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Aforismi Fuoco - parte 4
Frasi trovate
:
1.032
Annunciatore
: Per la seconda volta in diciassette giorni, oggi il presidente Ford è scampato ad un attentato alla sua vita, compiuto da una donna che gli ha rivolto contro vari colpi di arma da
fuoco
all'uscita da un albergo a San Francisco. Il Presidente...
Margo
: Base a Jenny 1. Base a Jenny 1.
Dan
: Qui Jenny 1. Dì, Margo.
Margo
: C'è una telefonata per Forrest.
Dan
: Sì, beh, digli che se vogliono devono richiamare. Forrest è indisposto al momento.
Margo
: Sua madre sta male.
Annunciatore
: ... Lynett Alice Fromme, meglio conosciuta come "Squeaky", una seguace di Charles Manson, tentò di assassinarlo mentre stringeva le mani dei partecipanti all'annuale congresso dei giornalisti della...
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Signora Gump
: Oh... Torna sano e salvo. Intesi?
Soldato
: Forza, vai!
Forrest
: Ora, ci avevano detto che il Vietnam era molto diverso dagli Stati Uniti d'America. Tranne che per i barattoli di birra e la grigliata, era vero.
Soldato
: Vai forte, amico!
Bubba
: Queste acque sono zeppe di gamberi! Mi hanno detto che i Vietnamiti li pescano alla grande! Sai, dopo che avremo vinto la guerra, e ci saremo presi tutto, possiamo chiamare i pescatori americani a pescare qui. Non faremo che pescare gamberi, tanti di quei gamberi da non crederci.
Soldati
: Aiutatemi a scaricare i sacchi. Sì.
Tenente Dan Taylor
: Ecco i nuovi arrivi del cazzo.
Forrest e Bubba
: Buongiorno, signore.
Dan
: Ehi, tenete giù quelle mani. Non fatemi il saluto. Ci sono cecchini sparsi in tutta la zona che si divertono a freddare gli ufficiali. Sono il tenente Dan Taylor. Benvenuti al Quarto Plotone. Che hai fatto al labbro?
Bubba
: Sono nato con le gengive grosse, signore.
Dan
: Ti conviene ripiegarlo. Ti si impiglia nel filo delle trappole. Da che parte del mondo venite?
Forrest e Bubba
: Dall'Alabama, signore!
Dan
: Siete gemelli?
Forrest
: No. Non siamo parenti, signore.
Dan
: Sentite, è molto semplice qui. Se mi state incollati e imparate da quelli che si trovano qui da un pezzo, ve la caverete. Nella nostra dotazione c'è una cosa che può segnare la differenza tra un soldato vivo e uno morto: i calzini. Fondo rinforzato, verde grigiastro. Cercate di tenere i piedi asciutti. E in perlustrazione ricordate di cambiarvi i calzini ogni volta che ci fermiamo. Il Mekong è capace di strapparvi i piedi dalle gambe. Sergente Sims, porca puttana, dove sono le imbracature che ti avevo chiesto di ordinare?
Sergente Sims
: Le ho messe tra le richieste al comando...
Dan
: Sì, sì, sì, beh, richiama quei figli di buona donna...
Forrest
: Il tenente Dan sì che era bravo. Era lui il mio tenente, che fortuna per me. Viene da una lunga e gloriosa tradizione militare. Qualcuno della sua famiglia aveva combattuto ed era morto in ogni singola guerra americana.
Dan
: Pigliali a calci nel sedere.
Sims
: Agli ordini, tenente.
Dan
: Datti da fare!
Forrest
: Gli toccava essere all'altezza di un sacco di cose.
Dan
: Così voi due venite dall'Arkansas, eh? Bene. Ci sono passato. Little Rock è una bella città. Ora, posate i vostri arnesi, andate dal sergente del plotone ed equipaggiatevi per la battaglia. Se poi avete fame, lì abbiamo delle bistecche sul
fuoco
. Ci sono due ordini precisi in questo plotone. Uno, state attenti ai vostri piedi. Due, cercate di non fare niente di stupido, tipo farvi ammazzare.
Forrest
: Spero veramente di non deluderlo. Mi capitò di vedere molta campagna. Facevamo delle lunghissime camminate. E stavamo sempre a cercare un tizio di nome Charlie.
Dan
: Alt!
Sims
: Colonna, alt!
Forrest
: Non sempre era divertente. Il tenente Dan sentiva sempre delle strane cose che venivano da un sasso, una traccia, o un sentiero, perciò ci diceva: "A terra! State zitti!".
Dan
: A terra! State zitti!
Forrest
: E così facevamo. Ora, io non è che sono un pozzo di scienza, ma credo che a questa guerra hanno preso parte alcuni dei migliori giovani d'America. C'era Dallas, di Phoenix. Cleveland, lui era di Detroit.
Cleveland
: Ehi, Tex. Senti, Tex. Amico, che diavolo succede?
Forrest
: E Tex e... era... Non mi ricordo di dov'era Tex.
Dan
: Ah, niente. Quarto plotone, in piedi. Ci sono ancora dieci chilometri per arrivare a quel fiume. Muovetevi! Forza, muovetevi! Cercate di sembrare svegli! Allungate il passo! Allungate il passo, avanti!
Forrest
: La cosa bella del Vietnam è che c'era sempre un posto dove andare.
Dan
: Sparate in quel buco! Gump, controlla quel buco.
Forrest
: E c'era sempre una cosa da fare.
Dan
: Pronti all'attacco!
Sims
: Sparpagliatevi! Copritegli le spalle!
Forrest
: Un giorno cominciò a piovere, e non la smise più, per quattro mesi. Siamo stati sotto le piogge di tutti i tipi. Quella fina fina che ti punge, e quella grossa grossa che ti ammacca. La pioggia che scorreva giù di lato, e a volte la pioggia che veniva anche dritta dritta da sotto. Accidenti, pioveva anche di notte.
Bubba
: Ciao, Forrest.
Forrest
: Ciao, Bubba.
Bubba
: Facciamo che io mi appoggio contro la tua schiena e tu contro la mia. In questo modo non ci tocca dormire con la testa nel fango. Sai perchè la nostra società funziona, Forrest? Perchè ognuno si prende cura dell'altro, come fratelli o cose del genere. Ehi, Forrest, c'è una cosa cui ho pensato. E ho una domanda molto importante da farti. Che ne dici di entrare nel commercio dei gamberi con me?
Forrest
: Okay.
Bubba
: Amico, sai una cosa? Io ho già calcolato tutto. Con tot chili di gamberi ci paghiamo la barca. Con tot chili la nafta. Viviamo direttamente sulla barca, non paghiamo l'affitto. Io sarò il capitano. Possiamo cavarcela da soli, dividiamo ogni cosa a metà, amico, parlo di cinquanta e cinquanta. E poi, Forrest, ti mangi i gamberi gratis.
Forrest
: Questa è una grande idea. Bubba aveva avuto una grande idea. Scrissi perfino a Jenny, e le raccontai tutto. Le mandavo lettere. Non tutti i giorni, ma quasi. Le dicevo quello che facevo e le chiedevo quello che faceva lei. E le dicevo che pensavo sempre a lei. E che avevo una gran voglia di ricevere una sua lettera non appena trovava un momentino per scrivermi. Aggiungevo sempre che stavo bene, e poi firmavo ogni lettera "Con affetto, Forrest Gump". Un giorno, stavamo camminando come al solito, e poi, tutt'un tratto, qualcuno chiuse il rubinetto della pioggia, e uscì il sole.
Dan
: Riparatevi! Riparatevi! Maledizione, portate qui la 60! Portate la mitragliatrice, cazzo!
Bubba
: Forrest, stai bene?
Dan
: Fortebraccio! Fortebraccio, Fortebraccio, qui Lima 6! Ci stanno attaccando!
Bubba
: C'è un uomo ferito!
Dan
: Fortebraccio, qui Lima 6, passo! Ricevuto, Fortebraccio! Avvisiamo che ci sparano addosso dalla linea degli alberi al punto Blue 2, con granate e colpi di mortaio!
Soldato
: La mitragliatrice! La mitragliatrice si è inceppata! È bollente!
Dan
: Porca puttana, Mac! Prendi quella cazzo di mitragliatrice e puntala contro gli alberi! Stiamo subendo perdite pesanti! Lima 6 ripiega sulla linea blu. Lima 6 è finita! Ripiegare!
Bubba
: Corri! Corri, Forrest!
Sims
: Ripiegare!
Bubba
: Forrest! Corri, amico! Corri!
Dan
: Ripiega, Gump! Corri, maledizione! Corri!
Forrest
: Io correvo, e correvo, proprio come Jenny mi aveva detto di fare. Corsi così lontano e così veloce che presto mi ritrovai da solo, che non è una bella cosa. Bubba! Bubba era il mio migliore amico. Dovevo essere certo che stava bene. Bubba! E mentre tornavo per cercare Bubba, beh, c'era un altro ragazzo che stava per terra. Tex. Ah, okay. Non potevo lasciarlo là tutto solo, impaurito com'era, così me lo caricai e me lo portai via. E ogni volta che tornavo per cercare Bubba, c'era qualcun altro diceva, "Aiutami, Forrest, aiutami!".
Soldato
: Sta' calmo, amico. Sta' giù. Te la caverai! Te la caverai!
Forrest
: Cominciai ad avere paura di non ritrovare più Bubba.
Fortebraccio
: ... siete vicini alla zona di pericolo, passo.
Dan
: Ricevuto, Fortebraccio! Lo so che ci troviamo nella zona di pericolo! Ci sono i Charlie tutt'intorno, devo avere subito quei mezzi veloci, passo.
Fortebraccio
: Lima 6, vogliamo...
Forrest
: Tenente Dan, Coleman è morto!
Dan
: Lo so che è morto! Tutto il mio maledetto plotone è stato spazzato via!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, qual è la situazione, passo.
Dan
: Maledizione! Che stai facendo? Lasciami qui! Vattene via! Lasciami qui! Vattene!
Fortebraccio
: Lima 6, qui Fortebraccio. Mi sentite? Passo.
Dan
: Perdio, ti ho detto di lasciarmi qui, porca puttana!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, Lima 6, i mezzi veloci stanno per arrivare, passo.
Forrest
: Poi qualcosa saltò fuori e mi morse. Aaah! Qualcosa mi ha morso!
Dan
: Aaah! Maledetti Vietcong figli di puttana! Non posso lasciare il plotone! Ti ho detto di mollarmi qui, Gump. Lasciami perdere, tu pensa a salvarti! Hai sentito quello che ti ho detto? Porca puttana, mettimi giù! Porta il tuo culo lontano da qui. Non ti ho chiesto di tirarmi fuori di lì, che Dio ti stramaledica! E adesso dove credi di andare?
Forrest
: A prendere Bubba.
Dan
: Ho richiesto un'incursione aerea. Distruggeranno col napalm l'intera zona. Gump, resta qui, maledizione! Questo è un ordine!
Forrest
: Devo andare a trovare Bubba!
Bubba
: Forrest.
Forrest
: Bubba?
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene. Oh...
Forrest
: Bubba, no.
Bubba
: No... Me la caverò.
Forrest
: Andiamo. Su, andiamo. Vieni qui.
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene...
Dan
: Mettetevelo in quel posto con una bella fiammata!
Forrest
: Non sapevo che era l'ultima volta che io e Bubba ci parlavamo, se no trovavo qualcosa di meglio da dire. Ehi, Bubba.
Bubba
: Ehi, Forrest. Forrest, perchè è successo?
Forrest
: Ti hanno sparato. Poi Bubba disse una cosa che non dimenticherò mai.
Bubba
: Voglio tornare a casa.
Forrest
: Bubba era il mio migliore buono amico. E anche io lo so che non è una cosa che uno trova dietro l'angolo. Bubba doveva diventare il capitano di una barca per gamberi, ma invece morì lì, vicino a quel fiume, in Vietnam. È tutto quello che ho da dire su questa faccenda.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Il problema è l'acqua... Ho creato 126 metri quadrati di terreno, ma per diventare fertile il terreno ha bisogno di 40 litri d'acqua per metro cubo, quindi ho bisogno di molta più acqua. Per fortuna ho la ricetta: prendi dell'idrogeno, aggiungi dell'ossigeno e bruci. Dunque, ho centinaia di litri di idrazina inutilizzata sull'MDV, rilascerò l'idrazina sull'iridio che agirà da catalizzatore trasformandola in azoto e idrogeno. Dopodiché dirigerò l'idrogeno verso un'area circoscritta e lo brucerò.
[ironico]
Fortunatamente nella storia dell'umanità non è mai successo niente di brutto per aver dato
fuoco
all'idrogeno! La NASA odia il
fuoco
, per la solita questione che il
fuoco
nello spazio fa morire tutti, quindi tutto ciò che hanno spedito quassù è ignifugo, con la fondamentale eccezione degli effetti personali di Martinez!
[ricava pezzetti i legno da bruciare dal crocifisso di Martinez]
Mi dispiace, Martinez, se era la privacy che volevi, non dovevi abbandonarmi credendomi morto su un pianeta deserto. A proposito, spero che non te la prenderai per questo, considerata la mia situazione... Conto su di te.
Mark Watney
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
Marge Gunderson
: Oh, Gesù... Pronto, sono Marge.
Gary Olson
: Marge, hanno ammazzato due persone e un poliziotto.
Marge
: Oh, mio Dio, dove?
Gary
: Sai la statale 35?
Marge
: Sì.
Gary
: Appena fuori città ci sono tre morti sulla strada.
Marge
: Accidenti!
Gary
: Sì, non dev'essere un bello spettacolo. Vai sùbito.
Marge
: Okay, arrivo tra un minuto.
Gary
: Bene, Lou ti aspetta.
Marge
: D'accordo, arrivo.
Gary
: Ciao.
Norm Gunderson
: Cosa c'è?
Marge
: Continua a dormire, è ancora presto.
Norm
: Devi andare?
Marge
: Sì.
Norm
: Ti preparo due uova.
Marge
: Non fa niente, caro, devo scappare.
Norm
: Devi mangiare qualcosa, Marge. Ti preparo due uova.
Marge
: Tesoro, puoi continuare a dormire.
Norm
: Devi fare colazione prima di uscire. Ti preparo le uova.
