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Aforismi La_giuria
Frasi trovate
:
33
Giudice Webster Thayer
: Bartolomeo Vanzetti, avete qualcosa da dire prima che la condanna a morte sia resa esecutiva?
Vanzetti
[alzandosi]
: Sì. Ho da dire che sono innocente. In tutta la mia vita non ho mai rubato, non ho mai ammazzato. Non ho mai versato sangue umano, io. Ho combattuto per eliminare il delitto, primo fra tutti, lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. E se c'è una ragione per la quale sono qui è questa, e nessun'altra. Una frase, una frase signor Katzmann, mi torna sempre alla mente: "Lei, signor Vanzetti, è venuto qui nel paese di Bengodi per arricchire". Una frase che mi dà allegria. Io non ho mai pensato di arricchire. Non è questa la ragione per cui sto soffrendo e pagando. Sto soffrendo e pagando per una colpa che effettivamente ho commesso. Sto soffrendo e pagando perché sono anarchico.... e me sun anarchic! Perché sono italiano... e io sono italiano. Ma sono così convinto di essere nel giusto che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte, e io per due volte potessi rinascere, rivivrei per fare esattamente le stesse cose che ho fatto.
[dopo una breve pausa]
Nicola Sacco... il mio compagno Nicola! Sì, può darsi che a parlare io vada meglio di lui. Ma quante volte, quante volte, guardandolo, pensando a lui, a quest'uomo che voi giudicate ladro e assassino, e che ammazzerete... Quando le sue ossa, signor Thayer, non saranno che polvere, e i vostri nomi, le vostre istituzioni non saranno che il ricordo di un passato – maledetto –, il suo nome, il nome di Nicola Sacco, sarà ancora vivo nel cuore della gente.
[rivolto a Sacco]
Noi dobbiamo ringraziarli. Senza di loro noi saremmo morti come due poveri sfruttati.
[rivolto alla giuria]
Un buon calzolaio, un bravo pescivendolo, e mai in tutta la nostra vita avremmo potuto sperare di fare tanto in favore della tolleranza, della giustizia, della comprensione fra gli uomini. Voi avete dato un senso alla vita di due poveri sfruttati!
Giudice Webster Thayer
: Nicola Sacco, avete qualcosa da dire prima che la condanna a morte sia resa esecutiva?
Sacco
: No!
Giudice Webster Thayer
[batte il martelletto]
: In questo giorno, 9 di aprile dell'anno del Signore 1927, questa corte di giustizia ritiene ordina che voi, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, siate mandati a morte mediante passaggio di corrente elettrica attraverso il vostro corpo. Così stabilisce la legge.
Dal film:
Sacco e Vanzetti
Scheda film e trama
Frasi del film
Frederick Katzmann
: Ma quali testimoni? Una fila di squallidi personaggi usciti dai bassifondi della nostra società! Miserabili straccioni!
[...]
[Caos in aula. Rosa Sacco sviene e la portano fuori dall'aula]
Fred Moore
: L'accusa ha ingiuriato i teste!
Frederick Katzmann
: L'accusa ha dimostrato la presenza dei due imputati nella feroce rapina del 15 aprile a South Brentry! Non ingiurio nessuno se dico che i testimoni italiani sono meno attendibili!
Giudice Webster Thayer
: Signor Katzmann, moderi il suo linguaggio!
Fred Moore
: Moderarlo?! Ma questo è razzismo! Razzismo!
Frederick Katzmann
: Vuol finire sul banco degli accusati, avvocato Moore?
Fred Moore
: Il banco degli accusati è il posto più pulito in quest'aula!
Giudice Webster Thayer
: Avvocato Moore!
Frederick Katzmann
: Certo, fa male al cuore vedere dei poveretti arrivati dai paesi più lontani e miserandi... incivili! Bisogna pur dirlo! Italiani, greci, polacchi, portoricani, cileni... fa pena, certo, pensare ai loro sforzi inumani per mettere radici in una civiltà superiore, per cercare di adeguarsi ai nostri costumi, alla nostra mentalità!
Fred Moore
: Questo è razzismo!
Frederick Katzmann
: Ma signori membri della giuria, quale razzismo peggiore di chi, come la difesa, vuole contrapporre a leali cittadini americani, a testimoni ineccepibili e coscienziosi, una massa di poveri immigrati, gente che non sa nulla dei nostri princìpi nazionali, dei grandi ideali, di democrazia e di giustizia che regolano la nostra libera società? Individui che non parlano neppure la nostra lingua!
