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Indice degli autori
Aforismi Rosso - parte 5
Frasi trovate
:
1.073
O gioco di sospiri
|
ora che ascolti i miei carmi
|
e ridi gioiosamente
|
del mio filo d'amore.
|
Pensa se l'orizzonte mi attende
|
somiglio a un capoverso sbagliato
|
che ha un filo
rosso
|
che ha un porto di orizzonte
|
e trasognata illudo il mio passato
|
con un soffio di arida aria.
Alda Merini
Titolo della poesia:
O gioco di sospiri
Frasi di Alda Merini
[Su Paolo Maldini]
Quando te lo trovavi davanti sapevi che non passavi. Era g
rosso
. Ed era forte di testa, di destro, di sinistro. Dovevi mettere insieme quindici giocatori per fare uno come lui.
Roberto Baggio
Frasi di Roberto Baggio
Dedicato a chi visse il brivido dello sbarco sulla luna, e mai lo dimenticherà. E a quei babbei che credono che lo sbarco non sia mai avvenuto.
21 luglio 1969. Quella fu per noi la notte della Luna, il mondo intero viveva in diretta la discesa del primo uomo dalla scaletta del modulo spaziale alla superficie lunare. Immagini traballanti, ma emotivamente insuperate: la cronaca che si sovrapponeva alla fantascienza. Forse anche l'inizio della fine dei sogni: da quel giorno, poco a poco, abbiamo disimparato a sognare.
Quello sbarco ‐ «un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità», secondo la frase di Armstrong ‐ ci fece sentire tutti onnipotenti, e soprattutto fece sentire onnipotente l'America, vincitrice della corsa verso il nostro satellite. Bella forza, direte voi giovani: era il frutto della sfida alla conquista dello spazio tra Usa e Urss in piena guerra fredda. Ma anche la libertà dei popoli quasi sempre arriva dopo una guerra, e non per questo ne è invalidata. È un fatto però che la conquista tecnologica nasce in gran parte dall'industria militare. Anche Internet, la vera rivoluzione di libertà del nostro tempo, è figlio dell'industria militare e di quella spaziale. La bomba atomica nasce dal genio di un ebreo italiano che sfuggì al destino del lager riparando negli Usa. E la conquista della Luna fu guidata da uno scienziato che fino al 1945 progettava i missili nazisti V2 con cui fu devastata Londra. Si chiamava Wernher von Braun.
Andò a vivere a Huntsville, in Alabama, con altri 120 scienziati tedeschi, tutti passati al servizio del progetto spaziale americano. Lì nel 1964 lo intervistò Oriana Fallaci per un suo straordinario reportage, Se il sole muore. Allora la Luna sembrava un sogno. Oriana gli chiese: davvero ci arriverete entro il 1970? Lui rispose: «Se il popolo americano è disposto a pagare, sì». I fatti gli diedero ragione. Ma la Fallaci gli chiese anche di Marte. E von Braun: «Per andare su Marte dovremo raggiungere un livello tecnologico molto più alto, e io temo proprio che un simile volo non sarà possibile che dieci o dodici anni dopo il primo viaggio sulla Luna». Per il capo del progetto Apollo, insomma, l'uomo avrebbe potuto conquistare il Pianeta
Rosso
già all'inizio degli anni '80.
Invece le cose sono andate diversamente dopo la notte in cui Armstrong mise piede sulla Luna. Lui fu il primo e Cernan, tre anni dopo, l'ultimo. La crisi economica abbatté la febbre di ulteriori conquiste, e la sconfitta in Vietnam fece il resto. Quarant'anni dopo, un veicolo lanciato dagli Usa ha visitato Marte, e le foto inviate a Terra da Curiosity sono straordinarie. Ma non è la stessa cosa. Il futuro non si è materializzato come la fantascienza lo aveva sognato: i computer di oggi sono più piccoli del solo occhio di Hal 9000, protagonista tecnologico di 2001 Odissea nello spazio. E, a proposito, i libri da cui furono tratti quel film e l'altro capolavoro del cinema, Blade Runner, furono scritti da Arthur C. Clarke e Philip Dick solo un anno prima del passo di Armstrong: si poteva sognare tutto, nel '68.
Abbiamo passato il 2001 di Odissea e ci avviciniamo al 2019 di Blade Runner, e la tecnologia ci ha piantati ancor di più coi piedi al suolo. Non ci sono auto spaziali né navi volanti. Il futuro dallo spazio è rimbalzato indietro, l'Odissea è sulla Terra. E la sfida non è più per la conquista del cosmo, ma dei nostri smartphone, veri depositari dell'innovazione digitale, terminali delle linee telefoniche come dei nostri ridimensionati brividi fantascientifici, non più Glenn contro Gagarin, ma Apple contro Samsung, California contro Corea. Almeno questo fa un po' Blade Runner.
[Facebook, dalla sua pagina personale, 21 luglio 2017]
Enrico Mentana
Frasi di Enrico Mentana
Il profeta nazionale della trasgressione si mostra stasera ai suoi fedeli circondato da uno sbarramento di divieti più consono al raduno di una chiesa evangelica che a un concerto rock. Le ragioni sono evidenti, ma il contrappasso e il paradosso egualmente fortissimi, per noi che amiamo Vasco senza ormai più neanche chiederci perché. Oggi a Modena sarà proibito fare quasi tutto ciò che di solito è permesso. Avere uno zaino sulle spalle, condurre un animale al guinzaglio, guidare una bicicletta e sguainare una di quelle protesi dell'ego altrimenti note come «prolunghe da selfie». Severamente vietato intrufolarsi in un sacco a pelo, compreso il proprio, e aprire ombrelli in caso di pioggia. Ma si sa come va a finire, con i divieti. Una volta che ci prendono gusto, non si fermano più. Il disco
rosso
della Legge si estende a molte altre attività, diciamo così ricreative, che solitamente ai concerti di Vasco vengono tollerate. Sarà permesso ubriacarsi solo con l'acqua minerale, purché in bottigliette di plastica senza tappi. E sarà consentito ammalarsi, però vietato curarsi con medicinali senza prescrizione. Le nascite sono vivamente scoraggiate, ma non impedite, a differenza delle sepolture. Chi muore prima del bis di Albachiara lo fa a suo rischio e pericolo. Nessuno potrà sposarsi, nemmeno i preti a una certa età (scusate, questo era Lucio Dalla, vietato anche lui), né sostenere gli esami di maturità. Per fortuna, almeno per ora, al concerto di Vasco sarà consentito ascoltare Vasco. Magari mentre canta «Voglio una vita spericolata» e, guardandosi intorno, gli scappa da ridere.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Finalmente la Juventus potrà indossare sulla propria maglia la terza stella, che senza Calciopoli sarebbe arrivata già molti anni fa. Quella squadra era talmente forte che senza quello scandalo ora forse staremmo a festeggiare lo scudetto numero 35.
[...]
E così, dopo il derby di ieri sera, mentre l'Inter ricorderà sempre il 5 Maggio, ai
rosso
neri toccherà il 6 Maggio!
[TuttoJuve.com, 7 maggio 2012]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
La vita, una volta che è data, non la si può togliere. Chi non la desidera, non la dia. Tanto più che dando una vita non è che si faccia, da un punto di vista non-cristiano, un g
rosso
regalo. Perché la vita è più sofferenza che gioia: a maggior ragione, quindi, non bisogna stroncarla. Semmai, bisogna cercare di aiutarla.
Giorgio Caproni
Frasi di Giorgio Caproni
Che il sole dopo la neve
|
appaia, e le nuvole si tingano di
rosso
|
come schiave: la neve sui tetti
|
un
rosso
re colorirà, guancia di principessa.
|
S'alzi un leggero vento
|
e spenga l'acqua, che s'era addormentata,
|
con assonnata voce di pastore;
|
escano fanciulle con scialli,
|
lampeggiando gli occhi neri,
|
e improvvisamente corrano punte dall'aria
|
simili a uccelli che s'alzino a volo.
|
E gli zingari rubino ragazzi.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Paese d'inverno
Frasi di Attilio Bertolucci
Ancora vita il tuo dolce rumore
|
dopo giorni bui e muti riprende.
|
Porta il vento di maggio l'odore
|
del fieno, il cielo immobile splende.
|
Gli occhi stanchi colpisce di lontano
|
il
rosso
papavero in mezzo al tenero grano
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Convalescente
Frasi di Attilio Bertolucci
Come agosto finisce, la mattina
|
dopo una notte di pioggia si sente
|
(il cielo è più profondo ) che l'autunno
|
sta per venire; ci si guarda intorno
|
e non si sa che fare: tutto
|
è fresco, rinnovato da uno smalto
|
malinconico di perplessità!
|
Allora si gironzola, si sta zitti,
|
sappiamo che c'è tempo, ma che pure
|
l'anno dovrà morire, ed il bel cielo,
|
il verde verniciato delle piante,
|
il
rosso
delle ruote ad asciugare,
|
l'incudine che suona di lontano,
|
lento cuore del giorno, tutto parla
|
d'una partenza prossima, un addio.
|
La memoria è una strada che si perde
|
e si ritrova dopo un'ansia breve,
|
tranquilla: già nel sole di settembre
|
scottante sulla schiena è un'altra estate,
|
che le vespe ronzando sulle ceste
|
dell'uva bianca indorano, e si mischia
|
al loro volo il rumore nascosto
|
e perenne del grano che ventila
|
un vecchio attento e polveroso.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Fine d'estate
Frasi di Attilio Bertolucci
Le mattine dei nostri anni perduti,
|
i tavolini nell'ombra soleggiata dell'autunno,
|
i compagni che andavano e tornavano, i compagni
|
che non tornarono più, ho pensato ad essi lietamente.
|
Perché questo giorno di settembre splende
|
così incantevole nelle vetrine in ore
|
simili a quelle d'allora, quelle d'allora
|
scorrono ormai in un pacifico tempo,
|
la folla è uguale sui marciapiedi dorati,
|
solo il grigio e il lilla
|
si mutano in verde e
rosso
per la moda,
|
il passo è quello lento e gaio della provincia.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Gli anni
Commenti:
1
Frasi di Attilio Bertolucci
E' così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.
Egg Shen
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
[Jack e Wang giocano a Fan-Ta, un gioco d'azzardo]
Jack
: Incredibile, non lo vuoi mollare questo fan.
Wang
: Ecco qua! Vai! Un altro fan, avanti!
Jack
: guarda che è incredibile! Ne vuole un altro! Toh, tieni!
Cinese al Tavolo
: Basta! Basta! ...Ai!
Jack
: Allora, si può sapere che cos'è?
Wang
: Uno per me... fan, fan ancora fan.
Jack
: io sono venuto a giocare a fan-ta, non a vedere vincere te! Forza... Haaa!
Jack
: Ah ah ah. E' la mia giornata, che devo dirvi? Ah ah, perché ve ne andate? Non vi è piaciuto? Ah ah ah. Che cosa ha detto il cinese? Traduci!
Wang
: Che i principianti hanno foruna. E qualcos'altro... Ora chiude.
Jack
: Chiude? E perché? Non è neppure giorno e ha ancora qualche centinaio di dollari da perdere. Ma che gli ha preso?... Ah meglio così, sennò tra venti munuti non avrai più neanche la camicia! Eh, mi dispiace portarti via tutti questi soldi... Tanto la prossima volta organizzerai contro di me un agguato talmente rapido che non mi accorgerò neanche che te li sei ripresi.
Wang
: No!
Jack
: Ah, figurati... Presto vinti, presto persi!
Wang
: NO! Non la prossima volta! Adesso!
Jack
: Deve finire male tra noi, eh? Spero proprio di no, perché sono convinto che noi due, nonostante la differenza siamo legati da una vecchia amicizia, visto che praticamente siamo californiani tutti e due... E allora va a cagare! In fondo è un gioco.
Wang
: O il doppio o niente! Con questo coltello, taglio una bottiglia in due di netto. O il doppio o niente!
Jack
: Eh... Puttanate!
Wang
: O il doppio o niente!
Jack
: Ma perché? Non fare lo stupido!
Wang
: Mi servono soldi!
Jack
: Questi sono più di mille dollari!
Wang
: 1.148 per l'esattezza, Jack.
Jack
: Come vuoi. Ma non questa bottiglia... Questa!
Wang
: Molto bene!
Jack
: Fai una fesseria Wang! Comunque auguri!
[Wang non riesce a tagliare la bottiglia con il coltello. La bottiglia schizza verso Jack, che la blocca con una mano]
Jack
: Questione di riflessi!
Wang
: A casa ci riesco sempre!
Jack
: Allora uno di questi anni, invitami a cena e dimostramelo, nel frattempo pagami 1.148 verdoni moltiplicato due.
Wang
: E chi ce li ha tutti quei soldi?
Jack
: Faccio finta di non aver sentito.
Wang
: Ma io sono un povero ragazzo cinese! Te lo ricordi?
Jack
: Già, padrone di un ristorante, che è molto più di quanto abbia io!
Wang
: Sì, hai ragione! Ma io volevo dire che non ho tutti quei soldi con me.
Jack
: L'avevo capito che intendevi questo... Dov'è il tuo camion?
Wang
: Prima devo passare in un posto.
Jack
: No, non puoi!
Wang
: Invece devo, perciò vediamoci al mio ristorante... Fra un paio d'ore.
Jack
: Mmm...
Wang
: Ti porto i soldi lì.
Jack
: Me li dai subito, i soldi. Dov'è che devi andare?
Wang
: All'aeroporto!
Jack
: E come no! Passando sul mio cadavere!
Wang
: Se necessario sì!
Jack
: Ti seguo col Camion.
Wang
: Siamo amici da tanti anni e non ti fidi... mi fai incazzare! Mi ricordi di un vecchio proverbio cinese.
Jack
: Sta calmo. Ti porto io, sali!
Wang
: Hai detto che mi seguivi Jack.
Jack
: Lo so, ma poi mi sono svegliato!
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Avvocato
: Quello che vorrei oggi, è sentire la sua versione dei fatti.
Egg Shen
: Come dire, la verità dei fatti.
Avvocato
: Sì, certo. Prima però mi servono: il suo nome e la sua occupazione, per l'archivio.
Egg Shen
: Ah. Egg Shen, autista di pullman.
Avvocato
: Autista di pullman. Che tipo di pullman? E dove lavora?
Egg Shen
: Ah. Pullman turistico. Porto in giro i turisti, a San Francisco, Chinatown.
Avvocato
: Grazie. Dunque, prima di affrontare il nocciolo della questione... mmm... può dirmi se al momento attuale, lei ha una qualunque cognizione di dove possa trovarsi il Signor Jack Burton con il suo camion?
Egg Shen
: Mmm, oddio! Volete lasciarlo in pace?