Marge
: Ah, Norm... Grazie, tesoro. Devo proprio scappare.
Norm
: Ti voglio bene, Marge.
Marge
: Anch'io, amore. Caro?
Norm
: Sì?
Marge
: Ho la batteria scarica.
Radio
: Pattuglia 9 contattare il Dipartimento.
Marge
: Ciao, Lou. Uuuh! Che cosa è successo?
Lou
: Marge! Forse qualcosa di caldo ti fa piacere.
Marge
: Eh, eh! Grazie mille. Allora, di che cosa si tratta? Gary mi ha parlato di tre omicidi.
Lou
: Già, gran brutta storia. Due sono là.
Marge
: Dove sono i colleghi?
Lou
: Uh! Fa freddo, Marge. Attenta a dove metti i piedi, Marge.
Marge
: Ecco... Oh, Gesù! Qui c'è la seconda vittima! Ferita alla testa e alla mano. Deve aver tentato di difendersi.
Lou
: Ah, sì?
Marge
: Dov'è l'agente di polizia statale?
Lou
: Un bel pezzo indietro, nel fosso, vicino alla sua auto.
Marge
: Okay. Quindi abbiamo un agente che ferma qualcuno, segue uno scontro a
fuoco
, questi due stavano passando, vengono braccati e raggiunti qua, dopodiché vengono uccisi con calma uno dopo l'altro.
Lou
: Già.
Marge
: Mi sorprenderebbe scoprire che l'omicida è di Brainerd.
Lou
: Eh, sì.
Marge
: E ti dico un'altra cosa: dalle orme sembra un tipo piuttosto grosso.
Lou
: Hai trovato qualcosa, Capo?
Marge
: No, mi sta venendo voglia di vomitare.
Lou
: Accidenti, eh? Tutto bene, Marge?
Marge
: Sì, sì, va meglio. Sono le solite nausee mattutine. Meno male che passano.
Lou
: Ah?
Marge
: Sì, e adesso ho di nuovo fame.
Lou
: Hai fatto colazione, Marge?
Marge
: Ah, certo. Norm mi ha fatto due uova.
Lou
: Ah, sì? Beh, cosa facciamo adesso?
Marge
: Andiamo a dare un'occhiata al poliziotto? Qui ci sono impronte diverse, Lou.
Lou
: Ah, sì?
Marge
: Sì. Questo qui è più piccolo del suo complice.
Lou
: Ah, sì?
Marge
: Accidenti!
Lou
: Che te ne pare, Marge?
Marge
: Eh, vedo che ha ancora la pistola nel fodero, e sembra un bel ragazzo. È un vero peccato.
Lou
: Eh, già.
Marge
: Non hanno giocato con l'autopattuglia, vero?
Lou
: Non credo.
Marge
: Qualcuno ha spento i lampeggianti. Il piccoletto dev'essere rimasto qui ad aspettare il ritorno del complice.
Lou
: Fuori sarebbe morto di freddo.
Marge
: Certo. Credi che Dave sia già aperto?
Lou
: Dave? Pensi che sia immischiato nella faccenda?
Marge
: Ah, no, no. Volevo solo portare a Norm un po' di lombrichi.
Lou
: Ah, sì.
Marge
: Hai già guardato il suo libro di bordo?
Lou
: Sì. E l'ultima annotazione riguarda una Ciera alle 2:18 con targa ST. Poi devono averlo fermato. Gli hanno sparato prima di poter annotare la targa completa.
Marge
: Ah-ah.
Lou
: E così ho dato ordine di cercare una Ciera con targa che inizia con ST, ma niente segnalazione.
Marge
: Non penso di poter condividere del tutto la tua linea investigativa.
Lou
: Ah, sì?
Marge
: Sì. Credo che con ST abbia voluto indicare un'altra cosa: Senza Targa.
Lou
: Oh. Hai ragione.
Marge
: Lou, la sai quella di quel tale che non potendosi permettere una targa personalizzata ha chiesto di cambiare il suo nome in J3L2404?
Lou
: Ah, sì, quella è buona.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di
fuoco
"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jules
: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror?
Vincent
: Si, mi pare, quello grasso, no?
Jules
: Io non me la sentirei di chiamarlo grasso, ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È Samoano.
Vincent
: Credo di sapere di chi parli. E allora?
Jules
: Beh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace.
Vincent
: Che cosa ha fatto, se l'è scopata?
Jules
: No, no, no, no, niente di cosi' grave.
Vincent
: E cosa, allora?
Jules
: Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent
: Un massaggio ai piedi.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Tutto qui?
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules
: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era... c'era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come quello delle serre. Il negro c'è passato attraverso. E da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.
Vincent
: Cazzo, un vero peccato.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col
fuoco
prima o poi si brucia.
Jules
: Che vuoi dire?
Vincent
: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace
Jules
: Secondo te non ha esagerato.
Vincent
: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules
: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente. Io lo faccio sempre a mia madre.
Vincent
: no, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace. Voglio dire, è così grave come se gliela avesse leccata, no, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules
: Oooh, aspetta, fermo lì. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent
: Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco.
Jules
: Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie, e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi, non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.
Vincent
: Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules
: Eh... non venirmi a parlare di massaggi ai piedi, perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent
: E ne hai fatti molti?
Jules
: Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente.
Vincent
: A... a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules
: Vaffanculo.
Vincent
: L'hai fatto a molti?
Jules
: Vaffanculo
Vincent
: Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.
Jules
: Basta, eh? Hai capito? Cominciano a girarmi le palle!
Vincent
: Eh, eh! Ah!
Jules
: Questa è la porta.
Vincent
: Sì, eccola qua.
Jules
: Che ora fai?
Vincent
: Sono esattamente le 7:22.
Jules
: Ah... Non è ancora il momento. Dai, leviamoci da qui. Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antwan in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare. Sono cose che non si fanno. Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo. Mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì. Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così. Ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove, beh, nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva, e quel coglione di Antwan doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo, nessun uomo prende con umorismo certe stronzate. Mi sono spiegato?
Jules
: Sì, è un punto di vista interessante. Coraggio, entriamo nei personaggi.
Vincent
: Come hai detto che si chiama lei?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia.
Jules
: Perché ti interessa tanto la moglie del gran capo?
Vincent
: Beh, lui parte, va in Florida, e mi ha chiesto di... di occuparmi di lei mentre è via.
Jules
: Ah. Occuparti di lei?
Vincent
: No, ma che dici? Devo portarla fuori, sai, farla divertire, così non si sente sola.
Jules
: Cioè tu e Mia Wallace vi date un appuntamento?
Vincent
: Non è come intendi tu. Sai, è come... come quando porti fuori la moglie del tuo migliore amico, al cinema o in qualche altro posto. È solo buona compagnia, nient'altro. Non è un appuntamento. Non è nessun appuntamento!
Jules
: Salve, ragazzi. Come ve la passate? No, comodo, comodo, comodo, comodo. Stai comodo. Sapete chi siamo? Siamo colleghi del vostro socio d'affari Marsellus Wallace. Certo vi ricordate del vostro socio d'affari, vero? No, no, non ditemi niente, voglio indovinare. Tu sei Brett, giusto?
Brett
: Sì.
Jules
: Visto? Ho indovinato. Ti ricordi bene del tuo socio d'affari Marsellus Wallace, non è vero, Brett?
Brett
: Sì, sì, me lo ricordo bene.
Jules
: Bravo. Oh, a quanto pare io e Vincent abbiamo interrotto la vostra colazione. Ci dispiace veramente. Che mangiavate?
Brett
: Hamburger.
Jules
: Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica! E che tipo di hamburger?
Brett
: È un... un cheeseburger.
Jules
: No, no, no, no. Dove li avete comprati? Da McDonald's, da Wendy's, Jack-in-the-Box, dove?
Brett
: Ehm... Al Big Kahuna Burger.
Jules
: Al Big Kahuna Burger! Dove gli hawaiani fanno gli hamburger! Dicono che sono saporiti i loro hamburger, io non li ho mai assaggiati, personalmente. Come sono?
Brett
: Buoni. Buoni. Sono buoni.
Jules
: Vi dispiace se ne assaggio uno? È tuo questo, eh?
Brett
: Sì.
Jules
: Hm! Sì che è saporito questo hamburger. Vincent! Hai mai mangiato un Big Kahuna Burger?
Vincent
: Hm.
Jules
: Ne vuoi un morso? Sono saporiti.
Vincent
: Non ho fame.
Jules
: Beh, se ti piacciono gli hamburger una volta li devi provare. Io di solito non posso mangiarli perché la mia ragazza è vegetariana. E questo praticamente fa di me un vegetariano, ma vado pazzo per il sapore di un buon hamburger. Hmmm! Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?
Brett
: No.
Jules
: Diglielo, Vincent.
Vincent
: Royale con formaggio.
Jules
: Royale con formaggio. E sai perché lo chiamano così?
Brett
: Per il sistema metrico decimale?
Jules
: Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Uh, sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? Il sistema metrico. Lì dentro che c'è?
Brett
: Sprite.
Jules
: Ah, Sprite. Buona. Ti dispiace se... se assaggio la tua bevanda saporita per mandare giù il boccone?
Brett
: Fa' pure.
Jules
: Ah! Ci voleva proprio! Tu, col frangettone, sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince, là, dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?
Marvin
: È lì dentro.
Jules
: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo, se non sbaglio! Cosa dicevi?
Roger
: Nell'armadietto. No. No, quello all'altezza delle ginocchia.
Jules
: Siamo contenti? Vincent? Siamo contenti?
Vincent
: Sì, siamo contenti.
Brett
: Ehm... ascolta... Mi dispiace, io... io... io non ho capito il tuo nome. Ho... ho capito il tuo, ehm, Vincent, giusto? Ma non ho capito il tuo.
Jules
: Mi chiamo Gerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda.
Brett
: No, no. No. No. Voglio solo che sappiate quanto... Voglio solo che sappiate quanto ci dispiace che le cose siano andate a puttane tra noi e il signor Wallace. E... Noi ci siamo messi in questo affare con le migliori intenzioni, davvero, no, no, no...
Jules
: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione. Oh, non volevo farlo. Per favore, continua. Dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai? Dì un po', Marsellus Wallace che aspetto ha?
Brett
: Cosa?
Jules
: Da che paese vieni?
Brett
: Cosa? Cosa?
Jules
: "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare! Lì parlano la mia lingua?
Brett
: Cosa?
Jules
: La mia lingua, figlio di puttana! Tu la sai parlare?
Brett
: Sì!
Jules
: Allora capisci quello che dico!
Brett
: Sì! Sì! Sì!
Jules
: Descrivimi perciò Marsellus Wallace! Che aspetto ha!
Brett
: Cosa?
Jules
: Di' "cosa" un'altra volta! Di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana, di' "cosa" un'altra maledettissima volta!
Brett
: È... è... è nero.
Jules
: Vai avanti!
Brett
: È senza capelli.
Jules
: Secondo te sembra una puttana?
Brett
: Cosa?
Jules
: Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana?
Brett
: No!
Jules
: Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?
Brett
: Non l'ho fatto!
Jules
: Sì che l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Allora, adesso rilassati e abbassa le braccia, trova una posizione confortevole, appoggiati, devi stare comodo e rilassato. Fidati di me, va bene? Chiudi gli occhi.
[...]
Ora ascolta per un attimo. Ascolta i suoni della stanza che ti circonda. Adesso voglio che tu immagini di stare in un teatro, o meglio in un cinema. Ci sei solo tu. È uno di quei vecchi cinema d'epoca, sfarzosi. Ti guardi in giro, la sala è immensa, vuota. Ti accorgi che le pareti della sala sono dipinte di nero. Anche le poltrone sono nere e in quella assoluta oscurità tu solo una cosa riesci a vedere: lo schermo bianco. Noti che ci sono delle lettere sullo schermo, delle lettere nere a grandi caratteri. Sono sfocate, tu però inizi ad avvicinarti lentamente con la tua poltrona cercando di leggerle. Stai molto comodo ora, è la tua poltrona preferita. Vieni trascinato sempre più vicino e osservi le lettere. Il rilassamento è totale: le tue gambe sono distese, le tue braccia sono molli e pesanti. Sei vicino, ormai. Puoi quasi leggere le lettere. Cominciano a mettersi a
fuoco
. Le lettere dicono "sleep": "dormi". Dormi.
[prima seduta di ipnosi di Tom]
Lisa Weil
Dal film:
Echi mortali
Scheda film e trama
Frasi del film
Come sempre, aveva ragione Flaiano: in Italia i fascisti si dividono in fascisti e antifascisti. La maestra antifascista di Torino immortalata dalle telecamere mentre augura la morte ai poliziotti che la separano da un corteo di Casapound è la fascista perfetta. Arrogante, violenta, fanatica. Con gli occhi strabuzzati e la bocca sguaiata che bestemmia il buon senso e il senso dello Stato, farneticando di fucili partigiani come se fossimo ancora nella Repubblica di Salò anziché in quella di Gentiloni. La penso come Renzi (ogni tanto succede): quell'insegnante andrebbe licenziata in tronco. Per i danni che potrebbe fare ai bambini e per quelli che ha già sicuramente inferto alla sua categoria.
Ho avuto una maestra elementare comunista con cui mio padre liberale litigava di continuo. Ma si sarebbe buttato nel
fuoco
per salvarle il posto, perché ne riconosceva la dirittura morale e la bravura professionale. Era un'epoca ideologica, in cui maturò l'assassinio del commissario Calabresi. Eppure dalla bocca della «signora maestra» non uscì mai una parola su poliziotti e carabinieri, se non di elogio. Spiegava a bambini di dieci anni che le istituzioni democratiche servono a proteggere tutti, persino i fanatici dagli effetti del loro fanatismo. La scuola italiana ha avuto tanti cattivi maestri, soprattutto di sinistra. Ma anche tante maestre così, spesso di sinistra. Che non si meritano eredi con gli occhi strabuzzati e la bocca sguaiata.
Massimo Gramellini
Cit. da
Cattiva maestra, 'Il caffè', Corriere.it, 28 febbraio 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano
fuoco
in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
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Frasi di Allen Ginsberg
Io sono la bilancia della giustizia! Io sono il direttore del coro della morte! Canta, fratello Heckler!
[fa
fuoco
con un mitragliatore Heckler & Koch]
Canta, fratello Koch!
