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Apocalypse Now

Frasi del film

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Frasi di Apocalypse Now

Riassunto e trama del film Apocalypse Now

[da Wikipedia]

1969: la guerra del Vietnam è al suo culmine. Il capitano Benjamin L. Willard (Martin Sheen) è appena tornato a Saigon. Egli è un ufficiale dell'esercito americano, dove nominalmente appartiene ai paracadutisti della 173ª Brigata Aviotrasportata. Willard è profondamente turbato dalle missioni segrete che ha svolto, ha appena divorziato dalla moglie e apparentemente non è più adeguato alla vita civile.

Due funzionari del servizio d'informazione militare, il generale Corman e il colonnello Lucas, unitamente a un civile (probabilmente un membro dei servizi segreti), lo convocano per una missione speciale, un viaggio lungo il fiume Nung nella remota giungla cambogiana per scovare il colonnello Walter E. Kurtz (Marlon Brando), ex alto ufficiale dei Berretti Verdi, da tempo disertore. Essi affermano che il colonnello, un tempo considerato un ufficiale modello e prossimo alla promozione al grado di generale, è presumibilmente impazzito e ora comanda una legione di truppe-sudditi nella foresta della neutrale Cambogia. Le loro rivendicazioni sono supportate da un'inquietante trasmissione radio effettuata dallo stesso Kurtz. L'obiettivo di Willard sarà infiltrarsi nelle sue fila e porre fine al suo comando, ossia ucciderlo "senza scrupoli di sorta", come aggiunge il civile. Ciò si è reso necessario in quanto anche un altro ufficiale dei corpi speciali, Richard M. Colby, che era stato inviato prima di lui a svolgere la stessa missione, è passato dalla parte del colonnello.

Il capitano inizia a studiare il dossier su Kurtz durante il viaggio in barca fino al fiume Nung, apprendendo che egli ha assunto il ruolo di "signore della guerra" ed è adorato dai nativi e dai suoi fedeli uomini. Proseguendo nella navigazione, Willard inizia a fare la conoscenza dell'equipaggio del pattugliatore fluviale composto dall'ostinato e formale George Phillips (Albert Hall) (comandante della barca), da Lance B. Johnson (Sam Bottoms) (un surfer californiano), da Tyrone Miller detto "Clean" ("Mr. Clean" nella versione originale, in riferimento alla versione americana del personaggio di Mastro Lindo del noto prodotto per pulizie domestiche) e da Jay "Chef" Hicks (Frederic Forrest) (un aspirante chef di New Orleans che Willard descrive come "troppo nervoso per il Vietnam, forse troppo anche per New Orleans"). L'imbarcazione e i suoi membri, che normalmente svolgono il servizio di pattuglia presso la foce del fiume Nung, appartengono alla Marina degli Stati Uniti e non sono nuovi a missioni del genere. Il gruppo giunge a una zona di atterraggio dove incontrano il tenente colonnello William "Bill" Kilgore (Robert Duvall), il comandante della "cavalleria dell'aria", reggimento elicotteristico della 1ª Divisione di Cavalleria, che li deve scortare nel primo tratto del viaggio. Kilgore è inizialmente disinteressato al capitano Willard e alle sue sorti, ma, dopo aver riconosciuto Lance, gli propone entusiasta di fare surf sulla foce del fiume Nung, proprio dove Willard e il resto dell'equipaggio devono venire aerotrasportati.

A bordo degli elicotteri Kilgore e i suoi uomini attaccano un villaggio controllato dai vietcong, non distante dalla suddetta spiaggia, mentre la barca viene trasportata da un altro mezzo aereo. La scena dell'attacco al villaggio vietnamita resta scolpita nella storia del cinema: il tenente colonnello fa suonare a tutto volume, tramite altoparlanti installati sugli elicotteri, la celeberrima Cavalcata delle Valchirie di Richard Wagner per galvanizzare il morale del suo reparto e spaventare i nemici. La scena è resa in modo tanto drammatico quanto realistico, fin nei dettagli. Nonostante l'effetto sorpresa e la supremazia, che permettono una rapida conquista del villaggio, inizia il contrattacco della guerriglia, con un attentato suicida all'eliambulanza e gli attacchi a colpi di mortaio da una vicina giungla.