Fred Moore
: Razzismo! Razzismo! Sono le stesse idee dei fanatici del Ku Klux Klan! Avvelenano l'America! Ku Klux Klan!
Giudice Webster Thayer
: Un'altra parola, avvocato Moore, e sarò costretto a incriminarla per offesa alla corte! Continui, signor Katzmann.
Frederick Katzmann
: È gente come questa che rappresenta il maggior pericolo per le nostre libere istituzioni. Dobbiamo avere comprensione, certo. Ma non fino al punto di mettere in pericolo...
Fred Moore
: Razzismo! Razzismo! Ku Klux Klan! Ku Klux Klan!
Frederick Katzmann
: L'avvocato californiano, questo ineffabile signor Moore ha nominato il Ku Klux Klan. Ma sa costui quali riti di sangue corrono tra gli immigrati? Sa che tra gli italiani vi sono riti di sangue in cui il sangue del maestro viene materialmente mescolato a quello del discepolo, del nuovo iniziato? Sono barbari! Barbari!
Dal film:
Sacco e Vanzetti
Scheda film e trama
Frasi del film
Adesso parlo io. Abbiamo subito manomissioni da parte della giuria, intercettazioni, un imputato che è stato letteralmente imbavagliato e un giudice dallo scranno emette delibere che sarebbero considerate sbagliate in Honduras. Quindi sono un po' meno interessato alla legge di quando fossi all'inizio del processo.
William Kunstler
Dal film:
Il processo ai Chicago 7
Scheda film e trama
Frasi del film
La possibilità che questo DNA non sia dell'imputato, lo avete sentito il perito, è una su 6 miliardi. Avete sentito, una su 6 miliardi. E, se volete fare questa scommessa, io non voglio essere il vostro procuratore, voglio essere il vostro allibratore!
[alla giuria]
Mark Hunter
Dal film:
Un alibi perfetto
Scheda film e trama
Frasi del film
Un vincitore molto annunciato
[Mahmood]
. Si chiama Maometto, la frasetta in arabo c'è, c'è anche il Ramadan e il narghilè, e il meticciato è assicurato. La canzone importa poco, avete guardato le facce della giuria d'onore?
Maria Giovanna Maglie
Cit. da
Agi.it, 12 febbraio 2019
Frasi di Maria Giovanna Maglie
Oh, salve amici della giuria, mi chiamo Beverly Sutphin. Uh, adoro la sua giacca.
[...]
Tesoro, ciao! Oh, ragazzi, state facendo i compiti?
[appena entrata in aula per il processo a suo carico]
Beverly R. Sutphin
Dal film:
La signora ammazzatutti
Scheda film e trama
Frasi del film
Ispettore Craddock
: Era un caso lampante di piena colpevolezza. Un membro della giuria si è deliberatamente opposto.
Miss Marple
: Molti più di uno, ispettore, glielo assicuro.
Ispettore Craddock
: Eh?
Miss Marple
: Undici, per la precisione.
Agente di polizia Wells
: Quella vecchia ha smontato il mio unico arresto per omicidio.
Dal film:
Assassinio sul palcoscenico
Scheda film e trama
Frasi del film
Buzz McCallister
: Signore e signori della giuria, vorrei chiedere scusa alla mia famiglia per tutto il disagio che le ho procurato.
Kevin McCallister
: Come?!
Buzz McCallister
: Il mio è stato uno scherzo infantile, nonché inopportuno.
Frank
: Infantile o no, è stato maledettamente divertente!
[lui e Fuller ridono]
Buzz McCallister
: E vorrei chiedere scusa anche a mio fratello. Kevin, ti chiedo scusa.
Kate McCallister
: Ah, Buzz, sei stato molto carino.
[applausi da parte di tutta la famiglia]
Kevin, non hai niente da dire?
[Tutti guardano male Kevin]
Buzz McCallister
[sussurrando a Kevin]
: Ti ho fregato, brutto piantagrane!
Kevin McCallister
: Io non chiedo scusa! L'ho fatto perché Buzz mi ha umiliato! E siccome lui la fa sempre franca, l'ho voluto punire! Me ne infischio se il vostro viaggio idiota in Florida sarà un fiasco! Quando mai si va a passare il Natale ai Tropici?! È pazzesco!
Kate McCallister
: Kevin!