[fa
fuoco
con l'altro mitragliatore]
Cantate, fratelli, cantate! Sì! Sì! Febbre da sparo!
Il Fattore
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Max
: Il mio nome è Max, il mio mondo è
fuoco
e sangue. Un tempo ero un poliziotto, un guerriero di strada in cerca di una giusta causa. Mentre il mondo crollava, ognuno di noi a modo suo era a pezzi. Difficile capire chi fosse più folle: io o gli altri.
Voci
: C'è nessuno? Dove sei? Dove sei Max? Avevi promesso di aiutarci. Max Rockatansky.
Max
: Eccoli che tornano. Si insinuano scavando nella materia nera del mio cervello. Ripeto a me stesso che non possono toccarmi, sono morti e da tempo. Sono colui che fugge sia dai vivi che dai morti, inseguito da saprofagi, perseguitato da coloro che non ho saputo proteggere. Esisto così, in questa terra devastata: un uomo, ridotto a un unico istinto: sopravvivere.
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
I veri padri aprono la strada, portano il
fuoco
e lo donano ai figli, nella notte fredda e buia della storia, perché poi toccherà a loro fare altrettanto, di generazione in generazione.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Non è un paese per figli, Corriere.it, 12 febbraio 2018
Frasi di Alessandro D'Avenia
Finalmente ho trovato il modo di difendermi da questo scorpione velenoso che è la realtà. Odiare è l'unico modo di essere più velenosi dello scorpione. Un odio rapido come il
fuoco
che divora la carta e la paglia, un odio che brucia tutto ciò che tocca, e più tocca più si esalta. Essere cattivo. Essere solo. Essere
fuoco
. Essere ferro. Questa è la soluzione. Distruggere e resistere.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quando non hai sogni li rubi agli altri, perché non li abbiano neanche loro. L'invidia ti brucia il cuore e quel
fuoco
divora tutto.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
[Su Claudio Baglioni]
Non lo reggo da sempre, da quando ero ragazzo. Sono cresciuto nel 68, gli anni della protesta, gli anni di Tenco e Paoli, di Guccini e De André... poi arriva questa melensa creatura dalla maglietta fina che canta passerotto non andare via. Baglioni era il cantante preferito dei fascisti, dei La Russa e Gasparri. Non lo sopporto. In uno spettacolo dissi anche che gli avrei tirato una molotov. Ora se gli dai
fuoco
si sparge odore acre di plastica che semina diossina in tutto il Paese.
Antonio Ricci
Cit. da
Corriere.it, 1 febbraio 2018
Frasi di Antonio Ricci
Dean
: Lei è riuscito a iscriversi e abbandonare la Tulane, Bowdoin e l'Università di Chicago. Il suo registro delle presenze qui è abominevole. Ha ignorato il copri
fuoco
. Le sue tesine, quando si è disturbato a presentarle, hanno ecceduto nel richiesto numero di pagine. Io... può spiegarmi perché è alla Columbia?
Lucien Carr
: Per lo stesso motivo per cui c'è lei.
Dean E quale sarebbe?
Lucien Carr
: Studentesse della Barnard che ci stanno.
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono sicuramente una persona più consapevole di tante cose, soprattutto personali. Questo disco
[Cosa siamo diventati]
è un tentativo di messa a
fuoco
su chi sono e su come mi sono comportato davanti a tante situazioni. Riconosco le mie debolezze e fragilità e cerco di partire da queste per crearmi nuovi punti di forza.
Diodato
Frasi di Diodato
Era inverno.
Soffiava il vento dalla steppa
E aveva freddo il Bambino nella grotta
Sul pendio della collina.
Lo scaldava l'alito del bue.
Gli animali domestici
stavano nell'antro,
Sulla mangiatoia aleggiava un tiepido vapore.
Scossisi dalle pelli la paglia del giaciglio
E i grani di miglio,
I pastori assonnati
Guardavano alla lontananza di mezzanotte.
Lontano c'era un campo innevato e un cimitero,
Staccionate, pietre tombali,
Stanghe di carri nella neve,
E il cielo sul cimitero pieno di stelle.
Ma vicino, ignota fino allora,
Più timida di un lumino
Alla finestrina di un capanno
Baluginava la stella sulla via di Betlemme.
Ardeva come un pagliaio, in disparte
Da cielo e da Dio,
Come il riverbero di un incendio,
Come masseria in fiamme e
fuoco
in un granaio.
Si alzava come un covone ardente
Di paglia e di fieno
In mezzo all'universo intero,
Allarmato da questa nuova stella.
La sovrastava un bagliore sempre più acceso
E qualcosa significava,
E i tre scrutatori di stelle
Accorrevano al richiamo di fuochi mai visti.
Li seguivano i doni sui cammelli.
E gli asinelli bardati, uno più piccolo
Dell'altro, scendevano la montagna a piccoli passi.
E, come strana visione di tempi futuri,
si alzò in lontananza tutto ciò che avvenne poi.
Tutti i pensieri dei secoli, tutti i sogni, tutti i mondi,
Tutto l'avvenire di gallerie e musei,
Tutte le burle delle fate, tutte le opere dei maghi,
Tutti gli alberi di Natale del mondo, tutti i sogni dei bambini.
Tutto il tremolio delle candele accese, tutti i festoni,
Tutto lo sfarzo del luccichio colorato...
... Sempre più cattivo e furioso soffiava il vento dalla steppa...
Parte dello stagno era nascosta dalle cime degli ontani,
Ma l'altra si vedeva benissimo anche da qui.
Attraverso i nidi dei corvi e gli apici degli alberi.
I pastori riuscivano a distinguere bene
Come sull'argine andavano gli asini e i cammelli.
Andiamo con tutti, inchiniamoci al miracolo
Dissero allacciandosi le pelli.
Avevano caldo per la camminata nella neve.
Orme di piedi scalzi portavano alla capanna
Sulla radura chiara come fogli di mica.
A quelle orme, come a fiamma di moccolo,
Ringhiavano i cani sotto la luce della stella.
La notte di gelo pareva di fiaba,
E qualcuno dai monti nevosi di tormenta
Continuava a unirsi non visto a loro.
I cani si trascinavano guardandosi in giro inquieti,
E si stringevano al pastore e attendevano sventure.
Proprio per quella strada, proprio per quel luogo
passò qualche angelo nel folto della folla.
L'incorporeità li rendeva invisibili,
Ma il passo lasciava l'impronta del piede.
La gente in frotta s'affollava alla rupe.
Albeggiava. Si profilavano i tronchi dei cedri.
E voi chi siete? chiese Maria.
Siamo stirpe di pastori e inviati dal cielo.
Siamo venuti a dar lode a entrambi voialtri.
Non si può tutti insieme. Aspettate all'ingresso.
Grigia come cenere la foschia del mattino,
Battevano i piedi mulattieri e pecorai,
Chi era a piedi litigava con chi era a cavallo,
Presso il tronco cavo dell'abbeveratoio,
Mugghiavano i cammelli, scalpicciavano gli asini.
Albeggiava. L'alba spazzava dalla volta celeste
le ultime stelle, come granelli di cenere.
E di tutta l'innumerevole folla solo i Magi
Maria fece entrare nella fenditura della roccia.
Lui dormiva, tutto raggiante, nella mangiatoia di quercia,
come raggio di luna nelle profondità di un albero cavo.
Invece che pellicce di pecora
aveva labbra di asino e nari di bue.
Rimasero nell'ombra, in quel buio di stalla,
Sussurravano, trovando a stento le parole.
D'un tratto qualcuno nell'oscurità con la mano scostò
dalla mangiatoia un Mago verso sinistra,
E quello si voltò: dalla soglia alla Vergine
come un ospite guardava la Stella di Natale.
Boris Pasternak
Cit. da
La stella di Natale
Frasi di Boris Pasternak
E se invece venisse per davvero?
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Se la preghiera, la letterina, il desiderio
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espresso così, più che altro per gioco
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venisse preso sul serio?
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Se il regno della fiaba e del mistero
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si avverasse? Se accanto al
fuoco
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al mattino si trovassero i doni
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la bambola il revolver il treno
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il micio l'orsacchiotto il leone
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che nessuno di voi ha comperati?
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Se la vostra bella sicurezza
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nella scienza e nella dea ragione
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andasse a carte quarantotto?
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Con imperdonabile leggerezza
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forse troppo ci siamo fidati.
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E se sul serio venisse?
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Silenzio! O Gesù Bambino
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per favore cammina piano
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nell'attraversare il salotto.
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Guai se tu svegli i ragazzi
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che disastro sarebbe per noi
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così colti così intelligenti
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brevettati miscredenti
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noi che ci crediamo chissà cosa
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coi nostri atomi coi nostri razzi.
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Fa piano, Bambino, se puoi.
Dino Buzzati
Titolo della poesia:
Buon Natale
Commenti:
3
Frasi di Dino Buzzati
Affascinate, cieli, con la vostra purezza
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queste notti d'inverno
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e siate perfetti!
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Volate più vive nel buio di
fuoco
, silenziose meteore,
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e sparite.
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Tu, luna, sii lenta a tramontare,
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questa è la tua pienezza!
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Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio
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verso i quattro lati dell'universo stellato.
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Il tempo cade, come manna, agli angoli
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della terra invernale.
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Noi siamo diventati più umili delle rocce,
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più attenti delle pazienti colline.
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Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento,
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o sante sfere,
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mentre le menti, docili come bestie,
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stanno vicine, al riparo, nel dolce fieno,
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e gli intelletti sono più tranquilli delle greggi che
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pascolano alla luce delle stelle.
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Oh, versate, cieli il vostro buio e la vostra luce sulle nostre
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solenni vallate;
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e tu, viaggia come la Vergine gentile
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verso il maestoso tramonto dei pianeti,
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o bianca luna piena, silente come Betlemme!
Thomas Merton
Titolo della poesia:
Avvento
Frasi di Thomas Merton
Non c'è mai stata separazione tra "techne" e la Natura. Il
fuoco
è prodotto insieme dall'uomo e dalla Natura. La rivoluzione industriale è stato il punto di maggiore distacco tra i due elementi, ma ora con una tecnologia tanto sofisticata siamo arrivati a un passo dal totale ricongiungimento, se manteniamo sempre alto il livello di guardia, cioè il senso di colpa, possiamo, dobbiamo, costruire un secolo fantastico. Io stessa mi accorgo che guardo la luna in un modo nuovo, con una grande purezza poetica.
Bjork
Cit. da
Io Donna, 20 agosto 2011
Frasi di Bjork
Dinanzi agli estranei, ai profani, per così dire, quegli uomini
[pitagorici]
parlavano tra loro, se mai dovesse capitare, enigmaticamente per simboli, di cui ancora oggi circolano come traccia dei simboli famosi, quali ad esempio: "Non attizzare il
fuoco
con il coltello" e simboli del genere, che somigliano ‐ nella loro pura espressione letterale ‐ a delle regole da vecchietta, ma che, una volta spiegate, forniscono una straordinaria e venerabile utilità a coloro che le comprendono.
Ma il precetto più grande di tutti in rapporto al coraggio è quello di proporre come scopo più importante di preservare e liberare l'intelletto da tutte quante le pastoie e le catene che lo frenano fin dall'infanzia
[...]
. "L'intelletto" infatti ‐ a loro parere ‐ "vede tutto e intende tutto, e tutto il resto è sordo e cieco".
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
Il vero amore è un
fuoco
durevole,
Nella mente sempre brucia,
Mai si ammala, mai invecchia, mai muore,
Da se stesso mai cambia.
Walter Raleigh
Frasi di Walter Raleigh
Siamo la scintilla, che appiccherà il
fuoco
, che brucerà il Primo Ordine!
Poe Dameron
Dal film:
Gli ultimi Jedi
Scheda film e trama
Frasi del film
William Somerset
: Oramai nelle metropoli farsi gli affari propri è diventata una scienza. Nella prevenzione allo stupro è: mai gridare aiuto, ma sempre al
fuoco
. Nessuno risponde a una richiesta d'aiuto. Tu urla «al
fuoco
» e arrivano di corsa.
David Mills
: Che società di merda!
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne ed ossa e pareva di vetro. Se cadeva non andava a pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente. Si poteva vedere il suo cuore battere. Soprattutto si vedevano i suoi pensieri.
Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere quella che sembrava essere una palla di
fuoco
dietro la sua fronte. Disse poi la verità e la palla di
fuoco
si dissolse. Per tutto il resto della sua vita il
bambino trasparente
non disse più bugie.
Egli crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo. Ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e, prima che aprisse bocca, si potevano indovinare le sue risposte, quando gli si rivolgeva una domanda.
Egli si chiamava Michele, ma la gente lo chiamava
Michele di cristallo
. Tutti gli volevano bene per la sua lealtà e per la sua onestà. Vicino a lui tutti diventavano gentili.
Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore. Cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciare traccia. Chi si ribellava veniva fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi. La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.
Ma Michele non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui. Dietro la fronte di quello che una volta era il
bambino trasparente
, tutti leggevano pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto poi, la gente ripeteva i pensieri di Michele come modo per avere speranza nel futuro.
Il tiranno fece arrestare Michele di cristallo. Poi ordinò di gettarlo nella più buia prigione. E' allora che successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Michele fu rinchiuso, diventarono trasparenti! Dopo di essi anche i muri dell'intero edificio, e infine anche le mura esterne.
La gente che passava vicino alla prigione poteva vedere Michele seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo. Tutti continuavano a leggere i suoi pensieri.
Di notte la prigione emanava una grande luce. Il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.
Michele di cristallo, anche in catene, era più forte di lui,
perché la verità è più forte di qualsiasi cosa
.
