PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sul Natale
Frasi sui regali
Frasi sui doni
Frasi sulle sorprese
Frasi sul perbenismo
Frasi sulla gentilezza
Frasi sull'appartenenza
Frasi sulla nascita
Frasi sulle stelle
Frasi sulla neve
Indice dei temi
Tutti i temi (1334)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le immagini più viste
I temi più visitati
Le frasi più lette ieri
Gli autori più letti
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I film più visti
Le frasi dei film più lette
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
La laurea della figlia e l'auto d'epoca
L'asino, la tigre e il colore dell'erba
Il destino e la Morte (Leggenda di Samarcanda)
Il cavaliere pentito
Perché quando si è arrabbiati si alza la voce
Correre attraverso la pioggia
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Tutte le storie
Poesie
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi Capelli - parte 4
Frasi trovate
:
604
Sono molto solidale con chi ha lo stesso problema, soprattutto con i bambini che hanno difficoltà ad accettarsi e nascondono la calvizie per evitare la crudeltà dei coetanei. Sono contento di mandar loro il messaggio che senza
capelli
si può aver successo ed essere felici.
Pierluigi Collina
Frasi di Pierluigi Collina
Domestico
: Principessa Anna?
Anna
: ...
Domestico
: Principessa Anna?
Anna
[si toglie i
capelli
dalla bocca.]
: Mmmh... Mh... Sì?
Domestico
: Mi dispiace avervi svegliato, Principessa.
Anna
: No, no, no...
[sbadiglia]
Sono sveglia da ore...
[sbadiglia e si riaddormenta]
[Il domestico bussa alla porta]
:
Anna
: Chi è?!
Domestico Sempre io, Principessa. Presto le porte verranno aperte. Dovete prepararvi.
Anna
: Ma certo... Prepararmi per cosa?
Domestico
: L'incoronazione di vostra sorella.
Anna
: L'incoronazione... di mia sorella...
Dal film:
Frozen
Scheda film e trama
Frasi del film
Stava ancora cercando di dare un senso alle proprie emozioni, quando Travis emerse dall'oceano e si incamminò nella sua direzione, scrollandosi l'acqua dai
capelli
. Un attimo dopo si lasciò cadere al suo fianco, sulla sabbia e, quando i corpi si sfiorarono casualmente, Gabby ebbe una fugace visione di loro due seduti vicini nel futuro in un centinaio di altre giornate come quella.
Nicholas Sparks
Cit. da
La scelta
Frasi di Nicholas Sparks
Tutti oramai lo chiamavano don Ciccio. Era il dottor Francesco Ingravallo comandato alla mobile: uno dei più giovani e, non si sa perché, invidiati funzionari della sezione investigativa: ubiquo ai casi, onnipresente su gli affari tenebrosi. Di statura media, piuttosto rotondo della persona, o forse un po' tozzo, di
capelli
neri e folti e cresputi che gli venivan fuori dalla fronte quasi a riparargli i due bernoccoli metafisici dal bel sole d'Italia, aveva un'aria un po' assonnata, un'andatura greve e dinoccolata, un fare un po' tonto come di persona che combatte con una laboriosa digestione: vestito come il magro onorario statale gli permetteva di vestirsi, e con una o due macchioline d'olio sul bavero, quasi impercettibili però, quasi un ricordo della collina molisana.
Carlo Emilio Gadda
Cit. da
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
‐ Incipit
Frasi di Carlo Emilio Gadda
Era la Vigilia di Natale, e la commessa non vedeva l'ora di andarsene! Pensava in continuazione alla festa che l'attendeva appena avrebbe finito il lavoro.
Sentiva già i mormorii di ammirazione, che l'avrebbero accompagnata mentre entrava vestita con l'abito da sera di velluto con il suo cavaliere che la scortava.
Mancavano solo cinque minuti alla chiusura quando arrivò l'ultima cliente!
- "
Non è possibile che venga proprio al mio banco!
" - pensò la commessa.
Finse di non sentire, quando quella si schiarì la voce, e disse piano:
- "
Signorina, signorina... Quanto costano, quelle calze?
".
- "
Credo che sul cartellino ci sia scritto: 3 Euro!
" - rispose scocciata.
- "
Non ne avete di meno care?
"
- "
2 Euro!
" - scattò, guardando l'orologio.
- "
Mi faccia vedere quelle meno care, per favore!
"
- "
Sono spiacente, signora. Stasera chiudiamo alle 18,30 perché, se non lo sa, oggi è la Vigilia di Natale!
"
Siccome la cliente non apriva bocca, la commessa si decise a rivolgere a lei lo sguardo. Era pallida, aveva l'aria affaticata, le occhiaie erano profonde. Probabilmente non aveva nemmeno trent'anni ma ne dimostrava molti di più per quell'aspetto sciupato.
- "
Ma... I miei figli non avranno neanche un regalo!
" - disse, triste. Poi aggiunse:
- "
Fino a stasera non avevo soldi!
".
- "
Mi dispiace tanto per lei, signora!
" - disse la commessa, allontanandosi da lei.
La commessa non arrivò fino al fondo del banco. La donna non aveva detto neppure una parola, ma alla commessa non riuscì di fare un passo in più. Si voltò e notò nei suoi occhi l'espressione più triste che avesse mai visto. Tornò sui suoi passi.
- "
D'accordo, signora, ma faccia presto!
"
Un sorriso illuminò il volto della donna, che si mise a correre tra calzini, nastri e vari oggetti regalo che il negozio offriva.
Alla commessa, quei pochi minuti, sembrarono lunghi come l'eternità.
Finalmente la donna, si decise e scelse di acquistare alcune paia di calze, dei nastri colorati e due libri di fiabe sul Natale.
La commessa gettò gli acquisti in un sacchetto e diede il resto alla signora.
Ormai nel negozio non c'era più nessuno. Andò di corsa negli spogliatoi, infilò in fretta il vestito e corse fuori dal negozio, incontro al suo cavaliere che l'attendeva in macchina, con il motore acceso, dall'altra parte della strada.
Fu al terzo semaforo rosso che notò la donna del negozio: camminava in fretta, tenendo stretto, con il suo esile corpo, il pacco dei doni per i suoi figli.
Il suo volto, che aveva perduto la patina di stanchezza, era ancora illuminato dal sorriso.
In quel breve istante, qualcosa avvenne dentro di lei. Non vide solo la donna: vide i suoi quattro bambini, che, il mattino dopo si sarebbero infilati felici le calze nuove, avrebbero messo i nastri nei
capelli
ed avrebbero letto le favole di Natale.
In fondo al cuore la commessa si sentì felice.
Ricorda: spesso basta poco per far felice chi sta accanto a noi e facendo qualcosa di bene per gli altri, stiamo meglio anche noi stessi.
Da:
L'ultimo acquisto della vigilia di Natale
Anna
:
[Mostrando un anello a una coppia di fidanzati]
È edwardiano, magnificamente lavorato, con una serie di diamanti che circondano uno zaffiro birmano autentico. È... per sempre.
Fidanzato
: Ah... Non ha... qualcosa di più modesto?
Fidanzata
: "Modesto"? Vuoi un anello modesto per la tua fidanzata modesta, è questo che vuoi dire?
Anna
: No, amore mio. Non ti agitare. Eh... Tu sei bellissima... Tu sei uno zaffiro birmano già per conto tuo, non ne hai bisogno...
Fidanzata
: Ah-ah.
Anna
: Perché lei non se lo prova e vedete tutt'e due che ne pensate? Ecco, come se lo sente? Credo che questo pezzo comunichi un desiderio. Io immagino che la donna che lo possedeva amasse un uomo con cui non poteva stare.
Fidanzata
: Lui aveva i
capelli
ricci e gli occhi celesti?
Fidanzata
: Cosa...?! Cosa...
Anna
: Non lo so, ma... Tanti pezzi in questo negozio comunicano e dovreste scegliere un pezzo che vi comunichi qualcosa. Secondo me quando le persone possiedono degli oggetti e poi vengono a mancare, una parte di se stessi viene impressa su quegli oggetti. Come le impronte digitali.
Dal film:
Il sesto senso
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia fidanzata si è innamorata di questi
capelli
. Adesso li faccio crescere e a San Siro vedrete il nuovo Ruud Gullit.
[Da un'intervista del 2007]
Ronaldo
Frasi di Ronaldo
Il giovane canadese, che non poteva avere più di quindici anni, aveva esitato troppo. Per un glaciale istante i suoi piedi avevano cessato di muoversi sui tronchi galleggianti nel bacino a monte dell'ansa del fiume, ed era finito sott'acqua prima che qualcuno riuscisse ad afferrare la sua mano tesa. Uno dei taglialegna aveva cercato di ripescarlo per i lunghi
capelli
: le dita dell'uomo avevano annaspato nell'acqua gelida, resa densa come una zuppa dalle scaglie di corteccia che si erano staccate dal legname. Poi due tronchi avevano schiacciato con violenza il braccio del soccorritore, spezzandogli il polso. Il tappeto di tronchi in movimento si era completamente richiuso sopra il giovane canadese, che non era più tornato a galla; nemmeno una mano o uno scarponcino erano riemersi dall'acqua scura.
John Irving
Cit. da
Ultima notte a Twisted River ‐ Incipit
Frasi di John Irving
La madre di Garp, Jenny Fields, fu arrestata a Boston nel 1942 per aver ferito un uomo, in un cinema. Ciò avvenne poco dopo l'attacco giapponese contro Pearl Harbor e la gente era, allora, molto tollerante nei confronti dei militari ‐ poiché tutti, d'un tratto, eran andati soldati ‐ ma Jenny Fields, dal canto suo, era decisa di non tollerare il comportamento degli uomini in genere e in specie dei soldati. In quel cinema le era toccato cambiar posto tre volte, ma il soldato si spostava anche lui, standole sempre più addosso. Quando Jenny venne a trovarsi dietro una stupida colonna che quasi le impediva di vedere lo schermo, decise che non ci sarebbe mossa una quarta volta. Il soldato si spostò di nuovo e venne a sederle accanto.
Jenny aveva ventidue anni. Aveva piantato l'università senza neanche finire il primo anno, però aveva portato a termine la scuola da infermiera, e far questo mestiere le piaceva. Era una giovane donna di corporatura atletica, dalle guance sempre colorite; aveva i
capelli
bruni, lucenti, e una camminata che sua madre diceva mascolina: faceva oscillare le braccia; fianchi e sedere erano tanto snelli che, da dietro, sembrava un giovanotto. I seni ‐ secondo lei ‐ erano troppo grossi; Jenny pensava che, ostentando un tal petto, poteva passare per "una donna facile e dappoco".
John Irving
Cit. da
Il mondo secondo Garp
‐ Incipit
Frasi di John Irving
E cammini lungo il mare | nel suo lento respirare | tu sei parte di quel tutto ormai | Nella stanza 26 | metti un fiore tra i
capelli
tuoi | mentre l'alba nuova ti viene incontro | nel profumo del vento.
Nek
Cit. da
Nella stanza 26
Frasi di Nek
Quando con l'indice | i tuoi
capelli
tolgo via | c'è poesia.
