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Dialogo dal film Giallo napoletano

[All'aeroporto di Capodichino, prima della partenza di Lucia per Ginevra]

Lucia: E a te come t'è venuto in testa di venire qua?

Raffaele: Eh, quella è stata una voce di dentro. Io stamattina stavo andando a lavorare da Donna Filumena, quando quella vocella mi ha detto: "Raffaè, ma dove vai? Tu devi andare all'aeroporto, perché lì ci sta Lucia che sta partendo e ti lascia come un fesso!".

Lucia: Lo sai che sei strano oggi? Tieni una faccia che non mi piace per niente

Raffaele: Eh Lucia, quella è la faccia mia, ch'aggia fà...

Lucia [dopo aver ascoltato l'annuncio del suo volo]: Be', ci salutiamo.

Raffaele: Ti posso dire un'altra cosa?

Lucia: Dimmi.

Raffaele: Ecco vedi, sempre quella vocella, stamattina, mi ha fatto nascere il sospetto che in tutta questa storia tu mi hai preso solo per il sedere, per non dire "culo" che davanti a una signora non sta bene. Perché mo tu sei una signora, con tutto quello che hai ereditato. Tanti soldi, pure più di quelli che speravi di ricavare dal ricatto!

Lucia: Ma che stai dicendo?

Raffaele: Io sono sicuro che a Ginevra non ci sta solo l'avvocato che ti aspetta, ma ci sta pure un bel giovane biondo che guarda caso rassomiglia a Walter, e che guarda caso rassomiglia pure alla bionda della serenata.

Lucia: Ma sei pazzo, Raffaè? Walter è morto, e i morti vanno lasciati in pace.

Raffaele: Quando sono morti. Eh, ma quello il cadavere non si è mai trovato. Perché se il cadavere si fosse trovato "vivo", avrebbe dovuto rispondere di molti reati.

Lucia: È per dirmi tutte queste cattiverie che sei venuto fino qua?

Raffaele: No. Per dirti anche che il magnetofono a filo trovato nella casa del nano, e dal quale voi avete ricavato la bobina, io l'ho riportato alla sua legittima proprietaria, la diabolica Suor Angela. La quale, quando all'ospedale incontrò Walter, il figlio dell'uomo che odiava, vi suggerì l'idea del ricatto: a lei la vendetta, a voi i soldi. Un piano geniale, non c'è che dire. Ma ormai tutto ciò non ha più importanza. Navarro ha pagato il suo delitto, i delinquenti si sono ammazzati tra di loro, e tu hai avuto quello che volevi: siamo tutti contenti.

Lucia: È proprio vero che gli artisti vivono di fantasia. [lo bacia]

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Breve trama del film

[da Wikipedia]
Napoli.

Raffaele Capece, afflitto da una zoppia dovuta ad una poliomielite contratta in infanzia, è un professore di mandolino: scapolo, sempre arruffato e continuamente in bolletta a causa dei debiti di suo padre, incallito giocatore di lotto.

Per saldare l'ennesimo debito è chiamato a fare una serenata sotto un balcone.

Da qui in avanti Raffaele viene coinvolto in una scia di delitti che hanno come filo rosso la musica, i ricordi della guerra e un'enorme somma di denaro.

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