Da:
Il bambino trasparente
[Parlando dell'idea per una storia da scrivere]
Si immagini una specie di rivolta della natura, con tutti i vulcani del mondo che esplodono uno dopo l'altro causando terremoti, squilibri atmosferici di tutti i tipi con grandini di
fuoco
e sconquassi irreversibili. Si immagini anche due storie romantiche tutte rivolte verso un passato di emozioni e di guai che si intrecciano confusamente nella memoria di vari personaggi. Bene, prima di tutti scompare, inghiottita dal mare, la California intera con Hollywood che precipita nei più profondi abissi, dove si merita di finire... L'azione comincia (e si sofferma) nella piazza principale di Taormina con un bar (il Mocambo o il Wunderbar ndr) che viene man mano sostituito da altri ambienti come la spiaggia, il rifugio e via dicendo. L'Etna è l'ultimo del vulcani a esplodere ma è il più violento, e per i personaggi della commedia non c'è via di scampo. Gli annunci ufficiali incoraggiano i cittadini a recarsi sulla spiaggia dove dovrebbero essere salvati dalla Marina, che però non arriva mai. Chi si reca laggiù può scegliere soltanto fra la colata di lava o il mare In tempesta. In tutti gli ambienti prescelti si diffonde il panico meno che nel bar (che è un po' il posto più adatto per la «cultura» in Italia). Ma anche il bar alla fine rimane deserto, ad eccezione di un uomo che continua a bere, dato che gli hanno lasciato la scorta di alcool a portata di mano. È l'unica persona rimasta in vita - si immagina - in tutta la Terra.
Tennessee Williams
Cit. da
Intervista a Il Manifesto, 17 ottobre 1982
Frasi di Tennessee Williams
A nessuno la terra è amica quanto al fante. Quando vi si aggrappa, lungamente, violentemente; quando col volto e con le membra vi affonda nell'angoscia mortale del
fuoco
, allora essa è il suo unico amico, gli è fratello, gli è madre; nel silenzio di lei egli soffoca il suo terrore e i suoi gridi, nel suo rifugio protettore essa li accoglie, poi lo lascia andare, perché viva e corra per altri dieci secondi, e poi lo abbraccia di nuovo, talvolta per sempre.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Là dove c'è un
fuoco
, noi getteremo benzina.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi ha in mano il potere, ci vuole semplici spettatori passivi.
[...]
E non ci hanno dato nessun altro diritto di scelta, a parte l'occasionale (puramente simbolico) e partecipatorio atto del voto... Vuoi il burattino di destra, o il burattino di sinistra?
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Considero Rebecca Miller, che ha scritto anche il copione
[del film Il piano di Maggie]
oltre a dirigerlo, una grande donna. Non è mai presuntuosa, non ama essere definita la figlia di Arthur Miller, ha lavorato molto su se stessa per costruire la sua identità di regista e di persona e, come me, ama scrivere. Trovo i suoi racconti, che hanno ispirato i suoi film, da Personal velocity a The private lives of Pippa Lee, davvero contemporanei e importanti. I suoi caratteri maschili e femminili sono sempre messi a
fuoco
in ogni particolare, dialogo, sfumatura.
Ethan Hawke
Frasi di Ethan Hawke
Marinaio
: Ordine! Mantenete l'ordine!
Lightoller
: Indietro! Indietro! Indietro!
Marinaio
: Tenete forte, signora!
Passeggera
: Aiuto! Aiutatemi!
Marinaio
: Aiutatela!
Lightoller
: State indietro, o vi ammazzo tutti come cani! Avete sentito? Vi ammazzo! Mantenere l'ordine! Ho detto ordine. Signor Lowe, salga su questa scialuppa.
Marinaio
: Allora? State tutti bene? Niente panico.
Lightoller
: Mantenere l'ordine.
I Marinaio
: Tenetelo!
II Marinaio
: Fermi! Fermi!
I Marinaio
: Indietro! Indietro!
Cal
: Siamo arrivati tardi.
Lovejoy
: Ci sono altre scialuppe più avanti. Provi a chiedere a quest'ufficiale, Murdoch. Mi sembra uno di quelli che bada al sodo.
Barrett
: Tagliate i tiranti! Tagliate i tiranti!
Marinaio
: Via! Via!
V Ufficiale Harold Lowe
: Seduti! Ehi, voi! State indietro! State indietro! State tutti indietro! State indietro!
Cal
: Il caos totale. Abbiamo poco tempo. Signor Murdoch?
Murdoch
: Signor Hockley. Voi due, venite subito con me!
Cal
: Come lei ben sa, sono un uomo d'affari, e ho una proposta interessante da farle.
Marinaio
: Mi raccomando, tutti insieme! Calatela!
Jack
: Andiamo, Rose.
Marinaio
: Calatela! Piano!
Rose
: Non ci sono più scialuppe!
Marinaio
: Tirate, adesso! Piano, fate piano!
Rose
: Colonnello, ci sono scialuppe da quella parte?
Gracie
: No, signorina, ma c'e ancora qualche scialuppa più avanti, da quella parte. Faccia presto.
Passeggero
: La scialuppa! Qui!
Musicista
: A che serve? Nessuno ci sta ascoltando.
Passeggero
: Muoviti, muoviti!
Hartley
: Beh, non ci ascoltano neanche a cena. Forza, suoniamo. Almeno ci riscalderemo. Orfeo.
Tommy
: Forse si annega meglio con la musica. Adesso so che sto in prima classe.
I Marinaio
: Solo donne e bambini. Va bene, salite e andate avanti. Non vi fermate. Devo mettervi fretta, mi scusi, ma dovete far presto.
Murdoch
: Dove sono gli altri?
II Marinaio
: Sono ancora tutti a poppa, signore.
I Marinaio
: Coraggio, signora, non pianga, avanti. Avanti, avanti, avanti! Fate presto, presto!
Cal
: Allora, ce l'abbiamo quest'accordo, signor Murdoch? Eh?
I Marinaio
: Avanti, muovetevi, presto!
Lightoller
: Gli uomini stiano indietro, per favore. Gli uomini indietro, ho detto! Solo donne e bambini! Indietro! Signora, venga avanti, forza! Forza! Stia indietro!
Jack
: Tu controlla l'altro lato. Vai!
Lightoller
: Signore! Stia indietro!
I Marinaio
: Ci sono altre donne e bambini? Ci sono bambini?
Lovejoy
: L'ho trovata, dall'altro lato. Sta aspettando una scialuppa. È insieme a lui.
I Marinaio
: Ci sono altre donne e bambini?
Ismay
: Sono tutti a bordo, signor Murdoch.
Murdoch
: Nessun altro, allora?
Ismay
: Forza, signore, forza.
Murdoch
: Nessun altro?
Ismay
: Presto, presto, presto, fate presto. Coraggio, coraggio, signori, fate presto.
Cal
: Ma sì, che vada tutto al diavolo!
I Marinaio
: Così, così, così. Piano. Fate piano.
Lovejoy
: Merda.
II Marinaio
:
Fuoco
!
Ufficiale
: Signore! Signore, non può passare qui. Signore, non può passare qui.
Ismay
: Così, spledindo. Bene. Bene.
Murdoch
: Pronti a calare! Pronti sulla sinistra! Potete calare! Fate piano. Tutti e due i lati contemporaneamente. Piano. Fate piano.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Steward
: Buonasera, signore.
Passeggero
: Buonasera.
Cal
: Lo sapeva che ci sono diverse migliaia di tonnellate di acciaio Hockley su questa nave?
Ruth
: Hm? Su quali parti?
Cal
: Ah, su quelle giuste, naturalmente.
Ruth
: Ah, allora sapremo chi ritenere responsabile se ci dovessero essere problemi. Dov'è mia figlia?
Cal
: Oh, arriverà. Ecco la contessa. Salve, mia cara.
Contessa
: Buonasera, Cal.
Cal
: Che piacere vederla. È incantevole.
Jack
: L'ho visto fare una volta in un cinema di terza visione, e non vedevo l'ora di rifarlo.
Rose
: Tesoro...
Ruth
: Ci vediamo a cena.
Rose
: ... senz'altro ti ricordi del signor Dawson.
Cal
: Dawson. È stupefacente. Potrebbe passare quasi per un gentiluomo.
Jack
: Quasi.
Cal
: È straordinario. Sir Cosmo.
Lady Lucille Duff-Gordon
: Mia cara, che delizia vederla.
Sir Cosmo Duff-Gordon
: Viaggio assolutamente entusiasmante.
Cal
: Incredibile, vero?
Lucille
: E com'è affascinante... vado pazza per il suo...
Rose
: Quella è la contessa di Rothes.
Ruth
: Buonasera. La ringrazio.
Rose
: E... quello è John Jacob Astor, l'uomo più facoltoso in viaggio su questa nave. La sua nuova mogliettina, Madeleine, ha la mia età ed è in dolce attesa. Vedi come tenta di nasconderlo? A suo tempo fu uno scandalo. E quello è Benjamin Guggenheim, e la sua amante, Madame Aubert. Naturalmente la signora Guggenheim è rimasta a casa con i bambini. Da questa parte abbiamo Sir Cosmo e Lucille, Lady Duff-Gordon. Tra i suoi vari pregi c'è quello di disegnare biancheria audace. È molto popolare tra i reali.
Cosmo
: Congratulazioni, Hockley. È splendida.
Lucille
: È un vero angelo.
Cal
: La ringrazio.
Molly
: Ti va di scortare una signora a cena?
Jack
: Certamente.
Molly
: Ah, ah, ah, ah!
Cal
: Zuccherino? Zuccherino?
Molly
: Un gioco da ragazzi, vero, Jack? Ricorda: impazziscono per il denaro. Perciò fingi di possedere una miniera d'oro ed entrerai a far parte del club. Ehi, Astor!
John Jacob Astor
: Oh, salve, Molly...
Molly
: Ah, ah, ah, ah!
Astor
: ... è un piacere vederla.
Rose
: J.J., Madeleine, vorrei presentarvi Jack Dawson.
Madeleine Force Astor
: Piacere di conoscerla.
Jack
: Piacere.
Astor
: Mi dica, Jack, è imparentato ai Dawson di Boston?
Jack
: No, a dire il vero ai Dawson di Chippewa Falls.
Astor
: Oh, capisco.
Smith
: Va bene, grazie.
Rose
: Era sicuramente nervoso, ma non mostrò la minima esitazione. Tutti erano convinti che fosse uno di loro. Forse l'erede di qualche fortuna nel ramo ferroviario. Un nuovo ricco, ma, tuttavia degno di essere un membro del loro club. Naturalmente, mia madre non si lasciò sfuggire l'occasione.
Ruth
: Ci parli degli alloggi di terza classe, sig. Dawson. Ho sentito dire che sono piuttosto accoglienti.
Jack
: I migliori che abbia mai visto, signora. Solo qualche topo qui e là.
Cal
: Il signor Dawson si è unito a noi dalla terza classe. Ha prestato soccorso alla mia fidanzata ieri sera.
Rose
: Ho scoperto che il sig. Dawson è un ottimo artista. Oggi è stato così gentile da mostrarmi alcuni suoi disegni.
Cal
: Rose e io abbiamo idee divergenti riguardo alla definizione di belle arti. Con questo non voglio certo criticare i suoi disegni.
Rose
: ... questo!
Ismay
: Il suo sangue e la sua anima sono su questa nave. Può anche darsi che sia mia, sulla carta, ma al cospetto di Dio appartiene a Thomas Andrews.
Jack
: Queste posate sono tutte per me?
Molly
: Comincia sempre dall'esterno.
Ismay
: Conosce questa nave lamiera per lamiera, dico bene?
Andrews
: Altroché.
Rose
: La sua nave è una meraviglia, signor Andrews. Davvero.
Andrews
: Grazie, Rose.
Cameriere
: Come preferisce il caviale, signore?
Jack
: No, niente caviale per me, grazie. Non mi è mai piaciuto molto.
Ruth
: Dov'è che vive esattamente, signor Dawson?
Jack
: Beh, al momento il mio indirizzo è la terza classe del Titanic. Dopodiche sarò nelle mani di Dio.
Ruth
: E dove trova i mezzi per viaggiare?
Jack
: Mi sposto di luogo in luogo, lavorando. Prediligo le navi da carico, o carrette simili. Ma il biglietto per il Titanic l'ho vinto con una mano fortunata a poker. Una mano molto fortunata.
Gracie
: La vita non è che una partita giocata con la dea fortuna.
Cal
: Hm... Un vero uomo la fortuna se la crea da solo. Giusto, Dawson?
Ruth
: E a lei piace quest'esistenza priva di radici?
Jack
: Beh, sì, signora, mi piace. Insomma, ho tutto quello che occorre proprio qui, con me. Ho aria nei polmoni e qualche foglio immacolato. Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà, o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Proprio l'altra notte ho dormito sotto un ponte, e ora mi trovo qui, sulla più imponente nave del mondo, a bere champagne insieme a delle persone raffinate come voi. Ne prendo ancora un po'.
Gracie
: Eh, eh, eh, eh!
Jack
: Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene. Ah, ecco a lei, Cal. Così ogni singolo giorno ha il suo valore.
Molly
: Ben detto, Jack.
Gracie
: Udite, udite.
Rose
: Al valore di ogni singolo giorno.
Commensali
: Al valore di ogni singolo giorno!
Gracie
: Bravo.
Cal
: Hm...
Molly
: Ah, ah, ah, ah! Ma il signor Brown non sapeva che avevo nascosto il denaro nella stufa. Ah, ah, ah, ah, ah! Così, è tornato a casa, bevuto come una spugna, e ha acceso il
fuoco
. Ah, ah, ah, ah!
Rose
: È il momento del brandy nella sala fumatori.
Gracie
: Bene! Volete unirvi a me per un brandy, signori?
Ismay
: Ottima idea.
Gracie
: Sicuro!
Rose
: Ora si ritirano in una nube di fumo e si congratulano l'un l'altro per il loro operato di grandi maestri dell'universo.
Ismay
: Signore, grazie per la vostra piacevole compagnia.
Cal
: Rose, posso accompagnarti alla tua cabina?
Rose
: No, resterò qui.
Jack
: Ecco a lei, Molly.
Gracie
: Si unisce a noi, Dawson? Beh, non vorrà starsene qui con le signore, spero. Eh, eh, eh!
Jack
: No, grazie, devo tornare al mio alloggio.
Cal
: Forse è meglio così. Si parlerà di affari e politica, quel genere di roba lì. Non adatta a lei. Ah, Dawson, è stato un piacere averla tra noi.
Rose
: Jack, devi proprio andare?
Jack
: Devo tornare a remare insieme agli altri schiavi.
Rose
: Ah...
Jack
: Buonanotte, Rose. Allora, vuoi andare a una vera festa?
