteggermi.
Scully
: Non ho detto altro che la verità.
Mulder
: Vogliono dividerci. Guai se glielo consentiamo.
Scully
: Purtroppo ci hanno già divisi. Le nostre vite si separano.
Mulder
: Cosa? Come sarebbe a dire?
Scully
: Dopodomani ho un altro incontro con la Commissione per l'assegnazione a un nuovo incarico.
Mulder
: Ma se ci hanno messi insieme loro!
Scully
: Semplicemente perché volevano che io invalidassi le tue indagini sul paranormale, però... credo che stavolta la posta in gioco sia più grossa.
Mulder
: Non è con te che ce l'hanno. Vogliono colpire me.
Scully
: Loro non c'entrano. Mulder, io ho rinunciato a una carriera in medicina perché ero intimamente convinta di poter dare il meglio di me stessa nel FBI, ma le cose hanno preso un'altra piega. E adesso, se... se per caso avessero intenzione di trasferirmi a Omaha, o a Cleveland, o in qualche altra sede periferica, è chiaro che il mio interesse per l'FBI non potrebbe più essere lo stesso. Non dopo le cose che ho visto e fatto.
Mulder
: Ti dimetti.
Scully
: Forse faresti bene a chiederti se anche in te qualcosa è cambiato.
Skinner
: Agente Mulder, tocca a lei.
Scully
: Ti chiedo perdòno. Mulder. In bocca al lupo.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Sì, d'accordo, restate lì. L'edificio è stato evacuato e ispezionato da cima a fondo, signore. Non c'è traccia di ordigni esplosivi, né di altri oggetti sospetti.
Darius Michaud
: Nell'ispezione avete impiegato i cani?
Agente
: Sì, signore.
Michaud
: Mandateceli di nuovo.
Agente
: Forza e coraggio! Si ricomincia!
Dana Katherine Scully
: Pronto, Mulder, sono io.
Fox William Mulder
: Dove sei?
Scully
: Sul tetto del palazzo.
Mulder
: Trovato qualcosa?
Scully
: No, macché, niente.
Mulder
: Che cos'hai?
Scully
: Non lo so, mi sono fatta dodici piani a piedi, sono accaldata, sto crepando di sete, e in tutta sincerità mi domando cosa ci faccio quassù.
Mulder
: Stai cercando una bomba.
Scully
: Ah, grazie, questo lo so, ma la telefonata parlava degli uffici federali all'altro lato della strada.
Mulder
: Sono già coperti.
Scully
: Mulder, quando viene annunciata per telefono una bomba terrorista, lo scopo razionale che si prefigge l'anonimo informatore è metterci in condizione di trovare la bomba. La ragion d'essere del terrorismo è appunto quella di propagare il terrore. Se studiassi le statistiche, individueresti un modello comportamentale standard applicabile a tutti i casi in cui alla minaccia è seguito l'attentato. E se non si opera tenendo conto di questa costante, se ci si ostina a ignorarla, come facciamo noi, abbiamo buone probabilità, nel caso la bomba ci sia, di non trovarla, col rischio che muoia della gente. Mulder? Pronto?
Mulder
: Boom.
Scully
: Accidenti, Mulder!
Mulder
: Non è più di moda rompere gli schemi? Il fattore sorpresa... l'agire a casaccio dell'inopinabilità... Se non impariamo ad anticipare l'imprevedibile, o ad aspettarci l'inaspettato in un universo di infinite possibilità, ci ritroveremo alla mercé di qualsiasi persona o cosa che non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata. Che cosa ci facciamo quassù, Scully? Fa un caldo infernale.
Scully
: So benissimo che questo incarico ti annoia, ma in un momento simile pensare a ruota libera può solo costarti caro.
Mulder
: Perché mi annoierei?
Scully
: Devi smettere di cercare quello che non c'è. Hanno chiuso gli X-Files. D'ora in poi si seguono le procedure, il protocollo.
Mulder
: Forse dovremmo annunciare una bomba a Houston. Stasera c'è una finalissima allo stadio.
Scully
: E adesso?
Mulder
: È chiusa?
Scully
: Altro che anticipare l'imprevedibile. C'eri cascato.
Mulder
: Ma figurati!
Scully
: Altroché. C'eri cascato eccome!
Mulder
: Ma fammi il favore! Ho visto che fingevi di tirarla.
Agente
: E mi raccomando, senza spingere.
Insegnante
: Forza, nell'ascensore. Entrate due alla volta.
Scully
: Te lo si leggeva in faccia. Hai avuto un momento di panico totale.
Mulder
: Tu non mi hai mai visto nel panico. Quando sono nel panico la mia faccia è questa.
Scully
: Infatti era questa.
Mulder
: Non era questa.
