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Aforismi Rosso
Frasi trovate
:
1.073
Tanto tempo fa i colori entrarono in una lite furibonda. Ognuno di loro si proclamava il migliore, il più importante, il più utile, il preferito.
Il Verde prese subito la parola e disse con orgoglio:
«
Guardatevi intorno! La natura intera parla di me: colline, foreste, montagne... senza il mio tocco non esisterebbe vita. Io sono il colore dell'erba, degli alberi e delle praterie infinite. Rappresento la vita stessa, la primavera e la speranza.
»
Il Blu lo interruppe con decisione:
«
Tu guardi solo la terra, troppo preso da ciò che ti circonda. Alza lo sguardo! Nel cielo sconfinato e nei mari profondi mi troverai. Io sono il colore dell'infinito che abbraccia l'universo. L'acqua è la base della vita, il cielo dona pace e serenità. Senza di me, non potreste esistere.
»
Il Giallo intervenne con allegria:
«
Siete troppo seri! Il mondo ha bisogno di luce e gioia. Io sono il colore che porta il sorriso: i campi di grano, i girasoli, le stelle e il sole stesso brillano del mio splendore. Io rappresento energia, calore e felicità.
»
Timidamente parlò l'Arancione:
«
Io do vita e salute: sono il colore delle carote, delle zucche, delle arance, e dove appaio porto vitamine e benessere. Non sono sempre presente, ma quando coloro il cielo all'alba o al tramonto, la mia bellezza è tale che nessuno pensa a voi altri...
»
Il
Rosso
, impetuoso e sicuro di sé, lo interruppe bruscamente:
«
State ancora discutendo? Non vi rendete conto che io rappresento la vita stessa? Io sono il colore del sangue, che scorre nelle vene. Sono il colore del pericolo, del coraggio, dei martiri e degli eroi. Mi vestono i papaveri e i gelsomini, e ovunque io sia divento il centro dell'attenzione: sono passione e amore!
»
Mentre il
Rosso
alzava la voce, avanzò con calma solenne il Viola:
«
Io non ho bisogno di difendermi. La mia presenza impone rispetto. Rappresento la regalità e l'autorità: re, principi e uomini di chiesa indossano il mio colore. Io sono il simbolo del sacro, del mistero e della dignità.
»
Infine parlò l'Indaco, con voce pacata ma ferma:
«
Io sono il colore del silenzio e della riflessione. Rappresento il crepuscolo e le acque profonde. Voi tutti avete bisogno di me per trovare equilibrio, per pregare, per invocare la pace.
»
E così i colori continuarono a litigare, ciascuno convinto della propria superiorità. Le voci si fecero sempre più forti, finché un lampo squarciò il cielo e un tuono fragoroso, seguito da una pioggia violenta, li fece tremare di paura. Atterriti, si strinsero l'uno all'altro per cercare conforto.
Fu allora che la Pioggia parlò con voce decisa:
«
Sciocchi colori! Perché litigate su chi sia il più grande? Non sapete che ognuno di voi è stato creato con uno scopo unico e speciale? Unitevi! Tenetevi per mano e seguite me.
»
I colori fecero pace e si presero per mano. La Pioggia continuò:
«
D'ora in poi, ogni volta che cadrò dal cielo, vi distenderete insieme in un grande arco di luce. Così ricorderete agli uomini che la diversità è una ricchezza da custodire. Uniti, potete creare qualcosa di meraviglioso e portare pace tra gli esseri umani.
»
Morale
Ognuno di noi è unico e importante. Cercare di dimostrare di essere superiori porta solo conflitti e divisioni. È soltanto attraverso la comprensione e la cooperazione che possiamo vivere in armonia.
Da:
La vera storia dell'arcobaleno
Per prima cosa, l'Ucraina si è proclamata territorio denuclearizzato, e il Kazakhstan sta per fare lo stesso. Quindi le armi nucleari schierate in queste due repubbliche saranno trasferite in Russia. A parte ciò, vogliamo creare una struttura speciale, un comitato di controllo delle armi nucleari, per garantire che le atomiche non vengano usate da estremisti di destra o di sinistra o da terroristi, perché attualmente questo è il g
rosso
pericolo. Vogliamo che, oltre al governo centrale, la Russia controlli le armi nucleari e sia responsabile di quelle schierate sul suo territorio. Vogliamo essere responsabili di fronte alla comunità internazionale, quindi dobbiamo tenere anche noi un dito sul bottone.
Boris Yeltsin
Frasi di Boris Eltsin
Torna amore
|
vela delicata e libera
|
che occupi
|
il pensiero della mia terra
|
sto morendo sulla grandiosità di un fiume
|
che è
rosso
di desiderio
|
e vorrebbe
|
travolgere il tuo amore
Alda Merini
Titolo della poesia:
Torna amore
Frasi di Alda Merini
Quando smetterò di correre so già che vivrò un momento difficile. Anche perché lo faccio da 30 anni. Niente può eguagliare l'essere in pista, partecipare ad una gara, essere al vertice dello sport e guadagnare una pole position. Le emozioni che provo mi mancheranno. So che avrò un g
rosso
buco, quindi sto cercando di concentrarmi e trovare cose che possano essere altrettanto gratificanti.
Lewis Hamilton
Cit. da
Repubblica.it, 23 gennaio 2023
Frasi di Lewis Hamilton
[«Sappiamo quanto sia speciale guidare una Ferrari, ma c'è stato un momento in cui hai pensato "Oh mio Dio, lo sto facendo davvero"? ...»]
Il mio primo test a Fiorano, sappiamo quanto sia speciale quella pista per la Ferrari e, credo, per qualsiasi pilota di Formula 1. Quando mi sono visto con la tuta rossa e sono saltato nella macchina rossa... ho visto mio padre che era lì con me quel giorno molto emozionato. Poi si è asciugato una lacrima quando stavo per uscire dal box, è un ricordo che non dimenticherò mai. E poi, sì, la prima Monza
[...]
, vedere così tanto
rosso
e sentire che tutti cantavano e urlavano il tuo nome. È qualcosa che mi rimarrà impresso per sempre, qualcosa che un giorno potrò raccontare ai miei nipoti.
Carlos Sainz
Cit. da
motorsport.com, intervista, 29 agosto 2024
Frasi di Carlos Sainz
Sono molto orgoglioso. Soprattutto venire in una squadra come la Ferrari, indossare il
Rosso
ogni fine settimana, non lo do per scontato, perché so quanto è difficile e quanto ha significato, quanto mi è costato arrivare qui, quanto ho dovuto sacrificare e lottare per questo.
Carlos Sainz
Cit. da
motorsport.com, 12 agosto 2023
Frasi di Carlos Sainz
[Dopo aver indagato con il collega Sam Stanley sulla morte di Teresa Banks, Chet Desmond si reca al parcheggio delle roulotte dove viveva la donna per indagare su qualcosa inerente al progetto Rosa Blu]
Carl Rodd
:
[Accompagnando Desmond]
Quella vicino al furgone
rosso
è del vicesceriffo Cliff. Anche il furgone è suo.
Chester "Chet" Desmond
[Ultime parole]
: Ah. E la roulotte di Teresa Banks invece è là in fondo?
Carl Rodd
: Sì, sul piazzale.
Margaret
:
[Passando vicino a loro]
Carl, come mai è finita l'acqua calda?
Carl Rodd
:
[A Desmond]
Lei permette? Be', mi trova in roulotte.
[Si allontana con la vecchietta]
Margaret
: L'acqua calda, Carl!
Carl Rodd
: Ora ti do un po' di Valium, Margaret.
Dal film:
Fuoco cammina con me
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi piace il motto "il mondo è come sei". Credo che valga anche per i film: sono come sei. Ecco perché ogni proiezione è diversa, sebbene le inquadrature rimangano sempre le stesse.
[...]
La differenza talvolta è impercettibile, ma c'è. Dipende dal pubblico. C'è un filo
rosso
che lega in modo circolare il pubblico al film e viceversa. Ciascuno guarda, riflette, prova emozioni e riesce a trovare una propria interpretazione dei fatti. Probabilmente diversa da quella che ha attratto me. Quindi non puoi sapere che effetto avrà sulle persone. Ma se pensassi al possibile effetto, o all'eventualità che potrebbe offendere qualcuno o provocare questo o quell'altro, allora dovresti smettere di fare cinema. Fai semplicemente ciò da cui ti senti attratto, senza sapere mai che cosa accadrà.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Le idee sono simili a pesci. Se vuoi prendere un pesce piccolo, puoi restare nell'acqua bassa. Se invece vuoi prendere il pesce g
rosso
, devi scendere in acque profonde. Laggiù i pesci sono più forti, più puri. Sono enormi e astratti. Davvero stupendi.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Quando ti affacci alla finestra ogni mattina, non ti accorgi di come il paesaggio cambi, non noti gli alberi crescere, o i colori mutare attraverso le stagioni, noti l'insieme, noti il verde l'estate e il
rosso
l'autunno, le foglie che cadono e i nuovi germogli. Così quando ti svegli accanto a qualcuno ogni mattina, non vivi le rughe e i capelli bianchi come una sorpresa improvvisa, ma come i cambiamenti naturali di quel paesaggio che tanto ami e che per te avrà sempre l'aspetto che aveva il primo giorno.
Federica Bosco
Cit. da
Il nostro momento imperfetto
Frasi di Federica Bosco
Lydia
: Non sei tenuto a dirlo.
Parry
: Non dico mai quello che sono tenuto a dire.
Lydia
: No, dicevo: non sei mica tenuto a dirmi cose carine. È un po' all'antica in vista di quello che stiamo per fare.
Parry
: E cos'è che stiamo per fare?
Lydia
: Tu mi accompagni a casa.
Parry
: Mmm.
Lydia
: Credo che tu mi trovi un po' attraente.
Parry
: Si.
Lydia
: E... magari vorrai salire a prendere un caffè.
Parry
: Io non prendo caffè.
Lydia
: E forse berremmo qualcosa, parleremo, arriveremo a conoscerci... un po' meglio. Ci metteremo comodi e poi tu... passerai la notte da me e domattina ti sveglierai e sarai distaccato e non vorrai nemmeno restare per la colazione. Forse soltanto per un caffè.
Parry
: Io non prendo mai il caffè.