Avvocato
: Signor Shen, per favore! Lei potrebbe venire a trovarsi in una grossa serie di guai! Mezzo quartiere che esplode in un'immensa palla di fuoco verde... Del fuoco verde! Sembrava di essere piombati in pieno inferno! E c'è gente che dice che c'è di mezzo lei! Che potrebbe essere lei l'autore. E che lei è un uomo molto pericoloso. Ora, se vuole proteggere Jack Burton...
Egg Shen
: Le ho detto di lasciarlo in pace, Jack Burton, perché noi siamo in debito con lui! Ha dimostrato un coraggio da leone.
Avvocato
: Uhm! Va bene, come crede. Però, se vuole che io sia il suo avvocato, devo sapere ancora alcune cose che... che per me sono completamente assurde. Come... Lei crede davvero alla magia?
Egg Shen
: Parla della magia nera cinese?
Avvocato
: Sì.
Egg Shen
: Oh, assolutamente sì!
Avvocato
: Dice sul serio? Quindi crede ai mostri, ai fantasmi, eccetera, immagino.
Egg Shen
: Sicuro, e anche alla stregoneria
Avvocato
: Quindi devo supporre che lei si aspetti che anch'io creda alla stregoneria, non è così?
Egg Shen
: Certo, naturale!
Avvocato
: E perché?
Egg Shen
: Perché è una realtà!
Avvocato
: Ma chi me lo dimostra?
Egg Shen
: Chi...?
Avvocato
: Già chi? Eh eh eh... Me lo dimostri lei, per favore. Avanti!
[Egg Shen genera un lampo luminoso tra le mani]
Egg Shen
: Visto? E questo è niente, Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Dovresti imparare che la vita, come l'amore, è l'unico business il cui bilancio deve finire in
rosso
: bisogna dare tutto senza calcolare ciò che ci viene riversato. Quello che diamo agli altri è nostro per sempre, mentre quello che si tiene per sé è perso per sempre.
Paolo Crepet
Cit. da
Impara ad essere felice
Commenti:
5
Frasi di Paolo Crepet
Frank Ramsey
: Bisogna essere più diretti. Alla domanda "E' giusto bombardare il Giappone?" avrei risposto "Sì, sissignore, spariamogliene una nel culo, anzi due". Non intendo dire che lei sia irrisoluto signor Hunt, no affatto, è solo... complicato. E' chiaro che è la marina a volerla così. A me chiedevano semplicità.
Ron Hunter
: Li ha imbrogliati per bene, signore.
Frank Ramsey
: Non ne sia così sicuro signor Hunt, è l'unico mio punto fermo, essere un semplicione figlio di puttana. Rickover mi ha dato il comando, una mia unità, un obbiettivo e un pulsante da premere. Dovevo sapere solo come andava premuto, loro avrebbero detto quando. Ora vogliono che lei sappia il perché.
Dal film:
Allarme rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Una sera di gennaio del 1872 o 73 Christine Nilsson cantava nel Faust all'Accademia Musicale di New York. A quei tempi infatti benché già si pensasse a un magnifico Teatro dell'Opera, degno d'una capitale europea, da costruirsi nelle lontananze metropolitane «al di là della 49a Strada» la buona società newyorkese ancora si contentava dei malandati palchi
rosso
e oro della vecchia Accademia.
Edith Wharton
Cit. da
L'età dell'innocenza ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
Fra il celeste e il profetico | fra il religioso e il mistico | il maschio e la sua conquista | il puro e il diabolico | fra il politico e il possibile | il passero e l'azzurro profondo | il
rosso
e il suo tramonto | la voce e lo spirito | scelgo di camminare in silenzio accanto a te | vita mia.
Adriano Celentano
Cit. da
Io sono un uomo libero
Frasi di Adriano Celentano
Phil
: Oh, eccolo qui. Te l'avevo detto! Allora, racconta, com'è andata?
Bob
: Bene.
Phil
: L'hai... l'hai trovato?
Bob
: Sì, certo, l'ho trovato.
Phil
: E...?
Bob
: E abbiamo parlato.
Larry
: E...?
Bob
: Niente, abbiamo parlato.
Larry
: Va bene. Di cosa avete parlato? Bob, di cosa avete parlato?
Bob
: Abbiamo parlato di Cristo.
Larry
: Avete parlato di...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gli hai detto per caso che tipo di lubrificanti industriali avrebbe adottato Gesù?
Phil
: Larry!
Larry
: Che cosa gli hai detto, Bob?
Bob
: Abbiamo discusso di varie cose.
Larry
: Riguardo a Gesù?
Bob
: Riguardo a tanti argomenti.
Larry
: In relazione con...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gesù. Sì. Sì, sì, sì. Quindi l'argomento lubrificanti non è saltato fuori, immagino.
Bob
: La natura della conversazione ha fatto sì che non lo si toccasse.
Larry
: La natura è stata. Tutta da sola.
Bob
: Sì.
Larry
: Quindi la conversazione andava avanti tranquilla per conto suo e così, tutto d'un tratto, all'improvviso, senza che nemmeno te ne accorgessi, stavate parlando di Dio o di Gesù, esatto?
Bob
: Eravamo due persone che parlavano.
Larry
: Sto per dirti una cosa, sai, Bob? Ed è qualcosa che non dico a molte persone, perché devo veramente pensarla ed esserne convinto. Perché per me è come dire a qualcuno di andare all'inferno. Capisci quanta importanza gli do?
Bob
: E cos'è?
Larry
: È che io non riesco a crederti, Bob.
Bob
: Tu non...?
Non ... ti credo, esatto. Sto facendo un grande sforzo per convincermi che quello che hai appena raccontato è vero.
Bob
: È vero.
Larry
: Può darsi, ma non riesco a mandarla giù, capisci?
Phil
: Larry, andiamo!
Larry
: Lasciami in pace! Mi fai il favore? Sto cercando di chiarire la situazione, quindi non interrompermi un'altra volta.
Bob
: Va bene così, Phil.
Larry
: Sì, va bene così. Adesso, Bob, vorrei farti una domanda... e vorrei una risposta franca, me la puoi dare?
Bob
: Sì.
Larry
: Chi ha... tirato in ballo l'argomento Gesù, onestamente?
Bob
: Io, Larry.
Larry
: Tu.
Bob
: Sì.
Larry
: Hai menzionato Gesù per primo.
Bob
: Sì.
Larry
: Perché?
Bob
: Perché è molto importante per me che le persone sentano parlare di Gesù.
Larry
: Vuoi dire del fatto che è morto per i nostri peccati?
Bob
: Sì.
Larry
: Allora, Bob, fammi riformulare la domanda. Sapendo che era molto importante, rispetto alla nostra presenza qui, avere un incontro e parlare con Fuller riguardo ai lubrificanti per la sua azienda, perché mai, invece, hai deciso di parlargli di Gesù?
Bob
: Perché credo che sia più importante.
Larry
: Anche se siamo a una convention dove è più abituale e consueto parlare di affari?
Bob
: Sì. Guarda che ho capito, Larry, ma, proprio non vedo dove sta il delitto nel voler parlare da essere umano a essere umano. Non ho parlato di lavoro, lubrificanti, eccetera, perché non volevo pensasse che avevo usato l'argomento religione per ingraziarmelo, per spingerlo a firmare qualche contratto. Non volevo pensasse che ero insincero.
Larry
: Ma tu effettivamente eri insincero, in un senso più generale.
Bob
: Se noi qui siamo soltanto delle funzioni, perché non mandano dei robot, allora?
Larry
: Non mandano dei robot per la semplice ragione che non li hanno ancora inventati. Verrà il giorno in cui costruiranno un robot che fa quello che facciamo noi, e magari meglio, allora vedrai che ce lo manderanno. Puoi starne certo. Ma fino a quel giorno, mandano noi. Dicono: "Ehi, Bob, Larry, Phil, perché non ve ne andate a Wichita per un paio di giorni? Non preoccupatevi di vitto e alloggio, ci pensiamo noi". E per un paio di giorni, Bob, noi rinunciamo alla nostra identità, qui, a Wichita. E diventiamo le mani della nostra azienda. Che stringono tutte le altre mani che ossono! Quel che hai fatto, la ragione per cui sei stato insincero, è che hai infranto quel vincolo. Sarebbe come se una mano, che so, si staccasse dal braccio e dicesse: "Oh, guarda che ho altre cose importanti da fare qui in giro che non hanno niente a che fare con te!".
Bob
: Ma Paolo dice che...
Larry
: Per favore, no. Per favore, no, voglio discutere con te! Che c'entra l'apostolo Paolo? Stiamo facendo tutt'un altro discorso!
Bob
: Non vedo come si possa affrontare una discussione del genere, se non mi è permesso parlare di Dio!
Larry
: Perché non stiamo parlando di Dio, ma di qualcosa di più g
rosso
.
Bob
: Più g
rosso
di Dio?
Larry
: La questione, Bob, non è la tua fede in Dio o il tuo desiderio di diffondere questa fede. La questione è cosa stiamo facendo qui.
Bob
: E che cos'è, Larry? Forza, che cos'è?
Larry
: Siamo qui per vendere lubrificanti! Lubrificanti industriali! Non siamo qui per salvare anime!
Bob
: Non siamo qui neanche per andare a caccia di donne, ma questo non sembra fermarti!
Larry
: Con che coraggio ti azzardi a rinfacciarmi questo? Con che coraggio, ragazzino brufoloso? Non c'è niente di sbagliato nell'ammirare il panorama mentre si fanno affari. Fintantoché noi continuiamo a fare affari. E per tua informazione, cocco, in quindici anni, neanche una volta ho tradito mia moglie.
Bob
: Se guardi le donne con lussuria, è come se...
Larry
: No, non lo è, non lo è, c'è una differenza enorme!
Bob
: Non è questo che ha detto Gesù!
Larry
: Ma che ne sai di cosa ha detto Gesù, Cristo Santo! C'eri?
Bob
: Ho letto le sue parole.
Larry
: No, qualcuno le ha scritte in un libro!
Phil
: Larry.
Larry
: Qualcuno l'ha tramandato e tu ci credi!
Bob
: L'hanno scritto gli evangelisti, e quella è la verità!
Larry
: Certo, ma non si può dire che è vero, che ho ragione io o ce l'hai tu. Non c'eravamo.
Phil
: Larry.
Bob
: Il Vangelo dice chiaramente...
Larry
: Non citare le scritture con me, Bob, non le citare!
Bob
: Io devo ritornare all'apostolo Paolo...
Larry
: L'apostolo Paolo non è stato mandato qui sulla Terra per dire cose...
Bob
: ... il quale dice chiaramente che lo sguardo lussurioso è tradimento...
Larry
: Ma lo vuoi capire...
Phil
: No, aspetta, Larry!
Larry
: Basta!
Larry! Larry! Larry! Con o senza il cliente, vivremo. Alzati.
Bob
: Mi dispiace.
Larry
: Certo, vivremo.
Phil
: Vivremo.
Larry
: Mi pare d'averlo già detto. Mi sto rendendo conto all'improvviso di quanto si è fatto tardi. A che ora vuoi che ci vediamo domani mattina?
Phil
: Beh, non ha... non ha importanza.
Larry
: A che ora?
Phil
: Alle sette e mezza.
Larry
: Facciamo le otto.
Phil
: Certo, le otto.
Larry
: Perdonami, Bob, se... mi sono comportato come fossi tuo padre. Stavo cercando di darti un qualcosa di quello che sono.
Bob
: Capisco.
Phil
: Larry? Buonanotte. C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione, perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...
Bob
: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.
Phil
: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo?
Beh, ci sono tante persone che conosco da un bel pezzo, e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti, non contano per me. Ma Larry per me conta
molto. E la ragione è... che posso fidarmi. Io so che posso fidarmi. È onesto.
Bob
: È onesto o è solo brutale?
Phil
: È onesto, Bob. È anche brutale, certo. Il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali, ma non oneste. Larry non è uno di quelli. Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto. Perché, radicato profondamente dentro di te, c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda, che è il caso che tu ti faccia, è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.
Bob
: Che vorrebbe dire?
Phil
: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non importa se cerchi di vendere Gesù, o Buddha, o i diritti civili. O come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano. Semmai fa di te un agente vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni. Solo per saperlo, per nessun'altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione, per pilotarla, non è più una conversazione. È un pistolotto e tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.
Bob
: Perdonami se rispettosamente dissento.
Phil
: Stavamo parlando prima del... carattere. Mi hai fatto delle domande sul carattere. E allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di
carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione, Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che... ancora non provi rammarico per qualcosa.
Bob
: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?
Phil
: No, Bob, perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere, perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te, perché ti ricordi che la vita va avanti, il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te, e come un tatuaggio ti resterà impressa sulla faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.
Bob
: Posso andare adesso?
Phil
: Vai, vai.
Bob
: Grazie.
Phil
: Buonanotte. Pronto? No, non puoi, se n'è appena andato. Che c'è? Ti voglio bene anch'io. Sì.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del g
rosso
pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più g
rosso
cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank
: Stammi a sentire, lui era l'unico oltre a noi a sapere che Nordberg fosse ancora vivo. E c'è ancora un'altra cosa: hanno cercato di fare fuori Nordberg all'ospedale.
Ed
: Diciamo che hai ragione. Ma entrando nell'ufficio di Ludwig sappi che vai incontro a un g
rosso
rischio.
Frank
: Lo so. Ma rischi anche alzandoti la mattina attraversando la strada o facendoti il bidet col ventilatore.
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
E' stato un match bruttissimo contro una giocatrice
[Lara Arruabarrena]
in grande crescita ma l'ho vinto, grazie a Dio sono riuscita a portare a casa gli ultimi quattro giochi. Nel primo set lei ha giocato male, poi è entrata in partita. Ma io non ho mai mollato. In questo momento mi tornano in mente i ricordi del Roland Garros: io ho sempre giocato piuttosto bene sul
rosso
. Era passato un bel po' di tempo dall'ultimo titolo e sono davvero soddisfatta di esserci riuscita ancora una volta. Quello di Bogotà per me è stato davvero un buon torneo: sono molto felice di essere riuscita ad esprimere il mio tennis.
[16 aprile 2017]
Francesca Schiavone
Frasi di Francesca Schiavone
McKittrick
: Sì, Paul, che succede?
Richter
: Ho controllato i generatori dei numeri a caso, non sono in funzione. Hai trovato qualcosa?
Tecnico
: No, signore, continuo a controllare.
Richter
: Bene. Senti, non so cosa dire. Potrebbe arrivare da qualsiasi parte.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Signore, è meglio che metta la cuffia.
Beringer
: Sì?
McKittrick
: Generale, la macchina ci ha tagliati fuori. Sta inviando numeri a caso ai silos.
Healy
: Cerca di trovare i codici...
McKittrick
: Sì.
Healy
: ...del lancio dei missili.
