State buoni se potete
Frasi del film
Frasi di State buoni se potete
Riassunto e trama del film State buoni se potete
Roma, seconda metà del cinquecento. In una ricca chiesa della Capitale, un piccolo ladruncolo, Cirifischio (Rodolfo Bigotti), ruba la preziosa pisside d'oro ma viene scoperto dal parroco e inseguito dalle guardie. Entra all'interno della bottega del fabbro mastro Iacomo, il quale gli indica una chiesa nelle vicinanze, in cui il piccolo può rifugiarsi chiedendo asilo.
Lì Cirifischio incontra un giovane prete fiorentino, don Filippo Neri (Johnny Dorelli), che in quella chiesa sconsacrata dà vitto e alloggio ai bambini e ai pellegrini in cerca di asilo giunti a Roma. Quando le guardie entrano in chiesa per arrestare il ladruncolo, don Filippo arriva con la pisside in mano e fa credere che lui stesso aveva mandato il bambino a chiedere in prestito l'oggetto, salvandolo dalla morte.
Grato al prete, Cirifischio decide di unirsi a lui nella sua opera di raccolta dei piccoli orfanelli della città. Per sfamare tante bocche don Filippo è costretto a elemosinare qualche tozzo di pane per i suoi bambini. Una sera la sua strada si incrocia con quella del giovane cardinale Duca di Caprarola. Di fronte alle richieste di elemosina del parroco, il ricco prelato risponde ordinando ai suoi sgherri di malmenarlo, suscitando la rabbia di Cirifischio che giura vendetta contro di lui. Il giorno dopo infatti, Cirifischio, insieme agli altri orfanelli di don Filippo, fermano il paggetto per punirlo del suo comportamento: scoprono però che quest'ultimo è in realtà una ragazzina, Leonetta (Eurilla del Bono), che il duca di Caprarola tiene con sé per le sue brame sessuali.
Per garantire alla ragazzina una buona educazione, don Filippo decide di condurla nelle scuole dei gesuiti, dirette da Padre Ignazio di Loyola (Philippe Leroy) . Leonetta, intimorita dai metodi dei gesuiti, chiede a Cirifischio di aiutarla: quest'ultimo, in combutta con mastro Iacomo, cerca di farla evadere, ma viene inseguito da Padre Ignazio e don Filippo, che nel frattempo sistema con un secchio d'acqua benedetta mastro Iacomo, incenerendolo. Cirifischio e Leonetta vengono acciuffati dai gesuiti e condotti di fronte a Padre Ignazio, che decide di lasciarli liberi.
Anni dopo, Cirifischio e Leonetta, ora adulti e fidanzati, decidono di sposarsi e don Filippo prepara per loro un pranzo di fidanzamento nel quale invita alte personalità religiose. Tuttavia Cirifischio incontra di nuovo il Duca di Caprarola, che viene ucciso dal giovane con una coltellata. Il pranzo viene dunque interrotto perché Cirifischio confessa il crimine a Leonetta e si dà alla fuga in quanto ricercato.
Anni dopo, Don Filippo Neri, dopo aver svolto un incarico da parte del Papa, incontra Leonetta, diventata suora, e insieme a lei prega per la redenzione di Cirifischio, diventato un brigante. Intanto Ricciardetto (Raimondo Ricci), attratto dal diavolo, muore improvvisamente. Nella camera funeraria dove giace il piccolo, questi resuscita momentaneamente al parroco chiedendo perdono per essersi fatto tentare dal demonio, addormentandosi poi fra le braccia di Dio.
Qualche tempo dopo, un brigante entra all'interno dell'oratorio e chiede a don Filippo di recarsi ai ruderi della chiesa di Santa Maria per battezzare il figlio di un bandito. Al battesimo è presente anche Cirifischio, che intende incontrare Don Filippo perché è stanco di vivere come un malfattore. Nuovamente il diavolo, ora nei panni di uno scultore, propizia l'incontro di don Filippo con un frate e, durante il tragitto per giungere ai ruderi, don Filippo incontra questo vecchio frate, decidendo di proseguire il cammino con lui, discutendo sulla situazione del tempo. Don Filippo critica infatti le esagerate riforme effettuate dal nuovo Papa, Sisto V, senza sapere che lo stesso frate cercatore è in realtà il pontefice sotto mentite spoglie e, benché criticato, ammira molto gli insegnamenti del vecchio sacerdote fiorentino. Durante il battesimo, don Filippo incontra Cirifischio e felice lo abbraccia ma le guardie del Papa entrano di soppiatto e lo arrestano. Cirifischio è condannato a morte. L'unico modo per salvarlo è dirigersi da Papa Sisto V.
Al cospetto del pontefice, don Filippo riconosce in lui il frate cercatore incontrato qualche giorno prima. Sisto V decide di farlo cardinale, affinché possa diventare suo consigliere spirituale. Don Filippo però non accetta l'incarico e chiede al pontefice la scarcerazione di Cirifischio ma purtroppo per lui però non c'è più nulla da fare e qualche giorno dopo viene impiccato, non prima di avere saputo da don Filippo di essere stato ingannato per tutta la vita dal demonio, sebbene sia riuscito a rivedere per l'ultima volta l'amata Leonetta, ormai divenuta suora.
Tornato al suo oratorio, vecchio e stanco, don Filippo continua a dedicarsi ai suoi piccoli orfanelli, nella gioia di seguire Dio.
Data di uscita
venerdì 1 aprile 1983
Poster e locandina
Attori del film State buoni se potete
Johnny Dorelli | nel ruolo di Filippo Neri |
Philippe Leroy | nel ruolo di Ignazio di Loyola |
Rodolfo Bigotti | nel ruolo di Cirifischio |
Flora Carabella | nel ruolo di venditrice di scope |
Giovanni Crippa | nel ruolo del duca di Caprarola |
Eurilla del Bono | nel ruolo di Leonetta |
Renzo Montagnani | nel ruolo di mastro Iacomo |
Mario Adorf | nel ruolo di papa Sisto V |
Roberto Farris | nel ruolo di Cirifischio da bambino |
Federica Mastroianni | nel ruolo di Leonetta da bambina |
Iris Peynado | nel ruolo di la bella mora |
Raimondo Ricci | nel ruolo di Ricciardetto |
Franco Javarone | nel ruolo del bargello |
Gianni Musy | nel ruolo di Il principe |
Marisa Traversi | nel ruolo di Teresa d'Avila |
Piero Vivarelli | nel ruolo di Carlo Borromeo |
Angelo Branduardi | nel ruolo di Spiridione |
Tiziana Pini | nel ruolo di la prostituta |
Doppiatori italiani |
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Carlo Croccolo | nel ruolo di papa Sisto V |
Biografie correlate al film State buoni se potete
Soggetto e sceneggiatura
Luigi Magni, Bernardino Zapponi