Lydia
: E poi ci scambieremo i numeri di telefono e tu te ne andrai... e non telefonerai più. Io andrò al lavoro e mi sentirò molto bene per la prima ora e poi, lentamente, comincerò a sentirmi diventare una cacca. Io mica lo so perché mi espongo a tutto questo. È stato un piacere conoscerti... 'notte.
Parry
: 'notte. Hei, scusami ! Aspetta, sen... aspetta ! Scusa, senti, aspetta, dove, scusa. Ti prego aspetta aspetta.
Lydia
: No guarda, io non mi sento molto bene.
Parry
: E lo credo ! Ci siamo conosciuti, amati e lasciati ed è successo tutto nel giro di 30 secondi... e non ho avuto neanche il primo bacio! Che poi è la parte migliore.
Lydia
: Senti. È stata una bellissima cosa anche per me.
Parry
: Altrettanto.
Lydia
: È stata una cosa meravigliosa.
Parry
: Ma secondo me sarebbe ora che tu stessi zitta. Sta zitta. Ti prego.
Lydia
: Si.
Parry
: Io non voglio venire a casa tua. Non ne ho mai avuto intenzione.
Lydia
: Oh, lo sapevo. Non mi desideri.
Parry
: No, io ti desidero... il mio desiderio è così grande che sembra la Florida. Ma non voglio una cosa di una notte. Io ho una confessione da farti.
Lydia
: Ah, sei sposato?
Parry
: No.
Lydia
: Sei divorziato?
Parry
: No.
Lydia
: Hai... hai una malattia?
Parry
: No! Ti prego: basta. Io mi sono innamorato di te.
Lydia
: Oh!
Parry
: Ssshhhh! E non solo da questa sera. Io ti conosco da un sacco di tempo. Io so che esci da lavoro tutti i giorni a mezzogiorno e che entri in agitazione per uscire dalla porta girevole ma poi ti spingono dentro e 3 secondi dopo scappi fuori. E poi io ti seguo quando vai a pranzo e so che per te è una buona giornata se compri un giornaletto rosa da quel giornalaio. E so cosa ordini, e so che ogni mercoledì vai dal parrucchiere e che... che ti compri uno di quegli spaccagengive prima di andare al lavoro. E so che odi il tuo lavoro e che non hai molti amici. E che a volte ti senti un po' scombinata e non ti senti euforica come tutti gli altri perché... ti senti sola e... e io ti amo.
Io ti amo e secondo me tu sei la più bella invenzione dopo il profiterole. E credo che mi verranno le convulsioni se non potessi avere quel primo bacio. E non sarò mai e poi mai distaccato e tornerò da te domattina e ti telefonerò se me lo permetterai.
Ma continuo a non bere caffè.
Lydia
: Tu sei vero.
Parry
: Si.
Lydia
: Proprio vero.
[Bacio]
Lydia
: Eh... ho sbagliato porta. Puoi telefonarmi.
[Lei rientra a casa]
Parry
: Non mi ha dato il suo numero... ehehehe!
Cavaliere
Rosso
:
[Appare]
Parry
: No, ti prego. Questo lasciamelo. Devi lasciarmelo...
[Urlo]
.
Dal film:
La leggenda del re pescatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Prima di partire, avevo letto il mio oroscopo. Diceva che avrei attraversato l'acqua e incontrato il personaggio più g
rosso
della mia vita.
Dwan
Dal film:
King Kong (1976)
Scheda film e trama
Frasi del film
Sceriffo Dollard
: Nessuno di voi, brava gente, dev'essere coinvolto. Io voglio soltanto le drag queen! Non proteggete questi degenerati! So che si nascondono qui! Questi storti arrivano qui da noi, questi uomini vestiti da donna!
Bobby Ray
: Uomini vestiti da donna?
Sceriffo Dollard
: Vi corrompono con il loro modo di vivere, cambiano il normale corso delle cose di sempre! E io non credo che sia questo che volete! Chi si è messo questa scarpa si faccia subito avanti!
[Una figura completamente vestita di
rosso
si avvicina allo sceriffo]
Carol Ann
: Ho l'impressione che la scarpa sia mia.
Sceriffo Dollard
: Lei non è quella!
Virgil
: No che non è quella!
Caarol Ann
: Non t'immischiare, Virgil. Io sono una drag queen.
Sceriffo Dollard
: So che ci sono le drag queen in questo paese! E non me ne vado finché non vengono fuori!
Clara
: Posso avere la mia scarpa per favore?
Sceriffo Dollard
: Lei è una drag queen?
Clara
: Nessuna ragazza è così bella.
Billy Bud
: Vuoi toccare il mio boa?
Loretta
: Quella è la mia scarpa. 44 pianta larga. Amore mio!
Bobbie Lee
: Sono un ragazzo vestito da donna!
Beatrice
: Dammi un bacio, fustacchione!
Jimmy Joe
[indica i rotli di grasso sul petto]
: Io sono una drag queen qui sopra.
Loretta
: Di cos'hai paura? Che ti mettono il merletto nelle mutande?
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi Chi
: Se veramente ami qualcuno, tu potresti nascondergli un g
rosso
segreto, verdad?
Bobby Ray
: No.
Chi Chi
: No?
Bobby Ray
: Io penso proprio che se tu... ami qualcuno con tutto il tuo cuore allora... non potresti nascondergli un segreto.
Chi Chi
: Nemmeno se si trattasse di un affarino insignificante?
Bobby Ray
: No.
Chi Chi
: No?
Bobby Ray
: Non importa se è grande o piccolo.
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Nella misura in cui il fascismo dipende da una fonte filosofica, non è a Nietzsche, ma a Hegel che si ricollega
[13]
. Ci si rifaccia all'articolo che Mussolini stesso ha consacrato nell'Enciclopedia Italiana al movimento da lui fondato
[14]
: il lessico e, più ancora del lessico, lo spirito sono hegeliani, non nietzscheani; anche se Mussolini vi impiega due volte l'espressione «Volontà di potenza», non è a caso che questa volontà sia solo un attributo dell'idea che unifica la moltitudine...
L'agitatore
rosso
ha subito l'influenza di Nietzsche: il dittatore assoluto se n'è tenuto a distanza. Il regime stesso si è espresso sul problema. In un articolo su «Fascismo» del luglio 1933, Cimmino nega ogni filiazione ideologica fra Nietzsche e Mussolini. Solo la volontà di potenza costituirebbe un legame fra le loro dottrine. Ma la volontà di potenza di Mussolini «non è egoismo», essa è predicata a tutti gli italiani dei quali il duce «vuole fare dei superuomini»
[sic.]
. Perché, afferma l'autore, «qualora fossimo tutti superuomini saremmo soltanto tutti uomini. Che poi Nietzsche piaccia a Mussolini è naturale: vi è nel Nietzsche qualcosa che è stata sempre di tutti gli uomini di azione e volontà». La differenza profonda tra Nietzsche e Mussolini è «nel fatto che la potenza come volontà, la forza, l'azione sono fatti dell'istinto, direi quasi della natura fisica, e la possono avere le persone fra loro più opposte, servendosene per i più diversi scopi; mentre l'ideologia è fattore spirituale, ed è sempre una per tutti quelli che l'accettano». È inutile insistere sull'idealismo scoperto di questo testo che ha il merito dell'onesta, se lo si paragona con i testi tedeschi. È più importante notare come il duce venga assolto da una possibile accusa di egoismo nietzscheano. Le sfere dirigenti del fascismo sembrano essere rimaste all'interpretazione stirneriana di Nietzsche formulata intorno al 1908 dallo stesso Mussolini.
Georges Bataille
Cit. da
La congiura sacra
Frasi di Georges Bataille
Camminavo lungo la strada con due amici, quando il sole tramontò. Il cielo si tinse all'improvviso di
rosso
sangue. Mi fermai. Mi appoggiai, stanco morto a un recinto. Sul fiordo nero azzurro e sulla città, c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo, infinito, pervadeva la Natura.
Edvard Munch
Frasi di Edvard Munch
Buffalo Bill
: Sentiamo, cosa ha in mente di fare?
William Halsey
: Toro Seduto ha detto che è qui per volontà del Grande Spirito e che per suo volere è il capo. Il suo cuore è
rosso
e dolce e ogni creatura che gli passa accanto cerca di leccarlo. Gli orsi rubano il miele, le foglie lambiscono il cielo. Se il Grande Spirito ha scelto qualcuno come capo della sua terra, costui è Toro Seduto.
Buffalo Bill
: Halsey, dì...dì a Toro Seduto che Buffalo Bill ha detto: "Le sue foglie possono voltarsi in qualsiasi direzione, purché egli sappia da quale parte soffia il vento."
[sussurra ai suoi uomini]
Mi pare di avergli risposto con le stesse cazzate che ha detto lui. A voi vi ho impressionato?
Dal film:
Buffalo Bill e gli indiani
Scheda film e trama
Frasi del film
La differenza fra un uomo bianco e un indiano in tutte le situazioni è che l'indiano è
rosso
e l'indiano è
rosso
per un'ottima ragione... per poterlo distinguere da noi!
Buffalo Bill
Dal film:
Buffalo Bill e gli indiani
Scheda film e trama
Frasi del film
Jake
: Gli uomini in gamba non esistono.
Arthur
: Non esistono uomini in gamba?
Jake
: Cos'è un uomo in gamba?
Arthur
: Io non lo so.
Jake
: È un uomo che ha dei vantaggi. Perché quello canta meglio di me? Ha qualcosa qui
[in gola]
. E perché canta forte, ha un microfono: ecco i suoi vantaggi.
Arthur
: Vantaggi?
Jake
: Un'arma, un coltello, uno sfollagente, un rasoio, qualcosa che gli altri non hanno. Sì, qualcosa che lo favorisce in tutto: due braccia molto forti, dei gradi sulla manica, un distintivo all'occhiello, un g
rosso
sasso nelle mani, un conto corrente in banca. Sono vantaggi, amico: senza vantaggi, non c'è l'uomo in gamba.
Dal film:
La signora di Shanghai
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack Buchan
: Qui sento puzza di sindrome da immagine deficienza.
Segretario alla Difesa
: Ma che diavolo dice? "Sindrome da immagine deficienza"?