Scully
: Era la faccia che hai fatto, invece. Da bere offri tu.
Mulder
: Cosa vuoi? Coca, Pepsi, una flebo di salina?
Scully
: Qualcosa di dolce. Pronto?
Mulder
: Scully, ho trovato la bomba.
Impiegato
: Per l'economato.
Scully
: Molto spiritoso. Dove sei, Mulder?
Mulder
: Nel locale ristoro.
Scully
: Sei tu che batti?
Mulder
: Sì, trova qualcuno che venga ad aprirmi.
Scully
: Dovrei cascarci?
Mulder
: Hai meno di quattordici minuti per evacuare l'edificio.
Scully
: E piantala, Mulder ...
Mulder
: Tredici e cinquantasei. Tredici e cinquantaquattro. Tredici e cinquantadue. Tredici e cinquanta. Statisticamente, che ti suggerisce?
Scully
: Sta' tranquillo, Mulder, ti faccio uscire di lì. Fate evacuare sùbito il palazzo! Lo voglio sgombro entro dieci minuti! Chiami i vigili del
fuoco
e faccia bloccare il centro città per un raggio di almeno un chilometro intorno a questa strada!
I Vigilante
: In dieci minuti?
Scully
: Non deve pensare! Deve alzare il telefono e fare in modo che succeda!
I Vigilante
: È la vigilanza.
II Vigilante
: Attuare procedura di allarme incendio.
Scully
: Qui agente speciale Scully, è urgente. Voglio l'agente speciale in capo Michaud. È andato nel palazzo sbagliato!
Michaud
: Dov'è?
Scully
: L'ha trovato in un distributore automatico, e lui è bloccato nel locale.
Mulder
: Scully, hai presente la faccia che ti ho fatto vedere? Beh, adesso ce l'ho.
Scully
: Allontànati dalla porta, veniamo a prenderti.
Agente
: Attenzione!
Mulder
: Ditemi che c'è dell'innocua gazzosa in quelle taniche.
Michaud
: È di costruzione artigianale, ma devastante. Trenta litri di astrolite. Okay, tutti fuori. Sgombrare la zona.
Agente
: Forza! Muoversi!
Mulder
: Sarà il caso che qualcuno resti con lei.
Michaud
: Vi ho dato un ordine, levatevi di torno, evacuate l'edificio.
Scully
: È in grado di disinnescarlo?
Michaud
: Dovrei riuscirci.
Mulder
: Restano meno di quattro minuti per scoprire se è vero.
Michaud
: Ha sentito cosa ho detto? Fuori.
Scully
: Andiamo, Mulder.
Pompiere
: Tenetevi pronti, e aspettate istruzioni per radio.
I Agente
: Forza! Mandali tutti di qua!
II Agente
: Presto! Salite in macchina!
Scully
: Mulder! Cosa fai?
Mulder
: C'è qualcosa che non quadra!
Scully
: Mulder!
Mulder
: Non mi tornano i conti.
Scully
: Sali in macchina! Non c'è più tempo!
II Agente
: Avanti, sbrigatevi! Forza, forza!
Mulder
: Un'altra volta offri tu.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Ai lettori riesce facile giudicare: essi guardano le cose dal loro cantuccio tranquillo e dall'alto di una cima, donde l'orizzonte appare aperto su quanto accade in basso, di dove, invece, si possono vedere soltanto gli oggetti più vicini. E nella cronaca universale dell'umanità molti sono i secoli che l'uomo cancellerebbe o annullerebbe come inutili: sulla terra furono commessi molti errori che, ora, pare, neppure un bambino commetterebbe. Quante tortuose, remote, anguste, impervie strade, che l'ha sviata e portata lontano, ha scelto l'umanità, nello sforzo di raggiungere la verità eterna, mentre le era aperto dinnanzi il giusto cammino, come la via che conduce al palazzo meraviglioso, destinato ad essere la dimora di un sovrano! Essa è più larga e splendida di tutte le altre vie, illuminata dal sole e rischiarata da fuochi durante tutta la notte. Ma gli uomini, lasciandola in disparte, hanno camminato nella più profonda oscurità. E quante volte, benché guidati da un senso venuto dal cielo, seppero ugualmente vacillare e perdere la strada, seppero, nella piena luce del giorno, riprecipitare in impervie regioni remote, seppero gettarsi a vicenda negli occhi una torbida caligine e, seguendo, smarriti, dei fuochi fatui, seppero giungere fin sull'abisso, per poi chiedersi inorriditi: «Dov'è la via d'uscita? Dov'è il retto cammino?». La generazione attuale vede, ora, tutto in modo chiaro, si stupisce degli errori, ride dell'irragionevolezza dei propri antenati, senza pensare che le cronache della storia sono tutte segnate da un
fuoco
celeste, che ogni lettera grida che proprio contro di essa, contro la presente generazione, è puntato, da ogni parte, un indice minaccioso; ma ride e, baldanzosa e fiera, inizia una serie di nuovi errori, di cui ugualmente i posteri rideranno.