McKittrick
: Lo so.
Beringer
: Togliete corrente al maledetto arnese, che diavolo!
McKittrick
: No, non funzionerebbe, Generale. Interpreterebbe l'arresto come distruzione del NORAD. I computer, nei silos, seguirebbero le ultime istruzioni. Lancerebbero.
Beringer
: Non possiamo disarmare i missili?
Healy
: Più di migliaio di missili? Non c'è il tempo. Con questo ritmo scoprirà i codici di lancio in cinque primi e tre secondi.
Beringer
: Signor McKittrick, dopo attenta riflessione, signore, sono giunto alla conclusione che il suo nuovo sistema di difesa è un vero schifo.
McKittrick
: Come si permette, g
rosso
maiale in uniforme?
Beringer
: Oh. Mi aspettavo qualcosa di meglio da lei, da un uomo della sua levatura.
Lem
: Generale, il Presidente.
McKittrick
: Come? Che cosa ha in mente... Che cosa gli dirà?
Beringer
: Che do ordine ai bombardieri di rimanere in attesa. Potremmo essere costretti ad entrare in azione. Sì, signore.
Falken
: Ne ha trovato uno. Quando li troverà tutti e dieci, lancerà i missili.
David
: Non possono inserirsi e fermarlo?
Falken
: No. Loro no. Hanno cancellato la mia parola d'accesso.
David
: Beh, che cosa facciamo?
Falken
: Io non lo so. E tu?
Jennifer
: Ti avevo detto di non giocare con quel coso.
David
: Ha detto bene. Giochiamo!
Falken
: Prova.
Richter
: John, inseriamoci nel sistema.
McKittrick
: È troppo rischioso. Potremmo distruggerlo.
Richter
: Come si è inserito il ragazzo? La backdoor...
Healy
: L'abbiamo tolta.
McKittrick
: E invadere la logica profonda?
Richter
: Continuiamo a sbattere contro un maledetto muro.
David
: Se vuole fare una partita, giocàtela! Chieda l'elenco dei giochi.
McKittrick
: Stephen, per la miseria!
Jennifer
: Lo lasci fare. L'ha già fatto prima.
Falken
: Di sicuro non farà peggio di voi, John.
Healy
: Due numeri.
Beringer
: Maledizione! Camminerei sui carboni accesi se servisse a qualcosa. Lasci fare al ragazzo, maggiore!
David
: Elencare i giochi. Scacchi.
Healy
: Tre numeri identificati.
David
: Poker.
Lem
: Il sistema di sicurezza nega qualunque accesso.
David
: Guerra Termonucleare Globale.
McKittrick
: Gioco attualmente in corso.
Healy
: Quattro numeri.
McKittrick
: Stephen, per amor di Dio, fa' qualcosa.
Militare
: Dai, ragazzo, lèvati.
David
: No.
Jennifer
: No. Prova ancora.
David
: Di nuovo. L'elenco, presto!
Lem
: Ci abbiamo già provato.
David
: Lo faccia riapparire!
Falken
: Sì, rivediamolo.
David
: Non è in elenco!
McKittrick
: Cosa non è in elenco?
Falken
: Continua. Ci dev'essere certamente.
David
: Tris. Nuovo gioco.
McKittrick
: Sei inserito. Ordinare il disarmo dei missili.
David
: No! No. Ecco. Accesso negato. Tic-tac-toe. È il tris.
Healy
: Cinque numeri. La metà del codice. Giocatori: uno.
Tecnico
: Metti la X nella casella di centro.
David
: Lo so.
Healy
: Sei numeri.
Beringer
: È impossibile vincere a quel gioco.
David
: Io lo so, lui no. Non l'ha imparato. C'è un modo per farlo giocare contro se stesso?
Falken
: Sì. Numero dei giocatori: zero.
Healy
: Sette!
David
: Avanti! Accidenti, impara!
Healy
: Otto.
Tecnico
: Percorre un ciclo ripetitivo. Attinge sempre più energia dal resto del sistema.
Healy
: Nove numeri. Dieci! Ha trovato il codice. Sta per lanciare.
Jennifer
: Ah!
Militare
: Generale!
Beringer
: Colonnello Conley, chiami il SAC. Voglio un rapporto sulla situazione d'attacco. Maggiore Dawes, chiami il Presidente.
Dawes
: Sissignore.
Beringer
: Maggiore Lem?
Lem
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerchiamo di ristabilire un contatto radio.
Beringer
: Ha chiamato, colonnello?
Conley
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerco di collegarmi via satellite.
Beringer
: Va bene. Continui a cercare un contatto. Quando l'avrà ottenuto, voglio un rapporto sulla condizione di attacco di tutti i missili intercontinentali.
Militare
: Top Gun. Cobra Comando NORAD. Rispondete.
Beringer
: Ci serviranno degli aerei cisterna per rifornire.
Dawes
: Ci siete?
Jennifer
: Che sta facendo?
David
: Sta imparando.
Joshua
: Salve, professor Falken.
Falken
: Salve, Joshua.
Joshua
: Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?
Beringer
: Colonnello Conley, possiamo andare a DEFCON 5.
Conley
: Sì, signore.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
David
: Grazie.
Camionista
: Sta' attento.
Centralinista
: Che città, prego?
David
: Goose Island, Oregon, per favore. Il numero del dottor Robert Hume. Acca, u, emme, e. Eh, Tall Cedar Road.
Centralinista
: Ho controllato sotto dottor Robert Hume, H-U-M-E, Tall Cedar Road, ma non risulta.
David
: Cosa significa? Non ha telefono?
Centralinista
: Spiacente, ma non risulta.
David
: Oh, aspetti. Eh... Falken. Dottor Stephen Falken, effe a elle cappa e enne, stesso indirizzo.
Centralinista
: Nell'elenco non risulta nessun dottor Stephen Falken, F-A-L-K-E-N, a Tall Cedar Road, Goose Island.
David
: Grazie.
Jennifer
: Sì?
David
: Jennifer? Sono io, David.
Jennifer
: David?
David
: Sì. Ah, senti, ti chiamo dal Colorado. Mi serve un favore molto g
rosso
. Puoi prestarmi un po' di soldi?
Jennifer
: Cosa?
David
: Oh, un centinaio di dollari, appena posso te li restituisco. Mi serve un biglietto aereo da Grand Junction, in Colorado, a Salem, nell'Oregon.
Jennifer
: Perché? Che succede?
David
: Ti racconterò tutto dopo.
Jennifer
: David, ma che cosa ci fai nel Colorado? Sono passata da casa tua. I tuoi genitori erano impazziti. Ci sono degli uomini dell'FBI che fanno un sacco di domande.
David
: Adesso non posso parlare. Senti, quando compri il biglietto, vuoi avvertirli che andrò a ritirarlo a... a Grand Junction, all'aeroporto?
Jennifer
: David, spiegami.
David
: A... adesso non posso parlare così al telefono, ma mi raccomando, fammi questo piacere, ti prego.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello
rosso
.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
[Messaggio registrato col cellulare e mandato in onda dalla tv]
Mo me dovete ascortà tutti, perché tutti 'o dovranno sape', pure i sanpietrini. In questi anni m'avete ignorato, calpestato, carcerato dentro a quer canile de merda 'n mezzo a 'e cimici e a 'e zecche, e mo basta, mo cambia 'a musica. È arivato er momento de fa' er botto più g
rosso
de tutti i botti che ve potete immaginà. Stay tuned.
Fabio Cannizzaro, detto Zingaro
Dal film:
Lo chiamavano Jeeg Robot
Scheda film e trama
Frasi del film
Co 'sti poteri se potemo pure divertì insieme. Ma t'o immagini? Du fiji de 'na super-mignotta come noi? E allora sì che se famo rispettà da tutti! Da la gente, da le televisioni, da lo Stato! Ha' visto er telegiornale? Hanno sbloccato l'apparti. La Camora sta già a festeggià. E 'o sai perché? T'o dico io perché: erano loro i bombaroli! E si lo Stato s'è cagato sotto pe' du bombette, pensa se je famo scoppia' quarcosa de speciale, che ne so, tipo er Parlamento o l'Olimpico durante Roma-Lazio! Famo er botto più g
rosso
de tutti i botti, de tutti i bengala, de tutti i derby, de tutta la storia der calcio italiano! E allora sì che ce trasmettono a reti unificate, Enze'!
Fabio Cannizzaro, detto Zingaro
Dal film:
Lo chiamavano Jeeg Robot
Scheda film e trama
Frasi del film
Pirlo è una ferita ancora aperta, nel mio cuore ed in quello di tutti i
rosso
neri. Nell'ultimo anno non era in sintonia con l'ambiente di Milanello e con l'allenatore: non era nostra volontà cederlo
[7 gennaio 2013]
Silvio Berlusconi
Frasi di Silvio Berlusconi
Chissà se rimane qualcosa del nostro vissuto dopo che abbiamo camminato tutte queste volte su queste stesse lastre di porfido? Chissà se qualche nostro pensiero riesce a rimanere sospeso nell'aria? Chissà se i nostri sogni possono così resistere nel tempo svolazzando tra questi palazzoni, alla ricerca di qualcuno che possa catturarli un domani con un meraviglioso slancio di sensibilità in più?
Carlo Zannetti
Frasi di Carlo Zannetti
Presidente della Borsa
: Allora, c'è una due cavalli, entra in un autosalone dove vendono Cadillac, e si avvicina al venditore e gli fa: "Vorrei una Cadillac". Allora, lei gli dice: "La prego, me la presenti. Vorrei quella grande, l'ultimo modello". Il venditore è allibito. "Scusi, perché gliela devo presentare?". "Perché me la voglio sposare". Il venditore: "Ma perché ci tiene tanto a sposare una Cadillac?". E la due cavalli fa: "Io sono stufa di fare l'utilitaria, e voglio che quando la gente mi vede dica: quella sì che è una signora macchina". Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Una signora macchina! Ah, ah, ah!
Presidente della Borsa
: Vorrei fare un g
rosso
investimento sullo stock di grano di aprile. Che ne pensi, Valentine? Hm?
Billy Ray
: Ora ti dico tre ottime ragioni per cui non dovresti farlo, George. Uno, il raccolto del grano in Russia non andrà tanto male come pensano tutti. Due... E tre, a giudicare dalla gioielleria che ha al collo la tua ragazza, dovrai tenerti da conto tutti i soldi che hai per farla felice.
Presidente della Borsa
: Ah, ah, ah! Ah, ah, ah!
Randolph e Mortimer
: Ah, ah, ah!
Ragazza del Presidente
: Quanto mi ti farei, Valentine.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Randolph
: Ha toccato il minimo. Forza, compriamo.
Mortimer
: Parla Mortimer Duke. Compri 200 contratti di pancetta May a 66,8. Li metta sul mio tavolo personale.
Billy Ray
: Sarebbe un g
rosso
errore, amico.
Mortimer
: Valentine, qui sta succedendo qualcosa di molto importante. Lei stia solo a guardare.
Billy Ray
: D'accordo, ma state per prendere una fregatura.
Randolph
: Sentiamo, perché non dovremmo comprare ora, Valentine?
Billy Ray
: Perché il prezzo continuerà a scendere.
Mortimer
: Randolph, qui non stiamo mica giocando con i soldi del Monopoli.
Randolph
: Parla Randolph Duke. Sospenda quell'ordine per la pancetta. Mi spieghi perché lei pensa che il prezzo della pancetta di maiale scenderà ancora, Valentine.
Billy Ray
: Perché sotto Natale sono tutti un po' tesi.
Mortimer
: Per favore, adesso possiamo comprare, Randolph?
Billy Ray
: Se volete perdere quattrini, fate pure.
Randolph
: Continui quello che stava dicendo, Valentine.
Billy Ray
: Okay. Il prezzo della pancetta di maiale è andato scendendo tutta la mattina, il che significa che stanno tutti nei loro uffici seduti aspettando che il prezzo precipiti per poter comprare a quattro soldi. Chi ha invece bisogno di vendere le pancette se la sta facendo sotto, perché pensa "Ehi, qui perdiamo i nostri quattrinoni. Natale è dietro l'angolo e io non potrò neanche comprare la tuta spaziale a mio figlio", okay? "E mia moglie non vorrà scop... Mia moglie non vorrà fare l'amore con me perché io non ho soldi", okay? Per cui stanno lì a cagarsi sotto e a urlare: "Vendete! Vendete!", perché non vogliono perdere i loro soldi, giusto? Stanno tutti a chiappe strette, io lo sento, tutti quanti. Guardateli. Muoiono dalla strizza.
Randolph
: Mortimer, ha ragione Valentine. Eh, sì, ha ragione.
Billy Ray
: Io aspetterei che arrivi a 64 e poi comprerei. A quel punto gli avvoltoi sono già fuori.
Randolph
: Ti rendi conto di quanti soldi ci ha fatto risparmiare, Mortimer?
Mortimer
: Ma il denaro non è tutto, lo sai, Randolph.
Randolph
: Consiglia ai nostri clienti interessati alla pancetta di comprare a 64. Il signor Valentine ha fissato il prezzo. Molto bene, Valentine, ottimo lavoro.
Mortimer
: Andiamo, Randolph, se no finisce che facciamo tardi.
Billy Ray
: Ehi... A Mortimer è caduta la molla dei soldi. Li conti. Ci sono tutti quanti, signor Randolph.
Randolph
: Grazie, Valentine.
Billy Ray
: Ci sono tutti, li conti.
Randolph
: Oh, ne sono sicuro, Valentine. Grazie, continui sempre così.
Billy Ray
: Okay, Randy. Ehi!
Randolph
: Ci hai provato, eh, Mortimer? Ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, ehi, ehi, ehi! Come va, Terry? Dammi una bottiglia del migliore champagne.
Terence
: Dopo tutto questo tempo hai un bel coraggio a farti rivedere.
Billy Ray
: Senti, baffo, eccoli i tuoi soldi. I tuoi sporchi... micragnosi... 27 dollari. Ah, gli interessi.
I Ragazza
: Billy Ray, amore. Sei proprio tu?
Billy Ray
: È vero, sono proprio io. Ah, Terry, offri champagne alla signora.
I Ragazza
: E fa' quello che dice, Terry!
Billy Ray
: Anzi, champagne per tutti quanti, omaggio di Billy Ray Valentine!
Astanti
: Eeeh!
I Ragazza
: Amore mio!
Astanti
: Bentornato, Billy!
Billy Ray
: Ehi, eh, venite, coraggio! Alla salute di Billy Ray!
Astanti
: Alla salute di Billy Ray! Billy Ray! Viva Billy!
Billy Ray
: Lo so, lo so, sono molto sexy.
Astanti
: Evviva!
Billy Ray
: Sono molto sexy. Le donne me lo dicono sempre. "Billy Ray, sei tanto sexy". Ma non l'ha ancora capita nessuno la mia sensualità.
