Biancaneve e i 7 nani
Frasi del film
Frasi di Biancaneve e i 7 nani
Riassunto e trama del film Biancaneve e i 7 nani
Un giovane Principe (James Ian Wright), di ritorno al castello paterno dopo un lungo viaggio, si allontana dal suo seguito e si perde in una foresta. Mentre cerca la via del ritorno, si imbatte in un'urna di cristallo che racchiude la più bella fanciulla che abbia mai visto. Si avvicina per aprire la bara quando improvvisamente un gruppo di nanetti appare accanto a lui, e gli narra la sfortunata storia della fanciulla custodita in quell'urna.
La giovane è la Principessa Biancaneve (Sarah Patterson), figlia del Re (Tony Sheldon) del paese confinante. La madre di Biancaneve, la Regina, aveva per anni desiderato una figlia da accudire, una piccola dalla pelle candida come la neve e dai capelli neri come l'ebano. Quando finalmente diede alla luce la bambina tanto desiderata disgraziatamente morì di parto, facendo prima promettere al marito di risposarsi per non privare Biancaneve delle cure materne. Ma il Re non scelse saggiamente, e la nuova sposa, seppur di una bellezza senza pari, aveva il cuore duro come la pietra. Era dispotica ed egoista, ma soprattutto molto, molto vanitosa: non poteva sopportare che ci fosse un'altra donna più bella di lei. Ogni giorno la nuova Regina interrogava il grande Specchio Magico appeso nella sua stanza, e alla domanda Specchio, Specchio delle mie brame ... chi è la più bella del reame?, il volto dello Specchio le rispondeva sempre Nel reame nessuno c'è che sia ancor più bella di te. Ma Biancaneve cresceva, e diventava ogni giorno più bella e gentile. Quando compì 8 anni era talmente bella che la Regina iniziò a temere per la propria bellezza. Chiamò il guardiacaccia e, dietro lauta ricompensa, gli ordinò di accompagnare Biancaneve nel bosco e di ucciderla, portandole il suo fegato come prova dell'assassinio. L'uomo, seppur a malincuore, obbedì e offrendosi come scorta per la Principessina durante la battuta di caccia, la condusse in un angolo isolato della foresta. Ma quando estrasse il pugnale per colpirla non riuscì a trattenersi, cadde in ginocchio accanto a lei e le rivelò il piano della matrigna. Le disse di fuggire e di non fare più ritorno al castello: uccise una capra e ne portò il fegato alla Regina, che lo divorò credendolo quello di Biancaneve. La bambina intanto correva a perdifiato nel bosco, terrorizzata, e solo al tramonto vide un raggio di speranza in una piccola casetta nascosta tra gli alberi. Entrò in quell'abitazione minuscola e, dopo aver mangiato qualcosa dai piatti già pronti sulla tavola, si addormentò profondamente in uno dei sette letti preparati per la notte. Così la trovarono qualche ora dopo i proprietari della casetta, i nanetti. Commossi dalla sua triste storia, decisero di ospitarla in cambio di un aiuto nelle faccende domestiche e Biancaneve accettò.
Trascorsero molti anni, e Biancaneve crebbe nella casetta dei sette nani, al sicuro. Il padre, invece, dal giorno della scomparsa della figlia aveva vagato per il mondo senza meta, rimanendo ucciso su un campo di battaglia straniero. La Regina era ormai la sola padrona del regno e, convinta di aver divorato il fegato della figliastra, da tempo non interrogava più il suo Specchio. Ma un giorno, dopo la visita e i complimenti di un lontano mercante di stoffe, si vestì di tutto punto e pose allo Specchio la solita domanda: Specchio, Specchio delle mie brame ... chi è la più bella del reame?. Tanta fu la sua ira quando si senti rispondere: Tu del reame sei la bella ... ma Biancaneve splende come stella. Da sette nanetti Biancaneve è celata, nella foresta si è rifugiata. Biancaneve è viva! Senza indugiare oltre, la Regina si travestì da merciaia e si diresse nel bosco, alla ricerca della casetta dei sette nani. Quando Biancaneve le aprì la porta, la donna per poco non svenne nel vedere la rivale così cresciuta ma soprattutto così attraente. Subito riuscì a convincere la fanciulla a provare uno dei corpetti che aveva con sé, e non appena Biancaneve ebbe il corpetto indosso, la Regina strinse i lacci fino a mozzarle il respiro, facendole perdere i sensi. I nanetti fortunatamente tornarono poco dopo e, trovando Biancaneve sul pavimento senza respiro, subito tagliarono i lacci del corpetto. Le guance della fanciulla ripresero subito colore, e i suoi occhi lentamente si aprirono. Raccontato l'accaduto, Biancaneve venne messa in guardia di non aprire la porta a nessuno, e promise che sarebbe stata più attenta. Al castello, intanto, la Regina era davanti allo Specchio Magico, e ancora una volta rimase pietrificata nel sentire che Biancaneve era viva e molto più bella di lei. Tornò una seconda volta alla casetta dei sette nani, questa volta travestita con abiti orientali, portando con sé dei bellissimi pettini. Biancaneve, seppur sospettosa, rivolse la parola alla strana sconosciuta, e si fece convincere a farsi rassettare i capelli con un pettine. Ma non appena la Regina le passò il pettine tra i capelli, il potente veleno di cui era cosparso l'oggetto agì e Biancaneve crollò ai piedi della matrigna, ormai convinta di aver trionfato. Anche questa volta, però, i nanetti rincasarono prima del previsto, e tolsero il pettine prima che il veleno avesse il tempo di diffondersi. La Regina, furiosa e disperata dalla gelosia, tornò per la terza volta alla casetta nel bosco, vestita da contadina e con un cesto di mele sotto il braccio. Biancaneve si impietosì di fronte a quella povera vecchia e aprì la finestra, accettando di dividere con lei una di quelle bellissime mele. Ma la Regina era astuta, aveva immaginato che Biancaneve le avrebbe chiesto di dividere la mela, e solo nella parte rossa del frutto aveva iniettato un potente veleno. Così, quando Biancaneve vide la vecchia mordere la sua parte di mela senza pericolo, portò la sua alle labbra. Un solo istante e cadde a terra senza vita. Con una risata, la Regina fece ritorno al castello, dove lo Specchio le disse: Finalmente, mia Regina, ti dirò la verità: non esiste in tutto il mondo una simile beltà!, placando la sua angoscia. Intanto, nella casetta nel bosco, i nani non poterono fare nulla per salvare Biancaneve, e constatando che era morta, la composero nell'urna di cristallo trovata dal Principe, rimanendo a turno a vegliarla.
