Il Ferroviere
Frasi del film
Frasi di Il Ferroviere
Riassunto e trama del film Il Ferroviere
Notte di Natale. Il macchinista di treno Andrea Marcocci (Pietro Germi), di ritorno dal suo duro lavoro, fa la solita sosta serale all'osteria per bere un bicchiere di vino e incontrarsi con i suoi amici. Benché il suo amico Gigi Liverani (Saro Urzì), macchinista anche lui, se ne sia già andato, Andrea si abbandona al vino. Suo figlio Sandrino lo riporta quindi a casa.
Tornato alticcio a casa, scopre che non c'è nessuno, poiché la figlia Giulia, incinta, si è sentita male e sono andati tutti a casa sua. Andrea si è spesso scontrato con Giulia e l'ha obbligata a sposare un uomo che non ama, di cui però è rimasta incinta. Il figlio è nato però già morto, motivo in più di contrasto nella coppia; Giulia non è riuscita a sanare il suo matrimonio. Anche l'altro figlio ormai adulto si ribella al padre e se ne va da casa dopo l'ennesima lite. Accanto ad Andrea rimangono la moglie e il piccolo Sandro, che pur amando senza condizioni il padre è anche lui motivo di rimproveri per la sua modesta condotta a scuola.
Andrea si sente sempre più solo e deluso, con l'unico sfogo del suo amico Gigi, con cui si confida durante i massacranti turni di guida dei treni. Proprio durante uno di questi lunghi viaggi Andrea investe un uomo che volontariamente si è gettato contro il treno. Pur non avendo alcuna responsabilità, Andrea ha visto quest'uomo in volto prima della fine e ne resta scosso.
Il viaggio deve proseguire ma, a causa della stanchezza accumulata e del forte trauma psicologico che lo ha devastato, Andrea non vede un segnale di arresto, evitando per un soffio un disastro ferroviario. La fama di bevitore gli fa assegnare dalla direzione ferroviaria incarichi secondari ed umilianti per lui, che era stato sempre fiero del suo lavoro. Andrea, sconvolto dall'episodio per esserne stato la causa anche se involontaria, inizia a chiudersi in se stesso non credendo più neppure nell'amicizia dei suoi compagni ferrovieri, da cui si è sentito abbandonato durante l'inchiesta seguita all'incidente.
Per questo in occasione di uno sciopero egli continua a lavorare, venendo additato come crumiro da tutti. La grave malattia cardiaca che lo colpisce è l'occasione per il ricostituirsi degli affetti intorno a lui. La vigilia di Natale, Andrea torna ad avere intorno a sé l'affetto dei suoi figli e dei suoi amici e capisce così che la causa dei suoi guai è stata anche la sua intransigenza e la sua chiusura al mondo che sta velocemente cambiando. Riprende a suonare la sua chitarra, compagna delle sere passate in allegria all'osteria, per manifestare il suo amore alla moglie, che non l'ha mai abbandonato, ma proprio allora la morte lo coglierà.
Data di uscita
sabato 11 agosto 1956
Poster e locandina
Attori del film Il Ferroviere
Pietro Germi | nel ruolo di Andrea Marcocci |
Luisa Della Noce | nel ruolo di Sara Marcocci |
Sylva Koscina | nel ruolo di Giulia Marcocci |
Saro Urzì | nel ruolo di Gigi Liverani |
Carlo Giuffré | nel ruolo di Renato Borghi |
Renato Speziali | nel ruolo di Marcello Marcocci |
Edoardo Nevola | nel ruolo del piccolo Sandro Marcocci |
Riccardo Garrone | nel ruolo di amico di Marcello |
Franco Fantasia | |
Renato Terra | |
Gustavo Serena | |
Amedeo Trilli | nel ruolo di oste |
Lina Tartara Minora | |
Mirella Fedeli | |
Antonio Acqua | nel ruolo di commissario |
Doppiatori originali |
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Gualtiero De Angelis | nel ruolo di Andrea Marcocci |
Dhia Cristiani | nel ruolo di Sara Marcocci |
Lydia Simoneschi | nel ruolo di Giulia Marcocci |
Manlio Busoni | nel ruolo di Gigi Liverani |
Giuseppe Rinaldi | nel ruolo di Marcello Marcocci |
Renato Turi | nel ruolo di amico di Marcello |
Pino Locchi | nel ruolo di amante di Giulia |
Mario Besesti | nel ruolo del commissario |
Premi |
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Premio: Nastro d'argento | |
Miglior regia | Pietro Germi |
Premio: Festival Internazionale di Cinema di San Sebastian | |
Concha de Oro | Miglior Film |
Concha de Plata | Migliore Attrice, Luisa Della Noce |
Biografie correlate al film Il Ferroviere
Sceneggiatura
Alfredo Giannetti, Luciano Vincenzoni, Pietro Germi
Soggetto
Alfredo Giannetti
Musiche
Carlo Rustichelli