[Storia del capitano Kopèikin]
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Cosí diranno molti lettori, e rimprovereranno l'autore d'inverosimiglianza, o daranno dell'imbecille ai poveri funzionari, giacché l'uomo è generoso di questa parola imbecille, e pronto a somministrarla venti volte al giorno al suo prossimo. È sufficiente, di dieci lati, averne uno un po' sciocco, per esser spacciato imbecille a onta dei nove buoni. Ai lettori riesce facile trinciar giudizi guardando dal loro angolo tranquillo, da una sommità da cui è tutta aperta la visuale su tutto quanto avviene in basso, dove l'uomo scorge soltanto gli oggetti vicini. Anche negli annali universali dell'umanità vi sono addirittura molti secoli, che, si direbbe, andrebbero cancellati e annullati, come superflui. Molti errori si sono compiuti a questo mondo, tali che, si direbbe, ora non li farebbe neppure un bambino. Che strade tortuose, cieche, anguste, impraticabili, lontane dal giusto orientamento, ha scelto l'umanità nel suo conato di pervenire alla verità eterna, mentre pure aveva innanzi tutta aperta la retta via, simile a quella che conduce alle splendide stanze, destinate all'imperatore in una reggia! Piú larga di tutte l'altre vie, piú fastosa era questa, rischiarata dal sole e illuminata tutta notte dai fuochi: ma fuori di essa, nella fitta oscurità, ha proceduto il flusso degli uomini. E quante volte, già guidati da un pensiero che scendeva dai cieli, essi hanno ancora saputo deviare e smarrirsi, hanno saputo nel pieno fulgore del giorno cacciarsi un'altra volta nei fondi impraticabili, hanno saputo un'altra volta spandersi l'un l'altro negli occhi una cieca nebbia, e vagando dietro ai fuochi fatui, hanno pur saputo spingersi fin sull'orlo dell'abisso, per poi, inorridendo, domandarsi l'un l'altro: ‐ Dov'è l'uscita? dov'è la via? ‐ Ora tutto appare chiaro alla generazione che passa, e si meraviglia degli errori, ride della semplicità dei suoi antenati, e non vede che un
fuoco
celeste irradia tutti questi annali, che grida da essi ogni lettera, e che di là, penetrante, un dito s'appunta proprio su essa, su essa, la generazione che passa. Ma ride la generazione che passa, e sicura di sé, orgogliosa, dà inizio a una nuova serie di errori, sui quali a loro volta rideranno i posteri.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Davanti a me il Vesuvio. Adesso butta fiamme e fuma. Uno spettacolo straordinario! Figuratevi un enorme
fuoco
d'artificio che non s'arresta per un solo minuto.
[Da una lettera alla madre da Napoli, 1838]
Nikolaj Gogol
Frasi di Nikolaj Gogol
Sulu
: Bersaglio, Signore! Puntamento inefficiente, Signore!
Kirk
: Non demorda, Signor Sulu, faccia
fuoco
.
Khan
: Siluri di poppa:
fuoco
!
Kirk
: Mantenga la rotta. Virare a Dritta!
Fuoco
! Rapporto avarie!
Scott
: Ammiraglio! Devo interrompere l'energia principale! Le radiazioni... Aaah...
Kirk
: Scotty!
Khan
: Joachim.
Joachim
: Il suo... Il suo intelletto è superiore...
Khan
: Ti vendicherò.
Chekov
: Mi scusi, ha bisogno di un altro elemento, Ammiraglio?
Kirk
: Vada alla console tattica, Chekov. Spock!
Spock
: Sporadiche tracce di energia a poppavia. Può essere una deviazione d'impulso.
Kirk
: Non rinuncerà mai. Mi ha seguìto fin qui, tornerà. Vorrei sapere da dove...
Spock
: È intelligente, ma non ha molta esperienza. Il suo campione indica... pensieri bi-dimensionali.
Kirk
: Fermare!
Sulu
: Eseguito, Signore.
Kirk
: Meno diecimila metri. Pronti i siluri fotonici.
Chekov
: Siluri pronti, Signore.
Kirk
: Eccolo lì...
Fuoco
!
Fuoco
!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Khan
: Ridurre a metà potenza d'impulso. Dimostriamoci amichevoli...
Joachim
: Ridurre a metà potenza d'impulso.
Sulu
: Reliant nella nostra sezione e stesso quadrante. In rallentamento.