Nek
Cit. da
Quando sarò lontano
Frasi di Nek
Prima che asciughino quei due o tre baci
|
sulla fronte
|
e qui e lì,
|
ti chinerai per bere
|
acqua d'argento dallo specchio,
|
e se nessuno ti starà a guardare
|
ti toccherai le labbra con la bocca.
|
C'è un tempo in cui più svelto delle dita
|
che lo scultore passa sulla creta
|
il sangue impaziente ti modella
|
il corpo dal di dentro.
|
Forse stringerai tra le dita
|
i tuoi giovani
capelli
|
e li solleverai sopra le spalle
|
perché somiglino piuttosto ad ali,
|
e davanti a loro prontamente correrai là
|
dove proprio davanti agli occhi
|
e sul fondo estremo dell'aria
|
sta il grande, erto, conturbante
|
e dolce nulla,
|
che splende.
Jaroslav Seifert
Titolo della poesia:
Prima che asciughino quei due o tre baci
Faccio tutto ciò che posso
|
perché il mio amore
|
non ti disturbi,
|
ti guardo di nascosto,
|
ti sorrido quando non mi vedi.
|
Poso il mio sguardo
|
e la mia anima ovunque
|
vorrei posare i miei baci:
|
sui tuoi
capelli
,
|
sulla tua fronte,
|
sui tuoi occhi,
|
sulle tue labbra,
|
ovunque le carezze
|
abbiano libero accesso.
Victor Hugo
Titolo della poesia:
A Juliette Drouet
Frasi di Victor Hugo
Pregherei
pregherei se mi sentisse lui
Chiederei
chiederei che ne sarà di noi
Gli direi
gli direi riprendi ciò che vuoi
Dammi lei
dammi lui è tutto quel che ho
Prendi il mio cibo e mangerò le nuvole
la mia chitarra prendi e il vento suonerò
e la mia moto i piedi sanno correre
prendi il mio nome lei mi chiama amore ormai
Portati via tutti i gioielli miei
con i
capelli
miei io mi rivestirò
vivrò di quei sogni che lui mi darà
riprendi tutto ma l'amore no
Oh,dammi lei
Oh,dammi lui
Oh,adesso e sempre
adesso e sempre di più
Spegni tutte le stelle
ma questo amore che brilla più del sole
non toccare,tu lascialo com'è
Pregherei
pregherei se mi sentisse lui
Chiederei
chiederei che ne sarà di noi
Gli direi
gli direi riprendi ciò che vuoi
Dammi lei
dammi lui è tutto quel che ho
dammi il dolore io lo cambio in estasi
dammi la febbre da sentire i brividi
e chi mi odia io l'amerò
io con l'amore sopravviverò
Oh,dammi lei
Oh,dammi lui
Oh,adesso e sempre
adesso e sempre di più
Puoi riprenderti il mondo
ma lasciaci l'amore che fa soffrire
non toccare tu lasciaci così
Io e lei io e lui
Scialpi
Cit. da
Pregherei
Frasi di Scialpi
[Una prostituta abborda Sam aiutandolo a trovare la parola nascosta in un gioco di parole]
Sam
: Tu sei intelligente. Tu saresti una buona madre.
[Lei lo accarezza sui
capelli
]
Sam
: Tu sai raccontare le favole?
Donna
: Certo. Io di favole ne so un casino e se vieni con me ti rilassi e te ne racconto tante di favole. Andiamo.
[Interviene la polizia, che teneva d'occhio lei, ed entrambi finiscono alla centrale di polizia. Prima di essere ammanettato, Sam viene perquisito e si lamenta perché gli "toccano le sue parti personali". Sam viene arrestato per istigazione alla prostituzione]
Dal film:
Mi chiamo Sam
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucy
[sull'altalena con il padre felice]
: Papà, perché la neve ha i fiocchi?
Sam
: Perché la neve ha i fiocchi.
Lucy
: Papà, di cosa è fatta la senape?
Sam
: È ketchup giallo.
Lucy
: Papà, perché gli uomini sono calvi?
Sam
: A volte sono calvi perché non hanno
capelli
, quindi la testa è un pezzo in più della faccia.
Lucy
: Papà, gli scarafaggi vivono da soli oppure in gruppo? E se vivono in gruppo, che cosa fanno?
Sam
: Fanno i Beatles.
Lucy
: Papà, dove finisce il cielo? Perché la luna mi segue a casa? Dove vanno le ore quando c'è l'ora legale? Papà, assomiglio più a te o alla mamma?
Dal film:
Mi chiamo Sam
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando Mary Lennox arrivò al Castello di Misselthwaite per vivere con lo zio, tutti dissero che si trattava della bambina meno attraente che avessero mai visto. Ed era vero. Aveva una faccina sottile e un corpicino sottile, sottili
capelli
chiari e un'espressione acida. I suoi
capelli
erano gialli, e anche la sua faccia era gialla perché Mary era nata in India ed era sempre stata malata per un motivo o per l'altro.
Frances Hodgson Burnett
Cit. da
Il giardino segreto
‐ Incipit
Frasi di Frances Hodgson Burnett
ALLA SIGNORA ERNESTINA V.W.
Pareva segnato dalla matita d'un umorista quel sentiero alpino che serpeggiava tra gli abeti, ora appiattandosi, entro una macchia folta, ora guizzando nel prato aperto, spensieratamente curioso di ogni ruscello e d'ogni precipizio, tutto ipocrita serietà quando si diparte della strada maestra, tutto scappate e follie quando si gitta sul morbido tappeto del «Campo dei fiori». Quando a Voi, signora, colla snella persona serrata in un costume azzurro e grigio, coi
capelli
biondi un poco sdegnosi dell'ireno, colle movenze, scusatemi, un poco rigide, parevate una fugura di pennello antico, piena di pensiero e di fiera vita nella fisionomia, mirabilmente posata in mezzo ad una natura dalle linee taglienti, severa, fredda di tinte, oserei dire spirituale. Quella sera avevo l'onore di vedervi bella; poiché in Voi la bellezza è lume che va e viene a vostro talento.
Antonio Fogazzaro
Cit. da
Miranda ‐ Incipit
Frasi di Antonio Fogazzaro
Onde dorate, e l'onde eran
capelli
,
|
navicella d'avorio un dì fendea;
|
una man pur d'avorio la reggea
|
per questi errori preziosi e quelli;
|
|
e, mentre i flutti tremolanti e belli
|
con drittissimo solco dividea,
|
l'òr delle rotte fila Amor cogliea,
|
per formarne catene a' suoi rubelli.
|
|
Per l'aureo mar, che rincrespando apria
|
il procelloso suo biondo tesoro,
|
agitato il mio core a morte gìa.
|
|
Ricco naufragio, in cui sommerso io moro,
|
poich'almen fur, ne la tempesta mia,
|
di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro!
Giovan Battista Marino
Titolo della poesia:
Donna che si pettina
Frasi di Giovan Battista Marino
Onde dorate, e l'onde eran
capelli
,
|
navicela d'avorio un dì fendea;
|
una man pur d'avorio la reggea
|
per quaasi errori preziosi e quelli;
|
|
E mentre i flutti tremolanti e belli
|
con drittissimo solco dividea,
|
l'or de le rotte fila Amor cogliea,
|
per formarne catene à suoi ribelli.
|
|
Per l'aureo mar, che rincrespando apria
|
il procelloso suo biondo tesoro,
|
agitato il mio core a morte gìa.
|
|
Ricco naufragio, in cui sommerso ì moro,
|
poich'almen fur ne la tempesta mia
|
di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro.
Giovan Battista Marino
Frasi di Giovan Battista Marino
Mia moglie è scomparsa insieme ai suoi vestiti.
|
Si è lasciata dietro due paia di calze di nylon e
|
una spazzola per
capelli
dimenticata dietro il letto.
|
Vorrei richiamare la vostra attenzione
|
su queste calze formose e sul robusto
|
capello scuro impigliato tra le setole della spazzola.
|
Lascio cadere le calze nel sacco della spazzatura; la spazzola
|
me la tengo e la userò io. È solo il letto
|
a sembrare strano e impossibile da spiegare.
Raymond Carver
Titolo della poesia:
Mia moglie
Frasi di Raymond Carver
A trentacinque anni è ora di ritirarsi dalla corsa. Se esiste una corsa. Ne avevo fin sopra i
capelli
del mio impiego. Era già tardi, avevo quasi quarant'anni. Sarei morto di noia e di tristezza se non avessi ereditato inaspettatamente. È raro, ma ci sono ancora zii d'America, sempre che il mio non fosse l'ultimo. In ogni caso, nessuno dei colleghi della piccola azienda aveva un padre, un cugino o uno zio americano. Se ne mostrarono gelosi: figurarsi, non aver più bisogno di lavorare!
Eugène Ionesco
Cit. da
Il solitario ‐ Incipit
Frasi di Eugène Ionesco
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i
capelli
diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambiare; la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea d'arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite. Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
Madre Teresa di Calcutta
Commenti:
4
Frasi di Madre Teresa di Calcutta
Frank Moses
: Speravo che saresti stata più comprensiva, vista la situazione.
Sarah
: Io invece speravo di non essere rapita... o drogata... e speravo che tu avessi i
capelli
. Quindi nessuno dei nostri sogni si è avverato, al momento.
Dal film:
Red
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alle sue reclute]
Tom Highway
: Tu, come ti chiami?
Caporale Fragetti
: Caporale Fragetti, Gunny.
[gli sfila gli occhiali da sole e li calpesta]
Tom Highway
: Non si sporca per terra, Frocetti. Comportamento antiecologico. Tu, come ti chiami?
Soldato Aponte
: Aponte.
Tom Highway
: E tu?
Soldato Profile
: Profile.
Tom Highway
: E tu?
Soldato Quinones
: Quinones.
Tom Highway
: Tu?
Soldato Collins
: Collins.
Tom Highway
: Allora Culite, Coglione, Profilattico, eccetera... Siete proprio carini! Sembrate tante indossatrici, e vi voglio vedere con i
capelli
a posto, domattina. E questo vale per tutti. Quando sembrerete dei Marines comincerete anche a sentirvi come dei Marines, e per Dio inizierete anche a comportarvi come dei Marines! Fianco dest, dest! Avanti, marsch!
Dal film:
Gunny
Scheda film e trama
Frasi del film
Il ragazzo dai
capelli
biondi si calò giù per l'ultimo tratto di roccia e cominciò a farsi strada lungo la laguna. Benché si fosse tolto la maglia della scuola, che ora gli penzolava da una mano, la camicia grigia gli stava appiccicata addosso, e i
capelli
gli erano come incollati sulla fronte. Tutt'intorno a lui il lungo solco scavato nella giungla era un bagno a vapore. Procedeva a fatica tra le piante rampicanti e i tronchi spezzati, quando un uccello, una visione di rosso e di giallo, gli saettò davanti con un grido da strega; e un altro grido gli fece eco:
«Ohè! Aspetta un po'!»
Qualcosa scuoteva il sottobosco da una parte del solco, e cadde crepitando una pioggia di gocce.
