La leggenda di Beowulf
Frasi del film
Frasi di La leggenda di Beowulf
Riassunto e trama del film La leggenda di Beowulf
Danimarca, 507 d.C.: un grande festeggiamento nella reggia di Heorot, dimora di Hrothgar, Re della Danimarca, divenuto potente e famoso in tutto il mondo per aver ucciso un drago e altri mostri che infestavano le terre del nord, sveglia Grendel (Crispin Glover), un mostruoso troll/orco particolarmente sensibile ai rumori forti, che si presenta nel salone e comincia a devastarlo uccidendo tutti i soldati e le donne che gli si parano davanti. Hrothgar, afferrata una spada, lo affronta apertamente ma il mostro si rifiuta e scappa nelle fiamme blu una volta capito chi ha davanti. Il re chiede aiuto e in suo soccorso arriva Beowulf (Ray Winstone), un grande guerriero dei Geati, a capo di 14 uomini valorosi. L'eroe, già cimentatosi in gloriose imprese contro serpenti marini e giganti di ghiaccio, non ha alcun timore della creatura demoniaca e giura di liberare la Danimarca da questa maledizione. Scopriamo, inoltre, che il demone Grendel ha una madre, una creatura marina dalla pelle dorata, la quale lo rimprovera di essersi rivelato agli uomini contro i suoi ordini, essendo pericolosi e intenzionati ad ucciderlo come hanno ucciso molti della loro specie.
Entrato nella reggia di Heorot, Beowulf ha una discussione con Unferth (John Malkovich), primo consigliere di Re Hrothgar (Anthony Hopkins), che, ubriaco, rivela ai presenti nella sala che il geata, nonostante la sua fama di guerriero, aveva perso una gara di nuoto con Breca il possente. L'eroe non nega l'affermazione del danese, ma rivela un particolare a lui ignoto. Egli aveva perso la gara perché aveva affrontato nove mostri marini, enormi rettili giganti con un occhio solo armato solo di un coltello. Segue un flashback dove si vede Beowulf che sconfigge le bestie accecandole e smembrandole con la sua lama, finché una sirena lo trascina in fondo al mare e lo seduce, facendogli perdere la sfida, sintomo che l'eroe è altamente vulnerabile alla lussuria che lo acceca e lo avvampa facendogli dimenticare il suo onore. Dopo aver definitivamente messo a tacere Unferth, rinfacciandogli di non aver potuto nulla contro il mostro e di aver in passato ucciso i suoi fratelli secondo le dicerie locali, Beowulf conferma la sua decisione di uccidere Grendel ad ogni costo.
Dopo aver festeggiato e aver assaggiato il dorato idromele del re, Beowulf si prepara ad affrontare Grendel: si libera dell'armatura, dato che vuole affrontarlo ad armi pari, e ordina ai suoi uomini di cantare a squarciagola. Il mostro non si fa attendere e poco dopo la sua apparizione riesce a uccidere tre dei geati. Dopo una lunga lotta Beowulf lo ferisce all'orecchio, spaccandogli il timpano, e gli recide un braccio a mani nude. Grendel, spaventato e moribondo, fa ritorno nella sua caverna dove muore tra le braccia della madre.
[Nel film, del vero aspetto della Madre di Grendel (Angelina Jolie), non si vedono altro che le mani e il volto riflesso nell'acqua. Tuttavia il suo possibile aspetto può essere notato quando Beowulf entra nella sua tana: mentre il guerriero esplora gli anfratti della caverna con una torcia, l'inquadratura della telecamera si sposta sul soffitto dorato mostrando al centro un essere sprovvisto di gambe e munito di una lunga coda: l'esatto punto quando la madre di Grendel si butta nell'acqua per poi uscirne con l'aspetto di una seducente donna.]