Saavik
: Signore? Mi permette di citarle il Paragrafo 12? All'avvicinarsi di una nave, se le comunicazioni non sono state stabilite...
Spock
: Tenente! L'Ammiraglio Kirk conosce il Regolamento.
Saavik
: Signorsì!
Kirk
: Possibile che il loro sistema di comunicazione non funzioni?
Spock
: Ciò spiegherebbe moltissime cose...
Joachim
: Chiedono comunicazione, Signore.
Khan
: Non gli daremo soddisfazione.
Joachim
: Hanno sempre gli schermi abbassati.
Khan
: Certo! Noi siamo una grande Flotta amichevole. Ah, Kirk, mio vecchio amico, conosci l'antico proverbio di Klingon che dice: "la vendetta è un piatto che è meglio gustare freddo"? Ed è molto freddo... nello spazio.
Kirk
: È tutto molto strano... Allarme giallo!
Saavik
: Energizzare schermi difesa!
Uhura
: È arrivato un messaggio in chiaro: le loro bobine di carica hanno interferito sul loro sistema di comunicazione.
Kirk
: Spock!
Spock
: Controllo. Circuito normale, Ammiraglio.
Joachim
: Non hanno ancora sollevato gli schermi, Signore.
Khan
: Solleviamo i nostri!
Spock
: Stanno alzando gli schermi!
Khan
: Fasatori sul bersaglio!
Joachim
: Fasatori puntati sul bersaglio!
Spock
: Stanno puntando i fasatori!
Kirk
: Su gli schermi!
Khan
:
Fuoco
!
Kirk
: Faccia alzare quegli schermi, Sulu!
Sulu
: Sto provando, Signore!
Cadetti
: Di qui! Presto, presto! Vieni! Presto, vieni! Dai! Vieni! Forza! Forza! Via! Via!
Sulu
: Non ho abbastanza energia!
Equipaggio
: I visori non funzionano! Lo sportello di destra dell'energizzatore!
Kirk
: Scotty!
Equipaggio
: Attivare! Attivare!
Kirk
: Uhura! Spenga i visori!
Uhura
: Signor Scotty, a rapporto!
Scott
: Siamo a mal partito, Signore! L'energizzatore principale è in avaria!
Kirk
: Provi l'energia ausiliaria!
Scott
: Sì! Sì, Signore!
Kirk
: Rapporto avarie.
Spock
: Sapevano esattamente dove colpirci.
Kirk
: Chi sapeva dove colpirci, e perché?
Spock
: Una cosa è certa: non possiamo fuggire con l'energia ausiliaria.
Kirk
: Visuale! Tutta l'energia sui fasatori!
Spock
: Troppo tardi!
Kirk
: Attenti! Scotty! Cos'è rimasto?
Scott
: Solo le batterie, Signore!Posso inserire le batterie tra pochi minuti!
Kirk
: Non li abbiamo pochi minuti! C'è energia per i fasatori?
Scott
: Per pochi colpi, Signore!
Spock
: Non bastano contro i loro schermi!
Kirk
: Chi diavolo sono?
Uhura
: Ammiraglio! Il Comandante della Reliant sta segnalando! Vuole discutere i termini della nostra resa.
Kirk
: Visuale sullo schermo!
Uhura
: Ma Ammiraglio...
Kirk
: Lo faccia! Finchè siamo in tempo.
Uhura
: Visuale, Signore...
Kirk
: Khan!
Khan
: Lei si ricorda ancora di me, Ammiraglio. Non posso fare a meno di esserne toccato. Io naturalmente mi ricordo di lei.
Kirk
: Che significa quest'attacco? Dov'è l'equipaggio della Reliant?
Khan
: Io credevo che i miei piani fossero più che lampanti. Ho intenzione di prendermi la rivincita su di lei, Ammiraglio. Ho privato di energia la sua nave, e prima di andarmene ho intenzione di toglierle la vita. Ma prima volevo che lei sapesse chi sarà l'autore della sua distruzione.
Kirk
: Khan... Se è me che vuole... mi farò condurre a bordo. Risparmi il mio equipaggio
Khan
: Le faccio una controproposta: accetterò i suoi termini se... se... in aggiunta alla sua persona, lei mi consegnerà i dati e tutto il materiale relativo al Progetto chiamato... Genesi.
Kirk
: Genesi? Che cos'è?
Khan
: Non offenda la mia intelligenza, Kirk.
Kirk
: Mi dia almeno il tempo di richiamare i dati sul computer.
Khan
: Le darò sessanta secondi, Ammiraglio.
Kirk
: Sgombrate la Plancia!
Spock
: Almeno sappiamo che non ha il Genesi.
Kirk
: Continui ad annuire come se le dessi degli ordini. Signor Saavik, elabori i dati della console di comando della Reliant.