II Ragazza
: Io l'ho capita eccome...
Billy Ray
: Io sono l'uomo più sexy...
Enorme tizio nero
: Tu ieri sera non eri in guardina a raccontar balle sulla tua limousine, negretto? Eri quel figlio di puttana che stavo per strangolare.
G
rosso
tizio nero
: Già.
Billy Ray
: Figlio di puttana? Moi? Si dà il caso che la mia limousine sia parcheggiata qui fuori, perche non vai a darle un'occhiata?
Enorme tizio nero
: Ce l'hai qui fuori davvero?
Billy Ray
: Già.
Ragazza
: L'hai messo al posto suo, eh?
Billy Ray
: Ah, l'ho voluto risparmiare, sai?
Ragazza
: Ah, davvero?
Billy Ray
: Certo, lo potevo ammazzare, ma io sono un uomo pacifico. Sentite, signore,io purtroppo devo tornare a casa, ma se qualcuna di voi vuole passare da me per bere un cocktail, c'è un sacco... c'è un sacco di posto nella mia limousine. Su, andiamo, si parte.
Ragazze
: Fantastico! Festeggiamo!
Ragazza
: Lo sai che sei tanto chic, Billy Ray?
Billy Ray
: Grazie, te ne sei accorta. Ehi, amico, se stai per vomitare, il bagno e di sotto. È di sotto, t'ho detto. Cristo, è sordo? Ehi, ehi! Fer... ferma. Quel... quel... quello è un tappeto persiano! È un tappeto persiano. Viene dalla Persia. Ehi! Che roba è? Che è questa porcheria? Ferma tutto! Ehi, chi è che ha spento le sigarette sul mio tappeto? Chi è che ha spento le sigarette sul mio tappeto? Ehi, ehi, ehi, ehi! Non avete mai sentito parlare di sottobicchieri?
Coleman
: Vuole che prepari degli altri antipasti per gli ospiti, signore?
Billy Ray
: Hm? Non dire cazzate. Coleman, c'era più gente qui poco fa. Dove sono andati?
Coleman
: Io... io ritengo che alcuni si siano trasferiti di sopra, signore.
Billy Ray
: Nella mia stanza da letto?
Ragazza
: Ti stavo aspettando, Billy Ray.
Billy Ray
: Se mi dai una botta con quelle tette m'ammazzi.
Ospite
: Sai che ti dico? Quella nuda mi piace di più.
Billy Ray
: Posso avere un po' di attenzione per favore? Ho detto, posso avere un po' di attenzione per favore?
Ehi, levatevi sùbito dalle palle!
Coleman
: Buonanotte. Buonanotte.
Ospite
: Ciao, grazie.
Billy Ray
: Via, via, via, via! Fuori! Fuori!
Ospiti
: Buonanotte. Ci vediamo.
Coleman
: Buonanotte.
Ospite
: Proprio adesso che mi divertivo.
Coleman
: Buonanotte. Buonanotte, signora.
Ragazza
: Grazie.
Ospite
: Ciao.
Enorme tizio nero
: Mi sono preso una sbronza mondiale, amico. Sei l'ospite migliore...
Billy Ray
: Sì, sì. ma adesso levatevi dalle palle. Andiamo, forza. Coraggio. E fate piano là fuori. I miei vicini dormono. È gente che lavora.
Coleman
: Bene, i suoi... I suoi amici si sono molto divertiti, signore. Ritengo sia stato un gran successo.
Billy Ray
: Quelli non erano amici miei, Coleman. Era un branco di portoghesi, hanno trattato casa mia come se fosse uno zoo.
Coleman
: Perche non si ritira, signore? Io rimetterò tutto a posto. Per lei domani sarà una giornata dura.
Billy Ray
: Si, si, credo proprio che... che mi ritirerò. Buonanotte, Coleman. Grazie, amico.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Io era un po' che lo tenevo d'occhio. È per questo che mi ero messo addosso queste schifezze. Dovevo essere sicuro che avesse gli stipendi prima di partire all'attacco.
Doo Rag Lenny
: E con che cosa l'hai accoltellato?
Billy Ray
: Ma no, che c'entra? E chi l'ha accoltellato?
I compagno di cella
: Tu ieri hai detto che l'hai ferito.
Billy Ray
: Con queste mani l'ho ferito. Io sono cintura nera di kung fu. Il mio grande maestro è stato Bruce Lee. Adesso ti faccio vedere. Da-dah! Daaah! Eh? Si chiama la "tecnica del mezzo
litro". Se fai gli porti via mezzo litro di sangue a chi ti capita sotto.
II compagno di cella
: E come hai massacrato il poliziotto?
Billy Ray
: Ma quale poliziotto, amico? Erano poliziotti, con la i plurale. Nove, dieci, dodici sbirri. Allora ho dovuto cambiare tutta la mia strategia, non potevo usare la stessa.
Enorme tizio nero
: Ehi, tu! Quando ti hanno portato qua dentro e ti hanno rinchiuso, tu piangevi come un vitello, negretto.
G
rosso
tizio nero
: È vero.
Billy Ray
: Sì, perché uno dei piedipiatti è caduto e m'ha sparato in faccia un lacrimogeno, quello che usano per disperdere la folla, amico. Io sono entrato qui da uomo, quindi non rompete i
coglioni, okay?
Enorme tizio nero
: Sì, però dico: tu hai massacrato un uomo e ne hai mandato un altro all'ospedale. Ma come mai non hai neanche un graffio addosso?
G
rosso
tizio nero
: Già.
Billy Ray
: Perché sono un campione di karate, ve l'ho detto. E i campioni di karate si feriscono dentro, capito? Non le fanno vedere le ferite. Ma tu che ne sai? Tu sei un pallone di ciccia rotta
in culo. E adesso non mi rompete più, okay? Che aspettano le mie donnine ad arrivare? Non posso mica perdere tempo qua dentro con voialtri.
Enorme tizio nero
: Già, visto che sei un magnaccia, come mai le tue puttane non si fanno vive?
G
rosso
tizio nero
: Già.
Billy Ray
: Ma come, non te l'avevo detto? Il telefono della mia limousine era scassato e non ho potuto mettermi in contatto con le mie donnine. Semplice, no?
Doo Rag Lenny
: Il telefono della limousine era scassato, ci potevi arrivare anche da solo, no?
Billy Ray
: Ehi, ragazzi, seduti, okay?
Enorme tizio nero
: Vai a fare il pallonaro da qualche altra parte, negretto. Qui non abbocca nessuno.
Billy Ray
: Ehi! Eh, eh, eh! Eh, eh! Voi non vi rendete conto di quello che fate. Si vede. Lo sapete chi avete attaccato come un ombrello? Lo sapete? Raaah! Non rompete i coglioni, mettetemi giù!
Sapete chi state minacciando nella cella numero quattro al nono piano?
Poliziotto
: Billy Ray Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Poliziotto
: Cammina. Cauzione pagata.
Billy Ray
: Sul serio?
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
Agente Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
Agente Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Agente Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio, io mi chiamavo in codice così, agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Agente Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar
Rosso
, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
Agente Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor agente, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha assolutamente niente che non va, e io lo posso provare.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la gente per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili spalle qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la gente della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno deve pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al fuoco.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà chiedere a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Coleman
: La colazione, signore.
Louis Winthorpe III
: Pancetta di maiale. Hm! Ho tanto l'idea che succederà qualcosa di molto eccitante nel mercato della pancetta di maiale stamattina.
Coleman
: La signorina Penelope verrà a cena qui da lei, signore?
Louis
: Sì. Verrà senz'altro.
Folsey
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno, Folsey.
Impiegata
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno.
Impiegato
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno.
[...]
Impiegati
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno a tutti e due.
Impiegato
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno. Pancetta di maiale. Lo sapevo. Lo sapevo.
Domestico
: Buongiorno, signor Duke.
Domestico
: Buongiorno, signor Duke.
Domestica
: Buongiorno, signor Duke.
[...]
Mortimer Duke
: Allora, quando vendiamo?
Randolph Duke
: Io non riesco a capire perché siano così stupidi, questi scienziati. L'eterna domanda! È inutile domandarselo: la risposta è scontata.
Mortimer
: Non ho nessun interesse per gli influssi dell'ambiente nello sviluppo della personalità. Anzi, sono arcistufo di sentirne parlare. A me interessa quanto ci possono fruttare le nostre pancette di maiale.
Randolph
: Winthorpe ha deciso di vendere a 76 e un quarto. Le sue schede dicono che è il massimo a cui arriveranno.
Mortimer
: Non arriveranno mai cosi in alto. Vendiamo adesso.
Randolph
: Pazienza, Mortimer. Vediamo se Winthorpe ha ragione.
Mortimer
: Winthorpe si sbaglia! Questo è il massimo! Io dico di vendere adesso, Randolph!
Randolph
: Oh, via, solo qualche altro secondo.
Mortimer
: Il mercato sta chiudendo. Non faremo più in tempo a comprare.
Randolph
: Ecco, vedi? Abbiamo guadagnato 347mila dollari in più in questi trenta secondi.
Mortimer
: Mi chiami Winthorpe.
Louis
: Ah, certo, non ne ho dubitato un solo istante, mio caro Mortimer. Oh, sì, saranno in parecchi a volersi rimpinzare di pancetta di maiale. Ci vediamo al club.
Portiere
: Buongiorno, signor Duke.
Billy Ray Valentine
: Buon Natale! Buon Natale! Grazie infinite, signore! È stato il Vietnam a ridurmi così, ma io sarei pronto a rifarlo. Grazie, grazie, signore, grazie infinite. Buon Natale! Dio la benedica, signore! Sia gentile, ha qualche spicciolo per un povero reduce del Vietnam? Ho perso tutte e due le gambe, le ho perse tutte e due!
Mortimer
: Non ci penso neanche a darti gli spiccioli!
Billy Ray
: Per favore, qualunque cosa, per favore! Venticinque cents, qualunque cosa, un paio di dollari, un quarto di dollaro, un nichelino! Per favore! No, no! No, non è giusto! No, amico, guardi, non si fa così! Mi dia quello che vuole! Un panino imbottito, una giacca... grazie, grazie tante, grazie, grazie. Vattela a prendere nel culo, stronzo!
Portiere
: E non farti più vedere!
Billy Ray
: Stai zitto, tu stai peggio di me!
Mortimer
: Senti un po' qui: "Si prevede che la stagnazione continuerà fino a quando il Dipartimento dell'Agricoltura renderà noto a gennaio il Rapporto sul raccolto". Esattamente come pensavamo noi, Randolph.
Randolph
: Errore! G
rosso
errore! Non è giusto. Hanno dato a questo studioso di genetica il premio Nobel, un uomo che non ne capisce un'acca della natura umana.
Mortimer
: Ah, Randolph, noi stiamo per fare milioni di dollari con il succo d'arancia surgelato, e tu mi vieni a parlare della natura umana.
Randolph
: Ma il denaro non è tutto nella vita, Mortimer.
Mortimer
: Oh, ma vuoi crescere?.
Randolph
: La mamma lo diceva sempre che eri un ingordo.
Mortimer
: La mamma me lo diceva come un complimento.
Randolph
: Ah, Ezra, arrivi proprio in tempo. Pensavi che mi fossi dimenticato della tua gratifica natalizia? Eccola qui.
Ezra
: Cinque dollari? Magari ci vado al cinema... però da solo.
Mortimer
: Metà di quelli sono da parte mia.
Ezra
: Grazie, signor Mortimer. Fanculo!
Louis
: Signori.
Todd
: Ciao. Stai bene, Louis?
Louis
: Io sto bene, Todd.
Philip
: Senti, Louis, oggi ci serve il quarto per la partita di squash. Ti interessa la cosa?
Louis
: No, no, sono spiacente. Devo cenare con Penelope questa sera.
Harry
: Oh, che fortuna, Louis.
Louis
: Non è fortuna. Todd.
Todd
: Hm-hm.
Philip
: Uh, uh, uh, uh, uh!
Andrew
: Hm, hm, hm!
Louis
: Randolph, Mortimer.
Mortimer
: Oh, salve Winthorpe. Cosa ci hai portato?
Louis
: Beh, siamo di nuovo alla fine del mese. Gli assegni degli stipendi per i nostri impiegati richiedono le vostre firme. E non fate finta di dimenticarvi di quelli grossi.
Mortimer
: Devo dire che ci sono degli impiegati che paghiamo profumatamente, Winthorpe.
Louis
: Beh, non possiamo tenerli al minimo salariale, Mortimer.
Randolph
: Cinquantamila dollari? A... a Clarence Beeks! Chi diavolo è?
Louis
: Ehm, infatti avevo intenzione di chiedervelo. Ho esaminato accuratamente le pratiche del personale e non mi risulta che ci sia un Clarence Beeks che lavora per noi.
Mortimer
: Ehm, ehm, ehm!
Randolph
: Oh, eh... Sì, Clarence Beeks, certo, certo. Sta portando avanti un incarico top secret per noi.
Mortimer
: Ricerche.
Louis
: Ah.
Mortimer
: Come sta Penelope? Non dimenticare che è la nostra nipotina, Winthorpe. È bene che tu ne faccia una moglie felice.
Louis
: Beh, farò del mio meglio, signore. Gli inviti per le nozze saranno spediti in settimana.
Mortimer
: Bene. Buon lavoro, Winthorpe. No, no, dà qua. Non ci pensare a questo, Winthorpe. Me ne occuperò io, personalmente.
Randolph
: Arrivederci, Winthorpe.
Mortimer
: Arrivederci, Winthorpe. Winthorpe è un giovane molto equilibrato. È una fortuna averlo come nostro direttore.
Randolph
: Ah, vorrei vedere. Ha studiato ad Harvard, è il prodotto di un ottimo ambiente, Mortimer.
Mortimer
: Ah, in questo caso non c'entra niente l'ambiente, Randolph. Con i geni che ha lo potresti mettere dovunque, lui emergerebbe comunque. È la buona razza, Randolph, è come i cavalli da corsa. Il segreto è nel sangue.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Hagen
: Gli dei ti sono propizi. Il
rosso
è il colore degli dei. E tu avrai bisogno del loro aiuto oggi.
Pubblico
: Combattete! Combattete! Combattete! Combattete! Combattete! Combattete! Combattete! Combattete! Combattete!
Proximo
: Alcuni di voi pensano di non voler combattere, altri di non poter combattere. È sempre così, finché non sono là.
Pubblico
: Sangue! Sangue!
Proximo
: Ascoltate.
Pubblico
: Sangue! Sangue! Sangue! Sangue! Sangue! Sangue! Sangue!