Così come il re gli aveva promesso, Beowulf ottiene in premio la Coppa del Drago, un calice d'oro rubato dall'anziano sovrano anni prima al drago che uccise, come ringraziamento del servizio prestato. I pericoli non sono però terminati e si aggravano quando entra in scena la Madre di Grendel che uccide tutti i guerrieri rimasti per vendicare l'uccisione del figlio, a eccezione di Wiglaf (Brendan Gleeson) che aveva deciso la notte precedente di stare fuori e di non festeggiare. Qui Hrothgar rivela a Beowulf l'esistenza di tale creatura, creduta morta da tempo: un essere antico e immortale, definito da molti come un demone. Il re afferma che nei tempi antichi ne esistevano molti altri della loro razza, ma vennero in seguito tutti cacciati e uccisi dagli uomini e che ora lei è l'ultima rimasta della sua specie.
Beowulf decide di affrontarla ed entra nella sua tana, un acquitrino nascosto nella brughiera. Entrando nella grotta, trova il corpo di Grendel e dopo poco anche la madre, trasformatasi in una seducente donna per far abbassare la guardia all'eroe. Lo persuade a unirsi a lei dopo avergli promesso gloria e ricchezza per tutta la sua vita, finché la Coppa del Drago ricevuta in premio che avrebbe dovuto donarle non fosse tornata nelle mani dello stesso. Questi cede alla tentazione e ha un rapporto con il mostro.
Tornato a Heorot, Beowulf ottiene nuovamente onori e gloria da tutti, ma Hrothgar intuisce come sono andate le cose.
[Viene implicato - anche tramite indizi sparsi precedentemente nel film - che anche lui, in gioventù, ha giaciuto con la madre di Grendel e che quest'ultimo era figlio suo - per questo la madre di Grendel fa il suo nome quando chiede al figlio dell'attacco, per questo Grendel non lo ha toccato durante tale attacco e per questo la regina porta rancore al marito al punto di rifiutare di giacere con lui; sembra inoltre che avendo giaciuto con il demone Hrothgar non sia più in grado di procreare e che la stessa sorte sia capitata a Beowulf]
Capendo che la maledizione deve continuare, Hrothgar, esaltato fino alla pazzia, decide di dare in eredità a Beowulf tutto il regno e la sua giovane moglie, la dolce e gentile regina Wealtheow come ricompensa. Essendo i suoi incubi terminati una volta per tutte, il monarca la fa finita e si suicida buttandosi dalla finestra del castello precipitando sulle spiagge del mare. Un riflesso dorato sotto la spuma si avvicina rapidamente per poi portare via il suo corpo. Con l'improvvisa scomparsa del re, Beowulf diventa re dei Danesi, come promessogli dall'amante mostruosa, e nei successivi anni espande il suo impero e diventa famoso in tutto il mondo come l'ammazzamostri e l'eroe.
Ma presto Beowulf si rende conto di aver commesso un grave errore: negli anni del suo regno, la cristianizzazione sostituisce i riti pagani presenti durante la sua giovinezza e a malincuore vede il tempo degli eroi e dei mostri svanire, "siamo noi uomini i mostri adesso Wiglaf", rendendosi conto del male che ha compiuto e di come egli sia ormai ridotto senza uno scopo nella vita. È il perfetto eroe ma non ha mostri da combattere o cause per cui battersi, è un guerriero formidabile ma non può più affrontare nessuno in duello in quanto la maledizione gli impedisce di perdere o anche di morire, costringendolo a convivere con il peso dei suoi peccati, delle sue menzogne. Trovatosi, come Hrothgar prima di lui, rinnegato dalla regina, e incapace di avere figli, la sua unica consolazione è la sua giovane amante Ursula (Alison Lohman), una giovane cortigiana profondamente innamorata di lui, che lo crede un eroe e un uomo coraggioso e perfetto come tutti.
Proprio durante il giorno in cui si sarebbero celebrate le sue imprese, la Coppa del Drago viene ritrovata dal servo dell'ormai vecchio Unferth e di conseguenza Beowulf comincia a temere per la sorte della sua gente. I suoi incubi prendono forma la sera seguente, quando un enorme drago dorato devasta una cittadina vicina, uccidendo la maggior parte della gente e facendo rivivere a molti il periodo ormai lontano in cui Grendel devastava il territorio danese. Il drago rivela di essere figlio di Beowulf e della madre di Grendel e di volere vendetta per essere stato abbandonato dal padre per tanto tempo.
