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Il compagno don Camillo

Frasi del film

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Frasi di Il compagno don Camillo

Riassunto e trama del film Il compagno don Camillo

[da Wikipedia]

L'anno in cui si svolge la storia non è precisato, ma stando agli avvenimenti "sovietici" mostrati nel corso del film, dovrebbe trattarsi di un periodo compreso fra l'estate e l'autunno 1964. Il paese di Brescello sta per essere gemellato, fra mille polemiche, con una cittadina russa. Per favorire il gemellaggio, i sovietici hanno inviato in regalo un loro trattore, che però non si decide a mettersi in moto. Finita la cerimonia ufficiale fra l'ironia generale, Peppone (Gino Cervi) fa appello a tutta la sua abilità di meccanico per tentare di aggiustare il trattore, senza molta fortuna, e quando arriverà all'ultimo tentativo, per essere più sicuro, deciderà addirittura di farlo benedire da don Camillo. Solo allora il mezzo agricolo si metterà finalmente in moto.

Don Camillo (Fernandel) cerca di scoraggiare l'iniziativa di Peppone: riesce a fare in modo che l'approvazione del gemellaggio avvenga tramite una raccolta di firme, ma poi non sa cosa escogitare per scoraggiare i suoi concittadini dal mettere la propria firma. Ma un giorno sembrano quasi giungere, inviati dalla Provvidenza, due profughi russi, Sasha e Sonia, che raccontano di sevizie e privazioni subite in Unione Sovietica. Don Camillo favorisce la diffusione di questi racconti. Infatti i due vengono rifocillati in fattorie e case di contadini del circondario mentre raccontano, con dovizia di macabri particolari, la "loro Russia". Alla fine si scoprirà che i due erano truffatori di Busto Arsizio, che si fingevano profughi, e questo convincerà i paesani di don Camillo a firmare per il gemellaggio.

Offeso per essere stato considerato "complice" dei due falsi russi, don Camillo inizia allora uno sciopero della fame. Peppone finge di non darvi peso, ma in fondo si preoccupa per la salute del suo amico-nemico e si reca da lui nottetempo per "corromperlo", mettendogli sotto il naso due salsicciotti caldi e rammentandogli le passate scorpacciate fatte insieme a base dei "ravioli che si mangiavano dal Battiglia, soffici, delicati, tutti gocciolanti di parmigiano fuso" o il magnifico "pollo alla creta, del Bergassi...come lo faceva la povera Desolina!". Peppone ritorna con alcuni compagni per imboccarlo a forza ma non sa che, nel frattempo, l'affamatissimo sacerdote ha posto fine allo sciopero, e quindi ha già divorato tutte le provviste che aveva in casa.

In seguito, quando Peppone e i compagni decidono di viaggiare oltrecortina per le celebrazioni, don Camillo tenta di partire con loro. Riesce a raggiungere lo scopo solo minacciando di rendere pubblica una scappatella sentimentale del sindaco con una procace giostraia addetta al tiro a segno. Don Camillo si procura documenti falsi: sarà il compagno Tarocci. In Russia ad attenderli ci sono attività di interscambio culturale: balletto, Opera, gara di pesca allo storione, feste. Appena la comitiva italiana arriva in Russia, Nikita Chruščёv viene deposto a favore di Aleksej Kosygin e loro vengono bloccati in albergo, senza spiegazioni. Fortunatamente, tutto si risolve per il meglio. Il Brusco (Saro Urzì), che ha un fratello disperso in guerra del quale si vergogna in quanto questi era camicia nera, mentre egli è di accesa fede comunista, ha promesso all'anziana madre di accendere un cero sulla tomba del fratello caduto: sarà Don Camillo ad aiutarlo a raggiungere il posto esatto. Il prete del posto vive in semiclandestinità, poiché teme il sindaco comunista del paesino russo: la chiesa è stata trasformata in granaio. Sarà don Camillo ad obbligarlo a confessare la madre del sindaco e a battezzarne i numerosi figli, nonché a impartirgli un intensivo allenamento di pugilato per permettergli di fronteggiare il manesco sindaco.

