Si può fare
Frasi del film
Frasi di Si può fare
Riassunto e trama del film Si può fare
1983, Milano. Nello (Claudio Bisio) è un sindacalista che dopo aver scritto un libro sul mondo del mercato viene attaccato duramente dai "compagni"; viene quindi trasferito alla Cooperativa 180, una delle tante sorte dopo la legge 180 per accogliere i pazienti dimessi dai manicomi. Dopo alcuni attriti iniziali con i pazienti, Nello decide di far capire loro il vero spirito di una cooperativa coinvolgendoli maggiormente.
Ascoltando le idee di tutti, in un'assemblea viene presa la decisione di abbandonare il lavoro assistenziale e di entrare nel mercato diventando posatori di parquet: ogni paziente ricoprirà un ruolo all'interno della cooperativa secondo le proprie caratteristiche. Dopo il primo lavoro, fallito per inesperienza, riescono a ottenere un appalto in un atelier d'alta moda. Il giorno della scadenza della consegna finisce il legno: così Luca (Giovanni Calcagno) e Gigio (Andrea Bosca), vista anche la loro abilità artistica, decidono di usare gli scarti per realizzare un pannello raffigurante una stella e coprire così l'intero pavimento. L'idea, oltre a venire molto apprezzata, si fa strada e la cooperativa ottiene sempre più appalti.
Nello si rende conto che c'è bisogno di ridurre il dosaggio dei farmaci, ma a questo il dott. Del Vecchio si oppone fortemente. A questo punto Nello si affida al dott. Furlan e con i fondi ricevuti dall'Unione europea i soci si trasferiscono in una nuova sede. Quando tutto sembra andare per il meglio avviene una tragedia: nel frattempo, infatti, Gigio si innamora di Caterina (Maria Rosaria Russo), una ragazza per la quale ha lavorato, che poi invita lui e Luca ad una festa in casa sua; quella sera però vengono derisi dagli amici di Caterina, Luca perde il controllo e scatta una piccola rissa. In questura Gigio sente Caterina che, mentre cerca di far ritirare la denuncia, li definisce "poveracci" e lascia intendere di non aver dato molta importanza al bacio che aveva dato a Gigio; a seguito di ciò Gigio si suicida e il fatto viene imputato anche alla riduzione elevata dei farmaci.
Sembra la fine di un sogno: i pazienti vengono riportati nella vecchia sede sotto l'assistenza del dott. Del Vecchio, che però ammette di aver riscontrato dei miglioramenti del loro stato psichico dovuti all'attività lavorativa. La cooperativa ottiene un grosso appalto a Parigi per decorare le fermate della nuova linea metropolitana. Il film si chiude mostrando i numerosi pannelli già pronti e l'arrivo di nuovi soci da altri manicomi.
Inoltre nei titoli di coda viene specificato che a Pordenone c'è davvero una piccola azienda di parquet che ospita persone che sono state nei manicomi e che dice davvero "si può fare" ai lavoratori.
Data di uscita
venerdì 31 ottobre 2008
Poster e locandina
Attori del film Si può fare
Claudio Bisio | nel ruolo di Nello |
Anita Caprioli | nel ruolo di Sara |
Andrea Bosca | nel ruolo di Gigio |
Giovanni Calcagno | nel ruolo di Luca |
Michele De Virgilio | nel ruolo di Nicky |
Carlo Giuseppe Gabardini | nel ruolo di Goffredo |
Andrea Gattinoni | nel ruolo di Robby |
Natascia Macchniz | nel ruolo di Luisa |
Rosa Pianeta | nel ruolo di Enrica |
Daniela Piperno | nel ruolo di Miriam |
Franco Pistoni | nel ruolo di Ossi |
Pietro Ragusa | nel ruolo di Fabio |
Franco Ravera | nel ruolo di Carlo |
Maria Rosaria Russo | nel ruolo di Caterina |
Bebo Storti | nel ruolo di Padella |
Ariella Reggio | nel ruolo di madre di Gigio |
Giulia Steigerwalt | nel ruolo di Chiara |
Tony D'Agostino | nel ruolo di Scorbutico |
Giuseppe Battiston | nel ruolo di Dottor Federico Furlan |
Giorgio Colangeli | nel ruolo di Dottor Del Vecchio |
Biografie correlate al film Si può fare
Soggetto e sceneggiatura
Fabio Bonifacci
Musiche
Pivio e Aldo De Scalzi