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
La storia ci aveva tenuti abbastanza in sospeso, lì intorno al
fuoco
. Ma a parte l'ovvia constatazione che era macabra (come si addice, del resto, a ogni strana storia raccontata in una vecchia dimora la vigilia di Natale) non ricordo altro commento finché qualcuno osservò che quello era il solo caso, a sua conoscenza, che una visitazione del genere fosse toccata a un bambino.
Henry James
Cit. da
Giro di vite ‐ Incipit
Frasi di Henry James
Le città di piacere vanno a
fuoco
, dalle case si levano versi belluini, le chiese ansimano, negli infernotti si raccolgono laghi di birra e di parole corrugate, dove galleggiano i cadaveri dei bevitori.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Gli animali sanno del
fuoco
più di quanto noi uomini possiamo intuire; ma non hanno facoltà di gridare al
fuoco
e di scacciarlo.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Chi si nasconde nella tenerezza non conosce il
fuoco
della passione.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Per baciare un cavallo
|
ho perso un ragazzo giovane,
|
un ragazzo di
fuoco
.
|
Aveva le narici prorompenti,
|
il naso mutilato dal freddo,
|
era la maschera di un samurai.
|
Credendolo un antico guerriero
|
mi buttai dagli spalti
|
di un raro castello ellenico,
|
e fui raccolta da mille pompieri
|
dannati di poesia.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Per baciare un cavallo
Frasi di Alda Merini
Quando un amore ti stringe e ha occhi di
fuoco
è ora di morire.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Fuoco
!
Charles Butler McVay
Dal film:
USS Indianapolis
Scheda film e trama
Frasi del film
Amo la tenerezza. È la chiave dell'amore. Quello che resta quando finisce il
fuoco
del sesso.
Raffaella Carrà
Frasi di Raffaella Carrà
Comandante d'ufficio
: Rico, hai dato tu alla recluta il permesso di togliersi il casco?
Johnny Rico
: Signorsì, signore. Breckinridge aveva un malfunzionamento del casco e gli ho chiesto di mostrarmelo.
Comandante d'ufficio
: Sei abilitato alla riparazione del casco tattico M3, Rico?
Johnny Rico
: ...Signornò, signore.
Comandante d'ufficio
: Allora perché hai ordinato a un tuo uomo di togliersi il casco durante un'esercitazione a
fuoco
reale?!
Johnny Rico
: Avevo bisogno che tutta la mia squadra fosse operativa, signore! ...Volevo vincere, signore!
[Vede Djana'D, colei che aveva ucciso per sbaglio Breckinridge, venir cacciata via]
Comandante d'ufficio
: Abbiamo già perso due reclute a causa dello stesso incidente... Lei ritiene sia il caso di tentare di recuperare quest'uomo?
Sergente Zim
: Signorsì, certo.
Comandante d'ufficio
: D'accordo... Proveremo con la punizione d'ufficio.
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Ace Levy
:
[Non riesce a colpire il bersaglio tirando il coltello]
Signore! Io non capisco: a che serve un coltello in una guerra nucleare? Basta solo spingere un bottone! ...Signore.
Sergente Zim
: Cessate il
fuoco
! ...Metti la mano su quel muro, soldato.
[Ace esita]
METTI LA MANO SU QUEL MURO, avanti!!!
[Ace lo fa, e Zim afferra un coltello e lo scaglia sulla mano di Ace, conficcandola sul muro]
Ace Levy
: AAARGH! Maledizione! Ahhh..!
Sergente Zim
:
[Rivolto ai presenti]
Il nemico non può spingere un bottone... Se gli mettete fuori uso la mano!
[Strappa via il coltello dalla mano di Ace, il quale urla di dolore]
Medico!
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Per incompetenza nel comando, per non essersi attenuto ai regolamenti di sicurezza durante un'esercitazione a
fuoco
, per la negligenza con cui ha causato la morte di un compagno di squadra, l'allievo recluta John Rico è condannato alla punizione d'ufficio... Dieci frustate!
Comandante d'ufficio
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
È qui che viviamo. Non è un granché, ma è la nostra casa. Lì c'è la mia branda, dove ti sogno tutte le notti. L'addestramento è duro, a volte penso che non ce la farò... Ma poi penso a quello che fai tu e ce la metto tutta! ...Chissà, forse potrebbero farmi caposquadra!
[La tromba del copri
fuoco
suona]
Oh, è meglio andare in branda. Ciao, scrivimi!
[Sul videomessaggio per Carmen]
Johnny Rico
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Ah mia famiglia, mia famiglia dispersa
[...]
| ah mia casata | infranta mia lacerata tenda volata via | col suo
fuoco
e il suo dio.
Giorgio Caproni
Frasi di Giorgio Caproni
Ho sentito che Life chiude, amico. Volevo dirti grazie. Guarda dentro. Un regalo per tutti gli anni di duro lavoro. Scusa per il negativo. L'ho sporcato con un po' di sangue mentre mi ricucivo una ferita da arma da
fuoco
. Ma il venticinque è il mio scatto migliore, la quinta essenza della vita. Credo. Mi fido di te. Farai arrivare quello scatto, dove deve andare, come sempre. Grazie per l'ottimo lavoro...
[letto sul portafoglio]
Sean O'Connell
Dal film:
I sogni segreti di Walter Mitty
Scheda film e trama
Frasi del film
L'antica tradizione che il mondo sarà consumato dal
fuoco
alla fine di seimila anni risponde a verità, secondo quanto ho udito dall'Inferno.
William Blake
Cit. da
Il matrimonio del cielo e dell'inferno - Memorabile apparizione
Frasi di William Blake
Tutte le Bibbie, codici sacri, sono state causa dei seguenti Errori:
1. Che nell'Uomo ci sono due principi reali di esistenza, cioè un Corpo e un'Anima.
2. Che l'Energia chiamata Male, procede solo dal Corpo; che la Ragione, chiamata Bene, procede solo dall'Anima.
3. Che Dio in Eterno torturerà l'Uomo avendo egli seguito le proprie Energie.
Ma i seguenti Contrari a tali Errori sono Verità:
1. Nell'Uomo non c'è un Corpo distinto dall'Anima; il cosiddetto Corpo è una parte dell'Anima che i cinque Sensi, maggiori antenne dell'Anima in questo evo, discernono.
2. Solo l'Energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il confine o il cerchio esterno dell'Energia.
3. L'Energia è l'Eterno Piacere.
Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l'elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere.
Cosi frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé.
La storia di ciò si trova scritta nel Paradiso Perduto, dove il Tiranno, ossia la Ragione, si chiama Messia. E l'Arcangelo delle origini, o detentore del comando dell'esercito celeste, è chiamato Demonio o Satana, e Peccato e Morte sono chiamati i suoi figli. Ma nel Libro di Giobbe, il Messia di Milton si chiama Satana.
Poiché le due parti hanno registrato la stessa storia.
Parve infatti alla Ragione che il Desiderio fosse stato bandito, ma è versione del Demonio che il Messia cadde, e formò poi un cielo con quanto gli riuscì di carpire all'Abisso.
E' attestato anche nel Vangelo quando egli prega il Padre d'inviargli il consolatore cioè il Desiderio, affinché potesse la Ragione avere Idee su cui costruire; il Gehovah della Bibbia non essendo altri che colui che dimora nelle fiamme del
fuoco
.
Dopo la sua morte, sappiate, Cristo diventò Gehovah.
Ma in Milton, il Padre è Destino, il Figlio, un Calcolo dei cinque sensi, lo Spirito Santo, Vuoto!. Nota. Milton era impacciato scrivendo di Dio e degli Angeli, e a suo agio scrivendo dei Demòni e dell'Inferno, poiché egli era un vero Poeta, e dalla parte del Demonio senza saperlo.
William Blake
Cit. da
La Voce del Diavolo
Frasi di William Blake
Ritorna ai rami il
fuoco
di gennaio
|
intenerito, di neve i colli non lontani
|
rallegrano l'ozioso pomeriggio
|
alle porte della città.
|
Il giorno è popoloso sino a che s'accende
|
sul ponte il lampione
|
e inonda l'acqua di ferro fiorito.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Ritorna ai rami
Frasi di Attilio Bertolucci
Con le guance di
fuoco
|
e gli occhi ridenti
|
camminavi per una selva.
|
Il sole scherzava
|
con l'acqua
|
che fuggiva via.
|
C'erano il ginepro aromatico
|
e le grandi felci fiere
|
e i misteriosi licheni...
|
Sorse la luna chiara
|
fra i rami.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
A Ninetta
Frasi di Attilio Bertolucci
Berlusconi mi ha sempre e solo criticato quando giocavamo bene. Quando giocavamo male, ci sosteneva. Non ha mai versato benzina sul
fuoco
nei momenti brutti. Ma si, adora interferire
[...]
. È bravissimo a motivare e a dare sostegno. A differenza di altri presidenti con cui ho avuto anche a che fare.
Carlo Ancelotti
Frasi di Carlo Ancelotti
Vogliamo essere alternativi alla logica della paura, dei populismi che soffiano sul
fuoco
dei problemi senza risolverli.
Maurizio Martina
Frasi di Maurizio Martina
Avvocato
: Quello che vorrei oggi, è sentire la sua versione dei fatti.
Egg Shen
: Come dire, la verità dei fatti.
Avvocato
: Sì, certo. Prima però mi servono: il suo nome e la sua occupazione, per l'archivio.
Egg Shen
: Ah. Egg Shen, autista di pullman.
Avvocato
: Autista di pullman. Che tipo di pullman? E dove lavora?
Egg Shen
: Ah. Pullman turistico. Porto in giro i turisti, a San Francisco, Chinatown.
Avvocato
: Grazie. Dunque, prima di affrontare il nocciolo della questione... mmm... può dirmi se al momento attuale, lei ha una qualunque cognizione di dove possa trovarsi il Signor Jack Burton con il suo camion?
Egg Shen
: Mmm, oddio! Volete lasciarlo in pace?
Avvocato
: Signor Shen, per favore! Lei potrebbe venire a trovarsi in una grossa serie di guai! Mezzo quartiere che esplode in un'immensa palla di
fuoco
verde... Del
fuoco
verde! Sembrava di essere piombati in pieno inferno! E c'è gente che dice che c'è di mezzo lei! Che potrebbe essere lei l'autore. E che lei è un uomo molto pericoloso. Ora, se vuole proteggere Jack Burton...
Egg Shen
: Le ho detto di lasciarlo in pace, Jack Burton, perché noi siamo in debito con lui! Ha dimostrato un coraggio da leone.
Avvocato
: Uhm! Va bene, come crede. Però, se vuole che io sia il suo avvocato, devo sapere ancora alcune cose che... che per me sono completamente assurde. Come... Lei crede davvero alla magia?
Egg Shen
: Parla della magia nera cinese?
Avvocato
: Sì.
Egg Shen
: Oh, assolutamente sì!
Avvocato
: Dice sul serio? Quindi crede ai mostri, ai fantasmi, eccetera, immagino.
Egg Shen
: Sicuro, e anche alla stregoneria
Avvocato
: Quindi devo supporre che lei si aspetti che anch'io creda alla stregoneria, non è così?
Egg Shen
: Certo, naturale!
Avvocato
: E perché?
Egg Shen
: Perché è una realtà!
Avvocato
: Ma chi me lo dimostra?
Egg Shen
: Chi...?
Avvocato
: Già chi? Eh eh eh... Me lo dimostri lei, per favore. Avanti!
[Egg Shen genera un lampo luminoso tra le mani]
Egg Shen
: Visto? E questo è niente, Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Dorota
: Siediti.
Szpilman
: Mi serve aiuto.
Dorota
: Tornerà prima del copri
fuoco
.
Szpilman
: Io, mi sono nascosto, non so dove andare.
Dorota
: Lui arriverà presto.
Szpilman
: Da quanto tempo siete sposati?
Dorota
: Da poco più di un anno.
Szpilman
: E Jurek?
Dorota
: E' morto.
Dal film:
Il pianista
Scheda film e trama
Frasi del film
Mike
: Di cosa vogliamo parlare, Wells.
Kenny
: Anello di
fuoco
, Mike. Anello di
fuoco
.
Mike
: Stai suonando il mio pezzo forte. Quel
fuoco
si è spento.
Kenny
: Che dici? Come sarebbe?
Mike
: E' opinione dei miei illustri colleghi geologi, che tutta questa faccenda sia... per citarli: un mucchio di stronzate.
Kenny
: E chissenefrega, no?! Ti sei sbagliato. Che ci vuoi fare?
Mike
: In questo ramo non c'è giusto o sbagliato. O fai centro o lo manchi. C'è l'oro qui.
Kenny
: Sono molto felice di saperlo. Dico sul serio. Io ti credo. Mi fido di te.
Mike
: Non per deludere le tue speranze, ma non pensi che siano venuti altri prima di te con la stessa idea? E, da quello che vedo... con più soldi?
Kenny
: L'anello di
fuoco
! Esiste, Mike! L'ho capito da subito. Mi ha colpito come un fulmine del cazzo e non l'ho mai scordato. Avanti ridi! Figurati, ci sono abituato. Ma senti questa: non soltanto io ti credo, io lo so.
Mike
: Non lo sai.
Kenny
: Io l'ho visto.
Mike
: Tu non capisci.
Kenny
: Lo so.
Mike
: Nessuno mi sosterrebbe.
Kenny
: Io sì. Tu dimmi solo dove scavare, Mike, e io mi assicurerò che i costi siano coperti.
Mike
: Senza offesa, Wells. Ma... Hai l'aria di uno che per venire qui ha fatto una rapina. Tu non sai niente di me.
Kenny
: Tu sai che è ancora lì. La gente lo sa. Te lo leggo negli occhi: ci credi ancora! Capisco. Anch'io sono nato sul fianco della montagna. Mio padre ha grattato tutto quello che possedeva da una cazzo di roccia. E' morto con le unghie sporche di terra. E io voglio fare lo stesso! Questo business mi ha scaricato anni fa. Forse nemmeno tu ora stai andando proprio al massimo. Dimostriamo che hanno torto! Tu e io, dimostriamo che hanno torto marcio. E sai come? Tu lo sai come. Con l'anello di
fuoco
! Hai ragione, Mike. L'hai chiamato tu così. Solo che non l'hai ancora trovato. Dimmi che sono pazzo, e riparto subito.
Mike
: Sei pazzo.