Peter McCallister
: Kevin, esci di qui e stanotte dormirai in soffitta!
Fuller
: Sì, con me.
[beve un sorso di soda]
Kevin McCallister
: Sono abituato agli incubi.
Frank
: Vedi di non rovinarmi il viaggio, piccolo intrigante! Tuo padre ci ha speso un bel po' di soldi!
Kevin McCallister
[sarcastico]
: No, cercherò di non rovinarti il divertimento, signor Scroccone!
[se ne va, e i suoi parenti rimangono stupiti]
Buzz McCallister
: Quello ha le pigne nel cervello!
Dal film:
Mamma, ho riperso l'aereo - Mi sono smarrito a New York
Scheda film e trama
Frasi del film
Signori e signore della giuria, devo confessare di essermi pentito da quanto da me compiuto prima di quell'ultimo addio. Ma non mi pento affatto, di quello che avvenne dopo.
Humbert Humbert
Dal film:
Lolita
Scheda film e trama
Frasi del film
Gentilissime signore della giuria, non sono stato neanche il primo.
Humbert
Dal film:
Lolita
Scheda film e trama
Frasi del film
Gentilissime signore della giuria, se la mia felicità avesse potuto parlare, avrebbe scosso l'albergo con un boato assordante. Il mio unico rimpianto è di non aver immediatamente restituito la chiave 342 in portineria, lasciando la città e il Paese, il pianeta in quella notte stessa.
Humbert
Dal film:
Lolita
Scheda film e trama
Frasi del film
Tonya Harding
:
[Rivolta alla giuria]
Perché un punteggio così basso?!
Giurata
: Giudichiamo anche la presentazione.
Tonya
: E allora fottetevi!
Dal film:
Tonya
Scheda film e trama
Frasi del film
Non temo nessun giudice. La giuria fa parte del gioco, ed è divertente che ci siano dei commenti da parte di ogni membro. Credo, però, che certe votazioni siano demotivanti. A volte, c'è bisogno di essere spronati. A me e Tove viene giudicato, spesso, l'atteggiamento e non la performance. Sono felice di partecipare a questo programma ma non voglio che le persone pensino che se non parlo e mi esprimo soltanto con uno sguardo, è perchè sono arrogante.
Antonio Catalani
Cit. da
wondernetmag.com, intervista, 30 settembre 2020
Frasi di Antonio Catalani
Figlio numero 1
: Allora papà: che ne pensi?
Earl McGraw
: Sai figlio numero 1? Quello che penso è così dannatamente macabro che esito a dirlo ad alta voce.
Figlio numero 1
: Provaci comunque, pà.
Earl McGraw
: Allora, qui abbiamo un caso di omicidio veicolare. Il nostro vecchietto ha ammazzato quelle belle bambine. Ha usato una macchina e non un'accetta, ma quelle sono morte ugualmente.
Figlio numero 1
: Ebbene? Che hai intenzione di fare?
Earl McGraw
: Non farò un bel niente, accidenti. Il procuratore dice che non c'è reato. Ognuna di quelle povere ragazze nuotava nell'alcol, fluttuava nell'erba... e il vecchio Hooper, di la, invece, è pulito come un agnellino.
Figlio numero 1
: Ma tu sei sicuro? Tu credi davvero che abbia ucciso quelle ragazze?
Earl McGraw
: Non lo posso dimostrare. Ma visto che pensare non costa niente lo posso pensare e quindi lo penso.
Figlio numero 1
: Si pà, ma... anche lui è ridotto molto male.
Earl McGraw
: Si, si è ridotto male ma, dannazione, quelle belle ragazze sembravano masticate e poi sputate da un fottutissimo gigante.
Figlio numero 1
: Come mai nessuna è sopravvissuta?
Earl McGraw
: Cazzo... 2 tonnellate di metallo, 300 km all'ora, carne, ossa e il vecchio caro Newton... come cazzo facevano a sopravvivere?
Figlio numero 1
: Perché?
Earl McGraw
: Vedi... posso ipotizzare che sia una cosa di sesso, non può essere altro. Impatto a velocità elevata, lamiere contorte, vetri infranti, quattro anime prelevate nello stesso istante: forse solo così quel depravato riesce a sparare la sua roba gelatinosa. Possiamo solo accusare quel bastardo di massacro veicolare di un'autostoppista con quella scatola della morte, vale a dire il vecchio, caro danneggiamento pubblico. Ma... è spuntato un dannato barista che testimonierà che Stuntman Mike non ha bevuto per tutta la serata e che la sua passeggera era stata mollata dal suo ragazzo nientemeno che sotto una dannatissima pioggia. E gli aveva chiesto lei un passaggio. Ora, sulla carta, sembrerà che lui le voleva dare una mano. Insomma, così la vedrà la giuria.