Nonostante tutto ciò il tenente colonnello Kilgore costringe i suoi uomini a praticare il surf, convinto che un attacco aereo sulla posizione del mortaio con impiego di napalm, possa rendere totalmente sicura la zona. E infatti, una volta operato il bombardamento da una squadriglia di cacciabombardieri F-5, l'alto ufficiale esulta, dicendo a Willard:

" Mi piace l'odore del napalm al mattino. Una volta abbiamo bombardato una collina, per dodici ore, e finita l'azione siamo andati a vedere. Non c'era più neanche l'ombra di quegli sporchi bastardi. Ma quell'odore... sai quell'odore di benzina? Tutto intorno. Profumava come... come di vittoria. "
Il capitano e i suoi uomini proseguono il viaggio in barca sul fiume, non prima però di aver sottratto la tavola da surf al tenente colonnello Kilgore, per divertimento e per dissuaderlo dalla sua ossessione per il surf. Il tenente colonnello, in seguito, manderà degli elicotteri con la sua voce registrata, per convincere loro a restituire la sua tanto amata tavola da surf.

Durante una sosta, Chef va a raccogliere mango nella giungla, accompagnato da Willard. I due, mentre si trovano sulla terra ferma lontani dalla barca, vengono aggrediti da una tigre, che riescono ad uccidere. Chef, una volta ritornati alla barca, in preda ad un esaurimento nervoso scoppia a piangere, urlando a gran voce il suo odio per questa guerra.

Nei giorni successivi Willard cerca di approfondire la figura di Kurtz, non capendo perché il servizio di intelligence voglia la sua morte. La barca nel frattempo si addentra lungo il corso del fiume, giungendo a una base avanzata di rifornimento. Qui il gruppo si trova ad assistere a uno spettacolo sponsorizzato dalla celebre rivista Playboy che presto degenera perché alcuni soldati tentano di aggredire le soubrette durante l'esibizione, costringendole così alla fuga su un elicottero.

Il giorno seguente la barca incrocia un'imbarcazione sampan di commercianti vietnamiti. Phillips ordina di perquisirla per scoprire eventuali armi nascoste, in disaccordo con Willard che vuole proseguire la salita del fiume per abbreviare la missione. Mentre Chef ispeziona la nave, una ragazza si muove bruscamente in direzione di una cesta, provocando la reazione dei soldati, che provocano una strage, crivellando di pallottole gli occupanti della barca sampan. Chef, nello sconforto più totale, scopre la causa del movimento della ragazza: la cesta nascondeva un cucciolo di cane. Phillips vorrebbe soccorrere la donna, unica sopravvissuta della sparatoria, ma Willard la uccide con un colpo di pistola, rammentando al comandante che sarebbe stato più saggio non fermarsi per il controllo. Mentre la barca si allontana la voce narrante del capitano commenta, tra sé e sé, la vicenda affermando:

" Era un modo particolare che avevamo qui di vivere con noi stessi: li facevamo a brandelli con una mitragliatrice, poi gli offrivamo i cerotti. "
Il viaggio continua fino all'estremo avamposto sul fiume, un ponte, posto a indicare il limite del fronte, nonché il confine con la Cambogia. Qui trovano un ufficiale, in loro attesa da tre giorni per consegnare loro della posta, che li mette in guardia sui pericoli della zona. Il ponte rappresenta una metafora dell'ottusa ostinazione dei comandi militari, i quali, per motivi propagandistici, insistono nel difendere e ricostruire senza sosta la posizione, ai fini totalmente inutili della guerra, e che ogni notte viene spazzata dal continuo bombardamento dall'artiglieria nord-vietnamita. Mentre è in corso un ennesimo attacco Willard e Lance si recano a terra avventurandosi tra le trincee, dove la confusione regna sovrana e gli ufficiali in comando sono spariti, probabilmente uccisi. Il primo mitragliere che incontrano crede infatti che Willard sia il proprio comandante. Phillips cerca di convincere il capitano a desistere, paragonando la missione con la continua ricostruzione di quel ponte, un'inutile e sanguinosa fatica di Sisifo, ma Willard, imperterrito e ostinato, gli indica di proseguire.

Il giorno successivo, mentre l'equipaggio della barca è intento nella lettura della corrispondenza, la barca viene attaccata dai vietcong, nascosti sulle rive dal fiume. Nello scontro a fuoco Clean rimane ucciso. Una sequenza toccante vede il giovane agonizzante spirare, mentre da un magnetofono si ode una registrazione di un discorso rassicurante di sua madre. Da questo momento Phillips, che era quasi un padre per Clean, diventa apertamente ostile a Willard. Pochi giorni dopo l'imbarcazione viene nuovamente assalita da altri indigeni, i Montagnard, e Phillips viene colpito a morte da una lancia scagliata dai guerriglieri. Prima di esalare l'ultimo respiro il pilota tenta di uccidere il capitano Willard, attirandolo verso di sé e verso la punta della lancia che sporge dal suo petto, ma muore soffocato senza poter portare a termine il suo intento.