Proximo
: Piantate la lama nella carne di un uomo, e loro vi ameranno per questo. E voi... voi potreste anche imparare ad amarli per questo. In fin dei conti dobbiamo tutti morire,
purtroppo non possiamo scegliere in che modo, ma... possiamo decidere come andare incontro alla fine, per poter essere ricordati da uomini.
Guardiano
: Muovetevi! Formate due file!
Pubblico
: Sangue! Sangue!
Guardiano
: Quelli a sinistra prendano lo scudo!
Pubblico
: Sangue! Sangue!
Guardiano
: Quelli a destra la spada!
Pubblico
: Sangue! Sangue! Sangue! Sangue! Sangue! Sangue!
Guardiano
: Legate il
rosso
col giallo! Avanti! Avanti!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Proximo
: Avanti! Quanto ci vuole per arrivare a casa? Io sono Proximo, e per i pochi giorni che seguiranno, gli ultimi della vostra miserabile vita, io vi starò più vicino di quella puttana che vi ha messo al mondo urlando. Non ho pagato per godere della vostra compagnia, ho pagato per trarre profitto dalla vostra morte. E come vostra madre era con voi al principio, io sarò con voi alla fine. E quando morirete, perché voi morirete, il vostro trapasso avverrà con questo suono. Gladiatori, io vi saluto.
Rosso
! Giallo! Giallo.
Hagen
: Bene.
Proximo
:
Rosso
Hagen
:
Rosso
. L'Ispanico.
Proximo
: Basta così per adesso! Il suo momento verrà.
Hagen
: Un altro!
Juba
: Ispanico, perché non combatti? Tutti noi dobbiamo combattere. Quello è il segno dei tuoi dei? Questo non li farà arrabbiare?
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Ritirata! Hanno aperto una breccia! Hanno preso il ponte! Ripiegare sul secondo livello! Portate via le donne e i bambini! Portateli via! Ritirata! Presto! Presto!
Gothmog
: Muovete sulla città! Uccidete quelli che incontrate!
Soldato
: Abbattiamoli!
Gandalf
: Combattete! Fino all'ultimo uomo! Per la vostra vita!
Éowyn
: Coraggio, Merry! Coraggio per i nostri amici!
Gothmog
: Formare le fila, vermi! Formare le fila! Le picche davanti! Gli arcieri dietro!
Théoden
: Éomer, porta la tua Éored sul fianco sinistro.
Éomer
: Prepararsi!
Théoden
: Gamling, segui il vessillo del Re al centro! Grimbold, porta la tua compagnia a destra dopo aver passato le mura! Avanti, e non temete l'oscurità! Desti! Desti, Cavalieri di Théoden! Lance saranno scosse! Scudi saranno frantumati! Un giorno di spade! Un giorno
rosso
! Prima che sorga il sole!
Éowyn
: Vada come vada, resta con me. Io baderò a te.
Théoden
: Cavalcate ora! Cavalcate ora! Cavalcate per la rovina e per la fine del mondo! Morte!
Soldati
: Eh!
Théoden
: Morte!
Soldati
: Eh!
Théoden
: Morte!
Merry
: Ah!
Éowyn
: Ah!
Théoden
: Avanti, Eorlingas! Morte!
Soldati
: Eh!
Gothmog
: Tirate!
Merry
: Aaah!
Théoden
: Eeeh!
Gothmog
: Tirate a volontà!
Éomer
: Aaah!
Éowyn
: Aaah!
Pipino
: Gandalf!
Donna
: Correte!
Soldato
: All'altro cancello!
Pipino
: Gandalf! Gandalf! Denethor è uscito di senno! Sta bruciando vivo Faramir!
Gandalf
: Monta! Svelto!
Éomer
: Aaah!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Fammi un quadro del sole
|
posso appenderlo in camera mia
|
e fingere di scaldarmi
|
mentre gli altri lo chiamano "Giorno!"
|
|
Disegna per me un petti
rosso
su un ramo
|
così sognerò di sentirlo cantare
|
e quando nei frutteti cesserà il canto
|
ch'io deponga l'illusione.
|
|
Dimmi se è vero che fa caldo a mezzogiorno
|
se sono i ranuncoli che "volano"
|
o le farfalle che "fioriscono".
|
E poi, sfuggi il gelo sopra i prati
|
e la ruggine sugli alberi.
|
Dammi l'illusione che questi due
|
ruggine e gelo
|
non debbano arrivare mai!
Emily Dickinson
Titolo della poesia:
Fammi un quadro del sole
Frasi di Emily Dickinson
Uruk-Hai
: Non andremo più avanti finchè non faremo una pausa.
Orco
: Accendete il fuoco!
Pipino
: Merry! Merry!
Merry
: Credo che abbiamo fatto uno sbaglio a lasciare la Contea, Pipino.
Pipino
: Che cos'è questo rumore?
Merry
: Sono gli alberi.
Pipino
: Cosa?
Merry
: Ricordi la Vecchia Foresta, ai confini della Terra di Buck? Le voci dicevano che nell'acqua c'era qualcosa per cui gli alberi si allungavano e prendevano vita.
Pipino
: Vita?
Merry
: Alberi che sussurravano, parlavano tra loro, si muovevano perfino.
I Orco
: Muoio di fame. Sono tre giorni che mangio solo pane pieno di vermi schifosi!
II Orco
: Sì! Perché non possiamo avere carne? Perché non loro? Eh? Sono freschi!
III Orco
: Loro non sono da mangiare.
IV Orco
: Oh... Magari le gambe? Non ne hanno bisogno. Oh... Sembrano gustose.
III Orco
: Non ti avvicinare!
II Orco
: Trinciamoli! Solo un boccone!
III Orco
: No!
I Orco
: La carne è arrivata di nuovo, amici!
Merry
: Pipino! Andiamo!
IV Orco
: Coraggio, chiamate qualcuno! Guaite. Nessuno vi salverà, adesso.
Merry
: Pipino!
Pipino
: Aaah!
Legolas
: Sorge un sole
rosso
. Stanotte è stato versato del sangue.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Uruk-Hai
: Non andremo più avanti finchè non faremo una pausa.
Orco
: Accendete il fuoco!
Pipino
: Merry! Merry!
Merry
: Credo che abbiamo fatto uno sbaglio a lasciare la Contea, Pipino.
Pipino
: Che cos'è questo rumore?
Merry
: Sono gli alberi.
Pipino
: Cosa?
Merry
: Ricordi la Vecchia Foresta, ai confini della Terra di Buck? Le voci dicevano che nell'acqua c'era qualcosa per cui gli alberi si allungavano e prendevano vita.
Pipino
: Vita?
Merry
: Alberi che sussurravano, parlavano tra loro, si muovevano perfino.
I Orco
: Muoio di fame. Sono tre giorni che mangio solo pane pieno di vermi schifosi!
II Orco
: Sì! Perché non possiamo avere carne? Perché non loro? Eh? Sono freschi !
III Orco
: Loro non sono da mangiare.
IV Orco
: Oh... Magari le gambe? Non ne hanno bisogno. Oh... Sembrano gustose.
III Orco
: Non ti avvicinare!
II Orco
: Trinciamoli! Solo un boccone!
III Orco
: No!
I Orco
: La carne è arrivata di nuovo, amici!
Merry
: Pipino! Andiamo!
IV Orco
: Coraggio, chiamate qualcuno! Guaite. Nessuno vi salverà, adesso.
Merry
: Pipino!
Pipino
: Aaah!
Legolas
: Sorge un sole
rosso
. Stanotte è stato versato del sangue.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Una macchia di luce comparve sul folto tappeto
rosso
che ricopriva il pavimento della caverna. La luce ardeva senza una fonte apparente, sembrava esistere soltanto sulla superficie del
rosso
tessuto di fibre si spezia intrecciate. Un piccolo disco incandescente, di circa due centimetri di diametro, che vagava qua e là deformandosi sempre più in prospettiva... Diventò un ovale allungato, sfiorò il bordo di un letto, balzò in alto increspandosi sulla superficie irregolare.
Frank Herbert
Cit. da
I figli di Dune ‐ Incipit
Frasi di Frank Herbert
Con Lady Jessica su Arrakis, il Sistema Bene Gesserit d'impiantare leggende tramite la Missionaria Protectiva diede i suoi frutti. Si era già potuta apprezzare la saggezza che aveva spinto a disseminare nell'universo conosciuto un singolo tema profetico a protezione del Bene Gesserit, ma mai si era vista una combinazione così perfetta tra persona e preparativi. Le leggende profetiche avevano attecchito su Arrakis al punto di conservare intatto ogni simbolo originale (la Reverenda Madre, canto e respondu, e la maggior parte del panoplia propheticus Shri-a). Oggi in generale si ammette che le abilità latenti di Lady Jessica erano state g
rosso
lanamente sottovalutate.
[da "Un'analisi della crisi di Arrakis", della Principessa Irulan. - Fatto circolare privatamente: B.G. N. AR-81088587]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
I tramonti di quell'inferno africano si rilevavano straordinari. Non te li toglieva nessuno. Ogni volta tragici come mostruosi assassinii del sole. Un immenso bluff. Soltanto che c'era troppo da ammirare per un uomo solo. Il cielo per un'ora si pavoneggiava tutto spruzzato da un capo all'altro d'uno scarlatto delirante, e poi il verde scoppiava in mezzo agli alberi e s'innalzava dal suolo a strisce tremanti fino alle prime stelle. Dopo di che il grigio riprendeva tutto l'orizzonte e poi di nuovo il
rosso
, ma allora stanco il
rosso
e non per molto. Finiva così. Tutti i colori ricadevano a brandelli, afflosciati sulla foresta come vecchi stracci alla centesima replica. Ogni giorno verso le sei era esattamente così che andava. E la notte con tutti i suoi mostri entrava allora in ballo tra mille e mille rumori di gole di rospo.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Erano venuti nell'Africa tropicale, quei begli abbozzi, per offrirgli la carne loro, ai padroni, il loro sangue, le loro vite, la loro gioventù, martiri per ventidue franchi al giorno (meno le ritenute), contenti, comunque contenti, fino all'ultimo globulo
rosso
concupito dalla decimilionesima zanzara.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Jack
: Wendy? Sono a casa, amore! Su, vieni fuori. Dove ti nascondi?
Wendy
: Danny! Non ce la faccio! Vai! Corri!
Jack
: Cappuccetto
rosso
? Cappuccetto
rosso
? Su, apri la porta. Su, apri! Non hai sentito il mio toc, toc, toc? Allora vuoi che soffi? Vuoi che faccio puff? Allora devo aprirla io la porta?
Wendy
: Aaah! Aaah! Aaah! Aaah! Jack! Ti prego! Nooo! Nooo! Aaah! Aaah! Aaah! No, ti prego! Nooo! Ti prego! Nooo! Nooo! Nooo! Nooo! Ti prego! Aaah!
Jack
: Sono il lupo cattivo!
Wendy
: Aaah! Aaah!
Jack
: Aaah!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Capcom
: Terzo stadio disattivato. Tutti i sistemi funzionanti secondo norma. Fred, metti l'antenna omnidirezionale di banda S su B. Attiva l'antenna anteriore del Lem.
Fred
: Qui è tutto a posto.
Jim
: Ehi abbiamo un problema. Cabina depressurizzata. Ripeto. Abitacolo depressurizzato. Controllo pressione.
Ken
: Non ho pressione in tuta.
Jim
: Il casco. Te lo devi mettere.
Ken
: Non riesco a bloccarlo.
Jim
: Houston abbiamo un allarme generale. C'è un buco g
rosso
come una casa.
Ken
: Jim, aiutami! Aiutatemi!
Jim
: Oddio!
Fred
: Aiuto!
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Vino
rosso
con il pesce. Dovevo capirlo da questo.
[Dopo aver scoperto l'appartenenza di Grant alla SPECTRE]
James Bond
Dal film:
A 007 dalla Russia con amore
Scheda film e trama
Frasi del film
Elaine
: Sembravi piccola piccola con lui dietro, tipo Jessica Lange e King Kong.
Beth
: Ehi, Michael ce l'ha lo sconto famiglia al Taco Bell? Perché se è così, Sean, ci va a rimettere un occhio della testa.
Leigh Anne
: È un bravo ragazzo.
Elaine
: Perché non ufficializzi la cosa e semplicemente lo adotti?
Leigh Anne
: Avrà diciott'anni fra pochi mesi, non ha senso adottarlo legalmente.
Sherry
: Leigh Anne... è per quel senso di colpa che abbiamo noi bianchi?
Elaine
: Che cosa penserà tuo padre?
Leigh Anne
: Prima o dopo che si è rivoltato nella tomba? Papà se n'è andato da cinque anni, Elaine, la cosa peggiore è che tu c'eri al funerale, ricordi? Portavi Chanel e quell'orribile cappello nero. Sentite facciamo così, non mi serve che approviate tutte le mie scelte, ma esigo che le rispettiate. Non avete idea di quello che ha passato quel ragazzo, e se questo dovesse diventare motivo di diatriba, troverò un'insalata altrettanto cara vicino a casa.
Sherry
: Leigh Anne, mi dispiace non intendevamo...
Elaine
: No, non volevamo... davvero!
Beth
: Credo, anzi, che quello che stai facendo sia stupendo, aprire la tua casa a Michael... tesoro tu gli stai cambiando la vita.
Leigh Anne
: No, lui sta cambiando la mia.
Elaine
: Sarà bellissimo per te, ma che mi dici di Collins?
Leigh Anne
: Che c'entra Collins?
Elaine
: Non sei preoccupata? Si, insomma neanche un po'? È sempre un ragazzo, un g
rosso
maschio nero che dorme sotto lo stesso tetto!
Leigh Anne
: Ti dovresti vergognare.
Dal film:
The Blind Side
Scheda film e trama
Frasi del film
[In occasione di un infortunio di John Arne Riise]
Nessuno è più duro di te. Quello che stenderebbe altri per te è solo roba da qualche giorno di riposo. Comunque, amico la cosa che conta davvero è che tu stia bene. Torna presto roccia, ti aspetto grande roscio giallo
rosso
.
Francesco Totti
Frasi di Francesco Totti
Abbiamo vissuto insieme a Milano, un periodo che ricordo con affetto e divertimento. Lui
[Paolo Bonolis]
aveva un casa piccoletta e carina, mentre io abitavo in un albergo e stavo entrando in paranoia. Le camere avevano la pareti tinte di
rosso
, un colore che, secondo me, porta alla pazzia. Tutto il giorno lavoravamo insieme, poi la sera, Paolo a casa sua, io in albergo. Dopo qualche giorno, lui mi fa: "Siamo entrambi de Roma, stamo a fa 'sto programma insieme. Stai solo tu, sto solo io, vieni a stare da me". All'inizio rifiutai l'invito perché avevo la sensazione di approfittare della sua generosità ma poi, perseguitato da quel terribile colore
rosso
, accettai.