William Golding
Cit. da
Il Signore delle Mosche
‐ Incipit
Frasi di William Golding
Contemporaneamente i militari hanno proibito i
capelli
lunghi, le minigonne, Sofocle, Tolstoj, Mark Twain, Euripide, spezzare i bicchieri alla russa, Aragon, Trotskij, scioperare, la libertà sindacale, Lurcat, Eschilo, Aristofane, Ionesco, Sartre, i Beatles, Albee, Pinter, dire che Socrate era omosessuale, l'ordine degli avvocati, imparare il russo, imparare il bulgaro, la libertà di stampa, l'enciclopedia internazionale, la sociologia, Beckett, Dostojevskij, Cechov, Gorki e tutti i russi, il "chi è?", la musica moderna, la musica popolare, la matematica moderna, i movimenti della pace, e la lettera "Ζ" che vuol dire "è vivo" in greco antico.
[explicit]
Voce narrante
Dal film:
Z - L'orgia del potere
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank McCourt
: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Mi benedica padre perché ho peccato. È passato un giorno dall'ultima confessione.
Prete
: Un giorno? E che peccati puoi aver commesso in un giorno, figlio mio?
Frank McCourt
: Ho dormito troppo e ho quasi mancato la Prima Comunione, avevo i
capelli
come un presbiteriano e ho vomitato la colazione della Prima Comunione. Ora mia nonna dice che ha Dio nel suo cortiletto e non sa cosa deve fare.
Prete
: Di' a tua nonna di lavare via tutto quanto con un po' d'acqua.
[Frank esce dal confessionale e riferisce tutto alla nonna]
Nonna
: Devo usare acqua santa o acqua normale?
Frank McCourt
: Non l'ha detto, nonna.
Nonna
: Be', torna subito a chiederglielo!
[Frank ritorna nel confessionale]
Frank McCourt
: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Mi benedica padre perché ho peccato. È passato un minuto dall'ultima confessione.
Prete
: Un minuto?! Sei il bambino che è appena stato qui?
Frank McCourt
: Sì, padre.
Prete
: Che cosa c'è adesso?
Frank McCourt
: Mia nonna dice: "Devo usare acqua santa o acqua normale?".
[Il prete è irritato. Si vede Frank fuori dal confessionale]
Frank McCourt
[alla nonna]
: Dice di usare acqua normale e di non andare più a disturbarlo!
Dal film:
Le ceneri di Angela
Scheda film e trama
Frasi del film
David ha 11 anni. Pesa 27 chili. E' alto 137 centimetri. Ha i
capelli
castani. I suoi sentimenti sono veri. Ma lui non lo è.
[Dalla locandina del film]
Dal film:
A.I. - Intelligenza Artificiale
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli abitanti del villaggio rimasero in silenzio e, uno alla volta, cominciarono ad allontanarsi, ognuno immerso nei suoi pensieri. Una donna m'accarezzò i
capelli
. Io rimasi dov'ero, con le spalle contro la superficie ruvida del molo, e chiesi a me stesso quel che non avevo domandato agli altri. Cercavo una ballerina di cui non conoscevo il nome, o cercavo la parte ballerina di me stesso?
Jeanette Winterson
Cit. da
Il sesso delle ciliegie
Frasi di Jeanette Winterson
I giovani, i giovani! Che scrivono sui muri. Giovani studenti, giovani operai, che vanno in giro di notte, che parlano di rivoluzione al telefono, nelle facoltà, nei reparti! Tonnellate di vernice rossa per insultarci. Lo so io quello che ci vorrebbe! Altro che la squadra imbianchini per cancellare quest'ondata eversiva, anti autoritaria.
[...]
I nostri giovani colleghi devono tornare a scuola, nelle università, nelle fabbriche devono entrare e si facciano crescere la barba, i
capelli
. Indossino tute sporche di grasso. Noi dobbiamo sapere tutto, dobbiamo controllare tutto... Servendoci anche dei nostri figli, se necessario.
Il dottore
Dal film:
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Scheda film e trama
Frasi del film
Scesero all'Hotel de Las Floras in un caldo pomeriggio di fine ottobre. Il patio interno traboccava di fiori rossi, gialli e bianchi che illuminavano la piccola stanza. Il marito era un uomo alto, scuro di
capelli
e pallido che sembrava avesse guidato per diecimila miglia dormendo; attraversò il patio, portando sulle braccia un paio di coperte e si gettò sul lettino della piccola stanza sospirando esausto. Mentre teneva gli occhi chiusi, sua moglie, sui ventiquattro anni, bionda, con gli occhiali cerchiati di tartaruga, sorridendo al direttore, il signor Gonzales, andava e veniva rapidamente dalla stanza alla macchina. Trasportò prima due valigie, quindi una macchina per scrivere, ringraziando il signor Gonzales, ma rifiutando recisamente il suo aiuto.
Ray Bradbury
Cit. da
Viaggio in Messico ‐ Incipit
Frasi di Ray Bradbury
Quando il bambino era bambino, | se ne andava a braccia appese, | voleva che il ruscello fosse un fiume, | il fiume un torrente, | e questa pozza, il mare. || Quando il bambino era bambino, | non sapeva d'essere un bambino, | per lui tutto aveva un'anima | e tutte le anime eran tutt'uno. || Quando il bambino era bambino, | su niente aveva un'opinione, | non aveva abitudini, | sedeva spesso a gambe incrociate, | e di colpo sgusciava via, | aveva un vortice tra i
capelli
| e non faceva facce da fotografo.
Damiel
Dal film:
Il cielo sopra Berlino
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia donna dai
capelli
di fuoco di legna
|
Dai pensieri a lampi di calore
|
Dalla vita di clessidra
|
La mia donna dalla vita di lontra tra i denti della tigre
|
La mia donna dalla bocca a coccarda e a mazzolino di stelle d'ultima grandezza
|
Dai denti a impronta di topo bianco sulla terra bianca
|
Dalla lingua d'ambra e vetro strofinati
|
La mia donna dalla lingua a ostia pugnalata
|
Dalla lingua di bambola che apre e chiude gli occhi
|
Dalla lingua di pietra incredibile
|
La mia donna dalle ciglia ad aste di scrittura infantile
|
Dalle sopracciglia a bordo di nido di rondine
|
La mia donna dalle tempie d'ardesia di tetto di serra E di vapore che appanna i vetri
|
La mia donna dalle spalle di champagne
|
E a fontana con teste di delfini sotto il ghiaccio
|
La mia donna dai polsi di fiammiferi
|
La mia donna dalle dita d'azzardo e d'asso di cuori
|
Dalle dita di fieno tagliato
|
La mia donna dalle ascelle di martora e di faggiuola
|
Di notte di S.Giovanni
|
Di ligustro e di nido di scalari
|
Dalle braccia di schiuma di mare e di chiusa
|
E di miscuglio del grano e del mulino
|
La mia donna dalle gambe a razzo
|
Da i movimenti d'orologeria e di disperazione
|
La mia donna dai polpacci di midollo di sambuco
|
La mia donna dai piedi a iniziali
|
Dai piedi a mazzi di chiavi dai piedi a calafati che bevono
|
La mia donna dal collo d'orzo imperlato
|
La mia donna dalla gola di Val d'Or
|
Di appuntamenti nel letto stesso del torrente
|
Dai seni di notte
|
La mia donna dai seni di cunicolo marino
|
La mia donna dai seni di ganga di rubino
|
Dai seni di spettro della rosa sotto la rugiada
|
La mia donna dal ventre ad apertura di ventaglio dei giorni
|
Dal ventre ad artiglio gigantesco
|
La mia donna dalla schiena d'uccello che fugge in verticale
|
Dalla schiena d'argento vivo
|
Dalla schiena di luce
|
Dalla nuca a sasso levigato e a gesso bagnato
|
E a caduta di bicchiere nel quale s'è appena bevuto
|
La mia donna dalle anche di navicella
|
Dalle anche a lampadario e a penne di freccia
|
E a nervature di piume di pavone bianco
|
A equilibrio insensibile
|
La mia donna dal culo di gres e d'amianto
|
La mia donna dal culo di dorso di cigno
|
La mia donna dal culo di primavera
|
Dal sesso a gladiolo
|
La mia donna dal sesso a giacimento aurifero e ad ornitorinco
|
La mia donna dal sesso d'alga e di dolciumi d'un tempo
|
La mia donna dal sesso di specchio
|
La mia donna dagli occhi pieni di lacrime
|
Dagli occhi a panoplia violetta e ad ago calamitato
|
La mia donna dagli occhi di savana
|
La mia donna dagli occhi d'acqua da bere in prigione
|
La mia donna dagli occhi di bosco sempre sotto l'ascia
|
Dagli occhi di livello dell'acqua di livello d'aria e di terra e di fuoco.
|
|
|
[L'union libre. Scritta e pubblicata anonima nel 1931. Ripresa nella raccolta: La revolver à cheveux blanc, del 1932]
André Breton
Titolo della poesia:
L'unione libera
Frasi di André Breton
I tuoi
capelli
d'arance nel vuoto del mondo
|
Nel vuoto dei vetri carichi di silenzio
|
E d'ombra dove con mani nude cerco ogni tuo riflesso.
|
|
La forma del tuo cuore è disegnata nell'aria
|
E il tuo amore rassomiglia al mio perduto desiderio.
|
O sospiri d'ambra, sogni, occhiate.
|
|
Ma tu non sei stata con me ogni istante. La mia memoria
|
Si è oscurata da quando ti ho vista arrivare
|
E partire. Si serve di parole il tempo, come l'amore.
Paul Eluard
Titolo della poesia:
I tuoi
capelli
darance nel vuoto del mondo
Frasi di Paul Éluard
Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare! Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi, tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto, e in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta!
Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. È il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla! Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che t'indurisca. Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi
capelli
, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne.
[fuori campo]
Larry Mann
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Mentre mia moglie mi serviva la cena le presi la mano e le dissi: "
Devo parlarti
". Lei annuì e mangiò con calma. La osservai e vidi il dolore nei suoi occhi, quel dolore che all'improvviso mi bloccava la bocca. Mi feci coraggio e le dissi: "
Voglio il divorzio
".
Lei non sembrò disgustata dalla mia domanda e mi chiese piano: "
Perché?
"
Quella sera non parlammo più e lei pianse tutta la notte. Io sapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro matrimonio, ma io non potevo risponderle, aveva perso il mio cuore a causa di un'altra donna: Valentina.
Io ormai non amavo più mia moglie, mi faceva solo tanta pena, mi sentivo in colpa, e per questa ragione sottoscrissi nell'atto di separazione che a lei restasse la casa, l'auto e il 30% del nostro negozio. Lei quando vide l'atto lo strappò in mille pezzi.
Avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme e ora eravamo due perfetti estranei.
A me dispiaceva tanto per tutto questo tempo che aveva sprecato insieme a me, per tutte le sue energie, però non potevo farci nulla: io amavo Valentina.
All'improvviso mia moglie cominciò a urlare e a piangere ininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione, l'idea del divorzio cominciava ad essere realtà.
Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che scriveva, non cenai e mi misi a letto, ero molto stanco dopo una giornata passata con Valentina. Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie sempre lì seduta a scrivere, mi girai e continuai a dormire.
La mattina dopo mia moglie mi presentò le condizioni affinché accettasse la separazione: non voleva la casa, non voleva l'auto tanto meno il negozio, soltanto un mese di preavviso, quel mese che stava per cominciare l'indomani. Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se nulla di tutto questo fosse accaduto.
Il suo ragionamento era semplice : "
Nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non è giusto distrarlo con i nostri problemi
".
Io fui d'accordo però lei mi fece un'ulteriore richiesta. "
Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta: in questo mese ogni mattina dovrai prendermi in braccio e portarmi in braccio fino a lasciarmi fuori dalla porta di casa
".
Pensai che avesse perso il cervello, ma acconsentii per non rovinare le vacanze estive a mio figlio e per superare quel momento di tensione in pace.
Raccontai la cosa a Valentina che scoppiò in una fragorosa risata dicendo: "
Non importa che trucchi si sta inventando tua moglie: dille che oramai tu sei mio! Se ne faccia una ragione!
".
Era tanto tempo che io e mia moglie non avevamo più intimità, così quando la presi in braccio il primo giorno, eravamo ambedue imbarazzati. Nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo: "
Grande papà! Papà ha preso la mamma in braccio!
".
Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore. Camminai una decina di metri con mia moglie in braccio. Lei chiuse gli occhi e mi disse a bassa voce: "
Non dirgli nulla del divorzio e del nostro accordo, per favore
".
Acconsentii con un cenno, sempre imbarazzato e anche un po' irritato, e la lasciai sull'uscio. Come ogni mattina lei uscì e andò a prendere l'autobus per recarsi al lavoro.
Il secondo giorno eravamo tutti e due più rilassati, lei si appoggiò al mio petto e potetti sentire il suo profumo sul mio maglione. Mi resi conto che era da tanto tempo che non la guardavo. Mi resi conto che non era più così giovane: qualche ruga, qualche capello bianco. Si notava che portava i segni di un dolore interno. Mi chiesi cosa avessi fatto, come si fosse ridotta così.
Il quarto giorno, prendendola in braccio come ogni mattina, avvertii che l'intimità stava ritornando tra noi: questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio. Nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre più. Non dissi nulla a Valentina.
Ogni giorno che passava era più facile prendere mia moglie in braccio, e il mese passava velocemente. Ogni giorno che passava la sentivo più leggera.
Una mattina lei stava scegliendo dall'armadio i vestiti: si era provata di tutto, ma nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse: "
I miei vestiti mi vanno grandi
". In quell'occasione mi resi conto quanto fosse dimagrita in quei giorni. Di colpo realizzai che era entrata in depressione: a causarla erano stati il troppo dolore e la troppa sofferenza, pensai.
Senza accorgermene le toccai i
capelli
, nostro figlio entrò all'improvviso nella nostra stanza e disse: "
Papà, è arrivato il momento di portare la mamma in braccio!
". Per lui quel rito era diventato un momento basilare della sua giornata e della sua vita. Mia moglie abbracciò forte mio figlio ed io girai la testa, ma dentro sentivo un brivido che cambiò il mio modo di vedere il divorzio.
Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo. La abbracciai senza muovermi e sentii quanto fosse leggera e delicata. Mi venne da piangere!
Arrivò l'ultimo giorno e aprendomi a lei le dissi: "
Non mi ero reso conto di aver perduto l'intimità con te...
".
Mio figlio doveva andare a scuola e io lo accompagnai con la macchina. Mia moglie restò a casa.
Mi diressi verso il posto di lavoro, ma a un certo punto passando davanti alla casa di Valentina mi fermai, scesi e corsi sulle scale. Lei mi aprì la porta
e io le dissi: "
Perdonami, ma
non voglio più divorziare da mia moglie
".
Lei mi guardò e disse: "
Ma sei impazzito?!
".
Io le risposi: "
Amo mia moglie. Un periodo di stress, di noia e di routine ci aveva allontanato, ma ora ho capito i veri valori della vita! Dal giorno in cui l'ho portata in braccio mi sono reso conto, osservandola e guardandola, che voglio farlo per il resto della mia vita!
"
Valentina pianse, mi tirò uno schiaffo ed entrò in casa sbattendomi la porta in faccia.
Io scesi le scale velocemente, tornai in macchina e mi fermai in un negozio di fiori. Comprai un mazzo di rose per mia moglie. La ragazza del negozio mi chiese: "
Cosa scriviamo sul biglietto?
"
Le dissi: "
Ti prenderò in braccio ogni giorno della mia vita finché morte non ci separi
".
Arrivai di corsa a casa, salii i gradini a due a due ed entrai di corsa, precipitandomi in camera felicissimo e col sorriso sulle labbra.
Trovai mia moglie a terra. Era morta.
Negli ultimi mesi stava lottando contro il cancro e io invece ero occupato a sciupare il mio tempo con Valentina, senza nemmeno accorgermene.
Lei non me lo aveva detto: sapeva che stava per morire e per questo motivo volle un mese di tempo. Sì, un mese... affinché a nostro figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio. Affinché nostro figlio non subisse traumi. Affinché a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre.
Lei aveva chiaro quali fossero i dettagli, i semplici dettagli, che contano in una relazione. Non sono la casa, la macchina, i soldi... Queste sono cose effimere che sembrano saldare un'unione e invece possono dividerla. Cerchiamo sempre di mantenere accesa la fiamma, alimentare il matrimonio con giorni felici, ricordando sempre il primo giorno della nostra più bella storia d'amore.
A volte non diamo il giusto valore a ciò che abbiamo fino a quando non lo perdiamo. A volte capiamo il valore delle cose solo quando le abbiamo perdute.
Da:
Matrimonio in crisi
L'americano li vuole corti? Tac corti.
[parlando dei suoi
capelli
con Dario]
Federico
Dal film:
Turné
Scheda film e trama
Frasi del film
Se l'immagine di Agassi si è trasformata negli anni (spariti i
capelli
, più castigati gli abiti) sono rimaste identiche le sue caratteristiche di giocatore, che ha inventato un nuovo stile di gioco. Una volta gli attaccanti andavano a rete, i regolaristi stavano in fondo, Agassi è stato un attaccante da fondo, un tipo di gioco reso possibile dalla sua qualità primaria, uno straordinario, inimitabile senso dell'anticipo sostenuto da una eccezionale coordinazione. Arrivando prima sulla palla riusciva a trovare angoli e traiettorie che gli consentivano di dominare il gioco e dettare i tempi.
Rino Tommasi
Frasi di Rino Tommasi
Uno sta a inventare una medicina contro la caduta dei
capelli
e contro il dolore in un paese dove uno senza
capelli
dice che la via della salvezza è il dolore.
Camillo Pianesi
Dal film:
Le vie del Signore sono finite
Scheda film e trama
Frasi del film
Esprimi un desiderio... E vedrai te stesso, sul palcoscenico, messo a nudo... Con le ghirlande intrecciate nei
capelli
, vedrai, in una piacevole sorpresa, il tuo mondo dissolversi in polvere di diamante...-sussurrando disse-Io distruggero' la tua mente...
Curt Wilde
Dal film:
Velvet Goldmine
Scheda film e trama
Frasi del film
Preside, Astariti non è bravo, Astariti è un "primo della classe". Astariti non c'ha i
capelli
tagliati alla mohicana, non si veste come il figlio di uno spacciatore, non si mette le scarpe del fratello che puzzano. Astariti è pulito, perfetto. Interrogato, si dispone al lato della cattedra senza libri, senza appunti, senza imbrogli. Ripete la lezione senza pause: tutto quello che mi è uscito di bocca, tutto il fedele rispecchiamento di un anno di lavoro! Alla fine gli metto 8, ma vorrei tagliarmi la gola!
[...]
Ma perché Astariti è la dimostrazione evidente che la scuola italiana funziona solo con chi non ne ha bisogno!
Vivaldi
Dal film:
La scuola
Scheda film e trama
Frasi del film
Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare! Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi, tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto, e in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta!
Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. È il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla! Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che t'indurisca. Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi
capelli
, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Larry Mann
Dal film:
The Big Kahuna
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
Felix
: Chi ha spento il deumidificatore?
Murray
: Il che?
Felix
: Il deumidificatore. Vi ho già detto di non giocare con questo aggeggio, eh? Io cerco di togliere un po' di sporco dall'aria, ma guarda che roba.
[Felix va in cucina. Gli amici si sfogano]
Oscar
: Murray, ti do 200 dollari per la tua pistola.
Speed
: Io non ne posso più. Ne ho fin sopra i
capelli
. Nelle ultime tre ore abbiamo giocato quattro minuti, non voglio buttar via le mie serate a veder pulire e cucinare!
Roy
: Io non respiro, quella macchina succhia tutto quello che c'è nell'aria.
Dal film:
La strana coppia
Scheda film e trama
Frasi del film
[Durante la doccia]
Philippe
: Allora, vuole dei guanti bianchi? Si decide a strofinare o no?
Driss
: Eh, ma non fa schiuma! È strano questo shampoo, non fa schiuma!
Marcelle
: A che punto siete?
Driss
: Gli lavo i
capelli
ma non c'è schiuma!
Marcelle
: Ma non è possibile! Che cosa hai fatto? Gli hai messo la crema dei piedi sulla testa?
Philippe
: Mi dica una cosa, Driss: lei sa leggere?
Driss
: Ma certo che so leggere!
Marcelle
: Eppure non mi sembrava così imbranato...
Driss
: Di solito se ne usa uno solo per tutto il corpo... Ne ha venti qui... Allora, quale metto?
Philippe
: Ah, quello dove c'è scritto shampoo!