Nel frattempo Scamoggia, il giovane giornalista al seguito, s'innamora ricambiato della giovane Nadia, l'interprete russa. Anche se tenta di non farlo notare, la cosa non sfugge a Don Camillo. Per impedire al sindaco russo di rientrare a casa dopo l'Opera (e sorprendere don Camillo in attività religiose), Peppone lo sfida alla "gara della vodka": Peppone vince, ma ha bevuto così tanto che si sente male e deve essere chiamato il medico russo il quale gli dà pillole e gli fa firmare una richiesta di ricovero. Il giorno dopo il gruppo parte per tornare in Italia ma accadono alcuni imprevisti: Scamoggia chiede ai suoi compagni di dargli tutti i rubli che sono loro rimasti, dal momento che decide di restare per Nadia; Peppone viene fermato dal medico che lo fa salire su un'ambulanza per l'immediato ricovero; e Don Camillo viene a sapere che i russi erano sempre stati a conoscenza del fatto che lui fosse un sacerdote, ma si dimostrano comunque amichevoli con lui (che resta però spaventato dalla rivelazione e sale sull'aereo quasi di corsa). Il gruppo, sebbene menomato di Peppone e del giornalista, rientra così in Italia.

Passano le settimane, e dalla Russia arrivano cartoline di Peppone. Poi anche la ricezione delle cartoline si interrompe e di Peppone nessuna notizia. Nel frattempo, il vescovo sceglie Don Camillo per guidare una comitiva di religiosi negli Stati Uniti d'America: inaspettatamente, del gruppo fa parte anche Peppone, travestito da monsignore, senza baffi e con documenti falsi. Don Camillo gli chiede come pensa di convincerlo a portarlo negli USA, dato che lui non può essere sottoposto a ricatti matrimoniali. Peppone gli mostra allora una foto, scattata in Russia, dove Don Camillo, impugnando una spilla rappresentante falce e martello, è baciato sulla bocca da un'avvenente ragazza russa. Don Camillo perciò è costretto a cedere e a portare Peppone con sé, facendo notare al crocifisso come Peppone senza baffi abbia proprio una "faccia da prete". Il film si conclude con Don Camillo e Peppone, entrambi con la talare, che entrano in aeroporto... proprio mentre Scamoggia e Nadia, freschi sposi, rientrano dalla Russia. Il loro shock, vedendo i due vestiti da prete che si dirigono all'aereo ridacchiando, è totale.

Anno

1965 (59 anni fa)

Genere

Commedia

Durata

109 minuti (1 ora e 49 minuti)

Regia

Luigi Comencini

Film di Luigi Comencini

Data di uscita

sabato 18 settembre 1965

Poster e locandina

Attori del film Il compagno don Camillo

Fernandel nel ruolo di Don Camillo
Gino Cervi nel ruolo di Peppone
Saro Urzì nel ruolo di Brusco
Gianni Garko nel ruolo di Nanni Scamoggia
Graziella Granata nel ruolo di Nadia Petrovna
Jean Rougeul nel ruolo del vescovo
Marco Tulli nel ruolo di Smilzo
Silla Bettini nel ruolo di Bigio
Marina Morgan nel ruolo di giostraia
Ettore Geri nel ruolo di Yenka Oregov
Paul Muller nel ruolo del pope russo
Alessandro Gottlieb nel ruolo di Ivan
Rosemarie Lindt nel ruolo di Sonia, la falsa russa
Leda Gloria nel ruolo di Maria Bottazzi
Aldo Vasco nel ruolo di un "compagno" di Peppone
Jacques Herlin nel ruolo di Avvocato Benelli
Salvatore Campochiaro nel ruolo del notaio
Tania Béryl nel ruolo di la tedesca più giovane, sul treno
Mirko Valentin nel ruolo di Sasha, il falso russo
Armando Migliari nel ruolo di rappresentante democristiano
Margherita Sala nel ruolo di la ragazza di Ivan

Biografie correlate al film Il compagno don Camillo

Sceneggiatura

Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi

Soggetto

Giovanni Guareschi, dal romanzo

Musiche

Alessandro Cicognini, E.A. Mario, Franco Migliacci, Domenico Modugno

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