[si alza per andarsene, poi si ferma]
Ce l'hai un cappello, Wells?
Kenny
: Certo che ce l'ho. Andiamo da qualche parte?
Dal film:
Gold - La grande truffa
Scheda film e trama
Frasi del film
Smokey
: Drugo, sono Smokey. Senti, non voglio fare il fissato e so bene che tu non c'entri, ma mi sembrava giusto avvertirti che
io e Gilbert faremo presente la cosa alla Lega, e chiederemo di sospendere il risultato della partita. E, non so, di darcela vinta a tavolino, però volevo almeno avvisarti, mi sembrava giusto.
Dillo tu a Walter. Scusa, eh?
Brandt
: Signor Lebowski, sono Brandt, di... eh... insomma, dell'ufficio del signor Lebowski. La prego, ci richiami appena possibile.
Fred Burkhalter
: Signor Lebowski, sono Fred Burkhalter della Lega Bowling della California meridionale. Mi è stato da poco riferito che il suo compagno di squadra Walter Sobchak avrebbe estratto
un'arma da
fuoco
nel corso di una partita di torneo. Se fosse vero, significherebbe che diverse direttive del regolamento...
Marty
: Drugo.
Drugo
: Ciao, Marty.
Marty
: Drugo, sai, fi... fi... finalmente sono riuscito ad ottenere la sala che volevo. Mi esibisco in uno spettacolo con la mia compagnia di danza, sai, al Teatro Crane Jackson di Fountain Street, martedì sera. E... se tu potessi venire per dirmi che ne pensi...
Drugo
: Tranquillo, non mancherò.
Marty
: Ah, ah... Drugo, domani ne abbiamo già 10.
Drugo
: Lo so.
Marty
: E...
Drugo
: Oh, oh, certo, d'accordo.
Marty
: Infila la busta con l'affitto sotto la mia porta.
Burkhalter
: Aspetto una sua telefonata al più presto, per avere un chiarimento da parte sua. Grazie.
Brandt
: Signor Lebowski, sono di nuovo Brandt. La prego, ci richiami appena sente questo messaggio. Manderò una macchina a prenderla. Spero che non stia evitando di risponderci per via del tappeto, che... Ah, ah, ah! Le assicuro, non rappresenta un problema. Abbiamo bisogno del suo aiuto, e... hm, insomma, ci terremmo molto ad incontrarla al più presto, grazie. Sono Brandt.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Eravamo dell'umore ideale per occuparci di fantasmi, quella sera dopo un'ottima cena in casa del nostro vecchio amico Culwin: tutto merito di un racconto di Fred Murchard, la cronaca di una sua singolare e personale avventura.
Vista attraverso il fumo dei nostri sigari al tranquillo chiarore di un
fuoco
di carbone, la biblioteca di Culwin, con le sue pareti di quercia e le vecchie cupe rilegature dei libri, costituiva un ottimo scenario per simili rievocazioni; e le manifestazioni di fantasmi essendo ovviamente, dopo il preludio di Murchard, l'unico genere che ci apparisse accettabile, decidemmo di far la conta di quanti eravamo e di imporre a ciascuno di noi di dare il suo contributo. Eravamo otto, e sette riuscirono, bene o male, a soddisfare la richiesta.
Edith Wharton
Cit. da
Gli occhi ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
Fino all'avvento della Sinistra al potere, Lo stato italiano ha dato il suffragio solo alla classe proprietaria, è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a
fuoco
l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di «briganti».
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Scrivo le vocali sia in modo "arioso" sia più attaccato. Significa che non ho una fissità caratteriale: cambio umore facilmente. Per esempio, se decido di andare fuori per il weekend, mi viene subito nostalgia di casa. Se invece non parto, mi sento come se fossi chiuso in gabbia. Magari perché sono un Cancro, segno d'acqua, con un ascendente
fuoco
, Sagittario.
Claudio Santamaria
Frasi di Claudio Santamaria
Dottoressa
[parlando di un cadavere di cui ha effettuato l'autopsia]
: Colpo di arma da
fuoco
alla testa.
Sarah
: Stranamente civile da parte loro.
Dottoressa
: Gli hanno anche tagliato la lingua.
Sarah
: Vogliono mandare un messaggio. L'avete trovata?
Dottoressa
: Certo, era nella cavità anale.
Shannon
: Che cazzo di messaggio.
Dottoressa
: Già, la punta della lingua spuntava fuori dal retto, sembrava che le sue natiche facessero una pernacchia alla polizia.
Shannon
: Gli hanno anche disegnato degli occhi a palla sulle chiappe?
Dottoressa
: No.
Shannon
: Peccato, mi sarei pisciata sotto dal ridere.
Sarah
: Be', ma magari volevano dire che il tipo era un leccaculo.
Shannon
: Che stronzata.
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
[Al telefono con la moglie di un cliente di una prostituta]
Sì, parlo con Bella?
[...]
Sono l'agente Mullins, sono qui con tuo marito. No, no purtroppo non ha avuto un incidente: l'ho solo, l'ho solo beccato per strada con una prostituta.
[...]
Oh, quindi non è la prima volta? Sì, piange: gli sto per spezzare la sua fottuta mano.
[si rivolge all'uomo]
Oh, dice di fare più forte.
[...]
[parla di nuovo con Bella]
Devi seguire il tuo istinto Bella. Prego, non c'è di che.
[chiude la telefonata e si rivolge all'uomo]
Sai, penso che darà
fuoco
alla tua roba oggi.
Shannon Mullins
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
Agente Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
Agente Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Agente Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio, io mi chiamavo in codice così, agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Agente Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
Agente Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor agente, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha assolutamente niente che non va, e io lo posso provare.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la gente per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili spalle qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la gente della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno deve pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al
fuoco
.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà chiedere a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Sam
: Vi ricordate la Contea, padron Frodo? Presto sarà primavera. E i frutteti saranno in fiore. E gli uccelli nidieranno nel boschetto di nocciole. E l'orzo estivo sarà seminato nei campi a valle. E si mangeranno le prime fragole con la panna. Vi ricordate il sapore delle fragole?
Frodo
: No, Sam. Non ricordo il sapore del cibo, né il rumore dell'acqua. né il tocco dell'erba. Buio, c'è tanto buio. Non c'è... Non c'è velo tra me e la ruota di
fuoco
. Lo posso vedere, con i miei occhi da sveglio.
Sam
: E allora liberiamocene, una volta per tutte! Coraggio, padron Frodo! Non posso portare l'Anello per voi, ma posso portare voi! Coraggio!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Denethor
: Date
fuoco
alla nostra carne.
Gandalf
: Che cessi questa follia!
Pipino
: Eh!
Denethor
: Ah!
Pipino
: Aaah!
Denethor
: No! Non mi porterai via mio figlio!
Denethor
: Faramir...
Gandalf
: Così trapassa Denethor, figlio di Ecthelion.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Ah!
Guardia
: Cos'è?
Gandalf
: Amon Dîn.
Guardia
: Il
fuoco
! Il
fuoco
di Amon Dîn è acceso!
Gandalf
: La speranza divampa.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Lorne
: Capitano Faramir! Abbiamo trovato il terzo.
Faramir
: Devi venire con me. Subito. Laggiù. Entrare nello Stagno Proibito comporta la condanna a morte.
Frodo
: Ah...
Faramir
: Aspettano il mio ordine. Devo darlo?
Sméagol
: Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì,.. Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! Ah!
Frodo
: Aspetta! Quella creatura è legata a me. E io a lui. È la nostra guida. Ti prego, fammi andare a parlargli. Sméagol! Il padrone è qui. Vieni, Sméagol. Fidati del padrone, vieni.
Sméagol
: Dobbiamo andare ora?
Frodo
: Sméagol, tu devi fidarti del padrone. Seguimi. Andiamo. Vieni. Vieni, Sméagol. Bravo, Sméagol. Così. Forza.
Sméagol
: Aaah!
Frodo
: Non fategli del male! Sméagol, non lottare! Sméagol, ascoltami!
Sméagol
: Padrone! Nooo! Aaah! Aaah! Nooo! Nooo!
Faramir
: Dove li stai conducendo? Rispondimi!
Gollum
: Sméagol... Perchè piangi, Sméagol?
Sméagol
: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
Gollum
: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
Sméagol
: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
Gollum
: ll padrone ci ha traditi.
Sméagol
: No! Non sono affari tuoi! Lasciaci in pace!
Gollum
: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
Sméagol
: No. No.
Faramir
: Cos'hanno rubato?
Gollum
: Il mio... tesoro! Aaah!
Sam
: Dobbiamo andarcene da qui. Andate voi, fatelo subito! Potete riuscirci. Usate l'Anello, padron Frodo. Solo questa volta. Mettetelo. Sparite.
Frodo
: Non posso. Avevi ragione, Sam. Hai provato a dirmelo, ma.... Io... Mi dispiace. L'Anello mi sta afferrando, Sam. Se lo metto, lui mi troverà. Lui vedrà.
Sam
: Padron Frodo...
Faramir
: Così, questa è la risposta a tutti gli enigmi. Qui nelle Terre Selvagge ho voi, due Mezzuomini, e un esercito di Uomini al mio comando. E l'Anello del Potere a portata della mia mano. Un'occasione per Faramir, Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità.
Frodo
: No!
Sam
: Smettila! Lascialo in pace! Ma non capisci? Lui deve distruggerlo! È lì che stiamo andando, a Mordor. Alla Montagna di
Fuoco
!
Malamir
: Osgiliath è stata attaccata. Chiedono rinforzi immediati.
Sam
: Ti prego. È un tale peso. Non vorresti aiutarlo?
Malamir
: Capitano.
Faramir
: Preparatevi a partire! L'Anello andrà a Gondor.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Tu li vedi? Li abbiamo lasciati indietro!
Grishnákh
: Vi strapperò le vostre piccole luride viscere! Venite qui!
Merry
: Gli alberi! Sali su un albero! È sparito! Ah!
Pipino
: Merry!
Barbalbero
: Uh!
Pipino
: Aaah!
Grishnákh
: Nella pancia ti farò un buco per i vermi!
Pipino
: Scappa, Merry! Ah!
Barbalbero
: Piccoli orchi, burárum!
Pipino
: Sta parlando, Merry. L'albero sta parlando!
Barbalbero
: Albero? Io non sono un albero. Io sono un Ent.
Merry
: Un pastore di alberi. Un custode della foresta.
Pipino
: Non parlare con lui, Merry! Non incoraggiarlo!
Barbalbero
: Barbalbero, mi chiamano alcuni.
Pipino
: E... dalla parte di chi stai?
Barbalbero
: Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco. A nessuno importa più degli alberi, ormai.
Merry
: Noi non siamo Orchi, siamo Hobbit!
Barbalbero
: Hobbit? Hmmm... Mai sentito di Hobbit prima d'ora. È una malefatta degli orchi, secondo me. Vengono con il
fuoco
. Vengono con le asce, rosicchiando, mordendo, rompendo, tagliando, bruciando! Distruttori e usurpatori! Maledetti!
Merry
: No. Tu non capisci, siamo Hobbit! Mezzuomini! Gente della Contea!
Barbalbero
: Forse è così e forse non è così. Lo Stregone Bianco lo saprà.
Pipino
: Lo Stregone Bianco?
Merry
: Saruman.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Uruk-Hai
: Non andremo più avanti finchè non faremo una pausa.
Orco
: Accendete il
fuoco
!
Pipino
: Merry! Merry!
Merry
: Credo che abbiamo fatto uno sbaglio a lasciare la Contea, Pipino.
Pipino
: Che cos'è questo rumore?
Merry
: Sono gli alberi.
Pipino
: Cosa?
Merry
: Ricordi la Vecchia Foresta, ai confini della Terra di Buck? Le voci dicevano che nell'acqua c'era qualcosa per cui gli alberi si allungavano e prendevano vita.
Pipino
: Vita?
Merry
: Alberi che sussurravano, parlavano tra loro, si muovevano perfino.
I Orco
: Muoio di fame. Sono tre giorni che mangio solo pane pieno di vermi schifosi!
II Orco
: Sì! Perché non possiamo avere carne? Perché non loro? Eh? Sono freschi!
III Orco
: Loro non sono da mangiare.
IV Orco
: Oh... Magari le gambe? Non ne hanno bisogno. Oh... Sembrano gustose.
III Orco
: Non ti avvicinare!
II Orco
: Trinciamoli! Solo un boccone!
III Orco
: No!
I Orco
: La carne è arrivata di nuovo, amici!
Merry
: Pipino! Andiamo!
IV Orco
: Coraggio, chiamate qualcuno! Guaite. Nessuno vi salverà, adesso.
Merry
: Pipino!
Pipino
: Aaah!
Legolas
: Sorge un sole rosso. Stanotte è stato versato del sangue.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Tu non puoi passare!
Frodo
: Gandalf!
Gandalf
: Sono un servitore del
Fuoco
Segreto e reggo la fiamma di Anor. Nooo! Ritorna nell'Ombra! ll
fuoco
oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun! Tu non puoi passare! Ah!
Boromir
: No! No!
Frodo
: Gandalf!
Gandalf
: Fuggite, sciocchi!
Frodo
: Nooo! Gandalf!
Sam
: Cosa c'è, padron Frodo?
Frodo
: Nulla. È stato un sogno.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Aragorn
: Mae carnen, Brego, mellon nîn.
Donna
: È vivo!
Gimli
: Dov'è? Dov'è? Fate largo! Io l'ammazzo! Tu sei l'Uomo più fortunato, più scaltro e più avventato che io abbia mai conosciuto! Uh! Che tu sia benedetto!
Aragorn
: Gimli, dov'è il Re?
Legolas
: Le abdollen. Che brutto aspetto!
Aragorn
: Ah, ah! Hannon le.
Théoden
: Un grande esercito, dici?
Aragorn
: Isengard è svuotata del tutto.
Théoden
: Quanti sono?
Aragorn
: Diecimila, come minimo.
Théoden
: Diecimila?
Aragorn
: È un esercito creato per un unico scopo: distruggere il mondo degli Uomini. Saranno qui al calar della notte.
Théoden
: Che vengano pure. Voglio che gli uomini e i ragazzi forti, capaci di reggere le armi, siano pronti alla battaglia entro stasera.
Soldato
: Signorsì.