Luca Laurenti
Frasi di Luca Laurenti
[Sulla band
Rosso
vivo]
Una sera dovevano esibirsi in un club. Si presentarono 20-25 spettatori, e il cantante della band non volle fare il concerto. Gli altri non erano d'accordo. Io decisi che non mi sarei più occupato di loro.
Claudio Cecchetto
Frasi di Claudio Cecchetto
Col. Lacy
: Ah, guarda chi c'è!
Brian
: Oh!
Col. Lacy
: A quanto pare siamo proprio rimasti a corto di risorse eh!
Brian
: Ah, Colonnello sono tornato qui per salvarti, vecchia balena bianca!
Col. Lacy
: Be', dopo Kabul sono sorpreso che tu faccia ancora delle battute! Posso essere onesto? Hai un'aria orribile, vuoi una sedia a rotelle?
Brian
: No, grazie. Mi mancavano le tue iperattive mani psicotiche!
Col. Lacy
: Bei tempi, ci sei mancato anche tu! Qual è stato l'ultimo lavoro insieme? Silent Riper?
Brian
: Gesù, Silent Riper?
Col. Lacy
: Sì, è un po' di tempo fa. Come è andata la tua vita?
Brian
: Oh, non ho avuto una vita, sei tu la mia vita Fingers!
Col. Lacy
: La mia vita, Colonnello! Nessuno mi chiama più Fingers, sono un pezzo g
rosso
qui, il mio nome è appeso su un sacco di pareti! Ho un'erezione quando penso a quanto potere ho!
Dal film:
Sotto il cielo delle Hawaii
Scheda film e trama
Frasi del film
... la signorina aveva un gatto, e suonava la chitarra. Nei giorni in cui il sole picchiava forte si lavava i capelli, poi, assieme al gatto, un maschio
rosso
tigrato, si metteva a sedere sulla scala di soccorso a pizzicare la chitarra mentre i capelli asciugavano. Ogni volta che sentivo la musica, andavo a mettermi in silenzio accanto alla finestra. Suonava molto bene, e qualche volta cantava. Cantava con il timbro rauco, incerto di un adolescente. Conosceva tutti i grandi successi, Cole Porter e Kurt Weill; le piacevano soprattutto le arie di Oklahoma! che erano nuove quell'estate e che si sentivano dappertutto. Ma c'erano momenti in cui cantava cose che vi facevano domandare dove poteva averle imparate, o da dove mai potevano venire. Strane arie dolci-amare con parole che sapevano di pini e di prateria. Una diceva: Don't wanna sleep, Don't wanna die, Just wanna go travelin' through the pastures of the sky; e questa sembrava piacerle più delle altre, perché continuava a ripeterla anche quando i capelli erano già asciutti, anche quando il sole era tramontato e le finestre si illuminavano nel crepuscolo.
Truman Capote
Cit. da
Colazione da Tiffany
Frasi di Truman Capote
E, a un tratto, accadde. Mentre guardavo i colori sfumati dei capelli di Holly balenare nella luce
rosso
-gialla delle foglie, l'amai abbastanza da dimenticare me stesso, le mie disperazioni egoistiche e da essere contento perché stava per succedere qualcosa che lei pensava felice.
Truman Capote
Cit. da
Colazione da Tiffany
Frasi di Truman Capote
Mi sento sempre attratto dai posti dove sono vissuto, le case e i loro dintorni. Per esempio, nella Settantesima Est c'è un edificio di pietra grigia dove, al principio della guerra, ho avuto il mio primo appartamento newyorchese. Era una stanza sola affollata di mobili di scarto, un divano e alcune poltrone paffute, ricoperte di quel particolare velluto
rosso
e pruriginoso che ricolleghiamo alle giornate d'afa in treno. Le pareti erano a stucco, di un colore che ricordava uno sputo tabaccoso. Dappertutto, perfino in bagno, c'erano stampe di rovine romane, molto vecchie e tempestate di puntolini scuri. L'unica finestra dava sulla scala di sicurezza. Ma, anche così, mi si rialzava il morale ogni volta che mi sentivo in tasca la chiave del mio appartamento; per triste che fosse, era un posto mio, il primo, e lì c'erano i miei libri, i barattoli pieni di matite da temperare, tutto quello che mi occorreva (o così almeno pensavo) per diventare lo scrittore che volevo diventare.
Truman Capote
Cit. da
Colazione da Tiffany
‐ Incipit
Frasi di Truman Capote
Mi piace pensare a un rapporto col Milan duraturo negli anni. Non ho problemi al pensiero di fare tutta la carriera nello stesso club. E siccome sono da sempre tifoso
rosso
nero, dico anche che la fascia da capitano sarebbe un sogno, il coronamento di un percorso. Ovviamente, ogni cosa a suo tempo.
Gianluigi Donnarumma
Frasi di Gianluigi Donnarumma
Gollum
: Beh, prima Baggins.
[giocano agli indovinelli]
Bilbo Baggins
: Trenta bianchi cavalli su un colle
rosso
, mordono il freno, battono il terreno ma nessuno si è mosso.
Gollum
: ... I denti? I denti! Oh sì, Tesssoro! Ma noi, noi ne abbiamo soltanto nove. Tocca a noi: non ha voce e grida fa, non ha ali e a volo va, non ha denti e morsi dà, non ha bocca e versi fa?
Bilbo Baggins
: ... Un momento solo.
Gollum
: Oh oh! Noi lo sappiamo, lo sappiamo! Sta zitto!
Bilbo Baggins
: Il vento... è il vento, il vento sì.
Gollum
: Molto astuti gli Hobbittis, molto astuti...
Bilbo Baggins
:
[Punta la spada verso Gollum]
Un contenitore senza coperchio, chiave o cerniera, eppure è scrigno che cela una dorata sfera.
Gollum
: ... ehm no, contenitore... contenitore, coperchio, chiave.
Bilbo Baggins
: Allora?
Gollum
: Oh è un gran brutto... contenitore, chiave...
Bilbo Baggins
: Ti arrendi?
Gollum
: Oh dacci un pò di tempo, Tessoro, dacci un pò di tempo! ...Aaaah! Le uova! Le uova! Umide e fragranti piccole uova! Ahahah sì, la nonna ci ha insegnato a succhiarle, sì. Ne abbiamo uno per te; questa cosa ogni cosa divora, uccelli, bestie, fauna e flora, il ferro mangia, l'acciaio stritola, la dura pietra infine sgretola. Rispondici.
Bilbo Baggins
: Sì eh... dammi un pò di tempo, per favore, io te ne ho dato un bel pò ...questa non la so.
Gollum
: Esso è gustoso. Esso è squisitooo e croccante!
Bilbo Baggins
: Fammi pensare! Fammi pensare, è che...
Gollum
: E' bloccato. Bagginsis è bloccato. Tempo scaduto.
Bilbo Baggins
: Il tempo! La risposta è il tempo. Non era difficile.
Gollum
: Ultima domanda, ultima occasione.
Bilbo Baggins
: Va bene.
Gollum
: Domandaci. DOMANDACI!
Bilbo Baggins
: Sì, sì, d'accordo!
[Si tocca la tasca]
Che cosa ho io nella mia tasca?
Gollum
: ...Così non vale, così non vale! E' contro le regole! Ora faccene un'altra!
Bilbo Baggins
: No no no, tu hai detto fammi una domanda, beh questa è la mia domanda: che cosa ho io nella mia tasca?
Dal film:
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Scheda film e trama
Frasi del film
Fili
: Come nostro Scassinatore ufficiale, magari ti va d'indagare.
Bilbo Baggins
: Beh io... Guardate qualcosa di g
rosso
ha sradicato questi alberi... qualcosa di molto g
rosso
e... potenzialmente molto pericoloso.
Dal film:
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Scheda film e trama
Frasi del film
Paulie
: Quando sarà vecchia, io me la porterò
[la madre]
in giro sulle spalle.
Mouse
: Almeno l'hai mai vista?
Paulie
: Quelle dell'Infanzia mi hanno preso da lei in ospedale. Lei mi ha tenuto un giorno intero, sempre in braccio. Così mi hanno detto.
Tori
: Io non scrivo mai a mia madre. Ci parliamo solo al telefono.
Paulie
: Per questo forse non le dici quello che pensi.
Tori
: Io non le posso dire quello che penso, Paulie. Insomma, come potrei dirle quello che penso veramente? Anche in una lettera. Scriverei: cara mamma, io ti odio per una varietà di motivi, il più recente dei quali è dovuto ai tuoi commenti sui miei denti davanti ai tuoi g
rosso
lani amici. Tu vuoi che io sia la perfetta signorina elegante e raffinata che diventerà una rispettabile signora, concubina di qualche banchiere, come te. Ma la verità è che tu sei come una droga per me, come la cioccolata. È come se io non riuscissi a fare a meno di te. Ti sto addosso continuamente, e tu continui a darmi calci sui denti con le tue parole, col tuo tono, e certe volte io... non lo so, vorrei proprio che tu morissi.
Dal film:
L'altra metà dell'amore
Scheda film e trama
Frasi del film
Anakin Skywalker
: Inquadralo, R2. Maestro, la nave del generale Grievous è davanti a noi. È quella che brulica di droidi d'assalto.
Obi-Wan Kenobi
: Ah... la vedo. Beh, sarà un gioco da ragazzi. Svitato, mi ricevi?
Odd Ball
: Sì, Capo
Rosso
.
Obi-Wan
: Marca la mia posizione. Seguimi con la tua squadriglia.
Odd Ball
: Ci accodiamo, generale Kenobi. Alettoni a S in posizione d'attacco.
Anakin
: Ed è adesso che la festa inizia.
Obi-Wan
: Falli passare in mezzo a noi.
Clone Pilota
: Li ho tutti addosso! Levatemeli di torno!
Anakin
: Ora vado io ad aiutarlo.
Obi-Wan
: No. Fanno il loro lavoro per farci fare il nostro.
Anakin
: Missili. Prendi quota!
Obi-Wan
: Appena sfiorati!
Anakin
: Tornano indietro.
Obi-Wan
: Va bene, R4. No, no, no, no, no. No, niente spiritosaggini.
Anakin
: A tutta potenza, R2. Pronto a invertire i propulsori. Battuti, R2.
Obi-Wan
: Pilotare è per droidi. Mi hanno colpito.
Anakin
: Li vedo. Droidi insetto.
Obi-Wan
: Attento, R4, ne hai uno... Accidenti! Mi stanno bloccando tutti i comandi.
Anakin
: Spostati a destra così li posso colpire.
Obi-Wan
: La missione! Va' alla nave comando, libera il Cancelliere. Non so più che inventarmi. Oh... In nome di... Non sparare! Fai più danno che altro!
Anakin
: Hai ragione. Pessima idea.
Obi-Wan
: Non vedo più niente. È come stare in mezzo alla nebbia. Sono circondato! Anakin!
Anakin
: Spostati a destra.
Obi-Wan
: Fermo, Anakin, o ci ucciderai tutti e due. Vattene via. Non puoi fare più niente.
Anakin
: Non me ne vado senza di te, maestro. È tuo, R2. Attento.
Obi-Wan
: R2, colpiscilo nell'occhio centrale.
Anakin
: Sì, bel colpo!
Obi-Wan
: Bravo R2.
Anakin
: La nave comando del Generale è qui davanti.
Obi-Wan
: Ma non hai visto che ha ancora gli scudi alzati?
Anakin
: Scusa, maestro...
Obi-Wan
: Ah... Ho un gran brutto presentimento.
Droidi
: Eccoli. All'attacco.
Obi-Wan
: R2, localizza il Cancelliere. Il segnale del Cancelliere arriva da lì, la piattaforma d'osservazione in cima a quella torre.
Anakin
: Sento la presenza di Dooku.
Obi-Wan
: Io puzza di trappola.
Anakin
: E ora che si fa?
Obi-Wan
: Si fa scattare la trappola.
Anakin
: R2, torna indietro. Resta a guardia della nave.
Obi-Wan
: Ecco. Tieni questo, e attendi ordini.
Dal film:
Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
Scheda film e trama
Frasi del film
Hermione Bagwa
: C'è una visita per te, tesoro. Sembra un Jedi, a vederlo.
Dexter Jettster
: Obi-Wan!
Obi-Wan Kenobi
: Ciao, Dex.
Dex
: Siediti, intanto. Arrivo subito.
Hermione
: Vuoi un boccale di ardees?
Obi-Wan
: Oh, sì, grazie.
Dex
: Obi! Oh, vecchio mio! Eh, eh, eh! Allora, amico mio, cosa posso fare per te?
Obi-Wan
: Potresti dirmi che cos'è questo.
Dex
: Guarda! Ma pensa un po'! È il primo che vedo da quando facevo ricerche minerarie a Subterrel, oltre l'orlo esterno.
Obi-Wan
: E sapresti dirmi da dove viene?
Dex
: Questo è un gingillo che appartiene ai clonatori. Quello che hai davanti è un tipico saberdardo di Kamino.
Obi-Wan
: Strano che non appaia registrato negli archivi d'analisi.
Dex
: Si riconosce da questi curiosi taglietti laterali. Quei droidi analisti badano soltanto ai simboli. Eh, direi che voi Jedi dovreste tenere più conto della differenza tra cognizione eh, eh, eh... e saggezza.
Obi-Wan
: Se i droidi fossero in grado di pensare noi che ci staremmo a fare? Kamino. Non l'ho mai sentito. Fa parte della Repubblica?
Dex
: No, è oltre l'orlo esterno. Più o meno a ... 12 parsec al di là del Labirinto di Rishi, direi. È facile trovarlo, anche per quei tuoi droidi dell'archivio. Questi kaminoani se ne stanno appartati. Sono dei clonatori, sai, e maledettamente bravi.
Obi-Wan
: Clonatori. E sono amichevoli?
Dex
: Beh, dipende.
Obi-Wan
: Dipende da cosa, Dex?
Dex
: Da quanto sei carino con loro, e da quanto è g
rosso
il tuo portafoglio. Eh, eh, eh!
Dal film:
Guerre Stellari - L'attacco dei cloni
Scheda film e trama
Frasi del film
Posso dire che trovo quella ragazza deliziosa, piatta come una tavola, un'enorme voglia a forma di Messico su metà del viso, ore e ore a sudare in quella soffocante cucina mentre Mendle, per genio che sia, incombe su di lei come un g
rosso
gorilla. Eppure indiscutibilmente e senza dubbio, sempre e comunque, ella è straordinariamente bella. Perché? Per via della sua purezza.
Monsieur Gustave H.
Dal film:
Grand Budapest Hotel
Scheda film e trama
Frasi del film
Un uomo con un g
rosso
conto in banca non può essere brutto.
Zsa Zsa Gabor
Frasi di Zsa Zsa Gabor
La canzone "Big Boy" parla della mia storia: quella di un ragazzo grande e g
rosso
che sembra forte, ma anche se ha queste qualità si può sentire fragile, debole perché è lontano da casa, non sicuro di se stesso.