Il Principe, ascoltata la storia, decide di portare Biancaneve al suo castello, dove avrebbe potuto averla accanto giorno e notte. I nani acconsentirono e, dopo aver riunito il Principe con il suo seguito, gli affidarono l'urna di cristallo. Nel tragitto verso casa, il gruppo venne colto da un'improvvisa bufera di neve, i cavalli che trainavano il carro con la bara si spaventarono, e l'urna cadde a terra. Il forte colpo smosse il boccone di mela rimasto nella gola di Biancaneve, che si ridestò tra lo stupore generale. La giovane, innamoratasi del Principe a prima vista, accettò di seguirlo al suo castello per sposarlo. Alle nozze vennero invitati tutti i nobili confinanti, e l'invito arrivò anche alla perfida Regina. Il giorno della cerimonia, la matrigna, vestita a festa, andò allo Specchio per porgli la solita domanda. E quando si sentì rispondere: Tu sei stata la più bella, o sposa del Re, ma la sposa del Principe è più bella di te!, la Regina si infuriò e, afferrata una boccetta di profumo dalla toletta, la scagliò violentemente contro lo Specchio, la cui superficie si incrinò e iniziò a frantumarsi. Ogni crepa dello Specchio si rifletteva sulla Regina, che iniziò ad invecchiare precocemente. Ma la donna voleva vedere la sposa che, dopo tanta fatica per uccidere Biancaneve, le aveva nuovamente rubato il titolo, così chiamo la carrozza e si diresse alle nozze. Arrivata al castello, una vecchia ormai irriconoscibile, entrò nella cappella nel momento esatto in cui il Principe sollevava il velo dal volto di Biancaneve per baciarla, suggellando la loro unione. Nel vedere l'odiata figliastra viva e più bella che mai, la Regina fuggì terrorizzata dalla sala tra le risate generali. Al castello, lo Specchio Magico si frantumò completamente in un milione di piccole schegge, e con lui la perfida matrigna si consumò fino a ridursi ad un mucchietto di cenere. Finalmente libera dalla crudeltà, Biancaneve visse con il Principe felice e contenta.
Poster e locandina
Attori del film Biancaneve e i 7 nani
Diana Rigg | nel ruolo di Regina malvagia |
Sarah Patterson | nel ruolo di Biancaneve |
Nicola Stapleton | nel ruolo di Biancaneve bambina |
James Ian Wright | nel ruolo di Principe |
Tony Sheldon | nel ruolo di Re |
Dorit Adi | nel ruolo di Regina buona |
Billy Barty | nel ruolo di Dotto |
Mike Edmonds | nel ruolo di Brontolo |
Malcom Dixon | nel ruolo di Eolo |
Gary Friedkin | nel ruolo di Cucciolo |
Arturo Gil | nel ruolo di Mammolo |
Toni Cooper | nel ruolo di Pisolo |
Julian Chagrin | nel ruolo di Specchio magico |
Amnon Meskin | nel ruolo di Cacciatore |
Azara Rapoport | nel ruolo di Re, padre del Principe |
Doppiatori italiani |
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Alba Cardilli | nel ruolo di Regina malvagia |
Antonella Baldini | nel ruolo di Biancaneve |
Oreste Baldini | nel ruolo di Principe |
Stefano Carraro | nel ruolo di Re |
Antonella Giannini | nel ruolo di Regina buona |
Gastone Pescucci | nel ruolo di Dotto |
Roberto Del Giudice | nel ruolo di Brontolo |
Massimo Corizza | nel ruolo di Eolo |
Sandro Pellegrini | nel ruolo di Cucciolo |
Maurizio Reti | nel ruolo di Mammolo |
Giovanni Petrucci | nel ruolo di Pisolo |
Michele Kalamera | nel ruolo di Specchio magico |
Christian Iansante | nel ruolo di Cacciatore |
Giuseppe Fortis | nel ruolo di Re, padre del Principe |
Sceneggiatura
Michael Berz
Soggetto
Jacob Grimm, Wilhelm Grimm
Musiche
Arik Rudich