PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sul Tennis: Ispirazione, Motivazione e la Bellezza del Gioco
Frasi sulla fiducia
Frasi sullo sport
Frasi sul matrimonio
Frasi sulla gentilezza
Frasi d'amore
Frasi sulla delicatezza
Frasi sull'estasi
Frasi sui baci
Frasi sulla tenerezza
Indice dei temi
Tutti i temi (1334)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le immagini più viste
I temi più visitati
Le frasi più lette ieri
Gli autori più letti
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I film più visti
Le frasi dei film più lette
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
L'industriale e il pescatore
Perché quando si è arrabbiati si alza la voce
Correre attraverso la pioggia
Non so, addio
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Gara di canottaggio (La gestione di un'azienda)
Gandhi e lo zucchero
Tutte le storie
Poesie
Oroscopo
Oroscopo di giugno
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Aquario
Pesci
Oroscopo Newsletter - Registrati
Tutti gli oroscopi
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi
Aforismi
Personaggi famosi
Personaggi famosi
F
F
Cesare Fiorio
Cesare Fiorio
Frasi di Cesare Fiorio
Cesare Fiorio
Ex dirigente sportivo italiano
26 maggio 1939
Frasi in elenco
:
55
‐
Pagina:
1
di
6
Puoi trovare le
frasi di Cesare Fiorio
anche in questi temi:
Pressione
Sport
Scarica tutte le frasi di Cesare Fiorio in PDF
Download PDF
Nello sport non esistono mezze misure. Se si partecipa bisogna farlo nel modo migliore. Nei motori poi è ancora più marcato questo aspetto: l'imperativo è essere superiori alla concorrenza.
Sono un rompiscatole, ho il vizio di voler fare tutto sempre bene, non tollero le cose fatte a metà.
[Sul Rallye Monte-Carlo 1983]
In teoria sulla neve non avevamo speranze contro le Audi a quattro ruote motrici, ma quell'anno non nevicò. Solo in una prova speciale, durante le ricognizioni che facevamo sia io sia Daniele Audetto, mi accorsi che c'era molta neve. Allora mi sfilai la divisa Lancia e mi presentai vestito da civile nell'ufficio della società locale di gestione delle strade, chiedendo che spalassero la neve e mandassero degli spargisale con la scusa del pericolo per gli automobilisti. È finita che abbiamo conquistato una doppietta e a fine stagione abbiamo vinto anche il Mondiale.
[Sul Gran Premio di San Marino 1989]
Eravamo a Imola
[...]
e Berger si schiantò all'inizio del secondo giro alla curva del tamburello. La macchina prese fuoco e solo l'intervento tempestivo dei servizi di sicurezza della pista, lo salvarono in meno di 10 secondi. La gara fu interrotta, e a quei tempi l'interruzione durava in tutto 20 minuti. Avevo dunque da prendere una decisione: era stato un errore di Berger, o un cedimento meccanico? Il tempo passava in fretta e dovevo decidere se Mansell, che avendo vinto la prima gara in Brasile, Imola era la seconda, poteva ripartire o meno. Mi rivolgo a Barnard, nostro direttore tecnico, che mi dice: "Domani, quando esamino la macchina ti dirò". Mancano solo più quattro minuti. Incontro Piero Ferrari, figlio di Enzo, interpello anche lui, che mi risponde: "Tu comandi e tu decidi". Già, è proprio così. A Imola, le bandiere Ferrari sventolano ovunque, Berger non ha quasi nulla. Mancano ancora due minuti. Basta, mi dico, non mi sento di far partire Mansell, leader del Campionato. Le macchine sono schierate e mancano ancora 30". Fai un giro e rientra, dato che no so se Berger ha avuto o meno un problema. Mansell non ne vuole sapere, ma io la decisione ho dovuto prenderla, da solo. Le macchine partono e al primo giro Mansell non rientra, nonostante le chiamate radio e il segnale Box esposto. Ma dopo pochi giri, riesco a farlo rientrare. A quel punto inizia la mia terribile attesa, che deve durare fino al mattino seguente, quando esamineranno la F1 di Berger. Ebbene, quello è stato un momento difficile, per me. Avevo fermato proprio a Imola, sul circuito Dino Ferrari, la macchina che era in testa al Campionato. Il responso di Barnard, per mia fortuna, fu che aveva ceduto il supporto ala anteriore e che avrebbe potuto capitare anche all'altra macchina. Ma vi garantisco che quelle ore furono per me terribili
[...]
La Formula 1 non è diversa dai rally: non c'è una differenza come tra università e liceo. Per vincere ci vuole lo stesso impegno, la stessa preparazione, lo stesso approccio, la stessa professionalità, lo stesso lavoro.
Quello di Maranello non lo vedo come un periodo negativo. Se Senna non avesse buttato fuori Prost avremmo conquistato il titolo. In Ferrari mi è mancato il tempo.