Saavik
: La console della Reliant?
Kirk
: Presto!
Khan
: Quarantacinque secondi!
Spock
: Il codice del prefisso?
Kirk
: È tutto quello che abbiamo.
Saavik
: Dati elaborati, Signore!
Khan
: Ammiraglio!
Kirk
: Li stiamo cercando!
Khan
: Ammiraglio!
Kirk
: La prego... La prego deve darci tempo. La Sala Comando è distrutta, il computer in avaria.
Khan
: Il tempo è un lusso che non può permettersi, Ammiraglio!
Kirk
: Maledizione!
Khan
: Allora, Ammiraglio?
Kirk
: Fra poco ci siamo, Khan!
Spock
: Il numero di codice della Reliant è: 16309.
Saavik
: Non riesco a capire...
Kirk
: Deve imparare perché le cose funzionano su una nave stellare.
Spock
: Ogni nave ha un suo codice...
Kirk
: ... per impedire al nemico di fare ciò che stiamo tentando noi: usare la nostra console per costringere la Reliant ad abbassare i suoi schermi.
Spock
: Sempre che non abbia cambiato codice. È piuttosto intelligente.
Khan
: Quindici secondi, Ammiraglio!
Kirk
: Khan, chi ci assicura che manterrà la parola?
Khan
: Io non ho nessuna parola da mantenere, Ammiraglio. Dal mio punto di vista lei non ha alcuna alternativa.
Kirk
: Lei è stato chiarissimo! Pronti a ricevere la nostra trasmissione! Signor Sulu! Fasatori sul bersaglio, e attendere il mio ordine!
Sulu
: Fasatori puntati!
Khan
: Il tempo è scaduto, Ammiraglio!
Kirk
: Ecco che arriva. Ora, Signor Spock!
Joachim
: Signore! Stanno scendendo i nostri schermi!
Khan
: Li sollevi!
Joachim
: Non ci riesco!
Khan
: Dov'è l'ausiliario? L'ausiliario!
Kirk
:
Fuoco
!
Fuoco
!
Khan
:
Fuoco
!
Fuoco
!
Joachim
: Non possiamo far
fuoco
, Signore!
Khan
: Perché non possiamo?
Joachim
: Hanno danneggiato il comando fotonico e la barra warp! Dobbiamo ritirarci!
Khan
: Nooo!
Joachim
: Dobbiamo, Signore!
Khan
: Nooo!
Joachim
: L'Enterprise può aspettare! Non può andare da nessuna parte, Signore!
Sulu
: Ce l'ha fatta!
Kirk
: No, non ho fatto niente! Mi sono fatto sorprendere come un idiota. Sto diventando vecchio. Signor Saavik, continui pure a citare i regolamenti! Vediamo di scoprire a quanto ammontano le nostre avarie.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Saavik
: Giornale di bordo, data stellare 80 1 30.3. Nave Stellare Enterprise in missione di addestramento in Gamma Hydra. Sezione 14, coordinate 22/87/4.
Nyota Uhura
: Non capisco...
Saavik
: Zona Neutrale in avvicinamento.
Uhura
: C'è qualcosa di strano.
Saavik
: Tutti i sistemi regolari e funzionanti.
Hikaru Sulu
: Stiamo lasciando la sezione 14 per la sezione 15.
Saavik
: Attenzione: programmare rotta parabolica per evitare Zona Neutrale.
Sulu
: Signorsì! Cambio di rotta programmato.
Uhura
: Comandante? Ho in arrivo un messaggio sul canale di emergenza.
Saavik
: Sugli altoparlanti!
Kojiro Vance
: Emergenza! Qui è la Kobayashi Maru, 19 periodi all'esterno di Altair 6. Siamo entrati in collisione con una mina gravitazionale, e abbiamo una perdita di potenza. Lo scafo è in avaria e abbiamo danni a cose e persone.
Uhura
: Qui nave stellare Enterprise. Vostro messaggio ricevuto. Potete darci le vostre coordinate? Ripeto, qui nave stellare Enterprise...
Vance
: Enterprise, la nostra posizione è Gamma Hydra sezione 10.
Saavik
: Nella Zona Neutrale...
Vance
: Scafo danneggiato. Sistemi di sicurezza in avaria. Richiesta di assistenza! Richiesta di assistenza!
Saavik
: Check-in della Kobayashi Maru.
Computer
: Classificazione: nave portacarburante elettronico III Classe. Equipaggio 81. Passeggeri 300.
Saavik
: Maledizione! Signor Sulu? Tracci una rotta d'intercettazione.
Sulu
: Posso ricordare al Comandante che se una nave stellare entra nella Zona...
Saavik
: Sono al corrente delle mie responsabilità, Signore.