Jack Buchan
: Se mi consente, signore, quando mi sono occupato della sua campagna elettorale, sapevo che sarebbe stato eletto come tutti gli altri presidenti grazie all'immagine. Ora, con tutto il rispetto, signore, gli americani votano più per il fumo che per l'arrosto, salvo poi, a cose fatte, trovarsi tra i denti grasso e nervetti.
Segretario alla Difesa
: Non vedo cosa centri l'immagine con...
Jack Buchan
: Mi lasci finire, Warren? Signor presidente, qui abbiamo a che fare con qualcosa di ben più g
rosso
della sporca realtà. Vede, la mia agenzia rappresenta clienti che vanno dai coltivatori di mele al governo dello Zimbabwe. E le dico che decine di loro comincerebbero a caccarsi sotto, anche se quel figlio di puttana tentasse semplicemente di metterci nel sacco.
Presidente degli Stati Uniti
: Nessuno ci metterà nel sacco, Jack!
Jack Buchan
: Perfetto! Ora, l'anno prossimo ci sono le elezioni, e se questo concetto non ve lo ficcate in testa, il nostro presidente rischia di finire a costruire case per i poveri come Jimmy Carter.
Presidente degli Stati Uniti
: Non so neanche come aggiustare il rubinetto...
Dal film:
La seconda guerra civile americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Qualunque cosa intendano fare i politici del nord è un problema loro, ma qui le cose sono diverse. Il confine non è più affare di Washington o dei vari signor Farley padroni del mondo. No! Il nostro parere sui confini vale quanto di quello di un pezzo g
rosso
di Washington. "Los Angeles"? Vedete, non è più semplicemente territorio americano. Cioè, basta solo riflettere sul suo nome! LOS ANGELES! Suona forse come un nome inglese?! E perché San Francisco, Las Vegas? No! Questi sono i nomi dati a questi luoghi dai nostri avi prima che gli yankee glieli strappassero e li appropriassero a farci il proprio comodo.
Christina Fernandez
Dal film:
La seconda guerra civile americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho un pensiero originale nella testa, nella mia testa calva. Forse, se fossi più felice, non mi cadrebbero i capelli. La vita è breve, devo viverla al meglio. Oggi è il primo giorno del resto della mia vita. Eh! Sono un cliché ambulante. Devo assolutamente andare da un dottore e farmi vedere questa gamba. C'è qualcosa che non va, un bozzo. Ha chiamato di nuovo il dentista. Sarei dovuto andarci tempo fa. Se la smettessi di rimandare le cose, sarei più felice. Non faccio che starmene seduto sul mio g
rosso
culo. Se non avessi un culone così, sarei più felice. Non dovrei indossare sempre queste camicie fuori dai pantaloni... come se la cosa ingannasse qualcuno. Culone! Dovrei riprendere a fare jogging, otto chilometri al giorno, ma farlo veramente questa volta, o darmi alle scalate in roccia. Devo rivoluzionare la mia vita. Cosa devo fare? Devo innamorarmi. Devo trovarmi una ragazza. Devo leggere di più, migliorarmi. E se imparassi il russo o qualcos'altro, o se mi dessi a uno strumento? Potrei parlare cinese. Sarei lo sceneggiatore che parla il cinese e suona l'oboe. Sarebbe una figata. Dovrei tagliarmi i capelli cortissimi. Smettila di tentare di ingannare me stesso e gli altri nel credere che ho una testa piena di capelli. Non è patetico? Sii vero, sicuro di te. Non è questo che attira le donne? Gli uomini non devono essere belli. Ma questo non è vero, soprattutto oggi. Gli uomini sono sotto pressione quasi quanto le donne oggi. Perché devo sentirmi obbligato a scusarmi per la mia esistenza? Forse è la chimica del mio cervello. Forse è questo che non va in me: chimica sballata. Tutti i miei problemi e la mia ansia possono essere ridotti a uno squilibrio chimico o a qualche sinapsi che fa cilecca. Per quello avrò bisogno di un aiuto, però resterò comunque brutto. Questo nulla potrà cambiarlo.
Charlie Kaufman
Dal film:
Il ladro di orchidee
Scheda film e trama
Frasi del film
Matthew
: E questo che sarebbe?
Chef francese
: Sono cervelles en matelote.
Matthew
: Ah, ci credo. Ma io voglio sapere che mangerei se mangiassi?
Chef francese
: È cervello di vitello al vino
rosso
.
Matthew
: Vino
rosso
e che altro?
Henri
: Mais, c'est impossible! È impossibile! È un segreto, monsieur Bennell.
Matthew
: Non può avere segreti per il Ministero della Sanità.
Henri
: Allora, un buon Borgogna nuovo, brodo ristretto, del timo, prezzemolo, solo un rametto e capperi e... e uno spicchio d'aglio e una foglia d'alloro.
Matthew
: E basta?
Henri
: Mais oui.
Matthew
[prende con una pinza un ingrediente della salsa]
: Questo cos'è?
Henri
: Un cappero.
Matthew
: No.
Henri
: Lei pretende di dire a noi cosa c'è in questa salsa?!
Matthew
: È sterco di topo.
Chef francese
: Cos'è?!
Matthew
: È sterco di topo!
Henri
: È un cappero!
Matthew
: È sterco di topo!
Henri
: È un cappero!
Matthew
: Se è un cappero... lo mangi!
Dal film:
Terrore dallo spazio profondo
Scheda film e trama
Frasi del film
La maglia del Bologna è diventata piano piano sempre più nostra: è diventata un simbolo. Con il suo
rosso
che è il colore dell'amore, della passione, del sangue inteso come vita, dell'energia. Con il blu che è il colore del cielo, del mare, dell'infinito, della purezza, oserei dire il colore dell'immortalità.
Luca Carboni
Frasi di Luca Carboni
Giuliana
: Valerio. Valerio, andiamo, vieni.
Valerio
[vicino a un tubo di scarico rumoroso]
: Perché fa sempre così?
Giuliana
: Non lo so.
[si dirigono verso una fabbrica]
Attento.
Valerio
[indicando la ciminiera della fabbrica]
: Perché quel fumo è giallo?
Giuliana
: Perché c'è il veleno.
Valerio
: Ma allora se un uccellino passa lì in mezzo muore.
Giuliana
: Ma ormai gli uccellini lo sanno e non ci passano più. Andiamo.
[Finale del film]
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Aiutami! Aiutami, ti prego! Io ho paura di non farcela! Ho paura!
Corrado
: Non fare così, calmati. Perché hai paura? Di che cosa?
Giuliana
: Delle strade, delle fabbriche, dei colori, della gente, di tutto!
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Chissà se c'è nel mondo un posto dove si va a stare meglio. Forse no.
Corrado
: È probabile che tu abbia ragione. Uno gira e rigira e poi finisce per ritrovarsi com'era. È quello che succede a me. Io non mi sento diverso da sei anni fa. Ma non so se questo mi spinge a partire o a restare.
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Tu non mi ami, vero?
Corrado
: Perché me lo domandi?
Giuliana
: Non so neanch'io perché. Non mi basta mai. Perché devo avere sempre bisogno degli altri? Io devo essere cretina. È per questo che non me la so cavare. Sai cosa vorrei? Tutte le persone che mi hanno voluto bene, averle qui attorno a me come un muro.
Corrado
: Giuliana, mi vuoi dire che cos'è accaduto?
Giuliana
: Niente, pensa un po'. Niente.
[si accascia]
Io non sono guarita, non guarirò mai. Mai. Mai...
Corrado
: Tu pensi troppo alla tua malattia. Invece è una malattia come un'altra. Ce l'abbiamo un po' tutti, sai. Più o meno siamo tutti da curare.
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
[parlando del figlio]
: Lui sta bene, lui non ha bisogno di me. Sono io che ho bisogno di lui.
Corrado
: Ma che cos'hai?
Giuliana
: Mi fanno male i capelli, gli occhi, la gola, la bocca!
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Se dovessi partire io mi porterei via tutto. Tutto quello che vedo, quello che ho sottomano ogni giorno. Anche i portacenere.
Corrado
: Ma allora tanto vale restare dove si è, altrimenti finisci per rimpiangere ogni cosa, la strada dove abiti, la tua città.
Giuliana
: Delle volte si legge sugli annunci del giornale "Causa partenza, vendesi". Come se fosse una scusa per abbandonare tutto quello che si è o anche soltanto una parte. Ma perché? Non dovrebbe essere così. Ma come fai a prevedere quello che servirà? Poi le cose che lasci, la gente... le ritroverai al tuo ritorno? E se li ritrovi saranno uguali?
Corrado
: Può darsi che non ritorni più.
Giuliana
: Se io dovessi partire per non tornare più porterei via anche te. Sì perché ormai fai parte di me, cioè di quello che ho attorno.
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Mi sembra di avere gli occhi bangnati. Ma cosa vogliono che faccia con i miei occhi? Cosa devo guardare?
Corrado
: Tu dici "cosa devo guardare?" io dico "come devo vivere?" è la stessa cosa.
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Signorina
: Io per me dico che certe cose mi piace farle, non parlarne.
[...]
Milly
: In mancanza d'altro mi piace anche parlarne.
Linda
: Perché tu sei una porcona!
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Linda
: Perché non ti sei portata Augusto?
Milly
: L'ho piantato.
Linda
: Da quando?
Milly
: Io non posso andare a letto con uno che guadagna meno di me!
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Ma tu sei di sinistra o di destra?
Corrado
: Come mai mi domandi una cosa del genere? Ti occupi di politica?
Giuliana
: No, per carità! Così...
Corrado
: Mah, è come domandare in che cosa credi. Sono parole grosse, Giuliana. Che richiederebbero risposte precise. In fondo non si sa bene in che cosa si crede. Si crede nell'umanità, in un certo senso. Un po' meno nella giustizia. Un po' di più nel progresso. Si crede nel socialismo, forse. Quello che importa è di agire nel modo che si ritiene giusto. Giusto per sé e per gli altri.
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Ho conosciuto una ragazza.
Corrado
: Dove?
Giuliana
: Là.
Corrado
: Vuoi dire in clinica?
Giuliana
: Stava molto male. È che voleva avere tutto.
Corrado
: Tutto che cosa?