Dal film:
Quasi amici
Scheda film e trama
Frasi del film
L'ho rifatto.
|
Un anno ogni dieci
|
Ci riesco -
|
Una specie di miracolo ambulante, la mia pelle
|
Splendente come un paralume Nazi,
|
Un fermacarte il mio
|
Piede destro,
|
La mia faccia un anonimo, perfetto
|
Lino ebraico.
|
Via il drappo,
|
o mio nemico!
|
Faccio forse paura? -
|
Il naso, le occhiaie, la chiostra dei denti?
|
Il fiato puzzolente
|
In un giorno svanirà.
|
Presto, ben presto la carne
|
Che il sepolcro ha mangiato si sarà
|
Abituata a me
|
e io sarò una donna che sorride.
|
Non ho che trent'anni.
|
E come il gatto ho nove vite da morire.
|
Questa è la numero tre.
|
Quale ciarpame
|
Da far fuori ogni decennio.
|
Che miriade di filamenti.
|
La folla sgranocchiante noccioline
|
Si accalca per vedere
|
Che mi sbendano mano e piede -
|
Il grande spogliarello.
|
Signori e signore, ecco qui
|
Le mie mani,
|
i miei ginocchi.
|
Sarò anche pelle e ossa,
|
Ma pure sono la stessa identica donna.
|
La prima volta successe che avevo dieci anni.
|
Fu un incidente.
|
Ma la seconda volta ero decisa
|
a insistere, a non recedere assolutamente.
|
Mi dondolavo chiusa
|
Come conchiglia.
|
Dovettero chiamare e chiamare
|
e staccarmi via i vermi come perle appiccicose.
|
Morire
|
è un'arte, come ogni altra cosa.
|
Io lo faccio in modo eccezionale.
|
Io lo faccio che sembra come inferno.
|
Io lo faccio che sembra reale.
|
Ammettete che ho la vocazione.
|
È facile abbastanza da farlo in una cella.
|
È facile abbastanza farlo e starsene lì.
|
È il teatrale
|
Ritorno in pieno giorno
|
a un posto uguale, uguale viso, uguale
|
Urlo divertito e animale:
|
"Miracolo!"
|
È questo che mi ammazza.
|
C'è un prezzo da pagare
|
Per spiare
|
Le mie cicatrici, per auscultare
|
Il mio cuore - eh sì, batte.
|
E c'è un prezzo, un prezzo molto caro,
|
Per una toccatina, una parola,
|
o un po' del mio sangue
|
o di
capelli
o un filo dei miei vestiti.
|
Eh sì, Herr Doktor.
|
Eh sì, Herr Nemico.
|
Sono il vostro opus magnum.
|
Sono il vostro gioiello,
|
Creatura d'oro puro
|
Che a uno strillo si liquefà.
|
Io mi rigiro e brucio.
|
Non crediate che io sottovaluti le vostre ansietà.
|
Cenere, cenere -
|
Voi attizzate e frugate.
|
Carne, ossa, non ne trovate -
|
Un pezzo di sapone,
|
Una fede nuziale,
|
Una protesi dentale.
|
Herr Dio, Herr Lucifero,
|
Attento.
|
Attento.
|
Dalla cenere io rivengo
|
Con le mie rosse chiome
|
e mangio uomini come aria di vento.
Sylvia Plath
Titolo della poesia:
Lady Lazarus
Frasi di Sylvia Plath
Matt Kowalski
: C'è qualcuno che guarda in su pensando a lei?
Ryan Stone
: Avevo una figlia, è una ragazzina con i
capelli
castani... dille che non mollo!
Dal film:
Gravity
Scheda film e trama
Frasi del film
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
|
Van da San Guido in duplice filar,
|
Quasi in corsa giganti giovinetti
|
Mi balzarono incontro e mi guardâr.
|
|
Mi riconobbero, e ‐ Ben torni ormai ‐
|
Bisbigliaron vèr me co l capo chino ‐
|
Perché non scendi? perché non ristai?
|
Fresca è la sera e a te noto il cammino.
|
Oh sièditi a le nostre ombre odorate
|
Ove soffia dal mare il maestrale:
|
Ira non ti serbiam de le sassate
|
Tue d'una volta: oh, non facean già male!
|
|
Nidi portiamo ancor di rusignoli:
|
Deh perché fuggi rapido così
|
Le passere la sera intreccian voli
|
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!
|
|
‐ Bei cipressetti, cipressetti miei,
|
Fedeli amici d'un tempo migliore,
|
Oh di che cuor con voi mi resterei ‐
|
Guardando io rispondeva ‐ oh di che cuore!
|
Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:
|
Or non è più quel tempo e quell'età.
|
Se voi sapeste!... via, non fo per dire,
|
Ma oggi sono una celebrità.
|
|
E so legger di greco e di latino,
|
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù;
|
Non son più, cipressetti, un birichino,
|
E sassi in specie non ne tiro più.
|
E massime a le piante. ‐ Un mormorio
|
Pe' dubitanti vertici ondeggiò,
|
E il dì cadente con un ghigno pio
|
Tra i verdi cupi roseo brillò.
|
|
Intesi allora che i cipressi e il sole
|
Una gentil pietade avean di me,
|
E presto il mormorio si fe' parole:
|
‐ Ben lo sappiamo: un pover uomo tu se'.
|
Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
|
Che rapisce de gli uomini i sospir,
|
Come dentro al tuo petto eterne risse
|
Ardon che tu né sai né puoi lenir.
|
|
A le querce ed a noi qui puoi contare
|
L'umana tua tristezza e il vostro duol;
|
Vedi come pacato e azzurro è il mare,
|
Come ridente a lui discende il sol!
|
E come questo occaso è pien di voli,
|
Com'è allegro de' passeri il garrire!
|
A notte canteranno i rusignoli:
|
Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;
|
|
I rei fantasmi che da' fondi neri
|
De i cuor vostri battuti dal pensier
|
Guizzan come da i vostri cimiteri
|
Putride fiamme innanzi al passegger.
|
Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,
|
Che de le grandi querce a l'ombra stan
|
Ammusando i cavalli e intorno intorno
|
Tutto è silenzio ne l'ardente pian,
|
|
Ti canteremo noi cipressi i cori
|
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
|
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
|
Te ventilando co l lor bianco velo;
|
E Pan l'eterno che su l'erme alture
|
A quell'ora e ne i pian solingo va
|
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
|
Ne la diva armonia sommergerà. ‐
|
|
Ed io ‐ Lontano, oltre Appennin, m'aspetta
|
La Tittì ‐ rispondea -; lasciatem'ire.
|
È la Tittì come una passeretta,
|
Ma non ha penne per il suo vestire.
|
E mangia altro che bacche di cipresso;
|
Né io sono per anche un manzoniano
|
Che tiri quattro paghe per il lesso.
|
Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! ‐
|
|
‐ Che vuoi che diciam dunque al cimitero
|
Dove la nonna tua sepolta sta? ‐
|
E fuggìano, e pareano un corteo nero
|
Che brontolando in fretta in fretta va.
|
Di cima al poggio allor, dal cimitero,
|
Giù de' cipressi per la verde via,
|
Alta, solenne, vestita di nero
|
Parvemi riveder nonna Lucia:
|
|
La signora Lucia, da la cui bocca,
|
Tra l'ondeggiar de i candidi
capelli
,
|
La favella toscana, ch'è sì sciocca
|
Nel manzonismo de gli stenterelli,
|
Canora discendea, co l mesto accento
|
De la Versilia che nel cuor mi sta,
|
Come da un sirventese del trecento,
|
Piena di forza e di soavità.
|
|
O nonna, o nonna! deh com'era bella
|
Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
|
Ditela a quest'uom savio la novella
|
Di lei che cerca il suo perduto amor!
|
‐ Sette paia di scarpe ho consumate
|
Di tutto ferro per te ritrovare:
|
Sette verghe di ferro ho logorate
|
Per appoggiarmi nel fatale andare:
|
|
Sette fiasche di lacrime ho colmate,
|
Sette lunghi anni, di lacrime amare:
|
Tu dormi a le mie grida disperate,
|
E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare. ‐
|
Deh come bella, o nonna, e come vera
|
È la novella ancor! Proprio così.
|
E quello che cercai mattina e sera
|
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
|
|
Sotto questi cipressi, ove non spero,
|
Ove non penso di posarmi più:
|
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
|
Tra quegli altri cipressi ermo là su.
|
Ansimando fuggìa la vaporiera
|
Mentr'io così piangeva entro il mio cuore;
|
E di polledri una leggiadra schiera
|
Annitrendo correa lieta al rumore.
|
|
Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo
|
Rosso e turchino, non si scomodò:
|
Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo
|
E a brucar serio e lento seguitò.
Giosuè Carducci
Titolo della poesia:
Davanti a San Guido
Frasi di Giosuè Carducci
Ragazzo in discoteca
: Dai allora, che cazzo devo fare?
Petrilli
: Oh, lui è alto e tu no. Capita. Lui ha i
capelli
come seta, tu no. Succede. Lui ha i boccoli, tu no, vabbe'... Lui è sul magro, tu sul ciotto. Può accadere. Lui balla bene, tu no, proprio un cazzo... Lui è ricco e tu no. Lui è ganzo e tu no. E lui... Lui si sta scopando la tua ragazza su un divanetto, e tu no. Insomma, lui è lui, e tu no!
Ragazzo in discoteca
: Be', e allora?
Petrilli
: Allora vai fuori e bruciagli la macchina, no?
Dal film:
Paz!
Scheda film e trama
Frasi del film
Giovanni
:
[Discutendo sulla reazione dei parenti alle loro morti]
Ma sì... Il discorso di fondo è uno solo: non è che tutti gli esseri umani di fronte al dolore hanno la stessa reazione. Non so, prendi una vedova araba: urla, strepita, si strappa i
capelli
, si rotola... Una svedese no! Al massimo una lacrimuccia. Non è che soffra meno, è una reazione diversa di fronte al dolore. Mia moglie ha avuto una reazione di questo tipo.
Giacomo
: Ma sì, un po' svedese. Come mia sorella e mio cognato.
Giovanni
: Be', be' no eh, tua sorella e tuo cognato sono proprio dei bei bastardi.
Giacomo
: Ma come bastardi?
Giovanni
: Ma sì, scusa, sei appena morto e ti affittano la camera e buttano il libro della tua vita nella spazzatura? Se non son bastardi questi qua, dai...
Giacomo
: Scusa, e allora tua moglie?
Giovanni
: Cosa vuol dire, lì è una reazione diversa.
Giacomo
: Ma reazione diversa che cosa?! Scusa, sei morto da un giorno e si mette a trombare con un altro, dai!
Giovanni
: Ma cosa vuol dire? È lo shock!
Giacomo
: Ma lo shock di che cosa? Giovanni, è brutto sentirselo dire, ma tua moglie è proprio un bel puttanone!
Giovanni
: Wè Giacomo, piano con le parole eh! Ahahahah, questa è bella! Mia moglie è un puttanone! Ma dai, mi fai ridere mi fai, ecco cosa mi fai! Adesso mia moglie è un puttanone... Ma pensa te! Mia moglie è un puttanone...
[Con tono sempre più convinto]
Mia moglie è un puttanone...
Dal film:
Così è la vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Nella caserma Lenin di Barcellona, il giorno prima del mio arruolamento fra i miliziani, ne vidi uno, italiano, ritto davanti al tavolo degli ufficiali.
Era un giovanotto dall'aspetto rude, sui venticinque o ventisei anni,
capelli
biondo-rossicci e spalle possenti. Il berretto di cuoio a punta gli calava fieramente su un occhio. Lo vedevo di profilo, il mento sul petto, mentre osservava con un cipiglio di perplessità una carta geografica che uno degli ufficiali aveva dispiegata sulla tavola. Qualcosa, sul suo volto, mi commosse profondamente. Era il volto di un uomo che avrebbe commesso un omicidio, gettato via la propria vita per un amico: il tipo di faccia che aspettereste in un anarchico, anche se con ogni probabilità egli era un comunista.
George Orwell
Cit. da
Omaggio alla Catalogna ‐ Incipit
Frasi di George Orwell
Parigi, rue du Coq d'Or, le sette del mattino. Una sequela di urla strozzate e furibonde dalla strada. Madame Monce, la padrona dell'alberghetto di fronte al mio, era uscita sul marciapiede per apostrofare una pensionante del terzo piano. Aveva i piedi nudi infilati negli zoccoli e i
capelli
grigi spioventi.
