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Prigionieri dell'oceano

Frasi del film

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Frasi di Prigionieri dell'oceano

Riassunto e trama del film Prigionieri dell'oceano

[da Wikipedia]

Dalle acque gorgoglianti del Nord Atlantico emerge la cima inclinata della ciminiera di un transatlantico americano che sta colando a picco, colpito da un U-Boot, un sommergibile tedesco anch'esso inabissatosi nel combattimento. Sparpagliati e mossi dalle onde galleggiano relitti sparsi: la cassetta del pronto soccorso, pagine di giornali, banconote, carte da gioco, un morto. Su una lancia di salvataggio, sta seduta solitaria un'elegante giornalista impellicciata, Connie Porter, che ha trovato scampo con la sua valigia e la macchina da scrivere; elettrizzata, ha girato un filmato con la sua cinecamera Leica sulla battaglia tra le due navi e già pregusta lo scoop che ne deriverà. È qualcosa che ripugna al primo sopravvissuto salito a bordo: John Kovac (John Hodiak) è un giovane ingegnere addetto alla sala macchine, di simpatie comuniste. Inizia subito uno scontro di caratteri e d'idee, una serie di battibecchi: i due si piacciono e si detestano nello stesso tempo.

Altri naufraghi, civili inglesi e americani, vengono via via salvati e fatti salire: una giovane donna britannica, Miss Higley, il cui figlio è morto, viene salvata da Joe, un cameriere nero; Sergio Rittenhouse, un industriale molto ricco, incallito giocatore di poker; Gus Smith (William Bendix), un marinaio ferito ad una gamba; Stanley Garrett, operatore radio e l'infermiera Alice Mac Kenzie.

Per ultimo sale sulla lancia Willy (Walter Slezak), un nemico tedesco che nega di essere il comandante dell'U-Boot, nonostante i sospetti di John. Sembra parlare solo tedesco, che solamente la giornalista Connie conosce. I naufraghi sono combattuti sul comportamento da adottare nei suoi confronti: gettarlo a mare, come vuole Kovac, oppure offrirgli la salvezza? Sospettare delle sue intenzioni o accettare l'aiuto che lui offre?

Prevale la decisione di tenerlo a bordo. Manca qualcuno in grado di navigare con competenza verso le isole Bermude dove si trova la base americana. Il tedesco dichiara di essere capitano esperto nella navigazione e, pur con il parere contrario di Kovac, prende il comando dell'imbarcazione e la scelta della rotta da seguire.

La vita a bordo della lancia è sempre più difficile: Miss Higley comprende che il suo bambino è morto e, impazzita dal dolore, infine si suicida; al marinaio Gus va in gangrena la gamba ferita e il tedesco, con l'aiuto dell'infermiera, procede all'amputazione; una tempesta sconquassa la barca e distrugge le provviste di cibo e d'acqua. Fra i naufraghi serpeggiano lo stress e le tensioni, acuite dalla disitratazione; ciascuno mette a nudo il proprio carattere, le proprie convinzioni, l'appartenenza sociale, storie e legami della precedente esistenza. Ognuno facendo i conti coi propri limiti: qualità e difetti, coraggio e paura, con la fame e con la sete che li opprimono. Giocano d'azzardo con le pagine del taccuino della giornalista trasformati in carte da gioco, litigano, si scontrano, qualcuno s'innamora.

Spicca il personaggio della giornalista Connie, all'apparenza così sofisticata, ma che con l'aggravarsi della situazione si dimostra schietta, generosa ed umana: presta la sua calda e morbida pelliccia alla madre disperata che la porterà con sé in fondo al mare; si rassegna alla perdita della Leica e della macchina da scrivere; ha parole di conforto per Gus; alla fine, offre il suo prezioso bracciale di diamanti, portafortuna dal quale aveva giurato di non separarsi mai, come esca al fine di catturare un pesce per il gruppo stremato.

L'elemento di contrasto più serio continua ad essere il rapporto col tedesco. Quando si scopre che non è un orologio quello che spesso consulta ma una bussola nascosta ai compagni, che la rotta da lui seguita porta ad una nave nazista, che ha spinto in mare il povero Gus, che comprende e parla perfettamente l'inglese, che beve acqua mentre gli altri ardono di sete, il gruppo esasperato si avventa sul nemico e lo uccide.