Giuliana
: Il dottore le diceva: "Lei deve imparare ad amare. Amare una persona o una cosa. Suo marito, suo figlio, un lavoro o anche... anche un cane. Ma non marito, figlio, lavoro, cane, alberi, fiume..."
Corrado
: Ti ha mai detto che cosa sentiva?
Giuliana
: Le mancava il pavimento. L'impressione di sciovolare su un piano inclinato, andare giù... essere sempre lì lì per affogare. E non ha niente.
Corrado
: Neanche suo marito?
Giuliana
: No, neanche suo marito. E poi il marito non c'era. Era via.
Corrado
: Neanche suo figlio?
Giuliana
: Lui sì. Ma... quella ragazza non aveva figli. Quando è uscita dalla clinica era a un punto che si domandava: "Ma io chi sono?" Se l'è dovuto far spiegare. Da me. Adesso è guarita.
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è qualcosa di terribile nella realtà, e io non so cos'è. Nessuno me lo dice. E neanche tu mi hai aiutata, Corrado.
Giuliana
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
È inutile che ti preoccupi per me. Sono mesi che tutti non fanno altro. Vado dai medici e mi parlano di me! E invece, è quando resto sola che sto male! Io, io non ne posso più! Io ho fatto di tutto per reinserirmi nella realtà, come dicono in clinica. Si direbbe che ci sono riuscita. Sono riuscita perfino a essere una moglie infedele.
Giuliana
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Non sta mai fermo. Mai. Mai, mai. Io non riusco a guardare a lungo il mare. Se no tutto quello che succede a terra non m'interessa più.
Giuliana
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Mai correre dietro agli affari. Io sto fermo, sono loro che girano.
Max
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Ragazzi, non vorrei sbagliare, ma.... mi sembra proprio che... Ho voglia di fare l'amore!
[dopo aver mangiato le uova di quaglia]
Giuliana
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Delle volte non mi sembra di avere alcun diritto di trovarmi dove sono. Sarà per questo che ho sempre voglia di andar via.
Corrado Zeller
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
[Foley colpisce Snoopy con un g
rosso
libro in biblioteca e un poliziotto accorre sentendo rumori di rissa]
Poliziotto
: Che succede qui dentro?
Snoopy
: Niente, è che leggendo questo libro è nata tra di noi una discussione su una teoria ...
Poliziotto
: Andatevene!
Dal film:
Out of Sight
Scheda film e trama
Frasi del film
Giornalista
: Maestro Contini, il suo nuovo film si chiama Italia, g
rosso
titolo.
Guido Contini
: E' il più corto dei miei titoli fino ad oggi.
Giornalista
: Ma tutt'altro che modesto.
Guido Contini
: Ma i film non sono modesti. Costano troppo, impegnano troppo, coinvolgono troppe persone perciò... dovrebbero avere grandi titoli.
Dal film:
Nine
Scheda film e trama
Frasi del film
Liliane La Fleur
: Calmati, dirigere un film è un mestiere sopravalutato, lo sappiamo tutti. Devi solo dire: sì e no. Che altro devi fare? Niente! Maestro, questo lo vuole
rosso
? Sì. Verde? No. Più comparse? Sì. Più rossetto? No. Sì, no sì, no, sì, no. Questo è dirigere.
Guido Contini
: Proprio così. Questo è dirigere. E non sembra fare la ben che minima differenza alla fine quale sia la risposta.
Dal film:
Nine
Scheda film e trama
Frasi del film
Venezia 1596
L'intolleranza verso gli ebrei, nel sedicesimo secolo, era manifesta anche a Venezia, la città-stato più potente e democratica d'Europa.
Per legge gli Ebrei erano costretti a vivere all'interno della vecchia fonderia della città, detta anche "Ghetto".
Dopo il tramonto il cancello veniva chiuso e guardato a vista dai Cristiani.
Durante il giorno chi voleva uscire dal ghetto era costretto a indossare un cappello
rosso
che lo segnava come Ebreo.
Gli ebrei non avevano il diritto di possedere proprietà, così praticavano l'usura, il prestito di soldi con forti interessi. Questo andava contro i principi dei Cristiani.
I Veneziani illuminati erano disposti a chiudere un occhio al riguardo, ma per I fanatici religiosi che odiavano gli Ebrei, la cosa aveva assunto un altro peso.
Dal film:
Il mercante di Venezia
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore fisico mi piace, te ne sarai accorto. Ma il motivo per cui mi piace non sta nel brivido con cui ci inebria e ci consegna all'oblio.
Sta nella compagnia che ci regala e con la quale ci rincuora, nel conforto che proviamo a possedere un corpo da cui si è attratti: unire il nostro corpo a quel corpo, sentircelo dentro ed addosso.
Alcuni sostengono che l'amore fisico non è che un mezzo per procreare, continuare la specie, ma si sbagliano di g
rosso
... No, l'amore fisico è assai più d'un mezzo per continuare la specie.
È un mezzo per parlare, comunicare, farsi compagnia.
È un discorso fatto con la pelle anziché con le parole.
E, finché dura, niente strappa alla solitudine quanto la sua materialità.
Niente riempie e arricchisce quanto la sua tangibilità.
Però è anche la più potente droga che esista, la più grossa fabbrica di illusioni e di equivoci che la natura ci abbia fornito.
La droga, appunto, dell'oblio.
L'illusione che l'oblio duri per sempre.
L'equivoco di venir amati con l'anima di chi ci ama esclusivamente col corpo, di chi per egoismo o paura rifiuta le assolutezze dell'amore, preferisce il falso succedaneo dell'amicizia.
Il tuo caso.
In che modo me ne sono accorta? Caro, eccettuata la notte in cui mi spiegasti che l'universo finirà per autodistruggersi perché l'entropia è uguale alla costante di Boltzmann moltiplicata per il logaritmo naturale delle probabilità di distribuzione, con le parole ci siamo detti poco io e te. Col corpo, invece, ci siamo detti molto, ed io non ho perso una sillaba di quel che dicevi.
Il nostro non è che un contatto epidermico, dicevi, un esercizio di sesso, un'appagante ginnastica, un dialogo fra sordomuti. Non mi basta, dicevi, preferisco l'amicizia.
Peccato che tu non abbia udito neanche una sillaba di ciò che dicevo io.
L'amicizia non può rimpiazzare l'amore, dicevo.
L'amicizia è un ripiego effimero, artificioso, e spesso una menzogna.
Non aspettarti mai dall'amicizia i miracoli che l'amore produce: gli amici non possono sostituire l'amore.
Non possono strappare alla solitudine, riempire il vuoto, offrire quel tipo di compagnia.
Hanno la propria vita, gli amici, i propri amori. Sono un'entità indipendente, estranea, una presenza transitoria e soprattutto priva di obblighi.
Riescono ad essere amici dei tuoi nemici, gli amici.
Vanno e vengono quando gli pare o gli serve, e si dimenticano facilmente di te: non te ne sei accorto?
Oh, andando promettono montagne. Magari in buona fede.
Conta-su-di-me, rivolgiti-a-me, chiama-me. Però, se li chiami, nella maggior parte dei casi non li trovi.
Se li trovi, hanno qualche impegno inderogabile e non vengono.
Se vengono, al posto delle montagne ti portano una manciata di ghiaia: gli avanzi, le briciole di se stessi.
E tu fai la medesima cosa con loro.
No, a me non basta l'amicizia.
Io ho bisogno di amore.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
Aver irrobustito le spalle mi ha permesso di prendere altri rischi. A 26 anni, contro il parere di tutti, ho lasciato il mondo della moda. E ho deciso di fare l'attrice. Non avendo fatto scuole né accademie, mi sono messa a studiare per conto mio, con l'aiuto di maestri come Stefania De Santis. Poi la grande occasione: un ruolo in "Grande g
rosso
e Verdone". Il primo giorno sul set ero agitatissima. Come faccio? E Carlo: tranquilla, ti aiuto io. Per fare questo lavoro devi essere molto critica verso te stessa e trovare persone che sappiano criticarti.
Eva Riccobono
Frasi di Eva Riccobono
L'autunno è arrivato e ha già incominciato a preparare il letargo del mondo. Le mosche e tutte le altre bestiole hanno già ricevuto il colpo di grazia. Sugli alberi e sulla terra la vita guizzante combatte, frusciando e strisciando senza posa, l'ultima battaglia: non vuol perire. Tutti gli esseri dell'aria e della terra si agitano ancora una volta: si tratta di vita o di morte. Ancora una volta sporgono la testa gialla dai licheni, ancora una volta muovono le gambe, tastano l'aria con le lunghe antenne e crollano poi improvvisamente rovesciandosi col ventre in su. Ogni pianta ha preso un suo volto particolare sotto il soffio diafano e sottile dei primi freddi. Gli steli si rizzano pallidi verso il sole e le foglie cadute raschiano il terreno con il rumore sommesso di filugelli che si spostano. È tempo d'autunno, il carnevale della caducità. Il
rosso
delle rose s'infiamma e sopra il colore sanguigno si spande una luce stranamente smorta.
Knut Hamsun
Cit. da
Fame
Frasi di Knut Hamsun
Non abbiamo prestato servizio nel Corpo dei Marines per andare a combattere Vladimir Putin perché non credeva nei diritti dei transgender
[...]
Questo è quello che secondo il Dipartimento di Stato americano è un g
rosso
problema con la Russia.