Figlio numero 1
: E allora che fare, pà?
Earl McGraw
: Sai... potrei mettermi da solo a lavorare sul caso, si, nelle ore libere. Cercare le prove, si, dimostrare la teoria, qualunque sia e diventare il tormento di quel lurido figlio di puttana, dovunque va lui, vado anch'io. Oppure potrei impiegare la stessa dannata quantità di tempo ed energia a seguire il circuito Nascar, figliolo. Si, mi piacerebbe parecchio. E sarei molto più felice se scegliessi la seconda. E proprio perché non posso punire quel Frankenstein per quello che ha fatto, ti dico, come il Signore disse a Giovanni, che se dovesse farlo di nuovo, ti posso assicurare che non lo farà qui nel Texas.
Dal film:
Grindhouse - A prova di morte
Scheda film e trama
Frasi del film
La giuria era pronta.
Dopo quarantadue ore di discussioni a seguito di un processo di settantun giorni, che aveva comportato cinquecentotrenta ore di deposizioni rese da una quarantina di testimoni, e dopo una vita intera trascorsa a sedere in silenzio mentre gli avvocati cavillavano, il giudice pontificava e gli spettatori scrutavano come falchi in cerca di segnali rivelatori, i giurati erano pronti. Chiusi a chiave nella saletta riservata, isolati e in totale sicurezza, dieci di loro firmarono orgogliosi il verdetto, mentre gli altri due se ne stavano rabbuiati nei rispettivi angoli, distaccati e scontenti nel loro dissenso. Ci furono abbracci, sorrisi e non poche congratulazioni reciproche perché erano riusciti a sopravvivere a quella piccola guerra e ora potevano rientrare con fierezza nell'arena con una decisione a cui erano arrivati per pura forza di volontà e testarda ricerca del compromesso. La dura prova era finita, il dovere civico adempiuto. Avevano servito al meglio delle loro capacità. Erano pronti.
John Grisham
Cit. da
Ultima sentenza ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
L'imputato era un riccone di nome Pete Duffy, e il suo presunto crimine l'omicidio. Secondo la polizia e gli avvocati dell'accusa, il signor Duffy aveva strangolato la bella moglie nella splendida casa di loro proprietà, attigua all'area della sesta buca di un campo da golf dove quel giorno lui, l'imputato, giocava da solo. Se fosse stato giudicato colpevole, Duffy avrebbe trascorso il resto della propria vita in prigione. Se fosse stato assolto, avrebbe lasciato l'aula del tribunale da uomo libero. A conti fatti, la giuria non lo aveva riconosciuto colpevole. Né innocente.
John Grisham
Cit. da
Theodore Boone. L'accusato ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Per metà il volto di Nicholas Easter era coperto dai telefoni cellulari che riempivano una vetrina. I suoi occhi non guardavano verso la macchina fotografica nascosta ed erano invece rivolti un po' a sinistra, forse su un cliente o forse sul gruppo di ragazzi raccolti davanti al banco dov'erano esposti i più recenti giochi elettronici di produzione asiatica. Scattata a una distanza di quaranta metri da un uomo ostacolato dall'intenso viavai di visitatori e acquirenti, la foto era riuscita lo stesso nitida e mostrava un bel volto giovane dai tratti marcati. Easter aveva ventisette anni, come risultava da informazioni già in loro possesso. Niente occhiali da vista. Niente anello al naso o bizzarro taglio dei capelli. Niente a indicare che appartenesse alla solita schiera di giovani computeromani commessi di negozio a cinque dollari l'ora. Secondo il questionario era lì da quattro mesi. Sosteneva anche di essere uno studente-lavoratore, ma nell'arco di trecento miglia non era stata trovata iscrizione a nessun college. Almeno su questo mentiva, ne erano certi.
