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Dialogo dal film Il bacio della donna ragno

Luis Alberto Molina: Lei è... beh, lei è... in un certo senso, un po'... strana. È una cosa che risalta subito. Non è una donna come tutte le altre. Sembra... chiusa, perduta in se stessa. Sola. In un mondo che si porta profondamente dentro, ma circondato da un altro mondo, di gran lusso. Un sontuoso boudoir, il letto di raso trapuntato, tende di chiffon... Dalla sua finestra puoi vedere la torre Eiffel. Eh... Improvvisamente la cameriera le porta una scatola confezionata come un regalo, omaggio di un ammiratore. Lei è una diva di cabaret di altissimo livello. Apre la scatola: è un bracciale di diamanti. Ma lo rimanda indietro. Gli uomini sono veramente ai suoi piedi. Ne ha conosciuti molti, ma non quello che aspetta da tutta la vita, un vero uomo. La governante le ha preparato il bagno di schiuma. La diva prende un asciugamano, e se lo avvolge intorno ai capelli, come un turbante. Le sue unghie sono tinte in un rosa pesca, si slaccia la camicia di taffetà, e la lascia scivolare lentamente lungo le sue cosce, fino al pavimento di piastrelle. La sua pelle scintilla. La snella caviglia si infila nell'acqua profumata, poi si immergono le sue gambe sensuali, e infine l'intero suo corpo è accarezzato dalla schiuma.

Valentin Arregui: Te l'avevo detto, non voglio descrizioni erotiche.

Molina: Come vuoi, ma lei è una donna incantevole, capisci cosa voglio dire? Voglio dire... la più incantevole donna del mondo...

Valentin: Sì, sicuro!

Molina: Sicuramente! Una figura perfetta! Lineamenti classici, ma con questi grandi occhi verdi.

Valentin: Sono neri.

Molina: Sono io quello che ha visto il film, ma se è questo che vuoi, grandi occhi neri. Dolci occhi, teneri occhi, ma bada bene: vedono tutto, ogni cosa. Non gli puoi nascondere niente. Nonostante sia sempre solitaria, tiene gli uomini a distanza.

Valentin: È probabile che le puzzi il fiato, qualcosa del genere, ah, ah, ah!

Molina: Se vuoi fare lo spiritoso su un film che mi ha affascinato, non c'è motivo di continuare!

Valentin: D'accordo, d'accordo, prosegui.

Molina: Magia! Siamo a Parigi. Truppe. Marciano allineate proprio sotto l'Arc de Triomphe. Sono magnifici soldati. E... le ragazze francesi applaudono vedendoli passare. Poi... ci troviamo in un tipico vicolo parigino senza uscita, di quelli... di quelli... di quelli in salita su per la collina. E ci sono dei Francesi dall'aspetto molto strano. Non quei tipici Francesi con il basco. Eh... scaricano un camion. Siamo in tempo di guerra, naturalmente, e le scatole contengono prelibatezze di contrabbando, come carne in scatola, formaggi squisiti, pesche sciroppate...

Valentin: Non parlarmi di roba da mangiare!

Molina: Non ho nominato né prosciutti né paté.

Valentin: Dico sul serio: niente roba da mangiare e niente donne nude.

Molina: Hai ancora le vertigini?

Valentin: È la schiena.

Molina: Hai di nuovo perso sangue. Guarda la camicia: è tutta bagnata.

Valentin: È solo sudore, ho avuto un altro attacco di febbre.

Molina: Che... ne pensi del mio racconto? Non è fantastico?

Valentin: Fa passare il tempo.

Molina: Vorresti dire che ti piace?

Valentin: Non aiuta nessuna grande causa, però mi sembra tutto a posto.

Molina: Maria benedetta, ma non mi sai dire altro? Devi avere studiato filosofia politica a scuola!

Valentin: Si dice "scienze politiche"; e la risposta è no, ho studiato giornalismo.

Molina: Quindi puoi apprezzare una buona storia.

Valentin: Mi è facile smascherarne il meccanismo.

Molina: So che non è una di quelle cose terribilmente intellettuali alle quali devi essere abituato, è solo... una storia romantica, ma tanto bella... Ora, a un tratto, questo convoglio militare avanza. Meravigliosi soldati tedeschi catturano quei loschi contrabbandieri, sorprendendoli in flagrante. Li arrestano tutti. Però, in disparte, è parcheggiato un camioncino, con due partigiani francesi della Resistenza, che spiano i Tedeschi. Uno, zoppo, e uno mezzo sordo.

Valentin: Aspetta un minuto: i tipi loschi arrestati dai Tedeschi...

Molina: Sì?

Valentin: Perché dici che non sembravano Francesi?

Molina: Non sembravano Francesi. Sembravano... Turchi. Non sono sicuro, ma avevano quei berretti... sai quei berretti che portano, fatti così... Turchi. Come i fez.

Valentin: Quei berretti... erano yarmulkas. Non capisci che questo è uno sporco film antisemitico?

Molina: Oh, andiamo!

Valentin: Aspetta! Dev'essere stato un film tedesco, no?

Molina: Non lo so. È stato anni fa. Senti, io non spiego i miei film: sciupa tutta l'emozione.

Valentin: Dev'essere stato un film di propaganda nazista, fatto tutto durante la guerra...

Molina: Non lo so... quello era solo lo sfondo. Qui comincia la parte più importante, quella che riguarda gli amanti. Divina...

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Breve trama del film

[da Wikipedia]
Due detenuti, Valentin Arregui, rivoluzionario marxista, e Luis Molina, omosessuale condannato a otto anni di reclusione per aver avuto un rapporto con un minore, dividono la stessa cella. Molina è un personaggio eccentrico, dai modi effeminati e teatrali, che ama rivivere le storie d'amore dei film immedesimandosi nelle protagoniste femminili e condividerle con il compagno di cella, insieme ai propri ricordi, pensieri e sogni. Valentin è un personaggio duro e concentrato sui propri ideali rivoluzionari; benché inizialmente...Leggi di più

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