Computer
: Attenzione.
Sulu
: Due minuti all'intercettazione.
Computer
: Siamo entrati in Zona Neutrale.
Sulu
: Stiamo entrando in Zona Neutrale.
Spock
: Stiamo violando il trattato, Comandante.
Saavik
: Sala trasportatori, prepararsi ad accogliere i sopravvissuti a bordo.
Uhura
: Comandante! Non ho più il segnale.
Computer
: Allarme! Sensori indicano tre caccia Klingon su 3 1 6 punto 4 in rapido avvicinamento.
Saavik
: Visore. Posti di battaglia! Attivare gli schermi!
Sulu
: Schermi attivati!
Saavik
: Informi i Klingon che siamo in missione di salvataggio.
Uhura
: Comandante, hanno bloccato tutte le frequenze.
Computer
: Klingon in rotta di attacco e di avvicinamento.
Saavik
: Ci sono addosso.
Computer
: Klingon in rotta di attacco e di avvicinamento.
Saavik
: Signor Sulu, allontaniamoci!
Sulu
: Tenterò, Comandante.
Computer
: Allarme. Torpedini Klingon attivate. Allarme.
Saavik
: Manovra di evasione! Sala macchine, rapporto avarie!
MONTGOMERY "SCOTTY" Scott
: Generatore principale colpito, Comandante!
Saavik
: Attivare l'energia ausiliaria! Prepararsi a rispondere al
fuoco
!
Uhura
: Aaah!
Cadetto
: Cedono gli schermi, Comandante!
Saavik
:
Fuoco
da tutti i fasatori!
Spock
: Energia zero sulle armi. Aaah!
Scott
: Comandante, è inutile! È la nostra fine!
Saavik
: Attivare i mezzi di salvataggio! Iniziare abbandono nave! Equipaggio abbandono nave! Ripeto equipaggio abbandono nave!
James Tiberius Kirk
: Okay, aprite.
Saavik
: Qualche consiglio, Ammiraglio?
Kirk
: Cominci a pregare Signor Saavik, i Klingon non fanno prigionieri. Luci!
Voce
: Motori attivati.
Kirk
: Comandante...
Spock
: Allievi! In Sala Operativa!
Intercom
: Personale Manutenzione, recarsi sul simulatore in plancia. Personale Manutenzione, sul simulatore plancia.
Kirk
: Dottore, cura te stesso.
Leonard "Bones" McCoy
: Tutto qui quello che ha da dire? Che ne pensa della mia interpretazione?
Kirk
: Non ho mai fatto il critico teatrale. Signor Saavik, vuole restare sulla nave che affonda?
Saavik
: Chiedo il permesso di parlare apertamente.
Kirk
: Accordato.
Saavik
: Questo non era il test giusto per saggiare la mia abilità di comando
Kirk
: Perché no?
Saavik
: E me lo chiede? Non c'era modo di vincere.
Kirk
: Può capitare a un Comandante di dover affrontare una situazione disperata, ci ha mai pensato?
Saavik
: No, Signore, non ci ho mai pensato.
Kirk
: Sapere affrontare la morte è importante almeno quanto affrontare la vita, non crede?
Saavik
: L'eventualità a cui lei accennava non mi ha mai sfiorato, Comandante.
Kirk
: Bene, d'ora in avanti avrà qualcosa a cui pensare.
Intercom
: Allievi macchine! Riunione sul ponte C! Allievi macchine! Riunione sul ponte C!
McCoy
: Ammiraglio? Non sarebbe più facile rimettere un equipaggio esperto a governare questa nave?
Kirk
: Galoppare nelle galassie è un gioco da giovani, Dottore.
Uhura
: E questo,che cosa significherebbe?
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Hitler
: Che sta succedendo, da dove vengono questi colpi?
Burgdorf
: Mein Führer, posso augurarle buon compleanno? Mein Führer, il centro di Berlino è sotto il
fuoco
dell'artiglieria, bersagliano con granate la porta di Brandeburgo, Reichstag e la stazione di Friddeck-Strasse.
Hitler
: Ma da dove sparano i cannoni ?
Burgdorf
: Mein Führer non si sa, ne parlavo con Koller.
Hitler
: Koller? Dia a me Koller
[prendendo il telefono]
, Koller, lo sa che Berlino è sotto il
fuoco
dell'artiglieria?
Koller
: No.
Hitler
: Ma come? Non le sente le cannonate?
Koller
: No, io mi trovo a Wildpark-Werder.
Hitler
: La città è sotto attacco, i russi devono aver preso un ponte ferroviario sull'Oder.