John Grisham
Cit. da
La giuria ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Tutte le carte di Rubin erano segnate fin dall'inizio, | il processo fu una farsa, lui non ebbe mai una sola possibilità. | Il giudice fece apparire ogni testimone a favore di Rubin come un ubriacone, | per la gente bianca che osservava egli era un vagabondo rivoluzionario | e per i negri era solo un negro pazzo. | Nessun dubbio sul fatto che fosse stato lui a premere il grilletto. | E sebbene non abbiano ritrovato l'arma del delitto, | il Pubblico Ministero disse che era stato lui a compiere l'omicidio | e la giuria composta esclusivamente da bianchi fu d'accordo.
Bob Dylan
Cit. da
Hurricane
Frasi di Bob Dylan
Una nota signora dello spettacolo convinse tutta la giuria di qualità
[Sanremo 2003]
a darci zero per aprire la strada del podio a un suo amico.
Enrico Ruggeri
Frasi di Enrico Ruggeri
Quando mi trovo nella giuria di un concorso ormai mi trovo davanti solo delle brutte caricature di Frank Gehry.
Gae Aulenti
Frasi di Gae Aulenti
[More è stato giudicato colpevole dalla giuria (la quale, sotto insistenza di Cromwell, non si è ritirata per raggiungere il verdetto). I giudici cominciano a pronunciare la formula di condanna, ma More li interrompe]
More
: Signori! Quando io mi occupavo di legge era buona consuetudine domandare all'imputato prima di pronunciare la sentenza se avesse qualcosa da dire.
Giudice
: Avete qualcosa da dire?
More
: Sì.
[Mentre tutti si seggono, More si alza in piedi]
More
: Visto che la Corte ha deciso di condannarmi ‐ e Dio sa come! ‐ io voglio ora alleggerirmi l'animo per quanto riguarda l'imputazione ed il titolo del re. L'imputazione è stata basata sopra un Atto del Parlamento che è nel modo più assoluto contrario alla Legge di Dio e alla Sua Santa Chiesa, il Supremo Governo della quale nessuna persona temporale potrà per alcuna legge al mondo pretendere mai di assumere. Questo è stato detto dalla bocca del Nostro Salvatore, il Signore Gesù, a San Pietro e ai Vescovi di Roma, mentre era in vita, ed era personalmente presente, qui su questa terra. Ed è pertanto inconcepibile per la legge costringere alcun cristiano a quel giuramento, ed oltre a questo l'immunità della Chiesa è ben garantita sia nella Magna Charta e sia anche nel giuramento di incoronazione.
Cromwell
:
[alzandosi]
Adesso è ancora più chiaro il vostro tradimento!
More
: Al contrario! Io sono un suddito fedele del re, e prego per lui e per tutto il reame. Io non faccio il Male, io non dico il Male, io non penso il Male. E se tutto questo non basta a garantirmi la vita, allora sinceramente io non desidero vivere.
[determinato]
In ogni caso, non è davvero per il titolo che voi volete adesso il mio sangue, ma perché io non mi voglio piegare al matrimonio del re!
Dal film:
Un uomo per tutte le stagioni
Scheda film e trama
Frasi del film
[Accusato di tradimento, More si presenta alla Corte davanti ai Giudici, alla giuria e al pubblico. Egli siede al centro dell'aula, mentre Cromwell inizia il processo leggendo i capi di imputazione]
Cromwell
: "Che voi avete volontariamente e con malizia negato al nostro Sovrano e Signore, re Enrico, il suo indubitabile e sicuro titolo di Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra".
More
: Ma io non gli ho mai negato questo titolo!
Cromwell
: A Westminster Hall, a Lambeth, ed ancora a Richmond, voi vi siete sempre rifiutato di giurare. Non è questo un diniego?
More
: No, questo è silenzio, e per il mio silenzio sono stato punito con la prigione. Perché mi chiamate ancora?
Giudice
: Siete accusato di tradimento, ser Thomas.
Cromwell
: Per il quale la punizione non è la prigione.
More
: La morte. Arriva per noi tutti, miei signori, anche per i re arriva.
Giudice
: La morte del re non è in discussione, ser Thomas.
More
: Né la mia, visto che ancora non sono colpevole.
Norfolk
: La tua vita è nelle tue mani, così come è sempre stata!
More
: È nelle mie mani? E allora la terrò stretta!
[Il pubblico ride]
Cromwell
: E così, ser Thomas, voi insistete col vostro silenzio.
More
: Sicuro.
