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I figli del deserto

Frasi del film

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Frasi di I figli del deserto

Riassunto e trama del film I figli del deserto

[da Wikipedia]

La sezione di Los Angeles California 13, dell'associazione massonica dei Figli del deserto, di cui i due protagonisti Stanlio (Stan Laurel) e Ollio (Oliver Hardy) del film sono membri, sta attraversando un periodo di crisi e bisogna rinvigorirla con la partecipazione di tutti i suoi associati al congresso nazionale di Chicago: tutti devono giurare che vi parteciperanno.

Stanlio & Ollio giungono in ritardo nella sede dell'associazione, a seduta già iniziata, seminando il caos tra i delegati assiepati in platea, che tentano in qualche modo di fare loro spazio per consentirgli di raggiungere i loro posti in prima fila.

Al momento di giurare la promessa, Ollio costringe Stanlio, piuttosto recalcitrante, poiché non fa nulla senza il consenso della moglie, a giurare a sua volta.

Tornando a casa Ollio rimprovera Stanlio di non essere capace d'imporsi alla propria moglie che come tutte le mogli vanno tenute all'oscuro di tutto. Giunti a casa, i due sbagliano più volte la porta di ingresso della loro dimora, chiudendosi reciprocamente fuori. Alla fine Ollio decide di far aspettare in casa sua a Stanlio il ritorno della consorte dell'amico, uscita a caccia. Stanlio, seduto in poltrona a leggere il giornale, inganna il tempo divorando della frutta di cera posta su un tavolino vicino, scatenando l'ira della moglie di Ollio.

Poco dopo la stessa signora Hardy, venuta a conoscenza della faccenda del Congresso a causa della incapacità di Stanlio di tenere il segreto, ingiunge al marito di andare in vacanza in montagna con lei. Ollio, che vuol conservare la sua dignità di fronte a Stanlio, dopo aver subìto la sfuriata della donna, promette a Stanlio che partiranno lo stesso per il congresso, ma viene colpito a ripetizione dalla moglie, che gli infrange una buona quantità di stoviglie in testa.

Ollio non si arrende e si finge improvvisamente malato e bisognoso di distrazioni. Con la complicità di Stanlio, che ha avuto il compito di corrompere un dottore, il suo piano avrà successo. Stanlio, in attesa del dottore, si prodiga intanto nell'assistere l'amico con il prevedibile risultato di farlo star male davvero. In realtà Stanlio non ha trovato un dottore ma ha invece ingaggiato un veterinario che, per adeguarsi alla sua parte, appena arrivato per prima cosa farà ingoiare a Ollio una grossa pillola da cavallo e quindi, secondo gli accordi prestabiliti, gli consiglierà di respirare aria di mare andando sulle spiagge di Honolulu. Ollio dovrà continuare ad essere assistito, con l'aiuto dell'amico Stanlio.

Così i due compagnoni se ne vanno a gozzovigliare alla riunione dei Figli del deserto a Chicago facendo credere di essere partiti per Honolulu.

Tornati a Los Angeles, per sostenere la finzione e accattivarsi le mogli improvvisano sull'uscio di casa un balletto con tanto di ananas e ukulele, sulle note di Honolulu baby. Ma in casa non c'è nessuno. Entrati, casualmente i due scoprono da un giornale la notizia del naufragio della nave passeggeri da Honolulu per l'America, con la precisazione che i superstiti sarebbero sbarcati a Los Angeles solo l'indomani. Constatato il rischio di essere scoperti, i due si nascondono nella soffitta di casa.

Le mogli disperate, che avevano appresa a loro volta la notizia, vanno al cinema per distrarsi, in attesa di sapere se i loro mariti fossero sopravvissuti. Assistono così a un cinegiornale dove si proietta la parata a Chicago dei partecipanti al congresso dei Figli del deserto dove in prima fila vengono filmati i due amiconi che appaiono felici e pimpanti: le due mogli inviperite tornano a casa per punirli della bugia.

Nel frattempo Stanlio e Ollio, per far credere alle mogli di essere insieme ai sopravvissuti sulla nave dei soccorsi, si sono nascosti, mentre fuori infuria un temporale, in soffitta, dove si ingegnano a passare la notte allestendo un letto dove, come dice Stanlio, staranno comodi "come due piselli in un guscio"."No guscio, baccello" - ribatte, quasi disgustato dell'ignoranza dell'amico, Ollio ed emettendo la voce accompagnandola con il gesto della mano, ripete- "baa-ccel-loo".

Ma la comodità dura poco: il letto appeso al soffitto crolla colpito da un fulmine e i due vengono quindi scoperti dalle mogli. Tentando di giustificarsi, raccontano un sacco di bugie, inventando assurde storie di un salvataggio in mare. Ollio si tiene fermo sulla sua versione ma Stanlio non resiste all'invito della moglie a dire la verità e, pur disperandosi per le peggiori conseguenze che dovrà subire, confessa. È la fine per Ollio: subirà l'ira della moglie che lo colpirà con tutte le stoviglie di casa, mentre Stanlio, premiato per la sua sincerità dalla moglie, riceverà da lei coccole e attenzioni premurose.

Anno

1933 (91 anni fa)

Titolo originale

Sons of the Desert

Genere

Comico

Durata

63 minuti (1 ora e 3 minuti)

Regia

William A. Seiter

Film di William A. Seiter

Data di uscita

venerdì 29 dicembre 1933

Poster e locandina

Attori del film I figli del deserto

Stan Laurel nel ruolo di Stanlio
Oliver Hardy nel ruolo di Ollio
Mae Busch nel ruolo di Lottie Chase (moglie di Ollio)
Dorothy Christy nel ruolo di Betty (moglie di Stanlio)
Charley Chase nel ruolo di Charley Chase
Lucien Littlefield nel ruolo del veterinario Dr. Horace Meddick
Harry Bernard nel ruolo di poliziotto
Baldwin Cooke nel ruolo di comunicatore stato del piroscafo / membro dei Figli del Deserto
Ernie Alexander e Charlie Hall nel ruolo di camerieri

Doppiatori italiani 1° doppiaggio (1935)

Carlo Cassola nel ruolo di Stanlio
Paolo Canali nel ruolo di Ollio

Doppiatori italiani 2° doppiaggio (1946)

Mauro Zambuto nel ruolo di Stanlio
Alberto Sordi nel ruolo di Ollio
Giovanna Scotto nel ruolo di Lottie Chase
Wanda Tettoni nel ruolo di Betty
Stefano Sibaldi nel ruolo di Charley Chase
Mario Corte nel ruolo di Dr. Horace Meddick

Biografie correlate al film I figli del deserto

Sceneggiatura

Byron Morgan, Stan Laurel (non accreditato), Glen Tryon (non accreditato)

Soggetto

Frank Craven

Musiche

Marvin T. Hatley

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