Koller
: Il nemico non ha batterie ferro-trasportate sull'Oder
[controllando un foglio consegnatoli da un soldato]
Non è
fuoco
di cannone a lunga gittata, il comando della batteria contra-aerea situata nello zoo comunica che a sparare sono cannoni che hanno al massimo un calibro di 10 o 12 centimetri, le batterie russe dovrebbero essere nei dintorni di Marzahn.
Hitler
: A nemmeno 12 chilometri dal centro di Berlino, i russi sono così già vicini? Dovrei far impiccare quelli che sono al comando della Luftwaffe
[chiudendo la telefonata con rabbia]
. Questo è inaudito, inaudito! I russi a 12 chilometri dal cuore della città, ma perché me lo dicano devo essere io a chiederlo.
Krebs
: Mein Führer, forse sono davvero cannoni a lunga gittata, lei ha parlato di un ponte ferroviario sull'Oder.
Hitler
: Sciocchezze.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho commesso il peggiore dei peccati
|
che un uomo possa commettere.
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Non sono stato felice.
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Che i ghiacciai dell'oblio
|
possano travolgermi e disperdermi, senza pietà.
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I miei mi generarono per il gioco
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rischioso e stupendo della vita,
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per la terra, l'acqua, l'aria, il
fuoco
.
|
Li frodai. Non fui felice.
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Realizzata non fu la giovane loro volontà.
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La mia mente
|
si applicò alle simmetriche ostinatezze
|
dell'arte che intreccia inezie.
|
Ereditai valore. Non fui valoroso.
|
Non mi abbandona, mi sta sempre a lato
|
l'ombra d'essere stato un disgraziato.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Il rimorso
Frasi di Jorge Luis Borges
Il tempo è un fiume che mi trascina,
|
ma sono io quel fiume;
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è un tigre che mi divora,
|
ma sono io quella tigre;
|
è un
fuoco
che mi consuma,
|
ma sono io quel
fuoco
.
|
Il mondo, disgraziatamente, è reale;
|
io, disgraziatamente, sono Borges.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Il tempo
Frasi di Jorge Luis Borges
Una famosa pagina di Blake fa della tigre un
fuoco
che risplende e un eterno archetipo del Male; io preferisco il passo di Chesterton che la definisce un simbolo di terribile eleganza. Del resto non ci sono parole in grado di raffigurare la tigre, questa forma che abita da secoli l'immaginazione umana.
Jorge Luis Borges
Cit. da
Il libro di sabbia - Tigri blu ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
Forse l'enigma del Nirvana è identico all'enigma del sonno; nelle Upanishadas si legge che gli uomini immersi nel sonno profondo sono l'universo. Secondo il Sankhyam, la condizione dell'anima nel sonno profondo è la stessa che raggiungerà dopo la liberazione. L'anima liberata è come uno specchio sul quale non si posa alcun riflesso.
[...]
Sappiamo già che Nirvana significa «estinzione». Per noi l'estinguersi di una fiamma equivale al suo annientamento; per gli indiani la fiamma esiste prima che la si accenda e dura dopo che sia spenta. Accendere un
fuoco
è renderlo visibile; spegnerlo è farlo sparire, non distruggerlo.
Jorge Luis Borges
Cit. da
Cos'è il buddismo
Frasi di Jorge Luis Borges
Nino
: Ehi! Ehi! Signore! Ehi! Signore! Signore! Signore! Aspetti! Aspetti! Aspe...! Aspetti! Aspetti! Aspetti! Aspetti, aspetti, aspetti! Aspetti! Signore!
Narratore
: Pagine intere di foto tessera scadenti che la gente delusa ha spiegazzato, strappato, abbandonato, e che un tipo stravagante ha minuziosamente ricomposto e archiviato. Quando si dice "album di famiglia".
I Cliente
: Un pacchetto di Gauloises blu.
Georgette
: Un... un secondo solo, perché c'è tanto fumo qui dentro, eh? Mi può dire dove sono? Perché non vedo più niente.
I Cliente
: Un po' più a sinistra.
Georgette
: Qui?
I Cliente
: Ancora un po'... Ancora...
Georgette
: Ci siamo. Eccole. Dove sono le monete da un franco?
I Cliente
: Lasci perdere.
Gina
: Sì?
II Cliente
: Una Moresque.
Gina
: Una Moreseque, sì, giovanotto. Un aperitivo al borgogna, una Moresque e due mente con l'acqua.
Joseph
: Mi spieghi? Questo tipo di gemiti è pre-nuziale o post coito?
Gina
: E la tua stronzaggine è congenita?
Joseph
: Pre-nuziale.
III Cliente
: Via, non si preoccupi, prima o poi le capiterà l'uomo giusto. Tutte le donne vogliono addormentarsi sulla spalla di un uomo. Tutte.