J. D. Vance
Cit. da
Podcast War Room di Steve Bannon, 19 febbraio 2022
Frasi di J. D. Vance
Da qualche parte, dietro la baracca di Bill, una radio accesa dopo il lavoro aveva cominciato a cantare di fato e di follia, e lei era lì, con la sua bellezza distrutta, le mani strette e le vene in rilievo, da adulta, e le braccia bianche con la pelle d'oca, e le orecchie appena concave, e le ascelle non rasate, era lì (la mia Lolita!), irrimediabilmente logora a diciassette anni, con quel bambino che già sognava, dentro di lei, di diventare un pezzo g
rosso
e di andare in pensione intorno al 2020 – e la guardai, la guardai, e seppi con chiarezza, come so di dover morire, che l'amavo più di qualunque cosa avessi mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avessi sperato in un altro mondo. Di lei restava soltanto il fievole odor di viole, l'eco di foglia morta della ninfetta sulla quale mi ero rotolato un tempo, con grida così forti; un'eco sull'orlo di un precipizio fulvo, con un bosco lontano sotto il cielo bianco, e foglie marrone che soffocano il ruscello, e un solo ultimo grillo fra le erbacce secche... ma grazie a Dio io non veneravo soltanto quell'eco. Ciò che solevo vezzeggiare fra i tralci intricati del mio cuore, mon grand péché radieux, si era ridotto alla propria essenza; il vizio sterile ed egoista, quello lo cancellai e lo maledissi. Potete anche schernirmi e minacciare di far sgombrare l'aula, ma finché non sarò imbavagliato e mezzo strangolato urlerò la mia povera verità. Insisto perché il mondo sappia quanto amavo la mia Lolita, quella Lolita, pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro, ma sempre con gli occhi grigi, sempre con le sopracciglia fuligginose, sempre castano e mandorla, sempre Carmencita, sempre mia; Changeons de vie, ma Carmen, allons vivre quelque part où nous ne serons jamais séparés; Ohio? Le plaghe desolate del Massachusetts? Non importa, anche se quei suoi occhi si fossero sbiaditi come quelli di un pesce miope, e i suoi capezzoli si fossero gonfiati e screpolati, e il suo adorabile, giovane delta vellutato e soave si fosse corrotto e lacerato... anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del tuo caro viso esangue, al solo suono della tua giovane voce rauca, Lolita mia.
Vladimir Nabokov
Cit. da
Lolita
Frasi di Vladimir Nabokov
Ieri mattina, all'improvviso, mia moglie è scoppiata a piangere in cucina. Erano le dieci in punto. Lo so perché l'orologio canoro da parete, che teniamo affisso giusto di fianco alla cappa ad aspirazione forzata, aveva appena segnato il tempo riproducendo il canto masterizzato del picchio
rosso
maggiore. Un verso inconfondibile, pressoché identico a una risata prolungata.
Antonio Scurati
Cit. da
Il padre infedele ‐ Incipit
Frasi di Antonio Scurati
Mi piace dirigere in gonna, ho diversi abiti da sera, mi piace il
rosso
. Non dobbiamo imitare gli uomini quando dirigiamo. L'omologazione non porta a nulla di creativo. Noi donne abbiamo una visione diversa.
Beatrice Venezi
Frasi di Beatrice Venezi
Che confusione il sabato
È quasi peggio di quello che dicono, con te però
C'è un non so che di magico
C'è un non so che, c'è un non so che bellissimo
Dimmi quando arrivi così ti tengo il posto
Prendo già da bere, i tuoi gusti li conosco
Entra che ho lasciato il tuo nome all'ingresso
Tanto in giro da sola non resto
Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Lo sanno tutti che, il tempo vola via
Neanche te ne accorgi, che giorno siamo oggi
Soffriamo tutti un po' di mal di mare e nostalgia
È tutto un fuggi e mordi, un metti e dopo togli
Vedo nei tuoi occhi quello sguardo che conosco
E sul collo hai l'impronta del mio rossetto
rosso
Te l'avevo detto che dovevi fare presto
Perché in giro da sola non resto
Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
No, no, no, no, non senti un brivido
Non pensarci, no, solo vivilo
Fino a che si può, fino all'ultimo
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Angela Brambati
Cit. da
Ma non tutta la vita
Frasi di Angela Brambati
[Lo zio e Maria dicono di portare la cena al cane, in realtà è per Johnny]
Dante
: Il vino
rosso
? La maionese?
Zio avvocato
: Va matto per la maionese. È un mastino palemmitano. Caramelle, croccanti, liquirizia, cuantrò... In buona sostanza è onnivoro. Eh... Il poveraccio cane malato iè!
Dal film:
Johnny Stecchino
Scheda film e trama
Frasi del film
Un'automobile era passata con il
rosso
a tutta velocità e io ero riuscito a frenare appena in tempo per non farmi travolgere. Non avevo la minima idea di come ci fossi riuscito, l'impatto sembrava inevitabile. E invece non era successo nulla. Ma ciò che mi aveva davvero stupito era quanto fossi felice di essere ancora vivo. Quanto fossi grato di esserci, ancora, e di non essere un cadavere sull'asfalto. Per le persone che stanno bene è scontato; per chi è depresso, non lo è.
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
La guerra del 1941-45 fu, nel suo barbaro orrore, la prova suprema dei sistemi e delle civiltà che reggono i popoli. Non si mente dinanzi alla morte! E allorché, nell'inverno 1941-42 e fino all'inverno successivo, quando cominciò la vittoriosa controffensiva dell'esercito
rosso
, i moscoviti non ebbero che da salire la collina dei passeri per ascoltare il rombo del cannone tedesco, quando i leningradesi, per recarsi al lavoro, dovettero sfidare il fuoco delle mitragliatrici nemiche che colpivano gli operai ai loro torni e i fornai alle impastatrici dove confezionavano un pane immangiabile, quando Stalingrado per suprema difesa dovette gittare nelle trincee scavate nella neve financo i suoi vecchi e le sue donne, allora sulle labbra dei combattenti esangui «Russia» e «Stalin» ebbero lo stesso suono e lo stesso significato, e fu chiaro come l'uomo e il sistema avessero ricevuto il collaudo della storia.
Pietro Nenni
Cit. da
Discorso alla Camera dei Deputati per la morte di Iosif Stalin, 1953
Frasi di Pietro Nenni
Hanno voluto contarsi, hanno perduto. Questa è la sorte dei comitati civici e dei fascisti. Questa è la sorte della Chiesa. Questa è politicamente la sorte della Diccì. La vittoria dei NO è un g
rosso
fatto storico che si iscrive positivamente nella nostra vita nazionale da un secolo in qua. È una vittoria non soltanto della legge sul divorzio ma dello spirito laico su quello confessionale con conseguenze che andranno lontano nel tempo. Il risultato è per noi motivo di grande soddisfazione. Deve diventare per tutti un motivo di rimeditazione.
Pietro Nenni
Cit. da
13 maggio 1974
Frasi di Pietro Nenni
La mia vita scorre sempre uguale. Leggo, mangio, dormo e penso. Tu però non devi pensare a tutto ciò che pensi e specialmente non devi farti illusioni. Non perché io non sia arcisicuro di rivederti e di farti conoscere i miei bambini
[...]
, ma perché sono anche arcisicuro che sarò condannato e chissà a quanti anni. Tu devi capire che in ciò non c'entra niente per nulla né la mia rettitudine, né la mia coscienza, né la mia innocenza o colpevolezza. È un fatto che si chiama politica, appunto perché tutte queste bellissime cose non c'entrano per nulla. Tu sai come si fa coi bambini che fanno la pipì nel letto, è vero? Si minaccia di bruciarli con la stoppa accesa in cima al forcone. Ebbene: immagina che in italia ci sia un bambino molto g
rosso
che minaccia continuamente di fare la pipì nel letto di questa grande genitrice di biade e di eroi; io e qualche altro siamo la stoppa (o il cencio) accesa che si mostra per minacciare l'impertinente e impedirgli di insudiciare le candide lenzuola. Poiché le cose sono così, non bisogna né allarmarsi, né illudersi; bisogna solo attendere con grande pazienza e sopportazione.
[alla mamma, 25 aprile 1927]
Antonio Gramsci
Cit. da
Lettere dal carcere
Frasi di Antonio Gramsci
[Ultimo intervento pubblico del 15 settembre 1984 al Teatro antico di Taormina]
Voi sapete che io ho la nomina (non di senatore, per carità) che sono un orso, ho un carattere spinoso, che sfuggo... sono sfuggente. Non è vero. Se io non fossi stato sfuggente, se non fossi stato un orso, se non fossi stato uno che si mette da parte, non avrei potuto scrivere cinquantacinque commedie. Insisto col dire: il Teatro, se lo si vuol fare seriamente, è altruistico non egoistico; l'altruismo ritorna, l'egoismo ti manda all'altro mondo. Questo l'ho fatto perché così è la mia vita, così come sono nato, così come mi hanno insegnato i maestri di un tempo. Perché sono venuto qui stasera? Eh beh, certo me ne sarei stato a casa, come ho fatto sempre, a scribacchiare qualche ultimo pensiero, qualche ultima follia. Ma ho detto: no. Io ci devo andare perché è la festa dell'arte, è la festa degli attori, e finalmente li voglio guardare in faccia, tutti quanti. Voglio, voglio vedere anch'io il teatro dalla platea, voglio anch'io vedere il teatro che cammina, voglio vedere il teatro che non si arrende, che va avanti con i giovani, con gli anziani, con i vecchi come me, che va avanti. Ecco perché sono tra voi stasera. Per vedere questa serata di festa. Questo teatro lo conosco; ci sono venuto tanti anni fa, ma non è oggi come allora. Oggi questo teatro deve diventare il trono dell'arte. L'abbiamo inaugurato noi, con le nostre forze, con i nostri sacrifici, perché fare teatro sul serio significa sacrificare una vita. Sono cresciuti i figli ed io non me ne sono accorto. Meno male che mio figlio è cresciuto bene. Questo è il dono più g
rosso
, più importante che ho avuto dalla natura. Senza mio figlio, forse, io me ne sarei andato all'altro mondo tanti anni fa. Io devo a lui il resto della mia vita. Lui ha contraccambiato in pieno. Scusate se faccio questo discorso e parlo di mio figlio. Non ne ho mai parlato. Si è presentato da sé, è venuto dalla gavetta, dal niente, sotto il gelo delle mie abitudini teatrali. Quando sono in palcoscenico a provare, quando ero in palcoscenico a recitare, è stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo. Così si fa il Teatro. Così ho fatto!