Assieme a Wiglaf, il re ritorna alla grotta della Madre di Grendel per cercare di trovare un compromesso con lei, ma senza successo. Il drago (figlio mezzo sangue nato dal rapporto tra Beowulf e la seducente generatrice di demoni) appare e comincia un inseguimento che termina su una delle torri del castello reale: Beowulf riesce a tagliare il patagio della bestia, la rende incapace di sputare fuoco, ma non riesce a colpirle il cuore.
Finale del film
Decide quindi di sacrificare un braccio per raggiungere l'organo e facendo così lo uccide, precipitando sulle scogliere poste sotto il palazzo. Il drago prende fattezze umane di un ragazzo con la pelle dorata. Beowulf accarezza il suo viso con un velo di tristezza per avere a malincuore ucciso suo figlio. Wiglaf cerca di soccorrere il suo signore, che perisce poco dopo e, a causa della sua morte eroica, ne viene celebrato il funerale vichingo; sfortunatamente, Beowulf non riesce ad avvisare in tempo il prode Wiglaf della verità riguardante la Madre di Grendel, che aveva trovato la sua vendetta per la morte del figlio. In seguito ella appare, seducente e tentatrice, al nuovo Re Wiglaf.
[Il finale resta comunque aperto: Wiglaf inizia sì ad avvicinarsi, ma non vi sono indizi particolari in merito a un nuovo ciclo di unione, anche perché a un certo punto Wiglaf si ferma e inizia a fissare la demoniaca donna con uno sguardo colmo di disgusto.]
Curiosità sul film
Il film è un adattamento cinematografico del poema epico Beowulf.
Dal film è stato tratto un fumetto, Beowulf, scritto e disegnato da Neil Gaiman (sceneggiatore della pellicola) e Roger Avary.
È stato prodotto anche un omonimo videogioco che si basa sulla trama del film.
Anno
2007 (17 anni fa)
Titolo originale
Beowulf
Genere
Animazione, Azione, Epico, Fantastico
Durata
109 minuti (1 ora e 49 minuti)
Data di uscita
lunedì 5 novembre 2007
Poster e locandina
Attori del film La leggenda di Beowulf
Ray Winstone | nel ruolo di Beowulf |
Anthony Hopkins | nel ruolo di Re Hrothgar |
John Malkovich | nel ruolo di Unferth |
Robin Wright | nel ruolo di Regina Wealtheow |
Angelina Jolie | nel ruolo di Madre di Grendel |
Brendan Gleeson | nel ruolo di Wiglaf |
Crispin Glover | nel ruolo di Grendel |
Alison Lohman | nel ruolo di Ursula |
Charlotte Salt | nel ruolo di Estrith |
Costas Mandylor | nel ruolo di Hondshew |
Leslie Zemeckis | nel ruolo di Yrsa |
Chris Coppola | nel ruolo di Olaf |
Sebastian Roché | nel ruolo di Wulfgar |
Doppiatori italiani |
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Francesco Pannofino | nel ruolo di Beowulf |
Dario Penne | nel ruolo di Re Hrothgar |
Roberto Pedicini | nel ruolo di Unferth |
Chiara Colizzi | nel ruolo di Regina Wealtheow |
Emanuela Rossi | nel ruolo di Madre di Grendel |
Roberto Draghetti | nel ruolo di Wiglaf |
Massimo Popolizio | nel ruolo di Grendel |
Domitilla D'Amico | nel ruolo di Ursula |
Oreste Baldini | nel ruolo di Hondshew |
Emanuela D'Amico | nel ruolo di Yrsa |
Giacomo Vitullo | nel ruolo di Olaf |
Biografie correlate al film La leggenda di Beowulf
Sceneggiatura
Neil Gaiman, Roger Avary
Soggetto
Beowulf
Musiche
Alan Silvestri