Giunti a destinazione, i superstiti della spedizione vengono accolti da un folto gruppo di locali. Mentre Willard e un oramai inebetito Lance scendono a terra, Chef resta sulla barca con l'ordine di trasmettere in codice l'ordine di procedere ad un attacco aereo qualora il capitano non facesse ritorno a bordo. Il capitano incontra un fotografo free-lance apparentemente folle, che spiega loro la grandezza di Kurtz.

Il villaggio controllato dal colonnello sembra caratterizzato da un regime pagano e decisamente sanguinario: una moltitudine di cadaveri è distribuita sul lato dei sentieri. Willard viene presto imprigionato e successivamente liberato dal colonnello, il quale gli spiega le sue teorie sulla guerra, sull'umanità e sulla civiltà. Egli ha letto Il ramo d'oro di James Frazer, che spiega il sacrificio del Re-Sacerdote e la funzione umana purificatrice del capro espiatorio. In un inquietante monologo, loda la ferocia sanguinaria e assolutamente priva di scrupoli dei vietcong, prendendo ad esempio della loro perfezione guerriera l'occasione, da lui vissuta in prima persona, in cui tagliarono il braccio a tutti i bambini di un villaggio che vennero vaccinati dagli americani contro la poliomielite. Chef, rimasto sempre a bordo dell'imbarcazione, viene decapitato, ma Kurtz vuole risparmiare Willard, perché lui solo possa decidere il destino del colonnello e perché in futuro possa raccontare tutta la verità alla sua famiglia. Emblematico il discorso di Kurtz a Willard, in cui gli dice "tu hai il diritto di uccidermi ma non hai il diritto di giudicarmi".

Durante un festeggiamento pagano dei Montagnard, dove un bue viene sacrificato, il capitano penetra furtivamente nella camera di Kurtz e, mentre costui sta trasmettendo un nuovo messaggio, lo uccide con un machete. La sequenza ha come sottofondo The End, canzone dei The Doors, come nella sequenza all'inizio del film. Il colonnello spira sussurrando "L'orrore… l'orrore", una citazione dalle parole dell'omonimo personaggio nel romanzo "Cuore di tenebra", cui il film si ispira.

Willard, venerato dai nativi come il sacerdote sacrificale, si allontana dal villaggio, prendendo Lance con sé. Nella versione definitiva tra le tre filmate - in una delle quali si immagina addirittura che il capitano Willard succeda al colonnello Kurtz - il capitano cammina tra la folla, prendendo con sé Lance, che si stava pienamente integrando tra i Montagnard, e si imbarca per il ritorno a casa, il tutto sotto una pioggia scrosciante che lava via il sangue versato.

Anno

1979 (45 anni fa)

Titolo originale

Apocalypse Now

Genere

Avventura, Drammatico, Guerra

Durata

150 minuti (2 ore e 30 minuti)

Regia

Francis Ford Coppola

Film di Francis Ford Coppola

Data di uscita

mercoledì 15 agosto 1979

Poster e locandina

Attori del film Apocalypse Now

Marlon Brando nel ruolo di Walter E. Kurtz
Martin Sheen nel ruolo di Benjamin L. Willard
Robert Duvall nel ruolo di William "Bill" Kilgore
Frederic Forrest nel ruolo di Jay "Chef" Hicks
Albert Hall nel ruolo di George Phillips
Dennis Hopper nel ruolo del fotoreporter
Sam Bottoms nel ruolo di Lance B. Johnson
Laurence Fishburne nel ruolo di Tyrone "Mr. Clean" Miller
Harrison Ford nel ruolo di Colonnello Lucas
Francis Ford Coppola nel ruolo di regista televisivo
Vittorio Storaro nel ruolo di operatore TV
Dean Tavoularis nel ruolo di fonico TV
Mark Coppola nel ruolo di annunciatore
Scott Glenn nel ruolo di Cap. Richard M. Colby
Bo Byers nel ruolo di serg. MP
Larry Carney nel ruolo di serg. MP
G.D. Spradlin nel ruolo di generale Corman
Chynthia Wood nel ruolo di Playmate dell'anno
Colleen Camp nel ruolo di Playmate "Miss Maggio"
Linda Carpenter nel ruolo di Playmate "Miss Agosto"

Biografie correlate al film Apocalypse Now

Sceneggiatura

Francis Ford Coppola, Michael Herr, John Milius

Soggetto

Joseph Conrad (romanzo)

Musiche

Carmine Coppola, Francis Ford Coppola, Mickey Hart, The Doors

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