Cromwell
: Dunque, signori della giuria: ci sono molti generi di silenzio. Pensiamo prima di tutto al silenzio di un morto. Immaginiamo di entrare nella stanza dove egli giace: che cosa sentiamo? Silenzio. E che significato ha per noi questo silenzio? Nessuno: questo è silenzio puro e semplice. Ma pensiamo ad un altro caso: immaginiamo che io estragga un pugnale dalle mie vesti e che faccia per uccidere il prigioniero, e che voi signori, invece di urlarmi di non farlo, manteniate il vostro silenzio. Questo avrebbe un significato: significherebbe l'approvazione di quello che sto per fare, e quindi voi sareste colpevoli quanto me. E perciò il silenzio può, a seconda delle circostanze, parlare. Consideriamo adesso bene le circostanze del silenzio del prigioniero. Il giuramento è stato proposto a tutti i sudditi da un capo all'altro del Paese e tutti hanno ritenuto il titolo di Sua Maestà giusto, ma quando è toccato al prigioniero, lo ha rifiutato. E questo lo chiama "silenzio". E adesso, c'è un uomo in questa Corte, anzi, c'è un uomo in tutta l'Inghilterra, che non sappia quello che pensa ser Thomas More di questo titolo?
[brusio del pubblico]
E come può essere! Perché il suo silenzio significava, anzi, il suo silenzioera non un silenzio, ma il più eloquente dei dinieghi!
[Il mormorio del pubblico sembra approvare quanto affermato da Cromwell, ma More si difende]
More
: Non è vero. Non è vero, messer segretario. La massima è: "Chi tace, acconsente". La supposizione legale è: "Il silenzio dà il consenso". E pertanto se voleste dedurre quello che il mio silenzio significava, dovreste dedurre che io acconsentivo, non che negavo.
[Il pubblico ride]
Cromwell
: È questo forse quello che il mondo ne deduce, e sostenete che voi desiderate che ne deduca questo?
More
: Il mondo può dedurre secondo il suo cervello, questa Corte ha l'obbligo di dedurre secondo la legge.
[Il pubblico ride; lo stesso Norfolk è compiaciuto per la risposta pronta dell'amico]
Dal film:
Un uomo per tutte le stagioni
Scheda film e trama
Frasi del film
Martin Vail
: Il primo giorno alla facoltà di legge il professore disse due cose: 1) d'ora in poi, quando vostra madre vi dice di amarvi, fatevelo mettere per iscritto.
Jack
: E due?
Martin Vail
: 2) Se volete giustizia andate in un bordello, se volete farvi fottere andate in tribunale. Naomi!
Jack
: Be', diciamo però che lei è sicuro che il suo cliente sia colpevole...
Martin Vail
: No, non iniziare nemmeno, guarda. Al nostro sistema giudiziario non gliele frega niente, figurati a me. Ogni imputato, a prescindere da chi è e da cosa ha fatto, ha diritto alla miglior difesa che il suo avvocato possa fornirgli. Punto.
Jack
: Allora, come si mette con la verità?
Martin Vail
: Verità? In che senso? Naomi!
Naomi
: Arrivo!
Jack
: Non so quanti modi ci siano per descriverla.
Martin Vail
: Secondo te ce ne è uno solo? Aiutami.
Naomi
: Sei in ritardo.
Martin Vail
: Sisisi.
Naomi
: Ecco qua.
Martin Vail
: E qual è quello giusto? Ce ne è soltanto uno giusto.
Naomi
: Dai Martin, stai fermo.
Martin Vail
: La mia versione della verità, quella che io creo nella mente delle dodici persone che formano la giuria. E se tu vuoi darle un altro nome, e cioè l'illusione della verità, be', sono affari tuoi.
Naomi
: A posto. Sicura?
Naomi
: Sicura.
Martin Vail
: Jack, ti basta? Vuoi altro materiale?
Jack
: Si certo.
Martin Vail
: Domani pomeriggio?
Jack
: Si.
Martin Vail
: Allora tu chiamerà la mia segretaria. D'accordo. È roba da copertina, vero?
Jack
: Certo.
Martin Vail
: Ah, ecco. Ci vediamo.
Dal film:
Schegge di paura
Scheda film e trama
Frasi del film
Le sedie incatenanti stavolta erano quattro. I Dissennatori vi spinsero i prigionieri: c'era un uomo grosso che fissò Crouch con occhi vacui, un uomo più magro e nervoso i cui occhi si spostavano rapidi fra il pubblico, una donna con una folta, scura chioma lucente e le palpebre semichiuse, seduta sulla sedia con le catene come una regina su un trono, e un ragazzo sui vent'anni, che sembrava nientemeno che pietrificato.