Eduardo De Filippo
Frasi di Eduardo De Filippo
Agvacèda sòra un sofà
|
e sprufundéda
|
int'na nòvla d'pinsìr
|
a vèd una maciulina ròssa
|
che la zuga
|
cun i vidàr dla finestra.
|
L'è un pèttròss
|
cun du òcc nigàr e spiligrì
|
che im gvèrda cun suspèt
|
e che pè che i voja
|
scòrar cun mè.
|
El pusèbil pruvè invigia
|
par un pèttròss?
|
Lò l'è lèbar,
|
lò e vola
|
e un cnòs brisa
|
la cativèria de mònd.
|
E me
|
néca se sol par un mumènt,
|
a l'ò invigiè.
|
|
[Accovacciata sopra un sofà/ e sprofondata/in una nuvola di pensieri/
|
vedo una macchiolina rossa/ che gioca/con i vetri della finestra./ È un
|
petti
rosso
/con due occhi neri e allegri/che mi guardano con sospetto/e
|
che pare vogliano/parlare con me./È possibile provare invidia/per un
|
petti
rosso
?/ Lui è libero/ lui vola/ e non conosce affatto/ la cattiveria del mondo. E io/anche se solo per un momento/l'ho invidiato.]
Maria Teresa Rossi
Titolo della poesia:
Un pettross - Il petti
rosso
- "
Papà, oggi alla partita non mi sono divertito affatto
".
- "
Se questo vuol dire andare a scuola calcio, meglio continuare a suonare il pianoforte
".
- "
Lo capisco figlio, avete perso e non è affatto bello
".
- "
No papà, non c'entra niente la sconfitta
".
- "
E allora sicuramente sarà perché i compagni non ti passano mai la palla, io ho cercato anche di dirlo al mister ma non mi ascoltava
".
- "
No papà, non è questo il motivo
".
- "
Cos'è successo, è per via dell'arbitraggio? Purtroppo la colpa è di chi ce li manda questi arbitri incompetenti
".
- "
Papà, il fatto è che...
"
- "
Poi ci si mette pure il mister che ti fa giocare da terzino, possibile che non capisce che tu devi fare l'attaccante?
"
- "
Papà, basta! Non sono triste perché abbiamo perso; a me non importa, quando gioco lo faccio sempre per vincere ma ciò che conta per me è correre e divertirmi insieme ai miei compagni.
Non mi interessa dell'arbitro, ha solo qualche anno più di me e come me può sbagliare. Non fa nulla se gioco da terzino papà, le scelte del mister vanno rispettate.
E se i miei compagni non mi passano la palla non è un problema, neanche io la passo perché quando ce l'ho mi piace provare a scartare l'avversario
".
- "
E allora figlio, cos'è che ti rende così triste?
"
- "
È il tuo atteggiamento papà. Le tue urla, i tuoi consigli. Quando hai detto quella parolaccia all'arbitro mi sono davvero vergognato. Poi ti sei messo a litigare con un genitore dell'altra squadra, per non parlare di quando hai iniziato ad urlare al mister di farmi giocare in attacco
".
- "
Figlio, ma io lo faccio perché voglio che vinciate cosicché tu sia felice
".
- "
Papà, non ho bisogno di vincere per essere felice. Mi basta correre dietro al pallone insieme ai miei amici. Papà, la prossima volta, per favore, divertiti insieme a me. Non urlare, non gridare e lascia stare il mister, l'arbitro e gli avversari. Guarda la partita e lasciami giocare papà. Perché, io, non desidero nient'altro che giocare
".
Un g
rosso
problema del calcio giovanile è questo. Non chiedere mai a tuo figlio se ha giocato e se ha fatto gol. Inizia con il chiedere se si è divertito.
Non sono i bimbi che vanno istruiti ma i genitori.
Da:
La partita di calcio di tuo figlio
C'era il blu, c'era il verde, del
rosso
ed anche del giallo per cui si sarebbero potuti essere, rispettivamente, il mare, l'erba, i papaveri ed il sole. Ma ogni mondo ha i suoi colori, ed in alcuni il mare è viola, l'erba è gialla, il cielo è verde e il sole è bianco.
Alessandra de Angelis
Alessandra de Angelis
La profondità ed il mistero del nero. La purezza e castità del bianco. La genuinità limpida e fanciullina dell'azzurro. L'impatto afrodisiaco dell'arancione. L'eleganza innata del blu. La calma e la saggezza del verde. La maturità sapiente del marrone. L'amore passionale del
rosso
. La sfrontatezza del volersi far notare del giallo. La bellezza dei caratteri dei colori.
Alessandra de Angelis
Alessandra de Angelis
Sono stato anche io un bevitore. Da circa dieci anni non tocco più nulla, se non un bicchiere di
rosso
ogni tanto. Certo, può capitare di attingere a ciò che ho vissuto, di cui ho letto o sentito parlare. Ma nulla è autobiografico.
Jon Fosse
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, la Lettura, 17 gennaio 2021
Frasi di Jon Fosse
Hendley
: Bella giornata.
Werner
: Sì. Ma penso che più tardi pioverà.
Hendley
: No no. Ehm... "Cielo
rosso
di mattina può essere una rovina, ma
rosso
di sera buon tempo si spera". Era
rosso
anche di sera.
Werner
: Un detto che non conoscevo.
Hendley
: L'ho imparato con gli scout.
Werner
: Faceva il boy scout?
[Hendley annuisce]
Anch'io, sa?
Hendley
: Davvero?
Werner
: Sì, 19 distintivi di merito.
Hendley
: Io ne avevo 20.
Werner
: Stavo per prendere il 20° quando il Governo ha abolito gli scout e mi ha mandato nella Gioventù Hitleriana, un anno.
Hendley
: Dica, Werner: lei resterà nell'esercito dopo la guerra?
Werner
: Oh, no, no, non ho il fisico adatto. A causa dei denti.
Hendley
: Sono guasti?
Werner
: Sì, oh, le potrei raccontare certe cose sui miei denti, le farebbero rizzare i capelli in testa. Il nostro dentista è un macellaio, ma non dica a nessuno che gliel'ho detto.
Hendley
: No. È un diritto dei soldati lamentarsi.
Werner
: Già. Forse laggiù da voi, ma qui basta che uno apra bocca e fsss... finisce sul fronte russo.
Dal film:
La grande fuga
Scheda film e trama
Frasi del film
Quincy
: Le leggende di tutte le maggiori culture, tranne quella americana, si richiamano a personaggi il cui compito è esaudire i desideri. Gli arabi hanno i geni, gli irlandesi hanno gli gnomi, i cinesi hanno draghi e scimmie, gli europei hanno le fate e gli spiriti del bosco. E noi, chi abbiamo?
Zack
: Ehm... Babbo Natale?
Quincy
: Lui porta i regali, non esaudisce i desideri...
Zack
: Satana esaudisce i desideri!
Quincy
: Satana è precedente alla cultura americana! E poi non esaudisce i desideri, fa i patti.
Zack
: Ok, hai vinto, mi arrendo... Chi abbiamo noi?
Quincy
: Nessuno! Questa è la mia tesi, la nostra cultura è la sola a non avere una mitologia di questo tipo, e posto il fatto di...
Tolbert
: E invece ti sbagli, amico!
Quincy
: Prego?
Tolbert
: C'è una persona in America che esaudisce i desideri. Ma solo uno ciascuno.
Quincy
: E... chi è questo mago?
Tolbert
: O.W. Grant. Si fa chiamare così, ma ha molti altri nomi. È uno sfuggente figlio di puttana, sarebbe più facile trovare un genio.
Quincy
: Non abbiamo mai sentito parlare di questo... O.W. Grant...
Tolbert
: Non ne avete mai sentito parlare perché l'America è un Paese più giovane dell'Irlanda o dell'Arabia, pochi hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Zack
: Mi faccia indovinare... Lei sì!
Tolbert
: L'ho incontrato sulla Stalale 60. Per puro caso, ma non sono le persone a trovare lui, è lui a trovare loro. Si presenta all'improvviso e tu non capisci chi sia o cosa faccia e cos'abbia intenzione di fare, prima prende confidenza, poi fa dei trucchi, perché è il suo modo di fare, ma a volte... se gli vai a genio, gioca a viso aperto. Si dice che suo padre fosse uno gnomo giunto qui con gli irlandesi... Ora, è vero che i nani sono dei gran donnaioli... ma questo gnomo mi va a mettere incinta un'indiana cheyenne! I cheyenne furono privati della loro terra e si ritrovarono con un bastardo nomade immortale con poteri magici.
Zack
: Statale 60, ha detto?
Quincy
: Allora, come è fatto questo O.W. Grant?
Tolbert
: Cravattino
rosso
. E fuma una pipa fatta a forma di testa di scimmia. Faresti meglio, figliolo, a buttar giù la tua tesi senza citare O.W... Forse preferisce che la gente non venga a sapere di lui.
Quincy
: Giusto!
Tolbert
: Buonanotte!
Zack
: Quincy, guarda un po' qui... Non c'è nessuna Statale 60... C'è la 65, la 64, la 66... e la 69. Nessuna 60.
Quincy
: Cavolo... Ma cos'è questa, la notte dei racconta balle? Uno che fuma una pipa a forma di testa di scimmia ed esaudisce desideri... Grandioso!
Dal film:
Interstate 60
Scheda film e trama
Frasi del film
Simon Phoenix
[spara una cannonata per rompere la barriera di isolamento]
: Il museo non è più isolato, vero? Ha ha ha ha ha! Eccomi qua, sono un incubo del passato! Hahaha!
John Spartan
: Ed era meglio se ci restavi.
Simon Phoenix
: Ehi, questa voce mi sembra di conoscerla, ma chi sei?
[cerca di ucciderlo con una raffica di mitra ma Spartan si ripara]
John Spartan
: Pessima mira, biondino!
Simon Phoenix
: Spartan? John Spartan!? Ha! Ma che gentaccia si incontra in questo secolo, che cavolo ci fai qui? Chi non muore paga pegno!
[tenta di ucciderlo di nuovo, Spartan si avvicina]
John Spartan
: Bravo, sempre meglio. Mi stai rendendo la cosa troppo facile, Phoenix!
Simon Phoenix
: Fammi capire com'è andata: allora, brutto sbirro, t'avrebbero scongelato solamente per fare il culetto a me? È stato un g
rosso
sbaglio! Sogno d'ammazzarti da quarant'anni!
John Spartan
: Bravo, continua a sognare!