Sergio Sylvestre
Frasi di Sergio Sylvestre
Luke
: Cosa? Pronto per la ricarica? Okay. Vediamo un po'... Inseriamolo, ecco fatto. Ora devo solo trovare questo Yoda... se poi esiste. È proprio uno strano posto per trovare un Maestro Jedi. Mi fa venire i brividi. Tuttavia... ha qualcosa di familiare questo posto. Non lo so... mi sembra...
Yoda
: Ti sembra cosa?
Luke
: Come se qualcuno spiasse!
Yoda
: Via metti quell'arma, male non voglio farti. Una cosa mi chiedo: perché sei qui?
Luke
: Sto cercando qualcuno.
Yoda
: Cercando? Trovato hai qualcuno direi eh? Uh, uh, uh, uh.
Luke
: Esatto.
Yoda
: Aiutarti io posso, davvero!
Luke
: Credo proprio di no. Cerco un grande guerriero.
Yoda
: Oooh, grande guerriero! Guerra non fa nessuno grande.
Luke
: Metti giù quello, noi... Ehi! È la mia cena!
Yoda
: Sei così diventato g
rosso
mangiando cibo così?
Luke
: Senti, amico, non volevamo finire in quella pozza, e se potessimo tireremmo fuori di lì la nostra nave e ora perché...
Yoda
: Ah! Non puoi tirar fuori la nave...
Dal film:
Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
Nemo
: Mister Land, lei mi ha salvato la vita. Perché?
Land
: Me lo chiedo anch'io. Be', c'è una sola cosa da fare quando si è commesso uno sbaglio così g
rosso
.
Consiglio
: Cosa?
Land
: Ubriacarsi.
Dal film:
20000 Leghe sotto i mari
Scheda film e trama
Frasi del film
Bisogna saper perdere. Il pesce che ci sfugge è sempre il più g
rosso
.
Ned Land
Dal film:
20000 Leghe sotto i mari
Scheda film e trama
Frasi del film
Deve esserci un problema. Un g
rosso
problema!
Jim Preston
Dal film:
Passengers
Scheda film e trama
Frasi del film
La vita di parlamentare può essere un g
rosso
peso per una donna che non voglia rinunciare alla famiglia.
Tina Anselmi
Frasi di Tina Anselmi
[Su Gianni Brera]
Affascinante. Perché in mezzo alla corte dei giornalisti lui risaltava come un pazzo. Non mi fraintenda, lo dico nel senso buono: come una persona originale, rispettatissima, di grande forza fisica e morale. Ecco, la prima volta mi fece quasi paura, tanto era g
rosso
fisicamente, non grasso dico proprio g
rosso
, ben piantato. Ho pensato che se mi avesse dato un pugno mi avrebbe accoppato. Ma era forte anche dentro, si capiva dal modo di parlare. E poi dava una sensazione di sincerità, ma quella si vedeva anche negli articoli.
Cochi Ponzoni
Frasi di Cochi Ponzoni
Indios
[parlando di Rae Crane]
: Bella e anche intelligente.
Robert Campbell
: E da che lo hai capito?
Indios
: Perché tu non piace lei molto.
Dal film:
Mato Grosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Il buon nome non sostituisce l'intelligenza... anzi, spesso la uccide.
Robert Campbell
Dal film:
Mato Grosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho trovato una cura per la più orrenda piaga del ventesimo secolo e me la sono perduta. Non ha mai perso qualcosa, dottoressa Bronx? La borsetta, le chiavi dell'auto? Be', una cosa del genere... oggi ce l'hai, domani non c'è più.
Robert Campbell
Dal film:
Mato Grosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Dannato Barone
Rosso
.
[Snoopy]
Charles M. Schulz
Frasi di Charles M. Schulz
Il racconto è come un uovo: è completo, c'è un guscio e dentro c'è il bianco e c'è il
rosso
che contiene l'embrione del pulcino, ha la vita dentro di sé. Quando incomincio a scrivere, so l'inizio e so la fine della storia e anche come arrivarci: so i limiti di quello che il racconto contiene. In ogni modo per me è importante conoscere l'inizio e la fine, poi tocca a me trovare lo sviluppo della storia.
Nadine Gordimer
Frasi di Nadine Gordimer
Mark Darcy
:
[Incontra Bridget al bancone del bar]
Come stai?
Bridget Jones
: Molto bene, grazie. E tu?
Mark Darcy
: Bene.
Bridget Jones
:
[al barista]
Un bicchiere di vino...
Mark Darcy
: Posso avere un whisky...?
Bridget Jones
: ...bello g
rosso
.
Mark Darcy
: ...doppio.
Dal film:
Bridget Jones's Baby
Scheda film e trama
Frasi del film
Per essere g
rosso
lanamente generalista, si può dire che metà dei sostenitori di Trump rientra in quello che io definisco il "cesto dei miserabili".
Hillary Clinton
Frasi di Hillary Clinton
Nasciamo con le mani piene, per questo da neonati stringiamo i pugni, perché abbiamo i doni più meravigliosi che si possano desiderare: l'innocenza, la curiosità, la voglia di vivere! Poi però veniamo allevati nel timore di Dio, quindi non possiamo farcene una colpa se poi abbiamo timore anche di tutto il resto! Siamo cresciuti col mito del posto fisso, la carriera, il successo, per questo ci sentiamo sempre poveri e inadeguati, stiamo scappando perché non ci hanno dato le armi buone per resistere, e quando scopriamo che la nostra squadra del cuore non ci ricambia, che la nostra amica banca si ricorda di noi solo se andiamo in
rosso
, che il lavoro della nostra vita la nostra vita la vuole tutta, ci sentiamo sconfitti! Ci sarebbe bastato poco, tipo avere dei sogni davvero nostri, partoriti dalle nostre ambizioni e non dalla sala riunioni di una multinazionale.
Devo imparare a richiudere i pugni, come da neonati, per tenere stretta in mano la nostra vita.
Adesso saremmo un gruppo di normalissimi esseri umani, che se la fanno sotto dalla paura, ma hanno le palle per girare la macchina e tornare indietro...
Invece noi siamo fermi qui, insieme, noi e la Giulia, però chissà...
La nostra storia non è ancora finita. Questa giornata poi è appena iniziata!
Diego
Dal film:
Noi e la Giulia
Scheda film e trama
Frasi del film
Il mio avvocato dice che ho la sindrome di Cappuccetto
rosso
: vado a ficcarmi nelle fauci del lupo.
Valeria Marini
Frasi di Valeria Marini
Findley
: Sei sicuro di quello che fai, Everett?
Everett
: È sicuro il lupo di mangiarsi Cappuccetto
Rosso
?
Findley
: Non lo so, non me lo sono mai chiesto.
Everett
: Questo è il guaio, mio caro, non si è mai sicuri di niente!
Dal film:
Fino a prova contraria
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli era presa quella smania di chi racconta storie e non sa mai se sono più belle quelle che gli sono veramente accadute e che a rievocarle riportano con sé tutto un mare d'ore passate, di sentimenti minuti, tedii, felicità, incertezze, vanaglorie, nausee di sé, oppure quelle che ci s'inventa, in cui si taglia giù di g
rosso
, e tutto appare facile, ma poi più si svaria più ci s'accorge che si torna a parlare delle cose che s'è avuto o capito in realtà vivendo.
Italo Calvino
Cit. da
Il barone rampante
Frasi di Italo Calvino
Gli effetti negativi della marijuana sono stati g
rosso
lanamente esagerati. La nostra droga nazionale è l'alcool. Ed abbiamo la tendenza a considerare con particolare orrore l'uso di qualsiasi altra droga voluttuaria.
William Burroughs
Cit. da
Pasto Nudo
Frasi di William Burroughs
L'obiettivo è l'occhio di un avvoltoio in volo sopra una zona di cespugli, calcinacci e costruzioni incompiute alla periferia di una città messicana.
Una costruzione di cinque piani senza pareti né scale... gli accampati hanno messo su delle abitazioni provvisorie... i piani sono collegati da scale a pioli... cani abbaiano, polli chiocciano, un ragazzo sul tetto fa un gesto di sega mentre l'obiettivo passa.
Avvicinandoci al suolo vediamo l'ombra delle nostre ali, cantine asciutte invase dai cardi, rugginose sbarre di ferro che sporgono come piante metalliche dal cemento, screpolato, una bottiglia rotta al sole, fumetti a colori sporchi di merda, un ragazzo indiano contro un muro con le ginocchia in su, che mangia un'arancia spruzzata di pepe
rosso
.
L'obiettivo fa uno zoom e oltrepassa un edificio di mattoni rossi tutto a balconate dove vivaci camicie da ruffiani porpora, gialle, rosa, sventolano come le bandiere di una fortezza medioevale. Su queste balconate vediamo fiori, cani, gatti, polli, un caprone legato, una scimmia, un'iguana. I vecinos si sporgono dalle balconate a scambiare chiacchiere, olio da cucina, kerosene e zucchero. È una vecchia scena di folklore recitata anno dopo anno da nuove comparse.
William Burroughs
Cit. da
Ragazzi selvaggi ‐ Incipit
Frasi di William Burroughs
Katrina
: Hai un appuntamento galante con Will Traynor?
Lou
: Troppo "tettoso" ?
Katrina
: Vai con il vestito
rosso
!
Dal film:
Io prima di te
Scheda film e trama
Frasi del film
Non voglio rientrare ancora. Voglio essere un uomo che è stato a un concerto con una ragazza vestita di
rosso
, ancora per qualche minuto.
Will Traynor
Dal film:
Io prima di te
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando ero ragazzino mio padre voleva che io fossi un bravo cattolico e che io mi confessassi tutte le volte che avevo pensieri impuri sulle ragazze. Così ogni sera io diventavo
rosso
a confessare i miei pensieri. Così successe una sera, e poi un'altra sera, e così via. Dopo una settimana decisi che la religione non era fatta per me.
Fidel Castro
Frasi di Fidel Castro
I tifosi
rosso
neri sono in festa per la notizia che Berlusconi sta per acquistare il loro Milan. Sono convinti che in un battibaleno ne farà una squadra da scudetto, da coppa delle coppe, da tutto, e forse hanno ragione. C'è un solo pericolo: che il neo-presidente voglia fare anche il direttore tecnico, l'allenatore, il massaggiatore, il capitano e il centrattacco. Il che potrebbe andar anche bene. Ma ad una condizione: che possa fare anche l'arbitro.
[27 dicembre 1985]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Nel Manifesto di domenica scorsa tale K.S. Karol faceva considerazioni amare sulla rivoluzione cubana e sui suoi fallimenti: «Fidél ‐ ha ricordato il commentatore, uno dei tanti orfani delle illusioni di sinistra ‐ prometteva ai cubani per il 1965 un tenore di vita pari a quello svedese». Certo Fidél si è sbagliato di g
rosso
; non per cattiva volontà, ma per mancanza di uomini, anzi di un uomo. Sarebbe bastato che anche la Svezia avesse uno suo Castro al potere per ritrovarsi in pochissimi anni con un tenore di vita pari a quello cubano.
[15 aprile 1980]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Churchill diceva che «i panni dei servizi segreti si possono, anzi si devono lavare più spesso degli altri; ma, a differenza degli altri, non si possono mettere ad asciugare alla finestra». Dello stesso parere era Stalin che regolarmente, ogni tre o quattro anni, il lavaggio lo praticava facendo accoppare al buio i capi della sua polizia, nel presupposto ‐ probabilmente fondato ‐ che a far quel mestiere non potevano essere che arnesi da forca, e quindi era giusto che ci finissero. Gli americani seguono tutt'altro criterio. Essi hanno trascinato la Cia in televisione denunciandone coram populo fatti e misfatti. I suoi capi ne hanno commessi, dicono, di grossi. Ma il più g
rosso
è forse quello di non aver capito che l'America non li paga per svolgere servizi segreti, ma per offrire agli americani il pretesto per vergognarsene. È l'unico popolo che goda più nel pentimento che nel peccato.
[28 novembre 1975]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Monty è nella sala dell'interrogatorio]
Poliziotto 1
: È proprio bella la tua ragazza! Le ispaniche ce l'hanno bollente!
[Monty lo guarda serio]
Uh! Che occhiataccia! "Ahia"!
[al suo collega]
Hai visto che occhiataccia?
[Polziotto 2 ride]
Naturelle Riviera. Che nome! E hai visto che carrozzeria? Uhh!
Monty
: È meglio che cerchi un'altra strada, tanto non puoi incastrarla.
Poliziotto 1
: No. Nononononono. Non hai capito. È lei... che ha incastrato te!
Monty
: Balle!
Poliziotto 1
: Ah sì?!
Monty
: Sì!
Polziotto 1
: Ah, che carino! Ti fidi davvero di lei?! Io so soltanto che se ne sta andando. Sì, abbiamo appena firmato il suo rilascio!
Poliziotto 2
: E probabilmente stasera festeggerà al Jimmy Bronx Caffè!
Polziotto 1
: Certo! Perché no?! Grandi festeggiamenti! Ha quel bel appartamento tutto per sé adesso. Perché? Pensavi che stesse con te perché sei bello?! Sono cazziii! La ragazza ha trovato la gallina dalle uova d'oro!
Poliziotto 2
: Eh già! È una ragazza molto sveglia... Tu invece...
Polziotto 1
: Dovevi essere tu quello in gamba. Hai anche ottenuto la borsa di studio per una scuola di lusso, no? Niente male per un bastardello di Bay Ridge!
Polziotto 2
: Già, ma poi ti sei fatto sbattere fuori perché spacciavi erba ai figli dei ricchi! Come ti è venuto in mente?
Poliziotto 1
: Lo sai che succede ai ragazzi carini come te in prigione?! Uh!
Poliziotto 2
: Perderanno la testa per te.
Monty
: Sì, può darsi. Ma può darsi... anche di no! "Vostro Onore, che cosa posso dire. Ho sbagliato. Mia madre era morta e mio padre era nei guai, dovevo aiutarlo. Ho perduto la testa. Ho conosciuto le persone sbagliate, e ho commesso un g
rosso
errore. Me ne rendo conto, ma è la prima volta che lo faccio. Mi dispiace, giuro che non accadrà mai più." Esco subito, con la condizionale!
Poliziotto 1
: Tu non leggi molto i giornali, vero cervellone?! A New York abbiamo una cosa meravigliosa chiamata legge Rockefeller. Ti dico di che si tratta. Tu avevi un chilo di roba nel divano, con quella quantità diventa un reato grave. Da quindici anni all'ergastolo anche se è la prima volta. Con una gamma così ampia i giudici di solito seguono le indicazioni del procuratore. Perciò se la moglie del procuratore quella mattina l'ha fatto incazzare, sei fottuto! Se sei fortunato, molto fortunato, diciamo non so che magari la sera prima si è divertito, forse ti accorda una riduzione, ma sono sempre da tre a otto anni, se sei incensurato, minimo. La pena che ti daranno dipende solo dall'umore del procuratore. E lui chiederà a noi "Ha collaborato?". Perciò... perché non ci racconti del tuo amico Nikolai? Così potremo aiutarti.