[...]
Crouch si alzò e guardò i quattro con un'espressione di odio allo stato puro. "Siete stati condotti di fronte al Tribunale della Legge Magica
[...]
perché siate giudicati per un crimine atroce..." "Padre" disse il ragazzo dai capelli color paglia "Padre, ti prego..." "...del quale raramente abbiamo udito il pari in questa corte." Crouch alzò la voce, sovrastando quella del figlio "
[...]
Siete accusati di aver catturato un Auror ‐ Frank Paciock ‐ e di averlo sottoposto alla Maledizione Cruciatus, convinti che conoscesse l'attuale dimora del vostro signore, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato..." "Padre, non è vero!" strillò il ragazzo in catene. "Non è vero, lo giuro, padre, non rimandarmi dai Dissennatori..."
[...]
"Avete progettato progettato di restaurare il dominio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, e di tornare alla vita di violenza che probabilmente avete condotto quando era potente. Io ora chiedo alla giuria..." "Madre!"
[...]
"Madre, fermalo, madre, non ho fatto niente, non sono stato io!" "Io ora chiedo alla giuria" gridò Crouch "di alzare la mano se è convinta, come me, che questi crimini meritino una condanna a vita ad Azkaban!" Tutti insieme, maghi e streghe dell'ala destra della segreta, alzarono la mano. La folla disposta lungo le pareti scoppiò in un applauso
[...]
, i volti pervasi di selvaggio trionfo. Il ragazzo prese ad urlare. "No! Madre, no! Non ho fatto niente, non ho fatto niente, non sapevo! Non lasciare che mi mandi laggiù, non lasciarglielo fare!" I Dissennatori rientrarono scivolando. I tre compagni del ragazzo si alzarono in silenzio; la donna dalle palpebre pesanti guardò Crouch e gridò: "Il Signore Oscuro risorgerà, Crouch! Gettaci pure ad Azkaban, noi aspetteremo! Risorgerà e verrà a cercarci, e ricompenserà noi più di ogni altro suo seguace! Solo noi siamo fedeli! Solo noi abbiamo cercato di trovarlo!"
[...]
"Portateli via!" ruggì
[Crouch]
ai Dissennatori, sputando saliva. "Portateli via, e che possano marcire laggiù!"
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il calice di fuoco
Frasi di J.K. Rowling
Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Una sua simile l'aveva preceduta? Ah sì, certo che sì! E in verità non ci sarebbe stata forse nessuna Lolita se un'estate, in un principato sul mare, io non avessi amato una certa iniziale fanciulla. Oh, quando? Tanti anni prima della nascita di Lolita quanti erano quelli che avevo io quell'estate.
Potete sempre contare su un assassino per una prosa ornata. Signori della giuria, il reperto numero uno è ciò che invidiarono i serafini, i male informati, ingenui serafini dalle nobili ali. Guardate questo intrico di spine.
Vladimir Nabokov
Cit. da
Lolita
‐ Incipit
Frasi di Vladimir Nabokov
Questa è bella. O.J. Simpson è di nuovo in tribunale. Lo sapevate? È sotto processo in Florida per un attacco di rabbia. È stato colto da un attacco di rabbia stradale. A quanto pare, è andata così: ha cercato di pugnalare qualcuno con la sua auto. O.J. è entrato in aula, ha visto il giudice, la giuria, si è rivolto al suo avvocato e gli ha chiesto ok, chi ho ucciso stavolta?'.
David Letterman
Frasi di David Letterman
Vedi Rohr, tu potresti anche avere ragione, ma fondamentalmente me ne sbatto e me ne sono sempre sbattuto.
Rankin Fitch
Dal film:
La giuria
Scheda film e trama
Frasi del film
Obiezione, Vostro Onore: questo processo è una parodia, è la parodia di un'impostura, di una beffa, di un'impostura di due parodie di una beffa! È un processo illegale: si rende conto che non c'è un solo invertito nella giuria?
Fielding
Dal film:
Il dittatore dello stato libero di Bananas
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla barca di Sam Bowden durante una tempesta]
Max Cady
[puntando una pistola alla tempia di Sam Bowden]
: L'accusa chiama a deporre Samuel G. Bowden! Giura di dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità! Dica "lo giuro".
Sam Bowden
: Bisogna governare la barca, ci avviciniamo alle rapide...!
Max Cady
: Ma tu hai giurato?!?