La lancia è in vista di una nave tedesca ausiliaria, proprio quella dove Willy voleva condurli; una sicura detenzione in un lager attende i naufraghi. Una scialuppa nemica sta remando per acciuffarli. Ma ecco: improvvisamente sia la scialuppa che la nave avversaria vengono colpite e affondate da una corazzata Alleata. Un marinaio tedesco, terrorizzato e ferito, chiede salvezza ai naufraghi.

I sopravvissuti discutono se tenerlo a bordo o buttarlo a mare mentre aspettano la nave che li recuperi. Il marinaio tedesco minaccia i naufraghi con una pistola, ma viene disarmato da Joe. Il marinaio domanda in tedesco: "Non avete intenzione di uccidermi?", allora Kovac replica: "Non stavi per ucciderci?" meditando: "Che cosa si fa con gente come questa?".

Curiosità sul film

  • Il film è tratto da una storia di John Steinbeck.
  • È ambientato interamente su una scialuppa lanciata in mare da una nave passeggeri che stava affondando dopo un attacco navale, nella Seconda guerra mondiale.
  • Il film è stato girato tutto in studio: un canotto galleggiava in una enorme vasca.
  • Il regista ha voluto che non ci fosse nessuna musica - lo stesso fece, vent'anni più tardi, per Gli uccelli. Di volta in volta sono lo stridore della sirena, il silenzio del mare, i rumori naturali dell'acqua, del vento, della pioggia, lo sciacquio delle onde ad accompagnare le parole che si scambiano i naufraghi. Il cameriere nero suona il flauto e anche Rittenhouse, il tedesco rema e canta.
  • Il regista Alfred Hitchcock non poteva in questo film apparire sulla lancia come un passante o una qualsiasi comparsa. Ebbe un'idea originale: apparire in fotografia su una pagina di giornale sfogliato da uno dei naufraghi. Con l'umorismo pungente che esercitava anche su se stesso ironizza sulla sua obesità: aveva appena fatto una dieta che gli aveva fatto perdere parecchi chili. Prese due sue fotografie prima e dopo la cura e le incluse in un annuncio pubblicitario di un miracoloso e fantomatico prodotto dimagrante "Reduco". Dopo aver visto il film molti spettatori gli scrissero per avere notizie di quel prodotto.

Anno

1944 (80 anni fa)

Titolo originale

Lifeboat

Genere

Guerra, Drammatico

Durata

96 minuti (1 ora e 36 minuti)

Regia

Alfred Hitchcock

Film di Alfred Hitchcock

Data di uscita

martedì 11 gennaio 1944

Poster e locandina

Attori del film Prigionieri dell'oceano

Tallulah Bankhead nel ruolo di Constance 'Connie' Porter
William Bendix nel ruolo di Gus Smith
Walter Slezak nel ruolo di Willy
Mary Anderson nel ruolo di Alice MacKenzie
John Hodiak nel ruolo di John Kovac
Henry Hull nel ruolo di Sergio 'Ritt' Rittenhouse
Heather Angel nel ruolo di signora Higgins
Hume Cronyn nel ruolo di Stanley 'Sparks' Garrett
Canada Lee nel ruolo di George 'Joe' Spencer

Doppiatori italiani

Andreina Pagnani nel ruolo di Constance 'Connie' Porter
Carlo Romano nel ruolo di Gus Smith
Mario Besesti nel ruolo di Willy
Lydia Simoneschi nel ruolo di Alice MacKenzie
Emilio Cigoli nel ruolo di John Kovac
Lauro Gazzolo nel ruolo di Sergio 'Ritt' Rittenhouse
Wanda Tettoni nel ruolo di signora Higgins
Bruno Persa nel ruolo di Stanley 'Sparks' Garrett
Giorgio Capecchi nel ruolo di George 'Joe' Spencer

Biografie correlate al film Prigionieri dell'oceano

Sceneggiatura

Jo Swerling

Soggetto

John Steinbeck

Musiche

Hugo W. Friedhofer

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