[risponde al fuoco]
Dal film:
Demolition Man
Scheda film e trama
Frasi del film
Abitavo a cento metri dalla casa dei Ferruzzi, in via Ravegnana. Mia nonna Assunta era amica della nonna di Idina, mia madre era amica della madre di Idina e mio padre era amico di Serafino. Le famiglie, insomma, si conoscevano da sempre. E Franco era spesso a giocare nel cortile dei Ferruzzi. lo ero più timido, ma quando passavo in bicicletta per via Ravegnana mi capitava di vedere Idina, Arturo e la Franca al di là del muro del loro giardino. Talvolta, per guardare meglio, mi alzavo in piedi sui pedali. Un'estate, essendo stato rimandato a settembre in matematica, prendevo ripetizioni quotidiane da un'insegnante di Ravenna, Vera Vignoli. Le nostre famiglie erano, come d'abitudine, a Marina. E così, tutti i pomeriggi montavo sulla mia bicicletta e pedalando coprivo gli undici chilometri che separano la costa dalla città. All'andata, con il vento di mare che soffiava alle spalle, era uno scherzo. Ma al ritorno, con il vento in faccia, si faceva una gran fatica. L'ideale era riuscire a prendere la ruota di qualche motorino di passaggio per sfruttare meglio la scia. Una sera mi accodai al Guzzino
rosso
di Serafino Ferruzzi, il quale tornava a casa dal lavoro, dopo aver chiuso il suo ufficio di via Mariani. Il padre di Idina mi invitò a cena e così cominciai a frequentare assiduamente la mia futura moglie.
Raul Gardini
Cit. da
A modo mio
Frasi di Raul Gardini
Chi non lotta con coraggio non si merita l'ingaggio.
Chi non lotta con vigore è peggior di un traditore.
Chi si estranea dalla lotta... è un gran fijo de 'na mignotta!
Dal film:
Il presidente del Borgorosso Football Club
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sul correre per la Ferrari]
Da piccolo, quando guardavo il Gran Premio
[di Monaco]
, cercavo sempre la macchina rossa non so perché, è sempre stato così. Quando mi guardo che sono in
rosso
, sono fiero ed è un'emozione speciale.
Charles Leclerc
Cit. da
Che tempo che fa, Rai 2, 16 febbraio 2020
Frasi di Charles Leclerc
Sheldrake
: Baxter, una grande compagnia si basa sulla fiducia pubblica e un impiegato si comporti in modo sconveniente... Quanti soci ci sono in questo suo piccolo club?
Baxter
: Solo quei quattro, su un totale di 31.259, quindi in effetti possiamo essere molto fieri del personale, nella percentuale.
Sheldrake
: Non è questo il punto. Quattro mele marce in un cesto, anche se il cesto sia molto g
rosso
, si rende conto se si viene a sapere...
Baxter
: Non accadrà. Mi creda: mai più. Nessuno userà il mio appartamento d'ora in poi, nessuno!
Sheldrake
: Dov'è il suo appartamento, Baxter?
Dal film:
L'appartamento
Scheda film e trama
Frasi del film
Ascolta eh, gentile favola, no quelle fumetti che sono brutte! Volete che Drude vi racconti la storia di Cappuccetto
Rosso
? Con vecchio cattivo lupo, con grandi orecchie che con un grande boccone mangia sua vecchia nonna?
Bambinaia
Dal film:
Capriccio all'italiana
Scheda film e trama
Frasi del film
Canta. Eccone due che si son salvati: l'ebreo e la negra. salvati. Magari si saran creduti perduti fino alla fine, annegati nell'esistenza. E tuttavia nessuno potrà pensare a me come io penso a loro. Nessuno, nemmeno Anny. Per me sono un po' come morti, un po' come eroi da romanzo; si son lavati del peccato d'esistere. Non completamente beninteso - ma quel tanto che un uomo può fare. Quest'idea mi sconvolge d'un tratto, perché non speravo nemmeno più questo. Sento qualcosa che mi sfiora timidamente e non oso nemmeno muovermi per paura che scompaia. Qualcosa che non conoscevo più: una specie di gioia.
La negra canta. Allora, è possibile giustificare la propria esistenza? Un pochino? Mi sento straordinariamente intimidito. Non che abbia molta speranza. Ma sono come uno completamente gelato dopo un viaggio nella neve, che entri di colpo in una camera tiepida. Penso che resterebbe immobile vicino alla porta, ancora freddo, e che lenti brividi percorrerebbero il suo corpo.
Some of these days
You'll miss me honey.
Non potrei forse provare... Naturalmente, non si tratterebbe d'un motivo musicale... ma non potrei forse, in un altro genere?... Dovrebbe essere un libro: non so far altro. Ma non un libro di storia: la storia parla di ciò che è esistito - un esistente non può mai giustificare un altro esistente. Il mio errore era di voler resuscitare il signor di Rollebon. Un'altra specie di libro. Non so bene quale - ma bisognerebbe che s'immaginasse, dietro le parole stampate, dietro le pagine, qualche cosa che non esistesse, che fosse al di sopra dell'esistenza. Una storia, per esempio, come non possono capitarne, un'avventura. Dovrebbe essere bella e dura come l'acciaio, e che facesse vergognare le persone della propria esistenza.
Me ne vado, mi sento incerto. Non oso prendere una decisione. Se fossi sicuro d'aver talento... Ma mai - mai ho scritto niente di questo genere; articoli storici, sì - e ancora. Un libro. Un romanzo. E ci sarebbe gente che leggerebbe questo romanzo e direbbe: è Antonio Roquentin che l'ha scritto, era un tipo
rosso
che si trascinava per i caffè, e penserebbe alla mia vita come io penso a quella di questa negra: come a qualcosa di prezioso e di semileggendario. Un libro. Ma naturalmente da principio ciò non sarebbe che un lavoro noioso e stanchevole, non m'impedirebbe d'esistere né di sentire che esisto. Ma verrebbe pure un momento in cui il libro sarebbe scritto, sarebbe dietro di me e credo che un po' della sua luce cadrebbe sul mio passato. Allora, forse, attraverso di esso, potrei ricordare la mia vita senza ripugnanza. Forse un giorno, pensando precisamente a quest'ora, a quest'ora malinconica in cui attendo, con le spalle curve, che sia ora di salire sul treno, sentirei il mio cuore battere più in fretta e mi direi: quel giorno a quell'ora è cominciato tutto. E arriverei - al passato, soltanto al passato - ad accettare me stesso.
Scende la notte. Al primo piano dell'albergo Printania si sono illuminate due finestre. Il cantiere della stazione nuova odora forte di legno umido: domani pioverà, a Bouville.
Jean-Paul Sartre
Cit. da
La nausea
Frasi di Jean-Paul Sartre
«I tuoi indiavolati capelli guastano tutto» diceva. «Che cosa si può farne di un uomo
rosso
?»
Jean-Paul Sartre
Cit. da
La nausea
Frasi di Jean-Paul Sartre
[I protagonisti sono naufraghi con le loro macchine su una zattera di ghiaccio dispesi nell'Oceano. Carmelo e il Professor Fate stanno pescando]
Carmelo
: Cielo
rosso
.
Professor Fate
: E allora?
Carmelo
: Burrasca ci sarà!
Professor Fate
: Ma che cosa vai dicendo?
Carmelo
: Cielo
rosso
di mattina il diluvio si avvicina!
Professor Fate
: Pigmeo microcefalo, ti rendi conto di quante sono le probabilità di avere una tempesta in questa stagione in questa latitudine?
Carmelo
: No, quante?
Professor Fate
: Uno su cento!
[scoppia una bufera di pioggia]
Dal film:
La grande corsa
Scheda film e trama
Frasi del film
Inverno?
|
|
Vorrei avere un maglione
rosso
|
con cui scaldarmi e
|
dentro
|
qualcosa che ti somigli.
Vasco Mirandola
Ti ho rivisto dopo
Tanto tanto tanto tanto tempo
E come previsto tu eri
Tanto tanto tanto tanto bello come un tempo
Hai cominciato a parlare
Mi aspettavo un "mi mancavi"
Invece hai parlato
Tanto tanto tanto tanto
Tanto amore quello che ti ho dato
Se la memoria non mi inganna
Quanto ti sei ingarbugliato
Nel pensare che ti volessi male
E nelle tue idee
Alla fine hai sbottato, hai detto:
Guarda tanto tanto tanto tanto
Amore, tu sei,
Sei l'errore più cattivo che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei lo sbaglio più fatale che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei la prova che gli errori sono fatti per rifarli
Ancora tu sei,
La puttana che ha ridato un senso ai giorni miei
Nel bene e nel male
Sei bene e sei male
Bebe nel bene e nel male
Fai bene e fai male
Quanto bene e male
Nel bene e nel male
A me resta il bene, a te resta il male
Non male per me
Non sono nemmeno un dolce ricordo
A me è rimasto il rimpianto,
A te soltanto il rimorso
E ho paura di te
Ho sempre avuto paura di te
Non ti ho mai dato il cuore
Già sapevo che sarebbe stato un g
rosso
sbaglio
Il cuore va tenuto dentro al petto
Per potere ancora respirare
L'amore è solamente
Di chi prova amore
Non è di chi lo riceve
E io che l'ho provato ad ogni tocco tuo,
Posso dire che a me è rimasto
Il bene, a te il male
A me il bene, a te il male
Bebe nel bene e nel male
Fai bene e fai male
Quanto bene e male
Nel bene e nel male
A me resta il bene, a te resta il male
Tu mi hai saputo solamente dire:
Amore, amore, amore tu sei
Sei l'errore più cattivo
Che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei lo sbaglio più fatale che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei la prova che gli errori sono fatti per rifarli
Ancora tu sei,
La puttana che ha ridato un senso ai giorni miei
Dopo tanto tanto tanto tanto tempo
Era tanto tanto tanto tanto tempo
Dopo tanto tanto tanto tanto tempo
Era tanto...
L'unico sei tu
Con cui ho fatto l'amore,
Facendo l'amore
Amore tra tutti
Hai pagato il mio corpo a parole, parole dolci
Sarò una puttana
Ma sei peggio di me
Perché di tutto quello che ti ho dato
Potevi tenerti tanto tanto tanto
Di quel bene nel male
Di bene nel male
Bebe di bene nel male
Di bene nel male
Un po' di bene nel male
Di bene nel male
Da chi ti è dato non è importante
È sempre del bene, nel male
Amore
Madame
Cit. da
Il bene nel male
Frasi di Madame
Ade
: Ma guarda chi ho incontrato fra capra e cavoli, eh?