George Orwell
Cit. da
Senza un soldo a Parigi e a Londra ‐ Incipit
Frasi di George Orwell
Quando si trova qualcuno e il tuo cuore smette di funzionare per alcuni secondi, fai attenzione. Potrebbe essere la persona più importante nella tua vita.
|
|
Se gli sguardi si incrociano e si specchiano l'uno nell'altro, stai all'erta: potrebbe essere la persona che stai aspettando da quando sei nato.
|
|
Se il tocco delle labbra è intenso, se il bacio è appassionato e in quel momento gli occhi diventano umidi, c'è qualcosa di magico tra di voi.
|
|
Se l'ultimo e il primo pensiero della giornata è per quella persona, se la volontà di stare assieme e unire il tuo cuore con il suo è forte, Dio ti ha inviato un dono: l'amore.
|
|
Se un giorno vi chiederete scusa a vicenda, per un qualunque motivo, un abbraccio, un sorriso, una carezza sui
capelli
saranno più importanti di mille parole: siete fatti l'uno per l'altra.
|
|
Se per qualche motivo sei triste, l'altro soffrirà le tue sofferenze, piangerà le tue lacrime. Che cosa meravigliosa. Tu potrai contare su di lui in tutti i momenti della tua vita.
|
|
Se riesci a pensare il suo odore, come se fosse al tuo fianco, se trovi bellissima la sua persona anche se sta dentro un vecchio pigiama, con vecchie ciabatte e
capelli
arruffati...
|
|
Se per tutto il giorno non riesci a lavorare in attesa dell'incontro che ci sarà la notte, se non riesci ad immaginare un futuro senza avere quella persona al tuo fianco...
|
|
Se immaginerai quella persona già vecchia e sarai sicuro di essere ancora pazzo di lei, se preferirai morire prima di vederla andar via... è l'amore che è entrato nella tua vita.
|
|
Molte persone si innamorano molte volte nella vita, ma poche incontrano il vero amore. O magari l'incontrano, ma non prestano attenzione a questi segnali e lasciano che l'amore vada via, senza che accada nulla.
|
|
È il libero arbitrio. Per questo si deve stare attenti ai segnali, a non lasciare che il giorno per giorno ti faccia diventare cieco e non ti faccia vedere la cosa più bella nella vita: l'amore.
Carlos Drummond de Andrade
Titolo della poesia:
L'amore
Commenti:
2
Frasi di Carlos Drummond de Andrade
A Pascucci, hai fatto i
capelli
bianchi avessi vinto 'na vorta! rivolto a un driver.
Er Pomata
Dal film:
Febbre da cavallo
Scheda film e trama
Frasi del film
Io ti amo. Ti desidero più di quanto tu desideri me. Ogni volta che ci incontriamo, tu riempi tutto lo spazio intorno a me.
Io ti amo, e so che il contatto fisico ha un suo momento. Che poi scompare.
Non voglio che niente di grande fra noi finisca per scomparire, perché non sappiamo che cosa può accadere dopo. La nostra relazione è già abbastanza forte, ma non so fin dove possano spingere i limiti imposti all'amore.
Eppure, mi metto nelle tue mani. Un uomo si può mettere nella mani di qualcuno solo quando l'amore è tanto grande che il risultato di questo abbandono è la libertà totale.
Io ti amo con tutto ciò che esiste in me. La punta dei miei
capelli
, persino quella delle mie unghie... tutto è pregno di questo amore per te.
Kahlil Gibran
Cit. da
Lettere d'amore del Profeta
Frasi di Kahlil Gibran
Quasi tutti pensavano che l'uomo e il ragazzo fossero padre e figlio.
Attraversavano il paese diretti verso sudovest su una vecchia Citroën, tenendosi sulle strade secondarie, sostando spesso. Si fermarono in tre luoghi prima di giungere a destinazione; la prima volta nel Rhode Island, dove l'uomo alto con i
capelli
neri lavorò in una fabbrica tessile; quindi a Youngstown, nell'Ohio, dove passò tre mesi alla catena di montaggio d'una fabbrica di trattori; e infine in una piccola città californiana vicino al confine con il Messico, dove fece il benzinaio e si mise a riparare le piccole auto europee con un successo che gli riuscì del tutto imprevisto e gradito.
Stephen King
Cit. da
Le notti di Salem ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
Jack Torrance pensò: Piccolo stronzo intrigante.
Ullman era alto poco più di un metro e sessanta, e quando si muoveva aveva la rapidità scattante che sembra essere peculiare a tutti gli ometti grassocci. Aveva i
capelli
spartiti da una scriminatura impeccabile, e il completo scuro era sobrio, ma severo. Sono un uomo al quale potete tranquillamente esporre i vostri problemi, diceva quel completo alla clientela solvente.
Stephen King
Cit. da
Shining ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
Il padre di Bobby Garfield era stato uno di quelli che cominciano a perdere i
capelli
sui vent'anni e sono completamente calvi intorno ai quarantacinque. La morte per infarto a trentasei anni aveva risparmiato a Randall Garfield quesito esito estremo. Era agente immobiliare e aveva esalato l'ultimo respiro sul pavimento di una cucina altrui. Quando era spirato il possibile acquirente era in soggiorno a cercare di chiamare un'ambulanza da un telefono scollegato. All'epoca Bobby aveva tre anni. Conservava ricordi vaghi di un uomo che gli faceva il solletico e lo baciava sulle guance e sulla fronte. Era più che sicuro che quell'uomo era suo padre. HA LASCIATO UN VUOTO COLMO DI TRISTEZZA, era scritto sulla lapide di Randall Garfield, ma sua madre non era poi così triste e quanto a Bobby... be', come si può rimpiangere una persona che non si riesce a ricordare?
Stephen King
Cit. da
Uomini bassi in soprabito giallo ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
«Ciao, Johnny», mormorò e il vento corse leggero tra gli alberi di porpora. Una foglia rossa ondeggiò nell'aria azzurra e le si posò tra i
capelli
. «Sono qui. Sono venuta finalmente.» Parlare ad alta voce le sarebbe sembrato inopportuno. Parlare a un morto era un'azione stupida. Così avrebbe pensato una volta. Ma ora si sentiva presa da un'emozione talmente intensa da farle dolere la gola e stringere i pugni. Forse era giusto parlargli.
Stephen King
Cit. da
La zona morta
Frasi di Stephen King
Pierre divideva un appartamento con un uomo molto più giovane, Jean. Un giorno Jean portò a casa una ragazza che aveva trovato per la strada. Aveva capito che non era una prostituta. Aveva appena sedici anni, i
capelli
tagliati a zero come un ragazzo, una giovane figura già formata, due piccoli seni sodi, a punta. Aveva risposto immediatamente alle parole di Jean, con stupore.
Anaïs Nin
Cit. da
Uccellini - Fuga ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
Tutte le volte che scendevo in spiaggia a Deya vedevo due giovani donne, una piccola e mascolina, con
capelli
corti e un viso rotondo e divertente; l'altra, simile a una vichinga con un corpo e una testa regali. Durante il giorno stavano da sole. A Deya gli sconosciuti parlavano sempre tra loro perché c'era un solo negozio di alimentari, e tutti si incontravano nel piccolo ufficio postale.
Anaïs Nin
Cit. da
Uccellini - Scirocco ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
C'erano due giovani sorelle. Una era magra, con
capelli
scuri, vivace. L'altra era graziosa e delicata. Dorothy aveva forza. Edna aveva una bella voce che ossessionava la gente, e voleva fare l'attrice. Venivano da una famiglia perbene che abitava nel Maryland. Nello scantinato della loro casa il padre organizzava una cerimonia per bruciare i libri di D.H. Lawrence, il che dimostra l'arretratezza di questa famiglia nello sviluppo della vita sessuale.
Anaïs Nin
Cit. da
Uccellini - Due sorelle ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
La natura stava lavorando a favore dell'umanità di Pierre. L'estate rese languida Martha. L'estate la scoprì. Indossando meno indumenti, la ragazza diveniva sempre più consapevole del suo corpo. La brezza sembrava toccarle la pelle come una mano. Di notte si rigirava nel letto in preda a un'inquietudine che non riusciva a spiegarsi. I
capelli
sciolti le davano la sensazione che qualcuno glieli avesse sparsi intorno al collo e li accarezzasse.
Anaïs Nin
Cit. da
Il delta di Venere - Pierre
Frasi di Anaïs Nin
L'aspetto più terrificante di tutta l'esperienza era che non riusciva più a ritrarsi come prima, a chiuder fuori il mondo e diventare sorda, cieca, per immergersi in qualche fantasia forzata, come aveva fatto da ragazza, per rimpiazzare la realtà. Era ossessionata dalle preoccupazioni per la sicurezza di lui, dall'ansia per la vita pericolosa che conduceva; si accorse che l'aveva penetrata non solo nel corpo, ma nel suo stesso essere. Ogni volta che ripensava alla sua pelle, ai suoi
capelli
che il sole aveva striato di riflessi dorati, ai suoi fermi occhi verdi, che si socchiudevano solo nel momento in cui si piegava su di lei per prenderle la bocca tra le labbra forti, la sua carne fremeva, ancora sensibile al ricordo, ed era una tortura. Dopo ore di dolore così vivo e forte da farle temere che l'avrebbero sconvolta per sempre, cadde in uno strano stato letargico, di dormiveglia. Era come se qualcosa si fosse spezzato dentro di lei. Cessò di sentire dolore e piacere. Era diventata insensibile. Il viaggio divenne irreale. Il suo corpo era morto di nuovo.
Anaïs Nin
Cit. da
Il delta di Venere - Elena
Frasi di Anaïs Nin
Marcel venne sulla chiatta, gli occhi azzurri pieni di sorpresa e di meraviglia, pieni di riflessi, come il fiume. Occhi affamati, avidi, nudi. Sopra lo sguardo innocente, intenso, spuntavano sopracciglia folte, incolte come quelle di un selvaggio. Questo impetuoso disordine era attenuato dalla fronte luminosa e dalla sericità dei
capelli
. Anche la pelle era fragile, il naso e la bocca vulnerabili, trasparenti, ma le mani da contadino, come le sopracciglia, confermavano ancora la sua forza.
Anaïs Nin
Cit. da
Il delta di Venere - Marcel ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
Quand'eri
|
giovinetta pungevi
|
come una mora di macchia. Anche il piede
|
t'era un'arma, o selvaggia.
|
|
Eri difficile a prendere.
|
Ancora
|
giovane, ancora
|
sei bella. I segni
|
degli anni, quelli del dolore, legano
|
l'anime nostre, una ne fanno. E dietro
|
i
capelli
nerissimi che avvolgo
|
alle mie dita, più non temo il piccolo
|
bianco puntuto orecchio demoniaco.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Donna
Frasi di Umberto Saba
Luca
: Professore posso rubarle un minuto?
Prof.
: Uno ma non due. Allora?