Danielle Bowden
: Lo faccio io, papà!
Max Cady
: Seduta Danielle! Non prendere alla leggera i tuoi doveri! Tu sei la giuria!
Sam Bowden
: D'accordo! Giuro di dire la verità. Cos'è che vuoi sapere?
Max Cady
: Esisteva una relazione sulle attività sessuali della vittima in relazione alla mia difesa?!...Ti ho domandato se esisteva una relazione sulle attività sessuali della vittima in relazione alla mia difesa!
Sam Bowden
: Sì.
[Cady gli dà un pugno, e Leigh e Danielle gridano]
Max Cady
: Spiacente, Vostro Onore, l'accordo alla domanda è mal formulato! L'investigatore preparò una relazione sulle precedenti attività sessuali della presunta vittima, vero?! Ora posso fare domande deduttive, Vostro Onore, il testimone è reticente! Sarebbe così gentile di esporre alla corte la sostanza di quel rapporto?!
Sam Bowden
: Sono passati 14 anni, non posso ricordarmi quello che...
[Cady lo colpisce di nuovo]
Leigh Bowden
[gridando con rabbia]
: MA COME FA A RISPONDERTI SE LO PICCHI COSI'?!?
Max Cady
: Sta commettendo spergiuro, Vostro Onore! Lui sa molto bene qual era la sostanza, è vero o no?!?!
Sam Bowden
: Diceva che si trattava di una donna di facili costumi, che aveva avuto tre diversi amanti in un solo mese...
Max Cady
: Almeno tre! Almeno tre! E lei ha mostrato questo rapporto al procuratore?!?
Sam Bowden
: No. No.
Max Cady
: No! Io... io lo scoprii solo dopo aver fatto istanza di autodifesa! Dopo aver scontato sei
anni! E il rapporto era là, agli occhi della causa! Ma allora nel 77 lei lo occultò, avvocato! Allora, vuol dire alla giuria perché lo ha fatto?!?...VUOL DIRE ALLA CORTE PERCHÈ LO HA FATTO?!?!
Sam Bowden
: ...Perché sapevo che lui l'aveva brutalmente stuprata e percossa!
Max Cady
: PARLA CON ME! IO STO QUA, NON MI VEDI?!?
[gli dà un pugno]
Sam Bowden
: Il fatto che fosse di facili costumi non ti autorizzava a stuprarla! Ti vantasti con me di aver evitato due volte un'accusa di stupro aggravato, era in pericolo di...!
Max Cady
: TU ERI IL MIO AVVOCATO! ERI IL MIO AVVOCATO! QUEL RAPPORTO MI AVREBBE RISPARMIATO 14 ANNI DI GALERA!
Sam Bowden
: Sì, forse hai ragione...
Max Cady
: TU SEI UNO STRONZO PRESUNTUOSO!
Dal film:
Cape Fear - Il promontorio della paura
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi è il giurato medio, Re Salomone?! No! È un uomo normale, con un mutuo, che vuole solo tornare a casa per sbracarsi sul divano e farsi rimbecillire dalla TV! E quest'uomo se ne sbatte altamente, ci si pulisce il culo, con la verità, la giustizia e il suo senso morale!
Rankin Fitch
Dal film:
La giuria
Scheda film e trama
Frasi del film
Per fare strada non è sbagliato fare contenti tutti, ma in tribunale non è così semplice, c'è sempre qualcuno che perde. E io non perdo.
Rankin Fitch
Dal film:
La giuria
Scheda film e trama
Frasi del film
I processi sono troppo importanti... per lasciarli in mano alle giurie.
Rankin Fitch
Dal film:
La giuria
Scheda film e trama
Frasi del film
Il coltivatore di marijuana medicinale e attivista Steve McWilliams si è suicidato lo scorso giugno, anziché affrontare sei mesi in prigione senza marijuana per alleviare il suo dolore cronico. Se mai vi troverete in una situazione simile, non uccidetevi in privato. Usate la vostra morte per colpire il tiranno. Dichiaratevi innocenti; dopodiché suicidatevi nell'aula di tribunale, con la giuria e i giornalisti a osservare, dopo aver sfidato il giudice gridando "Io sono un coltivatore di marijuana medicinale. State per trasformare questi 12 onesti cittadini nei vostri malvagi strumenti, ma io li salverò da voi. Possa la mia morte restare sulla vostra coscienza finché vivrete".
Richard Stallman
Frasi di Richard Stallman
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