Suzanne
: Sì, sì, non dico di no, ma un uomo, se beve un paio di bicchieri, russa. E purtroppo io ho l'orecchio musicale.
III Cliente
: Lo sa che io mi sono fatto operare al setto nasale?
Suzanne
: Ma va? Beh, almeno lei ha il senso del romantico.
III Cliente
: Sì, ehm... Si vede che lei non ha mai conosciuto il grande amore.
Suzanne
: Se fosse così, non mi avrebbero accorciato la gamba destra.
Gina
: Credevo che fosse caduta da cavallo quando lei era al circo.
Suzanne
: Sì, sì, è andata proprio così. Ero innamorata di un trapezista, e... Non mi dovevo fidare. I trapezisti ti mollano all'ultimo momento. E lo schifoso mi ha mollato proprio nel momento in cui entravo in pista. Ho fatto un capitombolo e il cavallo insieme a me. Purtroppo io ero sotto. Eh... Pronta la Moresque.
III Cliente
: Ciò nonostante, i colpi di fulmine esistono.
Suzanne
: Ma sì, io non dico di no. Dopo 30 anni passati dietro a un bancone, posso dire che sono un'esperta di colpi di fulmine. Le posso dare la ricetta.
III Cliente
: Ah!
Suzanne
: Eh, sì! Dunque, lei prende due frequentatori, eh? Gli fa credere che l'uno piace all'altra. Li fa cuocere a
fuoco
lento... Funziona ad ogni colpo.
Joseph
: Per favore! Per favore!
Gina
: Ah! Non ne posso più.
Amelie
: Vado io. Non pensa di aver fatto già abbastanza danni intorno a lei?
Joseph
: Gina ha l'età per difendersi da sola.
Amelie
: Non è di Gina che parlo, ma di Georgette.
Joseph
: Georgette?
Amelie
: Apra gli occhi. Elemosina una briciola di attenzione da parte sua, e lei pensa a Gina. Poveretta! Quando vedo quello che si è ridotta a fare per attirare la sua attenzione... Bisogna veramente essere ciechi.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Auggie!
Violet Sanchez De Jalapeno
: Ehi!
Auggie
: Ehi! Amico! Mi fa piacere vederti!
Paul
: Auggie, April Lee. April Lee, saluta Auggie Wren.
Auggie
: Molto lieto, April Lee.
April
: Molto piacere.
Auggie
: Lietissimo di fare la sua conoscenza.
April
: Anch'io.
Auggie
: E questa bella signorina è Violet Sanchez de Jalapeno!
Violet
: Aaah, ah, ah, ah!
Auggie
: Il peperoncino più piccante di tutto Rio Grande!
Violet
: Ciao, Violet.
Auggie
: Tutto bene, tesoro?
Violet
: Altro che, Augusto! Anche tu però a
fuoco
non scherzi, eh? È timido, diventa rosso, eh, eh!
Auggie
: Che ci fate voialtri in una bettola come questa?
Paul
: È il compleanno di Rashid, oggi, e pensavamo di fare un po' di baldoria.
Auggie
: Quanti anni hai, ragazzo?
Rashid
: Diciassette.
Violet
: Ah!
Auggie
: Diciassette? Oh, oh, oh!
Violet
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Auggie
: Mi ricordo quando avevo diciassette anni. Bla bla bla, bla bla bla.
Violet
: Ah, ah, ah!
Auggie
: Cristo, io mi ricordo. Quando avevo... quando io avevo diciassette anni, ero un vero figlio di puttana.
Violet
: È tutto matto!
Auggie
: Sei così, figliolo? Sei un ragazzo tutto matto?
Rashid
: Irrimediabile. Direi che ci hai preso in pieno.
Auggie
: Bene! Continua così! Forse un giorno diventerai un grand'uomo come me!
Violet
: Eh, sì, sì, sì! Che ragazzaccio! Ciao.
Paul
: Auggie, stavo pensando: ti servirà un aiuto in negozio, per l'estate, ora che Vinnie se n'è andato.
Auggie
: Aiuto? Cos'hai in mente?
Paul
: Stavo pensando al ragazzo. Sono sicuro che funzionerebbe.
Auggie
: Ehi, ragazzo! Ti va di lavorare? La tua agenzia di collocamento ha detto che stai cercando lavoro nella vendita al dettaglio.
Rashid
: Un lavoro? Decisamente non volterei le spalle a un lavoro.
Auggie
: Fai un salto al negozio di sigari domani mattina. Vieni alle dieci e ne parliamo, okay? Vedremo cosa si può fare.
Rashid
: Domani mattina alle dieci.
Violet
: Bravo! E a me che mi dai?
Paul
: Ti sono debitore.
Violet
: Andiamo!
Paul
: Non dimenticare.
Violet
: Ciao!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
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