Monty
: Posso fare una domanda?
Polziotto 2
[sarcastico]
: Ma certo!
Monty
: Quando glielo infili in bocca continua sempre a parlare così tanto?! Perché a me sembra che non stia mai zitto. Be', è solo curiosità, ma non è fastidioso? Voglio dire, quando ce l'hai in bocca e non smette di parlare?
[Polziotto 1 ridacchia]
Polziotto 2
: Sta' a sentire, gran figlio di puttana! Quando sarai dentro, e lo prenderai nel culo, da una banda di bruti che ti chiamano Shirley, dovrai ringraziare solo te stesso e il governatore Rockefeller per la situazione in cui ti troverai!
Polziotto 1
: Andiamocene a casa.
[rivolto al suo collega]
Dì al procuratore che questo
[Monty]
è un testa di cazzo!
Dal film:
La 25a ora
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank
: Come stai? Stai bene?
Monty
: Sei mesi prima, capisci?!
Frank
: Dai, Monty...!
Monty
: Sei mesi prima che mi beccassero, volevo portarti il mio gruzzolo e dirti "Investimeli in azioni, investimeli in fondi"!
Frank
: Non ci pensare.
Monty
: Avrei potuto rilassarmi e vedere i miei soldi crescere! Saremo diventati ricchi insieme.
Frank
: Non ha senso parlarne adesso...
Monty
: E ho pensato "Ah no, magari ne metto insieme un altro pò!" Sono diventato ingordo! Ingordo! E mi sono fregato!
Frank
: Lascia perdere, ti incazzi inutilmente se continui a pensare a queste cose!
Monty
: Non riesco a fare altro! Non riesco a fare altro che pensarci! Non ne uscirò vivo, Francis.
Frank
: Sì che ne uscirai!
Monty
: No, ci sono troppi uomini laggiù più duri di me. Se parliamo di quando affronto un tossico che non paga con Kosty alle spalle posso fare paura... ma là dentro sarò solo un ragazzino bianco senza amici. Quelli mi useranno e poi mi getteranno via.
Frank
: No, non lo faranno. Perché tu sei più intelligente di tutti loro. Quando sarai laggiù terrai gli occhi bene aperti e la bocca chiusa. Imparerai a muoverti, imparerai chi è chi, capirai tutto in una settimana.
Monty
: Quel posto è sovraffollato. Hanno messo i letti a castello in palestra per sistemare la gente in più. Finirò in uno stanzone con duecento uomini, Frank. Te l'immagini? La prima sera spengono le luci, e le guardie se ne vanno girandosi a guardare e ridendo di me "Adesso non sei più a casa tua!". La porta si chiude, boom, e io mi ritrovo sul pavimento con un ginocchio in mezzo alla schiena. Proverò a fare resistenza ma saranno troppi, e qualcuno prenderà un tubo da sotto il materasso e comincerà a sbattermelo in faccia, per farmi saltare i denti, così potranno farmeli succhiare tutti senza preoccuparsi che possa mordere. O mettiamo pure che sconti sette anni meno ottantaquattro giorni per buona condotta. Che cosa potrei fare, eh? Non troverei un lavoro, e non posso certo rimettermi a fare questa vita. Da quindici anni all'ergastolo per recidiva. Sarò soltanto un povero ex-detenuto col culo rotto e la dentiera passata dalla mutua.
Frank
: Avrai solo trentotto anni. E quando uscirai io e te metteremo su qualcosa insieme. Magari un bar, in fondo siamo due irlandesi di Brooklyn, come cazzo faremo senza un bar? Come potremo non avere un bar? Distribuiremo hot-dog gratis il lunedì sera quando c'è la partita, e poi metteremo un vecchio juke-box in un angolo. E berremo birra verde il giorno di San Patrizio, andiamo...
Monty
: Odio la birra verde, Frank, e tu lavori da quindici anni per scappare dalla birra verde.
Frank
: Sto solo dicendo che abbiamo delle possibilità, d'accordo?
Monty
: Apprezzo il pensiero... ma non ci credo. Tra sette anni tu sarai un pezzo g
rosso
, non ti ci vedo a lavorare con me.
Frank
: Ci conosciamo da quando avevamo tre anni! Non ho sempre mantenuto le promesse, eh?! Ho mai mancato a una promessa?! Ti ho mai detto che sarei stato in un posto e poi non mi sono presentato? Ti risulta?
Monty
: No.
Frank
: Sarò lì anche quando uscirai. Mi hai sentito? Cazzo, vedrai che ci sarò!
Monty
: Lo so che ci sarai, questo lo so, ma non sarai lì domani. Ed è domani che conta.
Dal film:
La 25a ora
Scheda film e trama
Frasi del film
In Italia fu il potere temporale a soffocare negl'italiani la voce della coscienza e a spegnere in loro ogni senso di responsabilità. Ma fu la Controriforma a fornire al prete le armi per accaparrarsi l'una e l'altra: il Sant'Uffizio, le scomuniche e, nei casi estremi, il patibolo. Con questo risultato: l'aborto del «cittadino» e la trasformazione di quello che avrebbe dovuto e potuto diventare un «popolo» in un gregge (come con inconsapevole spudoratezza i preti lo chiamano), e in un gregge di pecore indisciplinate che credono di affermare il loro ribelle individualismo non rispettando il semaforo
rosso
.
[20 novembre 2000]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Il primo fenomeno fu il Sessantotto, e il Sessantotto partorì poi il terrorismo, il brigatismo
rosso
eccetera eccetera. Su questo non ci son dubbi, insomma. Dirò di più: i più seri, e forse gli unici seri, furono quelli che poi diventarono dei terroristi e che quindi rischiarono la loro vita, almeno. Gli altri erano quello che diceva Pasolini, dei figli di papà.
[da Il Sessantotto e la politica di Berlinguer]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Credo che su Pasolini si sia preso un g
rosso
abbaglio: Pasolini è passato per uno scrittore di sinistra perché aveva preso come sfondo dei suoi racconti ‐ bellissimi del resto ‐ il sottoproletariato delle borgate romane, i ragazzi di vita, insomma, la schiuma della società. Ma lo aveva fatto per dei gusti e dei motivi del tutto personali sui quali è inutile tornare a far commenti. Questo lo aveva fatto considerare come uno scrittore, un difensore del proletariato, ma non era una scelta politica quella che aveva fatto Pasolini. Non centrava niente, assolutamente nulla. Quindi quello che lui disse era assolutamente vero, cioè dire che nei tafferugli, dove spesso ci scappava il morto, tra quei dilettanti delle barricate che erano
[dei borghesi]
, i veri proletari erano i poliziotti, tutti figli di famiglie povere, eccetera eccetera. I dilettanti delle barricate erano tutti o quasi tutti figli di papà: aveva ragione Pasolini! Ma come no! E questo fu considerato un tradimento all'ideologia di sinistra.
[da Il Sessantotto e la politica di Berlinguer]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Il regime corrotto]
C'è ancora. Ma la rivolta non era tanto contro la corruzione e la partitocrazia, che erano senza dubbio un g
rosso
male, ma che non erano il male più letale. In quel momento era proprio la società che si disfaceva, le condizioni della scuola, la predicazione del nulla, insomma la contestazione globale, l'ubriacatura degli Anni Settanta, che fu l'ubriacatura del terrorismo, e quella acquiescenza di una certa borghesia, salottiera, radical chic, che amoreggiava con queste cose, che aveva le smanie maotsetunghiste, che poi parlavano tutti di cose che non sapevano. La corruzione dei partiti invece è quasi immanente. La partitocrazia è destinata a durare almeno finché non si riforma la legge elettorale. Ma questa è la battaglia che noi cerchiamo di fare oggi.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Certamente Mussolini fu un grossissimo politico, un uomo politico di grandissimo fiuto, di tempismo formidabile: lo dimostrò la facilità con cui vinse. Forse dovuta per metà alle sue capacità, alla sua bravura ‐ parlo sempre come politico ‐ e per metà all'insipienza, alla nullaggine dei suoi avversari, perché è tempo oramai di dire anche questo. Non c'è dubbio che il potere assoluto guastò completamente Mussolini: il Mussolini del 1930 non era certamente quello del 1940, il Mussolini di dieci anni dopo l'avvento al potere era diventato una specie di marionetta, la caricatura di sé stesso. Aveva perso proprio il senso della realtà, che era stato invece il suo forte da principio, il contatto col pubblico lo aveva perso, il senso della misura, e lo aveva dimostrato poi con gli errori madornali che ha fatto. Nei primi dieci anni credo che alcune cose buone le abbia fatte. Non credo che abbia ucciso la democrazia, credo che l'abbia soltanto seppellita perché era già morta. Da quel poco che ricordo l'Italia era un g
rosso
carnevale, e anche abbastanza drammatico, perché la situazione interna era addirittura sfasciata: correva sangue, ne correva molto, noi in Toscana ne sapevamo qualcosa
[...]
. E quindi non è vero che lui... le democrazie non vengono mai uccise, le democrazie muoiono. Dopodiché si dà la colpa a chi le seppellisce, ma la verità è che si suicidano, e credo che la democrazia italiana del '21-22 si sia suicidata.
[...]
Mussolini capì una cosa fondamentale: che per piacere agli italiani bisognava dare a ciascuno di essi una piccola fetta di potere col diritto di abusarne, e questo era il fascismo. Il fascismo aveva creato una gerarchia talmente articolata e complessa che ognuno aveva dei galloni: il capofabbricato... tutti avevano una piccola fetta di potere, di cui naturalmente ognuno abusava come è nel carattere degli italiani.
[da Questo secolo, 1982]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Io sono l'Ombra.
Se state guardando questo video, significa che la mia anima sta finalmente riposando.
Costretto nel sottosuolo, devo parlare al mondo dalle profondità della terra, esiliato in questa lugubre caverna dove le acque
rosso
sangue si raccolgono nella laguna che non riflette stelle.
Ma questo è il mio paradiso, il grembo perfetto per la mia fragile creatura.
Inferno.
Presto saprete cosa ho lasciato dietro di me.
E tuttavia, perfino qui, percepisco i passi delle anime inconsapevoli che mi danno la caccia, decise a non fermarsi davanti a niente pur di vanificare le mie azioni.
Perdonali potreste dirmi perché non sanno quello che fanno. Ma arriva un momento nella storia in cui l'ignoranza non è più un'offesa che può essere perdonata, un momento in cui solo la saggezza ha il potere di assolvere.
In purezza di coscienza, ho lasciato in eredità a tutti voi il dono della Speranza, della salvezza, del domani.
Eppure c'è ancora chi come un cane mi dà la caccia, spinto dalla moralistica convinzione che io sia pazzo. C'è la bella donna dai capelli argentei che osa definirmi mostro! Come quei ciechi uomini di chiesa che si unirono per chiedere la morte di Copernico, quella donna mi disprezza dandomi del demone, terrorizzata all'idea che io abbia intravisto la Verità.
Ma io non sono un profeta.
Io sono la vostra salvezza.
Io sono l'Ombra.
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
Si dice che ci sono quattro tipi di cavalli: eccellenti, buoni, mediocri e cattivi. Il migliore correrà piano o forte, a destra o a sinistra, secondo la volontà del cavaliere, ancor prima di vedere l'ombra della frusta; il secondo miglior cavallo farà tutto bene come il primo, ma un attimo prima che la frusta lo raggiunga; il terzo correrà quando avvertirà dolore sul corpo; il quarto correrà solo dopo che il dolore gli sarà penetrato fin nel midollo delle ossa. Immaginate un po' quanto è difficile per il quarto cavallo imparare a correre! Ascoltando questa storia, quasi tutti vorremmo essere il cavallo migliore. Se non è possibile essere il migliore, vogliamo essere il secondo dopo di lui. È questo, credo, il modo consueto di intendere questa storia e lo Zen. Può darsi che pensiate che, sedendo in zazen, scoprirete se siete tra i migliori cavalli o tra i peggiori. Qui, tuttavia, ci troviamo di fronte a un fraintendimento dello Zen. Se pensate che scopo della pratica zen sia addestrarvi a diventare uno dei cavalli migliori, allora avrete veramente un g
rosso
problema. Ma non è questo il retto intendimento. Se praticate lo Zen nel modo giusto non ha alcuna importanza che voi siate il cavallo migliore o peggiore. Se considerate la misericordia del Buddha, quale pensate sia l'atteggiamento del suo cuore nei confronti dei quattro tipi di cavalli? Egli avrà più simpatia per i peggiori che non per i migliori. Quando siete decisi a praticare lo zazen con la grande mente di Buddha, scoprirete che il cavallo peggiore è quello che vale di più. Proprio nelle vostre imperfezioni troverete la base per la vostra mente ferma, la mente che cerca la via.
Shunryu Suzuki
Cit. da
Mente Zen, Mente di principiante
Frasi di Shunryu Suzuki
Spostato su col gomito un lievito di nebbia,
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Colava biacca da una fiasca nera
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E a briglia sciolta nel cielo
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Canuto e greve caracollava fra le nuvole.
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Nel fuso rame di case stagnate
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A stento si contengono i trèmiti delle vie,
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Stuzzicati da un
rosso
mantello di lussuria,
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I fumi diramavano le corna dentro il cielo.
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Cosce-vulcani sotto il ghiaccio delle vesti,
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Messi di seni mature già per il raccolto.
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Dai marciapiedi con ammicchi malandrini
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Frecce spuntate insorsero gelose.
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Stormo che a un colpo di tacco
Vladimir Majakovskij
Titolo della poesia:
Dietro una donna
Frasi di Vladimir Majakovskij
[Su Esenin]
Il mio ultimo incontro con lui mi fece un effetto terribilmente deprimente.
[...]
Mi si butta addosso un uomo dalla faccia gonfia, la cravatta tutta di traverso, il berretto che gli si reggeva in testa per miracolo, trattenuto da un ricciolo biondo.
[...]
Feci veramente fatica a riconoscere Esenin e altrettanto a fatica mi sottrassi al suo invito ad andare a berci una vodka, invito accompagnato dallo sventolio d'un g
rosso
fascio di banconote. Rimasi per tutto il giorno con quest'immagine deprimente davanti agli occhi e la sera, naturalmente, ne parlai a lungo con gli amici (purtroppo in questi casi ci si limita tutti e sempre soltanto a questo).
Vladimir Majakovskij
Frasi di Vladimir Majakovskij
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