Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Frasi del film
Frasi di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Riassunto e trama del film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Roma. Il giorno stesso della sua promozione al comando dell'ufficio politico della questura, il capo della sezione Omicidi, uomo all'antica e reazionario, assassina la propria bellissima amante nel suo appartamento, in via del Tempio nº 1. Il film è realizzato con la tecnica dei flashback, nei quali viene rivelato che Augusta Terzi (Florinda Bolkan), la giovane ragazza uccisa, invitava il commissario ad abusare del proprio potere o a narrarle particolari scabrosi cui aveva assistito nelle vesti di poliziotto o, ancora, lo provocava parlandogli di una sua relazione con un giovane "rivoluzionario" che altri non è, poi, che lo studente Pace. Consapevole e contemporaneamente incapace di sostenere il potere che egli stesso incarna, il poliziotto dissemina la scena del delitto di prove e, durante le indagini, alternativamente ricatta, imbecca e depista i colleghi che si occupano del caso. Se in un primo momento ciò che guida il protagonista pare essere l'arroganza di chi confida nella propria insospettabilità, la veridicità di questa convinzione viene via via smentita dai fatti.
Il poliziotto assassino, in virtù della vittoria dell'ordine costituito, finisce per agognare la propria punizione, che tuttavia gli viene preclusa dal suo potere e dalla sua posizione: l'unico testimone dei fatti, l'anarchico individualista Pace, non vorrà denunciarlo per poterlo ricattare ("Un criminale a dirigere la repressione: è perfetto!" esclama durante l'interrogatorio).
Il protagonista oramai deciso sulla sua posizione autopunitiva, consegna una lettera di confessione ai suoi colleghi, e - invocando quale unica attenuante il fatto di essere stato continuamente preso in giro dalla propria vittima - s'impone gli arresti domiciliari: a casa, nell'attesa del suo arresto ufficiale, si addormenta e sogna di essere costretto dai suoi superiori e colleghi, che analizzano e rifiutano la validità degli indizi e delle prove, a firmare la "confessione della propria innocenza". Al risveglio, con l'arrivo dei pezzi grossi della polizia, lo attende il vero finale che non viene però svelato ed è lasciato in sospeso dal regista. Il film si chiude con l'immagine delle tapparelle che si abbassano nella stanza in cui il protagonista ha appena ricevuto gli inquirenti, mentre sullo schermo appare la citazione di Franz Kafka che chiude il film: "Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano."
Anno
1970 (54 anni fa)
Titolo originale
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Genere
Durata
112 minuti (1 ora e 52 minuti)
Data di uscita
giovedì 12 febbraio 1970
Poster e locandina
Attori del film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Gian Maria Volonté | nel ruolo del dirigente di polizia |
Florinda Bolkan | nel ruolo di Augusta Terzi |
Gianni Santuccio | nel ruolo del questore |
Salvo Randone | nel ruolo di l'idraulico |
Orazio Orlando | nel ruolo di brigadiere Biglia |
Arturo Dominici | nel ruolo di dottor Mangani |
Aldo Rendine | nel ruolo di dottor Panunzio |
Sergio Tramonti | nel ruolo di Antonio Pace, l'anarchico |
Vittorio Duse | nel ruolo di Canes |
Massimo Foschi | nel ruolo del marito di Augusta Terzi |
Fulvio Grimaldi | nel ruolo di Patanè, giornalista di Paese Sera |
Biografie correlate al film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Soggetto e sceneggiatura
Elio Petri, Ugo Pirro