Luca
: No, ci tenevo a dirle che lei è veramente una merda. E gia che ci siamo, volevo anche informarla che ha rovinato gli ultimi anni della mia vita, che mi ha fatto odiare la scuola e che secondo me lei è un fallito di proporzioni cosmiche. E poi volevo sapere, sono cinque anni che me lo chiedo, ma dove le compra queste orrende giacche anni '70? E la forfora gliela vendono insieme o ce la mette lei la mattina? Per non parlare poi della borsa. Stesso fornitore vero? E sappia che queste cose le pensa anche la professoressa Lattanzi. Perciò è inutile che le regala Milan Kundera, perché, mi creda, una così a uno sfigato come lei non gliela darà mai!
[pensando]
Mi sentivo bene, benissimo! Peccato che non ci fosse nessuno ad assistere al mio trionfo! Lo avevo umiliato e mi meritavo una standing ovation!
Prof.
: Hai saputo del professor Santoro?
Luca
: No.
Prof.
: Ha avuto un incidente e non sarà lui il membro interno alla maturità. E indovina chi lo rimpiazza?
Luca
: S... sta scherzando vero?
Prof.
: Io non scherzo mai, Molinari. Bei
capelli
, vieni pettinato così all'esame.
Dal film:
Notte prima degli esami
Scheda film e trama
Frasi del film
Melo, guarda come sei maschio senza casco! I
capelli
al vento sono più sinceri!
Cetto La Qualunque
Dal film:
Qualunquemente
Scheda film e trama
Frasi del film
Harry lasciò cadere i
capelli
nel liquido melmoso. Non appena toccarono la superficie, la Pozione cominciò a schiumare e fumare, poi di colpo diventò limpida e brillante come l'oro.
«Ooh, sembri molto più appetitoso di Tiger e Goyle, Harry» commentò Hermione prima di notare le sopracciglia aggrottate di Ron. Arrossì e aggiunse: «Insomma, sai cosa voglio dire... la Pozione di Goyle sembrava moccio».
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e i Doni della Morte
Frasi di J.K. Rowling
Con due schiocchi sonori, i gemelli Fred e George, i fratelli maggiori di Ron, erano comparsi dal nulla nel centro della stanza. Leotordo cinguettò più selvaggiamente che mai e sfrecciò a raggiungere Edvige in cima all'armadio.
"Smettetela!" ordinò Hermione debolmente ai gemelli, che avevano gli stessi
capelli
rosso vivo di Ron, ma erano più robusti e un po' più bassi.
"Ciao, Harry" disse George con un gran sorriso. "Mi pareva di aver sentito i tuoi toni soavi."
"Non devi reprimere la rabbia così, Harry, lasciala sfogare" disse Fred che pure sorrideva. "Forse a una quarantina di chilometri da qui ci sono due o tre persone che non ti hanno sentito".
[Fred e George a Harry dopo che ha fatto una sfuriata a Ron e Hermione]
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e l'ordine della fenice
Frasi di J.K. Rowling
Le sedie incatenanti stavolta erano quattro. I Dissennatori vi spinsero i prigionieri: c'era un uomo grosso che fissò Crouch con occhi vacui, un uomo più magro e nervoso i cui occhi si spostavano rapidi fra il pubblico, una donna con una folta, scura chioma lucente e le palpebre semichiuse, seduta sulla sedia con le catene come una regina su un trono, e un ragazzo sui vent'anni, che sembrava nientemeno che pietrificato.
[...]
Crouch si alzò e guardò i quattro con un'espressione di odio allo stato puro. "Siete stati condotti di fronte al Tribunale della Legge Magica
[...]
perché siate giudicati per un crimine atroce..." "Padre" disse il ragazzo dai
capelli
color paglia "Padre, ti prego..." "...del quale raramente abbiamo udito il pari in questa corte." Crouch alzò la voce, sovrastando quella del figlio "
[...]
Siete accusati di aver catturato un Auror ‐ Frank Paciock ‐ e di averlo sottoposto alla Maledizione Cruciatus, convinti che conoscesse l'attuale dimora del vostro signore, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato..." "Padre, non è vero!" strillò il ragazzo in catene. "Non è vero, lo giuro, padre, non rimandarmi dai Dissennatori..."
[...]
"Avete progettato progettato di restaurare il dominio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, e di tornare alla vita di violenza che probabilmente avete condotto quando era potente. Io ora chiedo alla giuria..." "Madre!"
[...]
"Madre, fermalo, madre, non ho fatto niente, non sono stato io!" "Io ora chiedo alla giuria" gridò Crouch "di alzare la mano se è convinta, come me, che questi crimini meritino una condanna a vita ad Azkaban!" Tutti insieme, maghi e streghe dell'ala destra della segreta, alzarono la mano. La folla disposta lungo le pareti scoppiò in un applauso
[...]
, i volti pervasi di selvaggio trionfo. Il ragazzo prese ad urlare. "No! Madre, no! Non ho fatto niente, non ho fatto niente, non sapevo! Non lasciare che mi mandi laggiù, non lasciarglielo fare!" I Dissennatori rientrarono scivolando. I tre compagni del ragazzo si alzarono in silenzio; la donna dalle palpebre pesanti guardò Crouch e gridò: "Il Signore Oscuro risorgerà, Crouch! Gettaci pure ad Azkaban, noi aspetteremo! Risorgerà e verrà a cercarci, e ricompenserà noi più di ogni altro suo seguace! Solo noi siamo fedeli! Solo noi abbiamo cercato di trovarlo!"
[...]
"Portateli via!" ruggì
[Crouch]
ai Dissennatori, sputando saliva. "Portateli via, e che possano marcire laggiù!"
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il calice di fuoco
Frasi di J.K. Rowling
"Sai" disse Ron, i
capelli
ritti a furia di passarci in mezzo le dita, preso dallo sconforto, "credo che sia ora di ricorrere alle vecchie misure d'emergenza per Divinazione"
"Cosa... dobbiamo inventare?"
"Sì" rispose Ron, spazzando via dal tavolo la gran massa di foglietti scarabocchiati, intingendo la penna nell'inchiostro e cominciando a scrivere.
"Lunedì prossimo" annunciò, "mi verrà la tosse a causa dell'infelice congiunzione di Marte e Giove". Alzò lo sguardo su Harry. "La conosci, no? Dalle un oceano di disgrazie e lei ci sguazzerà!"
"Giusto", disse Harry, appallottolando il suo primo tentativo e lanciandolo nel fuoco, al di sopra delle teste di un gruppo di allievi del secondo anno seduti a chiacchierare. "D'accordo, allora... Lunedì: rischio di... ehm, ustioni".
"Ci puoi giurare" fece Ron cupo, "Lunedì ci toccano di nuovo gli Schiopodi. Okay, martedì, io... ehm..."
"Perderai una cosa preziosa" disse Harry, che sfogliava Svelare il futuro in cerca di spunti.
"Giusto" rispose Ron, prendendo nota. "per colpa di... Mercurio. Perché invece tu non ti fai pugnalare alle spalle da qualcuno che credevi un amico?"
"Sì, dai!" approvò Harry, scrivendo "e sarà perché... Venere è nella dodicesima casa."
"E mercoledì avrò la peggio in una rissa."
"Aah, la rissa la volevo io. No, allora io perdo una scommessa..."
"E certo, perché scommetterai su di me nella rissa!"
[Harry e Ron]
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il calice di fuoco
Frasi di J.K. Rowling
Il signor Lunastorta porge i suoi ossequi al professor Piton e lo prega di tenere il suo naso mostruosamente lungo lontano dagli affari altrui.
Il signor Ramoso è d'accordo con il signor Lunastorta e ci tiene ad aggiungere che il professor Piton è un brutto idiota.
Il signor Felpato vorrebbe sottolineare il suo gran stupore per il fatto che un tale imbecille sia diventato professore.
Il signor Codaliscia augura buona giornata al professor Piton e gli dà un consiglio: làvati i
capelli
, sporcaccione!
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Frasi di J.K. Rowling
Guardare in silenzio le labbra, i
capelli
, le mani di Aidi alla luce di quella candela, era un'emozione maesosa come sdraiarsi sui binari e fermare una locomotiva con la sola forza delle gambe o nuotare in apnea, per ore, in un mare -perdonatelo- di tè fresco alla pèsca. Ma di tutto questo, il vecchio Alex si sarebbe accorto più tardi, poiché in quei giorni sentiva solo un misto portentoso di felicità e inquietudine mai provato prima. Aidi gli sembrava una fata luminosa e un'Entità imperscrutabile.
Enrico Brizzi
Cit. da
Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Frasi di Enrico Brizzi
Nella lista dei libri caduti figurava sotto il numero trentanove un grosso volume antico dal titolo: Armamento e tattica dei lanzichenecchi. Esso era appena rotolato con gran fracasso giù dalla scaletta, che i portinai tubicini s'erano già trasformati in lanzichenecchi. Un immenso entusiasmo s'impadroni di Kien: il portiere era un lanzichenecco, che altro poteva mai essere? La figura tarchiata, la voce tonante, la fedeltà comprata a peso d'oro, la temerarietà che non rretrava davanti a nulla, nemmeno davanti alle donne, la millanteria e il continuo inconcludente sbraitare: un perfetto lanzichenecco. Da quel momento il pugno non gli fece più paura. Gli sedeva davanti un ben noto personaggio storico, e lui sapeva che cosa esso avrebbe fatto e che cosa non avrebbe fatto. Beninteso, la sua stupidità era tale da far rizzare i
capelli
: si comportava appunto come si addice a un lanzichenecco. Quel poveraccio, nato in ritardo, era venuto al mondo come un lanzichenecco soltanto nel ventesimo secolo e se ne stava rintanato tutto il giorno in quel suo buco oscuro, senza un libro, solo come un cane, esiliato dal secolo che era il suo e sbalestrato in un altro per il quale sarebbe sempre rimasto un estraneo. Collocato nell'innocua lontananza del XVI secolo il portiere si riduceva a niente, facesse pure il gradasso quanto voleva. Per dominare un uomo basta inquadrarlo storicamente.
[...]
Quando s'accomiatava Kien lo trovava ridicolo. Il costume gli stava a pennello, ma ormai i tempi erano cambiati. Gli rincresceva che non sempre fosse possibile applicare il suo metodo storico. A Therese non c'era verso di trovare un posto adatto in tutta la storia dei popoli civili e incivili da lui conosciuti.
Elias Canetti
Cit. da
Auto da fé
Frasi di Elias Canetti
siamo qui forse appena un po' più stanchi fieri perché no di quei
capelli
bianchi.
Claudio Baglioni
Cit. da
A Clà
Frasi di Claudio Baglioni
Sorpresi donne sciogliersi i
capelli
, come poterne sapere odori e gli altri peli.
Claudio Baglioni
Cit. da
Dagli il via
Frasi di Claudio Baglioni
I miei occhi miopi persi nel tuo campo biondo di
capelli
, adesso che stuzzichi i ricordi ed i tuoi anelli...
Claudio Baglioni
Cit. da
Andiamo a casa
Frasi di Claudio Baglioni
I suoi
capelli
alghe nel mare, i suoi occhi olive dolci e mandorle amare.