Théoden
: Noi sorveglieremo la strada rialzata e il cancello dall'alto. Nessun esercito mai ha creato una breccia nelle Mura Fossato, o messo piede nel Trombatorrione.
Gimli
: Questa non è una marmaglia di stupidi Orchi. Questi sono Uruk-hai. Hanno armature spesse e scudi imponenti.
Théoden
: Io ho combattuto molte guerre, mastro Nano. So come difendere il mio bastione. Irromperanno su questa fortezza come l'acqua sulle rocce. Le orde di Saruman saccheggeranno e appiccheranno il
fuoco
, una cosa già vista. Le colture si possono riseminare, le case ricostruire. All'interno di queste mura noi sopravviveremo.
Aragorn
: Non vengono a distruggere le colture o i villaggi di Rohan, ma la popolazione, fino all'ultimo bambino.
Théoden
: Che cosa dovrei fare io? Guarda i miei uomini. Il loro coraggio è appeso a un filo. Se dev'essere la nostra fine, allora farò fare loro una grande fine, che venga ricordata per sempre.
Aragorn
: Invia messaggeri, mio Signore. Tu devi chiedere aiuto.
Théoden
: E chi verrà? Gli Elfi? I Nani? Non siamo fortunati come te, nelle amicizie. Le vecchie alleanze sono morte.
Aragorn
: Gondor risponderà.
Théoden
: Gondor? Dov'era Gondor quando cadde l'Ovestfalda? Dov'era Gondor quando i nostri vicini ci hanno circondato? Dov'era Gon... No, mio signore Aragorn, noi siamo soli. Portate donne e bambini nelle grotte!
Gamling
: Ci vuole tempo per le provviste per un assedio, mio Signore.
Théoden
: Non c'è tempo! La guerra incombe.
Gamling
: Chiudete il cancello.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Lorne
: Capitano Faramir! Abbiamo trovato il terzo.
Faramir
: Devi venire con me. Subito. Laggiù. Entrare nello Stagno Proibito comporta la condanna a morte.
Frodo
: Ah...
Faramir
: Aspettano il mio ordine. Devo darlo?
Sméagol
: Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì,.. Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! Ah!
Frodo
: Aspetta! Quella creatura è legata a me. E io a lui. È la nostra guida. Ti prego, fammi andare a parlargli. Sméagol! Il padrone è qui. Vieni, Sméagol. Fidati del padrone, vieni.
Sméagol
: Dobbiamo andare ora?
Frodo
: Sméagol, tu devi fidarti del padrone. Seguimi. Andiamo. Vieni. Vieni, Sméagol. Bravo, Sméagol. Così. Forza.
Sméagol
: Aaah!
Frodo
: Non fategli del male! Sméagol, non lottare! Sméagol, ascoltami!
Sméagol
: Padrone! Nooo! Aaah! Aaah! Nooo! Nooo!
Faramir
: Dove li stai conducendo? Rispondimi !
Gollum
: Sméagol... Perchè piangi, Sméagol?
Sméagol
: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
Gollum
: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
Sméagol
: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
Gollum
: ll padrone ci ha traditi.
Sméagol
: No! Non sono affari tuoi ! Lasciaci in pace!
Gollum
: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
Sméagol
: No. No.
Faramir
: Cos'hanno rubato?
Gollum
: Il mio... tesoro! Aaah!
Sam
: Dobbiamo andarcene da qui. Andate voi, fatelo subito! Potete riuscirci. Usate l'Anello, padron Frodo. Solo questa volta. Mettetelo. Sparite.
Frodo
: Non posso. Avevi ragione, Sam. Hai provato a dirmelo, ma.... Io... Mi dispiace. L'Anello mi sta afferrando, Sam. Se lo metto, lui mi troverà. Lui vedrà.
Sam
: Padron Frodo...
Faramir
: Così, questa è la risposta a tutti gli enigmi. Qui nelle Terre Selvagge ho voi, due Mezzuomini, e un esercito di Uomini al mio comando. E l'Anello del Potere a portata della mia mano. Un'occasione per Faramir, Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità.
Frodo
: No!
Sam
: Smettila! Lascialo in pace! Ma non capisci? Lui deve distruggerlo! È lì che stiamo andando, a Mordor. Alla Montagna di
Fuoco
!
Malamir
: Osgiliath è stata attaccata. Chiedono rinforzi immediati.
Sam
: Ti prego. È un tale peso. Non vorresti aiutarlo?
Malamir
: Capitano.
Faramir
: Preparatevi a partire! L'Anello andrà a Gondor.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gríma
: ll Fosso di Helm ha un punto debole. Le sua mura esterne sono di solida roccia, tranne una galleria di drenaggio situata alla base, un misero canale di scolo. Come, come può il
fuoco
disfare la pietra? Che tipo di congegno può far crollare le mura?
Saruman
: Se si apre una breccia nelle mura, il Fosso di Helm cadrà.
Gríma
: Anche se venisse aperta una breccia, occorrerebbe un numero oltre l'immaginabile, migliaia, per prendere la fortezza.
Saruman
: Decine di migliaia.
Gríma
: Ma mio signore, non esiste un tale esercito.
Saruman
: Un nuovo potere sta sorgendo. La sua vittoria è vicina. Questa notte la terra verrà macchiata con il sangue di Rohan! Marciate sul Fosso di Helm! Che nessuno resti vivo! Alla guerra! Non ci sarà un'alba per gli Uomini.
Pipino
: Guardate, c'è fumo a sud!
Barbalbero
: C'è sempre del fumo che sale da Isengard in questi giorni.
Merry
: Isengard?
Barbalbero
: C'è stato un tempo in cui Saruman camminava nel mio bosco. Ma ora ha una mente di metallo e ingranaggi. A lui non interessano più le cose che crescono.
Pipino
: Che cos'è?
Merry
: È l'esercito di Saruman. La guerra è cominciata.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Tu li vedi? Li abbiamo lasciati indietro!
Grishnákh
: Vi strapperò le vostre piccole luride viscere! Venite qui!
Merry
: Gli alberi! Sali su un albero! È sparito! Ah!
Pipino
: Merry!
Barbalbero
: Uh!
Pipino
: Aaah!
Grishnákh
: Nella pancia ti farò un buco per i vermi!
Pipino
: Scappa, Merry! Ah!
Barbalbero
: Piccoli orchi, burárum!
Pipino
: Sta parlando, Merry. L'albero sta parlando!
Barbalbero
: Albero? Io non sono un albero. Io sono un Ent.
Merry
: Un pastore di alberi. Un custode della foresta.
Pipino
: Non parlare con lui, Merry! Non incoraggiarlo!
Barbalbero
: Barbalbero, mi chiamano alcuni.
Pipino
: E... dalla parte di chi stai?
Barbalbero
: Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco. A nessuno importa più degli alberi, ormai.
Merry
: Noi non siamo Orchi, siamo Hobbit!
Barbalbero
: Hobbit? Hmmm... Mai sentito di Hobbit prima d'ora. È una malefatta degli orchi, secondo me. Vengono con il
fuoco
. Vengono con le asce, rosicchiando, mordendo, rompendo, tagliando, bruciando! Distruttori e usurpatori ! Maledetti!
Merry
: No. Tu non capisci, siamo Hobbit! Mezzuomini! Gente della Contea!
Barbalbero
: Forse è così e forse non è così. Lo Stregone Bianco lo saprà.
Pipino
: Lo Stregone Bianco?
Merry
: Saruman.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Aragorn
: Cavalieri di Rohan, quali notizie dal Mark?
Éomer
: Che ci fanno un Elfo, un Uomo e un Nano nelle Terre del Mark? Parlate in fretta!
Gimli
: Dimmi il tuo nome, Signore dei Cavalli, e io ti dirò il mio.
Éomer
: Ti taglierei la testa, Nano, se solo si levasse un po' più alta da terra.
Legolas
: Moriresti prima di vibrare il colpo.
Aragorn
: Sono Aragorn, figlio di Arathorn. Lui è Gimli, figlio di Glóin, e lui è Legolas del Reame Boscoso. Siamo amici di Rohan e di Théoden, vostro Re.
Éomer
: Théoden non sa più riconoscere gli amici dai nemici. Nemmeno la propria stirpe. Saruman ha avvelenato la mente del Re e stabilito il dominio su queste terre. La mia compagnia è di quelle fedeli a Rohan. E per questo veniamo banditi. Lo Stregone Bianco è astuto. Vaga qua e là, dicono, come un vecchio con mantello e cappuccio. E ovunque le sue spie sfuggono alle nostre reti.
Aragorn
: Noi non siamo spie. Inseguiamo un gruppo di Uruk-hai diretti a ovest. Hanno fatto prigionieri due nostri amici.
Éomer
: Gli Uruk sono distrutti, li abbiamo trucidati stanotte.
Gimli
: Ma c'erano due Hobbit! Hai visto due Hobbit con loro?
Aragorn
: Sono piccoli. Dei bambini ai vostri occhi.
Éomer
: Non ci sono vivi. Abbiamo ammassato le carcasse e dato
fuoco
.
Gimli
: Morti?
Éomer
: Mi dispiace. Hasufel! Arod! Vi conducano a una sorte migliore di quella dei loro precedenti padroni! Addio. Cercate i vostri amici, ma non fidate nella speranza. Ha abbandonato queste terre. Andiamo a nord!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Uruk-Hai
: Non andremo più avanti finchè non faremo una pausa.
Orco
: Accendete il
fuoco
!
Pipino
: Merry! Merry!
Merry
: Credo che abbiamo fatto uno sbaglio a lasciare la Contea, Pipino.
Pipino
: Che cos'è questo rumore?
Merry
: Sono gli alberi.
Pipino
: Cosa?
Merry
: Ricordi la Vecchia Foresta, ai confini della Terra di Buck? Le voci dicevano che nell'acqua c'era qualcosa per cui gli alberi si allungavano e prendevano vita.
Pipino
: Vita?
Merry
: Alberi che sussurravano, parlavano tra loro, si muovevano perfino.
I Orco
: Muoio di fame. Sono tre giorni che mangio solo pane pieno di vermi schifosi!
II Orco
: Sì! Perché non possiamo avere carne? Perché non loro? Eh? Sono freschi !
III Orco
: Loro non sono da mangiare.
IV Orco
: Oh... Magari le gambe? Non ne hanno bisogno. Oh... Sembrano gustose.
III Orco
: Non ti avvicinare!
II Orco
: Trinciamoli! Solo un boccone!
III Orco
: No!
I Orco
: La carne è arrivata di nuovo, amici!
Merry
: Pipino! Andiamo!
IV Orco
: Coraggio, chiamate qualcuno! Guaite. Nessuno vi salverà, adesso.
Merry
: Pipino!
Pipino
: Aaah!
Legolas
: Sorge un sole rosso. Stanotte è stato versato del sangue.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Frodo
: Gandalf!
Gandalf
: Sono un servitore del
Fuoco
Segreto e reggo la fiamma di Anor. Nooo! Ritorna nell'Ombra! ll
fuoco
oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun! Tu non puoi passare! Ah!
Boromir
: No! No!
Frodo
: Gandalf!
Gandalf
: Fuggite, sciocchi !
Frodo
: Nooo! Gandalf!
Sam
: Cosa c'è, padron Frodo?
Frodo
: Nulla. È stato un sogno.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Al ponte di Khazad-dûm.
Gimli
: Ah!
Boromir
: Cos'è questa nuova diavoleria?
Gandalf
: Un Balrog. Un demone del mondo antico. È un nemico al di là delle vostre forze. Fuggiamo!
Aragorn
: Gandalf!
Gandalf
: Conducili fuori, Aragorn. Il ponte è vicino. Fa' come ti dico! Ormai le spade non sono più utili!
Legolas
: Gandalf!
Boromir
: Merry! Pipino!
Aragorn
: Sam.
Gimli
: No, nessuno può lanciare un Nano. Ah! La barba no!
Aragorn
: Frodo! Resta qui. Fermo! Aspetta! Chinati. Aspetta.
Legolas
: Forza!
Gandalf
: Al ponte! Avanti! Tu non puoi passare!
Frodo
: Gandalf!
Gandalf
: Sono un servitore del
Fuoco
Segreto, e reggo la fiamma di Anor! Il
fuoco
oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun! No! Ritorna nell'ombra! Tu non puoi passare!
Boromir
: No! No!
Frodo
: Gandalf!
Gandalf
: Fuggite, sciocchi!
Frodo
: Nooo! No!
Boromir
: Aragorn!
Frodo
: Nooo!
Aragorn
: Legolas, falli alzare.
Boromir
: Concedi loro un momento, te ne prego!
Aragorn
: Stanotte queste colline brulicheranno di Orchi. Dobbiamo arrivare ai boschi di Lothlorien. Andiamo, Boromir. Legolas, Gimli, falli alzare. In piedi, Sam. Frodo. Frodo!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Grampasso
: Quella era la grande torre vedetta di Amon Sul. Riposeremo qui stanotte. Sono per voi. Tenetele accanto. Io do un'occhiata in giro. Restate qui.
Merry
: Mi si è rotto il pomodoro.
Pipino
: Mi passi la pancetta?
Merry
: Eccola.
Pipino
: Grazie. Vuoi un pomodoro, Sam?
Frodo
: Che cosa fate?
Merry
: Pomodori, salsicce e pancetta croccante.
Sam
: Ve ne abbiamo lasciato un po'.
Frodo
: Spegnete il
fuoco
! Spegnetelo!
Pipino
: Che bravo! Cenere sui miei pomodori!
Frodo
: Correte!
Sam
: Indietro, maledetti!
Frodo
: Ahhh!
Sam
: Frodo! Frodo!
Frodo
: Oh, Sam.
Sam
: Grampasso! Aiutalo, Grampasso!
Grampasso
: È stato colpito con un pugnale Morgul. Non sono in grado di curare quella ferita. Gli occorre una medicina elfica. Presto!
Sam
: Gran Burrone dista sei giorni da qui! Non ce la farà mai!
Frodo
: Gandalf!
Grampasso
: Resisti, Frodo.
Frodo
: Gandalf!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Gollum
: Aaah! Contea! Baggins!