[scende dall'asta]
Baboom, sono Ade, il dio dei morti. Ciao, come andiamo?
Hercules
: Ah! Non ora, va bene?
Ade
: Ehi, ehi, ehi, mi servono due secondi, faccio in fretta io! Vedi, ho un g
rosso
affare in pentola, una speculazione immobiliare diciamo! Ehm Herc... Ehm diavolaccio... posso chiamarti Herc? Pare che tu mi metta sempre i bastoni tra le ruote!
Hercules
: Eh? Hai sbagliato persona!
Ade
[arrabbiato e subito dopo calmo]
: Stammi a sentire brutto... Ehm, stammi solo a sentire, eh? Dunque, io ti sarei eternamente grato se ti prendessi un giorno di ferie da questa tua impresa di eroismo. Accidenti: mostri, disastri naturali. Un giorno possono aspettare, no?
Hercules
: Hai perso il cervello.
Ade
: Non scappare! Perché vedi, ho un piccolo asso nella manica che forse ti può interessare!
[schiocca le dita facendo apparire Meg]
Hercules
: Meg!
Meg
: Non ascoltar...
[viene legata e imbavagliata da Ade]
Hercules
[corre a liberarla, ma lei scompare]
: Lasciala andare!
[a Ade]
Ade
: Facciamo uno scambio: tu rinunci alla tua forza per circa ventiquattro ore, va bene? Diciamo le prossime ventiquattro ore. E Meg sarà libera come un uccello e fuori pericolo.
[sarcastico]
Balliamo, ci baciamo, ci scateniamo, torniamo a casa felici. Che ne dici? Avanti!
Hercules
: Sarà fatto del male alle persone, vero?
Ade
: Naaaaa! Insomma, c'è la possibilità, succede; è la guerra, che posso dirti? Comunque, che devi a questa gente eh?
[prendendo Meg per le guance]
La tua Meg, questa faccina sbaciucchina, non è più importante?
Hercules
[arrabbiato]
: Smettila!
Ade
: NON LO È?
Hercules
: Devi giurare che sarà fuori da ogni pericolo!
Ade
: Bene! D'accordo, te lo concedo. Meg salva, altrimenti riavrai la tua forza... bla bla bla... carta da bollo... Huh! Va bene. Fatto! Una stretta di mano?
[Hercules ha dei dubbi]
Senti, non ho molto tempo per portarla alle lunghe! Sono impegnato, ho dei programmi per il 2000, mi serve una risposta ORA! E uno... E due...
Hercules
[nonostante Meg abbia provato a convincerlo a non farlo]
: Accetto!
Ade
: Sì, ci siamo, bam!
[gli stringe fortissimo la mano e gli fa perdere la sua forza]
Potresti sentirti un po' scombussolato, più che naturale. Forse ti conviene sederti!
[lancia il peso a Hercules, ma lui non riesce ad alzarsi]
Ora sai cosa si prova a essere uguale a tutti gli altri! Non è una cosa da sballo? Huh! Ah! Questa ti piacerà, te la devo! Meg, bambina, un patto è un patto! Sei sganciata!
[libera Meg]
A proposito Herc, non è favolosa come attrice?
Meg
: Smettila!
Hercules
: Che vuoi dire?
Ade
: Voglio dire che la tua pollastrona qui ha lavorato per me tutto il tempo!
[fa una smorfia]
Hercules
[non vuole crederci]
: Stai... Stai mentendo!
Panico
[arrivato insieme a Pena travestiti da bambini]
: Aiuto!
[tossisce addosso a Hercules]
Pena
: Accipicchia signore, tu sì che sei forte!
[si ritrasforma insieme a Panico]
Pena e Panico
: Eh Eh!
Ade
: Era impossibile senza di te zucchero, tesoro, bambola!
Meg
[a Hercules]
: Non è così, non intendevo... non potevo!
[fa un sospiro]
Mi dispiace tanto!
Pena e Panico
[cantilenando]
: Il nostro eroe è zero! Il nostro eroe è zero!
[Meg inizia a piangere]
Ade
: Beh, ardo per la fretta! C'è un intero cosmo lassù che mi aspetta con, ehi, il mio nome sopra!
[decolla con il suo carro]
Basta con i preliminari! Ora si passa al grande evento!
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Ade
[a Meg]
: Va bene, allora invece di togliere due anni alla tua condanna, ehi, ne aggiungerò altri due. Io ho fatto del mio peggio.
Meg
: Senti, non è stata colpa mia, è stato questo megafusto, Ercole.
[Ade spalanca gli occhi incredulo]
Panico
: Ercole? Perché questo nome non mi suona nuovo?
Pena
: Non lo so, forse gli dobbiamo dei soldi?
Ade
[a Meg]
: Cosa? Cos'è quel nome... che hai detto?
Meg
: Ercole...
[Infuriato, Ade si gira verso Pena e Panico diventando sempre più
rosso
]
fa la parte dell'ingenuo di campagna, ma l'ho smascherato in meno di un soffio di Eolo.
Pena
[a Panico]
: Un momento: non è Ercole il nome di quel bambino che avremmo dovuto...
[uccidere]
Pena e Panico
: Oh, miei dei!!
[Ade protende le braccia verso di loro]
Filiamocela!
Ade
: Così vi eravate liberati di lui, eh? "Stecchito come uno stoccafisso".
[li prende per il collo]
Non furono le vostre ESATTE parole?
Pena
: Potrebbe essere un altro Ercole!
Panico
: Sì, insomma, Ercole...
[Ade lo strozza ancora più forte, soffocandolo]
Pena
: Ricordi quando tutti i maschietti si chiamavano Giasone e tutte le femminucce Barbara?
[Ade lo strozza ancora più forte, soffocandolo]
Ade
: Sono sul punto di riorganizzare il cosmo,
[si arrabbia ancora di più]
e l'unico bietolone che può impedirmelo si fa le sue scampagnate nei boschi!!!
[brucia gran parte del bosco]
Pena
: Aspetta! Aspetta, buon uomo! Possiamo interrompere la sua scampagnata!
Panico
: Esatto! Almeno lo abbiamo reso mortale! È una buona cosa, non è così?
Ade
: Fortunatamente per voi tre siamo ancora in tempo per correggere questa svista alquanto madornale! E questa volta nessuno strafalcione!
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Fermo là! Zeus è tuo padre, vero? Ahahah! Zeus, il pezzo g
rosso
è il tuo papà?! Ah! Mister Fulmini e Saette! "Mi leggi una favola, papà?" Ah! Zeus!
[ride e fa la voce grossa di Zeus]
"C'era una volta..."
[a Hercules]
Filottete
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Io non potevo più vivere lì. Mi sentivo più libera nella foresta, nella casa della nonna. Vivere separata da tutti comporta dei pericoli, ma pericoli di quel genere mi fanno meno paura.
Valerie
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Valerie
: Nonna, ma che occhi grandi che avete.
Nonna
: Per poterti vedere meglio, piccina mia.
Valerie
: Nonna, ma che orecchie grandi che avete.
Nonna
: Per poterti sentire meglio, piccina mia.
Valerie
: Ma che denti grandi che avete.
Nonna
: Per poterti divorare meglio, piccina mia.
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Padre Solomon
: Il pianeta
rosso
si allinea con la Luna una volta ogni tredici anni. È quello l'unico periodo in cui un nuovo lupo mannaro può essere creato. Durante la settimana della luna di sangue, il lupo mannaro passa ad altri la sua maledizione con un solo morso.
Capitano
: Durante la normale luna piena, il morso di un lupo vi uccide. Ma con la luna di sangue... le vostre anime sono a rischio.
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Proprietario della taverna
: Conosciamo i punti deboli del lupo mannaro: non può uscire durante il giorno, non può calpestare il suolo consacrato.
Abitante del villaggio
: E poi c'è l'argento!
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Adrien
: È ora di ucciderlo!
Folla
: Sì!
Padre Auguste
: No, ho mandato a chiamare Padre Solomon. Ha distrutto lupi mannari, maghe e streghe nelle città di tutto il regno. Lui ci libererà da questa bestia.
Cesaire
: No... ci deruberà della nostra vendetta.
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Peter
: Tu lo vuoi sposare?
Valerie
: No, lo sai.
Peter
: Dimostralo.
Valerie
: Come?
Peter
: Vieni via con me.
Valerie
: Ma dove andiamo?
Peter
: Dove vuoi tu: sull'oceano, in città, in montagna. Hai paura?
Valerie
: No.
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Credi alla leggenda. Attenti al lupo.
[Believe the legend. Beware the wolf.]
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Tutto quello che conoscevo era andato in pezzi. Ora vedevo tutto con occhi diversi. Tutte le bugie di mia madre, di mio padre... Lui era tutto quello che mi restava, anche quando dubitavo di lui, perfino quando l'ho ferito, Peter era vero.
Valerie
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Io volevo solo servire. Proteggere tutti noi dall'oscurità.
[Ultime parole]
Padre Solomon
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Lo sai come si uccide una tigre, Padre Auguste? Leghi fuori la tua capra migliore e aspetti.
Padre Solomon
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Non sai mai di che cosa sia capace un essere umano.
Padre Solomon
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Un uomo morso... è un uomo condannato!
Padre Solomon
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ho mai visto una bestia forte come questa. Una creatura così potente deve discendere da una stirpe lunga e ininterrotta. Ogni generazione è più forte e poderosa della precedente.
Padre Solomon
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
L'unica vita che voglio è con te.
Valerie
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando un lupo mannaro muore, riprende la sua forma umana. Quello è solo un comune lupo grigio. Il vostro lupo mannaro è ancora vivo, credetemi.
Padre Solomon
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Ricordati sempre cosa diceva mia nonna: "Tutti i dolori diminuiscono con il pane."
Nonna
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Abbiamo tutti dei segreti.
Nonna
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Sarai di nuovo felice, te lo prometto.
Henry
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Se la ami davvero, lasciala stare.
Suzette
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
Io non amavo tuo padre quando ci siamo sposati. Ero innamorata di un altro uomo. Ma alla fine ho amato tuo padre. E lui mi ha dato due... splendide figlie.
Suzette
Dal film:
Cappuccetto rosso sangue
Scheda film e trama
Frasi del film
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