Claudio Baglioni
Cit. da
Signora delle ore scure
Frasi di Claudio Baglioni
Una colomba segnata di sangue | vola dal cuore e cade per terra | la ragazza con i
capelli
| scuote la polvere della pietra | poi trascinata dalla memoria | corre nei campi di Volterra | rossi covoni e bianco il mare | mentre il giorno divampa e il fuoco | Cala la sera, guerrieri combattono |
[...]
| La gente uccisa, città incendiate | ricordi spenti, dimenticati | splendono solo i giorni beati | della vita che dura un mattino | l'inverno è neve, l'estate è sole
Lucio Dalla
Cit. da
La bambina
Frasi di Lucio Dalla
L'uomo dai
capelli
lunghi girò le spalle a tutti quanti poi si voltò a guardare il sole e cominciò a camminare.
Vasco Rossi
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Vasco Rossi
Sole, pioggia, neve e tempesta, sui tuoi
capelli
, su quello che hai visto, e braccia per tenere e fianchi per ballare.
Luciano Ligabue
Cit. da
Il peso della valigia
Frasi di Luciano Ligabue
Peppe
: Ah caruccio sto ragazzino guarda che occhi.
Piede Amaro
: L'ha presi dal padre.
Peppe
: E i
capelli
ricci.
Piede Amaro
: L'ha presi dal padre.
Peppe
: Ahò, e sto bozzo 'nfronte.
Figlio di Piede Amaro
: È 'na scarpata.
Piede Amaro
: L'ha presa dalla madre.
Dal film:
Audace colpo dei soliti ignoti
Scheda film e trama
Frasi del film
Barbiere
: Barba o
capelli
?
Bulldozer
: Osvaldo.
Barbiere
: Che è un nuovo taglio?
Bulldozer
: Dov'è?
Barbiere
: Non so di chi parli, non so chi è Osvaldo. Senti amico, io sono un duro, e se credi di fare parlare me sei cascato male. Barba o
capelli
?
Bulldozer
: Barba, barba.
Kempfer
: Stai incominciando a piacermi. Dico davvero!
Bulldozer
: Be', è un brutto segno.
Kempfer
: Sarà un incontro leale combattuto ad armi pari.
Bulldozer
: Ecco bravo, cercate di evitare i colpi dispari.
Kempfer
: Tanto non lo segnerete mai quel punto bulldozer!
Dal film:
Lo chiamavano Bulldozer
Scheda film e trama
Frasi del film
«La casa è piuttosto strana, però di qua la vista è stupenda!»
In piedi sulla soglia, Marco si girò verso la sorella. Stava ritta sulla scogliera che precipitava a picco nel mare, una ventina di metri oltre il piccolo giardino delimitato da un muretto bianco.
Il suo maglione rosso era una macchia sullo sfondo blu cobalto dell'Egeo.
Si girò e venne verso di lui, i
capelli
biondi gonfiati dal vento, stringendosi nelle braccia, il viso basso quasi a voler controllare le scarpe.
Marco conosceva troppo bene sua sorella per non capire quando era nervosa.
Giorgio Faletti
Cit. da
Pochi inutili nascondigli
‐ Incipit
Frasi di Giorgio Faletti
Cass era la più giovane e la più bella di 5 sorelle. Cass era la più bella ragazza di tutta la città. Mezzindiana, aveva un corpo stranamente flessuoso, focoso era e come di serpente, con due occhi che proprio ci dicevano. Cass era fuoco fluido in movimento. Era come uno spirito incastrato in una forma che però non riusciva a contenerlo. I
capelli
neri e lunghi, i
capelli
di seta, si muovevano ondeggiando e vorticando come il corpo volteggiava. Lo spirito, o alle stelle o giù ai calcagni. Non c'era via di mezzo, per Cass. C'era anche chi diceva ch'era pazza. Gli imbecilli lo dicevano. Gli imbecilli non potevano capirla.
Charles Bukowski
Cit. da
Storie di ordinaria follia ‐ Incipit
Frasi di Charles Bukowski
Poi la porta si spalancò. Ed entrò quella donna. Tutto quello che posso dirvi è che ci sono miliardi di donne, sulla terra, giusto? Certune sono passabili. La maggior parte sono abbastanza belline, ma ogni tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una donna speciale, incredibile. Cioè, guardi e non ci puoi credere. Tutto è un movimento ondulatorio perfetto, come l'argento vivo, come un serpente, vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante, con magnifici occhi sorridenti, bocca leggermente piegata in giù, labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza. E sanno vestirsi, e i loro lunghi
capelli
incendiano l'aria. Troppo di tutto, accidenti.
Charles Bukowski
Cit. da
Pulp
Frasi di Charles Bukowski
"Come si immagina Dio?" "
Capelli
bianchi, barba lunga e niente uccello."
Charles Bukowski
Cit. da
Musica per organi caldi
Frasi di Charles Bukowski
Io so che una notte | in qualche camera da letto | presto | le mie dita | scivoleranno | tra | morbidi
capelli
puliti || canzoni che nessuna radio | trasmette || tutte tristezza, sogghignando | in cascata.
[da Assaporeremo le isole e il mare]
Charles Bukowski
Cit. da
L'amore è un cane che viene dall'inferno
Frasi di Charles Bukowski
C'era una volta un Re e una Regina che avevano una figliuola più bella della luna e del sole.
Un giorno, dopo il pranzo, il Re disse alla Regina:
- Maestà, guardate qui, tra i
capelli
. Sento qualche cosa che mi morde.
La Regina osservò, scostando i
capelli
colle dita, e trovò un pidocchio che era uno stupore. Stava per ischiacciarlo.
- No ‐ disse il Re. ‐ Proviamo d'allevarlo.
Luigi Capuana
Cit. da
La Reginotta ‐ Incipit
Frasi di Luigi Capuana
David
[descrivendo il taglio di
capelli
che vorrebbe]
: Fammi qualcosa che dica "Mi sveglio tutti i giorni alle cinque e mezzo e faccio il pendolare per andare al mio lavoro di merda dove quello stronzo del mio capo si aspetta che gli lecchi il culo per comprare ai miei figli ingrati e urlanti i cazzo di vestiti di Dora l'esploratrice e a quella culona di mia moglie i suoi video di autoaiuto finché non troverò il coraggio di infilarmi una pistola in bocca".
Cliente
: Come i miei.
David
: Sì, esatto. Proprio così.
Dal film:
Come ti spaccio la famiglia
Scheda film e trama
Frasi del film
Un uomo con una gamba di legno avanzava lungo il corridoio dell'ospedale.
Sulla trentina, basso ma di corporatura forte e atletica, indossava un completo grigio scuro e scarpe nere. Camminava a passo svelto, ma si capiva che era zoppo dalla leggera irregolarità dell'andatura: tap-tap, tap-tap. Il volto era contratto in un'espressione severa, come se stesse soffocando un'emozione profonda.
Giunto in fondo al corridoio, si fermò davanti al banco delle infermiere. "Il tenente pilota Hoare?".
L'infermiera alzò gli occhi da un registro. Era una ragazza graziosa con i
capelli
neri e parlava con la cadenza morbida della contea di Cork. "Lei è un parente?" chiese con un sorriso cordiale, ma il suo fascino non ebbe alcun effetto.
"Il fratello" rispose il visitatore. "Che letto?"
"L'ultimo a sinistra."
Ken Follett
Cit. da
Il volo del calabrone ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
ore 6.00
Era stata la notte più fortunata della vita di Tim Fitzpeterson.
Lo pensò quando aprì gli occhi e vide la ragazza che dormiva ancora nel letto accanto a lui. Non si mosse per non svegliarla; ma la guardò quasi furtivamente nella fredda luce dell'aurora londinese. Dormiva distesa sul dorso, con l'abbandono totale di un bambino. Tim ricordò la sua Adrienne quando era piccina. Ma scacciò dalla mente quel pensiero sgradito.
La ragazza al suo fianco aveva i
capelli
rossi che aderivano alla piccola testa come un caschetto facendo risaltare le minuscole orecchie. Tutti i lineamenti erano minuti: naso, mento, zigomi, bei denti. Durante la notte, le aveva coperto il viso con le mani larghe e goffe, aveva premuto dolcemente le dita sotto gli occhi e sulle guance, le aveva schiuso le labbra morbide con i pollici, quasi la sua pelle potesse percepire quella bellezza come percepiva il calore del fuoco.
Ken Follett
Cit. da
Alta Finanza ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
Regina
: Mago dello specchio magico, sorgi dallo spazio profondo, tra vento e oscurità io ti chiamo. Parla! Mostrami il tuo volto!
Specchio
: Che vuoi conoscere mia Regina?
Regina
: Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Specchio
: Bella, tu sei bella oh mia Regina, ma attenta: al mondo una fanciulla c'è, vestita sol di stracci, poverina, ma ahimè, assai più bella è di te!
Regina
: Guai a lei! Dimmi il suo nome!
Specchio
: Ha la bocca di rose, e ha d'ebano i
capelli
, come neve è bianca.
Regina
: Biancaneve!
Dal film:
Biancaneve e i sette nani (1937)
Scheda film e trama
Frasi del film
Bambina mia... i
capelli
neri... le guance rosse... e la sua pelle... è bianca come la neve. Chiamala... Biancaneve.
Regina buona
Dal film:
Biancaneve e i 7 nani
Scheda film e trama
Frasi del film
Vorrei avere un giorno una bambina dai lunghi
capelli
neri come legno d'ebano, le guance colorate come gocce di sangue e la pelle bianca come la neve.
Re
Dal film:
Biancaneve e i 7 nani
Scheda film e trama
Frasi del film
Io non respiro più, nella tiepida aria d'estate,
|
i profumi del tuo corpo e dei tuoi
capelli
;
|
ma come una vampa segreta al fondo di un bruciore
|
il desiderio delle tue labbra è restato fra le mie labbra!
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Io non respiro
Frasi di Antonio Machado
Bobby Bowfinger
: Sei disposto a tagliarti i
capelli
?
Jiff Ramsey
: Ah, sì ma di solito è meglio se lo fa qualcun altro. Io ho una certa tendenza agli incidenti.
Dal film:
Bowfinger
Scheda film e trama
Frasi del film
Io ai miei
capelli
in ordine ci tengo. Anche in campo. Anche se gioco sotto a un temporale. Anche se corro in mezzo alle raffiche di vento. Tutti, persino i compagni di squadra e addirittura mia moglie, mi chiedono come faccio a finire la partita sempre pettinato. La verità è che curo molto la testa.
Javier Zanetti
Frasi di Javier Zanetti
[Mentre in Inghilterra indossava i colletti inamidati]
Volevo sentire la rude giovinezza dell'America. Volevo il vento rumoroso delle pianure che fischiava e mi spettinava i
capelli
.
Gary Cooper
Frasi di Gary Cooper
1
2
3
4
5
6
7
Questa pagina è stata utile? Speriamo di sì.
Scrivi un commento. La tua opinione è importante!
Ricevi LE FRASI PIÙ BELLE via e-mail
E-mail
OK