[«Cosa non sappiamo sui veri motivi che crearono la rottura tra Prost e la Scuderia Ferrari?»]
All'epoca io stavo portando avanti una trattativa segreta per avere Ayrton Senna a Maranello. Di questa trattativa Prost fu messo al corrente dall'allora presidente della Ferrari, Piero Fusaro che era probabilmente infastidito dalla mia presenza, dal mio ruolo, non lo so, forse aveva dei complessi di inferiorità, non lo so proprio cosa avesse con me... Non sapendo come fare per eliminarmi, pensò bene di allearsi con Prost. Quale occasione migliore poteva avere Fusaro per allearsi con Prost se non quella di dire al pilota francese che il proprio team manager stava per portare in casa Ayrton Senna con il quale Alain non aveva grandi rapporti? Venendo a conoscenza di questa situazione, Prost assunse un atteggiamento ostile nei miei confronti, non capendo che si stavano servendo di lui per mettere in difficoltà me. Il mancato arrivo di Senna a Maranello ha cambiato la storia della Formula 1, di Ayrton, che ha poi fatto la scelta di andare alla Williams e ha perso la vita a Imola, e la mia. Con lui al volante della Rossa sarei rimasto anche io...
[...]
Andandomene dalla Ferrari non ho avuto rapporti con Prost fino a quando, trovandomi alla Ligier, la scuderia fu comperata da Prost e da Flavio Briatore. E fu proprio Prost a chiedermi di rimanere nel team, spiegandomi, un anno dopo la nostra vicenda vissuta in Ferrari, di aver capito di essere stato usato a sproposito contro di me. Se ci fosse stato odio nel nostro rapporto, Prost non mi avrebbe chiesto di rimanere o io non sarei rimasto.
Avere un vincente e un piazzato serve a poco è decisamente più un valore che un problema avere due piloti forti. I due devono competere, mettersi sotto pressione, ciò che consente a entrambi di dare il massimo.
[Sulla Lancia Stratos]
Una macchina mia, voluta da me, concepita da me, per la quale andai a chiedere il motore 6 cilindri Dino a Enzo Ferrari. E me lo diede. Nacque così la più grande vettura da rally.
A metà degli anni '80 dirigevo ancora la squadra corse Lancia e la specialità rally era all'apice della popolarità, generando un grande impatto mediatico, al punto che il Tg1 apriva l'edizione della sera annunciando i risultati delle gare, così come la Gazzetta dello Sport, in prima pagina il lunedì, dedicava titoli importanti al rally di Monte Carlo. L'idea che accarezzavo era quella di riuscire a portare il rally, cioè una corsa vera, dentro alla casa del telespettatore, considerato che gli esperimenti fatti con Ezio Zermiani per la Rai – collocando telecamere lungo il percorso di gara – non erano stati ritenuti soddisfacenti. La mia idea diventò un progetto concreto con Mauro Coppini – numero uno dell'ufficio stampa del Gruppo Fiat – realizzando un evento che si rivelò un successo senza precedenti: i grandi protagonisti, ovvero tutti i piloti con tutte le macchine ufficiali impegnate nel mondiale rally, riuniti insieme per una sfida nella grande arena della Fiera di Bologna, sotto gli occhi di decine di migliaia di spettatori in tribuna e di milioni di telespettatori a casa. Nasceva così il "Memorial" che ho voluto dedicare ad Attilio Bettega – un grande campione che ha onorato il rellismo italiano, scomparso in seguito ad un incidente al Tour de Corse al volante di una
[Lancia Rally]
"037" – e che il Motor Show di Alfredo Cazzola lanciava per la prima volta nel dicembre 1985. Avevamo ideato il format, ma noi non eravamo i produttori, bensì i protagonisti con i personaggi che animavano le competizioni rellistiche ai massimi livelli, per cui Cazzola con la sua società Promotor per parecchi anni ha prodotto lo show ottenendo un vasto consenso di pubblico, sempre più entusiasta proprio grazie alla formula "Memorial Bettega". Vetture e piloti ufficiali delle Case impegnate nel Mondiale si sfidavano due a due in una lotta serratissima, secondo un modello che è stato ampiamente copiato dopo di noi.
[...]
Con l'appuntamento di dicembre per il "Memorial Bettega" l'entusiasmo cresceva di anno in anno, dove i campioni impegnati non si risparmiavano: sembrava che il campionato dovesse aprirsi e concludersi a Bologna.
1
2
3
4
5
6
Altri autori di aforismi
Fiorello, Rosario
Fiorucci, Elio
Ti è stata utile questa pagina?
Scrivi un commento. La tua opinione è importante per noi e per tutti!
Ricevi LE FRASI PIÙ BELLE via e-mail
E-mail
OK