Gandalf
: L'anno 3434 della Seconda Era. Qui segue il racconto di Isildur, re di Gondor, e della scoperta dell'Anello del Potere. È giunto a me... L'Unico Anello apparterrà d'ora in poi al mio regno. Tutti i miei discendenti saranno legati al suo destino, perché non voglio rischiare che l'Anello subisca danni. Mi è caro... benché lo stia acquistando con grandi sofferenze. Le incisioni sulla fascia cominciano a sbiadire. La scritta, che in principio era chiara come fiamma incandescente, è sparita del tutto. Un segreto che ora solo il
fuoco
può raccontare.
Nazgul
: Contea. Baggins.
Hobbit
: Non ci sono Baggins qui. A Hobbiville. Di là...
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Accadde in quell'estate torrida, quando le piogge scarse e la siccità ebbero nell'intero paese conseguenze così nefaste per il raccolto che la popolazione ne serbò ancora per anni un pauroso ricordo. Già nei mesi di giugno e di luglio erano caduti sui campi assetati solo pochi e brevi rovesci, ma ora, da quando il calendario segnava agosto, non era scesa nemmeno una goccia, e persino quassù, in quest'alta valle tirolese, dove io, al pari di tanti altri, avevo sperato di trovare refrigerio, l'aria color zafferano ardeva di
fuoco
e di polvere.
Stefan Zweig
Cit. da
La donna e il paesaggio ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Tutte le virtù borghesi, ottimo presidio nelle esigenze della monotona vita di tutti i giorni: prudenza, obbedienza, zelo, ponderatezza, si dissolvono impotenti nel
fuoco
del grande momento del destino, che richiede sempre e solo il genio, e lo figura sotto specie eterna. Respinge sprezzante chi tituba; unicamente l'audace solleva con braccia di
fuoco
‐ nuovo dio della terra ‐ in alto, nel cielo degli eroi.
Stefan Zweig
Cit. da
Momenti eccelsi
Frasi di Stefan Zweig
Maria Antonietta non fu né la grande santa dell'idea monarchica, né la grande bagascia della rivoluzione, bensì un carattere medio, in fondo una donna comune, non troppo intelligente, non troppo stolta, né
fuoco
né ghiaccio, senza energie speciali per il bene e senza la minima volontà al male, la donna media di ieri, di oggi e di domani, senza tendenze e genialità eccezionali, senza volontà di eroismi e perciò appunto apparentemente inadatta a divenire oggetto di una tragedia. Ma la storia, questo divino demiurgo, non ha bisogno di una protagonista dal carattere eroico per creare un dramma commovente. La tensione tragica non risulta soltanto dalla statura eccezionale di un personaggio ma sempre dalla sproporzione fra un individuo e il suo destino.
[...]
la tragedia nasce anche quando la natura normale, od anzi piuttosto debole, si incontra con un destino inaudito, con responsabilità personali che la opprimono e schiacciano, e questa forma di tragedia mi sembra talvolta essere la più umana e la più commovente.
[...]
Il carattere mediocre
[...]
non vuole responsabilità storiche universali, al contrario, ne ha terrore, non cerca di patire, ma vi è costretto; dall'esterno, non dall'interno è portato ad essere più grande della sua vera misura.
Stefan Zweig
Cit. da
Maria Antonietta
Frasi di Stefan Zweig
Questa Laus stultitiae, apparentemente scherzosa, fu, sotto la larva carnevalesca, uno dei libri più pericolosi del tempo suo; e quello che oggi si presenta a noi solo come leggiadro
fuoco
d'artificio, fu in realtà un'esplosione che aprì il cammino alla Riforma tedesca.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da Rotterdam
Frasi di Stefan Zweig
Uno è vergine dell'Orrore come lo è della voluttà. Come me lo potevo immaginarmelo io 'sto orrore lasciando Place Clichy? Chi avrebbe potuto prevedere prima d'entrare davvero in guerra, tutto quel che conteneva la sporca anima eroica e fannullona degli uomini? Adesso, ero preso in questa fuga di massa, verso l'assassinio di gruppo, verso il
fuoco
... Veniva dal profondo ed era arrivato.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Ho sempre pensato che il talento sia una marea inarrestabile, un
fuoco
inestinguibile che divora dall'interno e che non si può ignorare, e che quindi venga fuori a vent'anni e costringa chi ce l'ha a seguirlo, e basta. Diverso è il mio caso: io racconto storie. Faccio un passo indietro, non racconto me stesso, ma personaggi che ho immaginato in un contesto reale che conosco o sul quale mi documento. Forse è questo che piace ai lettori; se è così, sono fiero di essere un gradevole artigiano, ma non sono certo un artista.
Maurizio de Giovanni
Frasi di Maurizio de Giovanni
Alcuni, dicono che il mondo finirà nel
fuoco
,
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Alcuni dicono finirà nel ghiaccio.
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Da quello che ho provato di desiderio
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Approvo coloro che sono per il
fuoco
.
|
Ma se dovessi perire due volte,
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Credo di conoscere abbastanza il male
|
Per ammettere che per la distruzione
|
Il ghiaccio è pure forte e sarebbe sufficiente.
Robert Frost
Titolo della poesia:
Fuoco
e ghiaccio
Frasi di Robert Frost
Jack
: Su, prego, entri. Si accomodi, su.
Grady
: Grazie, sir. Grazie. Allora, vediamo se viene via con un po' d'acqua.
Jack
: Oh, bene, ecco. Lo poggio qui, il mio bourbon e Advocaat, okay?
Grady
: Eh, eh! Solamente un minuto, sir.
Jack
: Ma certo. Senta, Jeeves, qui come la chiamano?
Grady
: Grady, sir, Delbert Grady.
Jack
: Grady?
Grady
: Sì, sir.
Jack
: Delbert Grady?
Grady
: Esatto, sir.
Jack
: Mister Grady, noi due ci siamo mai visti prima?
Grady
: No, sir. Credo proprio di no. Ecco, sì, sta venendo via, sir.
Jack
: Ehm... Mister Grady... ma lei non era il custode di quest'albergo?
Grady
: Ma no, sir, non mi pare proprio.
Jack
: Eh? Lei è sposato, non è vero, Mister Grady?
Grady
: Certo, sir. Ho moglie e due figlie, sir.
Jack
: E... dove sono ora?
Grady
: Oh, da qualche parte, al momento dove non saprei, sir.
Jack
: Mister Grady, lei faceva il custode, qui. Io l'ho riconosciuta. Ho visto su dei giornali una sua fotografia. Lei ha... fatto a pezzi moglie e figlie, piccolissimi pezzi, e... poi si è sparato al cervello.
Grady
: È strano, sir. Molto. È una cosa che non ricordo affatto.
Jack
: Mister Grady, io lo so che lei era il custode dell'albergo.
Grady
: Mi spiace di doverla contraddire, ma è lei il custode dell'albergo. È sempre stato lei il custode. Io lo so perché... io sono qui da sempre. Deve sapere, mister Torrance, che suo figlio fa tutto il possibile per inserire un elemento estraneo in questa situazione? Lo sapeva, sir?
Jack
: No.
Grady
: È così, mister Torrance.
Jack
: Chi è?
Grady
: Un negro.
Jack
: Un negro?
Grady
: Negro, cuoco.
Jack
: E come?
Grady
: Suo figlio ha dei poteri segreti. Credo che lei non sappia quanti ne ha, sir. Ma vede, sta provando ad usare questi poteri contro di lei, capisce?
Jack
: Lui è un bambino che ha molta volontà.
Grady
: Certo che ne ha, mister Torrance. Ha molta volontà, suo figlio. Ed è anche... anche birbone, se posso prendermi la libertà di dirlo.
Jack
: È sua madre. È lei che si mette in mezzo.
Grady
: Una parolina, forse sarà il caso di dirgliela. Se... Se mi permette, le do un consiglio, e magari più di uno. Le mie figlie, all'inizio, non amavano affatto l'Overlook Hotel. Una di loro, addirittura, rubò una scatola di fiammiferi e cercò di dargli
fuoco
. Ma io le punii tutte e due. E quando mia moglie si mise in mezzo per impedirmi di fare il mio dovere, io punii anche lei.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
I Uomo su comunicatore
: Volo, l'equipaggio sta percorrendo l'incastellatura di lancio per l'ingresso in capsula.
II Uomo su comunicatore
: Ricevuto.
Walter Cronkite
: Ispirata dal compianto presidente Kennedy, in soli sette anni, l'America si è dimostrata all'altezza della sfida che egli ebbe a definire "la più rischiosa e pericolosa avventura nella quale l'umanità si sia mai imbarcata". Dopo essere rimasta indietro per anni rispetto al programma russo di voli spaziali...
Astronauta
: Cortocircuito!
Cronkite
: ...e dopo che un tremendo ed improvviso incendio sulla rampa di lancio...
Astronauta
:
Fuoco
!
Cronkite
: ...durante una normale prova aveva ucciso gli astronauti americani Gus Grissom...
Saturn Test Conductor
:
Fuoco
nell'abitacolo.
Cronkite
: ...Ed White e Roger Chaffee...
Astronauta
:
Fuoco
nell'abitacolo! Andiamo a
fuoco
! Tirateci fuori di qui!
Cronkite
: ...erano sorti seri dubbi sulla possibilità di battere i russi nella corsa alla Luna. Ma stasera, a soli 18 mesi dalla tragedia di Apollo 1, il mondo ha osservato attonito Neil Armstrong e Buzz Aldrin atterrare sulla Luna. La bella notizia è arrivata un momento fa. Il Controllo Missione ha dato il via agli astronauti sulla navicella per le attività extraveicolari, cioè per la passeggiata sulla Luna, molto in anticipo sul previsto, le nove di sera, ora legale della Costa Orientale.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sui talenti da lui scoperti]
Devo vedere il sacro
fuoco
, la voglia di salire su un palco perché è solo lì che vogliono stare. Un altro comune denominatore è che sono tutti bravi ragazzi.
Claudio Cecchetto
Frasi di Claudio Cecchetto
C'è una palla di
fuoco
all'esterno. Fa caldo qui!
John Glenn
Dal film:
Il diritto di contare
Scheda film e trama
Frasi del film
Comincia a gennaio la primavera siciliana, e via via che le piante fioriscono diventa il giardino di una maga: germoglia la menta sulle rive dei ruscelli, gli alberi morti si inghirlandano di rose canine, persino il brutale cactus mette teneri fiori. Quindi non mi fa paura l'arrivo dell'inverno: quale migliore prospettiva che quella di sedere davanti al
fuoco
ad aspettare la primavera?
Truman Capote
Frasi di Truman Capote
Quel nano mezzatacca... Non sarà mai re! Il nostro momento... si è ripresentato. Il
fuoco
della guerra incombe su di voi! Al nostro padrone serve l'Unico! Ora capisci, Elfo? Tutti voi morirete!
[rivolto a Thranduil]
un orco
Dal film:
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Scheda film e trama
Frasi del film
Steve Jobs
: Le luci delle uscite vanno spente, o non c'è buio totale.
Andrea "Andy" Cunningham
: Ho visto amministratore e addetto antincendio...
Steve Jobs
: E...?
Andrea "Andy" Cunningham
: È escluso che ci facciano spegnere le luci delle uscite.
Steve Jobs
: Pronto a pagare qualunque multa.
Andrea "Andy" Cunningham
: La multa è che loro entrano e buttano fuori tutti.
Steve Jobs
: Hai provato a spiegargli che qui stiamo cambiando il mondo?
Andrea "Andy" Cunningham
: Certo, ma a meno che non cambiamo anche le proprietà del
fuoco
non gli interessa.
Steve Jobs
: Se un incendio provoca una fuga verso uscite non illuminate ne sarà valsa la pena per chi sopravviverà, per chi non ce la farà meno, ma sempre abbastanza.
Dal film:
Steve Jobs
Scheda film e trama
Frasi del film
Puoi fare una cosa sola per soffiare sul
fuoco
della rivolta.
Boggs
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Io non ho bisogno di stima, di gloria o di altre cose simili. Io ho bisogno di amore, di entusiasmo, di
fuoco
, di vita.
Giacomo Leopardi
Dal film:
Il giovane favoloso
Scheda film e trama
Frasi del film
Era più vecchio dei giorni che aveva vissuto e dei respiri che aveva esalato. Collegava il presente al passato, e l'eternità alle sue spalle gli palpitava dentro come un potente ritmo al quale ondeggiava come le mareggiate e le stagioni. Al
fuoco
di John Thornton sedeva un cane dall'ampio torace con la zanna bianca e il pelo lungo; ma alle spalle lo pressavano e lo stimolavano le ombre di ogni genere di cane, mezzi lupi e lupi selvaggi, i quali assaporavano il gusto della carne che mangiava, bramavano la sua acqua, annusavano il vento con lui e con lui stavano in ascolto; e quando dormiva gli parlavano dei suoni della vita nella foresta, dettandone gli stati d'animo e guidandone le azioni, coricati al suo fianco a sognare con lui e anche oltre, facendosi materia stessa dei suoi sogni.
Jack London
Cit. da
Il richiamo della foresta
Frasi di Jack London
È la vita a costituire l'unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. La vita persiste, passando come un filo di
fuoco
attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi. Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente abitato.
Jack London
Cit. da
Il vagabondo delle stelle
Frasi di Jack London
Cosa costituisce la virtù, signora Graham? La condizione di saper e voler resistere alla tentazione, o quella di non avere tentazioni a cui resistere? È forte quell'uomo che supera grandi ostacoli e ottiene sorprendenti risultati, seppure con un gran dispendio di energia muscolare e col rischio di un conseguente affaticamento, oppure chi se ne sta in poltrona tutto il giorno, con niente di più faticoso da fare che attizzare il
fuoco
e portare il cibo alla bocca? Se volete che vostro figlio avanzi a testa alta attraverso il mondo, non dovete cercare di togliere le pietre dal suo percorso, ma insegnargli a camminare saldamente sopra di esse, non insistere a guidarlo per mano, ma lasciare che impari ad andare da solo.
Anne Brontë
Cit. da
La signora di Wildfell Hall
Frasi di Anne Brontë
Peeta
: Ricorda Katniss, dobbiamo trovare alleati.
Katniss
: Finora non mi sembra di avere l'imbarazzo della scelta.
Peeta
: Cominciamo a capire di chi fidarci di meno, poi vediamo chi rimane.
Dal film:
Hunger Games - La ragazza di fuoco
Scheda film e trama
Frasi del film
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